Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue sucessive modificazioni. Ogni utilizzo di quest’opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L’Informatore Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all’uso dell’opera. Piccoli Allevamenti Capre: l’allevamento dei capretti dalla nascita allo svezzamento Dopo la nascita i capretti possono essere lasciati con le madri che li allattano e accudiscono, oppure allattati artificialmente con latte in polvere. In entrambi i casi lo svezzamento viene concluso in otto settimane. L’allattamento naturale, che consigliamo nel caso del piccolo allevamento qui proposto, comporta meno lavoro per l’allevatore, ma impone una maggior cura igienica per la promiscuità tra animali giovani e adulti
Per organizzare al meglio l’alleva-
mento delle capre, prima del periodo dei parti (ne abbiamo parlato sul n. 10/2010 a pag. 49) occorre scegliere la modalità di allattamento dei capretti. L’allatta- mento può infatti essere: – «naturale», quando si lasciano i ca- pretti con le madri, che li allattano e ac- cudiscono; – «artificiale», quando i capretti vengo- no separati subito dopo la nascita dalle 1 2 madri e allattati dall’allevatore con latte in polvere. Svezzamento con allattamento «naturale». In entrambi i casi i capretti vengono 1-Prima di ogni poppata il capretto colpisce con svezzati (cioè resi indipendenti dal latte e vigore la mammella con la testa e in questa ma- in grado di alimentarsi di foraggio e man- niera stimola la produzione di ossitocina, ormo- gime) intorno alle otto settimane di vita. ne che facilita la fuoriuscita del latte dal capez- zolo. 2-Per accelerare la fase di svezzamento, ALLATTAMENTO «NATURALE» dalla terza settimana di vita si può predisporre O ALLATTAMENTO «ARTIFICIALE»? un piccolo box accessibile solo ai capretti con del mangime da svezzamento disponibile in Nella scelta del tipo di allattamento la mangiatoia. 3-Dopo il primo mese di vita, se si regola è quella di adottare il metodo che vuole mungere, occorre separare i capretti dalle più si addice all’organizzazione dell’alle- madri per la notte e immetterli in un box dotato 3 vamento, tenendo comunque presente di greppia, mangiatoia, abbeveratoio che sostituirsi a una madre è spesso un compito molto difficile e che per il benes- mungitura) contemporaneamente in au- nico per la promiscuità tra animali gio- sere degli animali sarebbe sempre da pre- tunno (ne parleremo nel prossimo nume- vani e adulti. ferire l’allattamento «naturale». ro), a circa due mesi dal parto e, di conse- Ricordiamo che l’allattamento «arti- guenza, dai primi di novembre non c’è Prima settimana. Madri e capretti ficiale» viene utilizzato soprattutto nei più latte a disposizione. Con l’adozione vengono alloggiati nel settore della stal- grossi allevamenti da latte, nei quali la dell’allattamento naturale questa man- la a loro destinato (vedi articolo sul n. 7- contemporanea presenza in stalla di cen- canza si prolungherebbe fino a marzo (il 8/2010 a pag. 49), settore che deve esse- tinaia di capretti comporta delle difficol- latte viene destinato ai capretti), periodo re provvisto di un’abbondante lettiera di tà di gestione, se questi vengono lascia- nel quale i capretti sono svezzati; in que- paglia aggiunta pulita giornalmente. Do- ti con le madri. sto lasso di tempo non sarebbe possibile po aver verificato che il capretto abbia In questo articolo riportiamo anche le la trasformazione del latte con ovvi dan- assunto correttamente il colostro, come tecniche da mettere in atto per svezzare i ni economici per l’attività del caseificio. indicato nel numero scorso a pag. 51, il capretti allattati artificialmente. La scelta Non riteniamo però che questo sia il caso compito dell’allevatore è quello di sor- dell’allattamento artificiale infatti può ri- del piccolo allevamento che stiamo pro- vegliare ogni giorno che la madre si sultare utile talvolta anche nelle realtà più ponendo in questi mesi, allevamento nel prenda cura della prole. Nei primi gior- piccole. Le motivazioni possono essere quale il caseificio fornisce solo un’inte- ni, infatti, l’allattamento può non risul- per esempio di ordine sanitario, come nel grazione al reddito e non costituisce l’at- tare ottimale, soprattutto se la madre al- caso di una delle malattie più note in am- tività principale dell’azienda. lontana il piccolo o scappa quando que- bito caprino – la Caev (ne parleremo nel- sto prova a poppare. l’articolo sulle malattie) – che è trasmessa L’ALLATTAMENTO NATURALE Occorre in questi ca- da madre a figlio con l’assunzione di latte; È QUELLO PIÙ INDICATO si verificare subito in questo caso per cercare di arginare la PER I PICCOLI ALLEVAMENTI che la capra non abbia diffusione della malattia nel gregge è utile problemi alla mammella; allattare i capretti artificialmente. Quello naturale è il tipo di allatta- l’insorgenza di una masti- C’è inoltre da tenere presente che nel- mento che comporta meno lavoro te (vedi foto qui a fianco) l’allevamento caprino tutte le capre ven- per l’allevatore, ma che impone la mas- può infatti rendere la pop- gono «asciugate» (cioè si sospende la sima attenzione dal punto di vista igie- pata dolorosa per la madre
to. Se invece non sono presenti lesioni mammarie conviene separare madre e capretto dal resto del gregge in un box di 3 metri quadrati, in modo che l’adozio- ne possa avviarsi nel miglior modo, do- po di che è possibile riportare gli anima- li in gruppo. È facile notare che prima di ogni pop- pata il capretto colpisce con vigore la mammella con la testa; si tratta di un comportamento che fa parte dell’istinto naturale dei piccoli i quali in questa ma- A B niera stimolano la produzione di ossito- Svezzamento con allattamento cina (un ormone che facilita la fuoriusci- «artificiale». A-L’allattamento ta del latte dal capezzolo). «artificiale» richiede l’utilizzo di una stalla suddivisa in piccoli box Seconda-terza settimana. Dalla se- in cui mantenere gruppi di capretti conda settimana di vita i capretti co- per fascia di età. B-Quando tutti minciano a interessarsi al foraggio i capretti hanno superato il mese di vita (fieno) che deve essere di ottima quali- le pareti dei box vengono tolte e si forma tà e sempre a disposizione. Se si vuole un unico gruppo di animali. C-I pasti accelerare lo svezzamento, dalla terza di latte vengono somministrati settimana di vita si può predisporre un con appositi secchi con tettarelle C piccolo box, accessibile solo ai piccoli, con del mangime da svezzamento di- sta appoggiare il termometro alla lettiera e La raccomandazione è quella di for- sponibile in mangiatoia. Così facendo, alzare o abbassare le lampade a seconda nire il latte sempre alla temperatura in breve tempo, tutti i capretti impara- della temperatura rilevata. corretta (37 °C) (occorre verificare la no per imitazione a mangiare la loro ra- temperatura del latte durante la sommini- zione con voracità. Prima-seconda settimana. L’allatta- strazione). I maggiori problemi sanitari mento artificiale inizia subito dopo il par- in questa fase di allevamento infatti si ve- Quarta-settima settimana. Dopo il to con la separazione del capretto dalla rificano a causa di errori alimentari. primo mese di vita, se si ha la necessità madre. Il primo giorno si somministra il Quando i capretti hanno superato il di iniziare a mungere, occorre separare i colostro più volte a piccole dosi utilizzan- mese di vita le pareti dei box vengono tol- capretti dalle madri per la notte (immet- do un biberon e lasciando i capretti tran- te e si forma un unico gruppo di animali. tendoli in un box dotato di greppia, man- quilli sotto la lampada riscaldante a raggi giatoia, abbeveratoio e, all’occorrenza, infrarossi. Il secondo e il terzo giorno i pa- Ottava settimana. All’ottava setti- di lampade a infrarossi per il riscalda- sti di colostro diventano quattro e vengono mana di vita i capretti ormai sono indi- mento). La mattina, dopo l’unica mun- somministrati con appositi secchi con tet- pendenti dal punto di vista alimentare e gitura giornaliera, i capretti vengono ri- tarelle contenenti una miscela dei colostri si nutrono di mangime da svezzamento messi in gruppo. di tutte le capre presenti in azienda. (200 grammi per capo al giorno) e fo- Dal quarto giorno di vita il colostro raggio (fieno) di ottima qualità; a questo Ottava settimana. Lo svezzamento si viene sostituito da tre pasti di latte in punto si sospende la somministrazione conclude all’ottava settimana di vita dei polvere. Di latte in polvere ne esistono di latte in polvere. Basta verificare atten- capretti quando ormai l’integrazione con diversi tipi e occorre accertarsi che si tamente che nei primi giorni dopo lo il mangime ha raggiunto gradualmente i tratti di un latte specifico per ovica- svezzamento tutti i capretti abbiano be- 200 grammi per capo al giorno. A questo prini, in quanto quelli per vitelli han- ne imparato a bere dagli abbeveratoi. punto le capre vengono munte due volte no un contenuto di grassi insufficiente per al giorno e i capretti spostati nella capret- i capretti. Le dosi di diluizione sono ripor- Marcello Volanti teria (vedi il n. 7-8/2010 a pag. 50). tate sulle confezioni e dipendono dal tipo di concentrazione del prodotto. Per i pri- Puntate pubblicate. L’ALLATTAMENTO ARTIFICIALE mi pasti consigliamo però una concentra- • L’allevamento della capra, animale ru- È PIÙ IMPEGNATIVO zione non superiore ai 100 grammi per li- stico e molto adattabile (n. 5/2010). tro di acqua, con l’aggiunta di due cuc- • Progettiamo un allevamento di 10 capre e L’allattamento artificiale richiede una chiai di yogurt bianco ogni litro di solu- 1 becco su un ettaro di pascolo (n. 6/2010). buona specializzazione e organizzazione zione ottenuta. Ciò permette ai batteri uti- • Progettiamo un allevamento di venti del lavoro, oltre che di una stalla suddivisa li contenuti nello yogurt di colonizzare il capre e due becchi su 4,5 ettari di terreno in piccoli box in cui mantenere gruppi di tratto intestinale dell’animale. (n. 7-8/2010). capretti per fascia di età. Ve lo descriviamo • Capre: dall’arrivo degli animali in azienda in quanto, come abbiamo detto in prece- Terza-settima settimana. A partire al periodo degli accoppiamenti (n. 9/2010). denza, risulta talvolta utile adottarlo. dalla terza settimana di vita i pasti diventa- • Capre: dal periodo degli accoppiamenti I box dei capretti devono essere al ripa- no due, di solo latte in polvere con l’assun- al delicato momento dei parti (n. 10/2010). ro da correnti d’aria, dotati di abbondante zione di circa 1,5 litri per capo al giorno. • Capre: l’allevamento dei capretti dalla lettiera pulita e lampade a raggi infrarossi Contemporaneamente si inizia a mettere a nascita allo svezzamento (n. 11/2010). per il riscaldamento (l’ideale è garantire disposizione degli animali foraggio (fie- Prossimamente. una temperatura intorno ai 20 °C). Per ve- no) di ottima qualità e dopo qualche gior- • L’allevamento; le malattie; il caseifi- rificare che la temperatura sia corretta ba- no un mangime specifico per l’età. cio aziendale, il latte e i formaggi.
Cristalloterapia per l'Anima: Studio e pratica per il riequilibrio dei Chakra - Come sviluppare la propria consapevolezza in sintonia con le energie della Nuova Era