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CONTROLLO DEL RESPIRO ATTRAVERSO LA FONAZIONE

Al funzionamento efficiente dell’apparato fonatorio nel canto è essenziale il controllo di tre aspetti
specifici nella gestione del fiato; essi sono:
- la rapidità e la facilità di ogni inspirazione iniziale;
- la variabile velocità di emissione, in relazione alla richiesta e alle necessità della frase musicale;
- il semplice rinnovo dell’energia respiratoria (rifornimento della sorgente di energia).
Gli esercizî che seguono servono a considerare metodicamente tali aspetti, a stabilire il corretto ac-
cordo pre-fonatorio, l’equilibrio dinamico muscolare adatto al successivo atto fonatorio.
In soggetti giovani la presenza di aria in eccesso nell’emissione sonora è causata dall’incompleto e varia-
bile sviluppo della muscolatura laringea; di norma lo sviluppo dei muscoli intrinseci della laringe sopra-
vanza subito ed in maniera notevole quello dei muscoli estrinseci. In tal modo le voci giovani non
riescono a far ben funzionare e coordinare la muscolatura preposta alla corretta adduzione delle corde
vocali; in molti casi una non completa chiusura della rima glottica scompare con il procedere della crescita
e della maturità dell’apparato fonatore.
Il valore dei seguenti esercizî risiede nella loro funzione di coordinare respirazione rapida con risposte
fonatorie. Essi vanno eseguiti con tutte le vocali, con un iniziale stacco di metronomo di semiminima
= 50, anche se il ritmo può essere variato. Si deve bandire la convinzione di doversi «riempire» d’aria in
modo eccessivo; l’abilità di rilassare la glottide e di saper prendere fiato in maniera silenziosa sono due
azioni essenziali per conseguire il corretto controllo respiratorio-fonatorio. Ogni inspirazione deve essere
quasi impercettibile, indipendentemente dalla rapidità con cui si prende fiato, cioè con cui lo si rinnova.
Gli esercizî devono partire dalla zona media dell’estensione vocale e ampliarsi verso la gamma di
suoni acuti e verso quella di suoni gravi, via via che si procede nello studio; inoltre devono essere adattati
secondo le varie categorie vocali. Molta cura deve essere rivolta alla precisione ritmica dell’esecuzione,
in particolare per ciò che concerne la durata del suono finale di ogni vocalizzo.
Il primo esercizio consta nel comprovare prima la propria capacità di vocalizzare e poi, in seguito, can-
tare usufruendo dell’aria o fiato di riserva, ovvero di quell’aria che è ancora contenuta nei polmoni dopo
un’espirazione.16 Si tratta di un esercizio che mette in risalto in modo particolare l’azione dei muscoli
addominali e lombari e della cintura muscolare toraco-addominale. Esso va iniziato dopo aver eseguito
un completo ciclo respiratorio (inspirazione-espirazione) silente per ossigenarsi bene; poi al termine
dell’espirazione si inizia l’emissione vocale che deve durare sino all’esaurimento del fiato.

Esercizî per una ripresa del fiato durante lunghe pause.

Es. 1
, , , ,
con ogni vocale

Es. 2
, , , ,
con ogni vocale

16. Cfr. M. L. SÁNCHEZ CARBONE, op. cit., pp. 82-85.

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L’inspirazione misurata su due tempi non deve essere effettuata né troppo presto né troppo tardi ri-
spetto all’inizio dell’attacco seguente.

Esercizio per una ripresa veloce del fiato fra due attacchi di suono.

Es. 3
, , , ,
con ogni vocale

È evidente che il cantante non necessita di riprendere fiato fra il quarto tempo di una battuta e il
primo della battuta successiva. Lo scopo di tale esercizio è quello di sviluppare la capacità di rilassare la
glottide attraverso il respiro, senza tener conto della capacità polmonare e facendo tutto ciò senza «in-
tasarsi di fiato».

Esercizio per la ripresa del fiato all’interno di una frase musicale ininterrotta.

Es. 4
, , , , , , , ,

con ogni vocale

In tale vocalizzo il cantante deve imparare a regolare delle inspirazioni relativamente veloci, senza al-
terare in alcun modo la «posizione del canto», vale a dire l’accordo pre-fonatorio della muscolatura la-
ringea con il tratto vocale sopraglottico.

Esercizio per alternare riprese di fiato complete e parziali.

Es. 5
, , , , ,
con ogni vocale

Tale vocalizzo ha valore solo se la frase e le indicazioni per i respiri vengono strettamente osservati.
I quattro respiri indicati nella seconda battuta possono apparire eccessivi; essi richiedono di proposito
una delicata regolazione della pressione sottoglottica e del rilassamento della glottide. La libertà conse-
guita nel rilassare la glottide e nel riprendere fiato è indice di una precisa coordinazione inspiratoria-fo-
natoria.

Esercizî per la ripresa del fiato in frasi piú lunghe e piú brevi.

Es. 6
, , , , , ,
con ogni vocale

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Es. 7
, , , , , ,
con ogni vocale

, ,

Il seguente esercizio va eseguito con tutta la serie di suoni legati e con tutte le vocali di seguito; va ri-
petuto quante volte lo consente il fiato immagazzinato (almeno due volte in modo completo).

Es. 8

i e a o u

Es. 9

Es. 10

Es. 11

Es. 12
3
3 3 3

Es. 13

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La capacità di rilassare la glottide e di riprendere fiato in qualsiasi situazione ci si trovi è fondamentale
per i dinamici e flessibili accomodamenti muscolari indispensabili al canto. Occorre esercitarsi attraverso
questi tradizionali vocalizzi per raggiungere e padroneggiare quel delicato equilibrio dell’attività musco-
lare nella parete addominale antero-laterale e nella risposta muscolare laringea, al fine di evitare lo statico
rigonfiamento della zona ipogastrica ed epigastrica,
Quasi tutti i vocalizzi costituiscono un esercizio per il controllo del fiato: sia quelli atti allo sviluppo
di una maggior precisione nell’attacco del suono, sia quelli indicati per conseguire agilità e sostegno del
fiato. Qualsiasi errore nella tecnica del fiato, o qualsivoglia successo conseguito a livello di abilità nella
tecnica del canto sono ascrivibili alle tecniche di amministrazione del fiato.
L’espressione «controllo del fiato» è sinonimo di controllo dello «strumento voce», ovvero del lavoro
necessario per equilibrare la pressione sottoglottica, l’apporto del flusso del fiato e l’adduzione delle
corde vocali. Il controllo sulla rapidità e sulla facilità dell’inspirazione e sulla velocità dell’espirazione può
essere acquisito in modo sistematico, come provato dai suddetti esercizî.
Quando nel canto si è acquisita la tecnica respiratoria che rende il cantante padrone assoluto della pro-
pria respirazione e si è ottenuta l’abitudine di espirare correttamente e convenientemente, vale a dire
quando si dominano i meccanismi respiratorî adatti alla fonazione, sono possibili e realizzabili, in modo
automatico e incosciente, il corretto «attacco» del suono e la tecnica dell’«appoggio» o del «sostegno», re-
quisiti indispensabili ad una sinergia fonatoria di massimo rendimento.
Si raggiunge cosí l’utilizzo spontaneo, insensibile, facile, cosciente del proprio apparato fonatorio,
nella sua totale configurazione psicosomatica, che unito all’espressività, al gesto, alla mimica, consente
di trasmettere il contenuto psicologico ed emozionale della parola cantata: l’opera musicale e la sua resa
espressiva costituiscono il compito primordiale dell’emissione vocale.

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