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La mala della Giunta milanese colpisce ancora, e ancora una volta nei cortili del Castello Sforzesco

di Milano.
A nulla sono serviti gli articoli sul Corriere della Sera ed altri quotidiani, nulla cambiato da allora,
e a farne le spese sono ancora i gatti della cosiddetta colonia protetta. Questa volta toccato al
totem della fraternita. La pietra miliare di tutta la tenera famiglia di pelosi ospitata allinterno di una
Struttura sorvegliata e protetta come il Castello. Un gattone di 14 anni persiano, iperfotografato e
di fama internazionale per la sua voglia di coccole: Billo.
Billo, il pi conosciuto della colonia, forse il vero castellano onnipresente misteriosamente
scomparso. Un gatto intelligente, completamente sdentato per la vecchiaia, ma dal pelo morbido e
dalla sua perenne voglia di dolcezze da parte delle razze cosiddette superiori appellate sotto
laggettivo umano. Un micio che si fidava, ma che nel contempo dava retta allistinto, la sera di
venerd 26 ottobre scomparso misteriosamente dai cespugli del cortile antecedente a quello della
Rocchetta.
Billo, abbandonato in tenera et, trov rifugio fra i suoi simili presso la colonia vivendo per ben 14
anni, sviluppando scaltrezza, istinto di sopravvivenza e voglia di vivere. Un gatto molto intelligente
dice chi lo conosceva, che appena sentiva odore di pericolo si rifugiava nei misteriosi anfratti del
castello per poi emergere a periodo finito. Nessuno mai riuscito a fregarlo, fino ad ora.
In vista di Halloween molti gatti spariscono nel nulla per essere in seguito sacrificati dalle numerose
sette sataniche esistenti nel territorio proprio la notte che precede la festa di Tutti i Santi, ma in base
allopinione di chi nel castello ci lavora, la scomparsa del tenero persiano non avvenuta per questo
motivo. Secondo la testimonianza di un extracomunitario che bazzica intorno alla struttura, nonch
confidente segreto di coloro che i gatti li amano davvero, la sera dopo le 17 di quel fatidico venerd,
due donne che delle zingare non avevano nulla, hanno preso in braccio il miagolino per portarlo
allesterno della struttura. Nessuno ha fatto niente. E stato avvertito il guardiano violando il suo
dovere non facendo una piega. Da quel momento di Billo nessuno ha mai saputo pi nulla, e
pensare che nel Castello esistono cartelli in caratteri cubitali i quali ostentano un vero e proprio
vanto nellaccudire ci che in genere si considera unattrattiva ulteriore allarte presente fra le mura.
Secondo il parere di una nota attrice di teatro e di unincallita gattara, detentrici oltretutto della
segreta conoscenza del potere che vige allinterno della maestosa opera Sforzesca, i mici protetti
non solo dalla vigilanza del Castello in se stessa, ma anche da associazioni come lENPA (lente
nazionale protezione animali) sono vittime da alcuni mesi di una vera e propria mattanza. Tutto
questo per rispettare assurdi giochi di potere fra le dirigenze e dallentrata della politica nella
sovrintendenza del Castello.
Infatti dopo il calderone scoppiato sul Corriere per merito dellamica e collega Lina Sotis, la quale
denunci lo scempio e la noncuranza della vita che in quel periodo colpiva i felini del Castello,
Vittorio Sgarbi in persona ordin di rimuovere immediatamente le reti sulle merlate, favorendo cos
la sopravvivenza di quei gatti che nel fossato non sarebbero sopravvissuti. Misteriosamente lallora
sovrintendente Salsi che risaputamene vede i gatti come il diavolo e che si impegn personalmente
a combattere quello che lui stesso defin un antidecoro per limmagine del Castello a livello
turistico, fu rimosso dallincarico e debitamente sostituito da un sovrintendente temporaneo. I Gatti
effettivamente non furono pi toccati, ma le reti non vennero mai rimosse. Ora si presume che
poteri occulti a livello comunale rivogliano lantigatto Salsi alla sovrintendenza, per mezzo del
quale esercitare il loro potere politico a livello gestionale delle opere darte e non solo oltre che
guadagnare in immagine a livello politico per il presunto decoro di un simbolo clue come il castello.
C chi dice che stata di recente fondata unassociazione incaricata di proteggere i gatti capeggiata
nientemeno che dal Salsi in persona ( il che tutto dire) e da quel momento in poi al Castello stata
una vera e propria mattanza. Cinque felini uccisi nel giro di un mese, fra cui palle di pelo en vogue
della colonia. Che qualcuno voglia lanciare qualche messaggio a qualcun altro?
La signora R. da ventanni si occupa della colonia, a proprie spese quando invece dovrebbe
occuparsene lENPA; e i soldi che questultimo ente ha ricevuto dal comune e dai privati, come mai
non tornano?
Pallino (un altro gatto appartenente alla colonia intervistato tempo fa) ci dice che tutti quei soldi non
sono serviti a nulla, in quanto non ha visto alcun segno di miglioramento nel suo sostentamento e in
quello dei suoi fratelli. Piuttosto preferisce pensare che se li sia intascati la sovrintendenza stessa in
accordo con lENPA, la quale percepisce dal gruzzolo una misera parte da non credere: lENPA
sotto stipendio dalla sovrintendenza del Castello Sforzesco.
Il comune? Se ne infischia altamente. La giunta di destra, e ad amministrare il Catello, la cara
Letizia gradirebbe che vi sia un sovrintendente di destra (guarda caso il Salsi), pertanto non si pu
escludere il suo appoggio allantigatto.
Pallino, che ora per paura di ritorsioni vive sotto falso nome in una localit protetta, denuncia tutti
gli scempi compiuti fra le mura del luogo in cui ha abitato finora: accusa anche lesistenza di
apposite stanze in cui le opere darte che a poco a poco spariscono dalla ristrutturazione stazionano
al loro interno per andare successivamente in chiss quale galleria di privati, in cambio di moneta
sonante che per nulla viene utilizzata nella ristrutturazione delledificio o per sostenere una colonia
protetta al suo interno.
Nellalto della sua rabbia Pallino dice inoltre di un guardiano che di notte, che quando tutto era
chiuso e spento, una mattina lo trovarono morto allinterno di una stanza. Di lui non se ne mai
saputo nulla, niente referti autoptici e niente notizia. Il buffo che quel guardiano quella sera non
doveva nemmeno ricoprire alcun turno e allora Pallino si domanda cosa stesse li a fare, forse
sapeva cose che si celano segretamente nelle stanze?
La signora R., che per fortuna gode di influenti conoscenze nellambito artistico e nella stampa, si
rivolse a suo tempo alla Sotis (ora impegnata anche lei in politica, guarda caso), la quale ricevette
dai cittadini milanesi migliaia di lettere di solidariet nei confronti della colonia: non toccate i
gatti del castello e Salsi, vogliamo la tua testa. Questa fu lentit della rabbia dei milanesi,
pertanto opt di pubblicare su un bel po di quotidiani, tra cui anche il Corriere della Sera, un po di
questo sgomento. In favore dei cittadini (e forse dei gatti stessi) intervenne nientemeno che Vittorio
Sgarbi, promettendo di togliere le reti, insomma un vero polverone. Promessa da marinaio per, in
quanto le reti sono ancora li; e qualcuno allinterno della struttura, secondo testimonianze certe, a
porte chiuse si sta occupando di farli sparire tutti, povere creature la cui unica colpa quella di
avere il pelo.
Ora ci si chiede: come mai una colonia di gatti, protetta oltretutto dalla struttura stessa e dallEnte
nazionale Protezione Animali, si ritrova a dover essere pian piano sterminata? Per via che allex
nuovamente futuro sovrintendente Salsi non piacciono i gatti, o per via di decoro? Anche perch a
giudicare dai sorrisi dei visitatori e dagli scatti fotografici di ammirazione, il vero decoro sono loro,
i mici.
Molti sono i dubbi e poche le certezze, se non quella infame che tutti i gatti prima o poi finiranno
ammazzati, rapiti, o ancora peggio senza che coloro che si vantano di proteggerli, facciano nulla se
non intascare i soldi destinati al sostentamento della colonia per reinvestirli in cosa? E il Garante
Comazzi che fa? Comazzi sticazzi!!! Dorme o daccordo anche lui?
Grazie Pallino per le notizie, nessuno sapr dove ti trovi ora. E grazie al Billo, il cui testamento sar
aperto se non si prenderanno seri provvedimenti al riguardo a breve termine... e saranno cazzi
davvero, una promessa!!!

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