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Volete diventare prestigiatori?

SILVAN, uomo di spettacolo


Vi piacerebbe stupire amici di lungo corso. studioso
e parenti con giochi di prestigio appassionato di storia della
di facile esecuzione e. al tempo magia, ma soprattutto grande
stesso. di effetto straordinario? illusionista. Le sue mani sono
Potete farlo con l'aiuto di Silvan. assicurate per cinque miliardi,
il pi celebre professionista cinquecento milioni a dito.
'

dell'arte magica in Italia. E l'unico prestigiatore non


Il grande prestigiatore americano a essere stato eletto

vi racconter i suoi esordi per ben due volte Magician o(the


e le esperienze sempre year, l'equivalente dell'Oscar
mondiale, dall'Accademia
pi impegnative e spettacolari
delle arti magiche di Hollywood.
che hanno incantato il pubblico
di tutto il mondo.
Alla pratica dei giochi
si aggiungono fondamentali
riferimenti storici sull'evoluzione
dell'arte magica attraverso
i secoli. il tutto grazie a una
trattazione attraente, piacevole
e soprattutto ricca di sorprese.
Ma la grande novit di questo
trattato che per la prima volta
Silvan parla dell'aspetto
psicologico nel gioco di prestigio,
fondamentale per la sua riuscita,
cio di quella particolare
atmosfera che permette
di catturare l'attenzione
del pubblico e di tenere in pugno Il nostro indirizzo Internet :

la situazione. Sviluppare questa www.salani.it

abilit di dominare il reale


ha inoltre vantaggi straordinari
per la realizzazione del successo
personale in ogni campo.

In copertina: illustrazione di Serena Riqlietti,


foto di A.Canestrelli/Reporter Associati.
Silvan

TRATTATO
di
MAGIA

Illustrazioni di
Rossano Liberatore

SALANI
~ EDITORE
ISBN 88-8451-010-4

Copyright 200 l -Adriano Salani Editore S.r.l.


C.so Italia, 13- Milano- www. salani.ir
Alla memoria di mio padre
GiovanniSavoldelio
che fin dai miei esordi
contznua a sorreggermz
. .

in modo ineguagliabile,
e a quanto di pi caro
possiedo oggi:
!rene, Sara eStefano
SOMMARIO

PREMESSA: Introduzione ottimistica a un milione


di giochi . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . Il

l. LA PSICOMAGIA ......................................................l 7

* Le astuzie del prestigiatore


ovvero La potenza persuasiva della parola che modifica
la realr . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..... . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . 17
* Fatrori psicologici usati dal prestigiatore in una
completa e rassicurante distorsione della realt . . . . . . . . 24
* Manipolazione della verit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . 25.

2. V ENEZIA: LA MAGIA . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ... . . . . .. . . . . . . 31

* Quell'incanro dei miei eso rdi .................................. 31


* Chiaroveggenza con le buste
ovvero Come si legge dentro una busta
senza aprirla . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . .. . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . .. . . . . . . 33
* Venezia per sempre: tochi, tocheti, tocheti
de p1111 . . . n ...
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
3. E ORA "PRESTIGIAMO" IN SALOT TO . . . . . . . . . . . . . . .. .39

* Gli anelli del re . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ... . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . 39


* Dagli anelli ai cartoncini: sensibilit dei
polpastrelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
* Il mistero telefonico: la telepatia corre sul filo . . . . . . . . .4 5
* La sigaretta generosa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .48

4. LA CARTOMAGIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ... . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . 51

* I giochi di carte al primo posto .. . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . 51


* Il segreto del vero cartomago . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53
* Il miscuglio controllato delle carte . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54
* Come impalmare una carta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
* La forzatura e i suoi segreti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58
* Chiaroveggenza: il ruolo della misdirection . . . . . . . . . . . . .. 62
* Kashoggi junior e le carte rosse e nere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. 66

5. CHI VUOLE TAGLIARE LA CORDA? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .71

* Orson Welles e la chiave . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . 73


* Ancora Orson e una cordicella . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76
* Il gioco della corda tagliata e aggiustata . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78
* Gli occhiali magici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86

6. SPEZZO E RICOMPONG0 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91

* Le banconote strappate a zig-zag


ovvero La ricomposizione molecolare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91
* Inchiesta sullo stuzzicadenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97
* Il gioco superlativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . l 00
7. IL "MENTALISMO" SALOTTIER0 ....................... 105

* Dal presidente Reagan al Cardinale Sodano .......... 105


* Juliette Grco e le vibrazioni telepatiche ............... 107
* Psicometria a tre colori ......................................... 11 O
* Il miracolo della forchetta ..................................... 112
* Le uova parlanti ........... ......................................... 116

8. SALUTIAMOCI CON LE CARTE ........ ....... ........... 121

* Incredibile! . . . . ..................... .................................. 121


* La carta della Venere Nera .................................... 123
* La carta impalata .................................................. 126
* Il gioco che piaceva a Strehler . . ............................. 129

APPENDICE ................................................................ 133

* Magie-pillole di storia ........ ................................... 133


* Al Colosseo con i fantasmi di Messer Benvenuto .. 135
* Dal serraglio di Tommaso Garzoni alla strega
buona di Reginald Scot ........................................ 137
* Anche le carte hanno una storia ............................ 139

UN MAGICO SALUTO ..... ......................................... 143

NOTA BIBLIOGRAFICA . . . ............................. ........ . . . . 147


* Per saperne di pi: tutti i capolavori della storia
della magia . ................. ......................................... 147
* Tutti i libri di Silvan ............................................. 153
[imma-
gine del-
l'Autore,
accompa-
gnata da
quella del
grande
Robert-
Houdini,
nella locan-
dina di uno
dei suoi
. ' .
ptu recenti
spettacoli:
quello
denomina-
toSoire
Fantastique
.
tn omaggto
proprio a1
celebre pr-
.;.

stidigitateur '-
il.
francese \ '
che, una
sera del
lontano e
romanttco
1850, pre-
sent a uno
scelto pub-
blico pari-
.
gtno uno
spettacolo
di magia
teatrale
dallo stesso
titolo, evo-
catore di
una serata
davvero
fantastica.
Premessa

Introduzione ottimistica a un milione di giochi

Che cosa pu spingere un lettore a scorrere le pagine di un


libro dedicato, come questo, all'arre della prestidigitazio
ne? Prima di tutto, penso, una propria pi che giustificata
curiosit: scoprire alcuni dei segreti che permettono a noi
professionisti di stupire il pubblico. Ma anche possibile
che il lettore miri a diventare lui stesso prestigiatore, per
una certa ambizione personale e per brillare agli occhi di
amici e parenti. E anche questo un obiettivo da apprez
zare, perch favorisce la socievolezza e la comunicazione.
A tutto ci mi fa piacere aggiungere una piacevole e
incoraggiante constatazione: sono esistiti ed esistono molti
prestigiatori dilettanti che dalla magia hanno avuto grandi
soddisfazioni, sia nei rapporti sociali che nella propria af
fermazione come professionisti dello spettacolo.

11
Esiste, insomma, per chi legge queste pagine, la possi
bilit di acquisire una sicura abilit nell'eseguire alcuni
giochi di prestigio accessibili al principiante.
Si pu dire che un gioco ben eseguito pu contribuire
a infondere in un ragazzino quella fiducia in se stesso
necessaria per diventare un adulto non pi insicuro; e a
un uomo d'affari la presridigirazione pu essere urile per
rompere il ghiaccio durante una rrarrariva non facile.
D'accordo, penser qualcuno, ma per imparare a ese
guire giochi davvero interessanti chiss che lunga e diffici
le preparazione si deve affrontare . . .
Rassicuratevi. Non occorre saper far sparire un elefante
o ragliare a pezzi una ragazza. Vi baster usare oggerri
reperibili ovunque per giochi che, sul momento, appari
ranno al vostro pubblico aurentici miracoli.
Ve lo assicuro: resre coronare, grandi filosofi, scienziati,
studiosi hanno praticato la magia della presridigirazione
come passatempo o, come oggi si usa dire, come hobby.
Provare a farlo anche voi e la vira vi sorrider.
Seguiremi, e vi prometto di farvi diventare non soltan
to bravi prestigiatori dilettanti ma anche di insrillarvi la
passione e l'interesse necessari a farvi accedere un giorno,
che mi auguro vicino, alla grande famiglia dei prestigiatori
professionisti.
I giochi che descriver sono srari da me presentati pi
volre in runo il mondo: in casa di amici, durante party in
club, circoli e saloni pi o meno mondani e frequentati da
personaggi pi o meno illustri.
Questi stessi giochi sono srari da me personalizzari col
passare degli anni e non detto che anche voi non possia
te aggiungervi qualche cosa di vostro. Non a caso, le dori
che fanno grande un prestigiatore sono proprio la sua
immaginazione, la sua fantasia e la sua personale creati
vit. Ed opportuno ricordare che il successo di un gioco

12
dipende, nel novanta per cento dei casi, dalla sua "recipre
sentazione"; che, per chi non l'avesse afferrato subito, la
somma di recitazione e presentazione.
L'unica cosa di cui, in proposito, sono certo, e che vi
posso garantire in anticipo, come ogni gioco che vi sve
ler pu trasformarsi in un vero e autentico prodigio:
soprattutto se viene presentato nella circostanza e nel
momento pi adatti.
Mi sto ripetendo? Pu darsi. Ma ho un vero e proprio
"culto per la presentazione", che considero responsabile al
90% del successo di quest'arte. La pratica altrettanto
importante; l'unico modo per perfezionarsi in ogni tipo
di disciplina e di attivit.
Tenete sempre presenti queste regole basilari. Sono
quelle che vi suggeriscono in quale ottica dovete conside
rare i vostri giochi.
Fare il gioco in continuit, cio sempre e dovunque,
la miglior maniera per apprendere come va eseguito.
Non svelate mai il trucco, perch cos facendo perdere
ste immediatamente l'interesse del pubblico non soltanto
per il gioco in s ma anche per la vostra persona.
Non ripetete mai un gioco davanti allo stesso pubblico.
Vi coglierebbero in flagrante proprio nel momento critico.
Imparate a memoria la massima secondo la quale
conoscere un gioco niente, saperlo fare gi qualcosa,
saperlo presentare tutto. quella che apriva un mio
Manuale di molti, molti anni fa. E vale ancora.
Ma le mie raccomandazioni non finiscono qui . Devo
ricordarvi, ad esempio, anche di stare attenti a non sotto
valutare un gioco soltanto perch il trucco su cui si basa
molto semplice. Il solo fatto che il trucco vi appaia tale, se
non addirittura banale (ricordate l' uovo di Colombo?) ,
non deve trarvi in inganno, magari al punto da farvi esclu
dere il gioco dal vostro repertorio.

13
Infatti, per mia personale esperienza, vi posso assicurare
che pi il gioco semplice nella realizzazione tecnica, pi
il trucco risulter incomprensibile al pubblico. Ci vi con
sentir di non preoccuparvi oltre il necessario della sua
riuscita "meccanica", consentendovi anzi, al contrario, di
concentrarvi e di trasferire le vostre energie sul "come por
gerlo", di arricchirlo cio di una garbata presentazione ver
bale.
Quest'ultima deve basarsi soprattutto su un atteggia
mento sicuro ed espressivo, che privilegi sempre la teatra
lit rispetto alla credibilit.
Dopo tanti anni di convivenza con la magia, mi sono
convinto di una cosa. Mentre sono gli attori che fanno il
teatro , i musicisti che fanno la musica, i cantanti che
fanno le canzoni, i danzatori che fanno la danza, gli scher
midori che fanno la scherma, i calciatori che fanno il cal
cio e cos via . . . i giochi di prestigio chi li fa? Li imparano e
li fanno tutti! Capi di stato, presidenti, ministri, intellet
tuali, magistrati, farmacisti, medici, droghieri, giornalisti,
dentisti, commercialisti, preti, poliziotti, avvocati, chirur
ghi, commercialisti, piloti, librai, standisti, parrucchieri,
tassisti, tennisti ... Tutti, s, perch la magia come la pa
stasciutta: piace a tutti!
Scherzi a parte: i giochi che vado a descrivere richiedo
no pratica e abilit quanto basta, ma soprattutto, da parte
vostra, interesse, entusiasmo e amore per l' ane che vi
accingete ad abbracciare. Perch la magia ha, tra le proprie
colonne portanti, proprio il coinvolgimento personale
totale e una vera e propria arte della finzione. Se ancora
non siete convinti di tutto ci, provveder in merito il
resoconto che segue tra qualche pagina, proprio per que
sto dedicato alla psicomagia.

14
,,,
-
,,,

Negli stelloncini che costellano il libro, a cominciare da


questa pagina, troverere le notizie essenziali della sroria
dell'arte magica. I suoi momenti pi . . . magici e, perci,
anche pi interessanti.
La magia praricara ai giorni nostri non ha nulla di quel
contenuto sovrannaturale, arcano e iniziarico che ne ha
caratterizzato le origini lontane ma che ha roccato anche
vicende a noi vicine. Eppure il fascino della sua sroria
rimane grande, anzi grandissimo e . . . magico!
Ecco la prima notizia.

La magia culla della scienza e della storia


Oggi la magia un'arre d'intrattenimento, ma nell'anti
chit era ben alrro: dalla sua pratica sono nate sroria, reli
gione e le scienze in genere, dalla medicina alla farmaco
pea, dalla chimica a tutte le altre discipline scientifiche e
pratiche.

15
.. .


.. ..
.,.
l.
La psicomagia

Le astuzie del prestigiatore


ovvero
La potenza persuasiva della parola
che modifica la realt

Quanto contano le parole durante la pre Nella pagina di


fronte, una mia
sentazione di un gioco? Vi sar certo capita
immagine di
to di domandarvelo ed quanto io ho il quando avevo
dovere di spiegarvi subito. Infatti, bene diciannove anni,
che abbiate chiaro fin da principio che nel scattata al
Teatro Ideai di
l' arte della prestidigirazione le astuzie verba
Torino mentre
l i percep ite dall'orecchio dello spettatore eseguo il gioco
valgono quanto le illusioni che ne inganna delle tre cane
no (e divertono) gli occhi. infilate dalla
spada, che sto
Cos come la filologia si occupa dello
per descrivere e
studio delle parole, mi piace chiamare "filo commentare in
magia" la summa di tutte le astuzie che, questo stesso
quasi in ogni gioco e nella sua presentazione capitolo.

17
verbale, contribuiscono all'affermazione del
prestigiatore. Come? Quanto? Ve lo dimo
strer racco ntan dovi di un gioco con i l
quale ho debuttato, al tempo dei miei esor
di, sul palcoscenico del Teatro Smeraldo di
Milano e che successivamente ho eseguito
anche al Madison Square di New York e
finalmente in televisione.
E proprio spiegandovi questo gioco vi
far conoscere quanto tecnicamente viene
definito misdirection.
Con questo termine anglosassone, che
alla lettera significa "indicazione sbagliata",
si intende il modo in cui il p restigiatore
distrae il pubblico quel poco che basta per
ch gli sfugga il trucco del gioco. In breve,
se il pubblico ben misdirected (cio, ingan
nato) il gioco riesce senza difficolt.
Torniamo al gioco del mio debutto mila
nese e poi newyorchese.
Le note a lato chiariscono i punti in cui
realizzo, durante lo spettacolo, quanto amo
definire "l'essenza della mistificazione pre
stidigitatoria".
Tenetene conto perch questi principi,
con varianti e modifiche proprie, l i appli
cherete anche nei giochi che vi spiegher
nel corso di questo trattato. Insomma: l'im
portante essere sinceri . .. sapendo di menti
re!

Signore e signori, buona sera, grazie e benve


nuti. Mi stato chiesto di presentarvi, questa
sera, un gioco che da tempo non fa pi parte

18
del mio repertorio. Ne sar protagonista un Dopo la consue
!a formula di
mazzo di carte "ancora intonso ", in quanto saluw, il mio
non stato ancora disigillato n usato assolu discorso va subi-
tamente in alcun modo. 10 al dunque...
con una vcri!
fnizia ma
Infatti, ho preso nel frattempo un mazzo plausibile.
di carte ancora sigillato. E tenendolo tra le Quella del gioco
mani, proseguo il discorso in troduttivo. ..
rccupera!O e
"

del mazzo
che dichiaro
Il professor Ludwig Klochster dell'Uni "inwnso" (!er-
versit di Bultrecht nei Paesi Bassi, famosa nel .

mme mconsuew
.

mondo degli studiosi per la propria facolt di per i pi).

statistica, sostiene che l'esperimento che vi pre E ci sohamo


per accrescere
senter tra qualche istante di estrema diffi l'imeresse del
colt: riesce infatti una volta sola su sedici pubblico.
milioni e centocinquantottomila esecuzioni. Anche il prof.

Pertanto, se, malauguratamente, questa sera Klochs1er e le


sue conclusioni
non dovesse riuscire, conto sulla vostra indul non es1s1ono.
genza...

A questo punto, mi concentro sul mazzo


di carte, lo tolgo dall'i nvolucro di cellopha Il mescolamemo
ne, prova che nuovo di zecca, ne tolgo i del mazzo un
falso. I n realt
sigilli e lo es traggo dal suo astuccio. Lo
eseguo dei f mi
mescolo e infine lo dispiego agli occhi del miscugli lascian
pubblico. E rivolgo la preghiera di prestare do inaheraw
particolare attenzione a quanto seguir. l'ordine delle
.:anc all'interno
del mazzo.
Scendo quindi in platea e a quattro di
versi spettatori faccio scegl iere altrettante
carte, una per ciascuno, che invito a mostra
re a chi siede loro accanto e intorno.
Chiedo infine che ognuno di loro reinse
risca nel mazzo la carta prescelra e, col maz-

19
Chiedo di zo interamente ricostituito, torno sul palco
mostrare le carre
ai vicini perch
scenico. E faccio un riepilogo.
quando, pi Dunque, da un mazzo di 52 carte com
avanti, dovran pletamente diverse una dall'altra e accurata
no citarne il mente mescolato sono state scelte quattro
valore, porreb
carte, da altrettante persone diverse che in
bero non ricor
darselo e io... contro per la prima volta e che quindi non
farei fiasco! posso assolutamente conoscere.
Le carte da loro scelte sono state casual
mente disperse all'interno del mazzo e nes
suno al mondo (sottolineo, nessuno al mon
do) pu conoscere la posizione che hanno
assunto nel mazzo stesso. E mentre dico
questo eseguo alcuni altri ben visibili rime
scolamenti.
Divido quindi il mazzo in due parti pi
o meno uguali e, unendo in verticale le due
estremit dei lati corti faccio s che le due
parti si intersechino.
E subito dopo le apro tutte insieme, for
mando un ventaglio di grandi dimensioni.
A questo punto, inizia un lontano e sug
gestivo rullo di timpani, .s:he accompagna il
gesto di una splendida assistente, la quale
mi porge solennemente una grande spada.
Qui il prestigia Sulla lama acuminata splende la luce del
tore mette m

uso "il linguag


riflettore, che ora si restringe e si concentra
gio del silenzio". sulla mia persona . . .
Impugno solen nemente l'arma con la
mano che ho libera (l'altra occupata dalle
carte disposte a ventaglio) . Il rullo cresce di
intensit, si fa sempre pi vicino e intenso,
passa da forte a fortissimo . . . e con esso cre
sce nel pubblico la tensione emotiva.

20
La quale giunger al culmine quando il quanto serve
ad atrirare l' at
fragore dei timpani rullanti verr sovrastato
tenzione del
da tre col p i di "piatti", che accompagneran pubblico sulla
no e ritmeran no l ' i nflzarsi di altrettan te propria abilit e
carre sulla lama da me levata verso l'alto. a predisporre il
pubblico stesso
Perch verso l'alto? Perch lass, nel frat
ad accetrare psi
tempo, ho lanciato, con tutta l'energia pos cologicamente
sibile, il mazzo intero, rrasformandolo da quanto sta per

ventaglio in nuvola volante e quindi in un accadere.

ricadente e cartaceo getto di fontana . . .


Ed ecco che io scivolo e urto i l palco con
un ginocchio, che subito mi palpo con una
mano, mentre una smorfia di dolore appare Il dolore fini
sul mio viso. Inizia un applauso di incorag zio e fa parte di
giamento, che io fermo con un gesto, come un copione ben
preCISO.
per far capire al pubblico che, prima di con
siderare l'esperimento riuscito, c' ancora
qualcosa da considerare. Segue infatti un
avvertimento, che pronuncio dopo essermi
rialzato:

Signori. ho infilzato tre carte, ma ignoro se


sono quelle che voi avete scelto. .. Vogliono le tre
persone che le hanno scelte cortesemente levarsi lo so benissimo
in piedi e dirmi se le riconoscono man mano che sono uguali
a quelle scelte!
che io le tolgo dalla lama e ne annuncio il
valore?

Ed ecco la mia destra fare in modo che la


carta pi vicina all'elsa della spada mostri i
propri semi e il relativo valore. Mentre la
prima persona che aveva partecipato alla
scelta si alza, io strappo la carta dalla lama e,
al tempo stesso, prego coloro che comincia-

21
Freno voluta no ad applaudire di rinviare il battimani a
mente l' applau
gioco concluso.
so perch alla
fine sia...
Afferro la seconda carta, ne dichiaro il
decuplicato! valore e la libero dalla lama . . . faccio lo stesso
Infatti, l'applau con la terza e . . . mi inchino ringraziando il
so da me prima
pubblico dell'applauso che ora non si ferma
soffocato ora .
'

esplode! p!U.
Ma, a un tratto, mi mostro sorpreso, co
me se fosse accaduto qualcosa di inaspetta
to . . . Riparando mi gli occhi con una mano,
come fossi abbacinato dalle luci dei riflettori
e fingendo di aver udito una voce levarsi dal
pubblico, domando, rivolro verso la parte
della platea dove poco prima ero sceso per
far scegliere le carte, e come se parlassi a una
persona precisa:

L'indispensabile
coinvolgimento
((Scusi, signora, come dice?. . . e subito

del pubblico si fa proseguo, esclamando: ((Ah, s, vero. . . le


teatralmente
.
carte prescelte erano quattro...
appassiOnante.

Ora il pubbl ico ammutolisce perplesso e


io devo dire, a voce alta, nel silenzio genera
Qui si dimostra le, e simulando un certo imbarazzo:
quale potere di
.
persuasaone
abbia il camuffa
((Ha ragione, signora. . . ha ragione... Ma. ..
mento della vede... ero talmente sicuro che lei avrebbe scel
verit. to nel mazzo una certa carta e una soltanto...
che, prima dello spettacolo, ne ho inserita una
uguale dentro una busta, sulla quale ho scrit
to: Premonizione. .. Non possibile, lei dice?
Osservi attentamente!

E cos dicendo, prelevo dal tavolino una


busta gi preparata con quella serina e ne

22
estraggo una carta di formato gigante. Ne
mostro il seme, esclamando ad alta voce:
'

Et voil! E il cinque di piccheeee! Quello


della signora!>>

Incoraggiato dall'applauso che sale dal


pubblico (che batte le mani soltanto perch
suggestionato e convinto della mia afferma
zione) accenno un inchino di ringraziamen
to, ma lo interrompo a met e torno a fissa
re la platea, avvolta per me nel buio; e, fin
gendo ancora di aver udito una voce femmi Si apre ora una
nile protestare, dico: parenres1 p1ran
No, scusi, signora, non pu essere... Come delliana, con

dice? Questa non la carta che ha scelto?.. .


questo discorso
.

mvenrato e
rivolto nella
Ora il pubblico ammutolito e si avverte direzione della
u n'atmosfera di suspense. . . Mi rivolgo alla signora che ha

platea, mostrando anch'io perplessit. . . per scelto la prima


carta e che, per
riprendermi subito e rivolgermi ancora, educazione o
aprendo le braccia, all'ipotetica signora (che timidezza, non
ora, anche se i n modo i ncerto , fingo di si sognerebbe

intravedere) dicendole, con fermezza: mai di farmi


osservazioni o di
conrraddirmi.
<<Come? Non era il cinque di picche? Va Infani sta sedu
bene. . . Allora, facciamo cos: lei si concentri, ta senza fiatare.

fissi intensamente la carta che le mostro e pensi


Anche "telecine
fortemente alla sua. Sar spettatrice di un si" e "fenomeno
fenomeno telecinetico. Prego, signora. .. pensi telecinetico"
alla sua carta. .
. sono espress1on1
che servono a
ottenere mag-
E mentre la signora, che ora stata da . .

gwre anenzwne,
me davvero individuata, pensa alla carta, io come accaduto
invito il resto del p ubblico, pi che mai "'
per 1nronso .
li

23
Se il prestigiato attento, a seguire un fatto dawero prodigio
re convinto di
so: i cinque semi della mia carta si sdoppia
quello che dice,
convincer
no e, scivolando sulla superficie della carta
anche il pubbli si posizionano come dovuto venendo a for
co. L' anenzione mare . . . un dieci di picche! Ed ecco che l' ap
dello spenawre
plauso del pubblico si scatena, entusiasta e
sempre llunuan
te, non mai anche . . . liberato rio! Io mi inchino abbassan
costante. Per do leggermente il capo e portando la mano
mamencrla viva al cuore . . .
necessario che
il prestigiatore si ,,,
-
,,,
aiuti non solo
con la gestualit
delle mani e con Il lettore che sta autocandidandosi alla pra
il linguaggio del
tica della prestidigitazione, se desidera real
propno corpo.
ma anche abbas mente capirne l'anima, ha seguito di cerro
sando la voce c attentamente la descrizione di questo gioco
modulandone il e le note che l'hanno accompagnata.
suono. Le parole
M i p e rme tto d i aggi u ngere che sar
verranno pro
nunCiate con meglio per lui tornare a riflettere ancora un
dizione chiara c po' su come il gioco si svolto, attraverso le
. . .

sicura. alzando e osservaziOni seguenti.


abbassando il
wno e, all'occor
renza, con pause Fattori psicologici
durame le quali usati dal prestigiatore
sol!an ro lo in una completa e rassicurante
sguardo deve
distorsione della realt
..parlare.. .

Se il prof. Klochner e l'Universit di Bul


rrecht non esistono, perch vengono citati?
Come avviene per certi personaggi delle
fiabe, cali denominazioni servono soltanto a
dare al discorso quel fascino misterioso e,
nel caso specifico, quell'alone di scientificit
che promana dalla citazione di un genio

24
universitario della statistica. Parlate e guardate
negli occhi la per
Se il prestigiatore affermasse dogmatica
sona che avete di
mente certe verit, ci sarebbe sempre l' om fronte, ma abbas-
. .
bra del dubbio . . . ma se, al contrario, la cita sate 1 vostn quan-
zione attribuita a un genio della statistica do, mostrando il
mazzo di carte
acquista pi valore . . .
dispiegato, le dire-
.
re con Sicurezza:
Manipolazione della verit Prego, prenda
una carta! (e non
scelga una
Parlando di un mazzo prima "ntonso" e poi
carta). La perso
"d isigil lat" faccio ricors o a e s p res s i o n i na guarder nel
appartenenti ad altri contesti linguistici. Il punto dove voi

pubblico le accetta passivamente, convi n guardate, ossia...


fisser la carta che
cendosi che il mazzo non racchiude in s
intendete forzare!
alcun trucco. In particolare, "intonso" un Se riuscite ad ani
aggettivo che si utilizzava un tempo per i rare l'attenzione

libri che venivano venduti con le pagine del pubblico gra


zie al vostro cari
ancora unite ai margini e in alto, secondo la
sma, tutto diventa
piegatura tipografica del foglio di stampa. facile: la persona
Era la prova che si trattava di un libro pro prender la vostra

prio nuovo, ossia non ancora letto n sfo carta convinta di


sceglierla fra le
gliato. Proprio come il mazzo di carte da me
cinquantadue!
presentato che, per il pubblico, non stato La tensione pro
ancora "disigillato" in alcun modo. vocata dal rullo

In realt non stato fatto da me acqui rafforza l'impor


tanza del momen
stare apposta, in vista dell'esecuzione del
to, evidenziata
gioco; ma era ed di mia propriet nonch dalla vostra posi-
specificamente da me preparato in anticipo, zwne statuana e
. .

scartando l'involucro cellofanato che lo rac di profilo, con la


spada in una
chiude e sigillandolo nuovamente. Le quat mano e il venta
tro carte che i quattro spettatori devono glio di carte nel
"scegliere" in apertura, in realt sono quelle l' altra.

che in linguaggio prestidigitatorio si dicono


"da forzare". Sono cio disposte ad arte

25
sopra il mazzo, in modo che esse vengano
"scelte", s, ma . . . per forza, come spiego det
tagliatamente in un'altra parte del trattato,
riguardante proprio l'importante tema della
rorzatura"l.
uc

Inoltre, per rendere le carte "scivolose"


quanto basta onde favorire la loro disposi
zione perfetta a ventaglio, le ho cosparse di
stearato di zinco, un prodotto usato per la
cura delle dermatiti e che quindi si trova in
qualsiasi farmacia. Ma il pubblico non Io sa.
Il mazzo ben mescolato e la carta scelta a
caso sono altre espressioni non vere, che il
pubblico accetta senza batter ciglio perch
non ha tempo di riflettere se proprio vero
quanto il prestigiatore dice ed esegue.
Sia chiaro: esistono forme di miscuglio
simulato che, eseguite con naturalezza,
Durante questo ingannano chiunque. E anche la scelta delle
movimento s1
. .

carte "forzata" s, ma con una naturalezza


distrae la perso
na rivolgendole che, come avr occasione di dimos trare
la parola e guar ancora, basilare nella tecnica prestidigita
dandola sempre toria relativa ai giochi con le carte. E natu
negli occhi.
ralezza deve esserci quando si dice allo spet
tatore di "prendere" una carta dal mazzo, e
non di "sceglie da".
La mancata conoscenza, da parte mia,
delle carte scelte e il mio riepilogo di quanto
accaduto nel momento della loro scelta sono
altrettanti falsi nella conduzione del gioco.
Infatti, le carte scelte dagli spettatori sono da
me conosciute benissimo, sia perch ne
associo il valore e i simboli grafici a numeri
telefonici che conosco a memoria sia i n

26
virt della ben nora fo rmula mnemon ica
come quando fuori piove, la quale gioca sulle
iniziali dei nomi dei semi e li mette automa
ticamente in sequenza cos : cuori, quadri,
fiori e picche.
Quanto al riepilogo, l'autorit e la consa
pevolezza dimostrare dal prestigiatore nel
condurlo, ne rafforzano il parere di persua
sione. Ed egli corregge il ricordo di quanto
avvenuto all'inizio del gioco inducendo lo
sperrarore a ricordare tale inizio in modo
diverso da come in realt si svolto!
Il mescolamento e llnfilzamento delle carte
nella lama sono anch'essi falsi. Le carre che
la spada infilza hanno valori identici a quelli
delle carte scelre dagli spertarori, ma non
sono le sresse. Altrettanto falso il miscu
glio che precede l'inflzamento, per quanto
appaia perfetto. Infatti le carre rimangono
esattamente nella posizione iniziale.
Allorch sono state reinserite nel mazzo,
io le riporto nella loro posizione primitiva,
cio sopra il mazzo stesso. E, nel momento
in cui lascio la plarea per far ritorno sul
palco , le faccio sparire prima nel palmo
della mano (ossia, per dirla tecnicamente, le
impalmo); quindi le faccio furtivamente sci
volare all'interno di una piccola tasca che si
apre sulla destra dei miei calzoni. Facendo
cos sono sicuro di non dare ad alcuno la
possibilit di cercarle, a gioco fin ito, tra
quelle piovute sul palco durante l'infilza
mento. Una variante possibile quella che
ho eseguito a New York, dove ho presentato

27
Il dolore del pre questo stesso gioco con tre carte firmate dai
stigiatore una
misdirection psi
tre spettatori (ma questa un'altra storia) .
cologica. Serve
Il dolore al ginocchio una delle mie pic
per distrarre lo cole astuzie, che magari appaiono esagerate.
spettatore dal
.
Il prestigiatore che fi nge uno strappo mu
trucco con cu1
scolare, anche se leggero, accentua la dram
sono state infil
zate le tre carte. maticit e la difficolt della situazione. Il
pubblico partecipa maggiormente allo svol
gersi del prodigio delle carte che volano e
Quello che il della lama che le infilza. Cos aumenta nel
pubblico vede e pubblico la carica di simpatia nei confronti
ascolta deter
del prestigiatore.
minato da
quanto il presti Ricordate: pi i l prestigiatore trasmette
giatore vuole calore e dimostra capacit sulla scena, pi
che veda e immediate e intense saranno la partecipa
ascolti, ricor
zione e la simpatia del pubbl ico nei suoi
rendo anche in
questo caso a riguardi. E l'applauso finale non sar soltan
piccoli e fuor to di ammirazione ma anche di affettuoso
vianti sotterfugi rispetto. Pertanto, meditate: la finalit che
psicologici.
conta, non il metodo.
La quarta carta non infilzata anch'essa
Si sempre da annoverare tra le mie piccole astuzie.
detto che un L'errore riconosciuto e addirittura ostentato
presng1atore
e ingigantito dal p restigiatore con la sua
deve essere
attore, ma recitazione e le sue finte domande improvvi
anche possedere sate mira a un ribal tamento negativo del
quella particola giudizio del pubblico sulla sua bravura, giu
re dote di intui
dizio che diventa: bravo, s, per qui ha
zione psicologi-
ca che gli con sbagliato.
sente di preve Ci spinge lo spettatore a un'altalena
dere le reazioni emotiva (Ha sbagliato . . . mi dispiace . . . )
del suo pubblico
dalla quale il prestigiatore non trae che van
in un determi
nato momento taggi, primo tra i quali quello di apparire
" "
ptu umano .
. ,

del gioco.

28
La premonizione in busta e il cinque di
picche che diventa dieci fanno ancora parte
delle piccole astuzie di cui sopra.
Allorch l'apertura della busta della "pre
monizione" porta all'esibizione dell"'errato"
cinque di picche, nel pubblico pu scatenar
si addirittura una certa ilarit, interpretabile
come un sadico: ((Ha sbagliato due volte! . . .
Che per non h a tempo d i essere goduto (o
sofferto?) perch il p restigiatore tramuta
(per "telecinesi " ! ) il cinque in dieci con
grande maestria e il pubblico torna al sorri
so e . . . ali' applauso scrosciante e appagante!

29
Un'immagine di Silvan giovanissimo, quando si faceva
chiamare "Mago Saghibu"
2.

Venezia: la magia

Quell'incanto dei miei esordi

Mi capita spesso di recarmi nella mia citt natale. E ogni


volta, appena esco dalla stazione ferroviaria e mi trovo di
fronte lo specchio d'acqua del Canal Grande, quello che
divide lo spiazzo di Santa Lucia dalle Fondamenta di San
Simeone Piccolo e di San Simeone Grande, mi manca il
fiato per la felicit. I miei occhi si riempiono di gioia scor
gendo il convento di suore dentro il quale, quando ero
ragazzo , su invito del mio parroco, intrattenevo con qual
che semplice giochino le sorelle, facendole esclamare,
dopo l'esecuzione: ((Ma come xe che tifa?
Una volta portai dei rudimentali petardi, confezionati
tra amici infilando polvere da lancio detta balistite e pa
sticche di potassio nel corpo vuoto di una chiave da porto
ne. Poi vi infilavamo per met un chiodo spuntato e lo

31
assicuravamo all'impugnatura della chiave con una cordi
cella. Tenendo in mano la cordicella a cui era appesa la
chiave, la facevamo oscillare finch l'estremit con la
capocchia del chiodo non colpiva muri e pareti, provocan
do un enorme fragore. Il rimbombo era cos forte che
faceva fuggire le suore . . . con le gonne insolitamente solle
vate ... oltre la caviglia!
Tra il baluginare dell'acqua che si infrange perenne
mente sulla riva di marmo liscio e lucido, disseminata di
piccoli ciuffi di verde, salgo con mia moglie sul motoscafo
che ci porter a casa. Seduto all'interno dell'imbarcazione,
mi sento piacevolmente accompagnato da un rumore a
me caro: lo sciacquio che il motoscafo lascia dietro di s
insieme con la scia bianca e schiumosa provocata dall'eli
ca. Percorriamo cos due file di splendidi palazzi, che sem
brano finti tanto sono di fiabesca e irreale belt. Penso agli
immensi saloni con i tipici pavimenti a pezzetti asimme
trici di marmo dai diversi colori , detti "alla veneziana" ;
penso all'acre odore di cera che emanano, e mi tornano
alla memoria le stupite suorine del Sestiere di Santa Cro
ce. L sono nato, nella casa che fu di Gaspare Gozzi, il fra
tello di Carlo, cio dell'autore dell'Amore delle tre me/aran
ce, di Turandot e di tanti altri fantastici e magici racconti.
Cos, immerso in questa piacevole esaltazione della fan
tasia, mi domando perch ho cominciato cos presto a
interessarmi di magia. La mia famiglia, veneziana da sem
pre, non ha mai annoverato un prestigiatore.
Lo stesso mi accade quando perco rro il Campo di
Santa Maria Formosa, coo la sua fontana. Da ragazzo rac
coglievo un po' d'acqua della fontana nel palmo delle
mani congiunte tramutandola "magicamente" in una nu
vola di coriandoli che scaraventavo addosso ai miei amici,
e poi fuggivo. E loro mi rincorrevano per vendicarsi.
Mi inoltro nella calle che porta al Palazzo Querini-

32
Stampalia e mi avvicino alla chiesa dove custodito il
"pentittico" del bergamasco (e veneziano di adozione)
Palma il Vecchio, cio il dipinto con Santa Barbara tra i
santi An to nio Abate, Sebastiano, Vincenzo Ferreri e
Giovanni Battista.
Sotto il dolce sguardo di lrene, prendo a sfiorare (non
posso farne a meno!) il portone chiuso, sbiadito, scrostato
e consunto dal tempo, attraverso il quale si accedeva al
l'Oratorio parrocchiale e al teatrino addobbato con pesan
ti velluti color bordeaux, in mezzo ai quali mi esibivo. E
mi domando chiss dove finito quel parroco che, quan
do lessi nel suo pensiero la prima parola di una domanda
che aveva scritto e messo dentro una busta sigillata, balz
in piedi dalla sua sedia in prima fila esclamando: ((Dio
mio, no xe posibi!))
Era un gioco che ora vi spiegher, sperando che, grazie
al suo bellissimo effetto, serva a qualcuno tra voi, come
serv a me, per iniziare un lungo e felice cammino magico.
un gioco che appartiene al mondo misterioso della tele
patia. Lo intitoler, infatti . . .

Chiaroveggenza con le buste


ovvero: Come si legge dentro una busta senza aprirla

((La chiaroveggenza)) direte in apertura, (( la percezione di


qualcosa del presente, del passato o del futuro che si rag
giunge senza l' uso dei sensi. E questo esperimento ve lo
dimostrer. Vi prego di concedermi il m ass i mo della vo
stra attenzione perch si tratta di un effetto davvero ecce
zionale!))
Distribuire a un certo numero di spettatori una busta e
alcuni cartoncini, oppure comuni fogli di carta, tenendo
presente che pi ne distribuire pi l'esperimento durer.
Pregate chi ha ricevuto tale materiale di scrivere una

33
domanda a proprio piacimento su qualcosa che dovr
accadere in futuro, per esempio: Che voto p render
domani a scuola? oppure: Domenica sar una giornata
di sole? e cos via. Poi lo spettatore piegher il foglio o il
cartoncino in quattro, lo infiler nella busta e la sigiller
accuratamente.
Raccogliete o fate raccogliere le buste, mescolatele fra
loro e deponetele sul vostro tavolino. Assumete un atteg
giamento serio e pensoso e portate la prima busta alla
fronte. Mostrate una certa esitazione nel dire: Ecco . . . sto
leggendo ... quel che scritto in questa busta. . . ecco ... Che
vot.
.. Che voto pren-de-r. . . do. . domani? Le onde magneti
.

che mi hanno trasmesso questa domanda. Qualcuno tra


voi l'ha formulata?>> Certamente uno degli spettatori alzer
la mano e, con ammirato stupore, confermer . . .
Mentre scroscia i l primo applauso voi proseguite, por
tate un'altra busta alla fronte, poi un'altra ancora... sempre
indovinando telepaticamente ogni domanda!
Il segreto del vostro successo e del grande stupore che il
gioco provoca sta, p rima di tutto, nel. .. compare, cio
nella persona amica e complice con la quale avrete stabili
to in anticipo, prima dello spettacolo, quello che lui (o lei)
dovr scrivere! Inoltre, questa busta (e solo questa!) sar
contrassegnata con un puntino nero, il quale vi permet
ter di riconoscerla e di collocarla, al momento della rac
colta, sotto le altre. Prendete d u nq u e per prima la busta
sopra il mucchietto e, portandola alla fronte, leggetene il
contenuto "con gli occhi della mente", scandendo le paro
le che compongono la domanda nel modo pi teatrale
possibile. Il compare si alzer, come ho detto, per confer
mare la validit della vostra affermazione. A questo punto
voi aprirete la busta, come per effettuare il controllo, e
avrete cos la possibilit di scoprire la prima domanda
scritta dagli spettatori e quindi annunciarla subito dopo,

34
come se vi riuscisse di leggere nella mente dello spettatore.
E ripeterete ci con tutte le altre buste.
Avevo quindici anni quando presentai questo gioco
all'Oratorio. Vi assicuro che allora ebbe un enorme impat
to sul pubblico: e lo stesso avviene anche oggi.

Venezia per sempre


<< Tochi, tocheti, tocheti de pan

Il ricordo dei miei anni verdi a Venezia non mi abbando


na. . . Mentre scrivo non posso fare a meno di pensare a
quando timidamente alzavo lo sguardo verso le mastodon
tiche statue dei Giganti che si levano all'ingresso della
Biblioteca Nazionale Marciana. Il suo inizio leggendario
attribuito a Francesco Petrarca, in virt di un suo lascito
del 1362, che in realt non fu mai effettuato, per ragioni
nmaste Ignote.

Ma la Marciana divenne realt un secolo dopo, grazie a


un altro lascito (questa volta reale) , disposto dal cardinale
Giovanni Bessarione. E oggi ricca di libri di ogni tempo
e di ogni materia (s, avete indovinato, anche di arte pre
stidigitatoria) .
Li rivedo, quei volumi da sogno, allineati sulle scaffala
ture immense che tanto mi impressionavano . . . come mi
aveva impressionato sapere, quando ancora frequentavo
l'asilo infantile, che una citt come Venezia era "fondata
sulle palafitte". Una citt stupenda, con tutti i suoi ponti,
i canali, le strade, le fondamenta, i campielli che ho per
corso giorno dopo giorno e che hanno fatto parte inte
grante della mia adolescenza.
Una citt irreale, dove Shakespeare svilupp con la sua
genialit la tragedia di Otello e Desdemona e dove tutto
sta tra la favola e l'immaginazione, in una tavolozza quan
to mai ricca di colori, di musica, di poesia . . . un teatro

35
mondiale del quale i veneziani erano i protagonisti.
Insomma, una realt ben diversa da quella di oggi, con
il disordine dei canali e gli edifici scrostati, che ci vorrebbe
cos poco a restituire all'originaria bellezza, con qualche
tocco di intonaco, come un velo di cipria offerto a un'a
mante sempre e comunque seducente . . .
Eppure, Venezia, specialmente oggi, una citt non da
visitare nel senso tradizionale del termine, ma da ispezio
nare nelle sue pieghe pi nascoste, quelle che custodiscono
ancora l'essenza e lo spirito della storica Serenissima e l'a
nima del veneziano puro.
Per questo, da prestigiatore e veneziano quale io sono,
non posso fare a meno di ricordare lo spettacolino privato
che presentai a Sua Eminenza Angelo Roncalli, quando
era Patriarca di Venezia, e a un gruppo di prelati, nel pa
lazzo patriarcale che sorge accanto alla splendida Basilica
di San Marco.
Presentai allora diversi numeri, tra cui quello della
"palla zombie" , una sfera di metallo che, coperta da un
leggero fazzoletto di seta, volteggia a mezz'aria senza nes
sun sostegno apparente.
Eseguii poi la manipolazione delle palline da ping
pong, accompagnato musicalmente dal celebre Bolero di
Ravel, diffuso da un piccolo registratore di marca "Ge-
l oso, .
A un tratto, mentre il Patriarca e i prelati stavano se
guendo con attenzione quanto stavo facendo, il registrato
re . . . si incepp! Turbato, ma senza perdere la calma, mi
voltai verso mio fratello Renato, il quale, appostato dietro
un paravento di damasco rosso, armeggiava con l' apparec
chio. Accennai reverente un sorriso come di scusa verso il
mio ristretto pubblico e continuai la manipolazione . . .
quand'ecco che mio fratello, come se glielo avessi real
mente suggerito per via telepatica, mi venne in aiuto bat-

36
tendo le dita sopra un tavolo e, proseguendo sul ritmo del
suddetto famoso Bolero, si mise a canticchiare

Tochi, tocheti, tocheti de pan...


Tochi, tocheti...
Tochi, tocheti, tocheti de pan...

naturalmente in crescendo, come il ritmo di Ravel esigeva.


E alla fine, quando ci furono applausi scroscianti, pregai
mio fratello di uscire da dietro il paravento e di presentarsi
a riceve me la parte che gli spettava . . .
La storia vuole che tra i presenti ci fosse l'allora segreta
rio del Patriarca, ossia monsignor Loris Capovilla, l'alto
prelato che un giorno avrebbe seguito Angelo Roncalli in
Vaticano, quando sal al soglio pontificio con il nome di
Giovanni XXIII. Monsignor Capovilla oggi arcivescovo
a Sotto il Monte, presso Bergamo (dove papa Giovanni
ebbe i natali); ricorda l'episodio e ancora mi onora della
sua amtctzta.
. . .

Perch vi ho raccontato rutto ci? Il lettore tragga da


quanto sopra il consiglio che gli rivolgo. quello di non
perdersi mai di coraggio quando un involontario errore
tecnico o di qualsiasi altra sorta disturbi l'esibizione di un
g10co.

S: mantenere la calma in ogni circostanza una delle


regole fondamentali del buon prestigiatore che ripeto sem
pre anche ai miei assistenti. Anche perch il pubblico non
sa e non deve mai conoscere in anticipo l'effetto che
intendere produrre!

37
o
3.
E ora "prestigiamo" in salotto

Gli anelli del re

Atene, la culla della civilt. Non lontano dal Partenone, il


m itico tempio dedicato, come d ice il nome, alla dea
Athena Parthenos (cio vergine) , mi capitato due volte
d i esibirmi per un mese consecutivo , in un rinomato
music hall di Piazza Sidarma, il Copacabana, di fronte al
centralissimo Hotel Hilton.
Avevo avuto anche l'occasione di intrattenere privata
mente personaggi illustri, in un salotto frequentato dall'al
ta borghesia e da rappresentanti del mondo politico e cul
turale. Era il salotto dei Papastratos, i famosi industriali
produttori delle omonime sigarette.
Ed ecco che, una sera, mi raggiunse nel mio camerino
un signore molto distinto, in abito scuro e con cravatta in
tonatissima su camicia bianca inamidata. Mi domand se

39
non avevo nulla in contrario a esibirmi davanti a sua mae
st il re Costantino di Grecia, allora sul trono ellenico.
Ne sarei onoratissimo)) risposi, accettando l'invito.
Qualche giorno dopo, una lussuosa macchina nera mi
port a trascorrere un pomeriggio nella suntuosa dimora
reale, in un ampio salone, arredato con gran gusto, tra
preziosi oggetti d'antiquariato e finestre aperte su un vasto
prato all'inglese, ombreggiato da palme gigantesche. Una
trentina di persone elegantissime, che si esprimevano per
fettamente in francese o in i nglese, erano riunite per
festeggiare il compleanno della promessa sposa del re, Ma
ria Grazia di Danimarca.
Alla fine del mio ben accolto intrattenimento ufficiale,
fui fatto accomodare in un salotto dove gustai un buon t,
lasciando agli altri il piacere di bere una gran variet di li
quori. E, come c'era da aspettarsi, eseguii alcuni giochini
"improvvisati" grazie al materiale che, come sempre, avevo
con me e che anche voi dovete abituarvi a tenere a portata
di mano, fedeli al motto latino che ripeteva spesso mio
padre: estote parati, che significa siate sempre pronti)).
Cominciai mostrando tre anelli di cartone, ognuno di
colore diverso: uno giallo, uno azzurro e il terzo rosso. In
vitai la festeggiata, che una nobildonna davvero simpati
ca, oltre che colta e intelligente, a infilare gli anelli con
una cordicella di cotone bianco che le porgevo, pregando
la quindi di renerne i due capi, uno per mano. Come feci
notare ai presenti, non era assolutamente possibile liberare
i cerchi dalla cordicella, se non con un colpo di forbici
oppure strappandoli.
Pregai re Costantino di indicarmi, scegliendo un co
lore, uno dei tre anelli e quando lui me lo indic, chiesi in
prestito a uno degli ospiti un fazzoletto. Lo distesi sopra i
tre anelli, tra cui quello prescelto dal sovrano.
A quel punto chiesi l'attenzione generale, quindi misi

40
Fig. 1

Fig. 2 / \

Fig. 3

\'
'

\ l
l
/
'

l
\ '
\ __

--

41
le mani sotto il fazzoletto e, pian piano, ne cavai l'anello. . .
ovviamente . . . intatto!
((Ma come ha fatto? esclam felice e divertita la princi
pessa, mentre le consegnavo l'anello con un inchino e un
augurio. Naturalmente la sua domanda non ha avuto
risposta, perch la principessa aspirava a diventare regina e
non prestigiatrice . . . come voi. E per voi, invece, ecco subi
to la spiegazione.
Tenete pronte due serie di anelli, una perfettamente
uguale all'altra. La prima va tenuta nella tasca destra dei
vostri pantaloni, la seconda in quella sinistra. Attenzione:
le due serie di anelli devono anche essere in uguale se
quenza rispetto al colore, sia nell'una che nell'altra tasca.
Dalla tasca di sinistra estraete quelli che vanno conse
gnati allo spettatore incaricato di inflarli nella cordicella e
di impugnarne e tenderne i capi (Fig. l ) .
Chiedete ora un fazzoletto ai presenti e coprite gli anel
li raccolti al centro della cordicella. Domandate di quale
colore dev'essere l'anello da liberare; e, nel dire ci, mette
te con disinvoltura le mani in tasca e impalmate l'anello
del colore richiesto (che troverete facilmente grazie alla
sequenza dei colori che avete memorizzato) . Cavando la
mano di tasca, trattenete l'anello con il pollice della mano
destra e copritelo con le restanti quattro dita (Fig. 2 ) .
Quindi infilate entrambe le mani sotto il fazzoletto.
A questo punto, attenzione: mentre le mani sono co
perte dalla stoffa, spezzate l'anello richiesto (Fig. 3), piega
telo e inflatelo sotto il cinturino del vostro orologio da
polso, che il polsino della camicia terr ben coperto.
Ora potete togliere le mani da sotto il fazzoletto: dopo
aver mostrato l'anello intero, consegnatelo ai vostri ospiti
invitandoli a constatare che . . . l'avete fatto uscire dalla cor
dicella senza romperlo!

42
Bibbia e magia
Il primo riferimento biblico al mondo della magia

quello dell'interpretazione che Giuseppe, prigioniero in

Egitto, d ai sogni del Faraone, ottenendone in premio


la carica di vicer. Ma pi noto e pi vicino ai temi di

questo trattato il gesto con cui Mos (anche lui sotto

gli occhi del Faraone) trasforma il bastone da pastore di


suo fratello Aronne in un serpente. Con quel che segue:

anche gli indovini e i maghi di corte egizi dimostrarono

di saper fare lo stesso con i propri bastoni. Solo che i l


serpente creato da Mos . . . divor tutti i serpenti creati

da loro!

Anche i sovrani d'Israele si servivano di maghi e incan


tatori, il cui potere, di conseguenza, fu davvero inaudito.

* * ** * ********** * ** * ** * ******

Dagli anelli ai cartoncini: sensibilit dei polpastrelli

L'esperimento che sto per eseguire davanti a voi, spiegan


dovene al tempo stesso lo svolgimento, richiede tre spille
del tipo detto "da balia". Devono essere piuttosto grandi,
dal momento che bisogna infilarle in un cartoncino colo
rato ben visibile. Occorre inoltre un'adeguata presentazio
ne che, in questo caso, determina al settantacinque per
cento la buona riuscita del gioco. Ricordate che impor
tante credere in ci che dite e che fate affinch l'esperi
mento risulti . . . incredibile!
Non credo di dovervi spiegare altro del cartoncino, che
potete trovare in qualsiasi cartoleria. I tre pezzetti, di colo
re diverso, devono essere grandi 5 x 7,5 centimetri.
Mentre forse avete qualche dubbio sulle spille da balia,
visto che di balie . . . non si sente pi parlare.

43
A Come vi mostra l'il
l ustrazione, dovete pre
sentarvi al vostro pubbli
co con le tre spille gi
infilate nei tre cartoncini
colorati, dichiarando su
bito che intendete pre-
sen tare u n esperimento

basato su una propriet


telepatica dei colori . . . E
dopo aver consegnato a
B tre spettatori una spilla
per ciascuno, a caso, vol
tate loro le spalle e prega
teli d i scambiarsele t ra
loro. Fate inoltre in mo
do che, i n tanto, si dif
fonda nell' ambiente u n
co m m e n to mus icale d i
.<

particolare suggestione.
Co m e vedete)) d i
rete al pubblico, sempre
senza vo ltarvi, io non
posso sapere quale dei tre
spettatori ha l'una o l'al
t r a s p i l l a . E p p u re , i n
questo momento, sono
p ro n t o a i n d ovi n are i l
c o l o re d e l c a r t o n c i n o
racchiuso nella spilla che,
. .
a s u o p t ac t m e n t o , u n
altro tra gli spettatori mi
c '
.

p o rt e r a e m 1 m e t t e r a
'

n e l l e m an i , che c o n t i -

44
nuer a tenere dietro la schiena.
Allorch avrete tra una mano e l'altra la spilla e il relati
vo cartoncino, procedete con la vostra presentazione, di
cendo, con convinzione e in tono sincero, quanto segue:
Esiste, come saprete, una teoria secondo la quale, stro
finando contro qualcosa di metallico un materiale ricco di
fibre vegetali (il cartoncino ne contiene molte) , si produce
un'energia statica capace di trasmettere vibrazioni pi o
meno intense. Sono quelle che io cercher di percepire
attraverso la sensibilit dei miei polpastrelli al colore.
Silenzio, per favore!
E nel silenzio voi scioglierete il mistero.
Infatti, appena ricevuta tra le mani la spilla e il relativo
cartoncino, vi volterete verso il pubblico e, tra la sorpresa
generale, senza esitazioni direte qual il colore percepito e
fino a quel momento misterioso.
Come possibile?
presto spiegato. Tornare al disegno delle spille e ve
drete che ognuna di esse ha un proprio inconfondibile
segno di riconoscimento, che le vostre mani individueran
no subito, sempre restando dietro la schiena.
Guardando negli occhi lo spettatore . . . direte che si trat
ta del cartoncino di colore A se sentirete che la spilla pun
ge; se invece, aprendo la relativa spilla (e subito dopo ri
chiudendola) avvertirete che le manca la punta, direte che
il cartoncino di colore B; mentre affermerete che il C
se la spilla non si apre, grazie alla colla a presa istantanea
con cui avrete fissato la punta nel suo alloggio.

Il mistero telefonico: la telepatia corre sul filo

Fin dai tempi dell'antica Roma Fregene il centro balnea


re del Lazio preferito dai professionisti della capitale, sia
perch si trova, come si diceva una volta, "a un tiro di

45
schio p po" dal posto di lavoro, sia perch tanto l'abitato
quanto la pineta che lo circonda costituiscono un delizio
so luogo di ritrovo.
Anch'io vi abito d'estate e trascorro felici periodi di
vacanza con la mia famiglia. Sono spesso invitato a cena in
casa di amici e, se l'atmosfera quella giusta, non esito ad
accettare l'immancabile invito a eseguire qualche interes
sante gioco da salotto, come questo.
Gi dal titolo si capisce che un emozionante tuffo nel
mistero. . .

I..: e sperimento comincia con la scelta e l'elencazione di


dieci oggetti reperibili nel posto dove si trovano pubblico
e illusionista, sia esso il salotto o la sala da pranzo o un al
tro locale. Ricordando che, come ho gi spiegato, la pre
sentazione l'anima del gioco, inizierete con un convinto
discorso che abbia, pi o meno, questo contenuto:
Laltra settimana)) direte, ho conosciuto un sensitivo
straordinario, un signore con il potere davvero incredibile
di comunicare a distanza. Ricordo anche il suo numero di
telefono: 06. 580.688 . . . Se volete, possiamo provare a fare
con lui un esperimento molto interessante. Voi scegliete
dieci oggetti o mobili che si trovano in questo salotto, uno
di voi chiama al telefono il sensitivo, pensa intensamente a
uno degli oggetti e lui, senza nessun preavviso e trovando
si a chilometri e chilometri di distanza, legger nel pensie
ro di chi gl i sta telefonando e dir il nome dell'oggetto.
Farete tutto da voi. Personalmente non dir n far nien-
te)) .
Detto ci, pregate i presenti di operare la scelta tra le
cose pi comuni che li circondano (un divano, una sedia,
una bottiglia, un lampadario, un quadro, un bicchiere e
cosl via) . Terminata l'elencazione degli oggetti, sceglietene
uno, di comune accordo.
A questo punto, pregate una delle persone che vi stan-

46
no di fronte di comporre il numero sul telefono fisso della
famiglia che vi ospita o anche sul telefonino di uno dei
presenti, tanto per rendere l'esperimento ancora pi coin
volgente e attuale.
La telefonata ha inizio e colui che ha effettuato la chia
mata, dopo essersi presentato, dir all'interlocutore: Sia
mo qui con Silvan, che ci ha proposto di chiamarla, per
effettuare un esperimento di telepatia. Siamo riuniti in un
salotto e abbiamo scelto un oggetto . . . ))

Al che il sensitivo risponder: D'accordo . . . Con pia


<<

cere. . . La prego di concentrarsi e di pensare intensamente


all'oggetto! Grazie . . . )) Qualche istante di trepidazione . . .
poi, ecco la voce del sensitivo che annuncia solennemente:
L oggetto da lei pensato . . . )) E infatti, l'oggetto proprio
quello scelto in partenza!
Come ha potuto l'interlocutore telefonico leggere nel
pensiero del vostro pubblico? Voi non avete detto una pa
rola, nessuno ha usato ultrasuoni o trasmettitori elettroni
ci o sistemi d'altro genere, eppure . . .
Il trucco c', ed semplicissimo. Nel dare il numero
telefonico per la chiamata rivelatrice, direte che a tale
numero, gi annunciato prima dell'esperimento, rispon
der il ragionier Tomasutti, oppure dottor Tomasutti,
oppure avvocato Tomasutti, oppure architetto Tomasutti e
cos via, unendo sempre un titolo al cognome del. . . vostro
compare o familiare.
Il quale sa gi che se viene chiamato ragioniere deve
dire che l'oggetto pensato da chi lo chiama al telefono
un divano; se viene chiamato dottore, l'oggetto una
sedia, se l'appellativo avvocato l'oggetto una bottiglia. . .
e cos via, secondo una lista da voi preparata in precedenza
e che il compare tiene accanto al telefono. Per maggior
chiarezza ve ne propongo un esempio completo:

47
ragionier Tomasuni -
-
divano
donor Tomasuni -
-
sedia
avvocato Tomasuni -
boniglia
architeno Tomasutti -
-
lampadario
ingegner Tomasuni -
-
quadro
commendator Tomasuni -
-
orologio
professar Tomasutti -
-
tappeto
onorevole Tomasuni -
bicchiere
signor Tomasutti vaSSOIO
o

-
-

maestro Tomasuni -
-
statuena

Credo che in questa versione il gioco non sia mai stato


presentato. L' idea mi venuta dal fatto che in Italia si
usano pi titoli collegabili ai cognomi di quanto avvenga
altrove. Non forse vero?

La sigaretta generosa

Questo un gioco di estrema anualit perch tocca un ar


gomento di cui si sta discutendo molto in questi ultimi

I magi: re o maghi?
I tre Re Magi che, secondo il Vangelo di Matreo, visita
.
no prima re Erode e poi la capanna di Betlemme, gui .

dati dalla cometa, erano esponenti di una casta politi


co-sacerdotale dedita allo studio degli astri. Secondo
.
un'interpretazione altomedievale, i doni che deposero .

davanti a Ges Bambino avevano precisi significati sim


bolici: l'oro indicava la regalit di Cristo, l'incenso ne
.
celebrava la divinit e la mirra il mistero della sua pas-
s10ne.
o

- - - ---

* * * * * * * ** * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

48
tempi. Il perch lo capirete a gioco spiegato. Intanto ve
diamo come va presentato.
Si comincia con l'estrarre una sigaretta (del tipo con il
filtro) dal pacchetto. La si mostra al pubblico e poi, a sor
presa, la si immerge in un bicchiere colmo d'acqua.
L'immersione dura pochi secondi, cio quanto basta a
dimostrare che la sigaretta si ben intrisa d'acqua. Dopo
di che il prestigiatore la chiude tra i palmi dell'una e del
l' altra mano e inizia a sfregarla velocemente, per il tempo
necessario ad aumentare curiosit e arresa nel pubblico.
La conclusione del gioco sar davvero sorprendente: in
farti alla fine dello sfregamento tra le mani del prestigiato
re non ci sar pi la sigaretta ma . . . una banconota da mille
lire!
Non c' bisogno di dirvi che l'occorrente per il gioco
sono un pacchetto di sigarette e una banconota da mille
lire. Si deve soltanto aggiungere un po' di colla liquida.
Bisogna inoltre preparare la banconota, arrotolandola
su se stessa pi strettamente possibile: al punto, cio, di
porerla infilare nella cartina della sigaretta dopo aver svuo
tato quest'ultima di rutto il tabacco. Un piccolo quantira
rivo di tabacco deve essere per conservato e applicato alla
sigaretta, all'estremit opposta all'imboccatura, con una
goccia di colla liquida, in modo che sembri proprio una
sigaretta come le altre del pacchetto da cui viene estratta
all'inizio del gioco.
chiaro che lo sfregamento della sigaretta tra le mani
serve a disintegrarne a poco a poco la carta bagnara. In
farri, quando sentirete che la banconota si liberata del
l'involucro cartaceo , vi baster, per suscitare l'applauso,
buttare sul tavolo il filtro e quindi aprire, tra le due mani,
le mille lire. . . prodotte per magia, sulle quali avrete scritto:
Sim, Sala Bim! Mille lire di meno . . . in fumo, mille lire
guadagnare . . . in salute!

49
4.
La cartomagia

I giochi di carte al primo posto

Parlando di cartomagia mi riferisco semplicemente alle


carte da gioco, quei piccoli rettangoli di cartoncino con
segni e figure che, in mazzi da quaranta o da cinquanta
due carre (quelle da poker) , servono per giocare tra amici
e conoscenti.

A me permettono invece (e lo permetteranno presto


anche a voi) di fare giochi di prestigio pi o meno facili,
ma sempre affascinanti. Per questo i prestigiatori li chia
mano giochi di cartomagia.
Si inventata cos una parola che cerchereste invano
nei vocabolari italiani, anche in quelli pi prestigiosi. Non
riportata, ad esempio, la voce carromagia, mentre c'
quella di cartomanzia, che, come tutti sanno, ben altra
cosa, cio un metodo di divinazione o di previsione del

51
futuro attraverso la lettura di carte da gioco comuni o di
tipo speciale, come i tarocchi.
La cartomagia, dunque, ha un suo campo specifico:
comprende tutti i giochi che si possono fare con un sem
p lice e comunissimo mazzo di carte. E questi giochi
sono . . . migliaia! Pi numerosi di tutti gli altri giochi di
prestigio, comprese le cosiddette grandi illusioni. E sapete
perch?
Ve lo dico subito, e nel vostro interesse: perch oggi
molto pi facile, per i prestigiatori in genere, essere chia
mati a eseguire tra la gente giochi di carte e di micromagia
piuttosto che a presentare quelli che chiamo "gioconi" da
palcoscenico, i quali esigono una presentazione coreografi
ca particolarmente costosa nonch un esecutore credibile e
soprattutto dotato di esperienza, personalit e respiro tea
trale, ci che in America viene definito showmanship. Un
esempio? Houdini era un uomo dotato di grande show
manship, perch riusciva a teatralizzare e a rendere interes
sante tutto ci che faceva.
Insomma: oggi per il prestigiatore up to date, cio di
moda, essere un cardician (da card e magician) , ovvero un
mago particolarmente versato nei giochi con le carte. Che
sono poi quelli che si eseguono davanti a un pubblico
ristretto e stando dietro un tavolino sopra il quale si depo
ne quanto occorre per praticare il dose up, ossia la micro
magia vista da vicino.
Negli Stati Uniti, tanto per fare un esempio concreto,
tale specializzazione, che sta facendo molti adepti anche in
Europa, fornisce una fonte non indifferente di guadagno
ai prestigiatori di professione, grazie alla crescente richiesta
da parte dei proprietari di bar, ristoranti e ritrovi in gene
re, nonch nelle cosiddette convention o riunioni di lavo
ro di professionisti di ogni tipo. In tali circostanze pu ca
pitare di vedere all'opera, e in contemporanea, addirittura

52
una dozzina di prestigiatori, tutti intenti a intrattenere
ospiti e clienti con operazioni carromagiche!
Nella carromagia e sulla micromagia si sta concentran
do, dunque, la massa dei futuri prestigiatori? Non del
rutto vero, ma in gran parre s, anche perch l'attrezzatura
necessaria a esercitare tali magie alla portata di tutte le
. . .

tasche. Infatti, chi non ha in casa un mazzo di carre?

Il segreto del vero cartomago

In carromagia la tecnica del gioco imporrante ma conta


di pi l'impressione favorevole che il prestigiatore deve
suscitare negli spettatori attraverso la propria correttezza
formale, il tono garbato e la cura per il vestire e per l'a
spetto.
Pertanto, quando vi presentate in pubblico dovere cer
care di emanare un cerro charme. Intendiamoci: potete
essere grassi o magrolini, alti o bassi. Il fisico non ha im
portanza. Quel che imporra risultare gradevoli alla vista
e all'udito dello spettatore.
Il segreto dei giochi contenuti in questo trattato non
particolarmente determinante, anche perch la maggior
parre di essi, una volta che se ne imparato il trucco, pos
sono essere eseguiti da qualsiasi persona. In altre parole:
non il trucco che conta ma il modo in cui saprete ren
derlo veramente suggestivo.
A volte il problema sta nel farro che il prestigiatore ama
la magia in se stessa, per soddisfare una propria passione.
Niente di male, naturalmente, in tale atteggiamento, che
d'altra parre fondamentale. Per . . . il pericolo sta nell'o
stinarsi a presentare giochi con carre per ore intere, con il
risultato di rendersi monotoni e quindi di annoiare, inve
ce che interessare e divenire il pubblico.
Quel che imporra alternare i giochi, e anche disrin-

53
guere quelli adatti a un pubblico di colleghi da quelli per
un pubblico normale. Si tratta, com' facile intuire, di at
teggiamenti e risultati psicologici completamente diversi.
Il pubblico normale cerca l'intrattenimento, lo stupore,
l'atmosfera che soltanto l'esecutore pu creare, valendosi
di infinite sfumature nel presentare il gioco. un po'
come scegliere un gelato come dessert. Non lo si ordina
soltanto per goderne la freschezza ma anche per gustarne
sapore, dolcezza, colori e tutto il resto.
E il pubblico, non dimenticatelo, va sempre acconten
tato e mai annoiato, specialmente se ha acquistato un bi
glietto. A un bravo prestigiatore dilettante non serve cono
scere centinaia di giochi. Ne bastano anche tre o quattro,
purch siano presentati come si deve.
Lo conferma un aneddoto molto divertente e istrutti
vo, che riguarda David Devant. Il celebre prestigiatore in
glese del primo Novecento, si trovava un giorno nel pro
prio camerino, quando gli si present un giovane mago
dilettante, il quale, di botto e senza esitazione alcuna, gli
domand: ((Egregio Maestro, io so fare trecento giochi
con le carte! E lei . . . quanti?)) Devant non batt ciglio.
Calmo e sorridente, fiss lo sguardo negli occhi balenanti
del principiante e rispose: ((Soltanto otto . . . ma so farli
bene)).

Il miscuglio controllato delle carte

Ritengo che i tempi siano maturi per insegnarvi questa


tecnica e le altre che seguono, tutte basilari.
l: espressione "finto miscuglio", comune in cartomagia,
applicabile a una infinit di tecniche. Esistono diversi
"finti miscugli" . Quello che vi descrivo finalizzato al
"controllo" di una o pi carte, perci pu essere anche
definito "miscuglio controllato".

54
Si tratta di una pratica che crea, in chi vi osserva men
tre state mescolando un mazzo di carte, l'impressione che
stiate cambiando posto a ogni carta all'interno del mazzo.
Gli stessi movimenti che voi fate in successione ritmica
confermano tale impressione. I n realt la prima carta
posta sopra il mazzo manterr (anche alla fine del miscu
glio) la stessa posizione di partenza, pronta per essere
"impalmata" o "forzata".
Con il finto miscuglio il prestigiatore controlla una o
pi carte. Per creare tale suggestione visiva necessario un
po' di esercizio da parte vostra. Cominciate dunque subi
to, prendendo in mano un mazzo di carte e seguendo
attentamente le istruzioni che seguono.
Trattenete il mazzo per il senso della sua lunghezza
nella mano destra, serrandone i lati corti tra il pollice da
una parte e il medio e l'anulare dall'altra.
Ora entra in funzione la sinistra, la quale infila sotto il
mazzo le quattro dita che aderiscono e premono contro il
dorso dell'ultima carta, mentre il pollice preme contro le
prime. Cos mostra la figura l , nella pagina successiva.
A questo punto, la mano destra sfiler verso l'alto il
mazzo di carte, facendo in modo che la prima e l'ultima
siano trattenute e fatte ben unire insieme dalle dita della
mano sinistra (Fig. 2).
Fatto ci, la destra abbasser il mazzo tra il pollice della
sinistra che si sar scostato e la prima carta, alzandosi e
abbassandosi rimicamente, consentendo al pollice della
mano sinistra di far scivolare una carta, cinque carte o pic
coli mazzetti alla volta, sulla porzione di carte sottostante.
Proseguendo questo miscuglio regolarmente, veloce
mente e senza discontinuit, alla fine la carta prescelta
sopra il mazzo sar rimasta nella stessa posizione iniziale.
Quando sarete ben allenati potrete controllare (perch
l'avrete adocchiata all'inizio del gioco che intendete effet-

55
'

Fig. l Fig. 2 -

tuare) anche una seconda carta, cio quella posta sotto il


mazzo. In tal modo avrete la possibilit di eseguire giochi
pi complessi.
Accettate il mio consiglio: esercitatevi con costanza e
constaterete voi stessi le diverse applicazioni pratiche di
questo miscuglio che diventer patrimonio esclusivo della
vostra abilit prestidigitatoria!

Come impalmare una carta

Per noi prestigiatori impalmare non vuol dire soltanto,


come pretendono alcuni dizionari di italiano, congiungere
il palmo della mano al palmo di un'altra persona, quale
segno di promessa solenne (tra cui quella di matrimonio) .
E, ancora, quello che noi cartomaghi chiam iamo impal
matura ben diverso da quello che la linguistica imperan
te assegna, in esclusiva, alla marina e alla meccanica quale
definizione di un particolare annodamento di cavi.

56
Nel gergo del prestigiatore "impalmare", e l'altrettanto
usatissimo " impalmaggio" (altro termine introvabile nei
dizionari che ho consultato) significano entrambi na
scondere una o pi carte nel palmo di una mano)). Non
basta: la prestidigitazione ne prevede l' uso anche al di
fuori della cartomagia, ossia nei giochi con palline, mone
te, sigarette e altro, che il palmo della vostra mano pu
celare aila vista altrui e permetterne, quindi, la "sparizio
ne", senza che lo spettatore si accorga di nulla.
Ma non perdiamoci in inutili equilibrismi con le paro
le, tanto pi che queste pagine sono dedicate ai princi
pianti, cui preme soprattutto imparare a . . . (si potr dire?)
prestidigitare. Ecco perch offriamo al lettore una spiega
zione dell' impalmaggio soprattu tto visiva, attraverso i
disegni del nostro Rossano Liberatore, il quale ha disegna
to le mie mani in azione e che di mani disegnate e dipinte
si intende davvero: lui, intmi, che ha eseguito il prezioso
pannello che, in occasione del "Giubileo degli Artigiani",
stato offerto a Papa Giovanni Paolo Il, come simbolo
dell'opera di restauro in corso nel mondo intero. Nel pan
nello sono raffigurate, con la tecnica dell'affresco, niente
meno che le mani del Creatore e quelle di Adamo, ispirate
agli affreschi di Michelangelo Buonarroti nella Cappella
Sistina.
Torniamo dunque a noi. Supponiamo che la vostra in
tenzione sia quella di impadronirvi della carta che appli
cando il falso miscuglio avrete posizionato sopra il mazzo,
perch quella che il pubblico ha scelro. Ve ne dovete
impadronire, per ritrovarla poi, in cento maniere diverse
(quelle che la vostra immaginazione vi aiuter a inventare)
man mano che acquisirete la pratica necessaria. Tenendo il
mazzo nella mano sinistra a dorso in su, si appoggia il
palmo della destra sopra il mazzo stesso per compattarlo e
squadrar! o bene. Intanto si parla con il pubblico o con l'e-

57
ventuale interlocutore di retto, mentre le nostre seconde
falangi del medio e dell'anulare e le prime dell'indice e del
mignolo spingono in avanti, e quindi in fuori, il lato corto
esterno della carta (Fig. 1 ) . Questa viene cio inclinata,
ovvero spinta verso il basso, e ci fa sollevare il lato oppo
sto della carta. La quale, trovandosi premuta contro le fa
langi, aderir perfettamente al palmo della vostra mano,
che voi curverete leggermente per favorire tale adesione.
A questo punto la carta pu gi dirsi impalmata nella
mano destra.
Afferrate il mazzo con il pollice e l'indice della mano
destra come mostra la figura 2. In questo modo la mano
assumer una posizione naturale, mantenendo la quale
consegnerete il mazzo allo spettatore.
lnvitatelo a cercare la carta scelta e ad apporvi la pro
pria firma con il pennarello che state per fornirgli. Infatti,
mentre dite tutto ci (con la massima naturalezza possibi
le, m i raccomando!) portate la mano alla tasca interna
della vostra giacca e deponetevi la carta impalmata, estra
endo subito dopo un pennarello indelebile che avrete po
sto in precedenza nella stessa tasca. Lo spettatore, tuttavia,
non trover la carta all'interno del mazzo. A quel punto la
estrarrete dalla vostra tasca dicendogli, sorridendo: ((Forse
meglio che apponga io la firma!))
Non dubitate: appena avrete appreso la tecn ica di
impalmaggio sarete i n grado di eseguire moltissimi altri
interessanti giochi con le carte, oltre a quelli che queste
pagme VI propongono.
. .

La forzatura e i suoi segreti

Ora che devo insegnarvi a "forzare" una carta, devo ag


giungere che anche questa espressione ignorata dal voca
bolario nel suo significato prestidigitatorio.

58
Fig. l

Fig. 2
.._---:-
--
l

Nella terminologia prestidigitatoria, avviene una forza


tura quando il prestigiatore obbliga uno spettatore a fare
una determinata scelta o azione !asciandogli l'illusione di
agire in piena libert. Quel che importa, infatti, che lo
spettatore non sospetti che "c' sotto qualcos', quunque
sia l'oggetto che viene forzato.

59
Restiamo dunque nel settore cartomagico e convincia
moci che assolutamente indispensabile apprendere come
si forza una carta. La ragione vi ormai certamente chiara:
si tratta di far proprio il segreto per eseguire un'infinit di
giochi. Infatti state per apprendere un sistem di forzatura
grazie al quale, ovunque vi troverete con u n mazzo d i
carte a disposizione, vi sar consentito d i eseguire giochi
di cartomagia che vi renderanno prestigiatori autentici. E
potrete anche sviluppare tutte le divertenti variazioni che
vi suggerir la fantasia e, come dicevo poc' anzi, la vostra
immaginazione, entrambe sorrette da passione autentica.
Mi auguro che quest'arte vi trasmetter ci che trasmi
se al sottoscritto nella sua adolescenza.
Cominciate facendo s che lo spettatore da voi invitato
a collaborare scelga una carta di cui voi gi conoscete il
valore e che quindi potrete facilmente " indovinare" in
mille maniere diverse: tra cui quella (tanto per fare un
esempio) di chiamare sul telefonino un amico gi a cono
scenza della carta che voi forzerete, pregandolo di annun
ciarne il valore.

Fig. l carta da
adocchiare

'
Sfogliando il mazzo con una scusa qualsiasi, per esem
pio quella di eliminare i jolly, adocchiate la prima carta
(Fig. 1 ) .
E passate all'azione. Tenete il mazzo di carte nel palmo
della vostra mano sinistra come mostra la figura 2: cio
con il pollice all'altezza dell'angolo sinistro superiore del
mazzo e l'indice piegato sotto lo stesso. Servir quale con
trappeso e sostegno al mazzo mentre farete scorrere dall'al
to in basso il pollice, premendo sull'angolo delle carte.
Prima di eseguire tale movimento pregate lo spettatore
di ordinarvi uno ((Stop!" a suo piacere. A tale ordine, arre
state il pollice dove venuto a trovarsi. (Ancora Fig. 2, qui
sotto)

Fig. 2

Fig. 3
Ed ecco il momento cruciale, quello che vi richieder
di eseguire simultaneamente ben due mosse velocissime.
Premete leggermente sul dorso della prima carta del
mazzo con le ultime tre dita della mano sinistra (Fig. 3) e
contemporaneamente prendere rapidamente con la destra
la parte di mazzo superiore facendo scivolare la prima
carta sulla parte di mazzo sottosrante.
Ora, allontanate la mano destra e porgete allo spettato
re il mazzetta che tenete nella mano sinistra, pregando lo
stesso di prendere la carta che sta nel punto)), gli direte,
dov'era il pollice quando lei ha detto stop!))
E il gioco farro, perch lui, in realt, prender la prima
carta del mazzo, quella che voi gi conoscere avendola
adocchiata all'inizio, quando avere sfogliato il mazzo con
la scusa di togliere i jolly. . .

Chiaroveggenza: il ruolo della misdirection

Tenete pronto un foglio di carta su cui scriverete la previ


sione del gioco che segue.
Uno degli spettatori da voi chiamato a collaborare ta
glia, su vostra richiesta, dividendolo in due parti, un
mazzo di carre. I presenti devono sapere che il mazzo non
truccato in alcun modo, cio regolarmente costituito
dalle consuete cinquantadue carre ben diverse una dall'al-:
rra. Lo spettatore prescelto preleva liberamente, come tutti
gli spettatori possono controllare, una carta dal mazzo.
Incredibile ma vero: la carta ha esattamente il valore che
voi avete scritto sul foglio prima che il gioco cominciasse.
Come stato possibile?
Tutto comincia con una vostra scusa iniziale: prima di
dare il via al gioco, proponete di togliere i jolly. Sar l' oc
casione, per voi, di sbirciare la prima carta che sta in cima
al mazzo. Eseguite un finto miscuglio trattenendo sempre

62
Fig. l

(come ho spiegato nel paragrafo precedente) la carta adoc


chiata sopra il mazzo. Ora posate quest'ultimo sul tavolo e
dite a chi vi sta di fronte che intendete effettuare un espe
rimento di chiaroveggenza, la quale direte, la facolt,
gi sfruttata da Caldei e Assiri, di prevedere eventi futuri,
ecc. ecc.
Scrivete ora su un foglietto il valore della carta che
avete sbirciato, piegatelo in quattro e posatelo sotto un
bicchiere capovolto, dicendo: Ecco: cos nessuno potr
pensare che il foglietto con la mia relativa previsione possa
essere scambiato o manomesso . Chiedete quindi allo
spettatore di tagliare il mazzo in due parti, ossia di solleva
re una certa quantit di carte dal mazzo e di posarla accan
to alla porzione rimanente (Fig. 1 ) .
Ora, guardando bene in viso la persona che avete di
fron te, fatele cordialmente notare, con tutta la vostra
capacit di persuasione, che ha tagljato il mazzo dove ha
voluto e che avrebbe potuto tagliarlo qualche carta pi al
di sopra o pi al di sotto. Quindi concludete, nessuno
al mondo pu conoscere il valore della sua carta.
Posate ora, sempre con la massima disinvoltura, il maz-

63
La manipolazione: un'arte anche per i Romani
Ai tempi dell'Impero Romano, l'arte del prestigiatore
stata particolarmente apprezzata come forma di spettaco
lo. Il numero preferito era quello che ancora oggi si chia
ma "gioco dei bussolotti" , caro anche al mondo greco.
Consisteva nel far sparire e riapparire sassolini bianchi
arrotondati. I.:evoluzione di questo gioco diventata, al
giorno d'oggi, pi spettacolare e difficile, perch i presti
giatori che lo hanno in repertorio, nel finale, fanno appa
rire limoni, palle da tennis o addirittura pulcini vivi!

zetto B sopra quello A (vedi figura 2, nella pagina a fron


te) capovolgendo la realt dei fatti attraverso il processo
della misdirection.
Il mago deve cio far credere allo spettatore, con le
parole, quanto gli preme che lo spettatore creda, distraen
dolo da quanto avviene realmente. In questo caso la carta
A la prima del mazzo, che voi avete gi sbirciato, e non
la prima del mazzerto "ragliato" dallo spettatore.
Ed ecco quindi giunto il momento di dire allo spettato
re: La prego, prenda visione della carta che sta sorto il

La prestidigitazione come Magia Nera


Alla caduta dell'I mpero Romano segu un buio periodo

per l'arte e per la cultura, ma anche per i giochi di pre
stigio. Ci bast a favorire un inarrestabile diffondersi,
specialmente a livello popolare, della cosiddetta Magia


Nera.
.

** **************************

64
mazzetta che pro Fig. 2
prio lei ha taglia
to di sua libera e
s p o n ta n e a v o
lont. (Fig. 3)
Ormai ne siete
certi anche voi: il
valore della carta
s a r i n evi t a b i l
mente quello che
la vostra "facol t
"
precogn i t iva , o
c h i a r o v e gg e n z a
che dir s i vogl ia,
.

avevano previsto,
permettendovi di
scriverlo sul fa
moso foglietto!

Fig. 3
Gli inizi della magia
impossibile stabilire come e quando l'arte magica ha
avuto inizio. Unica certezza che, nella pi remota anti
chit, mentre in una parte del mondo la magia coincide
va con la religione, in un'altra era pratica quotidiana fra
la gente comune; e in un'altra ancora venivano affidate a
soluzioni magiche tanto le vicende delle singole famiglie
quanto le pi ampie relazioni sociali.

Kashoggi junior e le carte rosse e nere

((Ciao, Silvan! Il famoso armatore Kashoggi mi ha chiesto


se sei disponibile, il prossimo l O gennaio, per uno spetta
colo all'Hotel Flora di Genova . . .
Cos anni or sono mi telefon da Montecarlo una gen
tile nobildonna di mia conoscenza, la principessa Co
lonna. E subito aggiunse:
((Le condizioni vanno benissimo. La segretaria di Adam
Kashoggi ti telefoner per ulteriori accordi . . .

Fu cos che, insieme con tutto il mio "gruppo magico"


(pi casse, bauli, armadio per il taglio della donna in quat
tro pezzi e cos via) arrivai al suddetto elegantissimo hotel
genovese per intrattenere uno degli uomini pi ricchi del
mondo e i suoi amici.
La sala grande, pronta ad accogliere dalle trecento alle
quattrocento persone, era davvero uno splendore. I suoi
lampadari riflettevano la gioia che brillava negli occhi del
personale, intento ad appendere silenziosamente l'ultima
fila di lampioncini di carta raffiguranti rigonfie e luminose
teste di clown e allegri festoni multicolori al di sopra dei
tavoli, i quali erano ricoperti di tovaglie di pizzo bianco e

66
vistosamente imbanditi con prezioso e ricercato vasellame
Richard Ginori. E intorno ai tavoli era tutto un andirivie
ni di matre, chef e camerieri.
Sar una festa meravigliosa pensai, e per chiss
quanta gente! . . .
A mezzogiorno il direttore dell'albergo, che cortese
mente mi era venuto incontro all'arrivo per salutarmi, mi
conferm che gli ospiti sarebbero arrivati entro un'o retta.
Pensai che lo spettacolo sarebbe cominciato alle tre del
pomeriggio e verso le due iniziai i preparativi, nei cameri
ni a noi riservati. Ma poich verso le quattro non si vedeva
nessuno, chiesi notizie al direttore. Ed ebbi la sorprenden
te risposta che il signor Kashoggi e i suoi ospiti stavano
prendendo l'aereo privato a Nizza e che quindi sarebbero
arrivati . . . entro qualche minuto!
Cominciai a temere che si potesse trattare di uno scher
zo, ma al tempo stesso ricordai che ore prima avevo visto
con i miei occhi il personale intento all'addobbo della sala
e anche della pedana sulla quale avrei dovuto esibirmi.
Pertanto, continuai l'attesa . . .
Per non prolungare la vostra, vi dir che cominciai lo
spettacolo alle sette della sera e con un pubblico compo
sto . . . immaginate un po' da quante persone? Soltanto tre
bambini! Uno era figlio di Kashoggi, ed era il festeggiato;
gli altri erano due suoi coetanei!
N io n i miei collaboratori facemmo, come si suoi
dire, una piega e professionalmente lavorammo esatta
mente con lo stesso fervore e lo stesso impegno di quando
il nostro pubblico, nelle conven tion, conta addirittura
migliaia di persone. Dopo lo spettacolo, fui invitato da
Kashoggi e gentile consorte alla degustazione di una torta
d i compleanno e a una piacevole conversazione sulla
magia. In una suite lussuosissima parlammo delle illusioni
dei maghi dell'Antico Oriente ed eseguii, su richiesta,

67
alcuni giochi di micromagia, uno dei quali entusiasm
particolarmente il giovanissimo festeggiato. Eccolo. un
gioco semplice ma di grande effetto, tra quelli che si fanno
m cartomag1a.

Se dovessi scegliere un titolo per questo gioco, lo chia


merei, in modo un po' sibillino, "Rosse e non nere . . . nere
e non rosse . . . " Vediamo perch.
Non giudicatemi uno spendaccione soltanto perch co
mincio la spiegazione del gioco chiedendovi di bucare,
con uno spillo ben appuntito, tutte le carte con i semi ne
ri, cio quelle di picche e di fiori dell'intero mazzo.
Un mazzo di carte cos mi direte, non pu pi essere
usato per giocare a poker o a ramino. Dunque come
buttarlo via . . . >>

vero, ma il gioco di prestigio che sto per insegnarvi


cos bello . . . che il mazzo vi servir per rifare il gioco chiss
quante altre volte. Pertanto vale la pena di forare tutte le
carte di seme nero.
E aggiungo subito il "perch" del foro: esso dovr essere
"riconosciuto" da voi al tatto, cio grazie al pizzicorino che
il bordo del foro, per quanto picccolissimo, far sentire ai
vostri polpasrrelli. Perch il gioco consiste proprio in que
sto: nel riconoscere, anche a occhi bendati e con il mazzo
dietro la schiena, il "colore" di ogni carta!
Comincerete, naturalmente, con il mescolamento del
mazzo, che potete fare voi o, meglio ancora, far fare a una
persona del pubblico.
Porterete quindi il mazzo dietro la schiena e, dopo aver
invitato gli spettatori ad aiutare la vostra concentrazione
osservando un perfetto silenzio, iniziate il prelievo. Portate
la prima carta davanti a voi, in modo che il pubblico ne
veda la "faccia". E se il polpasrrello non vi ha dato alcuna
sensazione dite, con sicurezza:
Rossa!

68
Passare alla seconda, alla terza, alla quarta . . . e cos via,
esclamando ogni volta, con sempre maggior sicurezza,
quello che il polpasrrello vi comunica, ossia, se ha avverti
to oppure no il pizzicorino:
Nera . . . Rossa. . . Rossa . . . Nera . .
.

Sar un trionfo, come lo fu per me, quando sentii non


solo le mani di Kashoggi juriior e dei suoi due amichetti
battere un indimenticabile applauso ma vidi anche i volti
sbigottiti dei genitori e dei loro amici presenti.

69
Silvan , i n una delle sue innumerevoli apparizioni televisive, con Sheeba,
,
un pachiderma di 40 quintali, poco prima della sua ((sparizione , .
5.
Chi vuole tagliare la corda?

Come avete avuto modo di leggere nei capitoli precedenti,


durante il mio peregrinare per il mondo ho avuto il privi
legio di esibirmi davanti a grandi personaggi. Vi raccon
ter ancora alcuni di questi incontri, per rendere pi pia
cevole e scorrevole un trattato altrimenti troppo tecnico.
I l primo di questi perso naggi mi onor del proprio
applauso quando avevo ancora i calzoni corti. Si tratta di
un attore e regista americano tra i pi imporranti della
storia dello spettacolo, e del cinema in particolare: Orson
Welles.
Ero, come ho detto, ancora ragazzino, a Venezia. Quel
giorno tornavo da una festa di compleanno, in cui mi ero
esibito in alcuni giochi di prestigio (mi chiamavano "il
maghetto") . Avviandomi verso il cen tro insieme a un

71
gruppetto di miei coetanei, mi imbattei in una piccola
folla che stava assistendo, incuriosita, alle riprese di un
film in costume, avvenimento abbastanza usuale in quella
magica citt. Il direttore di produzione conosceva mio
padre e mi invit, offrendo il gelato a me e ai miei amici,
a esibirmi, dopo avermi presentato quale giovanissimo
prestigiatore a un signore corpulento e dai grandi occhi
tondi. Doveva essere un personaggio importante (un atto
re o forse il regista) del film. Quel signore mi applaud,
insieme a tutta la troupe e alla piccola folla che ormai si
era raccolta intorno a me, quando eseguii un paio dei gio
chi con i quali ero solito stupire i miei compagni. Feci
prima magicamente sparire una chiave per poi farla riap
parire nella tasca di uno dei presenti. Quindi, alla richiesta
di un bis, presentai subito, e con uguale successo, un
gioco con una cordicella che viene tagliata e subito dopo
magicamente ricomposta. Il bello che seppi soltanto
trent'anni dopo che quel personaggio era il grande Orso n
Welles!
Infatti, anni or sono, la rivista americana di magia Top
mi dedic la copertina di un suo numero e, all'interno,
un'intervista. E proprio l'intervistatore, Geoffrey Hansen,
mi disse che il grande Orson Welles, suo vicino di casa, gli
aveva un giorno raccontato che molti, molti anni prima,
trovandosi a Roma per lavoro in attesa di firmare un con
tratto con un produttore cinematografico, in un mese
aveva avuto un'unica occasione di divertimento: l'assistere
a quattro puntate di uno show televisivo intitolato "Sim
Sala Bim" , presentato, aggiunse, da un mago eccezionale:
Silvan)). Hansen gli disse allora che mi conosceva, che ero
veneziano e che presentavo ancora spettacoli in televisione
e in teatro . . . Vuoi vedere che . . . )) esclam Welles; e prose
gu raccontando come, trovandosi anni prima a Venezia
per girare l' Oteflo, avesse incontrato un ragazzino che l'a-

72
veva stupito con la sua abilit di prestigiatore. Figuratevi
come rimase quando seppe che quel ragazzino era cresciu
to ed era diventato . . . il protagonista della serie "Sim Sala
B Im
. " .l
A questo punto, immagino che vi farebbe piacere sape
re come si pu stupire ed entusiasmare con la semplice
sparizione di una chiave un genio come Orson Welles, il
quale, non dimenticatelo, giunse anche a esibirsi quale
prestigiatore professionista.
Eccovi accontentati, con la spiegazione dei due giochi
che ho eseguito il giorno del nostro lontano incontro a
Venezia . . .

Orson Welles e la chiave

A dire il vero, protagonista di questo effetto magico non


di solito una chiave bens una moneta. Ma in quest'ultima
bisognerebbe praticare un foro, e non tutti ci riescono:
ecco perch, fin da ragazzo, alla moneta ho preferito la
chiave, o meglio il tipo ormai comune di chiave con la
testa forata.
Prima di eseguire il gioco scegliete la persona adatta e,
senza che se ne accorga, inflatele nella tasca esterna della
giacca una chiave uguale a quella che userete per. . . strabi
liarla.
Una valida strategia o misdirection per raggiungere que
sto risultato quella di mettersi di fronte alla persona pre
scelra, di roccarle con la vosua mano sinistra la spalla sini
stra, dicendole: Mi sembra che questa sua spalla sia pi
bassa dell'altra)). La persona volter il capo verso la spalla
da voi indicata, come per accertarsi di quello che state
sostenendo; e voi, intanto, con tocco leggero, le infilerete
la prima chiave in una tasca della giacca, dalla parte oppo
sta.

73
Fig. l

A bis

---- . '

Fig.2
Alla seconda chiave avrete annodato un elastico, con
l'altra estremit fissata a una spilla da balia (Fig. l -B ) .
Avrete quindi fissato il tutto, grazie alla spilla stessa, all'in
terno della manica destra della vostra giacca, come mostra
la figura 1 -A.
Lazione comincia facendo in modo che, senza che chi
vi sta davanti se ne accorga, mettendo per un attimo le
mani dietro la schiena, l'indice e il pollice della vostra
mano sinistra prelevino la chiave che pende all'interno
della manica destra e la passino in presa sicura a pollice,
indice e medio della mano destra. Questa ora trattiene la
chiave, coprendone il foro e facendo scorrere l'elastico in
modo che resti nascosto sotto il polso (fig. 2) .
A questo punto posate la chiave sul palmo della mano
sinistra, di cui richiudete pian piano le dita . . . e contempo
raneamente liberate la chiave dalla stretta delle dita della
destra, permettendole cos di rientrare non vista - e velo
cemente, grazie alla tensione dell'elastico - all' interno
della manica destra.
Tenendo il pugno sinistro chiuso all'ins, non vi resta,
ormai, che aprire lentamente il mignolo, poi l'anulare, il
medio, l'indice e il pollice della mano sinistra e poi della
destra, a dimostrazione che la chiave si proprio . . . volati
lizzata!
Non c' dubbio: infatti state ora mostrando entrambe
le mani vuote e proclamando che la chiave "trasmigrata"
nella tasca di qualcuno dei presenti.
Questi, condizionati dalla sicurezza della vostra affer
mazione, metteranno le mani in tasca, chi dei pantaloni e
chi della giacca.
Voi guardate sempre dalla parte opposta a quella dove
si trova la persona che ha la chiave. E quando sentite una
voce che esclama: Eccola!)) stupitevi a vostra volta e gode
tevi l'applauso generale!

75
Fig. l

Ancora O rson e una cordicella

Ed ecco il secondo inverosimile e straordinario gioco.


Protagonista, una semplice cordicella. .
Prima di tutto necessario che abbiate predisposto un
altro elastico e un'altra spilla all'interno dell'"altra" manica
della vostra giacca (vedi Fig. 1 -A bis di pag. 74) .
Nell' occasionale incontro con il grande Orso n, la mia
giacca era infatti gi predisposta a risolvere con una mani
ca il gioco della chiave e con l'altra quello della cordicella
perch, come gi ho accennato, il caso volle che stessi tor
nando da un'esibizione tra amici .

76
Tu tto i n iz i a , d u n q u e ,
con la presentazione di una
cord i cell a al p u b b l i c o , i l
q u a l e a n c h e i n v i ta t o a
e s a m i n a r n e l u n gh ez z a e
consistenza. La cordicella
viene quindi da voi tagliata
a met e subito ''riaggiusta
ta" . E il gioco fatto.
S i tratta i n fa t t i d i u n
tagl i o sol tanto apparente l . t .
! ...
perch la cordicella tagliata Fig.2
u n' a l t ra . (( P i zzicate" l a
cordicella, cio stringetela
al cen tro c o n d u e d i t a e
mettetela sul palmo della
mano sinistra, che intanto
rimane rivolta verso di voi
(Fig. 2) .
Successivamente, con la
mano destra prelevate dalla
manica sinistra il cappio di
una cordicella uguale, lega
to a l l ' el a s t i co ( F i g . 3 ) , e
portatelo alla som mit del
pugno.
Ora prendete le forbici e
tagliate al centro il cappio
che i l pubbl ico pensa
appartenga al centro della
cordicella "vera" . Invitate
q u i n d i d u e p e rs o n e a d
afferrare un'estremit della
cordicella per ciascuna. Fig.3

77
Passate la mano sul cappio tagliato, pronunciando la for
mula magica "Sim . . . Sala . . . Bim!" e, subito dopo, chiedete
alle due persone quello che chiesi a due macchinisti della
troupe di Welles: di tirare le due estremit. Al tempo stes
so, aprii la mano e i due si ritrovarono con la corda intera
tesa davanti ai loro occhi, stupiti quanto quelli dell'intera
troupe e quasi quanto quelli di Orson, che apparirono pi
grandi e pi rotondi che mai!
Il segreto sta tutto . . . nella manica e nel pezzo di cordi
cella a cappio legato all'elastico. Come spiegano le figure,
questo il cappio a cui darete il fatale colpo di forbici e
che sparir di botto nella vostra manica!

Il gioco della corda tagliata e aggiustata

La corda un oggetto molto familiare e importante per


l'uomo. Lo testimoniano diversi modi di dire in uso da se
coli, dal ben noto tenere qualcuno sulla corda)) al comu
nissimo tagliare la corda)) e cos via.
Esiste un'infinit di giochi con le corde. E dozzine di
effetti spettacolari si possono trarre da una corda sola.
Quello che state per apprendere il gioco pi semplice e
immediato ma anche dall'effetto pi straordinario, perch
viene eseguito come impromptu ( termine molto usato
dagli anglosassoni per indicare un gioco eseguito come se
fosse improvvisato) con una corda non truccata o prepara
ta precedentemente. Non vorrei peccare di presunzione
ma ritengo che questa spiegazione del gioco della corda
tagliata e aggiustata sia la pi completa mai pubblicata. Il
mio compito quello di cercare realmente di insegnarvi i
giochi, utilizzando illustrazioni p i chiare possibili. In
questo caso ne sono servite addirittura quindici .
Come sempre, preparatevi un discorso d i apertura a
datto. Per esempio, potete esordire cos :

78
Questa sera vorre i p ro p r i o . . . ragli are l a cord a . . . No ,
non fra i nten d etem i . . . non sto di cen d o c h e vorre i fuggi re

d a q uesto be l sal otto ralleg rato d a tante p ersone attente e


i n teressate, bens c h e . . . vogli o p ro p r i o . . . zac ! . . . tagli are i n
d ue una corda vera come q uesta e p o i . . . ri aggi ustarl a , c io
far l a tornare t u t ta d ' u n p ezzo . . . No n c i cre d ete ? O ra l o
ve d rete !

A p ro p os i t o , q u a l c u n o v u o l e esam i n a r l a ? Ecco l a .
stato un m i o am i co i n di ano, di nome Tatomac i ak , c h e m i

h a r i ve l ato ge n t il m e n t e il seg reto d e l gi o c o , seg reto ch e


n o n p o s s o asso l u t a m e n te sve l are a n e s s u n o . . . n e a n c h e

p er. . . cento m ili on i! Ci manc h ere bbe a l tro ! Si tratta di u n


se g reto di fam igli a , p er Tatomac i a k . . . Pensate: suo nonno

era ca p ace di fa r sa li re u n b am bi no su una cord a c h e l u i

l anc i ava i n ar i a facen d o l a ri manere d r i tta e so lid a come


'
una s b arra d acc i ai o . . . M a vo i , p er il momento, acconten

tatev i di q uesta . . .

E ven i amo a l gi oco. Passo c io a s pi egarvene l' esecuzi o


ne p u n to per p u n t o , a i utan d om i , o l tre c h e con l e p aro l e ,

anc h e c o n l e i m m agi n i .

Pe r c o m i n c i are, l a c o rd a c h e d ovete p roc u rarv i d eve


m is u rare al meno un metro e mezzo e d eve avere un di a

metro di a l meno serre m illi metr i . Mi es ibi vo a bi tua l mente

i n q uesto gi oco a i m i e i esordi , e c o n t i n uo a farl o tuttora


con de ll e vari a n t i .

M a il p u n to fo n d a m e n t al e d a t e n e r b e n p rese n t e
q u e s t o : i m p arate u n o p e r vo l t a o g n i mov i m e n to e n o n
passate al successivo p ri m a di aver p er fetramente memo
r izzato q ue ll o c h e l o p rece de .

N on b asta: per i m p arare bene il gioco, d op o ogn i p as


saggi o cons igli abil e r i com i nc i are sem p re da l p r i mo. C os

facen d o non so l o sarete s i c u ri di non com m ettere error i ,


ma ac q u i sterete anc h e l a necessar i a natura l ezza nel maneg

gi are l a corda .

79
Ecco lo svolgimento del gioco, spiegato in ogni passag
gio attraverso le i mmagini che seguono, con le relative
didascalie.

Fig. l - Mostrate al
pubblico la corda in
tutta la sua lunghez
za, tenendola fra il
pollice e l'indice a 4
o 5 cm dalle s u e
estremit.

Fig. 2 op portuno
-

anche far verificare a


qualcuno del pubbli
co l'integrit della
corda.
Fg. 3 Mentre ringraziate chi ha fatto tale verifica , inserite, da sotto , il
-

pollice, l'indice e il medio della mano destra dentro l'ansa.

f
Fig. 4 - Nello stesso tempo , afferrate parte della corda pi vicina a venti
centimetri dalla sua estremit.

Fig. 5 - Fare passare tale estremit sotto r ansa.

\
Fig. 6 Create
x
-

cosl, con atten-


. )

ztone, un ansa
pi pi ccola,
facendo i n modo
che le dita della
mano stntstra
coprano l'acca
vallamento della
corda. Estraete le
forbici dalla
tasca destra della
.

vostra gtacca e , con


un colpo netto e deciso,
tagliate la piccola an a
contrassegnata dalla X . Tenete
le due estremit ragliate dell'ansa
lasciando cadere il rimanente della
corda. I l pubblico non ha dubbi:
avere senz' altro tagliato la corda in due parti!

Fig. 7 - Il pubblico
vede ora la corda e
le ue "due'' estre
mit penzolanti.
Ed ecco come i nve
ce stanno le co e ,
. .

grazte a un parnco-
lare che voi oltan
r o vedere e tenere
orro controllo.
Fig. 8 - Ora, coprendo con le dita di entrambe le mani l'ansa del pezzerto
di corda (che fa da ponte alla corda-base) , annodate i due capi del pezzetto
stesso. Dovete avvolgerli proprio con1e questa immagine e la seguente indi
cano chiaramente in sequenza. E il pubblico sar convinto che si tratti del
l'annodamento della vera corda tagliata.

1 .
/ . r' j

\
l

. f
l

'l l

l /
/


l
l
-'

\ \

\J
'

/
"
Fig. 9 - Al termine dell'operazione (di cui, qua sotto, vedete le due fasi
finali) al centro di quel che si vede tra le vostre mani c' un "finto" nodo,
che in realt una specie groviglio.

/
Fig. l O Alzate la sinistra, portando il finto nodo all'altezza del vostro
-

viso. Con le forbici nella destra tagliate via completamente i due capi
sporgenti (vedi figura al centro) e fateli cadere in modo visibile per terra
ai vostri piedi .

....- -----

--
- .

Fig. I l Soffiate sopra il groviglio e pronunciate solennemente la formu


-

la magica Sim . . . Sala . . . Bim! Ora allargate le braccia di colpo, tirando


verso l'esterno i due estremi della corda. Lo strattone che date alla corda
tirandola verso r esterno con entrambe le mani fa saltar via il groviglio . ..

et voil! La corda tornata intera!

Cristianesimo e magia
Intorno al 300 d . C . il cristianesimo divent la religione
ufficiale dell' I m pero Romano. Si p ens che la fi ne del
paganesimo p ortasse anche alla scomparsa del culto degli
spiriti e degli esseri demoniaci. In effetti, la Il!agia perse

terreno rispetto alla religione. Ma continu ugualmente a


essere p raticata p resso tutti i popoli dell'impero.

85
Importanza della magia nell'epoca romana.
Si chiamava Spurinna ed era etrusco il mago-indovino
che, come riporta Svetonio, avvert Giulio Cesare con
la famosa frase: <Guardati dalle idi di marzo! Questa
frase si usa ancora oggi come consiglio a un amico o a
un conoscente affi nch eviti un fatto increscioso che
potrebbe capitargli.
Si chiamava "idi" (in latino idus) il giorno 1 5 di vari
mesi dell'anno, tra cui, appunto, marzo. E il 1 5 marzo
del 44 a.C. , Cesare, incurante dell'avvertimento, usc di
casa e si rec i n Senato. E l fu assassinato.
Analoga fine tocc ad Agrippina Minore, madre di Ne
rone, il quale, seccato per le sue intromissioni nella pro
pria attivit di governo, la fece assassinare. Poi si rivolse
a certi maghi perch gliela facessero apparire, in modo
da poterne implorare il perdono.

Gli occhiali magici

A conferma delle possibilit e quindi della fortuna che ha


la corda nei giochi di prestigio, non dimentichiamo che ci
sono bravissimi e illustri colleghi i quali eseguono un
"numero" di circa quindici minuti tutto basato sui giochi
con le corde. Eccovene uno che, dal titolo, in verit non si
direbbe . . . legato alla corda. E invece . . . seguite le immagini
e vi convincerete del contrario. Nei numeri prestidigitatori
un abbellimento gradevole che il pubbl ico apprezza
molto, soprattutto se viene eseguito dopo un gioco "serio"
come quello della corda tagliata appena svelato.
Affinch lo spettacolo abbia successo, cercate di realizzare
il tutto nel pi breve tempo possibile. Avrete applausi
scroscianti!

86
Fig. l - Piegare in due una corda lunga circa
un metro e mezzo. (\
C> A,l
""' '
1.' >

Fig. 2 - Sistematela tra le due mani


come indica la figura.

Fig. 3 - Vol tate la mano sinistra verso voi stessi e afferrate l'estremit
della corda che emerge al di sopra del pollice destro.
Fig. 4 Fate passare tale estremit attraverso l'ansa della corda, creando
-

cos una seconda ansa.

'\
l
<_

Fig. 5 Fate in modo che la prima ansa abbia la possibilit di attraversa


-

re la seconda.
Fig. 6 A questo punto formate due occhielli circolari che restringerete
-

con studiata lentezza finch non avranno raggiunto la misura di un paio


di occhiali, che potete indossare facendo passare le due estremit libere
della corda dietro le vostre orecchie!

Il gioco fatto, ma potete sorprendere il pubblico con


un finale diverso. Sistemate le due estremit della corda in
due nodi scorsoi, infilate i pollici nei nodi, allargate le
mani e le "lenti" si restringeranno!

Aladino e la lampada magica


Che cosa pu avere a che fare la magia fiabesca della
vicenda di Aladino con la magia reale di cui s i occupa
questo trattato? una vicenda che proviene dalle Mille
e una notte, un'opera fondamentale della letteratura
mondiale, la quale testimonia l'importanza che il magi
co ha sempre avuto nell'umana societ. Infatti la lam
pada sta, come ricorderete, al centro della Terra. Ala
dino, figlio del povero Mustaf, guidato da un mago, se
ne impossessa e grazie a essa passa dalla miseria alla ric
chezza, al punto da poter sposare la figlia del Sultano!

89
Le mani sono il simbolo della destrezza e dell'abilit manipolatoria,
che poi l'essenza della presridigitazione. Per questo motivo, in dagli
anni Settanta, l'Autore le utilizza come proprio ((marchio,, per manifesti,
biglietti da visita o carta da lettera (Illustrazione di Casaro) .
6.
Spezzo e ricompongo

Le banconote strappate a zig-zag


ovvero La ricomposizione molecolare

Sono stato a lungo perplesso sull'opportunit di includere


nel trattato anche questo straordinario esperimento che
ancora oggi eseguo stupendo i pubbl ici pi disparati,
anche perch rivelarlo vuoi dire per me richiamare un
ricordo tra i pi cari della mia carriera. L'ho eseguito in
farri in casa mia, in occasione della visita di cui mi onora
rono una trentina di co ll eghi americani, rutti molto quali
ficati. Erano il fior fiore della magia degli anni Ottanta, in
passaggio da Roma per recarsi a Losanna, in Svizzera, dove
si teneva un Congresso Mondiale di Prestidigitazione. Tra
loro c'erano Dai Vernon e Bill Larsen, personaggi ormai
leggendari nel mondo dell'arte magica. Alla serata parte
cip anche un gruppo di prestigiatori italiani.

91
Il gioco - ma meglio definirlo esperimento - comin
cia con la richiesta di un prestito di due banconote. Agli
amici americani avevo chiesto naturalmente dei dollari.
Voi potete far tutto con due banconote da diecimila lire.
Dopo averle ricevute ne promettete la restituzione, ma
intanto le sovrapponete una sull'altra e, con gesto deciso,
le strappare al centro. S, le strappate! E a chi ve le ha pre
state restituire met dell'una e met dell'altra . . . E ora la
magia si compie, perch, una volta fatte sparire misteriosa
mente le altre due met . . . farete ritrovare le banconote
dentro buste sigillare!
Seguite attentamente la spiegazione, che non sempli
ce, ma procurer grandissime soddisfazioni, ve lo assicuro,
Prima di presentare il gioco prendete una banconota da
diecimila lire e, facendo lavorare opportunamente le vo
stre dita, spezzatela al centro, a zig-zag, in due parti. Inse
rirete in una busta, che sigillerete vistosamente con la cera
lacca. Quindi inserite questa busta in un'altra leggermente
pi grande, che sigillerete, altrettanto vistosamente, con
un po' di nastro adesivo rosso disposto rutto intorno e
anche, naturalmente, sull'apertura. Quel che importa
che non resti alcuna fessura (Fig. 1) .
Ora la presentazione al pubblico pu cominciare. Pro
nunciate un breve ma convincente discorsetto sull' esperi
mento, rivolgendovi, in particolare, ai due ospiti ai quali
state per chiedere le banconote. Gli stessi, su vostro invito,
saranno disposti uno alla vostra destra e l'altro alla vostra
sinistra, il pi distante possibile tra loro. Vedremo tra po
co il perch.
Accennate, con la dovuta seriet, che l'esperimento
legato nientemeno che ad alcuni aspetti scientifici della
cosiddetta "ricomposizione molecolare" , oggetto della ri
cerca scientifica soprattutto nei laboratori spaziali del
Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida . . .

92
Fig. l

111\}?- .

.

' '
--

l
l

t:</) --------- ---

Ottenute dai due ospiti le due banconote da diecimila


lire, sovrapponetele visibilmente e con cura; e altrettanto
visibilmente strappatele centralmente a zig-zag. Perch a
zig-zag? Perch, alla fine, il combaciarsi delle due parti
risulter pi sorprendente ed eclatante che mai.
A questo punto vi trovate con due mezze-banconote
11ella destra e altre due nella sinistra. Capovolgete i due
frammenti che reggete con la destra, e con noncuranza

93
collocateli sotto
i due frammenti
che tenete nella
m a n o s i n i s tra
(Fig. 2) .
Continuando
a conversare con
il p ubbl ico per
distrarne l' atten
zone dalle vo
stre mosse, con
segnate la prima
mezza bancono
ta ( q u e l l a c h e
sta sopra il muc
chietto) all' ospi
te che avete co
involto e che si
i - -.
trova alla vostra
Fig.2 sinistra (Fig. 3);
subito dopo, con-
,
segnate l' ultima
mezza banconota (ovvero quella che sta sotto il mucchiet
to) all'ospite che invece alla vostra destra.
Cos facendo avrete consegnato loro due frammenti
della medesima banconota, ma questo fatto sfuggir ai
due ospiti, anche perch, come ho detto sopra, li avete
tenuti a debita distanza tra loro. Inoltre avrete anche detto
a entrambi, allegramente e senza esitazione alcuna: Ecco
a lei met della sua banconota ... e met della sua anche a
l et. .' . ..

Dalla tasca interna della vostra giacca estraete ora la


busta sigillata e un pennarello che porgete ad alcuni dei
presenti pregandoli di apporre la propria firma sulla busta.

94
Co s s p i eg h e -
'
.
rete, sara Impos-
sibile che questa
b u s ta v e n ga s o ;

stituita con un'al l


i
tra . . .
l
\
\
Ora con la bu
s t a fi r m a t a b e n
i m p u g nata nella '
\' \
\

vostra mano de
stra e i frammenti Fig. 3
res t a n t i d i b a n
conota nella sini-
s tra, po rtate en
t r a m b e le m a n i
dietro la schiena.
Pi rap idamente l
\
\
che potete, piega
te l e due m ezze
banconote e infi
latele sotto il cin
turino del vostro
orologio (il quale, Fig.4
naturalmente,
deve essere nascosto dal polsino della camicia) (Fig. 4) . In
tanto chiudete gli occhi, levate leggermente il mento verso
l'alto i n modo che sia ben visibile i l movimento delle
vostre labbra che fingono di mormorare parole o formule
magiche misteriose.
La sceneggiata fi nita. Tornate con le mani davanti;
entrambe reggono ormai soltanto la busta. Fate verificare
le firme e invitate qualcuno ad aprire con attenzione la
busta su uno dei lati usando un comune paio di forbii.
Estraete dalla prima la seconda busta e fatela aprire con

95
un taglio analogo . . .
A questo punto devo rinnovare al lettore l'invito alla
massima attenzione. Siamo al momento decisivo.
Prelevate dalla seconda busta una sola met della ban
conota da diecimila lire da voi strappata e, rivolgendovi
all'ospite che sta alla vostra sinistra, ditegli: Vediamo se
questa met combacia con la sua met Cos dicendo
...

prendete la mezza banconota che ha in mano, portatela


accanto alla vostra, cercate di farla combaciare e, non riu
scendoci, dite: No, non combacia, deve essere la met
della banconota dell'altro signore alla mia destra . . . ,,

Guardando quello a sinistra ben fisso negli occhi (onde


ottenere la gi citata misdirection dello sguardo e della
parola) consegnategli la vostra met, trattenendo per voi la
sua. Eseguito lo scambio rivolgetevi all'ospite di destra e,
sorridendo con la sicurezza che cancella ogni dubbio, dite
gli: Allora, la sua! '' Infatti lo perch le due met
...

combaciano perfettamente!
Tornate a rivolgervi all'ospite alla vostra sinistra (ma
anche al pubblico) e, con un pizzico di teatralit in pi,
ditegli: <Nuole estrarre lei stesso l'altra met della banco-

Antichit e prestidigitazione
Anche nell'amichir l'arre Jei giocolieri e dei prestigia
tori era un settore della magia separato da quello della
divinazione e della negromanzia, che si occupa della
comun icazione con l'aldil. I prestigiatori erano consi
derati gente di spettacolo e di i n rratte n i m e nto, m a
anche la loro abilit era ritenuta una qualit sovranna
turale.

96
nota che all'interno della busta e che nessuno, ripeto
nessuno, ha mai toccato? Prego! Il signore estrae il fram
mento, il quale combaL perfettamente con la met che

voi avere in mano! I l pubblico rester attonito a guardarvi,


come se aveste compiuto un miracolo, e poi esploder nel
suo applauso pi scrosciante.
Se qualcuno, a fine spettacolo, vi chiedesse le buste in
regalo e per ricordo, accontentatelo pure. Anche se le sot
toporr all'ispezione pi punt igliosa, non ne caver assolu
tamente nulla che comprometta i vostri segreti!

Inchiesta sullo stuzzicadenti

Nel film sulla vita di Cristo di Damiano Damiani, L1n


chiesta, fui chiamato a interpretare il ruolo di un sacerdote
siriano, con tanto di barba e baffi. Non ero alla mia prima
esperienza cinematografica - in passato avevo partecipato
ad altri film, tra i quali Modesty Blaise di Joseph Losey -
ma mai si era formata nella troupe un'atmosfera familiare
cos straordinaria. Tant' vero che ci fu un susseguirsi di
inviti reciproci per pantagrueliche spaghettate. Ci avven
ne forse anche perch giravamo, oltre che a Tunisi e nel
Deserto del Sale, i n posti desertici e leggendari, come
quello dove si conservano il tappeto volante e altre cose
appartenute, si dice, al favoloso Aladino! Da Kairouan a
Maknassy, da Monastir a Djcrba, fu rutto un susseguirsi di
indimenticabili incontri.
Dopo la visita alla casa di Aladino, formammo un'al
legra tavolata in un ristorante arabo. Con me c'erano i due
straordinari interpreti del film, i miei amici Harvey Keitel
e Keith Carradine, il figlio del mirico John. Proprio loro
rimasero colpiti dal gioco che ora vi descrivo e che si basa
semplicemente su due stuzzicadenti , di quelli usati nel
ristorante dove pranzammo: cio in legno e confezionati

97
Fig. l artigianalmente.
Vi assicuro che, nonostante
. . . . .

1 suot protagonisti stano cost


'

t
i
.
l .
modesti, questo gioco tut
f
(.
l .
,
'
,,. .
.. t'altro che banale. Anche se
p i u ttosto facile produce
un effetto di grande sorpre
L-------_;::. sa. E ci avverr specialmen-
te se il gioco sar da voi ese
guito in modo che sembri
assolutamente improvvisato.
Per esempio, quando ci si
trova con gli ta mici al risto-
rante.
In che cosa consiste il gioco?
Fig.2 ,
E presto detto: nel far spez-
zare a uno degli spettatori
uno stuzzicadenti all'interno
di un tovagliolo ripiegato, e
q u i n d i fargl i e l o r i trovare
intero, a tovagliolo ridisteso.
La procedura? quella che
segue. Come mostra la figu-
ra l , il tovagliolo deve avere
gi uno stuzzicadenti nasco
sto nell'orlo e perci invisi
bile per chi vi circonda.
Dopo aver disteso il tovagliolo sul tavolo, pregate lo
spettatore di deporvi, al centro, lo stuzzicadenti da spezza
re. Quindi ripiegate intorno allo stuzzicadenti i quattro
angoli del quadrato di stoffa, come mostr la figura 2 , e
porgete il tovagliolo a uno spettatore chiedendogli di rom
pere lo stuzzicadenti coperto dalla stoffa.
Riaprite il tovagliolo e fate in modo che tutti possano

98
Fig. 3

l
l

l
\
.

constatare che lo stuzzicadenti effettivamente rotto.


Quindi toglietelo e dite: Bene, ora fate tutti attenzione,
perch ripeteremo l'esperimento>>.
Ed ecco il momento decisivo, quello della ripetizione
del gioco. Prima di tutto fate deporre un altro stuzzica
denti al centro del tovagliolo. Ripiegate quest'ultimo e im
p ugnatelo in modo da offrire allo spettatore (Fig. 3) -

onde possa tastarlo e quindi spezzarlo - l"'altro" stuzzica


denti, mi raccomando, quello nascosto nell'orlo. Quello
nuovo depositato al centro, naturalmente, resta celato e
ben protetto dalla vostra mano, all'interno del tovagliolo
ripiegato (ancora Fig. 3).
Raccomandate al pubblico concentrazione e soprattut
to silenzio; poi dite: O ra, attenzione! Questa volta vi
dimostrer il mio potere di annullare la capacit distrutti
va che ognuno di noi possiede . . . Ecco . . . la prego . . . rompa
.lo stuzzicadenti
. . .

Fate in modo che lo spettatore e possibilmente altri tra


:i presenti avvertano il tac.' e dite: Bravo! convinto che
;pezzato? Facciamolo toccare anche agli altri amici. Bene:

99
ora mi concentrer, cercher di andare indietro nel tempo
e di cancellare il secondo in cui lei ha rotto lo stuzzicaden
ti. Non ci crede?))
Fate una pausa d'effetto, fingendo concentrazione e
passando una mano aperta sopra la stoffa, come compien
do un gesto magico. Quindi invitate lo spettatore a verifi
care direttamente: La prego, apra il tovagliolo!))
E, a tovagliolo dischiuso, offrite allo sguardo sbigottito
dei presenti lo stuzzicadenti intatto; e . . . godetevi il loro
applauso convinto!

Merlino e Stonehenge
.
Come tutti sanno, il Mago Merlino prest la propria
. opera alla corte di re Art. A lui si fa riferimento allor

ch si cerca di tracciare la storia del famoso, immenso

. monumento chiamato Stonehenge, eretto dai Sassoni
dopo la loro conquista dell'Inghilterra. La storia della

magia vuole che Merlino lo abbia trasferito - magica

mente, si capisce - dall'Irlanda alla piana di Salisbury,
dove ora sorge. .
.. . .
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * ** * **

Il gioco superlativo

Eccovi un gioco che non esito a definire superlativo.


Provate a eseguirlo e il vostro pubblico rester davvero a
bocca aperta. Scusate l'enfasi con cui inizio a parlarvene,
ma descrivendo questo e altri giochi di altrettanto effetto e
rivelandone il segreto come se mi privassi di qualche
cosa di strettamente personale, che appartenuto al mio
modo di essere per tanto tempo. un gioco che ancora

100
oggi eseguo con modifiche e ripensamenti vari . Pochi
giorni prima di scriverne, come ora faccio, l'ho eseguito
nel bar annesso al Salone Margherita, il celebre locale di
via Due Macelli, a Roma, pieno zeppo di gente e di amici,
quelli con cui ho condiviso sei sabati sera televisivi e che,
alla fine, continuavano a esclamare Non possibile!)),
incredibile!)) e, in romanesco, Questo lo vojo raccont!))
Ecco che cosa ha provocato tanta meraviglia.
Si comincia richiedendo al barista una scatoletta di
gomma da masticare, di una marca comune. Si apre la
confezione e se ne estrae o, meglio ancora, se ne fa estrarre
a uno dei presenti nientemeno che . . . una banconota da
l 00.000 lire!
Seguiremi attentamente e il procedimento di questo
gioco straordinario sar vostro, anche senza ricorrere
all'aiuto dell'illustratore! Prima dell'esecuzione dovere pro
curarvi una confezione di chewing-gum del tipo che
intendere chiedere al bar. Disigillarela con cura, staccando
la lingueua di cellophane. Aprire la scatoletta (che ha la
dimensione di mezzo paccheuo di sigarette) e inseritevi
una banconota da 1 00.000 lire, ben piegata. Richiudere la
scaroletta, rimeuendo a posto il cellophane, e riponerela
nella tasca destra dei pantaloni.
Siete gi pronti per l'azione. Dopo aver preso il caff,
guardatevi intorno come chi cerca qualcosa tra la merce
esposta e chiedere al barista se per caso dispone di chew
ing-gum della marca che vi interessa. Lui ve la indicher e
voi, avvicinandovi all'espositore chiedete, interessarissimo:
Scusi . . . posso vedere anche quelle dietro?)) Prendere in
mano due o tre scatolene, osservarele anentamente e, con
calma, come incerti, sceglierene una. . . Il barista, intanto,
vi osserver incuriosito, come se foste un marziano. E voi
aumenterete la sua anenzione e la sua meraviglia dicendo
gli: Scusi . . . ma il telegiornale di oggi - lo ha visto? - ha

101
detto che la ditta produttrice, la TOT, ha stampato sulla
confezione del proprio chewing-gum un segno di identifi
cazione che doveva invece rimanere nascosto, perch riser
vato a certi pacchetti che contengono un regalo a sorpre
sa)).
Alzate la voce in modo che vi sentano anche i vicini;
anzi, coinvolgendo chi vi accanto, aggiungete: Si tratta
di un errore di confezionamento. Sono sicuro che questo
il segno rosso sfumato di cui si parlato al telegiornale . . .
Lo vede?))
E mentre sembrerete sempre p i un marziano agli
occhi del barista e degli altri avventori, direte al barista,
tenendo nella destra il pacchetto da voi scelto: <<Quanto
costa? Tremila lire? Bene ... Aspetti . . . Devo avere diecimila
lire da qualche parte . . . )) E cos dicendo, infilate contempo
raneamente entrambe le mani nelle tasche dei pantaloni e
poi, ancora contemporaneamente, estraetele.
Ora, con la sinistra sventolate la banconota da diecimi
la lire che avevate preparato nella tasca sinistra, mentre,
con la destra, impugnate il pacchetto di chewing-gum
preparato in precedenza e che avete sostituito celermente
con quello or ora acquistato (che quindi da questo mo
mento giace in fondo alla tasca destra) .
Ecco le diecimila lire)) direte al barista mentre posate il
p acchetto di chewing-gum sul banco bene in vista. E
quando lui vi avr dato il resto, riprendete il pacchetto,
domandandogli: ccL'ho pagato . . . dunque proprio mio,
non vero?)) Subito dopo canticchiate a voce sempre pi
alta: Ho vinto! . . . Sono sicuro che ho vinto!)) E mentre
tutti, ormai, vi guardano, liberate il pacchetto dall'involu
cro, aprite la scatolina e . . . estraete le vostre l 00.000 lire!
Ammutoliti dalla sorpresa, tutti i presenti non avranno
occhi che per voi e ricorderanno la vostra immagine per
chiss quanto tempo! Intanto, alcuni di loro si saranno

102
anche lanciati ad acquistare pacchetti su pacchetti di
chewing-gum e, in gara con il titolare e i suoi baristi, apri
ranno scatolina dopo scatolina in cerca di altre, introvabili
banconote da centomila!

1 0.1
7.
Il "mentalismo" salottiero

Dal presidente Reagan al Cardinale Sodano

Molti anni or sono ricevetti dal Dipartimento della Cul


tura e dello Spenacolo francese l'entusiasmante invito di
intrarrenere a Versailles, nel prestigioso castello che per
secoli fu il tempio francese della sovranit e della cultura, i
celebri sette "grandi" del nostro tempo: nientemeno che
Franois Mi tterand, il canadese Pierre El liot Trudeau ,
Helmut Schmidt, il nostro Giovanni Spadolini, Zenko
Suzuky, Margaret Tharcher e Ronald Reagan.
Lusingato, comunicai la mia accettazione. Ma al mio
arrivo a Versailles fui oggetto, da parre di ben quattro
agenti dei servizi segreti, di inaspettati, minuziosi controlli
e ispezioni. I quattro smontarono ci che avevo preparato
per le mie illusioni, pezzo per pezzo, davanti agli occhi
srrabuzzati dei miei assistenti, sottoponendo ogn i panico-

105
lare a un accertamento minuziosissimo. Evidentemente
volevano esstr certi che non vi si celasse alcun ordigno
potenzialmente pericoloso per la sicurezza dei sette perso
naggi della politica mondiale.
Durante quella serata indimenticabile presentai varie
grandi illusioni veramente impegnative e alcune manipo
lazioni, ma soprattutto indovinai . . . quanti soldi aveva in
tasca il Presidente degli Stati Uniti d'America! Quando
svelai che aveva con s soltanto venti dollari, Ronald Rea
gan rimase sbigottito! La stessa signora Thatcher si lasci
sfuggire, ad alta voce, un eloquente ft's amazing! ( sor
prendente!))), mentre l'onorevole Spadolini sorrideva com
piaciuto, forse pensando che era molto significativo vedere
un italiano stupire l'uomo pi potente del mondo . . .
Quando lo spettacolo giunse al termine ricevetti gene
rose congratulazioni ufficiali; e poco dopo, mentre ero gi
in camerino, si aggiunse l'inaspettata visita del segretario
privato e personale di Reagan, il quale mi chiese il mio re
capito. La ragione? Il Presidente voleva invitarmi alla Casa
Bianca!
Ripetei lo stesso "esperimento" nel 1 998 in Vaticano,
quando fui invitato con la mia famiglia al completo, al
pranzo di compleanno di monsignor Pietro Principe.
Tra gli alt ri invitati c'erano alti esponenti della gerar
chia ecclesiastica, una ventina di personaggi del mondo
laico e Sua Eminenza il cardi nale Angelo Sodano, Segre
tario di Stato del Vaticano. Proprio a lui rivolsi la parola,
chiedendogli il permesso di indovinare quanto denaro
aveva con s. Me lo concesse sorridendo. Ma quando rive
lai l'esatto ammontare di quanto aveva in tasca, l'alto pre
lato manifest addirittura un certo spavento . . . Esclam
infatti, piuttosto scosso: Ma lei ... il diavolo!))
In effetti, constatare che il prestigiatore indovina qual
che cosa che, fino a qualche istante prima, si ignorava

106
molto intrigante per il pubblico. Ve ne accorgerete anche
voi, quando proverete a eseguire i giochi contenuti in que
sto trattato.
A proposito: immagino che qualcuno di voi si aspetti
che io spieghi il gioco che mi ha permesso di stupire
Reagan e il Cardinale Sodano. Sono desolato, ma non ve
ne riveler lo svolgimento perch soddisferei semplice
mente una curiosit: si tratta infatti di un gioco non ese
guibile se non dopo una lunga esperienza nel campo della
prestidigitazione. Sarebbe come chiedere a un ginnasta
esordiente di eseguire agli anelli i difficili esercizi di so
spensione ed equilibrio richiesti dal programma olimpico.
Non me ne vogliate, perch sono certo che gli altri gio
chi che gi vi ho svelato e che ancora intendo svelarvi
potrete eseguirli benissimo.

Juliette Grco e le vibrazioni telepatiche

Quanto sto per proporvi un genere di gioco che io amo


definire di "mentalismo" salottiero. Agli inizi della mia
carriera l'ho presentato, infatti, con enorme impatto sui
presenti , nel salotto dell'affascinante cantante e attrice
francese Juliette Grco, la quale fu, per un mese, vedette
del teatro A.B.C. di Parigi, presso il quale anch'io lavora
vo. Affollavano il salotto splendide signore e numerosi
personaggi della lite culturale e artistica parigina di quel
tempo. Ricordo che Mare Chagall, quella sera, esegul uno
schizzo che rappresentava un prestigiatore e me ne fece
dono.
Il gioco si apre con la distribuzione di quattro libri,
che, ve lo dico subito, vi converr scegliere tra i tascabili di
tipo economico. S, perch . . . dopo averli acquistati dovre
te segretamente manometterli per preparare il gioco.
Il trucco questo: le quattro copertine differiscono tra

107
loro per autore e titolo, ma l'interno . . . sempre quello di
uno dei quattro (figura nella pagina a fronte) .
Pertanto dovete acquistare quattro copie uguali di un'o
pera, poniamo, di Shakespeare e tre di autori diversi, per
esempio una di Cechov, una di Goldoni e una di Piran
dello. Private questi ultimi tre delle rispettive copertine e
con esse ricopertinare le tre copie di Shakespeare alle quali
avrete tolto le copertine originali. Inoltre tenete pronti in
tasca un paio di dadi.
Ora il gioco pu cominciare. Dopo aver mostrato ai
presenti quattro libri completamente diversi uno dall'altro
(in realt tre sono truccati, come ho appena detto) invitate
qualcuno a scegliere uno dei titoli.
A questo punto cavare dalla tasca due dadi.
Invitate lo spettatore a buttarli sul tavolo pi volte e a
constatare che non sono truccati, cio che non danno
sempre lo stesso punteggio.
Dimostrato ci, ordinate un' ultima gettata. Suppo
niamo che uno dei dadi si fermi sul 5 e l'altro sul 4. I due
numeri affiancati formano dunque un 54.
Chiedere allo spettatore di allontanarsi da voi e di apri
re il libro che nelle sue mani, proprio alla pagina 54. Al
tempo stesso, fare notare che sommando 5 e 4 si ottiene 9 .
Allora pregatelo di andare alla riga 9 (ossia la nona) di pa
gina 54 e di leggere mentalmente la prima parola di quella
riga. A questo punto, impugnare un grande block-notes e
invitate lo spettatore a rrasmettervi, senza parlare, ma . . .
con le vibrazioni del suo pensiero)), le singole lettere che,
una dopo l'altra, formano tale parola. E voi, in contempo
ranea, trascrivere le nell'ordi ne, formando esattamente
quella parola!
Come potete leggere nel pensiero? Per prima cosa ricor
datevi che i quattro libri racchiudono sotto le loro coperti
ne esattamente le stesse pagine. Seconda annotazione:

108
quando i due dadi che rotolano sul tavolo si fermano,
ponete a sinistra quello con il punteggio pi alto e a destra
quello con il punteggio pi basso e formate un numero di
due cifre. Con questo procedimento si possono formare
soltanto 2 1 combinazioni e generare quindi, senza ombra
di dubbio, unicamente i numeri seguenti: 1 1 , 2 1 , 3 1 , 4 1 ,
5 1 , 6 1 , 22, 32, 42, 52, 62, 33, 43, 53, 63, 44, 54, 64, 5 5 ,
65, 66.
Terza annotazione: tali numeri saranno stati da voi pre
cedentemente trascritti - insieme con la parola corrispon
dente del libro - su un foglietto posato sopra il vostro

109
, . --
11 .... t4 ,....
, S1
Il --
ft ::::-
tr
\- - -
-
k ...- '-

...
. , .... ..,. t< -
,1 '""' " -

tavolino accanto al block-notes (figura qui sopra) , in mo


do da poterlo sbirciare. Per esempio: accanto al numero
53 avrete scritto la parola con cui inizia, nel libro, l'ottava
riga di pagina 53, perch 5+3 8. Accanto al 64, la prima
=

parola sar quella della decima riga di pagina 64 (6+4 =

l O) . . . e cosl via.
Quarta annotazione: allorch avete il block-notes in
mano e fingete di captare le "vibrazioni telepatiche'' dello
spettatore, scrivete sul block-notes, lettera per lettera, la
parola da voi sbirciata, con l'atteggiamento serioso di chi
possiede veramente doti paranormali. Ad esempio, potre
ste dire: Sto ricevendo l'impressione di una C ma l'im
magine non molto nitida . . . prego, si concentri!. . . Ah!
ecco . . una G! Ora si concentri sulla lettera che viene
.

dopo. . .

Infine, mostrate la parola da voi scritta agli spettatori e


l'esperimento potr dirsi trionfalmente concluso. Fate tea
tralmente un respiro profondo e ringraziate.

Psicometria a tre colori

[esperimento che vi attende ora di una semplicit, ma


anche di un effetto, davvero sconvolgenti!
Lo presentai come gioco apparentemente improvvisato
a Frank Sinatra. Accadde molti anni or sono, quando mi

110
esibii in un suo spettacolo a San Francisco, in California.
Ho sorpreso con lo stesso gioco anche Raffaella Carr,
Anna Falchi, Gerry Scotti e, recentemente, Fabio Fazio,
nei camerini della RAI a Milano, mentre attendevamo di
andare in onda con una puntata di Quelli che il calcio. . .
Ecco la descrizione del gioco.
Sapete certamente dell'esistenza della teoria psicome
trica, secondo la quale alcuni oggetti inanimati hanno la
facolt di impregnarsi della personalit di chi li possiede e,
attraverso determinate vibrazioni, possono rivelarci a chi
sono appartenuti in passato. quanto ha asserito e dimo
strato il famoso sensitivo Croiset. ..
Sono queste, pi o meno, le parole adatte per creare il
clima di attesa adatto tra i vostri spettatori.
L'esperimento inizia con la consegna di tre foglietti di
carta velina (grandi pi o meno l Ox l O cm) , uno bianco,
uno rosso e uno verde, a uno dei presenti. Inviterete quin
di questa persona ad accartocciare i foglietti che ha ricevu
to e a comprimerli, riducendoli a palline ben compattate.
Raccomandate poi di tenere una pallina alla volta, ben
chiusa nel pugno, chiudendo gli occhi per alcuni istanti e
concentrandosi sul colore onde imprimerle direte, la
vostra energia psichica . . .
Esrraete e mostrate al pubblico la fodera di una delle
tasche dei vostri pantaloni, facendola pendere visibilmente
verso l'esterno e dimostrando cos che la tasca completa
mente vuota. Rimessa a posto la tasca, voltate le spalle al
pubblico, portate le mani dietro la schiena e invitate lo
spettatore a consegnarvi le palline da lui confezionate,
deponendole nelle vostre man i. Ringraziate e in filate
quindi le tre palline nella tasca che tutti sanno essere
vuota.
Pregate la persona che ha compattato le palline di avvi
cinarsi a voi e posando la vosrra mano nella sua, per ren-

111
dere possibile)) direte, la trasmissione delle onde psicome
triche colorate)), chiedetele quale colore preferisce rivedere,
tra il bianco, il rosso e il verde delle tre palline che ora
tenete in tasca. E quando ne sceglier uno, voi portate la
mano alla tasca e tirare fuori . . . la pallina del colore ri
chiesto! Porrete addirittura ripetere la cosa ancora una
volta.
Come avere fatto a non sbagliare? Nella sua estrema
semplicit risulter incomprensibile: quando portate la
mano alla tasca non scendere fino sul fondo dove giaccio
no le tre palline, bens nel cavo superiore della tasca. L
avete messo in ordine di colore altre tre palline da voi
prima accartocciare e sistemare a dovere. Tutto il resto . . .
teatro!

Il miracolo della forchetta

Mi capita spesso di essere invitato con mia moglie a cock


tail e inaugurazioni di mostre d'arte o d'altro genere.
Recentemente, dopo aver assistito all'anteprima di un
film, fummo invitati a una cena particolarmente elegante
in una splendida villa romana sulla via Appia Antica.
I tavoli erano sparsi nel giardino ricco di palme e festo
samente illuminato. Una grande piscina ovale completava
la scenografia. Tra gli invitati c'erano numerosi personaggi
del mondo della politica, della cultura e dell'arte.
Durante la cena, il discorso cadde, quasi inevitabilmen
te, sui vari aspetti del paranormale e in particolare sulla
moltitudine di statue che piangono . . .
Non mancai di far notare, allora, che anche una sem
plice forchetta o un altrettanto semplice coltello porrebbe
ro manifestare simili prodigi. Perch, spiegai, strofinando
gli aromi e le molecole di questi oggetti si riesce a farli tra
sudare (e, a volte, addirittura lacrimare!) soprattutto se tali

112
Fig. l

\
'

oggetti finiscono tra le mani di persone molto emotive.


A questo punto , notando il crescere dell'attenzione sui
volti dei commensali che seguivano il mio discorso, chiesi
in prestito una forchetta e pregai gli astanti di osservare il
massimo silenzio.
Con due dita strofinai quindi la forchetta per tutta la
sua lunghezza. Poi , come per riscaldarla ulteriormente, la
passai e ripassai sulla manica della giacca, all'altezza del
gomito (figura l , qua sopra) . Ne strinsi i nfi ne l'impugna
tura tra due dita della destra e, tenendola sospesa all'ingi
sopra i l tavolo, la fissai con intensita, eseguendo movi
menti vari con la mano sinistra, dal l'alto in basso e tutt'in
torno alla forchetta . . .
Ed ecco che qualcuno grid al m iracolo!
La forchetta faceva infatti fuoriuscire miracolosamente

113
dalle sue punte, una dopo l'altra, una serie di gocce d' ac
qua, che cadevano in successione sul tavolo, frantumando
si in spettacolari e rapidi schizzi!
Miracolo o gioco? Avete qualche dubbio in proposito?
Leggete la spiegazione che segue e saprete la verit!
Quando impugnate verticalmente la forchetta per farla
lacrimare dovete aver gi sistemato dietro il padiglione
dell'orecchio sinistro (Fig. 2) un piccolo batuffolo di coto
ne idrofilo leggermente impregnato d'acqua. Natural
mente il batuffolo deve essere invisibile al pubblico. E voi
(altro particolare importante!) farete in modo di eseguire il
gioco stando seduto a un tavolo, sul quale appoggerete il

\\ '
't

Fig.2

114
gom1to s1n1stro, tenen- Fig. 3

do l'avambraccio verti
cale.
Prendete la forchetta
con la destra e strofina
te le sue punte contro
l'avambraccio sinistro,
molte volte (anche po
sandola ogni tanto sul
tavolo - fingendo che
si stia surriscaldando -
e r i p re n d e n d o l a p o i
con la mano sinistra
per passarla alla destra,
con la quale ricomince-
rete lo strofinamento sull'avambraccio) . Grazie a questa
misdirection il pubblico si distrarr dal passaggio finale.
Lasciate nuovamente cadere la forchetta e raccoglietela
con la destra, prendendola dalle punte. Nel contempo,
con le dita della mano sinistra (che vicinissima all' orec
chio sinistro, data la posizione verticale dell'avambraccio)
preleverete di nascosto il batuffolo impregnato d'acqua e,
afferrando la forchetta, lo nasconderete dietro l'impugna
tura, come mostra la figura n. 3.
Premete leggermente sul batuffolo, quanto basta per far
scendere l'acqua che contiene fino alle punte e . . . farla
sgocciolare!
Terminato l'esperimento posate la forchetta sul tavolo.
Tutti si precipiteranno a esaminarla perch, direte, "trasu
d' ancora. Intanto trattenete il batuffolo di cotone nel
palmo della mano, alla radice del medio e dell'anulare, tra
l'uno e l'altro dito. Approfittate ancora della misdirection
per sbarazzarvene, mettendolo in tasca, mentre l' attenzio
ne degli ospiti sar rivolta alla forchetta piangente.

115
Le uova parlanti

Quello che sto per rivelarvi un gioco che sicuramente


entusiasmer il pubbl ico che avrete invi tato nel vostro
salotto. Esso ha come protagonisti cinque bicchieri da
champagne, quelli comunemente detti Jlutes.
Utilizzerete questo tipo di bicchiere perch ognuno dei
cinque calici deve reggere . . . un uovo, ben ritto! Un bic
chiere diverso, dall'apertura pi larga, non andrebbe bene.
Coprotagoniste del gioco sono dunque cinque uova,
una delle quali riuscir addirittura . . . a comunicare con
voi! Lo crediate o no, ci avverr grazie a un chicco di
caff in fondo a ogni bicchiere. Ma anche le astuzie verbali
del vostro discorso di presentazione contribuiranno a dar
vita all'illusione. Il pubblico, come abbiamo detto all'ini
zio dell'introduzione "psicomagica", accetta la manipola-

Lo '$costumatissimo" Bartolomeo Bosco


Tra i p restigiatori dell'Ottocento si conquistato u n
posto d i primo piano i l torinese Bartolomeo Bosco, d i
cui si narra che, ferito da un cosacco nella battaglia di
Borodino, si finse morto mentre questi gli svuotava le
tasche; e lui . . . fece lo stesso al cosacco, senza che questi
si accorgesse di nulla. Ma l'episodio saliente della sua
vita di prestigiatore fu una sua visita al Re di Napoli.
Era in ritardo di venti minuti, ma quando il re glieli rin
facci, definendolo "scostumatissimo malo lazzaro", lui
lo preg di consultare gli orologi del palazzo: tutti, com
preso quello personale del sovrano, segnavano esatta
mente l'ora dell'appuntamento!

116
' ....

' ... . .
!
,.

l
,J '

..

117
zione della verit come verosimile se presentata dall' esecu-
,. . .
tore con un InterpretaziOne convmcente.
Direte, dunque, in apertura del gioco: Sto per presen
tarvi un esperimento legato a recentissime scoperte scien
tifiche nel settore delle proteine, a opera di esperti del
l'Universit di Denver, nel Colorado. Come vedete, ogni
bicchiere contiene, sul fondo, un chicco di caff di una
qualit proveniente dal Portorico (Fig. 1). Caroma che il
chicco emana giunger fino alle cellule pi interne del
l'uovo che sta sopra il bicchiere, facendogli emettere un
suono, che io percepir . . . Ora io vi volter le spalle e uno
di voi, gentili spettatori, potr segretamente scegliere un
uovo, custodirlo tra le mani chiuse a secchiello, per circa
trenta secondi, quindi posarlo di nuovo sullo stesso bic
chiere dal quale l'ha sollevato. I bicchieri potranno anche
essere cambiati di posizione, io cercher . . . e spero di riu
scirei, se osserverete il silenzio pi assoluto . . . di individua
re quell'uovo, grazie alla sua voce . . . ))

Trascorso il mezw minuto da voi richiesto, vi volterete


verso il pubblico, solleverete uno alla volta i bicchieri por
tandoli vicino al vostro orecchio, come se foste attratti da
un certo loro fruscio.
Dopo di che, allineati di nuovo i bicchieri, passerete
pi volte, con grande teatralit, le mani sulle uova poste
sopra i bicchieri. Vi concentrerete infine su uno solo dei
jlutes e s o l leverete l ' uovo che c i s t a p o s a t o s o p r a .
Prenderete in mano, cio, proprio l'uovo scelto dallo spet
tatore. Capplauso che riceverete lo testimonier!
Che cosa vi ha "detto" l'uovo, per permettervi di sce
glierlo tra cinque identici, posati sui rispettivi bicchieri?
Nulla! Sar un altro protagonista del gioco a darvi la mi
steriosa comunicazione: un fine capello biondo!
Sl, prima della presentazione avrete sistemato, tra ogni
uovo e l'orlo del rispettivo bicchiere (sul retro) , un pezze t-

118
to di capello chiaro e sottilissimo (Fig.2). Allorch, a met
del gioco, vi volterete verso il pubblico, dalla vostra posi
zione sar facile notare quale bicchiere non ha pi il pez
zetto di capello sull'orlo. Perch? semplice: nel momen
to in cui lo sperratore ha sollevato l'uovo, il pezzetto di ca
pello certamente caduto!
Il chicco di caff, le proteine e gli altri derragli sono il
solito corredo indispensabile della presentazione, la quale
l'essenza dell'arte del prestigiatore.

119
120
8.
Salutiamoci con le carte

Incredibile!

Capita a tutti di ritrovarsi in un club o in un circolo riser


vato a persone di un certo tipo, sportivi, letterati, golfisti e
cos via. E in ogni caso facile incontrarvi persone deside
rose di giocare a carte tra loro ma anche di gustare qualche
gioco di prestigio con le carte. Quello che sto per inse
gnarvi avr un impatto tremendo specialmente sui gioca
tori abituali di poker.
Per eseguire questo gioco basta un tavolo solo, ma i
mazzi devono essere due. Il prestigiatore si siede da una
parte del tavolo e lo spettatore volontario di fronte a lui. I
mazzi vanno suddivisi: uno al volontario, l'altro al presti
giatore, che sta per stupire tutti i presenti.
Dite al volontario che da quel momen to in avanti
dovr fare esattamente quel che farete voi!

121
Cominciate il gioco mescolando entrambi le carte e
deponendole davanti a voi sul tavolo.
Pregate lo spettatore che vi sta di fronte di "tagliare" il
proprio mazzo, e voi fate lo stesso. Come sapete, tagliare
le carte non significa prendere l'accetta e dividere in due il
mazzo, bens separare una met del mazzo dall'altra met
e quindi ricomporlo, ponendo sopra la parte che prima
era sotto.
Ora scambiatevi i mazzi, ma prima di consegnare il
vostro allo spettatore sbirciate e memo rizzate l'ultima
carta. Supponiamo, a titolo di esempio, che sia il tre di
cuori : sar la vostra "carta-chiave" e dovete ricordarlo
bene. Capirete presto il perch . . .
Eseguite un altro taglio del mazzo e mettete da parte la
met tagliata. Lo spettatore far lo stesso.
Ora, prendete entrambi la carta che sta sopra il mazzo
restante e guardatela. Lo spettatore dovr ricordarsela bene
mentre voi dimenticate la vostra ( una simulazione strate
gica che capirete pi avanti) . Deponete la carta sopra il
mazzetto e rimetteteci sopra la parte di mazzetta prima
eliminata. Lo spettatore che vi sta di fronte esegue esatta
mente le stesse mosse e viene da voi invitato a ricordare
bene la carta appena vista .
A questo punto scambiatevi ancora i mazzi e sottopo
neteli a un nuovo taglio. Chiedete allo spettatore di cerca
re all'interno del proprio mazzo la carta vista poco fa e di
collocarla sopra il mazzo.
Voi farete lo stesso, o meglio . . . cercherete nel mazzo il
tre di cuori, cio la vostra carta-chiave adocchiata inizial
mente. Prenderete la carta che nell'ordine la precede e
quindi la poserete, sempre a faccia in gi, sopra il vostro
mazzo.
A questo punto annunciate solennemente che sta per
essere dimostrato che le vostre sfere psichiche viaggiano

122
alle stesse lunghezze d'onda. Baster che voi pronunciate
la formula magica Sim . . . Sala . . . Bim!)) e che al Bim capo
volgiate entrambi la carta che sta sopra i vostri rispettivi
mazzi.

Incredibile: le due carte voltate risulteranno uguali!

Le prime testimonianze scritte


Non c' paese n epoca che non abbiano avuto maghi e
stregoni. E da pi fonti emergono notizie di vario teno
re. C' chi sostiene che Macbeth, re di Scozia, riuscisse
a provocare visioni e apparizioni. E si dice addirittura
che vari papi del Decimo secolo fossero in grado di
operare am magiCI.
.

La carta della Venere Nera

Il gioco che sto per descrivervi ha fatto parte del mio re


pertorio di micromagia per molto tempo.
A Las Vegas, la bella citt del Nevada, negli Stati Uniti,
famosa per i suoi megahotel, le sue case da gioco e i suoi
lussuosi spettacoli di rivista, mi esibii al Tropicana Hotel
con le celebri Folies Bergres per dodici mesi consecutivi.
Ben presto, in tutta Las Vegas non ci fu un bar o un risto
rante in cui io fossi entrato che non po rtasse la mia
"fi rma" proprio g raz ie a questo gioco. Ho infatti presenta
to il gioco che ora vi spiegher, ovunque mi si porgesse un
mazzo di carte e mi si chiedesse di esibirmi.
Poco tempo dopo fui per la seconda volta nel tempio
del music-hall, I'Olympia di Parigi , in occasione degli
Adieux, lo spettacolo con cui Josephine Baker lasci le
scene. Ogni volta che la celebre "Venere Nera" riceveva nel

123
suo camerino amici e ospiti, mi chiedeva (tra una pizza e
l'altra, di cui era ghiottissima) di ripetere il gioco: per que
sto ho pensato di dargli il suo mitico soprannome.
Aggiungo, per la cronaca, che il soffitto del suo cameri
no fin per essere tappezzato di carre. Perch? Ecco la spie-
gaztone.

Una carta scelta da una persona viene rimessa dentro il


mazzo, che quindi mescolato dalla stessa persona. Que
sta lo consegna, infine, al prestigiatore. E lui, di botto,
lancia il mazzo contro il soffitto. Ben cinquantun carre
scendono a pioggia sul pavimento. E la cinquantaduesi
ma? Resta magicamente attaccata al soffitto ... ed proprio
quella che la persona ha scelto!
Il segreto sta in un pezzettino di nastro trasparente bia
desivo che custodirete all'interno di una tasca, leggermen
te scollato in un angolo affinch possiate staccarlo al mo
mento in cui ne avrete bisogno. Un pezzettino di chew
ing-gum o di "pongo" possono sostituire l'adesivo. Natu
ralmente vi occorrer fare pi di una prova per essere sicu
ri dell'efficacia dell'adesivo.
Cominciate, come ho detto, facendo scegliere una carta
al vostro interlocutore. Fategliela firmare sulla ((faccia)) ,
porratela sopra il mazzo e impalmatela, nascondendola
nel palmo della mano, applicando le tecniche che vi ho
insegnato nel capitolo relativo alla carromagia. I n fi ne,
riconsegnare il mazzo, invitando chi lo riceve a mescolar
lo. Intrattenete i vostri amici con osservazioni divertenti
sul loro modo di mescolare le carre e, intanto, sprofondate
le mani in tasca rilassati, mentre di nascosto fate in modo
di applicare il pezzettino di adesivo gi pronto sopra il
dorso della carta. Allorch ricevete il mazzo di ritorno,
estraete dalla tasca la mano con la carta impalmata e pone
tela sopra il mazzo, con disinvoltura e senza guardarla.
Quindi collocate il mazzo sopra il palmo dell'altra mano,

124
/
..
l

'

n
r,

fl
. l
i

125
a faccia in gi, ossia con le carte che mostrano il dorso.
Ed ecco il momento di lanciare il mazzo verso l'alto,
con tutta la forza di cui disponete. Statene certi: la carta
scelta all'inizio sar l'unica che, quale permanente ricordo,
rester appiccicata al soffitto, come mostra la figura nella
pagina precedente. Ve lo assicuro: tutti i presenti, sorpresi,
rimarranno per un po' con il naso all'ins!

La carta impalata

Immagino che piacerebbe anche a voi trafiggere con un


colpo di spada una carta scelta da altri, come faccio io
nella fotografia di pag. 16. Ma non sapete dove trovare
una spada? vero, anche le armi da taglio, come quelle da
fuoco, non sono alla portata di tutti. Non preoccupatevi:
per trafiggere la carta potete usare anche semplici arnesi
casalinghi, come un coltello da cucina o addirittura un
paio di forbici. Come?
Ecco quel che dovete fare per produrre questo incredi
bile e straordinario effetto magico.
Procuratevi un sacchetto di carta leggera, che ceda

Gli antesignani della moderna magia



Chi ha portato la magia fuori dall'oscurit del medioe
vo? l p r i m i nomi d i spicco che la storia rivela sono
. quelli di tre italiani: Jonas, Andoletti e Antonio Car

lotti. Ma il primo libro che segna la nascita della magia
come oggi la intendiamo sembra sia il citato Discovery
of Witchcraft (ovvero La sco erta della stre oneria) di
p g
Reginald Scot, un trattato in lingua inglese pubblicato
nel 1 584.
.
***** **************** *******

126
facilmente alle punte di un paio di forbici o alla lama di
un coltello.
Fate scegliere una carta a uno spettatore e fategliela
anche firmare, posandola poi sopra il mazzo. Mescolatelo
facendo per in modo che la carta rimanga sempre dove
stata posata, cio sopra il mazzo , applicando il "falso
miscuglio" gi spiegato p i di una volta. Controllatela
senza che lo spettatore se ne renda conto.
Riponete tutto il mazzo nel suo astuccio, facendo in
modo che la carta prescelta venga a trovarsi tra la parete
dell'astuccio e la linguetta ripiegata della chiusura (Fig. 1 ) .
Ora, mentre inserite l'astuccio nel sacchetto, con il pol
lice e il medio della mano destra estraete di nascosto dal
l' astuccio la carta prescelta, che manterrete poi ferma den
tro il sacchetto, tenendola saldamente serrata dall'esterno
con le dita della mano sinistra, come mostra la figura 2.
A questo punto,
mettendo la vostra
mano destra den- Fig. l
t ro i l s a c c h e t t o ,
a n n u n c i at e c h e
aprirete l'astuccio e
sparpaglierete le
carte nel sacchetto.
Procedete i n t a l
s e n s o e agitate i l
sacchetto p e r far
s e n t i re i l r u m o re
delle carte sparpa
gliate. Intanto trat
tenete sempre dal
l ' es t e r n o , c o n l a
mano s i n istra, l a
c a r t a p re s c e l t a e Fig.2

127
.Il

firmata. quella che infilzerete tra poco.


Infatti giunto il momento in cui potete brandire con
la destra le forbici o il coltello, vibrare il colpo di punta
contro il sacchetto l dove sapete trovarsi la carta e quindi,
con una decisa mossa del braccio destro verso l'alto, strap
pare la parte superiore del sacchetto.
Ed ecco la carta contrassegnata apparire al pubblico
stupefatto, trafitta in piena regola!

128
Il gioco che piaceva a Strehler

Ci fu un periodo in cui, rovandomi a Londra per la sta


gione al teatro Palladium e vivendo quasi stabilmente in
Inghilterra, alcune proposte televisive mi costrinsero a me
ditare su un possibile rientro in Italia. A queste si aggiun
geva una proposta di Federico Fellini che in una sua lette
ra mi chiedeva di partecipare al film Il viaggio di G.
Mastorna. Il film poi non si fece, ma io conservo gelosa
mente la lettera del "Maestro".
Fu comunque allora che, con mia moglie lrene e la
nostra piccola Sara, decisi, come si suol dire, di rizzare la
tenda a Roma, citt per me straordinaria e magica quanto
e come la mia nativa Venezia, e non solo per il fascino
della sua storia.
Negli anni Settanta, prima di iniziare quella che sareb
be stata, in seguito, la mia fortunata carriera televisiva, mi
fu offerto di prestare le mie mani per esercizi di destrezza
in alcuni film con noti personaggi della cinematografia in
ternazionale, da Vittorio Gassman a Marcello Mastroian
ni. Inoltre, pi avanti, firmai alcune consulenze magiche
per il grande teatro, come per il Filottete di Sofocle diretto
da Glauco Mauri, l giganti della montagna di Pirandello e
La grande magia di Eduardo De Filippo.
Furono queste ultime collaborazioni che mi misero in
contattu con Giorgio Strehler e il suo Piccolo Teatro di
Milano, nel quale debuttai successivamente con il mio Su
permagic Show. Proprio Suehler, durante una pausa delle
prove, mi chiese di eseguire, per gli attori e per lui, qual
che gioco. Uno di questi , come poi mi confess, lo fece
tmpazztre.
. .

Ancora oggi uno dei preferiti di mio figlio Stefano.


Il gioco sbalorditivo che sto per spiegarvi richiede un
trucco preventivo: quattro carte devono essere tolte a caso

129
dal mazzo e nascoste in una tasca della giacca o dei panta
loni. Non occorre memorizzarne valori n colori.
Con le quattro carte qualunque ormai al sicuro in tasca
dare il mazzo da mescolare a uno spettatore. Appena ve lo
restituisce, stendere sul tavolino le carre a faccia in gi,
allineandole, come si dice in gergo prestidigiratorio, "a
nastro": cio in fila, una accanto all'altra.
Ora chiedere allo spettatore di estrarre ci nque carte
spingendole fuori una dopo l'altra con l'indice della mano
destra e di lasci arie a faccia in gi. Quando l'avr fatto,
raccoglierete il resto del mazzo mettendolo da parre.
Ora voltare le spalle allo spettatore e chiedetegli di sce
gliere una delle cinque carre, di mosrrarne la faccia al pub
blico e quindi di rimetterla tra le altre quattro, di mesco
larle e posarle di nuovo in fila sul tavolino, a faccia in gi.
Ora, nemmeno lui sa qual la carta prescelta.
A questo punto, potere voltarvi e riprendere in mano le
carte. Apritele a ventaglio con le facce verso di voi e me
morizzare la posizione e il valore di ciascuna, dalla prima
alla quinta. Esempio: se le cinque carte fossero, da sinistra

La divinazione nel mondo antico


Divinare ha sempre signi ficato prevedere per grazia
.
della divinit o degli astri. I..: inrerrogazione rivolra agli
di perch permettessero di prevedere questo o quello .
aveva come pratica principale l'esplorazione dei visceri

degli animali, da parte dei cosiddetti aruspici, greci e
. romani. Al tre previsioni erano fatte dagli uguri, che

i n terpretavano, per esem p i o , i l canto degl i ucce l l i .

. Anche Cicerone fu ugure e non esit a prendere deci


sioni secondo sue i nterpretazioni del volo degli uccelli.

****************************

130
a destra, il sette di quadri, la donna di cuori, l'asso di fiori,
il sei di picche e il tre di quadri, dovreste memorizzare,
nell'ordine: 7, D, l , 6, 3. consigliabile ripetere mental
mente la combinazione per tre o quattro volte per ricor
darne l'esatta successione.
Ora non vi resta che infilare le cinque carte nella tasca,
in cui avete gi nascosto le prime quattro. Tenendo la ma
no in tasca dire allo spettatore di concentrarsi sulla propria
carta, sul suo valore e sul seme, e di cercare di trametterve
la mentalmente. Fingete di cercarla nella vostra tasca e ...
tirate fuori, una alla volta, le quattro carte nascoste inizial
mente, disponendole sul tavolino a faccia in gi. Agli
occhi di tutti, ne avete lasciata in tasca una.
<<Per cortesia, vuole dirmi a quale carta sta pensando?
chiederete ora allo spettatore; e quando lui ve lo riveler
aggiungere te: <nfatti ho recepito il suo pensiero. In tasca
me ne rimane soltanto una!)) E cos dicendo, scoprite le
quattro carte che stanno sul tavolino rovesciandole a faccia
in su. Quella pensata dallo spettatore non c' e lui non si
render conto che non sono le stesse di prima, perch
delle cinque aveva visto soltanto la propria.
Adesso voi prelevate velocemente tra le carte che avete
in tasca e che avete memorizzato quella giusta.
Non vi resta che tirarla fuori con un gesto solenne e
spettacolare e un allegro Et voil!))

131
Silvan, oltre che illusionista di fama mondiale, a nche studioso di ' arte magican.
Lo testimonia la foto qui sopra, scartata nel suo studio durante la stesura di questo trattato.
Lo circondano migliaia dj volumi, alcuni dei quali d i inestimabile valore bibliografico.
Appendice

Magie-pillole di storia

Per quanto impegnative io consideri le pagine di questo


trattato, non le ritengo la sede ideale per una vera e pro
pria storia della magia, anche sommaria. Ci richiedereb
be un approfondimento forse eccessivo, rispetto ai propo
siti divulgativi che mi prefiggo.
D'altra parte, su tale argomento esiste gi una mia ope
ra di ampio respiro. Si tratta di quell'Arte Magica edita da
Rusco n i nel 1977, che mi cost anni di fatiche, per altro
rimaste piacevolissime nel mio ricordo, perch io amo
molto tuffarmi e vagare in apnea dentro libri e libroni che
trattano la materia che sta tanto a cuore a me e a voi.
Anche se questo trattato rivolto principalmente agli
aspiranti prestigiatori (di qualsiasi et) , mi pare giusto che

133
il lettore possa gustare, ogni tanto, una "pillola" di storia
della magia. Ci resta vero anche se il terzo millennio si
presenta permeato da uno spirito altamente tecnologico. I
computer sono sempre pi sofisticati e l'ingegneria geneti
ca, con la clonazione e i cibi transgenici, genera inquietan-
t1 mterroganvt.

Il fascino della magia (sempre intesa, sia chiaro, quale


sinonimo di prestidigitazione) dato in primo luogo dalla
sua veneranda antichit. Nella storia dell'essere umano, e
addirittura anche nella sua preistoria, compaiono espo
nenti di quella casta magico-sacerdotale che si dicevano
depositari di un sapere non accessibile ai comuni mortali.
I loro poteri si esplicavano attraverso pratiche arcane e
incomprensibili, grazie anche all'appoggio che veniva loro
concesso e garantito dalle autorit, da re, imperatori e
capipopolo, a ogni latitudine.
Ripercorriamo qualche suggestivo spicchio di storia
senza entrare troppo nei dettagli. Sono certo che anche il
profano trover questo percorso affascinante.
Ecco: fingiamo per un momento di essere ospiti di una
trasmissione televisiva in cui bisogna rispondere a una
domanda: qual il primo prestigiatore di cui la storia ha
conservato il nome? Risposta: un certo Tettet di Tat
rusenerefu, il quale, quasi 5000 anni fa, a ben centodieci
anni d'et (eh, s, i prestigiatori sono longevi . . . ) si esib di
fro n te al faraone Cheope. Esegu allora un gioco curioso,
riattaccare a un'oca la testa appena mozzata. La storia
vuole che il gioco sia stato ripreso da altri prestigiatori
secoli e millenni dopo, con una cruenta e incredibile
variante, forse gi nota anche a Tettet. Eccola.
Le oche erano due, una bianca e una nera. Le loro teste
mozzate si scambiavano proprietaria, in modo che l'oca
nera prendeva a starnazzare in scena con la testa bianca,
mentre il prestigiatore teneva in braccio quella bianca con

134
la testa nera . . . Il trucco di questo gioco si perde nella notte
dei tempi, cos come l'origine della parola mago.
A questo punto spero di aver sollecitato al massimo la
vostra curiosit. Troviamo la parola imga presso i Sumeri,
con il significato di sacerdote. Per gli Assiri, il maga era un
sacerdote-stregone, mentre analogo significato era attri
buito, presso i Babilonesi, alla parola rag-mag. Tra i Per
siani lo stregone si chiamava magush, mentre per i Greci
era magos e, per i Latini, magus. E per Enzo Tortora? Egli
fu il primo a presentarmi in televisione molti anni fa. Mi
'

annunci dicendo: ((E un giovane di Venezia che non so


come definire: giocoliere . . . prestu . . . presta . . . Bo h? Ve lo
dir lui stesso!
Mi soffermer ancora per qualche pagina sulla storia
"seria" della magia e sui testi che ne costituiscono il fonda
mento.

Al Colosseo con i fantasmi di Messer Benvenuto

Anche la lettura pu essere "magica" . O meglio: si diventa


prima e pi facilmente maghi se non si trascura lo studio
delle opere di magia del passato. Altrettanto opportuno
l'approfondimento delle vicende che hanno reso celebri i
grandi maghi e certe personalit dell'arte e della scienza
che, di secolo in secolo, hanno conquistato posizioni di
rilievo nella storia del sapere e talvolta anche in quella del
.

mistero.
Al c u n i esempi s o n o Apo l l o n i a di Tiana, P i tago ra,
Virgilio, Archimede, Pico della Mirandola, Nostradamus,
Gerolamo Cardano, Cagliostro, Pinetti, Mesmer, Bosco,
Houdini e si porrebbe ancora continuare.
L'ho sperimentato io stesso: studi del genere mi sono
stati sempre di grande aiuto, ora per definire particolari di
un certo esperimento ora per organizzare un determinato

135
Prestidigitazione: una storia di parole
L'abilit nell'uso delle mani per ingannare l'occhio dello
spettatore ha tre aspetti sostanziali: far apparire un ogget
to, fa rlo s parire o scam b iarlo con un altro oggetto.
Destrezza e prestidigitazione sono, in tal senso, sinonimi.
In particolare, prestidigitazione deriva da una combinazio
ne latina che significava "muovere presto le dita". In ingle
se, nel termine legerdemain stata fusa l'espressione fran
cese leger de main, rraducibile in italiano come "leggero di
mano" oppure "dal tocco leggero" .

programma, come quello teatrale su Roberr-Houdini; ma,


soprattutto, mi hanno permesso di acquisire quell' elemen
to in pi che, se fosse mancato, avrebbe impedito all' espe
rimento e al programma di diventare un rutto armonica
mente gradevole e convincente.
Sono convinto che agli eventi magici (come !evirazioni,
sparizioni, vivisezioni, trasformazioni, divinazioni o mani
polazioni) accada qualcosa di simile a ci che capita alle
pierruzze del caleidoscopio, le quali sono sempre le stesse,
vero, ma a ogni rocco il loro agglomerarsi assume un
aspetto completamente nuovo e suggestivamente diverso.
Altrettanto certo che un aspirante mago , affrontando
la magia nelle sue molteplici sfaccerrarure, non deve di
menticare che per riuscire bisogna anche essere artisti ,
ossia sentire in s una naturale disposizione per il palco
scenico, ovviamente nel senso pi nobile, cio restando
pronti al sacrificio e al continuo superamento di s attra
verso lo studio e l'esercizio.
Facciamo dunque un deciso tuffo nel passato.
E che passato! Cesemplare cultore di magia che vi pro-

136
pongo si chiama, infatti, Benvenuto Cellini. S, proprio
lui, il grande fiorentino vissuto tra il 3 novembre 1 500 e il
1 3 febbraio 1 57 1 . Suo padre, che era muratore, ne voleva
fare un musicista ma ben presto fin per accettare la sua
vocazione per il disegno e l'oreficeria mettendolo a botte
ga presso un orafo fiorentino.
Vi risparmio altri particolari, peraltro interessantissimi,
della vita di Benvenuto, il quale pass anni e anni in car
cere per risse e sparatorie, alternandoli a brevi, fecondi
periodi creativi presso corti italiane e straniere e fin poi,
purtroppo, in miseria e solitudine! Ma, per nostra fortuna,
scrisse rime e soprattutto le pagine della Vita, la sua famo
sa autobiografia, da cui si apprende il suo grande desiderio
di imparare l'arte avvincente e meravigliosa dei prestigi
nonch quella del negromante, che poi la capacit di
evocare le anime dei defunti e di conversare con loro. E il
Cellini scrive di aver fatto ci partecipando a notturne e
sinistre sedute magico-negromantiche a Roma, nel bel
mezzo del Colosseo, dove gli sarebbe capitato di incontra
re gigantesche figure di demoni)) .
Sar vero? Non sar vero? A me viene il sospetto che si
sia trattato di un gioco di specchi e forse addirittura di
un'anticipazione del principio della lanterna magica, dive
nuta realt, come noto, proprio tra Cinquecento e Sei
cento . . .

Dal serraglio di Tommaso Garzoni


alla strega buona di Reginald Scot

Appena qualche decennio dopo gli esperimenti del Cd


lini, ecco quelli fatti da Tommaso Garzoni ( 1 549- 1 5 89) .
Questo incontentabile ricercatore di dati e curiosit di
ogni genere in realt si chiamava Ottaviano; ma lui si scel
se il nome di Tommaso allorch, nel 1 566, dopo aver stu-

137
diato legge a Ferrara e a Siena, entr, quale religioso, nella
Congregazione Lateranense a Roma.
La scelta del nuovo nome legata al mito dell"'incre
dulit" dell'apostolo Tommaso, che, come noto, volle
toccar con mano le piaghe di Cristo per poter credere alla
sua resurrezione. Un uomo spinto da tanta curiosit come
il Garzoni poteva non occuparsi di magia?
Infatti ci ha lasciato memoria di stupendi prestigi gio
colatori senza l'operazione del demonio nonch una cita
zione davvero importante: quella dell'attivit prestidigita
toria dell'ingegnere e matematico ebreo Abramo Colorni
di Mantova, che fu al servizio dei Gonzaga. Nella sua
opera Il serraglio de gli stupori del mondo (di cui possiedo
una copia pubblicata a Venezia nel 1 6 1 3) il Garzoni lo
ricorda come abile prestigiatore nei giochi con le carte.
Altri giochi citati dal Garzoni sono quello dell'uovo che

Magia e religione
Lo splendore del sole e il precipitare della pioggia hanno
stupiro l'uomo primitivo quanro l'alternarsi del giorno e
della notte e il manifestarsi di ogni alrro fenomeno natu
rale. Da tale stupore, fattosi ora esulranza ora timore e
ora speranza, sarebbero nati prima un vago "timor magi
co", poi l'idea che dietro ogni manifestazione della natu
ra si celasse la volonr di un essere sovrannaturale insie
me alla certezza dell'efficacia della preghiera e del riro
per modificare tale volonr. Era nata la religione. E chi
al rito sapeva dare l'intonazione giusta per convincere la
narura e i suoi invisibili dominatori aveva in pugno il
potere.

138
diventa di carbone, quello dell'uovo che, posto sotto un
cappello, scompare, e quello della moneta che balla sotto
il bicchiere.
Chiudo questo sguardo all'epoca rinascimentale citan
do un altro illustre cinquecentista, quel Reginald (o Rey
nold) Scot, dotto inglese del Kent, il quale divise i propri
studi tra il mistero e il giardinaggio. Sua l'opera The
Discovery of Witchcraft (La scoperta della stregoneria) ,
scritta nel 1 5 84. Scot, volendo veder chiaro in un processo
contro una certa Margaret Simons, cacciata appunto di
stregoneria, raccolse notizie su vari "prodigi" con l'aiuto di
un prestigiatore francese, certo Giovanni Caureres. Riuscl
cos a dimostrare che il demonio non c'entrava per niente
e che si trattava di semplici artifici.
A distanza di ol tre quattro secoli anch'io e altri pi
bravi di me cerchiamo, fuori dal contesto teatrale, di di
mostrare la stessa cosa, sostenendo che in tutto ci che
trascende i fenomeni naturali un buon 99% spetta all'a
stuzia e al trucco. Ma c' ancora chi pensa il contrario.
La ragione di tale convinzione sta nel fatto che nella
profondit dell'animo umano troppo fortemente radica
to il bisogno del miracoloso.

Anche le carte hanno una storia

Non facile riassumere la storia dei giochi di carte, dei


loro misteri, tipi, formati e impieghi.
Questi ultim i , ad esempio, vanno dal passatempo in
famiglia ai rischi dell'azzardo, dalla divinazione alla profe
zia, oltre che ai giochi di prestigio.
E poi ci sono le combinazioni a cui possono essere sot
toposte le carte, che sono praticamente senza fine.
I soli Arcani Maggiori dei Tarocchi, che sono in tutto
vemidue, possono combinarsi tra loro miliardi di volte.

139
Il fatto che le risposte dei cartomanti, cio di chi inda
ga sul futuro attraverso le carte, possano essere, in pratica,
infinite, fa s che ognuno di noi abbia a chiedersi, per
curiosit ma anche per cultura, da quando le carte accom
pagnano l'evoluzione della cultura e dello spirito umano.
E da quanto tempo, vi verr anche voglia di chiedermi,
a questo punto, le carte imperano nel mondo della presti
digitazione?
Impossibile dare una risposta anche approssimativa.
Ma ricorrendo a Reginald Scot, si sa per ceno che nel 1 584,
l'anno della pubblicazione della sua Discovery ofWitchcraft,
oltre ai giochi con i bussolotti e con le monete esistevano
da tempo giochi con le carte.
Non da trascurare la notizia che, nel Seicento, l'ingle
se lsaac Hawkes riusciva a soffiare su un sette di quadri e a
trasformarlo in un fante o in una regina.
Insomma, a quale epoca pu essere fatta risalire l'inven
zione delle carte da gioco?
Turto cominci, pare, in Cina, intorno all'anno Mille.
La loro prima citazione storica contenuta in un'opera

La magia paura natura


Al tempo di Cellini e di Sco t l'arte magica aveva rag
giunto un punto particolare: ormai erano stati superati
gli aspetti originari della magia, che s i era basata per
secoli sull'i nespicabile e sul misterioso ed era stata il
mezzo con cui l'uomo si ribellava all'inesorabilit della
morte e a quanto di incomprensibile l'opprimeva. Gi
nel tardo medioevo maghi e illusionisti potevano ricon
d u rre gli avve n i m e n t i p i cont urbanti per l ' a n i m o
umano a fatti e a cose naturali.

140
cinese del Duecento, il secolo in cui apparvero anche in
Europa, da dove poi si diffusero in tutto il mondo. Per i
Cinesi il mazzo si componeva di trenta strisce di piccole
immagini di imperatori, imperatrici e personaggi di corte,
mentre i semi erano costituiti da monete raffigurate in
file. E si arriv a mazzi composti da ben 1 42 carte.
Ma c' chi considera le carte un'invenzione araba, o
saracena, come si diceva nel medioevo, quando si chiama
va Saracina la parte del mondo di popolazione araba. Ecco
perch si pensa che le carte siano state introdotte in Eu
ropa dai Saraceni che dominarono la Sicilia nel secolo IX.
Comunque, cuori, quadri, fiori e picche sono nati in
Francia e da seicento anni fanno concorrenza a coppe,
denari, bastoni e spade, cio alle immagini delle ben note
carte di origine regionale.
La stragrande variet di tipi che ormai le carte da gioco
possono vantare anche nel formato (esistono addirittura
carte da gioco rotonde) ha favorito la nascita e lo sviluppo
di un collezionismo al quale anch'io non ho saputo n
voluto resistere. Possiedo infatti una collezione che conta
oltre settecento mazzi e che comprende carte da gioco
d'uso comune ma anche numerosi esemplari di mazzi che
appartennero a famosi prestigiatori del presente e del pas
sato.

141
.

- l" c

, ..... ... \
'.;. 4 . ..
..

In senso orario, dal


l'alto a sinistra: Silvan
con Rossella
Giannelli, Milly
Carlucci, Maria
Grazia Cucinona,
Valeria Marini e
Anna Falchi.
Un magico saluto

In conclusione di questo trattato sento un dovere che


pi forte di ogni norma editoriale: l'omaggio alle mie col
laboratrici. Fra poco ne elencher i nomi e le funzioni e
capirete perch non potevo chiudere meglio il libro.
Ho amato e amo il mio mestiere appassionatamente.
Non l'ho mai barattato n contaminato con altre ambizio
ni, perch la magia stata, per me, una vera vocazione.
Che io l'abbia praticata bene oppure male, non tocca a me
dirlo; ma cerro che fin da bambino non ho mai concepi
to il proposito di fare, da grande, qualcosa di diverso dal
l' illusionista.
Tant' vero che ho farro di questa professione, che non
esito a definire la pi bella del mondo, quel che si fa di un
abito che non passa mai di moda: non ho mai pensato di
cambiarlo proprio perch sempre di perfetta attualit.
Lo dimostrano le rrentotto copertine a me dedicate dalle
pi importanti riviste italiane, le migliaia di spettacoli rea-

143
trali e televisivi che ho tenuto dall'inizio della mia carriera:
dalle innumerevoli serie in prima serata dei miei "Sim Sala
Bim", passando a "special" e serate d'onore del sabato sera
fino alle pi recenti esibizioni in prima serata, che hanno
ottenuto indici di ascolto pari a quelle delle rockstar.
Inoltre, mi piace ricordare la mia attivit di "testimo
niai" in numerosi spot pubblicitari televisivi che mi vedo
no in azione con divertenti attivit prestidigitatorie!
Ma la domanda di apertura di questo magico saluto :
sapete che cosa accomuna famose attrici come Carroll
Baker (la famosa interprete di Baby Do/{) , Senta Berger,
lngrid Bergman, Marlene Dietrich, Anita Ekberg e Rita
Hayworth? Sono state fatte sparire, )evitare e addirittura
sono state sottoposte a vivisezione . . . dai loro partner! S,
perch, ognuna di loro, all' inizio della propria carriera,
stata compagna di lavoro di un noto illusionista!
Ecco perch mi sento in dovere di chiudere in gloria
questo trattato rendendo omaggio ad alcune splendide e
straordinarie creature che, collaborando con me, hanno
contribuito a far apprezzare la mia arte al grande pubbli
co, alcune come mie assistenti, altre quali mie collabora
trici a questo o quel gioco, altre ancora quali presentatrici
o compagne di spettacolo e di trasmissione.
Le elenco in ordine alfabetico. Cavalleria mi impone,
infatti, di non farvi pensare a un ordine diverso, cio di
bravura, di bellezza o, peggio che mai . . . di et!
Faccio una sola eccezione, citando prima di ogni altra
l'insostituibile Rossella Giannelli (che, lasciatemelo dire,
quella che ho assoggettato pi a lungo ai miei "magheg
gi"). E ora continuo l'albo d'oro delle impareggiabili e bel
lissime mie "aiutami", esprimendo un grato pensiero per
Chelo Alonso, Ursula Andress, Priscilla Anselmo, Monica
Altieri, Isabella Biagini, Benedicta Boccoli, Clarissa Bure,
Gabriella e Milly Caducei, Raffael la Carr, Marlene

144
Charrel, Maria Grazia Cucinona, Emma Danieli, Giada
Desideri, Anna Falchi, Scilla Gabel, Loretta Gaggi, Evelyn
Hanack, Yvonne Harlow, Sylva Koscina, Gina LoBo
brigida, Beba Loncar, Ketty Marazova, Valeria Marini,
Tina M arquand, Alessandra Martinez, M i ra Medic i ,
Omelia Muri, Lucia Nardell i, Sydney Rome, Carmen
Russo, Maria Teresa Rura, Susanne Walden.
A tutte loro un bel grazie, e a voi . . . un magico saluto!

145
Alcuni a nni or sono, S ilvan ricevette una telefo nata: Pronto, sono Copperfield,
vorrei conoscere i l Maestro . Nacque cosl l ' i ncontro fra i due g rand i i llusionisti,
. .

qui ri tratti nello studio romano di S i lvan, al G ian icolo, accanto al


" Presti giatore", u n automa del 1 830 attribuito a Robert- Houdi n.
Nota bibliografica

Per saperne di pi: tutti i capolavori


della storia della magia

Avrei potuto concludere questo trattato con una stermina


ta bibliografia, elencando opere su opere fra le innumere
voli che sono state dedicate, nei secoli, all'arte magica. Ma
cos non avrei fatto altro che un elenco di scarsa utilit per
chi si accosta a tale arte per la prima volta e vuole praticar
la, oltre che sondarne il passato.
Ma non posso non citare le fonti principali alle quali io
stesso ho attinto, allorch ho fatto riferimento a personag
gi e circostanze storiche della prestidigitazione. Gli autori
che elenco rappresentano veramente il fondamento di
ogni conoscenza in materia, ed doveroso per me farveli
conoscere, anche se rimane il problema che le loro opere
non sono state tradotte in italiano. Per questo, ai dati bi
bliografici fondamentali faccio seguire un brevissimo
cenno sul loro contenuto. Alla fine, vi rinvio a un'altra

147
mia opera dedicata alla storia della magia e che potrete
consultare in biblioteca, dato che in libreria esaurita da
an m .
.

I primi "classici" di storia dell'arte magica sono: The


Old and New Magie di Henry Ridgely Evans (Chicago,
The Open Court Publishing Company, 1 909) e Higher
Magie di Oscar S. Teale (New York, Adam Press, 1 920) .
Al libro di Evans dobbiamo rivelazioni e scoperte quan
to mai suggestive: si va dall'origine della parola "magia"
alla descrizione di congegni come quelli degli antichi altari
egizi, grazie ai quali, accendendo il fuoco, si provocava l'e
bollizione dell'acqua, il cui vapore metteva in azione altri
meccanismi. Importanti sono anche gli accenni di Evans
alla grandezza del nostro Giuseppe Merci da Orbetello, in
arte Pinetti, massimo rappresentante della prestidigitazio
ne settecentesca.
Higher Magie di Teale, iniziato nel 1 9 1 2, oltre a un' effi
cace storia dell'arte magica, contiene alcuni spunti e rive
lazioni di particolare suggestione. Parla ad esempio di
Virgilio come mago e gran matematico e afferma che la
magia applicata un'arte e una delle pi affascinanti e
sublimi forme di divertimento. Oltre ai numerosi giochi
svelati, propone immagini interessantissime dal punto di
vista storico, dalla fotografia dell'autore alla tavola di Paul
Gustave Oor, che illustra il biblico "miracolo" della verga
t ras fo r m a t a da Mos in serpente.
Con gli anni Trenta arriva Story of Magie di John
Mulholland (New Yo rk, Cornwall Press e Loring and
Mussey, 1 93 5 ) . un testo davvero eccellente, scritto da
uno dei prestigiatori pi competenti dell'inizio del No
vecento. Notevole anche la sezione illustrata, che contie
ne foto inedite di grandi prestigiatori, quali Harry Keller,
Goldin, Thurston, Houdini e Cardini, oltre che dell'auro
re stesso.

148
Ben sette volumi compongono l'opera dell'americano
Harlan Tarbell ( 1 890- 1 960). Si intitola The Tarbell Course
of Magie e ha avuto pi editori. I primi cinque volumi
furono pubblicati a New York dalla Tarbell System tra il
1 927 e il 1 942, con continui aggiornamenti. Il sesto volu
me, curato da Bruce Elliott, ha visto la luce nelle edizioni
di Louis Tannen di New York, come anche il settimo, che
stato scritto da Harry Lorayne e illustrato da Ed Mishell.
Attualmente in corso di aggiornamento l'ottavo volume,
sempre con pieno rispetto dell'impostazione che, fin dal
l'inizio, Tarbell aveva dato al proprio lavoro di ricerca e di
spiegazione dei giochi. un vero e proprio trattato sulla
prestidigitazione dalla A alla Z. Infatti, inizia con lo studio
della magia degli stregoni delle foreste africane, dei sacer
doti-maghi dell'antico Egitto e dei custodi-maghi dei tem
pli del paganesimo. Il tutto descritto da una penna davve
ro straordinaria e fondato su una cultura specialistica
Immensa.

Al tra opera fondamen tale sull'arre del prestigiatore,


nonch sulla sua storia, resta certamente l' Histoire de la
prestidigitation di Max Dif (Limoges, Lathire et Pecher,
1 97 1 - 1 974) . Anche se menzionando il contributo dei
grandi prestigiatori ali' arte magica tratta con particolare
riguardo quelli francesi, quest'opera colossale va conside
rata forse come la p i completa e aggiornata di ogni
tempo. Inizialmente stata pubbl icata a dispense, e in
seguito raccolta in tre volumi di 450 pagine ciascuno, con
oltre 700 illustrazioni, comprese quelle fotografiche.
Quasi contemporaneamente all'opera di Max Dif, nel
1 973 usciva, presso la Thomas Y. Crowell Company di
New York, The lllustrated Histo ry of Magie di Milbourne
Christopher. il pi completo testo illustrato di storia
della magia. I n copertina riprodotta una scultura i n
legno dell'italiano Antonio Grasso, intitolata Il prestigiato-

149
re e raffigurante un mago intento a eseguire il cosiddetto
"gioco dei bussolotti". Quest'opera di Christopher un
testo fondamentale per la rievocazione della storia della
magia dal 1 700 a.C. alla fine degli anni Sessanta.
Per lo studioso che volesse approfondire qual stato il
contributo della magia allo sviluppo della cultura filosofi
ca e la storia degli eventi prodigiosi attraverso i secoli,
consiglio di leggere l' Histoire de la Magie et de ses Dogmes
d i Louis Chochod, edito nel 1 9 4 9 e successivamente
ristampato dalla Payot di Parigi nel 1 97 1 . Non parla dei
prestigiatori nel senso corrente della parola, bens dei per
sonaggi che hanno praticato la magia nella sua globalit, e
si basa su approfondite ed esaurienti ricerche bibliografi
che e storiche. Infatti tra gli argomenti trattati figurano la
magia nella Bibbia, la magia e la scienza dei Caldei, le dot
trine segrete dell'antico Egitto e dell'Estremo Oriente, la
magia in Grecia e a Roma, quella medioevale e dei tempi
moderni in Europa.
Infine, il lettore che voglia ripercorrere la cultura magi
ca in tutte le sue ramificazioni e ritrovarla sviscerata nei
giudizi dei personaggi storici che l'hanno praticata, pu
accostarsi alle opere che seguono e che dell'arte magica
costituiscono il sommario pi ricco e documentato.
Si pu cominciare con i fohn Booth Classics del 1 9 4 1 ,
e proseguire con Psychic Paradoxes (New York, Prometeus
Book, 1 984) in cui si incontrano i pi noti "mentalisti"
stat u n i te n s i , come Anneman , D u n n i nger, Kuda B ux,
Mardoni, Tom e Liz Tuckers, Uri Geller e altri. L aspirante
prestigiatore si trover di fronte alla fenomenologia dello
spiritismo e ai prodigi psichici effettuati dai pi celebri
medium d'America.
I sopra citati Classici di John Booth, autore che recente
mente mi ha chiesto di scrivere la prefazione alla sua pros
sima opera, comprendono la trilogia A Conjurer's Re-

150
minescences, Forcing Ahead in Magie, Marvel of Mistery,
ristampati tra il 1 944 e il 1 9 5 3 da S u p reme Magie,
Bideford, Devon, in Inghilterra, Wonder Magie del 1 986,
Dramatic Magie del 1 988, Creative World of Conjuring del
1 990, Conjurians' Discoveries del 1 992, The Fine Art of
Hocus Pocus del 1 996 e Keys to Magic's lnner World, edito a
Water Town, nel Massachusetts, nel 1 999. Alcune di que
ste opere sono ancora disponibili presso la Ridgeway
Press, di Las Alamiros, 1 2032 Monteciro Road, Cali
fornia, u . S . A .
Sono tutte opere grazie alle quali ci si pu immergere
in un bagno di cultura davvero rivitalizzante, grazie alla
prosa colta ma estremamente chiara di un grande scrittore
come John Boorh, il quale vi prende per mano e vi ac
compagna attraverso ogni branca della magia. L'aurore
spiega rutto ci che accaduto nel mondo della prestidigi
tazione attraverso l'attivit dei suoi principali protagonisti,
compresa la spiegazione di vari giochi. Per la freschezza
della testimonianza sulla storia della magia dal 1 940 a
oggi vissuta in prima persona e non tratta da resti altrui,
Boorh considerato il pi grande scrittore conrempora-
neo m marena.
o

Un consiglio per chi non pu superare le difficolt di


una lingua diversa dalla nostra e vuole comunque affron
tare la storia e prepararsi al gioco di prestigio in generale:
procuratevi o consultate in biblioteca le opere che ora
citer e che hanno avuto un aurore di alta specializzazio
ne. Carlo Rossetti, i n torno alla met del Novecento, ha
racco lto in vo lume le proprie esperie nze magich e , a
cominciare da quelle di canomagia, nel fondamentale
Magia delle carte (Milano, Hoepli, 1 943). Ancora Rossetti
ha scritto, sulla presridigirazione in generale, Il trucco c'
ma non si vede, della stessa casa editrice. Si tratta di opere
gi citate e commentate in ogni bibliografia che si rispetti,

151
perch costituiscono il meglio di quanto la nostra lettera
tura magica ha prodotto fino ai giorni nostri.
Per chi vuole approfondire il tema storico dell'arre che
lo appassiona, ricordo ancora che possibile trovarne un
esauriente svolgimento nel mio illustratissimo Arte magica
(Milano, Rusconi, 1 977) , il cui sottotitolo Illusionisti,
trucchi e magie di tutti i tempi ne annuncia chiaramente gli
intenti storiografici.
Vorrei infine ricordare alcuni autori contemporanei ita
l iani che in questi ultimi anni hanno pubblicato, per
diversi editori o in proprio, libri di impostazione manuali
stica, cio destinati al pubblico "profano" e non ai profes
sionisti della magia. Si tratta di autori degni di tutta la
mia stima e del mio rispetto: Alexander, Tony Binarelli,
Marco Casellato, Alfredo Castelli, Salvatore Cim, Carlo
Faggi, Stefano Macri Masi, Vito Maggi, Martin, Dario
Moda, Carmelo Picco l i , Massimo Polidoro, Vi n icio
Raimond i , Jean Xueref, Fernando Riccardi, Riccardo
Romagnoli, Sales, Zelpy.
Chiudo citando l'Universit Italiana di Magia immeri
tatamente intitolata al sottoscritto, la Silvan Magie Aca
demy, di cui fanno parte, in numero chiuso, venti allievi.
Questi partecipano a due stage annuali tenuti da famosi
maghi italiani e stranieri. Lindirizzo il seguente: Pro
fessor Attilio Rampazzo, Via Risorgimento, 40 - 3 5030
Selvazzano Dentro (Padova) .
Per chi naviga in Internet, segnalo il mio sito:
www.silvanmagic.com

152
Tutti i libri di Silvan

I..:Autore di questo Trattato ha tenuto, per ben diciotto an


ni consecutivi, una rubrica di magia sull'autorevole e ben
noto periodico italiano di prestidigitazione del C . M . ! . ,
Magia Moderna. Inoltre, ha pubblicato le opere librarie
che seguono:
Giochi di Prestigio - Silvan vi svela i suoi segreti, Milano,
Mondadori, 1 97 1 .
Manuale di Silvan, Milano, Mondadori, 1 974.
Arte Magica - Illusionisti, trucchi e magie di tutti i tempi,
Milano, Rusco n i, 1 977.
I miei giochi pi belli, Milano, Sperling & Kupfer, 1 977.
Supermagic, Milano, Mondadori, 1 984.
Giochi di carte di un grande mago, Milano, Mondadori,
1 986.
Giochi di prestigio di un grande mago, Milano, Mondadori,
1 986.
Il grande Silvan. Speciale Magia (Quattro vol u m i ) -
Milano, Walt Disney, 1 992.
Il mondo dell'occulto, Milano, Sperling & Kupfer, 1 994.
!! libro magico di Silvan, Milano, De Agostini, 1 99 5 .

Le fotografie di questo libro sono di: Elisabetta Catalano,


Giovanni Cozzi, Rino Petrosino, Bruno Oliviero, Rino
Bari/lari, Sandro Canestre/li, Michele Rutiliano, La Malfa
Tramontano, Franco Giamporcari, Auliano, Gino Valentino,
Palladium Print, Reporter Associati.

153
J.K. Rowling
HARRY POTTER
E LA PIETRA FILOSOFALE

Harry Potter un predestinato: porta in fronte


una cicatrice a forma di saetta e provoca strani fe
nomeni, come quello di farsi ricrescere in una not
te i capelli inesorabilmente tagliati dai perfidi zii.
Tuttavia al suo undicesimo compleanno il mondo
. . . . . . . .
m1stenoso cm appartenevano 1 su01 gemton, ucci-
si da un essere malefico, comincia a rivelarsi: vola
no gufi nel cielo, uomini avvolti in mantelli confa
bulano tra loro, donne-gatto attendono alla sua
porta, piogge di lettere lo inseguono fin su un'iso
la deserta. Un gigante improvvisamente apparso
gli svela la sua natura e il suo destino, e Harry Pot
ter si appresta a frequentare una prestigiosa scuo
la di magia. Qui l'inventiva dell'autrice si scatena:
ogni cosa nel fantastico mondo scolastico preci
sa, particolareggiata, eppure inaspettata, la magia
si presenta come la vera vita, e strega anche il let
tore allontanandolo dal nostro mondo che gli ap
parve ora monotono e privo di sorprese. Il risve
glio dalla lettura lo lascer pieno di nostalgia, ma
ancora illuminato dai riflessi di questo lussureg
giante fuoco d'artificio.

MISTERO, MAGIA, UN CAST SPETTACOLARE


E UNA TRAMA PERFETI'A: IL DEBUTI'O DI UNA
MERAVIGLIOSA SCRITTRICE E NARRATRICE.
BooK TRUST

'----- SAL.ANI EDITORE --------./


Finito di stampare
nel mese di gennaio 200 l
per conto della Adriano S al ani Editore s.r. l .
da G . Canale & C . S . p . A .
Borgaro T. se (Torino)
Printed in Italy

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