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CRITERI PER DEFINIRE UNA SOSTANZA COME NEUROTRASMETTITORE

Sintesi neuronale

Rilascio Ca2+-dipendente.

Riproducibilit dellazione.

Meccanismi di terminazione del segnale

Attivazione di recettori specifici

Il nitrossido un neurotrasmettitore molto particolare, infatti un prodotto endogeno


gassoso che si trova nelle cellule a concentrazioni nanomolari, ha un emivita
brevissima, non viene accumulato allinterno di vescicole ma diffonde attraverso le
membrane per semplice diffusione e non ha recettori. La sua storia molto recente,
nel 1980 circa si identific una sostanza rilasciata dallendotelio dei vasi capace di
indurre vasodilatazione con conseguente riduzione della pressione a livello delle
resistenze periferiche. Venne chiamata EDRF e successivamente si scopr che veniva
bloccata dallossiemoglobina e dallanione superossido, che il suo precursore era la Larginina e se questa veniva metilata veniva bloccata e con essa anche lazione
dellEDRF. Successivamente si identific lEDRF con il nitrossido. E implicato in tutti i
sistemi del nostro organismo. A livello del sistema nervoso centrale modula la
trasmissione glutammatergica, potenziandola e favorendo il meccanismo dellLTP,
quindi coinvolto nella plasticit sinaptica e anche nella risposta nocicettiva. Causa
iperalgesia, ha un ruolo sia citotossico che citoprotettivo ed associato a patologie
come il Parkinson e la sclerosi multipla. A livello del SNP regola il flusso sanguigno
nelle resistenze periferiche, il rilasciamento degli sfinteri e lerezione peniena. E
anche un protettore della funzionalit cardiovascolare, infatti induce il rilassamento sia
dei piccoli che dei grandi vasi migliorando cos lossigenazione. Ha azione
antiaggregante e protettiva sullendotelio dei vasi. Agisce anche a livello del sistema
immunitario in quanto viene prodotto da tessuti stimolabili dalle citochine e qui
prolunga lazione dei linfociti T. Media anche lo shock endotossico in seguito ad un
rilascio massivo di istamina dai mastociti e ha un ruolo ambivalente nei tumori:
citoprotettivo perch induce lapoptosi e quindi ferma lavanzata delle cellule tumorali;
citotossico in quanto promuove langiogenesi e quindi permette lapporto di nutrienti
al tessuto tumorale.
Il nitrossido anche un radicale dellazoto, in uno stato di ossidazione intermedia per
cui pu sia ossidare che ridurre; reagisce in particolare con le proteine contenti gruppi
eme.
Il nitrossido sintetizzato a partire da un amminoacido che lL-argigina, attraverso
due reazioni successive mediate dallo stesso enzima, la nitrossido sintasi. Nella prima
reazione catalizza lidrossilazione dellarginina con formazione di idrossiargina e
consumo di 2 elettroni forniti dal NADPH e 2 dallossidazione dellarginina. Nella
seconda reazione avviene la scissione del composto con formazione di acqua,
nitrossido e L-citrullina. Viene consumato 1 elettrone e dato che il NADPH non pu
cedere un elettrone per volta, entrano in ballo FAD e FMN che fungono da accettori
temporanei di elettroni e li cedono uno per volta per la formazione di L-citrullina e
nitrossido.
La nitrossido sintasi quindi ha due domini : uno monossigenasico, sito che contiene il
gruppo eme, e uno reduttasico, sito di riconoscimento per i cofattori : FAD, FMN,

NADPH, tetraidrobiopterina e Calcio-calmodulina. La tetraidrobiopterina posta tra i


due domini e stabilizza il dimero ( serve quindi anche la diidropterina reduttasi per
tornare alle concentrazioni iniziali e catalizzare una nuova reazione), il donatore di
protoni e qui si lega anche la calcio calmodulina, indispensabile per il funzionamento
dellenzima e consente lallineamento dei due domini e il flusso di elettroni attraverso
questi.
Lenzima pu quindi monossigenare, ossigenare e ridurre.
Ci sono 3 isoforme della nitrossido sintasil, di cui 2 costitutive, ovvero sempre presenti,
la NOS 1 o neuronale e la NOS 3 o endoteliale ( si trova anche sul muscolo), e una
inducibile, la NOS 2. Queste si differenziano per la loro porzione amminoterminale: la
NOS 1 ha in questo porzione una sequenza PDZ che consente lancoraggio dellenzima
ad altre proteine, previo riconoscimento di altra sequenza PDZ. Fa parte della densit
postsinaptica glutammatergica, infatti la PDZ si trova nella proteina PSD95 che
consente il riconoscimento dei recettori ionotropici al glutammato e delle proteine del
citoscheletro. La PSD95 lega la calcio calmodulina chinasi e anche la NOS 1. Appena i
recettori AMPA e NMDA vengono stimolati, questi inducono lingresso del calcio
allinterno della cellula e dato che la NOS 1 e la calcio calmodulina sono subito sotto i
recettori glutammatergici, il calcio induce immediatamente lattivazione della calcio
calmodulina che poi attiva la NOS 1. Il legame tra la calcio calmodulina e la NOS 1
induce la sintesi di nitrossido. La sequenza PDZ pu legarsi anche all- sintrofina
situata nel sarcolemma a livello dei depositi di calcio della cellula. La NOS pu essere
modulata attraverso fosforilazione da parte della calcio calmodulina chinasi che quindi
la attiva, oppure dalla fosfochinasi c che fosforilandola la inattiva. Si pu avere anche
una modulazione della trascrizione della proteina attraverso dei fattori trascrizionali
come AP2 e CREB che promuovono la trascrizione del gene che codifica questa
proteina.
La NOS 2 invece non ha la sequenza PDZ, libera nel citosol ed inducibile nei tessuti
stimolabili dalle citochine e quindi negli epatociti, nei mastociti, nella muscola liscia e
in quella cardiaca e cos via. Il gene che codifica questa proteina ha due siti di
regolazione : quello sensibile al lipopolisaccaride che liberato dai batteri gram e
circola nellorganismo stimolando i tessuti e quello sensibile allinterferone gamma che
viene rilasciato in seguito alla risposta immunitaria, aumentando lazione del LPS.
Quando vengono espressi entrambi aumentano la sintesi della NOS 2. Possono anche
agire sui trasportatori di membrana facilitando lingresso dellL-arginina allinerno delle
cellule stimolabili dalla citochine.
La NOS 3 o endoteliale ha nellestremit amminoterminale due siti: uno di
palmitoilazione e laltro di miristilazione. Lacido palmitico e lacido miristilico sono due
componenti essenziali delle membrane, sia plasmatiche che interne). Il legame di
questi siti con i rispettivi acidi permettono lancoraggio della NOS3 sulle membrane.
Quando aumenta la concentrazione di calcio, si attiva la calcio calmodulina e questa si
lega alla NOS 3, distaccandola dalla membrana e attivandola. Quindi quando la NOS 3
legata alle membrana fosforilata e inattiva; quando viene defosforilata e si lega
alla calcio calmodulina si attiva. Il nitrossido pu agire da fattore di trascrizione ma
pu anche inibire la sintesi come inibizione da prodotto finale.
La NOS 1 sempre legata alle PSD95, la NOS 3 legata alle membrane solo se
inattiva; la NOS 2 quando presente disciolta nel citosol. Si legano tutte e 3 alla calcio
calmodulina ma con diversa affinit : infatti la NOS 2 ha un alt affinit per questa ed
sempre legata; invece la NOS 1 e la 3 hanno bassa agginit per la calcio calmodulina

e sono regolate dalla concentrazione di calcio, per cui quando il calcio diminuisce si ha
il distacco della calcio calmodulina e la NOS torna in forma inattiva.
I meccanismi attraverso cui agisce sono 3 : attiva la guanilato ciclasi, inibisce la
citocromo c ossidasi e attiva la prostaglandina PHG sintetasi.
Quando il nitrossido attiva la guanilato ciclasi si ha la formazione del cGMP a partire
dal guanosin trifosfato; il cGMP attiva a valle la protein chinasi GMPc dipendente ( G
kinasi) che inibiscono le fosfolipasi C, fosforilano i recettori per lIP3 posti sul reticolo
sarcoplasmatico e fosforilano anche le proteine contrattili come la tropomiosina.
Diminuisce il rilascio di calcio e ne facilita la fuoriuscita tramite le pompa Na+/Ca2+
determinando linibizione della contrazione della muscolatura liscia. Infatti il NO il
messaggero endogeno della terminazione della contrazione muscolare: la
terminazione rilascia acetilcolina che agisce sui recettori muscarinici m3 della cellula
endoteliale e tramite un aumento della concentrazione di calcio attiva la calcio
calmodulina che attiva la NOS che produce NO e passando attraverso le membrane
arriva alla cellula muscolare liscia promuovendo la formazione di cGMP che induce il
rilassamento della cellula.
Se viene stimolata la contrazione invece, in seguito al rilascio di ach, laumento del
calcio causa lo scorrimento delle catene leggere dellactina e della miosina( la fosforila
) inducendo la contrazione.
La citocromo c ossidasi lultimo enzima della catena di trasporto degli elettroni
mitocondriale e interagisce con lossigeno per formare ATP. In condizioni normali il
nitrossido si lega a questo enzima ma a bassa affinit. In condizioni di ipossia, laffinit
per lenzima aumenta e si lega preferenzialmente al posto del calcio, bloccando
lattivit dellenzima e impedendo la formazione di ATP per risparmiare quel poco
ossigeno rimasto e dato che c una scorta di ATP. Nellipossia cronica il glutammato
viene liberato in maniera massiva, stimola AMPA e NMDA, aumenta la concentrazione
intracellulare di calcio e il calcio stimola la NOS, aumenta il nitrossivo e si ha un
ulteriore inibizione della citocromo c ossidasi. Quando lipossia raggiunge la cronicit il
blocco costante dellenzima da parte del nitrossido induce lapoptosi.
Il nitrossido promuove anche la sintesi delle prostaglandine e pi ce ne sono pi dolore
si avverte.
Quindi il nitrossido pu indurre lapoptosi, ha azione antimicrobica e pu indurre la
morte dei mastociti che inglobano i batteri, migliora lossigenazione, migliora la
trasmissione in determinate sinapsi, induce vasodilatazione e rilassamento della
muscolatura liscia, induce shock endotossico, regola il ciclo coronarico permettendo
una corretta ossigenazione del cuore, genera vasodilatazione polmonare, modula la
trasmissione sinaptica potenziando il rilascio di glutammato, induce attivazione
comportamentale, ruolo nel fenomeno del LTP e se rilasciato in grandi quantit pu
indurre emicrania.
E un modulatore retrogrado infatti una volta rilasciato nellelemento postsinaptico
torna al pre glutammatergico per potenziare la liberazione di glutammato.
Viene metabolizzato immediatamente, agisce con lossigeno per generare no2- e
perossinitrito che poi diverr nitrato ed tossico. Agisce con tutte le proteine
contenenti ferro, forma nitrosammine e modifica gli acidi nucleici, pu anche avere
azione cancerogena in seguito a modificazione di questi ultimi.

Listamina non supera la bee quindi abbiamo sia una sintesi cerebrale che periferica.
La troviamo nei neuroni, nei mastociti e nelle cellule endoteliali. Origina
dallamminoacido istidina per decarbossilazione, quindi rimozione del gruppo
carbossilico; lenzima simile alla dopa decarbossilasi ma specifica. E inducibile a
seconda della concentrazione di istidina nel cervello. Non saturata dalla
concentraqzioni fisiologiche e se listidina aumenta aumenta anche listamina, ecco
perch se si assumono cibi ad alto contenuto di istidina si hanno reazioni allergiche.
Richiede piridossal fosfato come cofattore. Pu essere metabolizzata dallistamina
metiltransferasi che la trasforma in metil istamina che poi sar substrato delle mao o
delle dao ( diaminossidasi) formando lacido imidazol acetico ma non presente nel
cervello quindi segue la via delle mao. No trasportatore di membrana, viene
metabolizzato nello spazio sinaptico come lacetilcolina. Abbiamo un pool neuronale
immagazzinato in vescicole sinaptiche rilasciate in seguito al pda con aumento di
calcio e uno extraneuronale nei mastociti. Quando lantigene interagisce con i linfociti
B per la prima volta esprimono sulla membrana gli anticorpi corrispondenti. Alla
seconda esposizione con lantigene, linterazione antigene-anticorpo causa la
liberazione di istamina dai mastociti.
Autorecettore H3 Gi/0
Regola ciclo sonno/veglia, emozioni e processi cognitivi ( h3 modulano ach),
temperatura corporea e appetito.

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