dei rappresentanti della cosiddetta Religionsgeschichte Schule, posizione
storiografica che rivendicava, in opposizione al conservatismo del
protestantesimo liberale, lapplicazione di un metodo comparativistico anche nello studio della religione ebraica e cristiana. Egli fu il primo, influenzato dalla nascita di nuove discipline che si proponevano di studiare scientificamente i fenomeni normali e anormali della psiche, a considerare il fenomeno del profetismo condizionato da manifestazioni estatiche. Egli osserv che i fenomeni estatici che caratterizzano la profezia biblica trovano riscontro solo nei popoli vicini, nellarea che abbraccia la Siria e lAsia Minore. Da questa osservazione concluse che il profetismo non doveva essere proprio della religione ebraica originaria, cio dellIsraele nomade, ma che il popolo israelitico lo mutu dai popoli vicini solo dopo linsediamento in Kanaan. Laltro problema che venne sollevato dagli studiosi fu quello delloriginario linguaggio profetico. Infatti, nonostante siano arrivati sino ai noi dei libri attribuiti ai profeti, la maggioranza delle loro attivit doveva svolgersi oralmente. La critica storico-letteraria si propose di ricostruire il processo attraverso il quale i libri profetici hanno assunto la forma con cui sono arrivati a noi e le forme di espressione che i profeti dovevano aver utilizzato al momento dei loro discorsi. Il primo ad aver sollevato questo problema, nello studio della profezia biblica e in generale della letteratura ebraica, fu Hermann Gunkel (1862-1932). Gunkel, nello studio della letteratura biblica, distinse tra un elemento convenzionale e uno invece frutto dellapporto del singolo scrittore, osservando che il primo elemento prevaleva nettamente sul secondo. Egli vedeva ogni scritto ebraico come lespressione, innanzi tutto, di un genere (Gattung) e per individuare in maniera corretta questi generi, secondo lo studioso, bisognava porsi il problema del Sitz im Leben, ossia loccasione concreta in cui questi generi sono nati. Ad esempio un inno di vittoria fu cantato in occasione del ritorno dellesercito vittorioso. Questi generi distaccandosi dal loro Sitz im Leben, hanno assunto una certa autonomia letteraria e divennero espressioni letterarie da usare indipendentemente dal loro Sitz im Leben e, dunque, potevano anche essere mescolati insieme come accade, soprattutto, allinterno dei libri profetici. Questa particolare impostazione dello studio del testo biblico generalmente definita Formgeschichte. Un altro problema di cui la critica storica and ad occuparsi fu quello della polemica anticultuale dei profeti. I profeti continuavo, per, ad essere considerati come degli individui isolati che esprimevano idee e concezioni proprie. Questa visione venne messa in dubbio da Sigmund Mowinke, il quale applic il metodo della Formgeschichte nello studio dei salmi, affermando che le situazioni da cui i salmi hanno tratto origine non sono concrete, ma cultuali. Lo studioso osserv che i salmi contengono parti nelle quali Yahwheh parla in prima persona hanno la stessa forma delle espressioni profetiche. Questo port Mowinke a concludere che i profeti dovevano costituire una congregazione, accanto a quella dei sacerdoti, con
specifiche funzioni cultuali. Per questa ragione la polemica anticultuale dei
profeti non doveva essere dettata da ideali morali, ma considerata come lopposizione a determinate forme cultuali storiche. Altri studiosi hanno ripreso questa ipotesi come Gerhard von Rad (1933), Aubrey R.Johnson (1944) e Alfred Haldar (1945). La nuova visione dei profeti, non pi personaggi isolati, ma facenti parte del personale cultuale, fece sorgere un nuovo problema: quello delle origini e delle trasmissioni dei libri profetici. I libri profetici, nella forma in cui sono arrivati a noi, non potevano essere stati redatti dal profeta a cui la tradizioni li attribuiva. Theodore H.Robinson distinte, nel processo di redazione di tali libri in tre fasi. Nella prima fase i discepoli dei profeti o anche semplici ascoltatori avrebbero raccolte le frasi e i discorsi dei profeti, in una seconda fase queste raccolte vennero riunite, secondo il criterio delle affinit tematiche. Infine le varie raccolte vennero elaborate dando vita ai libri profetici veri e propri. Ancora, per, rimanevano incerti sia il circolo e lambito in cui questo processo di raccolta sarebbe avvenuto sia la cronologia. Di queste problematiche si occuparono H.S. Nyberg (1935) e H.Birkeland (1938). Questo filone di studi si concentr soprattutto sulla collocazione dei profeti come classe sociale e non della profezia come fenomeno in s.