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Mensile di
spiritualit
arte e letteratura

Cronache dai mondi visibili e invisibili

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numero zero | Ottobre 2011

incontri

arte

Alberto Jos Varela

Odilon Redon

Il Vagabondo Spirituale

I colori dellinvisibile

speciale

Un corso
in miracoli

letteratura

universo olistico

Colin Wilson

Stanislav Grof

Lo scrittore di idee

Respirazione Olotropica

bella

La cosa pi
che possiamo sperimentare il

mistero,

arte


la fonte di ogni vera
e di ogni vera scienza.

(Albert Einstein)

SommarioU
Anno I Numero Zero ottobre 2011

4 editoriale
incontri
8 Alberto Jos Varela
Il Vagabondo Spirituale

di Giovanni Picozza

speciale > un corso in miracoli


18 Vuoi avere ragione o essere felice?
Le origini e linsegnamento
di Un corso in miracoli

di Andrea Panatta

24 La mia esperienza nella traduzione


di Un corso in miracoli

di Isabella Popani

26 La mia esperienza di studentessa


e insegnante di Un corso in miracoli

di Patrizia Terreno

arte & consapevolezza

Esperienze creative e itinerari della coscienza

40 Odilon Redon. I colori dellinvisibile


28 Come sar Oltreconfine


universo olistico

Terapie alternative e percorsi di guarigione

32 Stanislav Grof e la Respirazione Olotropica


di Elisabetta Corberi

38 La testimonianza di Sofia

di Silvia Tusi

letteratura & psiche


Antiche saggezze e nuovi scenari
48 Colin Wilson. Lo scrittore di idee

di Mariavittoria Spina

56 Desiderata. Una poesia di saggezza


diventata leggenda

di Silvia Nosenzo

colophon
OltreConfine
Anno I S Numero Zero S ottobre 2011
Registrazione presso il tribunale di Roma
n. 217/2011 del 6 luglio 2011
direttore responsabile
Giuseppe Di Maula
direttore editoriale
Giovanni Picozza S g.picozza@oltre-confine.com
vicedirettore
Andrea Panatta S apanatta@gmail.com
direttore creativo
Silvia Tusi S silvia.tusi@oltre-confine.com
redazione
Silvia Nosenzo, Mario Picozza, Mariavittoria Spina
redazione@oltre-confine.com
tel./fax. 06.90160288
Vicolo del Granaio, 12
00060 Castelnuovo di Porto (RM)

progetto e realizzazione grafica


Francesco Pandolfi S f.pandolfi@oltre-confine.com

abbonamenti
abbonamenti@oltre-confine.com

hanno collaborato
Elisabetta Corberi, Isabella Popani, Patrizia Terreno,
Alberto Jos Varela

pubblicit
Silvia Nosenzo S tel. 333.4224150
marketing@oltre-confine.com

illustrazioni
Valentina De Luca, Ernst Haeckel
copertina
Odilon Redon, Buddha in giovent
editore
Spazio Interiore Soc. Coop.
Via Nazionale 243, 00184 Roma
stampa
Graffietti Stampati S.n.c., Montefiascone (Vt)
web
www.oltre-confine.com

Copyright 2011 Spazio Interiore Soc. Coop.


Tutti i diritti sono riservati; nessuna parte della rivista pu
essere riprodotta in qualsiasi forma (per fotocopia, microfilm
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sistemi elettronici, o riprodotta, o diffusa, senza lautorizzazione
scritta delleditore. Ogni articolo firmato esprime il punto di
vista dellautore che se ne assume la completa responsabilit.
Gli articoli, pubblicati o meno, salvo quando diversamente
concordato, non vengono retribuiti. Manoscritti e fotografie,
anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Leditore ha
soddisfatto tutti i crediti fotografici. Nel caso gli aventi diritto
siano stati irreperibili questi a disposizione per eventuali
spettanze. Q

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spiritualit
arte e letteratura

Cronache dai mondi visibili e invisibili

editoriale

gni uomo stabilisce, consapevolmente o


inconsapevolmente, i confini della propria
realt.
La rivista Oltreconfine vuole essere una risorsa e
uno strumento per tutte le persone interessate ad
allargare i confini del loro territorio mentale e psichico con lobiettivo di recuperare quella dimensione spirituale e creativa che patrimonio sacro di
ogni essere umano.
Lumanit sta vivendo una fase storica di rinnovamento spirituale. unepoca straordinaria e irripetibile, caratterizzata dalla trasformazione incessante dei paradigmi e da una continua accelerazione
in ogni campo del sapere. Mai come di questi tempi
vero il detto: La verit di oggi lerrore di domani.
Una dopo laltra vediamo sgretolarsi le certezze
esistenziali, sociali e materiali su cui avevamo illusoriamente basato il nostro progetto di vita. Quel
progetto in realt non ci apparteneva, era soltanto
lingannevole proiezione del nostro io piccolo. Ora
abbiamo finalmente la possibilit di sbarazzarcene e aprire le nostre esistenze a nuove e pi elevate
prospettive. Questepoca di caos e confusione ci offre lopportunit di accantonare una volta per tutte
il passato e iniziare a scrutare il futuro con fiducia
per scoprire chi siamo veramente.
Per anni si parlato di New Age, dellavvento di una
fantomatica Nuova Era che avrebbe portato pace,
amore e liberazione sul nostro pianeta attraverso
la trasformazione collettiva delle coscienze. Tale

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visione globalizzata dellilluminazione rischia di


deresponsabilizzare lindividuo. Il risveglio per
sua natura unesperienza individuale. La nuova era
non ci verr offerta su un piatto dargento perch ne
abbiamo diritto, ma va costruita e realizzata giorno
per giorno, ognuno per proprio conto, con un onesto e rigoroso lavoro su di s.

S
Un numero sempre pi ampio di persone sente
lesigenza insopprimibile di mettere in discussione
il proprio sistema di credenze e iniziare un percorso di comprensione di s e di crescita personale. Si
moltiplicano libri, dvd, siti internet, seminari dedicati alla ricerca spirituale in ogni sua forma. Si diffondono tecniche, metodi e strategie per affinare il
lavoro interiore e sviluppare il potenziale psichico.
Riteniamo la ricchezza e la pluralit delle proposte
un fattore positivo che permette al singolo individuo di sentire il richiamo spirituale nella forma pi
congeniale alla propria sensibilit e al proprio livello di coscienza. Le strade che portano in paradiso
sono infinite. Ognuno si costruisce la propria con
il sudore dello sforzo personale e con gli strumenti
che trover lungo il cammino. Limportante come
ammoniva Thorwald Dethlefsen pi di trentanni
fa non confondere il segnale indicatore con la
via. Ogni maestro, ogni scuola, ogni insegnamen-

editoriale

to pu andar bene finch restiamo consapevoli che


si tratta soltanto di mezzi esteriori per raggiungere
qualcosa di pi grande e impalpabile che dimora al
nostro interno. In caso contrario si corre il rischio
di sostituire semplicemente loggetto della propria
idolatria e di restare nuovamente intrappolati in un
asfissiante sistema di dogmi e rituali. In un autentico percorso di risveglio non consentito delegare
il proprio potere a nessun guru, a nessun credo, a
nessuna organizzazione. Lunica autorit spirituale
resta sempre e comunque la nostra coscienza, possibilmente illuminata.

Siamo estranei a qualsivoglia forma di fanatismo


e di spiritual pride. Non abbiamo preclusioni e
pregiudizi nei confronti di alcuna via o cammino.
Siamo aperti e disponibili al confronto con tutti e
guardiamo con interesse e curiosit anche al mondo delle religioni organizzate, pi o meno grandi,
e allaffollato microcosmo delle scuole e delle correnti spirituali. Ci non significa rifiutarsi di compiere delle scelte e non saper discernere tra situazioni e contesti differenti. Non abbiamo simpatia
per certi ambienti in cui la spiritualit viene trattata esclusivamente come bene di consumo allinterno di una consolidata logica di mercato. N siamo attratti da sensazionalismi di stampo catastrofista o cospirazionista. Non escludiamo che simili
approcci possano in alcuni casi risultare utili ed
efficaci, semplicemente li sentiamo lontani dalla
nostra sensibilit. Ovviamente non vogliamo avere
a che fare lo sottolineiamo a scanso di equivoci
con quel fitto sottobosco di truffatori, imbonitori
e ciarlatani che nulla hanno a che spartire con una
sana ricerca interiore. nostra intenzione, tuttavia, scrivere solo di quello che ci piace e ci risuona
nel profondo o perlomeno ci stimola e incurio-

sisce senza esprimere critiche e giudizi su realt


che sentiamo a noi estranee. Da fautori della legge
di attrazione riteniamo controproducente focalizzare lattenzione su quello che non ci corrisponde.

Internet una miniera inesauribile di dati e informazioni. Oltreconfine si propone tra le altre cose di
orientare e suggerire percorsi solidi e sperimentati
per poter raggiungere gli sfavillanti tesori stipati al
suo interno senza disperdersi nel dedalo di cunicoli
e condotti senza uscita di cui disseminata. Il compito primario che ci siamo assegnati con spirito
di servizio e senza alcuna pretesa di infallibilit
proprio quello di passare al setaccio le innumerevoli proposte e iniziative, separando pazientemente
la sabbia, i ciottoli e i detriti dalle pepite doro, con
lo scopo di condividerle con tutti coloro che lo vorranno.
Molta della nostra attenzione sar pertanto dedicata
ad approfondire autori, temi e concetti a noi contemporanei. Allo stesso tempo riteniamo per che
la riscoperta e la rivisitazione della tradizione esoterica e religiosa sia un passaggio ineludibile in un
percorso spirituale che voglia dirsi completo e fruttuoso. Molti insegnamenti cosiddetti antichi appaiono oggi pi attuali che mai e in alcuni casi sembrano addirittura essere stati formulati e rivelati a
beneficio dei nostri tempi. A nostro avviso la tradizione non ha nulla a che vedere con il passato, ma
riguarda precipuamente il futuro. Tradizione viene
dal latino tradere, consegnare, trasmettere, e noi la
intendiamo appunto come un corpo di verit che va
trasmesso alle generazioni future.
Crediamo fermamente nel valore fondante della
testimonianza, intesa nel suo significato greco, test
monos, ossia rivelazione delluno. Ogni testimonianza di per s un indizio di verit. Siamo per-

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editoriale

suasi che raccogliendo e analizzando numerosi indizi di verit, sia possibile accedere a livelli sempre
pi alti di conoscenza e consapevolezza. Per questa
ragione Oltreconfine vuole riservare molto spazio
alle testimonianze personali dei lettori. Attraverso i
loro contributi sotto forma di articoli, recensioni di
libri, resoconti di seminari e di conferenze, siamo
interessati a indagare e verificare il reale influsso
che teorie e tecniche possono esercitare sul vissuto
concreto delle singole persone.

Se da un lato abbiamo intenzione di arrampicarci


su quel terribile promontorio del pensiero donde
si vedono le tenebre come direbbe Hugo e tuffarci nellabisso sconosciuto dei mondi invisibili,
dallaltro siamo risoluti a restare con i piedi ben
saldi nella realt visibile, esplorandola e riconsiderandola secondo logiche pi ampie e feconde.
giusto immergersi nel mistero e abbeverarsi alla
sua fonte, ma sempre con la consapevolezza che
nel mondo fisico che dobbiamo imparare le nostre
lezioni e vincere le nostre sfide. Siamo convinti che non sia salutare scindere la sfera spirituale da quella materiale. nella vita di tutti i giorni che abbiamo la possibilit di sperimentare la
nostra iniziazione. Nelle scelte quotidiane e nello
stile di vita che adottiamo abbiamo lopportunit
di realizzare, interiormente ed esteriormente, le
nostre verit. Fede e sapienza sono strumenti potentissimi in grado di farci penetrare linvisibile,
ma soprattutto capaci di illuminare e vivificare la
nostra realt pi grezza. Essere e avere non devono
necessariamente contrapporsi. Possiamo aspirare
allilluminazione e allevoluzione della nostra anima e allo stesso tempo dedicarci a costruire una
realt di salute, ricchezza e felicit per noi e per gli
altri. Siamo convinti che debba esserci unintima

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coerenza tra ci che si sa o si crede di sapere e ci


che si o si vorrebbe diventare, altrimenti qualunque cammino spirituale solo una perdita di tempo. Come ha mirabilmente scritto Edgar Cayce:
Nello sviluppo del nostro rapporto con Dio, non
importa ci che noi dichiariamo di credere: ci che
importa veramente quanto le convinzioni che
abbiamo rendano diversa la nostra vita.

Abbracciando un percorso spirituale si corre talvolta il rischio di ripudiare in toto la mente razionale, considerandola lunica responsabile del nostro
precedente stato di addormentamento. A nostro
avviso ci significa contravvenire la legge di polarit e sostituire un vecchio errore con uno nuovo di
segno contrario. Noi ci proponiamo di affrancare e
risvegliare lemisfero destro del cervello senza tuttavia negare il ruolo fondamentale dellemisfero sinistro che ci permette di interpretare, comunicare e
coniugare nella realt fisica le verit sovrarazionali
che saremo eventualmente in grado di intuire. Un
atteggiamento razionale e scientifico, rigorosamente non conformista e libero da condizionamenti di
ogni genere, uno strumento irrinunciabile per poter penetrare e comprendere i misteri delluniverso
multidimensionale.

Oltreconfine si definisce rivista di spiritualit, arte


e letteratura. Desideriamo infatti evidenziare e
approfondire gli intimi legami che a nostro avviso
uniscono ricerca spirituale e ricerca artistica, esperienza mistica e visione poetica, rapimento estatico
e godimento estetico.
Secondo Mark Rothko, larte lesemplificazione di
un pensiero complesso. Attraverso i molteplici lin-

editoriale

guaggi dellarte si ha la preziosa opportunit di fare


chiarezza e pulizia allinterno di se stessi dialogando con la propria parte inconscia e dare finalmente inizio a uno sviluppo autentico e armonioso del
proprio essere. Larte semplifica il pensiero e alleggerisce il vincolo della materia, permette e favorisce il cruciale passaggio dal singolare al plurale, dal
particolare al generale e, arricchendo e ampliando la conoscenza di s, apre infine alla conoscenza
dellintera umanit e delluniverso.
Se la malattia anche assenza di consapevolezza,
mancanza di bellezza e difetto di unit, allora larte
pu essere la cura. In questo senso siamo daccordo
con la posizione categorica di Alejandro Jodorowsky: Se larte non guarisce, non arte. Se larte
e la letteratura non servono a curare lindividuo,
allora non servono a nulla.

S
La scelta di creare una rivista cartacea nellepoca del
world wide web e delle alte tecnologie pu apparire
anacronistica e inutilmente dispendiosa. Tale scelta
motivata dalla convinzione che la carta stampata
sia dotata di una peculiare vibrazione energetica che
internet possiede solo a un livello pi basso. Un libro e quindi anche una rivista, che del libro pu
essere considerata la figlia maggiore pu essere
permeato a livello sottile dalle intenzioni dei suoi
autori. Ci piace immaginare i nostri lettori portare
con s la rivista e sfogliarla al parco, sullautobus, al
bar o anche comodamente distesi sul divano di casa,
diffondendo nel loro ambiente quellenergia positiva che ci auguriamo di riuscire a trasmettere con
il nostro lavoro.
Oltreconfine sar una rivista a pagamento che si
finanzier attraverso la vendita delle copie, gli abbonamenti e le inserzioni pubblicitarie. Si tratter
in ogni caso di pubblicit selezionata e informa-

ta. Vogliamo avere la libert di pubblicizzare solo i


prodotti e le aziende di cui apprezziamo la qualit e
condividiamo lo spirito e gli scopi.

S
Oltreconfine non si rivolge a un pubblico in particolare. Speriamo possa essere un valido strumento
per i cercatori gi in cammino e per quelli allinizio della strada. Il nostro proposito di fornire ai
naviganti impegnati nella traversata delloceano
una bussola che li orienti verso una riva del nuovo
continente senza fargli dimenticare il porto da cui
sono partiti e lo scopo che li animava quando hanno
deciso di mollare gli ormeggi. La scelta della rotta
da seguire e le tecniche di navigazione resteranno
sempre di loro esclusiva competenza. Ci auguriamo
di suscitare interesse anche in quellampia schiera
di uomini sospettosi e diffidenti i cosiddetti scettici che tuttavia non rifuggono dal porsi domande
scomode e pericolose. Anchessi, a loro modo, sono
dei cercatori.
Ci approntiamo ad affrontare il nostro ambizioso
progetto animati da quellenergia inesauribile che
scaturisce dalla consapevolezza di esercitare la propria vocazione. Siamo guidati dalla passione, dalla
curiosit e dalla volont di esplorare luoghi ancora
sconosciuti del nostro io. Abbiamo voglia di metterci in gioco e offrire con desiderio di servizio il
nostro piccolo contributo allevoluzione dellumanit. Siamo dotati di quella fiducia incrollabile, di
quellostinata pazienza e di quella massiccia dose
dincoscienza necessarie per imbarcarsi in unavventura densa di incognite, consci del fatto che il
nostro unico limite potr essere solo quel che gi
sappiamo di sapere. Q

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incontri

Alberto Jos Varela


IL VAGABONDO SPIRITUALE
_____________
di Giovanni Picozza

Accusato di traffico di droga per aver somministrato a fini terapeutici layahuasca, una pianta sacra dellAmazzonia, Alberto Varela ha trascorso ingiustamente quattordici mesi in carcere. La sua storia un mirabile
esempio di come sia possibile trasformare una dura prova in una preziosa occasione di comprensione e di
riconciliazione con la vita.

lberto Jos Varela nato a Santa Fe, Argentina, il 10


agosto del 1960. Allet di trentasette anni si trasferito in Spagna, a Madrid, e da allora porta avanti a
diversi livelli una brillante e apprezzata attivit nellambito
della crescita personale e della ricerca spirituale. Scrittore e
conferenziere, il creatore della No-Terapia, un approccio teatrale-terapeutico basato sulla destrutturazione dei personaggi
costruiti dallego. Direttore di Red Alternativa, una delle riviste
di spiritualit pi diffuse in Spagna, si definisce un vagabondo
spirituale che perlustra tutte le opzioni che la vita gli offre
e nella sua ricerca incontra lo spirito in ogni angolo, in ogni
persona, in ogni situazione.
Una decina di anni fa, spinto dalla necessit di risolvere un problema personale, incontr sulla sua strada il potere ancestrale
dellayahuasca, una pianta psicotropa di tradizione millenaria,
usata dagli sciamani del bacino amazzonico nei rituali religiosi
e nelle cerimonie di guarigione. [vedi scheda a pag. 10] Il figlio
maggiore, allora sedicenne, aveva gravi problemi di droga e
Alberto lo port con s in Colombia per farlo incontrare con
uno sciamano. Il curandero gli diede da bere una sostanza scura
contenuta in una tazzina di caff e il ragazzo, che stava affrontando un periodo confuso e difficile della propria vita, aggravato dal trauma della separazione dei genitori, si trov immerso
in un mondo magico e archetipico in cui si rese improvvisamente conto di quello che gli stava accadendo: comprese i suoi
genitori, intese i motivi del suo comportamento autodistruttivo, entr in contatto a livello profondo con la sua vera essenza
e con la natura che lo circondava. Il cambiamento del figlio fu
talmente evidente che Alberto decise di indagare il fenomeno compiendo numerosi viaggi nella selva per frequentare
luniverso sciamanico e apprendere i segreti dellayahuasca.
Successivamente, incoraggiato dagli sciamani con cui fece il
suo apprendistato, si dedicato a diffondere luso di questa
pianta sacra in Spagna, organizzando sessioni di gruppo con
finalit terapeutiche.
Nel dicembre del 2008 la polizia ha fatto irruzione in casa di

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Alberto Jos Varela

La vita doveva mettermi in una prigione


affinch potessi trovare la libert
Varela, che stato arrestato con laccusa di delitto contro la
salute pubblica e traffico di droga. Ha trascorso quattordici
mesi in carcere in attesa di giudizio e nel periodo della sua
detenzione ha scritto un libro, Desde la carcel, desde mi libertad (Mandala Ediciones 2009), in cui racconta la sua disavventura giudiziaria con sorprendente distacco e incrollabile
ottimismo. Per Alberto il carcere non stato una punizione,
ma unopportunit meravigliosa che la sua anima ha saputo
cogliere per proseguire nel suo cammino evolutivo e realizzare
una serie di cambiamenti fondamentali. Nellaprile del 2011
Alberto Varela stato infine assolto da ogni accusa e il pubblico
ministero ha deciso di non ricorrere in appello contro la sentenza dassoluzione.

incontri

attraversare il limite delle proprie paure. Quando non si ha pi


paura della morte, della malattia, della sofferenza, allora, dicono loro, si pronti per iniziare il lavoro. Ed quello che ho
fatto. Ho portato layahuasca con me in Spagna e ho iniziato a
organizzare sessioni di gruppo.
Lo incontriamo nel centro di Madrid, in Plaza de Santa Ana, in
un caldo pomeriggio di giugno. Si presenta con la sua compagna e collaboratrice Paula e con la splendida figlia Amelys, di
tre anni. Ci sediamo intorno a un tavolo, ordiniamo qualcosa
di fresco e iniziamo lintervista sotto lo sguardo severo di Calderon de la Barca che domina lintera piazza.
Hai vissuto per lunghi periodi nella selva a stretto contatto
con i curanderos colombiani, hai preso layahuasca numerose volte e hai guidato sessioni di gruppo qui in Spagna. Ti
consideri uno sciamano?
Molta gente mi ha fatto questa domanda. La risposta che non
lo sono. Sono un occidentale, non sono nato nella selva, nelle
mie vene non scorre sangue indigeno, non conosco le piante.
Per essere uno sciamano bisogna avere un potere sul mondo
minerale, vegetale e animale a un livello molto profondo, che
si acquisisce solo vivendo nella selva a contatto con gli elementi e con lo spirito della natura. Io non sono uno sciamano,
ma sono stato formato da alcuni sciamani. Negli anni ho fatto pi di trenta viaggi nella selva colombiana trascorrendovi
mesi interi. Ho preso ogni tipo di sostanza che gli sciamani mi
davano per aiutarmi a superare il limite rappresentato dalle
mie paure. Mi dissero che se volevo dedicarmi a questo tipo
di lavoro e portare con me la pianta in Europa, avrei dovuto
varcare quel limite. Solo allora mi sarei convertito, nello spirito, in uno sciamano, pur non essendolo come esperienza di
vita. Si potrebbe dire che ognuno nasconde dentro di s un talento sciamanico che si attiva solo nel momento in cui si osa

Come funzionavano queste sessioni?


Insieme a un gruppo di psicologi e terapeuti avevamo creato
un programma di abbordaggio psicosciamanico della durata di
tre mesi, basato su un lavoro misto tra psicoterapia tradizionale, tecniche olistiche e assunzione di ayahuasca come parte
del processo terapeutico. Il programma durava tre mesi perch gli sciamani ci avevano consigliato di svolgerlo nel periodo
di tre lune, in tre periodi di ventotto giorni. Oltre a prendere
layahuasca ogni quindici giorni, in questo programma si svolgevano regolarmente sedute di terapia di gruppo e di terapia
individuale. Quello che ho fatto stato quindi decontestualizzare la medicina sciamanica dalla cultura della selva. A me
non interessavano pi di tanto il rito o il cerimoniale, quanto
il potere della pianta ed proprio quel potere che ho cercato
di inserire in un programma psicologico e psicoterapeutico.
Questo non significa che mi sia allontanato dagli sciamani: c
un vincolo affettivo e spirituale molto forte con i curanderos.
Pi volte sono tornato nella selva con gruppi di psicologi e
terapeuti affinch ci insegnassero a maneggiare con il dovuto rispetto la medicina, il rimedio, come la chiamano loro, e
a infondervi la giusta intenzione. Sono stati loro a insegnarci
tutto quello che sappiamo in relazione alla pianta, alla medicina. Noi, qui in Europa, abbiamo invece provveduto a fornire il
sostegno terapeutico necessario a mettere a fuoco quel che pu
emergere da questo tipo di lavoro interiore. Lesperienza con
la pianta molto potente, si smuovono diverse cose a livello fisico, emozionale, psicologico e spirituale che necessario in-

La prigione un inferno, ma un inferno


con la qualit e lenergia per spingerci
verso il cielo interiore dove si trova lunico
paradiso

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incontri

vocabolario
tegrare nella realt quotidiana. Lingestione di ayahuasca produce inizialmente un processo corporale di diarrea, di vomito,
di eliminazione di ogni tipo di tossina dal tratto digestivo.
Questo processo di pulizia profonda predispone lorganismo
a unapertura di coscienza e a un aumento di comprensione.
Per questo non si pu sostenere che layahuasca sia una droga: le droghe ti allontanano dalla realt, creano separazione,
layahuasca piuttosto timmerge nella realt, mostrandotela
senza finzioni e reticenze. Layahuasca ti fa prendere piena
coscienza di quel che stai vivendo, aiutandoti ad accettarlo con
amore e incoraggiandoti a provare gratitudine per lesistenza.
In questo senso un processo terapeutico molto profondo.
Si corrono dei rischi prendendo layahuasca?
La pianta ha il potere di farti visitare altri mondi e altri piani di
realt. Se queste esperienze spirituali e mistiche cos intense
non vengono integrate nella realt quotidiana si corre il rischio
di incappare in forme pi o meno forti di psicosi. La nostra
realt fisica non viene pi riconosciuta come reale e si finisce
per creare una realt virtuale e parallela. Questo capita molto
raramente, una volta su mille, e nelle migliaia di persone che
ho assistito nelle sessioni non lho mai visto accadere. Molto
spesso ho visto invece persone che soffrivano di schizofrenia
o di psicosi maniaco-depressive migliorare moltissimo il loro
stato psicologico, se non addirittura guarire, dopo aver preso layahuasca. Per non parlare dei risultati straordinari nella
cura dellalcolismo e delle tossicodipendenze. Per questo mi
viene da ridere se penso che sono stato arrestato con laccusa
di diffondere una droga che crea dipendenza e che addirittura

enteogeno
Il termine enteogeno un neologismo
derivato dal greco antico (da entheos e
genesthai) che tradotto liberamente significa: che genera lesperienza di Dio dentro di noi. Da diversi anni utilizzato da
antropologi ed etnobotanici al posto di
termini come psichedelico e allucinogeno
per indicare quelle sostanze psicoattive di tradizione millenaria, quasi sempre di origine vegetale, che vengono
consumate allinterno di riti religiosi o
sciamanici per favorire visioni mistiche
e intense esperienze spirituali.

pu uccidere le persone. Certo, sostenere che le dipendenze


possano essere risolte con un preparato sciamanico che viene
dallAmazzonia, e non con un farmaco venduto in farmacia,
vuol dire andare in cerca di problemi.
Raccontaci i fatti che hanno portato al tuo arresto.
La mia attivit con layahuasca era di dominio pubblico. Facevo pubblicit, tenevo conferenze, guadagnavo del denaro
organizzando i gruppi. La polizia pensava che avessi a che fare
con una droga e ha avviato unindagine. LIstituto Nazionale di
Tossicologia aveva dichiarato che layahuasca conteneva dmt,
una sostanza contenuta nella lista internazionale delle droghe
proibite. Per tre mesi hanno seguito ogni mio movimento,
mentre la mia casa era tenuta sotto osservazione ventiquat-

che cos layahuasca


Con il termine ayahuasca si indica una mistura vegetale dai potenti effetti enteogeni e allo stesso tempo
il nome volgare di uno dei componenti usati nella
sua preparazione: la liana Banisteriopsis Caapi. Spesso
si commette lerrore di ritenere che layahuasca sia il
liquido risultante dellebollizione della liana, quando
in realt la Banisteriopsis Caapi da sola non produce

Liana Banisteriopsis Caapi


foto Paulo Pedro P.R. Costa

10

Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

alcun effetto psicotropo. Per ottenere la tisana psicoattiva necessario aggiungere una seconda pianta di solito si tratta della Psichotria Viridis, ma se ne
conoscono pi di novanta adatte allo scopo contenente dmt (dimetiltriptamina), la molecola responsabile degli effetti allucinatori. La liana Banisteriopsis
Caapi contiene invece gli inibitori mao (monoammino
ossidasi inibitori) che permettono al principio attivo
della dmt di agire nellorganismo. La dmt la sostanza
allucinogena pi potente che si conosce in natura e
viene prodotta spontaneamente dal cervello umano,
nellepifisi o ghiandola pineale, durante la fase rem
dei sogni e, in quantit maggiore, nei momenti precedenti la morte.
Il consumo di ayahuasca conosciuta anche come
yaj in Colombia e daime in Brasile diffuso in tutto
il bacino della foresta amazzonica, dalla Colombia
allEcuador, dal Brasile al Per, alla Bolivia. Gli sciamani, o curanderos, la utilizzano da secoli nelle ceri-

incontri

trore su ventiquattro da poliziotti in borghese. Unoperazione in grande stile come se stessero dando la caccia a un narcotrafficante. Una notte di dicembre del 2008, una quarantina
di poliziotti ha fatto irruzione in casa mia con un mandato di
perquisizione. Quella notte, insieme a me e alla mia famiglia,
cerano circa venti persone che dovevano partecipare a una
sessione terapeutica. Io ho consegnato layahuasca e sono
stato arrestato per un presunto delitto contro la salute pubblica. Ho passato il natale in guardina, tre notti e tre giorni,
e sono poi stato trasferito nel carcere di Soto del Real. Mi
hanno detto che avrei dovuto aspettare lesame della sostanza
che avevano requisito. Dopo tre mesi hanno fatto finalmente
questesame, da cui risultato che nei barattoli dove conservavo layahuasca cerano tracce di dmt in quantit talmente
insignificante da rendere impossibile determinare la percentuale di purezza. Una presenza cos insignificante da non
poter essere misurata, certamente non pu danneggiare la
salute e non pu essere perseguita. Nonostante ci mi hanno
lasciato in carcere, trasferendomi nella prigione di Valdemoro. Nei mesi successivi sono state fatte altre due analisi, ma
il risultato era sempre lo stesso: non si poteva determinare il
livello di purezza e quindi non cerano le basi per andare in
giudizio. Evidentemente il pubblico ministero voleva a tutti
i costi la mia condanna. Addirittura era stata organizzata una
campagna televisiva in cui mi si accusava di essere a capo di
una setta in cui somministravo una droga che uccideva le persone, di organizzare orge e di aver a che fare con la pedopornografia. Una realt totalmente menzognera creata ad arte per
giustificare la mia detenzione.

monie rituali per entrare in contatto con il mondo


degli spiriti o per scopi magico-terapeutici. In lingua
quechua, ayahuasca significa letteralmente liana degli spiriti e nella visione dei popoli nativi la pianta
permette appunto laccesso a quella dimensione sacra e soprannaturale in cui dimorano gli spiriti e le
anime dei morti.
Lavventura psichica indotta da ayahuasca pu condurre a unesperienza estatica ovvero a unesplorazione dolorosa dei propri limiti. Come nel caso di
altre sostanze enteogene, il contenuto delle visioni
dipende in buona parte dallo stato emotivo del soggetto. Chi ha bevuto il decotto denso e marrone dal
sapore amaro racconta generalmente di aver sperimentato unespansione della coscienza in grado di
ispirare profonde intuizioni spirituali e di favorire
il raggiungimento di livelli di autoconoscenza e di
pace interiore mai provati prima. Tra gli altri effetti
comuni si annoverano lemergere di un sentimento

Essere calunniati, infamati, colpiti nel proprio onore una


delle prove pi difficili da sopportare per un essere umano.
Tu come lo hai vissuto?
tremendo. Ascoltare cos tante bugie sul proprio conto
come essere investiti da un treno a cinquecento chilometri
allora. Considerando per che sono linventore della No-Terapia, un metodo di autoconoscenza basato sul denunciare, anche pesantemente, i personaggi menzogneri che incarniamo,

mi sono subito reso conto che il fatto che tutti parlassero male
di me era una grande occasione di crescita da cui potevo trarre
beneficio. Il rischio era che mi condannassero allinterno della prigione, perch anche in galera ci sono giudizi e condanne.
Delitti come la pedofilia o la pornografia infantile non sono
tollerati e le punizioni possono essere molto dure. A me non
successo nulla, un po perch in carcere si sa che quel che
racconta la televisione una menzogna, un po perch quando
le notizie diffamatorie nei miei confronti hanno cominciato a

primordiale di comunione con la natura, lo sblocco


di emozioni represse e il potenziamento della propria creativit.
Da molti anni layahuasca oggetto di studio da parte di
medici, psicologi e psichiatri e sempre pi spesso applicata nel trattamento delle tossicodipendenze e nella
cura della depressione, dellansia e dei disturbi della
personalit. Recentemente stata dichiarata patrimonio culturale del Per e del Brasile, mentre in molti paesi occidentali, tra cui lItalia, il suo consumo considerato illegale al di fuori di contesti rituali religiosi.

Preparazione dellayahuasca

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11

incontri

circolare, molti detenuti avevano gi avuto modo di conoscermi e farsi unopinione di me. Si era creato una specie di spazio
terapeutico: i prigionieri mi venivano a trovare in cella, mi invitavano a prendere un caff o a fare due passi, mi chiedevano libri in prestito e io coglievo loccasione per improvvisare
delle sedute di No-Terapia per aiutarli a capire il vero motivo
per cui si trovavano in prigione. Nel libro racconto alcuni di
questi episodi. Quando mi sono reso conto dellinquietudine
che serpeggiava tra i prigionieri, ho deciso di inventare un
gioco, che ho chiamato il gioco della comprensione. Ho raccolto dalla spazzatura novecentonovantanove tessere telefoniche, le ho scartavetrate una per una, poi le ho colorate a mano
decorandole con simboli e disegni e scrivendo delle frasi che
potessero infondere pace e consapevolezza. Ho creato cos un
gioco da tavola per le persone che mi chiedevano consiglio. Il
prigioniero faceva una domanda, io la scrivevo su un foglietto
e poi lo invitavo a prendere una tessera e a guardarla. Finch
non capiva da solo la risposta al suo quesito, doveva continuare
a prendere altre tessere: era una specie di megatarocco di novecentonovantanove carte per cui ho anche scritto un libretto
distruzioni in cui spiego il significato di ogni tessera.
Qual era il tuo rapporto con le guardie carcerarie?
Mi rispettavano. Spesso venivano a parlare con me, alcuni
erano interessati al tema dellayahuasca. In un certo senso ero
un privilegiato, la mia cella non veniva mai perquisita. Lunico problema che ho avuto stato quando alcuni detenuti mi
hanno invitato a parlare della differenza tra una droga e un
enteogeno a una riunione che avevano organizzato. Era vietato
organizzare riunioni e, pensando che io fossi stato lideatore,
come castigo mi hanno messo per un mese nel reparto pi
duro del carcere dove erano rinchiusi i delinquenti peggiori.
stata unesperienza molto dura, ma anche di grande apprendimento. stato come convivere con la parte dannata della
societ, come immergersi nella cloaca pi lurida. Ho pianto

Nel giorno del giudizio


allAudiencia Provincial

12

Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

molto per quello che ho visto. stata unesperienza davvero


triste, ma istruttiva. In seguito, quando mi hanno trasferito
nel carcere di Valdemoro, ho fatto domanda per lavorare nella
stazione radio della prigione, dove ho tenuto un programma
di crescita personale per i detenuti. Mezzora al giorno in cui
raccontavo le mie esperienze di vita alternandole con storie di
spiritualit e brani musicali. stato un lavoro davvero creativo
e interessante.
Quando hai deciso di scrivere un libro sulla tua esperienza
in carcere?
Non ho mai deciso di scrivere un libro. Quel che facevo era
scrivere due o tre ore ogni mattina, appuntando a mano su un
quaderno tutto ci che mi capitava. Lho fatto leggere a Paula,
la mia compagna, e a mio figlio. Loro lo hanno fatto leggere ad
altre persone che ne sono rimaste molto colpite. Ho cominciato a rendermi conto che quel che stavo vivendo in carcere
poteva avere un impatto profondo sulla ricerca di libert che
la gente stava compiendo fuori del carcere. Mi sono accorto
che quel che scrivevo stimolava le persone a liberarsi dalle
prigioni interiori in cui erano rinchiuse. Cos ho cominciato a
rileggere quel che avevo scritto e a dargli una forma compiuta.
Lavorando alla radio avevo la possibilit di usare un computer
e questo ha facilitato molto le cose. La prima edizione del libro
uscita quando ero ancora in prigione.
Nel libro scrivi: Sto facendo quel che ho sempre voluto
e non avevo il tempo di fare. Mi trovo nel miglior luogo di
meditazione del mondo con tutte le spese pagate.
Immagina che ti mettano in un posto dove non c internet,
non hai il cellulare, non puoi parlare con la tua famiglia e ovviamente non puoi scappare... Non ti rimane altro che centrarti in te stesso. quello che ho fatto: isolarmi totalmente negli
angoli bui della mia cella e immergermi dentro il mio essere. A
casa avevo dei libri meravigliosi che non avevo mai potuto leggere per mancanza di tempo. Paula me li portava e cos durante
la prigionia ho letto circa settanta libri, alcuni pi di una volta.
Ho scritto, ho disegnato, ho dipinto, ho tessuto mandala, ho
fatto lavori di artigianato, ho dato sfogo a tutta la mia creativit. Purtroppo molti detenuti non colgono questopportunit e
trascorrono intere giornate a giocare al parchis o a scacchi per
ammazzare il tempo.
In quale momento della tua detenzione hai compreso che
non aveva senso considerare quel che ti stava accadendo
come una calamit?
Lingresso in carcere stata unesperienza molto dura. Era una
notte di dicembre. Nevicava. Sono entrato in prigione e mi
sembrata enorme, fredda, buia e grigia. Sono stato condotto
in un reparto dove cerano duecento detenuti e mi hanno rinchiuso in una cella. Mi sono steso sul letto, piccolo e scomodo,
e ho osservato cosa aveva da dire la coscienza, lo strumento pi
potente che abbiamo per valutare oggettivamente da un piano

incontri

Alcuni dei mandala tessuti in carcere

elevato quel che ci sta succedendo. Nella cella cera una lavagna e ho scritto: Non mi hanno messo in prigione per subire un
castigo. Sono venuto a ricevere un regalo che la vita aveva in serbo per me. Non mi trovo in carcere per pagare un condanna. Sono
venuto a riscuotere il premio che mi meritavo. Questo mi stato
chiaro fin dal primo giorno di prigione. Non sapevo ancora
quale fosse il premio da riscuotere, ma sentivo nel mio cuore che quel che mi stava capitando non era una punizione. Se
mi trovavo in quel luogo angusto non era per soffrire, ma per
crescere ed evolvermi. Ho impiegato diversi mesi per arrivare
a comprendere quale fosse il regalo da ricevere. Il regalo era
riuscire a essere felice un sabato pomeriggio rinchiuso in una
cella. Un sabato destate del 2009, rinchiuso in una cella che
sembrava un forno, morto di caldo, senza un frigo, senza nulla
da bere, senza poter uscire... Riuscire a essere felice con me
stesso ovunque mi trovassi, raggiungendo uno stato di gioia
incondizionata. stato lincontro pi profondo che abbia mai
avuto con me stesso. In quel momento ho raggiunto la consapevolezza che dentro di me, allinterno del mio essere, cera
tutto quello di cui avevo bisogno. Questo stato il regalo.
In Spagna, come in Italia, la legge prevede che il carcere sia
un luogo di riabilitazione e di rieducazione. Qual stata la
tua esperienza?
Quel che succede nelle carceri spagnole un esempio dellipocrisia che caratterizza la nostra societ: dire una cosa e fare il
suo contrario. Si dice che si vuole riabilitare e reinserire i delinquenti, ma in realt li si corrompe ulteriormente, castigandoli e confinandoli in un destino tragico per soddisfare la necessit di vendetta. Io credo che i detenuti rinchiusi in carcere
svolgano la funzione essenziale di bonificare lo sterco della
societ. I detenuti stanno pagando il prezzo di una societ repressa che ha voglia di uccidere e di delinquere: questa energia
sociale si concentra in un gruppo di persone che oltrepassano
i limiti e commettono delitti. Rappresentano una parte di noi
che reprimiamo e stanno quindi pagando un prezzo per tutti.
Questo non giustifica le loro azioni, ma ci permette di comprenderle. Ho conosciuto spacciatori, sicari, assassini, un
uomo che ha bruciato la moglie viva... Eppure non sono mai
riuscito a vederli come delinquenti, come persone cattive. In

carcere non ho incontrato colpevoli, perch se avessi incolpato qualcuno di loro, avrei dovuto incolpare anche me stesso. La
delinquenza un problema di tutti, non solo dei delinquenti:
loro sono quelli che commettono gli atti violenti, ma siamo
tutti noi a creare le condizioni che li spingono a commetterli.
Ritieni possibile che quando si tenti di rivoluzionare se
stessi nel profondo e di aiutare gli altri a fare altrettanto,
si mettano in moto delle forze oscure e parassitarie che si
oppongono allevoluzione degli esseri umani? Non credi
che il tuo lavoro terapeutico con le piante sacre possa aver
disturbato queste forze oscure e il sistema di potere che le
rappresenta?
Io non credo che esista una forza maligna. Credo piuttosto che
ci sia un potere, il potere dellombra, delloscurit, che riunisce
quei frammenti di paura, di colpa e dinsicurezza che possediamo tutti. Questo potere agisce come unentit con un proprio
essere, unentit controlla il mondo, manovra i presidenti, le
banche, le religioni... Io sento che una parte di questo potere si
organizzato contro di me, non nel senso di una cospirazione,
ma in modo del tutto naturale: se qualcuno lavora in una direzione concreta verso la luce, la propria parte oscura non ne sar
contenta e cercher in ogni modo di boicottare questo lavoro.
Riconosco che c un movimento metafisico oscuro che manovra molte cose in questo piano, ma so che c un movimento
molto pi elevato, che ha a che vedere con la luce, che muove e manovra molte pi cose. Per questo quando sono uscito
dal carcere non ho voluto organizzare proteste e mobilitazioni
nonostante lingiustizia che avevo subito. La giustizia a volte
pu essere ingiusta, ma la vita non lo mai. Non ero io a dover
muovere le cose. Sentivo nel profondo del mio cuore che questo compito stava nelle mani di unenergia superiore.
Il tuo libro inizia con questa constatazione lapidaria: Tutto ci di realmente importante che accade nella vita non
pu essere espresso. Se le parole non possono esprimere
la realt per quella che , qual la loro funzione?
Nel libro non ho potuto dire nulla di veramente importante. Ho
semplicemente utilizzato le parole come strumenti per costruire una strada, nella speranza che, percorrendola, il lettore sia

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incontri

Con la figlia Amelys


e il figlio Elian

in grado di percepire quel che di importante nascosto dietro


le parole. Al lettore non arrivano le parole, arriva il luogo da
cui le parole provengono. Quel luogo, lanima dellautore, ha
unenergia speciale. Quando un autore espone totalmente la
propria anima in un testo, capta lanima del lettore e si crea
un legame profondo. Il lettore si fonde con lautore e se percepisce qualcosa dimportante solo perch gi lo porta dentro
di s. Il punto fondamentale quanto lautore sia disposto a
esporsi. Il segreto sta nella dedizione, non nella tecnica o nello
stile, n tanto meno nelle parole.
Hai avuto sei figli con quattro donne diverse e dal tuo libro
si evince che hai dei legami molto forti con tutti loro. Qual
il tuo concetto di famiglia?
Io credo che la famiglia sia lantro di perdizione della psiche
umana. il luogo dove ci ammaliamo, ma allo stesso tempo
il luogo dove possiamo ricreare lo stato di salute e damore
pi elevato. La schizofrenia nasce nelle famiglie, perch non
possiamo amare coloro che ci hanno fatto ammalare, anzi li
vorremmo uccidere. Eppure, nel profondo, li amiamo. Ma affinch questo amore possa veramente esprimersi, necessario prima di tutto manifestare lodio. In famiglia, per il fatto
che c confidenza, si ha labitudine di mancarsi di rispetto. In
particolare si manca di rispetto ai figli senza nemmeno rendersene conto. Se d un aiuto non richiesto ai miei figli, una
mancanza di rispetto. Se rispondo a una domanda che non mi
hanno fatto, una mancanza di rispetto. Se dico loro che una
cosa fatta in un certo modo quando essi non lhanno ancora
sperimentato, una mancanza di rispetto totale.
Hai scritto in un articolo che bisogna attualizzare lidea di
spiritualit. In particolare sottolineavi il fatto che quando
la spiritualit diventa parte dellidentit non altro che
una mistificazione: se qualcuno si definisce spirituale, in
realt non lo . Qual allora il tuo concetto di spiritualit?

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

La spiritualit nevrotica. Di solito lego che vuole risvegliarsi, che vuole ottenere lilluminazione, che ama considerarsi un essere spirituale. Ma se il mio essere gi spirituale,
che bisogno c di cercare la spiritualit? Quindi chi che la
sta cercando? Lego. Sono dunque un essere umano con la
possibilit di avere esperienze spirituali oppure uno spirito
con la possibilit di vivere esperienze umane e carnali? Nel
primo caso cado nella trappola della spiritualit: sono un essere umano, sono Alberto, sono un maschio, sono un padre...
e forse posso vivere esperienze elevate, spirituali. La verit
che non sono un essere umano, non sono Alberto, non sono un
maschio, non sono un padre... Sono uno spirito e dentro di me
vive un essere spirituale. Questo per me il concetto autentico di spiritualit: essere cosciente della presenza di un essere
spirituale dentro di s. E come si realizza lo spirito dentro di
noi? Mangiando, vivendo, dormendo, provando sentimenti,
parlando, condividendo, dando, ricevendo... La realizzazione
spirituale passa sempre per la materia, si esprime attraverso
larte, la letteratura, la pittura, la musica, il sesso, il piacere...
La spiritualit la parte pi profonda di quello che si vede alla
luce del sole. La spiritualit il lato invisibile della creativit,
dellarte, della letteratura e larte, la letteratura, la poesia sono
il lato visibile della spiritualit. Se invertiamo questordine,
come fanno le religioni, e ci consideriamo esseri carnali, peccaminosi, sporchi, che nascono con il male dentro e che devono raggiungere la spiritualit, ebbene... abbiamo il mondo che
abbiamo proprio a causa di questa visione.
Di questi tempi, tra i cercatori spirituali, lorientamento
in voga quello di interessarsi di molti argomenti diversi, partecipare a corsi e seminari, accumulare esperienze e
conoscenze. Non si corre il rischio di perdersi nelloceano
delle proposte senza approfondire nulla in particolare?
Oggi la moda quella di creare marchi registrati per ogni tipo
di tecnica corporale, emozionale, spirituale. La gente inizia un

incontri

Con la compagna Paula


e Amelys

lungo giro turistico, visita posti diversi, spende tempo e denaro illudendosi di trovare risposte, ma in definitiva aggiunge
solo nuove informazioni. Per apprendere c bisogno di avere
nuove informazioni, ma per guarire bisogna disimparare e per
disimparare necessario togliere, non aggiungere. Il lavoro
consiste nel togliere, mentre ci che la gente fa , per lo pi,
aggiungere. Imparare molte tecniche o approfondirne una
sola lo stesso: non serve a nulla. Lunica cosa che realmente
serve guardarsi dentro, abbandonare lottica del turista e diventare larcheologo della propria vita, calandosi senza timore
nel profondo della propria coscienza. Bisogna uscire dallossessione per la conoscenza esteriore e interessarsi maggiormente del proprio essere interiore. In questo layahuasca
uno strumento formidabile. La pianta non ha ego, la pianta
non ti manipola, la pianta innocente e ti conduce fin l dove
devi essere portato. Tutto ci che viene impartito da un essere
umano dotato di ego pu invece essere pericoloso.
Come si pu essere sicuri che il percorso spirituale che si
sta percorrendo conduca davvero alla luce e non sia invece
un autoinganno della mente?
Se vedi delle ombre lungo il cammino perch stai andando
verso la luce. Se non vedi alcuna ombra, pu essere pericoloso.
Vedere le ombre significa calarsi nel trauma, nel condizionamento, nellinsicurezza, significa accettare quel che la vita ci
ha riservato. Se si ha il coraggio di osservare e mettere a fuoco
le ombre che incontriamo lungo la strada, queste finiranno per
scomparire. Quando non sincontrano ombre e si crede di essere gi nella luce, bisogna fare attenzione, perch gli uomini
sono molto abili a crearsi lillusione di essere gi illuminati.
Ti definisci un vagabondo spirituale. Che intendi con
questespressione?
Il vagabondo spirituale non ha una rotta precisa, non sa dove
sta andando, non fa programmi. Vive in costante movimen-

to senza restare legato a nessun luogo. Non fugge, ma non si


lascia afferrare da nulla, non evade dalle sue responsabilit,
ma non si lascia manipolare da nessun obbligo. Il vagabondo
spirituale perlustra tutte le opzioni che la vita gli offre e nella
sua ricerca incontra lo spirito in ogni angolo, in ogni persona,
in ogni situazione. Non lo incontra in un tempio, ma lo pu
incontrare in una prostituta, o commettendo un delitto, dovunque, perch in realt sta solo incontrando piccole parti di
se stesso. Il vagabondo riunisce le parti che trova lungo il cammino e quel che va riunendo la propria essenza. Quando infine avr trovato se stesso, la ricerca sar terminata. La ricerca
pu essere lunga, perch di solito ci troviamo poco a poco. Per
prima cosa troveremo quello che non siamo: la ricerca inizia
svelando le menzogne che ci riguardano. Ogni volta che guardiamo in faccia la nostra ombra e ci caliamo nei nostri traumi,
arriviamo pi vicino alla verit. Solo dopo questo processo di
svelamento sar possibile scoprire chi siamo veramente. A me
successo in carcere. L ho trovato la tessera mancante e ho
scoperto qualcosa di me che non potevo scoprire in nessun
altro luogo. Ora posso anche morire, tutto quel che verr mi
sar dato in aggiunta... Sia ben chiaro per che trovare se stessi
non significa illuminarsi, n diventare dei maestri spirituali:
qualcosa di molto personale.
Hai avuto dei maestri spirituali?
Ne ho avuti molti e ne ho anche adesso, ma sempre stato un
continuo abbandonare il maestro. Chiunque pu essere un
maestro per dieci minuti: svolti langolo, timbatti in qualcuno
che ti dice quattro sciocchezze e se lo ascolti stato tuo maestro
per cinque secondi. Per finisce l, lo ringrazi e vai per la tua
strada. Il problema quando si diventa schiavi del maestro.
La devozione verso il maestro malsana, una psicopatologia
perch genera una dipendenza, la cui radice proviene da una
psiche sottomessa che ha bisogno di una figura dominante che
la controlli e le dica cosa fare. un tema che ha a che vedere

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incontri

con lautorit, con la figura del padre, con Dio, con la comodit
di non farsi carico della propria vita.
Qual allora la funzione di un maestro spirituale?
Pi che di maestro, parlerei di maestria. Parlare di maestro
come parlare di Dio. Dio un nome, non un essere. il nome
che si d al creatore, alla creazione, allesistenza... Dio solo
un nome e come tale non esiste. Esiste la creazione. Esiste il
creatore. Lo stesso succede quando parliamo di maestro. La
maestria un fenomeno soggettivo, non oggettivo. Io posso
dire: Quello il mio maestro. Tu dirai: Quello un ciarlatano. Ci che conta che se un discepolo si affida veramente a un maestro, anche a un falso maestro o a un ciarlatano,
pu comunque illuminarsi, perch la chiave della maestria
dentro il discepolo, non dentro il maestro. Per questa ragione
ritengo che tutti i maestri svolgano una funzione positiva in
quanto offrono agli esseri umani loccasione di abbandonarsi, di affidarsi, di avere fede: se non possono aver fede in Dio,
se non possono aver fede nella vita, se non possono aver fede
nemmeno nella propria ombra, che almeno abbiano fede in
qualcuno che appare loro come una specie di santo. Anche se
fosse un imbroglio, limportante che questo imbroglio risvegli la fede nel discepolo. Si tratta ancora di una fede diretta
allesterno, verso il maestro, ma questo un passo necessario
per poter in seguito aver fede in se stessi.
Se nulla si pu migliorare perch tutto perfetto cos com,
che cos levoluzione?
Per me lidea di migliorare nevrotica. Tu non sei migliorabile, n lo sono io. Per definizione, evoluzione non vuol dire
miglioramento, ma aumento di complessit. Le cose si fanno
inevitabilmente pi complesse e questo non un bene n un
male. la legge delluniverso che si espande e si diversifica,
facendosi ogni volta pi creativo. Layahuasca mi ha permesso di vedere questo processo: una follia totale! come una
fabbrica di complessit, di diversit, di colori, di forme,
come un festival creativo, come lopera di un pittore che crea
milioni di quadri al secondo, ogni volta pi complessi, e non
puoi sceglierne nessuno come il migliore, perch sono infiniti e perfetti. Durante una delle interminabili notti trascorse

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

in cella, mi apparve un numero: 01210. Veniamo dallo zero,


andiamo verso lo zero. Quando nasciamo siamo uno, quando
moriamo siamo uno. Nel mezzo, la vita: unesperienza duale. Siamo nel due e osserviamo tutto dal due. Buono cattivo,
alto basso, cielo inferno, migliore peggiore... Siamo immersi
nella dualit e questa la nevrosi, la schizofrenia, la malattia.
Lobiettivo tornare alluno quando si ancora in vita: trovare se stessi, essere uno, non avere divisioni. E si pu anche
raggiungere lo zero, il vuoto, il silenzio, il nulla... La libert
poter vedere questo nulla, osservare lillusione, senza abbandonare questa vita.
Come consideri la situazione a livello globale dal punto di
vista dellevoluzione della coscienza?
In una certa misura il mondo sul punto di esplodere, si moltiplicano ovunque fenomeni di disobbedienza, qui in Spagna
ci sono gli indignados: una fase di ribellione, siamo sul punto
di scoppiare. Sta scoppiando il nostro corpo, la nostra salute...
Stanno scoppiando i nostri sogni, le nostre relazioni... Eppure,
allo stesso tempo, il sistema non sembra mai essere stato cos
forte e impenetrabile come oggi. Nonostante questi fenomeni
di ribellione, che pur non vanno sottovalutati, ancora non si
raggiunta la massa critica necessaria.
Credi davvero alla teoria new age della massa critica, secondo cui se un certo numero di persone si risveglia favorir il
risveglio dellintera umanit?
Non so se la parola giusta sia risvegliarsi, per me sarebbe
importante che le persone si rendessero conto di trovarsi in
un carcere rinchiusi in una cella e che dicessero a se stessi:
voglio uscire perch non me lo merito. Chi prende coscienza
del proprio stato di schiavit non pu fare a meno di tentare di uscirne, ma si tratta di un lavoro individuale. Quel che
ho visto, incontrando migliaia di persone ogni anno, che la
gente continua a dormire anche negli ambiti cosiddetti spirituali. Leggono libri, fanno corsi, provano terapie, ma le persone continuano ad aver paura, continuano a sentirsi in colpa, alcuni con lillusione che nel 2012 succeder qualcosa che
risolver tutto a livello planetario: sciocchezze di una mente
infantile. La trasformazione deve essere qualcosa di molto

incontri

profondo dentro ognuno di noi. Quando avremo delle persone


che si saranno trasformate dal di dentro, che avranno sconfitto
la paura, che non sentiranno pi la colpa e che si renderanno
conto di essere in uno stato di schiavit... qualora ci fossero,
non dico milioni, ma qualche centinaia di persone del genere
e decidessero di lavorare insieme, niente e nessuno potrebbe fermarli. In realt siamo molto lontani da quel livello di
uomo nuovo in grado di cambiare il pianeta. Magari la fine
del mondo fosse nel 2012: significherebbe che la coscienza
umana si evoluta molto pi rapidamente di quanto io creda.
La mia unica speranza riposta nei bambini. Noi adulti siamo
ormai troppo condizionati e possiamo fare solo un onesto lavoro interiore per vivere stupendamente questa vita, un lavoro terapeutico molto profondo per liberarci dalla sofferenza.
Per, sinceramente, credo che la trasformazione planetaria sia
qualcosa che compete ai bambini, perch loro non sono stati
ancora condizionati.
Nel libro dedichi molto spazio al tema dei bambini e parli
spesso di educastrazione.
La nostra societ, a partire dalla scuola, ci sottopone fin da
quando siamo piccoli a uno spietato programma di educastrazione. Leducazione ci castra per impedirci di essere noi stessi.
come castrare il toro. Se gli tagli i testicoli, il toro diventa un
bue, una bestia da soma che ubbidisce... A noi hanno tagliato
i testicoli energetici. La religione, la politica, la scuola, la famiglia: sono tutti daccordo. Una delle sfide del futuro quella
di creare delle nuove scuole, delle scuole diverse. Nelleducazione attuale c unossessione per il condizionamento, per
la correzione dei comportamenti, per il rispetto dei limiti, e
tutto questo lascia poco spazio alloriginalit, alla creativit e
alla spontaneit che sono la base della libert. Leducazione
programma degli stupidi pronti per votare, obbedire, pagare
e lavorare. Il segreto di uneducazione sana quello di attivare
nei bambini quei valori fondamentali che i genitori e gli educatori hanno dimenticato. Valori come lamore, linnocenza,
la fiducia, la comprensione, la semplicit, la bont, lautenticit... Dico attivare perch ogni bambino possiede gi questi
valori e il sistema educativo non fa altro che disattivarli e sostituirli con degli automatismi. Tutto viene ridotto a comportamenti, tecniche, obiettivi e risultati. Per questo ho deciso di
non mandare a scuola mia figlia Amelys. Non me lo perdonerei
se lo facessi. Con gli altri figli non ero abbastanza cosciente per
compiere una scelta del genere, ma ora sono convinto che crescere i figli in casa sia la scelta giusta.
Caro Alberto, ti ringraziamo per il tempo prezioso che ci hai
dedicato. C qualcosaltro che vuoi condividere con i lettori italiani? Una confidenza, un segreto...
Un giorno uno sciamano mi disse: C un solo segreto in questa esistenza ed che non ci sono segreti. Se vuoi accorgerti di
qualcosa, apri il tuo cuore e lesistenza ti mostrer tutto. Q

Alberto Jos Varela pu essere contattato inviando una e-mail a


albertovarelaes@yahoo.es

Con la figlia Aneley e Paula

venti suggerimenti
di convivenza familiare
1. Quando parlano i pi giovani, gli adulti stanno zitti.
2. Dialoghiamo per conoscerci, non per avere ragione.
3. Non esistono leggi n norme, lasciamoci guidare
dallamore.
4. Non c nulla da nascondere, ma abbiamo tutti il
diritto di mentire.
5. Niente si giudica n si critica, tutto si accetta.
6. Nessuno comandi nessuno, ognuno obbedisca
al suo cuore.
7. Il nostro unico credo che non c nulla in cui
credere.
8. Non c possibilit di commettere errori.
9. Se non viene fatta una domanda non si dia
alcuna risposta.
10. Lasciamoci fluire. La spontaneit va oltre i progetti.
11. Non provare a essere diverso. Sei perfetto
cos come sei.
12. Non c un modello da seguire, n un ideale
da raggiungere.
13. Ciascuno scelga la religione che vuole o non
ne scelga nessuna.
14. Non esiste un modo prestabilito di fare le cose,
ognuno si trovi il suo.
15. Se ci troviamo in una situazione senza via duscita,
ridiamo.
16. Che ciascuno si renda conto da solo di come
stanno le cose.
17. Non smettiamo di guardarci fino a quando non
ci siamo compresi.
18. Quando si discute, i pi giovani hanno la priorit.
19. Piuttosto che controllare e sospettare, abbi fiducia.
20. Ogni giorno tutto inizia da capo, il passato passato.
Tratto da Desde la carcel, desde mi libertad (Mandala Ediciones 2009)

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speciale > un corso in miracoli

Vuoi avere ragione

o essere felice?

le origini e linsegnamento di un corso in miracoli


_____________
di Andrea Panatta

Citato continuamente da autori del calibro di Wayne Dyer, Deepak Chopra, Louise Hay e Marianne Wlliamson,
Un corso in miracoli uno dei libri pi importanti e pi studiati della nuova spiritualit. Trascritto tra il 1965 e il
1972 dalla dottoressa Helen Schucman sotto dettatura di una voce interiore, elabora una rivoluzionaria metafisica non dualistica che pone laccento sullapplicazione pratica piuttosto che sulla teoria.

la storia di un corso in miracoli


La vicenda inizia nel 1965. I protagonisti sono una psicologa
del Centro Medico Presbiteriano della Columbia University di
New York, Helen Schucman, e il suo capo e coordinatore, William (Bill) Thetford.
Dopo anni di ostilit e tensioni tra i due nella vita quotidiana e
nellambiente lavorativo, un giorno Bill compie un gesto assolutamente inatteso: prima dellinizio di una riunione, si avvicina a Helen e le dice di avere tutta lintenzione di porre fine ai
loro contrasti. Ci deve essere un altro modo! esclama. Bill
era determinato a trovare un nuovo modo di relazionarsi a Helen e agli altri collaboratori per appianare gli attriti e valorizzare la parte positiva di ognuno di loro. Presa piacevolmente
alla sprovvista, Helen accetta la proposta di armistizio.
Qualche tempo dopo il chiarimento con Bill, Helen comincia a
fare strani sogni e ad avere visioni e percezioni alterate. I suoi

Helen Schucman, 1974

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

sogni diventano incredibilmente vividi e inizia a percepire immagini mentali nette come fotografie, allinizio solo in bianco
e nero, poi anche a colori e in movimento. Helen era sempre
stata scettica, atea e molto pragmatica; aveva avuto uninfanzia difficile, connotata da una profonda solitudine e popolata
dallincubo di trasformarsi dalla bambina dolce e tenera che
era in un essere grasso e mostruoso.

In qualsiasi situazione, pu
mancare solo ci che tu non hai dato
Poco alla volta, i suoi sogni diventano sequenze realistiche
colme di eventi simbolici; Bill le consiglia allora di iniziare a
tenere un diario di questi fenomeni. Tra i sogni della Schucman, uno in particolare sembra strettamente connesso con la
storia del Corso:
La barca si stava muovendo lentamente ma facilmente lungo un canale molto piccolo e dritto. Cera appena
abbastanza brezza per far avanzare la barca. Sugli argini
del canale erano allineati degli alberi secolari e belli e
cespugli verdi orlati di file di fiori. Mi domando se qui
ci sia un tesoro sepolto pensai tra me e me, trasognata. Non sarei sorpresa se ci fosse. Poi notai un lungo
palo con un grande uncino sulla punta, che si trovava
sul fondo della barca. Proprio quello che ci vuole
pensai, immergendo luncino nellacqua e affondando
il palo il pi profondamente possibile. Luncino agganci qualcosa di pesante, che sollevai con difficolt. Era
unantica cassa del tesoro, il legno corroso dallacqua e

speciale > un corso in miracoli

il fondo coperto di alghe. Riuscii a issarlo nella barca


e lo aprii con trepidazione. Rimasi amaramente delusa. Mi ero aspettata gioielli o monete, ma nella cassa
non cera altro che un grande libro nero. [...] Sul dorso
cera una parola scritta in oro. La parola era esculapio.
Il termine mi era familiare, ma non riuscivo a ricordare cosa significava. Quando la cercai, scoprii che era
il nome del dio greco della guarigione. (R. Skutch,
Come nato Un corso in miracoli, Armenia 2001, trad.
it. di F. Merlino, S. Pestarino, I. Popani)
Nello stesso periodo, Helen inizia anche a sperimentare fenomeni di chiaroveggenza: riesce a descrivere con dovizia di particolari i luoghi in cui Bill era stato in villeggiatura senza averli
mai visti e salva un collega da un tentativo di suicidio prestando ascolto a un forte presentimento. Nei sogni della psicologa,
e poco a poco anche durante la veglia, inizia a comparire una
Voce che le spiega parte del significato di ci che vede. Una
sera Bill riceve una telefonata di Helen, terrorizzata perch la
Voce non se ne vuole andare e continua a ripeterle: Questo
un corso in miracoli... Per favore, prendi appunti.
con questa frase che hanno inizio i sette anni di dettatura e
trascrizione del testo del Corso. Fin dal primo momento, Helen
spaventata dalla voce che sente e dimpulso tenta di resistere
alla necessit di scrivere che simpadronisce di lei. Tuttavia,
incoraggiata da Bill, non si sottrae mai al compito assegnatole.
Gi dalle prime sessioni, i due colleghi si rendono conto che
era questa la risposta allaltro modo che stavano cercando per
risolvere i loro problemi relazionali e che la dettatura non si
sarebbe esaurita in tempi brevi.

Non hai alcun problema che Egli


non possa risolvere offrendoti un
miracolo. I miracoli sono per te
Durante i sette anni di dettatura, Helen e Bill sono molto restii
a diffondere notizie su quanto stanno facendo, sia perch non

sono sicuri di quando si concluder la trascrizione, sia perch


vogliono proteggere le loro carriere. Tra i pochi depositari di
questo segreto vi sono Kenneth Wapnick e Jon Mundy, oggi
due tra i pi importanti insegnanti del Corso, e Hugh Lynn
Cayce, figlio del noto sensitivo Edgar Cayce, cui inviano un
manoscritto del testo per convalidarne lautenticit in termini
di canalizzazione.
Lesperienza di Helen particolarmente importante perch ha
ridefinito i fenomeni di medianit o channeling. Infatti, se la
maggior parte delle canalizzazioni si verificava generalmente
in stato di trance, la dettatura del Corso sempre avvenuta con
la piena presenza e consapevolezza della Schucman, che anzi
pi volte ha tentato di resistere allimpulso di scrivere, col solo
risultato di sentirsi tesa o depressa fino a quando non riprendeva a scrivere, esaurendo il flusso di parole.

che cos un corso in miracoli


Sono in molti ad aver letto la storia della sua nascita e ad averlo
sottovalutato credendo che fosse un testo dedicato al miglioramento delle relazioni, ma il Corso non soltanto questo. Un
corso in miracoli esattamente quello che sostiene di essere: un
insegnamento che intende portarci a compiere miracoli nella
vita quotidiana. Si tratta essenzialmente di un percorso spiri-

Bill Thetford
alla macchina da scrivere

I taccuini di
Helen Schucman

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speciale > un corso in miracoli

tuale autonomo e individuale per autodidatti. Il Corso indica


una via ben precisa per arrivare a sperimentare una perfetta
non dualit, uno stato di unione con il divino che si raggiunge
attraverso la pratica del perdono nella quotidianit. Si tratta di
una sofisticata forma di psicologia metafisica che ci conduce
gentilmente al di l delle illusioni in cui siamo immersi.

Bill Thetford e Helen Schucman, California 1976

a chi non abbia una conoscenza approfondita dei termini biblici, generando molto spesso vere e proprie resistenze, cos
come imbarazzo per il fatto che si dice sia stato proprio Ges
a dettarlo. Tuttavia, come spiega Kenneth Wapnick, bene ricordare che non si tratta di Ges di Nazareth, quanto piuttosto
di un simbolo dellamore divino. Per parafrasare Gary Renard,
anchegli insegnante del Corso, che importa se a scriverlo sia
stato o meno Ges? Limportante che il messaggio arrivi in
tutta la sua efficacia, portando cambiamenti e risultati.

che cosa dice un corso in miracoli


Dallintroduzione del Corso:

Il Corso strutturato in tre libri: un testo principale, un libro


di esercizi per un anno e un manuale per insegnanti. La Voce
che nel corso della dettatura si fa riconoscere come Ges
guida il lettore nei meandri di una progressiva scoperta del
sistema di pensiero alla base dei miracoli, utilizzando uno
stile piuttosto difficile (alcune frasi occorre leggerle decine
di volte prima di capirle), che va via via chiarificandosi con
il procedere dei capitoli. La lettura del Corso non dovrebbe
essere affrontata come uno studio pedissequo e mnemonico,
ma come il manifestarsi di una voce interiore perennemente
presente, la voce dello Spirito Santo, al cui ascolto il Corso
intende educarci. Ne prova il fatto che in una versione non
ufficiale del testo (la versione Urtext), la Voce suggerisca agli
studenti del Corso di limitarsi ad ascoltare senza prendere
appunti fino a quando la lettura non sia arrivata a uno stadio
molto avanzato.

Puoi parlare da parte dello Spirito o


da parte dellego, a tua scelta. Se parli
da parte dello Spirito hai scelto di
essere quieto e sapere che Io sono Dio
Gli scogli da superare nella lettura e nellapprendimento dei
messaggi di Un corso in miracoli sono diversi. Anzitutto, un
libro corposo e leggerlo, forse per esplicita volont della Voce,
tende a stancare molto la mente, che tenta disperatamente di
possederne lintera struttura. In secondo luogo, il Corso, come
tutte le pratiche spirituali, richiede disciplina e dedizione e
implica un allenamento mentale quotidiano che non tutti sono
disposti a fare. Il suo linguaggio, inoltre, pu risultare ostico

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

Questo un corso in miracoli. un corso richiesto. Solo il


tempo che ti ci vuole per farlo volontario. Libero arbitrio non
significa che puoi stabilire il programma di studi. Significa
solo che puoi scegliere cosa vuoi imparare in un determinato momento. Il corso non si prefigge di insegnare il significato
dellamore, poich esso trascende ci che pu essere insegnato.
Si prefigge, tuttavia, di eliminare i blocchi alla consapevolezza
della presenza dellamore, che la tua eredit naturale. Lopposto dellamore la paura, ma ci che tutto abbraccia non pu
avere opposti.
Questo corso si pu quindi riassumere cos:
Nulla di ci che reale pu essere minacciato.
Nulla di irreale esiste.
In questo si trova la pace di Dio.
(Un corso in miracoli, Armenia 1999, trad. it. di I. Popani, F.
Merlino, S. Pestarino)
Due Regni
Esistono due livelli, due regni apparentemente opposti, il
mondo di Dio e il mondo dellego. Nei versi del Corso sono descritti in modo esaustivo lego e la teoria della sua formazione, che riecheggia il mito della caduta dal giardino dellEden.
Noi non sappiamo come e perch questo sia potuto accadere,
eppure a un tratto, una scintilla divina ha avuto il pensiero di
separarsi dal suo creatore. da questo stato di separazione
che hanno avuto origine i problemi delluomo e i suoi faticosi
tentativi di tornare allo stato di unione originario con Dio. La
separazione ha permesso la formazione di un ego o s fittizio,
tormentato dalla scissione tra se stesso e il resto dellesistenza, che lo ha portato necessariamente a difendersi e attaccare
per poter sopravvivere in questo mondo. Secondo il Corso, in
quale dei due regni dimorare una questione di scelta, ed
proprio a questa scelta che si riferisce una delle sue frasi pi
famose: Vuoi avere ragione o essere felice? Vale a dire, vuoi
stare nel mondo dellego o in quello di Dio?

La libert dalle illusioni risiede solo


nel non crederci

speciale > un corso in miracoli

Lillusione
Il problema che questo mondo, il mondo dellego, non esiste.
Uno degli ostacoli maggiori da affrontare durante lo studio del
Corso accettare lidea che lintero universo sia unillusione, un
gigantesco ologramma creato dallego separato. In questo il Corso non sarebbe molto diverso da altri percorsi spirituali che insegnano a superare lillusione, se non fosse che il Ges del Corso
va molto oltre: insegna che Dio non ha creato il mondo visibile e che lintera storia della creazione un inganno perpetrato
dallego, il quale vuole convincerci dellesistenza di qualcosa che
non esiste nella realt, ma solo in virt delle sue proiezioni.
Il mondo che vedi il sistema delirante di coloro che sono
resi pazzi dalla colpa. (T.13.IN.2:2)
Il mondo cos come tu lo percepisci, non pu essere stato
creato dal Padre, perch il mondo non come tu lo vedi. Dio
ha creato solo ci che eterno, e ogni cosa che tu vedi mortale. (T.11.VII.1:1)
Lego e tre concetti fondanti
Lego la parte di noi che sente la separazione dal resto della
creazione ed costituto attorno ad alcuni concetti fondanti tra
i quali i pi importanti sono peccato, colpa e proiezione, concetti essenziali di tutto il percorso proposto. Il significato che
il Corso attribuisce a questi termini molto diverso da quello
comunemente accettato e pertanto richiede ai suoi studenti di
staccarsene per abbracciare una nuova interpretazione.
Il peccato, secondo il Corso, una mancanza di amore. Lo
Spirito Santo vede il peccato non come qualcosa che deve essere punito, ma come un errore che necessita di una correzione.
La colpa invece la sensazione di aver commesso il peccato,
la convinzione che si possa sbagliare, la credenza inconscia di
aver attaccato Dio defraudandolo del suo potere per sostituirlo con lego. questo uno dei punti che incontra le resistenze
maggiori degli studenti del Corso, specialmente quelli alle prime armi. Come si pu usurpare Dio? Come ci si pu sostituire
a lui o anche soltanto pensare di poterlo fare? Eppure, Ges
insiste a sottolineare come sia proprio questa la prima causa
della nostra infelicit, sebbene ci sfugga completamente. La
colpa sepolta talmente in profondit nella nostra coscienza,
che non potremmo mai vederla se qualcuno non ce la mostrasse direttamente e proprio a questo servono le sofisticate spiegazioni metafisiche del Corso, a farci intravedere la colpa che
guida le nostre azioni di ego separato.
Il meccanismo della proiezione, invece, la diretta conseguenza del dono che Dio ha fatto agli uomini, ossia di essere
creatori infiniti. Tuttavia, questo un dono che stiamo usando
in maniera dannosa e autodistruttiva o, come dice il Corso, lo
stiamo usando per mal creare. Finch crediamo nel peccato e
nutriamo questo senso di colpa ancestrale, riusciamo soltanto
a proiettare la colpa al di fuori di noi stessi, su qualcun altro
(o qualcosaltro), rendendo lesterno totalmente responsabile
della misera condizione in cui ci troviamo. proprio questa
convinzione ad alimentare anche la nostra eterna fede nella

scarsit. La paura che non ci sia abbastanza diretta conseguenza del peccato originale e cio dellesserci separati da
Dio. Tale senso di scarsit viene proiettato allesterno, manifestando illusorie condizioni di mancanza che possono essere
colmate solo da qualcosa (o qualcuno) esterno a noi.

Loscurit mancanza di luce, cos


come il peccato mancanza di amore
La percezione nasce dalla proiezione
Il mondo e questo gioco che chiamiamo vita sono dunque illusioni, proiezioni della nostra mente, e la realt un caleidoscopio di impressioni organizzate sulla base della nostra
percezione soggettiva. Ci che vediamo, il modo in cui lo interpretiamo e tutto ci che continuamente ci accade non altro che un sogno creato da noi stessi in maniera non cosciente,
eppure del tutto consensuale. Non facciamo altro che proiettare allesterno i contenuti della mente inconscia, il nascondiglio dellego. Il Corso ci avverte di questo sin dallinizio: stiamo
inconsciamente creando la realt dal punto di vista dellego e
non dello Spirito. Se vediamo ovunque dolore, sofferenza e
dramma, perch vi siamo immersi: non lerrore a dover essere corretto, ma la nostra percezione dellerrore. Proiettare e
percepire sono per il Corso due facce della stessa medaglia. Da
ci deriva limmensa portata dellinvito di Ges a non credere
a nulla di quello che viene percepito e ad affidare ogni giudizio
sulla realt nelle sue mani, fidandoci del fatto che la Sua Voce
ti guider in modo molto specifico, ti verr detto tutto ci che
hai bisogno di sapere. (T.1.I.4:2)

La vera percezione la base della


conoscenza, ma conoscere affermare
la verit ed al di l di ogni
percezione
Percezione vs conoscenza
Un corso in miracoli insegna il modo in cui possibile disfarsi dellillusione della separazione dal divino. In primo luogo,
bisogna distinguere (allinizio solo mentalmente) ci che
conoscenza da ci che percezione. Mentre la conoscenza
uno sperimentare direttamente la realt senza la mediazione
dellego (in particolare senza i giudizi, che sono il suo principale modo di esprimersi), la percezione altro non che il regno dellego, della paura, dei filtri, delle convinzioni negative.
Mentre la percezione soggettiva, parziale, selettiva e separativa, la conoscenza lesatto contrario, immutabile, eterna e
stabilmente fondata sulla legge divina dellamore.
Risulta dunque chiaro fin da principio che il Corso un accurato lavoro di eliminazione delle strutture che ci impediscono di

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speciale > un corso in miracoli

vedere la realt per quello che . Siamo spinti a disimparare


tutto ci che crediamo reale in favore della vera conoscenza,
che non deve rimanere mera teoria ma essere sperimentata direttamente: Una teologia universale impossibile, ma
unesperienza universale non solamente possibile, ma necessaria. (C.in.2:5)
Ken Wapnick, Bill Thetford, Bob Skutch,
Helen Schucman, Judith Skutch

razionale, ma dovrebbero essere sempre affidati allo Spirito,


perch altrimenti degenererebbero in una forma particolarmente pericolosa di manipolazione della realt.

Perdonare semplicemente ricordare


solo i pensieri damore che hai dato
nel passato e quelli che ti sono stati
dati
I miracoli sono abitudini e dovrebbero essere involontari. Non
dovrebbero essere sotto controllo cosciente. I miracoli scelti
coscientemente possono essere mal guidati. (T.1.I.5:1)
Molti occultisti e maghi del passato hanno messo in guardia contro il pericolo insito nel manipolare la realt deliberatamente.
Anche il Corso dichiara esplicitamente che la correzione dei problemi appartiene solo allo Spirito Santo, mentre nostro unico
compito quello di centrarci nellamore e praticare il perdono.

la pratica del perdono


i miracoli: cosa sono?
Secondo la definizione comune, per miracoli si intendono
quegli eventi che apparentemente violano le leggi naturali a
noi note. Pur essendo contemplata anche questa categoria di
miracoli fisicamente percepibili, nel Corso i miracoli vanno
intesi in primo luogo come un profondo cambiamento della percezione che ci consente di passare dal modo di pensare
dellego al modo di pensare dello Spirito Santo. Sono dunque
eventi indipendenti dallo spazio e dal tempo (anzi i miracoli
riorganizzano lo spazio e il tempo), che si verificano quando la
presenza dellamore divino non ostacolata da giudizi e percezioni errate e tendono a riportare la nostra esperienza verso
la santit, nelle mani dello Spirito, permettendoci inoltre di
risparmiare molto tempo nellapprendimento di lezioni che
altrimenti richiederebbero diverse incarnazioni.

I miracoli avvengono naturalmente


come espressioni damore
I miracoli, data la natura multidimensionale di un atto di amore puro, possono essere fisicamente visibili o invisibili e possono raggiungere situazioni, luoghi e persone di cui non abbiamo nemmeno conoscenza. Quando ci affidiamo allo Spirito
per un miracolo, vale a dire quando pratichiamo il perdono
e lasciamo andare lego e ci che crediamo di sapere, stiamo
affidando tutto nelle mani di una forza superiore che conosce perfettamente il problema e il rimedio migliore. I miracoli non possono e non devono essere controllati dalla mente

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

Un corso in miracoli non affatto un libro da leggere e riporre


sullo scaffale, ma rappresenta un percorso interiore di stampo
eminentemente pratico, come testimonia la presenza di un libro degli esercizi per un anno, uno per ogni giorno.
La pratica del Corso ha come scopo principale quello di insegnare il perdono. Anche in questo caso, con questo termine
non sintende semplicemente latto magnanimo di una persona che decide di perdonare il suo persecutore, lasciando andare risentimento e rancore. La visione classica del perdono
presenta due falle: in primo luogo si basa sulla convinzione
che qualcuno abbia commesso un errore, in secondo luogo
d limpressione che chi perdona si trovi su un livello superiore rispetto a chi perdonato, una pura illusione che tende a rinforzare lego. La prospettiva del Corso radicalmente
diversa: il perdono il processo attraverso il quale vengono
disfatti tutti i giudizi del passato e viene letteralmente lasciato andare tutto ci che crediamo di sapere sul mondo e sulla
nostra vita. Si tratta di decidere volontariamente di abbandonare le categorie mentali di giusto o sbagliato, di bene o male
e affidare tutto nelle mani dello Spirito Santo, lunico agente
correttivo dei problemi davvero super partes. Il perdono non
consiste dunque nello scusare lerrore di qualcun altro, ma nel
comprendere che non esiste alcun errore se non nella nostra
percezione soggettiva.
Il perdono la guarigione della percezione della separazione. (T.3.V.9:1)
Tutta limpalcatura e il sistema descritto dal Corso diventano
cos una serie di reminders ai quali dobbiamo imparare ad accedere ogniqualvolta ci troviamo di fronte a un problema, per
poter andare oltre la nostra percezione del problema stesso.
Il segreto risiede nellessere costantemente consapevoli dei
propri pensieri di separazione e di attacco, di esserlo il pi

speciale > un corso in miracoli

spesso e il pi a lungo possibile, seguendo la disciplina che il


Corso definisce come vigilanza dei propri pensieri.

gli esercizi
Il libro degli esercizi contiene lapplicazione pratica dei principi esposti nel testo. Tuttavia, essendo il Corso una pratica
volta a disfare lego, il confine tra teoria e pratica in questo
caso davvero sottile.
Gli esercizi consistono nellelencazione di una serie di pensieri che offrono delle soluzioni alternative al comune modo
di pensare. La lezione 69, per esempio, sintitola: I miei rancori nascondono la luce del mondo in me. Il pensiero presentato
nel titolo viene quindi sviscerato nel testo dellesercizio e sono
fornite precise indicazioni sulla sua applicazione.
La vigilanza sui propri pensieri diventa dunque un requisito
essenziale per poter fare le lezioni. A molte persone questo
potrebbe sembrare un lavoro troppo dispendioso in termini
di sforzo, tempo e fatica, ma il Corso una vera e propria pratica spirituale e come tale necessita di esercizio e di disciplina.
Ci viene richiesto infatti di sostituire i nostri pensieri abituali
(quelli dellego) con i pensieri dello Spirito e di farlo sempre
pi spesso e pi a lungo, un compito certamente non agevole.
Gli esercizi sono ufficialmente trecentosessantacinque, ma
il Corso non fatto per durare un solo anno e poi essere archiviato. Gli esercizi possono essere ripetuti pi volte e si pu
rimanere anche pi giorni su un pensiero che ci piaccia particolarmente. Lesercizio dunque solo un pretesto per coltivare un insegnamento pi grande, che pu richiedere anche
unintera esistenza per essere vissuto integralmente. Questo
corso un inizio, non una fine dice Ges alla fine del libro
degli esercizi.

Le prove non sono che le lezioni che


non sei riuscito a imparare, presentate
unaltra volta, cosicch dove prima
hai fatto una scelta sbagliata tu
possa ora farne una migliore e
sfuggire cos a ogni dolore che ci che
avevi scelto prima ti aveva portato
Un corso in miracoli comporta una completa riscrittura della
propria mente e dei propri valori spirituali e pu accadere che
proprio per la sua audacia e per la profondit con cui arriva a
toccare parti di noi che non vogliamo lasciar andare, generi
fortissime resistenze, continue fughe e riprese. Un piccolo
avvertimento: essendo gli esercizi generalmente pi semplici
del testo, molti studenti decidono di passare direttamente alla
pratica, senza studiare il Corso vero e proprio. Ci pu rappresentare un errore, perch determina la perdita del significato
pi profondo di molti termini utilizzati negli esercizi, privandoli cos della loro forza e del loro scopo. Il Corso basato

bibliografia












Un Corso in Miracoli, Armenia 1999


Kenneth Wapnick, Introduzione a Un Corso in Miracoli,
Armenia 2001
Robert Skutch, Come nato Un Corso in Miracoli,
Armenia 2001
Estensione dei principi di Un Corso in Miracoli,
Armenia 2003
Gary G. Renard, La scomparsa delluniverso cos come ci
appare, Macro 2006
Kenneth Wapnick, Le domande pi comuni su
Un Corso in Miracoli, Armenia 2009
Frances Vaughan, Roger Walsh, Accetta questo dono,
Armenia 2009

sulladdestramento della mente che passa necessariamente


dallacquisizione di un nuovo sistema di pensiero e questo
passaggio non pu essere saltato.

lo stile
Leggendo pi volte il Corso ci si rende conto che sarebbe stato
molto difficile per una mente umana concepire un tale sistema. incredibile notare come la complessit e labbondanza
dei concetti espressi presentino una coerenza interna millimetrica e una struttura olografica dove ogni frammento rispecchia e si amalgama perfettamente con tutto il resto. Per
non parlare del linguaggio altisonante e dello stile poetico che
ricorda da vicino quello shakespeariano per luso del pentametro giambico. Tale peculiarit, evidente nella versione originale in inglese (ma perduta nella traduzione in italiano), ha
affascinato e incuriosito molti studenti del Corso e potrebbe
trovare una spiegazione nel fenomeno stesso della dettatura.
Quando un canalizzatore riceve un messaggio da uno spirito
guida o da unentit superiore, egli funziona come filtro del
messaggio stesso, inquinandolo con la propria personalit.
A quanto pare, Helen Schucman era una grande appassionata
di letteratura e di Shakespeare e si pensa che dietro la dettatura del Corso ci fosse la precisa intenzione di sollecitare parti
molte profonde della coscienza del lettore attraverso luso di
specifiche tecniche immaginative, narrative e linguistiche.
Dunque, non a torto, il Corso viene considerato una vera e propria opera darte. Q

andrea panatta
Counselor, pranic healer, esperto di terapie energetiche e di sviluppo del potenziale psichico, studente autodidatta di
Un corso in miracoli da dieci anni.
Andrea Panatta pu essere contattato inviando una e-mail a apanatta@gmail.com

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speciale > un corso in miracoli

la mia esperienza nella traduzione di

un corso in miracoli
_____________

di Isabella Popani

Era il giugno del 1986 quando mi recai per la prima volta a Findhorn in una comunit spirituale situata nel Nord della Scozia.
Mentre visitavamo il negozio della comunit, unamica mi mostr il libro A Course in Miracles, insistendo perch lo leggessi. Lo presi in mano, lo sfogliai e ne fui spaventata. Troppo
grosso e difficile per me mi dissi, attribuendo la difficolt al
fatto che non esercitavo il mio inglese da molti anni. Lanno
successivo accompagnai a Findhorn alcuni italiani che non conoscevano linglese e fui incuriosita dallatteggiamento di un
gruppo di napoletani che di tanto in tanto mettevano una mano
in tasca e tiravano fuori qualcosa da leggere per poi rimetterla via. Chiesi loro di cosa si trattasse e mi risposero dicendo:
Stiamo seguendo le lezioni di Un corso in miracoli. Fu cos
che mi decisi ad acquistare il libro, anche se lo lasciai riposto
in uno scaffale della libreria per diversi mesi. Le mie resisten-

foundation for inner peace


Fondata nel 1972 da Judith e Robert
Skutch, la Foundation for Inner Peace si
chiamava inizialmente Foundation for
ParaSensory Investigation (Fondazione
per la ricerca sul paranormale). Tale
nome rifletteva linteresse e il sostegno
educativo della Fondazione nei confronti
della ricerca sul paranormale negli ambienti accademici del tempo.
Il 29 maggio 1975, Judith Skutch incontr
la dottoressa Helen Schucman e il dottor
William Thetford, scribi di Un corso in
miracoli, insieme al loro amico, il Dottor
Kenneth Wapnick, nel loro ufficio alla
Columbia University di New York, dove
lavoravano come psicologi clinici. Dopo
aver esplorato gli interessi in comune,
Helen e Bill rivelarono a Judith il loro segreto ben custodito sullo straordinario
materiale da loro trascritto.
Nelle settimane successive il gruppo si
consolid intorno al comune entusiasmo per quel notevole insegnamento
spirituale e inizi a riunirsi regolarmente per studiarlo e discuterlo. Nel giro di
pochi mesi, divenne loro evidente che

24

Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

ze interne erano ancora troppo alte e fu solo a capodanno che


decisi di iniziare la lettura. In quel periodo sentivo una forte
spinta interiore a lavorare sul perdono e fu un gesto spontaneo
volgere lo sguardo su quel librone blu che mi incuteva tanto timore. Iniziai cos a tradurlo per me stessa, animata allo stesso
tempo dal desiderio di condividere il risultato del mio lavoro
con altre persone interessate al Corso.
Qualche anno dopo ricevetti la telefonata di due amici, Sergio
Pestarino e Fulvio Merlino, che proposero un incontro per approfondire insieme lo studio del Corso. Fu una bellissima esperienza di condivisione: ognuno di noi raccont la propria storia,
da dove aveva incominciato, le difficolt incontrate durante il
percorso, le consapevolezze acquisite. Quella stessa sera, dopo
che Sergio e Fulvio andarono via, scrissi alla Foundation for A
Course in Miracles e alla Foundation for Inner Peace per chie-

il documento era destinato a essere


condiviso con un pi ampio numero di
persone e cos fu presa la decisione di
pubblicare Un corso in miracoli tramite
la Fondazione esistente. Tale decisione port la Fondazione ad acquisire un
nome pi appropriato Foundation for
Inner Peace (Fondazione per la pace
interiore) che riflettesse il suo nuovo
ruolo di amministratore fiduciario ed
editore del Corso.

Judith Skutch Whitson,


presidente della Foundation for Inner Peace

La prima edizione di Un corso in miracoli,


pubblicata nella tarda estate del 1975,
era in realt una riproduzione fotocopiata in formato ridotto del manoscritto,
circa trecento copie in tutto. Nel giugno
1976 fu pubblicata unedizione in tre vo-

lumi con una tiratura di 5000 copie. La


richiesta del Corso continu a crescere
senza sosta e port infine alla pubblicazione delledizione in volume singolo,
tuttora disponibile, che ha venduto pi
di due milioni di copie in tutto il mondo.
Nel 1982, per far fronte al crescente interesse nei confronti di Un corso in miracoli
allestero, la Fondazione ha avviato un
programma di traduzioni. Una versione
in spagnolo fu pubblicata nel 1992, presto seguita da edizioni in tedesco, portoghese ed ebraico. Fino a oggi il Corso
stato tradotto in diciannove lingue.
Nel 1978 la Foundation for Inner Peace
trasloc i suoi uffici da New York a Tiburon, California. In aggiunta alla sua attivit primaria di pubblicare e diffondere Un
corso in miracoli, la Fondazione ha pubblicato anche opere collegate al Corso quali
Psychotherapy: Purpose, Process and Practice
e The Song of Prayer, due successivi lavori
trascritti da Helen Schucman, cos come
una raccolta delle sue poesie ispirate,
intitolata The Gifts of God, documentari,
lezioni su supporti audio e video e altro
materiale di approfondimento.

www.acim.org

speciale > un corso in miracoli

dere se stessero cercando traduttori per la versione italiana


del libro. Sapevo che il nostro incontro non era stato casuale
e potevo solo seguire quello che interiormente sentivo di dover fare. Ci che era accaduto poteva essere paragonato a quello
che sperimentarono Helen Schucman e Bill Thetford quando
si unirono nellunico intento di trovare un altro modo ai sentimenti di rancore e competizione che vivevano quotidianamente tra loro e nellambiente di lavoro, unesperienza che col tempo aveva dato vita alla trascrizione del Corso. Anchio, Sergio e
Fulvio ci eravamo uniti in un unico intento, sebbene allora non
ne fossimo ancora consapevoli. Di l a poco ricevetti una lettera
dalla Foundation for Inner Peace che allora era la detentrice
del copyright di A Course in Miracles nella quale ci veniva chiesto di presentare una prova di traduzione del libro seguendo le
linee guida che loro proponevano. Le loro indicazioni facevano
sembrare quel compito quasi impossibile, ma non ci scoraggiammo: provammo a tradurre il capitolo 23 attenendoci alle
loro istruzioni e inviammo la nostra bozza. Circa un mese dopo,
partimmo alla volta degli Stati Uniti per recarci alla Foundation for A Course in Miracles, fondata da Kenneth Wapnick e da
sua moglie Gloria come centro dinsegnamento del Corso. Qui
frequentammo delle lezioni e fummo sottoposti ad alcuni test
per valutare la nostra idoneit ad affrontare la trasposizione
dellopera. Tornammo da quel viaggio con il contratto per la
traduzione ufficiale in italiano di Un corso in miracoli.
Si trattava di una procedura anomala, dato che non avevamo
ancora un editore interessato alla pubblicazione del libro e
normalmente leditore a scegliere i traduttori. Ancora una
volta lasciammo che le cose seguissero il loro corso. Sapevamo
che non sarebbe stata una traduzione facile: altre persone in
altri paesi ci stavano lavorando da anni senza approdare a una
versione definitiva. I cinque anni dedicati alla traduzione furono particolarmente intensi: da un lato sentivo la responsabilit
e limpegno di inviare regolarmente negli Stati Uniti il nostro
lavoro, dallaltro dovevo fare i conti con le mie resistenze e
quindi portare avanti il lavoro interiore che il Corso richiedeva. Passavo giornate intere al computer, poi improvvisamente
mi bloccavo per giorni e giorni fino a quando, assalita dai sensi
di colpa per non avere materiale pronto da inviare, cercavo di
recuperare il tempo perso. Mi ero data il compito di coordinare il lavoro: toccava a me raccogliere le decine
e decine di domande da porre a Ken Wapnick,
nostro supervisore, perch sciogliesse i dubbi
interpretativi sul testo e provvedere quindi alla
revisione finale. Mi ero imbarcata in una sfida pi grande di me, tra pentametri giambici
e rime shakespeariane, ma nonostante i momenti di cedimento non ho mai mollato, grazie
al sostegno costante di Sergio e Fulvio.
Per tradurre il Corso era necessario conoscerne
il contenuto ed era quindi richiesto che il traduttore ne fosse anche uno studente. Di fatto, il
processo di traduzione fu la parte pi sempli-

isabella popani
Counselor, punto di riferimento in Italia della Findhorn Foundation, Scozia,
da oltre venti anni Isabella Popani tiene corsi e conferenze in Italia e allestero per condividere le sue esperienze
nellambito della crescita personale e spirituale.
Isabella Popani pu essere contattata inviando una e-mail a
info@isabellapopani.it
Per maggiori informazioni sul suo lavoro visitate il sito
www.isabellapopani.it

ce del lavoro: le parole entravano dentro di me ed ero in grado


di sentire dallinterno se tutto funzionava o se aveva bisogno di
ulteriore approfondimento. La parte pi difficile era fare i conti
con il mio ego, che si sentiva costantemente minacciato e faceva di tutto per ostacolarmi e impedirmi di proseguire il lavoro.
Ricordo di aver scritto a Ken qualcosa del genere: Come mai
se il Corso ha come scopo il disfacimento dellego, io lo sento
diventare sempre pi forte?. Fu lunica lettera a cui Ken non
rispose. Compresi in seguito che ci che mi stava accadendo era
la conseguenza logica del lavoro che stavo portando avanti su
me stessa. Prima che il Corso entrasse nella mia vita, non avevo
mai prestato veramente attenzione allego e al suo sistema di
pensiero e ora che lo stavo affrontando era destabilizzante.
Un altro momento difficile fu portare a completamento il mio
compito di traduttrice. Avevamo finalmente trovato leditore
ed era giunta lora di consegnare il frutto del nostro lavoro. La
traduzione del Corso mi aveva accompagnato per cinque lunghi
anni e adesso tutto finiva. Dovevo lasciar andare la mia identificazione con il ruolo di traduttore senza sapere cosa mi riservasse il futuro. Lunica certezza era che lo studio del Corso non
sarebbe finito.
In seguito ho avuto la possibilit di tradurre altre opere legate
al Corso e la mia attivit di traduttrice prosegue ancora oggi con
la traduzione del materiale di studio che viene pubblicato sul
sito dellAssociazione per lo studio e la diffusione di Un corso
in miracoli. Non so se la mia vita sar sufficiente a tradurre tutti i testi ancora disponibili in
inglese. Sono per consapevole che tradurre
il materiale legato al Corso, cos come svolgere
lattivit dinsegnamento sui suoi contenuti,
sono aspetti fondamentali della mia vita, che
mi aiutano a restare in contatto con la mia dimensione pi autentica e profonda. Q

Isabella Popani davanti alla sede della


Foundation for A Course in Miracles,
Temecula (California)

www.oltre-confine.com

25

speciale > un corso in miracoli

la mia esperienza di studentessa e insegnante di

un corso in miracoli
_____________

di Patrizia Terreno

Nellautunno del 1994 decisi di invitare Kenneth e Gloria


Wapnick a tenere una conferenza nella mia citt. Allepoca insegnavo tecniche di crescita personale sia in Italia che allestero ed ero la Direttrice italiana di avp Italia, lorganizzazione
professionale dei Vivation Professionals. Dirigevo un centro
nel quale invitavo regolarmente i pi celebri esperti mondiali
di crescita personale.
Fin dal 1989 avevo sentito parlare del Corso in miracoli e nei
cinque anni successivi avevo cercato di studiarlo autonomamente. Coordinavo anche un piccolo gruppo di studio, nel
quale io e alcuni amici volonterosi ci incontravamo settimanalmente per condividere la nostra esperienza di pratica individuale delle lezioni e cercare di comprenderne i concetti
pi difficili. Nel frattempo avevo tentato a pi riprese di sintetizzarlo, ma i miei ripetuti tentativi si erano rivelati molto
frustranti, perch non riuscivano a cogliere la profondit del
messaggio del Corso, andando regolarmente a scontrarsi con la
sua natura olografica.
Quando dunque seppi che Kenneth Wapnick, il pi autorevole
insegnante del Corso nonch erede spirituale di Helen Schucman e Bill Thetford, sarebbe venuto in Italia, non esitai a contattarlo e a sollecitare la sua venuta nel mio centro. Speravo

foundation for
a course in miracles
La Foundation for A Course in Miracles,
strettamente associata con la Foundation
for Inner Peace, un istituto e centro di
insegnamento per gli studenti di Un corso
in miracoli situato a Temecula, in California. Fondata nel 1983 da Kenneth e Gloria Wapnick, stata istituita per aiutare
gli studenti del Corso ad approfondire
la loro comprensione del suo sistema

che un incontro con lui avrebbe sciolto molti dei dubbi e delle incomprensioni del nostro gruppetto di studenti, ma non
potevo certamente immaginare le conseguenze di quella sua
venuta. Fu un incontro folgorante nel vero senso della parola.
Non solo la breve conferenza che tenne mi dimostr quanto
poco avessimo compreso nel nostro intenso e serissimo studio
quinquennale, ma il suo atteggiamento fermo e insieme amorevole, la sua dolce figura che irradiava una pace e un entusiasmo travolgenti, mi sembrarono la migliore dimostrazione dei
principi che insegnava. Anche se il Corso in miracoli una via di
autoapprendimento, in quelloccasione compresi che la guida
di un insegnante veramente competente poteva semplificare
e accelerare il lavoro di uno studente seriamente intenzionato ad apprenderne il messaggio e applicarne i principi nella
propria vita.
Nei cinque anni successivi a questo incontro continuai a recarmi presso la sua Fondazione a Roscoe, negli Stati Uniti, per
studiare direttamente con lui. Man mano che la mia conoscenza del Corso si approfondiva e cercavo di applicarlo nella mia
vita, maturava in me il desiderio di focalizzare su di esso quella
ricerca interiore che durava da tutta la vita, una ricerca iniziata
durante linfanzia attraverso forti esperienze di istanti santi,

di pensiero, concettualmente e a livello


esperienziale, affinch possano diventare strumenti pi efficaci, nella loro vita,
dellinsegnamento dello Spirito Santo.
Ci non significa, tuttavia, che solo gli
studenti della Fondazione possono sperare di comprendere il Corso e di farne
esperienza. Un corso in miracoli stato
specificatamente progettato per essere
un programma di studi basato sullautoapprendimento, senza guru, ministri o
leader spirituali. La scuola di Temecula,
quindi, non intende sostituirsi allo studio e alla pratica individuali, ma si propone di incentivarli organizzando lezioni, workshop, gruppi di studio e molte
altre attivit di approfondimento.

associazione per lo studio


e la diffusione di un corso
in miracoli
Nata nel 2005 come estensione italiana
della Foundation for A Course in Miracles,
lAssociazione ha lo scopo di promuovere
lo sviluppo spirituale attraverso lo studio
e la pratica di Un corso in miracoli. Al fine
di favorirne la comprensione e la divulgazione, organizza programmi educativi,
seminari, conferenze, incontri e pubblica
la rivista trimestrale The Lighthouse.

www.ucim.it

www.facim.org
Gloria e Kenneth Wapnick

P. Terreno, F. Merlino, I. Popani

26

Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

speciale > un corso in miracoli

poi proseguita con una laurea in Antichit e una professione


nel mondo dellarte e infine sfociata nella crescita personale.
Sentivo finalmente che la mia ricerca era arrivata a un punto
fermo: ero, per cos dire, arrivata a casa e intuivo che al Corso
avrei dedicato gli anni successivi della mia vita.

Quando incontri qualcuno,


ricorda che un incontro santo. Come
vedrai lui, cos vedrai te stesso. Come
tratterai lui, cos tratterai te stesso.
Come penserai di lui, cos penserai di te
stesso. Non dimenticarlo mai, poich in
lui troverai o perderai te stesso
A Roscoe ho conosciuto uno studente americano che studiava
e insegnava il Corso da molti anni, con il quale ho iniziato una
fase decennale di approfondimento: man mano che studiavo
e ristudiavo tutti i libri scritti da Kenneth e le registrazioni
di gran parte dei suoi seminari, mi confrontavo con lui per
sviscerare i punti rimasti oscuri. stato in questo periodo di
studio congiunto che ho compreso la didattica fondamentale
del Corso, ossia quel processo interiore di vigilanza sui propri
processi mentali che consiste nel guardare i propri pensieri
senza giudizio n colpa. Mettendo in pratica questo insegnamento il pi spesso possibile, ho finalmente avviato quel processo interiore di autentico perdono che il cuore pulsante del
Corso. Nello stesso tempo, ho dedicato mesi e mesi di intenso
studio monografico agli altri temi del Corso, cominciando cos
a impostare i miei primi seminari. La costante applicazione
del processo del perdono apriva nuovi spiragli di comprensione della parte teorica del testo, mentre lo studio accurato
della parte teorica mi permetteva una migliore applicazione
del processo individuale di perdono. Finalmente le mie sintesi cominciavano a essere coerenti al contenuto del Corso, i
miei tentativi di molti anni prima assumevano ora un senso
e iniziava a prendere forma una risposta soddisfacente alla
domanda che mi ponevo sempre pi spesso su quale fosse la
mia speciale funzione nellambito del Corso. Poco alla volta si
delineava infatti unattivit di insegnamento che mi avrebbe
permesso negli anni successivi di dedicare tutto il mio tempo
e le mie energie al Corso. stato a questo punto che iniziata la
supervisione diretta di Kenneth Wapnick al mio lavoro e sono
nati tutti i miei seminari, circa una cinquantina, che sviluppano in modo graduale i temi del Corso, partendo dagli argomenti pi generali per scendere sempre pi nel dettaglio. Li ho
raggruppati in grandi serie suddivise in base alla complessit
delle informazioni raccolte, rendendoli un percorso strutturato e sistematico capace di sostenere lo studente nel lavoro di
autoapprendimento personale e nel proprio processo di crescita, aiutandolo ad approfondire la pratica e a fronteggiare nel
modo migliore gli attacchi dellego. con questo spirito che

dal febbraio 2010 curo una rubrica intitolata La scuola del Corso
per la newsletter dellAssociazione per lo Studio e la Diffusione di Un corso in miracoli, del cui Comitato Direttivo faccio parte da un paio danni.
I miei seminari, strutturati in base al mio personale processo
di crescita, sono tutti basati sulla mia comprensione ed esperienza del Corso e del lavoro di Kenneth, che continua ad accompagnarmi nella mia evoluzione personale e a supervisionare il mio lavoro. Lintento quello di offrire la mia esperienza a
quegli studenti che desiderano approfondire il proprio processo autonomo di studio e imparare ad applicare il Corso alla propria vita: aiutare a comprendere maggiormente il messaggio di
pace del Corso, e soprattutto sostenere quanti si trovano inevitabilmente a fronteggiare gli attacchi che lego sferra contro chi
prova effettivamente a lasciarlo andare, mi rende felice.
Attualmente lavoro in diverse citt, dove seguo vari gruppi di
studio che si riuniscono e studiano autonomamente, e presso
i quali conduco i miei seminari con una frequenza scelta dai
partecipanti del gruppo. Non c nulla che mi dia tanta gioia
quanto contribuire a quella ricerca e diffusione della pace interiore che il vero obiettivo di Un corso in miracoli. Insegnando quanto ho imparato, continuo il mio processo di apprendimento e si allarga il gruppo di amici con i quali gioiosamente
ritorno a Casa. Q

patrizia terreno
Laureata in Lettere Classiche, ha compiuto studi umanistici, musicali e teatrali a Torino, sua citt natale. Si formata nel campo della
Crescita Personale sia in Europa che negli Stati Uniti e nel
1993 ha fondato lorganizzazione professionale italiana
di Vivation avp Italia, che ha diretto per tre anni, entrando in seguito a far parte del Board mondiale di Vivation.
Tra il 1996 e il 2000 ha studiato con il dr. Kenneth Wapnick
presso la Foundation for A Course in Miracles, iniziando a insegnare il Corso sia in Italia che allestero. Oggi tiene una
serie di seminari sia in Italia che allestero.
Patrizia Terreno pu essere contattata inviando una e-mail a
pterreno@hotmail.com
Lelenco dei suoi seminari si trova sul sito www.ucim.it
alla pagina corsi

www.oltre-confine.com

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Come sar
100 pagine di

incontri
Interviste, dialoghi e conversazioni con quegli spiriti
liberi, spesso considerati degli outsider allinterno
del loro specifico campo di
attivit, che operano per
il risveglio della coscienza
portando avanti a diversi livelli un esemplare lavoro di
ricerca, insegnamento e divulgazione.

universo
olistico

Terapie alternative
e percorsi di guarigione
La guarigione sovente lultima tappa di un percorso di
comprensione e di accettazione in cui veniamo incoraggiati a confrontarci con
la verit. La verit una, ma
pu essere sperimentata in
modi diversi, quindi diverse
sono le terapie e gli approcci terapeutici in grado di
risvegliare la forza guaritrice dellindividuo. Universo
Olistico si propone di analizzare con obiettivit questi
differenti metodi terapeutici, considerati alternativi ai
dettami della medicina ufficiale, attraverso articoli di
approfondimento, contributi
di terapeuti e testimonianze
di pazienti.

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

speciale
Spazio di approfondimento dedicato ai grandi insegnamenti spirituali di ogni
epoca e ai personaggi che
hanno fatto la storia della
spiritualit, dellesoterismo
e della ricerca psichica, con
lo scopo di comprenderne il
messaggio alla luce dei tempi
attuali e di fornire spunti di
riflessione e nuove chiavi di
lettura.

segnali
dalla rete
Esplorazione e perlustrazione
del world wide web per scoprire quanto di meglio ha da offrire. Recensioni di siti, portali e blog che si occupano di
spiritualit. Segnalazioni di
forum, pagine facebook, canali
youtube, web-radio e web-tv.

simposio

Corsi, seminari, conferenze

di libro
in libro

Libri e lettori a confronto


I libri sono strumenti formidabili e insostituibili per
accrescere la conoscenza di
s e dare nuovo slancio alla
propria evoluzione personale. Di Libro in Libro dar
spazio e voce a quei libri, di
ogni genere e di ogni epoca,
capaci di allargare i confini della mente ed elevare
le aspirazioni dello spirito.
Protagonisti della rubrica
saranno principalmente i
nostri lettori, ma anche tutti quegli operatori culturali,
editori e librai in primis, che
si dedicano con passione a
promuovere modelli e stili di
vita alternativi.

Spazio aperto ai cercatori


spirituali di ogni et e orientamento che abbiano voglia
di raccontare e ripercorrere
alcune tappe significative del
loro percorso, proponendo
testimonianze, cronache e
resoconti di eventi, workshop
e iniziative a cui hanno partecipato. Simposio si propone
inoltre di approfondire la
storia e lattivit delle scuole,
dei centri e delle associazioni
culturali che con il loro prezioso lavoro offrono luoghi e
possibilit concrete dincontro e di condivisione.

Oltreconfine
spiritualit, esoterismo, crescita personale
psicologia transpersonale, medicina alternativa
arte, filosofia, letteratura, nuove scienze

arte &
consapevolezza
Esperienze creative e
itinerari della coscienza

letteratura
& psiche
Antiche saggezze
e nuovi scenari

Larte della parola scritta, in


versi o in prosa, da millenni lo strumento principe per
trasmettere emozione e conoscenza. Letteratura & Psiche intende celebrare quelle
opere prodigiose e senza
tempo capaci di alimentare
le aspirazioni dello spirito e
approfondire le gesta di quegli autori appassionati e visionari che si sono serviti del
potere dellimmaginazione
per elaborare nuovi e coraggiosi modelli di realt.

Larte non mai un fine in se


stesso, ma un mezzo sublime
per ispirare nuove concezioni della realt e favorire negli
individui uno sviluppo armonioso e consapevole della
coscienza. Arte & Consapevolezza intende ripercorrere la
storia dellarte e della creativit da tale prospettiva evolutiva, rivisitando la vita e le
opere dei suoi protagonisti.

spazio creativo
spazio autori

oltrefrontiera
Attraverso testimonianze e
cronache di viaggio, Oltrefrontiera desidera visitare
luoghi e paesi vicini o lontani
per confrontarsi con realt,
tradizioni e culture diverse,
in grado di sospingerci oltre
i confini abituali della mente
e dello spirito.

Vetrina dedicata ad artisti


(pittori, scultori, illustratori,
fotografi...) e scrittori (poeti,
romanzieri, saggisti...), ancora poco noti al grande pubblico, che adoperano gli strumenti dellarte per accedere
alla dimensione spirituale
della psiche in un incessante
processo di trasformazione e
di scoperta di s e del Divino,
comunque lo si intenda.

spazio onlus
Salotto virtuale dedicato ad
approfondire lattivit delle
organizzazioni non lucrative
di utilit sociale che spesso,
nel nostro paese, hanno il coraggio di assumersi compiti
scomodi e di fare cultura, nel
senso autentico della parola.

www.oltre-confine.com

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spiritualit pratica e strumenti


della coscienza

dalla tana del bianconiglio

Posta metafisica: dubbi, incognite, riflessioni


Cos tante domande prendono forma dentro di noi
quando la mente tenta di andare oltre! Con questa
rubrica tenter di rispondere, in breve, ai vostri
quesiti metafisici, condividendo insieme dubbi,
incognite e riflessioni.

Molti insegnamenti spirituali, corsi e libri tendono a lasciarci nel buio quando si tratta di passare
allazione e capire concretamente come fare. Con
questa rubrica mia intenzione approfondire teorie, principi e concetti e fornire gli strumenti per
applicarli nella vita quotidiana. Solo quando si riesce a passare dalla teoria alla pratica possibile
cambiare significativamente in meglio le nostre
esistenze.

a cura di

Andrea Panatta

a cura di

Carlo Dorofatti
Nato a Milano il 29 settembre 1970, esplora da oltre
ventanni le tradizioni spirituali dOriente e Occidente e le cosiddette discipline di frontiera. Tiene
conferenze e seminari in Italia e allestero. Fondatore del Centro Studi Ascensione 93, dal 2008 membro dellInternational Conference on Ancient Studies.
Pubblica articoli su numerose riviste specializzate
e su diversi portali online. fondatore e presidente dellAccademia A.Co.S per la quale ricopre
il ruolo di conferenziere, istruttore di Meditazione
e di Esplorazione delle Facolt Interiori, docente di
Elementi per la Ricerca Spirituale ed Esoterica. Con la
casa editrice Nexus ha pubblicato Nientaltro che s
stessi e Anima e Realt.
www.carlodorofatti.com

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

Nato a Roma il 4 dicembre 1973, si occupa da


diciassette anni di ricerca spirituale, sviluppo
del potenziale psichico e terapie energetiche. Ha
studiato e praticato il Pranic Healing di Master
Choa Kok Sui esercitando per quattro anni la
funzione di istruttore presso lAccademia di Pranic
Healing di Roma. un appassionato di tecniche
energetiche e di guarigione psichica (Metodo Silva,
sciamanesiamo Huna, Qigong cinese). Dal 2008
counselor e formatore presso diverse strutture.
Dal 2009 insegna il corso di Igor Sibaldi I Maestri
Invisibili.

le sorgenti del mito


Deve esistere un luogo, celato nel pi profondo
dellinteriorit umana, dal quale scaturiscano le
sorgenti del mito, dal quale sia possibile, in volo,
giungere a verit sottili che spieghino il funzionamento intimo della vita e della realt. Senza la pretesa di arrivarvi troppo vicino, per non incorrere
nellira degli Dei, ma nella speranza di giungervi
vicino quanto basta, con questa rubrica voglio incamminarmi insieme a voi, cari lettori, sui ripidi
fianchi dellOlimpo, in cerca delle ragioni profonde che stanno alla base dei miti. Per farlo, ci appoggeremo a un sentiero deccezione: le immagini
dellarte. Andremo in cerca di cavalieri, damigelle,
chimere, antiche battaglie e celebri incantesimi, e
tenteremo di cogliere il loro messaggio universale,
leggendolo nellaltrettanto universale linguaggio
dei simboli.

healing through writing


Guarire con la scrittura

Scrivere per riscoprire i sentimenti sepolti dentro


di noi, per esplorare e svelare le ansie e i blocchi
con cui conviviamo. Con questa rubrica tenteremo
di capire come latto della scrittura possa trasformarsi in un utile strumento di guarigione che aiuta
a calmare le emozioni, liberando cos la strada alla
crescita personale e dando nuova energia alla nostra vita.

a cura di
a cura di

Sebastiano B. Brocchi
Originario di Montagnola (Svizzera) e oggi residente in Francia, nato il 18 marzo del 1987. In terza
liceo lascia gli studi per diventare scrittore e ricercatore autodidatta nel campo della storia dellarte,
della filosofia ermetica, della simbologia sacra e
dellalchimia interiore.
Scrittore, nel 2004 ha pubblicato la sua prima opera, il breve trattato Collina dOro I Tesori dellArte.
Negli anni successivi hanno visto la luce Collina
dOro Segreta (2005) e Riflessioni sulla Grande Opera
(2006). del 2009 il saggio, dedicato allinterpretazione esoterica delle fiabe tradizionali, Favole Ermetiche. La prima opera di narrativa lavvincente
giallo esoterico LOro di Polia (Kimerik 2011), che
racconta della ricerca di un inestimabile tesoro del
Rinascimento legato a Lucrezia Borgia.

Kieron Devlin
Ipnoterapista, operatore eft, esperto di pnl e scrittore, vive e lavora a Londra. La sua attivit consiste nellaiutare le persone a superare i loro blocchi
tramite lipnosi e a intraprendere il cammino verso
una crescita personale consapevole. Tiene dei workshop sullutilizzo della scrittura come strumento
di guarigione.
www.kierondevlin.com
www.arthealswounds.blogspot.com

sites.google.com/site/sebastianobrocchi

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E LA RESPIRAZIONE OLOTROPICA

Terapie alternative e percorsi di guarigione

STANISLAV GROF

C uno spettacolo pi grande del mare,


che il cielo; c uno spettacolo pi grande
del cielo, che la sfera intima dellanima.
Victor Hugo, I miserabili

universo olistico

universo olistico Terapie alternative e percorsi di guarigione

_____________
di Elisabetta Corberi

La Respirazione Olotropica una tecnica di autoesplorazione che, facilitando laccesso ai livelli profondi
della coscienza, permette ai contenuti dellinconscio di riaffiorare in superficie. Basata principalmente sulla
respirazione accelerata, un efficace strumento terapeutico e un potente metodo di sviluppo e di conoscenza
personale.

cos la respirazione olotropica


La Respirazione Olotropica un potente metodo terapeutico
e autoesplorativo che utilizza una combinazione di elementi
semplici: la respirazione accelerata, la musica evocativa e un
particolare tipo di lavoro sul corpo che aiuta a sciogliere i blocchi emotivi e bioenergetici residui.
Il respiro accelerato, insieme alla musica, rendono possibile
laccesso a uno stato non ordinario di coscienza che ha il potere di scavalcare i processi intellettuali e di far emergere i
contenuti dellinconscio, portando in superficie il materiale
emotivo da elaborare.
Le sedute di Respirazione Olotropica solitamente si svolgono
in gruppo durante workshop di due giorni (o pi giorni in caso
di seminari residenziali). Si possono fare anche sessioni individuali, soprattutto in presenza di particolari disturbi emotivi,
sebbene non siano sicuramente il modo migliore di sfruttare
il potenziale della Respirazione Olotropica.
I gruppi sono aperti non solo a chi soffre di patologie psichiche
o psicosomatiche, ma a chiunque sia alla ricerca di se stesso, di
una maggiore consapevolezza e di un ampliamento della coscienza. Di fatto, i gruppi sono frequentati da persone di ogni
tipo, spesso provenienti da altri percorsi psicologici e spirituali o ai primi passi nellesplorazione di s. In base alla mia
esperienza, ci che unisce tutte le persone che ho conosciuto
in oltre dieci anni di lavoro con la Respirazione Olotropica
il desiderio di ricerca, la determinazione nel cambiamento, il
coraggio di mettere in discussione se stessi e una certa visione della realt. Diversamente da altri approcci terapeutici di
tipo prettamente verbale, la Respirazione Olotropica riesce ad
attivare molto velocemente e in profondit le risorse trasformative insite in ognuno di noi.
Le due giornate di lavoro di gruppo, solitamente organizzate
nel fine settimana, comprendono una parte teorica introduttiva e due sessioni di Respirazione Olotropica della durata di tre ore. Il lavoro si svolge a coppie e ciascun partecipante sperimenta sia il ruolo di respiratore che quello di

32

Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

sitter, alternandoli nelle due sessioni di respirazione.


Durante la prima parte del workshop, oltre a uninfarinatura sulle teorie psicologiche, fisiologiche e spirituali che sono
alla base della tecnica, vengono fornite informazioni su come
comportarsi in determinate situazioni durante la sessione, sia
quando si sta respirando, sia quando si fa da sitter, in modo da
poterle gestire quanto pi autonomamente possibile.
Una volta stabilite le coppie di lavoro, ha inizio la prima sessione
di pratica della Respirazione Olotropica: si fa penombra in sala
e ciascun respiratore si sdraia sul materassino con la mascherina sugli occhi e il proprio sitter seduto accanto. Il conduttore del
gruppo inizia un esercizio di rilassamento per aiutare il corpo
e la mente ad abbandonarsi e predisporsi allingresso in uno
stato altro della coscienza. Quindi, mentre viene gradualmente
alzato il volume della musica, la respirazione dei partecipanti
accelera, per poi essere mantenuta e sostenuta per circa tre ore
(tale la durata media di un viaggio olotropico). Alla fine della
sessione, prima di ritrovarsi tutti per la condivisione in gruppo
dei propri vissuti, i respiratori sono invitati a disegnare un mandala in modo da rappresentare e chiudere lesperienza.

Stanislav Grof

universo olistico

cosa accade durante il viaggio


Il termine olotropico stato coniato da Stanislav Grof, il padre
della tecnica di cui stiamo parlando. Deriva dal greco holos (intero) e trepein (muovere verso, in direzione di) e significa letteralmente orientato verso la totalit oppure che si muove in
direzione della totalit. Il termine indica un particolare sottogruppo di stati non ordinari di coscienza dotati di un notevole potenziale terapeutico e trasformativo, distinto da quelli cui fanno
riferimento la medicina occidentale e la psichiatria ufficiale.
Gli stati olotropici di coscienza non hanno nulla a che fare con
gli stati non ordinari causati da traumi cerebrali, da intossicazioni con prodotti chimici o da processi degenerativi del
cervello. Situazioni di questo tipo provocano profonde trasformazioni mentali, deliri superficiali e psicosi organiche: le
persone che ne soffrono mostrano un caratteristico disorientamento, le loro funzioni intellettuali sono considerevolmente
debilitate e spesso soffrono di amnesia delle loro esperienze.
Nulla di tutto ci accade negli stati olotropici, nei quali la
coscienza, pur trasformandosi qualitativamente in maniera
fondamentale, non viene mai menomata. La persona resta
totalmente presente per quanto riguarda il tempo e lo spazio,
e non perde il contatto con la realt quotidiana. Nello stesso tempo, il suo campo di coscienza viene inondato da contenuti provenienti da altre dimensioni dellesistenza in un
modo che pu essere molto
intenso e talvolta persino
schiacciante: si sperimentano simultaneamente due realt molto differenti, come
se avessimo ciascun piede in
un mondo diverso.
Gli stati olotropici sono
caratterizzati da una forte
trasformazione percettiva
in tutte le aree sensoriali.
Quando chiudiamo gli occhi

il campo visivo pu essere invaso da immagini provenienti dalla nostra storia personale, dallinconscio individuale e
collettivo. Possiamo avere visioni ed esperienze che raffigurano svariati aspetti del regno animale e vegetale, della natura
in generale o del cosmo. Possiamo trovarci nei reami della
mitologia e degli esseri archetipici, in altre epoche storiche
o in altre vite, possiamo sentire suoni particolari o provare
sensazioni fisiche intense, percepire le energie, avvertire sapori e odori. Possiamo vivere o rivivere situazioni che hanno
avuto a che fare con la nostra nascita, fisicamente, simbolicamente o emozionalmente.
Le emozioni collegate con gli stati olotropici coprono uno
spettro che si estende ben oltre i limiti delle nostre comuni
esperienze, includendo sensazioni di rapimento estatico, beatitudine suprema e pace che vanno oltre ogni comprensione,
ma anche episodi di terrore abissale, rabbia omicida, disperazione totale, sensi di colpa che ci consumano e forme di sofferenza emotiva inimmaginabili.
Alcune sessioni possono riguardare anche la dimensione
fisica: si possono vivere forti tremiti nel corpo, contorsioni, movimenti di diverso tipo, tosse, conati e anche intense
attivazioni nella sfera sessuale; si possono avvertire dolori
acuti in diverse parti del corpo, crampi e contratture legati a
energie psicofisiche represse, a traumi fisici passati o anche a
complicazioni vissute durante la nascita. In alcuni casi si tratta
della riattivazione di vecchi sintomi latenti dei quali si sofferto durante linfanzia, nella preadolescenza, nella pubert
o in qualche altro momento della vita. Attraverso la respirazione accelerata, le tensioni corporee o blocchi bioenergetici
si attivano, raggiungono un acme (aumentano le contratture
muscolari) e quindi vengono liberate, generalmente insieme
a manifestazioni di rilascio delle emozioni bloccate, come il
pianto, lurlo o altri tipi di espressione vocale. Quando questo
ciclo terapeutico si conclude, la persona avverte una sensazione progressiva di rilassamento profondo ed entra in uno stato
meditativo che solitamente conclude la seduta.
Lintelletto, durante tali stati di coscienza, non indebolito,
ma funziona in maniera diversa dal solito. Pu succedere di
non fidarsi pi dei propri giudizi per quanto riguarda le vicende del quotidiano, ma pu anche capitare di venire letteralmente travolti da informazioni assolutamente valide ed
efficaci in svariati campi.
Riusciamo a portare alla luce
profonde intuizioni sulla
nostra storia, su dinamiche
dellinconscio, su difficolt
emotive e su problemi interpersonali. Possiamo anche sperimentare rivelazioni
straordinarie su vari aspetti
della natura e del cosmo che
vanno ben oltre la nostra forSeminario di Respirazione Olotropica
mazione scolastica e intellet-

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universo olistico

tuale. Spesso le intuizioni pi interessanti svelate negli stati


olotropici hanno a che fare con temi filosofici, metafisici e
spirituali. Pu accadere infine che la persona attraversi sequenze di morte e rinascita psicologica e una vasta gamma
di fenomeni transpersonali, tra cui laffiorare di profondi
sentimenti di unit con le altre persone, con la natura, con
luniverso e con Dio.

potere del respiro


Da secoli sappiamo che possibile influenzare la coscienza con
le tecniche di respirazione. Le procedure utilizzate a tale scopo
in diverse culture arcaiche non occidentali sono numerose e
vanno dalla drastica interferenza con la respirazione a esercizi
pi sottili e sofisticati messi a punto allinterno di alcune tradizioni spirituali. In alcuni gruppi, ad esempio, i neofiti venivano quasi soffocati con il fumo, con lo strangolamento o con
la compressione della carotide, mentre la forma originaria di
battesimo praticata dagli Esseni prevedeva limmersione forzata delliniziato in acqua per un consistente lasso di tempo:
ne risultava una potente esperienza di morte e rinascita.
Profonde alterazioni della coscienza si possono indurre sia
estremizzando il ritmo respiratorio in un senso o nellaltro
(con liperventilazione, come nella Respirazione Olotropica,
ma anche trattenendo il respiro per un tempo prolungato,
come nellantica scienza indiana del respiro, il pranayama),
sia alternando tra loro modalit di respiro diverse.

Di fatto, dagli albori della storia, qualsiasi sistema psicospirituale abbia cercato di comprendere la natura umana, ha considerato il respiro come un collegamento cruciale tra il mondo
materiale, il corpo umano, la psiche e lo spirito. Tale dato si
riflette chiaramente nelle parole che in molte lingue vengono utilizzate per indicare il respiro. Nella letteratura indiana
antica, per esempio, il termine prana indicava non soltanto
laria e il respiro a livello fisico, ma anche lessenza sacra della
vita. Similmente, nella medicina tradizionale cinese, la parola chi si riferisce, oltre che allaria che immettiamo nel corpo

stanislav grof
Stanislav Grof nato il 1 luglio del 1931 a Praga, dove
si laureato in Medicina e ha iniziato la sua formazione come psicanalista freudiano presso la clinica
psichiatrica dellUniversit Charles. In quegli anni,
Albert Hofmann, un chimico svizzero, stava sperimentando una nuova sostanza dalle eccezionali propriet
psicoattive: lacido lisergico, meglio
conosciuto come lsd-25. Gi da
qualche anno le propriet delllsd
venivano discusse e sperimentate
negli ambienti scientifici: molti erano i volontari, gli psichiatri, i medici
e gli artisti che si sottoponevano a
sedute con questa sostanza, mentre
negli ospedali psichiatrici iniziava a
essere utilizzata con i malati cronici.
Stanislav Grof era ancora uno studente e non gli fu concesso subito

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

di sperimentare llsd, ma divent supervisore delle


sedute psichedeliche di molti volontari, di cui tenne
la documentazione delle esperienze. Nellautunno
del 1956, dopo essersi laureato, si guadagn la sua
prima seduta con llsd, che segn una profonda trasformazione nella sua anima, nonch un graduale e
radicale allontanamento dal pensiero psichiatrico tradizionale e dal monismo materialistico della scienza
occidentale. Grof divenne un profondo conoscitore del pensiero di Carl
Gustav Jung e da allora la maggior
parte delle sue attivit cliniche e di
ricerca fu dedicata allo studio della
coscienza e alla trasformazione evolutiva dellindividuo. Per venticinque
anni condusse terapie con sostanze
psichedeliche, prima presso lIstituto di Ricerche Psichiatriche di Praga
e quindi negli Stati Uniti, al Centro
per la Ricerca Psichiatrica di Balti-

universo olistico

attraverso i polmoni, allessenza cosmica e allenergia vitale.


In Giappone, il termine corrispondente ki gioca un ruolo di
estrema importanza nelle pratiche spirituali e nelle arti marziali. Nellantica Grecia, il termine pneuma significava sia aria
e respiro, che spirito o essenza vitale. Ancora, nellantica tradizione ebraica il termine ruah era usato per descrivere tanto il
respiro quanto lo spirito creativo, mentre in latino, il respiro e
lo spirito avevano lo stesso nome: spiritus. Analogamente, nella tradizione hawaiana il termine ha indica lo spirito divino, il
vento, laria e il respiro.

mora, nel Maryland, dove dal 1967 partecip al programma americano di studi psichedelici. Diventato
direttore del reparto di Ricerca Psichiatrica, con risultati sorprendenti speriment lutilizzo delllsd come
mezzo per alleviare le sofferenze dei malati terminali
di cancro, oltre che in ambito psichiatrico. Insieme
ad Abraham Maslow, Anthony Sutich e James Fadiman, nel 1972 fond lAssociation for Transpersonal
Psychology, lanciando in psicologia un nuovo movimento focalizzato sullo studio della coscienza e sul
riconoscimento del significato delle dimensioni spirituali della psiche. Viaggi in ogni parte del mondo
per conoscere e sperimentare antichi e nuovi sistemi
di cura, entrando in contatto con i pi grandi maestri,
sciamani, fisici, antropologi e ricercatori del suo tempo. Nel 1973 fu invitato dallEsalen Institute di Big Sur,
in California, dove rimase come professore residente
fino al 1987. Insieme alla moglie Christina, Grof tenne alcune lezioni allinterno dei programmi educativi
sperimentali dellIstituto, collaborando, scambiando

Nellapproccio scientifico materialista, il respiro ha perso il


proprio significato sacro ed stato spogliato della connessione con psiche e spirito. La medicina occidentale lo ha ridotto
a unimportante funzione fisiologica e considera patologiche
tutte le manifestazioni fisiche e psicologiche che accompagnano alcune manovre respiratorie (come le risposte psicofisiche
allaccelerazione del respiro, detta sindrome da iperventilazione) invece di considerarne lenorme potenziale terapeutico.
Solo negli ultimi decenni, i terapeuti occidentali si sono riavvicinati al potere del respiro e sono sorte diverse pratiche
e approcci basati sulla respirazione. La tecnica messa a punto
da Stanislav Grof e da sua moglie Christina veramente molto
semplice e racchiude in s le nuove conoscenze della psicologia, la saggezza indigena dello sciamanesimo e del mondo
naturale, la base culturale e storica della coscienza, la vastit
della fisica moderna e della teoria dei sistemi. Al suo interno, il personale e luniversale sono valutati allo stesso modo
e vengono ampiamente contemplate le dimensioni fisiche e
biografiche, culturali, evolutive e spirituali dellumanit. Si
tratta di un approccio che integra diverse discipline e sistemi
di cura, ampliandone le potenzialit. Nella cultura materialista prevalente nel mondo odierno, dove la separazione e la
divisione sono padrone, tale approccio reintegra la coscienza
fratturata del mondo e offre una psicologia del futuro, in grado
di espandere le nostre possibilit umane e di ricollegarci lun
laltro e con lintero cosmo.

informazioni e instaurando rapporti damicizia con


i pionieri del nuovo paradigma scientifico (tra i quali
Frank Barr, Gregory Bateson, Joseph Campbell, Fritjof Capra, Michael Harner, Stanley Krippner, Rupert
Sheldrake) e della psicologia transpersonale (Angles
Arrien, Jack Kornfield, John Perry e Ken Wilber). Il movimento si andava ampliando e trovava adepti tra i pi
grandi nomi dei diversi ambiti della conoscenza umana. Nasceva, insieme alla psicologia transpersonale,
la nuova cartografia della psiche umana elaborata da
Grof, che comprendeva, oltre alla dimensione biografica dellindividuo anche quella perinatale, archetipica
e transpersonale. A partire dal 1975 elabor, insieme
alla moglie Christina, il metodo della Respirazione
Olotropica, capace di aprire le porte in modo del tutto
naturale alle dimensioni pi profonde della psiche e
al proprio potenziale di guarigione e di autoconoscenza. Da allora, Stanislav Grof conduce personalmente e
con il suo staff workshop di formazione aperti a tutti,
sia presso lEsalen Institute che allestero.

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universo olistico

potenziale terapeutico della respirazione


olotropica e meccanismi terapeutici
Gli effetti benefici della Respirazione Olotropica condotta
da facilitatori esperti, ovvero terapeuti che abbiano seguito
il percorso di formazione del Grof Transpersonal Training,
sono numerosi. I pi frequenti, tra quelli osservati nel corso
di anni di lavoro, riguardano diversi tipi di disagio emotivo
e condizioni considerate tradizionalmente psicosomatiche,
quali lasma psicogena, le emicranie e i dolori fisici senza una
causa organica. In alcuni casi si notano miglioramenti significativi anche in individui che soffrono di patologie considerate di pertinenza strettamente medica, come la sindrome di
Raynaud e diverse infezioni croniche. Limpatto positivo di
una sequenza di sedute di Respirazione Olotropica va in genere ben oltre il semplice miglioramento delle condizioni
fisiche ed emotive, provocando evidenti cambiamenti nella
personalit, nella visione del mondo, nella strategia di vita e
nella gerarchia di valori di chi vi si sottopone. Si sono avuti
risultati apprezzabili anche nella cura delle ferite culturali nelle societ autoctone, come quelle dei nativi americani
e degli aborigeni australiani. Essendo un lavoro non basato
principalmente sulla parola, la Respirazione Olotropica rende possibile labbattimento delle barriere linguistiche e culturali e, di fatto, praticata in ogni parte del mondo. In Italia
ancora poco conosciuta, sebbene vi siano diversi facilitatori
che operano sul territorio, mentre in alcuni paesi dellEuropa
del Nord viene utilizzata con ottimi risultati nei percorsi di
cura delle dipendenze (alcol, droghe, gioco dazzardo, shop-

ping, cibo) anche allinterno delle strutture statali.


A un livello pi superficiale dellesperienza olotropica, possiamo osservare come meccanismi terapeutici tradizionali
quali lemergere di ricordi rimossi, fenomeni transferali, importanti insight emotivi e intellettuali, agiscano in una forma
modificata e molto pi intensa. Come risultato di spostamenti
dinamici dei sistemi che governano la psiche, si possono verificare cambiamenti considerevoli: rivivere il trauma della
nascita biologica e lesperienza della morte e della rinascita psicospirituale pu influenzare positivamente un ampio
spettro di disturbi emotivi e psicosomatici. Ma ci sono anche
importanti meccanismi terapeutici associati a vari fenomeni
transpersonali, quali le esperienze di vite passate e di unione cosmica o gli incontri con figure archetipiche. In senso pi
generale, quindi, la guarigione si pu intendere come un movimento verso la completezza.
Ma come agisce il respiro? Cosa rende il lavoro con la Respirazione Olotropica tanto efficace?
A grandi linee, possiamo dire che i disturbi psicologici di
differente intensit e natura sembrano trarre il loro potere
dinamico da depositi ben radicati di emozioni difficili e di
energie fisiche represse associate a diversi psicotraumi, di cui
gi Freud e Breuer avevano parlato soffermandosi sul blocco
affettivo che ne derivava. Le terapie consistevano nel mandare
il paziente in uno stato olotropico di coscienza (in questo caso
trance ipnotica) che permettesse, attraverso una regressione
allinfanzia, di rivivere il ricordo rimosso e sciogliere il blocco
affettivo e la carica energetica a esso collegata, in un processo

Disegni e mandala dei partecipanti ai seminari di Respirazione Olotropica

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universo olistico

che Freud chiam di abreazione e catarsi. In seguito, Freud abbandon lipnosi e utilizz il metodo delle libere associazioni
considerando nuove ipotesi (fantasie infantili) nelleziologia
delle psiconevrosi. Alla luce dei risultati ottenuti con la Respirazione Olotropica, abreazione e catarsi meriterebbero invece
una riconsiderazione in ambito psicoterapeutico, dal momento che il loro potenziale curativo viene spontaneamente richiamato durante le sedute, producendo spesso effetti stabili.
Come ha dimostrato con chiarezza Wilhelm Reich, una terapia
esclusivamente verbale inadeguata per lavorare sui blocchi
bioenergetici alla base dei disturbi emotivi e psicosomatici.
Fu proprio Reich il primo a sperimentare metodi che combinassero respirazione e lavoro sul corpo con questo scopo. Da
un punto di vista fisiologico, la respirazione accelerata comporta una serie di modificazioni e risposte del nostro corpo
piuttosto complesse e specifiche. Se prendiamo in considerazione i meccanismi fisiologici che intervengono, la condizione di una persona durante la Respirazione Olotropica
molto simile a quella di chi si trova in alta montagna, dove c
meno ossigeno e il livello di anidride carbonica viene ridotto
dalla respirazione accelerata compensatoria. La corteccia cerebrale, la parte pi giovane del nostro cervello e anche la pi
sensibile a una serie di influenze (alcol, anossia) rispetto ad
altre parti pi arcaiche, subisce uninibizione, mentre le funzioni corticali pi antiche vengono potenziate rendendo pi
facilmente accessibili i processi inconsci. Il lavoro di tipo
omeopatico, nel senso che durante la respirazione accelerata
i traumi psicofisici vengono attivati o riattivati, intensificati e
quindi sciolti, motivo per cui durante le sessioni di Respirazione Olotropica si assiste spesso a manifestazioni emotive e
fisiche assai intense.
Come noto ormai nelle moderne scuole di psicologia e come
sostenuto da tempo dalla bioenergetica, lindividuo reprime
le emozioni attraverso il respiro. Si tratta di un meccanismo
inconscio, dunque automatico: quando non vogliamo sentire unemozione che riteniamo sgradevole o inopportuna,
automaticamente smettiamo di respirare, entriamo in apnea. Con la contrazione del respiro sirrigidiscono, sempre
in modo involontario e meccanico, anche diversi muscoli del
nostro corpo e viene ostacolato il normale flusso circolatorio
ed energetico nelle zone interessate, con conseguenti depositi di tossine. Queste tensioni involontarie e le relative tossine accumulate in seguito a emozioni non agite finiscono col
creare disturbi di tipo cronico, chiamati appunto disturbi psicosomatici: gastriti, coliti, cefalee, cistiti, ma anche dolori in
diverse parti del corpo, come mal di schiena ricorrenti. La respirazione accelerata agisce esattamente in senso inverso alla
repressione emotiva. come se facesse saltare i tappi emotivi,
aiutando a ripristinare lequilibrio negli organi, nei vasi, nelle
cellule e nelle energie interessate. Questo quanto accade a un
livello psicofisiologico del lavoro. Ovviamente raro che possa bastare una sola seduta di Respirazione Olotropica per trasformare e riequilibrare in modo definitivo un disturbo psi-

elisabetta corberi
Si laurea in Psicologia nel 1992
allUniversit La Sapienza di
Roma con una tesi sui paralleli tra i percorsi di recupero delle
anime nello sciamanesimo e nella
psicologia analitica di Carl Gustav
Jung. Si specializza in Psicologia Clinica allIstituto di Psicologia Clinica della facolt di Medicina e Chirurgia presso
lUniversit degli Studi di Siena. Lavora per alcuni anni in
un Centro di Igiene Mentale di Roma e allIstituto di Psicologia Clinica di Siena, in diversi Istituti Superiori della
capitale a progetti di Educazione alla Salute e di prevenzione del disagio psicologico e svolge attivit di consulenza,
informazione e prevenzione psicologica su internet.
Dal 1994 lavora privatamente come psicoterapeuta di formazione junghiana.
Nel 1999 viene a conoscenza dellesistenza della tecnica
Olotropica ed entra in contatto con il gtt (Grof Transpersonal Training) negli Stati Uniti presso il quale consegue la
formazione e labilitazione alla terapia Olotropica.
Dal 2001 svolge seminari esperienziali di gruppo di Respirazione Olotropica affiancando, e in molti casi integrando,
questa attivit con quella psicoterapeutica individuale,
data laccelerazione che la tecnica Olotropica fornisce alla
comprensione e alla risoluzione dei disturbi psichici e psicosomatici.
Nel 2010 si specializza in Sand Play Therapy presso laispt
(Associazione Italiana per la Sand Play Therapy).

La dottoressa Elisabetta Corberi pu essere contattata inviando


una e-mail a e.corberi@respirazioneolotropica.com
Per maggiori informazioni sulla Respirazione Olotropica e sui
seminari visitate il sito www.respirazioneolotropica.com

cofisico; come in tutte le questioni che coinvolgono la psiche


e le abitudini dei nostri circuiti interni, solitamente serve un
percorso che si protragga per un certo periodo di tempo. Tuttavia, considerando che ciascun individuo attiva il proprio potenziale interno con modalit e intensit del tutto individuali,
nei miei dieci anni di lavoro con la Respirazione Olotropica ho
assistito a piccoli e grandi miracoli anche nel corso di un solo
workshop.

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universo olistico

lesperienza olotropica di sofia:


una rinascita alla vita
Sofia una bella ragazza di ventisei anni quando la incontro
per la prima volta, una studentessa di psicologia che vuole
intraprendere un percorso di analisi. Ha gi partecipato a un
seminario di Respirazione Olotropica e ha aspettato un anno
per iniziare la psicoterapia. Ha sofferto dasma fino ai dodici
anni e di forti cefalee che continuano a tormentarla. Lamenta vertigini, una strana pesantezza alle gambe, sensazioni di
svenimento e spesso di forte confusione. Soffre di attacchi di
panico, di disturbi e intolleranze alimentari. Ha una grande
paura di attirare lattenzione e di essere aggredita dalle persone. Non riesce a fare la doccia quando sola in casa: teme che
possa arrivare qualcuno. Ha molta voglia di capire, intelligente, perspicace e fortemente motivata a risolvere i blocchi
che le stanno rendendo difficile la vita. Iniziamo un percorso
analitico insieme e dopo qualche mese partecipa nuovamente
a un seminario di Respirazione Olotropica.
Questo il resoconto della sua esperienza, il primo giorno
come sitter e il secondo come respiratrice.
Il primo giorno, quando respirava Mauro e io gli facevo da
assistente, mi sentivo molto coinvolta e allo stesso tempo
percepivo di voler resistere a tutto questo coinvolgimento.
Sentivo di conoscerlo, come se fosse stato qualcuno di molto
importante nella mia vita; allora ho capito di essere al sicuro e di potermi rilassare. Quando mi ha raccontato che
durante la respirazione si trovato a stringere tra le braccia
e accarezzare un feto, provando una sensazione di affetto
mista a pena, sono rimasta colpita: era lo stesso momento
in cui con la mano sfiorava il mio viso. Per la prima volta
il contatto non mi faceva paura: la sua mano cos delicata
era inoffensiva e leggera, non minvadeva, come se stesse
scoprendo lentamente qualcosa; sentivo che potevo lasciarlo fare. In quel momento, Mauro mi ha tirata a lui
premendo la mia testa contro la sua e mi ha
abbracciato... Lo sentivo come se fosse
stato parte di me, sentivo me stessa e
unintima pressione che ci avvicinava. A un tratto si allontanato di scatto e io mi sono seduta.
Siamo scoppiati a piangere
entrambi, lui per il suo dolore e io per il mio; mentre
stava ancora respirando, mi
ha detto: Grazie che ceri.
Forse lui non lo sa, ma in quel
momento, con le mie lacrime,
lho ringraziato anchio: mi
aveva fatto rivivere qualcosa che
credevo fosse finito e che invece era
ancora tanto vivo dentro di me.

Il secondo giorno ero agitata. Ero contenta di respirare con


Mauro, ma allinizio mi sembrava di non riuscire a trovare
il ritmo giusto e a lasciarmi andare, fino a quando non mi
sono resa conto di essere gi entrata nel processo. Un mal
di testa pazzesco, mi sentivo la testa scoppiare, un forte fremito alle gambe; sentivo il bisogno di spingere con la testa
contro qualcosa, allapparenza senza una direzione o un
motivo preciso. Ho iniziato a sentire in me molta energia,
molta forza, soprattutto nel collo e nelle spalle, ed iniziata
la lotta. Ero immersa in qualcosa di rosso vivo, carne pulsante, viscida. Mi sentivo stretta in una morsa: tutto il mio
corpo era circondato e io dovevo lottare, anche se non sapevo contro chi o che cosa, per uscire di l. Questa sensazione
di pericolo faceva crescere dentro di me un concentrato di
rabbia, aggressivit ed energia: pi avvertivo resistenze intorno a me, pi sperimentavo la mia forza, fino a quando
non sono crollata esausta, con la triste consapevolezza di
non avercela fatta ancora una volta. Avevo molto caldo, ero
tutta sudata, il mal di testa non mi dava tregua. Mi sembrava di avere la febbre alta, sentivo la nausea.
Ho ripreso a respirare intensamente. Lammasso di carne
che mi circondava ha preso forma, era il corpo di un uomo
che mi violentava. Dovevo liberarmi di lui, dovevo mandarlo via per proteggermi, adesso che potevo. Cos ho ricominciato a lottare. A un certo punto Elisabetta mi ha toccato
lo stomaco, ho gridato forte e sono scoppiata a piangere.
Allinizio non visualizzavo nulla, poi man mano sono riuscita a vedere ci che stava accadendo nel mio corpo, vedevo
con chiarezza il mio diaframma contrarsi e sentivo dolore,
partiva il grido ed ecco, qualcosa saliva dentro di me, un
bolo rosa che dovevo vomitare, ma ci voleva troppa forza e
io ero esausta. Poi di nuovo contrazioni, spinte interne, grida, tosse... Ecco, ero sul punto di vomitare, sentivo il bolo
in gola, ma quando ho realizzato che stava per uscire, che
avrei sentito lodore e forse lo avrei visto... no, non
potevo. Ho ingoiato ancora e mi rimasta la
nausea.
Qualcuno mi ha abbracciato da dietro; credo che inizialmente fosse
Elisabetta e che poi Mauro abbia
preso il suo posto. Era quello
di cui avevo bisogno in quel
momento, proprio io che sono
terrorizzata da tutto ci che
mi arriva alle spalle e che
non posso vedere. Ho provato la sensazione rassicurante
di potermi affidare anche a
una presenza maschile. Poi ho
sentito un dolore lancinante e ho
iniziato a muovermi freneticamente
come in preda a un attacco epilettico.

Il mandala di Sofia

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

universo olistico

Dovevo uscire da quel groviglio, ma non riuscivo a spingere


perch mi sentivo troppo debole. Allora ho iniziato a strisciare come un serpente. Scivolando, sentivo intorno una
leggera pressione, come se le membrane del corpo esterno si
stessero lacerando al mio passaggio. Mi sentivo felice, stavo
uscendo attraverso il buco di quella membrana sgretolata,
ma questa volta non ero nauseata dalla fluidit del liquido intorno a me. Mi sentivo pulita, potevo godermi luscita
senza giudicarmi e senza vergognarmi: ero io, ero nata e
intorno a me cerano dei visi che mi guardavano sorridenti. Poi mi sono ritrovata su una spiaggia hawaiana dove
comparso un gruppo gospel americano che cantava inni
di lode, forse per la mia nascita. Ho riso tanto nel vederli con indosso quelle tuniche blu e grandi colletti bianchi!
Poi arrivato un gruppo di hawaiani con il loro gonnellino tipico e io mi sono ritrovata a ballare con loro, felice e
spensierata.
Durante la condivisione col gruppo, Sofia ha parlato di due
episodi di violenza subiti quando era piccola, uno a quattro
anni e uno a undici. Ha detto di aver ricontattato le emozioni
di quei momenti, la rabbia, la vergogna, il senso di colpa, ma
anche di non aver provato pi disgusto al contatto fisico, come
le succedeva prima. Era felice di aver potuto sperimentare un
abbraccio rassicurante senza doversi difendere. Ha detto anche di aver sperimentato una forza che non pensava di avere,
di non aver sentito paura, n voglia di fuggire. Era immersa
nelle situazioni, ma le voleva affrontare, perch sapeva che
avrebbe potuto farcela. Questa respirazione ha segnato un
passaggio importante per Sofia, che da qui in avanti ha ripreso
velocemente e tenacemente il suo cammino, con nuova determinazione, forza e consapevolezza. A questa seguiranno altre
respirazioni, molto intense ma sempre pi luminose. I sintomi non si sono pi ripresentati e Sofia viaggia a gonfie vele nel
bellissimo percorso della sua vita. Q

Grof e la moglie Christina

Bibliografia















Stanislav Grof, Joan Halifax, Lincontro con la morte,


Siad 1978
S. Grof, Oltre il cervello, Cittadella 1988
S. Grof, Christina Grof, Oltre la soglia: linconscio
proiettato nelleternit, Red 1988
S. Grof, Emergenza spirituale, Red 1993
S. Grof, C. Grof, La tempestosa ricerca di se stessi,
Red 1995
S. Grof, H.Z. Bennett, La mente olotropica, Red 1996
C. Grof, Guarire dalla dipendenza, Red 1998
S. Grof, Il gioco cosmico della mente, Red 2000
S. Grof, Psicologia del futuro, Red 2001
S. Grof, Quando accade limpossibile, Urra 2006
S. Grof, Lultimo viaggio, Urra 2007
S. Grof, C. Grof, Respirazione olotropica,
teoria e pratica, Urra 2010

Web






www.stanislavgrof.com
sito personale di Stanislav Grof
www.holotropic.com
sito ufficiale del Grof Transpersonal Training
www.grof-holotropic-breathwork.net
sito ufficiale dellAssociazione Internazionale
per la Respirazione Olotropica

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Il carro di Apollo, 1912 c. (particolare)

ARTE & CONSAPEVOLEZZA Esperienze creative e itinerari della coscienza

Odilon
Redon
i colori dellinvisibile
_____________
di Silvia Tusi

Artista introspettivo e visionario, nelle sue enigmatiche figure si legge la perenne ricerca di un contatto con se
stesso, laffanno di attingere alle sorgenti dellenergia creativa. La produzione artistica di Redon un viaggio
nellanima di un uomo che cerca risposte sullesistenza.

larte fa sbocciare ogni cosa, il supremo


raggiungimento, alto, salvifico, sacro.
La base fondante di un capolavoro, sia esso un quadro, una poesia o un romanzo, dovrebbe sempre essere lonest dellartista: solo attraverso di essa si pu raggiungere il cuore e lanima
delle persone. Nellincontro con unopera darte, dovrebbe
rimanere impressa una sensazione di empatia, unemozione
codificabile, il ricordo di unesperienza nuova e fondante. Se
ci non avviene, pu voler dire che lartista non riuscito ad
arrivare al fondo del suo cuore in modo sincero e a trasmettere il suo personale messaggio. Al contrario, quando lonest
avvolge completamente lopera, colui che la guarda percepisce
un elemento di diversit e unicit che trascende i limiti tem-

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

porali e rende tutto immortale: non solo lopera e il suo autore,


ma anche chi la contempla e lemozione che ne scaturisce.
Larte di Odilon Redon ha sempre avuto questo requisito. Come
lui stesso ha scritto, la capacit di porre in unopera pi significato di quanto ci si ripromettesse e di superare in qualche
modo il proprio desiderio con un risultato imprevisto, data
soltanto a persone del tutto leali e sincere, a chi ha nellanima
qualcosa di pi della propria arte. [...] occorre la preoccupazione della verit, forse il dono della piet o della sofferenza
(questa e le successive citazioni sono tratte da O. Redon, A me
stesso, Abscondita 2004). Per questo, quando guardiamo una
sua opera, sia essa una litografia, un carboncino, un pastello o
un olio su tela, non possiamo fare a meno di perderci nei suoi

arte & consapevolezza

cubicoli ombrosi, tra figure fantastiche e a volte mostruose, tra


colori accesi e volti enigmatici, sospesi nel tempo e nello spazio. Redon mantiene sempre un filo diretto con se stesso, con
il suo essere cosciente, travalicando la mente e la materialit
per raggiungere la sorgente della propria energia creativa: Il
cuore, lamore, nella sua sottile docilit, ancora la migliore e
lunica guida; il tatto, laffermazione, la certezza gli appartengono, e forse solo attraverso di esso che la verit si rivela.

non vivevo che in me


Nato nel 1840 a Bordeaux, Bertrand-Jean Redon (che sceglier il nome di Odilon in onore della madre Odile) una figura
atipica del suo tempo, perch non rispecchia in alcun modo
il clich dellartista bohemien che tanto andava di moda tra
gli impressionisti. Pur avendo avuto una vita priva di eccessi,
ha sperimentato sofferenze profonde e gioie infinite, accompagnate da intense meditazioni per cercare di approfondire
i problemi legati alla creazione, al mistero dellesistenza e
allarte come mezzo despressione delle proprie capacit percettive. La gravit del carattere dellarte agisce su individui
nei quali lattenzione e la disposizione sono meditate. lo
stesso per chi crea: lartista sa benissimo che fra tutte le sue
opere quella che lo riflette e lo rivela meglio stata fatta in solitudine. Solo in solitudine lartista si sente vivere con energia,
in segreta profondit, senza che lesteriorit mondana lo spinga o lo obblighi a camuffarsi. L egli si sente, si scopre, vede,
trova, desidera, ama e si satura di naturalezza alle sorgenti primordiali dellistinto.
Fino alladolescenza, Redon non frequenta la scuola per gravi ragioni di salute (soffriva, pare, di crisi epilettiche) e ci lo

rende inevitabilmente diverso dai suoi coetanei, introverso e


propenso alla solitudine. Devo al mio insegnamento libero
molti dei primi slanci del mio animo, i migliori senza dubbio,
i pi freschi e i pi decisivi, e sono convinto che questi furono per me molto pi decisivi dellinsegnamento di una scuola
pubblica. Anche il legame con i genitori sembra essere molto fievole, loro a Bordeaux con gli altri figli, lui in campagna,
a Peyrelebade, con lo zio, esperienza che lo porta a coltivare
un intimo rapporto di contemplazione e religioso rispetto con
la natura. Nel tentativo di guarirlo dalla malattia, Redon viene condotto pi volte in pellegrinaggio alla Madonna di Verdelais e le sue condizioni di salute migliorano sensibilmente
(il suo caso figura tra le centotrentatre guarigioni miracolose
avvenute al santuario di Verdelais tra il 1819 e il 1883). Ormai
completamente ristabilitosi, allet di undici anni costretto
a frequentare la scuola, ma il contatto con questa realt, per
uno spirito libero e creativo come il suo, comporta soltanto
difficolt e sofferenza. Il padre, fortunatamente, intuisce il talento di Odilon e non lo ostacola. A quindici anni gli affianca
un insegnante privato di disegno, Stanislas Gorin, una figura
estremamente importante per lo sviluppo artistico ed esistenziale di Redon: Mi raccomand di essere me stesso e di non
permettermi mai di fare un solo tratto di matita senza che la
mia sensibilit e la mia ragione fossero presenti. In seguito,
per volere del padre, si reca a Parigi per studiare architettura,
ma fallisce gli esami del primo anno e ritorna definitivamente
alla pittura. A quarantanni sposa Camille, che gli sar di grande aiuto occupandosi dellaspetto pratico del suo lavoro: dai
rapporti con i galleristi allorganizzazione delle mostre, dalla
pubblicazione dei cataloghi alla gestione delle pubbliche relazioni. Il loro primo figlio, Jean, muore pochi mesi dopo la
nascita. Il grave lutto per la coppia per accompagnato dai
primi successi di Odilon, tra cui lesposizione al Salon de Bruxelles insieme a Gauguin. A distanza di quattro anni dal primo
figlio, nel 1890 nasce il secondo, Ari, a cui Redon si lega in

Odilon Redon

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arte & consapevolezza

Dallalbum
La tentazione di SantAntonio, 1888

modo ansiogeno, costantemente angosciato dalla paura di una


nuova perdita. Nel 1914 il ragazzo parte per la guerra. Dopo un
primo periodo in cui riceve le sue lettere, Redon si ritrova a
non avere pi notizie del figlio e decide di intraprendere un
avventuroso viaggio verso il fronte per carpire informazioni.
La sua salute non buona e let ormai avanzata: nel luglio
del 1916 muore per uninfluenza contratta durante il viaggio, a
pochi mesi dal congedo del figlio.

comprendere tutto amare tutto.


Quando si parla di Odilon Redon si tende a scindere la sua
opera in due periodi nettamente contrapposti: il primo caratterizzato dai cosiddetti Noirs, definiti cupi, inquietanti, tristi,
e il secondo, iniziato nel 1890 dopo la nascita del figlio Ari, in
cui dipinge quadri estremamente colorati e illuminati da una
nuova consapevolezza. In realt, a ben guardare tutta la sua
produzione artistica e concentrandosi sul tema della ricerca di
una spiritualit profonda, questa divisione appare subito superficiale e in qualche modo troppo elementare. Tutte le sue

Dalla serie
Le origini, 1883

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

opere, dai primi disegni scuri fino ai pastelli colorati, fanno


parte di un unico processo e mantengono unintima coerenza,
senza un prima e un dopo. Pi che due periodi distinti, possiamo cogliere nellarte di Redon unevoluzione spirituale che
si muove di pari passo con la sua vita di uomo e di artista. Le
litografie e i disegni cupi e inquietanti altro non sono che un
modo di superare i propri demoni, dolori e frustrazioni attraverso la liberazione dellimmaginazione e del proprio inconscio, ponendo su foglio ci che lanima esita ad affrontare. Le
figure fantastiche e spesso mostruose rappresentano i mondi
esplorati da Redon nelle ore di solitudine e dolore, nei momenti dintrospezione profonda in cui si ritrova a dover fare
i conti con le proprie emozioni. Lutilizzo di un colore cos
estremo come il nero lo facilita nel portare avanti questo processo di purificazione. Come da lui stesso affermato, il nero
il colore pi essenziale. Attinge la sua esaltazione e la sua vita
soprattutto alle sorgenti riparate e profonde della salute. [...]
Bisogna rispettare il nero. Nulla pu corromperlo: non alletta locchio, non risveglia alcuna sensualit. uno strumento

arte & consapevolezza

La finestra, 1907 c.

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arte & consapevolezza

dellintelletto, ben pi del bel colore della tavolozza o del prisma. Attraverso il nero, che identifica con lintrospezione,
Redon pu quindi sintetizzare laspetto formale della composizione ed esaltare lessenza dei suoi soggetti. Il nero si presta
perfettamente a certe scelte iconografiche e gli permette di
liberare tutta la sua visionariet, il suo s pi profondo, senza
doversi preoccupare troppo della scelta di una tavolozza adeguata. In questo modo, attraverso i suoi freak, lartista trova
uno spazio salvifico in cui sfogare la negativit, creando altres
un terreno in cui arte e scienza possono coesistere. I suoi studi
di strane creature non sono affatto casuali, ma sottostanno a
leggi di anatomia ben precise. Sono dipinti con accuratezza e
minuziosit di dettagli, quasi a voler rendere visibile la complessit dei problemi delluniverso, racchiusi in un piccolo
essere deforme: Avevo, facendoli, la preoccupazione ben pi
importante di organizzare le loro strutture. In questo modo,
sembra quasi che lartista cerchi di unire la precisione scientifica di un Leonardo con il fantastico realismo di un Brueghel,
per legare insieme due universi apparentemente incompatibili, la scienza e la fantasia.
Dopo aver sfruttato il nero, Redon decide di sperimentare il
colore, nuove tecniche e nuove iconografie, cos com normale per ogni artista geniale che voglia evolversi e non rimanere
ancorato a una definizione univoca della propria creazione.
Ci considerato, lappellativo di simbolista con cui in genere
si definisce la sua opera, appare riduttivo: larte di Redon trascende le correnti, si pone oltre le definizioni limitanti e nello
studio della forma cerca un nuovo modo per esprimersi e per
comunicare con il mondo.

Buddha in giovent, 1904

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

Buddha che cammina tra i fiori, 1905

larte suggestiva irradiazione


di divini elementi plastici.
lartista Bresdin a introdurlo allarte della litografia, tecnica con cui Redon illustra opere letterarie di Edgar Allan Poe
e Gustave Flaubert e rende un accorato omaggio a uno dei
suoi artisti prediletti, Francisco Goya. Di certo appare facile
il paragone tra i Noirs di Redon e i Capricci del pittore spagnolo, ma il nostro attinge anche da altre fonti: Rembrandt per lo
studio della luce, Leonardo per il rapporto tra uomo e natura
e Drer, di cui ama molto lopera Melanconia, per il simbolismo. Queste strane litografie, sovente oscure, astruse, e
dallaspetto poco seducente, si rivolgono al contrario a temperamenti silenziosi, che abbiano dentro di s anche la risorsa cos rara dellingenuit naturale, una sorta di grazia. La
serie di litografie Les Origines, del 1883, invece ispirata alla

Il Buddha, 1905

arte & consapevolezza

Cristo, 1907 c.

rivoluzione darwinista ed loccasione per Redon di indagare


ulteriormente il rapporto delluomo con il regno animale attraverso le sue visioni oniriche e fantastiche.
La cartella pi importante, composta da quarantadue litografie in tre album, quella che Redon dedica allopera di
Flaubert La tentazione di SantAntonio, attraverso la quale approfondisce un cammino spirituale intrapreso gi in giovane
et. Lesperienza emblematica del santo eremita, che si trova
a fronteggiare le tentazioni delle forze demoniache prima di
giungere allilluminazione e tornare alla sorgente da cui nasce
ogni cosa, viene resa da Redon con immagini evocative e dal
potente impatto visivo.
Di educazione cattolica, lartista interessato ai temi che accomunano tutte le grandi religioni. Sotto linfluenza dellamico botanico Armand Clavaud, con il quale condivide anche la
passione per Ernst Haeckel, studia linduismo e il buddismo e

si interessa alla teosofia. La sua visione esoterica influenzata


in modo particolare dalla lettura de I grandi iniziati di Edouard
Schur, con il quale condivide lidea che lo scopo dellevoluzione umana sia lemergere dello spirito al di fuori della materia in cui racchiuso.
Testimonianza della sua sensibilit a questi temi la bellissima serie di Buddha, dalla tavolozza eterogenea e luminosa, la
cui composizione rivela un interesse molto profondo di Redon
per la meditazione. Il tema della meditazione torner anche in
molte sue opere successive, in particolare in quelle dedicate
alla figura del Cristo, il cui volto, lungi dallavere espressioni
sofferenti o addolorate, trasmette soprattutto calma e un sereno raccoglimento in se stesso. Il primo Buddha, dipinto nel
1904, dal titolo Buddha in giovent, unopera estremamente
meditativa dal punto di vista iconografico: mostra un giovane
Siddharta seduto nella posizione del loto, intento a pregare ai

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suggestioni

arte & consapevolezza

locchio-mongolfiera
Locchio, come un pallone bizzarro, si dirige verso linfinito.
1878, carboncino, matita nera e gesso bianco su carta
cm 42,2 x 33,3
Collezione Museum of Modern Art, New York

Trasformato in litografia nel 1882 per lalbum A Edgar Poe, il


disegno intitolato Locchio-mongolfiera simboleggia la visione
interiore e costituisce il tema fondante di molte opere successive dellartista. In questo caso, il grande occhio dalle lunghe
ciglia rivolto verso lalto, indirizzato a una ricerca spirituale
elevata. Il classico cesto da mongolfiera sostituito da una
piattaforma che sorregge una testa. Il paesaggio indefinito:
un cielo rarefatto e privo di nuvole nettamente contrapposto a una terra scura, brulla, piatta. Nella visione di Redon,
questa simbolica mongolfiera riuscita a staccarsi da terra e

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

a librarsi in cielo, ha superato i confini della materia e si dirige inesorabilmente verso loltre. Del resto, come lui stesso ha
affermato: Il bello e il bene sono in cielo. La scienza sulla
terra, e si trascina.
La testa adagiata sulla piattaforma rappresenta lio piccolo,
ostaggio della mente che parla, una sorta di zavorra che ci tiene ancorati alle logiche castranti del passato, mentre locchio
rappresenta lIo grande, la mente estesa che si apre finalmente a
prospettive pi ampie e guarda senza timore al futuro, espandendosi verso linfinito della coscienza cosmica.

arte & consapevolezza

piedi di un albero, gli occhi aperti fissi davanti a s, il corpo


di profilo, le mani posate sulle ginocchia, la schiena dritta e
il mento basso. Tuttintorno, fiori colorati fluttuano nellaria,
quasi trasportati dalla potenza della meditazione e dallenergia
emanata dal futuro maestro. Lalbero, allapparenza scarno,
ricoperto di delicate foglioline e potrebbe simboleggiare un
monolito di saggezza, libero dalla vanit e da inutili orpelli,
ma circondato dalla gioia dei fiori, dalla serenit di una consapevolezza che ha compreso la sofferenza, lha accettata e lha
trascesa. Limpermanenza pervade lopera, tutto in continuo
cambiamento, i fiori volanti, lalbero proteso, il giovane Buddha in meditazione.
In unopera successiva, la raffigurazione del Buddha sembra
evocare quella visione trasversale che lautore ha saputo integrare nel proprio percorso spirituale. La posizione del santo,
ritto in piedi accanto a un albero e circondato da fiori e vegetazione rigogliosa, quanto mai interessante: la mano destra
stringe un esile bastone, mentre la sinistra nella posizione
del Vitarka mudra, il gesto simbolico della discussione e della
trasmissione dellinsegnamento del Buddha. Anche Cristo
stato raffigurato in modo simile nelle icone bizantine e nella
liturgia cattolica viene ripetuto lo stesso gesto dopo la transustanziazione. La scelta di raffigurare il Buddha in questa

posizione un chiaro invito da parte di Redon a imparare da


tutti i grandi maestri, santi e asceti, ad ascoltare il loro prezioso messaggio e a iniziare un cammino di consapevolezza
andando al di l di una limitante scelta religiosa. Del resto,
il pittore molto interessato agli insegnamenti morali che
queste grandi figure ci hanno lasciato in eredit, tanto che
nei suoi scritti ritorna spesso sul tema della rettitudine e del
vivere sociale: Giudichiamo gli altri soltanto in relazione o
paragonandoli a noi stessi, invece di considerarli solo in rapporto alla verit. [...] La superiorit di Ges nellessersi fatto
amare senza discussioni. La sua leggenda ha esaltato soltanto
le sue qualit amate, ha fatto ricordare allumanit solo il candore del suo sorriso, o del suo dolce e costante amore per chi
gli si accostava.
Per Redon, la comprensione deve andare oltre il giudizio e
basarsi esclusivamente sullamore, grazie al quale possibile
ottenere unarte pura, scevra da esibizionismi e manierismi,
volta direttamente al cuore. Guardando le sue opere non possiamo fare a meno di riconoscere questa volont e di sentire
il suo amore per la vita, per la natura, per lumanit. E linvito
al silenzio di uno dei suoi quadri pi famosi sembra rivolto a
tutti coloro che vogliono riflettere e meditare ammirando le
sue opere straordinarie. Q

Silenzio, 1911 c.

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letteratura & psiche Antiche saggezze e nuovi scenari

Colin
Wilson
lo scrittore di idee
_____________
di Mariavittoria Spina

Brillante e controverso autore di fama internazionale, personaggio poliedrico e non convenzionale, appassionato ricercatore del paranormale, Colin Wilson ha dedicato la sua vita a indagare i grandi misteri della storia e le
straordinarie risorse della mente.

arcata da poco la soglia degli ottantanni, Colin Wilson


pu vantare alcune centinaia di pubblicazioni e
uninvidiabile conoscenza su temi che spaziano dalla
filosofia alle indagini sul mistero e su alcune grandi figure della ricerca spirituale, passando per argomenti di criminologia,
psicologia e critica letteraria. Divenuto unicona in Giappone
e negli Stati Uniti, dove ha tenuto lunghi cicli di conferenze
e lezioni universitarie, leclettico autore britannico, che ama
definirsi scrittore di idee, in patria stato a lungo ignorato, se
non apertamente osteggiato.
Il nome di questo autore suscita ancora un certo imbarazzo tra
gli ambienti patinati della cultura anglosassone, pur essendo
passati molti anni da quando apparve per la prima volta come
una meteora nel firmamento della letteratura impegnata. La
bufera mediatica attorno allattivit di Wilson risale infatti alla
fine degli anni 50; da allora questo eclettico autore non ha mai
smesso di pubblicare volumi di saggistica, romanzi e articoli
di giornale, sempre intrecciando originali teorie filosofiche
con la propria esperienza diretta di indagine ai confini della
conoscenza.

La libert una qualit della


coscienza, che implica cogliere i nessi
profondi

Colin Wilson, Gorran Haven, 2001

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

Leggere le opere di Wilson significa avventurarsi in un mondo di correlazioni non convenzionali tra idee, fatti e persone,
tanto che si ha spesso limpressione di essere in compagnia
dellautore e delle sue teorie, ma anche di tutti coloro che prima di lui si sono interessati allo stesso argomento.
Nelle sue riflessioni, Wilson si sforza costantemente di coinvolgere tutte le risorse culturali disponibili, lasciando per
spazio anche a nuove ipotesi e a connessioni inedite. Le sue
opere si basano su studi approfonditi, che spesso lo portano

letteratura & psiche

identikit
a fare la conoscenza di altri brillanti studiosi non conformisti e a vivere interessanti esperienze di ricerca sul campo. Lo
racconta lo stesso Wilson nelle sue autobiografie ricche di
aneddoti sulla sua vita movimentata, contrassegnata dai viaggi
in tutto il mondo, dagli incontri con personaggi dello spettacolo e della letteratura del calibro di Marilyn Monroe, Vivien
Leigh, Eugene Ionesco, Albert Camus, T.S. Eliot, e soprattutto
da unincrollabile volont nel proseguire il proprio percorso
di scrittore e ricercatore autonomo.
Unautobiografia dal taglio particolare The Books in My Life,
purtroppo ancora inedita in Italia, in cui Wilson, bibliofilo
proprietario di una collezione di oltre venticinquemila volumi e altrettanti dischi in vinile, riflette sulle opere letterarie e
sugli autori che lo hanno maggiormente influenzato: dai poeti
romantici Blake e Shelley agli esistenzialisti Sartre e Camus,
dai classici come Dostoevskij e Goethe agli ammiratissimi
George Bernard Shaw, Nietzsche e Anatole France, senza dimenticare scrittori del fantastico come Wells e David Lindsay.

il debutto letterario
Nel 1956 fu pubblicato il suo libro desordio, The Outsider (trad.
it. Lo Straniero), che scaten una bufera mediatica sul suo giovane autore. Colin Wilson, allepoca uno sconosciuto ventenne
della provincia, si trasform improvvisamente nellintellettuale pi acclamato dInghilterra.
The Outsider fu davvero un successo travolgente: tradotto in
sedici lingue a distanza di un anno dalla sua pubblicazione,
in Gran Bretagna non mai andato fuori catalogo. Non c da
stupirsi che la stampa si mostrasse deferente nei confronti del
suo autore, un giovane intellettuale dal sorriso disarmante che
snocciolava con disinvoltura citazioni di personaggi illustri
(da Hemingway, Sartre e Nietzsche a Ramakrishna, Gurdjieff e

nome: Colin Henry


cognome: Wilson
data di nascita: 26 giugno 1931
luogo di nascita: Leicester (Inghilterra)
residenza: Gorran Haven (Cornovaglia)
professione: scrittore, critico letterario.
segni particolari: eclettico, autodidatta, appassionato
studioso del paranormale e di archeologia del mistero.
dicono di lui: egocentrico e logorroico, ma anche
estremamente generoso, determinato, brillante.
Pensatore straordinario, scrittore e critico non
convenzionale.
opera prima: The Outsider, 1956 (trad. it. Lo Straniero).
alcuni bestseller: The Occult, 1971 (trad. it. LOcculto), From
Atlantis to the Sphinx, 1996 (trad. it. Da Atlantide alla Sfinge).
ultima pubblicazione: Super Consciousness: the Quest for the
Peak Experience, 2009 (non ancora tradotto in italiano).
sito internet: colinwilsonworld.co.uk
(sito approvato dallautore)

Dostoevskij), rinnovando linteresse del pubblico per le teorie


di grandi pensatori del passato. Ricordiamo, ad esempio, che
Wilson fu uno dei primi studiosi inglesi a considerare nel dettaglio limportanza degli ultimi romanzi di Hermann Hesse,
incentivando cos il revival delle sue opere.
La rivista Life gli dedic unintera copertina presentandolo
come un genio. Il fatto che scrivesse nella sala di lettura del
British Museum, dormendo in un parco pubblico per risparmiare sullaffitto, non fece che aumentare laura leggendaria
intorno al suo personaggio. Le persone lo fermavano per strada per fargli i complimenti, confessando a mezza voce di aver
compreso grazie al suo libro di essere degli outsider. Un critico giunse persino a paragonarlo a Platone, ma naturalmente
questo plauso di facciata non poteva durare.

una meteora indistruttibile

Londra, 1956

Lanno seguente al suo sfolgorante esordio, Wilson pubblic


il secondo volume del suo ciclo dedicato alla figura delloutsider: Religion and the Rebel (inedito in Italia). Ancora un saggio filosofico-psicologico ben argomentato, che questa volta
indagava il ruolo essenziale della religione e della spiritualit
colpevolmente in declino nella societ moderna. Difficile stupirsi della scelta dei contenuti, viste le conclusioni del suo
ormai famigerato predecessore:

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letteratura & psiche

Il problema per la civilt ladozione di un atteggiamento religioso che possa essere assimilato tanto
oggettivamente quanto i titoli dei giornali dellultima
domenica. Ma il problema per lindividuo sar sempre lopposto di questo, il cosciente tendere a non
limitare la quantit di esperienza acquisita; lintollerabile lotta di esporre le aree sensibili dellessere
a ci che possa eventualmente colpirle; il tentativo di
vederle come un tutto, sebbene listinto di auto-conservazione combatta contro il dolore dellestensione
interna, e tutti gli impulsi della pigrizia spirituale
costruiscano onde di sonno con ritrovate capacit.
(C. Wilson, Lo Straniero, Lerici 1958, trad. it. di A.
Rosselli e E. Siciliano)
Nonostante le premesse positive, Religion and the Rebel fu un
vero fiasco e Wilson si ritrov stroncato dalla critica, sempre
sospettosa nei confronti di nuovi approcci teorici avanzati da un autodidatta. Inoltre, quando risult aver dichiarato
di considerarsi un genio, Wilson fu duramente attaccato sul
piano personale e la sua presunta autorevolezza come intellettuale venne fortemente screditata.
I am a genius, soleva ripetersi il giovane Wilson quando
le mille difficolt della vita quotidiana minacciavano di farlo
sentire una nullit, ma si trattava solo di uno stratagemma
mentale per non scoraggiarsi e riprendere con entusiasmo
la strada verso la realizzazione dei propri sogni. Peccato che
questa piccola confidenza privata, fatta a un amico giornalista, si trasform nel titolo di unintervista che apparve sulla
rivista letteraria Books and Art. Lopinione pubblica britannica, cos affezionata allunderstatement, fu pronta a dichiarare
guerra al sedicente genio. La stampa, la stessa che lo aveva
esaltato per il suo esordio sorprendente, cercava adesso di
demolirlo andando alla ricerca di pettegolezzi e magari di
scandali sulla sua vita privata, gi di per s movimentata da
due matrimoni e dalla frequentazione con molte celebrit di
fama internazionale.

Il pessimismo una ridicola


assurdit in confronto alle immense
risorse di potere che luomo
possiede
Negli anni 70, lostilit nei suoi confronti era ancora tale
che il suo editore arriv a consigliargli di sparire dalla circolazione, almeno per un po. Tanto clamore e pubblicit negativa avrebbero scoraggiato chiunque, ma certamente non
bastarono a fermare Wilson. Sembra anzi che lo scrittore di
idee, con lottimismo e la tenacia che lo contraddistinguono,
sia riuscito nel corso degli anni a trasformare lostracismo

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

Londra, 1956

generalizzato e spesso aprioristico nei suoi confronti in un


punto di forza per la sua attivit letteraria.
Dalla sua posizione defilata rispetto ai rigidi meccanismi
dellestablishment culturale e ormai immune alla miopia della
critica, questo prolifico autore si sempre concesso il lusso
di scrivere di ci che preferisce con assoluta libert e onest
intellettuale, lasciando al lettore la facolt di giudicare il valore delle sue opere.

rivelazioni costruttive
Nella sua autobiografia pi recente, Dreaming to some Purpose (non ancora disponibile in italiano), ripensando ai primi
anni della sua carriera, Wilson ammette di aver indugiato
troppo nelle speculazioni della stampa per un misto dincoscienza e di stupidit che lo portarono a scambiare un
momento di celebrit con il raggiungimento del successo e
quindi di una consolidata reputazione.
Dreaming to some Purpose elogiata da Philip Pullman, controverso autore di Queste Oscure Materie, come unopera eccezionalmente franca, ricca di atmosfera e di aneddoti suggestivi si apre con le considerazioni di Wilson su uno dei fatti
determinanti della sua vita: il suo tentato suicidio.
Allepoca aveva soltanto sedici anni e un mese dopo il suo
compleanno era stato costretto a lasciare la scuola, rinunciando allambizione di una formazione accademica come
scienziato per andare a lavorare in fabbrica e contribuire
cos al mantenimento della famiglia. Deciso a non dar segui-

letteratura & psiche

to a una vita che gli sembrava priva di scopo, si era recato a


scuola, dove prestava servizio come assistente di laboratorio,
e isolatosi nella stanza degli acidi stava per ingerire una mistura letale, quando accadde qualcosa di inaspettato:
Divenni due persone. Improvvisamente ero consapevole di quelladolescente idiota chiamato Colin
Wilson, con tutta la sua infelicit e frustrazione, e mi
sembrava un pazzo cos limitato che non mi avrebbe
potuto importare di meno se si fosse ucciso, ma se
lavesse fatto avrebbe ucciso anche me. Per un istante
sentii di essere accanto a lui, dicendogli che se non
si fosse liberato dellabitudine ad autocommiserarsi
non avrebbe mai combinato niente. Fu come se il vero
me stesso avesse detto alladolescente: Ascoltami,
idiota, pensa a quanto ti perderesti e in quel momento
colsi la meravigliosa e immensa ricchezza della realt
che si estendeva verso orizzonti lontani. Cos tappai la
bottiglia e tornai al lavoro. Mi sentivo rilassato, sollevato, totalmente in controllo di me stesso. Questa
sensazione di forza dur per due o tre giorni, poi svan gradualmente; ma da allora non mi sono pi sentito
intrappolato e fragile. (C. Wilson, Dreaming to Some
Purpose, Arrow 2005, trad. it. a cura del redattore)
Quarantanni dopo, ripensando a quel giorno fatidico in cui il
vero Colin Wilson prese la parola e ragionando sul fatto che
molti grandi innovatori nel campo della letteratura e della
filosofia siano stati sul punto di suicidarsi, concluse che, in
base alla sua esperienza, guardare nellabisso provocava la
separazione del vero s dal s inessenziale. Una distinzione che
ricorda da vicino le argomentazioni di Igor Sibaldi sullio piccolo
e lIo grande. Questi due autori geniali e fuori dagli schemi condividono nella loro ricerca la stessa
vocazione allindipendenza e una
comune avversione per i dogmi
della cultura ufficiale. Non a caso,
dopo essersi conosciuti personalmente in occasione di una trasmissione televisiva sui Vangeli
Apocrifi, sono legati da reciproca
stima e amicizia.

implicazioni esistenziali
Sperimentare labisso di disperazione che conduce al suicidio non
lunico modo, secondo Wilson,
per scoprire se stessi e superare
quella pericolosa sensazione di
insignificanza che sembra privare
la vita di ogni senso. Un altro me-

todo efficace e meno drastico lapplicazione della fenomenologia ideata da Edmund Husserl, in combinazione con le
scoperte di Abraham Maslow sulla peak experience, il picco
massimo dellesperienza, vale a dire laccesso a un livello superiore di coscienza, che secondo Wilson si potrebbe indurre
a volont per attingere alle proprie risorse vitali e ristabilire
la connessione con il senso profondo dellesistenza.
Le teorie di Maslow con cui Wilson aveva una corrispondenza epistolare gi dal 1959 e che conobbe personalmente
qualche anno pi tardi costituirono la base per lideazione
da parte dello scrittore inglese di una corrente di pensiero, il
Neo-esistenzialismo, volta a superare lempasse pessimistica della filosofia esistenzialista e a dare nuovo impulso etico
alla critica letteraria.

La coscienza ordinaria mente: le


esperienze mistiche non sono visioni
di un altro livello di realt, bens
rivelazioni della nostra realt
Secondo lo scrittore di idee, lessere umano una creatura della
mente e come tale va incoraggiato a utilizzare le proprie risorse, in particolar modo limmaginazione creativa e quella che
lautore definisce Facolt X, una sorta di senso superiore della
realt, estensione della definizione di peak experience coniata
da Maslow, grazie alla quale improvvisamente il velo di Maya
si apre e riusciamo a comprendere linfinita, complessa bellezza della nostra vita e lessenza che ci permea e ci conduce
in una precisa direzione. Guardando in quella direzione, verso
il divenire, ogni impressione di
contingenza si relativizza e appare
solo come una crisi momentanea,
una parentesi in un racconto molto pi ampio e avvincente.

sfida allignoto
Facolt X solo una delle tante
definizioni coniate da Wilson per
cercare di descrivere le numerose risorse della mente, non ancora pienamente comprese, che
secondo lautore potrebbero consentire allessere umano di compiere un grande balzo evolutivo.
In questa direzione si muovono
anche le monografie che lautore
ha dedicato ad alcuni grandi personaggi: scrittori come Hermann
Hesse, Jorge Louis Borges e
August Strindberg, psichiatri
come Carl Gustav Jung e Wilhelm

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letteratura & psiche

Londra, 1956

Anche nel volume dedicato a Gurdjieff, Wilson presenta interessanti riflessioni generali e alcune connessioni inedite con
il proprio pensiero, come nel capitolo riassuntivo del rapporto
tra conscio e inconscio:
[...] il risultato delle idee di Gurdjieff pu essere pi
importante ed eccitante di quanto egli stesso abbia
supposto. Egli ha dedicato la sua vita alla risoluzione
del problema di come riunire le due coscienze, affinch lessenza e la personalit si potessero sviluppare
armoniosamente. Egli escogit ogni sorta di metodi
per scuotere lessenza e condurla a uno stato di veglia, s da salvare lego dal suo senso di assurdit e di
irrealt. Gurdjieff non riusc a capire che gi possediamo spontaneamente la capacit di farlo. La mente,
per svegliarsi, non ha bisogno di essere scrollata: pu
esservi educata. (C. Wilson, G.I. Gurdjieff: la guerra
contro il sonno della coscienza. Atanr 1985, trad. it. di
V. Alberti)

Reich, leader spirituali come Rudolf Steiner, Gurdjieff e


Ouspensky, che si sono distinti per la loro ricerca nelle dimensioni della psiche e della coscienza. In tali saggi, con il
suo caratteristico stile colloquiale ricco di aneddoti, Wilson
non solo riassume il pensiero degli autori in questione, ma
cerca di individuare le tappe fondamentali della loro evoluzione personale.
Il saggio dedicato a Rudolf Steiner, per esempio, oltre a un approccio critico-divulgativo alle opere del fondatore dellantroposofia, presenta i suoi rapporti con i membri della societ teosofica e propone un originale confronto tra le teorie di
Steiner e quelle di Gurdjieff. Ne risulta laffascinante ritratto
di un pensatore straordinario in rapporto con la sua epoca e
in generale con tutta la storia del progresso spirituale:
Sarebbe possibile dedicare un intero capitolo a rilevare quante delle visioni occulte di Steiner siano state
successivamente rivendicate, o almeno sostenute, dalla scienza moderna. La dottrina fondamentale dellinsegnamento di Steiner che se ci prendiamo la briga di
riconoscere lesistenza indipendente dei mondi interiori del pensiero, e di tenere la mente rivolta in quella
direzione, diventeremo presto sempre pi consapevoli della loro realt. Non siamo arenati, come crede
Sartre, nelluniverso della materia come una balena
sulla spiaggia: il mondo interiore la nostra dimora naturale. Inoltre, una volta afferrata questa verit,
possiamo anche riconoscere che noi stessi possediamo un ego essenziale, un me stesso vero, unidentit
fondamentale che va ben oltre il nostro fievole senso di
essere io. (C. Wilson, Rudolf Steiner, TEA 1998, trad.
it. di L. Diena)

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Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

In tutte le sue opere, Wilson si dimostra consapevole dellimportanza della ricerca spirituale, che in qualit di strumento per
raggiungere una conoscenza superiore delluomo e del suo potenziale pi connessa alla scienza e in definitiva allevoluzione
dellumanit di quanto non possa sembrare in apparenza.

il potere dellimmaginazione
Wilson sempre stato attratto dalluso che gli scrittori hanno
fatto dellimmaginazione, ma i suoi primi saggi su questo argomento non tenevano in nessun conto gli autori di letteratura
del fantastico, considerata dallautore solo come un mezzo di
evasione dalla realt. Approfondendo i suoi studi, Wilson comprese per che il mondo del fantastico offre possibilit sconfinate per un esercizio costruttivo dellimmaginazione. Scopr
che romanzi di autori del fantastico pi o meno noti come H.G.

letteratura & psiche

Wells e David Lindsay hanno un alto valore


filosofico, riuscendo a sviluppare ambienti
e trame con lobiettivo di testare la validit
di un sistema di idee e a creare luoghi dove
la potenza visionaria del sogno si fonde con
il verosimile e il futuribile.
Tra i molti autori del fantastico dei quali
Wilson si occupato, nessuno lo impression pi di H.P. Lovecraft, il Recluso di
Providence, ideatore di una delle cosmologie horror pi famose e riuscite, il mito
di Cthulhu, e protagonista, insieme ad altri
scrittori come J.R.R. Tolkien e Arthur Machen, del cosiddetto revival dellocculto.

Limmaginazione dovrebbe essere


usata per creare la realt, non per
fuggire da essa
La prima reazione di Wilson alle opere di Lovecraft fu a dir
poco caustica. Il propugnatore dellottimismo neoesistenzialista non lesin rimproveri al pessimismo misantropo di
Lovecraft, pur confessando di essere molto colpito dal suo talento immaginifico. La seconda fase della critica a Lovecraft
fu senzaltro pi costruttiva, grazie anche allintervento di August Derleth, editore e amico di Lovecraft, che entrato in corrispondenza epistolare con Wilson lo incoraggi a sostenere
il proprio punto di vista scrivendo narrativa. Il risultato fu un
intero ciclo di opere del fantastico di cui sono stati tradotti
in italiano solo i romanzi I parassiti della mente e La pietra filosofale (ristampato col titolo di Specie immortale) nelle quali
Wilson rielabora i temi di Lovecraft alla luce delle proprie teorie filosofiche, trasformando lhorror in un espediente per riflettere sulle potenzialit umane. Se da un lato I parassiti della
mente ammonisce sulle insidie recondite nella mente delluomo che ostacolano la libert e levoluzione, La pietra filosofale si
presenta piuttosto come unindagine sulla natura della libert
umana, un elogio delleclettismo e della ricerca intellettuale,
che riassume tutte le teorie di Wilson sulle potenzialit degli
esseri umani, destinati a sviluppare poteri solo apparentemente straordinari.

Ebbene, la maggior parte degli esseri


umani vive come treni: va avanti sbuffando come una locomotiva, per tutta
la vita, aiutata nella sua corsa dalle rotaie della convenzione e dellabitudine.
Finora, per centinaia di anni, levoluzione ha avuto per meta la creazione di un
nuovo tipo di essere umano, che guardi
il mondo sempre con occhi nuovi, che
possa correggere la sua mente centinaia
di volte al giorno, per giudicare strano
ci che gli familiare. (Colin Wilson,
Specie Immortale, Mondadori 2001, trad.
it. di T. Del Tnaro)
Nel saggio Il segreto di H.P. Lovecraft, Wilson ripercorre il suo
rapporto contrastato con le opere del Recluso di Providence,
presentando Lovecraft come un outsider ed esponendo alcune
avvincenti ipotesi esoteriche sullorigine della sua visionaria
ispirazione letteraria. Dopo il resoconto della sua indagine
sulla figura di Lovecraft in rapporto alle teorie sullinconscio e
sul talento visionario di altri autori, Wilson dichiara di essere
riuscito a ricostruire il leggendario Necronomicon e sostiene
che lungi dallessere una semplice invenzione, deriverebbe
dagli insegnamenti contenuti in alcuni rari libri esoterici, cui
lo scrittore americano avrebbe avuto accesso grazie al legame del padre Winfield Lovecraft con la massoneria egiziana.
Il saggio si conclude con la pubblicazione di una lettera del
Dottor Stanislaus Hinterstoisser, Presidente dellIstituto Salisburghese per lo Studio della Magia e dei Fenomeni Occulti,
che avvalorerebbe le tesi di Wilson.

Lessere umano sulla soglia di un


grande balzo evolutivo
Telepatia, materializzazione, psicometria, sono tutti fenomeni
che Wilson ha indagato anche in opere saggistiche come Strani
poteri e Detective dellimpossibile e che portano Howard Lester,
il protagonista di Specie immortale a dichiarare:

Circolo di pietre Merry Maidens, Cornovaglia, 1990

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letteratura & psiche

Prima di accostarsi a Lovecraft, Wilson aveva pubblicato solo


romanzi realisti, come Arrivederci a Soho sulla beat generation
inglese. In seguito, il suo interesse per argomenti sospesi tra
leggenda e realt non fece che aumentare, raggiungendo territori sempre pi avventurosi come le indagini sullarcheologia
del mistero proposte in Da Atlantide alla Sfinge e le originali
speculazioni di Il grande libro dei misteri irrisolti, che inizia con
la seguente premessa:
[] sono il primo a riconoscere che questi fenomeni
rappresentano soltanto una piccolissima fetta del vasto
panorama di stranezze con il quale abbiamo da confrontarci se solo avessimo la forza di liberarci da vecchie frustrazioni e consuetudini nello sforzo continuo
e incessante di sollevare quella cortina di quotidianit
che ci circonda e permea senza piet. Ammesso che un
libro debba avere una giustificazione, questo intende
porsi come un modesto tentativo di lanciare qualche
nuova occhiata a tutto quello sconosciuto mondo di
singolarit che sta al di l del sipario. (C. Wilson, Il
grande libro dei misteri irrisolti, Newton Compton 2005,
trad. it. di F. Ossola)
Non un caso che il documentario sulla vita di Colin Wilson,
girato nel 2010 da Philip Gardiner per la Reality Films, si in-

titoli Strange is Normal, (Strano normale) come a dire che


linsolito allordine del giorno per chi come Wilson sfida
lortodossia culturale e nella sua ricerca si spinge oltre i confini della conoscenza.

Lo scopo della letteratura


non di registrare il mondo
dellimmediatezza bens
di andare oltre
strano normale
Considerata la mole e la variet delle sue pubblicazioni, Wilson
pu dirsi quasi un tuttologo, esperto in molti settori diversi, ma
soprattutto un eclettico deciso a vagliare il maggior numero possibile di teorie e di ricerche su ogni argomento da lui trattato.
Per spiegare il suo eclettismo, lautore ama citare una frase che
W.B. Yeats attribuiva a Walter Pater: Tutto ci che ha occupato
luomo per un certo periodo di tempo merita di essere studiato, ed proprio questa vocazione per la conoscenza senza pregiudizi e senza confini che gli ha fornito limpulso per scrivere e
perseverare nei suoi studi non convenzionali.

Retro del suo cottage


Gorran Haven, anni 60

54

Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

letteratura & psiche

consigli di lettura

Il suo debutto come autore sui temi del paranormale risale al


1971 con il magistrale LOcculto, uno degli studi moderni pi
completi sulla storia della magia e di tutte le sue manifestazioni, nel quale chiariva che la Facolt X, portando la coscienza
umana ad agire come un telescopio sulla realt, costituisce il
nocciolo di tutta la cosiddetta esperienza occulta.
La ricerca sulle facolt che consentono alluomo di ampliare
i propri orizzonti fisici e mentali continu con Misteri: studi
sullocculto, il paranormale e il supernaturale, e rimane ancora
oggi uno dei suoi campi dindagine preferiti.

La magia larte e la scienza di


utilizzare la volont
Nelle sue opere, Wilson ci dimostra come ci che comunemente riteniamo incredibile spesso sconfini nel verosimile e
rimandi a un fitto sottobosco di teorie scientifiche poco conosciute ma non per questo meno valide. Il suo obiettivo non
tanto quello di fornire una risposta definitiva a vecchi e nuovi
misteri, quanto piuttosto quello di aprire gli orizzonti del lettore a nuove possibilit, perfino a nuove facolt della mente.
Nel costruire questo percorso di consapevolezza, Wilson non
rinuncia mai a sollecitare la curiosit del lettore, il quale, tra
una digressione metafisica e una serrata esposizione di risultati scientifici, trover sempre spazio per le proprie riflessioni
e magari per qualche lampo dintuizione. Q

alcuni contributi di colin wilson


sui temi del mistero e della spiritualit
Il grande libro dei misteri irrisolti, Newton Compton 2010
Gli eredi di Atlantide, Piemme 2005
Di dellaltro universo, Piemme 2001
Da Altantide alla Sfinge, Piemme 1999
Rudolf Steiner, TEA 1998
Aleister Crowley: la natura della Bestia, Gremese 1990
Il segreto di H.P. Lovecraft in H.P. Lovecraft,
Necronomicon, Fanucci 1987
Detective dellimpossibile, SugarCo 1987
Il signore del profondo: Jung e il ventesimo secolo,
Atanr 1986
G.I. Gurdjieff: la guerra contro il sonno della coscienza,
Atanr 1985
Misteri: studi sullocculto, il paranormale e il supernaturale,
Astrolabio 1979
Strani poteri: radioestesia, reincarnazione, scrittura
automatica, Astrolabio 1976
LOcculto: una storia della magia attraverso i secoli,
Astrolabio 1975
Lo Straniero, Lerici 1958

romanzi
Specie immortale, Mondadori 2001
I parassiti della mente, Fanucci 1977
Arrivederci a Soho, Lerici 1963

opere in lingua originale


Super Consciousness: the Quest for the Peak Experience,
Watkins Publishing 2009
Dreaming to Some Purpose, Arrow 2005
The Books in my Life, Hampton Roads 1998

Mariavittoria Spina, dottoressa in Lingue e Letterature Straniere, si specializzata in Scienze


Linguistiche presso lUniversit Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia, con la tesi The Strength
to Dream: fantastico e immaginazione nelle opere di
Colin Wilson.

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55

letteratura & psiche

DESIDERATA
assa tranquillamente tra il rumore
e la fretta, e ricorda quanta pace pu
esserci nel silenzio. Q Finch possibile
senza doverti abbassare, sii in buoni rapporti con tutte le persone.
Q D la verit con calma e chiarezza; e ascolta gli altri, anche i
noiosi e gli ignoranti; anche loro hanno una storia da raccontare.
Q Evita le persone volgari e aggressive; esse opprimono lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio
e acredine, perch sempre ci saranno persone pi in basso o pi in
alto di te. Q Gioisci dei tuoi risultati cos come dei tuoi progetti.
Q Conserva l'interesse per il tuo lavoro, per quanto umile; ci
che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo. Q Sii
prudente nei tuoi affari, perch il mondo pieno di tranelli. Ma ci
non accechi la tua capacit di distinguere la virt; molte persone
lottano per grandi ideali, e dovunque la vita piena di eroismo.
Q Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti, e neppure
sii cinico riguardo all'amore; poich a dispetto di tutte le aridit e
disillusioni esso perenne come l'erba. Q Accetta benevolmente
gli ammaestramenti che derivano dall'et, lasciando con un sorriso
sereno le cose della giovinezza. Q Coltiva la forza dello spirito per
difenderti contro l'improvvisa sfortuna. Ma non tormentarti con
l'immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla
solitudine. Al di l di una disciplina morale, sii tranquillo con te
stesso. Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle
stelle; tu hai il diritto a essere qui. E che ti sia chiaro o no, non vi
dubbio che l'universo ti si stia schiudendo come si dovrebbe. Q
Perci sii in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque
siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua
anima pur nella rumorosa confusione della vita. Q Con tutti i
suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, ancora un mondo
stupendo. Q Fai attenzione. Q Cerca di essere felice. Q Q

trovata nellantica chiesa di s. paolo, baltimora. datata 1692


(Traduzione di Enrico Orofino)

56

Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

letteratura & psiche

desiderata

una poesia di saggezza diventata leggenda


_____________
di Silvia Nosenzo

Vorrei, se potessi, lasciare un umile dono, un pezzo di prosa


pura che permetta allanima di elevarsi. Cos, secondo quanto si legge sul diario del suo autore, nata Desiderata. Ma la
storia della paternit di questa poesia curiosa e confusa: la
leggenda racconta che Desiderata, scritta chiss quanti secoli fa e di origine sconosciuta, sia stata ritrovata nel 1692 nella
chiesa di San Paolo a Baltimora.
Secondo il mito, intorno al 1959 il reverendo Frederick Kates,
colpito dalla bellezza delle sue parole, avrebbe inserito la poesia in una raccolta di materiali devozionali per la sua congregazione, dal titolo La vecchia Chiesa di San Paolo, Baltimora, ad
1692 (il 1692 era lanno di fondazione della chiesa). Copie di
Desiderata cominciarono cos a circolare tra gli amici e il suo
mito continu a crescere, fino a quando nel 1965 ne venne trovata una copia accanto al letto di morte dellinfluente politico
democratico Aidlai Stevenson, che stava progettando di trasformarla in una cartolina natalizia. La pubblicit che ne segu
contribu a diffondere la fama della poesia e la sua erronea relazione con la chiesa di San Paolo a Baltimora.
In realt, Desiderata fu scritta negli anni 20 del Novecento da

un avvocato di origine tedesca, Max Ehrmann (1872-1945),


che viveva a Terre Haute, nello stato dellIndiana. Nel 1927,
Ehrmann registr la poesia con il titolo di Go Placidly Amid
The Noise And Haste. Nel 1948, dopo la morte del suo autore, fu
pubblicata nella raccolta The Poems of Max Ehrmann.
Desiderata unintima riflessione sulle cose da desiderare o
le cose desiderate essenziali. Pi che una semplice raccolta
di massime esistenziali, il frammento pulsante del cuore di
un uomo che ha trovato la sua via per raggiungere la serenit e lintegrit personale e la vuole condividere con gli altri.
Ehrmann non era un saggio, ma un
uomo come tanti altri, con gli stessi
problemi e le stesse gioie di tutti. Eppure, attraverso la sua poesia riuscito a rendere manifesta la grandezza di Dio, a parlare della vera felicit
allanima di tutti gli uomini di tutti
i tempi ricordando loro la semplice
meraviglia del difficile e sorprenMax Ehrmann
dente cammino della vita.

DESIDERATA
GO PLACIDLY AMID THE NOISE AND THE HASTE AND REMEMBER
WHAT PEACE THERE MAY BE IN SILENCE. Q Q As far as possible,
without surrender, be on good terms with all persons. Speak your truth
quietly and clearly; and listen to others, even to the dull and the ignorant;
they too have their story. Q Avoid loud and aggressive persons; they
are vexatious to the spirit. If you compare yourself with others, you may
become vain or bitter, for always there will be greater and lesser persons
than yourself. Q Enjoy your achievements as well as your plans. Q Keep
interested in your own career, however humble; it is a real possession in the
changing fortunes of time. Q Exercise caution in your business affairs, for
the world is full of trickery. But let this not blind you to what virtue there is;
many persons strive for high ideals, and everywhere life is full of heroism.
Q Be yourself. Especially do not feign affection. Neither be cynical about
love, for in the face of all aridity and disenchantment, it is as perennial as
the grass. Q Take kindly the counsel of the years, gracefully surrendering
the things of youth. Q Nurture strength of spirit to shield you in sudden
misfortune. But do not distress yourself with dark imaginings. Many fears
are born of fatigue and loneliness. Beyond a wholesome discipline, be
gentle with yourself. You are a child of the universe no less than the trees and
the stars; you have a right to be here. And whether or not it is clear to you,
no doubt the universe is unfolding as it should. Q Therefore be at peace
with God, whatever you conceive Him to be. And whatever your labors and
aspirations, in the noisy confusion of life, keep peace in your soul. Q With
all its sham, drudgery, and broken dreams, it is still a beautiful world. Q
Be cheerful. Strive to be happy. Q Q
www.oltre-confine.com

57

pubblicit

anima e realt
di Carlo Dorofatti
_____

Nexus Edizioni 2011


pagine 240
euro 17,00

_____

Il mondo nasce ora.


Sta nascendo continuamente.
In questo stesso istante...
_____
Anima e realt un libro attuale che
si rivolge contemporaneamente a chi
muove i primi passi sulla via di una consapevole esperienza spirituale e a tutti
coloro i quali gi da anni sono impegnati sul fronte della ricerca personale.

nientaltro
che se stessi
di Carlo Dorofatti
_____
Nexus Edizioni 2010
pagine 176
euro 15,00

_____

Questo originale saggio analizza


lucidamente tutti gli aspetti che
caratterizzano questa Nuova Era,
annunciata da spiritualisti e profeti di ogni continente, allo scopo
di comprenderla pienamente e di
realizzare il nostro ruolo in essa.

romanzo

loro di polia

di Sebastiano B. Brocchi
_____

Kimerik 2011
Pagine 282
euro 16,00

_____
Nicoletta, giovane e affascinante
ricercatrice esperta di storia rinascimentale, viene convocata da un
milionario canadese stabilitosi da
alcuni anni a Ferrara, il quale le rivela di essere entrato in possesso di
un libro contenente uninformazione
sconvolgente sulla vita, o meglio sulla
morte, di Lucrezia Borgia. Questo non
che linizio di una ricerca che attraverso codici, anagrammi e molti colpi
di scena, in un viaggio tra alcune delle
pi belle citt darte italiane, porter
i protagonisti sulle tracce di un inestimabile tesoro sepolto da secoli.

58

Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

favole ermetiche
di Sebastiano B. Brocchi
_____
2009 (edizione a cura dellautore)
306 pagine illustrate a colori
euro 40,00

_____

I fratelli Grimm, Andersen, Perrault, Collodi, La Fontaine, e prima


di loro Esopo, Fedro, gli autori de Le
mille e una notte, insomma i grandi
favolisti del passato, potrebbero non
essere stati soltanto dei personaggi
dalla fervida immaginazione, ma
degli Iniziati, che decisero di tramandare le loro conoscenze segrete
attraverso il linguaggio della fiaba.

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