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DArzo,lostiledichistranierodovunque|Zibaldoniealtremeraviglie
1.
SilvioDArzocihalasciatounresocontosullatraversatadegliannidiguerra,1940
45,cheancheilraccontodunamutazioneneimodieusidellaletteraturasitratta
della prefazione a Nostro luned, libro progettato e mai andato in porto. Da un
anteguerrasegnatodamolteletturediautoristranieriedaglientusiasmiletterarinelle
piccole patrie di provincia, si passa a un dopoguerra pieno di attese e di libri di vita
vissuta, ma marcato soprattutto dal sentimento dessere diventati stranieri dovunque.
GiaisuoitempiBaudelairevedevauncaratterepropriodellamodernitnelsentimento
diviveresempredaestranei,comedispersinelgrandedesertodegliuomini.DArzo
proponealtreimmagini:Ilmondononcasatua,eatesembradistarciadozzina.La
stessa idea compare nel titolo del suo racconto pi celebre, Casa daltri, e ricorre nei
saggi sui suoi autori preferiti saggi raccolti da Eraldo Affinati sotto il titolo Contea
inglese,Palermo,1986.
Che il mondo sia una scena dove ci si sente come in casa daltri, o come in una
camera daffitto dove niente ci appartiene, vuol dire che si prodotta una frattura nel
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modo di interiorizzare
i luoghi per sentirli nostri. Cos ci si trova disadattati anche ai
CliccandosuACCETTAacconsentiall'usodeicookieepuoiutilizzaretuttelefunzionalit
posti pi familiari, senza pi lillusione che esista un territorio davvero nostro il
delsito.SevuoisapernedipicliccaQUI.
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2.
Con i suoi personaggi di americani vaganti in Europa, Henry James tra i primi a
raccontarelesperienzaquotidianadisentirsicomeincasadaltri.LostudiocheDArzo
gli dedica (Henry James, di societ, di uomini e fantasmi, 1951) porta nel titolo la
parolasociet,chelaculturadisinistrausavaapienemanicomeunconcettosalvifico
per dire lordine statale che dovrebbe immunizzare lesistenza umana contro le
incertezzedellavita,deldestinoedeidemonicheciportiamodietro.CheDArzometta
la parola societ assieme alla parola fantasmi unironia lanciata ai predicatori
politici, e rimanda a una nozione meno consolatoria di societ che viene in luce nei
romanzi di James. Qui non una generalit astratta ma quel luogo chiamato alta
societ, luogo a volte soffocante ma dove si affina il senso della societ. E qui il
sociale non lalternativa allindividuale, ma il senso stesso del verbo esistere: la
condizionedesservoltativersolesterno,mescolatiaglialtrisenzaaverloscelto,intricati
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nelleillusionideglialtri.LaqualitsingolarediHenryJames,diceDArzo,nondaver
criticatoquestoregimedesistenza,bensdesseredessersimescolatoallesueillusioni,
senzavolerletradurreinraccontidifattiorivelazioniindiscrete.
Ed ecco lobbiettivo polemico dellarticolo: lossessione di dover sempre raccontare
dei fatti, il culto dei fatti, il culto dellattualit, lindiscriminata voga della matterof
factness a cui lespatriato Henry James oppone un culto della discrezione e del
silenzio.DiceDArzo:Ormaideifattisiamoarrivatiafarceneunaspeciedicultoopoco
menodireichenonsicredepicheaquelli:Jamesnehaunaistintivadiffidenza:nei
suoi libri non accade quasi nulla: nelle parti migliori dei suoi libri affatto nulla. Nel
finaleaggiungecheilcultodelsilenziorendeJameslontanodalgustocontemporaneo,
ma che la sua lezione resta essenziale perch ci guida a questa difficile conclusione:
Chenientesispegnecosprestoesenzalasciarmenotraccecheilrumore:seinquel
rumore non si riescono a intuire silenzidi generazioni e didecenni. In altre parole:i
fattidattualit,ifattiins,nonsonocherumore,elunicacosadacuiprendonosenso
la profondit dei silenzi, i silenzi su tutto ci che si crede di poter dare per scontato,
silenzi di generazioni che avvolgono la lunga serie di giorni senza nome. Anno per
anno,tuttaquantaunamiserastoriaquotidiana.
Sono conclusioni che possono servire da commento a Casa daltri, dove si affaccia
unosfondodesistenzavuotodicontenuti,chevaintuitonellesuepauseeneisilenziche
contornano limplicito, come succede in Henry James. Si pu riconoscere adesso il
lavoro compiuto da Silvio DArzo con le sue letture disparate e i suoi saggi
nellimmediatodopoguerra,traimiglioritratuttiquelliscrittinellastessaepoca.un
lavoro di accordamento, come si direbbe per uno strumento musicale, che tende a
privilegiare alcune note fondamentali e insieme a lasciarsi alle spalle il rumore dei
discorsi. E questa la ricerca intensa quanto frammentaria di DArzo attraverso quei
suoi racconti del dopoguerra, tenui e fragilissimi, dove non succede quasi mai niente,
conunaprosaquasitaciuta,afona,diceGiorgioManganelli.Maquestaprosaincerta
e spesso grigia fa emergere ci che si annuncia nel saggio su James: lintuizione che
tuttoquantorestanelnondettoneisilenzidigenerazioni,quelfondononnarratoo
nonnarrabilesottolereticenze,rimanelacosapiimportantedunracconto.
3.
Casadaltri,ilraccontopinotodiSilviodArzo,nonhaprecisamenteunatrama.Si
tienesulfilodunaincertezzamairisolta,enonsisviluppainunazionemanellavisione
dunasituazionelimite.ilraccontodunpanoramapietroso,dovegliuominivivonoin
una situazione di estraneit a tutto, anche a se stessi, come i personaggi di Henry
James.Maunasituazionemoltopivuotadiillusioniodicosiddettivalorisituazione
dovegliuominivivonoebasta,epoimuoiono,nondiversamentedailoroanimali,
comeosservailpretenarratore.Lariditdellapietrasuggeriscequestodestino,mentre
letrasparenzeatmosferichedannoilsensodunaesistenzachesfumaesidisperdetrai
fenomeni esterni. Ad esempio: nel punto in cui compare per la prima volta la vecchia
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Zelinda,ilnarratorefanotarecheancheisassiaquelloraeranotristi,elerba,ormai
duncolorequasiviola,eraancorapitriste.Elei,semprelaggi,chinasoprailastroni
di pietra. Affondava nellacqua gli stracci, li torceva, sbatteva, e via ancora cos. N
lentamenteninfretta,esenzamaialzarelatesta.Appenaapparsasuquellosfondo
pietroso, la figura di Zelinda fissa una situazionelimite di solitudine e di mutismo,
vicendasenzaazione,raccontodipureconstatazioni.
Una situazionelimite riguarda sempre linsostenibile, lirrimediabile, uno stato di cose
senza soluzioni. Ed il caso della vecchia Zelinda, che non ne pu pi di vivere e
vorrebbe lasciarsi morire, ma col permesso del prete o delle autorit ecclesiastiche.
Richiesta paradossale, oltre che spinoso problema teologico anche perch Zelinda si
rivolgeallaChiesacomesedovessemandareunmessaggioalleautoritsuperioricirca
linsopportabilitdellavita.Lospuntodelraccontotuttoqui,einquantosituazione
limitenonpudipanarsiinunosviluppolinearecomequellodellefavoleedeiromanzi
dazione. Deve mettere in gioco il limite da cui sorge il problema insolubile, farne un
elementodifissazionecherimanesenzaesiti.Ilcheavvieneconquellaspeciedinchiesta
del prete narratore sulle mosse della vecchia Zelinda: storia senza fatti, inchiesta
senzaproveodimostrazionidialcuntipo,matuttariassorbitanelleincertezzedelprete
enelmutismodilei.
Stando cos le cose, il narratore non pu raccontarci altro che gli effetti duna
incertezza,dunostatodindeterminazione,comeundetectivechespiainvanolemosse
dunapersonapedinata.Laspettocrucialedelraccontostanellaposizionedelnarratore,
impossibilitato ad agire e costretto a portarsi addosso il pathos dellirrimediabile. In
questosensosipuparagonareilpretenarratoreallepreseconlavecchiaZelindaconil
narratore conradiano Marlow quando incontra il folle Kurtz in Cuore di tenebra. In
entrambi i casi, lesperienza del limite non consiste in unazione per cambiare le cose,
bens in unesperienza che sospende lazione, rendendo i personaggi narranti come
storditiofissatisuunavisionechehadellinenarrabile.Maancheillettorenonpupi
essere il placido spettatore che aspetta soltanto di sapere come va a finire la storia,
perchquicsolouncanovacciosuilimitinellirrimediabile,estatisospesiconsegnatia
una visione. Perci questo genere di racconti postula un lettore nuovo, non il lettore
spettatore che vuole identificarsi con qualche personaggio, ma il lettorevisionario che
nellacondizionedirrimediabilitintravedelinvischiamentonellalungaseriedigiorni
senzanome.Annoperanno,tuttaquantaunamiserastoriaquotidiana.
4.
AlliniziodiCasadaltri,ilvecchiopretenarratorericevelavisitadunnuovocurato
che si informa sulla vita in quella zona di montagna, e si capisce che ha in mente
lattualitdelmomentoconpropositidazioneriformatrice.Infattiparladellamoralee
deicomunisti,edinuovimezzipercambiarelecose.Alcheilvecchiopreteglirisponde
conlaformulaquinonsuccedeniente,dicendochelassgliuominivivonoebasta,
vivonoepoimuoiono.unasprezzatura,chealpostodeifattisignificatividattualit
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metteingiocolessenzadeigiornichenonsidistinguonodaaltri,lavitanudaecruda,
fattadiautomatismivegetativi.Quinoncilnarratorechehadeifattisensazionalida
rivelare, ma un narratore che riferisce solo tratti di vita qualsiasi, come la cosa pi
insostenibile e al tempo stesso abbagliante. Questo si vede bene nel montaggio delle
scene:pezzidivitaqualsiasigiocatisupuntidiincertezzachesiconcludonoinstatidi
sospensione,inatteggiamentisenzaconseguenze,indialoghidoveilnondettocontapi
dei discorsi. I tratti di vita qualsiasi colgono sempre i personaggi fuori posa, in quadri
coscasualidaapparireinsignificantietuttosipresentaperscorcieframmenti,senza
pilacompletezzadunavedutastoricasenzalegraduatoriedivaloriedisignificati,
solocongradidiintensitnellapercezione.
SesipensaalperiododicomposizionediCasadaltri,194850,epocadeldibattito
sulrealismo,diventapichiaralasprezzaturadelquinonsuccedeniente.Ilrealismo
era inteso come azione politica per cambiare la societ, che doveva riflettersi nel
significato dei fatti, indicando limpegno necessario per una soluzione di problemi
sociali. Ci portava a una messa in posa dei personaggi (come rappresentazioni dun
impegnosociale),aunamessainposadellazione(comesuggerimentodunmessaggio
politico),eadunamessainposadellideastessadirealt(comemeccanismoeconomico
per immunizzare le incertezze della vita). DArzo toglie di mezzo le pose dellimpegno
politico,enelsuoraccontospuntanoinvecesilenzi,momentivuoti.Isilenzicreanostati
disospensione,percuiogniminimorumore,fruscioomovimentoattiralattenzionee
diventa una sorpresa. Allora il qui non succede niente della vita vuota diventa il
contrariodellabanalitquotidiana,diventalinenarrabilesospensionedognimomento.
DArzo elimina dai suoi racconti il simbolismo dellazione, il culto dei fatti. A
propositodifatti,nelsaggiosuHenryJamesdiceva:Nonsicredepicheinquelli,e
nellaprefazioneaNostroluned:Nienteinfondopifalsodunfattoinsestesso.I
fatti sono la messa in posa di certi eventi per distinguerli da altri, secondo una
graduatoriadivalori.Laconclusione,allafinedelsaggiosuHenryJames,dicechequel
commerciodifattichechiamiamoattualitunrumorechecancellatutteletraccedella
vitaqualsiasi,ecosannullailriflessodiunalungaseriedigiornisenzanome.Equale
chesialusochenefacciamo,ifattirestanosemprefalsiegratuiti,sedietroaloronon
si riesce a intuire i silenzi di generazioni. In questa luce, si capisce come la vecchia
Zelindasiaunaspeciedipsicopompocheciguidafuoridallinfernodellattualit,verso
unanarrativacapacediammettereisilenzideigiornivuoti,glieventiqualsiasidelsi
viveebasta,leincertezzechesospendonounraccontonelproprioimplicitoquinon
succedeniente.Chenelquinonsuccedenientecisiamoltopiavvenirecheneifatti
vistosi politici o sociali, qualcosa che la cultura italiana scoprir attraverso certe
ripresediAntonioniadesempioquellesullisoladesertainLAvventura,altrimomenti
vuotisuunosfondopietroso,fessuredivisionepresedisghembo,comequelledellavita
pietrosasullamontagnainCasadaltri.
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dissidenza di DArzo rispetto alla cultura depoca, rispetto a una socialit data per
scontata,ecilgermediunaltraversionedellumanodellasituazioneumanache
covasottoisilenzidiCasadaltri.PerDArzolumanononhapimoltoachefarecon
lumanesimo,conluomopienodicontenutidellavisioneumanistica.Lavisionecheci
ha lasciato in eredit il muto pathos moderno del vivere nudo e crudo, che la
letteraturaitalianaancoranonconosceva.ElavecchiaZelindalanimaleumanostanco
diessereumano,dicuipernonsapremonulla,neancheselhafattafinitadavvero.
LinterventotrattodaFinzioneedocumentonelromanzo,acuradiMassimoRizzante,WalterNardon,Stefano
Zangrando,uscitoinquestigiornipressolacasaEditriceUniversitdegliStudidiTrento.Ilvolumeraccogliei
contributi del Seminario Internazionale sul Romanzo (tra gli altri, quelli di Eraldo Affinati, Gianni Celati,
AntonioMoresco,OrnelaVorpsi,IngoSchulze).Perinformazioni:DipartimentodiStudiLetterari,Linguisticie
Filologici, Via S. Croce, 65 38100 TRENTO Tel.: 0461 881777 881722 Fax: 0461 881751 e
mail:editoria@lett.unitn.it.
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