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Scenari & trend: servizi

Libreria di
servizio
Libreria, casa editrice
e servizi per editori,
Intervista a Nicola Cavalli

La Libreria Ledi è riuscita a diventare,


me di Libreria Editrice d’Italia, che apre una
delle prime librerie editrici internazionali
italiane in corso di Porta Vittoria, a Milano,
già nei suoi primi anni di vita, un punto proprio davanti alla Camera del lavoro. Così
librerie e lettori. La Ledi di riferimento per intellettuali, professori e inizia l’attività di libreria internazionale, ca-
si è evoluta negli anni, studiosi di tutta Italia, che si rivolgono a sa editrice e punto di ritrovo di intellettuali,
lei per trovare volumi e pubblicazioni altri- con uno spirito tipicamente mitteleuropeo,
rimanendo sempre menti irreperibili. così caro al nonno. Da allora molte cose
Con un occhio sempre sono cambiate, ma nella tradizione dei li-
attenta e pronta a attento alle opportuni- brai tedeschi, con un’etica del servizio al
cogliere le novità del tà offerte dalle nuove cliente unica nel suo genere; di qui il motto,
tecnologie che ha por- che abbiamo recentemente proposto.
settore tato la Libreria Ledi in-
ternational bookseller Cosa è cambiato negli anni?
a farsi promotrice, nel Tutto! Il negozio è stato bombardato e do-
2002, di un portale In- po la seconda guerra mondiale non ha più
ternet dedicato alla conoscenza bibliografi- riaperto, intorno agli anni ’50 è stata ab-
ca all’interno del quale offre i propri servizi. bondata l’attività editoriale, che abbiamo ri-
Nel 2007 poi è arrivata la nascita della preso solo da un paio d’anni con il marchio
casa editrice Ledizioni che si propone di Ledizioni, e l’azienda si è specializzata nel
proseguire il lavoro editoriale in campo servizio biblioteche, gestendo prima solo
specialistico internazionale attraverso la abbonamenti e monografie estere, poi an-
stampa di materiale specialistico o la ri- che libri e riviste italiane, poi cd-rom, dvd e
stampa di pubblicazioni uniche e di sod- servizi di informazione on line, poi è arrivata
2 disfare il mercato di nicchia delle pubbli-
cazioni ormai fuori catalogo, o le cui esili
la vendita on line ed il servizio di grossista
di editoria straniera per le librerie, poi la di-
richieste non portano ad una nuova stam- stribuzione per piccoli editori, ora i servizi di
pa o eventuale ristampa. Tanti i servizi of- print on demand, ossia di stampa e distri-
ferti dalla libreria, sia per la stampa sia buzione a seguito di un ordinened i servizi
Giornale della libreria maggio 2010

per la distribuzione di libri in lingua inglese di produzione e consulenza per aiutare gli
nel mercato anglo-americano sotto il no- editori a sfruttare al meglio la rivoluzione di-
me di Ledipublishing. gitale, insomma un vortice di cambiamenti!.

Libreria Ledi, dal 1935 un servizio persona- Come spiega questa incessante evoluzione?
lizzato e di qualità, ci spiega questo motto? Si dice sempre che l’editoria è un setto-
La Ledi viene fondata da mio nonno, au- re un po’ conservatore, restio ai cambia-
striaco, in fuga dal regime nazista, con il no- menti. Credo che sia solo in parte vero, la
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nostra, ad esempio, è un‘azienda che ha di stampare la copia richiesta dal cliente, del catalogo, modifiche del flusso di lavoro
dovuto evolvere sotto la spinta dei cam- privato, libreria, grossista o distributore e editoriale per arrivare alla creazione di ar-
biamenti tecnologici e di mercato in mo- di inviarla, eventualmente gestendo anche chivi in Xml e quindi creazione in autonomia
do molto marcato. Per la nostra azienda il flusso di pagamenti relativo e riconoscen- di libri in e-pub ed in tutti i formati di e-book,
il Web è stato un cambiamento epocale, do all’editore solo una royalty per ogni co- progettazione, creazione e gestione di piat-
l’esistenza e la concorrenza di Amazon ci pia venduta. In questo modo abbiamo già taforme di archiviazione e distribuzione di
ha costretto a rivedere il modo stesso in reso nuovamente disponibili alcuni volumi prodotti editoriali digitali, oltre a seguire gli
cui lavoravamo ed a trovare nuovi modi di di importanti autori ed editori che il mer- editori nelle campagne di marketing per il
fare il nostro mestiere tradizionale, quello cato ancora richiedeva, ma che le regole social Web, senza dimenticare le sempre
di librai, ossia di intermediari. L’interme- dell’economia tradizionale del libro non più popolari applicazioni per i dispositivi
diazione, anche e forse soprattutto nel consentivano di rimettere in circolo. mobili come iPhone e affini.
nuovo panorama dei media digitali inter-
connessi, può assumere un grande valore. E per l’editoria digitale, invece, cosa fate?
Cerchiamo di evitare i facili entusiasmi co-
Veniamo all’oggi, cos’è Ledizioni? sì come le eccessive prudenze. Personal-
Formalmente è un marchio editoriale di mente mi interesso agli e-book da quando
proprietà della Libreria Ledi, in concreto sono usciti i primi device, con gli schermi
è un progetto per offrire agli editori nuovi tradizionali, l’epoca del Gemstar REB1100,
modi di fare business, sfruttando al me- tanto per intenderci ed allora ero entusia-
glio le nuove tecnologie digitali. Infatti se sta, ed anche abbastanza giovane… Dieci
da una parte sviluppa progetti editoriali anni dopo, con l’inchiostro elettronico ed i
propri, anche per avere la possibilità di vari tablet, ossia con una tecnologia infini-
testarli, dall’altra lavora in collaborazione tamente superiore, lo sono un po’ meno,
con altre case editrici, offrendo loro servizi anche se la rivendita dei lettori ad inchio- Perché tutta questa fiducia nel formato
legati alle nuove tecnologie editoriali, per stro elettronico con il nostro sito ebook- e-pub?
dirla con due etichette, legati al print on readers.it ci ha dato buone soddisfazioni, Per diverse ragioni: la prima è che ovvia-
demand e all’e-book. ma non ho comunque perso la convinzione mente crediamo che sarà questo lo stan-
che, in un orizzonte di tempo che chi non è dard che si affermerà definitivamente. Fra
Concentrandosi sulla parte di servizi agli prossimo alla pensione deve considerare, le ragioni politiche la principale è che è il
editori, come intendete il print on demand? questa sia una realtà con la quale confron- formato promosso dall’Idpf, che raggrup-
Crediamo di intenderlo in senso vero e pro- tarsi. A parte questo offriamo agli editori pa molti fra i maggiori editori mondiali.
prio, ossia di un servizio che offra all’edi- quello che abbiamo imparato nel corso de- Fra le ragioni tecniche, invece, credo che
tore la possibilità di vedere stampata e gli anni, una cassetta degli attrezzi, e volen- sia importante ricordare come l’e-pub sia
servita al cliente anche una sola copia, do anche gli attrezzi stessi, per fare fronte basato sull’Xml e quindi abbia una sua
a seguito dell’ordine dello stesso. Molto al nuovo scenario dei media digitali, in cui, consistenza e sia convertibile in altri for-
spesso sotto print on demand si tendono a nostro parere, gli editori che sapranno mati. Oltre a questo è fondamentale ri-
a far passare servizi di piccole tirature in evolversi potranno continuare a svolgere il cordare che l’e-pub permette al testo di
digitale: a nostro parere vi è una grande dif- loro fondamentale ruolo di operatori cultu- adattarsi alle dimensioni dello schermo
ferenza. Il servizio di pod che offriamo dà la rali. In pratica, oltre alla consulenza strate- su cui viene visualizzato, senza perdere i
possibilità all’editore di gestire quelle parti gica, che, come spero avrete capito, credo dati fondamentali di impaginazione, ed è
del suo catalogo che vendono lentamente sia una parte fondamentale per affrontare quindi l’ideale per distribuire i propri libri
o molto lentamente, senza dover dichiarare il mercato dei nativi digitali, offriamo anche sulle piattaforme mobili, iPhone e iPad in
il libro esaurito o fuori catalogo e soprat- tutta una serie di servizi concreti: conver- primis, ma anche la maggioranza dei let-
tutto non dovendo immobilizzare capitali e sione in e-pub, il formato che si sta affer- tori e-book ad inchiostro elettronico ed ov-
magazzino per farlo. Ledi infatti si occupa mando come standard per i libri elettronici, viamente i pc. (Intervista a cura di L. Folli)

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Giornale della libreria maggio 2010

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