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Pag.
1.
1.1.
Premessa ...........................................................................................................
1.2.
1.3.
1.4.
1.5.
2.
2.1.
Premessa ...........................................................................................................
2.2.
2.3.
10
2.4.
2.4.1.
14
14
14
15
14
17
17
18
19
2.5.1.
20
21
2.6.
2.6.1.
2.6.2.
2.6.3.
2.6.4.
2.6.5.
2.6.6.
2.6.7.
31
32
34
35
37
39
39
40
41
41
42
43
43
2.4.1.a)
2.4.1.b)
2.4.1.c)
2.4.2.
2.4.2.a)
2.4.2.b)
2.4.2.c)
2.5.
2.7.
2.7.1.
2.7.1.d) Verifica della sezione T.a.1 adottando la semplificazione dello stress block.........................
44
44
45
2.7.2.
89
....................................................
2.7.2.c) Verifica della sezione T.a.3-r (difetto di armatura) ......................................................
2.7.2.d) Verifica della sezione T.a.1-r adottando la semplificazione dello stress block ...................
2.7.2.b) Verifica della sezione T.a.2-r (eccesso di armatura)
90
46
47
47
2.7.3.
2.7.4.
2.8.
2.8.1.
2.8.2.
2.8.3.
2.8.4.
2.8.5.
56
57
58
60
61
62
2.9.
2.9.1.
2.9.2.
2.9.3.
Esempio numerico relativo alle verifiche allo stato limite di esercizio ...........
Verifica delle tensioni ......................................................................................
Calcolo della freccia ........................................................................................
Calcolo della distanza e ampiezza media tra le fessure ................................
63
64
65
66
3.
67
3.1.
3.2.
3.2.1.
3.2.2.
3.3.
67
67
70
72
3.4.
3.5.
Premessa ...........................................................................................................
Resistenza a taglio di travi in c.a. .....................................................................
Metodo standard dellEurocodice2 ..................................................................
Minimo di armatura a taglio ..........................................................................
Resistenza a taglio di travi in c.a. esternamente rinforzate a taglio con
lamine in FRP ....................................................................................................
Raccomandazioni di progetto ..........................................................................
Esempio numerico ...........................................................................................
4.
81
4.1.
4.2.
4.3.
Introduzione .....................................................................................................
Sezioni circolari ................................................................................................
Sezioni rettangolari ...........................................................................................
81
81
84
73
75
77
Calcestruzzo
Debonding tra
calcestruzzo e adesivo
Adesivo
Debonding
nelladesivo
Lamina in FRP
Fig.1.1 - b) Esempio di delaminazione nel calcestruzzo con distacco di un cuneo allinterno della trave
Nel primo caso le fibre si staccano insieme ad uno strato di calcestruzzo pi o meno
grande ; se la superficie di calcestruzzo non stata trattata correttamente il distacco del
calcestruzzo molto superficiale (pochi millimetri) (Figura 1.2 - a) ; viceversa un
incollaggio corretto comporta il distacco di un grosso strato di calcestruzzo che
generalmente arriva fino alle armature (Figura 1.2 - b).
Calcestruzzo
Calcestruzzo
Debonding nel
calcestruzzo
Armatura interna
Adesivo
Lamina in FRP
Adesivo
Lamina in FRP
Generalmente la lamina non viene portata fino allappoggio, sia per lingombro
delle strutture portanti verticali (pilastri, pareti), sia per il risparmio di materiale.
La rottura dellelemento rinforzato con questa configurazione pu avvenire in tre
modi :
1. rottura della sezione pi sollecitata a momento flettente ; questa pu verificarsi a
sua volta per la crisi di uno dei tre materiali componenti :
calcestruzzo
acciaio
FRP
2. rottura per taglio nella zona pi sollecitata a taglio (agli appoggi).
3. crisi per delaminazione : questa pu avvenire in diverse zone della trave e pu
essere influenzata dal quadro fessurativo secondo diverse modalit come
mostrato in Figura 1.3.
Modalit 1 : peeling-off nella zona di ancoraggio non fessurata causato dalla
frattura del calcestruzzo per effetto di tensioni di aderenza.
Modalit 2 : peeling-off causato da fessure per flessione. Le fessure verticali
flessionali nel calcestruzzo si possono propagare orizzontalmente causando la
delaminazione anche a distanza dalla zona di ancoraggio.
Modalit 3 : peeling-off causato da fessure da taglio. La propagazione sia verticale,
sia orizzontale delle fessure da taglio pu condurre alla delaminazione
Modalit 4 : peeling-off causato da irregolarit e rugosit della superficie di
calcestruzzo. La delaminazione localizzata causata da irregolarit superficiali pu
propagarsi e condurre ad una completa delaminazione del sistema di rinforzo.
Pertanto il progetto del rinforzo a flessione deve essere sviluppato effettuando la
verifica della sezione pi sollecitata a momento flettente, della zona di trave pi sollecitata
a taglio, curando i dettagli di incollaggio ed ancoraggio per evitare fenomeni di
delaminazione che non consentano il completo sviluppo della capacit resistente
dellelemento rinforzato.
Lincremento di resistenza che si pu ottenere dipende soprattutto dallarmatura in
acciaio preesistente ; i migliori risultati si ottengono per le travi poco armate, mentre
lincremento pu essere trascurabile per le travi con forte armatura in cui la rottura era
dovuta alla crisi del calcestruzzo compresso anche prima dellapplicazione del rinforzo.
3
Fig. 1.5 - Schemi di rinforzo a taglio su 2 lati (A), su 3 lati U-shaped (B), su 3 lati con ancoraggi (C).
Coefficiente di sicurezza
Materiali
Coefficiente di sicurezza
Modalit di applicazione
Tipo A
Tipo B
Carbonio
2.00
2.25
Vetro
2.20
2.50
Aramide
2.10
2.45
Coefficiente di sicurezza
Materiali
Coefficiente di sicurezza
Modalit di applicazione
Tipo A
Tipo B
Carbonio
1.20
1.35
Vetro
1.30
1.50
Aramide
1.25
1.45
Tabella 1.2 - Coefficienti di sicurezza per il metodo agli stati limite ultimi.
2. IL RINFORZO A FLESSIONE :
METODOLOGIE DI PROGETTO E VERIFICA
2.1 Premessa
Nel seguito si illustrano le metodologie di verifica e progetto delle sezioni in
calcestruzzo armato soggette a flessione considerando anche il caso di travi rinforzate con
lamine in FRP.
Si analizzeranno le procedure relative a entrambi i metodi suggeriti dalla normativa
italiana :
tensioni ammissibili ;
semi-probabilistico agli stati limite.
Le procedure di calcolo delle strutture vengono impostate definendo in primo luogo
i possibili stati limite, ossia delle situazioni a partire dalle quali la struttura o
una sua parte cessa di assolvere la funzione per la quale era stata progettata ;
successivamente si applicano procedure di calcolo che minimizzano la probabilit che tali
stati limite vengano raggiunti in relazione al grado di rischio accettato.
Laspetto probabilistico del problema viene risolto introducendo tanto per le azioni
sulla struttura quanto per le resistenze dei materiali i cosiddetti valori caratteristici a cui
si applicano dei coefficienti di sicurezza che permettono di tenere in conto laleatoriet
delle variabili in gioco ottenendo i cosiddetti valori di calcolo.
Nel metodo degli stati limite il progetto della sezione viene effettuato allo stato limite
ultimo, e successivamente si procede alle verifiche di servizio richieste dalla tipologia
strutturale (deformabilit, fessurazione, tensioni massime), anche se in alcuni casi
potrebbe avvenire che il progetto sia governato dagli stati limite di servizio. Nel caso di
elementi in c.a. esternamente rinforzati con FRP devono essere considerate nel progetto
le opportune condizioni di carico (permanenti, quasi-permanenti, rare), ma anche
condizioni accidentali corrispondenti ad impreviste perdite e/o danneggiamenti del
rinforzo esterno (impatti, fuoco, atti di vandalismo) e particolari condizioni di lavoro
che possono inficiare lefficienza del sistema (controllo delle tensioni aderenza dovute a
differenze nei coefficienti di espansione termica, allesposizione al fuoco).
fessurazione Mcr della sezione calcolato in assenza di rinforzo, il calcolo viene svolto con
riferimento alla sezione fessurata, ma se invece M1 minore di Mcr linfluenza dello stato
deformativo iniziale sul comportamento dellelemento rinforzato trascurabile e si pu
assumere che la sezione rinforzata porti tutto il carico.
Nel caso del metodo alle tensioni ammissibili si procede per sovrapposizione
(paragrafo 2.5) : si sommano le tensioni ottenute considerando la sezione in c.a. con i
carichi presenti prima dellapplicazione del rinforzo e quella rinforzata con i sovraccarichi
successivi allapplicazione delle fibre.
Utilizzando invece lapproccio agli stati limite, la presenza di una sollecitazione sulla
struttura prima dellapplicazione del rinforzo viene portata in conto considerando le
deformazioni preesistenti nei materiali (paragrafo 2.6.5).
s
Es
=
= n
c
Ec
(2.1)
f
Ef
=
= nf
c
Ec
(2.2)
(2.4)
con:
c : tensione nella generica fibra di calcestruzzo a distanza y dallasse neutro della
sezione reagente ;
s : tensione nellarmatura metallica a distanza y s dallasse neutro della sezione
reagente ;
f : tensione nella lamina a distanza yf dallasse neutro della sezione reagente ;
M : momento flettente applicato alla sezione ;
I:
Note le tensioni nei materiali possibile verificare che tali valori ricadano nel campo
elastico lineare dei legami costitutivi dei materiali con un opportuno coefficiente di
sicurezza.
In particolare nel metodo delle tensioni ammissibili si deve verificare che :
c c,am ;
s s,am ;
f f,am
(2.5)
con :
i,am = k / i ;
(2.6)
i = c, s, f
[N/mm2]
(2.7)
(2.8)
Fig. 2.2
(2.9)
Lasse neutro si pu facilmente ricavare dalla 2.9, nota la geometria della sezione :
(2.10)
Il momento di inerzia della sezione omogeneizzata reagente in presenza di lamina si
scrive :
(2.11)
(2.13)
(2.14)
(2.15)
f = Af /bd :
Negli abachi 2.1-2.10 si riportano alcuni grafici relativi allandamento dei momenti
resistenti. Nel caso di trave non rinforzata si riporta landamento del momento resistente
sia del calcestruzzo sia dellacciaio al variare del valore di n per lacciaio, per tre tipi di
calcestruzzo (classe 250, 350, 500).
Per le travi rinforzate sono diagrammati i momenti resistenti del calcestruzzo per
diverse percentuali geometriche di armatura , per diversi valori di armatura in
compressione e per diversi valori di nff relativi alla lamina.
Il momento resistente della lamina non riportato in quanto di un ordine di
grandezza superiore.
Il valore del copriferro stato assunto pari a 0.1d ed il coefficiente di
omogeneizzazione n stato assunto pari a 15 facendo riferimento alla verifica a
lungo termine ; il coefficiente di sicurezza per la resistenza della lamina stato
considerato pari a 2.
13
Fig. 2.3
(1 - 3s )
La sezione adottata ha dimensioni 30 x 50, armata con 318 (Af = 7.63 cm2) ed
essendo linerzia I della sezione secondo la 2.11 pari a :
= 143684 cm4
possibile calcolare i momenti resistenti di acciaio e calcestruzzo :
= 7980 kgm
= 8113 kgm
yc = 16.63 cm
= 167876 cm4.
15
tensione nellacciaio :
= 8579 kgm ;
= 9908 kgm.
yc = 13.91 cm ;
= 120057 cm4
16
= 7336 kgm ;
= 6485 kgm.
Figura 2.4
Si ipotizza di applicare larea di rinforzo fibroso, pari a 0.5 cm2, allintradosso della
trave 30x50 armata con 318 (progetto bilanciato). Essendo il problema di verifica, ed
essendo note le caratteristiche geometriche della sezione, usando le espressioni 2.9 e 2.11
in presenza di armatura interna solo in trazione e di rinforzo esterno :
yc = 15.78 cm ;
I = 153183 cm4 ;
17
= 8254 kgm ;
= 8785 kgm ;
= 48954 kgm.
Sez. in C.A.-FRP
M [%]
Mr,c [kgm]
7980
8254
3.42
Mr,s [kgm]
8113
8785
8.27
yc = 17.04 cm ;
I = 176674 cm4.
18
= 8813 kgm ;
= 10575 kgm ;
= 58629 kgm.
Sez. in C.A.
Sez. in C.A.-FRP
M [%]
Mr,c [kgm]
8666
8579
1.00
Mr,s [kgm]
9972
9908
0.64
yc = 14.46 cm ;
I = 130316 cm4.
= 7660 kgm ;
= 7162 kgm ;
= 40170 kgm.
Sez. in C.A.
Sez. in C.A.-FRP
M [%]
Mr,cls [kgm]
7336
7660
4.42
Mr,f [kgm]
6485
7162
10.4
19
c1 = M1 / W1s; c2 = M2 / W2 s
s1 = ns M1 / W1,s i; s2 = ns M2 / W2,s i
f2 = nf M2 / W2,fi
(2.16)
(2.17)
(2.18)
Posto M1 = r ed imponendo che le tensioni nei materiali siano pari a quelle ammissibili
si ottiene :
Mr,c = c,amm / ( / W1s + (1-) / W2s)
(2.19)
(2.20)
(2.21)
Essendo :
W1s = I1/yc1 :
W1,si = I1/(d-yc1) : modulo di resistenza della sezione in c.a. relativo allacciaio teso ;
W2s = I2/yc2 :
c1 =
s1 =
yc1 = 15.30 cm
= 143684 cm4
= 42.5 kg/cm2 ;
= 1279 kg/cm2
21
2. Sezione in C.A.-FRP :
W1s = I1/yc1= 9389 cm3
W1i = I1/(d-yc1) = 4681 cm3
Sn2 = 0
yc2 = 15.78
= 153183 cm4
22
M [%]
rispetto =0
Mr,cls [kgm]
7980
8254
8115
3.4
Mr,s [kgm]
8113
8785
8436
8.28
Mr,f [kgm]
48954
97909
Abaco 2.1
Abaco 2.2
23
Abaco 2.3
Abaco 2.4
24
Abaco 2.5
Abaco 2.6
25
Abaco 2.7
Abaco 2.8
26
Abaco 2.9
Abaco 2.10
27
Abaco 2.11
Momento resistente della sezione in C.A.-FRP per =0.5 ; As2/As1=0.5 ; Rck 250
Abaco 2.12
28
Momento resistente della sezione in C.A.-FRP per =0.75 a semplice armatura ; Rck 250
Abaco 2.13
=0.75
Momento resistente della sezione in C.A.-FRP per =0.5 ; As2/As1=1 ; Rck 250
Abaco 2.14
29
Momento resistente della sezione in C.A.-FRP per =0.75 ; As2/As1=0.5 ; Rck 250
Abaco 2.15
Momento resistente della sezione in C.A.-FRP per =0.75 ; As2/As1=1 ; Rck 250
Abaco 2.16
30
(2.22)
31
Fig. 2.5
Con riferimento alla sezione rettangolare a doppia armatura rinforzata in Figura 2.5
si individuano tre regioni fondamentali di rottura.
Ciascuna regione (1, 2, 3) caratterizzata da un intervallo di variabilit della
profondit dellasse neutro a rottura (yc) :
il valore di yc = 0.0035/(0.0035+0.01) d = 0.259 d
rappresenta la profondit dellasse neutro relativo ad una rottura bilanciata ossia
per contemporanea rottura dellacciaio e del calcestruzzo (la distribuzione delle
deformazioni in tale condizione rappresentata dalla retta di separazione tra la zona 1 e
32
2). Le deformazioni specifiche dei materiali si ricavano per linearit fissata la regione di
rottura.
Nella zona 1 la rottura si attinge lato acciaio per superamento della deformazione
limite di trazione dellacciaio : nel diagramma delle deformazioni il punto fisso il valore
limite della deformazione dellacciaio, su, che si pone convenzionalmente pari a 1.0%.
Nella zona 2 la rottura avviene per schiacciamento del calcestruzzo con acciaio teso
snervato : in tal caso il parametro da fissare nel diagramma delle deformazioni la
deformazione massima del calcestruzzo compresso (cu=0.0035), in funzione della quale
si ricavano le deformazioni negli altri materiali.
Nella zona 3 la rottura sempre lato calcestruzzo, ma lacciaio in trazione non
snervato.
Le equazioni necessarie alla risoluzione del problema (calcolo dellasse neutro a
rottura e momento ultimo) sono :
(2.23)
(2.24)
Tali coefficienti sono definiti come segue :
(2.25)
La procedura iterativa consiste nel controllare che con tale asse neutro la 2.23 sia
verificata.
Avendo a disposizione le formulazioni che esprimono direttamente e in funzione di yc
la procedura consiste nel sostituire e in funzione di y c nella 2.23 : si ottiene
unequazione nellunica incognita yc.
Con tali semplificazioni non occorre fare nessuna iterazione in quanto lasse neutro
e il momento ultimo sono facilmente ricavabili dalla 2.28 e dalla 2.29, ma occorre
sottolineare che in tal caso non c alcuna verifica dello stato deformativo dei materiali.
Fig. 2.6
34
Fig. 2.7
b,lim= yc,lim/d
acciaio compresso :
essendo stata fissata la deformazione del calcestruzzo : c= cu= 0.0035.
Qualora la rottura avvenga in zona 1 occorre invece utilizzare le 2.30 e 2.31, nelle
quali i valori di e sono forniti in funzione di = yc/d, la deformazione della lamina
fissata pari al valore ultimo di progetto, le deformazioni negli acciai e nel calcestruzzo
sono calcolate per linearit rispetto alla deformazione della lamina.
Occorre quindi verificare in ipotesi di zona 1 che :
calcestruzzo al lembo compresso :
Le deformazioni negli altri materiali da inserire nella 2.30 per il calcolo dellasse
neutro sono cos calcolabili :
lamina :
acciaio in compressione :
acciaio in trazione :
In zona 1 quindi la 2.30 pu essere risolta in maniera iterativa fissando dei valori di
tentativo per lasse neutro : con il valore di tentativo si calcolano e , mentre le
deformazioni degli altri materiali sono ottenibili come appena mostrato per linearit in
funzione della deformazione limite della lamina e dellasse neutro di tentativo. La
procedura iterativa consiste nel controllare che con tale asse neutro la 2.30 sia verificata.
Avendo a disposizione le formulazioni che esprimono direttamente e in
funzione di yc la procedura pu essere semplice, in quanto sostituendo e in funzione
di yc nella 2.30 si ottiene subito unequazione nellunica incognita yc.
37
Se con il valore dellasse neutro cos calcolato risulta che la lamina ha una
deformazione minore di quella limite di progetto, f < fu,d, si procede al calcolo del
momento ultimo attraverso la 2.34.
Fig. 2.8
38
(2.35)
Fig. 2.9 - Situazione iniziale nella sezione prima dellapplicazione della lamina
(2.39)
39
Negli abachi 2.17-2.26 si riportano in forma grafica gli andamenti del momento
ultimo adimensionalizzato per la sezione rettangolare inflessa per diversi valori di
percentuale geometrica di armatura tesa, compressa e di lamina e per tre classi di
calcestruzzo (250, 350, 500).
max=1.8 kb fctm
slip sf (mm)
Fig.2.10 - Relazione -s bilineare
essendo :
le dimensioni espresse in mm, le tensioni e i moduli elastici in MPa
= 0.9, kc = 0.87, c1 = 0.64
fctm la resistenza a trazione media del calcestruzzo
tf lo spessore della lamina
bf la larghezza della lamina
Ef il modulo elastico della lamina
(2.41)
un fattore che tiene conto delleffetto della larghezza della lamina bf rispetto a quella della
sezione b, essendo bo una larghezza di riferimento pari a 400 mm, in ogni caso il rapporto bf/b non dovrebbe essere inferiore a 0.5.
La lunghezza di ancoraggio si ottiene invece dalla seguente espressione :
(2.42)
dove sulla base di dati sperimentali si pu assumere c2 = 2.
Considerando che la lamina viene interrotta a distanza L dallappoggio, si deve
valutare il momento flettente a distanza x= L+Lt,max dallappoggio e calcolare lo sforzo
normale, Nf,x, agente effettivamente nella lamina come prodotto tra larea della lamina Af
e la tensione f nella stessa valutata sfruttando lipotesi di conservazione delle sezioni
piane.
La verifica consiste nel confrontare Nf,x con Nf,max : se Nf,x < Nf,max, la distanza L
fissata sufficiente a garantire che non si verifichi la delaminazione in corrispondenza del
carico ultimo, altrimenti possibile ricavare il valore minimo di tale distanza tramite
luguaglianza dei due sforzi normali.
Fig. 2.11
= 0.416
c = cu = 0.0035
As2=0
42
= 0.243
= 12.09 tm.
La profondit dellasse neutro garantisce un comportamento della sezione
sostanzialmente bilanciato, in quanto molto prossima alla condizione in cui entrambi
i materiali (acciaio in trazione e calcestruzzo compresso) sono alle deformazioni limite
( = 0.243 0.2593).
Rispetto a tale situazione se ne considerano di seguito due opposte, di eccesso di
armatura e di difetto di armatura.
(yc)30yc110
La regione di rottura dunque la 1, per cui la deformazione dellacciaio teso quella ultima di progetto :
s1 = 0.01
Il momento ultimo pari :
43
Confrontando tali valori con quelli forniti dal metodo corretto svolto al punto
2.7.1.a) si vede che la differenza trascurabile.
44
Fig. 2.12
b,lim=0.0035/(0.0035+fd,u+o)(H/d)
essendo :
45
si scrive :
yc = 14.55 cm
b = 0.316 > b,lim : la rottura avviene dunque effettivamente in regione 2, per cui si pu
ricavare :
Rispetto al caso di assenza di rinforzo il momento ultimo passa dal valore di 12.06 tm
a 15.92 tm con un incremento del 32%.
b = 0.409 > b,lim : la rottura avviene dunque effettivamente in regione 2, per cui si pu
ricavare :
Rispetto al caso di assenza di rinforzo il momento ultimo passa dal valore di 17.11 tm
a quello di 19.44 tm con un incremento del 14% : lincremento chiaramente molto ridotto
46
in quanto la sezione era gi stata progettata in eccesso di armatura, per cui la rottura era
dovuta al calcestruzzo anche prima di applicare la lamina.
b = 0.24 b,lim : lipotesi di regione 2 verificata con sufficiente approssimazione, per cui
le deformazioni dei materiali sono :
)(
si trova che occorre cambiare ipotesi e porre il calcestruzzo alla deformazione ultima di
progetto.
Pertanto, posto c = cu= 0.0035 e ricavando per linearit la deformazione nella
lamina :
Confrontando tali valori con quelli forniti dal metodo corretto agli SLU svolto al
punto 2.7.2.a) si vede che la differenza trascurabile.
48
nf = 16
Con riferimento allesempio 2.7.2.a), il momento ultimo nel caso in esame subisce
una riduzione pari a circa 0,6%.
49
La lamina ha spessore di 0.5mm, modulo elastico 230000 MPa e si suppone applicata sulla superficie inferiore della sezione per una larghezza pari a 100 mm, ad una distanza di ancoraggio Lanc= 500 mm dallappoggio.
La lunghezza di ancoraggio secondo la 2.40 pari a :
Il carico massimo di trazione nella lamina per cui si attinge la delaminazione risulta
(2.42) :
La tensione nella lamina corrispondente a tale momento si calcola utilizzando la formula di Navier :
dove yc e I2 sono lasse neutro e linerzia della sezione in c.a. rinforzata fessurata gi calcolati al paragrafo 2.4.2.a utilizzando le formule 2.9-2.11 :
(2.9)
(2.11)
50
Si ha pertanto :
yc = 155 mm
I2 = 1.53109 mm4
da cui si ottiene :
Abaco 2.17
51
Abaco 2.18
Abaco 2.19
52
Abaco 2.20
Abaco 2.21
53
Abaco 2.22
Abaco 2.23
54
Abaco 2.24
Abaco 2.25
55
Abaco 2.26
56
(2.43)
(2.44)
dove fctm la resistenza media a trazione del calcestruzzo calcolata secondo le indicazioni
date da EC2 :
(2.45)
(2.46)
in ambiente aggressivo :
c 0.50 fck per combinazioni di carico rare
c 0.40 fck per combinazioni di carico quasi-permanenti
(2.47)
(2.48)
(2.49)
Materiale
CFRP
0.8
AFRP
0.5
GFRP
0.3
Per valutare le tensioni di lavoro nei materiali si deve considerare la presenza del
momento M1 agente sulla sezione allatto dellapplicazione del rinforzo ed il momento M2
dovuto ai carichi applicati dopo lintervento.
57
(2.16)
(2.17)
FRP : f = f2 ; f2 = nf M2 / W2,fi
(2.18)
Essendo :
W1s = I1/yc1 :
W1,si = I1/(d-yc1) : modulo di resistenza della sezione in c.a. relativo allacciaio teso
W2s = I2/yc2 :
(2.50)
= 0 (2.51)
Il modo pi corretto per il calcolo della freccia nelle travi in calcestruzzo armato
consiste nellintegrazione numerica della curvatura lungo la trave portando in conto
leffetto di tension stiffening (effetto irrigidente) del calcestruzzo tra le sezioni fessurate in
cui il calcestruzzo non pi reagente a trazione e quindi non offre nessuna
collaborazione.
Tuttavia le normative, sia italiana che internazionali, suggeriscono per le travi in
calcestruzzo armato un approccio pi tecnico basato sulla seguente formula :
(2.54)
in cui a1 e a2 sono le frecce relative rispettivamente alla condizione di sezione integra
(stadio I prima della fessurazione) e di sezione fessurata (stadio II dopo la fessurazione) e
b un coefficiente di tension stiffening che assume i seguenti valori :
; essendo :
Mk < Mcr
; essendo : Mk < Mcr
(2.55)
essendo :
Mk il momento applicato ;
Mcr il momento di prima fessurazione ;
1 un coefficiente che porta in conto le caratteristiche di aderenza dellarmatura pari a 0.5
per barre lisce e ad 1 per barre ad aderenza migliorata ;
2 un coefficiente pari a 0.5 per i carichi di lunga durata e ad 1 per quelli di breve durata.
Le frecce in condizione di sezione integra e di sezione fessurata possono essere calcolate
usando le classiche formule dellelasticit lineare riferendosi alla rigidezza flessionale di
stadio I, EcI0, e a quella di stadio II, EcI2.
(2.56)
(2.57)
dove kM un coefficiente funzione dello schema statico ed l la luce della trave.
La formulazione introdotta si pu estendere con buona approssimazione anche alle
travi rinforzate con lamine introducendo il contributo della lamina nei momenti di inerzia.
Per linerzia I0 (sezione non fessurata) si pu considerare trascurabile il contributo
delle armature e della lamina rispetto al calcestruzzo ed assumere :
(2.58)
59
(2.59)
(2.60)
in cui I0 ed I0 sono i momenti di inerzia della sezione non fessurata senza lamina e con la
lamina, che approssimativamente si possono assumere entrambi pari al valore fornito
dalla eq. (2.58) trascurando i contributi delle armature interne e del rinforzo esterno,
mentre I1 ed I2 sono i momenti di inerzia rispettivamente della sezione fessurata non
rinforzata e della sezione fessurata rinforzata calcolabili mediante le espressioni delle eq.
(2.50)- (2.52) e (2.51)-(2.53).
(2.62))
dove :
k1 un coefficiente che tiene conto delladerenza delle barre : pari a 1.6 per barre ad
aderenza migliorata e 0.8 per barre lisce ;
k2 un coefficiente che tiene conto del tipo di sollecitazione : pari ad 1 per trazione,
0.5 per flessione ;
la percentuale di armatura interna rispetto allarea di calcestruzzo efficace : =
As/Act, generalmente si assume il valore minimo tra Act = 2.5 bd2 e Act = (H-d2-yc)/3, dove
b la larghezza della trave, d2 il copriferro inferiore, H laltezza della trave e yc lasse
neutro della sezione ;
il diametro delle barre.
60
Y hZ
(2.63)
essendo :
s la deformazione dellacciaio nella sezione fessurata (stadio II) dove non esiste pi
collaborazione da parte del calcestruzzo ;
1 un coefficiente che porta in conto le propriet di aderenza delle barre, pari a 1.0 per
barre ad aderenza migliorata e 0.5 per barre lisce ;
2 un coefficiente che tiene conto della durata del carico pari a 1.0 per un singolo carico
di breve durata e 0.5 per un carico di lunga durata o per molti cicli di carico ripetuti.
Modellazioni e formulazioni normative riguardo alla valutazione e quantificazione
dei fenomeni fessurativi per elementi in c.a. esternamente rinforzati con lamine in FRP
sono, invece, ancora in fase di elaborazione.
Tuttavia le sperimentazioni finora effettuate, sebbene ancora limitate, hanno
mostrato che il legame di interfaccia tra lamina e calcestruzzo generalmente pi rigido
di quello tra armatura e calcestruzzo. Pertanto la fessurazione caratterizzata da fessure
pi ravvicinate e mediamente meno aperte a parit di sforzo di trazione complessivo
(armatura + lamina). Inoltre si pu assumere che il legame di aderenza tra acciaio e
calcestruzzo non risenta della presenza della lamina e quindi che la formula per il calcolo
della deformazione media sia ancora valida, mentre si ha sicuramente un forte effetto sulla
distanza tra le fessure.
Attese le suddette osservazioni la verifica si pu effettuare assumendo che la
deformazione nellarmatura tesa nella sezione fessurata da inserire nella (2.63) si possa
calcolare in base allipotesi di conservazione delle sezioni piane utilizzando le eq. 2.17 e
quindi ottenere :
(2.64)
tensione tangenziale allestremit della lamina in FRP, calcolata secondo la teoria elasticolineare, sia minore della resistenza a trazione caratteristica del calcestruzzo fctk ottenibile
moltiplicando per 1.3 il valore medio fornito dalla (2.45).
Un metodo per calcolare la tensione tangenziale allestremit secondo lapproccio elastico lineare dato dallespressione seguente :
(2.65)
dove Vx=0 e Mx=0 sono il taglio e il momento nella sezione iniziale della lamina, Ef e tf sono
il modulo elastico e lo spessore della lamina, Ga e ta il modulo elastico tangenziale e lo
spessore dello strato di adesivo.
Nel caso in cui sia previsto qualche ulteriore meccanismo di ancoraggio
allestremit, tale verifica non si ritiene pi necessaria.
(2.66)
62
1. sezione in c.a. :
utilizzando la (2.50) si ottiene :
Inerzia
[cm4]
[cm]
Sezione integra
Io = 312500
yo = 26.50
I1 = 143684
yc1 = 15.30
I2 = 153183
yc2 = 15.78
cm3
cm3
Calcestruzzo :
c1= M1 / W1s = 400000/9391 = 42.60 Kg/cm2
c2= M2 / W2 s = 300000/9707 = 30.91 Kg/cm2
c = c1+ c2 = 31.95 + 30.91 = 73.51 Kg/cm2
64
in ambiente aggressivo :
73.51 0.50250 = 125 Kg/cm2
Acciaio teso :
s1= ns M1 / W1,s i = 15400000/4680 = 1282 kg/cm2
s2= ns M2 / W2,s i = 15300000/5069 = 887.7 kg/cm2
s = s1+ s2
= 2169.7 kg/cm2
h
Y
Stadio I
Stadio II
h
Z
h
(2.55)
(2.59)
(2.60)
Ipotizzando che la sezione in esame sia la sezione di mezzeria di una trave su due
appoggi soggetta ad un carico q uniformemente distribuito si ha :
Mmax= q l2/8 freccia = f = 5/384 ql4/ (EI)
Ponendo quindi Mmax = Mk = 7000 kgm ed ipotizzando una trave di luce 6 m, si
ottiene dalle (2.59)-(2.60) :
h
65
hZ
66
3.1
3.1 Premessa
La verifica a taglio nelle travi in C.A. pu essere affrontata mediante i due approcci
gi introdotti per la verifica a flessione : i metodi di verifica alle tensioni ammissibili e allo
stato limite ultimo. Tuttavia nel presente capitolo si illustra solo la metodologia dello stato
limite ultimo, in quanto le modellazioni e le formule di progetto messe a punto per le travi
esternamente rinforzate con lamine in FRP si basano proprio su tale approccio, mentre
non vi sono studi e risultati affidabili sulleventuale utilizzazione del metodo alle tensioni
ammissibili.
Nel seguito, prima di introdurre la procedura applicativa di verifica-progetto a taglio
di una sezione allo stato limite ultimo, si effettua un breve inquadramento dei meccanismi
resistenti a taglio su cui si basano le formule utilizzate dalle normative per la valutazione
della resistenza a taglio di travi in C.A.
Fig. 3.1
Da un punto di vista geometrico (Figura 3.1) lasse neutro dovuto alla flessione
individua il corrente compresso, larmatura inferiore longitudinale rappresenta il corrente
67
68
Una volta definita lesistenza di diversi contributi alla resistenza a taglio delle travi in
C.A., per la valutazione del taglio ultimo si possono utilizzare due metodi : il metodo
standard suggerito sia dalla normativa italiana che dallEurocodice 2 con piccole
differenze, ed il metodo del traliccio ad inclinazione variabile indicato solo
dallEurocodice 2.
Nel caso del metodo standard, la resistenza dellelemento si ottiene sommando il
contributo della trave armata solo longitudinalmente e quello del traliccio che si forma in
presenza di armature a taglio trasversali. Nel secondo caso si pu valutare solo la
resistenza di una trave con armature trasversali ma considerando variabile linclinazione
delle fessure si pu tenere in conto il contributo degli altri meccanismi resistenti. Nella
verifica del traliccio, sia per il metodo standard sia per il metodo ad inclinazione variabile,
un ulteriore caratteristica del metodo allo stato limite ultimo rispetto alle tensioni
ammissibili lintroduzione in ogni caso della verifica delle bielle di calcestruzzo
compresso ; viene evidenziata quindi la possibilit che la crisi dellelemento per taglio si
possa verificare non solo per insufficienza di armatura trasversale, ma anche per eccessiva
sollecitazione del calcestruzzo. Questo aspetto particolarmente importante per la
valutazione della resistenza in presenza di interventi di rinforzo, in quanto, in perfetta
analogia con quanto gi sottolineato per il rinforzo a flessione, anche per il taglio
lincremento di resistenza che si pu ottenere non dipende solo dalla quantit di materiale
di rinforzo, ma anche dalle modalit di crisi. Se la crisi a taglio si verifica per
schiacciamento del corrente o delle bielle compresse del traliccio resistente lapplicazione
della lamina pu risultare inefficace.
In questo capitolo si considera e si illustra solo il metodo standard dellEurocodice 2
poich le modellazioni disponibili per gli elementi rinforzati a taglio con FRP sono basate
proprio su tale approccio, mentre non vi sono indicazioni sulla possibilit di fare
riferimento al metodo del traliccio ad inclinazione variabile.
Pertanto se Vsd < VRd1 si disporr larmatura minima ed occorrer verificare solo la
70
(3.1)
(3.3)
in cui :
rd la resistenza unitaria a taglio di calcolo del calcestruzzo :
dove fctk0.05 il valore caratteristico inferiore della resistenza a trazione (frattile 5%)
pari a :
fctk0.05 = 0.7fctm
in cui fctm la resistenza media a trazione del calcestruzzo :
dove fck la resistenza a compressione caratteristica del calcestruzzo espressa in [MPa].
- k1 un coefficiente, pari a 1 per elementi in cui pi del 50% dellarmatura inferiore
interrotta, o, in caso contrario, pari a :
k1=1.6 d 1 con d altezza utile della sezione espressa in metri.
s = Asl /(bd) con As1 larea dellarmatura longitudinale tesa che si estende oltre la
sezione che si verifica a taglio per una lunghezza non minore di d+lb,net, ove lb,net la
lunghezza dancoraggio necessaria calcolata secondo normativa.
cp la tensione longitudinale nella sezione dovuta ai carichi o alla precompressione,
positiva se di compressione.
b la larghezza minima dellanima della trave e d laltezza utile della sezione.
= inclinazione dellarmatura a taglio ( = 90 per staffe verticali)
fywd = tensione di snervamento dellarmatura a taglio
Afw = area dellarmatura a taglio
La massima forza di taglio di calcolo Vrd2 che pu essere sopportata senza rottura
delle bielle compresse :
(3.4)
71
essendo v un fattore di efficienza, che tiene conto della riduzione della resistenza a
compressione di calcolo per effetto dello stato tensionale biassiale :
Vrd=min(Vrd2, Vrd3)
Classi di Acciao
S220
S400
S500
Da C12/15 a C20/25
0.0016
0.0009
0.0007
Da C25/30 a C35/45
0.0024
0.0013
0.0011
Da C40/50 a C50/60
0.003
0.0016
0.0013
73
La percentuale di rinforzo a taglio (fw) data dal rapporto tra il volume di fibra per
unit di lunghezza diviso il corrispondente volume di calcestruzzo, per cui essendo :
tf
spessore lamina ;
larghezza trave ;
si ha :
(3.9)
Per rinforzi a taglio realizzati in maniera continua la percentuale di rinforzo a taglio
assume lespressione :
(3.10)
Il valore caratteristico della deformazione effettiva fk,e pu essere approssimato
moltiplicando il valore medio della deformazione effettiva f,e per un fattore riduttivo
= 0.8.
Inoltre, tenendo conto che le deformazioni ultime sono dellordine di 0.015 per il
CFRP e di 0.035 per lAFRP, la fk,e dovrebbe essere limitata da un valore max = 0.005
affinch venga mantenuta lintegrit del calcestruzzo in modo che altri meccanismi, come
lingranamento degli inerti, possano essere attivati.
Quindi nellespressione di Vfd si pu assumere :
fk,e = f,e
(3.11)
= 0.8
Nellespressione (3.8) si pu anche porre :
fd,e = fk,e / f
Valori proposti per i fattori parziali di sicurezza :
f = f,f = fattore parziale di sicurezza se la rottura combinata con o seguita dalla
rottura per trazione del FRP da assumersi secondo i valori mostrati in tabella :
FRP
Applicazione tipo A
Applicazione tipo B
CFRP
1.20
1.35
AFRP
1.25
1.45
GFRP
1.30
1.50
(3.12)
(3.13)
(3.14)
attivato alcun meccanismo di rottura delle fibre o del legame di aderenza e quindi il
contributo del FRP alla resistenza a taglio proporzionale a fwEf.
Per valori di fwEf che superano il valore limite (fwEf)lim la rottura governata :
dal peeling-off combinato con la rottura per taglio del calcestruzzo, se la lamina di
FRP non sufficientemente ancorata (nel caso ad esempio di schemi di
avvolgimento side only ed U-jacket)
dalla rottura per taglio del calcestruzzo combinata con o seguita dalla rottura per
trazione del FRP, se la lamina sufficientemente ancorata (nei casi di schemi di
applicazione totally wrapped).
Nel primo caso lincremento di resistenza a taglio al crescere di fwEf trascurabile,
ma la resistenza del calcestruzzo gioca un ruolo importante ; nel secondo caso invece
lincremento di resistenza a taglio al crescere di fwEf diventa abbastanza consistente, ma
la resistenza del calcestruzzo gioca un ruolo di secondaria importanza.
La rigidezza della lamina di FRP fw Ef non dovrebbe eccedere il valore limite
( fwEf )lim, a meno che il peeling-off non possa essere prevenuto usando ancoraggi
meccanici.
Il valore limite ( fwEf)lim affinch non si abbia il peeling-off fornito dalla seguente
equazione :
(3.15)
Pertanto se il valore adottato per (fw Ef) maggiore del valore limite e qualora non
sia possibile ridurre la percentuale di fibre o il modulo elastico, occorre prevedere degli
ancoraggi meccanici.
Il passo delle strisce di FRP usate verticalmente non dovrebbe superare il valore
0.8 d, in modo che nessuna fessura diagonale possa formarsi senza intercettare una
striscia.
Inoltre, dai risultati sperimentali emerge che lavvolgimento totale pi efficace di
quello parziale, ma nei casi in cui non sia realizzabile (per esempio quando non c
accesso alla parte superiore delle travi a T) si possono ancorare le strisce di FRP nella zona
compressa della trave attraverso luso di semplici ancoraggi meccanici.
Nellabaco 3.1 si riporta landamento della resistenza a taglio dovuta alle fibre,
adimensionalizzata rispetto alla sezione in calcestruzzo e al variare della percentuale di
rinforzo. La curva relativa ad una applicazione del rinforzo esterno in FRP avente le
seguenti caratteristiche :
disposizione in strisce verticali secondo la tipologia U-jacket ;
= 90 ;
Ef = 230 GPa ;
si ipotizza che linclinazione delle fessure nel calcestruzzo sia pari a 45 (=45)
rispetto allasse della trave.
76
Labaco permette un rapido calcolo del contributo a taglio fornito dal rinforzo
esterno con FRP : nota infatti la percentuale di fibre
c = 1.6 ;
acciaio :
s = 1.15 ;
sezione 30 x 50 ;
copriferro : 4 cm ;
armatura tesa : 318 (As=7.63 cm2)
staffe : 8 disposte con passo 10 cm (Af=1 cm2) ;
calcestruzzo classe Rck 25 Mpa ;
Acciaio Feb44k ;
Lamine in fibra di carbonio : resistenza a trazione 3500 Mpa, deformazione ultima
0.015, modulo elastico 230 Gpa, spessore 0.165 mm.
Le formule utilizzate per il calcolo del taglio ultimo per la sezione in C.A. sono quelle
relative al metodo standard (3.1)-(3.5), mentre il contributo al taglio ultimo fornito dalla
fasciatura stato calcolato con le formule (3.8)-(3.14).
2/3
C. Calcolo di Vfrp
f = 1.35
b = 30 cm ;
d = H-c = 50-4 = 46 cm
Ef = 2300000 kg/cm2
= 20.165/300=0.0011
resistenza a compressione media del calcestruzzo : fcm = fck/0.7
deformazione ultima delle fibre di carbonio : f,u = 0.015
= 0.00533
79
= 0.00787
f,e= 0.00533
fk,e = 0.8 f,e = 0.80.00533 = 0.0043
Vfd = 0.001123000000.0043300.946/1.35 = 12411 kg
Vrd3 = Vrd1+Vwd+Vfrp = 6272+15840+12411 = 34523 kg
Vrd = min(Vrd2, Vrd3) = min(39362, 34523) = 34523 kg = Vrd3
Sezione
Taglio ultimo
Rottura
C.A.
Vrd = min(Vrd2,Vrd3)
22112 kg
Vmin = Vrd3
C.A.-FRP
Vrd = min(Vrd2,Vrd3+Vfrp)
34523 kg
Vmin= (Vrd3)
f,e calcolato in ipotesi
di rottura per peeling
Incremento [%]
56%
80
4.1 Introduzione
COLONNE SOTTOPOSTE A SFORZO NORMALE CENTRATO
Il confinamento di colonne in cemento armato mediante materiali compositi
rappresenta una delle applicazioni pi diffuse degli FRP nel settore delle costruzioni ad
uso civile.
Ai fini della valutazione degli incrementi di resistenza e/o duttilit che un placcaggio
in FRP determina su una colonna, si distinguono i casi in cui essa sia soggetta a sforzo
normale centrato o a presso-flessione.
La trattazione del comportamento di colonne presso-inflesse esula dagli scopi del
presente capitolo.
Di seguito si analizza il comportamento di colonne semplicemente compresse e si
presentano nel dettaglio alcune formulazioni che possono essere utilizzate per la
valutazione degli incrementi di resistenza dovuti al confinamento con FRP di colonne a
sezione circolare, quadrata e rettangolare.
ottenuta imponendo che la resistenza assiale di progetto della colonna confinata con FRP
sia non maggiore della resistenza nominale della colonna in cemento armato senza
rinforzo esterno. Definita lespressione che descrive il legame costitutivo del calcestruzzo
confinato con FRP, dunque possibile ricavare la relazione che esprime la resistenza
assiale di progetto della colonna circolare confinata con FRP :
che analoga a quella gi proposta nel CSA (1994) con la differenza che in questo caso la
fc sostituita dalla fcc, resistenza a compressione del calcestruzzo confinato con FRP.
Nella formula sopra riportata, Ag ed As sono rispettivamente larea di calcestruzzo e
di acciaio longitudinale ; c e s i coefficienti parziali per calcestruzzo e acciaio,
rispettivamente ; ke = 0.85 ; 1 il rapporto tra la tensione media del calcestruzzo e la
resistenza specificata ; in particolare 1 pu essere calcolato utilizzando la seguente
espressione :
e si basa sul principio che, per carichi di servizio che inducono una tensione di
compressione nel calcestruzzo maggiore dell80% della sua resistenza ultima (non
confinata), gli studi condotti da Neville (1995) hanno dimostrato il pericolo di crisi per
creep.
Siccome ad una resistenza pari all80% corrisponde una deformazione del
calcestruzzo uguale a 0.0015, e poich, anche per lacciaio, tensioni di esercizio maggiori
dell80% del valore di snervamento possono provocare crisi per creep, la tensione fs della
relazione sopra riportata va preso come il minore dei due valori 0.0015 Es e 0.8 fy.
Per prevenire rotture premature dovute a fatica, Thriault e Neale propongono delle
limitazioni allo sforzo assiale PL dovuto ai carichi accidentali in funzione del livello di
sforzo dovuto ai carichi fissi cosi come indicato qui di seguito :
con il coefficiente ka che nel caso in oggetto viene posto uguale a 1, e la percentuale di
rinforzo f si ottiene come :
84
dove Efrp il modulo di elasticit dellFRP, frp = 0.002 per confinamento senza precompressione, b ed h sono le dimensioni della sezione rettangolare.
Anche in questo caso si prende, allo stato attuale delle conoscenze tecnico-sperimentali, pr = 1.
con ke = 0.80.
Dato che lincremento di resistenza dovuto al confinamento di sezioni rettangolari
molto minore di quello per sezioni circolari, il codice CSA non prevede alcun limite da
verificare.
Un caso particolare rappresentato dalle sezioni rettangolari caratterizzate da un
elevato rapporto di allungamento.
Per tali sezioni lapplicazione dei modelli che schematizzano leffetto del
confinamento mediante aree paraboliche definite dagli spigoli ed aventi tangenti iniziali
inclinate a 45 (Figura 4.1) comporta un errore rilevante nella valutazione dellarea
effettivamente confinata dal tessuto in FRP.
Zona confinata
Fig. 4.1 - Modellazione degli effetti del confinamento con FRP su sezioni rettangolari
85
Zona confinata
Zona non confinata
Fig. 4.2. - Effetto arco su una sezione rettangolare confinata con FRP
= 20280 mm2;
W2jx
= 5633 mm2.
Ancy = 2 (ntx + 1)
6
86
( )
La resistenza del calcestruzzo confinato vale cos :
fcc = 1 2 fc
e quindi il carico ultimo della colonna deducibile da questo metodo vale :
Pn = fcc (Ac As) + fy As + flf Afl
87
Riferimenti bibliografici :
ACI 440.2R-02. (2002). Guide for the Design and Construction of Externally Bonded
FRP Systems for Strengthening Concrete Strucutres, Reported by ACI Committee 440,
Farmington Hills, Michigan, pp. 45.
CSA. (1994). Design of Concrete Structures. Standard A23.3-94, Canadian Standards
Association, Rexdale, Ont., Canada.
Neville, A.M. (1995). Properties of Concrete, Longman Group Ltd., Essex, UK.
Tan, K. H. (2002). Strength Enhancement of Rectangular RC Columns using FRP.
ASCE Journal of Composites for Construction, Vol. 6, N. 3, pp. 175-183.
Thriault, M. and Neale, K.W. (2001). Simplified Design Equations for Reinforced
Concrete Columns Confined with FRP Wraps. Proceeding of the International Conference
on FRP Composites in Civil Engineering, 12-15 December 2001, Hong Kong, China,
Vol. 1, 741-748.
88