Chi ascolta la mia parola

Gv 5,19-30
19 In quel tempo Ges disse loro: In verit, in verit io vi dico: il Figlio da se stesso non pu fare nulla, se non
ci che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. 20Il Padre infatti ama il
Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifester opere ancora pi grandi di queste, perch voi ne siate
meravigliati. 21Come il Padre risuscita i morti e d la vita, cos anche il Figlio d la vita a chi egli vuole. 22Il
Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, 23perch tutti onorino il Figlio come
onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
24In verit, in verit io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e
non va incontro al giudizio, ma passato dalla morte alla vita. 25In verit, in verit io vi dico: viene l'ora - ed
questa - in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno. 26Come infatti
il Padre ha la vita in se stesso, cos ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, 27e gli ha dato il
potere di giudicare, perch Figlio dell'uomo. 28Non meravigliatevi di questo: viene l'ora in cui tutti coloro che
sono nei sepolcri udranno la sua voce 29e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti
fecero il male per una risurrezione di condanna. 30Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che
ascolto e il mio giudizio giusto, perch non cerco la mia volont, ma la volont di colui che mi ha mandato.

Saprei aspettare la tua voce

in silenzio, per secoli
di oscurit.
Antonia Pozzi
Aspettare, ascoltare una voce: per ciascuno di noi una delle esperienze pi intense, trafiggenti: a volte
dimentichiamo un volto, ma resta impresso dentro di noi il tono inconfondibile di una voce, che ci fa sussultare,
piangere, gioire A questa esperienza cos umana della voce legata lesperienza delle resurrezione per tutti i morti,
nellora che questa, dice Ges: Viene lora ed questa in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che
lavranno ascoltata vivranno; Viene lora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la voce del Figlio delluomo e
usciranno (Gv 5,25.28-29).
In fondo la vita esperienza di voci, e nella voce del Figlio delluomo (a volte voce di un silenzio trattenuto, a volte
voce di uno che grida nel deserto) sono radunate tutte le voci di coloro che ci hanno amato, che abbiamo amato: in
quella voce le ritroveremo (quelle che portavamo gi con noi, quelle che avevamo perduto) se siamo non distratti,
vigilanti, condotti, per via di successive perdite, allessenziale delle poche cose che contano.
La resurrezione dunque per tutti i morti, e Ges specifica: c una resurrezione di vita, e una resurrezione meglio che
di condanna di giudizio. Si risorge alla vita e si risorge al giudizio. Il Padre non giudica nessuno ma ha dato ogni
giudizio al Figlio, Gli ha dato il potere di giudicare perch Figlio delluomo (Gv 5,22.27), perch pu compatire,
compassionevole. La resurrezione di giudizio ci pone davanti al Figlio delluomo, sar lui, lui a giudicarci. A lui potremo
confessare come il paralitico: Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina Mentre infatti sto per andarvi,
un altro scende prima di me! (Gv 5,7).
Ges annuncia che ci saranno manifestate opere ancora pi grandi, che ci meraviglieranno (cf. Gv 5,20): s, ci
giudicher luomo dei dolori, il trafitto che conosce le nostre infermit. E prosegue: Il mio giudizio giusto perch non
cerco la mia volont ma la volont di colui che mi ha mandato (Gv 5,30). Come vivere anche noi questo, sapendo, se
siamo sinceri, che la volont propria non riusciremo mai a sradicarla? Facendo spazio al non senso, integrando il non
senso nella nostra vita, imparando che c un modo di vivere la vita che va anche al di l del suo senso oggi. La
voce del Figlio delluomo ci sveler un giorno quanto per ora resta enigmatico, e tuttavia accogliamo con libert.
fratel Lino

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