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Sviluppo del territorio: interventi per le

infrastrutture e la sostenibilità ambientale

Gregorio De Felice
Servizio Studi e Ricerche

0 Pescara, 3 maggio 2010


Il ritardo nella sostenibilità ambientale
Le emissioni di gas serra in Italia espresse in Co2 equivalente  Dal 1990 al 2008 le
(1990=100)
emissioni di gas serra
130 Trasporti +20,6% in Italia sono
125 cresciute del 4,7%. Il
Energia +16,6%
120 Protocollo di Kyoto
115 prevede una
110 Totale +4,7% diminuzione del 6,5%
105 tra il 2008-2012.
100 Rifiuti -7,4%  Nell’Eurozona, nello
95 stesso periodo, si è
90 registrata una
1990 1995 2000 2005 2006 2007 2008 flessione del 6,9%.

 I dati preliminari relativi al 2009 indicano un significativo miglioramento, con una


riduzione del 9% delle emissioni, che però almeno in parte è associata al rallentamento
delle economie globali.
 Dal 1990 a oggi il settore con l’incremento di emissioni più elevato è quello dei trasporti,
seguito dalla produzione di energia. Negativa anche la performance del comparto dei
rifiuti: le emissioni si riducono di molto nell’Eurozona (-39%), ma solo del 7,4% in Italia.

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Il gap nell’energia: i costi sono elevati ...
Prezzi finali dell’energia elettrica per usi industriali (c€/kWh)
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prezzo al lordo delle imposte (gen-giugno 2008)
per un consumo fra 500 e 2000 MWh/anno,
16
14
12 Unione europea

10
8
6
4
2
0
Francia Germania Italia Spagna Regno Unito

 Il prezzo dell'energia nel nostro Paese è nettamente al di sopra di quello


degli altri Paesi europei: le imprese italiane pagano l’elettricità almeno il
25% in più della media europea e quasi il doppio di quelle francesi.
 Gli alti prezzi italiani sono frutto della dipendenza del nostro Paese dal gas
e dal petrolio.
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... e l’utilizzo delle rinnovabili ancora limitato

incidenza % su generazione elettrica


Incidenza della produzione di energia da rinnovabili per fonte (2007)
12
10,5 10,3
10 9,2 9,1

8
6,2
6
4,7
4 3,3
2,2 1,8 2,5
2 1,3 1,2 1,31,3
0,7 1,0 0,2 0,0 0,5
0,0 0,0 0,0 0,0 0,00,0
0
Italia Francia Spagna Germania Regno Unito

Idrico Eolico Biomasse Solare Geotermico


 Il confronto internazionale mostra la buona posizione dell’Italia nelle energie
rinnovabili che però è attribuibile in larga parte alla produzione idroelettrica
e alla peculiare presenza del geotermico.
 L’incidenza dell’eolico e delle biomasse è per ora abbastanza limitata. Il
solare è praticamente irrilevante in tutti i paesi.

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Cresce il ricorso alle energie rinnovabili ...

Incidenza della produzione di energia da rinnovabili escluso idroelettrico


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Incidenza % su generazione elettrica

12 Germania
10 Spagna

6
Italia
4 Regno Unito

2 Francia
0
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

 Lo sviluppo in alcuni paesi europei è molto più sostenuto di quanto


realizzato in Italia.

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... grazie all’eolico e alle biomasse
Produzione lorda di energia elettrica da fonti rinnovabili (2008)

Biomasse
12,6%
Geotermico
9,2%
Fotovoltaico
0,3%
Eolico
8,1%
Idrico
69,7%

 Le fonti rinnovabili rappresentano il 18,9% della produzione lorda a fine


2008, ma solo il 5,7% al netto dell’idroelettrico.
 Le risorse idroelettriche e geotermiche in Italia sono quasi completamente
saturate. Vi è un significativo spazio di sviluppo per progetti nei settori
eolico, biomasse e fotovoltaico.

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Le differenze regionali sono significative
Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili (2008)
Totale energia rinnovabile Energia rinnovabile escluso idrico
0 10 20 30 150 200 250 0 10 20 30

Valle d'Aosta Toscana


Trentino Molise
Toscana Calabria
Molise Basilicata
Calabria Puglia
Abruzzo Sardegna
Piemonte Campania
Umbria Sicilia
Friuli Emilia
Lombardia Abruzzo
Basilicata Lombardia
Veneto Umbria
Puglia Produzione lorda di energia
Friuli
Sardegna elettrica da fonti rinnovabili
Lazio
Marche in percentuale dei consumi
Piemonte
Campania interni lordi di energia
Liguria
Emilia elettrica
Trentino
Sicilia
Lazio Veneto
Liguria Marche
Valle d'Aosta

 Le regioni hanno potenziali diversi e li stanno sfruttando in maniera


eterogenea.
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Abruzzo e Molise: ampi spazi per il fotovoltaico ...
Energia fotovoltaica: le regioni in termini di
produzione lorda 2008 (in milioni di KWh)
 In alcune regioni del Mezzogiorno
0 10 20 30
negli ultimi anni si è assistito a un
Puglia forte sviluppo delle energie
Lombardia
Trentino-Alto Adige alternative grazie alla favorevole
Emilia-Romagna localizzazione geografica e a
Toscana
Piemonte politiche di incentivazione
Sicilia regionali.
Veneto
Umbria  Abruzzo e Molise hanno
Marche
Lazio sviluppato solo in parte il loro
Calabria potenziale.
Sardegna
Campania  Le linee guida regionali
Friuli-Venezia Giulia
Abruzzo stabiliscono una procedura
Basilicata semplificata per la realizzazione di
Liguria
Molise impianti e danno nuovo impulso
Valle d’Aosta allo sviluppo.

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... l’eolico e le biomasse
Le regioni in termini di produzione lorda (in milioni di KWh) 2008
Eolico Biomasse
0 500 1000 1500 0 1000 2000 3000

Puglia Lombardia
Emilia-Romagna
Sicilia
Puglia
Campania Calabria
Sardegna Piemonte
Lazio
Basilicata Veneto
Abruzzo Sardegna
Friuli-Venezia Giulia
Molise Toscana
Calabria Molise
Umbria
Toscana
Liguria
Liguria Sicilia
Lazio Campania
Marche
Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige
Emilia-Romagna Basilicata
Abruzzo
Umbria Valle d’Aosta

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Gli obiettivi al 2020 sono ambiziosi

 Impegno a raggiungere una quota di energia rinnovabile del 20% nel


consumo finale di energia dell’UE nel 2020 con target stabiliti per ogni
stato membro.

 Per l’Italia il target è fissato al 17% dei consumi energetici, che


corrisponde a una produzione da fonti rinnovabili pari al 25-30%
circa.

 Gli investimenti necessari tra il 2009 e il 2020 sono stimati in 42


miliardi di euro: 18,3 miliardi nell’eolico, 10 nelle biomasse, 7 per le
centrali solari fotovoltaiche, 5 nell’idroelettrico, 2 nel geotermico. Il
fotovoltaico sugli edifici potrebbe generare ulteriori 40 miliardi di
investimenti (Fonte: Agici).

 Tali investimenti genereranno un indotto occupazionale diretto e


indiretto pari a 175.000 unità.

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In quali regioni si raggiungerà l’obiettivo in Italia?
Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili al 2007 e obiettivi regionali
14000
27% (GWh sulla base dei piani regionali)
In percentuale gli scostamenti rispetto all’obiettivo
12000
49%
10000 64% 28% 502% 501%
584%
8000

6000 447%
32% 319%
4000 10% 515% 239%
81% 719%
120% 130%
10%
2000 381%
230%
0
Emilia
Piemonte

Toscana
Liguria

Marche

Molise

Puglia

Sardegna
Val d'Aosta

Lombardia

Basilicata
Umbria

Sicilia
Campania

Calabria
Friuli
Trentino

Veneto

Lazio

Abruzzo
 I piani regionali mettono in evidenza un “potenziale” che si traduce in
quasi 45 TWh di nuova energia elettrica rinnovabile rispetto al 2008.
Circa 2/3 del potenziale sono espressi dalle regioni meridionali.

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La termovalorizzazione dei RSU è ancora limitata
% di rifiuti termovalorizzati sul totale dei rifiuti solidi urbani (2008)
60
% rifiuti termovalorizzati

50

40

30
Media UE 27
20

10

Francia
Irlanda

Spagna

Italia

Austria

Bretagna
Danimarca

Germania

Paesi Bassi
Belgio

Portogallo

Gran
 Il consistente ricorso allo smaltimento in discarica risulta anomalo a livello
europeo ed è il risultato delle difficoltà nella costruzione di impianti di
trattamento a tecnologia complessa incontrate nel nostro Paese più che
altrove.
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... ampio e diffuso è il ricorso alla discarica ...

 La raccolta differenziata è ancora molto limitata (18,6% del totale in


Abruzzo e 4,8% in Molise; in Italia al 27,5%); i cittadini lamentano difficoltà
nell’accessibilità ai contenitori per plastica, carta e vetro superiori alla
media nazionale.
 La percentuale di rifiuti trattati è bassissima e lo smaltimento in discarica
continua a essere la modalità prevalente: nel 2007, ben il 79% dei rifiuti
solidi urbani veniva ancora conferito in discarica in Abruzzo e il 95%
in Molise.
 Tra il 1996 e il 2007 non si registrano miglioramenti significativi nella
modalità di trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani a differenza di
quanto riscontrato in altre aree del Paese.
 L’obiettivo 2013 posto dal Quadro Strategico Nazionale 2007-13 è
alquanto ambizioso: 50% dei rifiuti in discarica.

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... gli investimenti sono risultati insufficienti
300 Dotazione iniziale e investimenti cumulati (Italia=100)
Spesa per investimenti nei rifiuti 1996-2007 pro

Trentino
Emilia Romagna
250

200
capite Italia=100

Toscana
Friuli V.G.
150 Liguria
Lombardia
Umbria
100 Valle d’Aosta
Veneto
Sicilia Marche
Lazio Piemonte
50 Campania Abruzzo
MoliseBasilicata
Puglia
Calabria Sardegna
0
0 50 100 150 200 250 300 350
Indicatore dotazione infrastrutturale rifiuti 1997 Italia = 100

 In Abruzzo e in Molise la spesa cumulata pro-capite per investimenti è


stata inferiore alla media nazionale nonostante la minor dotazione di
infrastrutture.
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Anche il Servizio Idrico richiede interventi ...
Qualità del servizio e dispersioni
35
Calabria
30
Sicilia

25
% famiglie che lamentano
irregolarità dell'erogazione

Abruzzo
20
Campania Puglia
Molise
15
ITALIA Sardegna
Toscana Lazio
10 Marche Umbria
Piemonte
Lombardia Liguria Basilicata
Friuli Venezia Giulia
5 Bolzano/Bozen Veneto
Trento V. Aosta
Emilia-Romagna
Trentino A.A.
0
20 30 40 50 60 70 80 90
dispersioni di rete 2008 (acqua immessa/acqua erogata valori % )

 Le irregolarità nell’erogazione sono lamentate dal 18% e dal 17% della


famiglie abruzzesi e molisane.
 Le perdite delle reti di distribuzione sono molto elevate. I miglioramenti negli
ultimi 10 anni sono stati modesti.

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... anche nella depurazione

 Il servizio di depurazione può essere migliorato: la popolazione servita


da un sistema di depurazione completo è pari al 54% in Abruzzo (in
Italia 76%, nel Mezzogiorno 66%).

 Entro il 2013 nelle regioni del Mezzogiorno almeno il 70% della


popolazione equivalente deve essere servita da impianti di depurazione
con trattamento almeno secondario.

 Si tratta per l’Abruzzo di creare una capacità aggiuntiva pari a oltre 1


milione di abitanti equivalenti.

 La depurazione è rilevante anche per la qualità delle acque di


balneazione e quindi per il turismo costiero.

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I temi aperti

 In assenza di infrastrutture adeguate lo sviluppo sostenibile non


è conseguibile.

 Nelle energie rinnovabili devono essere fatti investimenti per


raggiungere gli obiettivi e importanti sono le politiche di incentivazione
regionali e nazionali.

 Il ruolo delle regioni è fondamentale anche per l’adeguamento del


servizio di trattamento dei rifiuti e per il servizio idrico intergrato

 Quale ruolo per le istituzioni finanziarie nel sostegno delle opere


infrastrutturali.

 Come rafforzare il partenariato pubblico - privato.

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