a cura di
Manlio Palei
Servizio sanit pubblica veterinaria
Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Daniele Sisto
SC Igiene degli alimenti di origine animale, Dipartimento di Prevenzione
AAS n. 5 Friuli Occidentale
Marta Dal Cin
SC Sanit animale, Dipartimento di Prevenzione
AAS n. 5 Friuli Occidentale
Hanno collaborato
Manuale Miele e prodotti dellalveare: Stefano Cremasco, Piraska Sabbion (Az. Ulss 16 Padova), Luca Buffon, Franco Ravagnan (Az. Ulss 8 Asolo, Treviso),
Enzo Re (AAS 5 Friuli Occidentale)
Manuale Carni avicunicole fresche: Stefano De Rui, Luca Buffon (Az. Ulss 8 Asolo, Treviso)
Manuale Preparazioni di carne destinate alla cottura e carni trasformate: Stefano De Rui, Luca Buffon (Az. Ulss 8 Asolo, Treviso)
Manuale Conserve vegetali: Pierpaolo Rovere, Giovanna Del Degan (Parco Agroalimentare di San Daniele, Udine)
Manuale Pane e prodotti da forno: Pierpaolo Rovere, Giovanna Del Degan (Parco Agroalimentare di San Daniele, Udine)
Il manuale stato realizzato nellambito del progetto Piccole produzioni locali - Prodotti lattiero caseari tipici delle malghe della Regione FVG (DPR 0166/
Pres dd. 14.07.2011 Regolamento per la produzione, lavorazione, preparazione e vendita diretta di prodotti lattiero-caseari tipici di malga)
Nonostante lattenzione dedicata alla stesura della pubblicazione e i controlli effettuati sulle immagini e sui contenuti, qualche errore potrebbe
essere sfuggito alle nostre verifiche. Ce ne scusiamo con i lettori e li invitiamo a trasmetterci eventuali osservazioni scrivendo alla seguente e-mail:
comunicazione@izsvenezie.it
I edizione: aprile 2015
Copyright 2015 Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
Pubblicazione senza scopo di lucro
Riproduzione vietata ai sensi di legge (art. 171 delle legge 22 aprile 1941, n 633)
Pubblicazione non in vendita
Premessa
Nel corso degli ultimi anni, sono aumentate le piccole produzioni tipiche e di qualit,
che caratterizzano alcuni ambiti territoriali e a cui sono spesso dedicate manifestazioni. Al
fine di valorizzare ulteriormente il prodotto della tradizione contadina locale, il percorso
regionale ha condotto alle semplificazione delle procedure burocratiche previste dalla norma
vigente. In questi primi anni di progetto Piccole Produzioni Locali PPL, i risultati sono
stati apprezzati non solo dal consumatore che ha testato un prodotto genuino e a Km zero,
ma anche dal produttore che ha potuto usufruire di un percorso semplificato, di cui questo
manuale parte integrante.
Il Decreto del Presidente della Regione 21 febbraio 2014, n. 023/Pres, con il quale
stato adottato il Regolamento per la disciplina e lesercizio delle Piccole Produzioni
Locali di alimenti di origine vegetale e animale ha tracciato un percorso semplificato per
la commercializzazione dei prodotti agricoli, anche trasformati, di origine animale e non, dal
produttore primario al consumatore finale, subordinata alla vendita diretta in ambito locale
di piccoli quantitativi. Questa normativa regionale ha posto lattenzione sui requisiti igienico-sanitari delle strutture di lavorazione semplificandoli, pur salvaguardando la salubrit dei
prodotti, rendendoli disponibili non solo al consumatore finale, ma anche al dettagliante in
ambito locale.
Se questo percorso, sostenuto da norme specifiche, rappresenta un significativo
elemento di tutela del territorio e di caratterizzazione geografica, il rispetto della sicurezza
igienico-sanitaria dellalimento un requisito fondamentale. La vendita, e in particolare la
lavorazione/trasformazione dei prodotti, costituisce unesperienza sicuramente nuova per
limprenditore agricolo, che deve conciliare sistemi di produzione e di conservazione, gusti
ed abitudini alimentari di un consumatore moderno con le ricette della tradizione.
Chi produce alimenti ha una grande responsabilit nella qualit complessiva del
prodotto e, soprattutto, sulla sicurezza e salute del consumatore. necessario pertanto
intraprendere ogni possibile azione al fine di prevenire, eliminare o ridurre a livelli accettabili
il rischio in modo da assicurare la conformit del prodotto alle specifiche igienico-sanitarie
e, in generale, alle attese del consumatore. Occorre quindi individuare il modo migliore per
gestire e controllare il processo produttivo locale.
Nellambito del progetto di valorizzazione delle Piccole Produzioni Locali PPL si
ritenuto di realizzare delle linee guida di BUONE PRATICHE DI IGIENE che ogni produttore
potr adattare alla propria realt. II processo produttivo, ripartito in fasi, dettaglia e motiva
i comportamenti e le azioni positive finalizzate alla sicurezza igienico-sanitaria dei prodotti.
Nel presente lavoro stata conferita particolare attenzione alle immagini. Esse rafforzano i
concetti di igiene, salubrit, tracciabilit, sanificazione degli ambienti e delle attrezzature,
fornendo una indicazione immediata alloperatore. Naturalmente, lanalisi di processo
tarata sulle piccole produzioni del paniere in cui tipicit, stagionalit, e piccoli quantitativi
sono gli elementi caratterizzanti.
Manlio Palei
Responsabile:
Dati aziendali
Sede legale dellazienda se diversa dalla sede operativa
Via
n.
CAP
Localit
Prov.
n.
CAP
Localit
Prov.
Partita IVA
Codice aziendale/N. registrazione PPL:
Azienda Sanitaria competente
Tel.
Titolare dellazienda
addetti aziendali
Nominativo operatore
Mansione
Responsabile Piano
Autocontrollo
Descrizione dellattivit
Sede legale dellazienda se diversa dalla sede operativa
Produzione primaria: n. alveari
Gli alveari sono identificati mediante:
Note
Codice apiario:
Tipologie di miele
Altri prodotti:
acacia
castagno
melata di bosco
millefiori
tarassaco
tiglio
______________
polline
gelatina reale
miele con propoli
miele con frutta secca
aceto di miele
idromele
______________
Modalit di commercializzazione:
stanziale
nomade
luoghi: ________________________________________
Indice
Allevamento
pag. 5
Igiene dellallevamento
pag. 7
pag. 13
Lavorazione
pag. 20
Confezionamento
pag. 34
Etichettatura e rintracciabilit
pag. 37
Pulizia e sanificazione
pag. 49
Schede tematiche
pag. 55
allevamento
Allevamento
denuncia degli alveari
Cosa e come?
Perch?
Per la registrazione
dellapicoltore, la localizzazione
degli apiari, la quantificazione
del patrimonio apistico
e compravendita), deve essere comunicato nei termini stabiliti dalla legge regionale e provvisto di dichiarazione di provenienza e destinazione (Modello 4 o Allegato C del Manuale Operativo Anagrafe
Apistica), con certificazione sanitaria del
veterinario ufficiale.
1. Comunicazione annuale
degli apiari e degli alveari
allevamento
Cosa e come?
Perch?
Igiene dellallevamento
Cosa e come?
Perch?
igiene dellallevamento
Cosa e come?
Perch?
igiene dellallevamento
Cosa e come?
Perch?
pi volte nel corso dellanno per verificare lo stato sanitario delle api e della
covata, il regolare sviluppo delle famiglie in funzione del periodo stagionale
e la presenza di scorte sufficienti
igiene dellallevamento
Cosa e come?
Perch?
10
igiene dellallevamento
Cosa e come?
Perch?
11
igiene dellallevamento
Cosa e come?
Perch?
solo se necessario
12
Perch?
13
Cosa e come?
Perch?
18. consigliato luso dellescludi-regina: diminuisce la presenza di spore di batteri nel miele
14
Perch?
15
Cosa e come?
Perch?
16
Perch?
17
Cosa e come?
Perch?
18
Cosa e come?
Perch?
19
Lavorazione
Miele: stoccaggio dei melari in laboratorio
Cosa e come?
Perch?
20
Lavorazione
Cosa e come?
Perch?
melari, della smielatura, della decantazione, del confezionamento e del deposito del prodotto finito devono essere
adeguatamente puliti, mantenuti ad
una temperatura tra i 10C e i 30C e
con umidit non superiore al 65%
21
Lavorazione
Smielatura
Cosa e come?
Perch?
Le operazioni di disopercolatura,
32. Smielatore
22
33. Filtro
Lavorazione
Cosa e come?
Perch?
23
Lavorazione
Perch?
Lacqua oligominerale
(povera di sali) non altera le
caratteristiche chimico-fisiche
della propoli
24
Lavorazione
Cosa e come?
Perch?
25
Lavorazione
Perch?
Per questa tipologia di prodotti fare riferimento anche al manuale PPL Vegetali
26
Lavorazione
Idromele
Cosa e come?
Perch?
Per ottimizzare la
trasformazione
Per evitare contaminazioni
27
Lavorazione
Aceto di miele
Cosa e come?
Perch?
28
Lavorazione
Cosa e come?
Perch?
il periodo di decantazione
tenzione alle contaminazioni. Si raccomanda unispezione visiva dei contenitori al momento del confezionamento e
del prodotto al termine delle operazioni
45. Acetaia
29
Lavorazione
Polline
Cosa e come?
Perch?
47. Polline
30
Lavorazione
Cosa e come?
Perch?
umidit relativa
Il
congelamento/surgelazione (es.
polline fresco) pu essere fatto in
sacchetti o piccoli vasetti. E importante non interrompere la catena del
freddo
49. Polline
31
Lavorazione
Gelatina reale
Cosa e come?
Perch?
32
Lavorazione
Cosa e come?
Perch?
33
Confezionamento
Cosa e come?
Perch?
umidit <65%
quindi importante dotarsi di un igro-
54. Deumidificatore
34
Confezionamento
Cosa e come?
Perch?
56. Fondimiele
35
Confezionamento
Cosa e come?
Perch?
36
etichettatura e rintracciabilit
Cosa e come?
Perch?
PPL
Provincia
Numero di registrazione
61. Confezionamento ed
etichettatura
37
etichettatura e rintracciabilit
Miele
Cosa e come?
Perch?
liano
38
etichettatura e rintracciabilit
Cosa e come?
la disciplina metrologica regolamen-
Perch?
previsto dalla normativa
specifica Informazioni
obbligatorie sugli alimenti
Per una migliore
caratterizzazione
39
etichettatura e rintracciabilit
Polline
Cosa e come?
Perch?
essiccato o congelato
liano
L 30/06/2014
500 g
Polline essiccato
Azienda Ape regina
40
etichettatura e rintracciabilit
Cosa e come?
Perch?
ta da un codice numerico o alfanumerico (espresso come data di produzione, in giorno, mese, anno) non richiesto se indicato il TMC (Termine
Minimo di Conservazione) in almeno
mese e anno
Polline
congelato
Azienda Ape regina
500 g
Polline italiano
Prodotto potenzialmente
allergenico.
Consigli sulla conservazione:
il prodotto congelato pu essere consumato prendendo
la quantit giornaliera necessaria e riposizionandolo
in congelatore. Il prodotto
decongelato non pu essere ricongelato e deve essere
consumato entro 3 gg previa
conservazione in frigo a temperature 0-5 C
41
etichettatura e rintracciabilit
Cosa e come?
consigli sulla conservazione: il pol-
42
Perch?
Per una corretta conservazione
del prodotto
Per rispettare la normativa
sulletichettatura obbligatoria
etichettatura e rintracciabilit
Gelatina reale
Cosa e come?
Perch?
fresca o congelata
ta da un codice numerico o alfanumerico (espresso come data di produzione, in giorno, mese, anno) non richiesto se indicato il TMC (Termine
Minimo di Conservazione) in almeno
mese e anno
500 g
Gelatina fresca
Azienda Ape regina
43
etichettatura e rintracciabilit
Cosa e come?
Perch?
Informazioni facoltative:
paese di origine
data di produzione
etichetta nutrizionale: deve contene-
re dati dimostrabili
Gelatina congelata
500 g
44
etichettatura e rintracciabilit
Perch?
Propolmiel
Ingredienti:
miele millefiori 400 g
propoli (estratto molle) 100 g
Pu contenere tracce di lecitina
di soia o alcool
Quantit netta:
Dichiarazione nutrizionale:
500 g
45
etichettatura e rintracciabilit
Cosa e come?
il nome o la ragione sociale e la sede
Perch?
Per rispettare la normativa
sulletichettatura obbligatoria
dichiarazione
nutrizionale, tranne
i casi ai quali non si applica tale obbligo (vedi Allegato v del Reg Ce
1169/2011, punti 1, 9 e 19)
da un codice numerico o alfanumerico (espresso come data di produzione, in giorno, mese, anno) non richiesto se indicato il TMC (Termine
Minimo di Conservazione) in almeno
mese e anno
46
etichettatura e rintracciabilit
Aceto di miele
Cosa e come?
la denominazione di vendita: deve fi-
Perch?
Per rispettare la normativa
sulletichettatura obbligatoria
miele (tipo)
acqua
acidit minima 6%
quantit netta o nominale
il nome o la ragione sociale e la sede
Aceto
di miele
0,5 l
L 31/12/2014
TMC 31/2016
47
etichettatura e rintracciabilit
Idromele
Cosa e come?
Perch?
miele (tipo)
acqua
lievito
alcool minimo 10% volume
quantit netta o nominale
il nome o la ragione sociale e la sede
Idromele
Azienda Ape regina
48
0,75 l
Pulizia e sanificazione
Cosa e come?
Perch?
49
Pulizia e sanificazione
Piano di pulizia
Cosa e come?
Perch?
50
Pulizia e sanificazione
Perch?
idoneo copricapo
51
Pulizia e sanificazione
Perch?
52
Pulizia e sanificazione
disinfestazione
Cosa e come?
Perch?
53
Schede tematiche
Descrizione dei prodotti dellalveare
Piano di pulizia e sanificazione (esempio)
prodotti utilizzati nel piano di pulizia e sanificazione: come usarli
correttamente (esempio)
Formazione del personale
Registro trattamenti
Registro alimenti somministrati
Registro delle produzioni ai fini della rintracciabilit
Schede tematiche
Valore
Eccezioni
Zuccheri riduttori
65%
Tenore dacqua
21%
Saccarosio
5%
<0.1%
Sostanze minerali
<0.6%
Indice diastatico
Idrossimetilfurfurale (prodotto
dallossidazione del fruttosio)
<40 mg/kg
Conduttivit elettrica
0.8 mS/cm
Acidit libera
50 meq/kg
Schede tematiche
Schede tematiche
formazione operatori
Nominativo operatore
durata del
corso in ore
data corsi
formazione
Argomenti
trattati
Schede tematiche
disinfettante^
nome
commerciale
% di
diluizione*
t
acqua
tempo
di
contatto
DATA
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
NOTE
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
Detergente: da usare su superfici preventivamente pulite, serve a rimuovere lo sporco unto
(sgrassante o sapone)
^Disinfettante: serve ad eliminare i microrganismi patogeni - Da usare su superfici sgrassate
*% di diluizione: 5% = 500 ml in 10 lt di acqua; 10% = 1 lt in 10 lt di acqua
Schede tematiche
Intervento
pulizia*
detersione
pavimento
disinfezione^
Prodotto
Attrezzature
puliben
mocio
*Pulizia: rimozione dello sporco visibile con mezzi meccanici (acqua, straccio, scopa, carta a perdere, ecc.)
Detersione: rimozione dello sporco unto con detergente (anche detto sgrassante o sapone)
^Disinfezione: eliminazione dei microrganismi patogeni
calda (ideale da 25C a 45C, non oltre i 50C), secondo le proporzioni indicate dal produttore
Attendere che il prodotto faccia effetto (normalmente 5 minuti)
Risciacquare con acqua tiepida
Distribuire sulla superficie il prodotto disinfettante, preventivamente diluito in acqua secondo le
proporzioni e alle temperature indicate dal produttore
Attendere che il prodotto faccia effetto (normalmente 15/20 minuti per i sali di ammonio
quaternario, meno per i prodotti a base di cloro)
Risciacquare e lasciar asciugare
n.
ord
Data
prescrizione
G/M/A
Motivo del
trattamento
Specie
N tot
arnie
Contrassegno
individuale/
arnia
Tempo di
sospensione
Firma
leggibile
veterinario
curante
N.
lotto
Data inizio
trattamento
G/M/A
Data fine
trattamento
G/M/A
Fornitore
del
medicinale
(nome,
indirizzo)
N. conf.
residue o
quantit
Schede tematiche
Schede tematiche
Identificativo
apiari
Note
Schede tematiche
Data
Tipologia
miele/apiario
- alveari
corrispondenti
Lotto e
scadenza
Quantit
stimata nel
maturatore
Data
invasettamento
Controllo
visivo vasi
Note