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Abstract
The present study aims to assess how the empathy quotient, the feelings of
attachment and defense mechanisms are connected with the decision to be in favor
of organ donation. The topic is very challenging, since the gap between organs need
and willingness to donate them, can be bridged only by understanding the
importance that some variables take in individual choices. This research has been
attended by 140 people. The age gap among subjects supporting organ donation that
participated the survey, is between 18 and 76 years (average: 35,75; 12,61 Ds). The
control group was made-up by 40 not-supporting organs donation subjects, aged
between 18 and 75 years (average is 37.72 and the DS is 16, 92) which were also
examinated.
The results lead to a, certainly not definitive, conclusion that affect the manner of
emotional ties construction with attachment figures and the presence of empathy
and altruistic behavior. Those who have had an attachment figure, especially
maternal, and present without being neither iper-controlling nor intrusive,
affectionate and who is related to them with kindness without inhibiting the desire
for autonomy, have demonstrated their potential intention to donate organs. The
balanced behaviors and attitudes of attachment figures may in fact affect
individuals, determining their accompanying behavioral and arranging decisionmaking autonomy, the disinterested kindness toward others and their needs.
Parole chiave
Donazione organi, attaccamento, empatia, altruismo.
Introduzione
In tutto il mondo esiste una notevole discordanza tra la richiesta di organi per il
trapianto e la loro effettiva disponibilit, nonostante le pratiche per incentivare la
donazione si giovino della diffusione sempre pi capillare di informazioni corrette
sotto il profilo medico-scientifico e di approcci multidisciplinari relativi anche al
rilevante ambito psico-sociale della questione (Jowsey, Schneekloth, 2008).
Il presente lavoro intende valutare quanto il quoziente empatico, i vissuti
dattaccamento e i meccanismi di difesa si pongano in relazione con la scelta di
essere favorevoli alla donazione degli organi. La tematica di per s molto
impegnativa, dal momento che il divario esistente tra bisogno di organi e
disponibilit a donarli pu essere colmato solo comprendendo il peso che alcune
variabili assumono allinterno delle scelte che vengono fatte sul piano individuale.
Un altro ulteriore settore di indagine ha riguardato il quoziente empatico, che
rappresenta un aspetto non trascurabile della prospettiva psicologica individuale con
cui si guarda al tema della donazione. Lempatia in tema di donazione stata presa
in considerazione da diversi Autori (Rossi, 2004; Melchiorre, 2007) che hanno
rilevato come, nella coscienza empatica, la qualit peculiare della donazione
consista essenzialmente nella sua intenzionalit vicariante, perch il donatore
intende laltro nella sua alterit, coglie le condizioni che definiscono la situazione in
cui laltro consegnato, vede e comprende le potenzialit di crescita che possono
aiutarlo a conquistare anche il bene personale.
Altri studi e ricerche sulla donazione degli organi hanno generalmente
privilegiato gli aspetti medico-sanitari ed etico-legali del problema, al fine di
stabilire, sotto questultimo aspetto, in che modo il consenso del donatore poteva
essere espresso (iscrizione nella lista dei donatori, tessera del donatore) affinch la
sua volont fosse indiscutibile in merito; oppure se, essendo dovere morale di tutti
salvare le vita di unaltra persona, non fosse necessario un esplicito consenso.
Linteresse sociale verso la complessa questione scaturisce da intenti di matrice
etica e sanitaria, ma anche finalizzata ad incrementare la cultura della donazione
Metodo
Alla ricerca hanno preso parte 140 persone di ambedue i sessi, selezionate tra i
donatori volontari di sangue dellAVIS di Reggio Calabria. Let dei soggetti
favorevoli alla donazione di organi che hanno partecipato alla ricerca compresa
fra i 18 e i 76 anni (Media: 35,75; Ds 12,61), allo scopo di poter disporre di un
ampio ventaglio di situazioni affettivo-relazionali e di atteggiamenti/comportamenti
correlati ad esperienze personali differenziate. Sono stati inoltre esaminati 40
soggetti di et compresa tra i 18 e i 75 anni (Media 37,72 e la Ds 16, 92) non
disponibili alla donazione degli organi, che hanno costituito un gruppo di confronto.
Tutti i partecipanti allo studio sono stati valutati attraverso la somministrazione
di
tre
Bonding Instrument (Parker et al., 1979), il Response Evaluation Measure (REM71) nella sua versione italiana (Prunas et al., 2006). Da ultimo stata loro sottoposta
una scheda Socio-demografica.
Il primo questionario, volto a misurare il Quoziente di Empatia, stato
elaborato da Simon Baron-Cohen nel 2006 dopo gli incisivi studi da lui condotti
sulle aree cerebrali coinvolte nel c.d. circuito empatico, soprattutto nei soggetti
affetti da Disturbo Borderline della personalit, Psicopatia e Narcisismo. Lo
studioso definisce tali casi di Zero-negativo, perch risultano trovarsi al grado 0
della scala di empatia. Baron-Cohen ritiene che la capacit individuale di esercitare
empatia dipenda dalla reciproca interazione di fattori ambientali e biologico-
(convincimenti
morali,
ansie,
aspirazioni,
desideri,
sensazioni
di
il
distacco.
Il
control/overprotection
implica
invece
scelte e comportamenti.
Il Response Evaluation Measure (REM-71) nella sua versione italiana (Prunas,
Baio, Madeddu et alteri, 2006) Il REM-71 un questionario self-report composto da
71 item di cui 66 volti a valutare 21 meccanismi di difesa, 4 item neutri e un item
lie; al soggetto viene richiesto di rispondere a ciascuna affermazione indicando il
grado con cui essa possa considerarsi rappresentativa del suo modo di essere negli
ultimi mesi, servendosi di una scala Likert a 9 punti (in cui 1 corrisponde al
massimo disaccordo e 9 al massimo accordo). Allo scopo di familiarizzare con il
sistema di risposta, vengono inoltre proposte due affermazioni neutre nella prima
pagina del questionario.
Le affermazioni attengono ai modi di atteggiarsi e di comportarsi del soggetto
in situazioni che lo coinvolgono direttamente, riguardando il suo mondo interiore e
le modalit di reazione ad eventi spiacevoli, a delusioni, a problemi di salute (veri o
presunti) e a tutte quelle situazioni della vita quotidiana, familiare o professionale,
con cui ci si misura durante lesistenza, e che coinvolgono le risorse del soggetto e i
suoi meccanismi di difesa. Freud aveva interpretato i meccanismi di difesa come
funzioni dellIo del soggetto, chiamate in causa per proteggerlo dalle richieste
istintuali eccessive dellES o da quelle tendenze pulsionali avvertite come
pericolose. Questi meccanismi si creano durante let infantile quando soprattutto il
mondo interiore, pi di quello esterno, prospetta minacce, rappresentate
generalmente da impulsi sessuali e aggressivi. In questo caso, il soggetto ricorre a
strategie appropriate che hanno lo scopo di evitargli ansie e angosce, percepite come
rischiose per la propria sicurezza. I meccanismi di difesa, che possono spaziare
dalla negazione/rimozione allatteggiamento umoristico e
sdrammatizzante,
Risultati
Lanalisi al PBI nella sezione relativa alla care e allover protection mostra
valori superiori alla media allinterno del gruppo dei soggetti potenziali donatori di
organi e una differenza statisticamente significativa ( p= 0,008) con il gruppo di
controllo dei non donatori.
Il dato permette di giungere ad una conclusione, di per s certo non definitiva,
ma che riguarda le modalit di costruzione dei legami affettivi con le figure di
attaccamento e la presenza di atteggiamenti empatici e altruistici. La teoria
dellattaccamento di Bowlby ha concettualizzato in modo efficace la tendenza
dellessere umano a strutturare solidi legami affettivi con particolari persone e ha
attribuito alle esperienze di attaccamento positive e felici lo sviluppo normale di
soggetti capaci di misurarsi e commisurarsi con il mondo esterno in maniera
concreta ed empatica. In effetti, lanalisi dei dati della ricerca porta a confermare
questa correlazione.
Tra i soggetti coinvolti, coloro che hanno avuto una figura di attaccamento,
soprattutto materna, presente senza essere ipercontrollante e invadente, affettuosa e
premurosa, accogliente, dolce e sensibile, che si relazionata con loro con
amorevolezza senza inibirne il desiderio di autonomia, hanno manifestato il loro
potenziale intendimento di donare gli organi. I comportamenti e gli atteggiamenti
equilibrati delle figure di attaccamento potrebbero infatti influire sugli individui,
determinando il loro corredo comportamentale e disponendoli allautonomia
decisionale, alla premura disinteressata verso laltro e i suoi bisogni.
Altri soggetti non hanno dimostrato disponibilit alla donazione degli organi,
ma il tenore delle loro risposte non pu suggerire conclusioni affrettate, nel senso
che non si pu evidentemente ritenere che la loro posizione in merito discenda dalla
strutturazione di legami affettivi deprivati e negativi con le figure di attaccamento,
dal momento che molte variabili di carattere oggettivo e ambientale possono
intervenire ad influenzare il soggetto nel momento stesso in cui fornisce le risposte
alle prove somministrate. Si pu pensare comunque che se un individuo avverte i
Discussione
Lunico dato che emerge dalla ricerca che il gruppo dei soggetti donatori ha
avuto nel corso dellinfanzia un accudimento empatico maggiore rispetto al gruppo
dei non donatori. Riguardo allorganizzazione dei meccanismi di difesa e del
quoziente empatico non sono emerse differenze significative tra i due gruppi. Da
questo risultato non si segnalano differenze nellorganizzazione dellIo e nel
potenziale empatico dei due gruppi esaminati, bens una differenza nei vissuti di
accdimento che, nei soggetti donatori, sembra avere gettato le basi di un tipo di
relazione interpersonale basata sulla fiducia e sul sentimento di base sicura
(Bowlby, 1989). Quanto tale nucleo di attaccamento con la fiducia che da esso
scaturisce possa predisporre alla donazione di organi resta sicuramente un tema da
approfondire.
Ci sembra opportuno, a questo punto, richiamare il lavoro di Trabucco (2001),
secondo il quale le resistenze individuali alla donazione degli organi deriverebbero
da varie motivazioni, tra cui assumono un ruolo prevalente la negazione della
morte, che ingenera angoscia e dolore, a cui si associano le idee del forte vissuto di
menomazione al pensiero di essere privati dei propri organi e dellattaccamento
allintegrit dellimmagine corporea attuale; le convinzioni religiose, come il
cristianesimo per cui il credente confida nella resurrezione in cui ciascuno
riprender il proprio corpo, o la credenza nella reincarnazione; legoismo
individuale che non concede nulla di s agli altri; lidea latente di immortalit che si
unisce allo stupore, allorquando viene diagnosticata una malattia, della scoperta
della propria condizione di vulnerabilit (Trabucco, 2001, p. 194ss).
esperienze
pregresse);
sociale
(informazione,
comunicazione,
Bibliografia
Baron-Cohen, S., (2011). The Science of Evil. On the Empathy and the Origins of
Cruelty, New York: Basic Books, ( trad. it. La scienza del male. Lempatia e
le origini della crudelt, Milano: Cortina ed., 2012).
Cicognani, E., (1999) Chi diventer donatore di organi? Uno studio sulle
determinanti dei comportamenti di salute altruistici, in Psicologia della
Salute, n. 3-4, p. 114.
Jowsey, S. G., & Schneekloth, T. D., (2008). Psychosocial factors in living organ
donation: clinical and ethical challenges. Transplantation Reviews, 192-195.
Parker, G., Tupling, H., and Brown, L.B. (1979) A Parental Bonding Instrument.
British Journal of Medical Psychology, 52, 1-10.
Prunas, A., Baio, A., Pozzoli, S., Cioffi, G., Madeddu, F. (2006). La versione italiana
della Response Evaluation Measure-71 (REM-71): risultati preliminari.
Ricerche di Psicologia, 4:75-92.
Rossi, B. (2004). Leducazione dei sentimenti. Prendersi cura di s, prendersi cura
degli altri. Milano: Unicopli.
Media
Deviazione
Standard
2.16
0.91
9.01
0.003**
Comprendeva i miei
problemi e le mie
difficolt
2.24
0.91
7.85
0.006**
2.57
0.78
6.93
0.009**
Le piaceva che io
prendessi da me le mie
decisioni
1.10
0.99
7.18
0.008**
2.21
0.92
6.41
0.01*
2.29
0.95
4.50
0.03*
Mi permetteva di
decidere da solo (da
sola) ci che mi
riguardava
1.20
0.99
9.41
0.003**
1.89
0.88
7.28
0.008**