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La presente pubblicazione stata ideata e realizzata dalle aziende del settore Quadri bassa tensione dellAssociazione
Energia di Confindustria - ANIE (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche).
Argomento principale della brochure lanalisi della nuova Norma CEI EN 61439 sui quadri elettrici di bassa tensione.
La precedente serie di Norme (CEI EN 60439) stata ristrutturata in modo sostanziale e sono state introdotte modifiche sia dal punto di vista editoriale sia tecnico.
Nel testo inizialmente si evidenziano le modifiche introdotte nella nuova Norma, come ad esempio alcune nuove
definizioni e nuove prove da effettuare. Viene fatta poi unanalisi completa di tutte le Norme, decreti e leggi che si
applicano ai quadri di bassa tensione.
Successivamente si passa ad analizzare le varie tipologie di quadri e si evidenziano le caratteristiche da considerare
in fase di progettazione del quadro.
Chiudono la pubblicazione un capitolo sui ruoli e le responsabilit dei soggetti che hanno a che fare con i quadri ed
una rassegna delle FAQ pi frequenti.
Si ringrazia per il contributo dato alla realizzazione della brochure tutta la Commissione Tecnica Quadri BT.
Indice
Introduzione: Il Quadro Elettrico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
1. EVOLUZIONE NORMATIVA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
1.1
1.2
1.3
Validit certificazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
1.4
2. TIPOLOGIE DI QUADRI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
2.1
25
Generalit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
Ambiente EMC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
3.7
3.8 Accessibilit: chi e con quali limiti deve accedere ai componenti installati in un quadro . . . . . . . . . . 30
3.9
Il Committente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
Il Costruttore di macchine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
Il Verificatore elettrico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
5. FAQ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
Nel tempo la concezione e luso del quadro elettrico hanno subito notevoli evoluzioni; dalla realizzazione basata
sullesperienza di ciascuna azienda negli anni Sessanta, allo sviluppo di configurazioni standard realizzate con un
numero limitato di componenti negli anni successivi.
La definizione di una gamma limitata, pur rispondendo alle esigenze di allora, era comunque carente per vari aspetti, che proprio in quegli anni iniziavano ad essere pressanti. Anche dal punto di vista della sicurezza sono stati fatti
sicuramente molti progressi.
Questo processo stato supportato da una sempre pi stretta collaborazione tra costruttori e utilizzatori, inteso nel
senso pi ampio della parola cio impegnati in una cooperazione per un miglioramento continuo.
Il confluire di esperienze maturate nel tempo, di esigenze sempre pi diversificate, ha spinto i costruttori a proporre
sistemi per realizzare quadri di distribuzione sia in kit sia di tipo modulare.
La disponibilit del numero di soluzioni proposte permette una notevole variet di tipologie di quadri, sempre pi
performanti e realizzati/realizzabili con componenti di serie. Questa evoluzione stata possibile grazie al continuo
impegno dei costruttori nel realizzare le varie tipologie di carpenterie, componenti ed accessori, tali da comporre
un sistema flessibile e sicuro.
Il risultato di questo processo evidente e offre una rilevante moltiplicazione delle possibilit di installazione.
Oggi sul mercato possibile individuare quadri in unampia scelta di dimensioni, equipaggiabili con una vasta serie
di accessori per facilitarne sia il cablaggio e il montaggio, sia la manutenzione. Limpiego di tali accessori permette
di ottenere eccellenti prestazioni e vantaggi, riducendo gli errori di assemblaggio e aumentando la sicurezza per gli
utilizzatori e i committenti.
I futuri progetti saranno sempre pi focalizzati sullo sviluppo della sicurezza degli impianti elettrici tutelando gli
utilizzatori e lambiente circostante. Le aziende produttrici di quadri con questo elevato standard di tecnologia e
sicurezza offrono gi agli installatori e utilizzatori soluzioni di quadri con specifiche caratteristiche per particolari
applicazioni e ambienti, come pure quelli a tenuta allarco interno (vedi guida CEI 17-86), sistemi di cablaggio rapido
e sicuro, con un risparmio notevole dei tempi dinstallazione.
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Inoltre necessario sottolineare la combinazione sicurezza-servizio nei quadri attuali: lintroduzione di forme di
segregazione e partizione in unit funzionali nei quadri elettrici permette laccesso e la manutenzione anche sotto
tensione.
Un altro elemento importante porta il quadro elettrico ben oltre il ruolo di puro contenitore meccanico di dispositivi
di protezione e similari. Ora possibile uninterazione di monitoraggio e controllo con il sistema di distribuzione non
solo con il comando manuale su una serie di interruttori con intervento diretto delluomo, ma anche attraverso una
visualizzazione e comando remoti di tutto il sistema. In questottica, esistono gi quadri elettrici intelligenti con supervisione di parametri energetici, autodiagnosi e proiettati verso il risparmio energetico e al rispetto dellambiente:
questa e sar sempre pi la vera differenza.
Il quadro elettrico non quindi solo carpenteria atta a contenere le apparecchiature elettriche, ma un sistema costituito dal supporto meccanico, da sistemi di distribuzione e da apparecchiature elettriche di protezione, comando
e segnalazione, interconnesse elettricamente con lo scopo di adempire le funzioni richieste dallimpianto elettrico
nel quale inserito.
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1. Evoluzione normativa
1.1 Dalla Norma IEC/EN 60439 alla Norma IEC/EN 61439
- La norma ha cambiato nome (numerazione internazionale) ed diventata IEC 61439. Questa scelta stata
fatta soprattutto per segnare un forte cambiamento rispetto alla serie attuale che, nel giro di qualche anno,
sar completamente sostituita.
- Il progetto di ristrutturazione della serie delle norme relative alle varie tipologie di Quadri Elettrici BT ha visto
linizio nel corso del 1998.
- Gli obiettivi iniziali per lavvio del nuovo lavoro erano quelli di:
avere una struttura pi snella della norma ed una maggior leggibilit delle relative clausole;
superare la difficolt della definizione di AS (apparecchiature di serie - quadri completamente provati) ed ANS
(apparecchiature non di serie - quadri parzialmente provati), soprattutto su richiesta dei paesi del Nord Europa,
dove la struttura del mercato differente e lapplicazione di questi concetti risulta pi complessa.
- Per quanto riguarda lapplicazione in Italia, a gennaio 2010 sono state pubblicate le due norme CEI EN 61439-1 e -2,
mentre le parti successive - equivalenti a quelle attuali - saranno pubblicate negli anni a seguire con una previsione di fine nel corso del 2012: ci significa che - fino ad allora - per i prodotti trattati nelle parti 2-3-4-5 della
norma attuale il riferimento resta la norma CEI EN 60439-1.
- in corso il progetto di redazione di una Guida IEC TR 61439-0. Tale parte -0 dovr costituire essenzialmente:
un supporto alla specificazione dei quadri in funzione delle esigenze installative ambientali e di prestazioni
e, ove applicabile;
una sorta di guida allutilizzo della norma stessa.
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60439-X
61439-1
Regole generali (2009)
61439-2
Quadri di potenza (2009)
61439-3
Quadri di distribuzione (2011)
61439-4
Quadri per cantiere (2012)
61439-5
Cassette per distribuzione in cavo (2001)
61439-6
Condotti sbarre (2011)
Limiti di sovratemperatura;
Propriet dielettriche;
Tenuta al cortocircuito;
Efficienza del circuito di protezione;
Distanze di isolamento;
Funzionamento meccanico;
Grado di protezione.
Sulla base di quanto scritto in precedenza, le 7 prove della tabella di sinistra non dovranno essere ripetute
perch considerate valide quelle eseguite secondo la CEI EN 60439-1, purch soddisfino anche le prescrizioni
contenute nella nuova norma.
Nota: nel caso di involucri vuoti gi conformi alla norma EN 62208 non necessario ripetere le prove previste al punto 1 (robustezza dei materiali).
14 |
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Quindi, in altre parole e per meglio chiarire quanto - di fatto - gi valido ai fini della vecchia norma, la responsabilit
della certificazione (o verifica di conformit) del quadro secondo la norma CEI EN 61439-1/2 in carico al costruttore del quadro (o anche assemblatore), il quale pu (e deve) avvalersi delle informazioni relative alle verifiche
eseguite sul progetto del quadro (o sistema) originale da parte del costruttore originale.
Nel caso in cui costruttore originale e costruttore del quadro coincidano, tutte le verifiche sono naturalmente a carico
del costruttore del quadro stesso.
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CARATTERISTICHE DA VERIFICARE
ARTICOLI O
PARAGRAFI
OPZIONE DELLA
VERIFICA EFFETTUABILE
VERIFICA
MEDIANTE
PROVE
VERIFICA
MEDIANTE
CALCOLI
VERIFICA
MEDIANTE
REGOLE DI
PROGETTO
10.2
10.2.2
SI
NO
NO
10.2.3
SI
NO
NO
Stabilit termica
10.2.3.1
SI
NO
NO
10.2.3.2
SI
NO
NO
10.2.3.3
SI
NO
NO
10.2.4
SI
NO
NO
Sollevamento
10.2.5
SI
NO
NO
Impatto meccanico
10.2.6
SI
NO
NO
Marcatura
10.2.7
SI
NO
NO
CARATTERISTICHE DA VERIFICARE
ARTICOLI O
PARAGRAFI
OPZIONE DELLA
VERIFICA EFFETTUABILE
VERIFICA
MEDIANTE
PROVE
VERIFICA
MEDIANTE
CALCOLI
VERIFICA
MEDIANTE
REGOLE DI
PROGETTO
10.3
SI
NO
NO
10.4
SI
SI
SI
10.5
10.5.2
SI
NO
NO
10.5.3
SI
SI
SI
10.6
NO
NO
SI
10.7
NO
NO
SI
10.8
NO
NO
SI
Propriet dielettriche:
10.9
10.9.2
SI
NO
NO
10.9.3
SI
NO
SI
Limiti di sovratemperatura
10.10
SI
SI
SI
10
Tenuta al cortocircuito
10.11
SI
SI
SI
11
10.12
SI
NO
SI
12
Funzionamento meccanico
10.13
SI
NO
NO
Nota: nel caso di involucri vuoti gi conformi alla norma EN 62208 non necessario ripetere le prove previste al punto 1 (robustezza dei materiali).
Ad esempio:
per la verifica dei limiti di sovratemperatura, il calcolo - mediante lapplicazione della norma CEI 17-43 - non
applicabile per correnti nominali superiori a 1600 A (per quadri a pi colonne), come metodo esclusivo e alternativo alle prove di laboratorio;
per la verifica della tenuta al cortocircuito, se si verificano tutte le condizioni riportate allinterno della tabella 13
della norma, si pu procedere con la verifica delle sole regole di progetto.
1.4.4 Lallegato C
Nella nuova norma si cercato di dare maggiore enfasi al rapporto contrattuale che si instaura tra il committente
(o, in sua vece, il progettista) ed il costruttore del quadro, pubblicando lallegato C (di cui si vedranno alcuni esempi
applicativi nel seguito del documento).
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impianto.
Dichiarazione di
Punto di contatto tra DM 37/08 e quadro elettrico possiamo viceversa individuarlo nel-
Conformit apposita-
mente predisposto
linstallatore deve riportare anche i quadri installati nellimpianto, con (se possibile)
dal DM 37/08
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Lormai scontata
e stretta parentela tra
leggi, direttive europee
e norme tecniche
continua a valere per
ogni tipo di componente, quadro elettrico compreso
Esempio di targhetta
- Elettroquadri Spinelli
- N1475-97/879 AS
- Norma CEI EN 61439-2
- 5 maggio 2009
In
63A
50Hz
Ue
230/400V
Circuiti
In (A)
32 25 10 10
Icw
50 kA
IP2XC
Il costruttore del quadro deve redigere e conservare il relativo fascicolo tecnico ove sono raccolte le documentazioni, gli schemi, i calcoli, i fogli di montaggio, il rapporto di collaudo e ogni altro supporto tecnico utilizzato per la
costruzione a regola darte del manufatto.
Il tutto deve essere disponibile ed esibibile dal quadrista per almeno dieci anni, nel caso lautorit giudiziaria o altri
Enti abilitati dovessero richiederlo.
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Ancora da pubblicare
IEC 61439-3: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa
tensione. Parte 3: Quadri di distribuzione (sostituisce la IEC 60439-3);
IEC 61439-4: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa
tensione. Parte 4: Quadri per cantiere (sostituisce la IEC 60439-4);
IEC 61439-5: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa
tensione. Parte 5: Cassette per distribuzione in cavo (sostituisce la IEC 60439-5);
IEC 61439-6: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa
tensione. Parte 6: Condotti sbarre (sostituisce la IEC 60439-2).
Norme addizionali
CEI EN 50274: Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa
tensione - Protezione contro le scosse elettriche. Protezione dal contatto diretto
accidentale con parti attive pericolose;
CEI EN 62208: Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione
e di manovra per bassa tensione - Prescrizioni generali.
Il precedente zero
diventa uno e la
norma sui condotti
sbarre diventer la
nuova parte sesta,
prima era la seconda
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Equipaggiamento elettrico
CEI EN 60204
Impianto
DM 37/08
CEI 23-51
Quadro impianto
Direttive BT,
Direttive EMC
Quadro macchina
Direttive BT,
EMC
e Macchine
IEC 61439
CEI 23-51
IEC 61439
Direttiva macchine
(Direttiva EMC)
Macchina
Anche la 61439 si applica
a tutti i quadri: dimpianto (cabina,
distribuzione, ecc.) e di macchina (automazione, processo, ecc.).
22 |
Il quadro a bordo
macchina deve come
sempre rispondere,
sia alla CEI EN 60204,
che alla nuova 61439-1,
che un completamento della prima
per quanto attiene
a corto circuito e
sovratemperature
2. TIPOLOGIE DI QUADRI
Sono di seguito elencate le macrofamiglie dei quadri elettrici di BT
la cui tensione nominale contenuta al di sotto di 1000 V ac (1500
V dc); le modalit di suddivisione possono essere date dal livello di
potenza del quadro stesso, e dalla specifica applicazione per la quale
il quadro stato concepito.
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CORRENTE
NOMINALE
CONDUTTORI
FLESSIBILI
SEZIONI
SEZIONI
Min
A
Max
Min
mm2
Max
mm2
0,75
1,5
0,5
1,5
2,5
0,75
2,5
10
2,5
0,75
2,5
13
2,5
0,75
2,5
16
1,5
20
1,5
25
2,5
1,5
32
2,5
10
1,5
40
2,5
10
16
63
25
16
80
10
35
10
25
100
16
50
16
35
125
25
70
25
50
160
35
95
35
70
200
50
120
50
95
250
70
150
70
120
315
95
240
95
185
Se i conduttori esterni sono connessi direttamente agli apparecchi incorporati, sono valide le sezioni indicate
nelle corrispondenti specifiche. Nei casi in cui sia necessario prevedere conduttori diversi da quelli specificati
in Tabella, si deve stabilire un accordo particolare tra il costruttore del QUADRO e lutilizzatore.
Lo spazio disponibile per il cablaggio deve permettere una corretta connessione dei conduttori esterni e, nel caso di
cavi multipolari, la divaricazione delle relative anime evitando che gli stessi possano essere sottoposti a sollecitazioni
che possano ridurre la loro normale durata di vita.
Le aperture di entrata dei cavi, le piastre di chiusura, ecc., devono essere previste in modo che, con i cavi convenientemente installati, siano assicurate le misure di protezione contro i contatti ed il grado di protezione stabiliti.
Ci comporta la scelta di elementi di entrata dei cavi adatti allapplicazione indicata dal costruttore del quadro.
28 |
In caso di armadi in batteria buona regola suddividere gli stessi in pi parti di dimensioni e peso minori e quindi
pi facilmente movimentabili considerando la massima dimensione trasportabile sullautomezzo soprattutto in
altezza, la dimensione delle eventuali aperture presenti sul luogo di installazione per il passaggio del quadro e
prevedendo anche eventuali accessori per la movimentazione come golfari di sollevamento, rulli di scorrimento e
zoccoli sollevabili con transpallet. In relazione al peso del quadro, bisogna verificare che i sistemi di sollevamento
e movimentazione disponibili siano compatibili con la massa effettiva del quadro onde evitare danneggiamenti o
situazioni pericolose per gli addetti. Il peso va dichiarato se supera i 30 Kg.
Riguardo alle dimensioni esterne del quadro consigliabile, soprattutto se installato in luoghi angusti o di passaggio,
verificare che non esistano impedimenti alla completa apertura di porte e pannelli.
Il costruttore deve specicare nei suoi documenti o cataloghi le eventuali condizioni particolari per linstallazione,
e fornire indicazioni relative a:
- Sollevamento: posizionamento dei golfari e delle funi di sollevamento in relazione alle
dimensioni e al peso massimo sollevabile;
- Messa in servizio: ad esempio la pulizia interna dei quadri, la verifica dei serraggi di apparecchiature,
morsetti e sistemi barre, eventuali regolazioni di apparecchiature di protezione, la connessione e lancoraggio
dei conduttori di alimentazione e delle linee in uscita;
- Istruzioni per la manutenzione con indicazione, se necessario, sullestensione e la frequenza della manutenzione raccomandata.
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Nota:
Ambiente A, riferito a reti, luoghi e impianti non pubblici o industriali a bassa tensione, comprese le sorgenti
ad alto disturbo; per luoghi industriali si intendono installazioni caratterizzate da una o pi delle seguenti condizioni:
- apparecchi industriali, scientifici e medici, per es. con presenza di macchine utensili;
- carichi fortemente induttivi o capacitivi soggetti a frequenti commutazioni con correnti
e i campi magnetici associati elevati.
Ambiente B, riferito a reti pubbliche a bassa tensione quali luoghi e impianti domestici, commerciali e dellindustria
leggera; le installazioni comprese in questa classificazione sono ad esempio:
- propriet residenziali, per es. case, appartamenti;
- punti vendita, per es. negozi, supermercati;
- locali professionali, per es. uffici, banche;
- aree di intrattenimento pubblico, per es. cinema, bar, discoteche;
- postazioni allaperto, per es. stazioni di servizio, parcheggi, centri sportivi;
- locali per lindustria leggera, per es. officine, laboratori, centri di servizi con esclusione delle sorgenti
ad alto disturbo, quali saldatrici ad arco.
A completamento delle condizioni normali di servizio, la norma CEI EN 61439-1 prevede che i quadri possano funzionare anche in condizioni differenti, denominate condizioni speciali di servizio riportate nel paragrafo 7.2.
Tali condizioni, che richiedono particolari accorgimenti sia progettuali sia realizzativi, devono sempre essere
oggetto di un accordo particolare tra il costruttore del quadro e lutilizzatore, il quale deve informare il costruttore
del quadro nel caso in cui esistano queste condizioni eccezionali di servizio.
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Nel caso di installazione sulla porta o sulle superfici laterali di interruttori di manovra, strumenti di misura, pulsanti e
lampade di segnalazione occorrer utilizzare componenti che abbiano un grado di protezione - sempre dichiarato dal
costruttore - uguale o superiore a quello dellinvolucro, in caso contrario, il quadro assumer il grado di protezione del
componente avente grado di protezione inferiore.
Il grado di protezione IP non fornisce alcuna indicazione in merito alla resistenza agli urti. per questo che, essendo
questa una caratteristica fondamentale per la protezione dei componenti interni, pur non essendo prevista come
caratteristica di progetto, la tenuta meccanica agli urti (IK) stata integrata nellallegato.
Lobiettivo comunque quello, attraverso apparecchiature caratterizzate da grado di protezione alle sollecitazioni
meccaniche codici IK, di effettuare una corretta scelta della robustezza dellinvolucro di un quadro atto a soddisfare
un reale e preciso bisogno.
La norma IEC 62262 (in Italia CEI EN 62262-classificazione CEI 70-4) definisce il codice IK caratterizzante lattitudine, in
generale, di un involucro alla resistenza meccanica agli urti su tutti i lati. Il gruppo numerico caratteristico del codice
IK rappresenta un valore di energia di impatto come indicato nella tabella seguente:
Codice IK - IK code
Energia di impatto in Joule
IK00
IK01
IK02
IK03
IK04
IK05
IK06
IK07
IK08
IK09
IK10
0,15
0,2
0,35
0,5
0,7
10
20
Da sottolineare che il codice IK assegnato ad un involucro non viene messo in relazione con lo spessore delle lamiere
di cui costituito o con la rigidit meccanica dello stesso, ma sulla base di una prova di laboratorio.
Riportiamo alcuni esempi installativi ed il relativo codice IK:
Locali tecnici
07
Corridoi Negozi
08
Officina Laboratori
10
32 |
Per una manutenzione pi approfondita pu rendersi necessario laccesso ad una singola unit funzionale in posizione di sezionamento mentre il resto dei componenti resta sotto tensione, lallegato definisce quali caratteristiche
progettuali debba avere il quadro e consiglia lutilizzo di barriere interne e la separazione delle unit funzionali.
Si arriva poi al livello di accessibilit massima dove dovr essere possibile laggiunta di ulteriori unit funzionali
senza dover togliere tensione.
In questo caso, oltre agli schermi di segregazione interni, anchessi classificati e definiti nelle forme di segregazione,
potr essere necessario prevedere apparecchi sezionabili nella realizzazione di base e quantomeno il posizionamento e collegamento delle parti fisse degli stessi in modo da poter poi effettuare gli allacciamenti alle linee esterne
ed aggiungere gli interruttori senza dover accedere al sistema sbarre principale.
Va da s che il livello di accessibilit, pur non essendo definito normativamente, va di pari passo con la necessit di
continuit di servizio di cui limpianto ha bisogno, inutile prevedere un livello di accesso elevatissimo per un quadro
che non alimenta carichi di massima priorit e dove i tempi di attesa per uneventuale riparazione fuori tensione
non creino particolari problematiche di produzione e/o di scurezza delle persone.
Criteri principali
Criteri secondari
Forma
Forma 1
Forma 2A
Forma 2B
Forma 3A
Forma 3B
Forma 4A
Forma 4B
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La forma 2 permette di raggiungere un livello minimo di sicurezza per le operazioni di manutenzione preventiva che
si effettuano mediamente una volta allanno e che consistono per lo pi in unispezione visiva, uneventuale pulizia
interna ed il controllo degli eventuali interblocchi presenti.
La forma 3 offre un livello di protezione maggiore e permette di poter lavorare su una singola unit funzionale senza
correre il rischio di entrare in contatto con le parti in tensione delle unit funzionali adiacenti. possibile abbinare
questa caratteristica ai quadri di distribuzione che alimentano carichi importanti legati alla produzione industriale.
La forma 4 in generale la caratteristica specifica per i quadri direttamente a valle dei trasformatori MT/BT che
dunque sono lelemento di base di tutto limpianto o per i quadri di controllo di partenze motore di processi
industriali che richiedono una continuit di servizio estrema.
Su queste tipologie di quadri pu essere necessario aggiungere o sostituire delle unit funzionali in tempi ridottissimi senza dover togliere tensione.
Per quanto riguarda i quadri di cui sopra generalmente consigliata la lettera aggiuntiva B per ottenere un maggiore livello di sicurezza.
Se consideriamo quanto precedentemente indicato, gi adesso per un quadro di distribuzione principale per interno
e generalmente posizionato in locali tecnici dedicati, si dovrebbe richiedere una forma di segregazione adeguata al
livello di continuit di servizio che si vuole garantire (maggiore il livello di continuit di servizio richiesto e pi alta
dovr essere la forma di segregazione).
Esempio applicativo:
supponiamo ora di dover indicare su un allegato BB della norma
CEI EN 61439-2, equivalente allallegato C generico nella parte 1, le
caratteristiche in precedenza trattate relative ad un quadro Power
Center posizionato in una cabina di trasformazione MT/BT, collegato
al trasformatore attraverso un condotto sbarre prefabbricato.
Prescrizioni
da riportare
Note
Interno: IP3X
e lingresso di liquidi
IK08
Non previsto
Severit di prova A
34 |
Prescrizioni
da riportare
Note
Resistenza
anticondensa
ambiente corrosivo
campi elettrici e magnetici intensi
funghi
piccoli animali
2400x600x2000
1850kg
Condotto sbarre
pericoli di esplosione
vibrazioni e scosse intense
inondazioni
Dimensioni massime esterne e massa
Dallalto
Rame
800x600x2000
1000kg
gru
Dettagli sullimballaggio
Gabbia in legno
utilizzo di celle
per ogni unit o
gruppo funzionale
Barriere ed
involucri
Forma di segregazione
Forma 4b
| 35
4.1 Il Committente
Il committente normalmente il Cliente, che acquista ed utilizza il quadro richiesto e la relativa installazione.
la figura che commissiona il lavoro, indipendentemente dallentit o dallimporto dellimpianto elettrico, allinterno
del quale si inserisce il quadro elettrico.
La responsabilit del committente di tipo amministrativo e fiscale.
Nel caso non disponga di maestranze proprie, dovendo intervenire sul proprio impianto per modificare, installare ex
novo o modificare uno o pi quadri elettrici, il committente dovr scegliere sul mercato unimpresa installatrice tra
quelle abilitate. A una di esse affider lintervento e da questa ricever a fine lavori la Dichiarazione di Conformit
secondo il DM 37/2008 che ha sostituito la legge 46/90.
36 |
Se limpianto che ospiter il quadro supera i limiti dimensionali previsti dal DM 37/08 (impianto complesso) quanto
detto deve essere preceduto dal progetto di un professionista iscritto al relativo Albo professionale.
A lui il committente chieder di redigere un elaborato datato e firmato, che sar il progetto complesso di quelloperazione. A tale documento dovr attenersi linstallatore, compresa linstallazione del quadro, che realizzer direttamente o commissioner ad un quadrista fornitore. A fine lavoro il committente ricever la Dichiarazione di Conformit dallinstallatore, comprensiva del progetto e dellelenco componenti installati, tra i quali il quadro.
TIPO
IMPIANTI
CIVILI E
DOMESTICI
PORTE E
CANCELLI
AUTOMATICI
Legge
46/90
e DPR
447/91
DM
37/08
Continua
ad
applicarsi
a tutti gli
impianti
Si applica
anche a
questi
impianti
DI
CANTIERE
Si
applicano
agli
impianti
di
fornitura
elettrica
TELEFONICI
E
ALLAPERTO
Non si
applicano
a questi
impianti
TUTTI GLI
ALTRI
IMPIANTI
Si
applicava ai
soli impianti
domestici
Si applica
a tappeto
in tutti gli
ambienti
Il nuovo DM 37/08
estende la precedente
legge 46/90 a tutti
gli ambienti e a due
macchine particolari:
Cancelli e porte
automatiche
Oltre alla Dichiarazione dellimpianto, la ditta installatrice consegner al committente anche i fascicoli duso e
manutenzione relativi ai dispositivi forniti con il quadro: gli interruttori e sezionatori, gli eventuali apparecchi di
ventilazione e le schede elettroniche di regolazione e di processo, le modalit di comando e protezione, ecc.
Il committente, che prende in carico il tutto, dovr eseguire personalmente o demandare alle proprie maestranze
tali procedure, compresi i controlli periodici funzionali ad una corretta manutenzione.
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posita Dichiarazione di Conformita), per gli impianti complessi il progetto dellimpianto disegnato e redatto nei
minimi termini, per esempio secondo la Guida CEI 0-2, con schemi topografici, uni-multipolari, funzionali, relazioni e
ovviamente i calcoli di dimensionamento.
Sparito il limite di
1,5 kW per impianti speciali, la novit
sostanziale riguarda
lobbligo in tutti i casi
di supero dei 6 kW impegnati e in particolare:
per unit abitative
anche TT
Per unit produttive
(terziario e industriale
TT o TN)
Questa potenza
detta anche:
potenza di progetto o
potenza massima
impiegabile
In ogni caso non si richiede che il quadro elettrico, presente sia nel progetto sia nellimpianto, debba essere singolarmente e dettagliatamente progettato giacch il suo volume interno alla carpenteria per definizione non fa parte
dellimpianto e dunque non rientra nel campo dazione del DM 37/08. Come dire che per il quadro in questo caso
prevale la sua natura di apparecchiatura unica, seppure multicomponente.
In sostanza il compito del progettista dellimpianto elettrico non comprende linterno del quadro ma si arresta alle
linee dingresso (normalmente il montante di potenza e gli altri cavi di segnale e di controllo) per riprendere poi dalle
uscite dei cavi a valle, fino a giungere al quadro successivo, ai carichi o agli altri servizi terminali.
Dunque sullo schema elettrico dellimpianto i quadri compariranno come semplici nodi di diramazione, in genere
disegnati come anonimi simboli, con un valore pi logistico e topografico che tecnico.
Ovviamente il progettista elettrico deve indicare nel progetto le caratteristiche di tutte le condutture, sia in entrata
sia in uscita: in particolare sezione, isolamento, correnti, tensioni, quantit, tipologia di cavo, modalit dingresso e
di uscita (dal basso, dal pavimento, dallalto, dal retro, dal fianco, ecc.), tipo di giunzione meccanica tra linee esterne
e carpenteria (canale, passerella, tubo, canalina, battiscopa, ecc.).
In relazione alle condizioni al contorno, riguardanti lambiente dinstallazione, il progettista e il quadrista dovranno
confrontarsi e analizzare la situazione termodinamica a regime per decidere le corrette tarature degli interruttori di
protezione da sovraccarico.
Infine, stimati approssimativamente gli ingombri interni delle apparecchiature, calcolate le dispersioni delle superfici
esposte ed avendole adeguatamente maggiorate in funzione delle temperature ambiente disponibili, il progettista
impiantista comunica le dimensioni indicative del quadro, avendo verificato la disponibilit dello spazio e la logistica
riguardo al trasporto, movimentazione e fissaggio.
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In pratica, il progettista dellimpianto solo responsabile della corretta integrazione del quadro, inteso come apparecchiatura chiusa, allinterno dellambiente e dellimpianto elettrico utilizzatore.
Nulla osta che lo stesso progettista impiantista (come capita spesso) si spinga anche a dimensionare la struttura
interna del quadro, diventandone cos anche il progettista. In quella veste decider le sezioni dei cablaggi, la topologia degli apparecchi, il raffreddamento, la tenuta elettromeccanica e tutto ci che attiene alla funzionalit e alla
sicurezza del quadro stesso. Tali competenze per sono specifiche del costruttore originale del quadro.
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Le pi importanti sono la Direttiva BT, quella Macchine e quella EMC. Lobbligo di rispettare queste disposizioni si
considera, come noto, soddisfatto se si seguono le norme tecniche di prodotto (CEI), norme che prevedono, tra le
altre, le prove di laboratorio (dette anche di tipo o di verifica) da eseguire sui vari apparecchi e componenti.
La conformit alle prescrizioni obbligatorie delle suddette direttive auto-dichiarata dal costruttore del componente,
che appone la marcatura CE sulla targhetta del prodotto in modo visibile e indelebile. Diversa la marcatura CE del
quadro finito che deve essere apposta dal costruttore del quadro stesso e deve essere distinguibile dalle altre.
Spariscono AS e ANS
e nascono le tre nuove
modalit di conformit
del tutto alternative e
di pari dignit tra loro
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Superate le prove di verifica previste, il costruttore originale pu redigere la documentazione del suo sistema di quadri (gamma completa di componenti meccanici ed
Cos un quadro?
elettrici come involucri, sbarre, unit funzionali, accessori, ecc., che pu essere assem-
Combinazione di uno
blata in accordo con le istruzioni dello stesso per ottenere diversi quadri) e metterlo
o pi apparecchi di
in commercio. Le prove dunque sono la base sperimentale per una gamma di quadri,
protezione e manovra
e misura, compresi
dalla Norma e tutte quelle necessarie alla corretta scelta e realizzazione del prodotto
di supporto
finito, in relazione alle tipologie di quadri che compongono la sua offerta di prodotto.
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Scaricato dei problemi relativi allestrapolarit analitica del quadro, che in passato lhanno preoccupato non
poco, adesso lassemblatore si pu concentrare sulle problematiche spicciole ma delicate e rischiose del
cablaggio e del montaggio
Resta comunque al costruttore del quadro la responsabilit diretta del manufatto, giuridicamente rappresentata
dalla Marcatura CE e dalla targhetta, riportante chiaramente il suo nome e la matricola del suo prodotto. Dovr altres
fornire la garanzia sul prodotto fornito prevista dalle Direttive europee e rispondere anche in seguito di possibili vizi
occulti. Ove previsto contrattualmente al cliente potr anche essere fornita una copia del fascicolo tecnico.
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Non potendo inserirlo a scatola chiusa, dovr aprirlo per attestare alle barre o alle morsettiere le linee di entrata,
le linee di uscita e la circuiteria ausiliaria e di controllo prevista. Quindi verificher la targhettatura e la marcatura
CE e, se del caso, ricever dal costruttore-fornitore le documentazioni duso e manutenzione, che poi trasmetter
allutilizzatore-gestore finale, insieme a tutte le altre in allegato alla Dichiarazione di Conformit (DM 37/08).
Lapparente estraneit formale dellinstallatore rispetto al quadro non gli impedisce ovviamente di possedere anche
una competenza sullo stesso, onde valutarne la necessaria conformit alla regola darte ed alle esigenze impiantistico-installative legate alla specifica realt (predisposizione ingresso cavi, accessibilit, utilizzo, manutenzione, ecc.).
Nella Dichiarazione, consegnata a fine lavori, il quadro sar riportato sugli schemi elettrici o sul progetto as built
dellimpianto e nellelenco dei materiali installati.
Quanto sin qui descritto avviene di solito nellinstallazione di quadri importanti, quali quelli di distribuzione primaria,
spesso a pi scomparti. Diverso il caso invece di piccoli quadri e centralini, che linstallatore generalmente realizza
direttamente in loco o nella sua bottega. Loperazione assolutamente lecita e con essa linstallatore diventa nello
specifico anche assemblatore.
Daltra parte non sussistono in queste situazioni particolari problemi in quanto ci troviamo di fronte ad allestimenti
normalmente semplici ove per soddisfare la regola dellarte sufficiente la conformit alla norma CEI 23-51, pensata
dieci anni fa proprio per semplificare il lavoro nel caso di tipologie di quadri di limitata complessit e potenza.
Come noto questa norma ha valenza tecnica e giuridica sullintero territorio nazionale e arriva a coprire utenze di
media taglia, anche trifasi, fino a 125 A a 400 V.
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Fortunatamente il corto
circuito non preoccupa
pi di tanto il costruttore
di quadri per macchina,
non altrettanto le sovratemperature
Dopo aver integrato il quadro nella macchina il relativo costruttore deve naturalmente marcare CE lintero complesso
ottenuto, che dovr rispondere in blocco alla specifica direttiva. Lunico CE finale sulla macchina coprir ad ombrello
anche i singoli componenti, che potranno mantenere il proprio CE aggiuntivo e non alternativo al precedente.
La questione riguarder anche il quadro qualora sia stato fornito come componente cablato e finito dal relativo
costruttore.
La manutenzione da sempre la
grande dimenticata, eppure alla
base dellefficienza, della durata e
della sicurezza di ogni manufatto
tecnico, quadro compreso
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La manutenzione dunque obbligatoria per legge e tocca al proprietario. Lintero impianto, compreso il quadro (o i quadri) deve essere gestito in sicurezza, seguendo
scrupolosamente le indicazioni riportate nei manuali duso e manutenzione.
A questo proposito importante che il costruttore del quadro sia attento, gi nella fase
di progettazione dello stesso, ai principali problemi legati alla manutenzione (accessibilit, posizionamento morsettiere, ecc.).
Per taluni apparecchi, a cadenza periodica, sono richiesti interventi precisi e vitali la
cui mancata effettuazione porta inevitabilmente ad un precoce invecchiamento delle
apparecchiature e addirittura alla perdita dei livelli di sicurezza minimi necessari.
Ciascun componente,
quadro elettrico com-
Allaumentare del tempo di vita del quadro, decrescono le responsabilit del quadrista
specifica manutenzione
reperebile nel
relativo manuale
Le verifiche indivi-
bili interventi imprevisti durgenza anche delicati e pericolosi, unaltra procedura deve
di individuare i difetti
ria o industriale con presenza di subordinati deve contattare specifici e competenti enti
funzionamento del
pubblici, come lASL, o studi privati abilitati e richiedere lintervento per leffettuazione
quadro montato.
delle misure e dei controlli periodici previsti nel Decreto. unazione volontaria, nel
senso che non previsto alcun avviso amministrativo, ma obbligatoria per legge.
effettuate su ogni
Infatti, gli enti pubblici preposti possono fare ispezioni a campione nelle aziende per
quadro
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constatare leffettiva esecuzione della procedura prevista con leventuale emissione di pesanti ammende a carico
del privato nel caso venga scoperta linsolvenza di tale disposto obbligatorio.
Le verifiche svolte vengono certificate in apposito documento di verifica rilasciato dal verificatore allazienda cliente,
che attesta lavvenuto controllo obbligatorio e periodico.
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5. FAQ
1. Che differenze ci sono tra costruttore originale,
costruttore del quadro e assemblatore?
Il costruttore originale quella azienda che progetta e verifica il tipo di quadro o gamma di quadri in accordo con
la norma CEI EN 61439-1 e le norme specifiche del quadro; il costruttore del quadro lazienda che si assume
la responsabilit del quadro finito derivando la costruzione dello stesso o dal progetto del costruttore originale o
assumendosi in proprio lonere di divenire costruttore originale; lassemblatore ha la responsabilit del quadro finito
in quanto costruttore dello stesso, ma non coincide col costruttore originale.
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Fermo restando che la responsabilit del prodotto finito resta al costruttore del quadro si raccomanda - in caso di
ragionevoli dubbi sulla conformit della configurazione che si sta realizzando - di contattare il costruttore dei componenti.
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In realt, tale grandezza essenzialmente utilizzata ai fini della realizzazione della prova di sovratemperatura; qualora non ci siano informazioni precise relative ai valori delle correnti reali si possono utilizzare i valori convenzionali
riportati in Tabella 101 allinterno della norma 61439.
Pi opportunamente, deve essere il costruttore del quadro ad assegnare un fattore nominale di contemporaneit
allapparecchiatura o ad una sua parte; in questo modo il costruttore stesso ad assegnare le condizioni di regime
termico pi gravose alle quali il quadro pu essere verificato e per le quali pu essere utilizzato.
NOTA BENE: qualora non si abbiano ulteriori informazioni sul valore delle correnti effettive che circolano nei circuiti
principali del quadro e si voglia comunque ricercare la configurazione pi gravosa dal punto di vista termico, si pu
calcolare il rapporto tra la corrente nominale del dispositivo di protezione del circuito di entrata (Ie) e la somma delle
correnti nominali di tutti i dispositivi dei singoli circuiti di uscita (Iu), definendolo come: Ku = Ie / & Iu (coefficiente
massimo di utilizzo del quadro). In questo caso, per il calcolo delle potenze dissipate allinterno del quadro, si applicano: - il valore 1 al circuito di entrata; - il valore Ku ai singoli circuiti di uscita.
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12. Il costruttore (finale) del quadro che poi apporr la targa con la
marcatura CE, non disponendo delle strutture necessarie, pu affidare
il collaudo finale (prove individuali) ad un ente terzo?
La norma non ne parla, perci non lo vieta e dunque lo permette.
In tal caso buona norma da parte dellinstallatore / quadrista committente incaricare per iscritto del collaudo tale
ente terzo cui consegner il quadro appena ultimato ed il relativo schema di cablaggio. A fine collaudo, e constatata
la conformit alle norme ed al progetto, il collaudatore rediger e consegner al cliente un dettagliato rapporto sulle
prove individuali eseguite, datato e firmato.
Linstallatore / quadrista includer nel fascicolo tecnico di quel quadro il rapporto ricevuto, che potr eventualmente
fornire in toto o in parte come allegato al quadro qualora linstallatore finale, suo cliente, glielo abbia espressamente
richiesto.
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13. Fino a quando sar possibile costruire e installare quadri elettrici AS e ANS
secondo lattuale norma CEI EN 60439 e farne manutenzione?
Per agevolare il passaggio alle nuove norme 61439 stato previsto un periodo di sovrapposizione con le precedenti
attuali norme 60439. In particolare, quando saranno pubblicati i primi due nuovi fascicoli CEI EN 61439-1 e 61439-2
convivranno per almeno tre anni con le corrispondenti e attuali versioni. Quindi sar ancora possibile costruire
e installare quadri nuovi AS e ANS fino a tutto il 2013.
Per le altre norme figlie, che ancora non sono disponibili neppure in versione IEC, si ipotizza una sovrapposizione
ancora pi lunga, anche oltre il 2015.
La manutenzione, la riparazione e la pura sostituibilit di componenti con altri del tutto identici in un quadro qualsiasi
AS, ANS o conforme alle nuove norme, non hanno una scadenza. Loperazione cambia aspetto se si tratta di ampliamento o rifacimento completo del quadro con funzioni e prestazioni diverse o superiori alle preesistenti poich in tal
caso si applicheranno solo le norme cogenti in quel momento.
14. Nel caso un committente richieda la rispondenza alla tenuta dimpulso per
un quadro esistente e in esercizio (per il quale in passato non era prevista)
possibile applicare in opera la Tav 1 delle Uimp e delle relative distanze
in aria per verificare la conformit attuale di quel quadro alle nuove necessit
impiantistiche?
La nuova norma non retroattiva e dunque normalmente non applicabile a quadri esistenti per adeguarli alle
nuove specifiche previste. E pur vero che la nuova opportunit di assegnare una determinata Uimp verificando
specifiche distanze in aria tra le parti attive un dato puramente geometrico e non funzione dellepoca di cablaggio
del quadro.
Quindi, tenendo anche in considerazione i costi in gioco, pare ragionevole rispondere affermativamente alla domanda.
Ovviamente, se si dispone dello strumento, possibile effettuare una prova individuale allimpulso di tensione,
previa accurata pulizia da polvere o detriti vari tra le parti attive e la massa.
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18. Come fare per installare una macchina col relativo quadro quando
nel luogo di funzionamento si presumono correnti di corto circuito
oltre i limiti di 10 kA efficaci e il fornitore della macchina non ha fatto
particolari prove di tenuta al corto?
Pur essendo poco frequente, il problema esiste e ci sono almeno due strategie alternative da seguire, a cura solitamente di chi mette in servizio la macchina ed il relativo quadro.
La soluzione pi facile, veloce ed economica di inserire allingresso del cavo dalimentazione un opportuno interruttore che, oltre ad avere ladeguato potere dinterruzione, limiti il picco di apertura del guasto sotto i ben noti 17 kA
istantanei. In commercio si trovano tali apparecchi che arrivano a offrire valori di Icu anche di 50 kA efficaci, largamente sufficienti a coprire le necessit.
Unaltra scelta quella di adottare un quadro che disponga di adeguate prestazioni in corto circuito, garantite con
prova o con regole di progetto (Tab. 13).
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Note
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