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Ai docenti che hanno partecipato all'intervista online (12 docenti in totale titolari, presso
lAteneo, di almeno un corso di insegnamento in lingua inglese , di cui 10 maschi e 2
femmine, di et compresa tra i 31 e i 60 anni) stato chiesto di individuare strategie,
buone pratiche e, al contempo, attivit che non hanno avuto esito positivo. Inoltre, i
docentiCLILchehannorispostoall'intervistaonlinehannovalutatoleopzionisuggeritedai
colleghidocentiCLILcheavevanoinprecedenzapartecipatoalfocusgroupinpresenza.
Infine, i docenti CLIL hanno risposto con alcune strategie e richieste didattiche sullo
stimolodiunasituazioneparadossalebasatasustrategiediproblemsolving.
BUONEPRATICHEDIDATTICHE
Le buone pratiche didattiche maggiormente individuate dai docenti CLIL che hanno
partecipato alle interviste online prevedono un ruolo piuttosto attivo dello studente: ad
esempio, pare utile ai docenti intervistati stimolare gli studenti a fare
lavori di gruppo
,
oppure a
presentare dei contenuti oralmente
, favorendo in questo modo la
partecipazione attiva e il
coinvolgimento del gruppo classe, oltre che il
dialogo
costruttivoconglistudenti.
Per farci, vienesottolineatal'utilit di
preparazioneminuziosadelle lezioni
, con tanto
di sezioni in cui viene approfondita la
terminologia
, in modo da esseresintetici echiari
allo stesso tempo durante le lezioni in classe. E' importante, secondo il campione
intervistato,
favorire lacomprensione
della lezione(tematica,questa,instrettarelazione
anchecon il
livellodi preparazioneinlingua inglese deglistudenti),preparandoanche
del
materialedidatticoin inglese
,
schematizzandoiconcettipresentatiefavorendouna
sortadi "
internazionalizzazionedeicontenuti" chesiavoltaamettere incomunicazione
docenti e studenti con esperti internazionali della disciplina di studio (tramiteseminari in
presenza,oppuresemplicementetramitevideoecanaliYoutube).
VALUTAZIONEBUONEPRATICHEDIDATTICHEINDIVIDUATE
DAICOLLEGHINELFOCUSGROUP
Nell'ambito dell'intervista online, stato chiesto ai docenti di esprimere una valutazione
riguardo alle strategie e buone pratiche individuate dai colleghi che hannopartecipatoal
focus group in presenza. Si riportano qui in una tabella i risultati derivanti da tali
valutazioni:
iniziarelapresentazionedelcorsoconunbranodifilm
(DeadPoet'sSociety)sorpresadelpensierolaterale
immersioneimmediatanellalingua
efficace
per creare immediato interesse
probabilmente "
troppo stravagante
" agli occhi
deglistudenti
GruppoENGpower(AlessandraGiglio,GillianMansfield,SaraValla)
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ENGpower
Azione 2, Progetto UNIPR e E-LEARNING
leggereleformulenelPPTescriveresullalavagna
utilizzarebreviVIDEOidentificatisuYoutubesu
argomentidiinteressecollegato(es.POVERTY
ininglese,farepidomandeaglistudentidurantela
lezioneperverificarecheseguanoildiscorso
usarelaspecifica"musicalit"dellalinguapergestirei
ritmiegliaccentideldiscorso.(ilpresuppostochela
"lezione"aldildeicontenutisempreuna
"performance"scenica[G.Galilei]fattadivoceecorpo
fornirematerialedidatticoinlinguaingleseeulteriore
materialedisupportononespressamenteindividuato
comeappuntidelcorso(es.video,suggerireletturadi
articoliscientifici/diricercainlinguainglese)
efficace,
aiutal'apprendimento
efficace,nell'otticadell'
internazionalizzazionedei
contenuti (di cui sopra), per
mantenere vivo
linteresse nel corso della lezione e nel
coinvolgimento degli studenti con casi reali
inoltre, una simile attivit ricalca metodi di
comunicazione
immediati ed
usuali per gli
studenti
utile nell'ottica del
coinvolgimento degli studenti
durante la lezione favorisce un
dialogo
costruttivo con gli studenti e permette agli
studenti, inoltre, di superare l'imbarazzo della
linguae aiutare, quindi,lacomprensione che pu
essere difficoltosa in relazione al
livello
linguistico
deglistudenti.
interessante per favorire il
coinvolgimento degli
studentialezione
GruppoENGpower(AlessandraGiglio,GillianMansfield,SaraValla)
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ENGpower
Azione 2, Progetto UNIPR e E-LEARNING
utilizzare
videoeslide per aiutare gli studenti a seguirepifacilmentelalezionee
pertrasmetterelamusicalitdellalinguaparlata
usare
glossari per favorirel'acquisizionedi terminologia specifica (
apatto che tali
termini vengano spiegati a lezione
al contrario, glossari terminologici in
autofruizionesonopercepiticomeinutili,quandononcontroproducenti)
utilizzare
verificheinitinere
perfavorireildialogotradocenteestudenti
CRITICITA'RILEVATE
In relazione alle suddette attivit, i docenti intervistati hanno osservato che alcune di
queste attivit menzionate (o, per estensione, di altre similari) NON hanno funzionato in
passato.Elenchiamodiseguitoalcunecriticitrilevate:
le
attivit laboratoriali non hanno funzionato rispetto all'efficacia delle lezioni
frontali(vuoiperdifficoltlogistiche,vuoipermetodologiedifferenti)
il
livellodiinglesedeglistudentispessoeterogeneoe,allevolte,nonpermettela
fattivacomprensione deicontenuti disciplinari(criticit,questa,girilevataanchein
fasepropositivadibuonepratichedidattiche)
l'
utilizzo
durante la lezione di
materiale in inglese
(sia esso software o articoli
scientifici commentati oralmente) non sembra aver funzionato inpassato, anchea
causadella
terminologia specifica
utilizzata(criticit,questa,gievidenziatanella
sezioneprecedente)
il mancato
coinvolgimento degli studenti durantegliapprofondimenti disciplinari
proposti
la
difficile gestione dei gruppi
di lavoro, connessa anche alle tempistiche
necessarie, ma non solo: anche la
didattica collaborativa
, di interesse
metodologico,puessereostica.
Ciche,allora,emergedallefasiprecentidellintervista:
la centralit dell'
aggiornamento del docente, per ci che riguarda sia la
metodologia didatticadellapropriadisciplina,sialalinguainglese(ildocentestesso
hanecessitdipadroneggiarecorrettamentelalinguaveicolaredelcorso)
adattamento
dellametodologiadidattica
asecondadelgruppoclasse
la curanelconfenzionamentodel
materialedidattico
(dalleslideallelezioni,fino ai
glossari e alle dispense, dai software alle traduzionidi materialegi disponibilein
italiano)
GruppoENGpower(AlessandraGiglio,GillianMansfield,SaraValla)
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ENGpower
Azione 2, Progetto UNIPR e E-LEARNING
l'importanza di utilizzare la lingua inglese come veicolare anche
al di l della
lezione
,neglispazicomuniperloscambiodiinformazioniancheNONdidattiche
disponibilitdella
strumentazioned'aula che supporti ladidattica(vorreiaverela
possibilit di usare nello stesso tempo sia lo schermo luminoso su cui proiettare
powerpoint, sia la lavagna tradizionale su cui ribadire o spiegare meglio alcuni
concetti).
DESIDERIDIDATTICI
Infine, stato chiesto al campione intervistato di "esprimere alcuni desideri didattici" in
risposta aunoscenario didatticoprogettatoin baseal problem solving: i desideri didattici
chesonostatiespressidaidocentiintervistatisonoiseguenti:
potere contare su ulteriore personale (un
ricercatore della propria disciplina
madrelingua inglese
, che possa quindi essere utile per la revisionedei materiali
didattici e per dirimere alcuni possibili dubbi un aiuto per la
traduzione
del
materialedidattico e sessioni di
conversazionein linguainglesconmadrelinguae
dei
colleghi internazionali dainvitare per incontri eworkshop,in modo ancheda
creareunnetworkdisciplinarediaggiornamentocontinuo)
potere svolgeredelleattivitdi
aggiornamentoprofessionalesullalinguainglese,
sull'insegnamentodella propria disciplinaininglese,sulsupportotecnologicochesi
puutilizzarenelladidattica
potere usufruire della
strumentazioneelogistica adeguata inaula(con gruppi di
studenti meno numerosi con diversi dispositivi e strumenti tecnologici in aulache
seguanoleattivitdidatticheprevistedaldocente)
poter contare su una
biblioteca/mediateca digitale
per disciplina alla quale
attingereperlasceltadimaterialierisorsemultimedialiadeguati
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