Andrea Savia
17-19 Liceo statale Boggio Lera,
Catania, Italia
mvandrea23@hotmail.com
EINSTEIN’S DREAM
An apple falling onto the ground, a
lightning hitting a tree, an iron filing be-
coming incandescent, a flame changing
colour: apparently simple phenomena that
physics tries to explain and nevertheless the
scientists have not yet succeeded in con-
ceiving and formalizing a coherent and com-
plete picture of the reality. But what ap-
pears evident is that the perspective of this
objective is quite distant.
Historically, physics has never before en-
dured such a critical period as today's,
E leggi del moto e della gravitazione segui-
P ALBERT EINSTEIN
M - 54 -
IL SOGNO DI
EINSTEIN
Una mela che cade al suolo, un fulmine
che si scaglia su un albero, una limatura di
ferro che diventa incandescente, una
fiamma che cambia colore: fenomeni ap-
parentemente semplici che la fisica si propo-
ne di spiegare e ciò nonostante gli scienzia-
ti non sono ancora riusciti a concepire e for-
malizzare un quadro coerente e completo
della realtà. Ma ciò che purtroppo sembra
evidente, è che la prospettiva di questo o-
biettivo è ben lontana. Storicamente la fisica
non sembra abbia mai attraversato un peri-
odo critico come quello odierno, iniziato in-
torno agli anni Ottanta.
L’unificazione di teorie apparentemente
indipendenti tra loro è uno degli obiettivi più
ambiti e riconosciuti dai fisici teorici di qua-
lunque periodo storico, tanto da spingerli a
credere fermamente nell’unicità della natu-
ra. Uno dei tanti a proclamare tale convinzio-
ne fu Herman Weil: Sono abbastanza
audace da credere che tutto l’insieme
dei fenomeni fisici si possa derivare da
un’unica legge universale della massi-
ma semplicità matematica. L’universo
in cui ci troviamo è interconnesso, in
quanto ogni cosa interagisce con ogni
altra cosa. Non è assolutamente possi-
bile avere due teorie della natura che
coprano fenomeni diversi come se una
non avesse nulla a che fare con l’altra.
Le scoperte degli ultimi trent’anni si sono
ridotte notevolmente rispetto al fruttuoso pe-
riodo che ebbe inizio con Newton.
Intorno al 1780, alla formulazione delle
E
rono gli esperimenti di chimica quantitati-
va di Antoine Lavoisier, successivamente
P
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which began some time in the '80s. alle porte
The unification of theories apparently dell’Ottocento
independent is one of the objectives eagerly si ebbe la teoria
sought for by the theoretical physicists of atomica di Dal-
whatever historical period, so much as to ton, e poco do-
push them to firmly believe in the oneness of po, gli esperi-
Nature. One of the many to share such an menti di Tho-
opinion was Herman Weil: mas Young
I am audacious enough to believe confutarono la
that all physical phenomena could de- teoria corpu-
rive from one universal law of the scolare della
greatest mathematical simplicity. The luce di Newton,
universe where we live is intercon- confermandone
nected, as every thing interacts with la natura ondu-
every other thing. It is absolutely im- latoria; alla fine
possible to have two theories concern- gli studi di Mi-
ing Nature that explain different phe- chael Faraday
nomena as if one didn't have anything sull’elettricità e
HERMAN WEYL
to do with the other. il magnetismo
The discoveries of the last thirty years are introdussero il concetto di campo.
notably fewer in comparison with the fruitful Nella seconda metà del XIX secolo Ja-
period that began with Newton. Around mes Clerk Maxwell operò sugli studi di Fa-
1780, the formulation of the laws of the raday e formulò la teoria
motion and the gravitation were followed dell’elettromagnetismo, descrivendo la lu-
by Antoine Lavoisier's experiments of ce come un’onda elettromagnetica.
quantitative chemistry , subsequently, at L’ultimo periodo dell’Ottocento fu scenario
the turn of the century, Dalton formulated della scoperta degli elettroni e del feno-
his atomic theory, and, shortly after, the meno della radioattività.
experiments of Thomas Young disproved Agli inizi del ‘900 la fisica venne radical-
Newton's particle theory of the light, mente sconvolta, dalla formulazione della
confirming its undulating nature; lastly, relatività ristretta e generale e, contem-
Michael's Faraday studies on the electric- poraneamente, dalla nascita della fisica
ity and the magnetism introduced the con- quantistica; passando attraverso la descri-
cept of field. zione delle proprietà termiche della radia-
In the second half the XIX century zione di Planck, l’effetto fotoelettrico di
James Clerk Maxwell worked on Fara- Einstein, che descriveva l’energia in quan-
day's studies and formulated the theory tità discrete, chiamate quanti, la teoria
of electromagnetism, describing the light atomica di Bohr, la natura ondulatoria-
as an electromagnetic wave. In the last corpuscolare della materia di De Broglie,
E
decades of the XIX century the discovery
of the electrons and the phenomenon of
il principio di indeterminazione di Hei-
senberg, l’equazione d’onda di Schro-
E
P
radioactivity opened the way to contem- dinger per finire con la predizione di
P
M - 55 - M
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porary physics.
At the beginning of the XX century
physics was totally upturned by the formu-
lation of the restricted and general rela-
tivity and, at the same time, by the birth of
the quantum physics, passing through the
description of the thermal properties of
Planck’s radiation, Einstein’s photoelec-
tric effect, which described the energy in
small quantities, called quanta, Bohr’s
atomic theory, De Broglie's undulating
nature of the matter , Heisenberg’s prin-
ciple of indetermination, Schrodinger’s
wave equation and ending with the predic-
tion of an anti-particle by Paul Dirac. The
span of time between 1930 and 1980 has
STANDARD MODEL
MODELLO STANDARD
been marked ,instead, by the discovery of
innumerable particles and by the partial for-
mulation of a theory that unified all the
E
forces and the particles, called standard
model.
P With the discovery of J. J. Thomson the
M - 56 -
un’antiparticella da parte di Paul Dirac.
L’arco di tempo compreso tra il 1930 e il
1980 è stato invece segnato dalla scoperta
di innumerevoli particelle e dalla parziale
formulazione di una teoria che unificasse
tutte le forze e le particelle, chiamata mo-
dello standard.
Con la scoperta di J. J. Thomson
l’atomo non venne più considerato come
una vera particella elementare, per cui
seguirono una serie di modelli che presup-
ponevano l’esistenza di particelle subato-
miche, quali l’elettrone, il protone e il
neutrone.
La fisica delle particelle elementari
studia non solo i costituenti fondamentali
della materia, ma anche le forze fonda-
mentali che ne governano i cambiamenti sia
a livello microscopico che macroscopico.
Proprio in questo campo la fisica ha regi-
strato i più grandi progressi: Newton uni-
versalizzò la legge della gravitazione, uni-
ficando la meccanica terrestre e celeste;
Maxwell formulò le equazioni del campo
elettromagnetico, unificando l’elettricità
e il magnetismo, come due facce della
stessa medaglia; Einstein, in un primo tem-
po, unificò lo spazio e il tempo in un mon-
do quadrimensionale, ma poi modificò la
legge della gravitazione universale alla
geometria dello spazio-tempo. Ognuna di
queste teorie ha trasformato profondamente
la nostra concezione della natura. Newton
considerava che lo spazio e il tempo aves-
sero delle proprietà eterne e immutabili,
indipendentemente dai fenomeni che evol-
vevano in essi.
Con la teoria della relatività questa con-
cezione fu soppiantata radicalmente da una
realtà quadridimensionale mutevole, di-
E
pendente dalla natura, nella quale la forza
di gravità si manifesta attraverso increspa-
P
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UNIFICATION OF THE PARTICLES AND THE FORCES
UNIFICAZIONE DELLE PARTICELLE E DELLE FORZE
atom was no longer considered as a true
elementary particle, so there followed a
series of models implying the existence of
subatomic particles, that is the electron,
the proton and the neutron.
The physics of the elementary parti-
cles not only studies the fundamental
constituents of the matter, but also the
fundamental forces that govern its
changes both at microscopic and macro-
scopic levels. Right in this field physics has
recorded the greatest progress: Newton
E
universalized the gravitation law, unifying
the terrestrial and celestial mechanics;
P
Maxwell formulated the equations of the
M - 57 -
ture dello spazio-tempo, se-
condo una geometria defini-
ta dall’equazione di Ein-
stein, non riconducibile né a
quella euclidea né ad altre.
Già nei primi decenni del
‘900 i fisici avevano preso
come modello l’opera pionie-
ristica di Maxwell cercando
di unificare le due forze fin
ad allora conosciute: la gravi-
tà e l’elettromagnetismo.
Se davvero la natura è u-
nica perché esistono due cam-
pi differenti e non uno solo?
Iniziò a diffondersi l’idea di
considerare la gravità e
l’elettromagnetismo come
aspetti di un singolo fenome-
no, di un unico campo. Furo-
no formulate due principali
teorie: una avanzata dal fisi-
co irlandese Gunnar Nor-
dstrom, che scoprì che basta
aggiungere una dimensione
spaziale in più alle equazioni
c h e d e s c r i v o n o
l’elettromagnetismo per poterne ricavare
la gravità; l’altra, proposta da Einstein, ov-
vero la teoria della relatività generale,
nella quale viene incorporata la legge della
gravitazione alla relatività ristretta. Solo
quest’ultima fu accettata dalla comunità
scientifica, perché sostenuta da previsioni
validamente confermate, ma non come una
teoria unitaria. Nello stesso periodo si svi-
luppò a pieno la fisica quantistica e si sco-
prirono anche due nuove forze:
l’interazione debole e forte. Einstein ten-
tò fino alla sua morte di formulare una teo-
E
ria unificata dei campi, ma il suo rimase
solo un sogno.
P
M
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electromagnetic field, unifying the elec- Purtroppo anche nel XXI secolo
tricity and the magnetism as two sides of l’unificazione dell’infinitamente grande e
the same coin; Einstein, at first, unified dell’infinitamente piccolo è uno fonda-
space and time in a four-dimensional mentali problemi della fisica teorica, ov-
world, but then he changed the universal vero il problema della gravità quantistica.
gravitation law into the geometry of In particolare sia la fisica quantistica
space-time. Each of these theories has che relativistica presentano un problema di
deeply transformed our conception of Na- valori infiniti: per la prima i valori infiniti
ture. Newton believed that space and coincidono con il campo (che ha un valore
time had some eternal and unchangeable per ogni punto dello spazio, il che significa
properties, independently from the phe- un numero infinito di variabili, soggette a
nomena occurring in them. With the theory fluttuazioni imprevedibili); invece, la relati-
of the relativity this conception was radi- vità generale prevede valori infiniti per la
cally supplanted by a four-dimensional forza di gravità e la densità di materia
mutable reality, dependent from the na- all’interno di un buco nero.
ture, in which the gravity force shows Il problema è
through ripples of space-time, according to che quest’ultima è
a geometry defined by Einstein’s equa- anch’essa una
tion, which refers neither to Euclid's nor to teoria di campo
others'. che, applicata alla
Already in the first decades of the '900 meccanica
the physicists had taken the pioneer work quantistica, pre-
of Maxwell as a model trying then to unify senterà maggior-
the two forces known so far: gravity and mente il problema
electromagnetism. If indeed Nature is degli infiniti tan-
unique why do two different fields and not to da rivelarsi in-
only one exist? The idea to consider gravity compatibile con la
and electromagnetism as aspects of a sin- realtà. Con la
gle phenomenon of one field began to scoperta della
spread. Two main theories were formu- forza forte, che
lated: one proposed by the Finnish physi- STRONG INTERACTION lega i quark nel
cist Gunnar Nordstrom, who discovered INTERAZIONE FORTE formare un nu-
that only a spatial dimension has to be cleone e i nucleoni stessi nel formare un
added to the equations that describe elec- nucleo atomico, e della forza debole, re-
tromagnetism to be able to calculate its sponsabile della trasmutazione delle parti-
gravity; the other proposed by Einstein, celle, come il decadimento beta, i teorici
that is the theory of the general relativ- trascurarono la forza gravitazionale, che
ity, in which the gravitation law is incorpo- interagisce molto più debolmente con la
rated to the restricted relativity. Only the materia rispetto alle altre, concentrandosi
E
latter was approved by the scientific com-
munity, because it was supported by fore-
sulle altre tre.
E
L’elettromagnetismo, per primo, fu for-
P
casts validly confirmed, but not as a unitary mulato nuovamente alla luce del nuovo
P
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theory. In the same period the quantum mondo della fisica quantistica;
physics was developed and two new forces l’unificazione ricercata è una teoria quanti-
were discovered : the weak and strong in- stica dei campi che, a differenza della teo-
teraction. Until his death Einstein tried to ria classica, prevede che due corpi non co-
formulate a unified theory of the fields, but munichino istantaneamente senza alcun
his remained only a dream. mezzo di trasmissione, ma che interagi-
Presently, too, the unification of the in- scano attraverso delle particelle mediatri-
finitely great and of the infinitely small is ci, chiamate particelle di campo, che, nel
one of fundamental problems of the theo- caso della forza elettromagnetica, viag-
retical physics, that is the problem of the giano alla velocità della luce.
quantum gravity. Particularly both the La particella di campo della forza e-
quantum and the relativistic physics in- lettromagnetica è il fotone che viene e-
troduce a problem of endless values: for the messo e assorbito dalle particelle cari-
former the endless values coincide with the che elettricamente, all’interno di un deter-
field (which has a value for every point of the minato intervallo di tempo, determinato dal
space, which means an endless number of principio di indeterminazione.
variables, subject to unpredictable fluctua- La teoria che descrive l’interazione del
tions); general relativity, instead, presents campo elettromagnetico con la materia è
endless values for the gravity force and the la QED (Elettrodinamica Quantistica),
density of matter inside a black hole. The sviluppata indipendentemente, alla fine degli
problem is that the latter is also a field the- anni Quaranta, da Philip Feynman, Sin-
ory which, applied to the quantum me- Itiro Tomonoga e Julian Schwinger.
chanics, will present the problem of the in- Il modello standard aveva fatto dei
finites so much as to be incompatible with passi avanti,
the reality. With the discovery of the ma a questi si
strong force, which bonds the quarks to accompagnaro-
form a nucleon and the nucleons them- no una serie di
selves to form an atomic nucleus, and of interrogativi
the weak strength, responsible of the riguardanti lo
transmutation of the particles, as the zoo di parti-
beta decay, the theorists neglected the celle e anti-
gravitational force, which interacts much particelle che
more weakly with the matter in compari- furono osser-
son to the others, concentrating on the other vate. Gli
three. Electromagnetism had to be re for- scienziati non
mulated according to the new world of the riuscivano a in-
quantum physics; the sought-after unifica- travedere ini-
tion is a quantum theory of the fields that, zialmente un
unlike the classical theory, states that two quadro logico,
E
bodies don't instantly communicate without
any mean of transmission, but that they
fin quando non
DIAGRAM’S FEYNMAN OF
BETA DECAY

E
furono scoperte DIAGRAMMA DI FEYNAMN DEL
P
interact by means of particles acting as me- abbastanza
DECADIMENTO BETA

P
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diators, called field particles, which, in the
case of the electromagnetic force, travel
at light speed.
The field particle of the electromag-
netic force is the photon that is sent forth
and electrically absorbed by the charged
particles, by a precise time span, deter-
mined by the principle of indetermina-
tion. The theory that describes the inter-
action of the electromagnetic field with
the matter is the QED (Quantum Electro-
dynamics), independently developed, at the
end the ’40s, by Philip Feynman, Sin-
Itiro Tomonaga and Julian Schwinger.
The standard model had progressed
some way, but it was further questioned by a
series of interrogative concerning the zoo of
particles and anti-particles that were ob-
served. The scientists didn't succeed in
drawing a logical picture, until enough parti-
cles were discovered so as to group them
in two series: the leptons, the lightest
particles, as the electron; and the had-
rons, the heaviest particles, as the pro-
ton and the neutron. In the early '60s, a
new theory was formulated by Murray Gell
-Mann and George Zweig according to
which the hadrons were not elementary
particles but were made of other particles
that were called quarks. These new parti-
cles should have had a fractional charge
but also another property, as compared to
the others, the colour, which could be of
three types but not comparable to a real
colour. The quarks had to combine so as to
form a colourless particle and with a
whole charge. In fact a colourless parti-
cle could be got from the combination of
three quarks, each of different colour, or
E
from the combination of a quark and an
anti-quark, so that one had the anti-
P
colour of the other. All of them were com-
M - 60 -
particelle da poter essere raggruppate in
due gruppi: i leptoni, le particelle più legge-
re, come l’elettrone; e gli adroni, le parti-
celle più pesanti, come il protone e il
ELEMENTARY CONSTITUTION OF THE MATTER
COSTITUZIONE ELEMENTARE DELLA MATERIA
neutrone. Agli inizi degli anni Sessanta, fu
formulata una teoria da Murray Gell-
Mann e George Zweig secondo la quale gli
adroni non erano particelle elementari
ma erano costituiti da altre particelle che
vennero chiamate quark. Queste nuove
particelle, secondo le previsioni, dovevano
avere carica frazionaria ma anche un’altra
proprietà, rispetto alle altre, il colore, che
poteva essere di tre tipi, ma non associabile
a un colore reale. I quark si dovevano
combinare in modo da formare una parti-
cella incolore e con carica intera. Infatti
una particella incolore poteva essere otte-
nuta dalla combinazione di tre quark, ognu-
no di colore diverso, oppure dalla combi-
nazione di un quark e un anti-quark, in
modo che uno avesse l’anticolore dell’altro.
Tutte combinazione dettate dalla nuova
legge di conservazione del colore. La
teoria dei quark fu splendidamente confer-
mata da un esperimento che rilevò la nuova
E
particella prevista da Gell-Mann e Zweig,
e da un altro che confermò la presenza di
P
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UNIFICATION OF THE INFINITELY SMALL
AND OF THE INFINITELY GREAT
UNIFICAZIONE DELL’INFINTAMENTE PICCOLO
E DELL’INFINITAMENTE GRANDE
binations dictated by the new law of the
conservation of the colour. The theory
of the quarks was splendidly confirmed by
an experiment that spotted the new parti-
cle, as foreseen by Gell-Mann and Zweig,
and by another one confirming the presence
of other particles inside a nucleon.
After the success of the QED, the physi-
cists tried to apply the quantum physics
to the two nuclear interactions. The
strong interaction, which bonds the
quarks as the electromagnetic force
does, has some particles field, too, called
gluons. The quantum field theory of the
strong force is the QCD (Quantum Chro-
modynamics).
The four known forces had each enor-
mously different characteristics in terms of
intensity: the strong interaction is much
-38
more intense than the others, about 10 as
compared to the gravitational force, 10-6
in comparison to the weak interaction and
E
10-2 in comparison to the electromag-
netic force. Besides, only two of the four,
P
the electromagnetic and gravitational
M - 61 -
altre particelle all’interno di
un nucleone.
Dopo il successo della
QED, i fisici cercarono di ap-
plicare allo stesso modo la fisi-
ca quantistica alle due inte-
razioni nucleari. Anche
l’interazione forte, che tiene
uniti i quark, come la forza
elettromagnetica, ha delle
particelle campo, chiamate
gluoni. La teoria quantistica
del campo della forza forte è
la QCD (Cromodinamica
Quantistica).
Le quattro forze conosciu-
te presentavano ognuna ca-
ratteristiche enormemente differenti, in
termini di intensità: l’interazione forte è
molto più intensa delle altre, dell’ordine di 10
-38
rispetto alla forza gravitazionale, di 10-
6
rispetto all’interazione debole e di 10-2
rispetto alla forza elettromagnetica. Inol-
tre, solo due delle quattro, la forza elettro-
magnetica e gravitazionale, si manifesta-
no nel mondo macroscopico perché agisco-
no su un campo di estensione infinita, al
contrario delle forze nucleari che si manife-
stano solo su scala subatomica. Il perché
di queste enormi differenze è stato oggetto
di profonde riflessioni delle migliori menti
teoriche del tempo, che, per risolvere il
problema, riportarono in vita
un’elegantissima teoria matematica di
Herman Weil, formulata nel 1918. Infatti,
prendendo in prestito due principi che at-
tualmente costituiscono la pietra angolare
del modello standard si è permesso alla
fisica fondamentale di fare enormi passi
avanti: il semplicissimo principio di simme-
E
tria (noto anche come simmetria di gau-
ge) e la sua conseguente rottura sponta-
P
M
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force, are perceived in the macroscopic nea. Una simmetria è una trasformazio-
world because they act on a field of infi- ne che conserva le proprietà (che possono
nite extension, unlike the nuclear forces essere fisiche, matematiche, geometri-
that can be perceived only on subatomic che, ecc …) di un oggetto e la sua rottura
scale. The reason of these enormous differ- spontanea è quello stato asimmetrico in
ences has been the object of deep reflections cui degrada l’oggetto, che di conseguenza
of the best theoretical minds of the time, non è più simmetrico a quelle trasforma-
who, in order to solve the problem, reap- zioni. Sembra che in natura un sistema
plied an elegant mathematical theory of simmetrico non sia stabile, come ad e-
Herman Weil, formulated in 1918. In fact, sempio un ago in equilibrio sulla punta è un
borrowing two principles that currently repre- sistema simmetrico per trasformazioni
sent the corner stone of the standard rotazionali rispetto al suo asse, in qualun-
model, fundamental physics has been que direzioni lo osserviamo presenta sempre
able to make enormous progress: the sim- le stesse proprietà geometriche. Ma per
ple principle of symmetry (known also as instabilità cadrà in una direzione qualunque
gauge symmetry) and its consequent che lo renderà asimmetrico per trasfor-
spontaneous breakup. A symmetry is a
transformation that preserves the proper-
ties (which can be mathematical, physi-
cal, geometric, etc…) of an object, its
spontaneous breakup is that asymmetri-
cal state in which the object degrades and
is no longer symmetrical accordingly to
those transformations. It seems that in
nature a symmetrical system is not sta-
ble, for instance a needle in balance on its
point is a symmetrical system because of
rotational transformations as compared
to its axle, in whatever directions we ob-
serve it always introduces the same geo-
metrical properties. But because of its in-
stability it will fall in any direction that will
make it asymmetrical because of rota- COLLISION OF PARTICLES
COLLISIONE DI PARTICELLE
tional transformations. In the '60s Ste-
vens Weinberg, Sheldon Glashow and mazioni rotazionali. Negli anni ’60 Ste-
Abdus Salam formalized these principles ven Weinberg, Sheldon Glashow e Ab-
applying them to the electromagnetic and dus Salam formalizzarono questi principi
weak force, elaborating a quantum the- applicandoli alla forza elettromagnetica e
ory in which the latter are considered dem- debole, elaborando una teoria quantistica
E
onstrations of one only electroweak force.
The state in which electromagnetic force
nella quale quest’ultime sono considerate
E
manifestazioni di un’unica forza elettrode-
P
is symmetrical to the weak force, or bole. Lo stato in cui la forza elettroma-
P
M - 62 - M
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THE UNIFICATION OF THE FORCES
L’UNIFICAZIONE DELLE FORZE
rather it is equivalent, occurs after one deter-
mined level of energy, of 102 Gigaelec-
tronvolts, which are reached in particle
accelerators. A spontaneous breakup of
the symmetry follows it, which occurs be-
low the same threshold of energy and which
makes the system unstable degrading the
two forces in an asymmetrical state. This
justifies the different characteristics of
the two forces we observe to the relatively
low level of energy in which we live. The
quantum theory of the electroweak field
enjoyed great success because it foresaw the
existence of particles not yet observed, the
weak gauge bosons (bosons W+, W-, Z),
that is the electroweak field particles,
observed at the CERN in Geneva in 1983
in an experiment carried out by Carlo Rub-
bia. E
The road of the fundamental physics
P
leading to the complete unification of the
M - 63 -
gnetica è simmetrica della
forza debole, ossia è equiva-
lente, si ha dopo una determi-
nata soglia di energia, di 102
Gigaelettronvolt, che viene
raggiunta negli acceleratori di
particelle. A ciò segue una
rottura spontanea della sim-
metria, che avviene al di sotto
della stessa soglia di energia
e che rende instabile il siste-
ma, degradando le due forze
in uno stato asimmetrico.
Questo giustifica le diverse ca-
ratteristiche delle due forze
che osserviamo al livello di e-
nergia relativamente basso
in cui viviamo. La teoria
quantistica del campo elet-
trodebole riscosse un gran
successo perché previde
l’esistenza di particelle non ancora osserva-
te, i bosoni di gauge deboli (bosoni W+,
W-, Z), ovvero le particelle del campo e-
lettrodebole, che vennero osservate al
CERN di Ginevra nel 1983 in un esperi-
mento guidato da Carlo Rubbia.
La strada della fisica fondamentale che
portava alla completa unificazione della
natura era stata intravista dagli scienziati
che, entusiasti, vollero proseguirla accorpan-
do la QCD alla forza elettrodebole. Essi
formalizzarono una teoria, chiamata GUT
(Grandi Teorie Unificate), che unificava
secondo gli stessi criteri usati da Weinberg,
Salam e Glashow la QCD e la forza elet-
trodebole. La teoria si proponeva non solo
di unificare tre campi di forza, ma anche i
diversi tipi di particelle elementari (i lep-
toni che interagiscono elettrodebolmente
E
e i quark che interagiscono fortemente),
in modo da trasformare le une nelle altre.
P
M
•
17-19
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History of
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nature had been glimpsed by the sci-
entists who, with great enthusiasm,
wanted to go on unifying the strong
interaction to the electroweak force.
They formalized a theory, called
GUT (Great Unified Theories), which
unified, according to the same criteria
used by Weinberg, Salam and
Glashow, the QCD and the elec-
troweak force.
The theory intended not only to
unify the three fields of force, but also
the different types of elementary particles
(the leptons interacting electroweakly and
the quarks interacting strongly), so that to
turn the ones into the others.
Despite the impossibility of a direct verifi-
cation, as the level of energy required
went well beyond 1016 Gigaelectronvolts,
not attainable even in the particle accel-
erators of our times, the GUT was wel-
comed with great enthusiasm because not
only it solved some problems till then un-
solved, but also because it envisaged new
phenomena as the one, long sought after,
in which a quark turns into leptons, an
electron and a neutrino.
In order to confirm this possibility, the
physicists have tried to show the instabil-
ity of the proton presuming an average life
of 1031 years.
Many experiments have tried to confirm
the new promising theory, one of the most
famous took place 600 meters under the
Lake Erie, where 8000 tons of purified
water were checked thanks to some pho-
tomultiplicators.
So far, none of the experiments has
produced a single decadence, which has
E
greatly disappointed the scientists.
Since the '80s on, after Rubbia's latest
P
great discovery, no meaningful progress
M - 64 -
IN SEARCH OF THE GRAVITATIONAL WAVES
ALLA RICERCA DELLE ONDE GRAVITAZIONALI
Nonostante l’impossibilità di una verifica
diretta, per l’elevata soglia di energia da
oltrepassare, ben 1016 Gigaelettronvolt,
non raggiungibile nemmeno negli accelera-
tori di particelle dei nostri tempi, la GUT fu
accolta con grande entusiasmo perché non
solo risolveva elegantemente dei problemi
fino ad allora rimasti insoluti, ma anche per-
ché prevedeva nuovi fenomeni, come
quello, più importante, e oggetto di tanti e-
sperimenti, in cui un quark si trasforma in
leptoni, un elettrone e un neutrino.
Per confermare questa previsione i fisici
hanno tentato di dimostrare l’instabilità del
protone, secondo la previsione di una vita
media di 1031 anni.
Molti esperimenti hanno cercato di con-
fermare la nuova promettente teoria, uno dei
più famosi ha avuto luogo 600 metri sotto il
Lago Erie, qui 8000 tonnellate d’acqua
depurata sono state controllate grazie a dei
fotomoltiplicatori.
Ad oggi, purtroppo, nessuno degli espe-
rimenti ha osservato un solo decadimen-
to, il che delude enormemente le aspettative
degli scienziati.
Dagli anni ’80 a questa parte, dopo
l’ultima grande scoperta di Rubbia, non si
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è fatto alcun significativo passo avanti so-
prattutto in campo sperimentale. I teorici
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has been made, espe-
cially in experiments.
The theorists have
formulated different
theories, alternative to
the standard model,
introducing deeply in-
novative and creative
ideas.
One of them, which STRING THEORY
LA TEORIA DELLE STRINGHE
is gaining greater and
greater credit, is the string theory, which
considers that every elementary particle is
constituted by a string, and its way of wav-
ing defines its property. The cause of its
success is the amazing theoretical unifica-
tion of all the forces and the particles. Un-
fortunately, these alternative theories are
far from being experimented.
The crisis of the physics in the last
thirty years has been caused by its pro-
gressive leaving the empirical approach
and by the constant degradation in pure
speculation.
The string theory, as the others, pro-
poses to twist our conception of the nature,
but until it does not foresee some phenom-
ena, so that it can be verified or dis-
proved, it must be considered just a fasci-
nating mathematical theory.
The nature has so far proved its unique-
ness; we need only to walk the correct road
leading to the one fundamental truth.
Certainly, the innovative theories de-
veloped so far have not proved methodologi-
cally correct.
It is necessary to find again the road of
the science, that road that has allowed the
standard model to make great progress,
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that road that surely, once it takes us to the
final goal, will upset our conception of
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the reality.
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hanno formulato diver-
se teorie, alternative
al modello standard,
introducendo idee pro-
fondamente innovative
e creative.
Una delle quali, che
sta acquistando tuttora
maggiore credito, è la
teoria delle strin-
ghe, la quale conside-
ra che ogni particella elementare è costi-
tuita da una corda, e il suo modo di vibrare
ne definisce le proprietà.
La causa del suo successo è la strabiliante
unificazione teorica di tutte le forze e le
particelle.
Purtroppo queste teorie alternative sono
ben lontane dall’essere sperimentate.
La crisi della fisica in questo trenten-
nio è stata causata dal suo progressivo al-
lontanamento all’approccio empirico e alla
costante degradazione in pura speculazio-
ne.
La teoria delle stringhe, come le altre,
si è proposta di stravolgere la nostra conce-
zione della natura, ma fin quando non
prevede qualche fenomeno, in modo da
poterla verificare o confutare, resta solo
un’affascinante teoria matematica.
La natura ha finora dato prova della sua
unicità, bisogna soltanto percorrere la stra-
da giusta che porti all’unica verità fonda-
mentale e, di certo, finora le innovative te-
orie sviluppate non si sono dimostrate ade-
guate metodologicamente.
È necessario ritrovare la strada della
scienza, quella strada che ha permesso di
fare grandi progressi al modello stan-
dard, quella strada che sicuramente, quando
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ci porterà a destinazione, sconvolgerà la
nostra concezione della realtà.
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