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Suddivisione dei finanziamenti sulla


base dei voti dei cittadini e delle
consulte
Pietro Speroni di Fenizio, Ph.D.
External Investigator
Artificial Life Lab
Dublin City University

Gennaio 26, 2015

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Obiettivo
Raccogliere le preferenze dei cittadini a Monza e, sulla base di queste preferenze e del voto di un organo
consultivo (la Consulta), assegnare i fondi a disposizione in maniera che il risultato sia trasparente, equo,
rispecchi il giudizio dei votanti e segua le condizioni imposte dal processo partecipativo (BP).

Condizioni e fasi del processo


Stiamo valutando la suddivisione delle risorse per dei progetti presentati per ciascuno dei 10 quartieri del
Comune di Monza. I progetti devono necessariamente essere sviluppabili allinterno di un singolo quartiere e
ciascun quartiere ha un proprio budget di 80.000 ( 60.000 di investimento + 20.000 per spese correnti) con
il quale selezionare dei progetti. In ciascun quartiere opera una consulta, cio un organo composto da un numero
variabile di membri provenienti dal mondo dellassociazionismo e delle rappresentanze sociali.
La procedura di selezione dei progetti da finanziare e realizzare passa attraverso una serie di fasi necessarie ad
assicurarsi che il risultato sia non solo fattibile ma anche quanto pi rappresentativo del territorio. Poich la
partecipazione nei primi anni di BP non mai particolarmente alta e non coinvolgere lintera popolazione, anche
le consulte di quartiere saranno coinvolte (con un peso meglio specificato successivamente) nellindividuazione
finale delle proposte da realizzare.
1.

presentazione delle proposte (idee e non bisogni, n progetti gi definiti);

2.

supporto da parte di qualsiasi cittadino di qualsiasi idea gradita (con modalit approval voting);

3.

ordinamento delle idee secondo il grado di supporto ricevuto;

4.

valutazione da parte di una Commissione Tecnica delle pi supportate;

5.

esclusione di quelle palesemente non idonee rispetto ai requisiti previsti nel BP (budget e tipologia di
spesa) e

6.

ammissione di quelle parzialmente e pienamente idonee

7.

invito dellamministrazione rivolto ai rappresentanti delle idee idonee, per il perfezionamento dellidea
e la scrittura di in un progetto specifico, definito entro il budget disponibile di 60.000 + 20.000;

8.

consegna dei progetti definitivi, controfirmati da un funzionario della Commissione Tecnica;

9.

valutazione e restituzione dei progetti di ogni quartiere da parte della relativa Consulta, ordinati per
priorit;

10. votazione finale dei cittadini (con modalit approval voting).

I cittadini sono chiamati a sostenere le idee che approvano. La forma di voto un approval voting, che risulta
essere pi resistente rispetto al voto strategico: potendo votare qualsiasi idea accettabile, ogni cittadino esprime
infatti un voto (si/no) per ogni singola proposta, cio il sostegno reale a ciascuna proposta, indipendentemente
da quali siano le altre. In questa fase, le proposte non sono ancora state filtrate, quindi si tratta per lo pi di idee
che possono anche essere irrealistiche o incomplete. Per ciascun quartiere vengono dunque selezionate le idee
pi supportate. Lamministrazione comunale chiamata a esprimersi per escludere le proposte palesemente non
idonee rispetto ai criteri di finanziamento del bilancio partecipativo. I proponenti delle idee pi sostenute dalla
cittadinanza, dichiarate parzialmente o pienamente idonee, vengono invitati a scrivere il progetto in maniera pi

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completa, con il supporto della Commissione Tecnica e tenendo conto del limite massimo di budget. Una volta
consegnati, tutti i progetti, suddivisi per quartiere, vengono ordinati dalla rispettiva consulta che ha in questo
modo uninfluenza sia indiretta che diretta sullesito della votazione finale. I progetti sono infine votati dai
cittadini che possono indicare tutti i progetti che ritengono validi indipendentemente dal quartiere.

Votazione e Selezione delle Proposte


Una volta che i cittadini e le Consulte hanno votato, si stabilisce per ciascun quartiere la graduatoria definitiva
dei progetti che saranno finanziati e realizzati. Il sistema concepito per permettere sia alla consulta che ai
cittadini di avere voce in capitolo su quello che viene votato nonostante le differenze tra loro, assegnando quindi
un peso differente a seconda dellimportanza che il BP d alluno e allaltro. Il sistema di votazione e selezione dei
progetti segue i seguenti passaggi:
1.

ciascun membro della consulta valuta le proposte su una scala da 1 a 100;

2.

si calcola la mediana dei valori della consulta e si associa questo valore a ciascuna proposta che
chiameremo x1i% per la proposta i;

3.

sulla base dellordine ottenuto si presentano le proposte ai cittadini;

4.

i cittadini votano le proposte che trovano interessanti, indicandole con una crocetta.

5.

per ciascun quartiere si calcola il numero totale dei cittadini che hanno espresso almeno un voto in quel
quartiere. Chiamiamolo P (popolazione);

6.

per ogni proposta calcoliamo x2i% che si ottiene da percentuale dei voti ottenuti diviso il numero dei

7.

si calcola poi

votanti.

xTi = k * x1i + x2i


(NOTA: k rappresenta il peso della Consulta nella decisione e pu essere un valore compreso tra 0 e 1)
8.

si elencano le proposte nellordine di xTi .

Spiegazione dellAlgoritmo di Selezione


Il seguente procedimento va effettuato quartiere per quartiere. Notare alcuni elementi in questo algoritmo.
Prima di tutto la consulta e i cittadini votano in maniera diversa. La consulta vota assegnando una valutazione da
1 a 100 per ciascun progetto. Questa valutazione pi precisa di un semplice si/no, ma richiede anche una
valutazione pi approfondita ed pi complessa. Una cosa che ci si pu aspettare e si pu richiedere ad una
consulta, visto il numero ristretto e la possibilit che hanno di effettuare una discussione preliminare. Un po
meno a dei cittadini. Dal voto delle Consulte viene estratta la mediana perch, secondo il teorema di Black1, la
si veda: https://it.wikipedia.org/wiki/Teorema_dell%27elettore_mediano. La mediana risulta essere il valore della persona che ha tante
persone che hanno votato pi di lui e tante che hanno votato meno di lui. Se tutti hanno votato su una scala tra 1 e 100, questa persona ha
senzaltro votato anche lui tra 1 e 100. Quindi un valore tra 1 e 100. Per il teorema di Black, questo valore il vincitore di Condorcet tra tutti
gli altri valori per quelle persone. Nel senso che la maggioranza preferirebbe quella valutazione rispetto a qualsiasi altro numero. Questo
valore non soggetto a voto strategico nel senso che se il valore 43 e io ho votato 70, non posso cambiarlo e alzarlo estremizzando il mio
voto. Cio anche se voto 100 o 44 sempre 43 rimane. Se invece voto sotto 43, posso farlo scendere. Ma se io volevo votare 70 non voter mai
sotto 43. Per questo la mediana cosi importante. Si usa la mediana perch non pu essere modificata dal voto strategico. Nel senso che
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mediana su valori unidimensionali dotati di un singolo picco (come ci si pu aspettare che sia la valutazione di
un progetto da parte di un membro della consulta) risulta essere il valore vincitore di Condorcet. Quindi
unottima valutazione della proposta. infatti provabile matematicamente che quel valore vincerebbe rispetto a
qualunque altro valore se i membri della consulta dovessero esprimersi. Da questo estraiamo un ordinamento. I
cittadini invece si esprimono indicando semplicemente quali progetti sostengono tra tutti quelli al voto. Quindi
possono decidere di sostenerlo o di affossarlo (ignorandolo). Per comparare queste forme differenti di voto, la
seconda trasformata in una percentuale calcolando per ciascuna proposta che percentuale dei cittadini votanti
la sostiene. In questo modo si ottiene una valutazione (dei cittadini) per ciascuna proposta. Le due valutazioni
vengono poi sommate usando una costante per decidere il peso relativo e che stabilito nel valore di

k = 1/10 (0,1)
Spiegazione della funzione del valore k
Nel file fairresources_citizens&committee.xls possibile simulare una molteplicit di scenari in cui la votazione di
una Consulta composta da 10 membri interagisce con i voti dei cittadini su 10 progetti e studiarne gli effetti sulla
base del suo peso k.2
Ci troviamo innanzitutto in uno scenario in cui due attori differenti hanno il diritto di indicare ciascuno con il
proprio voto quali progetti finanziare. Tuttavia, uno dei due decisori - la Consulta - al tempo stesso promotore e
proponente di alcuni progetti al voto. In questo contesto, verosimile che questo attore valuti i propri progetti
con il massimo dei punti a disposizione o comunque in misura maggiore rispetto agli altri in gara. In uno
scenario di scelta razionale, in cui la Consultaadotti un comportamento opportunistico, i punteggi assegnati
dalla Consulta saranno orientati non tanto ad una valutazione di merito ma soprattutto dallunico scopo di avere
il maggiore gap tra i progetti interni e gli altri in gara, sfavorendo in particolar modo quelli con pi probabilit di
vincere. A questo potere si aggiunga che, in virt della loro natura organizzata, le Consulte dispongono altres di
una elevata capacit di mobilitazione della cittadinanza rispetto ai propri progetti.
Si pensi dunque al caso estremo in cui il progetto di punta della Consulta (progetto X) sia valutato 100, mentre
quello reputato pi gradito dalla cittadinanza (progetto Y) sia valutato 1. E consideriamo che il progetto della
Consulta arrivi secondo, dopo il progetto Y. Qualora il peso della Consulta fosse 1/4 del voto della cittadinanza (K
= 0.25), essa inciderebbe sullesito della votazione (cio permetterebbe al progetto X di superare il progetto Y ed
arrivare primo) nonostante il proprio progetto X abbia ottenuto il 25% in meno di consensi da parte della
cittadinanza, rispetto al progetto Y. Il gap percentuale di votanti si riduce del 20% qualora il peso della Consulta
sia pari a 1/5 (K = 0.2) e del 10% con K = 0.1. Nellipotesi pi mite e realistica in cui la Consulta valutasse meglio
il progetto competitor (mediana MPX = 40), mantenendo a 100 il valore del proprio, questa decisione
inciderebbe sul voto della cittadinanza in misura inferiore, cio lo scarto tra votanti del progetto Y e X si
attesterebbe rispettivamente al 6%, 12% e 15% nei casi in cui il K sia uguale a 0.1, 0.2, 0.25. Per avere una stima
del gap in termini assoluti di voti/votanti, si guardi la Tabella sottostante:

conviene alle persone votare quello che vogliono davvero per un progetto. Invece se usi la media, conviene alle persone cercare di votare di
pi o di meno per bilanciare il voto degli altri.
2 Per realizzare tali simulazioni, basta modificare il valore del k (cella M14), i voti ottenuti dai progetti (colonne P o V, a seconda del caso
scelto) ed i punteggi delle Consultae (colonna L), nel file fairresources_citizens&committee.xls
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CASO A (MPX=100, MPY=1)

CASO B (MPX=100, MPY=40)

VOTI X VOTI Y GAP (%)

VOTI X VOTI Y GAP (%)

votanti

0.1

486

191

240

10

191

221

0.2

486

191

288

20

191

250

12

0.25

486

191

312

25

191

264

15

La Consulta ha dunque la possibilit di scegliere se sostenere i progetti reputati tra i pi sentiti dalla
cittadinanza e contribuire a farlo vincere valutandolo positivamente, oppure cercare di ostacolarlo. Ovviamente,
anche se possibile, appare inverosimile che la Consulta attui un comportamento strategico di questo tipo. Il
calcolo della mediana ne riduce gi il rischio, ma realistico che la Consulta valuti tutti i progetti secondo un
giudizio onesto ed imparziale, in grado di tenere conto della reale percezione di utilit, di interpretare il volere
della cittadinanza e dunque far si che la la propria decisione rispecchi quella futura della cittadinanza
(rafforzando in tal modo il voto dei cittadini con il proprio, cos come la propria immagine di "rappresetanti" dei
quartieri). Il sistema costruito proprio per questo scopo: rendendo le loro valutazioni trasparenti e
immediatamente confrontabili con il voto della cittadinanza, i membri della Consulta si sentiranno investiti di
una responsabilit civile tale da spingerli ad agire correttamente e magari utilizzare tale facolt per compensare
possibili fenomeni distorsivi del voto derivanti, ad esempio, da una inferiore capacit organizzativa di alcuni
progetti rispetto ad altri. Si pensi solamente a quei progetti che riguardano minoranze o categorie svantaggiate.
Ci detto, un valore elevato di k significherebbe apparentemente dare fiducia alla capacit deliberativa della
Consulta. In realt, ci potrebbe addirittura scoraggiare un comportamento virtuoso e sussidiario di
questorgano, cio quello auspicato di attivare e mobilitare la cittadinanza verso scelte responsabili, piuttosto
che sostituirsi ad essa. Appare quindi evidente che, nel caso in cui la Consulta decidesse di adottare questo
comportamento, il k potrebbe di fatto non servirebbe pi perch le decisioni dei due attori semplicemente
tenderebbero a coincidere. Pi si opera su un fronte, pi laltro diventa ininfluente.

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