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la lotta alla povert deve essere svolta attraverso un piano nazionale che contenga veri strumenti;
e quindi necessario un coordinamento tra il programma di Sostegno per lInclusione Attiva (SIA)
come definito nella legge n.147 del 2013 e la sperimentazione di forme di "reddito di autonomia"(
o di inclusione sociale, o di ultima istanza) collegate a formazione e percorsi di inserimento
lavorativo dei soggetti come definiti nel Programma Operativo Nazionale a titolarit del Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali.
CHIEDIAMO AL Governo
ad adottare, compatibilmente con i vincoli di bilancio, ulteriori provvedimenti, anche di tipo
normativo , volti a reperire ulteriori risorse da destinare al finanziamento del programma di cui
all'articolo 60 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5 e alle connesse misure di accompagnamento
come definite nell'ultimo periodo del comma 216, articolo 1, dalla Legge 147/2013.
SCUOLA
problemi annosi della scuola e spinte innovatrici, le Linee guida Buona scuola propongono
alcune soluzioni, tra cui emerge in primo piano la il tema del personale scolastico e in
particolare la questione dei precari, vero dramma della scuola italiana. Lassunzione di
150.000 precari e leliminazione delle supplenze avrebbero lo scopo soprattutto di dare
stabilit e sicurezza alla scuola.
Sentenza Corte del 26 novembre la procedura di infrazione aperta dalla Commissione
Europea a danno dellItalia per la mancata applicazione delle norme che sanzionano
labuso nei contratti a tempo determinato ha dato ragione allanticipo su cui ha giocato il
Governo.
lascia per intravedere proseguimento del contenzioso. Credo che ci voglia responsabilit
da parte di tutti.
Come
previsto,
la
Corte
di
Giustizia
europea
ha
condannato
l'Italia
per
i
contratti
a
tempo
determinato
nella
scuola
reiterati
oltre
i
36
mesi.
Le
Linee
Guida
sulla
Buona
Scuola
avevano
gia'
affrontato
il
problema
prevedendo
l'immissione
in
ruolo
di
circa
150mila
precari
e
il
Governo
ha
stanziato
tre
miliardi
a
questo
scopo
nella
Legge
di
Stabilita'.
Si
spera
di
cominciare
a
chiudere
in
questo
modo
una
pagina
ingloriosa
della
storia
repubblicana
che
ha
provocato
conflitti
sociali
e
ha
danneggiato
anzi
tutto
la
scuola.
Occorre
pero'
esercitare
responsabilita'
da
parte
di
tutti,
senza
arrivare
a
parlare
di
risarcimenti
miliardari
e
iniziative
giudiziarie.
Basta
con
le
politiche
miopi
e
clientelari,
ma
anche
con
un
contenzioso
inutile
e
dannoso.
Bisogna
ora
occuparsi
dell'immissione
in
ruolo
dei
150mila,
verificarne
le
competenze
-
come
da
noi
proposto
-
programmare
eventualmente
una
formazione
dove
non
fossero
adeguate,
distribuirli
poi
nelle
scuole
per
arrivare
all'obiettivo
dell'organico
funzionale,
cioe'
i
docenti
che
servono
alla
buona
scuola.
E
si
arrivi
finalmente
a
un
piano
di
reclutamento
coerente
e
organico
che,
come
chiede
la
Corte,
preveda
d'ora
in
poi
concorsi
regolari
ogni
tre
anni".
larticolo 3 del decreto legge a seguito delle modifiche intervenute nel corso
della discussione presso la Commissione Bilancio, prevede tra le finalit