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Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA (p. I) n. 19 del 9 maggio 2014 (n. 15)
REPUBBLICA ITALIANA
Anno 68 - Numero 19
GA ZZET TA
UFFICIALE
PARTE PRIMA
Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dallamianto . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.
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DELLA
REGIONE SICILIANA
la seguente legge:
Art. 1.
Finalit
1. Nellambito del Dipartimento regionale della protezione civile istituito lUfficio amianto che ha i seguenti
compiti:
a) coordinare efficacemente le procedure di competenza dei singoli rami di amministrazione regionale, dellA.R.P.A., delle aziende del Servizio sanitario regionale e
degli enti locali;
b) verificare, ove occorra, limpiego ottimale delle
risorse economiche vincolate in materia di amianto delle
singole amministrazioni territorialmente competenti e
sollecitare lutilizzo di quelle non ancora impiegate;
c) completare, entro 24 mesi dalla data di entrata in
vigore della presente legge, il censimento e la mappatura
della presenza di amianto nel territorio regionale, avuto
riguardo al grado di pericolosit del rischio sanitario ed
ambientale esistente, secondo le direttive comunitarie e
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Suppl. ord. alla GAZZETTA UFFICIALE
DELLA
dalla comunicazione delle linee guida ad adottare il proprio Piano comunale amianto che, entro 30 giorni dalladozione, trasmesso allUfficio amianto del Dipartimento
regionale della protezione civile. I comuni, inoltre, provvedono a rendicontare annualmente al suddetto Ufficio i
risultati conseguiti. La non osservanza dei termini perentori predetti comporta una riduzione percentuale, nella
misura stabilita dallUfficio amianto, delle risorse assegnate ai comuni in materia di amianto e comunque non
inferiore al 40 per cento di quelle spettanti;
c) entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della
presente legge, la redazione di un portale informativo
inserito nel sito web della Presidenza della Regione ed il
cui contenuto deve essere diffuso prioritariamente nelle
scuole di ogni ordine e grado, negli ospedali pubblici e privati, nei porti ed aeroporti, nelle caserme ed in tutte le
imprese pubbliche e private operanti nel territorio regionale, in particolare per ci che concerne le prescrizioni,
gli obblighi e le sanzioni previsti dalla normativa vigente
in materia, la pericolosit dellamianto, le procedure di
rimozione, la prevenzione e tutela della salute nei luoghi
di vita e di lavoro;
d) la tempestiva comunicazione ai competenti ministeri dei dati annuali ai sensi dellarticolo 9 della legge 27
marzo 1992, n. 257 nonch la mappatura dei siti interessati dalla presenza, anche naturale, di amianto ai sensi e
con la copertura finanziaria previsti dalla legge 23 marzo
2001, n. 93 e dal decreto del Ministero dellambiente e
della tutela del territorio, 18 marzo 2003, n. 101;
e) il trattamento, aggregazione e classificazione dei
dati derivanti dallattivit di censimento dei siti contaminati secondo le indicazioni del nuovo Piano di protezione
dellambiente, di decontaminazione, di smaltimento e
bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dallamianto di cui alla lettera a);
f) il monitoraggio, in collaborazione con le Aziende
sanitarie provinciali, dei siti pubblici o ad utilizzo pubblico con maggior rischio sanitario per la popolazione;
g) il coinvolgimento di tutti i cittadini, anche in forma
associata, sulle problematiche relative alla presenza ed
alla contaminazione dellamianto;
h) la promozione delle azioni di sostegno, economico,
sanitario e psicologico ai soggetti affetti da patologie asbesto-correlate o esposti alle fibre di amianto.
2. Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore
della presente legge, con decreto dellAssessore per lenergia ed i servizi di pubblica utilit, sono definiti i criteri di
premialit per gli enti e i soggetti pubblici e privati che
adottano interventi utili alla prevenzione, individuazione
e risanamento di siti, impianti, edifici e manufatti contenenti amianto.
Art. 5.
Monitoraggio del rischio
e delle patologie correlati allamianto
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lAssessore regionale per il territorio e lambiente, lAssessore regionale per la salute e lAssessore regionale per lenergia ed i servizi di pubblica utilit promuove la realizzazione di una riunione regionale sullamianto vertente sulla
verifica dello stato di attuazione della legislazione in
materia, sullandamento epidemiologico delle patologie
asbesto correlate e sulla loro prevenzione, sul censimento
dei siti contaminati da amianto e sulla loro bonifica nonch sui processi di smaltimento dei materiali contenenti
amianto e sullinformazione generalizzata circa i rischi
sanitari derivanti dallamianto.
2. Copia della relazione finale della riunione regionale
sullamianto trasmessa alla sede regionale dallI.N.A.I.L.
ed alle competenti Commissioni legislative dellAssemblea
regionale siciliana che possono esprimere indirizzi programmatici per attivare interventi del governo volti a
superare le criticit di settore eventualmente rilevate. Dallattuazione del presente articolo non possono scaturire
nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
goli o associati, finalizzato alla rimozione, trasporto, stoccaggio e conferimento allimpianto di trasformazione di
cui allarticolo 14 dei manufatti in amianto presenti nei
siti, negli impianti, negli edifici e nei mezzi, pubblici e privati. I comuni provvedono in conseguenza secondo le
direttive del proprio Piano comunale amianto sotto la
vigilanza dellUfficio amianto del Dipartimento regionale
della protezione civile.
2. Per i siti di interesse nazionale, ai fini della bonifica, si applica larticolo 36 bis del decreto legge 22 giugno
2012, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 7
agosto 2012, n. 134.
Art. 11.
Programmi di prevenzione e di informazione
1. In ottemperanza alle finalit di cui al comma 3 dellarticolo 6 della legge regionale 14 aprile 2009, n. 5, nonch per eliminare la mobilit passiva extraregionale in
materia di accertamenti sanitari per patologie asbesto correlate, istituito presso lOspedale E. Muscatello di
Augusta il Centro di riferimento regionale per la cura e la
diagnosi, anche precoce, delle patologie derivanti dallamianto.
2. LAzienda sanitaria provinciale di Siracusa autorizzata a dotare lOspedale E. Muscatello di tutto il supporto tecnologico necessario ed a rimodularne la pianta
organica al fine di assicurare la piena e continua operativit del Centro di riferimento regionale sia ai fini diagnostici che terapeutici, con invarianza di oneri per la medesima Azienda sanitaria.
Art. 9.
Laboratori
Art. 12.
Contributi delle associazioni
Art. 7.
Art. 10.
Interventi di bonifica
Art. 13.
Vigilanza e sanzioni
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Suppl. ord. alla GAZZETTA UFFICIALE
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3. Per le finalit dellarticolo 10 autorizzata per lesercizio finanziario 2014 la spesa di 10.000 migliaia di
euro cui si provvede con le risorse della linea di intervento B5 del P.A.C. Nuove azioni regionali.
4. Per le finalit di cui al comma 1 dellarticolo 11
autorizzata la spesa di 150 migliaia di euro per lesercizio
finanziario 2014, di 300 migliaia di euro per ciascuno
degli esercizi finanziari 2015 e 2016, cui si provvede
mediante lutilizzo di parte delle risorse allocate nellUPB
4.2.1.5.2, capitolo 215704 del bilancio della Regione per il
triennio 2014-2016.
5. Per le finalit di cui allarticolo 14 autorizzata la
spesa di 10.000 migliaia di euro per lesercizio finanziario
2014 cui si provvede con le risorse della linea di intervento B5 del P.A.C. Nuove azioni regionali.
Art. 17.
Entrata in vigore
CROCETTA
CALLERI
BRUNO
BORSELLINO
SGARLATA
NOTE
Avvertenza:
Il testo delle note di seguito pubblicate stato redatto ai sensi dellart. 10,
commi 2 e 3, del testo unico approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle
disposizioni di legge modificate o alle quali operato il rinvio. Restano invariati il valore e lefficacia degli atti legislativi trascritti, secondo le relative fonti.
Le modifiche sono evidenziate in corsivo.
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Suppl. ord. alla GAZZETTA UFFICIALE
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dei dati di cui al comma 1, siano stati identificati cluster di casi possibilmente rilevanti ovvero eccessi di incidenza ovvero di mortalit di
possibile significativit epidemiologica in rapporto a rischi occupazionali.
4. LISPESL rende disponibili al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, allINAIL ed alle regioni e province autonome i risultati del monitoraggio con periodicit annuale.
5. I contenuti, le modalit di tenuta, raccolta e trasmissione
delle informazioni e di realizzazione complessiva dei sistemi di monitoraggio di cui ai commi 1 e 3 sono determinati dal Ministero del
lavoro, della salute e delle politiche sociali, dintesa con le regioni e
province autonome..
LAVORI PREPARATORI
D.D.L. n. 381
Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dallamianto.
Iniziativa parlamentare: presentato dai deputati Digiacomo,
Assenza, Caputo, Federico, Firetto e Fontana il 9 maggio 2013.
Trasmesso alla Commissione Sanit il 14 maggio 2013.
D.D.L. n. 3
Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dallamianto.
Iniziativa parlamentare : presentato dal deputato Federico il 13
dicembre 2012.
Trasmesso alla Commissione Sanita il 28 dicembre 2012.
D.D.L. n. 306
Norme in materia di prevenzione e lotta del rischio amianto.
Iniziativa parlamentare: presentato dal deputato Gianni il 14
marzo 2013.
Trasmesso alla Commissione Sanit il 4 aprile 2013.
D.D.L. n. 346
Provvedimenti in favore dei lavoratori contro i rischi connessi
allesposizione allamianto.
Iniziativa parlamentare: presentato dai deputati Assenza,
Caputo, Cascio, DAsero, Falcone, Fontana, German, Vinciullo il 4
aprile 2013.
Trasmesso alla Commissione Sanit il 9 aprile 2013.
Abbinato dalla Commissione nella seduta n. 28 del 14 maggio
2013.
Trasmesso alla Commissione Bilancio (II) il 16 maggio 2013.
Esaminato dalla Commissione nelle sedute n. 28 del 14 maggio
2013, n. 29 del 15 maggio 2013, n. 31 del 22 maggio 2013, n. 39 del
26 giugno 2013 e n. 64 del 4 dicembre 2013.
Esitato per lAula nella seduta n. 64 del 4 dicembre 2013.
Rinviato, a seguito della decisione assunta dalla Conferenza dei
Capigruppo del 22 gennaio 2014, dalla Presidenza dellARS in
Commissione Bilancio nella seduta dAula n. 122 del 23 gennaio
2014.
Parere espresso Commissione Bilancio nella seduta n. 114 del 19
febbraio 2014.
Relatore: Cascio Salvatore.
Discusso dallAssemblea nelle sedute n. 140 del 18 marzo 2014,
n. 143 del 25 marzo 2014 e n. 144 del 26 marzo 2014.
Approvato dallAssemblea nella seduta n. 144 del 26 marzo 2014.
(2014.14.846)102
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Disposizioni in materia di pagamenti della Pubblica quota sulle addizionali IRPEF e IRAP da effettuare con le
Amministrazione. Anticipazione finanziaria a Riscossione modalit di cui allarticolo 1, comma 3, della legge regioSicilia S.p.A.
nale n. 12/2007. Il gettito complessivo delle addizionali
REGIONE SICILIANA
la seguente legge:
Art. 1.
Pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione
1. Per lanno 2014, la Regione autorizzata ad accedere alle anticipazioni di liquidit previste dallarticolo 2 del
decreto legge 8 aprile 2013, n. 35 convertito con modificazioni dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, sino allimporto di
347.132 migliaia di euro e dallarticolo 3 del medesimo
decreto legge, sino allimporto di 606.097 migliaia di euro.
Al rimborso delle anticipazioni di liquidit di cui al presente comma si provvede mediante un piano di ammortamento trentennale.
2. Nellesercizio finanziario 2015 gli oneri per il rimborso delle anticipazioni di cui al comma 1 sono quantificati in 25.738 migliaia di euro quale quota interessi ed in
21.030 migliaia di euro quale quota in conto capitale, cos
come specificati nella tabella sottostante:
RIFERIMENTO
NORMATIVO
ANTICIPAZIONI
347.132.000,00
606.097.000,00
INTERESSI
9.373.000,00
16.365.000,00
25.738.000,00
CAPITALE
7.659.000,00
13.371.000,00
21.030.000,00
3. Nellesercizio finanziario 2016 gli oneri per il rimborso delle anticipazioni di cui al comma 1 sono quantificati in 25.170 migliaia di euro quale quota interessi ed in
21.598 migliaia di euro quale quota in conto capitale, cos
come specificati nella tabella sottostante:
RIFERIMENTO
NORMATIVO
ANTICIPAZIONI
347.132.000,00
606.097.000,00
INTERESSI
9.166.000,00
16.004.000,00
25.170.000,00
CAPITALE
7.865.000,00
13.733.000,00
21.598.000,00
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Tabelle
1. In applicazione della presente legge sono introdotte
Assessore regionale per le attivit produttive
nel bilancio della Regione le variazioni di cui alle allegate
Assessore regionale per leconomia
tabelle A e B.
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20
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NOTE
Avvertenza:
Il testo delle note di seguito pubblicate stato redatto ai sensi dellart. 10,
commi 2 e 3, del testo unico approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle
disposizioni di legge modificate o alle quali operato il rinvio. Restano invariati il valore e lefficacia degli atti legislativi trascritti, secondo le relative fonti.
Le modifiche sono evidenziate in corsivo.
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maggio 2013, al riparto fra le regioni dellanticipazione di liquidit fino a concorrenza massima dellimporto di 5.000 milioni di
euro, in proporzione ai valori di cui al comma 1, lettera a), come
risultanti dai modelli CE per il periodo dal 2001 al 2011, ponderati al 50%, e ai valori di cui al comma 1, lettera b) iscritti nei
modelli SP del 2011, ponderati al 50%, come presenti nellNSIS
alla data di entrata in vigore del presente decreto. Ai fini dellerogazione delle risorse di cui al presente comma si applicano le
disposizioni di cui al comma 5. Il decreto di cui al presente
comma trasmesso alle Regioni e alle Province autonome di
Trento e di Bolzano per il tramite della Conferenza dei Presidenti
delle Regioni e delle Province autonome ed pubblicato sul sito
del Ministero delleconomia e delle finanze.
3. Con decreto direttoriale del Ministero delleconomia e delle
finanze da emanarsi entro il 30 novembre 2013, stabilito il
riparto definitivo, comprensivo anche degli importi previsti per
lanno 2014, fra le regioni dellanticipazione di liquidit fino a concorrenza massima dellimporto di 14.000 milioni di euro, in proporzione ai valori derivanti dalle ricognizioni delle somme di cui
al comma 1, lettere a) e b). Il riparto di cui al presente comma
effettuato sulla base della verifica compiuta dal tavolo di verifica degli adempimenti di cui allarticolo 12 dellIntesa fra lo Stato,
le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano del 23
marzo 2005 con riferimento alle ricognizioni delle somme di cui
al comma 1, lettera a), per il periodo 2001-2011 e con riferimento
alle ricognizioni delle somme di cui al comma 1, lettera b), come
risultanti nei modelli SP relativi al consuntivo 2011. Ai fini dellerogazione per lanno 2014 delle risorse di cui al presente
comma, al netto di quelle gi erogate per lanno 2013 ai sensi del
comma 2, si applicano le disposizioni di cui al comma 5. Il
decreto di cui al presente comma trasmesso alle Regioni e alle
Province autonome di Trento e di Bolzano per il tramite della
Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome
ed pubblicato sul sito del Ministero delleconomia e delle
finanze.
4. Le regioni e le province autonome che, a causa di carenza di
liquidit, non possono far fronte ai pagamenti di cui al comma 1 del
presente articolo, in deroga allarticolo 10, secondo comma, della
legge 16 maggio 1970, n. 281, e allarticolo 32, comma 24, lettera b),
della legge 12 novembre 2011, n. 183, trasmettono, con certificazione congiunta del Presidente e del responsabile finanziario, al
Ministero delleconomia e delle finanze - Dipartimenti del tesoro e
della Ragioneria generale dello Stato, entro il 31 maggio 2013 listanza di accesso allanticipazione di liquidit di cui al comma 2, ed entro
il 15 dicembre 2013 listanza di accesso allanticipazione di liquidit
di cui al comma 3, per lavvio delle necessarie procedure amministrative ai fini di cui al comma 5. Il Ministero delleconomia e delle finanze, con decreto direttoriale, pu attribuire alle regioni che ne abbiano fatto richiesta, con listanza di cui al primo periodo, entro il 15
dicembre 2013, importi superiori a quelli di cui al comma 3, nei limiti delle somme gi attribuite ad altre regioni ai sensi del medesimo
comma 3, ma non richieste.
5. Allerogazione delle somme, nei limiti delle assegnazioni di cui
al presente articolo, da accreditare sui conti intestati alla sanit di cui
allarticolo 21 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, si provvede, anche in tranche successive, a seguito:
a) della predisposizione, da parte regionale, di misure, anche
legislative, idonee e congrue di copertura annuale del rimborso dellanticipazione di liquidit, prioritariamente volte alla riduzione della
spesa corrente, verificate dal Tavolo di verifica degli adempimenti di
cui allarticolo 12 della citata Intesa;
b) della presentazione di un piano di pagamento dei debiti certi,
liquidi ed esigibili, cumulati alla data del 31 dicembre 2012 e comprensivi di interessi nella misura prevista dai contratti, dagli accordi
di fornitura, ovvero dagli accordi transattivi, intervenuti fra le parti,
ovvero, in mancanza dei predetti accordi, dalla legislazione vigente,
e dettagliatamente elencati, rispetto ai quali il Tavolo di verifica degli
adempimenti regionali di cui allarticolo 12 della citata Intesa verifica la coerenza con le somme assegnate alla singola regione in sede di
riparto delle risorse di cui rispettivamente ai commi 2 e 3. Nei limiti
delle risorse assegnate ai sensi dei commi 2 e 3 e in via residuale
rispetto ai debiti di cui al primo periodo della presente lettera, il
piano dei pagamenti pu comprendere debiti certi, sorti entro il 31
dicembre 2012, intendendosi sorti i debiti per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il predetto termine;
c) della sottoscrizione di apposito contratto tra il Ministero delleconomia e delle finanze-Dipartimento del tesoro e la regione interessata, nel quale sono definite le modalit di erogazione e di restituzione delle somme, comprensive di interessi e in un periodo non
superiore a 30 anni, prevedendo altres, qualora la regione non adempia nei termini ivi stabiliti al versamento delle rate di ammortamento dovute, sia le modalit di recupero delle medesime somme da
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zi pubblici essenziali e lattuazione delle disposizioni di cui al decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, in misura tale da garantire al finanziamento
del Servizio sanitario regionale un gettito pari al valore medio annuo
del disavanzo sanitario registrato nel medesimo biennio. Alle regioni
che presentano, in ciascuno degli anni dellultimo triennio, un disavanzo sanitario, di competenza del singolo esercizio e prima delle coperture, inferiore, ma non decrescente, rispetto al gettito derivante
dalla massimizzazione delle predette aliquote, consentita la riduzione delle predette maggiorazioni, ovvero la destinazione del relativo gettito a finalit extrasanitarie riguardanti lo svolgimento di servizi pubblici essenziali e lattuazione delle disposizioni di cui al decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, in misura tale da garantire al finanziamento
del Servizio sanitario regionale un gettito pari al valore massimo annuo del disavanzo sanitario registrato nel medesimo triennio. Le predette riduzioni o destinazione a finalit extrasanitarie sono consentite previa verifica positiva dei medesimi Tavoli e in presenza di un
Programma operativo 2013-2015 approvato dai citati Tavoli, ferma
restando lefficacia degli eventuali provvedimenti di riduzione delle
aliquote delladdizionale regionale allIRPEF e dellIRAP secondo le
vigenti disposizioni. Resta fermo quanto previsto dal presente comma in caso di risultati quantitativamente migliori e quanto previsto
dal comma 86 in caso di determinazione di un disavanzo sanitario
maggiore di quello programmato e coperto. Gli interventi individuati
dal piano sono vincolanti per la regione, che obbligata a rimuovere
i provvedimenti, anche legislativi, e a non adottarne di nuovi che siano di ostacolo alla piena attuazione del piano di rientro. A tale scopo,
qualora, in corso di attuazione del piano o dei programmi operativi
di cui al comma 88, gli ordinari organi di attuazione del piano o il
commissario ad acta rinvengano ostacoli derivanti da provvedimenti
legislativi regionali, li trasmettono al Consiglio regionale, indicandone puntualmente i motivi di contrasto con il piano di rientro o con i
programmi operativi. Il Consiglio regionale, entro i successivi sessanta giorni, apporta le necessarie modifiche alle leggi regionali in contrasto, o le sospende, o le abroga. Qualora il Consiglio regionale non
provveda ad apportare le necessarie modifiche legislative entro i termini indicati, ovvero vi provveda in modo parziale o comunque tale
da non rimuovere gli ostacoli allattuazione del piano o dei programmi operativi, il Consiglio dei Ministri adotta, ai sensi dellarticolo 120
della Costituzione, le necessarie misure, anche normative, per il superamento dei predetti ostacoli. Resta fermo quanto previsto dallarticolo 1, comma 796, lettera b), ottavo periodo, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, in merito alla possibilit, qualora sia verificato che
il rispetto degli obiettivi intermedi sia stato conseguito con risultati
quantitativamente migliori, di riduzione delle aliquote fiscali nellesercizio successivo per la quota corrispondente al miglior risultato
ottenuto; analoga misura di attenuazione si pu applicare anche al
blocco del turn over e al divieto di effettuare spese non obbligatorie
in presenza delle medesime condizioni di attuazione del piano..
Larticolo 1 della legge regionale 2 maggio 2007, n. 12, recante
Misure per il risanamento del sistema sanitario regionale. Interventi
in materia di assistenza farmaceutica convenzionata. cos dispone:
Art. 1. - Innalzamento delladdizionale regionale allimposta sul
reddito delle persone fisiche e dellaliquota dellimposta regionale sulle
attivit produttive. 1. In coerenza con il patto nazionale per la salute per il triennio 2007-2009 e ai fini dellaccesso al fondo transitorio
di cui allarticolo 1, comma 796, lettera b), della legge 27 dicembre
2006, n. 296, con decorrenza dallanno di imposta 2008:
a) laliquota delladdizionale regionale allimposta sul reddito
delle persone fisiche di cui allarticolo 50, comma 3, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 fissata all1,4 per cento;
b) le aliquote dellimposta regionale sulle attivit produttive
(Irap) vigenti nella Regione, ai sensi del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 e successive modifiche e integrazioni, e dellarticolo
7 della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2 e allarticolo 60 della legge
regionale 28 dicembre 2004, n. 17, fatti salvi comunque i regimi di
esenzione, sono innalzate al limite massimo del 5,25 per cento.
2. Le maggiori entrate derivanti dallaumento delladdizionale
regionale allimposta sul reddito delle persone fisiche e dellimposta
regionale sulle attivit produttive di cui al comma 1, stimate in euro
287 milioni per ciascun anno, sono destinate al finanziamento della
maggiore spesa sanitaria 2007-2009.
3. In attuazione dellarticolo 1, comma 796, lettera b), della legge
27 dicembre 2006, n. 296, qualora si verifichino le condizioni ivi previste, lAssessore regionale per la sanit ne d comunicazione
allAssessore regionale per il bilancio e le finanze, il quale autorizzato ad adottare, con riferimento allanno di imposta successivo, il
provvedimento di riduzione delle aliquote di cui al comma 1..
Gli articoli 9 e 12 dellIntesa del 23 marzo 2005 sancita dalla
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le
Province autonome di Trento e Bolzano, recante Intesa, ai sensi dellarticolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, in attuazio-
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LAVORI PREPARATORI
D.D.L. n. 500:
Disposizioni in materia di pagamenti della Pubblica
Amministrazione.
Iniziativa governativa: presentato dal Presidente della Regione
(Crocetta), su proposta dellAssessore per leconomia (Bianchi) il 18
luglio 2013.
Trasmesso alla Commissione Bilancio (II) il 24 luglio 2013.
Esaminato dalla Commissione nelle sedute n. 61 dell1 agosto
2013, n. 63 del 6 agosto 2013, n. 65 del 7 agosto 2013, n. 88 del 20
novembre 2013, n. 90 del 26 novembre 2013, n. 91 del 28 novembre
2013 e n. 94 del 4 dicembre 2013.
Esitato per lAula nella seduta n. 94 del 4 dicembre 2013.
Rinviato, a seguito della decisione assunta dalla Conferenza dei
Capigruppo del 22 gennaio 2014, dalla Presidenza dellAssemblea
regionale in Commissione Bilancio, nella seduta dAula n. 122 del 23
gennaio 2014.
Deliberato lo stralcio dellarticolo 2 del disegno di legge nella
seduta dAula n. 125 del 6 febbraio 2014.
Esaminato dalla Commissione Bilancio nella seduta n. 114 del
19 febbraio 2014.
Rinviato in Commissione nella seduta n. 140 del 18 marzo 2014.
Reiscritto allordine del giorno dellAula nella seduta n. 148 del
17 aprile 2014.
Relatore: Di Giacinto Giovanni.
Discusso dallAssemblea nelle sedute n. 139 del 12 marzo 2014,
n. 140 del 18 marzo 2014, n. 148 del 17 aprile 2014, n. 149 del 23
aprile 2014.
Approvato dallAssemblea nella seduta n. 149 del 23 aprile 2014.
(2014.17.1146)083