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sotto la tua protezione

SOTTO LA TUA PROTEZIONE CERCHIAMO RIFUGIO, SANTA MADRE


DI DIO ... la preghiera-invocazione che ho stampato sul cartoncino della
benedizione delle case che riproduce la "nostra" Madonna ... una pre-
ghiera molto antica che un tempo recitavamo in latino " sub tuum presi-
dium ... e che recentemente il Papa ha voluto riproporre a tutta la Chiesa
e a tutto il mondo in occasione dellatto di affidamento del 25 marzo, festa
dellAnnunciazione ... una preghiera che anche noi abbiamo recitato al
termine del mese di maggio, rinnovando la nostra devozione alla Madon-
na, quando ci siamo ritrovati al campo sportivo.
Sotto la protezione della Madonna vogliamo mettere la nostra comunit di
Ronago perch, dopo aver celebrato le feste della Pasqua, sappia conti-
nuare con generosit e in unit il proprio cammino di fede.
Non mancano momenti di incertezza e di prova, per siamo certi dellaiu-
to di Dio per poter essere pi coraggiosi nel realizzare i nostri progetti di
bene, per divenire pi capaci di lavorare per un mondo pi "pulito" e per
essere pi forti contro il male.
SOTTO LA TUA PROTEZIONE CERCHIAMO RIFUGIO, SANTA MADRE
DI DIO ... penso ai bambini che hanno celebrato la messa di Prima Comu-
nione e ai ragazzi che hanno celebrato la Cresima: abbiamo vissuto con
loro dei momenti molto belli e significativi. Li affidiamo alla Madonna per-
ch sappiano crescere bene, perch siano dei veri testimoni di quella
fede che hanno rinnovato.
Abbiamo sentito in queste settimane alcune conferenze sulla condizione
dei ragazzi e dei giovani soprattutto in riferimento alla droga e alla tossi-
codipendenza: ci hanno allarmato non tanto per la gravita del problema,
quanto perch ci sono tanti ragazzi e giovani che in et sempre pi bassa
e in ogni paese, provano a "drogarsi per curiosit, per fare qualcosa di
diverso.
Affidiamo alla Madonna tutti i nostri ragazzi e giovani, perch nel sacrificio
della vita d ogni giorno, nellimpegno dello studio o del lavoro, nella pre-
ghiera, nel dialogo, nella voglia di vivere che manifestano in tante occa-
sioni, sappiano formarsi una personalit forte e responsabile.
SOTTO LA TUA PROTEZIONE CERCHIAMO RIFUGIO, SANTA MADRE
DI DIO .. ognuno si impegni a rinnovare questo semplice atto di affida-
mento alla Madonna, perch ogni giorno sappia ringraziare, amare e do-
nare.
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dopo aver ascoltato Don Aldo Fortunato
e noi ...
Erano 200 (forse pi, forse meno) i presenti nel-
la sala del Centro *Monsignor Tam di Uggiate
Trevano, la sera di luned 7 maggio,... per
ascoltare qualcosa sulla droga.
Tra questi cero anchio, semplice cittadino e
padre, ed ho ascoltato, ma, soprattutto, le inci-
sive parole di Don Aldo Fortunato mi hanno fat-
to riflettere parecchio.
Bue, cose, essenzialmente, mi hanno colpito;
due cose che non si ritrovano nei dati statistici
circa i tossicodipendenti o nelle conseguenze,
pi o meno catastrofiche, della droga, (questi
aspetti sono ormai di comune dominio e non
fanno pi scalpore), ma due realt che si identi-
ficano nelle persone presenti in quella sala: gli
Operatori dediti al recupero dei drogati, che
hanno tenuto la conferenza e Noi, che stavamo
ad ascoltare; Loro, che nella droga ci sono den-
tro fino al collo, e Noi, che dalla droga siamo
sfiorati solo a livello emotivo.
Ho visto Don Fortunato e il suo Collaboratore,
non dico entusiasti, ma sereni e tranquilli nelle
loro esposizioni, convinti dellimpegno che s
sono presi e seriamente impegnati a portarlo
avanti.....
Mi sono chiesto, di fronte allenormit del tutto,
che si sono caricati sulle spalle, chi glielo fa
fare? Ho visto noi tutti, che abbiamo ascoltato
attenti per due ore; poi abbiamo fatto qualche
domanda qualche critica, ed infine siamo tor-
nati alle nostre case.
Ora, a due giorni di distanza, mi viene sponta-
neo riflettere su quelle che possono essere le
attivit che tengono impegnati i "protagonisti di
quella sera, in parole povere, su ci che stanno
ora facendo.
Don Aldo, forse, star dicendo di NO ad un ra-
gazzo che non ne pu pi perch non ha po-
sto, perch non ha abbastanza operatori, per-
ch gli mancano i quattrini. Preferisco per pen-
sarlo impegnato nel suo spendere la vita per
dei ragazzi che non. sono suoi pi conso-
lante!
Noi, invece, stiamo correndo ... spinti dalle no-
stre preoccupazioni, pi o meno grosse, e del
problema poco ci ricordiamo. Pu anche darsi
che qualcuno di noi sia schiacciato dal proble-
ma, perch ha il figlio che s droga, ma sono af-
fari suoi ... a noi poco importa!
desolante tutto questo. Abbiamo ascoltato
uno che d la sua vita per gli altri; abbiamo sen-
tito i suoi problemi, le sue necessit e rispondia-
mo che la cosa non. ci riguarda! Se ci avesse
chiesto dei soldi, la cosa sarebbe stata diversa!
Dieci, venti, cinquanta o centomila lire, ciascu-
no di noi, secondo le sue possibilit, forse le
potrebbe dare (lo facciamo anche per le Missio-
ni!): invece ci ha chiesto solo il nostro impegno
nel fare tante cose che non riusciamo ad affer-
rare, perch noi, il figlio drogato, non labbia-
mo... quindi la cosa non ci riguarda.
La S. Pasqua passata da poco e, almeno qui
a Ronago, labbiano vissuta intensamente, con
grande ricchezza di occasioni per accogliere in
noi tutti i suoi doni, tra cui campeggia il "volersi
bene, il "donarsi agli altri".
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Allora, con quale coraggio diciamo che "la cosa
non ci interessa? Con quale coraggio, durante
la S. Messa, scambieremo il Segno della Pace
con qualcuno che, magari, dentro nel proble-
ma fino al collo, perch il suo ragazzo o la sua
ragazza si buca? Forse per dirgli che il suo
dramma non ci interessa?
Ma proprio vero che non ci riguarda? Sempre,
al sentire parlare di genitori angosciati e divorati
dal figlio drogato, mi sono posto una cruda, do-
manda: Se fossi IO al suo posto?" Ora questa
domanda, visto che ho dei ragazzi che stanno
diventando grandi, diventa ancora pi cruda e
carica di possibile realt, tanto da farmi capire
che non potr mai dire: "La cosa non mi riguar-
da!
Quante volte, prima della Pasqua, abbiamo
ascoltato il lavarsi le mani d Pilato! Don
Fortunato, luned sera, ci ha sbattuto in faccia il
problema "Droga cos come Cristo stato but-
tato dentro il Pretorio, dopo la flagellazione, da-
vanti al governo romano.
Perch dobbiamo lavarcene le mani?
Che diritto abbiamo di ribattere in faccia a Don
Aldo ed ai suoi collaboratori questo dramma, in-
gigantendolo con il nostro non volersi immi-
schiare? Lui ci ha fatto delle proposte concrete,
alcune semplici ed altre un po complicate per-
ch non toccano il singolo individuo ma la Co-
munit (anche se questa poi fatta di singoli in-
dividui!). Perch dobbiamo rispondere "NO" o
mettersi a fare dei "distinguo"? Certo, costa sa-
crificio uscire la sera per "costruire qualcosa, ri-
chiede pi tempo il dialogare con i figli, mentre
pi comodo stare davanti al televisore e dire
sempre "SI" alle richieste dei ragazzi!
Che diritto abbiamo di far continuare queste
persone a recuperare i nostri figli, se per essi
non abbiamo voluto fare nessuno sforzo, nes-
sun vero sacrificio per evitare che la vita possa
risultare a loro come una cosa da sfuggire fino
al punto da trovare rifugio nella droga? Nessu-
no! Solo che adesso ci sembra pi comodo
cosi. Domani, forse, andremo da lui (Don Aldo)
o da altri come lui, con disperazione, a chiedere
di darci una mano!
Che diritto abbiamo di farlo navigare in tante
difficolt economiche onde poter tirare avanti la
baracca? Certo! Luned sera non ci sono stati
chiesti dei soldi! grande questo atteggiamen-
to, ma altrettanto grande deve essere la nostra
generosit! Venti, cinquanta o centomila lire in
meno sul nostro conto bancario dicono poco,
ora ... domani forse potranno avere un grande
valore! Oppure oggi preferiamo pensare solo al
televisore nuovo od alla macchina nuova, che
forse domani nostro figlio svender per una o
pi "dosi!
Quindi, anche se nulla, ci stato chiesto, niente
ci vieta di dare, magiari cercando di usufruire
dei servizi che questi ragazzi, in fase di riabilita-
zione possono offrire.
E allora? Non diciamo, ma nemmeno pensia-
mo, "non ci riguarda!".
I nostri ragazzi oggi sono sani; domani potreb-
bero non esserlo! Noi ora siamo tranquilli, sulle
nostre strade e nelle nostre case; domani,
dallangolo buio, o nella quiete della sera, qual-
cuno ci potrebbe derubare od usare violenza
per avere i soldi della "dose quotidiana.
Ora la sera riposiamo tranquilli e ci angustiamo
per le nostre piccole preoccupazioni; domani
potremo anche noi essere presi dal terribile di-
lemma: ,,, "Do ancora soldi a mio figlio e mi la-
scio divorare dalla sua fame di eroina, oppure
Io lascio al suo destino, fuori di casa, e vengo
cos distrutto dallangoscia della scelta fatta.
Non diciamo "Spetta alla Societ, perch la
Societ siamo noi! Non diciamo pi "Non ci ri-
guarda; agiamo e basta! Tutti noi sappiamo
cosa fare; altrimenti andiamo a chiederlo, con
umilt a chi lavora da anni contro la droga e
poi, con grande volont, mettiamolo in pratica.
In questo periodo, cosi ricco di spiritualit e di
fede per noi parrocchiani d Ronago, giusta
una preghiera: "Ges, ogni volta che guardo in
faccia ai miei figli, ogni volta che incontro per
strada un ragazzo od una ragazza, vorrei senti-
re dentro una infinita serenit danimo e tranquil-
lit di coscienza perch ho fatto tutto il possibile
per dare loro una vita degna dessere vissuta,
un modo in cui ancora possibile amare e spe-
rare, e perch ho contribuito, con tutte le mie
possibilit, affinch anche per gli "altri ragazzi"
(i drogati) questi valori possano venire raggiun-
ti.
Amen!
Scusatemi per tutte questa parole, ma
unimmensa tristezza mi prende pensando a chi
vuole smettere e non lo pu fare, perch non
c chi lo aiuta. Ho sentito un grande bisogno di
fare subito qualcosa e cos sono nate queste ri-
ghe ... Forse poco, ma di certo con laiuto di
tutti pu diventare molto!
g.
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la celebrazione della cresima
propositi e impegni
Nel giorno della mia cresima, la cosa che mi ha
colpito di pi stata quando il rappresentante
del Vescovo, mi ha dato il sigillo dello Spirito
Santo, e cos lo Spirito disceso su di me,
come nel giorno d Pentecoste agli Apostoli.
La Cresima per me stata molto importante
perch cos anchio posso aiutare i pi piccoli e
quelli che hanno bisogno di me, perch lo Spiri-
to mi d la forza di avere coraggio, e di soppor-
tare tutte queste violenze che esistono oggi nel
mondo.
Gli impegni che il rappresentante del Vescovo
ci ha dato, non sono molto semplici, perch per
metterli in pratica, ci vuole molto coraggio, fede,
e buona volont.
Elena G.
Ero molto emozionato, ma io non mi sono la-
sciato attrarre e mi sono concentrato perch lo
Spirito Santo agisca in me con opere di bont.
Io cerco di aiutare spiritualmente e material-
mente gli altri.
lo mi ricordo sempre di questa giornata anche
perch ogni sera leggo i libri che ci ha dato Don
Antonio.
Massimo
Dalla mia Cresima mi ha colpito di pi il gesto
del rappresentante del Vescovo anche se sape-
vo cosa doveva farmi, mi sembrata una cosa
nuova e mi venuto in mente il giorno di Pente-
coste, dalla mia Cresima mi sono rimasti i doni
dello Spirito Santo che mi aiutano in ogni mo-
mento ad essere una vera cristiana, e che mi
aiutano a mettere in pratica.
La Cresima stata una celebrazione importan-
te e sono felice di averla fatta.
Il rappresentante del Vescovo ha dato questi
impegni:
- testimoniare la parola di Dio,
- testimoniarla nella mia Comunit e
- avere speranza.
Questi impegni riesco un po a mantenerli.
Maria
Durante la celebrazione della mia Cresima ero
molto emozionata, soprattutto quando il rappre-
sentante del Vescovo ha invocato lo Spirito
Santo su di me.
Dopo aver ricevuto lo Spirito Santo ho cercato
di impegnarmi a vivere come vuole Ges, se-
guendo gli impegni che il rappresentante del
Vescovo ha detto.
Per me stata un importante celebrazione per-
ch sono diventata testimone di Ges.
Alessia
Il giorno della mia Cresima mentre venivo in
5
Chiesa mi chiedevo che cosa stavo per fare e
ricevere.
Mi chiedevo che cosa sarebbe cambiato in me:
"Cambier fisicamente o interiormente?"
Ora vedo che molto cambiato in me. cam-
biato il cuore, la mia vita cristiana, e il resto che
mi circonda.
Quando la Spirito Santo entrato in me, senti-
vo un qualcosa che in me diceva: "Seguimi e
concluderai molto di pi.
Ora che ho ricevuto lo Spirito mi sento pi Cri-
stiano, pi responsabile di me nei confronti del
Signore e mi sento pi pieno di Spirito e pi
saggio.
Domenico Z.
In quel giorno mi sono sentita felice e piena di
gioia, nel pensare che ricevevo dopo il Battesi-
mo unaltra volta lo Spirito Santo e che cos sa-
rei stata pi responsabile e vicina a Ges com-
portandomi cos: - venendo a messa; a catechi-
smo, ascoltando la parola di Dio ecc.
Mi sono sentita felice anche perch tutta la mia
comunit che mi ha aiutato a capire quello che
stavo per fare mi era vicina e mi sentivo pi de-
gna di essere figlia di Dio.
Patrizia
Nella giornata della Cresima ero impaziente
che la cerimonia incominciasse e facevo avanti
e indietro per il corridoio poi sono partito per la
Chiesa e incominciavo a sentire dentro di me
un timore.
Quando il rappresentante del Vescovo era
giunto a 4 o 5 posti prima di me il timore cre-
sceva sempre di pi, aumentava per attimo.
Per quando il rappresentate del Vescovo,
Mons. Festorazzi, mi segn la croce sulla fron-
te, mi sentii pi leggero, ero convinto di aver ri-
cevuto lo Spirito Santo ero pi contento, quasi
piangevo dalla gioia.
Sapevo che lo Spirito Santo mi avrebbe aiutato
per tutta la vita.
Credo di poter mantenere gli impegni tutti i gior-
ni con tutte le mie forze.
Corrado F.
laudato sii di Giuseppe G.
Laudato sii ...
(Canzonetta ecologica)
"Vedi il mare quant bello!"
ci cantava un ritornello
quando il mare bello era
non ancora pattumiera.
Ispirava "sentimento
ma non cera inquinamento,
la natura amica ancor
era inno al Creator.
"Laudato si"
esultava Francesco un d
quando amava anche come sorelle
la terra, la luce, lacqua e le stelle.
Oggi, chiss!...
La sua tomba sussulter
perch insieme a quelle sorelle
il progresso distrugge le cose pi belle!
"lo dovunque il guardo giro
Oh Immenso Creatore!
Nellopre Tue Ti ammiro"
cantava uno scrittore.
Se mi guardo attorno adesso
son rifiuti, frane, orror:
forse il mondo al decesso
per disprezzo al Creator!
6
festa di prima comunione
Ieri in chiesa ero eccitato perch era
la prima volta che ricevevo il Corpo d
Ges.
Avevo paura di parlare nel microfono
perch ero tanto emozionato.
Per sono riuscito a leggere bene la mia
preghiera.
Paolo
Il momento pi bello della prima Comu-
nione stato quando dovevo ricevere il
Pane e il Vino.
Don Antonio ha spezzato lOstia consa-
crata e ha detto: "Prendete, mangiatene
tutti, questo il corpo e il sangue di
Ges, offerto in sacrificio per voi".
Dopo passato a. dare lOstia, la in-
tingeva nel vino e ad ogni bambino di-
ceva: "Questo il Corpo e il Sangue di
Cristo".
E noi rispondevamo: "Amen". Il momento pi bello di ieri stato
Quando me lha data, non mi piaceva. quando abbiamo ricevuto la prima Comu-
Mi si attaccava la palato e trattenevo nione.
il respiro, cos non sentivo il sapore. ll Don Antonio passato tra di noi a
Sono riuscita a mandarla gi succhiando- distribuire il Corpo e il Sangue di
la e masticandola. Ges, diceva: "Questo il Corpo e il
Ero molto emozionata e il cuore mi bat- Sangue di Ges".
teva forte. E noi rispondevamo: Amen, e lo masti-
Ho detto: "Ti adoro o Dio e ti prego per cavamo.
i miei nonni. Io mentre mandavo gi lOstia, pensavo
Francesca una preghiera per i miei genitori.
Ho provato unemozione fortissima.
Katia
II momento pi bello, stato quando
sono andata in ospedale .dalia mia
bis-nonna.
Era in una camera grandissima: cera-
no sei letti.
Ieri, 20 Maggio era il giorno della mia Mi ha chiamato e mi ha detto a bassa
prima Comunione. Appena entrata in Chie- voce: Elena io questa mattina sono
sa, ero molto emozionata. andata a Messa e ho pensata che tu
Quando era ora di mangiare lOstia, ave- stavi facendo la prima Comunione e ho
vo vergogna. chiesto a Ges che quando sarai grande
Pi Don Antonio si avvicinava a me, pi tu possa diventare una brava missiona-
avevo vergogna ed ero emozionata. ria.
Don Antonio ha intinto lOstia Poi mi ha regalato un cofanetto porta-
nel vino, ho detto sottovoce: "Oh mamma cucito con dentro delle caramelle.
che paura"! Gi in ospedale stato il momento pi
Ho mangiato il Corpo di Ges e non ho bello perch io voglio tanto bene alla
pensato a niente perch ero confusa. mia bis-nonna.
Daila Elena
7
le catechiste
Domenica 20 Maggio.
arrivato finalmente il giorno tanto atteso e a
lungo preparato con Don Antonio e noi catechi-
ste, della Prima Comunione.
Purtroppo il tempo brutto, ha impedito ai bambi-
ni di entrare in chiesa in processione. Si sono
quindi disposti intorno al piccolo altare e dietro
ognuno di loro, forse pi emozionati dei bambi-
ni, cerano i loro genitori.
Davanti allaltare principale i ragazzi pi grandi
cantavano i canti imparati apposta per la gior-
nata.
Le canzoni, i fiori, le moltissime per sane pre-
senti, tutto creava un clima di gioia e di festa; ci
si sentiva tutti fratelli, tutti pi vicini a questi
bambini che, per la prima volta, si incontravano
con Ges Eucaristico.
II Vangelo ci ha parlato di Ges che la Via, la
Verit e la Vita; di Ges che ci dice di avere
fede in Dio, di non avere paura, perch Lui ha
preparato per noi un. posto nella Casa del Pa-
dre.
Questo ci ha fatto riflettere: chiss se questi
bambini, oggi cos ansiosi d ricevere il Corpo e
il Sangue d Ges, sapranno sempre cammina-
re sulla via giusta, sulla strada che Ges ci ha
indicato con i suoi insegnamenti?
Il gioved successivo alla Prima Comunione,
durante lincontro di Catechismo, abbiamo chie-
sto ai bambini le loro impressioni sulla giornata.
Alcuni ci hanno detto che stato molto bello es-
sere, in chiesa e pregare assieme ai loro geni-
tori, a tutti i loro parenti e amici. Che il momento
pi importante stato quando hanno ricevuto il
Corpo e il Sangue d Ges che ha dato loro un
senso di gioia e di pace.
Naturalmente per loro stato molto bello anche
ricevere tanti doni, fare le fotografie con i paren-
ti e gli amici, mangiare la torta.
Comunque abbiamo visto in tutti loro il grande
desiderio di ricevere spesso Ges, di restare
suoi amici, di rimanere fedeli a Lui. Anche le
semplici preghiere che hanno preparato e letto
nel giorno della Prima Comunione ci hanno fat-
to capire quanta fede hanno nel Signore e
come si affidano a Lui per chiedergli tante pic-
cole cose.
Siamo sicuri che Ges, che ha sempre tanto
amato i bambini, avr certamente ascoltato
queste loro preghiere e avr parlato al loro cuo-
re, dicendo loro di continuare sulla strada che
hanno iniziato, che la strada dellamore, la via
giusta per arrivare alla Casa del Padre.
biblioteca: nuovi libri
Visto lapprossimarsi dalle vacanze estive, La
Biblioteca Comunale ha provveduto a comprare
nuovi libri per ragazzi e adulti.
questo il periodo pi rilassante dellanno, e
anche i pi indaffarati si concedono momenti di
riposo, dedicandoli magari alla lettura.
Ecco lelenco dagli ultimi acquisti:
Di G. Nigro La mia ragazza
una
drogata
F. Alberoni Lamicizia
G. Bedeschi La mia erba sul Don
F. Forte Oltre questa Europa
M. Soldati Nuovi racconti del
Maresciallo
R. Asuni/L.Gur Gli sdrogati
rado
T. Guerra La pioggia tiepida
A, Fogar Verso il polo con
Armaduk
G. Guareschi Noi del Boscaccio
G. Rodari II libro degli errori
Inoltre 5 magnifici volumi per ragazzi (ed. Mon-
dadori) di ricerche d vario tipo
Manuali vari
Un libro di barzellette (sempre per ragazzi)
Un libro dei puffi.
8
una mamma
di a. f.
Domenica 20 maggio.
Al vederli tutti e venti allineati, con il vestito
bianco, tra cesti di fiori, uno non pu non la-
sciarsi prendere da una pur lieve commozione.
Commozione per effetto dallabito bianco, ma
anche per il significato di quellabito: il gesto
che oggi compiono, lOstia che ricevono per la
prima volta, segna un primo traguardo, ma an-
che un punto di partenza verso una strada che
da oggi comincia ad aprirsi davanti a loro.
Chiss se riescono a percepire tutto questo, o
se lagitazione che scorgo sui loro visi non
solo dovuta allebbrezza dei sentirsi protagonisti
o alla preoccupazione di dover leggere la pre-
ghiera che hanno preparato.
Osservo mio figlio che si raccoglie in preghiera
dopo aver ricevuto la Comunione e mi viene da
pensare che forse, chi non aveva percepito
bene qualcosa, sono io: io come mamma che
non volevo ancora rendermi conto che mio figlio
non pi "troppo piccolo per capire certe cose.
Ho accettato questanno di partecipare agli in-
contri di Catechismo per essergli pi vicina e
per cercare di riscoprire con lui cose da tempo
lasciate in disparte o praticate frettolosamente.
stata, e continua ad esserlo, un

esperienza
molto bella, anche se, a volte, mi costa fatica.
Fatica perch ogni gioved devo tralasciare altri
impegni per dedicarmi a quello; molta fatica
perch non posso pi limitarmi ad esigere da
mio figlio che sia lui solo a mettere in pratica gli
insegnamenti della Dottrina, ma io stessa, sen-
tendomi continuamente esposta al suo severo
giudizio; fatica, infine, perch vi assicuro che
trascorrere unora anche solo con 10 di quei
candidi angioletti (in realt senza labito bianco
lo sembrano molto meno) non cosa da poco.
Ritengo che le due catechiste le quali, oltre a
tenerli a bada, hanno dovuto preparali al gran-
de giorno, seppur con laiuto di Don Antonio,
meritino un piccolo monumento allinsegna della
pazienza. Non esagero.
Simpaticissimi, candidi come solo i bambini
sanno esserlo nel raccontare le loro esperien-
ze, spontanei nelle loro osservazioni, ma troppo
spesso cos rumorosi e distratti, a volte superfi-
ciali e svogliati nel fare i compiti richiesti.
Noi genitori siamo sovente pronti a giustificare
nostro figlio: "Ma poverino, ha gi il compito di
scuola, non deve mica fare il prete!
Posso assicurare che linsegnamento che viene
loro impartito non ha lo scopo di trasformarli in
tanti preti e suore (se ci saranno delle vocazio-
ni, ben vengano!) ma si basa sulle pi elemen-
tari regole dellamore, del rispetto per gli altri e
una conoscenza pi approfondita del rito della
Messa, che magari ascoltano ogni domenica,
senza per comprenderne il significato.
Mi sono accorta quanto sia importante dare a
questi nostri bambini, oltre alla libert di cui go-
dono in sovrabbondanza, la responsabilit di
farne uso appropriato; educarli, senza costrin-
gerli con la forza, ad una pi profonda coscien-
za del dovere che, anche se piccoli, devono
compiere.
Penso inoltre che sia importante, al di sopra di
quelle che sono le "nostre" convinzioni, indiriz-
zarli verso una meta precisa: circondati come
sono da falsi idoli, confusi da troppi credo, sono
certa che ne trarranno vantaggio non solo da
un punto di vista morale, ma soprattutto per la
formazione del loro carattere.
Nel momento in cui ho visto mio figlio e, come
lui, tutti i suoi compagni a colloquio da solo con
Ges, ho pensato che gi iniziato un nuovo
cammino per lui, un cammino che lo ha reso gi
un po pi adulto perfino ai miei occhi.
9
anziani, il 1 maggio
una giornata
serena
Su invito e organizzazione del sottocomitato
della Croce Rossa Italiana di Uggiate Trevano,
marted 1 Maggio si svolta una giornata dedi-
cata agli anziani di Ronago.
La giornata iniziata con lincontrarci con Dio
nella Messa.
stato un momento molto forte e vissuto da
tutti i partecipanti, come ad indicare e credere
che linizio di ogni nostro giorno, inizia con Lui,
Dio nostro Padre.
Don Antonio ha parlato ai presenti damore e di
pace, di semplicit e di gioia. stato un mes-
saggio che abbiamo vissuto per tutta la giorna-
ta. Terminata la Santa Messa, con un pullman e
auto private abbiamo raggiunto la sede della
Croce Rossa ad Uggiate Trevano, a tutti gli an-
ziani stato possibile visitare i locali dello stabi-
le e rendersi conto della reale ed insostituibile
opera damore verso i fratelli che soffrono attra-
verso questo volontariato nella Croce Rossa.
Successivamente, ci siamo trovati tutti in un
grande salone; il trovarsi tutti insieme per far fe-
sta stato molto bello.
Mi ha colpito in modo particolare la sensazione
che in quella sala non esistessero n anziani,
n giovani, ma una famiglia serena in festa.
Questo clima di serenit e di gioia, credo abbia
colpito anche coloro che hanno parlato a questi
anziani.
"Dott. Ambrosoli, Signor Arzuffi, Don Antonio".
Illustrando la finalit della Croce Rossa hanno
messo in evidenza la gioia di sentirci fratelli, la
gioia di volerci bene e la gioia di aiutarci nel
momento della prova e nel momento del dolore.
II pranzo stato apprezzato da tutti come un
vero banchetto. Gli anziani sono stati veramen-
te bravi nel creare quel clima di serenit che im-
pregnava tutto il salone. I giovani che si sono
prestati per rendere pi gradevole la giornata
agli anziani, penso abbiano abbattuto la bar-
riera dellet e si siano sentiti veramente felici
nel passare questa giornata con loro. Le cuo-
che che ci hanno messa tanta abilit ma anche
tanto amore nel preparare il pranzo, sento che
sono state ricompensate dalla gioia di avere do-
nato gioia, a tutti.
I responsabili della Croce Rossa, credo abbiano
avuto un grazie vero e sincero nel vedere que-
ste persone veramente felici e serene.
A tutte queste persone, e in particolare modo
agli anziani, io vorrei dire grazie, grazie di cuore
perch ci hanno mostrato in modo vero e con-
creto, come nellamore fraterno si pu vivere
una, e poi tante giornate di gioia e di serenit.
Luigi
10
spazio a. c. r.
Ciao, siamo ancora noi dellA.c.r.
Come, non vi ricordate di noi?! Ma s, siamo i
ragazzi che formano il gruppo di Aziona Cattoli-
ca. Abbiamo deciso di scrivere due righe per far-
ci sentire e riferirvi di unimportante esperienza
che ha segnato il nostro cammino di A.C.R.
Domenica 13 maggio ci siamo ritrovati a Como
per il 10mo Convegno Diocesano di A.C.R.
Ci siamo incontrati con tutti i ragazzi/e
dellA.C.R. che appartengono alle nostra Dioce-
si.
La nostra giornata si svolta tra giochi, canti,
scherzi e tanta, tanta amicizia.
Momento molto particolare stata la Messa ce-
lebrata per noi dal Vescovo in Duomo alla pre-
senza delle famiglie di A.C.
stato molto bello perch ci siamo sentiti tutti
uniti coi Vescovo e tra noi, anche se non ci co-
noscevamo.
Naturalmente non ci siamo trovati cos per
caso, ma era molto tempo che ci preparavamo
a vivere questo momento che ci ha inseriti pie-
namente nella realt A.C.R.
Infatti negli ultimi incontri settimanali che abbia-
mo fatto tra di noi, avevamo parlato della Dioce-
si, abbiamo capito la sua importanza e ci siamo
resi conto che non esistiamo solo noi, ma che
tanti ragazzi vivono la nostra stessa esperien-
za.
Tutto questo lo abbiamo espresso in due cartel-
loni che abbiamo presentato al Convegno Dio-
cesano. Il primo rappresentava la storia del no-
stro piccolo gruppo che "camminava" verso la
Zona Pastorale, simboleggiata dallincontro che
avevamo fatto a Maccio e poi, di seguito, fino al
Convegno Diocesano, espresso con il Duomo
di Como.
Per noi non camminavamo da soli, ma con al-
tri gruppi che giungevano alla meta come noi.
Ecco, la cosa pi bella del Convegno stato il
ritrovarci inseriti in una realt cos grande, con
tanta gente che voleva stare con noi, fare ami-
cizia e fare festa.
Infatti la cosa che pi ci ha colpito, stata la
gioia e lallegria che abbiamo manifestato nei
vari momenti, ma soprattutto in piazza Duomo e
per la strada, mentre ci recavamo ad ascoltare
la S. Messa. Abbiamo gridato cos forte che tut-
ta la gente usciva per la strada e ci guardava
meravigliata, per felice di vederci. Tutti noi ci
siamo sentiti coinvolti personalmente e nessuno
ha rifiutato di giocare, cantare e gridare, anche
se allinizio ci vergognavamo un po.
Per noi stata unesperienza bellissima e vi rin-
noviamo il nostro invito a... partecipare....
SPERIAMO DI VEDERCI PRESTO
Romina, Corrado, Diego, Raffaella, Mariangela,
Valentina, Moira, Emanuele, Erminia, Mariuccia
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17 giugno
votiamo per lEuropa
di Maurizio R.
Il 17 giugno saremo chiamati a votare per il rin-
novo del Parlamento europeo. la seconda
volta che si vota per questa Assemblea; la pri-
ma fu nel 1979 e quelle elezioni furono un mo-
mento importante perch rappresentavano il
passaggio tra la fase di speranza nella realizza-
zione dellunit europea e la sua concreta attua-
zione.
Nel Parlamento europeo sono rappresentati
dieci stati (Italia, Gran Bretagna, Francia, Ger-
mania Occidentale, Olanda, Belgio, Lussembur-
go, Danimarca, Irlanda e Grecia); si riunisce a
Strasburgo (Francia) e influisce su molte que-
stioni tra cui la circolazione e lo scambio di mer-
ci, i prezzi dei generi alimentari, il valore delle
monete e discute problemi di politica agricola,
economica e sociale.
doveroso sottolineare, per amore della verit,
come in questi primi cinque anni lintegrazione
europea abbia subito anche delle battute darre-
sto, abbia vissuto momenti difficili a causa di
alcune tentazioni protezionistiche di taluni stati
membri. Ci ha, di conseguenza, determinato
incomprensioni e ritardi in alcune decisioni.
Tuttavia, importante sottolineare come ci sia-
no stati anche momenti di coesione e di recipro-
co sostegno tra le varie nazioni, soprattutto sul
piano morale e politico, evidenziando come gli
stati componenti abbiano comuni visioni nella
difesa dei principi economici e morali e nella di-
fesa delle liber personali.
Certo importante che sulle cose concrete si
trovi un denominatore comune, che, per esem-
pio, si approntino misure drastiche per limitare il
numero dei disoccupati dei paesi membri che
salito ormai a 12 milioni, cercando d ristruttu-
rare importanti settori industriali.
Sono problemi aperti anche il rafforzamento
dellEuropa dei dieci sul piano politico per poter
contare maggiormente nellantagonismo perico-
loso tra le due superpotenze, e il prendere co-
scienza che lEuropa pu svolgere un ruolo pri-
mario ed essenziale nello sviluppo dei paesi del
Terzo Mondo (cooperazione tecnica, commer-
ciale, finanziaria).
Si avverte in questi giorni un insufficiente grado
di informazione tra la gente, una superficialit
molto generalizzata che pu far temere un ele-
vato astensionismo.
Recandomi negli uffici comunali negli scorsi
giorni, ho avuto la netta sensazione che le isti-
tuzioni periferiche (Comuni, Biblioteche) non
potessero esimersi dal fornire contributi infor-
mativi ai cittadini, perch sarebbe rischioso e
poco responsabile votare solo per abitudine, in
modo rituale e quasi forzato.
Votare il 17 giugno non deve essere un noioso
dovere, ma un atto di fiducia e di speranza ver-
so un Europa che vuole essere pi libera e pi
evoluta.
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Africa Cameroun
Bimengu
Nel 69 don Gianni Allievi, Fausta Arrigoni, Ma-
riuccia Bianchi, Anita e Valerio Tettamanti parti-
rono per il Cameroun e il Vescovo di Sangmeli-
ma affid al gruppo la parrocchia di Bimengu
in piena foresta.
Nel 72 la diocesi di Como ufficializz la collabo-
razione stipulando una convenzione con la dio-
cesi africana mediante la quale la chiesa coma-
sca si impegnava ad offrire personale alla chie-
sa sorella del Cameroun.
A Bimengu hanno lavorato Elio Selvaggi, Anto-
nia Colombo, Marisa Pedroncelli, don Luciano
Bozzi, don Carlo Castelnuovo, la dott. Marian-
gela Stefani con il marito Mario Aondio. Attual-
mente operano nella missione diocesana in Ca-
meroun Carla Baraldi e Franca Gatti (infermie-
re), Fausta Arrigoni (insegnante), don Gianni Al-
lievi, don Felice Cantoni e don Eugenio Verga.
Lequipe comasca impegnata nellevangeliz-
zazione (formazione dei catecumeni, creazione
dei consigli pastorali di villaggio, preparazione
dei catechisti...) e nella promozione umana
(animazione sanitaria nei villaggi -scavo dei
pozzi, costruzione di servizi igienici, educazione
scolastica, animazione della donna...).
Di fronte ai gravi problemi della salute si deci-
sa la costruzione di un piccolo ospedale, attual-
mente diretto dal dott. Alberto Lenzi.
America Latina Argentina
Fernandez
Don Luciano Beretta e don Albeto De Maron nel
68 iniziarono a lavorare nella diocesi di Santia-
go del Estero, una delle pi povere dellArgenti-
na.
Nel 70 si unirono ai sacerdoti te suore Giusep-
pine di Como. Nel 71 venne stipulata una con-
venzione fra il Vescovo di Como e il Vescovo di
Santiago del Estero: nasceva cos la missione
diocesana di Fernandez, in cui operarono Fer-
nanda Ostinelli, suor Rina Villa, suor Marilena
Beretta, don renzo Scapolo.
Attualmente a Fernandez lavorano suor Angela
Roncoroni, suor Erminia Bassi, sour Susanna
Agostini, sour Flavia Poletti, suor Marialuisa
Roncoroni, don Giorgio Quaglia, don Pierloren-
zo Trussoni, don Savio Castelli e don Umberto
Gosparini.
Suore e sacerdoti sono impegnati nellevange-
lizzazione (catechesi, formazione di gruppi...) e
nella promozione umana (assistenza ai pi bi-
sognosi, animazione e assistenza sanitaria, atti-
vit educative, promozione di piccole cooperati-
ve...).
Cosa puoi fare tu?
Conoscere la realt argentina e camerou-
nense e tutta la problematica missionaria
Amare tutti (vicini e lontani)
Donare ci che si (se stessi) e ci che
si ha
Condividere con tutti, coordinando le iniziati-
ve affinch i mezzi raccolti siano equamente di-
visi in modo che tutti i missionari, sia pure attra-
verso canali diversi, siano tangibilmente soste-
nuti dalia carit fraterna e la comunione dei
beni sia espressione di unautentica dimensione
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missionaria.
Campo di lavoro
e di sensibilizzazione missionaria
Olgiate 84
Anche il campo unoccasione per
conoscere di pi
amare di pi
donare di pi
condividere di pi.
Al campo si vive la dimensione diocesana non
solo perch vi partecipano giovani provenienti
da varie zone della diocesi, ma anche perch
un momento di riflessione comune sulla proble-
matica missionaria. Ogni anno si cambia zona
perch lesperienza di vita e di lavoro aumenti
lapertura agli altri.
Il ricavato del campo viene devoluto alle mis-
sioni diocesane in Cameroun e in Argentina, ma
il nostro impegno non pu limitarsi alla raccolta
carta: deve essere rivolto alla conoscenza dei
problemi e deve portare ad intraprendere un
nuovo stile d vita.
Nella nostra diocesi limpegno missionario si
concretizza in molte forme.
Dalle vane parrocchie sono partiti laici, religiosi
e sacerdoti che annunciano il Vangelo in Africa,
in America Latina, in Asia e in Oceania. Cono-
scere bene queste realt, collaborare, condivi-
dere idee, esperienze e valori offre la possibilit
di vivere la missione come comunione e come
scambio.
I servizi missionari diocesani non esauriscono
limpegno della chiesa locale, infatti il rientro di
tutti gli inviati dalla Comunit dorigine occa-
sione di apertura alluniversalit.
Perch le missioni
diocesane?
Lenciclica Fidei donum di Pio XII nel 57 invi-
tava le diocesi ad aprirsi maggiormente alle
missioni impegnandosi da protagoniste
nellevangelizzazione, in collaborazione. con le
chiese sorelle. !n risposta allappello del Ponte-
fice, nel 64, partirono i primi sacerdoti della dio-
cesi di Como per lArgentina e nel 69 per il Ca-
meroun.
COMMISSIONE MISSIONARIA DIOCESANA
CICLOSTILATO IN PROPRIO
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CAMPO DI LAVORO DIOCESANO
settimana di sensibilizzazione missionaria
15 23 giugno 1984
venerd 15 arrivo ed. accoglienza dei partecipanti ad
Olgiate (sede del Campo)
sabato 16 Camnago, Gaggino
domenica 17 Olgiate, Uggiate
luned 18 Drezzo, Gironico
marted 19 Civello, Maccio
mercoled 20 Bizzarone, Rodero, Ronago
gioved 21 Cagno, Concagno, Solbiate
venerd 23 Albiolo, Casanova, Caversaccio
sabato 23 chiusura del Campo di Lavoro
Nelle diverse giornate i volontari propongono unanimazione
missionaria nelle Parrocchie della Zona e chiedono collabora-
zione per la raccolta carta" a favore delle Missioni Diocesane.
Promozione ed organizzazione
Commissione Missionaria Diocesana
in collaborazione con:
Zona Pastorale Prealpi
In preparazione alla settimana di sensibilizza-
zione missionaria, domenica 27 maggio ci sono
state presentate le missioni diocesane
dellAFRICA E DELLARGENTINA.
Non sono una novit per noi, perch pi volte
abbiamo avuto modo di parlarne e di ascoltare
diverse esperienze: ma quello che stato pi
interessante stato quello di ascoltare la testi-
monianza diretta di CLAUDIO, un giovane di
Como, membro della Commissione diocesana
missionaria, che attraverso la sua esperienza e
attraverso delle diapositive, ci ha parlato della
parrocchia di Bimengu (Cameroun Africa),
visitata recentemente anche dal nostro Vesco-
vo.
Abbiamo avuto modo di vedere come operino
attivamente sacerdoti e volontari laici e suore
dei nostri paesi a servizio di quelle popolazioni.
E proprio allo scopo di sostenere e aiutare con-
cretamente queste missioni della nostra diocesi
che stata promossa nella nostra zona PRE-
ALPI dalla Commissione missionaria Diocesana
la settimana di sensibilizzazione dal 15 al 23
giugno.
Nelle diverse giornate di questa settimana, uni-
tamente a unanimazione missionaria nelle di-
verse parrocchie, verr effettuata una raccolta
carta che vedr interessati tutti i paesi della no-
stra zona.
MERCOLED 20 GIUGNO sar la volta di Ro-
nago: un gruppo di ragazzi del paese, assieme
ad altri giovani, passer casa per casa a ritirare
la carta: sar loccasione per aiutare i missiona-
ri, ma anche per conoscere la generosit di tan-
ti giovani. Per questo invitiamo tutti, fin da ora,
a conservare e a preparare la carta, per ap-
poggiare questa iniziativa.
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Pellio 84
per i ragazzi, luglio
per le famiglie, agosto
Pellio con la casa di vacanze diventato per
molti un punto di riferimento per lestate.
Anche questanno viene proposto un periodo di
vacanze per il mese di luglio, riservato ai ragaz-
zi e alle ragazze, e per il mese di agosto per
gruppi famigliari, per persone anziane, o per chi
chiunque volesse fare una vacanza in monta-
gna.
Fin da adesso sono aperte le iscrizioni:
;
con i
ragazzi e con le ragazze ne abbiamo parlato:
ora si tratta di prendere una decisione sul modo
d impostare il mese di luglio a. Pellio.
Per questo invito genitori, ragazzi e giovani che
vogliono collaborare e fare questa esperienza
di farsi avanti perch le cose da fare non sono
poche.
Sono convinto che con tanta buona volont con
un po di spirito di iniziativa possiamo portare
avanti anche questanno e nel migliore dei modi
la vacanza PELLIO 84.
Per il mese di agosto diventata una tradizione
che la casa di Pellio venga "autogestita" da chi
fa vacanza.
In passato, mi sembra, sempre andato tutto
bene e mi auguro che anche questanno sia-
no numerose le persone che aderiscono allini-
ziativa.
Un grazie sincero a tutti quelli che si presteran-
no anche questanno per PELLIO 84 e un arri-
vederci a tutti coloro che vorranno fare vacanza
nella nostra casa!
Estate 84
anche
una cartolina serve
Una cartolina oggi costa, il francobollo aumenta
sempre di pi, le cose da fare in vacanza sono
sempre tante, anche perch i giorni volano...
per ci si pu ricordare di un saluto alla comuni-
t parrocchiale e di chi in vacanza non anda-
to.
Anche una cartolina serve per farcii sentire pi
uniti, a, farci capire che se anche siamo lontani
per c sempre qualcosa che ci tiene uniti.
Per questo ne aspettiamo tante con un grande
grazie anticipato.
17 giugno incontro
apostolato
della preghiera
Nella nostra parrocchia c da tempo un bel
gruppo di persone che sono iscritte allAPO-
STOLATO DELLA PREGHIERA: ogni giorno re-
citano la preghiera di offerta, si impegnano a
pregare secondo le intenzioni del Papa, vivono
con particolare generosit la devozione al Sa-
cro Cuore.
DOMENICA 17 GIUGNO ALLE ORE 15, sar a
Ronago, la Madre Alma, delle madri canossiane
di Como, che aiuter tutti noi a ripensare impe-
gni legati allApostolato della Preghiera.
Sono invitati gli iscritti, ma anche tutti coloro
che vogliono approfondire la loro devozione al
Sacro Cuore.
festa
del Corpus domini
La festa del Corpus Domini questanno molto
alta: sono gi finite le scuole, tanti forse sono
gi partiti per le vacanze, al mare o in monta-
gna, per credo che dobbiamo solennizzarla in
modo particolare, soprattutto perch vogliamo
insieme rinnovare la nostra fede nella presenza
reale del Signore nellEucarestia: la partecipa-
zione alla Messa e la solenne processione per
le vie del Paese saranno i momenti fondamen-
tali di questa celebrazione, alla quale sono invi-
tati in modo particolare i bambini che hanno ri-
cevuto la Prima Comunione.
prepariamo
la pesca di agosto
diventato uno dei momenti caratteristici della
celebrazione della nostra festa la grande pesca
nella preparazione della quale vogliamo, come
sempre, coinvolgere un po tutti.
Per questo rivolgiamo un invito caloroso a chi
pu recuperare qualche oggetto o qualunque al-
tra cosa (tutto va bene!).
Passeremo nelle case con i nostri ragazzi a riti-
rarli oppure si possono consegnare in casa par-
rocchiale: limportante che ci si dia da fare
presso parenti, amici, piccoli e grandi... GRA-
ZIE!
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o fiori... o concime
di Giuseppe G.
(Riflessi e riflessioni di Primavera)
Lo smagliante rivestirsi della natura, il suo ver-
deggiare, il variopinto colorirsi dellorizzonte, of-
frono frequenti, interessanti e contrastanti moti-
vi di riflessioni e di provocazioni. Un giorno del
mese scorso mi si affiancato, sorpassandomi
lentamente, un rumoroso trattore trainante il ri-
morchietto stracolmo di letame.
"Che splendido letame! Che olezzo ... allet-
tante per gente forte! Com compatto e ma-
turo! ...
No, non ho pensato affatto cos, anzi, non ho
pensato proprio a nulla, che io ricordi, anche se
inaspettatamente, improvvisamente mi sbi-
gott!
Coshai da guardami cos?" gracchi con un
borbottio, "ti sembro veramente in brutte condi-
zioni? Devi capire! ... Mi stanno facendo il fu-
nerale fra poco sar sotto terra! ..."
Allibito, provai a fare lindifferente. "Perch stai
zitto? Ti faccio schifo? Sono malconcio e
puzzolente, vero, ma tu dovresti sapere e te-
ner presente quanto valgo! ... Sono sempre io il
migliore amico, il secolare nutrimento, il collabo-
ratore eccellente della rinascita, della crescita,
del colore, del profumo di questa vanesia, adu-
lata, bizzosa Primavera (stagione per me, pur-
troppo fatale!) .. Amico, io pur essendo la cosa
pi ripugnante, vituperata e volgare della terra,
resto sempre il fedele amico per la terra! Bye
bye ...
Questo temerario e sconsiderato racconto, pur
se presentato a mo di esempio di allegoria,
dapologo o ... despediente, chiaro pretesto
per una chiosa.
Nella vita comune, nel convivere quotidiano,
radicata lerronea abitudine di ammirare, predili-
gere ed anche sopravvalutare chi compie opere
significative, concrete, efficaci, chi si espone
personalmente per amare il prossimo, chi opera
palesemente con impegno ed efficacia o chi
in alto, ma gli altri, noi?
Se noi non diamo frutti visibili con opere con-
crete, dobbiamo dunque considerarci nullit?
Non penso.
Come la natura si rinnova, si sviluppa e produ-
ce in proporzione alla fertilit del terreno, alla
qualit ed alla quantit del concime, del nutri
mento che riceve, cos colui che opera il Bene
pu fruttificare e fruttifica proprio se usufruisce
della diretta partecipazione di altri, ossia di chi
pu essere nutrimento, linfa, concime: di noi,
nullit.
Noi, quando la nostra vita trascorre, appunto,
senza apparenti risultati, quando ricorrenti stati
di rassegnazione, di inutilit, di incomprensione,
di abbandono, ci opprimono; quando, smarriti e
incerti, riteniamo irrealizzabili gli ideali predicati,
scritti o letti; quando il quotidiano ci appare me-
diocremente monotono, senza sprazzi vitali;
quando linquietudine, langoscia, la delusione,
le sofferenze, lansia, la solitudine, i fallimenti,
dentro di noi, nellanima, si macerano; quando
anche il pregare, il presentarsi al tempio pare
infruttuoso; quando il nostro vivere, non solo
non apprezzato ma addirittura irriso, scher-
nito, dileggiato come "quelli che vanno in chiesa
quelli che stanno col prete.... quelli che sono
come tutti gli altri se non peggiori , ecco,
ecco noi, restando fermi nella Fede, siamo ben
altri!
Noi diventiamo co-artefici, co-protagonisti, nutri-
mento e concime del ciclo, delle opere di Dio
perch cos rendiamo fertili la sua Parola in co-
loro che Lui sceglie !
Non possiamo dare di pi? Piccolo gregge non
temere ...
Ges ha apprezzato e preferito gli spiccioli della
vedova non la ricca offerta al Tempio di Sacer-
doti, di Farisei e di Scribi ...
17
Azione cattolica
Centro Diocesano Vocazioni
ESERCIZI SPIRITUALI
PER ADOLESCENTI E GIOVANI
Essere in comunione col Cristo significa essere capaci di
isolarsi con lui nel silenzio facendo esperienze di
deserto, di ritiri, di esercizi spirituali, momenti che non
possono mancare nellitinerario di un giovane cristiano che
decide di crescere nella fede verso scelte di vita mature e
coerenti col Vangelo.
+ Teresio Ferraroni
(dal messaggio per il Giubileo dei Giovani 22-1-1984)
PER ADOLESCENTI (ragazzi e ragazze del
biennio delle scuole superiori)
24 - 27 giugno: Aprica (So), suore Canossiane,
con don Giuseppe Negri
28 - 30 giugno: Lanzo Intelvi (Co), suore della
Presentazione con don Aldo Passerini
tema per entrambi: ALLA SCOPERTA DI GES
PER GIOVANI {studenti e lavoratori dai 17
anni)
2 - 5 agosto: Desenzano (Bs), Meridanum, con
don Oscar Cantoni
Tema: ESSERE MISERICORDIA PER FARE MI-
SERICORDIA
18 - 19 agosto: Erba (Co), Oasi S. Maria degli
Angeli, con don Dante Lafranconi
tema: TESTIMONI DI CRISTO RISORTO
ISCRIZIONI: Ufficio Pastorale, curia vescovile
031/26.14.66
Azione Cattolica diocesana 031/26.51.81
Caritas diocesana 031/26.14.90
PER RAGAZZE
29 agosto - 1 settembre: Lanzo Intelvi (Co), suo-
re della Presentazione, con don Renato Corona
(per ragazze di quinta elementare e prima me-
dia)
3 - 6 settembre: Lanzo Intelvi (Co), suore della
Presentazione (per ragazze di seconda e terza
media)
GIORNATE DI SPIRITUALIT PER ADULTI NELLE
SINGOLE Z0NE PASTORALI
SOTTOSCRIZIONE
PRO SEMINARIO
Marted 29 maggio alla presenza di Mons. Vescovo
e del Consiglio Presbiterale della Diocesi si prov-
veduto al sorseggio dei premi per la sottoscrizione a
favore del Seminario curata dai vari parroci della
Diocesi:
I premi sono stati cos assegnati:
Viaggio in Terra Santa N 034365
Salotto N 089014
Viaggio a Fatima N 063889
Viaggio a Lourdes N 013646
Quadre (pittore Da Prada) N 002206
Quadre (pittore Da Prada) N 037840
I premi di consolazione sono andati ai numeri:
029644/001280/084835/069221/048343/052408/073
294/005608/068587/035619/022437/017824/036680
Si ringraziano tutti coloro che hanno aderito allinizia-
tiva.
Azione Cattolica Como
CAMPI SCUOLA 84
RAGAZZI/E
25 GIUGNO - 4 LUGLIO a VERMIGLIO (TN) 1 - 2
media
4 - 13 LUGLIO al PASSO DEL TONALE - 3 media
TEMA: CONOSCERE E VIVERE LAMORE DI DIO
Contributo L. 110.000 pi viaggio (autogestione)
(Don Lorenzo Falcinella)
GIOVANISSIMI/E a PEDENOSSO (So) (auto-
gestione)
10 - 21 LUGLIO {don Giuseppe Negri)
21 LUGLIO 1 AGOSTO (don Lorenzo Falcinella)
TEMA: RIMANETE IN COMUNIONE CON CRI-
STO; RIMANETE IN COMUNIONE TRA VOI
NELLAMBITO DELLA CHIESA PER ESSERE A
SERVIZIO DEL MONDO
Contributo L. 115.000
EDUCATORI ACR e GIOVANISSIMI
26 - 30 AGOSTO a S. NICOL VALFURVA (So)
TEMA: CHIAMATI AD ESSERE EDUCATOR! NEL-
LA CHIESA, PER LA CHIESA A SERVIZIO DI PI
GIOVANI
ADULTI
19 - 22 AGOSTO a PINETA DI SORTENNA (So)
TEMA: GLI ADULTI E IL GRUPPO DI A.C. IN PAR-
ROCCHIA E NELLA CHIESA
Contributo L. 60.000
18

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