Morgantina, a cinquantanni dallinizio delle ricerche sistematiche Atti dellIncontro di Studi Aidone, 10 dicembre 2005 a cura di Giuseppe Guzzetta SALVATORE SCIASCIA EDITORE Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione Universit di Catania Scuola di Specializzazione in Archeologia proprie!9 le!!eraria rier"a!a 8 Copyright 2008 by Salvatore Sciascia Editore s.a.s. Caltanissetta-Roma sciasciaeditore@virgilio.it iBN 978-88-8241-301-9 M/2(#.4*.# # %*.15#.4=#..* &#,,=*.*7*/ &',,' 2*%'2%)' 3*34'-#4*%)' : #44* &',,= i.%/.42/ &* 345&*, a*&/.', 10 &*%'-$2' 2005 / # %52# &* G*53'00' G577'44#. : C#,4#.*33'44# : %*#3%*#, 2009. (!2*3+','3) iBN 978-88-82413-01-9 1. %#6* #2%)'/,/(*%* - M/2(#.4*.# <a*&/.'> - C/.(2'33* : 2009. i. G577'44#, G*53'00'. 937.8 CDD-21 BN p#,0217045 Cip - B*$,*/4'%# %'.42#,' &',,# r'(*/.' 3*%*,*#.# ;a,$'24/ B/-$#%'< Stampato in Italia / Printed in Italy Giuseppe Guzzetta Alcune note sulla monetazione di Morgantina e sulla circolazione monetaria nella citt in et classica Da tempo stata messa in rilievo in varie e successive occasioni - a co- minciare dalle segnalazioni dei risultati delle prime scoperte - la straordina- ria importanza della messe di nuovi dati numismatici che la documentazio- ne monetale recuperata in diciassette campagne di scavo a Morgantina con- dotte in oltre venticinque anni, dal 1955 al 1981, ha fornito agli storici del- la moneta antica per let classica ed ellenistica, per quella fase cruciale del- la seconda guerra punica in cui ormai, con un mutamento radicale di pro- spettiva al quale hanno contribuito in maniera determinante proprio le sco- perte in questo sito, si colloca lintroduzione del denario romano e infine per il secondo e primo secolo a. C. 1 Sulla circolazione monetaria a Morgan- tina, tema assai tempestivamente rischiarato da Robert Ross Holloway nel Congresso Internazionale di Numismatica del 1961, si fermata anche lat- tenzione degli studiosi incontratisi ad Aidone non molti anni fa in seguito alla pubblicazione del volume dei colleghi americani dedicato alle monete; quindi mia intenzione non certo ritornare sulle osservazioni fatte in prece- denza ma aggiungere alcuni confronti con la circolazione nella citt della Si- cilia meridionale, Camarina, la cui storia legata in qualche modo a questa della Sicilia centrale, che possono istituirsi alla luce delle testimonianze mo- netali recentemente edite e di altre in corso di pubblicazione per mia cura. In primo luogo per mi accingo a ricordare gli elementi principali della pro- duzione monetale di Morgantina, alla luce anche di testimonianze che si so- 43 1 K. T. ERIM, Morgantina, in AJA 62, 1958, pp. 79-90; E. SJQVIST, Numismatic Notes from Morgantina, I. The SIKELIOTAN Coinage, in ANSMN 9, 1960, pp. 56-57; R. ROSS HOLLOWAY, Numismatic Notes from Morgantina II. Half Coins of Hieron II in the Monetary System of Roman Sicily, in ANSMN 9, 1960, pp. 65-73; ID., Monetary circulation in Cen- tral Sicily to the Reign of Augustus as documented by the Morgantina Excavations, in Atti del Congresso Internazionale di Numismatica Roma 1961, Roma 1965, pp. 135-150; T. V. BUT- TREY, The Morgantina Excavations and the Date of the Roman Denarius, in Atti del Congres- so Internazionale di Numismatica 1961, cit., pp. 261-267; ID., The Morgantina Gold Hoard and the Coinage of Hicetas, in NC ser. 7, 13, 1973, pp. 1-17; ID., Morgantina and the De- narius, in NAC 8, 1979, pp. 149-157; T. V. BUTTREY, K. T. ERIM, T. D. GROVES, R. ROSS HOLLOWAY, Morgantina Studies II. The Coins, Princeton 1989 (in questo volume sono ri- stampati come appendici i saggi di K. Erim e i primi due di quelli ricordati sopra di T. But- trey). Cfr. inoltre AA. VV., La moneta a Morgantina. Dal tetradrammo al denario. Atti della Giornata di Studi, Aidone 13 giugno 1992, Catania 1993. no ultimamente aggiunte a quelle gi raccolte negli studi, affinch se ne pos- sa valutare meglio lincidenza nella vita economica della comunit cittadina nelle successive epoche in cui essa posta. 1. La classificazione e la collocazione temporale delle emissioni di questo centro di origine sicula ancora oggi, in assenza di dati stratigrafici o di altri meramente numismatici come le associazioni nei tesoretti, fatta su base fondamentalmente stilistica, la quale non basta a sgombrare il campo dagli elementi di discussione e di incertezza cronologica che inevitabilmente per- mangono in valutazioni di questa natura. Il primo gruppo di emissioni costituito da alcune serie di litre in argen- to che presentano (figg. 1, 2) nel D/ una testa barbata a destra, con i capel- li corti cinti da taenia; nel R/ una spiga di grano circondata da leggenda re- trograda. Sono serie non abbondanti, appena sei, che risultano prodotte da 4 conii per il D/ e 4 per il R/. Giulio Emanuele Rizzo, studioso dotato di acuta sensibilit per gli aspetti stilistici delle monete della Sicilia greca, riten- ne che lo stile, di un arcaismo attardato non fosse anteriore al 450 a. C. 2 , e la valutazione estetica di questo giudizio stata condivisa da Kenan Erim nel suo lavoro pi recente sulla zecca di Morgantina the style of the obverse is certainly archaic, but in a rather provincial or Sikel manner 3 . Egli ha inoltre osservato che queste litre presentano affinit stilistiche con le monete di Gela del gruppo III della classificazione del Jenkins datato tra il 465 e il 450 a. C. - i tetradrammi con quadriga nel D/ e protome di toro an- droprosopo nel R/ e specialmente le litre con i tipi cavallo al passo verso de- stra nel D/, protome di toro androprosopo nel R/ - e in misura minore con quelle di Naxos con testa di Dioniso / grappolo duva. Dal punto di vista epigrafico stato osservato che la leggenda di Morgantina scritta con lo stesso ductus retrogrado di quelle di Gela, con il gamma di forma circolare (C) usato a Gela fino al 425 circa e inoltre ad Akragas, Reggio e Segesta fi- no al decennio 430-420, allorch fu sostituito dal gamma ad asta (l) 4 , e in- fine con il rho di forma arcaica con gamba discendente, che fu sostituito dal- la forma pi recente ad occhiello (P) nelle monete di Siracusa dopo il 450 a. C. e in quelle di Rhegion e di Akragas nel corso del decennio 430-420. Quanto alla datazione lErim ha ritenuto improbabile che queste litre potessero essere state emesse dopo che Ducezio si fu impadronito di Morgantina nel 459 a. C. e perci le ha collocate tra il 465 e il 459 a. C. 5 A tal proposito si ricorda che Diodoro nel passo relativo a questi avvenimenti (XI, 44 Giuseppe Guzzetta 2 G. E. RIZZO, Monete greche della Sicilia, Roma 1946, p. 268. 3 K. T. ERIM, The Mint of Morgantina, in Morgantina Studies II. The Coins, cit., p. 7. 4 G. K. JENKINS, The Coinage of Gela, Berlin 1970, pp. 81-82. 5 K. T. ERIM, La zecca di Morgantina, in Le emissioni dei centri siculi fino allepoca di Timoleonte e i loro rapporti con la monetazione delle colonie greche di Sicilia, Atti IV Conv. Centro Internaz. Studi Numismatici (Napoli 1973), Roma 1975, pp. 69-70, la litra in 78, 5) neus: :.e, e : | 2.s: | ac.:u ,... M: |a.|e| : | ve .| : s:.c: sa. : | cu |:,,u, a| :e. , sa:e.s.c:. c. e.:: .c: c:a::uca :|e, e`: v. ve .| a .e e,e| Me,a|:. |a| sa. :.ca :|e, au : | ee a| a v|: ,sa:e vaa :e. , e e:|: c.| afferma che Ducezio fond la citt di Meneno e divise il territorio che era nelle vicinanze fra i coloni, fece una spedizione contro limportante citt di Morgantina e lassoggett, e cos si guadagn fama presso il suo stesso popolo 6 . Lo storico dunque non fa il minimo cenno di una distruzione di Morgantina (che avrebbe espresso con il verbo sa:acsa v::.| cio radere al suolo da lui normalmente usato per indicare distruzioni di citt 7 ) e pertanto risulta eccessiva e infondata laffermazione che la citt, dopo un rapido assalto, venne conquistata e distrutta dai Siculi in rivolta, come riferisce lo storico Diodoro 8 e tuttaltro che pacifico continuare a riferire allazione di Ducezio i segni archeologici di distruzione ravvisati dagli scavatori nel sito della Cittadella, il cui abitato sarebbe stato abbandonato in seguito alla presa della citt da parte del capo dei Siculi e trasferito nel sito di Serra Orlando 9 . Se lopera di Ducezio fu caratterizzata da fondazioni di citt secondo una concezione tipicamente greca 10 e il fine da lui perseguito era quello di costituire una confederazione dei Siculi, una synteleia, alla quale di fatto, secondo Diodoro (XI, 88, 6), diede vita nel 453 a. C. 11 , non sarebbe 45 Alcune note sulla monetazione di Morgantina questione, per, deve essere datata prima dellassedio e cattura della citt da parte di Duce- zio nel 459. La monetina testimonia, per il suo stile, la lenta ellenizzazione dellinterno del- lisola tra il VI secolo (sic), ma anche limportanza strategica e politico-economica della citt nel 465-460, che peraltro spiegherebbe lassalto di Ducezio; ID., The Mint of Morgantina, cit., p. 7 it is unlikely that Morgantina would have produced these coins after it was captu- red by Duketios in 459 B. C. a date ca. 465-459 B. C. seems most reasonable both on sty- listic and historical grounds, and because Gela, Syracuse and various smaller Sicilian mints struck their earliest litrae at about this time. 6 Trad. it. di I. Labriola, in Diodoro Siculo, Biblioteca storica, libri XI-XV, Palermo 1988, p. 63, che, data la semplicit del passo, analoga alle traduzioni inglese di C. H. Oldfather (Diodorus Siculus, vol. IV, Loeb Classical Library, London 1946, p. 329) e francese di J. Hail- let (Diodore de Sicile, Bibliothque Historique, tome VI, livre XI, Les Belles Lettres, Paris 2001, pp. 101-102). 7 Cfr. J. IAIN MCDOUGALL, Lexicon in Diodorum Siculum, Hildesheim-Zrich-New York 1983, s. vv. sa:acsav::.| e :.euca.. 8 S. RAFFIOTTA, Cera una volta Morgantina, Enna 1996, p. 42. 9 E. SJQVIST, in AJA 62, 1958, p. 156; ERIM, The Mint of Morgantina, cit., p. 7; M. BELL, III, Recenti scavi nellagor di Morgantina, Kokalos 30-31, 1984-85, pp. 504-505; RAFFIOTTA, loc. cit.; M. BELL, III, Camarina e Morgantina al congresso di Gela, in Un ponte fra lItalia e la Grecia. Atti del Simposio in onore di Antonino Di Vita (Ragusa, 13-15 febbra- io 1998), Padova 2000, pp. 291-297, p. 294 cfr. per dello stesso BELL il contributo in que- sto volume e la voce Serra Orlando, in BTCGI, in c. s. , in cui lo studioso si dichiara propen- so a datare la rifondazione di Morgantina intorno al 440 a. C. e comunque nel corso del pe- riodo di presunto controllo siracusano dal 449 al 424 a. C. 10 F. P. RIZZO, La repubblica di Siracusa nel momento di Ducezio, Palermo 1970, pp. 58- 61; E. GALVAGNO, Politica ed economia nella Sicilia greca, Roma 2000, pp. 71-74. 11 RIZZO, La repubblica di Siracusa, cit., pp. 110-117; GALVAGNO, Politica ed econo- mia..., cit., pp. 74-79. coerente con questo progetto la distruzione dellimportante citt sicula, seppure in buona misura ellenizzata, che della Sicilia centrale era un autentico caposaldo militare ed economico. Il capo indigeno appare imbevuto di ellenismo e la sua impresa ispirata nei metodi e nelle forme a modelli greci e basata sul concetto, anchesso greco, di autonomia 12 ; potrebbe pertanto essere unipotesi non ingiustificata attribuire proprio agli anni in cui Morgantina fu tenuta da Ducezio - il cui tentativo politico ebbe fine nellestate del 450 in seguito alla sconfitta del suo esercito a Nomai (Diod., XI, 91, 3 - 92, 4) 13 - la breve emissione delle litre, poich questa, essendo la monetazione la forma ellenica di affermazione di s di ogni citt, potrebbe essere stata una creazione della nuova Morgantina che, secondo una prima proposta di Malcom Bell, sarebbe stata rifondata proprio da Ducezio, secondo il modello urbanistico delle poleis greche dellisola delle quali imitava la pianta ortogonale 14 . Non ostano a questa datazione delle litre n i caratteri stilistici n quelli epigrafici che anzi possono condurre anche pi in basso la loro cronologia, subito dopo il 451 a. C. Morto Ducezio nel 440 - poco dopo chegli aveva fondato Kal Akt-, come ricorda Diodoro (XII, 29, 2) i Siracusani ridussero in stato di suddi- tanza tutte le citt dei Siculi, tranne quella chiamata Trinachia, perci an- che Morgantina fu sottomessa e assogettata a un tributo da Siracusa 15 , al cui dominio sfugg dopo una quindicina danni, quando nel congresso di Gela del 424, come riferisce Tucidide (IV, 65, 1), fu ceduta da Siracusa a Cama- rina in cambio di una somma in argento 16 . A questa nuova fase politica sa- rebbero forse da attribuire due serie rarissime di litre che presentano nel D/ testa femminile a destra, nel R/ protome di cinghiale a d., con lungo muso, collo irsuto, che in una serie sovrastata da due grani di orzo; nella serie in cui questi ultimi mancano si legge la leggenda MOP CAN divisa in due parti ognuna delle quali incisa su un lato della moneta 17 . stato rilevato dalleditore che la testa femminile presenta una stretta somiglianza con quel- 46 Giuseppe Guzzetta 12 GALVAGNO, Politica ed economia..., cit., p. 86. 13 Sulla tradizione testuale del toponimo cfr. HAILLET, Diodore de Sicile, pp. 116 e 187, n. 5. 14 BELL, Recenti scavi nellagor di Morgantina, cit., p. 507; B. TSAKIRGIS, Morgantina: a greek town in central Sicily, in Acta Hyperborea 6, 1995, pp. 123-147, in partic. pp. 126- 127; M. BELL, III, Rapporti urbanistici fra Camarina e Morgantina, in Camarina 2600 anni dopo la fondazione. Nuovi studi sulla citt e sul territorio. Atti del Convegno Internaziona- le, Ragusa, 7 dicembre 2002/ 7-9 aprile 2003, Roma 2006, pp. 253-258; cfr. dello stesso Bell, il saggio in questo volume e la voce Serra Orlando, in BTCGI, in c. s. 15 Cfr. C. AMPOLO, Tributi e decime dei Siracusani, in Opus III, 1984, 1, pp. 31-35; ID., I contributi alla prima spedizione ateniese in Sicilia (427-424 a. C.), in PdP XLII, 1987, pp. 5-11, p. 11. 16 Cfr. BELL, Camarina e Morgantina, cit., pp. 291-297; G. MANGANARO, La Syrakosion dekate, Camarina e Morgantina nel 424 a. C., in ZPE 128, 1999, pp. 115-123, pp. 120-121. 17 V. CAMMARATA, Numismatica ennese, in AA. VV., Henna tra storia e arte, Palermo 1990 la dei tetradrammi siracusani, datati dal Boehringer tra il 439 e il 435 a. C. e dalla Brend intorno al 420 a. C. e pertanto stato affermato che le litre in questione siano da datare intorno al 424 a. C. 18 . Non sono state finora avanzate ipotesi sul contesto storico e le motivazioni di questa emissione che, a mio parere, non pu essere attribuita agli anni in cui Morgantina fu sottomessa a Siracusa, la quale probabilmente non avrebbe consentito una tale espressione di autonomia politica, ma potrebbe trovare una sua collo- cazione nel rinnovato clima politico che il passaggio della citt al controllo di Camarina pu avere suscitato. Il silenzio delle fonti non consente di sapere se Morgantina abbia ricu- perato la sua autonomia gi durante la spedizione ateniese in Sicilia del 415- 413 a. C. 19 , un decennio prima cio della conquista di Camarina ad opera dei Cartaginesi nel 405 a. C., e se labbia mantenuta sino al 396 a. C. quan- do fu conquistata da Dionisio I (Diod., XIV, 78, 7). Per un lungo arco di tempo di circa sessantanni, fino alla fine del regno di Dionisio I, la citt non avrebbe battuto moneta; le sue coniazioni sarebbero riprese con quella del raro tetradrammo del quale ora si conoscono tre esemplari 20 , costituente il secondo gruppo delle emissioni, che presenta (fig. 3) nel D/ una testa fem- minile - di Persefone o ninfa o Sikelia - coronata di canne a sin., circondata da tre delfini, uno dei quali dietro la nuca e due, affrontati, a sin. e fra di es- si un globetto; in basso, sotto il collo monogramma AP; cerchio di perline; nel R/ quadriga al galoppo a sinistra; in alto Nike vola a coronare lauriga; nellesergo, M0PlANTlN0N. Per questa serie, che stata ritenuta stilistica- mente affine a una delle ultime dei tetradrammi di Siracusa emesse prima che Dionisio I ne sospendesse le coniazioni nel 387 a. C. 21 , serie a sua volta connessa con i decadrammi di Euainetos, stata proposta dallErim dappri- ma una datazione nel decennio 360-350 a. C. 22 e in seguito nel ventennio ca. 370-350 a. C. sulla base dellosservazione che il tetradrammo di Morganti- na stilisticamente superiore a quelli di Agatocle, che segnano la ripresa delle coniazioni di questo nominale dopo la sospensione dionigiana, e anco- ra di pi ai tetradrammi siculo-punici coniati secondo il modello dei deca- 47 Alcune note sulla monetazione di Morgantina (2 a ed.), p. 167; G. MANGANARO, Dallobolo alla litra e il problema del Damareteion, in Tra- vaux de Numismatique Grecque offerts a Georges Le Rider, edd. M. Amandry e S. Hurter, London 1999, pp. 239-256, p. 251; ID., La Syrakosion dekate cit., pp. 121-122. 18 MANGANARO, La Syrakosion dekate, cit., pp. 121-122. 19 Come ha supposto RAFFIOTTA, Cera una volta Morgantina, cit., p. 45, n. 20. 20 Ai due noti allErim (uno ex collezione Pennisi, su cui ved. S(ilvio) Raffiotta in questo vol., e laltro nel British Museum) se n aggiunto un terzo, apparso per la prima volta nel ca- talogo della vendita Leu, 72, 1998, n. 82 e poi venduto per la seconda volta dalla Numisma- tica Ars Classica nella Auction 27, del 12 maggio 2004 (n. 94 del catalogo), che ora si pu os- servare nel repertorio elettronico www. coinarchives. com, Morgantina. 21 L. TUDEER, Die Tetradrachmenprgung von Syrakus in der Periode des signierenden Knstler, Berlin 1913, pp. 202-204, 283-287, nn. 105 e 106. 22 ERIM, La zecca di Morgantina, cit., pp. 70-71. drammi di Euainetos nella seconda met del IV secolo a. C. 23 . Lo stesso stu- dioso ha rilevato che questa serie di tetradrammi lunica che fu coniata da una comunit dellinterno della Sicilia ed difficult to explain on histori- cal grounds 24 . Il terzo gruppo secondo la ricostruzione Erim costituito da tre emissio- ni in argento e tre in bronzo; la prima di quelle in argento avrebbe avuto il peso di una litra e 1/4 ed caratterizzata dai tipi (figg. 4, 5): testa di Atena di fronte di tre quarti a destra coperta da elmo attico con triplice cresta nel D/; Nike, coperta da peplo seduta a sin. su roccia, sulla quale appoggia la mano sinistra, con il capo reclinato, protende il braccio destro, dalla cui mano pende una corona 25 nel R/. Essa risulta prodotta da 5 conii del D/ e 5 del R/. La seconda costituita da litre che presentano (figg. 6, 7) testa lau- reata a d. nel D/; cavaliere al galoppo a sin., con clamide svolazzante, in at- to di scagliare un giavellotto nel R/, e risulta prodotta da due conii del D/ e due del R/. La terza quella di monetine in argento molto rare, di valore no- minale ritenuto incerto, che presentano (fig. 8) testa di Atena con elmo at- tico con tre creste di tre quarti a destra nel D/; Nike stante o in volo a sin. con oggetto circolare (corona o phiale) nella destra protesa nel R/. La datazione di queste emissioni poggia in primo luogo su considerazio- ni di carattere metrologico in verit non molto solide, poich stato suppo- sto che esse appartengono ad un contesto generale di produzione di picco- li nominali argentei che sarebbero stati emessi da varie citt siceliote in se- guito alla liberazione dalle tirannidi compiuta da Timoleonte. Esse pertanto sono state assegnate approssimativamente al periodo compreso tra il 344 e il 317, cio tra lanno dinizio dellimpresa siciliana del condottiero corinzio e quello in cui Agatocle divenne tiranno di Siracusa e impose il suo domi- nio su varie citt sopprimendo tra le varie libert di queste anche quella di battere moneta. Questa collocazione cronologica daltra parte ben si accor- derebbe con la condizione di prosperit della citt dopo Timoleonte quale apparirebbe dal quadro archeologico. Sotto il profilo iconografico stato istituito un confronto tra il tipo del D/, testa di Atena coperta da elmo con triplice cresta, e quello analogo delle frazioni siracusane in argento da 2 li- tre e mezza, generalmente datate negli anni di Timoleonte (344-336 a. C.), anche se sono state notate alcune differenze nelle serie di Siracusa la testa di tre quarti a sinistra, in quelle di Morgantina invece a destra e inoltre le creste sono ampiamente distanziate al punto da ricadere ai lati dellelmo 48 Giuseppe Guzzetta 23 ERIM, The mint of Morgantina, cit., pp. 7-8, con la bibliografia precedente; sui presti- ti tipologici delle monete puniche cfr. anche G. GUZZETTA, Prototipi monetali sicelioti e in- terpretazioni puniche, in Greci e Punici in Sicilia tra V e IV secolo a. C., Atti del IV Con- vegno di Studi Mesogheia (Caltanissetta, 6-7 ottobre 2007) a c. di M. Congiu, C. Miccich, S. Modeo, L. Santagati, Caltanissetta-Roma 2008, pp. 149-172, spec. pp. 156, 160. 24 ERIM, The mint of Morgantina, cit., p. 8. 25 RIZZO, Monete greche, cit., p. 268. che hanno indotto a escludere una stretta imitazione del modello siracu- sano (Despite the general similarity of the two, Morgantina dies were pro- bably not copied from those of Syracuse) e a ravvisare una pi stretta ana- logia con la testa di Atena che appare nel D/ di una serie di didrammi di Ve- lia, oggi databili secondo la recente classificazione delle serie monetali di questa citt nel periodo compreso allincirca tra il 350/340 e il 320/310 a. C. 26 Quanto al tipo del R/ - la Nike seduta su roccia - non c dubbio che esso ispirato da quello delle monete di Terina, la citt fondata da Crotone sulla costa tirrenica dellodierna Calabria, e i confronti sono stati istituiti specialmente con gli stateri della fine del V secolo, anche se stata fatta los- servazione che Terina impresse questo tipo anche nelle dracme che avrebbe coniato nellet di Agatocle. Per completare il quadro delle conoscenze attuali bisogna aggiungere al- le precedenti altre due serie che sono state rese note nellultima quindicina danni ciascuna per un unico esemplare passato nel mercato antiquario: il primo di questi del quale si avuta notizia, pesa g. 1,07 e presenta (fig. 11) nel D/ testa di Atena di fronte di tre quarti a sinistra, coperta da elmo attico con triplice cresta, ornata da collana con due filze di perle, nella parte infe- riore del campo da destra a sinistra in senso orario la leggenda ENAKPl02; nel R/ Eracle curvo a sinistra, con la gamba sinistra piegata e la destra diste- sa in avanti col piede puntato al suolo, in atto di strozzare il leone nemeo; a destra discendente dallalto letnico M0PlANTlN0N; cerchio perlinato. 27 Il secondo, con lo stesso peso di gr. 1,07, ha soggetti iconografici simili al prece- dente poich presenta (fig. 10) nel D/ testa di Atena di fronte di tre quarti a de- stra coperta da elmo attico con triplice cresta, intorno letnico M0PlANTlN0N che ha inizio sotto il collo e continua ascendente in senso orario a sin. nel cam- po, contorno perlinato; nel R/ Eracle inginocchiato a destra, con entrambe le gambe piegate, in atto di strozzare il leone nemeo, in basso clava, a sinistra la leggenda ENAKPl02, cerchio lineare 28 . Soffermiamoci adesso per qualche istante sul tipo del D/ della prima emis- sione (fig. 4) - prodotto, come si gi detto, da 5 conii, che hanno gli stessi ca- ratteri stilistici - e torniamo alla descrizione che ne fece il Rizzo: Testa di Athena quasi di prospetto, volta leggermente a d., coperta di elmo attico del quale si vedono, al di sopra del frontale, limpostazione del cimiero o lophos mediano, e due pennacchi (n saprei come altrimenti chiamarli) che sorgo- no alle estremit dello stesso frontale e, insieme coi capelli svolazzano, con ef- 49 Alcune note sulla monetazione di Morgantina 26 R. T. WILLIAMS, The silver coinage of Velia, London 1992, pp. 84-85, tav. XXI, nn. 334- 336 (didrammi del VI periodo delle emissioni veline firmati dallincisore Kleudoros). 27 Apparso per la prima volta nel 1991 nel catalogo della Numismatica Ars Classica, Auc- tion 4, 1991, n. 50, stato rivenduto dalla stessa ditta antiquaria elvetica nella Auction 27 del 12 maggio 2004, n. 95; cfr. ora www. coinarchives. com, Morgantina, n. 40. 28 Busso Peus Nachfolger, Auction 368, 25 aprile 2001, n. 43, cfr. www. coinarchives. com, Morgantina, n. 92. fetto molto decorativo. Le altre ciocche scendono libere ai due lati del collo, in relazione con quello della testa ripiegata sulla sua sinistra e in avanti. Intor- no letnico: M0PlANTlN0N- c. p.. Su di esso poco pi avanti egli fece que- ste osservazioni: Se si volesse credere (ma non necessario) che, nellincide- re la testa di Athena, lartista abbia avuto come modello o abbia liberamente copiato unopera della grande arte, questa avrebbe dovuto essere, piuttosto che una statua, una pittura, alla quale ci richiamano il disegno libero e il ca- rattere di questa singolare testa. Anche per questo motivo, oltre che per le profonde divergenze stilistiche, io non posso condividere la congettura del Sambon (l. s. c., p. 124, n. 5) che il tipo della litra di Morgantine sia la co- pie de lAthena de Phidias, telle que nous la connaissons par la tte Jacobsen; e tanto meno comprendo che la tte dAthena est calque sur celle excute pour Syracuse par le graveur Euclide; quella cio, della nostra Tav. XLV, 4 e 5, che completamente diversa per le forme e per lo stile 29 . In tempi successivi a quelli del Rizzo sono state ravvisate somiglianze con il tipo del D/ dei didrammi di Velia firmati dallincisore Kleudoros, in par- ticolare con quello delle serie 334, 335 (fig. 12) 30 e 336 della classificazione del Williams, che furono battute dallo stesso conio di D/. In esse effigiata la testa di Athena di tre quarti a sinistra; lelmo, di tipo frigio, munito di ali e presenta liscrizione KAEYn0P0Y sulla calotta; il volto incornicia- to da chiome ondulate disposte orizzontalmente a sin., verticalmente a de- stra, che pareggiano la coda della cresta; collana con pendente centrale che cade tra gli archi del taglio del collo 31 . Le differenze relativamente allincli- nazione della testa, alla foggia dellelmo, al trattamento dei capelli, allorna- mento del collo mi sembrano tanto numerose da non permettere di ravvisa- re stretta analogia tra queste serie di Velia e quelle di Morgantina. Quanto al tipo del R/ di queste, la Nike seduta su roccia, si trovano due rappresen- tazioni lievemente differenti: nella prima -attestata da un solo conio - (fig. 4) Nike siede con il corpo portato allindietro, la gamba sinistra distesa con il ginocchio leggermente flesso, la destra piegata ad angolo retto con il piede poggiato sulla roccia, una sola ala visibile; nella seconda (fig. 5) - attestata da tre conii - il busto di Nike visto di tre quarti verso destra, sicch appare la parte superiore dellala destra, piegato in avanti con il braccio destro incli- nato, entrambe le gambe flesse; sulla base della roccia un grano di frumen- to; a sin. ripetuto letnico nella forma abbreviata M0PlA. Il motivo della Nike seduta caratterizza, come si prima ricordato, le serie monetali di Te- rina e tra queste una in particolare stata richiamata a confronto (fig. 13): si tratta di uno statere datato tra il 420 e il 400 a. C. che nel R/ presenta Ni- 50 Giuseppe Guzzetta 29 RIZZO, Monete greche, cit., p. 268. 30 Lesemplare qui riprodotto tratto dal sito web www. coinarchives. com, Velia ed quello elencato dal Williams al numero 335 (c), che stato ultimamente posto in vendita da Classical Numismatic Group , Triton VI, Auction del 14. 1. 2003, n. 68. 31 WILLIAMS, The silver coinage of Velia, cit., p. 84, n. 334. ke, coperta da chitone e himation, seduta a sin. su cippo ornato da melagra- na, che poggia la mano sinistra sul cippo e regge con la destra una corona. 32 stato anche osservato che lo schema compositivo della Nike di Morganti- na simile a quello di Eracle negli stateri di Crotone con nel D/ testa di He- ra Lacinia 33 databili nei primi decenni del IV secolo, ma a tale proposito possono ricordarsi i precedenti stateri della stessa Crotone 34 del 420 a. C. circa che ne costituiscono il prototipo e specialmente lo statere di Heraclea di Lucania anchesso del 420 circa con Eracle seduto a sin. su roccia con skyphos nella destra protesa. 35 A questo punto non c motivo di dubitare che i modelli iconografici della prima emissione di Morgantina siano della fine del V secolo e pertanto nulla si oppone ad innalzare la datazione di que- sta nei primi anni del IV secolo a. C. La seconda emissione consiste di tre serie caratterizzate nel R/ dal tipo del cavaliere al galoppo verso sinistra in atto di scagliare un giavellotto; le prime due (fig. 6) 36 hanno nel D/ una testa femminile a destra coi capelli ravviati verso lalto e poche ciocche dietro il collo, a destra discendente dal- lalto letnico M0PlANTlN0N; nel R/ il cavaliere ha il busto girato verso la sua destra sicch rappresentato di spalle, la clamide svolazza dietro i fian- chi sopra il corpo del cavallo, il giavellotto tenuto quasi orizzontalmente. La terza serie (fig. 7) 37 presenta nel D/ una testa efebica coronata dalloro, quindi di Apollo, a destra letnico M0PlAN, a sin. un grano di frumento; nel R/ il cavaliere di profilo, con la clamide che gli pende dalla spalla e sventola in aria, con il braccio destro sollevato la cui mano impugna la lan- cia fortemente inclinata verso il basso. I confronti che sono stati istituiti dal- lErim con i didrammi tarentini della seconda met del IV secolo a. C. 38 non mi sembrano tanto serrati da escludere una derivazione dai tipi geloi. Per in- ciso osserviamo che il grano di frumento dietro la testa di giovane figura accessoria nei tetrantes e onkiai in bronzo di Gela degli anni 420-405 a. C. con testa della divinit fluviale nel R/, toro stante a sin. nel D/ 39 e negli au- 51 Alcune note sulla monetazione di Morgantina 32 K. REGLING, Terina. 66 Programm zum Winckelmannfeste der archaelogischen Gesel- lschaft zu Berlin, Berlin 1906, p. 26, n. 69; R. R. HOLLOWAY, G. K. JENKINS, Terina, Bellinzo- na 1983, p. 34, n. 65; N. K. RUTTER (ed.), Historia Numorum. Italy, London 2001, p. 195, n. 2618. Lillustrazione, tratta dal sito web www. coinarchives. com, quella dellesemplare po- sto in vendita da Classical Numismatic Group, Auction 19. 9. 2001, n. 88. 33 C. M. KRAAY, Archaic and Classical Greek Coins, London 1976, p. 196; RUTTER (ed.), Historia Numorum, cit., p. 171, nn. 2159 ss. 34 KRAAY, op. cit., p. 181 e tav. 36, nn. 628-629. 35 KRAAY, op. cit., p. 186 e tav. 42, n. 735; RUTTER (ed.), Historia Numorum, cit., p. 125 e tav. 25, n. 1362. 36 Lillustrazione tratta dal sito web www. coinarchives. com e si riferisce allesemplare posto in vendita da Numismatica Ars Classica, Auction O del 13. 5. 2004, n. 1354. 37 Si riproduce qui dal sito web www. coinarchives. com, Morgantina lesemplare posto in vendita da Dr Busso Peus Nachfolger, Auction 382 del 26. 4. 2005, n. 71. 38 ERIM, The Mint of Morgantina, cit., p. 13. 39 G. K. JENKINS, The Coinage of Gela, Berlin 1970, p. 272 e tav. 29, nn. 498-501. rei siracusani, gli ettolitra con testa di Aretusa a sin. nel D/, ed Eracle che strozza il leone nel R/ (fig. 14) 40 e i pentekontalitra con testa imberbe nel D/, e cavallo libero nel R/ (fig. 16) 41 . Anche per questa emissione dunque non sarebbe impossibile una collocazione nei primi decenni del IV secolo. Stilisticamente ben lontana dalla prima emissione, come stato gi rile- vato dallErim, 42 la terza emissione, finora attestata da tre esemplari, i due noti allo studioso americano e un terzo venduto in unasta svizzera 43 (fig. 8), tutti battuti dagli stessi conii, con Nike stante o in volo a sin. nel R/, che sembra avere il suo prototipo in una dracma di Camarina degli anni 410-405 a. C. 44 o in un diobolo di Terina (fig. 9) degli anni 420-400 a. C. 45 Assai si- mile alla testa di Atena di questa serie quella impressa nella quarta, il cui R/ ha il tipo di Eracle a destra che strozza il leone (fig.10), tipo che sembra derivare principalmente da quello degli hettolitra aurei siracusani, gli erco- lini (figg. 14-15), al quale stata aggiunta in basso la clava, probabilmente suggerita dai tipi di Heraclea o di Tarentum; a sin. la leggenda ENAKPl02 che compare anche nella quinta emissione. Questa (fig. 11) caratterizzata nel D/ dalla testa di Atena di tre quarti a sinistra, come nella frazione argen- tea siracusana da 2 litre e mezza di et timoleontea, richiamata a confronto dallErim per la prima emissione del suo terzo gruppo; nel R/dal tipo di Era- cle a sin. in lotta col leone secondo uno schema compositivo, che come sta- to supposto, potrebbe avere avuto il suo modello in un raro diobolo taren- tino 46 della stessa epoca. Quanto alla leggenda Enakrios, dal redattore del catalogo dasta le stato attribuito il significato di relativo al punto pi alto cio allacropoli ed stata avanzata lipotesi che essa possa riferirsi o al tem- pio di Atena ivi esistente o alla guarnigione che avrebbe occupato le alture della citt 47 . 52 Giuseppe Guzzetta 40 D. BREND, Le monnayage dor de Syracuse sous Denys I, in La monetazione dellet dionigiana. Atti VIII Conv. Centro Internaz. di Studi Numismatici, Napoli 29 maggio-1 giu- gno 1983, Roma 1993, pp. 91-143, pp. 94 e 114-116, nn. 1-6. Lesemplare illustrato, gi ca- talogato dalla Brend al n. 1.3, stato messo in vendita da Numismatica Ars Classica, Auc- tion 29, del 11. 5. 2005, n. 125, cfr. www. coinarchives. com. 41 BREND, Le monnayage dor, cit., pp. 137-140, nn. 9-12. Lesemplare riprodotto, gi catalogato dalla Brend al n. 11. 3, stato posto in vendita da LHS Numismatik AG, Auction 95, del 25. 10. 2005, cfr. www. coinarchives. com. 42 ERIM, The mint of Morgantina, cit., p. 14. 43 Numismatica Ars Classica, Auction O del 13. 5. 2004, n. 1355, cfr. www. coinarchives. com., Morgantina da cui tratta lillustrazione. 44 RIZZO, op. cit., p. 214, fig. 46, D- E; U. WESTERMARK, K. JENKINS, The Coinage of Ka- marina, London 1980, pp. 205-206, nn. 167-168. 45 HOLLOWAY, JENKINS, Terina, cit., p. 37, n. 79. Lesemplare illustrato quello messo in vendita da Numismatica Ars Classica, Auction P del 12. 5. 2005, n. 1126, cfr. www. coinar- chives. com. 46 O. E. RAVEL, Descriptive Catalogue of the Collection of Tarentine Coins Formed by M. P. Vlasto, London 1947, n. 1325. 47 V. supra a nota 27. Nuove serie di frazioni argentee, seppure assai rare, dunque sono venute ad aggiungersi, come si visto, a quelle gi note e altre ancora probabilmen- te arricchiranno il quadro della produzione monetale di Morgantina; sorge al- lora il quesito se queste emissioni non possano in qualche modo distribuirsi nel lungo arco di tempo di oltre un secolo, dagli anni di Ducezio a quelli di Timoleonte, nel quale, secondo la ricostruzione oggi prevalente, la zecca di Morgantina non sarebbe stata attiva. La verosimiglianza storica che stata in- vocata per determinare le fasi di questa monetazione nasce a ben vedere da una lettura delle fonti che non lunica possibile e che anzi pu suscitare qual- che perplessit. Riassumiano le questioni principali: 1) la distruzione della cit- t ad opera di Ducezio non affatto attestata da Diodoro, ci si chiede perci se quella ravvisata nelle testimonianze archeologiche sia realmente attribuibi- le al capo siculo, se lazione di costui abbia interrotto la prima emissione di Morgantina e se questa non sia da porre proprio negli anni di Ducezio o in quelli immediatamente seguenti, a partire cio dal 451 a. C.; 2) nel periodo per cos dire camarineo di Morgantina, compreso tra il 424 e il 405, tra lan- no in cui essa fu ceduta da Siracusa a Camarina e quello in cui questultima fu distrutta dai Cartaginesi, che non deve essere stato di ferreo controllo politi- co, e poi dal 405 al 396 quando fu presa da Dionisio quale potrebbe essere stato il grado di autonomia cittadina? E quale segno di questa potrebbero es- sere avvenute emissioni monetarie? 3) lo stesso quesito si ripropone per il cin- quantennio compreso tra il 396 e linizio dellimpresa di Timoleonte e ci si do- manda inoltre se anche in questo caso non perduri una qualche sopravvaluta- zione dellopera del corinzio come eredit di una fase di studi storici e archeo- logici che approssimativamente si pu collocare tra la met degli anni cin- quanta e quella degli anni settanta del XX secolo; 4) non mi pare che si pos- sa credere verosimile una chiusura della zecca di Morgantina dal 317 in poi (e fino alla seconda guerra punica), cio a partire dalla presa del potere da par- te di Agatocle, dato che costui nel 317, dopo essere fuggito da Siracusa e pri- ma di potervi rientrare, fu accolto e sostenuto dagli abitanti di Morgantina, che lo nominarono loro generale, e fece della citt la propria base militare. 48 Negli ultimi due decenni del IV secolo a. C. Morgantina, sebbene legata a Siracusa - dato che per effetto del trattato di pace stipulato nel 313 tra Agatocle e i Cartaginesi e le citt siceliote, queste, tranne Eraclea, Selinun- te, e Imera (da intendersi Thermae) riconosciute come soggette ai Cartagi- nesi, dovevano essere indipendenti ma sotto legemonia della potente citt 49 - sicuramente pot godere di benefici che laiuto dato ad Agatocle doveva 53 Alcune note sulla monetazione di Morgantina 48 IUST., XXII, 2, 1; cfr. A. HOLM, Storia della Sicilia nellantichit, II, Torino 1896, p. 430; S. N. CONSOLO LANGHER, La Sicilia dalla scomparsa di Timoleonte alla morte di Agatocle. La in- troduzione della basileia, in Storia della Sicilia, II, Napoli 1979, p. 293; EAD., Agatocle: da capoparte a monarca fondatore di un regno tra Cartagine e i Diadochi, Messina 2000, pp. 40-41. 49 DIOD., XIX, 6, 2; cfr. HOLM, Storia della Sicilia , cit., p. 437; CONSOLO LANGHER, La Sicilia dalla , cit., p. 296; EAD., Agatocle, cit., pp. 83-85. consentirle. In questo contesto potrebbe essersi creata anche loccasione per una emissione eccezionale nella storia della citt, di alto significato politico e di forte valore economico qual quella del tetradrammo, la cui cronolo- gia per tutta una serie di considerazioni storiche - soggezione della citt a Si- racusa nel periodo di Dionisio e forse di Dione (357-354) - e numismatiche (assoluta eccezionalit dellemissione di tetradrammi da parte di una zecca della Sicilia centrale intorno al 370, dato che in quegli anni questo nomina- le era coniato soltanto dalle zecche puniche della Sicilia occidentale) non pu essere anteriore al periodo timoleonteo. Daltra parte alcuni elementi iconografici avvicinano questo tetradrammo a quelli agatoclei: il numero dei delfini, che non sono quattro come nei tetradrammi del tipo di Eveneto, ma tre come in quelli di Agatocle, la presenza di monogrammi sotto il collo del- la testa della dea, la disposizione della quadriga nel R/. 50 2. Passando ora a qualche aspetto della circolazione monetaria nelle pri- me fasi di vita dellabitato di Serra Orlando notiamo anzitutto quanto siano scarsi i ritrovamenti di monete emesse da Morgantina nel V e IV secolo, da- to che esse sono appena 28, tra le 9898, di varie epoche, che sono state iden- tificate tra tutte quelle rinvenute dal 1955 al 1981. In particolare sono 2 fra- zioni in argento pertinenti alla terza emissione, 1 litra della quarta emissio- ne, 7 litre in bronzo della sesta, 9 hemilitra della settima e infine 9 hexantes dellottava 51 . Daltra parte sono assai pochi gli esemplari del V secolo bat- tuti da altre zecche: si segnalano in primo luogo quelli siracusani in argento che sono tre tetradrammi datati, secondo la cronologia di Erich Boehringer, tra il 479 e il 465 a. C. 52 , 8 litre e 3 oboli del periodo 479-450 circa 53 , e poi in bronzo, 29 tetrantes, 12 oncie e 8 esemplari di valore nominale ignoto del- la fine del V secolo 54 . Degli anni finali del V e della prima met del IV so- no un decadrammo di Euainetos, 5 bronzetti, 7 litre e 122 tetrantes dioni- giani 55 . Ben rappresentate sono le serie delle citt della costa meridionale della Sicilia: in primo luogo Akragas con 45 esemplari, di cui unonkia, 2 he- militra, 18 tetrantes, 18 hexantes anteriori al 406 a. C. e 6 esemplari - 4 he- militra e 2 tetrantes- contromarcati 56 . Poi Camarina con 39 monete cos di- stinte: una litra in argento del periodo ca. 461-440/35 e 38 monete in bron- zo, di cui 31 tetrantes e 7 onkiai, del periodo 420-405 a. C. 57 Infine Gela, di 54 Giuseppe Guzzetta 50 S. GARRAFFO, Gli scavi di Morgantina e la monetazione nella Sicilia orientale tra Dioni- sio e Timoleonte, in La moneta a Morgantina, cit., pp. 32-34. 51 Morgantina Studies II..., cit., pp. 91-92, nn. 243-248. 52 Ibid., p. 96, nn. 292-294. 53 Ibid., nn. 295-296. 54 Ibid., nn. 297-301. 55 Ibid., p. 97, nn. 302, 305, 303-304. 56 Ibid., pp. 76-77, nn. 70-75. 57 Ibid., pp. 80-81, nn. 117-124. cui sono 1 obolo degli anni 480-470, 1 litra in argento del quindicennio ca. 465-450, 4 litre in argento degli anni 430-425, e un gruppo non trascurabi- le di monete in bronzo coniate tra il 420 e il 405 formato da 9 tetrantes, 1 hexas, 7 onkiai 58 . Se si presta attenzione al valore delle monete e non soltan- to al numero degli esemplari ritrovati, queste di Gela superano o almeno pa- reggiano il valore di quelle sia di Akragas sia di Camarina. Tra le citt della parte orientale della Sicilia sono maggiormente presenti Leontini con 2 litre e un hexas in argento degli anni 476-466 e con 7 esemplari della fine del V secolo, cio 1 hexas in argento, 5 tetrantes e unonkia in bronzo 59 , e Katane con una litra in argento degli anni 413-404 e 5 onkiai in bronzo della fine del V secolo 60 . Un confronto pu farsi con quanto si comincia a sapere della circolazio- ne monetaria a Camarina, alla quale fu assegnata Morgantina nel 424. Nel- la subcolonia di Siracusa, per quanto si possa giudicare dalle monete, pre- valentemente in bronzo, rinvenute negli scavi dellagor tra il 1983 e il 1995 e in quelli condotti in pi decenni in varie parti dellabitato antico e nella necropoli (che saranno prossimamente edite per mia cura e di Paola Pela- gatti), la circolazione negli anni finali del V secolo a. C. alimentata princi- palmente dalle emissioni di Camarina, Siracusa e Agrigento (in totale il 90% ca), seguite da quelle di Gela 61 . Vi sono inoltre rappresentate da pochi esemplari spesso isolati le serie monetali di Rhegion, Katane, Leontini, Na- xos, Selinunte e Segesta. A Morgantina, se si prendono in considerazione gli esemplari del periodo 430-405 a. C., le monete provengono da un numero di zecche sia pure di poco maggiore, in confronto a quanto si rileva a Cama- rina; le siracusane sono in percentuale pi alta, quelle di Akragas ed anche di Gela e di Katane sono presenti in percentuali simili, infine le monete di Camarina ovviamente sono meno attestate in percentuale, anche se esse su- perano abbondantemente il 20%. Ne appare quindi confermata limmagi- ne di una polis pienamente inserita in una rete di contatti a largo raggio 62 che la sua ubicazione interna non avrebbe fatto sospettare. 55 Alcune note sulla monetazione di Morgantina 58 Ibid., p. 85, nn. 164-175bis. 59 Ibid., p. 87, nn. 192-196. 60 Ibid., p. 81, nn. 127-128. 61 G. GUZZETTA, intervento in Le origini della monetazione di bronzo in Sicilia e in Ma- gna Grecia, Atti VI Conv. Centro Internaz. di Studi Numismatici (Napoli 17-22 aprile 1977), Roma 1979, pp. 259-261; T. LUCCHELLI G. DI STEFANO, Monete dallagor di Cama- rina, Milano 2004, pp. 45-47. 62 A. CUTRONI TUSA, La circolazione monetale in Sicilia alla luce degli scavi di Morgantina in La moneta a Morgantina, cit., p. 18. 1. Morgantina, litra 2. Morgantina, litra 3. Morgantina, tetradrammo 4. Morgantina, litra e 1/4 5. Morgantina, litra e 1/4 6. Morgantina, litra 7. Morgantina, litra 8. Morgantina, frazione in AR 9. Terina, diobolo 56 Giuseppe Guzzetta 10. Morgantina, litra e 1/4 11. Morgantina, litra e 1/4 12. Velia, didrammo 13. Terina, statere 14. Siracusa, hettolitron 15. Siracusa, hettolitron 16. Siracusa, pentekontalitron 57 Alcune note sulla monetazione di Morgantina Tutte le monete sono riprodotte in scala 1:1,5; le illustrazioni sono tratte dal sito www.coinarchives.com e si riferiscono a esemplari passati per il commercio antiquario. Finito di stampare nel mese di novembre 2008 per conto delleditore Salvatore Sciascia s.a.s.