Racconta Luciano De Crescenzo: A diciott'anni, ero andato a intervistare, a Napoli, il novantenne Achille Lauro. Volevo fare il giornalista e, inesperto, le ie doande erano stupide coe !uesta: "#uanto paghere$$e, coandante, per tornare ad avere vent'anni%". & lui: "'utti i soldi che tengo, per tornare indietro un anno soltanto". Che razza di risposta fulinante, illuinante. Via via che il tepo passa, an ano che la vita si accorcia, noi dareo tutto, pur di ferare il tepo. & !uesto si allaccia perfettaente al nostro !uotidiano spavento( la consapevolezza di non essere eterni. )orireo tutti *...+. , giovani ancora non se ne rendono conto. )a il tepo passa, e il concetto di vita eterna diventa pressante, inco$ente. & viene sepre pi- spesso da pensare all'aldil./. #ueste parole del noto scrittore conteporaneo ci riportano a concetti che si fora0 rono e forularono fin dalla pi- reota antichit.. ,n tutte le civilt. e culture allo stadio di religione naturale si scopre la credenza genera0 lizzata in una vita futura: credenza universale, costante, presente ovun!ue. , popoli priitivi credevano che, alla orte della persona, !ualcosa di essa sopravvivesse, spirito, ania, secondo varie fore. ,l concetto di ania venne poi indicando sepre pi- una realt. individuale e orale. Nelle religioni naturali la vita oltre la orte era iaginata coe una continuazione della vita terrena, rigorosaente separata da !uella dei vivi. 1na progredita concezione orale port2 a ritenere che tutte le anie dei trapassati avessero per destino uno stato di preio o di castigo secondo la condotta tenuta in vita. Rispario al lettore le inforazioni particolari circa le credenze nell'oltreto$a, gli usi e i riti fune$ri, le preghiere in vigore presso i popoli antichi di avanzata civilt. e religiosit., !uali furono gli egiziani, agli assiro0$a$ilonesi, i greci e i roani. )eritevole di segnalazione, per le grandi religioni dei nostri tepi, 3 il seguente testo ricavato dalla Dichiarazione conciliare sulle religioni non cristiane 4n. 56: La Chiesa Cattolica nulla rigetta di !uanto 3 vero e santo in !ueste religioni. &ssa considera con sincero rispetto !uei odi di agire e di vivere, !uei precetti e !uelle dottrine che 0 !uantun!ue in olti punti differiscano da !uanto essa stessa crede e propone 0 non raraente riflettono un raggio di !uella verit. che illuina tutti gli uoini/. SONO VENUTO PERCH ABBIANO LA VITA Luce vera per tutti gli uoini, venne sulla terra il 7iglio stesso di Dio, coeterno al 8adre, assuendo la natura uana. ,n lui, Dio invisi$ile si rese visi$ile. ,n un oento della sua vita pu$$lica, in poleica con i giudei, 9es- dichiara: Voi siete della terra. ,o sono del cielo. Voi appartenete a !uesto ondo. ,o non appartengo a !uesto ondo/ 49iovanni :,5;6. ,n altra circostanza: ,o sono venuto perch< a$$iate la vita, una vita vera e copleta/ 49iovanni =>,=>6( egli intende una vita divina soprannaturale, offerta in dono, che ha inizio nell'esistenza terrena e che avr. la sua pienezza nel Regno eterno celeste. L'aldil. coincia !uaggi-. Nel Vangelo 9es- offre convincenti prove della sua issione. &gli confera i suoi insegnaenti con nuerosi iracoli: doinio sulla natura fisica, guarigioni prodigiose senza nuero, li$erazioni dal deonio, riviviscenza di orti. ,nsegna a vivere da figli di Dio. Non esita a parlare di croce, di rinunce, di persecuzioni da affrontare senza tiore, poich< !uelli che uccidono il corpo non possono uccidere l'ania. ,ncoraggia i giusti a essere perfetti, e i peccatori a sperare nella isericordia infinita del 8adre. Vivere eternaente in Dio, essere con Cristo/, nella gioia del ?ignore/, 3 la vocazione di tutti. )a vi 3 anche la possi$ilit. di non raggiungere !uesto destino. & !uanto avviene a coloro che rifiutano il dono di Dio, la sua volont., il suo aore. #uesta duplice sorte, iediataente fissata con il giudizio particolare che segue al oento della orte, 3 sepre presente nell'insegnaento di 9es- e dei suoi apostoli. Ci sono !uelli che si salvano/ e !uelli che si perdono/ 45Corinzi 5,=@6. La perdizione eterna non 3 una distruzione. A una sopravvivenza in un luogo di torenti/, in un fuoco eterno/. ,l Vangelo e le Lettere degli apostoli richiaano di continuo il rapporto vitale degli uoini con Dio da cui dipende la loro sorte futura nell'aldil.. L'apostolo 8aolo, che lavor2 pi- di tutti alla forazione dei prii cristiani, scriveva: ?appiao che !uando verr. disfatto !uesto corpo, nostra a$itazione sulla terra, ricevereo un'a$itazione da Dio, una diora eterna, non costruita da ano di uoo, nei cieli... CosB, dun!ue, siao sepre pieni di fiducia e sapendo che finch< a$itiao nel corpo siao in esilio lontano dal ?ignore, cainiao nella fede e non ancora in visione. ?iao pieni di fiducia e preferiao andare in esilio dal corpo e a$itare presso il ?ignore/ 45Corinzi @,=.C0:6. ?crivendo ai 7ilippesi, anifesta il desiderio di essere sciolto dal corpo per essere con Cristo/ 47ilippesi =,5;6. Dopo che i orti con la risurrezione avranno ripreso il loro corpo, gli uoini saranno divisi in due categorie, per il giudizio finale. 9es-, giudice divino, rivolgendosi a !uelli collocati alla sua destra, pronuncer. la sentenza: Venite, $enedetti dal 8adre io, ricevete in eredit. il regno preparato per voi.../. & rivolgendosi a !uelli della sua sinistra, dir.: Via, lontano da e, aledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli... & se ne andranno, !uesti al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna/ 4)atteo 5@,;D.D=.DC6. Apparve e apparir Coe aveva predetto, 9es- orB in croce, volontariaente, per eritare la salvezza al genere uano. )orte sicura, costatata, resa indu$ita$ile da un colpo di lancia al cuore. )a il terzo giorno risorse. ,l suo corpo, unito orai per sepre all'ania, era entrato nello stato della gloria eterna. 8er !uaranta giorni 9es- apparve in vari odi e circostanze( e, pur avendo un corpo spiritualizzato 0 cosB da poter entrare nel cenacolo a porte chiuse 0, si lasciava vedere e toccare, angiava e afferava di essere in carne e ossa e non gi. un fantasa. ,l Vangelo narra le seguenti apparizioni: a )aria )addalena( alle altre pie donne( ai due discepoli di &aus( a 8ietro( agli apostoli assente 'oaso, e poi a tutti presente 'oaso( a olti discepoli sul lago di 'i$eriade( ancora agli apostoli sulle ontagne di 9alilea, e a 9iacoo il inore. ,nfine agli apostoli al oento di ascendere al cielo. ,n !uest'ultio evento, due angeli in fora uana dissero: #uesto 9es-, che 3 stato di tra voi assunto fino al cielo, torner. un giorno allo stesso odo in cui l'avete visto andare in cielo/ 4Atti degli apostoli =,==6. 5 Verr..../. ?i tratta del ritorno del ?alvatore sulla terra alla fine dei tepi. &gli stesso lo preannunci2 pi- volte e in odo pi- solenne nel discorso sulla fine del ondo, tenuto poco pria di andare a orire: Vedranno il 7iglio dell'uoo venire sopra le nu$i del cielo con grande potenza e gloria/ 4)atteo 5D,;>6. Dio ha copiuto in 9es- la pi- grande e convincente rivelazione della vita futura. #uel 9es- che anche gli increduli hanno riconosciuto coe il personaggio pi- santo e sapiente fra tutti gli uoini, ha sepre afferato, dal principio alla fine del suo inistero, l'esistenza nell'aldil., coe nessuno pria di lui aveva fatto. Lo scopo della sua coparsa nel ondo fu di annunciare a tutti gli uoini la loro chiaata al Regno eterno di Dio. ?e si deve prendere sul serio 9es- Cristo, $isogna prenderlo sul serio proprio su !uesto punto. lo sono con voi, tutti i giorni, sino alla fine del ondo/ 4)atteo 55,5>6, cosB proise il ?alvatore pria di ascendere al Cielo. 8resenza invisi$ile( a talvolta anche visi$ile, con fenoeni di ordine istico. ?iilente si fa presente )aria, la sua santissia )adre, che 3 la adre spirituale di tutti gli uoini che devono salvarsi. Della sua presenza, anche visi$ile, sepre di ordine istico, si e$$ero e si hanno testionianze convincenti e ipegnative. CREDO NELL'IMMORTALIT Affermazioni di persone importanti Venne pu$$licato, alcuni anni addietro, il risultato di un'inchiesta condotta fra persone iportanti con !ueste doande: Crede lei nell'aldil.% Coe se lo iagina% &cco alcune risposte: Non una doanda, 3 la doanda. Non posso dire n< di credere n< di non credere. )a vorrei credere/ 4Roan Vlad6. Credo nell'aldil., a non riesco a iaginarelo in alcun odo/ 49ino Cervi6. Dopo una vita tri$olata, a anche indu$$iaente felice, non posso pensare senza an0 goscia che iprovvisaente tutto finisca. ,l pro$lea 3 dire coe 3 fatto il "dopo". )a per !uesto 3 eglio ascoltare il teologo. Coe eteorologo, potrei pensare che dopo la orte ci trovereo proiettati oltre i dodiciila etri di altitudine, dove tutto 3 aronia. Vedreo i corpi celesti, sentireo l'aronia del loro oviento e ne partecipereo. ?areo, per cosB dire, gli astronauti dell'eternit./ 4&. Eernacca6. L'aldil. 3 la sola realt. a cui credo veraente. Corrisponde all'esigenza profonda del io essere, sono persuaso che il io essere trover. il suo copletaento di esigenze d'aore, di fantasia, di autentici e veri rapporti con gli altri esseri proprio nell'aldil./ 4Diego 7a$$ri6. , pensatori saggi e i ricercatori onesti della verit. non hanno disatteso !uesto pro$lea( e furono attenti ai segni che possono portare luce sul istero dell'aldil.. Di 9iovanni 9iolitti 4=:D50=F5:6, statista italiano, pi- volte presidente del Consiglio dei )inistri negli anni felici dell',talia agli inizi del secolo ventesio, gli esponenti politici laici di allora tenevano a sottolineare la laicit.. & un $iografo, 9iovanni Ansaldo, secondo la oda del tepo, sottovalut2 il fatto che 9iolitti avesse voluto ricevere i sacraenti pria di orire coe una usanza !ualsiasi o un gesto di de$olezza conforistica: L'idea di andarsene facendo spallucce al prete in noe del li$ero pensiero gli era sepre se$rata di poco $uon gusto. &ra d'opinione che, oltre a ; tutto, la presenza del sacerdote al letto del orente 3 una nora di convenienza sociale( e si regol2 di conseguenza/. )a l'onorevole 9iolitti, che si era sposato in chiesa, che aveva voluto il $attesio e la cresia per i figli, dichiar2 con franchezza al parroco di Cavour, don 7ilippi, che lo visitava e con il !uale volle trattenersi a lungo: ?ono nato cattolico e intendo orire da cattolico/. #uest'uoo, schivo e difficile alle confidenze, cin!ue anni pria della sua scoparsa scriveva ad Alfredo 7rassati 4padre dell'universitario 8ier 9iorgio, dichiarato Eeato dalla Chiesa6, in occasione della orte di un coune carissio aico: ,o credo nella iortalit. dell'ania e nella continuit. dei rapporti dei defunti con i viventi/. Domande spontanee ?e i nostri defunti vivono in un'altra vita, perch< non si anifestano% perch< non ven0 gono da noi% Da sepre gli uoini hanno desiderato e cercato di entrare in counicazione sensi$ile con i trapassati ed entit. dell'altro ondo. Con gli a$itatori del ondo invisi$ile possiao avere rapporti ediante una fora di counicazione straordinaria che si chiaa apparizione/. L'apparizione di anie disincarnate, o visione corporea, 3 una percezione sensi$ile di esseri reali, per loro natura invisi$ili all'uoo. Nella Ei$$ia, Dio stesso appare 4teofanie6, e anda angeli che si ostrano in fora uana. Nel Vangelo, coe si 3 accennato, 9es- risorto appare pi- volte agli apostoli e ai discepoli. 1n autore conteporaneo, specialista in !uestioni del genere, onsignor Corrado Ealducci, aette la possi$ilit. che i defunti appaiano: ,n astratto, avendo lo spirito facolt. che le creature uane non hanno, la possi$ilit. che i defunti si anifestino esiste. & se possono farlo, perch< escludere che tale potere si attui in concreto%/. ,n concreto, solo per divina disposizione avvengono !ueste anifestazioni. Di fronte ai olti racconti di apparizioni, spesso si riane perplessi. 1n contatto con l'altro ondo non entra nelle capacit. percettive sensoriali della natura uana. Non sepre poi si riesce a distinguere l'apparizione dall'illusione 4falsa percezione6 e dall'allucinazione 4percezione senza oggetto6. Anche nelle persone norali ed e!uili$rate 3 difficile, talvolta, sta$ilire l'autenticit.. 8u2 verificarsi in esse una pertur$azione dell'anio in un particolare settore, !uello del sentiento religioso o della preghiera. ,l fenoeno 4non la realt. significata6 non evade dal eccaniso della psicologia coune ordinaria, e perci2 pu2 essere prodotto inconsciaente dall'individuo stesso. Neppure la santit. della vita garantisce da errore e da influssi personali. ?i possono tuttavia considerare coe segni attendi$ili di autenticit.: l'e!uili$rio psichico della persona veggente, il contenuto della visione serio, utile, la condotta retta, un esercizio intenso e perseverante di uilt., o$$edienza, carit., docilit. al agistero della Chiesa. Non 3 aissi$ile diffidare sistea0 ticaente di persone che presentano le !ualit. positive ora dette( n< dienticare che la 8rovvidenza divina pu2 intervenire per evitare errori e illusioni, per raggiungere i suoi fini. Nelle visioni individuali una $uona garanzia si ha negli effetti reali, coe pure nei iracoli che eventualente le accopagnassero 4per es. guarigioni inspiega$ili dalla scienza6. D Dopo tutto sono $astevoli !uei dati che valgono a rendere fondata una fede uana. Euona regola: essere al tepo stesso cauti e aperti circa i fatti di asserite apparizioni. Non creduli e iprudenti( a neppure pregiudizialente increduli e irragionevolente diffidenti. , casi accertati di apparizioni di defunti, nel corso della storia, sono olti, cosB da potersi ritenere che non poche apparizioni spontanee di defunti sono una prova fera e scientifica della continuazione della vita dopo la orte/ 4A. 9atterer, citato da Glisch09ra$insHi in Vivono i orti%, &dizioni 8aoline, =F@@, opera nella !uale eritano particolare considerazione, in ateria di prove, le pp. ;;0@;6. Lo studioso gesuita I. 'hurston dichiara che non 3 possi$ile non aettere l'evidenza di ci2 che 3 stato definito couneente apparizione post orte 4dopo orte6. Nella sua opera pi- iportante, Chiesa e ?piritiso 4Vita e 8ensiero, )ilano =F;:6, scrive: ?ono portato a credere che esistono influenze e intelligenze esterne in grado di counicare con noi/. Le apparizioni non sono tuttavia che una odestissia parte della counicazione del ondo invisi$ile. ,l otivo principale e sufficiente per cui noi cristiani crediao alla vita ultraterrena 3 la persona e l'opera di 9es- Cristo, coe pure !uello che insegna e copie la Chiesa visi$ile, che 3 Cristo istico vivo e presente tra noi. Le anifestazioni straordinarie, o visioni sensi$ili nel nostro caso, non de$$ono far pensare che la vita dopo la orte sia una copia, pi- o eno diversa, della vita presente. Non sar. ai detto a$$astanza che l'aldil. non pu2 essere pensato o descritto in terini spazio0teporali. ,n !uei fenoeni, le odalit. sensoriali con cui avvengono hanno solo una funzione anifestativa, in vista di attuare la counicazione con i viventi. Le apparizioni vere sono speciali grazie di Dio, a utilit. spirituale dei fedeli. L'iniziativa parte da Dio. & che dire allora delle iniziative che partono dagli uoini per un contatto sensi$ile con l'aldil.% Al popolo eletto il ?ignore prescrisse: Non si trovi in ezzo a te 4...6 chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la agia, n< chi faccia incantesii, n< chi consulti gli spiriti o gli indovini, n< interroghi i orti, perch< chiun!ue fa !ueste cose 3 in a$oinio al ?ignore/ 4Deuteronoio =:,=>=D6. L'idea dell'evocazione degli spiriti 3 copletaente distinta dal concetto di invocazio0 ne. L'invocazione dei trapassati, che supponiao salvi, dev'essere sepre uile e condizionata alla volont. di Dio. ,nvocare i defunti, espriere loro i nostri desideri, 3 certaente cosa lecita. Con la parola evocazione s'intende !ualsiasi etodo con cui si cerca di provocare con tecniche uane una counicazione sensi$ile con gli spiriti o le anie separate per ot0 tenere notizie e diversi aiuti *...+. ,n !uesto capo, i fedeli devono riettersi a !uello che Dio ha rivelato: "Ianno )os3 e i 8rofeti( ascoltino loro" 4Luca =C,5F6. 1na curiosit. ulteriore su cose dopo la orte 3 insana e perci2 va repressa/ 4Coissione teologica internazionale, 8ro$lei attuali di escatologia, =C nove$re =FF=, J.56. Kggi c'3 una vera e propria ania per i defunti/, scriveva l'esperto onsignor Ealducci, volendo espriere la sua preoccupazione per l'a$usivo ricorso a pratiche del genere. ?i tratta di esperienze che possono anche diventare pericolose, perch< fondaentalente illusorie/ 4?. Dianich, teologo6. @ VIVO DI QUESTA CERTEZZA Dinanzi al medico delle anime 1n pretino si present2 all'a$ulatorio del dottor )elzi. 0 Che cosa si sente% )i esponga il caso nei terini pi- $revi... 0 disse il edico con piglio tutt'altro che incoraggiante. 0 &cco di che si tratta: ho avuto olte $ronchiti che i hanno lasciato un'asa terri$ile, tanto che posso appena cainare e adepiere i doveri del io inistero... 0Lei ha un enfisea polonare avanzatissio... e di !uesti ali non si guarisce. 0 ?ono dun!ue in pericolo di vita% 0 chiese il sacerdote con voce fera. 0 &h, eh, che vuol che le dica% 1n enfisea polonare fa capo sepre all'asfissia, alla soffocazione... 0 #uesto pu2 avvenire presto% 0 )i dispensi dal risponderle. 0 Io capito e la ringrazio 0 disse il pretino, tornato sereno del tutto. 0 & perdoni se le ho fatto perdere del tepo prezioso. ,l ?ignore sia con lei 0 aggiunse inchinandosi, dopo aver deposto sulla scrivania del edico una $usta chiusa contenente l'onorario. 1scB con passo sicuro, !uasi solenne. 9iunto appena al portone di strada, si sentB una voce feinile che lo chia2 a pi- riprese: 0 Reverendo, reverendoL a$$ia la copiacenza di risalire. #uando ricoparve nel salottino del edico, !uesti gli osse incontro con aspetto utato, !uasi affa$ile, stendendogli la ano. Eal$ett2: 0 Lei i deve tenere in conto di un villano e peggio ancora d'una canaglia... )i lasci dire. Non si pu2 essere che canaglia, !uando si dicono certe cose sulla faccia d'un poveretto *...+. Lei pu2 crederi, non 3 in pericolo iediato, e pu2 con delle cure e dei riguardi vivere altri vent'anni... ,l dottore disse poi che il suo disdicevole coportaento era stato un gesto vendicativo per una lettera atroce ricevuta poco pria e che gli aveva esso la orte nell'ania. )a lo aveva fatto richiaare anche per avere spiegazione sul coportaento del suo interlocutore. 0 Appena udita la ia $rutale !uanto erronea diagnosi, il suo volto 3 ca$iato, i suoi odi sono divenuti pi- sciolti, pi- sicuri, e se n'3 andato coe un uoo felice, coe se le fossero stati proessi cent'anni di vita gioconda... 0 )a lei, con le sue parole, e n'ha fatti sperare igliaia e igliaia di anni $eati( e ne ha fatti intravedere un'eternit. 0 escla2 sorridendo il povero prete. 0 #uando sono venuto da lei ero proprio agitato, perplesso, olto preoccupato del io signor io. )a poco dopo, !uando lei con la sua franchezza un po' rude, ne convengo, i ha dato la certezza della ia prossia fine, la certezza che fra poco i sarei trovato al cospetto del io Dio, del Dio che servo e adoro da !uarant'anni, una serenit., una pace che non avrei ai osato sperare si sono ipadronite di e *...+. ,l edico, prendendo la ano del suo interlocutore, disse: 0 ?enta, i parli con franchezza, dienticando agari per cin!ue inuti il suo carattere sacro: !uesta sicurezza 3 sincera% Ci crede proprio, davvero, in Dio e in una vita futura% 0 ?e credoL... ,o, pi- che credere, vivo di !uesta certezza su$lie... ,l edico dei corpi si inchin2 rispettoso dinanzi al edico delle anie e non gli disse che una sola parola: C 0 9razieL Due anni dopo il povero pretino riceveva !uesto $iglietto dal dottor )elzi: ?ono con0 dannato. 1na irrepara$ile infezione i avvelena il sangue e non i lascia pi- che !ualche giorno di vita. ?ono circondato da persone che non credono, o si vergognano di credere. Venga, venga su$ito. Voglio che lei i accopagni alla presenza di !uel Dio che la ia scienza non seppe conoscere e che i fu rivelato dalla sua fede/. Dal Bollettino delle Suore Minime di N. S. del Suffragio, Torino, febbraio 1955. Sono salvo! 9iovanni Eosco, da giovane studente nel seinario di Chieri, fece !uesto patto con il suo aico e condiscepolo Coollo: chi dei due fosse orto per prio sare$$e venuto la notte seguente a inforare l'altro della propria sorte, a condizione che ,ddio l'avesse peresso. ,o ignoravo tutte le conseguenze di una siile proessa, scriver. pi- tardi don Eosco, e confesso che fu una grande follia( cosB io consiglio vivaente gli altri di astenersene. )a noi allora non trovao nulla di riprensi$ile in !uesta proessa ed eravao $en decisi a antenerla. La rinnovao pi- volte, in particolare durante l'ultia alattia di Coollo. Le ultie parole di Coollo e il suo sguardo i assicu0 rarono dell'adepiento del nostro patto. Nel seinario di Chieri, la notte dal ; al D aprile =:;F, che seguiva il giorno della sepoltura di Luigi Coollo, io 0 raccont2 9iovanni 0 riposavo con venti alunni del corso teologico... &ro a letto a non dorivo. ?ullo scoccare della ezzanotte, si ode un cupo ruore in fondo al corridoio, ruore che si rendeva pi- sensi$ile, pi- cupo, pi- acuto a isura che si avvicinava. 8areva !uello di un carrettone tirato da olti cavalli, di un treno di ferrovia, !uasi dello sparo di un cannone... , seinaristi di !uel doritorio si svegliano, a nessuno parla. ,o ero ipietrito dal tiore. ,l ruore si avanza, e sepre pi- spaventoso( e presso il doritorio si apre da s< violenteente la porta. Continua pi- veeente il fragore senza che si veda cosa alcuna, eccetto una languida luce, a di colore vario, che pareva regolatrice di !uel suono. A un certo oento si fa iprovviso silenzio: splende pi- viva !uella luce( si ode distintaente risuonare la voce del Coollo 4a pi- esile di !uando era vivo6 che, per tre volte consecutive, dice: EoscoL EoscoL EoscoL io sono salvoL ,n !uel oento il doritorio divenne ancor pi- luinoso, il cessato ruore si fece riudire di gran lunga pi- violento, !uasi tuono che sprofondasse la casa, a tosto cess2, e ogni luce disparve. , copagni, $alzati dal letto, fuggirono senza saper dove... 'utti avevano udito il ruore. 8arecchi intesero la voce, senza capirne il senso... ,o ho sofferto assai e fu tale il io spavento che in !uell'istante avrei preferito orire. 7u la pria volta che, a io ricordo, a$$ia avuto paura. Di !ui incoinci2 una alattia che i port2 all'orlo della to$a, e i lasci2 cosB alandato di salute che non ho potuto pi- riac!uistarla, se non olti anni dopo/. G. B. Lemoyne, Vita di S. Giovanni Bo!o, vol. 1, Torino 195", ##. 19$%19&. Mi riconosci? Nel =:@J uno spaventevole terreoto distrusse olti paesi del Napoletano e della Easilicata. 1n operaio, per incarico dei suoi copagni di lavoro, si ise in caino verso Latronico per vedere !uali danni fossero avvenuti in !uel paese. J ?trada facendo fu raggiunto da un sacerdote dall'aspetto venerando, cinto da una fascia di lucido cuoio, e con un rosario nelle ani. ,l sacerdote lo salut2 e, dopo avergli dato uno sguardo, gli disse: 0 )i riconosci% L'altro, non raentandosi di averlo ai visto, gli rispose di no. & allora il prete gli ripet< che lo aveva conosciuto di persona, !uantun!ue da gran tepo: e chiestogli dove andasse e a !ual fine, avutane risposta, lo assicur2 che a Latronico il terreoto non aveva prodotto danno alcuno. #uindi gli parl2 del ale che fanno gli operai a lavorare di festa, gli raccoand2 vivaente di astenersene, e dopo avergli dato altri saggi consigli, disparve. All'iprovvisa sparizione l'uoo riase stupito, e riandando col pensiero alle parole, alle ovenze, al viso del sacerdote scoparso, si ricord2 che circa trent'anni pria egli lo aveva davvero conosciuto, gli aveva parlato e, coe vetturale, lo aveva trasportato dopo la !uaresia predicata a Latronico. &ra proprio lui. '. Si!a, (l Venerabile Domeni!o Lentini, Grottaferrata 19"1, #. 1)9. Sapevo di parlare con un morto Doenico ?parpaglione, nella sua $iografia del Eeato Luigi Krione, narra !uanto segue 4tralascio alcuni tratti secondari6: )auro )ontagna e il Diverso Copagno: 1n fiore di santit. e un esepio aonitore. Due noi indissolu$ilente legati negli annali di "?anta Chiara". Don Krione chiaava il prio il suo Doenico ?avio. And2 a casa aalato e vol2 al Cielo. 8oco tepo dopo la sua orte don Krione ha una visione straordinaria. A prossia la ezzanotte del sa$ato ;> gennaio =:FJ e nella cucina del collegio di ?anta Chiara il Eeato, seduto, la testa appoggiata a un tavolo, riposa. 8oco discosto da lui 3 don ?terpi, ancora diacono, che sta terinando la recita dell'ufficio divino. A un certo punto don Krione si scuote di soprassalto e grida coe spaventato: 0 )ontagna, )ontagnaL 0 ?tate $uono, state $uono 0 osserv2 con l'a$ituale cala don ?terpi. 0 )auro )ontagnaL 0 insistette don Krione. 0 )a lasciatei dire l'ufficio. Avete sognato. 0 No, no, era lB, )ontagna. 9li era apparso vestito di $ianco, in un ni$o di luce solare sollevato da terra, e ostrava ai suoi piedi una to$a chiusa di fresco, la sua, e altre due aperte. & additando una di !ueste aveva esclaato: artedB, artedB. ,l giorno dopo don Krione parl2 ai giovani dell'avveniento che Dio gli andava a ezzo del loro angelico copagno )auro )ontagna, e alla sera li invit2 alla recita di un 8ater Ave 9loria per il prio dei presenti destinato a lasciare !uesta vita. 'ra gli astanti c'era il Diverso Copagno, alunno della terza ginnasiale, olto sviluppato nella persona, un fegataccio si dire$$e oggi, non troppo proclive alla piet. e che dava del $uon filo da torcere ai superiori. ,l lunedB seguente, durante la scuola, don ?terpi interroga tra gli altri, per puro caso, il Diverso Copagno, il !uale non risponde a dovere e dichiara: ")i sento ale". ?i anda per il edico che su$ito accorre e avverte che il ale 3 grave. ,l alato va peggiorando. 8reso da forti sanie dava in convulsioni e !uando giunse la aa e si chin2 su di lui piangendo, per $aciarlo e asciugargli il sudore, ne e$$e un terri$ile orso alla guancia. )artedB 5 fe$$raio: verso la ezzanotte, l'ora in cui : )auro )ontagna era apparso a don Krione, cessava di vivere. ,l cadavere irrigiditosi prese aspetti terrificanti e il volto annerB. 7u sepolto al paese nativo, )ornico Losana, in una giornata di $ufera e di neve/. ,l $iografo prosegue: Capitato per una issione religiosa in un paese alpestre della diocesi di 'ortona dov'era parroco uno zio del "Diverso Copagno", vivaente lo pregai di etteri a disposizione !uanto possedeva degli scritti di suo nipote, dei suoi parenti e di don Krione( e con grande sorpresa i i$attei in un docuento di capitale iportanza. A una lettera straordinaria scritta da don Krione circa otto esi dopo la vicenda narrata. &cco il testo: "Carissio don De 7ilippi, non sono => inuti dal oento che le scrivo che in !uesta stessa stanza dove le scrivo i sono trattenuto per circa ezz'ora col suo nipote De 7ilippi 7elice il !uale, per disposizione del ?ignore, e per io avvertiento e consolazione, 3 venuto a trovari. ,o sapevo di parlare con un orto ed ero conscio di e coe ora che le scrivo e i ha parlato di varie cose e i ha avvertito su alcune disposizioni da prendersi in Collegio. Caro don De 7ilippi, oh sono tanto consolatoL non sono =@ inuti fa che egli era con e, e io niente agitato, a cosB in pace e cosB tran!uillo: 0 egli pregher. per noi, a noi do$$iao pregare ancora per lui: gli volevo toccare la ano, ed egli da principio se$rava che non volesse, a poi l'ho toccato e gli sono andato proprio vicino e ho toccato la sua pelle, e in !uel oento i ha dato un grave avviso per le confessioni dei giovani. Kh sono tanto contentoL non era niente patito: solo aveva gli occhi cosB $elli coe gli occhi di uno che 3 innocenteL... #uesta lettera 3 riservata a lei e alla sua faiglia per loro conforto. 7elice prega olto per noi: siao consolati... 'ortona, 5@ sette$re =:FJ"/. D. S#ar#aglione, (l beato Luigi *rione, +di,ioni -aoline, 19).), ##. 99%1.&. I VIVENTI NEL CIELO ,l prio astronauta che vol2 attorno alla terra all'altezza di circa ;>> chiloetri, il rus0 so Muri 9agarin 4=5 aprile =FC=6, dichiar2 che lass- non aveva incontrato n< Dio n< angeli. L'ateo irrise cosB la fede dei cristiani, secondo una puerile e fia$esca concezione della religione, che potre$$e essere di tanta altra gente. ,l cielo di cui !ui si parla non 3 !uello degli astronoi o degli astronauti. Le espres0 sioni $i$liche: in cielo, dal cielo, cielo aperto hanno un significato analogico e servono solo per indicare, in odo concreto, la presenza di Dio. ,n !uesto senso il cielo 3 l'a$i0 tazione degli angeli( in cielo vive 9es- presso il 8adre suo. L. con Cristo vivono eter0 naente felici gli eletti, avendo raggiunto la salvezza. L. 3 la loro patria/ 47ilippesi ;,5>6( il luogo/ preparato da 9es- per i suoi discepoli. ,l cielo 3 lo stato di chi vive la vita stessa di Dio nella fora definitiva e perfetta in un'ineffa$ile perpetua felicit.. 8aradiso 3 il terine pi- usuale. La visione di Dio in cielo, coe egli 3/, 3 un istero assoluto. ?enza la rivelazione divina noi non avreo ai potuto conoscere !uesto su$lie destino degli uoini( e dopo la rivelazione non possiao coprenderne il coe. Dio rende l'ania idonea alla conteplazione di s< ediante un dono speciale detto lue della gloria/. Non ancarono nel corso della storia apparizioni di anie che dichiararono, o fecero coprendere, di trovarsi in 8aradiso, o di andarvi in !uel oento. F Qual il tuo posto in cielo? Verso la fine dell'anno =D=;, entre in Roa la signora 7rancesca de' 8onziani passava !uasi l'intera notte in preghiera, coe faceva non di rado, una luce straordinaria si diffuse nella caera e iprovvisaente le apparve il figlio novenne 9iovanni &vangelista, orto santaente da poco tepo. Aveva il edesio a$ito, la edesia statura, gli stessi atteggiaenti, la edesia fisionoia di lui vivo, a 0 rilevano tutti gli storici 0 era di una $ellezza incopara$ilente superiore. &vangelista non era solo. 1n altro giovanetto della edesia et., $ench< di un aspetto ancor pi- risplendente, gli stava al fianco.../. ,l suo prio oto fu !uello di a$$racciare il figlio e rivolgergli doande: ?tai $ene, caro figlio% #ual 3 il tuo posto in cielo% Che fai% 'i ricordi di tua adre%/. ?tese le $raccia per stringerlo, ed egli non si sottrasse alla sua tenerezza. 9uardandola con sorriso dolce le disse: La nostra unica occupazione 3 di conteplare l'a$isso infinito della $ont. divina, di lodare e $enedire sua )aest. 4Dio6 con un profondo rispetto, una viva gioia e un perfetto aore. &ssendo tutti assorti in Dio *...+ non possiao avere nessun dolore, godiao di una pace eterna, non possiao volere e non vogliao che !uello che sappiao gradito a Dio, che 3 tutta la nostra $eatitudine/. 8oi le disse di trovarsi nel coro della gerarchia eno elevato, nel coro degli arcangeli, e che il copagno coparso con lui era un arcangelo, che Dio lo andava a lei per sua consolazione, perch< rianesse con lei per tutto il resto della sua vita, sepre visi$ile agli occhi del corpo. Dopo circa un'ora di collo!uio, &vangelista scoparve e l'angelo riase. Bert/em%Bonto, Santa 0ran!e!a 1omana e il uo tem#o, S+(, Torino 19&", ##. 1"5% 1"2. Rosa mi parl Luigia de ?errano e Rosa de 7lores, aiche intie, si erano sca$iate la proessa di avvertirsi dopo la orte, se Dio avesse peresso. Rosa fu la pria a orire. )entre Luigia riposava in casa dei genitori, fu svegliata da una luce straordinaria che riepB la stanza. Vide l'aica salire al cielo con festoso apparato !uale a noi 3 difficile iaginare. La veggente anifest2 !uesto fatto a dotti teologi di Lia 48erN6( e !uesti, dopo averlo $ene studiato, dichiararono che non si trattava di illusione. Anche il dottor 9iovanni di Castiglia depose con giuraento che Rosa gli era apparsa raggiante di $ellezza e rivestita dell'a$ito doenicano 4era stata terziaria in casa6. ?ulla sua veste erano sparse rose $ianche e rosse, teneva in ano un rao di gigli e raggi luinosi partivano dal suo volto e dai fiori che teneva in ano. Rosa i parl2 con dolcezza, disse egli, si trattenne con e della felicit. di cui gode, a non trovo espressioni per ridire ci2 che i fece intendere/. 3. L. Maon, Santa 1oa da Lima, Vene,ia 19"$, ##. $&"%$5&. Caterina Tekakwita (Leggi la vita in santiebeati) Nata in una tri$- di ,rochesi 4,ndiani dell'Aerica ?ettentrionale6 nel secolo OV,,, vis0 se appena venti!uattro anni, fu $attezzata !uattro o sei anni pria della orte, avvenuta nel =C:>, e condusse una vita santa da eritare di essere elevata alla gloria dei $eati. => ?ei giorni dopo la orte di Caterina, il lunedB di 8as!ua, a una persona di virt-, degna di fede, entre era in preghiera, apparve la giovane defunta tutta raggiante di gloria, in un atteggiaento aestoso, con viso splendente, elevata verso il cielo coe in estasi. #uesta visione eravigliosa fu accopagnata da tre circostanze che la resero ancor pi- aira$ile: perch< in prio luogo dur2 due ore intense, e !uesta persona e$$e tutto l'agio di conteplarla con grande gioia, avendo Caterina voluto ostrare con !uesto insigne favore la sua riconoscenza per i grandi $enefici ricevuti !uand'era in vita. Di pi-, !uesta edesia apparizione fu accopagnata da diverse profezie e da segni si$olici, profezie che in parte si sono verificate e in parte non ancora... Ktto giorni dopo il decesso di Caterina, ella si fece vedere pure ad Anastasia 4la sua $uona adre spirituale6 in !uesta aniera. #uesta fervente cristiana, dopo che tutti si erano ritirati nelle loro diore, essendo restata sola in preghiera !uella sera, si ritir2 lei stessa oppressa dal sonno per riposare. )a appena chiusi gli occhi fu risvegliata da una voce che diceva: )adre ia, alzatevi/. &lla ricono$$e la voce di Caterina, e su$ito, $en lungi dall'aver paura, levatasi a sedere, volgendosi dal lato da cui veniva la voce, scorse Caterina splendente di luce... portava in ano una croce ancor pi- splendente che tutto il resto. ,o la vidi, prosegue a narrare la veggente, $en distintaente in !uesta apparizione, ed ella i indirizz2 !ueste parole che io udii cosB distintaente: ")adre ia, irate !uesta croceL co'3 $ellaL &ssa fu tutta la ia felicit. durante la ia vita e io vi consiglio di farne pure la vostra"/. Dopo !ueste parole disparve lasciando sua adre cola di gioia e lo spirito pieno di !uesta visione, che dopo olti anni ne ha ancora la eoria cosB fresca coe il prio giorno. Caterina si fece vedere ancora alla sua copagna un giorno che costei se ne stava sola nella sua capanna. ?i sedette vicino a lei sulla stuoia, la riprese per !ualche cosa, e dopo averle dato alcuni avvisi per la sua condotta, si ritir2. Dai -ro!ei #er la beatifi!a,ione. !i aspetto in cielo )entre san 8aolo della Croce oriva 4=JJ@6, la sua penitente, Rosa Cala$resi pregava a Cerveteri, ritirata nella sua caera. &ra tutta assorta in preghiera, !uando all'iprov0 viso vide la caera rischiarata da una luce straordinaria in ezzo alla !uale stava un uoo sollevato in aria, vestito con a$iti sacerdotali e cosB risplendente che non si poteva fissare. La chia2 tre volte: Rosa..., a la giovane, teendo che si trattasse di !ualche illusione dia$olica, non rispose. Allora la persona che vedeva in ezzo alla luce disse espressaente: ,o sono il padre 8aolo( sono venuto a portarti la nuova che sono orto poco fa e adesso vado in cielo a godere ,ddio..., a rivederci in 8aradiso/. Rosa gli disse che pregasse ,ddio affinch< anch'essa fosse fatta degna di andare a goderlo in cielo. & la visione disparve. La attina seguente ecco una lettera del padre ,gnazio, suo nuovo direttore, che le da0 va l'avviso del $eato transito di san 8aolo della Croce. La $uona figliola, per !uello che gi. sapeva, non prov2 nessun dispiacere. ,nutile orai pregare per lui( pure, per antenere una proessa che gli aveva fatto durante le conferenze spirituali, corse in chiesa e incoinci2 la Via Crucis. Arrivata alla terza stazione, vede una grande luce e in ezzo a essa il ?ervo di Dio vestito non da passionista, a con un $el anto == $ianco e rosso, circondato e corteggiato da una grande oltitudine di angeli/. ?i eravigli2 di vederlo vestito in !uell'insolita fora, e gli doand2 che significasse. & il ?anto direttore: #uesto 3 il si$olo della illi$ata ia purit. e dell'ardente carit., virt- da e tanto aate e praticate in vita, e perch< sono stato artire della penitenza e dei patienti/. Dettole di applicare !uella Via Crucis in suffragio delle anie del 8urgatorio, la lasci2 dopo averle rivolto !ueste precise parole: Addio, figlia, vi aspetto in cielo a vedere ,ddio, a lodare ,ddio, a possedere ,ddio per tutta l'eternit./. -. Luigi%Terea di G., San -aolo della 'ro!e 4ri#ortato dai -ro!. ord. e a#.5, 1oma 195$, ##. &$$%&$". Se volete !enire La venera$ile &lisa$etta Canori0)ora 4orta nel =:5@6 appena orta apparve splendente alla sorella )aria Canori entre stava recitando le preghiere pria di coricarsi, e le raccoand2 le sue figlie finch< fossero sisteate. )aria pass2 la notte insonne per la forte eozione, e al attino si affrett2 a recarsi alla casa della sorella per accertarsi della verit.. &ra orta. Apparve pure, appena spirata, alla giovane )aria Eianchi. Costei, entre a letto alata aspettava le si recasse la cena, si vide dinanzi tutta splendente la ?erva di Dio che le disse: ",o e ne vado al cielo, ricordatevi di confessarvi del tal peccato... che per dienticanza avete lasciato di accusare". ?u$ito dopo l'ania disparve coe un lapo. La giovane and2 un grido e chia2 la aa. A costei essa disse: "La signora &lisa$etta 3 andata in 8aradiso adesso( guarda $ene che ora 3". "7iglia ia, tu sogni a occhi aperti, ci2 3 ipossi$ile". )a )aria insisteva piangendo, e dichiarando, coe prova, che la ?erva di Dio le aveva anifestato un peccato dienticato in confessione. ,l giorno appresso la aa e le sorelle della alata, inforatesi, si convinsero che l'ora e il oento dell'apparizione corrispondevano al tepo del transito della Venera$ile. Altre apparizioni avvennero a )arino 4Roa6( in particolare viene ricordata !uella a un'aica, alla !uale disse: "?e volete venire dove vado io, $isogna che calchiate !uesta strada spinosa, e facciate !uello che vi ho raccoandato pi- volte !uando ero in vita. Non du$itate che non dienticher2 alcuno della vostra faiglia", e disparve/. 3. -agani, La Serva di Dio +liabetta 'anori%Mora, 1oma 1911, #. 519. "odo della #eatitudine Kliver )argil, nipote del venera$ile Antonio )argil 4orto nel =J5C6, aalatosi di fe$$re terzana nell'agosto del =JD>, iplorava con fervore la guarigione dal suo venera$ile zio. 1na volta, sul ezzogiorno, entre solo nella sua cella pregava a !uesto scopo, il ve0 nera$ile gli si fece vedere tutto splendente e gli disse !ueste parole: ?ono tuo zio, Antonio )argil di 9es-, che, per la grande uilt. che e$$i in vita, godo della $eatitudine con una gloria inesplica$ile/. 8oi segn2 di croce la fronte del alato, gli proise la salute, disparve. ,l nipote si alz2 che era guarito. Dai -ro!ei di beatifi!a,ione e !anoni,,a,ione del Servo di Dio 3ntonio Margil. Sono veramente in $aradiso =5 L'anno =:@J oriva il santo alunno salesiano Doenico ?avio. ?uo padre, persona degnissia di fede, depose !uanto segue: Circa un ese dopo la sua orte, una notte dopo essere stato lungo tepo senza poter prendere sonno, i parve di veder spalancarsi il soffitto della caera in cui dorivo, ed ecco in ezzo a una grande luce copariri Doenico con volto ridente, giulivo, a con aspetto aestoso e iponente. A !uel sorprendente spettacolo io sono riasto fuori di e. K DoenicoL i posi a esclaare: 0 Doenico ioL coe va% dove sei% sei gi. in 8aradiso% 0 ?B, padre, rispose, io sono veraente in 8aradisoL.../. Giovanni Bo!o, Vita del giovinetto Domeni!o Savio, 51 ed., !. $2. !ieni% vieni Alle volte i $eati vengono per invitare al cielo aici e devoti, per dar loro l'avviso di prepararsi all'ingresso alla patria, o per adepiere !ualche proessa fatta in vita. Nei processi di $eatificazione e canonizzazione di san Cleente Iof$auer 4orto nel =:5>6 si legge: Paccaria Qerner, noto scrittore cattolico, era stato il capo dei persecutori che espulsero il Venera$ile ?ervo di Dio e i suoi discepoli da Varsavia. 8i- tardi, a Roa, a$$racci2 la fede cattolica, e fu speciale grazia della Divina 8rovvidenza che !uesto avversario del ?ervo di Dio gli sia poi diventato discepolo, aico e devoto. 8er pi- anni, fino alla orte del Venera$ile ?ervo di Dio, si sottoise alla sua direzione coe un $a$ino. &ra la pria doenica d'Avvento 0 coe credo di sapere con certezza 0 !uando 4il Qerner6 coinci2 la predica con !ueste parole che ancora tengo a eoria: "Non vivr2 pi- a lungo( !uesto infatti i disse il padre Iof$auer. Recitate le preghiere della sera, ero coricato a letto, !uando d'iprovviso la caera si illuin2 di una luce chiara che superava la luce del sole. & nello splendore vidi il padre Iof$auer, aico e aestro io. Aveva nelle sue ani un giglio, un rao di olivo e la pala e i parl2 cosB: Paccaria, vieni vieni, fra $reve tepo vieni. Ci2 detto sparve. #uesta apparizione non 3 una fantasia. Non sognavo, ed 3 cosB certo che io ho veduto il padre Iof$auer coe 3 certo che io vivo e che sono in chiesa alla presenza del io Dio &ucaristico. )i 3 riasta ancora adesso una certa de$olezza, e so di certo che fra poco orir2". & coe il Qerner disse, cosB avvenne. 8assate poche settiane, per !uanto ora i ri0 cordo, dopo la festa dell'&pifania dell'anno =:5; 4se non s$aglio6 orB/. 7ra i iracoli operati dal santo post o$itu si narrano altre tre apparizioni del ede0 sio, una delle !uali a un agistrato, ottia persona, a per indole alienissio e incredulo alle visioni. & stata di parola ?an 7rancesco ?averio ). Eianchi, $arna$ita, detto l'apostolo di Napoli 4=JD;0=:=@6, e$$e in vita rapporti di aicizia spirituale con una suora terziaria francescana, santa )aria 7rancesca delle Cin!ue 8iaghe. Durante la sua ultia alattia, il santo attendeva dal cielo l'avveraento di una profezia. ,l 5F gennaio =:=@, al padre Ceraso, suo confessore, disse: La serva di Dio 3 stata di parola: ha tenuta fedelente la sua proessa/. & raccont2 che )aria 7rancesca 4orta nel =JF=6 era venuta la sera =; precedente, gli si era assisa accanto al letto per fargli pregustare le gioie dell'eternit. felice. &ra !uesto per lui il segnale della dipartita. Da tepo il padre ne aveva parlato ai discepoli: 're giorni pria della ia orte essa verr. a visitari e sar. !ui coe vi siao tu e io/. A sua volta il santo l'anno dopo la propria orte apparve per copiere il prio dei due iracoli proposti e approvati per la $eatificazione. )aria Casa$ona, di ventitr< anni, colpita da eiplegia, era ridotta a giacere ipotente sopra una sedia, spesso in preda a dolori atroci. Le coparve il santo 0 al !uale si era rivolta invocando la grazia 0 e le disse: Alzati su, che stai $ene( pi- non soffrirai di !uesto ale/. La guarigione, che produsse grande ipressione in tutti, fu istantanea e duratura, e dodici anni dopo la Casa$ona poteva renderne testionianza giurata davanti ai giudici ecclesiastici. 0. Sala, L6a#otolo di Na#oli, 1oma 1951, ##. $&&, $51. Appare al suo successore ,l 5@ fe$$raio del =F;> su$irono il artirio in Cina i issionari salesiani ons. Luigi Versiglia e don Callisto Caravario. 1n fatto prodigioso accadde nella priavera del =F;5 al successore di ons. Versiglia nel vicariato di ?hiu0choR, ons. ,gnazio Canazei, uoo austero, positivo, del tutto alieno dalle suggestioni e dalle allucinazioni. Lo narr2 lui stesso a un suo issionario, don 8ietro Eattezzati. & !uesti lo ise per iscritto e lo confer2 con giuraento dinanzi ai giudici del processo per la $eatificazione dei due artiri. Non olto tepo fa 0 narr2 ons. Canazei 0 dopo avere, per una ennesia volta, cercato a lungo, a sepre invano, nel io ufficio docuenti iportanti per la )issione, data l'ora orai tarda, i ritirai nella ia attigua caera da letto per riposari. & intanto pensavo a ons. Versiglia, !uasi per invocarlo a fari trovare !uei docuenti del suo episcopato. 8oco dopo la ezzanotte i svegliai con stupore, vidi filtrare luce dalle fessure della porta del io ufficio. 8ensando di esseri dienticato di spegnere la lapada a petrolio, i alzai per andare a spegnerla. Aperta la porta, vidi l'ufficio tutto illuinato e nel ezzo di esso, in piedi e gioviale, ons. Versiglia. 8rovai eraviglia, non spavento( e lo guardavo sorridendo. Anche lui i sorrise e poi, parlandoi giovialente e confidenzialente coe usava fare !uando era vivo, i indic2 il doppio fondo del grande aradio0archivio, che copriva !uasi interaente una parete dell'ufficio e in cui erano nascosti i docuenti tanto cercati. Non fu un sogno, a realt.( e cosB trovai su$ito nel luogo indicato i docuenti di cui a$$isognavo. Lo ringraziai e, dopo avergli chiesto alcune cose, gli rivolsi ancora la seguente doanda: 0 )i dica, onsignore, !uando la uccisero and2 su$ito in 8aradiso% &gli, divenuto pi- luinoso, sorridendo, i rispose in cinese: 0 CeH Gat 0 che vuol dire: istantaneaenteL 8oi disparve e tutto ritorn2 nel $uio/. ,l prio artire salesiano si era copiaciuto di trarre d'ipiccio e di rafforzare la fede del suo successore nell'episcopato. G. Boio, Martiri in 'ina, Torino%Leumann 19)", #. &25. Sono re'ina in cielo Narra Knorio 8ugi, canonico di san Lorenzo in 7irenze: =D Nel sette$re =F5= una giovane adre di tre $a$ini fu colpita da una grave alattia interna, accopagnata da dolori acuti che la ridussero a copleta io$ilit.( il inio oviento provocava un raddoppiaento di sofferenze. 9li specialisti consultati proposero un'operazione che sare$$e stata assai dolorosa e che non avre$$e avuto altro risultato che conservarla in vita lasciandola nella copleta inazione. 7u allora che visitando la alata le portai un opuscolo relativo a suor 'eresa di 9es- Ea$ino, e una sua reli!uia, consigliandola di fare una novena a !uella potente santa. La alata coinci2 su$ito le preghiere e, ogni volta che le recitava, le se$rava, a !uanto i confess2, di sentire la presenza invisi$ile di un essere che la circondava con tenera protezione, e perfino si sentiva !ualche volta pervasa di un profuo di rose. , dolori diventavano sepre pi- acuti( uno dei professori gi. consultati fu di nuovo chiaato, a non fece che ripetere la diagnosi antecedente: urgeva un'operazione. #uesta sentenza penosa non fece che raddoppiare e rendere pi- ardente la confidenza della signora O... verso suor 'eresa di 9es- Ea$ino e la scongiur2 di venire in suo soccorso. Kra in !uella notte stessa, verso la attina, ella sentB a un tratto la presenza soprannaturale della sua celeste protettrice e vide apparire una luce sfolgorante. La piccola santa aveva con s< delle rose e le disse: "?ono regina in cielo". Nel edesio tepo il dolce profuo dei fiori celesti che la santa portava in ano riepB tutta la stanza. ,ediataente le sofferenze sparirono, la alata nelle ore attutine lasci2 il letto, dandosi durante tutto il giorno alle faccende doestiche e facendo la sera, con i suoi, una lunga passeggiata( e tutto ci2 si ripet< nei giorni che seguirono *...+. Da !uell'epoca ella non conserva alcunissia traccia delle passate sofferenze/. 'o7 !riveva il !anoni!o il 18 giugno 19$$. -ioggia di roe % Guarigioni, Milano 19$", ##. )2%)). (a ricono##i c)iaramente La )adre )aria Caterina Dien delle suore Aanti della Croce, del 'onchino, orta in concetto di santit. nel =FDD, ricevette visite di parenti defunti. 8ria della sua entrata in convento, un giorno che aveva oltiplicato le visite alla chiesa parrocchiale per guadagnare le indulgenze applica$ili ai defunti, sua adre le si fece vedere per ringraziarla di averla aiutata a uscire dal 8urgatorio e salire in cielo. Assai pi- tardi, il 5F aggio =F5J, la adre le apparve di nuovo, coe ella racconta nella seguente lettera: ,eri sera, entre i davo la disciplina, vidi una persona di una $elt. risplendente, so0 igliante a ia adre allorch< i apparve pria di entrare in religione( stava vicino a e. #uando terinai di dari la disciplina, i volsi verso di essa per vederla $ene e la ricono$$i chiaraente. )a non e$$i il tepo di indirizzarle la parola che gi. ella si era avvicinata assai e i disse: "7iglia ia, grazie alle tue preghiere io sono in cielo da olto tepo. #uanto a tuo padre, Dio lo ha lasciato vivere fino al presente. )a egli non si interessa per niente della sua ania. Non pensa che agli affari di !uesto ondo... 'i stia a cuore di pregare di pi- per tuo padre. Dio attende da te preghiere pressanti per fare diventare tuo padre fervente, e ci2 sar. tutto a profitto del suo villaggio. Io copassione di tuo padre e vorrei parlargli di tutto !uesto. )a io non =@ posso. Anche a te non posso dire di pi-. 8er conto tuo sii coraggiosa e profitta assai delle grazie che Dio ti concede". Dopo !ueste parole ia adre disparve/. De 'ooman, Le diable au !ouvent, -ari 198$, #. 1.5. QUELLI CHE STANNO PURI!ICANDOSI ,l cristiano che ha conservato la fede e la speranza, e al oento del passaggio da !uesta vita si trova in aicizia con Dio, in grazia, raggiunge la salvezza, e potre$$e essere aesso su$ito al preio eterno in cielo. )a chi pu2 spingere cosB oltre la speranza da presuere di aver osservato appieno il precetto divino: ?iate santi, perch< io, il ?ignore Dio vostro, sono santo/ 4Levitico =F,56, e !uello di 9es-: ?iate perfetti coe 3 perfetto il 8adre vostro che 3 in cielo/ 4)atteo @,D:6% L'ania che si presenta a Dio dev'essere li$era da ogni peccato anche piccolo, pulita da ogni inia $ruttura orale, onda dalla terrenit. e da affetti che non sono copossi$ili col perfetto aor di Dio. ?e cosB non fosse, ecco la necessit. del 8urgatorio, in cui le anie non copletaente pure 4nel senso pi- esteso della parola6 vengono purificate ediante pene e rese idonee e degne della vita con Dio per l'eternit.. 8er i cattolici l'esistenza del 8urgatorio 3 una verit. di fede 4cfr. Luen gentiu, n. DF6, fondata sulla 'radizione, esprii$ile, nelle linee essenziali in !uesto odo: &siste nell'aldil. uno stato di purificazione penosa che avr. terine( le anie purganti possono essere aiutate dai suffragi dei fedeli. #uali siano le pene, !uanto e coe si soffra, la Rivelazione divina non lo dice, e il agistero della Chiesa non ha forulato dichiarazioni al riguardo. La ?acra ?crittura, !uando parla della vita nell'aldil., usa iagini che eritano ri0 spetto/. Non possiao rifiutare il linguaggio dei santi e dei pastori d'anie del passato, !uando, ispirandosi appunto a testi $i$lici, usano espressioni coe fuoco purificatore/ e siili. ,l 8urgatorio di persone sante si pensa che sia $reve, con pene iti. #uello di peccatori carichi di colpe e che si convertirono solo verso la fine della vita o all'ultio oento, sar. lungo e penoso assai. La storia registra nuerose apparizioni di defunti. ?e sono autentiche, vagliate dalla critica o fondataente attendi$ili, eritano fede uana. Le particolari odalit. di anifestazione valgono soltanto ad attestare due cose nei defunti: sofferenze e $isogno di aiuto. 8ur soffrendo, !uelle anie godono un'indici$ile consolazione, !uella di sapersi sicuraente e per sepre salve. ?crisse santa Caterina da 9enova: ,o non credo che, dopo la felicit. del cielo, possa esserci altra felicit. paragona$ile a !uella delle anie del 8urgatorio/. *l pelle'rino tedesco dimenticato ,l venera$ile Doenico di 9es- )aria 4orto nel =C;>6, carelitano, !uando fu tra0 sferito al convento di Roa, nella cella assegnatagli trov2 un teschio autentico, che doveva servirgli, secondo l'usanza di allora, per editare sulla orte. 1na notte, da !uesto teschio udB una voce alta che gridava: ,n eoria hoinu non su/ 4nessuno si ricorda di e6. Le parole furono ripetute pi- volte e udite in tutto il doritorio del convento. ,l venera$ile riase stupito e =C tioroso, du$itando che si trattasse di un fenoeno dia$olico. ?i ise su$ito a pregare per sapere ci2 che dovesse fare. 8rese poi dell'ac!ua $enedetta e, entre l'aspergeva sopra il teschio, il edesio pronunci2 !ueste altre parole: Ac!ua, ac!ua, isericordia, isericordia/. ,l religioso gli doand2 poi chi era e che isericordia voleva. ,l defunto rispose dandogli !ueste inforazioni: era un tedesco, venuto a Roa a vi0 sitare i luoghi santi. ,l suo corpo era stato sotterrato da olto tepo nel caposanto( l'ania si trovava in 8urgatorio. Non aveva nessuno che gli facesse del $ene, n< chi si ricordasse di lui. 9li raccoand2 che pregasse per lui il ?ignore. 8adre Doenico proise. 8reg2 olto e fece penitenze. 8ochi giorni dopo il defunto gli coparve in cella per ringraziarlo del $eneficio della li$erazione dal 8urgatorio. Dai -ro!ei di beatifi!a,ione del -. Domeni!o di Ge9 Maria. (a visione #eatifica ritardata ,l =F otto$re =J=C era orto a Ratis$ona il padre ,gnazio Vagener, gesuita, che per due anni aveva esainato e diretto la $eata Crescenzia ISss 4=C:50=JDD6. La notizia giunse al onastero delle 7rancescane di Gauf$euren non pria del 5=. ,l giorno =F, !uando avvenne il decesso, Crescenzia, nel recarsi in coro al suono dell'Angelus, vide andare innanzi a s< un fantasa $ianco. A$ituata a siili incontri, perch< in tale fora erano solite apparirle le anie purganti, non fece altro che pregare con olto fervore per !uell'ania. ,l 5= si ripet< l'apparizione( a !uesta volta Crescenzia ricono$$e nettaente l'ania del suo direttore. &gli le disse che aveva $isogno delle preghiere di lei per vedere su$ito il volto di Dio( gli era solo ritardata la visione $eatifica perch< in vita non l'aveva a$$astanza desiderata. & ci2 costituiva un torento indici$ile. La $eata offrB a Dio olti suffragi. ,l 5; otto$re, dopo aver ascoltato la essa per il defunto, l'ania di costui torn2, circondata di splendore, per ringraziare e annunciare alla sua $enefattrice di essere orai entrata in possesso del ?oo Eene. Vita della Beata 're!en,ia :;, <uara!!/i, 19.., #. $"5. +ccellenza% lei ,ui? &ra orto onsignor )arengo, vescovo di Carrara. 'utti lo stiavano un santo, a sette anni dopo una suora di )aria Ausiliatrice lo vide cainare sotto i portici dell'istituto di Nizza. ?orpresa, si avvicin2: 0 &ccellenza, lei !ui% coe ai% 0 )i avete lasciato in 8urgatorio 0 rispose il vescovo. 0 Io lavorato tanto in !uesto isti0 tuto e non si prega pi- per e. 0 ,n 8urgatorio un vescovo cosB santo... 0 Non $asta essere santi davanti agli uoini, a $isogna esserlo anche davanti a Dio. 8regate per eL 7urono indetti pu$$lici suffragi e una settiana dopo, riapparendo, il vescovo disse riconoscente: ?ono uscito dal 8urgatorio. Ringrazio delle carit.. 8rego per voi/. Dal menile (l ri!ordo dei notri morti, a#rile 1958, #. 11, +d. De/oniane, Bologna. =J (a defunta c)e scese in coro 8resso la casa generalizia delle ?uore )inistre degli inferi, in Lucca, si conserva un docuento che narra le apparizioni di una religiosa defunta alla consorella Virginia ?tefanini. Lo riassuo e in parte lo riproduco alla lettera: 1na delle nostre consorelle era da parecchi giorni a letto per una indisposizione, !uando la sera del @ aggio =::F, circa le ore dieci, vide entrare nella sua cella una suora di $assa statura. Credendo che fosse la superiora, le disse: 0 Coe va che 3 sepre alzata a !uest'ora% La creduta superiora non rispose, e con ossa rapida si avvicin2 al letto, le si gett2 al collo e le si strinse cosB forteente che la poverina si sentiva soffocare. La sconosciuta, sessa finalente la stretta, si scost2, riase per un po' a guardare la alata, poi disparve, senza dire una parola. 8assate alcune sere, suor Virginia era ancora a letto, !uando, senza veder nessuno, si senti nuovaente a$$racciare al collo e stringere forte da due ani ghiacce. ?paventata, chia2 aiuto e cerc2 di svincolarsi. #uell'incognita, lasciando di stringerle il collo, le prese le ani e con le sue gliele teneva giunte in atto di preghiera. 8oco dopo tutto era sparito. La superiora, alla !uale era noto l'accaduto delle sere precedenti, non sapeva che pensare, tanto pi- che $en conosceva il carattere co0 raggioso di suor Virginia e la poca o nessuna vivacit. della fantasia di lei. 8otre$$e essere !ualche ania purgante $isognosa di preghiera% ,l =J aggio, alle ore dieci di sera, la sorella stava per prendere sonno !uando si sentB picchiare leggerente sulle ga$e e una voce chiederle soessaente: 0 Che fa, dore% ?i volt2 e vide coe la pria sera una suora la !uale si era posta in ginocchio accanto al suo letto tenendo il capo chino e il volto un po' coperto dal velo, con le ani giunte e in silenzio. Aniata da coraggio, suor Virginia disse: 0 ,n noe di Dio, le coando di diri chi 3 e che cosa vuole da e. La sconosciuta rispose: 0 Chi sono non posso dirlo, a sono un'ania del 8urgatorio e vengo da lei per racco0 andari nelle sue orazioni poich< soffro tanto. Alla doanda da !uanto tepo si trovasse in 8urgatorio e !uanto tepo doveva ria0 nervi, rispose: 0 ?ono cin!ue anni e !ualche cosa, dovr2 starvi fino al giorno dell'Assunta( sepre, sepre ho sofferto olto, a ora le ie pene sono oltreodo terri$ili... 'orner2 altre volte a fari vedere, non a$$ia paura, non ricever. alcun ale. 8oi dicendo: 0 8reghi, preghi 0, scoparve. La notte del 5> aggio, circa l'ora solita, la sorella sentB picchiarsi sulle ga$e e una voce dolente che sussurr2: 0 Che fa, dore% ?eguB $reve collo!uio con richiesta di preghiere. Altra apparizione il 5; aggio. La superiora coinci2 a pensare che non si trattasse di un'ania del 8urgatorio e ipose alla suora di dire all'apparsa che, se era veraente !uella che si diceva, si facesse il segno della croce e ripetesse con lei: ?iano lodati 9es- e )aria/. Alla nuova apparizione del giorno 5@, la ?tefanini eseguB l'incarico. Alla richiesta, l'ap0 parsa fece su$ito il segno della croce e con senso di gioia pronunci2 il saluto cristiano. 8oi riprese in tono di estizia: 0 Ah sB, sono un'ania del 8urgatorio( se non lo fossi, non verrei certo a chiedere il soccorso di preghiere. =: 'ornata il 5:, la veggente le gett2 addosso uno spruzzo d'ac!ua $enedetta( l'apparsa si fece su$ito il segno della croce. ?eguirono altre apparizioni nelle !uali l'ania chiedeva applicazione di counioni in suo suffragio: essendone richiesta, dava inforazioni su persone trapassate che erano in 8urgatorio o in cielo, parlava delle varie pene di !uello stato di purgazione... Nell'apparizione del @ luglio prese un atteggiaento insolito: alz2 il volto e le ani verso il cielo. Aveva tutto il $raccio destro e un poco del $usto rivestito di $ianco. ?uor Virginia le doand2 se era sepre !uella, ed e$$e risposta afferativa. Due giorni dopo, l'apparsa spieg2 che !uel $ianco significava la purificazione in atto nella sua ania. ,l =D luglio, sentendo che !uella povera ania ripeteva sepre di soffrire olto, la veggente le doand2 se tutti i giorni non sentisse !ualche sollievo per i suffragi. 0 ?B, 0 rispose 0 lo ricevo !uando il ?ignore si degna di assegnarelo... a !ualche volta l'assegna alle anie pi- a$$andonate. ,l =F e il 55 luglio apparve con panneggiaento $ianco pi- esteso... ,l 5@, giorno in cui la counit. faceva la festa del ?acro Cuore, suor Virginia invit2 l'apparsa a scendere con loro in coro, assicurando che le suore avre$$ero fatto suffragio. Nell'apparizione del 5: l'ania dichiar2: 0 ,o venni in coro e i trattenni tutto il tepo delle due )esse( vi ritornai due volte che la counit. recitava i sette sali penitenziali e anche l'ufficio dei orti, e in !uel tepo pregavo per la counit.( il posto che avevo preso era fra lei e suor Diaira. 0 Aggiunse che in !uel giorno aveva sofferto pochissio. L' == agosto la sorella riuscB a incrociare i suoi occhi con !uelli dell'apparsa e conteplarne il volto il !uale se$rava di $ianchissia cera, iprontato a soave estizia. A eccezione del fondo della veste, era tutta $ianca e solo la croce rossa $rillava sulla antellina. Disse alla sua confidente: 0 #uando andr2 in 8aradiso, i rivedr., e se vorr. potr. diri ancora !ualche cosa, a a e non sar. pi- peresso di risponderle. La ringrazio tanto di tutto !uanto ha fatto per e, e sia certa che sepre la raccoander2 al ?ignore affinch< neeno le faccia toccare il 8urgatorio. Disse finalente il suo noe: 0 ?ono suor )aria Liduina. Nella notte tra il =D e il =@ agosto la ?tefanini e$$e l'ultia visione( la sua visitatrice, in fora splendida, la salutava e si ostrava felicissia. 7orse era il oento del suo ingresso in 8aradiso. La relazione di !ueste apparizioni fu redatta dalla )adre 9enerale sotto controllo del confessore, nell'anno stesso, =::F. ?uor Virginia ?tefanini 0 coe lasci2 scritto la edesia )adre 9enerale 0 era una religiosa ineccepi$ile sotto ogni riguardo, spiritualente $en forata, di rettitudine orale a tutta prova, aliena per teperaento e per convinzione da ogni fantasticheria o ania religioso0visionaria. )orB in concetto di santit. il =F aprile =F5@. Ma si potre##e sapere c)i ? Nel onastero di ?an Leonardo in )ontefalco 48erugia6, il 5 sette$re =F=: suon2 il capanello della sacrestia. And2 a rispondere suor )aria 'eresa di 9es-, $adessa, che fungeva da sacrestana. 1na voce le disse: 0 Devo lasciare !ui !uest'eleosina, 0 e gir2 la ruota, avendovi esso dieci lire. =F La $adessa doand2 se erano per tridui o per preghiere o per )esse. 0 Nessun o$$ligo 0 fu la risposta. 0 ?e 3 lecito, chi 3 lei% 0 Non occorre saperlo. &ra una voce gentile, a esta e frettolosa. Nei giorni @ e ;= otto$re, 5F nove$re e F dice$re( = e 5F gennaio =F=F si ripet< lo stesso fatto. ,l =D arzo alle ore 5> suon2 il capanello due volte, la $adessa and2 a rispondere. 'rov2 dieci lire alla ruota, a nessuno rispose. La porta esterna della chiesa era chiusa e la chiave la tenevano le suore. 7u chiaata la fattora e le fecero ispezionare $ene la chiesa. Non si trov2 nessuno. L'== aprile altre dieci lire e la voce che chiedeva preghiere per un defunto. ,l 5 aggio circa alle ore 5=.;> fu udito il capanello. Andarono la $adessa e altre tre suore. 'rovarono venti lire alla ruota 4due carte esse in fora di croce6 senza sapere chi le avesse esse. La chiesa era chiusa. ?eguirono altre visite il 5@ aggio, il D e il 5= giugno. ,l J luglio, verso le ore =D, in tepo di ritiro, suon2 il capanello due volte( a la $adessa, credendo che fossero dei $a$ini che si trovavano in chiesa, non and2. 1na voce fuori della caera le disse: 0 Ianno suonato il capanello della sacrestia. Andata a rispondere, udB la solita voce dire: 0 Lascio !ui lire dieci per preghiere. 0 Da parte di Dio, chi 3% 0 Non 3 peresso. Doand2 poi alle suore chi l'avesse chiaata: nessuna era stata. ,l fatto si ripet< il =: luglio, con !uesto in pi- che al saluto della $adessa lodate 9es- e )aria/ la voce rispose: 0 Aen. Altre visite ci furono in agosto, sette$re e otto$re, al solito odo. ,n !uella del ; otto$re, la $adessa, presentatasi al suono del capanello, ricus2 le venti lire offerte dicendo che il confessore non era contento, e che voleva sapere chi era, teendo un tranello del deonio. La voce rispose: 0 No, sono un'ania purgante. ?ono !uarant'anni che i trovo in 8urgatorio per aver dissipato i $eni ecclesiastici. ,n !uella del ;> otto$re, avvenuta in piena notte, la $adessa udB una voce fuori della caera che diceva: 0 A suonato il capanello della sacrestia. Andata a rispondere, al solito saluto l'ania disse: 0 Lascio !uest'eleosina. )a la $adessa, senza lasciar finire la parola, soggiunse: 0 ,o per ordine del confessore non posso prenderla. ,n noe di Dio e per ordine del confessore, i dica chi 3( 3 sacerdote% 0 ?B. 0 &rano di !uesto onastero i $eni che ha dissipato% 0 No, a ho proesso di portarli !ui. 0 & dove li prendete% 0 ,l giudizio di Dio 3 giusto. 0 )a io credo poco che sia un'ania( penso sepre che sia !ualcuno che scherza. 0 Vuole un segno% 0 No, che ho paura. ?e chiao !ualcuna% 7accio su$ito... 0 No, che non '3 peresso. L'ultia anifestazione avvenne il F nove$re. Al saluto cristiano della superiora, la solita voce rispose: 5> 0 ?ia lodato in eterno. ,o ringrazio lei e la counit. religiosa: sono fuori da ogni pena. 0 & i sacerdoti che hanno detto pi- )esse, no%... 0 ,o ringrazio tutti. 0 A e piacere$$e d'andare in 8urgatorio dove si trova lei, cosB starei sicura... 0 7accia la volont. dell'Altissio. 0 8regher. per e, per la counit., per i iei genitori se sono in 8urgatorio, per il confessore, per il padre Luigi Eianchi, per il papa, per il vescovo, per il cardinale Ascalesi% 0 ?B. Eenedictio Doini super vos. ,n !uest'ultia visita si capiva che la voce era felicissia. ,l defunto port2 in tutto trecento lire, venne ventotto volte, e gli furono applicate trentotto )esse. ,ntorno a !uesti fatti fu condotto un processo canonico da parte delle copetenti autorit. ecclesiastiche. 9li atti originali coprendono duecento facciate in protocollo, e sono conservati nella curia arcivescovile di ?poleto. Da essi risulta provato con sufficiente certezza storica il fatto della anifestazione di un'ania purgante nel onastero delle 7rancescane di ?an Leonardo in )ontefalco/. ?uor )aria 'eresa di 9es- 4=:J:0=FD:6, l'unica che udiva le parole dell'ania, fu una religiosa di vita santa. ,l =: fe$$raio =FD5, con il peresso dell'arcivescovo si offri vittia a Dio per i sacerdoti, per la pace, per i disordini del popolo, per i $esteiatori. , fatti !ui riportati sono desunti dall'opuscolo ?prazzi d'oltreto$a 4@a ed. riservata al onastero, s.d.6. "i in $aradiso La sera del =5 sette$re =F>C, 9iuseppina Eerettoni fu inviata ad assistere una giovane che da otto o dieci esi si trovava alata in casa ed era orai vicina a orire. &ra rassegnata alla alattia, a non a finire la vita. 9iuseppina and2 sollecita e le parl2 del 8aradiso, dove la )adonna l'avre$$e portata su$ito dopo la orte se si conforava alla volont. di Dio. & le disse che le restava solo ezz'ora di vita, non tre giorni coe il edico pensava. La ragazza ricevette i sacraenti e si dispose serenaente. Levando gli occhi in alto ed esclaando: Kh, la )adonnaL/, spir2. 9iuseppina chiese ai presenti di rianere sola con la defunta( e tutti uscirono dalla stanza. )i isi a pregare 0 narr2 poi 0 e su$ito vennero olti che io vidi coe trasparenti, ta0 li e !uali li avevo visti altre volte( sennonch< c'era !ualcosa di speciale: tutti vestivano tonache $ianche e nelle ani portavano pale che terinavano in giglio... e cantavanoL 0 Che fate voi% 0 chiesi al prio. 0 Noi delle vergini onoriao anche la spoglia. 0 )a 3 gi. tra voialtri% 0 & che ne du$iti% 0 & cosB dicendo e la ostr2 tra di loro. 0 ?tai gi. in 8aradiso% 0 le chiesi. 0 ?ono solo passata per il 8urgatorio 0 rispose 0 accopagnata dalla )adonna. Dirai al io fidanzato Attilio che si consacri a 9es- e cosB star. insiee a e( altrienti non potr. starvi. A un giovane olto $uono/. -. 3nti!o, Giue##ina Berettoni, 'entro G. B., 1oma 192), ##. $1&%$15. Giue##ina Berettoni 41)25%19$25 fu #erona dotata di fa!olt= #rodigioe, di eroi!/e virt9, di 5= #e!iali doni di Dio. 0u !/iamata >attivita bara,,ina di 'rito? #er l6a#otolato lai% !ale ammirevole. Sto ,ua per scontare il mio $ur'atorio Verso l'autunno del =F=J si trovava in !uel tepo a ?an 9iovanni Rotondo 47oggia6 Assunta di 'oaso 4=:FD0=F@;6, sorella di padre 8aolino, superiore del convento dei Cappuccini, che era venuta a visitare il fratello e doriva nella foresteria. 1na sera, dopo cena, padre 8aolino, insiee a padre 8io and2 a salutare la sorella, che si tratteneva vicino al focolare. #uando furono col. padre 8aolino disse: 0 8adre 8io, tu puoi restare !ua vicino al fuoco, entre noi andiao un po' in chiesa a fare le preghiere. 8adre 8io, che era stanco, si ise a sedere sul lettino con la solita corona in ano, !uando viene preso da una sonnolenza che su$ito gli passa, apre gli occhi e vede un vecchio avvolto in un piccolo cappotto che stava seduto vicino al fuoco. 8adre 8io al vedere costui dice: 0 Kh, tu chi sei% e che cosa fai% ,l vecchio risponde: 0 ,o sono tal dei tali, sono orto $ruciato in !uesto convento e sto !ua per scontare il io 8urgatorio per !uesta ia colpa... 4nel testo non si dice !uale6. 8adre 8io proise che il giorno dopo avre$$e applicato la )essa per lui e poi l'accopagn2 fino all'al$ero 4l'olo che fu poi a$$attuto6 e l. lo licenzi2. Al ritorno trov2 chiuso il portone e dovette $ussare per rientrare, dicendo che era usci0 to per un $isogno !ualsiasi. CosB raccont2 la pria volta( entre le altre volte, interrogato, diceva che la porta era aperta, caso che not2 lo stesso padre provinciale( a forse lo faceva per non far sapere che era uscito con il orto a porta chiusa. 8adre 8aolino lo vide un po' tioroso per pi- di un giorno, e gli doandava che cosa gli fosse accaduto !uella sera( a diceva che si sentiva poco $ene. 7inalente un giorno confess2 tutto. Allora padre 8aolino and2 al Coune 4anagrafe6 ed effettivaente trov2 nei registri che nel convento era orto $ruciato nell'anno O un vecchio di noe... 'utto coe aveva raccontato padre 8io. Da allora il orto non coparve pi-. Dai registri del Coune risultava che il vecchio era Di )auro 8ietro 4=:;=0=F>:6. -. 3leandro da 1i#abottoni, -adre -io da -ietrel!ina, 0oggia 192&, ##. 5))%5)9. -eresa .eumann e le anime pur'anti Nella $iografia della faosa stigatizzata e istica tedesca 'eresa Neuann 4=:F:0 =FC56 si legge: , rapporti *di lei+ con la Chiesa purgante non si liitavano alle visioni del giudizio particolare( 'eresa vedeva anche apparire delle anie che chiedevano aiuto. Cosi vide una volta il parroco della sua infanzia, &$el, che le disse: "8rega anche per e: ti ho $attezzata, ti ho ipartito la pria counione. ?e ti ho punita credendoti distratta, non 3 colpa ia( io non sapevo ancora che il tuo contegno era dovuto a una visione straordinaria". 'eresa preg2 olto per lui e $en presto e$$e la gioia di vederlo trasfigurato. ,n relazio0 ne a !uesta apparizione, lei raccont2, per la pria volta, a padre Na$er che durante la pria Counione vide il ?alvatore venire verso di lei. #uesto avveniento la 55 sconvolse tanto, che si coport2 in odo strano, sB da eritare i riproveri di padre &$el, che la punB davanti a tutti gli altri $a$ini *...+. ?i potre$$ero enuerare olti altri casi in cui le anie purganti le chiesero di intercedere per la loro $eatitudine e in seguito le apparvero ringraziandola. ?i trattava spesso di persone orte gi. da olto tepo che 'eresa non aveva ai conosciuto. Allo stato di rapiento infantile, lei chiaava le anie dei defunti i icini !uestuanti *...+. 5 nove$re =F5:. Kggi 'eresa 3 copletaente sfinita( si sente a$$andonata e isera. Due volte al giorno, attino e sera, le 3 concesso di visitare il 8urgatorio e guarda le anie lB riunite con infinita tristezza. &sse hanno figura luinosa, a non sono ancora pure. Anche !ui scorge parecchi conoscenti, alcuni dei !uali le chiedono aiuto *...+. F nove$re =F5:. &stasi della 8assione del venerdB e pene per la li$erazione di un'ania purgante che, dopo la li$erazione, parla con 'eresa e, davanti ai suoi occhi, sale al cielo *...+. 5; nove$re =F5:. La solita estasi della 8assione del venerdB. 'eresa oggi pu2 li$erare dal 8urgatorio colui che fu l'ultio parroco cattolico di Arz$erg, pria che fosse definitivaente introdotto il protestantesio. Dice che ha dovuto penare cosB a lungo nel 8urgatorio per la sua ioderazione nel $ere e per la sua trascuratezza nel cele$rare la santa )essa. Kra per2 ella poteva li$erarlo perch< aveva conservato un anio infantile *...+. La notte dopo il Corpus Doini 4=F;=6 le apparve, allo stato norale, la sua adrina 7orster, orta di recente, dicendo che si sentiva copletaente a$$andonata, per cui il ?alvatore le aveva concesso di venire da 'eresa, affinch< ricordasse la proessa fatta di pregare per lei e di aiutarla. 'eresa not2 che nell'apparizione essa non aveva l'aspetto i$ronciato che aveva avuto da viva, a olto pi- tran!uillo e sereno. La figura era poco luinosa/. @. Steiner, Terea Neumann di Aonnerreut/, +di,ioni -aoline, 1985, ##. 59%8., $.5% $.8. /n persona''io importante e un ufficiale Nella $iografia della signorina &dvige Car$oni, orta a Roa in concetto di santit. nel =F@5, a settantadue anni, si legge: 1n giorno nel =F@> apparve a &dvige una giovane donna e le disse: ",o giaccio orta a tal punto. ?ono nel 8urgatorio, a dovr2 starci del tepo, perch< 9es- non vuole che le donne facciano ci2 che fanno gli uoini( desidera che esse restino in casa coe ai tepi passati a copiere i loro doveri di ae e di spose". L'infelice giovane era precipitata in un $urrone durante una scalata a una vetta alpina in copagnia di una guida/. ,l $iografo dice di non voler coentare n< poleizzare. Altro episodio che riguarda un personaggio iportante. Nel diario &dvige lo narra cosB: )entre pregavo davanti al Crocifisso, d'un tratto i si present2 una persona tutta in fiae. ?entivo l'orrore di !uelle fiae accese con violenza alle vesti della persona che i era apparsa. 8iansi tanto. Da !uelle fiae sentii una voce, appenata, a distinta: ",o sono N. N.( il ?ignore i ha peresso di venire a te affinch< trovi un poco di sollievo per le pene che soffro in 8urgatorio. 'i doando per carit. di applicare in io suffragio tutte le tue orazioni, patienti, uiliazioni e a$$andoni, e 5; !uesto farai per due anni, se chi guida la tua coscienza te ne dar. il peresso. La isericordia di Dio 3 infinita, a altrettanto infinita 3 la sua giustizia( e nella gloria del 8aradiso non si pu2 entrare, se non si ha pagato fino all'ultio spicciolo il de$ito contratto con la giustizia divina. ,l 8urgatorio per e 3 pesante perch< ho atteso l'ultio istante per raccogliere la voce di Dio che i ha chiaato a penitenza"/. Ancora dal diario: Ktto$re =FD;. )i si 3 presentata una persona. Non la cono$$i( era vestita da ufficiale. "?ono orto in guerra 0 i disse, 0 vorrei delle sante )esse: e le farete cele$rare da onsignor Vitali( tu e 8aola *la sorella+ i farete delle sante Counioni". Dopo fatte le Counioni e fatte cele$rare le )esse i si present2 tutto risplendente e i disse: "Vado in 8aradiso ove pregher2 per voi, specialente per onsignor Vitali. ?ono russo e i chiao 8aolo Vischin. )ia adre i aveva educato nella santa religione, poi crescendo i sono lasciato trascinare nella condotta non $uona. ,n punto di orte i pentii e ricordai le $elle parole che, $a$ino, i diceva la aa. 9es- $uono i ha perdonato"/. )entre &dvige era ancora a 8ozzoaggiore 4?ardegna6, una conoscente le chiese in prestito del denaro. 8ass2 del tepo e un giorno &dvige e N. N. erano in chiesa. La pria si avvicin2 e chiese: 8otresti restituiri la soa%/. L'altra la guard2 con occhio torvo ed escla2: 'i colga un fulineL/. L'iprecazione pronunciata nella casa di Dio spavent2 la dolce e tiida &dvige, che si dilegu2 silenziosaente. Nessuno seppe la cosa e gli anni passarono. ,l pensiero di &dvige 4entre era gi. a Roa6 torn2 a N. N. e ne chiese notizie al ?ignore. La risposta fu: A in 8urgatorio e ne avr. ancora per otto anni/. Ne fu addolorata. KffrB suffragi per !uell'ania coe pure la sorella 8aolina( le applicarono i $enefici del 9iu$ileo. ,l ?ignore le diede una consolante risposta: Doani N. N. sar. in cielo/. &rano le prie ore del attino seguente !uando la de$itrice coparve a &dvige, $ella, vestita di $ianco e disse: 9razie delle vostre preghiere, per le vostre offerte al ?ignore io salgo alla gloria del cielo. 9razie/. La Car$oni fu donna di grande prudenza, seplicit. e naturalezza. Nulla in lei che po0 tesse far pensare a una isterica. &!uili$rata, profondaente uile, aante del nascondiento, severa con le persone curiose dalle !uali rifuggiva( dolce, affa$ile, serena, piena di carit. cristiana e di odestia. Non a$$iao otivo per du$itare della validit. dei fenoeni che affid2 al suo diario. B. 1oati, Giglio ulla !ro!e, +dvige 'arboni, Soriano al 'imino 1955, ##. 21%28. DIALO"HI CON DE!UNTI La principessa tedesca &ugenia von der LeTen 4orta nel =F5F6 lasci2 un Diario in cui narra le visioni e i dialoghi da lei avuti con anie purganti apparsele in un periodo di circa otto anni 4=F5=0=F5F6. ?crisse per consiglio del suo direttore spirituale. Donna sepre sana e di carattere allegro, non si poteva assolutaente parlare di isteriso/ a suo riguardo( nu$ile, profondaente religiosa, a per nulla $igotta. Riporto alcuni fatti di !uel Diario, tralasciando particolari di secondaria iportanza. .on )o mai pensato alla mia anima == luglio 4=F5@=. Adesso ho visto a 1... sedici volte ,sa$ella. ,o: Da dove vieni%/. Lei: Dal torentoL/. ,o: &ri una ia parente%/. Lei: NoL/. ,o: Dove sei sepolta%/. Lei: A 8arigi/. ,o: 8erch< non riesci a trovar pace%/. Lei: ,o non ho ai pensato 5D alla ia aniaL/. ,o: Coe ti posso aiutare%/. Lei: 1na santa )essa/. ,o: Non avevi pi- parenti%/. Lei: &ssi hanno perduto la fedeL/. ,o: ?ei sepre stata !ui al castello in tutto !uesto tepo%/. Lei: No/. ,o: & perch< adesso%/. Lei: 8erch< ci sei tu/. ,o: )a !uando eri viva sei stata !ui parecchio%/. Lei: ?B, io ero l'aica di olti/. &ssa 3 ipecca$ile, copitissia... == agosto. ,l povero )artino venne di nuovo da e in giardino. ,o: Che cosa vuoi di nuovo% ,o faccio !uello che posso per te/. Lui: 'u potresti fare ancora di pi-, a tu pensi troppo a te stessa/. ,o: 'u non i dici niente di nuovo, purtroppo. Dii anche altro, se vedi !ualche cosa di cattivo in e/. Lui: 'u preghi troppo poco e perdi forza andando in giro con la gente/. ,o: Lo so, a non posso vivere solo per voi. Che cosa vedi ancora in e, forse peccati per i !uali tu devi patire%/. Lui: No. Altrienti non i potresti vedere n< aiutare/. ,o: Dii ancora di pi-/. Lui: Ric2rdati che io sono soltanto ania/. )i guard2 allora con tanta aa$ilit., che i riepB proprio di gioia. )a io avrei voluto sapere ancora di pi- da lui. ?e io potessi dedicari solo alle povere anie, sare$$e una gran $ella cosa, a... gli uoiniL * morti non possono dimenticare ,l 5; agosto si presenta a &ugenia un'ania in fora di uoo anziano. 'orn2 il 5J agosto. Narra la principessa: &gli parla. )i grid2: AiutaiL/. ,o: Volentieri, a chi sei%/. ,o sono la colpa non espiataL/. ,o: Che cosa devi espiare%/. Lui: ?ono stato un diffaatoreL/. ,o: 8osso fare !ualcosa per te%/. Lui: La ia parola sta nello scritto e vi continua a vivere, e cosB la enzogna non uoreL/ *...+. 5: agosto. ,o: 'i va eglio% 'i sei accorto che ho offerto per te la santa Counione%/. Lui: ?B, cosB tu espii i iei peccati di lingua/. ,o: Non puoi diri chi sei%/. Lui: ,l io noe non dev'essere pi- fatto/. ,o: Dove sei sepolto%/. Lui: A Lipsia/ *...+. D sette$re. &gli venne da e sorridendo. ,o: Kggi i piaci/. Lui: Vado nello splendore/. ,o: Non dienticarti di eL/. Lui: , vivi pensano e dienticano, i orti non possono dienticare che cosa ha dato loro l'Aore/. & disparve. Alla fine ancora una consolazione. Chi fu% Chiesi a tanti, a non e$$i risposta. !edo tutto cos0 c)iaro! 5D aprile 4=F5C+. Da oltre !uattordici giorni viene un uoo assai triste e iserevole. 5J aprile. &ra olto agitato e piangeva. ;> aprile. &gli irruppe in pieno giorno nella ia stanza coe fosse stato inseguito, aveva la testa e le ani insanguinate. ,o: Chi sei%/. Lui: )i devi pure conoscereL... ,o sono sepolto nell'a$issoL/ *!uesta parola fa pensare al prio versetto del salo =5F, il pi- usato nella liturgia di suffragio per i defunti+. = aggio. Venne di nuovo di giorno *...+. Lui: ?B, io sono dienticato nell'a$isso/. & se ne and2 piangendo *...+. @ aggio. )i venne in ente che poteva essere Luigi... C aggio. Allora 3 proprio coe pensavo. ,o: ?ei il signor P. dell'infortunio alpinistico%/. Lui: 'u i li$eri/... ,o: 'u sei salvo/. Lui: ?alvato, a nell'a$issoL 5@ Dall'a$isso io grido verso di te/. ,o: Devi ancora espiare cosB tanto%/. Lui: 'utta la ia vita fu senza un contenuto, un valoreL #uanto sono poveroL 8rega per eL/. ,o: CosB ho fatto a lungo. ,o stessa non so coe lo possa fare/. &gli si tran!uillizz2 e i guard2 con infinita gratitudine. ,o: 8erch< non preghi tu stesso%/. Lui: L'ania 3 soggiogata !uando conosce la grandezza di DioL/. ,o: )e la puoi descrivere%/. Lui: NoL Lo straziante desiderio di rivederla 3 il nostro torento/ *...+. Lui: Vicino a te noi non soffriaoL/. ,o: )a andate piuttosto da una persona pi- perfettaL/. Lui: La via 3 segnata per noiL/. J aggio. &gli venne alla pria colazione del attino. &ra !uasi una cosa insopporta$ile. 7inalente potei andarene, e !uasi nel edesio istante egli era di nuovo accanto a e. ,o: 8er favore, non venite entre sono fra la gente/. Lui: )a io vedo solo teL/ *...+. ,o: 'i accorgi che oggi sono stata alla santa Counione%/. Lui: & appunto !uesto che i attraeL/. Io pregato a lungo con lui. Kra aveva un'espressione assai pi- contenta. F aggio. Luigi P... fu !ui olto a lungo, e ha continuato a singhiozzare. ,o: 8erch< oggi sei cosB triste% Non ti va forse eglio%/. Lui: ,o vedo tutto cosB chiaroL/. ,o: Che cosa%/. Lui: La ia vita perdutaL/. ,o: ,l pentiento che hai adesso ti aiuta%/. Lui: 'roppo tardiL/. ,o: Iai potuto pentirti su$ito dopo la tua orte%/. Lui: NoL/. ,o: )a dii, co'3 possi$ile che tu ti puoi ostrare solo cosB co'eri da vivo%/. Lui: 8er la Volont. *di Dio+/. =; aggio. P... 3 !ui agitato *...+. Lui: Dani l'ultia cosa che hai, poi sono li$ero/. ,o: Eene, allora non voglio pensare ad altro/. &gli era sparito. 8er la verit. non 3 tan0 to facile ci2 che gli ho proesso. =@ aggio. ,o: ?ei contento adesso%/. Lui: La paceL/. ,o: Viene sopra di te%/. Lui: Verso la luce a$$aglianteL/. Durante il giorno venne tre volte, sepre un po' pi- con0 tento. 7u proprio il suo coiato. /n oppressore dei poveri 5> luglio 4=F5C+. A un uoo vecchio. ,ndossa il costue del secolo scorso. ,o: Ce n'3 voluto del tepo pria che tu sia riuscito a farti vedere in odo appropriato/. Lui: 'u ne sei responsa$ileL *...+ Devi pregare di pi-L/. ?e ne and2 per ritornare due ore dopo. ,o avevo dorito( sono cosB stanca da orire. Non ne posso pi-. 'utto il giorno non avevo avuto un oento li$ero per e stessaL ,o: Vieni, adesso voglio pregare con teL/. )i se$r2 contento. )i si avvicin2. A un uoo anziano, con farsetto $runo e una catenina d'oro. ,o: Chi sei%/. Lui: Nicol2/. ,o: 8erch< non hai pace%/. Lui: ,o fui un oppressore dei poveri, ed essi i hanno aledetto/ *...+. ,o: & in che odo ti posso aiutare%/. Lui: Col sacrificioL/. ,o: Che cosa intendi per sacrificio%/. Lui: Kffrii tutto !uello che pi- ti pesaL/. ,o: La preghiera non ti giova pi-%/. Lui: ?B, se ti costaL/. ,o: Ci dev'essere sepre insiee l'offerta della ia volont.%/. Lui: ?B/. Riase ancora parecchio *...+. 5F luglio. Nicol2 i poggi2 la ano sul capo e i guard2 con tanta sipatia, che dis0 si: Iai una faccia cosB contenta, puoi andare dal $uon Dio%/. Nicol2: La tua sofferenza i ha li$erato/ *...+. ,o: Non tornerai pi-%/. Lui: No/ *...+. )i si accost2 di nuovo e ise la ano sul io capo. Non fu una cosa da far paura( oppure forse io sono orai insensi$ile. 5C +ugenie von der Leyen, Meine Ge#r=!/e mit armen Seelen, +ditorial 3rnold Guillet, '/ritiana Verlag, Stein am 1/ein. La tradu,ione in lingua italiana #orta il titoloB ( miei !olloCui !on le #overe anime, 1)) ##., ed D !urata da don Silvio Dellandrea, 3la di Trento 4al Cuale deve rivolgeri !/i deidera a!Cuitare il libro, eendo un6edi,ione fuori !ommer!io5. <ui ono !itate, dell6ed. italiana, le ##. 1"1, 1"$%1"", 15$%15& e 15)%18.. 1i )ai li#erato Di 'eresa )usco 4=FD;0=FJC6, la crocifissa col Crocifisso/, si narra: ,l 5 nove$re =FC5, 'eresa, non potendo portarsi al ciitero, si unB spiritualente alle anie del purgatorio. A veraente $ello 0 diceva 0 offrire non fiori ondani a preghiere e sofferenze per le anie del purgatorio/. Nelle prie ore poeridiane, entre era assorta in preghiere di suffragio, vede la sua caeretta greita di persone... dinanzi a un tale spettacolo le usci spontanea la doanda: Cosa volete%/. & loro, con un grido di gioia, la salutarono dicendo: Ci hai li$erato dalle pene del 8urgatorioL.../. Dopo pochi attii tutte !uelle persone scopaiono... G. 1o!/ini, Terea Mu!o, 'atel Volturno 1929, #. 1"1. QUANDO SI RI!IUTA IL SOMMO BENE Diceva scherzosaente 9iorgio La 8ira ai giornalisti 4alcuni di essi gli avevano fatto cattiva stapa6: A difficile che uno di voi vada in 8aradiso, senza una lunga sosta in 8urgatorio. ,n ,nferno no. L',nferno c'3, ne sono certo, per2 credo che sia vuoto d'uoini/. L'ottiiso di La 8ira fu anche del cardinale0eletto Ians 1rs von Ealthasar, deceduto !ualche giorno pria di ricevere la porpora. ?u !uesta opinione io sono del parere di chi la pensa diversaente. ,l teologo Antonio Rudoni, specializzato in !uestioni escatologiche, !ualifica !uell'opinione coe antipedagogica, teologicaente infondata e persino arrischiata/. 1n altro autorevole teologo, Eernhard I.ring, scrive: Non i se$ra che tale speranza *che l',nferno sia vuoto+, o ad0 dirittura tale convinzione, sia giusta e possi$ile, date le parole cosB chiare della ?acra ?crittura. ,l ?ignore ha aonito tante volte gli uoini, ricordando loro che possono perdere la salvezza eterna e cadere nella punizione senza fine/. Dando uno sguardo realistico al ondo attuale, accanto a tanto $ene, se$ra che il ale prevalga. ,l peccato, in olte fore, non lo si vuol pi- riconoscere coe tale: rifiuto e ri$ellione nei riguardi di Dio, egoiso protervo, costui da antidecalogo ritenuti coe cose norali, ordinarie. Disordini orali ottengono il patrocinio della legge civile. ,l delitto pretende diritto. A 7atia 0 noe noto anche nel ondo non cristiano 0 la Vergine ?antissia port2 un essaggio adatto agli uoini di !uesto secolo, che, in poche parole, 3 un invito pressante a pensare alle realt. ultie, perch< gli uoini si salvino, si convertano, preghino, non facciano pi- peccati. Nella terza di !uelle apparizioni, la )adre del ?alvatore produsse davanti agli occhi dei tre veggenti la visione dell',nferno. ?oggiunse poi: Avete visto l',nferno, dove vanno le anie dei peccatori/. Nell'apparizione avvenuta la doenica =F agosto =F=J, l'Apparsa aggiunse: Eadate che olte anie vanno all',nferno perch< non c'3 chi si sacrifichi e preghi per loro/. 5J 9es- e gli apostoli hanno afferato chiaraente la dannazione per gli uoini peccatori. Chi volesse rintracciare testi $i$lici del Nuovo 'estaento sull'esistenza, l'eternit. e le pene dell',nferno, veda !ueste citazioni: )atteo ;,=5( @,55( :,=5( =>,5:( =;,@>( =:,:( 55,=;( 5;,;;( 5@,;>.D=( )arco F,D;0DJ( Luca ;,=J( =;,5:( =C,5;5@( 5'essalonicesi =,:0F( Roani C,5=05;( 9alati C,:( 7ilippesi ;,=F( &$rei =>,5J( 58ietro 5,D0:( 9iuda C0J( Apocalisse =D,=>( =:,J( =F,5>( 5>,=>.=D( 5=,:. 'ra i docuenti del agistero ecclesiastico cito solo un $reve tratto di una Lettera della Congregazione per la dottrina della fede 4=J aggio =FJF6: La Chiesa crede che una pena attende per sepre il peccatore, il !uale sar. privato della visione di Dio, coe crede alla ripercussione di tale pena in tutto il suo essere/. La parola di Dio non aette du$$i e non ha $isogno di confere. Agli increduli po0 tre$$e dire !ualcosa la storia, !uando presenta certi fatti straordinari che non si possono negare n< spiegare coe fenoeni naturali strani. & per causa tua Nella casa provinciale dei 8reti della )issione, in Napoli 4via dei Vergini, @=6, si conserva, visi$ile al pu$$lico, un !uadro rappresentante 9es- crocifisso in carta incollata su tela, incorniciata da un piccolo telaio di legno. Lo straordinario sta nel fatto che porta nella parte inferiore le ipronte di due ani incise a fuoco. #uale l'origine di !uelle ipronte% ,n 7irenze un giovane cavaliere aveva una relazione disonesta con una donna aritata a un gentiluoo. ,l padre del giovane ne era dolente e pi- volte aveva riproverato il figlio, anzi aveva pregato i )issionari 4i 8adri Lazzaristi6 di 7irenze di richiaarlo al dovere, a inutilente. 1n'iprovvisa alattia colpB la daa e in pochi giorni le aprB la to$a. ,l giovane fu sul punto d'ipazzire dal dolore, e il padre, approfittando di un corso di esercizi spirituali che si tenevano nella casa dei )issionari in ?an Uacopo sopr'Arno, invit2 il figlio a parteciparvi. Costui vi and2 e fu accolto con cordialit.. La sera del prio giorno, entre gli altri esercitandi sono scesi al refettorio per la cena, il nostro giovane anca al suo posto. Avr. preso sonno% pensa il direttore, e va alla sua caera( $ussa, senza ricevere risposta( $ussa ancora: nulla. Apre e trova la caera piena di fuo che su$ito lo investe. 8ensa a un incendio e su$ito chiede aiuto. Accorrono diversi confratelli e, attraverso il fuo in parte dileguato per la porta lasciata aperta, scorgono il giovane steso sul paviento e senza segni di vita. 'rasportatolo sul letto e apprestategli le cure necessarie, riescono a farlo rinvenire. ,l direttore cerca per la caera la causa sul supposto incendio, e con grande eraviglia si i$atte sull'inginocchiatoio $ruciato in !uattro parti, cio3 l. dove si appoggiano le ginocchia e i goiti, e vede nel !uadro del crocifisso le ipronte di ani infuocate coe fossero state di ferro rovente. Non si rende conto dell'accaduto finch< il giovane, rinvenuto, non gli ha spiegato coe poco pria della cena, entre stava ancora in caera, gli era apparsa l'aante tutta di fuoco. A per causa tua 0 gli aveva gridato inacciosa 0 che io sono all'infernoL ?ta' $ene in guardia. Dio ha voluto che io te ne dessi l'avviso( e perch< tu non a$$ia a du$itare della realt. della ia apparizione, te ne lascio il segnoL/. ,nginocchiatasi all'inginocchiatoio e toccato il !uadro, vi lascia le ipronte di fuoco che ora si vedono. 5: ,l giovane si converte. &ssendo le due faiglie olto conosciute in 7irenze, il superiore, per riguardo al loro onore, cerca di occultare il fatto. ,l padre ?caraelli, superiore della casa, tenne presso di s< il !uadro e l'inginocchiatoio, finch<, chiaato dall'u$$idienza a Napoli port2 con s< il !uadro, lasciandolo alla Casa dei Vergini. CosB 3 narrato nel 8etit 8r< spir. De la gr. De la )ission 48aris =::>6. 1na narrazione pi- $reve si trova nella vita di sant'Alfonso de Liguori scritta dal 'annoia. ,l !uadro si conserva a Napoli( l'inginocchiatoio fu fatto scoparire. ?ull'episodio il padre )ario ?orrentino condusse uno studio critico 4Annali della )issione, CF *=FC5+, =, pp. @50@F6, arrivando a !uesta conclusione: 8ensiao di poter afferare la verit. del fatto coe viene couneente narrato, senza peraltro dare identico valore storico ai singoli particolari/. *l conte 2rloff e il 'enerale ! 9aston De ?<gur narra un episodio straordinario accaduto a )osca poco pria del0 l'orri$ile capagna $ellica del =:=5: )io nonno aterno, il conte Roctopchine, governatore ilitare di !uella citt., era in stretta relazione col generale conte Krloff, cele$re per il suo valore, non eno che per la sua epiet.. 1na sera dopo cena, il conte Krloff e un suo aico, il generale V.., volteriano al pari di lui, si $urlavano volgarente della religione e soprattutto dell',nferno. 0 )a pure 0 disse Krloff 0 e se vi fosse poi !ualche cosa al di l. della to$a% 0 &$$ene 0 riprese il gen. V.., 0 !ualora cosB fosse, !uello di noi due che orir. per pri0 o verr. ad avvisare l'altro. Restiao d'accordo% 0 Eenissio... 0 rispose Krloff. Alcune settiane dopo scoppi2 una terri$ile guerra, una di !uelle tanto teute, !uali Napoleone sapeva allora suscitare. L'esercito russo fu chiaato alle ari, e il generale V.. ricevette l'ordine di partire iediataente per prendervi una posizione iportante. &rano trascorse appena due o tre settiane da che egli aveva lasciato )osca, !uando un attino assai per tepo, entre io nonno stava alla toeletta, si vide all'iprovviso aprire $ruscaente la porta della stanza ed entrarvi il conte Krloff, in veste da caera, con i capelli irti, gli occhi stralunati, pallido coe un cencio. 0 &cch<, Krloff% Voi !ui a !uest'ora% in !uesta aniera% Che avete% che cosa vi 3 ac0 caduto% 0 )io caro 0 rispose Krloff 0 io credo d'ipazzire: ho veduto il gen. V.. 0 ,l gen. V..% 3 dun!ue arrivato% 0 Kh noL 0 riprese Krloff gettandosi sopra un divano e prendendosi violenteente la te0 sta fra le ani. 0 No, no, non 3 ritornato, ed 3 appunto !uesto che i spaventa. )io nonno non capiva nulla e procurava di calarlo. 0 Raccontatei dun!ue 0 disse 0 ci2 che vi 3 capitato e che cosa significhi tutto !uesto. Allora, sforzandosi di doinare la sua eozione, il conte Krloff racconta !uanto segue: 0 )io caro Roctopchine, non 3 trascorso ancora olto tepo da !uando il generale V.. e io ci siao giurati a vicenda che il prio che fosse orto di noi due sare$$e venuto a dire all'altro se vi sia !ualche cosa al di l. della to$a. Kra !uesta settiana, entre e ne stavo tran!uillaente a letto, desto da lungo tepo, senza pensare affatto a lui, sento aprirsi le cortine del letto e i vedo dinanzi, a due passi, il generale V.., diritto, pallido, con la destra al petto che i dice: Vi 3 un inferno e io ci 5F sono dentro/... Dopo di che scoparve. ?ull'istante sono corso da voi: io perdo la testaL... )io nonno prese a calarlo coe eglio pot<, a non fu facile( cerc2 di convincerlo di allucinazione, di fantasi( tent2 di fargli credere che forse doriva..., che si danno talora casi straordinari che non si sanno spiegare... Dieci o dodici giorni dopo, un esso dell'esercito annunziava a io nonno, insiee ad altre notizie, la orte del generale V.. La attina stessa di !uel giorno eorando in cui il conte Krloff lo aveva veduto e inteso, all'ora stessa che gli era apparso in )osca, l'infelice generale, uscito a esplorare la posizione del neico, era stato trapassato al ventre da una palla di fucile ed era caduto a terra fulinato. G. De SEgur, L6+n fer, -ari 1)28, ##. "&%"2. -u forse mi avresti convertito! ,n un paesello dell',talia centrale viveva la faiglia "Eerardi", $enestante, dedita ai lavori dei capi e di sentienti profondaente cristiani. 1na figlia, che chiaer2 )arcella, era cresciuta sana ed esu$erante di vita. A tredici anni per la pria volta avvertB un alessere isterioso, che tale le riarr. per $en dieci anni.../. CosB inizia onsignor Corrado Ealducci il racconto di una straordinaria possessione dia$olica che !ui riporto sintetizzandola. Nella povera donna si erano insediati non uno a dieci spiriti. ,n seguito a diversi esorcisi, nove spiriti, uno per volta, furono cacciati. #uando il nono fu costretto ad andarsene, l'ultio riasto dichiar2: 0 ,o sono forte e potente( io non uscir2L 8i- volte il sacerdote esorcista aveva scon0 giurato lo spirito a anifestare il suo noe( a !uesto sepre si rifiutava. 1n poeriggio, nella chiesa, greita di gente, durante le preghiere di rito, l'esorcista chiese: 0 Dii, chi sei% 'ra lo spavento e il terrore dei presenti, si udB un grido: 0 ?ono N. N. 0 e pronunci2 il noe di un uoo sconosciuto in paese, vittia !ualche anno pria di un attentato 4l'autore lo chiaa 8allante6. La stessa sera il parroco, entre esorcizzava privataente in casa Eerardi, cosB inter0 rog2: 0 Di', i conosci% & lo spirito: 0 )i hai portato al ciitero( tu !uella notte pregasti per e e per la ia faiglia( a le tue preghiere erano inutili... io ero dannato. ,n altra circostanza 8allante cosB parl2 al sacerdote: 0 ?e non i avessero ucciso cosB presto, tu forse i avresti convertito. 'i prego, porta via !uella croce posta nel luogo del delitto, e passando di lB non dire pi- !uelle preghiere, i dai pena. Io fatto !uesta fine perch< ho ricevuto fin da $a$ino una cattiva educazione. 8rega per ia sorella 4la fattucchiera6 che non venga in !uesti luoghi di torento. Certo dovrei uscire da !uesta ragazza, perch< i iei hanno ricevuto del $ene dalla sua faiglia: l'anno scorso ia oglie 3 venuta !ui a rac0 cogliere le olive. 0 'utto rispondeva a verit.. 0 ?e dun!ue 0 interruppe l'esorcista 0 tu ci hai conosciuto, se tante volte siao stati in0 siee, perch< non ci fai del $ene% Lascia in pace !uesta ragazza. ;> 0 Da parte ia sarei pronto a farti del $ene... a non posso. 0 & !ui lo spirito, perdendo per un istante la sua a$ituale asprezza, con voce pacata e dolce continu2: 0 8ensa: ania dannata vuol dire diavolo, e diavolo porta aleL 1n altro giorno nella chiesa sepre greita di gente lo spirito cosB parl2: 0 ?ono 8allante( tutti i avete conosciuto: sono stato $esteiatore, calunniatore, disonesto( a tutti, a tutto doando perdono. V ,n cosB dire l'indeoniata s'inginocchi2 davanti ai presenti e nascondendo il viso tra le ani coinci2 a singhiozzare coe un $a$ino. L'esorcista rivolse diverse doande. 0 Easta, $asta 0 interruppe piangendo 0 non voleri pi- svergognare davanti a tutti. 0 )a ,ddio che ti ha condannato 3 ingiusto% 0 No, 3 giusto. 0 Le preghiere cosa fanno alle anie del purgatorio% 0 Le rendono pure e candide coe il cristallo. 0 A $ello il 8aradiso% & !ui l'indeoniata, volgendo lo sguardo all'intorno coe per cercare affannosaente !ualche $ene perduto, ne fece una agnifica descrizione. 8oi grid2: 0 )a ica sono venuta !ui per convertire. '. Baldu!!i, La #oeione diaboli!a, +d. Mediterranee, 1oma 192&, ##. 12%1), "1% "$. +ccomi! -u mi )ai c)iamato Narra 9iuseppina Eerettoni: 7ui pregata dalla presidente del circolo delle Donne cattoliche *Carlotta )archi, vedova Contesta$ile+ di recari !uanto pria a far visita a un suo nipote graveente alato, alla vigilia di una difficilissia operazione, e tuttavia sprezzante di Dio e dei sacraenti. ?otto la divisa di Daa della carit. e col pretesto che 9es- vorr. suggeriri l. per l., io potrei tentare di indurlo a riconciliarsi col ?ignore/ 4Lettera al padre Elat, suo direttore spirituale6. Nel tardo poeriggio del ;= aggio =F>C si present2 alla clinica e si trov2 a collo!uio con il direttore, il !uale le disse con un sorriso canzonatorio: 0 Lei dev'essere una $izzoca che vuole convertirloL )a cheL% Non ci riuscir., perch< un tipo... 8oi cerc2 di licenziarla, perch< non concedeva pi- tepo per le visite. 9iuseppina sep0 pe essere cosB persuasiva che il direttore le concesse di rianere, anzi le disse: 0 Veda, tutti i giorni io porto via !uesta chiave( a ora la consegno a lei( cosB, dopo la visita all'infero, potr. passare !ui la notte( potr. riposare su !uella poltrona. 8artito il professore, riase sola e si ise a recitare il rosario( poi si present2 al alato. 0 Coe sta% Coe si trova !ui% La conversazione si avvi2 e il giovane confid2 alla visitatrice la sua prostrazione dovuta a cause che in realt. erano pretestuose. 9iuseppina con a$ili doande riuscB a fargli riconoscere che la vera causa erano i riorsi di coscienza. Di confessione per2 egli non ne voleva sapere( anzi non esit2 a dichiararle che nella conversazione con aici, avuta poco pria, aveva giurato odio a Cristo. Con proposta di riflessioni serie e profonde, e intercalando segrete preghiere a Dio in $revi intervalli, la daa ottenne che il giovane si dichiarasse $en disposto a confessarsi. 1n padre cappuccino l'assolse e gli diede anche l'&strea 1nzione. Ritiratasi nello studio del direttore, 9iuseppina si avvide che in un angolo c'era uno scheletro uano, ritto, con tutte le sue ossa congiunte da filo etallico. Di chi sar. ;= stato% e dove si trover. l'ania di costui% 0 si doandava. &d ecco che all'iprovviso !uello scheletro riprende vita, si uove, parla e dice: 0 &ccoiL 'u i hai chiaato. 0 )a io non ti ho chiaato 0 risponde terrificata 9iuseppina. 0 Noi 0 riprende a dire lo scheletro 0 !uantun!ue dannati, do$$iao fare la volont. di Dio. ?appi che da settanta!uattro anni io sono dannato. & !uesto doani lo dirai al di0 rettore. 0 &gli non i creder., coe glielo posso provare% 0 Vedr. che non sto nella posizione in cui ero. 0 #uesto non $asta. 0 Ne avrai la prova 0 e cosB dicendo lo scheletro torna nell'angolo donde s'era osso, ettendosi in posizione al!uanto diversa. ,l giorno seguente il direttore si diresse al suo studio, desideroso di riprendere la conversazione. 0 La scienza 0 disse a un certo punto 0 i ha diostrato olte cose. ,o non credo ai iracoliL 0 Ci2 i stupisce, essendo lei cosB erudito 0 rispose 9iuseppina. 0 ?appia 0 proseguB 0 che io ho visto dei iracoli e che io stessa sono stata guarita all'istante da una piaga al $raccio( di !uesto lei pu2 accertarsi all'ospedale ?an 9iacoo. 0 )a 3 lei che ha fatto $izzoco il direttore di !uell'ospedale% 0 8u2 darsi che io vi a$$ia contri$uito 0 rispose l'interlocutrice. 0 )a ora guardi l., 0 disse puntando il dito verso l'angolo 0 !uello scheletro appartiene a uno che da settanta!uattro anni sta all',nferno. 0 Adesso lei vuol teneri una seduta di spiritiso. 0 ,o non fo dello spiritiso, perch< proi$ito dalla Chiesa( tuttavia glielo assicuro, perch< lo so. A !uesto punto lo scheletro coinci2 a uoversi in direzione del professore. ?paventato, si accost2 istintivaente alla donna coe se chiedesse la sua protezione. 8oco dopo, ancora sconvolto, uscB dallo studio e si rifugi2 in cappella, con eraviglia delle suore che ai pria di allora ve lo avevano visto entrare. Due giorni dopo si rec2 a far visita a 9iuseppina, ancora profondaente ipressionato da !uello strano evento. &lla lo incoraggi2 e gli consigli2 di recarsi a fare un corso di esercizi spirituali a 9enova. 8artB il D giugno. 8ochi giorni dopo, nella notte tra ='== e il =5, il professore si trovava nella sua caera, sveglio, scoraggiato, e agitato. ,provvisaente gli si presenta 9iuseppina. 0 Cos'3% A possi$ile% Lei... co'3 entrata !ui% 0 Colui che le fece !uel favore 0 rispose 9iuseppina 0 ha fatto ch'io venissi a consolarla, perch< lei si trova in grande afflizione. &ra avvenuto un fenoeno di $ilocazione, non raro nella vita della santa donna. 'erinata la sua issione, 9iuseppina si ritrov2 nel suo letto in Roa. ,l @ luglio il professore, accopagnato dal figlio aggiore, and2 a far visita alla sua aica e $enefattrice, e si trattenne in collo!uio per due ore. ,l figlio del convertito, anche lui edico, vivaente ipressionato dal ca$iaento avvenuto nel padre, si diede lui pure a una vita seriaente cristiana( entr2 poi in convento e volle per uilt. essere fratello laico. ;5 8. Antico, 9iuseppina Eerettoni, Centro 9. E., Roa =FJ:, pp. 5DJ05C5. I DE!UNTI SOCCORRITORI 1ora''io! Ritorner La sera del ; luglio =F;>, Rodolfo Nenna, diciassettenne, da ?an Vito Chietino, usciva a passeggio con due copagni. A un certo punto s'incontr2 con un giovane di circa vent'anni, suo copagno, col !uale da parecchio tepo non era in $uone relazioni. Coinciarono ad altercare, e dalle parole passarono ai fatti. ,l giovanotto si slanci2 su Rodolfo, prendendolo forteente per la gola !uasi per soffocarlo. ,l povero Nenna si a$$atteva tra le $raccia di uno dei copagni, privo di sensi. Alle grida accorse gente, tra cui il edico stesso che lo port2 a casa sua e gli applic2 le prie cure. ,l sanitario riscontr2 la frattura della cartilagine tiroidea, con fenoeni cardiovascolari da copressione sul vago( e per !uanto verso ezzanotte il povero giovane riac!uistasse la conoscenza, aveva le e$ra coe paralizzate. Non poteva parlare, n< deglutire neeno un sorso d'ac!ua. La perdita della parola era data 0 secondo i sanitari che in seguito lo visitarono 0 dall'incapacit. di evocare un'iagine ver$ale per interruzione delle vie tra il capo intellettivo e il centro senso0ideale della parola. Due giorni riase cosB. La radioscopia rivel2 la frattura della tiroide. Nessuna speranza di guarigione. Eisognava tentare l'operazione. 7u ricoverato nella clinica del professor Eologna in Lanciano. ,l povero giovane non cessava di raccoandarsi a san 9a$riele dell'Addolorata. Lo pregava che lo guarisse o lo facesse orire pria dell'operazione. La attina dell': luglio, Rodolfo stava assopito e assai aggravato. Al suo capezzale la aa pregava. &rano circa le nove. &d ecco parve a Rodolfo di vedere la figura di un frate vestito di nero, che avvicinandosi a lui aa$ilente e sorridendogli gli disse: 0 Coraggio, figliuolo, a ezzogiorno ritorner2. L'aalato, credendo fosse un religioso venuto per disporlo a orire, rivolto alla visione faceva segno che se n'andasse, e rivolto poi alla aa, pure con cenni si sforzava di farle coprendere che non facesse entrare il frate. No, non poteva rassegnarsi a orire cosB giovane senza neppur poter dire una parola per espriere i suoi sentienti e dare spiegazioni sull'avveniento che lo aveva ridotto cosB. &ra ezzogiorno. La aa sola l'assisteva. &gli sentB distintaente aprire la aniglia della porta( poi il ruore $en chiaro dei sandali sul paviento. 'eneva gli occhi chiusi, a li riaprB su$ito sentendo una ano che scuoteva il letto, coe per destarlo. La stessa figura del attino era lB. ,l prio oviento del giovane fu un cenno al frate che si allontanasse. )a !uesti, con un sorriso aa$ilissio 4non dienticher2 ai !uel sorriso/, dir. Nenna6, additandogli lo stea della passione che portava al petto, gli disse: 0 CoeL i hai pregato tanto e non i riconosci% ,l alato coprese: era san 9a$riele. ?tese a$o le ani, e stringendo con esse la sinistra del santo, se l'appress2 alle la$$ra $aciandola con devoto affetto. La adre vedeva tutti !uesti ovienti del figlio, e credendo trattarsi dei segni forieri della orte si ise a piangere. ?an 9a$riele con le sue ani fece incrociare a Rodolfo le $raccia sul petto, poi con la destra gli tocc2 lieveente la gola. ,l alato sentB su$ito la gola li$era da ogni ale ed era lB lB per gridare. ,l ?anto dolceente gli disse: 0 8ianoL 0. 8oi gli pass2 rapidaente ;; la sua ano dalla spalla a tutto il $raccio( e fattogli alzare il $raccio, da sotto l'ascella strisci2 la sua ano sino all'unghia del piede. Al tocco di !uella ano pareva a Rodolfo che gli si levasse dalla persona un peso di !uintali. 8oi il ?anto si osse, e collocandosi ai piedi del letto, indicando con a$o le ani al giovane gli a$iti che erano lB vicino, gli disse: 0 Alzati e vestiti perch< sei guaritoL Rodolfo $alz2 su$ito a sedere sul letto, li$ero in ogni suo oviento e chia2: 0 )aa, san 9a$riele i ha fatto la grazia( sono guaritoL 9uarda( non lo vedi% 0 e in0 dicava il punto della visione. ,n !uel oento il ?anto scoparve. La adre, atterrita nel sentire il figlio parlare e nel vederlo levarsi dopo giorni di io$ilit. e di utezza, pens2 fosse l'estreo delirio e si a$$att< sul letto vicino seisvenuta. Rodolfo salt2 dal letto per aiutarla e le ripeteva: 0 )aa, non piangere, sta' contenta, son guarito $ene. 8oi da s< cerc2 i panni, si vestB. )angi2, entre da giorni non poteva inghiottire una stilla d'ac!ua. Nel poeriggio i sanitari lo visitarono inutaente e riscontrarono che non c'era pi- assolutaente nulla del ale gravissio diagnosticato e di cui essi avevano le chiare indiscuti$ili prove nella radioscopia. S. Battitelli, San Gabriele dell63ddolorata, 1oma 19&1, ##. $19%$$". Sento il peso delle sue mani L'operaio Costantino 'aone, addetto a una cartiera di un notevole coplesso, ise in oto la continua/( erano circa le ore =F del 5> sette$re =F@=. 'utto funzionava regolarente( solo in un punto, all'ultio gruppo di cilindri essiccatori si era prodotto un accartocciaento del cartone, che io stesso 0 narra il 'aone 0 cercai di correggere accopagnandolo con le ani all'entrata del cilindro essiccatore( nello sforzo i scivolano i piedi, istintivaente le ani cercano l'appoggio e in un attio venni afferrato con la ano sinistra nell'avvolgiento... Diedi uno strappo0disperato, a la orsa della acchina orai non ollava pi- e lentaente i trascinava dentro( gridai affannosaente di ferare... e intanto la ac0 china i succhiava tutto il $raccio fino alla spalla preuta contro il cilindro essiccatore, la cui superficie aveva circa =;>W centigradi di calore, e il torace i si schiacciava contro l'opposto rullo di entrata. )i vidi perdutoL 1n razzo, il $aleno di un lapo: Don 'ioteo 9iaccardoL... La acchina si arrest2L Cosa era avvenuto% 1n operaio, nel lavorio affannoso che facevano tutti attorno a e, era scivolato andando a s$attere col fianco contro la leva di arresto, facendola agire. )i sentivo ancare a e$$i ancora la forza di spiegare loro il odo pi- sollecito per toglieri. &streaente difficile il trasporto e il collocari nell'auto poich< le costole rotte preevano sul pneua causandoi il soffocaento. 9iunti all'ospedale di 'olezzo 4=: H circa da Kvaro6, il prof. 7arello, chirurgo priario, dopo averi osservato e ritenendo che io non fossi pi- in condizioni di intendere, disse ai presenti: ")i avete portato un rottae uano orai, vi confesso che non so dove ettere le ani"... Dopo circa un ese, eliinati tutti i tessuti $ruciati della et. di tutto il $raccio, tutta la spalla e parte della ano, non riase che l'osso pulito, al che il professore disse: ;D ")i scusi la ruvidezza dell'espressione, le devo dire che, data la sua et. 4CD anni6, i tessuti non si faranno pi-, data anche l'apiezza dello scoperto( coun!ue tentereo con degli innesti"... )ia oglie pregava lB accanto, io soffrivo ancora orri$ilente... &rano le ore => circa( un pallido raggio di sole d'autunno entrava dall'apia finestra per cui la caera era piena di luce e vedevo, vedevo $eneL 1n oto istintivo i fa rivolgere gli occhi alla porta... Don 'ioteo 9iaccardo in!uadrato in essa i guardava e sorrideva esto... )i anc2 il respiro... Avanza nella caera fino ai piedi del letto( sento il peso delle sue ani sulla coltre ai iei piedi... Caccio un urlo inuano. )ia oglie... fa un $alzo e i fa eco spaventata. ,o col dito teso $al$etto... LB, lB, Don 'ioteo 9iaccardoL Accorrono suore e inferiere. 8assato il treendo affanno descrissi ai presenti la scena, a suor Doitilla e a suor Anna( !uest'ultia si coosse( suor Doitilla scroll2 le spalle e $rontol2 "Allucinazioni, non $isogna dar peso". 8ochi giorni dopo, sfasciando, il professore eravigliato i fece vedere che si era forata una specie di uffa $ianca, che lui chia2 pigento, e circa 5> giorni dopo il io $raccio era tornato !uello di pria... il C dice$re lasciavo finalente l'ospedale e, giunto in cartiera, seppi che il prof. 7arello aveva visitato lo sta$iliento, e che feratosi a osservare dov'era avvenuto l'infortunio aveva detto: "Non riesco a spiegari, data la ristrettezza del passaggio, coe non si siano schiacciati irri0 edia$ilente $raccio, spalla e torace"/. A. Laera, Lo spirito di Don 'ioteo 9iaccardo, &dizioni 8aoline, =F@C, pp. ;D>0 ;D=. Don 'ioteo 9iaccardo 4=:FC0=FD:6 3 stato proclaato Eeato il 55 otto$re =F:F. Scrisse alla luce dell3apparso La signorina 'eresa 8ezzo di Valdiporro 4Verona6 veniva sottoposta a difficile intervento chirurgico per alattia di fegato. L'operazione dur2 oltre tre ore 455 otto$re =FDC6. Dopo parecchi giorni passati tra la vita e la orte, l'infera parve riprendersi e and2 ospite presso lo zio arciprete a Eovolone. ,l D dice$re dovette riettersi a letto per dolori fortissii. 7e$$re oltre i D>. Voito !uasi continuo da non riuscire a ritenere neeno un po' d'ac!ua. ?i aggiunse un gonfiore duro e voluinoso al di sopra del taglio dell'operazione. Dolori continui e acutissii si estendevano alla ga0 $a e al $raccio destro. Divenne cosB de$ole che non poteva !uasi pi- parlare. ,l giorno : dice$re, doenica, 'eresa coinci2 una novena a padre Leopoldo da Ca0 stelnuovo 4orto nel =FD56 e pose una reli!uia di lui sulla parte alata. )artedB notte si addorent2 alle ==.;>. ?uonava la ezzanotte !uando all'iprovviso le apparve padre Leopoldo. &ra identico 0 attest2 0 alla sua iagine, a senza stola e olto pi- $ello. La caera, se$$ene la luce fosse spenta, era illuinata a giorno. ,l padre avanz2 fin vicino al letto dell'infera. ?eguB un collo!uio. 'eresa depose: *8adre Leopoldo+ i disse con olta $ont. di non aver paura, che sarei guarita. )i disse anzi di alzari al attino per andare alla )essa e ricevere la counione. )i tocc2 con la ano alla parte alata e scoparve. Nella coozione pi- grande posi istintivaente la ano dove avevo un gonfiore dolente e non sentii pi- nulla, n< gonfiore n< dolore/. L'apparso le aveva proesso: 'orner2 lunedB a ezzanotte perch< ho olte cose da dirti. ,ntanto ti do la $enedizione/. La $enedisse e scoparve dicendo: ?ia lodato 9es- Cristo/. ;@ 'eresa credeva di aver sognato( a si sentB $ene. Non pi- dolori al fegato, scoparso il gonfiore e i dolori alla ga$a e al $raccio, cessata la fe$$re. La zia, che doriva nella stessa caera, aveva sentito tutte le parole di 'eresa, a non !uelle di padre Leopoldo e non aveva visto nulla. La attina, 'eresa si alz2, scese in fretta le scale, entre il giorno pria non poteva reggersi in piedi, and2 in chiesa alla )essa delle otto, fece la counione, riase a lungo in preghiera. 'ornata in canonica, angi2 con appetito senza sentire alcun distur$o. &ra perfettaente guarita. 9rande ipressione in paese. A tutti era nota la dolorosa condizione della signorina 8ezzo, e vivissia fu l'attesa della nuova apparizione proessa. )olte persone incaricarono la giovane a presentare a padre Leopoldo varie doande. Alla ezzanotte tra il =C e il =J dice$re padre Leopoldo coparve circonfuso di luce cosB da illuinare la stanza a giorno. 'eresa rivel2: )i disse parole $uone e incoraggianti. )i ricord2 che a =F anni avevo incoinciato una via e poi l'avevo a$$andonata. 0 La devi riprendere, 0 i disse 0 e avrai la felicit. in eterno. Le parole di padre Leopoldo io le ho capite coe un richiao e un coando, poich< a =F anni effettivaente avevo sentito inclinazione allo stato religioso, a poi, sia per la salute cagionevole, sia per poca $uona volont., avevo lasciato ogni pensiero.../. Le raccoand2 in odo particolare di pregare. 8oi rispose alle doande che 'eresa si era incaricata di rivolgergli. La giovane scrisse le risposte an ano che padre Leopoldo parlava, e le scrisse alla luce dell'apparizione, perch< la luce elettrica era spenta. La zia che doriva nella stessa caera e un sacerdote fuori della porta udirono le pa0 role di 'eresa a non videro nulla e non sentirono le parole dell'apparso. Appena !uesti scoparve, la signorina accese la luce esclaando: Che $ellezzaL/. 'eneva in ano il foglio che aveva scritto sotto dettatura. Da tutte le risposte si rileva una cosa olto iportante: padre Leopoldo si laenta, !uasi con tutti, che pregano poco e ale e insiste che tutti preghino di pi- se vogliono che Dio li $enedica. La iracolata concluse la sua deposizione davanti al tri$unale ecclesiastico in !uesto odo: Dall': gennaio =FD: i trovo presso le 8ie )adri della Nigrizia... ,niziai il noviziato e fui felicissia/. ,l parroco confer2. ,l edico lasci2 la dichiarazione che scientificaente la guarigione era inspiega$ile. -. -ietro Bernardi da Valdi#orro, (l Servo di Dio -. Leo#oldo da 'atelnuovo, -adova 195., ##. "98. Lo teo e#iodio, !on al!uni #arti!olari in #i9, venne ri#ortato an!/e nel volume dello teo Bernardi, (l Beato Leo#oldo Mandi!, -adova 192). (l Beato fu di!/iarato Santo nel 19)". & lei4 la #im#a c)e venuta nel mio studio 1na sera afosa di luglio, uno dei pi- noti professionisti di )ilano, l'istologo A. 8 4si tace il noe per volont. del protagonista della vicenda6 lasci2 la clinica per recarsi nel suo studio. #ui visit2 un'aalata, e entre stava stendendo una $reve relazione, entr2 l'inferiera dicendo con voce strana: 0 8rofessore, c'3 di l. una $a$ina. And2 in anticaera a vedere. ;C ,n piedi, contro la porta d'ingresso 0 narra il professore 0 c'era una $a$ina di dieci anni circa, agrolina, pallida d'un pallore !uasi ortale e nel cui volto $rillavano due occhi iensi, fe$$rili che i guardavano fissi. 1n a$itino a fiori di percalle, e due treccine $rune ornate da due nodini rossi, a d'un rosso tanto vivo da dare fastidio. Le chiesi: 0 Che vuoi piccola% sei sola%... )i guard2 fissaente, poi con una voce del tutto iprevista, opaca, disse: 0 La aa 3 tanto alataL 0 &... dov'3 la tua aa% 0 ,n via 8ioppette. Non so perch< rispondo: 0 Vengo su$ito. Vado in studio, depongo il caice e torno in anticaera. La $a$ina non c'era pi-. Chiedo: 0 Dov'3 andata% 0 A uscita 0 dice l'inferiera. ?pinto da un'oscura urgenza i precipito sul pianerottolo. Nulla. ?coparsa. Riango un attio perplesso, poi un'ansia sepre pi- i pervade, afferro la $orsa, scendo, salto in acchina e vado in via 8ioppette, nel !uartiere pi- antico di )ilano: 8orta 'icinese. )a lB giunto i accorgo che non conosco il noe della donna n< il nuero della casa... Coe seguendo un richiao, 'infilo in un portone. C'3 uno sta$ugio con una vecchia che accarezza un gatto. Chiedo se per caso nella casa c'3 una donna aalata che ha una $a$ina cosB e cosB. Vedo la vecchia s$arrare gli occhi e dire che sB, 3 la Caterina 'errani e a$ita al secondo piano. ?algo le scale e i trovo davanti a una porta socchiusa. Non so perch<, entro... ?u un letto c'3 una donna di una agrezza spaventosa, che a un prio sguardo pare orta. )i accosto, respira, a il polso 3 !uasi nulla e il cuore le $atte tanto de$olente da denunciare uno stato preagonico. Non i perdo in congetture( faccio su$ito un'iniezione di adrenalina, poi i siedo, in attesa... Della $a$ina nessuna traccia. 9uardo la donna e scopro su !uel volto terreo, gi. $agnato dal freddo del sudore dell'agonia, una parvenza di colore( vedo le palpe$re vi$rare, la $occa socchiudersi, la testa girare coe in cerca di respiro. )i accosto. ,l polso ha ripreso un poco, il cuore $atte pi- regolarente( provoco con un $reve assaggio una ripresa cardiaca. Dopo un po' !uella donna !uasi orta apre gli occhi e i guarda stupita. Dice con la voce appannata: 0 )a lei chi 3% 0 ?ono il dottore... ?$arra gli occhi e riprende: 0 ,l dottore% )a... chi le ha detto di venire !ui% ?a, dottore, io sono in !uesto letto da ieri poeriggio... Aggiungo: 0 & venuta da e una $ella $a$ina con due treccine e un vestito a fiori, e... La donna spalanca la $occa, si alza sui goiti, i guarda con gli occhi s$arrati, atterri0 ti... )'afferra un $raccio, lo stringe, parla spasodicaente: 0 Lo sapevo, lo sapevo. Io tanto pregato la )adonna che non i facesse orire senza pria portare la ia )arina al ciitero... Dottore, venga, venga di l.. Non so coe trova la forza di alzarsi, e i trascina a una tenda... Al di l. della tenda c'3 una stanzetta piccola, iersa in un'o$ra cupa, appena rischiarata da una candela. ?u un isero giaciglio 3 stesa, nella io$ilit. della orte, una $a$ina della apparente et. di dieci anni, dalle treccine $rune ornate da due nastri rossi... )i ;J chino per guardarla $ene, a so gi. tutto. A lei, la $i$a che 3 venuta nel io studio. La guardo senza essere neeno spaventato: i sento schiacciato dal senso oscuro del istero. Avverto il ororio della adre: 0 )adonna santa, grazie per aver ascoltato le ie parole. La ia $i$a i ha salvato. ,o non so coe ci2 sia avvenuto. 8oi si volge a e e dice: 0 Dottore, !uando ieri 3 orta la ia )arina, io ho avuto un colpo al cuore e dopo averne coposta la sala sono caduta su !uel letto. Capivo che stavo orendo e i disperavo, sola co'ero, per non poter fare ci2 che era necessario per la ia $a$ina. & pensavo: K se la ia )arina fosse viva in !uesto oento. Adesso lei, dottore, 3 !ui e... ?'inginocchia, si raggoitola e coincia a piangere tutte le lacrie del suo disperato dolore e della sua gioia inconcepi$ile. ?ono passati parecchi anni. Caterina 'errani, ancora viva, 3 terziaria presso un convento alla periferia di )ilano. 8er !uanto riguarda una spiegazione al fatto, io dico che si tratta di un autentico iracolo.../. Da 1aggio di ole, luglio%agoto 1982, dell6Fnione !attoli!a ammalati. .on aver paura 'ra i ricordi di chi cono$$e il 8adre 9iovanni 8iaarta 4orto nel =F=;6 si legge il seguente: )i trovavo in guerra *!uella del =F=@0=:+, in una localit. dove c'era da sgoentarsi anche a ettere il capo fuori della trincea perch< s'era visti e presi. 1n giorno si sparse la notizia: Doattina all'al$a c'3 l'avanzata. Dico io: Addio, doani 3 la giornata che ci si lascia la ghir$a. & i etto a scrivere a casa, e scrivendo, gi- lacrie a fonteL A un tratto, senza sapere coe, i salta in ente lui, il 8adre. Rianiato, penso: )i etto nelle sue ani. & coincio a pregare: e prega, prega, prega, 'addorento. ,n sogno i appare, proprio lB in trincea. 0 8adre, 0 faccio io 0 3 !ui anche lei% Lui 0 i par di vederlo in !uesto oento 0 sorride, i ette una ano sulla spalla e i dice: 0 ?on venuto a dirti di andare tran!uillo: di non aver paura... Va', va', figliolo, e non te0 ereL 0 8oi sparisce. ,o i sveglio di soprassalto( la paura '3 passata( i sento sicuro coe fossi nel io letto. ,nfatti, ci fu l'avanzata, a io... eccoi !ui( e se sono !ui vuol dire che il 8adre aveva ragione/. (. 0eli!i, Volo tra le fiamme, <ueriniana, Bre!ia 1951, #. 12". *o sar alle tue spalle a prote''erti Rachelina A$rosini, una ragazza di eccezionale $ont., oriva il => arzo =FD= a so0 li =@ anni e : esi. Dopo la orte continu2 a farsi viva. &cco alcuni episodi: 1$erto )irra da Capanerello nel =FD= 3 sotto le ari, si aala di polonite e viene condotto all'ospedale di ?alerno. 1na notte gli appare Rachelina( 3 vestita tutta di $ianco e gli dice: 0 Non aver paura, stai gi. $ene e fra poco andrai a vedere la tua faiglia. La predizione si avvera pienaente. ;: Lo stesso anno, il )irra 3 trasferito dalla ?icilia nell'Alta ,talia per prepararsi ad andare in Russia. 1na notte gli appare di nuovo Rachelina e gli dice: 0 Non aver paura, per te c'3 chi ci pensa( parti contento( tornerai sano e salvo. ,n Russia, nel =FD5, sta per iniziarsi un'azione e 1$erto 3 olto preoccupato. Ra0 chelina gli appare la terza volta: 0 8erch< sei cosB alinconico 0 dice 0 e hai tanta paura% , russi sono gi. andati via( tu e i tuoi copagni andate senza tiore. 9i. te lo dissi che tornerai a casa sano e salvo. & infatti 0 conclude la relazione 0 sono ritornato a casa ia/. A Doenico Colantuoni, soldato a Cava dei 'irreni e disperato perch< deve partire per la ?icilia, la santina/, co'egli la chiaa, $atte sulla spalla 0 entre in pieno giorno si 3 addorentato 0 e gli dice: 0 A che pensi% ?u, su, non preoccuparti che io sar2 alle tue spalle a proteggerti. ,nfatti, invece che in ?icilia viene andato a ?alerno. #ui per un po' le cose vanno $ene, a poi anche !ui coinciano i $o$ardaenti e i pericoli. 1na notte, entre dopo una delle solite incursioni il Colantuoni prende un po' di sonno, torna Rachelina a dirgli: 0 ?ta' allegro, che oggi 3 la tua festa. Altro che festa con !uella usicaL & lei a insistere: 0 ?tai contento, che io ti proteggo. Di lB un po' arriva il sergente e gli ordina di andare con altri a tagliare dei rai d'al$ero per ascherare un po' le tende. Colantuoni si alza e o$$edisce. )entre ritornano, ecco gli aeroplani neici: i copagni cercano rifugio sotto a un'alta ripa( Doenico, senza sapere perch<, riane distaccato da loro e si arrangia coe pu2. Cade una $o$a( !uelli che sono sotto la ripa vengono travolti. Colantuoni riane copletaente illeso. Antonio Villani narra il seguente episodio sotto vincolo di giuraento: Nel =FD5, tro0 vandoi nello spaccio cooperativo del io reggiento 4DW carristi6, udii un collega di ari raccontare !uanto appresso. 'rovandosi accapato in localit. esposta alle offese del neico, una notte entre riposava gli apparve una giovinetta e gli disse di allontanarsi da !uel luogo perch< vi sare$$ero arrivate delle $o$e. ,l soldato non dette iportanza e continu2 a dorire. 1na seconda volta coparve la fanciulla che gli ripet< con insistenza di allontanarsi di lB e ettersi in salvo se non voleva rianere ucciso. ,l soldato, ipressionato, avvertB i copagni( a !uesti scoppiarono a ridere e lo otteggiarono, per cui anch'egli, se$$ene con l'anio tur$ato, riase sotto la tenda con loro. &d ecco che l'apparizione ritorna per la terza volta e dice: 0 Non vuoi proprio salvarti% ,o ti confero che fra pochi inuti il capo sar. $o$ar0 dato. Allora il soldato, sgoento, le doand2: 0 )a tu chi sei% & l'apparizione rispose: 0 ?ono Rachelina A$rosini, figlia del dottor Al$erto. ,l suo aspetto era !uello di un angelo. ,l soldato si alz2 di scatto ed escla2: 0 Chi i vuol seguire i segua, 0 e uscB dalla tenda seguito da altri due soldati. 9li altri riasero( a non erano trascorsi che pochi inuti !uando apparecchi neici rovesciarono sul capo proiettili d'ogni cali$ro seinandovi la distruzione e la orte/. (. 0eli!i, (l volto di un angelo, +di,ioni -aoline, 1955, ##. 19.G 191%19$, 192%19). ;F $rodi'iosamente li#erati ,n 7rancia 3 stata pu$$licata nel =FD@ una dichiarazione firata da undici partigiani, che il 5= aprile dell'anno precedente erano stati prodigiosaente li$erati dal carcere, un'ora pria della fucilazione ordinata dalla 9estapo. Alle tre del attino entr2 nella cella, in un sotterraneo del forte Qe0=@, un giovane cappellano che invit2 i prigionieri a uscire, guidandoli lungo un oscuro corridoio senza sentinelle, li accopagn2 oltre il fossato, in aperta capagna. Al coandante che lo ringraziava, il sacerdote disse il suo noe: 8adre Angelo, dell',stituto )issionario. Li$erata la 7rancia, due partigiani si recarono al convento per ringraziare il loro salvatore. )a lB appresero che padre Angelo era orto in co$attiento. 0 )orto. #uando% 0 ,ntorno al forte Qe0=@, sulla )osella, nel aggio del =FD>. ,n una raccolta di fotografie conservate nell'istituto i due giovani ricono$$ero il cappellano. Nessun du$$io sulla data di orte, conferata da nuerose testionianze, e dall'epigrafe sulla to$a. Dalla rivita -e!i 1oi, a#rile%maggio 19&), #. 1.. I DE!UNTI AMMONITORI /na voce conosciuta La signorina 8aolina Car$oni, sarda, doiciliata a Roa, scriveva: 1n giorno &dvige *la sorella, ?erva di Dio+ si rec2 alla posta centrale di via 'aranto *in Roa+, e entre cainava sul arciapiede, vicino al negozio di 9inori, sentB chiaarsi da una voce conosciuta. ?i volt2 e con grande eraviglia vide il $a$$o, defunto, che le disse: 0 7igliola, i ha andato 9es- per dirti di pregare, perch< il ondo 3 diventato tanto cattivo, e ha preparato un grande castigo, la seconda guerra ondiale. &dvige non e$$e paura e gli disse: 0 Vada anche da 8aolina. 0 Non ci vado 0 egli disse 0 perch< potre$$e aver paura della ia apparizione. ?alutala tanto per e. #uando &dvige torn2 in casa i raccont2 il fatto e dopo alcuni esi scoppi2 la seconda guerra ondiale/. B. 1oati, Giglio ulla !ro!e, +dvige 'arboni, Soriano al 'imino 1955, #. "5. 5o mantenuto la promessa 1na persona distinta, che cono$$e il poeta 9iosu3 Eorsi *orto il => nove$re =F=@+ pria della conversione e gli conserv2 ancora l'aicizia dopo, e$$e con lui diverse discussioni nelle !uali tent2 di distoglierlo dall'ideale e dai propositi di vita cristiana. 'ra gli altri argoenti tir2 fuori anche !uesto: 0 8erch< preoccuparsi tanto della vita dell'eternit.%... Nessuno 3 tornato ai dal ondo di l. a dirci che tale vita esiste veraenteL 9iosu3 rispose: 0 Le dar2 io, e olto presto, tale prova. 1na attina, dopo la orte del poeta, entre eno pensava a lui, !uesta persona se lo vide coparire, e in atto affa$ile a severo e risoluto le disse: D> 0 Io antenuto la proessa. Nella sua $i$lioteca lei ha il tal li$ro del padre ?eeria. Lo apra e alla tal pagina trover. citato un altro li$ro che lei procurer. di ac!uistare perch< far. olto $ene al suo spirito. ,ncredula, lasci2 passare !ualche tepo( poi, aperto il volue del padre ?eeria, alla pagina indicata che era ancora da tagliare, trov2 la citazione precisa del li$ro raccoandatole dall'apparso *...+. ,l prio a esperientare un intervento di 9iosu3 Eorsi defunto fu un insigne letterato, aico suo, che narr2 il fatto con linguaggio velato sul giornale La Nazione del 5@ dice$re =F=@. L'articolista non si professava allora credente. #uesto aico di Eorsi era riasto profondaente scosso !uando nelle fre!uenti conversazioni 9iosu3 gli aveva parlato anche di religione. Eorsi era partito il ;> agosto, n< si erano pi- veduti. Nel nove$re del =F=@ il professore aico era nella sua villetta di ?an Leonardo in Arcetri. ,l => del detto ese, poco dopo ezzogiorno, egli era a tavola con la oglie, non parlavano di 9iosu3 n< pensavano a lui. A un tratto una voce chiara e distinta si fece udire nella sala vicina: Deciditi... 3 tepo. La voce aveva il ti$ro $en noto, !uello di 9iosu3. , due coniugi pensarono a un'iprovvisata dell'aico, venuto in licenza. ?i alzarono per andargli incontro... a nessuno era nella stanza vicina... nessuno era entrato. ,l professore, sceso in citt., seppe della orte di 9iosu3, e confrontando trov2 che la voce chiara e distinta si era fatta udire !uando 9iosu3, cadendo da eroe, lasciava la caducit./. G. 'antini, GiouD Bori, Torino 19"8, ##. 159, 155. $erc)6 siete venuto? 1n uoo sui trentacin!ue anni, vedovo, padre di due figli, viveva in 'orino ai tepi di san 9iovanni Eosco. Conduceva una vita tutt'altro che degna di un cristiano: irreligioso, $esteiatore. Avvicinandosi il 5 nove$re, giorno della coeorazione di tutti i defunti, sua adre gli disse: 0 Ric2rdati del tuo povero padre orto gi. da vari anni, e prega per lui. 8arole che lo stizzirono. Rispose: 0 Che pregare% ?e 3 all',nferno o in 8aradiso non ha pi- $isogno delle nostre preghiere( se 3 in 8urgatorio, a suo tepo uscir.. La adre, aareggiata, non os2 replicare. La notte seguente, parve alla donna di udire !ualche strano ruore nella caera del figlio. Al attino, vedendolo stravolto coe chi avesse passato una cattiva nottata, gli disse: 0 ?tanotte i 3 parso di udire un certo ruore nella tua caera... 0 Che ruore%L Voi donne siete piene di superstizioni, delle !uali i preti vi riepiono la testa. 'ronc2 il discorso, prese il cappello e $ruscaente uscB di casa. La adre si persuase che il figlio aveva passato davvero !ualche $rutto oento. All'avvicinarsi della sera l'uoo se$r2 preoccupato. All'ora solita si ritir2 in caera. ,n realt. strani ruori li aveva uditi anche lui la notte precedente. Non era un tipo pauroso. 'uttavia pria di ettersi a letto esain2 accurataente ogni angolo della stanza per assicurarsi che nulla potesse produrre !ualche insolito fenoeno( tolse e riise i o$ili al loro posto, guard2 sotto il letto, e si coric2. Dinanzi alla finestra, all'esterno, correva un lungo $allatoio che dava accesso ad altre stanze. ,l letto era posto di fronte alla finestra. #uella sera era illuinata dal chiarore D= pallido della luna. A un tratto udB !ualche passo strascicato che gli fece pensare a !uello di suo padre !uando passeggiava per casa in pantofole. ?i alza a sedere sul letto, ipaurito, e osserva con gli occhi s$arrati il $allatoio dal !uale veniva lo strascico dei passi. &d ecco al di l. della finestra passar l'o$ra di suo padre: proprio lui, il suo vestito, la sua statura, il suo odo di cainare. And2 oltre e poi ripass2 dinanzi alla finestra ritornando indietro. 8oi l'o$ra si fera dinanzi all'invetriata, e dopo !ualche oento, $ench< !uella rianesse chiusa, entra nella stanza e si ette a passeggiare su e gi- ai piedi del letto. ,n preda all'ansia, !uell'uoo trova il coraggio di doandare: 0 8ap., avete $isogno di !ualche cosa da e% Nessuna risposta( l'o$ra continua a passeggiare. Dopo !ualche istante il figlio riprende: 0 8ap., avete $isogno di preghiere% diteeloL ,l padre si fera, si volge al figlio e con voce fioca risponde: 0 ,o non ho $isogno di nulla. 0 )a dun!ue, perch< siete venuto% 0 ?on venuto per dirti che 3 tepo di finirla con gli scandali che d.i ai tuoi figli, !uelle anie seplici che tu avresti dovuto conservare innocenti. #uei poveretti iparano da te la $esteia, l'irreligione, il disprezzo della Chiesa e i suoi inistri, la condotta scostuata. ?ono venuto per dirti che Dio 3 disgustato e tanto offeso, e che se tu non ti eendi saprai fra poco !uanto pesino i suoi castighi. No, non pregare per e( a suo tepo, coe dici tu, uscir2 dal 8urgatorio. 8ensa ai casi tuoiL 0 8ap.... L'o$ra, che stava per andarsene verso la finestra, si volse e disse: 0 Ca$ia vitaL 0 & disparve. Al attino seguente la adre conduceva il figlio da don Eosco. L'uoo si confess2 e pianse. 0r. +uebio di Maria, 1ifleioni ui noviimi, +d. Suidi, +rba 4'omo5 .d., ##. 182%12.. & ,uesta la tua fede ? Durante la persecuzione contro i cristiani in Cina nell'anno =F>>, il catechista )attia LiHui0hoa, di trentasei anni, coinci2 ad aver paura e a pensare di prendere la tessera di apostasia per salvare i cristiani( si ise a trattare della cosa con alcuni dei cristiani che se$ravano pi- tiepidi. &ra presente il figlio che, udite le parole del padre, gli disse: 0 Kra 3 il tepo di lottare per la fede, e tu tratti di apostatare% 1dendo !uesto, il padre si adir2 e volle colpirlo con un sasso( a il figlio fuggB. )attia persistette nel proposito di apostatare, e gi. aveva scritto i noi di alcuni 4se$0 $ene costoro fossero contrari6( e uscB poi per andare al tri$unale. 9iunto all'angolo della via dove stava un ucchio di rottai della chiesa deolita, gli venne incontro un vecchio dall'apparenza del vescovo 9rassi 4gi. artirizzato con altri6, il !uale, posandogli una ano forte sulla spalla e con tono severo, gli disse: 0 A !uesta la tua fede% 'u catechista insegni in !uesto odo agli altri% Kra che la porta del 8aradiso 3 aperta davanti a voi, non volete entrare%... Ci2 detto, scoparve. D5 )attia, atterrito, torn2 su$ito dai cristiani e, gettandosi in ginocchio davanti a tutti, do0 and2 perdono dello scandalo dato e narr2 la visione del vescovo. Allora tutti a una sola voce coinciarono a recitare l'atto di contrizione per )attia, pregando il ?ignore di perdonargli il peccato. ,l fatto servB a una aggiore confera di tutti nella fede, e lieti aspettavano la orte. Non a$$iao otivo di du$itare di !uesta apparizione del vescovo 9rassi. 8i- di dieci testioni, tuttora viventi 4siao nell'anno =F=>6, afferano di avere udito il racconto del fatto prodigioso dalla $occa dello stesso )attia, che si esprieva piangendo. N< si pu2 sospettare che )attia si sia illuso, o a$$ia voluto narrare una grossa enzogna per ingannare gli altri. ?e fossio in du$$io, il artirio che egli su$B con fortezza ci confera la verit. dell'apparizione. Dai -ro!ei #er la beatifi!a,ione dei Servi di Dio Grai, 0ogolla, 0ontoati, ve!ovi. Mi sento a''uantare per un #raccio 'ra i testioni sul ?ervo di Dio 8adre 9iovanni 8iaarta, ci fu un uoo, un certo tipo tarchiato, disinvolto, stile d'attore, che depose: #uando uscii dall',stituto *del 8iaarta+ ero un $uon ragazzo( a poi la giovent-, la li$ert., gli aici... ?a coe succede... &$$ene, diventai un ropicolloL )ia adre, povera donna, non sapendo pi- che pesci pigliare, per raddrizzari pens2 di dari oglie( e io presi oglie( a riasi il edesio( i nac!ue un figlio, a neeno il figlio i fece ettere la testa a posto. Io fin vergogna a dirlo, a la ia casa pareva un inferno. ?e lavoravo spre0 cavo( se non lavoravo sprecavo lo stesso facendo dei de$iti... e tutte le sere scenate, liti, $otte a !uella povera ragazza che... no, proprio non se le eritava. )a che ci volete fare% #uando uno piglia una $rutta piega, credete a e, son dolori. 1na sera 0 era di doenica 0 torno a casa olto tardi, dopo aver fatto il coodaccio io, piuttosto in su col conto e dopo la consueta scenata con la oglie vado a letto e 'addorento. Ad un tratto, entre doro, i sento agguantare per un $raccio e stringer forte coe in una orsa. Apro gli occhi 0 in sogno s'intende 0 e i vedo davanti nienteeno che il 8adre. )i provai a parlare, a gridare, a non i riuscB( i pareva d'aver la $occa urata. ?tava lB in piedi, tenendoi ancora il $raccio stretto, con !uel viso che in certe circostanze sgoentava, e continuava a fulinari, ad annichiliri con !uegli occhi... & io io$ile, confuso, sarrito, piccino piccino, coe un ladro davanti al giudice... 7inalente, dandoi uno strattone treendo, aprB la $occa: "Non hai ica vergogna%". & trafiggendoi con un ultio lapo degli occhi, se n'and2. #ui i svegliai, sudavo e il $raccio i faceva ale davvero. Accesi la luce sicuro di tro0 varelo ancora davanti( per fortuna non c'era( a !uello sguardo continuava a fulinari... A farla $reve, fu una ano santa( da !uel oento utai copletaente vita. & cosB 0 conclude 0 io de$$o a 8adre 8iaarta il io decoro di sposo e di padre e la pace della ia faiglia che da !uella notte non 3 pi- stata tur$ata/. (. 0eli!i, Volo tra le fiamme, <ueriniana, Bre!ia 1951, ##. $25%$28. +siste tutto! D; ,l 5F luglio =F:J, noi tre sorelle *suore+ andao a visitare la nostra sorella Claudia, residente a 8aoloni08iccoli, coune di ?anta 8aolina 4Avellino6. ,l giorno seguente rendeo visita alla vedova, pi- che ottantenne, di Al$ino 9nerre, e ai suoi figli. 1no di !uesti, ferandosi col nostro fratello 8adre Eeniaino, gli raccont2 un sogno olto iportante *...+. #uesto giovane non credeva all'aldil. 4cio3 alle verit. dei Novissii: 9iudizio, ,nferno, 8aradiso6. ?econdo lui la vita dell'uoo 3 coe !uella dell'aniale, finisce con la orte. )a un suo aico vicino di casa, Raffaele 8aladino, orto da poco tepo, and2 da lui in sogno. *...+ ?epre nel sogno gli chiese: 0 'u sei orto... dii se veraente esiste !ualche cosa dell'altro ondo, perch< io non credo a niente e $esteio... ,l defunto rispose: 0 7ai ale, tu ci devi credere: esiste il 8aradiso, il 8urgatorio, l',nferno, l'&ternit.... 0 & continu2 a ripetere: 0 &siste tuttoL &sisteL &sisteL & per confera che 3 vero !uel che dico ti do !uesti nueri che tu giocherai sulla ruota di Napoli. ,l giovane si risvegli2 e scrisse: =J, D:, F>, e ise il foglietto in un taschino della giacca, vicino a un'iagine della )adonna di )ontevergine, dienticata chiss. da !uanto tepo. Kgni tanto il foglietto con i nueri saltava fuori dal taschino. 7inalente gioc2 !uei nueri che gli aveva detto il orto. Dopo alcuni giorni il giornale pu$$lic2 i detti nueri. ,l giovane vinse una discreta soa. ,l sogno si era avverato. Da !uel oento non $estei2 pi- e divenne un credente praticante/. Da (l Santuario di Montevergine, maggio 19)), !on Cual!/e rito!!o nel teto. .on ero pronta Nel li$ro intitolato Le anie del 8urgatorio i hanno detto, )aria ?ia narra: 1n'ania *di persona defunta+ i fece !uesto racconto: 0 Non avendo osservato le leggi della circolazione, sono riasta uccisa sul colpo, a Vienna, entre ero in otocicletta. Le chiesi: 0 &ri pronta per entrare nell'eternit.% 0 Non ero pronta 0 soggiunse, 0 a Dio d. a chiun!ue non pecchi contro di lui con insolenza e presunzione due o tre inuti per potersi pentire. & solo chi rifiuta 3 dannato. L'ania proseguB con il suo coento interessante e istruttivo: 0 #uando uno uore in un incidente, le persone dicono che era la sua ora. A falso: ci2 si pu2 dire soltanto !uando una persona uore senza sua colpa. )a secondo i disegni di Dio, io avrei potuto vivere ancora trent'anni( allora sare$$e trascorso tutto il tepo della ia vita. 8erci2 l'uoo non ha il diritto di esporre la sua vita a un pericolo di orte, salvo in caso di necessit./. /n #ene ac,uistato male ?i present2 un giorno a )aria ?ia un certo signore che in tono sdegnoso le disse: 0 Cos'3 !uesta istificazione delle anie del 8urgatorio% )aria gli rispose: 0 Vieni a passeggiare !ui. Non si tratta di istificazione. DD Allora, $ofonchiando, arriv2 dritto alla sua faccenda: 0 ,l signor &. 3 apparso a lei% Avevo davanti a e 0 3 )aria ?ia che riferisce 0 uno dei parenti a cui avevo annunciato, da parte del signor &., che si doveva rendere il $ene ac!uistato ale. Risposi afferativaente alla sua doanda. Coinci2 allora a iprecare dicendo che ci2 che io dicevo non era la verit., a inganno per estorcere del denaro. 0 Che $ene ac!uistato ale do$$iao rendere% 0 Non lo so 0 gli risposi, 0 ho solo ricevuto la issione di counicare alla vostra fai0 glia di restituire il $ene ac!uistato ale. #uale% Lei deve saperlo. ?eppi allora esattaente !uale. ?eppi ancora che la sua fede cristiana era olto scarsa( iprec2 pure contro il 8apa, la Chiesa, la religione. 9li spiegai tran!uillaente il significato. ?i cal2 e disse: 0 ?e 3 cosB, 3 necessario che io ricoinci un'altra vita( non avevo pi- fiducia in nessun prete( a ora devo coinciare a credere che nella nostra propriet. c'era un $ene ac!uistato ale. Non tutti i e$ri della stessa faiglia ne sono al corrente/. /n medico e un prete A ancora )aria ?ia a narrare: 1n edico venne un giorno a laentarsi che doveva soffrire *in 8urgatorio+ per aver accorciato la vita ad alcuni pazienti, con le punture, affinch< non avessero pi- a soffrire. Disse che la sofferenza, se sopportata con pazienza, ha per l'ania un valore infinito( si ha il dovere di alleviare le grandi sofferenze, a non il diritto di accorciare la vita con ezzi chiici. *... +. 1n incontro riasto indientica$ile per e fu !uello di un prete la cui ano destra era nera. 9liene chiesi la causa: 0 Avrei dovuto $enedire di pi- 0, i disse. 0 Di' a tutti i preti che incontri che devono $enedire di pi-: essi possono dare nuerose $enedizioni e scongiurare le forze del ale/. )aria ?ia: chi 3% Nata a ?onntag 4Vorarl$erg, Austria6 nel =F=@, donna uile, povera a ricca di fede, se$ra avere avuto da Dio la issione di counicare in aniera sensi$ile con le anie del 8urgatorio e di aiutarle efficaceente, in odo singolare, con la preghiera, la sofferenza espiatrice e l'apostolato. 7u a partire dal =FD> che le anie purganti vennero a doandarle soccorso. Le apparizioni sono vere e non frutto di iaginazione. &lla fu guidata dal padre Alfonso )att, suo parroco, sacerdote prudente, integerrio, eseplare in tutto, che nulla e$$e dell'esaltato. La pria parte del li$ro 4il cui titolo originale 3 )eine &rle$nisse it aren ?eelen6, dopo un'introduzione dell'editore Arnold 9uillet, contiene una relazione riessa al suo vescovo, 7ranz 'schann, dal padre Alfonso )att. Nella seconda 3 la stessa ?ia che narra i suoi incontri con le anie del 8urgatorio. L'edizione italiana 3 stata pu$$licata dall'&ditrice Dielle, )essina =FJ@: i fatti da noi riportati si trovano nelle pp. :50F>. !icini a te% tutti e sette Nel dice$re del =FD@ un sacerdote fu chiaato d'urgenza ad assistere una signora ori$onda. Dopo averne ricevuta la confessione, e$$e da lei in consegna una lettera0 diario di dodici fogli che avre$$e dovuto far conoscere alle adri dieci anni dopo. D@ La protagonista si era sposata nel =F=D con un giovane $uono e religioso. #uando nac!ue la pria $a$ina 4l'unica a cui la adre perise di vedere la luce6, la felicit. degli sposi fu al colo. )a la adre si propose che nessun'altra aternit. doveva per lei verificarsi. Dopo due anni, altra gravidanza. Con la coplicit. di un'aica perversa che gi. l'ave0 va iniziata alle pratiche illecite, finse una disgrazia e tutto fu a posto. Dopo pochi esi altra aternit.. ?i ripet< il delitto, e cosB per altre cin!ue volte di seguito. 1n giorno, in una conferenza riservata alle signore, e$$e a udire un severo onito per !uelle adri snaturate che ipediscono ai propri figli di nascere. Da allora la donna non e$$e pi- pace. Nel diario narra: Dorivo forse da circa due ore !uando fui svegliata da uno che chiaava: 0 )aa 0. )ia figlia era andata dalla zia e poi !uella voce non era la voce di ia figlia. Accesi la luce, $alzai a sedere sul letto e stetti in ascolto. 8ensai provenisse dall'appartaento degli in!uilini di fronte, a scartai su$ito l'ipotesi. La voce io l'avevo intesa distinta, vicinissia, nella ia caera, al io fianco, addirittura dentro di e. ,n pi- osservai che non era una voce sola, a parecchie insiee, fuse cosB $ene da se$rare una sola. ?tetti cosB non so !uanto tepo. 8oi pensai che si trattasse soltanto di un incu$o, al !uale stavo dando troppa iportanza. ?pensi la luce. Non era passato un !uarto d'ora ed ecco di nuovo la voce di pria, anzi le voci di pria: 0 )aa. Adesso ero sveglia e potei accertare che !uelle voci provenivano proprio di lB, dalla ia stanza, a uno o due passi. &rano voci ovattate, soffocate, d'un tono triste/. La notte seguente fu peggio. Durante il giorno aveva cercato di distrarsi il pi- possi$ile. ?i era appena essa a letto !uando !uelle voci isteriose: 0 )aa, aa 0 si fecero ancora sentire. #uesta volta erano pi- esplicite: 0 ?iao noi, aa, i figli che non hai fatto nascere. ,l diario continua: ?e non diedi un urlo di spavento fu perch< non ne e$$i la forza. 0 9uarda, siao !ui vicino a te, tutti e sette. &d ecco sulla parete di fronte, tra la spec0 chiera e la finestra, sette acchie di luci, olto distinte. ?i uovevano non scivolando sulla parete, a tra la parete e e, ca$iando rapidaente consistenza !uasi di continuo/. ,l giorno appresso la signora si ridusse in tale prostrazione che si teeva della vita. ?i rie$$e( le voci si fecero riudire. Ricorse al sacerdote e fece la sua non facile confessione dopo la !uale scrisse: ...i sentii risanata e piansi/. Volle riparare. Adott2 sette $a$ini pagani che fece $attezzare ed educare in un istituto issionario. & per alcuni esi riac!uist2 la pace e la serenit.. #ualche tepo dopo, le voci di laento durante la notte si rinnovarono. Le soprav0 venne una forte depressione nervosa per cui fu ricoverata in una casa di salute, in cui riase per tre anni. ,nvano cerc2 di ri$ellarsi a un provvediento cosB inopportuno, e scrisse: 8osso giurare di non aver ai perduto un istante la coscienza di e stessa. ?ono ancora oggi in grado di riferire !uello che si diceva e che accadeva intorno a e/. DC 9uarB per le preghiere di un sacerdote in faa di santit.. And2 a vivere con la figlia che intanto si era sposata e, se$$ene le pene interiori non fossero cessate del tutto, non si ripeterono pi- !uei isteriosi fenoeni. 1idu,ione dell6o#u!olo Mamma, #er!/E !i /ai u!!iiH, +di,ioni -aoline, 195)$. LA DOLCE MORTE ?ugli episodi che seguono, coe su altri, possono pronunciarsi psicologi e parapsicologi. Noi rispettiao i loro giudizi e pareri, o$iettivi e iparziali. & possono pronunciarsi pure i cultori di teologia, nelle !uestioni di loro copetenza. ,n ci2 che si spiega con i dati della scienza, riteniao che non necessariaente sia da escludere un intervento, a odo proprio, della grazia di Dio. Se non avessi creduto ,n una faiglia di ia conoscenza, una cara e aorosa $i$a e$$e la sventura di perdere la aa in et. troppo tenera perch< le se$ianze di lei rianessero ipresse nella sua eoria. La piccola si aal2 graveente. 0 )i riconosci, angelo io% 0 le sussurr2 piangendo all'orecchio il $a$$o. )a la risposta non venne. D'un tratto !uel visino pallido parve aniarsi( gli occhi si spalancarono radiosi, le $raccia esangui e rattrappite si protesero in alto in un supreo sforzo ipulsivo, lo sguardo si fiss2 nell'indefinito, coe se penetrasse nell'aldil., e le la$$ra si agitarono pronunciando una sola parola: 0 )aaL 0 con accento di sorpresa, di gioia, di trasporto estatico( e con !uel grido supreo la $i$a passa in gre$o alla adre che l'attendeva. ,l inistro che e$$e ad assistere alla $eatitudine di !uesta dipartita escla2: 0 ?e non avessi creduto all'assistenza dei nostri defunti al letto di orte, ora non potrei pi- du$i0 tarne. :. :ar/aug/. S0% nonna% ven'o )ia sorella Iattie fu colpita da un attacco di difterite aligna. Venne affidata alle cure di nostro padre, che purtroppo non pervennero a salvarla. La povera Iattie se ne andava lentaente in condizioni di perfetta cala. ?apeva di orire, e stava confidando alla aa le sue ultie disposizioni in erito alle piccole propriet. personali, !uando iprovvisaente alz2 gli occhi al soffitto, verso l'angolo pi- reoto della caera, guard2 con intensit. di attenzione, apparenteente ascoltando !ualcuno, !uindi fece un lieve cenno di assenso col capo e disse: 0 ?B, nonna, vengo, vengo. Attendi ancora un istante, per piacere. )io padre doand2: 0 Iattie, vedi dun!ue la nonna% &lla parve sorprendersi della doanda, e replic2 prontaente: 0 )a sB, pap., e tu non la vedi% A l. che i attende 0. & cosB dicendo puntava il dito in direzione dell'angolo dove aveva guardato. 7inB di dettare le sue disposizioni, !uindi diede a ciascuno di noi l'estreo addio. Lo sguardo suo appariva pieno di intelligenza e di vita. ,nfine si rivolse verso l'angolo della visione, ororando: 0 Kra sento che sono pronta, nonna 0, e guardando sepre in !uella direzione, si spense. DJ ?ua nonna era orta pochi anni pria, e una grande reciproca affezione le vincolava in vita l'una all'altra. L'episodio del riconosciento da parte di Iattie fu cosB realistico in ogni particolare, da non se$rare possi$ile spiegarlo se non aettendo la presenza effettiva, sul posto, della nonna. +. :. -rat, dottore in medi!ina. (a #envenuta apparizione )io padre oriva in 9erania il =: arzo =:F5, e ia adre veniva a convivere con noi a Kdessa( a cadeva a sua volta alata e oriva il C aggio dell'anno seguente. )ia adre si era sepre conservata scettica irriduci$ile circa l'esistenza dell'aldil. e la sopravvivenza dello spirito uano. 8ochi inuti pria di orire, ricuperando un istante di coscienza di s< 4giaceva inconscia da un paio d'ore6, si rialz2 da se stessa nel letto, protese in alto le $raccia e, col volto atteggiato a grande sorpresa, escla2: 0 8ap., pap. 0, coe se le si fosse presentata inattesa e $envenuta l'apparizione di lui( !uindi cadde riversa nelle $raccia di ia oglie, esalando l'ultio respiro. )ia adre aveva l'a$itudine di chiaare suo arito con l'appellativo di pap., coe noi $i$i. Certifico che !uanto affero 3 verit.. 1ud '. Gittermann. Lieto riconoscimento 1n uoo pratico, positivo, alieno da fantasticherie vegliava al capezzale di un orente, di professione tipografo. Da circa ezz'ora l'agonizzante si andava lentaente spegnendo. ,l respiro si era fatto lentissio e de$olissio. Venne il oento in cui il vigilante lo credette orto( a iprovvisaente le sue pupille si riaprirono, aniate da un'espressione di intensa eraviglia e di lieto riconosciento( port2 in alto le $raccia coe per stringere al petto !ualcuno, e con volto illuinato da giu$ilo escla2: 0 'u, tu, adre iaL 0. Detto ci2, ricadde orto sui guanciali. Nessuno i potr. persuadere che !uesto uoo non a$$ia realente veduto la propria adre. :udon Tuttle. Qui c3 mia madre! ,l povero infero, guardandoi in faccia e prendendo la ia ano fra le sue, cosB disse: 0 Voi, caro dottore, siete stato il $uon aico per e( voi non i avete a$$andonato 0. Dopo !ueste parole, egli, con tonalit. di voce assai pi- forte dell'usato, disse: 0 #ui c'3 ia adreL Kh, coe aiL aaL ?ei dun!ue venuta a prenderi%... No, no, sono io che sto per venire da te... Attendi, aaL CosB dicendo, il suo volto aveva assunto un'espressione di ineffa$ile giu$ilo. Riasi profondaente ipressionato dal odo con cui aveva pronunciato !uelle parole. La ia convinzione che egli a$$ia veduto e conversato con la propria adre 3 assoluta( di ci2 io sono sicuro. 3. Iilon. D: (a lun'a esperienza di un medico Durante trent'anni di pratica professionale negli ospedali e nelle case private, io e$$i occasione di assistere alle crisi preagoniche di centinaia di inferi, crisi da e osservate con vigile attenzione fino alla orte, allo scopo di studio *...+. 1na !uarta parte dei orenti rivela autentiche facolt. di chiaroveggenza, facolt. che per lo pi- eergono !ualche ora pria della orte. ,n olti casi il volto dei orenti si riania all'iprovviso( riaprono gli occhi e, con accento di grande sorpresa, inforano i presenti su ci2 che si anifesta alla loro visione spirituale. ,o presi nota di nuerosi casi del genere, i !uali si rassoigliano tutti. &ccone !ualcuno a titolo d'esepio: Kh, co'3 $ello !uello che scorgoL... A$iente splendidoL/. Coe ai% 'u !ui, aa% &d 3 !uesto l'a$iente in cui vivi%/. Coe i sento $eneL 8erch< non sei venuta pria ad accoglieri% Con la tua presenza io non soffro pi-/. )a tu sei ringiovanita... Coe sei $ellaL/. & !uesti sono i fiori spirituali, coprendo .../. Dun!ue, tu non sei orta... #uale confortoL/. Coe ai% 'u !ui, &nrico% 'u !ui, io $uon Carlo%... Aspettatei, non tarder2 ol0 to a venire con voi/. 0. 3. Ara ft. "uardate +milia 1ome risplende! Nelle vite dei santi e in $iografie di cristiani ferventi si leggono fatti siili. La signora &ufeia de Vialar, nipote di santa &ilia de Vialar 4=JFJ0=:@C6, scrisse: )io padre Agostino, che aava e venerava sua sorella, ha ricevuto da lei, nell'ora della orte, la pi- grande protezione. )ia zia, che era orta olto tepo pria di io padre, gli apparve nella sua ultia alattia per suggerirgli su$lii atti di contrizione. &gli diceva: "9uardate &ilia( 3 l. che i assiste e viene a cer0 cari. 9uardate coe risplende. A sepre l. e non 'a$$andona ai". &gli chiuse gli occhi per l'ultia volta illuinato dalla celeste visione della sorella/. Coe aveva assistito il fratello Agostino, cosB non a$$andon2 l'altro fratello )assiino, a cui aveva fatto da aa. &gli ricevette con sollecitudine i sacraenti e, poco pria di spirare, diceva a coloro che lo circondavano: 0 7atevi indietroL Non vedete &ilia% A !ua, fatele postoL Non era delirio il suo, e i figli, che erano presenti erano certi che la zia era accanto a suo fratello. L. -e!!/iai, Santa +milia de Vialar, 1oma 1951, ##. 1)9%19.. 1ora''io% sorellina mia! Accanto alla $eata Anna )aria 'aigi agonizzante 4F giugno =:;J6 c'era !uello strano pellegrino di ?anta )aria dei )onti 4Roa6, dalla $ar$a giovane e $ionda, che ella aveva incontrato da piccola( le diceva sorridendo: 0 Coraggio, sorellina ia, orai sei giunta alla $eata riva. lo i ricordo di te, di !uando con tua adre, in casa del acellaio, venisti a vestiri. Avevi allora !uattordici anni: il io DF corpo era tutto sudicio in vita, guarda ora co'3 $ella l'ania iaL ,o sono Eenedetto La$re *santo, orto nel =J:;+, il povero del Colosseo. M. G. 'e!!u,,i, Lo ,ingaro di 'rito, +di,ioni -aoline, 195", #. $&1. , cultori della parapsicologia 4lo studio dei fenoeni che, pur avendo rapporti con la psicologia, non entrano ancora a far parte di essa6 si occupano di !uesto genere di fatti e li studiano nell'a$ito della loro disciplina. ,l fenoeno della visione di defunti in punto di orte viene per lo pi- interpretato coe un insiee di allucinazioni che accopagnano lo stato agonico o preagonico, a olti casi fanno presupporre fatti pi- coplessi e oggettivi *il corsivo 3 io+ / 41go D3ttore in L'uoo e l'ignoto, &nciclopedia di parapsicologia e dell'insolito, Arenia, )ilano =FJF, p. :56. Dalle risposte a un !uestionario inviato in !uesti ultii anni a !ualche igliaio di edici e di inferieri, si trassero conclusioni cosB riassunte da D. ?. Rogo: , orenti, poco pria della orte, presentano spesso uno stato di esaltazione indipendente dalla natura del loro ale, dalla loro cultura, dalla loro et. e dal loro sesso. ,n !uesto stato hanno visioni in nuero enoreente superiore a !uello delle vi0 sioni o allucinazioni che si riscontrano nelle persone in stato norale. #ueste visioni avvengono per lo pi- !uando il paziente 3 in stato di piena coscienza, non sottoposto a calanti e da un'ora a un giorno pria della orte. 'ali visioni si riferiscono per lo pi- a defunti *...+. Circa la et. dei percipienti hanno afferato che le apparizioni venivano a prenderli per condurli nell'aldil./ 41. D3ttore, op. cit., pp. :50:;6. COMUNICAZIONI DELLO SPIRITO 8er counicare con i trapassati 0 !uelli che noi speriao nella felicit. eterna del 8aradiso o !uelli ancora in attesa di esservi aessi che si trovano in 8urgatorio 0 non 3 necessario, evidenteente, aspettarsi apparizioni o ricorrere alla ontatura dello spiritiso. Easta invocarli con fede, con uilt., con seriet. di intenti. 'utte le anie che vivono in Cristo nell'aldil. sono aiche degli aici di Dio, aano i loro cari lasciati sulla terra, aano i credenti e i seguaci di Cristo, si interessano del loro $ene. Non si tratta di un'illusione creata dal sentiento religioso. &siste una counione dei santi, parola !uesta che non si liita a coloro che sono oggetto di culto pu$$lico, a si estende a tutti !uelli che sono accetti a Dio per ezzo della Chiesa e anche a coloro che fossero incolpevolente fuori della sua struttura esteriore di societ.. ?ca$i vitali e counicazioni spirituali avvengono tra le anie trapassate in stato di salvezza 4escluse le dannate6 e i viventi che appartengono al popolo di Dio. Le tre Chiese, !uella pellegrinante sulla terra, !uella espiante nel 8urgatorio e !uella trionfante in cielo costituiscono l'unica Chiesa. 8reghiere sca$ievoli, reversi$ilit. di eriti secondo i disegni della 8rovvidenza, diffusione del $ene attraverso la carit.: tale 3 il regie che si chiaa counione dei santi/. Dalla Chiesa pellegrinante s'innalza incessanteente, sull'onda della preghiera, la chiaata. Dall'aldil. giunge la risposta. , nostri cari ci vedono nella luce di Dio in cui sono iersi, o da cui sono irradiati( essi ci sono vicini. & stato scritto: Vi 3 eno lontananza dalla terra al cielo, che da un punto all'altro della terra/. Se siete in cielo datemi un se'no @> Nell'anno =:C; fu ricoverata all'ospedale del Cottolengo la sessantenne israelita ?ara 8escarolo. 1n sacerdote la visit2 pi- volte e fece pregare il servo di Dio 9iuseppe Cottolengo *orto nel =:D5+ affinch< avesse la grazia del $attesio. Di !uesto sacraento egli parlava vagaente all'infera. &lla rispondeva: Adesso no/. Vedendola in pericolo di orte, i feci a parlare schiettaente e apertaente sulla necessit. del $attesio per salvarsi 0 racconta il teste sacerdote Doenico Eosco 0 e da una parola che proferB i parve che fosse disposta a riceverlo, per cui i accinsi ad ainistrarglielo( a ella si alz2 dal capezzale furi$onda, respingendoi con le ani e diostrando nel odo pi- energico la sua volont. contraria. Le feci notare che se io i ero accinto ad ainistrarle il $attesio, fu perch< credevo che fosse disposta a riceverlo, a vedendo che la cosa non era cosB, le dissi che stesse pure tran!uilla che non glielo ainistravo( poich< la religione stessa ci vieta di conferire il $attesio a chi non lo vuol ricevere, e che ai io avrei usato violenza/. Don Eosco si ritir2 a pregare. Dissi con confidenza !ueste precise parole: "8adre Cottolengo, se siete in cielo, coe lo credo feraente, e se il processo canonico che deve iniziare di !ui a !ualche giorno 3 di gloria di Dio, e dovr. !uindi avere $uon esito, datei un segno. ,l segno che vi doando 3 la conversione di !uella israelita( a fate in odo che non sia pi- io che i presenti a lei per persuaderla a farsi $attezzareL". Con io stupore l'infera non solo non orB in !uella notte, a e$$e un piccolo iglioraento.../. L'indoani 4sa$ato6 il edesio sacerdote fu avvisato che la 8escarolo per $en tre volte l'aveva chiaato, che voleva parlargli e che voleva essere $attezzata !uella sera stessa. ,l sacerdote volle che dichiarasse !uesta sua volont. davanti a due testioni. Accondiscese e cosB fu fatto. La doenica successiva, dopo nuova interrogazione alla presenza di tre altri testioni, fu $attezzata, diostrandosi tutta contenta. Ktto giorni dopo, davanti al ra$$ino, dichiarava feraente: ?B, sono io che ho vo0 luto fari cristiana, e nessuno i ha costretta/. Dal 8rocesso per la $eatificazione di 9iuseppe Eenedetto Cottolengo. Se vero c)e sei in $aradiso 1n'airatrice di santa 9ea 9algani depose: Nel =F>C, da circa dieci esi ero sofferente di forte dolore al capo, nel !uale sentivo coe tanti car$oni accesi, in aniera che i se$rava che i $ollisse il cervello( i si $ruci2 anche tutta la $occa, in aniera che non potevo angiare e dovevo contentari soltanto di $evande diacce, e !ualche volta anche di un po' di inestra, a diaccia. ,l dottor Lippi Castruccio i fece !uattordici visite e, dopo aver sperientato olti ezzi per fari guarire, alla fine disse: "Carina ia, se fosse una rapa o una ela potrei spaccarla e vedere !uello che c'3 dentro( a io non so pi- cosa farti( rass<gnati alla volont. di Dio". Allora io, alzando gli occhi al cielo e con le ani giunte, dissi: "9ea, se 3 vero che tu sei in 8aradiso, dai !uesto segno, fai la grazia, guariscii". Detto cosB, i sentii all'istante guarita. Avevo proesso a 9ea che, se avessi ottenuto la grazia della guarigione, l'avrei pu$$licata iediataente in suo onore. @= 8er2 non la pu$$licai su$ito perch< volevo accertari se e l'aveva fatta copleta. Non ho avuto pi- nulla e ho ripreso i iei sonni e le ie a$itudini senza sentire ai pi- il inio dolore di capo. & sB che decorrono sedici anni dalla grazia ricevuta. ,l edico aveva diagnosticato che la ia alattia era una eningite progressiva e tan0 to grave che, ritrovandoi un giorno per la strada, eravigliato nel vederi, disse: "Kh che fai% 'i credevo nella to$a. 9razia speciale". ,l padre 9erano, direttore spirituale di santa 9ea, nei processi di $eatificazione della edesia 4nei !uali 3 contenuta la relazione del iracolo6, fa !uesta precisazione: "Dall'inizio della alattia, dice$re =F>C, ai prii di otto$re dell'anno successivo non pot< ai dorire pi- di un'ora circa il giorno". #uesta 3 la pura verit. 0 attest2 la iracolata nel certificato che rilasci2 al edesio padre 0 e la confero con giuraento, io ,solina ?erafini/. Dai -ro!ei di beatifi!a,ione della erva di Dio Gemma Galgani. -estimonianze a mi'liaia Le risposte che i trapassati hanno dato e d.nno tuttora alle invocazioni dei viventi at0 traverso grazie riconosciute coe straordinarie, sono incalcola$ili. Ci sare$$e da riepire olti volui. 8rendo a caso: Nei processi per la $eatificazione del gesuita Ruperto )aTer 4orto nel =FD@6 si legge: ?i parla di oltissii esaudienti di preghiere dopo la sua orte/. Easti ricordare i dieci !uaderni intitolati: &saudienti di preghiere alla to$a del )aTer ?.U. dal giugno =FDF al giugno =F@>/. Altra testionianza sul edesio: 7ino a oggi siao stati inforati di pi- di 5;>> esaudienti di preghiere( fra i !uali vi sono olte guarigioni che se$ra non si possano spiegare in odo naturale.../. Le narrazioni di grazie insigni che si dicono ottenute per intercessione di santa 'eresa di 9es- Ea$ino occupano le pagine di cin!ue volui. Dopo il trasferiento in Eelgio nel =F;F del corpo dell'apostolo dei le$$rosi, Daiano Veuster 4orto nel =::F6, furono collezionati pi- di seicento favori. & nella sola ?pagna, dal =FDJ pi- di sessantadueila doni divini straordinari sono attri$uiti all'intercessione del edesio( a gi. pria di !uesta data se ne e$$ero tanti, tra cui guarigioni veraente prodigiose attestate da edici. @5