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Indice
Filosofia antica
1. EPICURO
Filosofia medievale
1. ABELARDO
2. S. TOMMASO


Filosofia illuministica
3. HOBBES
4. SPINOZA
5. LEIBNIZ
6. HUME
7. KANT
















Filosofia moderna
8. FICHTE
9. SCHELLING
10. HEGEL
11. SCHOPENAUER
12. COMTE

































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Luned 4 ottobre 1999 I lezione di Storia della Filosofia
Prof. Cingoli



KANT (1724 1804)
Discussione suscitata dal suo capolavoroCRITICA DELLA RAGION PURA (1781)

Dopo Kant ci sar ribellione contro il suo pensiero. Egli importante: uno di quegli
snodi essenziali perch conclude lepoca dellIlluminismo e apre lepoca del
Romanticismo.
Il punto uno dei punti essenziali che per Kant ci sono dei limiti alla conoscenza
delluomo.Luomo che un essere finito e limitato pu avere una conoscenza limitata.
La facolt di questa conoscenza data dallintelletto (VERSTAND).
Luomo quando si applica a campi ben precisi con lanalisi dellintelletto riesce nelle
varie scienze a raggiungere risultati validi per tutti,per luomo non si accontenta della
conoscenza dei campi particolari,aspira ad una conoscenza totale della realt,ad una
conoscenza non solo danalisi,ma di sintesi complessiva. Ora, questa conoscenza totale,
che laspirazione della metafisica, per luomo non possibile.La facolt che aspira a
questa conoscenza totale la RAGIONE (VERNUNFT).
La ragione non altro che lintelletto che vuol volare troppo alto, diventando
presuntuoso, per cos dire, va di l dalle nostre forze, quindi quando luomo vuol
conoscere la TOTALITA non arriva ad una conoscenza valida per tutti ma arriva ad
una pseudo-conoscenza non condivisa da tutti.
Questa conoscenza NON VALIDA la DIALETTICA.
Questo termine ha unaccezione negativa in Kant, mentre nel ribaltamento successivo
sar inteso in termini positivi.
Per Kant DIALETTICA conoscenza illusoria che si ha quando luomo vuol conoscere
la totalit dei fenomeni esterni, cio vuol conoscere il mondo. La pseudo- scienza si
chiama COSMOLOGIA RAZIONALE (diversa dallattuale accezione).
Questi problemi per Kant non sono risolvibili, non si arriva ad un accordo.
DIALETTICA:
Per conoscere la TOTALITA dei problemi esterni (MONDO)
Per conoscere la totalit dei problemi interni (ANIMA)
Per conoscere DIO
Per Kant c il dramma della ragione, perch nella nostra natura di tendere al
TUTTO, alla conoscenza totale, ma non riusciamo a raggiungerla.
Questa una contraddizione perch ci non possiamo soddisfarlo a livello scientifico,
ma risolto, semmai a livello sentimentale, quindi nella scienza che in questo caso

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Illuminista, il suo discorso di accontentarsi dellanalisi dellintelletto senza ricercare
la totalit della ragione.
E proprio su questo rapporto INTELLETTO RAGIONE che ci sar il ribaltamento
dei post kantiani.Essi non si accontentano del particolare, vogliono arrivare alla
totalit. Nel Romanticismo il discorso sar questo: se le scienze che Kant apprezzava
non ci possono dare una conoscenza totale, rinneghiamo le scienze e affidiamoci
allintuizione che entra nella realt e pu farci conoscere la totalit. Si ha una ricerca
della sintesi totale, della ragione totale.
HEGEL terr ferma lesigenza di una ragione totale ma vorr comprendere anche
lintelletto. Vorr la sintesi, LUNITA TRA INTELLETTO E RAGIONE.
Laltro elemento da precisare che quello che si vuole non tanto una conoscenza
totale ma una conoscenza che comprenda lessenza interna.
Secondo Kant noi non conosciamo le cose come sono in se stesse ma come ci appaiono.
Conosciamo i fenomeni (fenomeno: ci che appare). In altre parole lo schema di Kant
di questo tipo:


Oggetti

Oggetto Soggetto



Non arriviamo mai a conoscere loggetto in s, ma possiamo conoscere i fenomeni
legati ad esso.
Questa da un lato una limitazione, dallaltro lato ci che pu garantire una
conoscenza uguale per tutti i soggetti, poich i fenomeni per apparire si modellano in
forme (FORME PURE) che sono uguali per tutti i soggetti (sono le FORME
TRASCENDENTALI). Sposta fortemente nel soggetto la nostra capacit di usare
queste forme: una lo SPAZIO che non una propriet degli oggetti esterni ma
siamo noi ad organizzarlo, spazializzando gli oggetti. Tutti spazializziamo allo stesso
modo (la geometria la scienza dello spazio).
Laltra il TEMPO che, con la successione, permette di avere unaritmetica uguale per
tutti. A livello della sensazione, i dati che arrivano, ricevono una sistemazione
attraverso le forme dello SPAZIO E DEL TEMPO. A livello dellintelletto i dati
vengono ulteriormente organizzati attraverso dei modi di pensare che sono le
CATEGORIE. Tra esse, la pi importante quella di CAUSA EFFETTO.
Quando pensiamo scientificamente lavoriamo per CAUSA EFFETTO comune a tutti
gli esseri umani. Noi connettiamo le cause con gli effetti e facciamo anche previsioni:
Kant fa una RIVOLUZIONE COPERNICANA. La conoscenza uguale per tutti gli uomini
non si basa sulloggetto da conoscere ma su fatto che si hanno delle forme mentali

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uguali per tutti. La cosa pi importante che i fenomeni vengono organizzati in modo
analogo da tutti gli uomini. Questa uneredit di Kant, accettata anche dai non
kantiani. Per un verso questo modello ci assicura una conoscenza uguale per tutti ma
daltro canto non c possibilit di conoscenza in s.
SCHEMA TIPICO POST KANTIANO

OGGETTO SOGGETTO





Nei post kantiani il soggetto va dentro se stesso e dentro di s trova unattivit che
agisce dentro, che pensa dentro: la nostra essenza ed anche lessenza interna della
realt, lANIMA della realt che verr chiamata lASSOLUTO (lIO PURO o lIDEA).
In linea generale c una forza vivente allinterno della realt che agisce e pensa
dentro di noi e che dentro di noi arriva a riconoscere se stessa. Lassoluto vive negli
uomini per conoscere se stesse quindi la nostra conoscenza la sua
AUTOCONOSCENZA.
Questo un modello di tipo IMMANENTISTICO/PANTEISTICO.
QuestAssoluto visto come interno alla realt. ci sono modelli trascendenti in cui uno
Spirito crea una realt rimanendo al di sopra e luomo deve cercare di conoscerlo. Il
modello pi diffuso nel Romanticismo il modello IMMANENISTICO. Noi possiamo
conoscere lessenza della realt perch la stessa che vive dentro di noi.
Questo sar anche il modello di Hegel. Le differenze sono a proposito del rapporto
tra questinfinito e i vari prodotti finiti in cui questattivit si esplica. La differenza
consister nel rapporto tra il FINITO E LINFINITO. Questattivit un Dio messo
allinterno di tutti noi, un DIO LAICIZZATO. E UN INFINITO NEL FINITO.
E EVIDENTE CHE I Romantici vogliono conoscere linfinito che in noi.
Molti Romantici vedono questAssoluto come un GRANDE POETA che crea allinterno
della realt. Coloro che lo comprendono sono pi i poeti che i filosofi, in essi, infatti,
vive maggiormente lattivit di questo Grande Poeta.
Questo un modello ESTETICO.
Un altro modello di tipo ETICO MORALE.
Devono esserci modalit desplicazione dellattivit dallinfinito al finito (Fichte)
oppure il rapporto INFINITO FINITO verr inteso in modo logico razionale.
Una RAZIONALITA con la R maiuscola che arriva a conoscere se stessa, ma la nostra
razionalit la stessa che vive nella realt e che in noi si conosce.
E questo il MODELLO DI HEGEL.



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Luned 29 novembre 1999
Marted 30 novembre 1999
Luned 13 dicembre 1999

Storia della Filosofia
Prof. Cingoli



KANT (1724 1804)

Opere :
1781 Critica della ragion pura
1783 Prolegomeni
1787 Critica della ragion pratica II ed.
Il problema di Kant quello di recuperare la Fisica come scienza.
Per Kant la matematica una scienza necessaria,mentre per la fisica diverso.
Gli interrogativi risultano essere i seguenti:

COM POSSIBILE LA MATEMATICA COME SCIENZA?
COM POSSIBILE LA FISICA COME SCIENZA?
E POSSIBILE LA METAFISICA COME SCIENZA?

Il conoscere spostato sul soggetto e non pi centrato sulloggetto (rivoluzione
copernicana).Non conosciamo la cosa in se ma come essa si presenta al soggetto che
per dotato di forme pure connaturate che rendono i fenomeni uguali per tutti.
FORME PURE O TRASCENDENTALI:
distinzione classica tra sensazione ed intelletto

SENSAZIONE ESTETICA TRASCENDENTALE FORME PURE:
( da aistesis sensazione) SPAZIO /TEMPO
intuizioni pure


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INTELLETTO ANALITICA
FORME PURE:12 categ.
FISICA

LOGICA TRASCENDENTALE
DIALETTICA
RAGIONE IDEE PURE
ANIMA MONDO DIO



La dialettica vista negativamente perch il campo di indagine fuori
dellesperienza.
La dottrina dello SCHEMATISMO TRASCENDENTALE permette di trovare una
relazione tra la sensazione e lintelletto.


Le 12 categorie in realt sono riconducibili allIO PENSO che in funzione
organizzatrice ed unitaria del pensiero che si articola nelle 12 categorie o
specificazioni dellIO penso.
Tutti i dati dellesperienza sono riportati ad un centro e quindi c unesperienza
unitaria.
LIO PENSO vidima ma non crea i dati elemento di passaggio allidealismo



QUAL E LA DIFFERENZA TRA LIO PENSO KANTIANO E
LIO PURO FICTHIANO? (trovare risposta)

Sullanima Kant dice che una cosalizzazione di cui non possiamo sapere niente.
Per quanto riguarda il mondo dice che vi sono delle antinomie che non possono essere
risolte con la nostra Ragione.Kant profondamente religioso ma ritiene che non si
possa dimostrare lesistenza di Dio:
non accetta la prova a priori come Hume.

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Non accetta la prova a posteriori( c ordine ,per questo c Dio) perch sostiene che
nel mondo vi un ordine limitato che,pertanto,non rimanda ad un Essere infinito e
illimitato,tuttal pi si pu parlare di Dio finito.
Questo concetto stato ripreso successivamente nella Storia della Filosofia,in quanto
si concilia con il LIBERO ARBITRIO (Stuart Mill -pragmatismo americano)
Kant non prova che Dio non esiste.



TEORIA DEI GIUDIZI

Ci sono delle forme pure che agiscono su di noi

Analitici il predicato non aggiunge niente rispetto a quanto detto nel soggetto (il
triangolo ha tre lati)
RELAZIONI TRA IDEE - ANALITICI A PRIORI

Sintetici : il predicato aggiunge qualcosa rispetto a ci che nel soggetto (la rosa
rossa)
MATERIA DI FATTO _ SINTETICI A POSTERIORI

La prima relazione non allarga la nostra conoscenza, necessario ma non estensivo
La seconda relazione allarga la conoscenza ma in modo probabile



Per salvare la Fisica Kant si serve dei :
GIUDIZI SINTETICI A PRIORI

Essi allargano la conoscenza e sono necessari perch si basano sulle forme uguali in
tutti gli uomini.



RAGION PRATICA

Pratica vuol dire ragione che si volge allazione che diverr VOLONTA RAZIONALE.
E contrapposta alla ragione teoretica in quanto questultima si volge alla conoscenza.

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Per Kant la morale deve essere dedotta a priori,non deve avere nulla in comune con
lesperienza.
La moralit un dovere assoluto indipendente dallesperienza.
Kant vede una distinzione nelluomo tra ragione e passioni che dalla ragione devono
essere controllate.
C quindi una morale del dovere e dellobbligazione.
Il dovere dato da Kant come un fatto:tutti sentono dentro la voce della ragione. Il
dovere esiste.
Il punto da sottolineare che la morale di Kant formale,cio non si possono indicare
assolutamente dei contenuti,in quanto verrebbe a mancare il requisito
dellautonomia;se vengono prescritti dei contenuti si entra nelleteronomia,nel qual
caso non il soggetto che sceglie dei contenuti ma essi vengono imposti dallesterno.
Principio base della moralit la libert che pu dare una scelta libera e responsabile.
Non esiste nulla di assolutamente buono in tutte le circostanze ma esiste una
VOLONTA? BUONA.
La volont buna coincide con la RAGIONE UNIVERSALE, volont razionale ed
universale.


Da qui limperativo categorico:
AGISCI IN MODO CHE LA TUA AZIONE ABBIA
RAZIONALIT ED UNIVERSALIT

Il che significa agisci in modo che tutti potrebbero agire cos (se tutti agissero
cos ..) che poi il precetto del Vangelo.

Limperativo categorico ha diverse formulazioni:agisci in modo da considerare gli altri
non solo mezzi ma anche fini.
Occorre considerare la dignit umana in tutti,cio quella razionalit presente in tutti
che porta ad una concezione di solidariet.





La volont buona il riconoscimento della volont universale.
A livello della ragion pratica questo sentire la pura ragione come dovere permette di
recuperare a livello morale ci che si detto a livello scientifico.


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POSTULATI DELLA RAGION PRATICA
1. LIBERTA
2. IMMORTALIT DELLANIMA
3. DIO

Perch ci sia azione morale,ci deve essere libert,ci deve essere stata scelta e
responsabilit.

Se c un dovere morale significa che c una possibilit:SE DEVI,PUOI.
C un primato della ragion pratica perch in questa pura consapevolezza del
dovere,luomo si scopre centro libero e responsabile dellattivit.
C anche il concetto REGNO DEI FINI in cui ognuno fine per laltro e quindi un
riconoscersi reciprocamente uguali.
Luomo un centro libero e sar questo il cardine dellIDEALISMO (FICHTE)
Lagire per il dovere, a livello psicanalitico, lintroiezione delle figure materna e
paterna,cosa che corrisponde a necessit sociali,




CRITICA DEL GIUDIZIO (1790)

Conclude il decennio Kantiano.
E volta a porre un ponte tra RAGION PURA E RAGION PRATICA,in quanto nella I
abbiamo un procedere scientifico su causa _effetto e nellaltra c linsistere sulla
libert.
Questopera un ponte tra le altre due.
Kant si occupa di un altro aspetto della mente:
ha visto la ragione e lintelletto nella ragion pura
la volont nella ragion pratica
adesso indaga sul sentimento
A livello sentimentale si hanno i giudizi del bello e dellarmonia della natura
(Romanticismo)
in questo Kant fu influenzato da ROUSSEAU,ma anche da HUME.
Si detto che lobiettivo era quello di superare un certo contrasto tra la ragion pura
e la ragion pratica:
nella ragion pura c maggior determinazione

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nella ragion pratica c maggior libert.
Kant introduce il sentimento che alla base del giudizio sul bello.
Il sentimento una facolt particolare che d giudizio sul bello o sulla finalit

BELLO
SENTIMENTO

FINALITA



Il sentimento d giudizi estetici in senso pi moderno.
NB nella RAGION PURA il concetto di estetica era legato alla sensazione.
I giudizi emessi sono giudizi sentimentali e non conoscitivi e Kant li distingue in questo
modo:

GIUDIZI DETERMINANTI categorie di causa ed effetto
Ragion pura
GIUDIZI RIFLETTENTI senza intervento di categorie ma con
sentimenti percezione dellarmonia
latteggiamento di fronte ad uno spettacolo dea natura pu essere conoscitivo,oppure
esprimere un sentimento senza finalit pratica (giudizio riflettente estetico).
Per giudizio sintende una facolt della nostra mente.In questo caso la facolt di
dare giudizi riflettenti.
Questi giudizi hanno a che fare con la volont che agisce dentro di noi in modo
universale e non egoistico .
Nel campo del sentimento il bello non i piacevole ,ma ci che piace a tutti.
Vi necessit di universalit nel giudizio sentimentale.
Il bello universale senza concetto in quanto si basa su strutture trascendentali.
Alcuni filosofi, viceversa, sostengono che il bello varia secondo il contesto storico ed
in modo soggettivo.
Per Kant il bello universale e necessario.

Estetici finalit soggettiva
Sentimento giudizi riflettenti
Teleologici finalit oggettiva



Comprensione della natura organica


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Superamento del meccanicismo
Per la comprensione della
Vita organica


Ogni organismo ha un suo fine allinterno della vita. A proposito di giudizio estetico c
da fare una distinzione:
c il bello e c il sublime.
Il SUBLIME lo smisurato.
C il sublime di grandezza o sublime matematico (cielo infinito)
C il sublime di potenza (mare contro gli scogli)
Nel sublime luomo si sente smarrito per la sua piccolezza,poi,per,luomo si rende
conto che il sublime c perch lui lo sta vedendo.Il sublime,quindi, sentimento di
grandezza e di piccolezza delluomo.(Pascal nella metafora della canna pensante).nel
sublime kantiano c lo stesso movimento di pensiero.








GIUDIZIO TELEOLOGICO
Nella natura c una finalit oggettiva,un piano che deriva da unintelligenza
superiore(vedi Rousseau nellEmilio larmonia della natura viene da Dio).
Non una dimostrazione dellesistenza di Dio,in quanto noi non possiamo dimostrare
che la natura abbia una finalit.
Tutto ci che possiamo dire che per come noi siamo fatti,noi siamo portati a vedere
come se ci fosse questa finalit,questa organizzazione.
Abbiamo come una scala ordinata che va dalla natura inorganica fino ai gradi superiori
(Kant non conosce ancora levoluzionismo)


uomo


Mondo animale

Mondo mondo vegetale


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Mondo minerale





In ogni gradino abbiamo delle leggi necessarie.
A livello delluomo si conciliano necessit e libert, in quanto egli un essere naturale
che deve obbedire alle leggi naturali ma un essere moralmente libero.Questo un
punto in cui si conciliano le scienze fisiche e la libert.
Con questesposizione concilia le due critiche recedenti.
La Critica del giudizio un avvio al Romanticismo, mentre la Ragion Pura il culmine
dellIlluminismo
Fichte e Schelling riprenderanno questi temi kantiani.



























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5 ottobre 1999



CONTRAPPOSIZIONE TRA I ROMANTICI ED HEGEL
RISPETTO ALLA CONCEZIONE DELLASSOLUTO


Per Romantici non da intendere il Romanticismo in genere ad una scuola che fa capo
ai fratelli Schlegel: Federico il pi geniale, Augusto il pi sistematico e didattico,
precettore dei figli di madame De Stael, colei che diffuse le idee romantiche nel
mondo latino.
Per Federico Schlegel lAssoluto da intendersi come un GRANDE POETA che opera
nella realt.In una visione di questo tipo, chi pu meglio intendere lAssoluto, quelli in
cui lAssoluto riconosce se stesso sono i poeti.
S. insiste sulla creativit dellAssoluto, nella sua alogicit ed imprevedibilit.A questo
proposito mette in evidenza il concetto dironia, che ripreso da Socrate ma ha una
su diversa particolarit.
Lironia consiste nel rivolgersi a qualcosa per poi abbandonarla e rivolgersi a qualcosa
daltro.
La posizione di Hegel opposta: egli insiste molto sulla razionalit e quindi sul fatto
che si possa esporre in modo rigoroso il processo dellAssoluto.
Hegel sostiene che la realt rigorosa, ha le sue strutture, non cos mutevole ed
ci che vive anche dentro di noi. Lidea simbolo della sua filosofia :
CI CHE REALE RAZIONALE
CI CHE RAZIONALE REALE
Il cuore della realt razionale.Questo viene chiamato da Hegel IDEA.
Per IDEA sintende un Assoluto vivente razionale che si esplica dappertutto.
Qui c chiaramente un riferimento a Platone, per per Hegel una struttura interna
della realt, una compenetrazione, per Platone, invece, pu essere staccata dalla
realt. Nel caso di Hegel il suo pensiero si esplica man mano.

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Si pu fare un paragone con la nostra mente che ha dei concetti: allo stesso tempo
ununit che il pensiero che passa da un concetto allaltro.
Se il pensiero ben strutturato,i concetti sono ben strutturati anchessi. Il pensiero
ben strutturato un sistema che passa dallunit al particolare secondo il principio
della TOTALIT ORGANICA.Non deve,infatti,esserci ununit indistinta,troppo
rigida che non si relaziona.
TOTALITA ORGANICA passare fluidamente dal totale al particolare.
Di fronte ad un brano da tradurre,noi abbiamo la percezione di ununit indistinta,poi
cerchiamo le singole parole sul vocabolario e capiamo il significato delle singole parole
( il momento della divisione).
Il punto darrivo quello di connettere nellunit quelle singole parole. Abbiamo lunit
concreta o la totalit organica e troviamo che ogni parola trova il suo significato
nellunit di cui fa parte e lunit trova significato nel particolare.
Ogni elemento particolare ha una sua funzione nel contesto complessivo,lunit diventa
concreta se c divisione.
Questo processo va applicato allIDEA che lessenza della realt. Questa struttura
razionale essa stessa una TOTALITA ORGANICA che si articola in sub-strutture,e
come nel nostro pensiero ci sono dei concetti,cos questa gran mente si articola nei
concetti che sono anche le essenze delle varie realt. Questo un punto molto
importante del concetto di ESSENZA.
Pensiamo a Dio che nella sua mente ha i concetti delle cose. Guardando a questi
concetti crea le varie cose reali. I concetti di Dio sono i modelli comuni di quella data
specie. Allo stesso modo se pensiamo la mente di Dio dentro e non fuori della realt.
La mente di Dio contiene lessenza delle diverse specie. Se noi prendiamo un seme di
quercia,esso si sviluppa e si articola secondo una forma ben precisa: come se la
forma che deve raggiungere la guidasse dallinterno. Quella forma il concetto della
quercia.
Questa grande struttura razionale ha i suoi infiniti concetti;ciascuno dei quali il
principio di una realt.
Ciascuno di questi Concetti Essenza forma un ORGANISMO RAZIONALE.
Quello che conta lidea di ORGANISMO e di VITA, particolarmente importanti in
questo momento storico, l800.
Il modello precedente il meccanicismo, cio la meccanica razionale, con la
concezione delle masse (massa velocit).Il modello meccanicistico, allinizio dell800
comincia ad essere sostituito da un modello organicistico.Lattenzione al vivente, in
quanto la meccanica non in grado di spiegarsi la vita.
Si tratta di avere dei nuovi strumenti logici.
Per Hegel possibile comprendere la vita e lo sviluppo dellAssoluto.E possibile
comprendere la vita attraverso una logica del vivente che la DIALETTICA, non pi
intesa in senso negativo ma il ritmo DELLASSOLUTO nella realt e nella nostra

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mente, la LOGICA, attraverso cui lASSOLUTO pu conoscere il suo stesso ritmo. La
logica metodo di conoscenza, ma anche come ritmo della realt.
I momenti della DIALETTICA sono:

TESI ANTITESI SINTESI

Ma un metodo schematico, perci Hegel adopera altri termini per indicare il
processo dialettico, del quale, quello che conta il punto darrivo.
Posiamo aver, dapprima dei singoli momenti separati, irrigiditi: il momento della
distinzione dellintelletto che il momento
1. ASTRATTO INTELLETTUALE
2. Poi interviene lattivit unitaria che mette in relazione questi cncetti, li nega nella
loro fissit, li scompiglia e si ha il momento NEGATIVO RAZIONALE
3. Il momento POSITIVO RAZIONALE O SPECULATIVO quello dellunit di
unit e distinzione.


CONSEGUENZE DELLA CONCEZIONE HEGELIANA:
I conseguenza: c un grande ottimismo conoscitivo in Hegel. Se la realt ha un
interno simile alla stessa ragione che vive dentro di noi, la realt conoscibile: noi
possiamo conoscere.
Quando conosciamo lessenza, lAssoluto giunge al suo compimento.
A tal riguardo Hegel ricorda il mito della citt egiziana di Salis (gi ripreso da Novalis,
col quale per altri versi, polemizza):
abbiamo la dea velata che nessuno osa conoscere ed un simbolo della cosa in s kan-
tiana.Poi arriva un discepolo pi ardito di altri e osa scoprire il volto della dea e
allinterno vede se stesso. Il mistero nella trasparenza, allinterno vi la stessa
ragione che la nostra.
II conseguenza: le strutture del nostro processo mentale sono anche le strutture
della nostra realt. Questo si esprime dicendo che la LOGICA coincide con
lONTOLOGIA che la scienza della struttura della realt.
Il reale quantit, misura, razionalit. Allora assume un novo significato rispetto a
kant la parola categoria. In Kant,infatti,si parla di forme mentali comuni a tutti gli
uomini:
MENTALI SPAZIO E TEMPO
PENSIERO CATEGORIE (CAUSA EFFETTO)
Le categorie sono forme mentali comuni a tutti i soggetti.
Nel caso di Hegel,visto che la nostra razionalit anche reale,interna alla realt,le
categorie non sono semplicemente nostre forme ma anche strutture della realt, la
stessa cosa che dire strutture della realt.

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Unaltra differenza rispetto a Kant che in questultimo le categorie sono elencate
una accanto allaltra,cio abbiamo un momento troppo intellettuale a causa
delleccessiva distinzione. In Hegel si tratta di vedere la realt vivente che si
autoarticola,cio il processo attraverso cui questunit indistinta si plasma e forma
questa grande struttura.
DOBBIAMO VEDERE IL SISTEMA COME UNITA VIVENTE.
Qual larticolarsi del sistema?
Il sistema hegeliano comprende tre momenti:
1. Logica
2. Filosofia della natura
3. Filosofia dello Spirito
Linsieme del sistema presente nella Enciclopedia delle scienze filosofiche in
compendio .
Vediamo perch il sistema hegeliano si struttura in questo modo:
la LOGICA scienza dellIDEA IN SE E PER SE
La filosofia della natura scienza dellIDEA nel suo alienarsi da s.
LA FILOSOFIA DELLO Spirito (delle societ umane) scienza dellidea che dal suo
essere altro torna a s,si autoriconosce e forma un circolo.
PERCHEQUESTA DISTINZIONE?
LAssoluto, lIDEA deve conoscere s nelaltro da s. Significa che allinizio la
razionalit che il soggetto si trova davanti laltro da s ma il compito riconoscere
la propria razionalit nellaltro da s 8alzare il velo dal volto della dea).
Per far questo occorre che vi sia un altro da s che la natura e che questo altro da
s non sia assolutamente altro ma sia tale che andandoci dentro possa avvenire il
riconoscimento. Luomo con la ragione va dentro la realt, scopre che formata di
strutture razionali e che scopre che la razionalit nellaltro da s la sua stessa
razionalit.
A livello della Filosofia dello Spirito si compie il circolo e lIDEA riconosce se stessa.
LIDEA ha unautoconoscenza.













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11 ottobre 1999


HEGEL (1770 1831)

1807 PERIODO DELLA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO
1812 /13 (JENA) SCIENZA DELLA LOGICA
1817 ENCICLOPEDIA


LA SCIENZA DELLA LOGICA COMPRENDE:
LOGICA DELLESSERE
LOGICA DELLESSENZA
LOGICA DEL CONCETTO


Questopera verr chiamata la Grande Logica. Hegel si rende conto che, almeno
allinizio non pu dare in mano al pubblico opere di grandi dimensioni.
Nel 1815 viene chiamato alluniversit di Heidelberg. Presenta la sua opera in
compendio dove sono presenti:
logica

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filosofia della natura
filosofia dello Spirito
nellultima parte della sua vita 1818- 1831 sar chiamato allUniversit di Berlino che
diventava sempre pi importante rispetto a Jena.



LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO comprende:

SOGGETTO
OGGETTO

FILOSOFIA
ASSOLUTO ARTE

RELIGIONE





Nella Prefazione c la frase

CI0 CHE E REALE E RAZIONALE
CIO CHE E RAZIONALE E REALE



IL CHE STA A SIGNIFICARE CHE IL MONDO HA UNA STRUTURA RAZIONALE
ED ESSA NON ESISTE SENZA IL MONDO.



RAPPORTO FINITO INFINITO

Esiste una sola realt, essa ha una struttura razionale indipendente dal tempo e
contemporaneamente struttura razionale della realt, che si concretizza nella realt
che a sua volta costituita da individui finiti, soggetti al tempo, ma la struttura
razionale resta.

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La struttura razionale che permane struttura di questa realt molteplice, anche
perch se cos non fosse, non potrebbe riconoscersi come essenza della realt.
La filosofia del Diritto studia la societ civile, attraverso cui Hegel mette in evidenza
un tipo di razionalit che si concretizza nella struttura concreta, che ha una propria
razionalit che perdura nel tempo, pur cambiando di forma. La parte che pi gli
interessa quella riguardante lo Spirito Oggettivo o Spirito assoluto.
Hegel un po il fondatore della Storia della Filosofia: le varie filosofie sono il modo
in cui lAssoluto viene a Conoscere se stesso in maniera sempre pi esaustiva. Al
culmine di questi tentativi si colloca il sistema hegeliano. Egli riteneva che il suo
sistema fosse il compimento, avendo portato lAssoluto a conoscere se stesso e non
poteva esserci altra filosofia dopo di lui.
Il principio era che la verit esisteva e doveva semplicemente diffondersi.
Hegel non d una spiegazione diretta del suo sistema ma una spiegazione indiretta.
Egli vede questo libro come una specie di strumento di educazione delluomo comune,
facendo vedere che questa concezione del senso comune spinge ad avere una
concezione pi approfondita della realt.
Hegel passa in rassegna le diverse possibilit delluomo di interpretare la realt e i
grandi diversi tipi di filosofia: ad es. lo scetticismo un atteggiamento ricorrente, il
materialismo, pur nelle diverse accezioni si ripresenta.
La FENOMNOLOGIA esamina gli atteggiamenti fondamentali che si possono avere nei
confronti della realt (gli ismi).Avviene che lindividuo ripercorre la strada che ha
fatto lumanit nel senso che ognuna di queste posizioni fondamentali rivela una sua
insufficienza, per cui come una scala: ogni posizione ne porta ad unaltra successiva
fino ad arrivare al sistema assoluto che la sua filosofia.La sua posizione
dimostrata dalle precedenti: una specie di romanzo di educazione.
Non si deve avere una visione schematica, cio non ritenere falso un atteggiamento
superato, quello che pi importante riconoscere il vero, indagando il processo che
porta al vero.
In un percorso di c una verit, cio ci sono tutti i momenti necessari per
uneducazione formativa.
La verit si conquista attraverso lo sviluppo di cui la verit il risultato.
importante anche il concetto di superamento:

AUFHEBEN AUFHEBUNG

Il superamento mantiene dentro di s lesperienza precedente. una valenza specifica
del discorso di Hegel.
Se si pensa allo sviluppo dellumanit, noi siamo ci che siamo diventati nella storia.
Uno dei motivi fondamentali che bisogna formare il proprio pensiero con la storia
del pensiero stesso.

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La critica che rivolger Feuerbach ad Hegel che questultimo sin dallinizio, nel
criticare la coscienza comune, la concezione naturalistica, adotta delle tecniche, dei
presupposti non dimostrati.Questo non toglie la grandezza dellimpresa, nel voler
vedere i vari aspetti della realt.
Qual la posizione della prefazione?
Essa stata scritta per ultima, cio la fenomenologia uscita nel1807, mentre la
prefazione stata scritta nel 1807 ed la sintesi del lavoro che spetta alla filosofia
e nello stesso tempo ponte tra la FENOMENOLOGIA e la LOGICA.
Essa anticipa il metodo che user nellesposizione della SCIENZA.Quando Hegel parla
di Scienza, intende il suo sistema filosofico, scienza, quindi, non coincide con le
scienze empiriche applicate ad un campo particolare.La filosofia la scienza che
comprende tutto.
Il ruolo che ha questo libro molto importante.Nella prefazione viene affermato che
non dovrebbero esserci prefazioni, perch uno pu esporre soltanto delle asserzioni
generali che per in realt si capiscono in base allo sviluppo concreto che ha portato
ad esse. Bisognerebbe partire direttamente con lesposizione, dopodich, per, fa 70
pagine di prefazione.
Lesigenza quella di confrontarsi con il panorama generale.
In realt il paragonarsi con le altre posizioni dovrebbe venir fuori con la cosa stessa.
Hegel nella Prefazione polemizza con Schelling ed i Romantici.
Le sue posizioni, a tal proposito sono contraddittorie.
23 /11 / 1999


EPICURO


Nel 305 (soglie del IV sec. A. C.) fonda la sua scuola in Atene. I suoi seguaci furono
detti Quelli del giardino, erano ammessi uomini, donne, schiavi e liberi.
Epicuro nel tempo ha avuto cattiva fama e a tal riguardo Hegel sostiene che ci deve
essere qualcosa di interessante.
Egli viene definito come colui che cerca i piaceri pi triviali, in realt esattamente il
contrario.
Problema fondamentale la felicit che viene posta in un piacere al negativo, come
tranquillit dellanimo.


Tranquillit dellanimo o ATARASSIA senza frastuono

La felicit cos intesa legata alla stretta sfera personale dellindividuo.

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Egli, pur dando importanza alla solidariet e allamicizia, ha perplessit riguardo a
progetti di politica attiva e di trasformazione del mondo, in quanto apportatore di
turbamento.
Dal 322 circa inizia la CIVILTA ELLENISTICA con la crisi della forma politica della
polis e la formazione dei regni ellenistici.
Nella polis cera collegamento tra il cittadino e la comunit, poi questo venne a
mancare: da un lato cera il monarca e dallaltra lindividuo con i suoi interessi privati



ATOMISMO
Il problema fondamentale in una siffatta organizzazione politica la felicit.
Nelle filosofie ellenistiche troviamo elementi di attualit, in quanto avevano come
obiettivo la felicit del singolo.
La filosofia di Epicuro ci nota attraverso il X libro sulla vita dei filosofi di Diogene
Laerzio che riporta i suoi scritti pi importanti.
Il pensiero di Epicuro diviso in tre parti:


CANONICA criterio per la conoscenza e per lazione

Sentimenti
FISICA generale

fenomeni celesti



ETICA lettera sulla felicit
Massime capitali

Le immagini mentali formano ipotesi che andranno confermate con lazione, la verifica.
I criteri immediati per le elezioni e le avversioni sono i sentimenti che provocano
piacere e dolore, anche se il ragionamento pu influire sul comportamento.
In genere luomo vuol evitare ci che provoca dolore.

FISICA
La dottrina di Epicuro una ripresa dellatomismo democriteo (atomi e vuoto).
Epicuro non accetta il determinismo di Democrito, in quanto negatore della libert.
Epicuro introduce il concetto di movimento imprevedibile: IL CLINAMEN che rompe

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lassoluta necessit ed introduce i concetti di libert e di causalit, definito da
Althusser materialismo aleatorio con elementi di causalit.
Anche lanima fatta di atomi, cos come il nostro corpo che costituito di atomi pi
pesanti rispetto a quelli dellanima. Il corpo e lanima sono mortali.
Le sensazioni sono possibili perch ci sono gli atomi dellanima che fanno da tramite
con gli atomi del corpo.
Per i FENOMENI CELESTI (meteore) egli introduce il sistema delle diverse
spiegazioni, sostenendo che i fenomeni sono interpretati in molti modi, facendoli
entrare nellesperienza quotidiana per renderli pi familiari, allontanando la
spiegazione mitica.
Per quanto riguarda gli dei ci sono due dottrine:
dottrina prudente: gli dei esistono, abitano gli intermondi, ma sono indipendenti dagli
uomini.
Dottrina segreta: Epicuro non crede agli dei (lettura dal Dal Pra vol.I ) Dio o pu
togliere i mali e non pu.

Per quanto riguarda L ETICA il fine quello di raggiungere lATARASSIA.
Diogene Laerzio distingue Epicuro dalla scuola Cirenaica (Libia).
I Cirenaici (Aristippo) mettevano in primo piano il controllo del piacere (posseggo ma
non sono posseduto)
Epicuro persegue un piacere calmo non dinamico come i Cirenaici.



CINETICO (CIRENAICI)



PIACERE




CATASTEMATICO (EPICURO)

Il piacere catastematico si basa sul QUADRIFARMACO (quattro massime
fondamentali estrapolate dalle quaranta massime capitali.



1. Togliere la paura degli dei

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2. Togliere la paura della morte non c sensazione
3. Togliere la paura del dolore si pu controllare
4. Dottrina dei piaceri (desideri) naturali e necessari
naturali
dovuti a vane opinioni
Devono essere soddisfatti i desideri naturali e necessari (pena la morte) che per si
soddisfano con poco.
I desideri naturali vanno soddisfatti se non ci sono particolari problemi.

Gli altri desideri vanno evitati se vuoi far felice qualcuno non dargli ricchezze ma
toglili desideri inutili



Per quanto riguarda lamore egli ne diffida perch portatore di desideri, egli
preferisce lamicizia.

La felicit di Epicuro una felicit tranquilla.








9 novembre 1999


SAN TOMMASO (XIII sec.)

San Tommaso non accetta le prove ontologiche di S Anselmo.
Lopera principale la OMNIA SUMMA GENTILES che si rivolge anche ai pagani.

ASPETTI PIU IMPORTANTI
capacit mediatrici
equilibrio il tomismo si e imposto come dottrina ufficiale della chiesa nel 1634
rigore



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Il suo obiettivo quello di conciliare la filosofia greca (Aristotele ) con la fede
cristiana dunque si pone il problema del rapporto:

FEDE RAGIONE

La soluzione tomistica a questa problematica parte dalla considerazione che:
esiste il campo della fede che si occupa di cose superiori ed ha molta importanza, poi
esiste il campo della scienza naturale che si occupa delle cose che sono accessibili con
lesperienza.
Le scienze naturali si riferiscono a l campo proprio della regione naturale.
Quindi vi una rivendicazione di autonomia di un campo rispetto allaltro.Poi c un
punto in cui fede e ragione sincontrano cos possibile dimostrare con la ragione
alcuni fondamenti della fede, cio alcuni punti fondamentali.

C unintersezione tra campo della fede e campo della ragione; in questa zona
dincontro la ragione pu dimostrare i fondamenti della fede.
Tommaso, a tal proposito, ritiene che si possano dimostrare alcune cose e non altre.
Anche la scienza importante e pu essere sviluppata indipendentemente dalla fede.
Tommaso distingue tra una politica naturale che serve a mantenere un certo equilibrio
tra gli uomini e un momento legato alla spiritualit che compito della chiesa.
Il regno mondano prerequisito per il regno divino, ma la politica mondana ha un
margine di autonomia rispetto alla Chiesa.
In Tommaso centrale il rapporto fede ragione.
Egli espone cinque vie per dimostrare lesistenza di Dio.
Sono vie che partono dallesperienza e quindi sono a posteriori:
1. E MOTU - ci che mosso deve ricevere un impulso
2. E CAUSA - si deve arrivare ad una causa prima
3. E CONTINGENTIA MUNDI si tratta di capire la parola contingentia (che pu
esistere o anche non esistere). La sua esistenza, quindi, non necessaria. Ci che
vediamo contingente. Per essere deve ricevere la sua esistenza da qualcosa che
sia necessario, che, cio, non possa non esistere.
4. E GRADU - vediamo che in ogni cosa ci sono dei gradi, allora per quanto riguarda le
varie perfezioni ci deve essere qualcuno che abbia il sommo grado e Dio ha il grado
di massima perfezione
5. EX FINE - anche alcuni esseri incoscienti appaiono agire secondo un fine (seme-
pianta) o secondo un ordine. Questaspetto legato allordinatore che DIO.



Ci pi vicino al principio primo greco che non al Dio cristiano.
Tommaso ritiene di poter dimostrare il concetto di creazione.

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Egli distingue:
ESSENZA
ESISTENZA
Lesistenza si aggiunge allessenza

Dio lessenza che ha in s lesistenza. Il dare esistenza a qualcosa per lappunto il
creare.
Per i religiosi il mondo stato creato e quindi c un inizio. Dio quello che d
esistenza e quindi c un inizio.
Dio quello che d esistenza e ci pu avere un carattere di eternit.
Il mondo stato creato e lo si pu dimostrare, quando ci avvenuto materia di
rivelazione.

Lultima dimostrazione riguarda limmortalit dellanima: vi assoluta diversit di
natura tra il corpo e lanima e quindi c la possibilit che lanima sia eterna.
Tommaso ha adottato alcuni principi aristotelici.












17 novembre 1999


ABELARDO


SEC XI ANSELMO (1033 1105)

DAL SEC. XI ALLA 1 META DEL XII

Roscellino Guglielmo di Champeaux


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Abelardo ed Eloisa Bernardo di Chiaravalle

Continua lo spostamento dai monasteri alle citt presso le scuole delle cattedrali.
(Anselmo fu il precursore del connubio fede ragione).
Abelardo una persona che vuol rendersi conto con il pensiero. In questo periodo
storico (XII sec.) arrivano nuovi testi di Aristotele, LA LOGICA NOVA con la tecnica
del ragionamento.
Abelardo ne trae profitto. Egli ha un temperamento ardente, ascolta ma polemizza
con i maestri del suo tempo.Pone fiducia e potenza nel ragionare e perci viene
sottoposto a forti critiche. Si svolgevano a quel tempo delle sfide tra maestri
secondo regole ben precise. Abelardo vince diverse sfide, conquistandosi il nome di
Principe dei dialettici e ci gli causa invidia e odio..
E anche contestatore e trasgressivo: esemplare la sua vicenda damore con Eloisa.
Da questo episodio emerge, tra i due, la figura di Eloisa, che risulta essere una donna
cosciente e determinata: ella non si pente di ci che stato e vuole mantenere i suoi
sentimenti per Abelardo, anche se su di un altro piano.
(Si legga lepistolario tra Abelardo ed Eloisa)

IL PENSIERO DI ABELARDO

DISPUTA SUGLI UNIVERSALI
Abelardo aveva ascoltato due maestri: Roscellino (nominalista ) e Guglielmo ( realista).


NOTA
REALISTA colui che d primariet agli universali
NOMINALISTA colui che riconosce la vera realt negli individui, i nomi sono
FLATUS VOCIS vibrazione della voce.


1. Abelardo non accetta la realt primaria degli universali, n sostiene il nominalismo,
che portava dei problemi per quanto riguarda il concetto di trinit (TRE divinit
distinte).
Altro problema erano i nomi ed il loro significato, perch non sindividua il passaggio
da VOX (pura emissione di suono) e SERMO (parola significante).
Abelardo introduce una via intermedia:

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La vera realt sono gli individui, per essi hanno degli aspetti comuni e la nostra mente
capace di astrarre dai veri individui che vede questi aspetti comuni e di farsene
delle immagini mentali, dei CONCETTI.
Il nome comune designa questi concetti mentali. Il nostro pensiero forma delle
immagini, dei concetti. Le parole hanno significato perch si riferiscono a questi
concetti e quindi la semplice VOX diventa SERMO.
2. Rapporto RAGIONE - FEDE: a tal proposito egli sostiene che il ragionamento
debba rientrare nella fede e per questo venne condannato da Bernardo di
Chiaravalle.

Questa una tipica problematica medievale, non solo in ambito cristiano ma anche nel
mondo arabo che era tollerante, anche rispetto ai Cristiani, per vi erano degli
integralismi.
Nel regno arabo di Spagna erano accettati Ebrei e Cristiani. Il problema investiva la
posizione dei filosofi arabi rispetto alla Chiesa.E il caso di Averro che teorizza una
verit per i semplici ed una verit per i filosofi
3. CAMPO MORALE: Abelardo innovativo anche per la sua personale esperienza.
Opera una distinzione tra inclinazione naturale e consenso a proposito del peccato.
Egli dice che vi sono inclinazioni naturali che di per s non sono peccato, ma
peccato il consenso che viene dato a queste inclinazioni. E colpevole, in determinati
casi, solo se viene dato il consenso. Per i tempi innovativo.









22 novembre 1999


HOBBES

CONCETTO DI RAGIONE per Hobbes:
gli animali sono dotati di res cogitans (per Cartesio no) perch sono in grado di fare
previsioni a breve termine e sono in grado di prendere una direzione in base
allesperienza.

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Luomo i grado di fare grandi previsioni grazie al ruolo del LINGUAGGIO (segni
arbitrari e convenzionali).
Riguardo al triangolo, ad esempio, ci si intesi sul suo significato, quindi, qualcosa in
cui si condensa lesperienza.
Qual lattivit che luomo opera per ragionare?
Quando si ragiona si verifica laccordo o il disaccordo tra due cose.
AFFERMAZIONI - DIMOSTRAZIONI - SILLOGISMO
La forma pi generale di ragionamento il sillogismo ipotetico: SE. ALLORA.
Tutto ci si fa per la conoscenza, cio quando vogliamo individuare la causa di un
effetto.
SE QUALCOSA E UOMO, E ANCHE ANIMALE
SE QUALCOSA E ANIMALE E ANCHE CORPO
Questa catena sillogistica ci permette di apprendere. Lobiettivo sempre quello di
individuare le cause.
Il limite ha a che fare con lindividuazione della cusa, quando ho delle cause supposte,
ad esempio gli Angeli, Dio, . Luomo pu conoscere le cose che egli produce: i corpi.
Dalla RAGIONE si arriva al MATERIALISMO.
Hobbes attribuisce a Dio lestensione.
Come si forma la conoscenza? Attraverso i sensi.
Il principio dogni conoscenza il movimento.
La verit delle figure ha causa nel movimento.
Il movimento anche interiore e legato al sentire. Scopo della filosofia indagare le
forme comuni a tutti i corpi, primo fra tutti il movimento.
MOVIMENTO - SPAZIO - TEMPO - CORPO
Sono principi della filosofia prima.
Poi c la filosofia naturale con metodo geometrico: studio delle forme reali del
movimento.
E canonica questa ripetizione tra i pensatori.
Vi sono poi i casi particolari: il sentire, che la combinazione del mio movimento
rispetto al movimento delle cose che studiato dalla fisica.
Per Hobbes esistono i corpi naturali ed artificiali.
Gli artificiali sono le societ (non gli oggetti materiali).
Il suo intento era quello di costruire una scienza politica MORE GEOMETRICO.
Il primo problema quello di capire come sono gli uomini.
Il punto di vista di Hobbes scardina il pensiero aristotelico (uomo animale politico).
Secondo Hobbes non c predisposizione alla vita comune, la comunit determinata
dallopportunismo.
Nelluomo non vi moralit per natura: non c riconoscimento spontaneo del bene e
del male.
Luomo guidato dallistinto a perseguire il suo bene e fuggire ci che male per lui.

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Questo Bene, poi, tende a voler godere dei beni a svantaggio del bene altrui: la
guerra di tutti contro tutti che per mette a repentaglio la vita stessa
delluomo.Quindi dalla ragione naturale (positivit del piacere) si struttura lidea di una
tregua tramite la costituzione di uno STATO che si basa sulla rinuncia per acquisire
tranquillit.Questo diritto si aliena ad un Sovrano.
Rimaniamo nel precetto del Cristianesimo (non fare ad altri..)
Hobbes viene accusato di anticlericalismo ma la societ da lui ipotizzata si basa sui
principi cristiani.
Il Lievatano il sovrano assoluto cui il cittadino deve assoluta obbedienza, perch egli
garantisce lo stato di pace.Egli non soggetto alle leggi.Lo Stato non divisibile
rispetto ai poteri (rischio di anarchia).Il patto di Costituzione non revocabile.
Hobbes individua diverse forme di governo.
Il Lieviatano ha caratteristiche inquietanti. Egli non pu chiedere ai sudditi qualcosa
che metta a repentaglio la loro vita.
N.B. Hobbes non traccia una probabile ipotesi della preistoria delluomo, egli indaga la
natura umana, partendo dagli studi antropologici del suo tempo.
La sua un'ipotesi a carattere geometrico.


















18 ottobre 1999


DAVID HUME


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I TIPI DI CONOSCENZA RELAZIONI TRA IDEE

RELAZIONI TRA IMPRESSIONI
(materia di fatto)


RELAZIONI TRA IDEE
In questo tipo di conoscenza rientra la conoscenza di tipo matematico e di tipo
geometrico. Questo tipo di conoscenza si basa sul fatto che allinizio si fa riferimento
allesperienza.
Es: vedo cose triangolari e mi faccio lidea del triangolo.
Successivamente si passa ad un modo puramente mentale. Lanalizzare una figura
geometrica unoperazione mentale, il fatto di disegnare una figura daiuto ma non
necessario..
Dove si tratta di lavorare su idee la nostra conoscenza pu essere di tipo mentale
oppure a priori come in Kant, in secondo luogo una conoscenza di tipo necessario,
cio qualcosa di cui non si riesce a pensare il contrario, oppure ci il cui contrario
implica contraddizione; siccome la mia idea di triangolo quella che , la
dimostrazione dei teoremi necessaria, cio il triangolo ha tre lati e non riesco a
pensare niente di diverso.
RELAZIONI TRA IMPRESSIONI
Qui ci si deve rifare allesperienza quotidiana ma anche alla fisica. Hume trova una
differenza sottile ma importante tra matematica e fisica. Il legame tra le impressioni
non dipende da noi, ma anche da come esse ci arrivano e cio in modo regolare secondo
una certa uniformit, per niente ci garantisce che questa uniformit continui.
Allora il nesso tra le impressioni si basa su questa regolarit che importante ma non
garantita.
Es: le previsioni riguardo ad un dato fenomeno che non pu essere accertato
matematicamente.
Entra il concetto di probabilit. Il contrario di un fatto possibile, non implica
contraddizione come nel caso del triangolo.
La conoscenza matematica mentale e necessaria: A PRIORI.
La conoscenza delle previsioni dei fatti E PROBABILE e va controllata con
lesperienza, NON E A PRIORI.
Sono conoscenze molto diverse.
Il collegamento tra i fatti di tipo probabile.
Sulla conoscenza dei fatti tutto si basa sullabitudine che il corso della natura
uniforme, ma luniformit non pu essere garantita dallesperienza, perci la
conoscenza dei fatti non garantita.


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La fisica si basa su delle connessioni di causa - effetto regolari che ci possono
permettere di scoprire delle leggi che hanno queste formule:
SE A ALLORA B tutte le volte che A . Allora B
In realt normalmente va cos .
Se vi sono delle condizioni A (uno) A (due) . Allora si hanno certi effetti B (uno) B (due)
Queste regolarit vengono usate in due modi: se mi trovo davanti agli effetti, se
conosco queste regolarit, posso risalire alle cause.
Hume vuole sottolineare che queste leggi hanno un carattere sperimentale provabile.
Due fatti legati da causalit provano che due fatti sono contigui nel tempo e c tra
loro una connessione regolare che in fondo il concetto di prevedibilit,
circostanziata nel tempo (finora..).
Il legame causa effetto non ha necessit rigorosa che dovuta, invece, ad abitudine.
Hume moderno.
Questo discorso stato criticato da Kant, perch questultimo intendeva investire la
fisica di necessit.
Successivamente il punto di vista kantiano che vuole recuperare necessit stato
seguito, ma stato pi seguito il modello di Hume.
La nostra esperienza conferma certi modelli fino ad un certo punto, poi possono anche
cambiare.
Laltro elemento che le previsioni le possiamo fare dopo le esperienze ripetute, cio
dopo aver accertato una certa regolarit.
Esempio celebre: immaginiamo Adamo nel pieno possesso delle sue facolt
mentali,vede una palla A che si muove verso una palla B: se Adamo vede ci per la
prima volta non sa che cosa accadr. Solo dopo aver visto varie volte cosa succede pu
fare delle previsioni.
Tutto ci che ci vuol portare fuori dallesperienza,tipo lesistenza di Dio,non si pu
conoscere n con un processo mentale,n con lesperienza.
Es: se entriamo in una biblioteca e prendiamo un libro di scolastica e se verifichiamo
che non contiene ragionamenti ,n cose sperimentabile, da eliminare.
Hume condanna tutto ci che metafisico.

MORALE
Egli mantiene un atteggiamento critico:
1. Il nostro ragionamento in grado di influenzare il nostro comportamento in modo
limitato. La ragione schiava delle passioni,non riesce a controllarle. In realt
prima si opera e poi si danno spiegazioni razionali.Hume rileva un abisso tra
RAGIONE / SCIENZA E COMPRTAMENTO ISTINTIVO RAZIONALE.Petrarca
diceva : ci vedo il meglio e al peggior mi appiglio.
2. La morale pi sentita che giudicata. Il sentimento che guida quello della
simpatia antipatia. Noi notiamo nella pratica che alcuni comportamenti sono

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approvati ed altri sono disapprovati. Noi ci basiamo molto sullistinto.La pratica
della vita di grandissimo rilievo.

CRITICA DI HUME ALLE PROVE SULLESISTENZA DI DIO

Hume distingue due tipi di conoscenza:
1. Relazioni tra idee (necessaria)
2. Relazioni tra fatti (non necessaria)

Il secondo tipo di conoscenza, circa i nessi tra i fatti, non necessario, non pu
essere mentale soltanto, ma sperimentata.
La materia di fatto importante poich guida la nostra vita e la fisica.
Di un fatto sempre possibile pensare il contrario, non c necessit. Non se ne pu
dare una dimostrazione mentale ma sempre sperimentale.
Comemerge da quanto detto, unesistenza materia di fatto e quindi sbagliato voler
dimostrare a priori unesistenza, bisogna farne esperienza.
Le dimostrazioni a priori non sono riconosciute valide.
Da Dialoghi sulla religione naturale:
Questo Essere potrebbe essere il mondo nella sua realt e nella sua eternit e non
qualcosa di trascendentale.
Possiamo passare ad una conoscenza di tipo probabile: consideriamo una prova
tradizionale che quella dellordine (prova a posteriori di S. Tommaso).
Hume sostiene a tal riguardo, che come le case non si fanno da s cos il mondo lo ha
fatto un Architetto Supremo che Dio. La prova convincente.
DOMANDA: ma chi dice che il mondo come una casa? Noi non abbiamo esperienza
del mondo nella sua totalit.
Lesperienza della totalit al di l del mondo, quindi una semplice analogia.
Ci sono degli antichi che hanno pensato al mondo come ad un animale con una sua
anima: sono tutte ANALOGIE.
Chi vuol pensare al mondo come ad una casa e poi arrivare a Dio libero di pensarlo,
ma non pu essere considerata come prova dellesistenza di Dio.
Per Hume non vi sono prove valide a priori, n a posteriori.










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25 ottobre 1999


SPINOZA

Vita:
Comunit ebraica di Amsterdam formata da spagnoli e portoghesi (Amsterdam
tolleranza religiosa )
Studio del Talmud (commento alla TORAH)
Rinnega lortodossia
Rifiuta il compromesso
Sfugge ad un assassinio
Si trasferisce allAia
Intagliatore di letti costruisce i suoi concetti sullinfinito
Pubblicazione di opere sotto falso nome
Pubblicazione de LETICA dove non viene ammessa lesistenza di Dio
Condanna per eresia
Morte di Spinoza

OPERE
1. METODO SUGLI EMENDAMENTI DELLINTELLETTO (non necessario seguire
un metodo, ma nel processo conoscitivo che si verifica quanto si svolto).
2. I PRINCIPI DI FILOSOFIA CARTESIANA (vengono ripresi i concetti di Cartesio.
(Egli riordina il materiale partendo da un metodo geometrico,per fini pedagogici,
senza scrivere la sua filosofia)
3. ETICA (INTEROTTO)
4. TRATTATO TEOLOGICO POLITICO con elementi fortemente eretici. Spinoza
dice che la Bibbia un libro di un popolo non un libro rivelato da Dio.
5. Pubblicazione de LETICA(inesistenza di Dio)
Le sue opere furono stampate postume in latino ed in olandese.
Spinoza viene perseguitato anche attraverso i suoi seguaci.
Hegel e Goethe riprendono in positivo gli scritti di Spinoza. Prima era un fantasma che
girava per lEuropa (Marx)
Gli spinoziani vennero perseguitati per diverso tempo.


I CINQUE PUNTI DELLA TEORIA SPINOZIANA
La negazione della trascendenza:
1. di Dio rispetto al mondo,
2. dellanima rispetto allidea,

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3. della ragione rispetto alle passioni
4. dello stato rispetto alla societ civile
5. della Bibbia rispetto a tutti gli altri libri
Spinoza smonta la teoria che Mos abbia scritto il PENTATEUCO (legge divina). Egli
si occupa della Torah perch ebreo,per quanto riguarda il Nuovo Testamento non si
addentra perch non conosce il greco ed egli ritiene di entrare nella
materialit,propone unermeneutica materiale.
Un riferimento per Spinoza Avverro (la tesi delle due verit) per cui la religione ha
uno scopo, la scienza ne ha un altro. La religione serve a formare una comunit. Parlare
della religione in questo modo significa ridurla a compito sociale.
Riguardo al concetto di SOSTANZA, da Cartesio a Spinoza vi un progresso
qualitativo in quanto viene annullato il DUALISMO cartesiano tra RES COGITANS
RES ESTENSA / RES DIVINA, per Spinoza c solo Dio.
SOSTANZA E CIO CHE SUSSISTE PER Se (N. B. IN Se HEGELIANO), ESSA
NON SI APPOGGIA A NESSUNO MA SI SORREGGE DA SE.
Cartesio sostiene che la res cogitans e la res estensa non possono esistere senza Dio
il quale crea il mondo istante per istante (fiat mundo)
La sostanza divina diversa dalle altre in quanto sta per s, le altre due si devono
appoggiare a Dio.
La mossa teorica di Spinoza completa Cartesio. Spinoza prende la sostanza cartesiana
e le d nome Dio.
Hegel viene accusato di ateismo tramite il suo interesse per Spinoza.
In Spinoza viene identificato il mondo con Dio.
Ci che esiste modificazione della sostanza che Dio.

CRITICA DI HEGEL
In Spinoza la razionalit base di tipo geometrico. Vi questa razionalit che si
presenta dia nel capo dei corpi, sia nel campo del pensiero. Spinoza identifica questa
sostanza con un Dio non personale ma immanente e razionale.
Quindi tutto nella sostanza, cio noi pensiamo in Dio, in questa sostanza. I nostri
corpi e gli esseri naturali fanno parte di questa sostanza per quanto riguarda
lestensione e il pensiero in Dio per quanto riguarda il LOGOS. Questa concezione
lontana dal Dio creatore (Hegel, invece, terr presente ci). Tutto per Spinoza deriva
da necessit ed una razionalit di tipo geometrico. Quello che stato messo in
evidenza nel romanticismo (forte ripresa di Spinoza, criticato da Jacobi che combatte
Spinoza su questo punto, aprendo un dibattito in cui Goethe difende Spinoza,
influenzando lo stesso Hegel) che lo Spinozismo statico.
Hegel dir la sostanza viva2 cio del pensiero vivente, di qualcosa di fluido che si
motiva. NellAssoluto di Schelling tutto va a fondo,cos nella Sostanza Spinoziana va a
fondo lautocoscienza, lindividualit (cosa che nei propositi di Spinoza). Il punto di

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vista di Spinoza quello di superare le passioni egoistiche,sollevandosi a vedere le
cose da un punto di vista generale ed univerale SUB SPECIE UNIVERSALIS.
Ciascuno pu vedere con Spinoza se stesso al di sopra dei propri problemi spiccioli.
Hegel ci dice che si deve arrivare alluniversalit ,per si rischia di annegare nella
sostanza spinoziana.

CRITICA DI BAYLE WOLFF A SPINOZA
La sostanza spinoziana non giunge a conoscere se stessa, dato che si ha ununit
rigida,statica senza che dal travaglio dei singoli si giunga allautocoscienza. Lo Spirito
conosce s nellaltro da s.
Se il pensiero non si sviluppa e rimane ad ununiversalit che non si articola, rimane
sostanziale.
La sostanza viva lessere.

Il metodo di Spinoza deduttivo in senso lato,in realt decostruttivo.
Note
Da approfondire:
concetto di :
sostanza
causa
essenza
natura naturans / natura naturata




















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14 dicembre 1999



FICHTE (1762 1814)
INTRODUZIONE

Si tratta della discussione sul problema della cosa in s. Non viene accettato che la
nostra conoscenza debba fermarsi di fronte alla COSA IN SE.
Il soggetto pu conoscere lAssoluto dentro di s per i Romantici e si riconosce
precisamente nel Poeta.
Schelling sar una figura di passaggio tra il Romanticismo e lIdealismo.
Per lIdealismo nel filosofo che lAssoluto pu riconoscere se stesso.
Fichte si appassiona alla filosofia kantiana e pubblica un libro con titolo Critica .
anonimo, che pertanto viene attribuito a Kant.
Fichte insegn a Jena dal 94 al 99. Jena un centro filosofico molto importante: sono
presenti tutti gli esponenti del Romanticismo e dellIdealismo.
Questa cittadina inserita nel Ducato di Weimar dove Goethe consigliere del
sovrano.

LOPERA PRINCIPALE Fondamenti della dottrina della scienza.
Fichte fu accusato dateismo ed allontanato da Jena; successivamente ebbe una crisi
mistica (come accadde anche a Schelling)

DOMANDA: PERCHE IN FICHTE ED IN SCHELLING SI VERIFICO UNA CRISI
MISTICA E NON IN HEGEL?

Fichte fu un esaltatore del popolo tedesco, non un progressista. Egli ha conservato in
modo coerente gli ideali della Rivoluzione Francese.
Ficcate nel 1810 va alluniversit di Berlino che era il simbolo della rinascita tedesca.
Fichte si libera del problema della cosa in s, ritenendo di dover rimanere nel cerchio
dellesperienza.
Ci che importa capire come il cerchio dellesperienza venga organizzato, cio
individuare il rapporto tra dati e attivit senza andare al di l.
Nel primo caso, se ci soffermeremo troppo sui dati avremo una filosofia dogmatica, se
ci soffermeremo sullattivit e quindi sul soggetto avremo lIdealismo.
Nella scelta della filosofia idealistica viene guidato dalla Ragion Pratica di KANT che
entrer nellIdealismo Etico.

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Parte dal primato della Ragion Pratica che vede il soggetto centro libero dattivit.Il
passo per andare oltre questo:ci scopriamo centri liberi dattivit perch c un
centro che lavora e che lautentico principio: LIO PURO.
Questattivit agisce dentro di noi ponendo questo dato,sul quale agiamo affinch vi
sia la piena realizzazione.

LIO pone se stesso LIO pone entro se stesso il NON IO
TESI ANTITESI




SINTESI
LIO oppone entro se stesso al NON IO divisibile un IO divisibile


LIO deve esercitare il suo sforzo di non essere inerte,perch pone entro se stesso il
NON IO,la datit non divisibile.




IO PURO NON IO (frammentariet)




IO EMPIRICI




SINTESI LIO OPPONE AL NON IO




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Di fronte a noi sta la molteplicit che cos pu rappresentare oggetto di conoscenza e
dautoconoscenza dellIO PURO.

IO PENSO DI FICHTE PONE I DATI
IO PURO DI KANT ORDINA I DATI
La relazione IO NON IO va allinfinito perch lio eve esercitare questattivit
morale. E un compito che va allinfinito.
Il dissidio fra Fichte ed Hegel si esplica nel seguente schema:



FICHTE HEGEL




LATTIVITA NON HA TERMINE CI DEVE ESSERE IL RICONOSCIMENTO

PER GIUNGERE ALLAUTOCOSCIENZA


In Fichte manca il ritorno.
Per Hegel il cerchio rappresenta il processo dautocoscienza dellAssoluto.




















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14 dicembre 1999



SCHELLING (1775 1854)

Schelling attraversa almeno cinque fasi nella sua filosofia. E incerto se dare
preminenza all Natura o allIo.


I. FASE FICHTIANA.
II. FASE DELLA FILOSOFIA DELLA NATURA (1797).Scritto sulla natura gradito
a Goethe. Periodo di Jena. Periodo centrale.

CRITICA A FICHTE:
Il NON IO appare come strumento dellIo, come dato bruto e inerte su cui lavora
lIO: Schelling rivendica maggiore positivit alla natura, sotto limpulso della Critica
del Giudizio kantiana.
LAssoluto si mostra gi nella natura e al termine del processo dorganizzazione sar
coscienza. Egli non conosce levoluzionismo, per parla dassoluto che agisce e che via
via si realizza in forme pi complete fino a giungere alla coscienza.
Qui Schelling contesta la fisica del suo tempo. Egli sostituisce una fisica che mette al
centro delle forze che si contrappongono e dalla cui dialettica vengono fuori gli
elementi.
Mette in rilievo due forze che secondo la tradizione platonica sono una forza
espansiva ed una forza limitante.
Lequilibrio delle due forze d il livello inorganico.
Quando questequilibrio si spezza per poi ricomporsi abbiamo il livello chimico.
Quando c mancanza dequilibrio c la vita.
III. C un riavvicinamento a Fichte. Fase della filosofia trascendentale con
preminenza del soggetto. Libro Sistema dellidealismo trascendente
IV. Conciliazione della filosofia della natura con la filosofia trascendentale.
FILOSOFIA DELLIDENTITA. FILOSOFIA DELLARTE.


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FASE MOLTO INPORTANTE
V. C una crisi e ritorna ad una filosofia della rivelazione. C un Io rispetto al
quale il mondo una caduta. Intanto Hegel diventa il dominatore della filosofia
tedesca. Dieci anni dopo, il governo prussiano per combattere gli sviluppi
rivoluzionari della filosofia di Hegel, chiama Schelling a Jena a combattere la
filosofia del suo vecchio amico. Le sue lezioni furono poco seguite.
A parte la posizione politica conservatrice egli fa delle critiche interessanti a Hegel
20 DICEMBRE 1999



SCHOPENAUER (1788 1861)


Schopenauer si oppone a Hegel, pur essendogli, suo malgrado affine.
Il suo pensiero rimane entro lo schema kantiano e post kantiano.
Schopenauer ha sentito linfluenza della filosofia indiana.
Della sua esperienza personale va ricordato il conflitto tra parte istintuale e parte
razionale.
I. Opera (1819) Il mondo come volont e come rappresentazione

Dal 20 al 30 fu collega di Hegel a Berlino (odio per Hegel)
Mondo come rappresentazione: i fenomeni arrivano, noi li organizziamo ma non
conosciamo la cosa in s.
In Schopenauer c una semplificazione rispetto a Kant:

SPAZIO TEMPO CAUSALITA

S. va oltre il mondo fenomenico e trova nella volont lessenza della realt.
VOLONTA: PRINCIPIO CIECO ED IRRAZIONALE CHE SPINGE TUTTE LE COSE A
VIVERE, AD ESISTERE, A SOFFRIRE.
Questa volont non solo cosciente, agisce nella natura organca, organica e poi dentro
luomo.
Qui si pu rilevare la differenza con lIO PURO KANTIANO E LIO PENSO
FICHTIANO.
Lettura da: DAL PRA pg. 113 la volont cillude, essa in noi.

La visione di Schopenauer pessimistica, spesso si fa un collegamento con il Leopardi.


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FASI DI LIBERAZIONE DAL CIRCOLO DELLA VOLONTA
I. FASE: LARTE in particolare la musica
II. FASE: COMPASSIONE, SIMPATIA, SOLIDARIETA, sollevarsi dallegoismo e
guardare gli altri uomini.
III. FASE: NOLUNTAS, combattere la volont
IV. FASE: ASCESI, liberazione definitiva attraverso la Nulla
N.B: il suicidio un atto di volont

C contraddizione tra volont comessenza e negazione della volont stessa.
20 dicembre 1999

COMTE (1798 1857)


Comte un precursore del POSITIVISMO che si affermer nella prima met
dell800.
LA FILOSOFIA POSITIVA DI COMTE SI BASA SULLA LEGGE DEI TRE STADI:

1. Teologico cause negli dei
2. metafisico razionalit, ricerca dellessenza
3. positivo fatti e leggi che li collegano, non il perch ma il come

CONCETTI FONDAMENTALI:
sapere per prevedere
valorizzazione delle scienze (filosofia che coordina)
classificazione delle scienze
fondazione della sociologia














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29 NOVEMBRE 1999


LEIBNIZ (1646


Leibniz si pone questa domanda:

PERCHE ESISTE LESSERE E NON IL NULLA?
E SE ESISTE QUALCOSA PERCHE E COSI E NON ALTRIMENTI?

Si parte dal presupposto che esiste Dio che potenza e ha creato ci che per la sua
potenza.
Dio ha creato il migliore dei mondi possibile, tale mondo risulta dalla combinazione
dessenze.
In ogni mondo possibile c la storia possibile dogni individuo
Il mondo migliore uninfinit di storie che diventano realt.
Leibniz individua nella MONADE la forma sostanziale che coincide anche con
lindividuo.
MONES: unit, ha una storia sin dalla filosofia greca, per per Leibniz essa un punto
immateriale, uno specchio vivente delluniverso. Uno dei punti di vista da cui Dio
guarda luniverso.
Dio crea uninfinit di monadi dalla meno perfetta alla pi perfetta secondo una scala
continua dove non ci sono salti, fino ad arrivare alla monade somma che Dio.
Le monadi non sono perfettibili.
Ciascuna monade ha delle caratteristiche;
1. LA PERCEZIONE: percepire in modo sensibile il mondo esterno.La percezione come
dicono gli empiristi unimpressione nel nostro cervello. La monade immateriale,
non ha aperture verso lesterno. Nella nozione completa di un individuo ci sono tutti

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gli eventi che gli capiteranno. La percezione proiezione olografica. Questa
larmonia prestabilita da Dio. La monade rispecchia luniverso.
2. LAPPERCEZIONE (COSCIENZA): cio percepire se stessi. si ha coscienza della
storia personale e virtualmente si pu avere coscienza della storia universale
LAPPETIZIONE: il movimento del mondo intorno alluomo.


SPAZIO E TEMPO

METAFORA DEL CANE E DEL BASTONE.
Dio il tramite tra le due sostanze: quella del cane e quella del bastone.
Questimpostazione nasce da Cartesio che ha diviso la res cogitans dalla res estensa.
Leibniz continua con questa divisione
Lo spazio limpossibilit degli eventi simultanei, non preesistente ai corpi e quindi
non esiste il vuoto in quanto privo di corpi.
Lincontro tra oggetti la proiezione degli specchi viventi.
Vi sono tre caratteristiche della monade e diversi gradi:

1. Percezione
2. Appetizione cellulare

1. Percezione
2. Ricordo di percezioni animali e uomini primordiali
3. appetizione


1. percezione
2. appetizione spiriti e uomini coscienti
3. memoria
4. ragione autopercezione


Dio monade somma


CONCETTO DI LIBERTA
I motivi determinano la scelta del momento, sembra sia esclusa la libert di
peccare.Leibniz parla dinclinazione della volont.
A proposito della VERITA egli parla di :
Verit di ragione che implicano la non contraddizione (2+2 = 4)

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Verit di fatto che si riferiscono alla ragione sufficiente perch una cosa sia cos
e non altrimenti.

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