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COMUNE DI SEVESO

CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 SETTEMBRE 2009

PRESIDENTE

…a causa della mancanza del Dottor Re. Io devo gius tificare


le assenze del Consigliere Malinverni per indisposizione e poi
anche degli Assessori Allievi, Galli ed Alari.
Iniziamo con l’appello, prego Dottor Ferlisi.

DOTTOR FERLISI

(Segue appello nominale)

PRESIDENTE

Bene, buonasera a tutti, buonasera anche ai presenti, a


quelli che ci seguono dalla diretta Streaming.
Prima di iniziare con l’O.d.G. do la parola per una
comunicazione al Sig. Sindaco.

SINDACO

Mi dispiace che stasera l’Assessore Galli sia assente, però


immagino che sia a conoscenza di quasi tutti voi che lui ha avuto
un grosso incarico all’interno della Banca Popolare di Milano,
molto prestigioso, che diciamo così ha ridotto un po’ il tempo che
lui può avere a disposizione per il Comune. Però diciamo che lui
giustamente ci tiene a mantenere comunque l’incarico che ha
all’interno della nostra Giunta, mi ha chiesto di girare alcune
deleghe all’Assessore Belotti. Per cui è stato fatto un Decreto per
cui l’Assessore Belotti avrà la delega alla Viabilità ed alla
Polizia Locale ed alla Sicurezza, rimanendo chiaram ente in carico
al vice Sindaco David Galli la delega per l’Anagrafe. Così è stato
richiesto da lui, io sono assolutamente d’accordo. Lo ringrazio
anzi per questa sua decisione di dare lustro alla nostra Giunta
nonostante l’impegno milanese che immagino lo impegnerà
parecchio, su cui io gli faccio tutti i miei auguri.
PRESIDENTE

Grazie. Nel frattempo mi hanno comunicato che è assente


anche l’Assessore Forlin.
PUNTO N. 1 O.d.G. – CONSIGLIO COMUNALE DEL 29
SETTEMBRE 2008

RISPOSTA AD INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE

PRESIDENTE

Iniziamo con il primo punto, risposta ad interroga zioni ed


interpellanze, che questa sera è veramente ostica, nel senso che le
prime due simili per argomento, quella del Consigliere Houeis e
quella del Consigliere Formenti, sono relative al Piano Casa; però
come vi ho detto l’Assessore Alari è assente. Mi ha telefonato
oggi pomeriggio, mi ha detto che non poteva essere presente però
avrebbe provveduto a formulare risposta scritta ai due Consiglieri
che avevano fatto le interpellanze, riservandosi eventualmente di
approfondire o privatamente o in Consiglio Comunale eventuali
aspetti che dovessero sorgere, eventuali dubbi che dovessero
sorgere a seguito della risposta scritta.
Cosa faccio Consiglieri, lo rinviamo al prossimo Consiglio?
Ricevete quella scritta e poi mi fate sapere? Ditemi voi.
Prego Formenti.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Per quanto riguarda la mia interpellanza, l’oggetto della mia


interpellanza, ricordo che è sul Piano Casa, è un oggetto
abbastanza importante, nel senso che la stessa Regi one Lombardia
prevede all’interno della Legge Regionale il termin e perentorio
del 15 Ottobre entro il quale l’Amministrazione può emettere
determinati atti per…
È urgente una risposta dell’Assessore in merito a questo
argomento. Penso che il Sig. Sindaco magari può dirci qualcosa,
spero che comunque ci comunichi qualcosa.

PRESIDENTE

Va bene, diamo la parola al Sig. Sindaco.

SINDACO

Io ho apprezzato l’interrogazione come ricordo di questa


scadenza del termine del 15 Ottobre, nel senso che noi abbiamo
piena conoscenza che c’è questa scadenza. Sicuramente prima del
15 Ottobre ci sarà un Consiglio Comunale in cui discuteremo di
questa cosa, nel modo più assoluto.

PRESIDENTE

Prego Consigliere Formenti.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Ringrazio il Sindaco per questa possibilità, nel senso che


comunque è una legge che va presidiata soprattutto dal Consiglio
Comunale. È una legge utile da un lato ma anche pericolosa
dall’altro, sarebbe pericoloso un silenzio da parte
dell’Amministrazione, perché permetterebbe alla legge stessa di
essere applicata nella totalità delle sue parti.
Quindi io mi auguro che questo Consiglio Comunale sia
posizionato in un modo che l’Opposizione stessa possa portare
dei contributi, e non magari il 14 Ottobre. Solo questo.

SINDACO

Sono assolutamente d’accordo, perché poi ci sono anche dei


risvolti economici, perché una legge che fa degli sconti sugli
oneri molto importanti, che possono essere modulati, per cui
sicuramente è interesse dell’Amministrazione parlare di questo
argomento.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Posso Presidente? Mi scusi, mi sono dimenticato una


domanda. Verrà richiesto l’intervento anche della Commissione
Urbanistica sull’argomento? (Dall'aula si replica fuori campo
v o c e ) O k a y.

PRESIDENTE

Per quanto mi riguarda non posso che dirvi che solleciterò


ovviamente l’Assessore, lo solleciterò soprattutto sulla risposta
scritta perché è vero che i tempi sono rapidissimi, queste sono
interpellanze della settimana scorsa e la scadenza è tra 15 giorni.
Io ragionevolmente non credo che da qui a 15 giorni ci saranno
Consigli Comunali, per cui…
CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Mi scusi, c’è un problema allora, nel senso che la


competenza in merito…

PRESIDENTE

O k a y, s e c ’ è u n a s c a d e n z a t e c n i c a a l l o r a s ì , s e n z ’ a l t r o .

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

È il Consiglio Comunale che ratifica gli atti urbanistici.

PRESIDENTE

A l l o r a c i s a r à s i c u r a m e n t e . O k a y. N i e n t e , s o l l e c i t e r ò i n t a n t o
una prima risposta scritta allora.
Secondo argomento, interrogazione del Consigliere Lucchini
relativa ai ripetitori sulla torre del Comune di Seveso. Nella
documentazione che mi è stata data c’è scritto che avrebbe
risposto il Dottor Re, che fa parte della lunga schiera degli
assenti. Cosa facciamo Sig. Sindaco? E Consigliere Lucchini?

CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO

Io ho avuto una risposta scritta che mi è stata co nsegnata.


Tra le altre cose sono molto deluso da questa risposta, perché io
faccio tre domande chiare e mi viene data una risposta che forse
risponde a mezza delle mie domande.
Io riproporrò questa interrogazione al Sig. Sindaco.
Aggiungerei un’altra cosa che si è sviluppata in questi giorni, nel
senso, io ho avuto delle segnalazioni che su dei siti internet,
come Infonodo, che è un sito di informazione abbast anza
affidabile, vengono presi in considerazione degli argomenti che
parlano anche di amministratori di questo Consiglio Comunale e
di questa Amministrazione.
Quindi io chiedo al Sindaco, darò agli atti questi documenti,
di vedere se queste affermazioni che vengono fatte sono – io
penso in buona fede – diffamatorie verso persone che sono
coinvolte in questa Amministrazione. Quindi oltre a riproporre le
mie tre interrogazioni, che erano un’interrogazione unica ma tre
domande, l’interrogazione sui ripetitori della torre del Comune,
chiedo anche delucidazioni, quindi prendere in considerazione dal
Sig. Sindaco le dichiarazioni che vengono messe sui siti internet,
quindi penso vengono diffamati gli amministratori
dell’Amministrazione Comunale di Seveso. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie Consigliere. Replica al Sig. Sindaco.

SINDACO

La decisione di far rispondere al Segretario era d ettata dal


fatto che bene o male c’era tutta una serie di pareri tecnici, che
erano legati a delibere firmate dal Segretario. Per cui se il
passaggio diretto al Sindaco va bene, ne prendo atto, la prossima
volta vediamo. Però ecco…

CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO

La mia interrogazione era rivolta a lei, poi non s apevo che


avrebbe potuto rispondere il Segretario, che tra l’altro è stato
Direttore Generale fino a poco tempo fa.

SINDACO

Nessun problema.

CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO

Scusi Presidente, io non so la risposta. Non so se… Mi fa


una cortesia, sennò… Grazie.
Prima faccio l’interrogazione mia così almeno capiamo un
po’ di cosa stiamo parlando.
“Premesso che sulla torre della sede del Comune di Seveso
in Via Vittorio Veneto 3/5 sono state installate delle antenne a
forma di padella, le stesse deturpano l’edificio che è tutelato
dalle normative gestite dal Ministero per i Beni Culturali.
Chiedo di sapere primo: per quale motivo sono state
installate le suddette antenne.
Secondo: il Ministero o la Sovrintendenza ai Beni Culturali
ha autorizzato la possa delle antenne?
Terzo: è intenzione di questa Amministrazione mantenere
installati i ripetitori sulla torre civica?
Con riferimento al Regolamento del Consiglio Comunale si
chiede risposta verbale e scritta durante la prossima seduta
dell’assemblea civica”.
La risposta che mi è stata recapitata oggi dice: “Sono stato
incaricato di rispondere alla sua interrogazione relativa
all’impatto estetico dei ripetitori installati sulla torretta del
palazzo comunale.
Per quanto a mia conoscenza si tratta di antenne paraboliche
installate al fine di permettere il collegamento di tutti i punti
telefonici di pertinenza del Comune, risparmiando così sulle
spese del fisso telefonico Telecom. I tecnici stanno valutando la
possibilità di trovare soluzioni alternative.
Mi spiace non essere presente per trattare direttamente il
problema, ma sarò a sua disposizione al prossimo Consiglio per
qualsiasi altro chiarimento o considerazione circa la bruttezza
delle “padelle” come da lei denominate, in evidente palese
contrasto estetico con i raffinati e simbolici tratti architettonici
del nostro palazzo comunale di Seveso.
Dal mio personale punto di vista non posso però esimermi
dal far notare a lei e ad altri Consiglieri, tutti, che tale problema
non si sarebbe nemmeno posto se il Comune di Seveso avesse un
palazzo, ovvero la Casa Comune di tutti i cittadini di Seveso,
degna di questo nome, nell’estetica ma tanto più nella sua
funzionalità.
Nessun altro Comune a mia conoscenza ha dovuto decentrare
così tanti uffici, Vigili, biblioteca, Ufficio Lavori Pubblici,
Ufficio Servizi alla Persona, azienda comunale, Tesoreria, con il
troppo evidente disagio per tutti i suoi cittadini, come chiunque
può bene immaginare.
Distinti saluti. Il Segretario Generale Dottor Ago stino Re.”
Questa è la risposta che mi è stata data alle tre domande. Io
vedo l’unica risposta, che può essere considerata tale, quando qua
dice: “I tecnici stanno valutando la possibilità di trovare
soluzioni alternative”, che sarebbe la risposta alla mia terza
domanda, se è intenzione di questa Amministrazione mantenere
installati i ripetitori sulla torre civica; ma sulle altre due
domande, cioè per quale motivo sono state installate le suddette
antenne, e se il Ministero o la Sovrintendenza ai Beni Culturali
ha autorizzato la posa delle antenne, io non noto la risposta
dentro queste righe.

PRESIDENTE

Consigliere Lucchini, vista la particolarità dell’argomento e


la natura della risposta io mi faccio carico di una cosa, alla
prossima riunione del Consiglio Comunale, quando mi auguro ci
sarà anche il Dottor Re, avremo modo di riparlarne, quindi se ci
sono spiegazioni, richieste in merito alla risposta scritta che lui
ha dato c’è la possibilità in pubblico di chiedere chiarimenti.
Dopo di che in quella sede ci sarà anche eventualmente la
possibilità di interpellare tramite il Sindaco diciamo la
componente politica; credo che non sia un problema soltanto
tecnico-giuridico ma un problema anche politico.
Per cui approfittando poi della presenza anche del Dottor
Re, che può chiarire quello che lui ha scritto nella risposta, poi
potremo dare la parola anche al Sig. Sindaco per la componente
politica della risposta.

CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO

Ma quale sarebbe il problema politico?

PRESIDENTE

Io credo che alle interpellanze sia giusto che ris pondano i


politici, non i tecnici. O la domanda è tipo: è legittimo questo
atto? Allora è chiaro che il parere di legittimità lo dà il
Segretario e risponde lui. Laddove si chiede: perch é è stato fatto
questo? Perché è stato fatto quell’altro? È evidente che al di là
del giudizio meramente di legittimità che può dare il Segretario
poi c’è comunque una valutazione politica che devono dare i
politici. A quel punto chiederò che intervengano entrambe le
componenti.

CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO

Aspetto la vostra risposta, grazie.

PRESIDENTE

La quarta ed ultima interpellanza, del Consigliere


Marzorati, in merito al posizionamento dei rallentatori di
velocità, di fatto riguarda tre Assessori, uno dei tre è presente
per cui almeno a questa possiamo rispondere.
Consigliere Marzorati la può illustrare e poi risponde
l’Assessore Belotti.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Ringrazio l’Assessore Belotti per… L’interpellanza, leggo:


“In queste ultime settimane sono stati collocati su l territorio
comunale dei rallentatori di velocità in molte strade della nostra
città. Secondo il Codice della Strada i cosiddetti dossi possono
essere posti in opera solo in strade residenziali, nei parchi
pubblici e privati ecc… Rimane dunque vietato l’impegno sulle
strade che sostituiscono itinerari preferenziali dei veicoli
normalmente impegnati per il servizio di soccorso e di pronto
intervento.
A ragione di quanto sopra sono a chiedere: per la
collocazione dei rallentatori sono stati sentiti gli operatori dei
servizi di pronto intervento, ed è stata concordata con loro la
messa in opera?
La messa in opera corrisponde ad un preciso piano di
intervento sulla rete stradale?
Che ruolo ha avuto lo studio sulla viabilità realizzato
dall’esperto contattato dall’Amministrazione a suo tempo e mai
presentato in Consiglio Comunale? A proposito, quando si ha
intenzione di presentare il lavoro in Consiglio?
Qual è il costo complessivo della messa in opera dei
rallentatori di velocità?
Corrisponde infine la loro collocazione a quanto disposto
dal Codice della Strada? Grazie.

ASSESSORE BELOTTI

Io leggo la risposta che è stata concordata con gl i Assessori


Galli e Forlin, poi però noto che nella risposta manca un pezzo,
che è quello del Piano Urbano del Traffico, almeno non l’ho
notato così, magari la integro con una risposta scritta, se si
ritiene poi soddisfatto lasciamo come sono andate le cose.
La risposta che le è stata data è questa: “In rife rimento
all’interpellanza da lei presentata comunichiamo che la posa dei
rallentatori di velocità di guida…” aspetti, ho perso il filo,
“rallentatori di velocità fa leva e si inserisce nel quadro
normativo volto a contrastare le condotte di guida non rispettose
dei limiti di velocità, e tali da costituire pericolo per la sicurezza
stradale e per limitare il fenomeno dell’incidentalità stradale, il
cui contenimento rientra tra i programmi prioritari dell’Unione
Europea ed anche del Piano Regionale della Sicurezza Stradale.
La collocazione dei rallentatori è stata chiesta a gran voce
dai cittadini delle arterie ove sono stati collocati, proprio per
ridurre la velocità dei veicoli, in considerazione che i controlli
della velocità effettuati dalla Polizia Locale e da gli interventi
viari, laddove effettuati negli anni passati, hanno rallentato in
modo parziale la velocità dei veicoli.
L’intervento di cui trattasi deriva dall’ascolto d ei bisogni
dei cittadini e mira alla risoluzione dei problemi legati alla
sicurezza stradale delle vie in cui gli stessi risiedono od operano.

I rallentatori posti in opera sono del tipo omologato,


secondo le caratteristiche tecniche indicate dal Codice della
Strada, e collocati sulla base delle necessità prospettate dai
concittadini, che l’ente proprietario della strada può e deve
valutare, garantendo comunque la percorribilità della strada,
come stabilito dal Ministero dei Lavori Pubblici, Ispettorato
Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale.
In tal senso sono stati informati gli organi di Po lizia e di
soccorso di quanto in argomento.
L’impegno di spesa assunto è di circa 19.000 Euro IVA
inclusa, ma la spesa finale, certamente inferiore a quanto
impegnato, sarà definita da apposita contabilità in quanto trattasi
di lavoro a misura.
Cordiali saluti dai due Assessori”. Penso che le sia già stata
recapitata… no? Non lo so.
L’altra cosa che notavo, dove lei dice: a che punt o… quanto
è stato rilevante il Piano Urbano del Traffico fatto dal nostro
consulente, e quando si ha intenzione di presentarlo?
Il Piano è stato decisamente importante in quanto ha
rilevato i nostri punti più critici, e lì è stato fatto un controllo
incrociato tra le richieste dei cittadini e le esigenze rilevate dal
nostro viabilista.
La presentazione in Consiglio Comunale diciamo che ci
riserviamo di farla quanto prima perché come ben sapete
Pedemontana sta facendo, avrebbe dovuto già farlo partire in
Giugno, poi ci sono ritardi tecnici loro, il Piano Sovraccomunale
del Traffico. È indubbio che il nostro Piano Urbano del Traffico
realizzato dal consulente andrà ad essere integrato o ad integrare
quest’altro intervento.
Pertanto ci riserviamo di sentire quale tipo di osservazioni
ci vengono fatte dal Piano Intercomunale, a quanto prima
comunque di fare una presentazione, sia di quello del nostro
consulente sia di quello di Pedemontana, in modo da poterne poi
fare una discussione serena.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Sono abbastanza insoddisfatto. Insoddisfatto di qu esta


risposta Assessore, perché prima di tutto a me non risulta, e
vorrei anche sapere se questi colloqui con chi svolge attività di
pronto soccorso siano effettivamente avvenuti, se esiste un
verbale, una loro osservazione, voglio attestare questa cosa;
perché la situazione è abbastanza seria. L’uscita d i quella strada,
in particolare di Corso Isonzo, è determinante per la nostra città
perché va all’ospedale di zona di Desio. Andare su quella strada
oggi con i dossi inseriti, quei dossi, quei dossi che sono dossi di
residenza interna, che sono dossi molto fastidiosi e quindi
rallentano molto se vogliamo, messi in quella direzione, voi mi
dite come ci arriva un malato all’ospedale di Desio, arriva
frantumato.
Nel senso che io vorrei avere un riscontro effettivo da chi
svolge questo lavoro per sapere se è stato fatto, perché la legge è
molto chiara, prevede che non vengano impediti, create situazioni
di ostacolo alla mobilità delle ambulanze. Questa è una cosa che
non si risolve con il bisogno dei cittadini, perché di bisogni i
cittadini ne hanno tanti, ma c’è una norma a cui si deve
rispondere, in particolare all’uscita.
Quindi io non contesto l’inserimento in alcune aree
residenziali interne, già in quel quartiere di quel tipo di dossi,
non contesto nemmeno la politica di riduzione della velocità che
in quella zona deve essere operata, però ci sono altri strumenti.
Oggi in Europa vengono utilizzate telecamere posizionate
visibili, quindi non telecamere che sono messe nascoste per
beccare la multa e fare cassa, ma telecamere visibili con scritto
“telecamera posizionata” che scatta alla velocità superiore ai 50,
come avviene dopo Piazza Lugano a Milano sul famoso viadotto
che dopo i 70 all’ora ti scatta 150 Euro di multa, nessuno va a più
di quella velocità.
Quindi se si deve fare un investimento in una strada così
importante lo si faccia tenendo conto anche di questo tipo di
servizio.
A me è capitato, in questi giorni mi sono recato lì a vedere,
quelli che vanno forte, SUV, camioncini, vanno ugualmente forte,
anzi in settimana c’è stato un certo disguido perché questi
superano le macchine che rallentano.
Voglio dire, io vi consiglio di andare a vedere, non lo
faccio per polemica perché non è… Vi dico andate a vedere
perché la situazione… Quelli che rallentano perché hanno
l’utilitaria e quindi se vanno su lì veloce la scassano, quelli sotto
o suonano o li sorpassano. Si è creata una situazione complicata
in quella zona lì.
Io vi dico ragionate. Così come… ragionate su ques to fatto.
Così come sulla Via Europa Unita, Via Eritrea, c’è già un
mega dosso, secondo me positivo messo in quell’incrocio, prima è
stato tolto, poi è stato messo, insomma avete fatto tutte le prove
del caso in estate, adesso viene messo un pre-dosso. Voglio dire,
c’è già un dosso, si fa un pre-dosso in quella strada lì; a questo
punto mi sembra una roba punitiva nei confronti di chi ha
l’utilitaria e deve passare di lì. Mi sembra poco preventiva questa
cosa.
Quindi io vi invito a ragionare e tornerò su questo tema
perché quella situazione non risolve il problema dell’uscita, che è
complicato, lo so benissimo, però così è come fasciarsi la testa ed
è una spesa che comincerà… che vedremo negativa quando
cominceranno a saltare i pezzi di quei dossi, perché quelli sono
dossi residenziali, non dossi che sopportano la viabilità di quel
tipo.
Ultima cosa sul Piano del Traffico. Allora, come qualche
collega suggeriva, qua il Consiglio Comunale non è che siamo la
stampa, quindi portate questo Piano se c’è, se c’era la
Pedemontana e lo sapevate prima potevate non dare neanche
l’incarico perché abbiamo dato un incarico di una cifra rilevante,
mi risulta senza neanche fare concorrere altri professionisti, si è
scelto quello lì e si è dato l’incarico a quello lì.
Allora che torni qua il suo lavoro, io lo voglio vedere,
voglio che mi sia consegnato; perché ormai è stato dato questo
incarico da… quanto? Un anno? Quindi deve essere concluso.
L’integrazione, ma se poi aspettiamo poi ci sarann o altre
integrazioni delle politiche di viabilità. Io avevo già detto a suo
tempo che ritenevo inutile dare quell’incarico. Oggi mi sta
dimostrando che è stato inutile darlo, almeno…

INTERVENTO

Assolutamente no.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Almeno ci sia un pezzo di carta che giustifichi il lavoro e la


parcella che questo professionista dovrà prendere, sennò ce lo
tiriamo appresso per tre anni se Pedemontana deve fare il Piano
del Traffico? Lui starà lì tre anni con 20.000 Euro ad aiutarci a
fare l’integrazione del Piano? Mi sembra che va chiuso un
incarico nei tempi previsti dal contratto. Grazie.
ASSESSORE BELOTTI

Se mi permette, il nostro consulente ha presentato e qualche


Consigliere che ha richiesto di visionarlo, è agli atti per cui si
può benissimo visionare. Non ne diamo diffusione in quanto è un
malloppo che non finisce, ma è comunque a disposizione. Se tra
l’altro nel visionarlo reputate di trovare qualcosa di interessante
da suggerirsi noi siamo pronti ad accoglierlo e ad ascoltarlo.
Ci riserviamo, perché non ha senso fare tanti incontri
quando sappiamo benissimo che non è stato possibile valutare
anche il Piano Sovraccomunale del Traffico, in quanto va rilevata
la viabilità nel momento in cui c’è il pieno del lavoro, le scuole
in attivo e quant’altro. Nell’estate ovviamente a scuole chiuse
ovviamente il traffico è decisamente più fluido.
Allora l’integrazione che va fatta al nostro Piano Urbano
del Traffico deve essere assolutamente fatta e concertata con i
paesi limitrofi, altrimenti non siamo un’isola felice nel mondo,
magari.
Il problema è proprio quello che oggi abbiamo fatt o la
rilevazione dello stato di fatto e raccolto le difficoltà ed i
suggerimenti che sono stati individuati, soprattutto con la
collaborazione di molti nostri concittadini. È ovvio che a questo
Piano manca quella che è la viabilità intercomunale con i paesi
limitrofi, che grazie a Dio diciamo tra virgolette perché non è poi
tanto bello, con l’arrivo di Pedemontana viene pagato quello
sovraccomunale da Pedemontana. È indubbio che i due Piani non
possono andare scorporati tra loro, faremmo davvero una cosa
monca.
Grazie a Dio il nostro consulente è così lungimirante e di
buon senso che ha accettato di attendere, e di collaborare anche
nel momento in cui avremo quello intercomunale di Pedemontana.

PRESIDENTE

Grazie Assessore. Prima di procedere se ci sono Consiglieri


che devono presentare interrogazioni od interpellanze.
Consigliere Pontiggia.

CONSIGLIERE PONTIGGIA ALFREDO

Era solo una precisazione su queste macchinette che


rilevano la velocità. Su quel tipo di strada purtroppo non si
possono mettere in sede fissa ma solo in sede mobile, questo lo
prevede la legge.
PRESIDENTE

O k a y. I n t e r p e l l a n z a , C o n s i g l i e r e T a g l i a b u e .

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Sì, presento due interpellanze. Una tra l’altro si collega un


po’ a questo tema.
È questa: “Premesso che i parcheggi posizionati sul
territorio comunale nelle aree ad alta intensità di domanda sono
regolamentati a disco orario con tempi da 1 a 5 ore, che la
fruibilità dei servizi pubblici e privati e nonché dei servizi del
commercio è fortemente condizionata dal rispetto dei tempi
previsti su questi parcheggi da parte degli automobilisti.
Osservato che la Vigilanza non sembra applicare forme di
controllo diverse dalla lettura del disco orario.
Osservato che è pratica diffusa l’utilizzo improprio degli
stalli per tempi superiori a quelli di regolamento, mediante
avanzamento manuale del disco orario.
Osservato che questo comportamento, sanzionato dal Codice
della Strada, trasforma la turnazione prevista nell’uso dello stallo
in uso esclusivo, con danno per i servizi pubblici e privati.
Osservato inoltre che nella maggior parte dei casi esistono
stalli gratuiti e senza limitazione di tempo a poche centinaia di
metri dagli stalli a disco orario, dove chi ne ha la necessità,
generalmente residenti, pendolari, lavoratori diurni, può lasciare
l’auto anche tutto il giorno, ma che non vengono utilizzati perché
giudicati lontani.
Osservato che in Francia ed Austria, nonché in alcune città
della Liguria, per nostra osservazione, si applican o forme di
controllo degli stalli mediante segnatura della posizione del
veicolo con un segno corrispondente sulla ruota ed a terra, per cui
il mezzo viene sanzionato se risulta nella stessa posizione dopo il
tempo massimo applicato sui cartelli.
Si richiede all’Amministrazione in forma verbale in
Consiglio Comunale e con risposta scritta, primo: se considera la
turnazione sugli stalli pubblici una politica essenziale di
equilibrato utilizzo degli spazi pubblici, ed una politica per la
sopravvivenza del commercio.
Secondo: quali procedure vengono attualmente applicate
dalla Vigilanza per rilevare il rispetto dei regolamenti su disco
orario ed ogni quanto tempo.
Terzo: quanti verbali in violazione dell’articolo 7 comma 1
lettera a) e 15, disco orario superamento periodo, sono stati
elevati nel 2008.
Quarto: quali sono state le singole voci di costo e ricavo nel
2008 imputabile alla gestione dei parcheggi a pagamento esistenti
sul territorio comunale.
Quinto: se è intenzione dell’Amministrazione applicare il
semplice ed efficace metodo del controllo degli stalli mediante
segnatura della posizione della ruota”.
Questa è una prima interrogazione.
Una seconda riguarda sempre il tema ASPES.
“Premesso che l’audizione del Presidente di ASPES
avvenuta nel Consiglio Comunale del 21 Settembre 2009 è da
considerarsi interlocutoria in quanto non è stata preventivamente
fornita la documentazione richiesta, nonostante siano trascorsi
due mesi dalla prima richiesta.
Premesso che in data 25 Settembre per la terza volta è stata
presentata richiesta dei SAL di tutti i conti economici e
patrimoniali di ASPES, richiesta che al momento risulta non
evasa.
Rilevato che in Consiglio Comunale con comunicazione
scritta ai Consiglieri il Presidente di ASPES dichiara che non
sono disponibili e conti economici settoriali, ovvero separati per
farmacia, servizi cimiteriali, parcheggi a pagamento ed altri
servizi, per la difficoltà di attribuzione delle spese generali;
mentre sulla stampa appare che lo stesso Presidente dichiara che
il Bilancio della farmacia comunale avrebbe un utile di 150.000
Euro.
Osservato che in occasione dell’approvazione del Bilancio
del Comune di Seveso, preventivo e consuntivo, non vengono
presentati gli analoghi Bilanci di ASPES, nonostante ad essa
siano stati trasferiti servizi che erano parte rilevante del Bilancio
Comunale come manutenzione e servizi cimiteriali.
Osservato che le scelte sugli indirizzi economici e sociali di
ASPES, le scelte riguardanti la destinazione di eventuali utili di
settore, nonché le scelte di eventuali politiche sociali
perseguibili anche attraverso i servizi forniti da ASPES, non
competono al Presidente di ASPES ma competono alla proprietà,
ovvero al Consiglio Comunale.
Osservato oltretutto che per esplicita volontà della
Maggioranza di questo Consiglio Comunale è stata negata la
possibilità di controllo dell’operato del Presidente di ASPES
attraverso la negazione alla Minoranza di un Consigliere
all’interno del Consiglio di Amministrazione di ASPES.
Si chiede all’Amministrazione in forma verbale in Consiglio
Comunale e con risposta scritta, primo: se intende presentare il
Bilancio Preventivo di ASPES, nonché gli indirizzi strategici che
ogni anno ASPES dovrà perseguire, in occasione
dell’approvazione del Bilancio Preventivo del Comune di Seveso,
e sottoporli all’approvazione del Consiglio.
Secondo: se intende presentare il Bilancio Consuntivo di
ASPES, nonché i Bilanci settoriali, in occasione
dell’approvazione del Bilancio Consuntivo dell’ente e sottoporli
all’approvazione del Consiglio Comunale.” Grazie.

PRESIDENTE

Altri Consiglieri? Consigliere Butti.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Buonasera. Io volevo chiedere se c’è la possibilit à di


coinvolgere anche la Commissione dei Capigruppo nella
preparazione del Consiglio Comunale sul Piano Casa, in quanto la
materia è fondamentale ed è fondamentale che si arrivi con una
posizione non dico condivisa ma comunque partecipata, in sala di
Consiglio.

PRESIDENTE

Il Sindaco mi sta dando la disponibilità, per cui possiamo


prevedere di indire una Conferenza di Capigruppo preparatoria
del Consiglio Comunale.
Altri interventi? Nessuno.
PUNTO N. 2 O.d.G. – CONSIGLIO COMUNALE DEL 29
SETTEMBRE 2009

PRESENTAZIONE DEL “PIANO DI ZONA DEGLI


INTERVENTI E DEI SERVIZI SOCIALI ANNI 2009-2011”
DELL’AMBITO TERRITORIALE DI SEREGNO

PRESIDENTE

Passiamo al successivo punto all’O.d.G., che è la


presentazione del “Piano di Zona degli interventi e dei servizi
sociali per gli anni 2009/2011” dell’ambito territoriale di
Seregno.
A questo proposito io saluto il Dottor Mazzini, che è il
Responsabile di Piano e che ci illustrerà il Piano medesimo.
Prima di dare la parola all’Assessore e poi al Dottor
Mazzini volevo soltanto dire ai Consiglieri Comunali che nella
documentazione che hanno trovato agli atti c’è un’imprecisione,
nel senso che è stata allegata, magari ve ne siete già accorti, ma è
stata allegata una bozza di delibera. A questo punto, come riporta
il titolo iscritto all’O.d.G., è la presentazione del Piano, nel
senso che la materia del Piano di Zona non è di competenza del
Consiglio Comunale. Mi hanno spiegato che dal momento che
tutto il materiale è stato predisposto dal Comune capofila che è
quello di Seregno è stata anche allegata questa bozza di delibera
che il Comune di Seregno ha deciso di portare alla votazione del
Consiglio Comunale, pare per le implicazioni economiche che in
quel caso comportava, quindi c’era il problema del parere di
legittimità del Ragioniere Capo.
Su questo l’Assessore Volpi sicuramente può essere molto
più chiaro del sottoscritto. Ve l’ho detto solo perché, a differenza
di quello che trovate su questo foglio, non ci sarà una votazione
sul Piano.
La parola all’Assessore Volpi e poi al Dottor Mazz ini.

ASSESSORE VOLPI

Buonasera a tutti. Come ha detto il Presidente andiamo a


presentare il Piano di Zona. Presentare vuol dire che innanzitutto
comunichiamo che il Piano di Zona è stato approvato all’interno
dell’ambito del Distretto di Seregno, dove noi facciamo parte. I
Comuni facenti parte dell’ambito di Seregno sono i sei Comuni
storici, vale a dire Seveso, Seregno, Giussano, Med a, Lentate e
Barlassina, e dal primo Gennaio di quest’anno si sono aggregati
altri tre Comuni in virtù della nascita della nuova Provincia di
Monza e Brianza. Questi tre Comuni sono Cogliate, Misinto e
Lazzate.
Perché comunichiamo? Perché l’approvazione è stata fatta
come dicevo prima nell’ambito ed è stato appunto approvato
l’Accordo di Programma. Diciamo che il Comune di Seregno
invece si è trovato costretto a deliberare il Piano di Zona perché
interessato anche per transazioni economiche. Vale a dire che
talune volte funge da cassa all’interno dell’ambito e quindi
transitando dei valori deve di fatto portare anche in Consiglio
Comunale l’approvazione del Piano di Zona.
Questo è l’avvio del terzo triennio del Piano di Zona
dell’ambito di Seregno ovviamente. Dopo praticamente sei anni si
è ampiamente capito che chi fa il Piano di Zona non sono
solamente gli enti pubblici. È necessario ed importante che in
primis diano il loro supporto le associazioni, il cosiddetto terzo
settore e quarto settore. Terzo settore vale a dire le associazioni
di volontariato, le cooperative sociali e chiunque opera appunto
nei servizi sociali come associazioni no profit. Il quarto settore
invece sono le famiglie e le associazioni delle famiglie.
Praticamente si tratta di realtà che hanno fatto un po’…
hanno tentato di riappropriarsi dei servizi sociali, cosa che di
solito storicamente sono sempre stati affidati allo Stato.
Questo perché queste realtà sanno, rappresentano la capacità
di risposte ai bisogni diffusi che, come dire, all’interno dei
servizi sociali emergono, riescono più di altri a dare risposta a
questi servizi, a questi bisogni diffusi.
Solitamente, ultimamente infatti gli enti pubblici non sono
usciti, non sono stati in grado di soddisfare queste bisogni, per
diverse ragioni; tra queste magari anche le incapacità
organizzative piuttosto che l’inadeguatezza nella cognizione dei
bisogni stessi, o addirittura la scarsità di risorse.
Quindi potremmo dire che in sinergia con chi opera in
stretto contatto con le famiglie e le persone bisognose, quello che
prima abbiamo definito il terzo e quarto settore, il Piano di Zona
vuole confermare e potenziare quanto è stato fatto di buono fino
adesso, e potenziare invece… confermare e potenziare quanto è
stato fatto fino adesso; oltre che dare nuove risposte ai nuovi
bisogni che sono emersi in virtù delle situazioni che oggi stiamo
vivendo un po’ tutti quanti, in particolare in conseguenza della
crisi economica.
All’interno di queste finalità l’ambito di Seregno è
orientato a favorire e stimolare la partecipazione attiva delle
risorse del territorio, al fine di promuovere la solidarietà tra i
cittadini, realizzando politiche appropriate di servizi che diano
valore alle persone, alle famiglie e quindi alle comunità. A
riconoscere ed a valorizzare i rapporti delle associazioni, delle
famiglie e dei collaboratori. Assicurare la soddisfazione degli
utenti con la qualità e l’efficienza dei servizi.
Quindi offrire sostegno ed aiuto alle persone durante tutto il
ciclo della vita, aiutare le famiglie ad assolvere le proprie
funzioni educative e di cura, contribuendo a promuovere i diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza, dando sostegno a chi è in
condizioni di povertà materiale e relazionale, sostenendo gli
adulti affinché continuino ad esercitare un ruolo attivo favorendo
le persone disabili, aiutando gli anziani a vivere il loro tempo.
Chiudo mettendo in evidenza le linee di forza
dell’innovazione delle politiche sociali del nuovo Piano di Zona.
Infatti questo mira, potremmo sintetizzarle nello s viluppo di
percorsi di analisi della domanda sociale e la ricognizione del
sistema dell’offerta, poi su queste definizioni che io ho preso
pari/pari dal Piano di Zona il Dottor Mazzini ci aiuterà ad
entrare, a precisare queste definizioni che vi sto dicendo; al
passaggio dalla programmazione di ambito alla realizzazione e
gestione associata dei servizi, all’integrazione, questo è un
livello nuovo del Piano di Zona, all’integrazione
interistituzionale con il Sistema Socio Sanitario in particolare
dell’istruzione e del lavoro. La promozione dei tit oli sociali e le
funzioni di accreditamento.
Io ho invitato il Dottor Mazzini che è il Responsa bile
dell’Ufficio di Piano, è colui che più di tutti ha messo mano a
questo documento importante, ha dedicato molte energie. È colui
che ha raccolto il materiale, ovviamente formulato dagli operatori
interessati proprio al Piano di Zona; ha messo mano e l’ha scritto
in sostanza. Ha fatto uno sforzo importante, è quindi la persona
più titolata di tutti ad entrare nel merito della questione.
L’ho invitato anche perché ci darà una mano adesso
tramite… viaggio in internet appunto, ci permetterà di vedere il
sito dell’Ufficio di Piano che tutti possono consultare perché è
una cosa estremamente importante quando ci sono dei disagi. È la
prima possibilità per avere l’informazione necessaria per poter
affrontare i problemi all’interno dei servizi sociali.
È evidente che poi questo non soddisfa, anche perché non
tutti sanno navigare in internet. Di fatto ci sono gli uffici nostri
che vivono in stretto contatto con l’Ufficio di Piano e quindi
possono intervenire fattivamente alla risoluzione dei problemi.
Adesso invito il Dottor Mazzini a farci questa lezione
didattica, che veramente è molto interessante.
DOTTOR MAZZINI

Buonasera a tutti. Intanto che viene predisposto i l


collegamento faccio una piccola precisazione su che cosa è di
fatto il Piano di Zona. Materialmente è un libro, un documento in
cui viene elencato tutto quello che un certo territorio, come
diceva prima l’Assessore Volpi comprende nove Comuni, circa
150.000 abitanti, un certo territorio, una certa comunità decide di
voler fare nei prossimi tre anni. È un documento in cui viene
appunto pianificato tutto quello che in campo di servizi sociali
questi nove Comuni vogliono fare. Comuni ma anche la società
civile. Come è stato accennato prima il terzo ed il quarto settore
hanno avuto ed hanno ancora un ruolo importante in tutte le fasi
della programmazione e della pianificazione, dalla fase della
valutazione del bisogno e quindi della diagnosi del bisogno,
all’identificazione di proposte, di intervento, di obiettivi
risolutivi, anche nella fase poi della realizzazione di queste
proposte e di questi obiettivi.
Io ho pensato ed ho concordato con l’Assessore di utilizzare
il portale dei Servizi Sociali, che di fatto è nato circa un anno e
mezzo fa, come Carta dei Servizi dinamica di tutti i servizi
presenti sui sei Comuni allora l’anno scorso, ed entro Dicembre
conterrà anche tutte le informazioni dei tre nuovi Comuni che si
sono aggiunti al nostro territorio.
L’anno scorso era una Carta dei Servizi. Che cosa significa
Carta dei Servizi? Significa che viene raccontato ed esplicitato in
modo il più chiaro possibile per gli operatori, soprattutto per i
potenziali utenti, ma anche per le associazioni che danno
informazioni, sono tantissimi i centri di ascolto gestiti da
associazioni del terzo settore, dai CAF, dalle ACLI piuttosto che
dalla Caritas e da quant’altro. È uno strumento on line, quindi
tramite internet uno sportellista di qualunque ente od
associazione o cooperativa può accedere e scaricare tutte le
informazioni necessarie per accedere ad un servizio.
Faccio un piccolo esempio, abito a Seveso… (Fine cassetta
n. 1 lato A) (Inizio cassetta n. 1 lato B) …cerco u na residenza
protetta, piuttosto che assistenza domiciliare. Cliccando su
“cerca” vengono fuori i servizi legati a queste tipologie che offre
il Comune di Seveso, clicco su “assistenza domiciliare” e mi
trovo una scheda che illustra che cosa è l’assistenza domiciliare,
a chi è rivolta, come richiederla, il costo e dove richiederla, chi è
l’ente titolare e l’ente gestore che la gestisce. È una possibilità,
c’è la possibilità di stampare la scheda, quindi alla persona che
arriva allo sportello pubblico o del privato sociale è possibile
scaricare la scheda con tutte le informazioni. In a lcuni casi c’è
prevista anche tutta la modulistica necessaria per fare domanda al
servizio.
Questo era soltanto per farvi un esempio.
Come vi dicevo prima il Piano di Zona è appunto un
documento che raccoglie tutte le azioni e tutti gli interventi che
un territorio vuole fare nel campo dei servizi sociali. Qui sono
sintetizzate le sette aree di competenza dei servizi sociali
comunali, sulla destra ci sono le parti più strutturali del Piano di
Zona, qual è il territorio per esempio, questa qui è la Provincia di
Monza e Brianza e l’ambito di Seregno è questo verdino qui. Poi
c’è Carate, Desio, Monza e Vimercate. Andando dentro possiamo
trovare tutta una serie di informazioni sulla popolazione, che
come dicevo prima conta 151.000 abitanti, è tendenzialmente
giovane rispetto alla Provincia di Monza, in modo particolare
rispetto all’ex Provincia di Milano. Poi c’è una serie di indicatori
un po’ per esperti, ma che ci dicono come è la popolazione a cui i
servizi sociali si rivolgono.
Poi ci sono degli altri approfondimenti su come invece
vengono spesi i soldi da questa comunità e da questi Comuni, e
qual è anche la percentuale della presa in carico. Per esempio,
faccio proprio dei piccoli esempi, Barlassina nel 2007 aveva 46
anziani, con una popolazione over 65 di 1.309 abitanti, aveva una
percentuale di presa in carico del 3,51%. Qui ci sono tutte le
percentuali dei vecchi sei Comuni dell’ambito.
Sotto c’è la spesa pro capite del Comune per l’anziano,
quindi Barlassina nel 2006 spendeva quasi 20 Euro per gli
anziani, nel 2007 è arrivato a spenderne 28. Qui ci sono tutti i
dettagli dei singoli Comuni.
Poi oltre alla parte della popolazione, del territorio e della
spesa, c’è anche la parte più strutturale ed organizzativa del
Piano, chi – diciamo così – governa tutto il processo del Piano di
Zona. Diciamo che le funzioni fondamentali sono quelle di
indirizzare, quindi una funzione tipicamente politica che viene
svolta dall’Assemblea dei Sindaci, che è composta da tutti i nove
Sindaci dei nove Comuni o Assessori delegati. Di fatto in genere
sono gli Assessori ai Servizi Sociali che partecipano
all’Assemblea dei Sindaci. C’è una funzione di partecipazione e
di diagnosi del bisogno che è lasciata alla collaborazione del
terzo e del quarto settore con le istituzioni, abbiamo il Tavolo di
Sistema ed il Tavolo Permanente di Consultazione del terzo
settore; oltre a tutti i tavoli d’area che sono …minori, famiglie,
disabilità, anziani, immigrati e vulnerabilità, che hanno obiettivi
di valutazione del bisogno, di raccogliere appunto i bisogni,
trasformarli in obiettivi da raggiungere e proporli all’Assemblea
dei Sindaci, i quali poi generalmente li mettono nel Piano di
Zona.
Di fatto questo Piano di Zona, che poi andrò a descrivere
nel dettaglio, comprende una settantina di obiettivi, frutto di un
lavoro a cui ha partecipato – ed è stato un lavoro molto prezioso
– il terzo settore ed il quarto settore, che all’interno di questi
tavoli tematici hanno fatto delle osservazioni e delle valutazioni,
ed hanno appunto proposto degli interventi.
Il compito di progettare, di realizzare, di integr are e quindi
di raggiungere gli obiettivi individuati nel Piano è dell’Ufficio di
Piano.
Se poi andiamo, se noi clicchiamo su queste voci, su questi
pulsanti diciamo, viene fuori la descrizione di quali sono le
funzioni, da chi è composto, in questo caso dall’Assemblea dei
Sindaci, e verranno inseriti tutti i documenti prodotti
dall’Assemblea dei Sindaci, che si riunisce più o meno una volta
al mese, di cui viene redatto un verbale che verrà poi inserito.
È possibile infine scaricare il documento del Piano di Zona
cartaceo.
Adesso vi illustro… Come vi dicevo il Piano di Zona è un
elenco di obiettivi, tendenzialmente il Piano di Zona… i servizi
sociali dei Comuni si occupano di queste nove aree, che sono le
dipendenze, le disabilità, i minori e famiglie, gli anziani, la
salute mentale, gli immigrati e la vulnerabilità. Sono le nove aree
di competenza tipiche dei servizi sociali di un Com une. L’idea è
stata quella di semplificare l’esposizione, se noi andiamo sopra
l’icona degli anziani e clicchiamo vediamo l’elenco degli
obiettivi che sono previsti nel Piano di Zona. Per esempio
nell’area anziani abbiamo una serie di obiettivi innovativi e di
obiettivi di mantenimento. Tra gli obiettivi innovativi c’è
l’incentivazione, incentivare la fruizione dei Centri Diurni
Integrati, analizzare, promuovere e formare il volo ntariato, il
Regolamento di Ambito dei servizi a favore delle persone
anziane, il trasporto attrezzato, il custode sociale e la
condivisione delle esperienze di socializzazione e di mutuo aiuto
sull’Alzheimer.
Io leggo tanto per fare alcuni esempi, vi faccio v edere cosa
c’è cliccando all’interno di ogni singolo obiettivo, viene descritto
ed in quelle che sono le sue finalità di contesto, ed anche quali
sono gli interventi che si prevedono per raggiungere
quell’obiettivo. Sotto c’è anche un crono-programma con… qui
non si vedono molto bene i colori, comunque c’è blu, un
azzurrino ed un grigino, che vanno a differenziare le fasi che si
sono fatte e non fatte. Man mano che vengono fatte diventeranno
tutte azzurre. Qui ci sarà la data di attuazione, i documenti
prodotti e la spesa ipotizzata per realizzare l’obiettivo.
Questo perché vogliamo fare in modo che tutto quello che si
fa venga il più possibile comunicato. A fianco al documento
prodotto c’è anche una mail-list che permetterà all’Ufficio di
Piano di comunicare a tutti gli iscritti, a tutte le associazioni del
terzo settore presenti sul territorio, a che punto siamo con lo
stato dei lavori; soprattutto se ci sono osservazioni, commenti,
integrazioni, da portare. Non so, stiamo predisponendo la bozza
di Regolamento Uniforme sull’Area Anziani, verrà messo qui, ma
non è tanto il metterlo qui che poi nessuno – se non gli addetti –
lo sa, ma scatterà appunto un’informazione a tutte le associazioni
del terzo settore dicendo: guardate che è pronta la bozza del
Regolamento, che è stata prodotta da questo gruppo di lavoro
piuttosto che…, diteci che cosa ne pensate. Prima di fare dei
passi più a livello istituzionale e politico verranno accolte queste
integrazioni.
Per fare ciò abbiamo dovuto mappare tutto il terzo settore
dell’ambito, ed è anche questa una sezione nuova di queste
settimane, in cui ci sono appunto tutte le associazioni presenti sul
territorio. Chi ha già dato il consenso ha anche la possibilità di
avere una scheda di presentazione più dettagliata, chi invece non
ci ha dato ancora il consenso, non ha ancora compilato queste
schede, è presente comunque. Noi qui abbiamo l’elenco di fatto di
tutte le associazioni dei sei Comuni, ne abbiamo mappate circa
160, che sono quelle che lavorano e che operano sul territorio.
Sono quelle a cui in un primo momento manderemo queste
informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori.
Inoltre sono sempre le stesse associazioni che par tecipano a
tutti i gruppi di lavoro che ho raccontato prima, i tavoli tematici.
Questi obiettivi non sono nati soltanto dal lavoro degli
amministratori degli enti pubblici, dei dipendenti, ma è il frutto
di una grande partecipazione di queste associazioni ai tavoli.
Io tendenzialmente mi fermerei qui, se invece riti eni…

ASSESSORE VOLPI

Visto che è una presentazione abbiamo una persona che,


come dicevo prima, più di altri è titolata, è più capace anche ad
entrare nel merito di alcune specificità, se si vogliono fare delle
domande è a disposizione.
PRESIDENTE

Bene, la parola al Consigliere Marzorati.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Sì, poi volevo dire delle cose, però volevo fare già…
approfittare di alcune domande per avere delle specifiche. Prima
di tutto ringrazio molto il Dottor Mazzini che ho avuto il piacere
di apprezzare anche nell’altro Piano di Zona. Tra l’altro ho visto
la valutazione sul vecchio Piano, sul quale questo si inserisce,
quindi è un elemento di continuità che la sua professionalità ha
garantito direi, insieme a quella dello staff del Distretto, quindi
io li ringrazio.
Però prima di entrare nel giudizio della lettura che ho fatto
volevo proprio seguendo le indicazioni dell’Assessore chiedere
due cose; la prima che mi sta molto a cuore è quale è stato e come
si inserisce in tutta questa griglia di proposte ecc… la
partecipazione dei cittadini, ma in particolare la partecipazione
dei soggetti interessati, quindi dal terzo settore alle altre
componenti, dall’ASL all’Azienda Ospedaliera nella preparazione
di questo Piano e nel suo monitoraggio. Così come il Tavolo di
Sistema che è un altro elemento che so essere nell’attenzione del
Presidente Viganò, Assessore di Seregno, come si è svolto.
L’altro, il monitoraggio dei bisogni, perché riten go che in
questa fase uno dei grandi valori che può avere, che ha il
Distretto, è quello di riuscire ad agire avendo un ambito di
valutazione proprio dei bisogni che sono sul territorio molto più
vasto di un Comune, poi più attento, perché molte volte il
Comune agisce reagendo alle situazioni e quindi non dando
sempre risposte diciamo appropriate per sua natura, il fatto di
avere un’area più estesa. Quindi mi interesserebbe sapere come
questo monitoraggio della raccolta dei bisogni nei tavoli, nei vari
momenti sia stato realizzato, e come in questo continui nello
svolgimento del Piano che è di tre anni se non sbaglio. Grazie.

PRESIDENTE

Bene, se c’è qualche altro intervento a livello di domande,


come ha fatto il Consigliere Marzorati, così poi facciamo
un’unica risposta e poi c’è la possibilità invece di fare interventi.
Altre domande? No, direi che non ci sono.
Prego possiamo procedere con la risposta.
ASSESSORE VOLPI

Dico una cosa velocissima in merito alla partecipazione.


Vale a dire che si è fatto di tutto per coinvolgere in particolare il
terzo settore nella formulazione del Piano. Purtroppo nonostante
la presenza di un notevole quantitativo di numero di associazioni
di fatto poi non è che si può costringere la gente, di fatto non
tutti hanno poi aderito alla formulazione.
È chiaro che lo sforzo nostro, ce lo siamo detti più volte
all’interno dell’assemblea di ambito, è quello proprio di favorire
questa partecipazione.
D’altro canto le associazioni rispondono naturalmente ai
bisogni dei servizi sociali, per cui sicuramente più di noi
riescono ad intervenire prontamente nelle risposte. Faccio
proseguire però il Dottor Mazzini su questo.

DOTTOR MAZZINI

Diciamo che la valutazione del bisogno… come vi facevo


vedere prima, uso l’immagine della struttura organi zzativa. La
diagnosi e quindi la valutazione del bisogno, l’elenco degli
obiettivi che sono stati poi messi, quelli che vi facevo prima
l’esempio sull’area anziani, nascono da questo gruppo di lavoro
del Tavolo Anziani. Il Tavolo Anziani, qui ci sono le funzioni dei
tavoli tematici, la composizione, che era da soggetti del terzo
settore nominati dal Tavolo Permanente di Consultazione, ci sono
dei componenti istituzionali dei Comuni, i componenti
istituzionali dell’ASL e della realtà scolastica. Questo è l’elenco
dei partecipanti al tavolo tematico precedente da cui sono nati gli
obiettivi dell’area anziani che vi ho letto prima. Diciamo che il
terzo settore è sicuramente presente, è stato sicuramente presente
nella fase di valutazione del bisogno, questo nel vecchio Piano di
Zona. Tutti gli obiettivi presenti nell’attuale Piano di Zona sono
il frutto di un lavoro allargato.
Con questo triennio un po’ a seguito di direttive della
Regione Lombardia, un po’ anche per dare, per volon tà politica
dell’ambito di Seregno, sono stati istituiti dei gruppi di lavoro.
Quando vi facevo vedere prima, incentivare la fruizione dei
Centri Diurni Integrati, questo è un obiettivo con delle finalità,
un contesto da cui derivano degli interventi, sotto c’è il crono-
programma. Nel crono-programma la prima fase è la costituzione
di un gruppo di lavoro e nomina del Responsabile del progetto.
Qui ancora siccome è un sito in costruzione, che di fatto è on line
da oggi pomeriggio in questo modo, non c’è ancora la data di
attuazione che è stata a Maggio 2009, c’è un gruppo di lavoro che
si è istituito, è stato individuato un coordinatore, ed a questo
gruppo come a tutti i gruppi di lavoro partecipa anche il terzo
settore. Quindi il passaggio è stato quello di coinvolgere il terzo
settore non più soltanto nella fase di valutazione del bisogno ma
di coinvolgerlo anche nella fase di realizzazione o di proposta di
un piano esecutivo dell’intervento.
Quindi valutazione del bisogno e progettazione. Anche
monitoraggio, nel senso che il tavolo di sistema, torniamo alla
struttura organizzativa, al quale partecipano un po’ tutti i
rappresentanti istituzionali e non della comunità, ed il Tavolo
Permanente di Consultazione del terzo settore, che è composto da
tutte le associazioni del terzo settore che ne facciano esplicita
richiesta. Dicevo prima che raccogliamo circa 160 associazioni…
raccogliamo, censiamo 160 associazioni, attualmente al Tavolo
Permanente di Consultazione ne sono iscritte 45, quindi un quarto
circa, un po’ più di un quarto, che hanno l’obiettivo di
rappresentare non più soltanto il proprio territorio inteso come il
proprio Comune, ma tutto l’ambito. Quindi un’associazione…
Viene richiesto uno sforzo in più sia agli enti pubblici che agli
enti del terzo settore di rappresentare non più soltanto il proprio
territorio, il proprio campanile, la propria parrocchia, ma l’intero
ambito. Da questo tavolo verranno poi eletti, e sono in fase di
elezione tutti i rappresentanti dei tavoli tematici che stanno
partendo.
Diciamo che il Piano di Zona è stato approvato il 30 Marzo
del 2009, si è messa in moto tutta la macchina, la prima riunione
del Tavolo Permanente di Consultazione del terzo settore in cui si
è istituto e costituito il tavolo è stata il 20 Maggio, abbiamo
finito di raccogliere le adesioni e le candidature per le … ai
diversi tavoli. Entro la fine di Ottobre avremo l’assemblea
elettiva, in cui verranno eletti i partecipanti a tutti i tavoli, per
fare in modo che la nuova macchina che dovrà fare la diagnosi del
bisogno e la proposta di nuovi obiettivi per il prossimo Piano di
Zona 2012/2014 possa raggiungere i propri obiettivi.
Il terzo settore partecipa sia nella fase di valut azione, della
progettazione e poi del monitoraggio. Sono questi gli organi
deputati a questo monitoraggio. Il Tavolo di Sistem a si incontrerà
due o tre volte all’anno, anche il Tavolo Permanente di
Consultazione; con l’obiettivo di monitorare quello fatto dai
diversi gruppi di lavoro.
PRESIDENTE

Grazie. Abbiamo una domanda in ritardo, prego Consigliere


Tavecchio.

CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

Mi perdoni Presidente, una domanda. Una domanda


specifica, a pagina 94 del Piano di Zona, dove si parla di gestione
associata e sviluppo, dove si parla del Centro Diurno Disabili,
vorrei sapere, non so se rivolgere la domanda al Dottor Mazzini o
all’Assessore direttamente, cosa si intende con la prospettiva del
ritiro della delega all’ASL da parte del Comune di Seveso, dice,
ha suggerito di verificare l’ipotesi di una gestione associata delle
strutture di Seveso, Seregno, anche in ragione della prossima
apertura del nuovo edificio in costruzione a Seregno di una
comunità alloggio per disabili. Grazie.

ASSESSORE VOLPI

Il nostro Centro Diurno Disabili che sta in Via Ma rsala,


praticamente in Comasina, è di nostra proprietà ma è gestito in
delega dall’ASL, nel senso che ci dà supporto ammin istrativo ed
in particolare gestisce un po’ tutto quanto inferisce il Centro
Diurno.
Per cui anche l’appalto che ha dato in gestione alla
cooperativa la gestione del centro stesso. Siccome ultimamente
sono sorte direi anche improvvisamente delle spese generali di
gestione appunto del centro che ci sono state addebitate dall’ASL
stessa si è pensato ultimamente di fare uno studio all’interno
dell’ambito appunto, per poter effettuare una gestione associata
con il Comune di Seregno. Ci sono dei pro e dei contro
all’interno di questo, evidentemente siamo nell’ottica di
ottimizzare i costi fondamentalmente, perché oggi il centro
diurno è gestito bene e gli utenti sono soddisfatti; in particolare
il nostro Centro Diurno di Seveso. Anche perché il nostro centro
ha saputo dare una continuità lavorativa alle persone che prestano
l’opera all’interno del centro stesso.
La cooperativa ha saputo presentarsi nel modo più
appropriato, cosa che invece non è avvenuta a Seregno, dove c’è
un turn over un pochino più importante. È evidente che quando si
ha a che fare con delle persone disabili è molto importante sul
piano educativo e della relazione dare una continuità, quindi se
cambiano le persone non è il massimo.
Oggi stiamo valutando, mentre noi soffriamo magari dei
costi un pochino più elevati, d’altro canto la nostra è una
gestione ottimale in termini di soddisfazione dell’utenza.
Bisognerà temperare questi due aspetti e vedere se questa cosa si
potrà realizzare con il Comune di Seregno. È una cosa in itinere.

CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

Scusi Presidente, se posso ribattere subito. Quindi vuol dire


che rimarrà comunque il CDD di Seveso e sarà aperto uno nuovo a
Seregno?

ASSESSORE VOLPI

A Seregno esiste già, si tratta di gestire insieme entrambi i


due siti.

CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

Tutte e due le strutture.

ASSESSORE VOLPI

Tutte e due le strutture.

ASSESSORE TAVECCHIO DIEGO

O k a y.

PRESIDENTE

Bene, direi che chi vuole intervenire… Possiamo fare un


giro di interventi e poi eventualmente o l’Assessore o il Dottore
possono fare la replica.
Chi chiede la parola? Marzorati.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Buonasera. Ho consegnato ai Capigruppo come un atto un


mio intervento che naturalmente non leggo tutto, sul Piano, che
però avevo fatto già arrivare all’Assessore tempo f a. Il primo
punto è il rammarico che questa discussione sia avvenuta già alla
fine praticamente del primo anno di attività del Piano, nel senso
che altri Comuni hanno sospeso la discussione perché erano in
elezione, io l’ho già detto pubblicamente, potevamo fare una
discussione prima dell’estate su questo piano. Il r ammarico è che
discutiamo, facciamo una partenza già alla fine di un primo
pezzo. Questo credo che sia un peccato, anche perché l’Assessore
all’inizio aveva accolto con interesse l’incontro che molti
avevano proposto di fare, e si era promosso un incontro
intercomunale – diciamo così – a Seregno, di presentazione già a
Febbraio se non sbagli, comunque all’inizio dell’anno o
addirittura prima, adesso non mi ricordo la data, però prima,
quando c’erano ancora le basi iniziali. Pensavo che quindi fosse
possibile discutere questo Piano molto prima.
Dico questo perché il Piano non è una cosa banale per
l’indirizzo dei sociali, nel senso che non è un Piano avulso, è
oggi… io credo che si possa dire quasi un’altra Giunta territoriale
che ha a che fare con le problematiche sociali, che mette insieme
gli Assessori ed i Comuni quindi a discutere le problematiche
sociali insieme all’ASL ed all’Azienda Ospedaliera, in una logica
di integrazione dei servizi. Quindi discutere l’indirizzo di Piano,
anche se molte volte, anzi purtroppo i Consigli Comunali sono un
po’ espropriati, quello avveniva anche prima quindi non è che…
da una preparazione; però lo è in gran parte il tessuto sociale, il
territorio. Questa è un po’ la garanzia.
Naturalmente bisognerà trovare una maggiore
armonizzazione all’interno delle politiche anche di discussione in
Consiglio, altrimenti questo era già un punto che la Regione
aveva ben presente, altrimenti… come si può dire, poi dopo nei
bilanci comunali la politica del Piano agisce in maniera rilevante,
nel senso che si discutono gran parte delle risorse sui tavoli del
Piano di Zona, quindi poi noi non abbiamo la possibilità di
entrare in merito a questa discussione quando siamo in Bilancio,
perché ci sono partite che sono già definite.
L’altra cosa che rammarico, pensavo che ci fosse anche la
Dirigente, la Responsabile dei Servizi Sociali, visto che è la
prima volta che si discute un Piano qua. Vedo che anche in molti
casi – e li ringrazio – ci sono operatori di altri uffici,
amministrativi ecc…, per cose magari non dico meno rilevanti
perché lo sono per i loro settori. Anche in questo caso io avrei
voluto, visto che c’è stato un cambio di Amministrazione, sentire
un po’ il parere della Responsabile ai Servizi Sociali nella
costituzione di questo Piano.
Dico questo perché la traduzione locale del Piano è un
elemento determinante. Io voglio evidenziare due ch iavi, una
sono gli elementi centrali che troverete in questa… che secondo
me devono essere vissuti. Io ringrazio Mazzini per la sua
spiegazione, però vorrei un inizio strategico del Piano, che dica
dove andiamo, in che contesto ci muoviamo, perché il Piano
riguarda immigrazione, famiglia, disabilità, sono politiche nelle
quali … dalla Regione, però i Comuni hanno un peso rilevante.
Cosa dico? Nel metodo, il metodo non deve essere quello
nel Piano del Distretto della costituzione, a mio parere
naturalmente, dell’azienda di servizi pubblica, come altri Comuni
o altri territori hanno creato. Lo dico perché è un a tentazione
presente nella politica e nell’Amministrazione Pubblica. Di
questo vorrei delle garanzie. Garanzie, vorrei… scusate, volevo
un’opinione dell’Amministrazione, anche perché il Vimercatese
che ha scelto questa strada ha scelto una strada precisa nella
gestione, che io non condivido e che tende ad espropriare la
società, il terzo settore e tutto l’ambito dei servizi diffusi di un
protagonismo diretto. Quindi questo è un livello strategico.
Il secondo livello strategico è l’aspetto della su ssidiarietà,
evidenziava positivamente l’Assessore ed anche Mazzini, che è
presente sia nell’analisi dei bisogni sia nei tavoli; però la
sussidiarietà molte volte dall’ente pubblico è intesa come servitù
al potere che in quel momento comanda, quindi l’associazionismo
viene piegato insomma così alla risposta a bisogni che non sono
sempre definiti e determinati dalla società.
Cosa voglio dire? Che se si accetta la responsabilità della
sussidiarietà bisogna accettare anche quella della libertà insita in
questo, perché le due indicazioni vanno di pari passo; nella
sussidiarietà si esprime più direttamente al bisogno una cura ed
un’azione diretta della persona delle associazioni, di quello che
c’è nella società che risponde a questi bisogni, è ovvio che quella
libertà esprime dei bisogni anche autonomi dell’ente pubblico,
sprigiona delle forze inaspettate. Per chi si occupa di sociali sa
benissimo che molte attività di cura, per la disabilità in
particolare, sono venute in prima persona dalle famiglie
dell’associazionismo prima che l’ente pubblico rispondesse a
questo bisogno.
Voglio esprimere in questo una cautela a come vedo
muovere molto della politica nell’attenzione alla sussidiarietà,
occuparla in maniera strumentale e non in maniera libera.
Così facendo anche sull’aspetto della famiglia, la famiglia è
al centro non perché la famiglia, il luogo… non perché è
ideologicamente così, ma perché nella famiglia gli aspetti di cura
delle difficoltà umane di cui si occupano i servizi sociali trovano
il limite corretto dell’invadenza del pubblico nella sfera privata.
Quindi all’interno della cura nella famiglia ci sono potenzialità
che sanno esprimere meglio delle risposte.
Questo vuol dire che l’assistenza domiciliare deve essere
incentivata e deve essere strategica. Vuol dire che l’assistenza di
cura nelle scuole sulla disabilità deve essere improntata sulla
partecipazione della famiglia. Per questo vuol dire che i gruppi di
mutuo aiuto devono essere maggiormente stimolati all’interno del
Piano, perché questi rispondono delle capacità originarie della
famiglia e dell’individuo di rispondere ad un bisogno.
Cosa voglio dire? Prima dell’assistenzialismo deve esserci
l’idea che la persona ce la deve fare per conto suo e con le
relazioni che ha attorno.
In questo io credo che sia strategico intervenire con i
voucher, quindi intervenire con dei sistemi di stimolo della
famiglia ad occuparsi delle problematiche attraverso il sostegno
pubblico. In questo il voucher ed altre politiche d i questo tipo
garantiscono la libertà di scelta.
Nello studio che fece a suo tempo il Distretto, e poi anche il
Comune di Seveso ed i Comuni vicini, si è dimostrato che la
sussidiarietà è importante, ma più importante per il cittadino è la
scelta di libertà, il fatto che può scegliere, anche di chi ha poche
risorse culturali o sociali. Su questo aspetto io credo che ci sia
l’ambito strategico su cui deve porsi il Piano.
Altro problema è quello della questione degli appalti, del
fatto che i servizi non devono avere nel Distretto, nell’Ufficio
Distrettuale, una centralità… come si può dire, di ufficio che
risponde a tutti i bisogni delle Amministrazioni Pubbliche.
Voglio dire che rispetto ad un mega appalto sul servizio
domiciliare io preferisco una griglia metodologica per l’appalto e
poi la capacità degli enti pubblici localmente di attivare anche
risorse locali. Quindi attenzione alla politica, che non sia la
politica del puro costo, ma che sia la politica della qualità del
progetto. In questo il Distretto può fare molto, se non si
sostituisce, anzi si integra alla politica a livello comunale.
In questo senso il Distretto deve rafforzare l’int egrazione
con gli uffici comunali. In questo senso credo che lì ci stanno
delle capacità che molte volte dalle Amministrazioni Pubbliche, e
dalla nostra in particolare, in qualche caso sono state
sottovalutate, nel senso che si fa in fretta a togliere delle persone
e metterne delle altre senza valutare percorsi e capacità tecnica.
Questo degli operatori del sociale è un elemento strategico
perché definisce la qualità del servizio; perché è lì dove il
cittadino trova una risposta che non è quella di “ti aiutiamo”, ma
è quella “come fai ad aiutarti, chi ti può aiutare, dove sta vicina
questa persona”.
Così sull’aspetto della politica degli anziani io sono molto
contrario ad un’idea unitaria assistenziale della partecipazione
degli anziani alla loro cura, alla loro attività di quella fascia di
età, ma sono più per l’autonomia, le libertà di scelte, le
esperienze diverse; quindi le possibilità di aggregare anziani
attivi che rispondono ai bisogni. Credo che l’Anteas dimostri
questo sul nostro territorio, così sul trasporto anche per altri
Comuni, che ogni generazione può dare dei contributi
particolarmente significativi non solo per la propria fascia di età
ma rispondendo anche a bisogni di altre generazioni.
Io nella lettera che ho mandato avevo anche sugger ito, mi
aveva molto colpito l’azione che fece a suo tempo, lo disse anche
in Consiglio un anno fa circa, la Moratti, il Sindaco Moratti di
Milano, che propose dopo una proposta dell’Arcivescovo un fondo
particolare, gestito quasi in autonomia, nel sostegno alle povertà;
che potrebbero essere collegate alle difficoltà di lavoro.
Io credo che la crisi, seppure significativamente… vediamo
un orizzonte di uscita, almeno così si dice, gli effetti sull’aspetto
sociale non è detto che non avranno nel prossimo anno una
ricaduta, perché può esserci sicuramente una debolezza degli
ammortizzatori o comunque dell’attenzione.
Io credo che sia cambiata anche la modalità, cambi erà la
modalità di lavoro e di prestazione di lavoro, per cui l’attenzione
alla famiglia che affronta questa nuova sfida dello stare nel
mondo credo che il fatto di far leva su risorse private in
un’azione di assistenza sia un fatto virtuoso.
Io sono andato a chiedere le relazioni di come il Comune di
Milano abbia fatto questo tipo di lavoro con gli operatori sociali,
mi ha molto colpito, sono stati realizzati progetti molto
significativi. Purtroppo la stampa, come è naturale, si ferma sulla
notizia di quel momento e non va a ritrovare poi dopo un anno
cosa è avvenuto. Sui sociali questo è abbastanza tipico, credo che
abbiamo vissuto e vediamo tutti questa lettura della stampa solo
quando c’è un’enfatizzazione delle problematiche sociali, non
quando c’è la cura o comunque l’attenzione che viene posta
dall’ente pubblico. Questo è un fattore anche di debolezza della
comunicazione.
Per questo sono convinto che l’azione del sito sia molto
importante, perché dà un elemento di forte trasparenza alle
azioni. È vero che non tutti i cittadini, soprattutto pensiamo ai
cittadini che si rivolgono alla sfera sociale, hanno a che fare con
il circuito internet, quindi io direi di… non mitizziamo questo
strumento nei rapporti diffusi con i cittadini, ma sì utilizziamolo
in maniera scientifica e molto attenta nei rapporti con il terzo
settore, le istituzioni ed i portatori di interesse che fanno quel
servizio o che comunque ne possono fruire in termini
comunicativi, quindi anche la stampa; lì devono trovare notizie
della virtuosità, delle pratiche positive che possono essere spese.
Per ultimo io direi che il rafforzamento può essere banale,
però nel progetto, in tutta la valutazione è molto presente, ed è
stato complicato perché l’inserimento – come è stato detto – di
nuovi Comuni è un fattore sicuramente che ha portato… mi
sembra che poi all’Ufficio di Piano siano le stesse persone che ci
lavorano se non sbaglio, quindi virtuosi… (Dall'aula si replica
fuori campo voce) Esatto, qualcosa. Questo aumento
dell’attenzione sul territorio…
Dicevo, il Piano è impregnato anche di questa attenzione al
volontariato ed alla partecipazione.
Ecco, non sminuiamo, tra l’altro la Regione Lombardia nelle
ultime delibere lo ha ripreso, non sminuiamo la partecipazione
perché nel sociale è un elemento di grande interesse, perché
aumenta il capitale umano, che è una risorsa indispensabile, e che
molte volte la politica non riconosce e quindi tende poi a
spendere in maniera non sempre sensata.
Questo del sito internet è sicuramente un luogo, io chiedo
anche che su questo ci sia una partecipazione attiva del terzo
settore alla sua scrittura. Io ho messo in questa b reve relazione
che lascio agli atti anche un approfondimento della loro
responsabilità, parlo del terzo settore, alla cura delle persone.
Quindi non a svolgere un lavoro di merito prestazioni di servizi,
ma di essere attivatori di queste forze.
Io finisco, termino dicendo che… ultima cosa, il
riconoscimento…

PRESIDENTE

Dare o no la parola spetta al Presidente, non al pubblico.


Prego Consigliere Marzorati.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

…dicendo solo che il riconoscimento del lavoro e la


gratitudine che è un atto nei sociali di grande valore, acquisisce
con il Piano una rilevanza. Quindi io invito l’Assessore, una
volta passata la giornata di oggi, ad inviare alle associazioni sul
territorio proprio una relazione, la sua relazione, la relazione di
presentazione, ed anche lo stimolo a che il terzo settore trovi un
luogo di incontro sulle politiche sociali sul nostro Comune.
Il secondo invito è quello di riprendere la delibe ra di
indirizzo che si fece sulla famiglia, a suo tempo, che introduceva
degli elementi molto significativi di azione rispetto alle politiche
familiari, recentemente Formigoni ha annunciato che introdurrà
con il prossimo Bilancio degli elementi di quoziente familiare per
quanto riguarda la scuola ed i servizi sociali, quindi direi che
questo può essere fonte di attenzione e di utilità per l’azione che
noi possiamo svolgere.
Questo riconoscimento io chiedo che venga anche esteso
alle persone che in questi anni hanno prestato questo tipo di
servizio nei sociali, quindi gli operatori sociali, ed anche tutto lo
staff che in questi anni ha contribuito a quelle valutazioni
positive che non sempre il Comune di Seveso ha apprezzato, e lo
ha fatto pubblicamente, anzi pubblicamente non l’ha mai fatto,
recentemente.
Per cui ritengo che questo tipo di buon risultato sul Piano di
Zona derivi da una politica, così lo testimonia la valutazione, e
mi fa piacere che ci sia fino al 2008, di un’azione di grande
lavoro e perseveranza di molti amministratori pubblici, degli
attuali naturalmente, e di molti operatori dei sociali. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie Consigliere. Faccio solo una precisazione per i


Consiglieri e non per il pubblico, l’invito ad essere sintetici
ovviamente è sempre valido, però nel caso dell’intervento di
Marzorati io non ho tolto la parola per un motivo, perché quando
ci sono presentazioni di piani, discussioni di questo genere, dove
non c’è un voto ma c’è solo una discussione l’articolo 72, quello
che citiamo spesso sui tempi, qui e là, secondo me è poco
applicabile; perché se prendiamo due minuti qui, cinque minuti
là, cinque minuti la replica, non si capisce più un accidente.
Allora io ho ritenuto, ogni tanto controllavo i tempi, ma
idealmente ho fatto la somma dei tempi a cui avrebbe diritto un
Capogruppo tra i vari interventi e li ho unificati. Solo per
spiegare perché ho dato questo tempo.

INTERVENTO

È un angelo custode dei Consiglieri. Grazie.


PRESIDENTE

Altri interventi? Tavecchio.

CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

Grazie Presidente. Sono d’accordo anche io con il


Presidente, perché tanto di cappello all’intervento del Consigliere
Marzorati, che è un intervento da ex Assessore ai Servizi Sociali
questo. Io mi limiterò solo a fare l’intervento da Consigliere
delegato dal mio Gruppo sulle politiche sociali.
Prima di tutto un ringraziamento a tutti gli attori che hanno
collaborato alla stesura del Piano di Zona, che anche come mole è
molto importante. Lo faccio qui stasera nella perso na del Dottor
Mazzini, che ci ha anche spiegato chiaramente alcuni dei
passaggi, non poteva stare tutta la sera.
Secondo me è importante mettere in rete tutte le energie per
far fronte alle problematicità ed ai bisogni dei cittadini, quindi
questo Piano di Zona che mette in sinergia tutte le forze dei
Comuni limitrofi, che quindi presumibilmente hanno le stesse
problematiche e le stesse criticità, mi trova assolutamente
concorde. Soprattutto per razionalizzare anche, perché no, gli
interventi che si possono fare nell’ambito sociale.
Volevo fare alcuni interventi, non vuole essere una critica…
vuole essere una critica costruttiva, tra l’altro anche nella
verifica che ho visto si è messa all’inizio del Piano di Zona sono
emerse alcune problematicità. Per esempio la flessibilità del
Piano di Zona, anni 2009/2011, ovviamente i bisogni possono
cambiare, è vero che ci vogliono assolutamente delle linee guida
sennò si brancola nel buio, però come è già stato sottolineato
forse ci vorrebbe anche un po’ più di flessibilità per far fronte
appunto… vedi crisi economica di quest’anno, che possono
emergere; per aggiornare gli interventi e le soluzioni.
Il sito e la messa in rete dei dati e delle critic ità, anche per
gli operatori che operano nell’ambito delle politiche sociali, mi
trova assolutamente concorde. È vero, non bisogna mitizzare
l’utilizzo di internet, però diciamo che fa sprecare… non fa
sprecare tempo e fa avere una mole di dati che forse senza
internet non ci sarebbero.
Come ho detto prima è importante perché così sono in rete,
nel senso fisico ma anche nel senso figurato, tutte le informazioni
necessarie per affrontare le problematicità che emergono sul
territorio. Forse è il caso sì di pubblicizzare maggiormente il
sito, i servizi. È vero che magari sulle politiche degli anziani…
non so, non me ne vogliano gli anziani, però forse è vero che la
maggior parte non utilizza internet; però credo che poi – come già
diceva il Consigliere Marzorati – le associazioni, il terzo settore
può anche essere di aiuto, può fare da mediatore su tutta una serie
di notizie e servizi che ci sono e sono a disposizione, quindi
dovrebbero essere utilizzati.
Un’altra attenzione che vorrei evidenziare è un’attenzione
alla voucherizzazione ed all’accreditamento. Okay alla
voucherizzazione, questa è una nota politica, attenzione anche
all’accreditamento, quindi un’attività di controllo da parte della
politica rispetto anche, qui si entra sulle spese, non solo
ovviamente per quanto riguarda le spese ma anche per quanto
riguarda la qualità del servizio e dei vari attori che operano.
Poi ho letto una scarsa partecipazione da parte dei politici
ai tavoli, un augurio che faccio è: è vero che il terzo settore deve
prendersi i suoi spazi, la politica non deve asfissiare gli spazi di
libertà che ci sono, però la politica deve anche non solo imporre,
anche incentivare alcuni interventi che possono essere posti in
essere. Deve anche supportare le varie associazioni ed il terzo
settore, il quarto settore, che c’è. Deve dare delle linee.
Tra l’altro questa scarsa partecipazione la sottolineavano
appunto quelli del terzo settore, che poi in alcuni casi ritenevano
di non dover più partecipare ai tavoli perché tanto le decisioni si
prendono da altre parti.
Un augurio all’Assessore è di non far diventare i servizi
sociali la Cenerentola della politica. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie Consigliere Tavecchio. Altri interventi? Mi pare


nessuno.
A questo punto il Regolamento parla di eventuale breve
replica dell’Assessore.

ASSESSORE VOLPI

Brevissima. Intanto condivido quanto affermato dal


Consigliere Marzorati, che rientra nell’ottica della volontà
politica ed amministrativa della nostra Giunta. Nella mia breve
relazione mi sono soffermato sull’importanza del ruolo del terzo
settore e del quarto settore, che di fatto testimoniano come viene
valorizzato il principio di sussidiarietà. L’Ammini strazione
interviene solo quando questi soggetti non sono in grado di
soddisfare il bisogno, diventa sussidiario questo vuol dire; quindi
siamo perfettamente in linea.
D’altro canto la stessa Amministrazione ha già preso delle
decisioni in materia di fiscalità a favore delle famiglie grazie
all’Assessore Mazzucco, che tra l’altro probabilmente ha
interpretato nel modo migliore le indicazioni che
nell’Amministrazione precedente sono emerse dalla delibera che
ci ricordava prima il Consigliere Marzorati, la delibera proprio
sulla famiglia. Si vuole di fatto dare una continuità a questa
iniziativa che è parte integrante della politica di questa Giunta.
Il Piano di Zona è stato approvato, l’accordo di P iano di
Zona è stato approvato il 30 di Marzo, quindi l’annualità scade al
30 Marzo prossimo, quindi non siamo proprio distanti. Tenuto
conto che… (Fine cassetta n. 1 lato B) (Inizio cass etta n. 2 lato
A) …Consiglio Comunale che è saltato perché non c’erano le
Minoranze, anzi mi ricordo che mancavano delle persone delle
Minoranze e quindi si è voluto… Per quello che è slittato ad oggi
in sostanza.
Diciamo che siamo degnamente rappresentati dal Dottor
Mazzini e quindi lo ritengo relativo a questo punto la presenza
del Funzionario del nostro ufficio, che comunque ci ha dato una
buona mano perché le cose potessero andare avanti.
Stiamo seguendo all’interno dell’ambito tutto il discorso
legato alla voucherizzazione, che è stimolata e voluta
innanzitutto dalla Regione Lombardia. A fronte della
voucherizzazione, che è un titolo per poter ottenere delle
prestazioni sociali, quindi prima della voucherizzazione, prima
delle prestazioni sociali c’è proprio l’accreditamento. Le
associazioni, le cooperative che dovranno dare queste prestazioni
vengono accreditate, quindi si fa tutta quell’analisi necessaria per
vedere l’idoneità loro a fornire queste prestazioni.
Non entro nel merito di tutti i punti perché sono molteplici,
dico solo una cosa, che la scarsa partecipazione dei politici viene
registrata nel Piano di Zona con riferimento al triennio
precedente; in particolare al Tavolo di Sistema, dove partecipa
innanzitutto il terzo settore, che chiede la partecipazione dei
politici. Purtroppo nel triennio precedente questa cosa qui non è
avvenuta. Confidiamo che questa cosa si possa realizzare in
questo triennio.
Ritengo che ci sia di fatto flessibilità nel Piano di Zona,
tanto è vero che enunciati dei principi questi possono,
sicuramente potranno essere realizzati in vario modo a seconda
delle indicazioni che arriveranno da tutti quanti potranno dare il
loro supporto. Di fatto sussiste una flessibilità.
Mi fermo qui perché vedo che la gente fa anche fatica a…

PRESIDENTE

Grazie Assessore e grazie anche al Dottor Mazzini per la


sua cortesia.
Lasciamo questo argomento.
PUNTO N. 3 O.d.G. – CONSIGLIO COMUNALE DEL 29
SETTEMBRE 2009

SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO E


RICOGNIZIONE STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI
AI SENSI DELL’ART. 193 DEL D.LGS 18.8.2000, N. 267

PRESIDENTE

Passiamo all’argomento successivo, salvaguardia degli


equilibri di Bilancio e ricognizione stato di attuazione dei
programmi, ai sensi dell’articolo 193 del Decreto Legislativo 267.
La parola all’Assessore Mazzucco.

ASSESSORE MAZZUCCO

Grazie Presidente. Buonasera a tutti, al pubblico ed ai


Consiglieri Comunali. Vorrei anche salutare perché è qui presente
in aula il Revisore dei Conti, la Dottoressa Del Foro Sabrina, che
è venuta ad assistere ai lavori e di questo la ringrazio e spero che
ci sarà una proficua collaborazione con gli uffici dell’ente, come
è stato anche con i precedenti Revisori dei Conti.
Andiamo quindi a vedere questa fase di Bilancio, che
riguarda la salvaguardia degli equilibri di Bilancio sulla gestione
finanziaria dell’ente. È stata fatta una relazione redatta dal
Servizio Amministrazione e Controllo, di cui appunto sono
allegati i prospetti contabili alla delibera. È stata fatta appunto
una ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e la
verifica del permanere degli equilibri di Bilancio.
Questo naturalmente è fatto ai sensi dell’articolo 193 del
TUEL, che prevede tra l’altro qualora la ricognizione dei
programmi, sullo stato di attuazione dei programmi, rilevasse dei
disequilibri di Bilancio, una variazione che faccia permanere
questo parametro di equilibrio.
Sono state fatte queste ricognizioni sul Bilancio
dell’esercizio 2009 sia per quanto riguarda la gestione di
competenza, sia per quanto riguarda la gestione dei residui del
Bilancio.
Per quanto riguarda la gestione di competenza, come avete
potuto vedere dai documenti allegati, permangono gli equilibri di
Bilancio. Vorrei subito sottolineare che non è stato necessario
allo stato attuale predisporre una variazione di Bilancio, perché
non abbiamo particolari difficoltà di rispetto sulla gestione di
competenza. È chiaro che abbiamo tutti in mente quale sia la
situazione degli oneri di urbanizzazione, abbiamo considerato
assolutamente utile e necessario predisporre una variazione di
Bilancio omnicomprensivo in sede di assestamento di Bilancio,
che credo che da questo ente verrà presentato nella metà di
Novembre, dove chiuderemo di fatto gli accertamenti degli oneri
di urbanizzazione, di conseguenza andremo a fare quel taglio
delle opere per investimento.
Non l’abbiamo fatto ancora adesso perché visto il permanere
della situazione e della crisi economica finanziaria preferiamo
avere dei dati certi, altrimenti avremmo corso il rischio di variare
ora dei capitoli e delle funzioni di investimento e poi di doverli
rivariare di nuovo in sede di assestamento di Bilancio.
Naturalmente è chiaro che essendo poi la gestione della
parte in conto capitale gestita per cassa, visti i parametri del
Patto di Stabilità, non avendo incassato non stiamo neppure
spendendo in conto capitale. Quindi è ovvio che da qui ad un paio
di mesi certificheremo quanti oneri abbiamo definitivamente
incassato, e da lì naturalmente andrà fatto un ridimensionamento
credo, ormai a questo punto mi sembra abbastanza lampante, degli
investimenti. Quindi ad una riduzione degli oneri di
urbanizzazione sarà corrisposta una riduzione delle opere per
investimento; perché come sapete benissimo, l’abbiamo sempre
ripetuto in questa sede di Bilancio, gli oneri di urbanizzazione
finanziano e sono l’unica parte, l’indebitamento ed i trasferimenti
dello Stato, Regione, l’unico strumento che finanzia la spesa per
investimenti. Di conseguenza è chiaro che qualora noi non
incassassimo gli oneri non si realizzano le opere per
investimento. La matematica non è un’opinione e qui ndi è così.
Questa variazione di Bilancio, come vi dicevo prima, la
faremo, la porteremo assolutamente per metà Novembre, anche
perché in quella sede di assestamento di Bilancio ci sarà poi e
sarà l’ultima operazione che si potrà fare sul Bilancio per
arrivare alla fine dell’anno con la gestione del Bilancio di
Previsione 2009.
C’è da dire che sulla competenza, a parte la parte in conto
capitale, di buchi non ce ne sono, il Bilancio è in equilibrio, e
come vi dicevo prima non è stata prevista dagli uffici una
manovra di ripristino del pareggio finanziario.
Per quanto riguarda la gestione di competenza abbiamo il
saldo ed il pareggio finanziario a 14 milioni 820.000 Euro. Per
quanto riguarda le spese in conto capitale abbiamo un pareggio
finanziario a 5 milioni 100.000 Euro circa.
Per quanto riguarda la gestione residui credo che, come
avete potuto vedere, abbiamo un discreto successo di gestione,
gestionale, nel senso che siamo riusciti a recuperare dei residui
attivi, dei crediti che l’Amministrazione vantava nei confronti di
terzi. Come vi dicevo anche su sollecitazione del Consigliere
Ragazzo che ci siamo trovati assolutamente in linea su questo
argomento e come vedete lo stiamo portando avanti. Ricordo che
fa parte anche di un progetto delle Risorse Umane, proprio del
personale, del Settore Tributi e Ragioneria.
Come vi dicevo abbiamo un discreto risultato di gestione
sui residui, perché il dato è migliorato, siamo passati su un
recupero del 18% del precedente Bilancio ad un recupero
gestionale di quest’anno che arriva al 33,55%. Questo vuol dire
andare a recuperare delle risorse che erano del Comune, che sono
naturalmente ruoli della TARSU rimasti in arretrato, maggiori
accertamenti ICI, addizionale comunale IRPEF in arr etrato, la
pubblicità dell’ASPES per cui è stato pagato un aggio e loro ci
hanno girato come vi diceva il Presidente Matta la settimana
scorsa. Abbiamo ad esempio recuperato il canone di GELSIA per
quanto riguarda il gas. Insomma, tutta quella serie di operazioni a
recupero di residui attivi, quindi di crediti che il Comune
vantava.
Così come anche è stato migliorato il dato, questo è
significativo in un periodo di crisi, quindi per farvi capire il giro
cassa che funziona in questo Comune, abbiamo pagato il 54,44 dei
residui passivi, cioè debiti che l’Amministrazione vantava nei
confronti di terzi. L’anno scorso era il 50%, 51%. Anche questo
dato è stato migliorato del 3%, che in un periodo come questo
certamente è un risultato gestionale buono, discreto.
È un dato che ci conforta, soprattutto anche sul recupero –
come vi dicevo – della gestione dei residui attivi, che sono
crediti che il Comune vanta.
Per quanto riguarda la relazione, avete visto che allegata
alla documentazione c’è la relazione dello status della
realizzazione dei programmi. Abbiamo anche in questo caso
migliorato la capacità di impegnare le fonti finanziarie allocate
nei capitoli di investimento. Adesso scusate che sto cercando…
Siamo riusciti a passare… Questo è chiaro, un po’ sul
Bilancio dell’anno scorso scontava che era un Bilancio che
interveniva in un anno elettorale, quindi è chiaro che un pochino
questo dato quest’anno è stato migliorato, anche perché l’anno
scorso c’è stato un piccolo rallentamento degli impegni di spesa,
perché essendoci state le elezioni è chiaro che c’è stato questo
momento in cui non si sono impegnate risorse. Però c’è da dire
che a Settembre con gli uffici, va reso anche a loro un certo
grazie per la capacità di programmazione, siamo arrivati ad una
copertura dell’impegnato sugli stanziamenti attuali del 63,2%.
Vuol dire che l’ente a Settembre ha realizzato in termini
economici il 63,26% della programmazione che aveva, scusate la
cacofonia, programmato in sede di Bilancio di Previsione. Credo
che questo sia un dato importante, perché nel momento in cui si
va a programmare, non parliamo naturalmente qui di spese in
conto capitale, parliamo della gestione della competenza, della
spesa corrente. Nel momento in cui si va a programmare un
Bilancio Previsionale abbiamo sicuramente una certezza che la
programmazione è in linea e risponde alla veridicità del Bilancio;
perché in questo caso effettivamente vediamo che le risorse che
sono state allocate vengono impegnate ed in maniera
assolutamente corretta ed anche abbastanza veloce.
Come vi dicevo arriveremo alla realizzazione dei
programmi, lo vedremo poi con il Rendiconto di gestione quindi
sarà un argomento che tratteremo tra qualche mese, comunque
sicuramente è un dato intorno al 90% la realizzazione dei
programmi. Credo che sia e che risponda a quei criteri di
veridicità che i Bilanci di Previsione delle Amministrazioni
Pubbliche non sempre hanno, e che questa Amministrazione tende
a fare.
Questo infatti per incominciare questa discussione.
Volevo ribadire di nuovo il fatto che per gli oneri di
urbanizzazione abbiamo riscontrato un forte rallentamento, che
sarà assolutamente necessario affrontare la discussione di tipo
politico, nel senso che sarà facoltà di questa Amministrazione nel
momento in cui certificheremo questo mancato incasso di oneri di
ridimensionare le opere previste nel Piano degli In vestimenti, e
di scegliere quali opere portare avanti.
Sui mutui, volevo dirvi solo due parole sui mutui, poi lascio
a voi. Come vi avevo detto all’inizio di questo mandato
amministrativo, rispondendo anche a delle sollecitazioni del
Capogruppo Consigliere Butti, non sono ideologicamente contro i
mutui, c’è da dire però che il nostro obiettivo è quello di
abbassare gli oneri di urbanizzazione applicati in spesa corrente.
Per farlo è assolutamente previsto tra l’altro dalla Finanziaria
famosa di Tremonti, quella dell’anno scorso, che prevede nel
2011 alla casella oneri applicati alla spesa corrente lo zero.
Questo significa affrontare delle scelte, andare a vedere, a
controllare perfettamente dove sono delle sacche di recupero di
finanziamenti. Il che non è facile perché avete già visto voi come
è abbastanza snello il Bilancio, non è che possiamo più di tanto…
se non andare a toccare settori veramente importanti e strategici
come i servizi sociali e la scuola, che sono… almeno cerchiamo
di dare questi servizi.
Vi ricordo che i ratei su dei mutui vanno a pesare sulla
spesa corrente. Noi avremmo un effetto contrario, di fare un
mutuo e di andarlo poi a pesare sulla spesa corrente, facendola
aumentare. Allora o aumentiamo le tasse, ma non lo possiamo fare
perché Tremonti ha stabilizzato per anni la finanza pubblica, non
possiamo toccare addizionali, non si può fare, perché per inserire
il federalismo fiscale Tremonti deve stabilizzare tutti i saldi e
poi provare a vedere con i Decreti Attuativi come inserirli.
Oppure dobbiamo aumentare gli oneri di urbanizzazione, ma gli
oneri di urbanizzazione li vogliamo togliere.
È questa la difficoltà in cui si stanno trovando tutti i
Comuni, non solo… Perché è logico, perché fino a quando la
spesa per investimenti sarà finanziata con gli oneri di
urbanizzazione noi andremo ad avere delle difficoltà sulla parte
più importante della politica, sulle scelte delle opere da fare. Di
fatto qua ci manca la polpa per fare le scelte, oppure facendo
quelle splendide operazioni che vengono fatte, che non sempre si
riescono a portare a casa, di recupero dei finanziamenti da enti,
dalla Regione, dallo Stato, dall’Unione Europea, come è stato
fatto ad esempio come abbiamo visto nella variazione di Bilancio
del precedente Consiglio Comunale, con le sponde del Seveso e
dei torrenti. Lì si hanno degli importanti finanziamenti,
addirittura 600.000 Euro di finanziamento, sono cifre importanti,
in cui l’Amministrazione Comunale fa parecchio per i cittadini.
Ci tenevo a sottolineare questo perché non abbiamo
predisposto la variazione di Bilancio. È una variazione di
Bilancio che faremo comunque tra un mese e mezzo, quando
ripeto avremo la certezza dell’incasso degli oneri di
urbanizzazione. Da lì, come vi dicevo, faremo il
ridimensionamento e l’applicazione dell’avanzo di
Amministrazione. Noi abbiamo un avanzo di Amministrazione di
1 milione 657.000 Euro, è logico che se non avremo gli oneri di
urbanizzazione da girare per la manutenzione ed il canone
manutentivo applicheremo l’avanzo di Amministrazione, mi
sembra una cosa abbastanza lampante; anche perché non abbiamo
vincoli sull’utilizzo dell’avanzo.
Grazie Presidente.

PRESIDENTE

Grazie Assessore. Facciamo allora un giro di richieste di


chiarimento. Ci sono interventi? Ragazzo.
CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Buonasera a tutti. Io mi sono letto la delibera, p roposta di


delibera, sinceramente all’inizio ci ho capito poco. Nel senso che
noi in questo momento andiamo a certificare che effettivamente i
conti del Comune vadano bene, giusto? Se siamo in rosso o in
bianco. L’adozione della parola equilibrio di Bilan cio.
Mi sono andato a leggere praticamente tutta la delibera, le
premesse ecc…, arrivando poi al succo della delibera stessa,
quelle famose tabelle. La gestione dei residui, dov e appunto
vengono riportate le colonne dei residui attivi con le colonne dei
residui passivi, e poi il discorso delle competenze, le entrate e le
uscite.
Sul discorso dei residui chiaro, la tabella è chiarissima,
quindi l’ha detto prima lei Assessore, avete finalmente intrapreso
un cammino che dovrebbe portarci penso io, e tocchiamo ferro,
nel più breve tempo possibile ad azzerare i residui attivi, giusto,
si dice così, in modo tale da incassare effettivamente tutti quei
soldi che dovremmo avere attualmente in cassa.
Quello che praticamente mi ha messo in crisi mistica è il
discorso delle competenze. Lì sul discorso delle co mpetenze mi
sono trovato la colonna delle previsioni, praticamente quello che
noi siamo andati ad Aprile ad approvare, noi, il Consiglio
C o m u n a l e , o k a y, p e r c h é n o i d e l l ’ O p p o s i z i o n e a b b i a m o v o t a t o
contro ovviamente. Poi mi sono trovato delle proiezioni al 31.12,
ma dico: se siamo in fase di equilibrio la legge dice che noi entro
il 30 di Settembre dobbiamo verificare l’equilibrio, cosa c’entra
la proiezione del 31.12 che è la fine dell’anno?
Allora, come dice? (Dall'aula si replica fuori campo voce)
E’ così la normativa?
Nel momento in cui io mi sono bloccato lì sono andato a
farmi una verifica, ho cercato di capire. Sono partito dal nostro
Regolamento di Contabilità. Il nostro Regolamento d i Contabilità
tra l’altro all’articolo 3, quindi non è un Regolamento qualsiasi, è
un Regolamento che praticamente indirizza l’iter finanziario di
questo ente, di questo Comune. All’articolo 3 il Regolamento di
Contabilità fissa le competenze, dice: attenzione che durante
l’anno contabile, dal primo di Gennaio al 31 di Dicembre, ci
devono essere dei controlli, gli uffici preposti, che è l’Ufficio
Finanziario, che è il controllo di gestione ecc…, devono
controllare che determinati passaggi siano sotto controllo. Potrei
leggere ma mi risparmio di leggere praticamente tutti gli
adempimenti. Qualora queste verifiche venissero meno ci
dovrebbero essere delle segnalazioni scritte al Sindaco, al
Segretario Comunale ed al Collegio dei Revisori.
L’articolo 6 poi mi dice, mi enuncia i principi di
trasparenza e di pubblicità. Praticamente era quello che io
cercavo, nel senso che io mi sono letto la delibera, non ho capito
un tubo, allora ho detto aspetta che vado a cercare i principi
secondo i quali dovrebbero chiarirmi come cavolo devo leggere
questa delibera. Questo lo dico non perché la delibera sia stata
fatta… la delibera è stata fatta come ha detto lei Assessore
secondo la procedura di legge.
Mi sono letto l’articolo 6 del nostro Regolamento di
Contabilità, il quale dice: la verifica dello stato delle entrate e
degli impegni di spesa deve essere fatta mediante tabella
riepilogativa evidenziando il volume degli accertamenti e delle
riscossioni per le entrate, il volume degli impegni e dei
pagamenti per le spese. Devo avere, questo lo dice il
Regolamento di Contabilità, su questa delibera io devo avere la
colonna di previsione, e l’ho per quanto riguarda le entrate, la
colonna dell’accertato, e non l’ho, la colonna delle riscossioni, e
non l’ho.
Poi per quanto riguarda la spesa devo avere la colonna delle
previsioni, parlo delle competenze, e l’ho, la colonna
dell’impegnato, non l’ho, la colonna del pagato, e non l’ho.
Se non so quanto ho accertato e quanto ho riscosso, se non
ho quanto è l’impegnato e quanto è il pagato, come faccio a
capire se sono in equilibrio o no? Questo lo dice il nostro
Regolamento di Contabilità.
Io come faccio a capire se sono in equilibrio o me no? Siamo
noi i Consiglieri Comunali che dobbiamo andare a certificare…
che dobbiamo andare a certificare l’equilibrio di Bilancio, non è
né la Giunta né pinco palla, siamo noi! Siamo noi! Siamo noi che
alziamo la manina o meno!
Sulla delibera io ho le proiezioni al 31.12, praticamente le
proiezioni mi corrispondono alle previsioni. Allora cosa ho fatto?
Oggi, questa mattina, quindi non un mese fa, sono andato
all’Ufficio Ragioneria, ho preso un titolo qualsiasi. Cosa vuol
dire un titolo? Una situazione economica qualsiasi. Ho preso il
titolo quarto, quello relativo ai trasferimenti di capitali e
riscossione di crediti. Mi sono fatto dare l’accertato e
l’incassato, abbiamo come accertato 1 milione 145.000 Euro, e
come incassato 719.000 Euro, che non sono 6 milioni di Euro.
Come faccio a capire io se sono in equilibrio o meno?
Quindi…
PRESIDENTE

Chiedo scusa Consigliere, stringa perché ha superato la


somma dei tempi, non quello della domanda, la somma dei tempi.

INTERVENTO

Mi scusi Presidente, lui comunque utilizza anche i tempi


come Capogruppo perché è il nostro Consigliere delegato al
Bilancio.

PRESIDENTE

Se decidete quello allora io aggiunto i tempi del


Capogruppo, va bene.

INTERVENTO

Abbiamo una nostra organizzazione interna.

PRESIDENTE

Va bene, sì, d’accordo.

INTERVENTO

Un Governo ombra.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

No, non ha vinto la mozione Marino. (Dall'aula si replica


fuori campo voce)

PRESIDENTE

Allora continui pure se…

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Mi domando: l’equilibrio come possiamo adottarlo noi come


Consiglieri Comunali, se l’equilibrio non è stato fatto seguendo i
criteri del nostro Regolamento di Contabilità?
ASSESSORE MAZZUCCO

È fatto secondo i criteri di contabilità, perché come le


dicevo gli equilibri di Bilancio si guardano per gestione di
competenza, non per la cassa. Lei sta facendo un ragionamento di
cassa sull’impegnato ed accertato, che è la manovra che
predisporremo nella sede di assestamento di Bilancio, dove
effettivamente andremo ad accertare per cassa sia i ruoli
dell’impegnato ed i ruoli dell’accertato. Di conseguenza, come le
dicevo prima, la variazione di Bilancio che ci consentirà di
arrivare alla fine dell’anno e di andare a salvaguardare il
pareggio finanziario; che è cosa diversa dagli equilibri di
Bilancio, che come vi dicevo la predisposizione è prevista sulla
competenza. Di conseguenza io lo segno per competenza, come ho
segnato gli incassi, ma è un rispetto per competenze e quindi
l’equilibrio lo faccio sia sulla competenza della spesa in conto
capitale, sia per la competenza in spesa corrente.
Questo tipo di manovra, come le dicevo, quindi ragionando
per accertamenti e per stanziato ed impegnato, lo faremo nel
momento in cui predisporremo la variazione di Bilancio, che
andrà lì sì a variare sia le entrate che le uscite. È lì che ci sarà,
come le dicevo prima, la revisione e l’applicazione dell’avanzo di
Amministrazione, in quella sede.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Scusi Assessore, allora a cosa serve l’equilibrio?

ASSESSORE MAZZUCCO

Sulla competenza…

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

A cosa serve l’equilibrio? Perché il discorso… Chiudo, il


Presidente poi mi ha tribolato e quindi mi ha scombussolato tutto
il mio pistolotto finale che avevo, scusate, mi è scappato.
Stavo per dire e quindi concludere Sig. Presidente, che mi
sembra quasi che ci sia difficoltà da parte… Io son o arrivato a
delle conclusioni, le mie conclusioni quali sono state? Che ci
fossero, ci sono in essere delle difficoltà da parte
dell’Amministrazione di fronte ad un accertamento negativo di
intervenire e di equilibrare, riequilibrare.
Perché dico questo? Perché la normativa dice che qualora
venisse accertato un disequilibrio, lei Direttore Generale vedo
che… un disequilibrio, si deve, si dovrebbe intervenire in
Consiglio Comunale a riequilibrare. O Dio mio, non c’è niente di
male ad arrivare… sbaglia solamente chi lavora a casa mia, chi
non fa niente non sbaglia. Quindi fossimo arrivati… Sto facendo
una supposizione, fossimo arrivati in Consiglio Comunale
dicendo: attenzione signori miei, purtroppo ci sono alcune
condizioni ecc…, abbiamo un disequilibrio e facciamo un
riequilibrio in Consiglio Comunale, sarebbe stato un
ragionamento più che accettabile, nessuno viene crocifisso per
una scelta del genere.
Arrivati a questo punto, stando poi alle parole che mi sta
dicendo poc’anzi l’Assessore, arrivo e vedo che l’equilibrio è
stato fatto in questo modo, secondo me non è un equilibrio, le
conclusioni che io traggo sono: qui i conti sono tali che
praticamente non si riesce nemmeno addirittura ad arrivare in
Consiglio Comunale con una delibera di riequilibrio, quindi
praticamente il mancato riequilibrio e quindi l’adozione da parte
dell’ente, darebbe inizio a che cosa? Perché questo è il succo, ad
una procedura che porterebbe allo scioglimento del Consiglio
Comunale. Giusto?
Quindi ecco il mio dubbio. Il mio dubbio qual è? C he
praticamente non siamo arrivati a fare un riequilibrio perché non
ce la facciamo, ed è chiaro che se non passa il riequilibrio per
legge il Consiglio Comunale verrebbe sciolto.

ASSESSORE MAZZUCCO

No, questo non glielo consento Consigliere Ragazzi, sta


dicendo una grossa eresia. Le ho già detto prima ne lle premesse
che l’anno scorso l’abbiamo fatto il riequilibrio, tranquillamente,
come avremmo potuto farlo quest’anno. Preferiamo, questa è una
scelta nostra amministrativa, voi potete benissimo non
condividerla, non è un problema…

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

No, lo dice la legge Assessore. Lo dice la legge, mica io.


ASSESSORE MAZZUCCO

La legge dice che devi rispettare gli equilibri di Bilancio di


competenza e noi li stiamo rispettando, questo è lo strumento che
ci consente di farlo.
Come le dicevo poco fa noi vogliamo arrivare con la
certezza dell’incasso degli oneri di urbanizzazione per andare poi
ad applicare l’avanzo di Amministrazione, per affrontare una
scelta di tipo politico di ridimensionamento del Piano degli
Investimenti.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Non c’entra niente… Io non ho parlato degli invest imenti e


conto capitale…

ASSESSORE MAZZUCCO

Continua a parlare degli oneri di urbanizzazione, cosa sta


dicendo? Cosa sta dicendo che mi continua a parlare di oneri…?
(Dall'aula si replica fuori campo voce) Allora lei vuole andare a
parare lì, invece … in una maniera sbagliata, perché le sto
dicendo che in sede di assestamento di Bilancio… E’ inutile che
ride se poi…

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

No, che rido?

ASSESSORE MAZZUCCO

…non intende quello che stiamo dicendo! Le sto dicendo che


io non le sto… che il Bilancio è tutto a posto, che è bello,
ridiamo; le sto semplicemente dicendo che questa operazione la
faremo in sede di assestamento di Bilancio, dove andremo a fare
una variazione di Bilancio importante, considerevole, di
ridimensionamento degli oneri e di applicazione dell’avanzo di
Amministrazione.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Ma Assessore, io gli assestamenti non li faccio alla fine, li


faccio cammin facendo! Mi scusi, a casa mia!
ASSESSORE MAZZUCCO

Siccome dovremo poi applicare l’avanzo di Amministrazione


sul mancato incasso oneri, gli oneri di urbanizzazione abbiamo
adesso forse un paio di… non anticipiamo nulla, potremmo
incassare qualcosa, non vedo perché dovremmo in questa fase già
predisporre dei tagli. I tagli – le dicevo – in sede di assestamento
di Bilancio li facciamo, quando abbiamo la certezza degli oneri di
urbanizzazione che abbiamo incassato. Da lì avremo quanti oneri
abbiamo incassato, che opere finanziare e l’avanzo di
Amministrazione da applicare, anche eventuali tagli da fare.
Questo è quello che le sto dicendo.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Ma ho ben capito…

ASSESSORE MAZZUCCO

No, non ha capito… tipo politico.

PRESIDENTE

Scusate, questo botta e risposta è interessantissimo, potete


continuare a farlo fino a domattina, possibilmente in un bar. C’è
un Regolamento preciso, mi va bene applichiamo i tempi dei
Capigruppo e non c’è nessun problema, il Regolamento prevede a
domande di chiarimento nei tempi di due minuti per tutti, quello
che io avevo evitato a fare chiedendo se qualcuno aveva di queste
domande. L’ho fatto in passato quando ero Consiglie re Comunale
raramente veniva posta questa domanda, allora quando
intervenivo non sapevo mai se eravamo nel momento delle
domande o se eravamo nel momento delle dichiarazioni politiche,
per cui a volte succedeva che uno interveniva pensando che ci
fossero le domande o viceversa.
Non è stato rispettato quello che ho detto perché c’è stato
un intervento politico, benissimo sui tempi, ma il Regolamento
dice c’è un intervento, c’è la replica dell’Assessore e c’è
l’eventuale replica del Capogruppo. Questo dice, non dice che si
fa dibattito, piacevolissimo, ma non in Consiglio Comunale.
Quindi se vuole concludere l’intervento lo può fare perché
ha tutto il tempo che vuole, perché sommando i tempi dei
Capigruppo ha ancora sei o sette minuti, per cui tempo c’è
tranquillamente. Dopo di che l’Assessore sentendo anche gli altri
interventi replica, risponde agli interventi dei Consiglieri e poi i
Consiglieri possono, i Capigruppo, nel caso suo va benissimo lei,
potete fare il secondo intervento a cui avete diritto.
Per cui va benissimo, ma non fate questo botta e risposta.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Mi scuso. Adopererò ancora un minuto per lasciare i restanti


cinque minuti ai miei colleghi del Gruppo, Sig. Presidente, va
bene?
Concludo dicendo che noi non potremmo votare, non
possiamo votare una delibera del genere, consiliare, di equilibrio,
senza i dati previsti dalla legge, dal nostro Regolamento di
Contabilità. Non viene rispettato il ruolo del Consiglio Comunale
secondo me. Non siamo a conoscenza della situazione finanziaria
del Comune.
Signori miei, colleghi Consiglieri andiamo a leggere la
delibera ed andiamo a vedere se praticamente riusciamo a capire
se siamo in equilibrio o meno. Punto.
Scusate, ho finito e terminato.

PRESIDENTE

Grazie. Altri interventi? Consigliere Tagliabue.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Sì, una semplice domanda. Lei ad oggi ha una previ sione di


accertamento di 6 milioni 136.000 Euro sul titolo quarto?

ASSESSORE MAZZUCCO

Non ho ricevuto comunicazioni differenti.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Mi sembrava invece che dicesse che questa cifra non sarà


raggiungibile, quindi…

ASSESSORE MAZZUCCO

A tutt’oggi, come le dicevo prima Consigliere, non ho la


certezza di quello che riusciremo ad incassare, neppure che non li
incasseremo.
CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Diciamo che tutto il Bilancio di Previsione però si fonda


appunto su una previsione, mai le viene comunicata… per un
Bilancio di Previsione non ci sono elementi di certezza. Qui in
realtà stiamo facendo delle proiezioni al 31.12.
Ora, dire che lo scostamento è zero mi sembra un po’ una
forzatura. Questo dico… Per questo dico che è impossibile votare
una…

ASSESSORE MAZZUCCO

No Consigliere, io ripeto di nuovo il discorso che ho fatto


prima. In sede di assestamento di Bilancio andremo a verificare
gli oneri, accertando ufficialmente non per competenza, ad
accertare quanti oneri di urbanizzazione avremo incassato, da lì
faremo una riduzione, una variazione di Bilancio per avere
l’assestamento di Bilancio e l’equilibrio finanziario. Vedremo in
sede di assestamento.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Capisco l’aspetto anche di comodità di fare una volta sola…

ASSESSORE MAZZUCCO

Scusi Presidente, giusto per dare chiarezza al Consigliere


Tagliabue, anche perché come le dicevo dovremo affrontare un
ridimensionamento degli investimenti. Io mica sto d icendo che
arriveremo al 31.12 così, è chiaro che dovremo fare una
variazione di Bilancio, che accerteremo i mancati incassi, ma
accerteremo, non di competenza, l’accertamento lo facciamo con
l’assestamento di Bilancio, dove chiudiamo e da lì dare le
proiezioni. Queste non sono proiezioni definitive. Chiaro che
queste proiezioni poi saranno possibili, nel momento in cui
facciamo l’assestamento di Bilancio già verranno modificate.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

La legge non prevede che ci siano delle proiezioni


definitive, prevede che vengano inserite delle proiezioni.
(Dall'aula si replica fuori campo voce) No, assolutamente, la
legge prevede che ci sia una proiezione al 31.12. Io dico che non
è realistico che su nessun titolo vi sia una possibilità di
scostamento dallo stanziamento iniziale. D’altra parte comunque
lo sapevamo già all’inizio, quando chi ha alzato la mano ed ha
approvato il Bilancio di Previsione, che quel Bilancio di
Previsione non aveva speranza di essere… come dire, soprattutto
in certi titoli di verificarsi. È chiaro che questa è la logica
conseguenza di quel Bilancio. Stiamo andando sempre sulla stessa
strada.
In ogni caso voglio dire non è votabile questo rie pilogo
generale delle entrate, per me.

PRESIDENTE

Grazie. Consigliere Formenti.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Io vorrei tornare un attimo sull’argomento che ha tirato


fuori il collega Ragazzo, nel senso che io volevo rivolgermi al
Direttore Generale per cercare di capire come mai i documenti, e
quindi la delibera questa sera sugli equilibri di Bilancio, non
sono stati predisposti seguendo quello che è l’articolo 36 del
nostro Regolamento di Contabilità; se per cortesia poteva chiarire
questo punto.
Nel senso che se ci fosse una risposta negativa da parte sua
capisce bene che non abbiamo gli strumenti per poter arrivare poi
ad una decisione finale sull’argomento, in senso negativo ed in
senso positivo.

DIRETTORE GENERALE

Parliamo di equilibri di Bilancio, se mi permette una breve


spiegazione sugli equilibri di Bilancio. Il Bilanci o, il nostro
Bilancio è in equilibrio quando le entrate dei primi tre titoli
vanno a coprire le spese del primo titolo e del terzo titolo, quindi
spese correnti e spese per rimborso di prestiti. È in equilibrio il
Bilancio quando la differenza tra le entrate dei primi tre titoli e
le spese del primo e terzo titolo è pari a zero, oppure ci può
essere un gap che è dovuto agli oneri di urbanizzazione che
stanno nel quarto titolo delle entrate, vanno a finanziare questi
oneri di urbanizzazione la parte corrente del Bilancio. Non è la
loro natura, nel senso gli oneri di urbanizzazione dovrebbero
finanziare le spese di investimento, titolo secondo . La Legge 10
del 77 dice che gli oneri devono andare, devono essere utilizzati
per le urbanizzazioni primarie e secondarie delle zone che
vengono interessate da interventi edilizi.
Quindi il Bilancio è in equilibrio quando le entrate dei
primi tre titoli meno le spese del primo e terzo titolo fa zero,
oppure è maggiore di zero, però se è minore di zero ci sono gli
oneri.
Per quanto riguarda invece la parte investimenti il Bilancio
è in equilibrio quando le entrate del titolo quarto più le entrate
del titolo quinto, che sono alienazioni patrimoniali, eventuali
mutui, trasferimenti dalla Regione per spese di investimento,
vanno completamente a pareggiare le spese del titolo secondo,
che sono le spese di investimento. In questo modo i l Bilancio è in
equilibrio.
Vediamo la parte corrente del Bilancio. La parte corrente
sono le entrate dei primi tre titoli meno le spese del primo e terzo
titolo. Per quanto riguarda la parte corrente del Bilancio
l’importante, l’equilibrio è mantenuto se effettivamente le somme
che sono state iscritte in Bilancio a livello di entrata, che sono
delle previsioni per noi, però se il Bilancio è fatto bene
ovviamente le previsioni sono delle previsioni che hanno delle
risultanze dovute al fatto che comunque non so, per esempio
l’accertamento ICI in modo consuetudinario tutti gl i anni è lo
stesso tipo, è dello stesso gettito, i trasferimenti dello Stato, lo
Stato ce lo dice, sono sul sito del Ministero, quindi quelli sono;
quindi le spese vengono costruite sulla base delle entrate
praticamente, le entrate che abbiamo a disposizione . Il Bilancio
generalmente dovrebbe stare sempre in equilibrio. Il problema
sono gli oneri di urbanizzazione, entrano e non entrano.
Gli oneri di urbanizzazione che abbiamo accertato finora
più la previsione da qui alla fine dell’anno, dovrebbero servire
per noi a coprire soltanto la parte corrente del Bilancio. Non
siamo molto lontani, non siamo molto lontani.
Tenete presente che invece per quanto riguarda le spese di
investimento noi non abbiamo autorizzato alcunché. La
Ragioniera non firmerà mai l’approvazione di un progetto
definitivo che prevede un impegno di spesa per il Comune se gli
oneri non entrano. Prima entrano gli oneri, quindi non soltanto li
accertiamo ma proprio li incassiamo, lo dice la legge, lo dice la
legge.
Allora se la domanda è… Per quanto riguarda la parte
corrente del Bilancio nella delibera c’è scritto che è in equilibrio,
nel senso che si dice, la Ragioniera certifica con la sua firma,
l’Assessore c’entra relativamente, certifica con la sua firma che
le entrate che sono state previste nei primi tre titoli andranno
completamente a finanziare le spese del primo e del terzo titolo, e
gli oneri che sono stati previsti dovrebbero da qui alla fine
dell’anno coprire diciamo il buco nella parte corrente del
Bilancio.
Per quanto riguarda le spese di investimento, se noi
mettiamo 10 come spesa ed in entrata mettiamo 10 di oneri di
urbanizzazione, ma questi oneri di urbanizzazione non si
realizzano, le spese di investimento non si realizzeranno mai,
saranno un bellissimo libro dei sogni, messo lì; però in realtà che
non potrà essere finanziato. Questo tecnicamente.
Per quanto riguarda invece la questione, la gestione dei
residui, nella delibera, nella prima parte della delibera si dice che
i residui sono questi e sempre la Ragioniera con la sua firma dice
che sono dei residui veritieri. Tra l’altro la gestione dei residui è
appena stata verificata ed approvata da tutti noi Responsabili dei
Servizi, tutti quanti noi siamo andati a riguardare le nostre
entrate e le nostre spese degli anni passati ed abbiamo accertato
che esiste un titolo giuridico per mantenere a residuo quelle
somme. Quindi lei non fa altro che diciamo raccogliere le
relazioni di tutti noi e confermare che comunque si ha una
certezza che queste somme saranno riscosse negli anni, si spera al
più presto possibile, e saranno spese per quei contratti che ancora
non si sono conclusi.
Per cui mi sento di dire che questa delibera è una delibera
proprio tecnica, nel senso che se il Responsabile del Servizio
Finanziario dalle risultanze contabili e dalle relazioni dei singoli
Funzionari Responsabili di Settore che hanno dichiarato che non
esistono debiti fuori Bilancio all’interno del loro settore,
altrimenti con questa delibera andavate anche a riconoscere
eventualmente dei debiti fuori Bilancio, non esiste un disavanzo
di Amministrazione risultante dall’ultimo Rendiconto che il
Consiglio Comunale ha approvato, la gestione finanziaria per
quanto riguarda la competenza e per quanto riguarda la gestione
dei residui, il Ragioniere dice che è perfettamente in equilibrio.
Poi l’opportunità o meno di togliere gli oneri dal Bilancio
del Comune ora, o di farlo più tardi, è “relativamente
importante”, nel senso che comunque siamo sicuri che se non
entrano questi soldi prima o poi li dovremo togliere, prima o poi
non si potranno fare quelle opere che sono finanziate con oneri.
La scelta poteva essere quella all’inizio di metter e in Bilancio
con il titolo secondo a zero, perché non si aveva nessuna certezza
che gli oneri sarebbero entrati; oppure di indicare delle opere che
sarebbero le intenzioni dell’Amministrazione, l’Amministrazione
vorrebbe fare quelle opere, però in realtà se non entrano e non si
accendono mutui, queste sono scelte politiche ma possono anche
essere scelte tecniche perché accendi un mutuo ed anche il peso
della quota capitale della quota interessi è sulla parte corrente
del Bilancio, che è già ingessata perché abbiamo gli oneri di
urbanizzazione che dobbiamo in qualche modo coprire… Sono
scelte, però scelte relative, scelte abbastanza condizionate, stante
la situazione finanziaria, stante il fatto che dal punto di vista
edilizio non si sta movendo granché.
Non so se sono stata chiara o se… (Dall'aula si replica fuori
campo voce)

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Però io non ho ancora capito per quale motivo non è stato


seguito questo schema, che dovrebbe essere predisposto dalla
Ragioneria. …la parte delle entrate… L’articolo 6, la parte delle
entrate con il previsionale e l’accertato ed il riscosso…

DIRETTORE GENERALE

Il Regolamento di Contabilità.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Il Regolamento di Contabilità, esatto. Come mai no n sono


stati previsti gli equilibri di Bilancio sul previsionale,
sull’accertato e riscosso per quanto riguarda le entrate; e per
quanto riguarda le spese il previsionale, l’impegnato ed il pagato.
È questo che non ho ancora capito per quale motivo… Così noi
avevamo cognizione di causa di quello che andiamo a votare. È
questo che volevo chiederle, forse non mi sono spiegato bene
prima.

DIRETTORE GENERALE

Non avevo capito. Per quanto riguarda il Regolamento di


Contabilità.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Esatto. Se fosse stato previsto… (Fine cassetta n. 2 lato A)


(Inizio cassetta n. 2 lato B) …se fossero stati pre visti così i
documenti consegnatici avremmo avuto cognizione di causa, noi
avremmo potuto deliberare ed avere cognizione di quello che
deliberavamo, sia in senso positivo che in senso negativo. Così
noi non abbiamo gli strumenti necessari sufficienti, perché voi ci
dite che quello che avete previsto all’inizio dell’anno sarà
proiettato quello che sarà al 31 Dicembre. (Dall'aula si replica
fuori campo voce)

DIRETTORE GENERALE

Sì, nell’ultima… è suddiviso… non è suddiviso per titoli ma


è suddiviso diciamo per programmi, per funzioni di Bilancio. Se
lei va in fondo le ultime tabelle, allora, abbiamo il complessivo
dove c’è stato di realizzazione dei programmi 2009 in sintesi, qua
dietro, suddiviso per programmi, Amministrazione Generale,
Polizia Locale… quelle sono le funzioni di Bilancio , 1, 3, 4, 5,
sono complessivamente.
La prima tabella sono stanziamenti attuali e compl essivo
titolo primo e titolo secondo, poi ci sono gli impegni di
competenza, cioè quanto è stato impegnato finora, quindi la
situazione dovrebbe essere ferma al 31 Agosto con la percentuale
dell’impegnato.
Nella seconda pagina invece, la situazione sugli impegni del
titolo primo, gli impegni del titolo secondo, se voi guardate la
sommatoria per riga fa la cifra che abbiamo nella tabella della
pagina precedente. Facciamo un esempio, 1, Amministrazione
Generale, Gestione e Controllo, gli impegni di competenza, i 3
milioni 349.375… ci siete? Sono nella tabella dopo disarticolati
in spese, impegni delle spese del titolo primo, spese correnti,
3.066.252, più 84.135 del titolo secondo, più gli impegni del
titolo terzo, 198.988, totale 3.349.375, che è la cifra che trova a
pagina prima. Questo è suddiviso per programmi.
Poi vi dico un’altra cosa, il Bilancio viene fatto anche per
programmi, è uno degli obiettivi principali, dal 77 del 95 ad oggi,
al 267 del 2000, il Bilancio viene disarticolato anche per
programmi. Siccome l’altra relazione oltre a questa che avete
visto è quella relativa allo stato di attuazione dei programmi, per
ogni programma si è fatta la rendicontazione da parte del
Funzionario Responsabile con riguardo alle attività del
programma stesso, previste nella relazione previsionale e
programmatica; e per ogni singolo programma sono stati indicati
gli stanziamenti iniziali, gli impegni ed anche la percentuale di
impegnato rispetto allo stanziato. Questo sicuramente non sarà
stato previsto dal nostro Regolamento di Contabilità perché è un
po’ vecchiotto, all’epoca non c’era questa distinzione, però lo
prevede la normativa attuale. E’ la nuova concezione, il nuovo
modo di approcciare il Bilancio di Previsione, che è molto legato
alla programmazione dell’ente. Alla programmazione delle
attività e delle politiche dell’ente.
Le cifre le avete lo stesso, magari non sono messe giù come
sul Regolamento di Contabilità, sono disarticolate in maniera
diversa però la sostanza è sempre quella.
Poi il nostro Regolamento di Contabilità mi pare che risale
al 95, ante Decreto Legislativo. Forse una cosa che posso
suggerire è che dovremo anche aggiornare il Regolamento di
Contabilità, perché la finanza locale dal Decreto Legislativo 77
del 95, il nostro è ante il 77/95, poi con il Testo Unico 267 del
2000 è stata abbastanza stravolta in maniera importante. Per cui
penso che sarebbe il caso di rivedere un po’ anche il Regolamento
di Contabilità.
Poi si è deciso di attuare, di mettere giù le tabelle in questo
modo, se guardate la delibera di un altro ente sicuramente
troverete i dati disarticolati in maniera diversa, però secondo me
l’importante è la sostanza.
Quindi io starei tranquilla per quanto riguarda il discorso
degli equilibri di Bilancio perché i conti li avete già fatti anche
voi, nel senso che per quanto riguarda la parte corrente del
Bilancio va da sé che è in equilibrio; va da sé nel senso che il gap
che avete sugli oneri di urbanizzazione guarda caso siamo lì
vicini, sono quelli che… sono gli oneri che parzialmente abbiamo
incassato e che dovremo incassare.
Per quanto riguarda la seconda parte è tutta un’utopia, nel
senso, se verranno incassati gli oneri si faranno le opere
pubbliche, se non verrà incassato niente non si faranno le opere
pubbliche. Questo in sostanza.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

O k a y, b e n e p e r l a p a r t e d e l l a s p e s a , c i s i a m o a r r i v a t i
finalmente. Per quanto riguarda invece la parte delle entrate?

DIRETTORE GENERALE

Per quanto riguarda la parte delle entrate…

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Perché sulla spesa siamo arrivati ad un dunque,


fortunatamente.
DIRETTORE GENERALE

Per quanto riguarda la parte delle entrate non c’è


effettivamente una tabella dove c’è l’accertamento per ogni
singolo programma. Però per esempio vi dico un’altra cosa, le
entrate, se voi andate a guardare la relazione previsionale e
programmatica, non sono suddivise per ogni singolo programma,
perché vi trovate un po’ di pagine relative alle entrate nella
relazione all’inizio della relazione. Di solito le entrate non le
andiamo ad analizzare noi Funzionari Responsabili dei singoli
settori, ma fa una disamina il Ragioniere Capo, perché è lui che
certifica, che attesta con il Bilancio di Previsione che
effettivamente le entrate che va ad inserire in Bilancio sono
veritiere. In teoria uno potrebbe sovrastimare le e ntrate ed allora
lì sì avrebbe un disavanzo, perché se va a sovrastimare le entrate
tu puoi contenere la spesa quanto vuoi, ma quando vai a
distribuirle ai vari Responsabili di Settore non puoi impedire loro
di spendere, hanno il budget ed entro quel budget possono
spendere, nei limiti che hanno a Bilancio.
Per cui le entrate sono una cosa a parte, nel senso che
nessuno di noi… Ognuno di noi va a suggerire al Ragioniere quali
sono le entrate, però il Ragioniere di solito prudenzialmente
sottostima le entrate. A parte i cosiddetti oneri di urbanizzazione,
di cui abbiamo parlato prima, che quello diciamo potrebbe essere
anche sovrastimato, come nel nostro caso, poi ci si rende conto
nel corso dell’anno che non arrivano, che non entrano; però poco
male, nel senso che non si spende, quindi non succede nulla. Non
succede assolutamente nulla.
Però se sovrastimi le entrate nella parte corrente del
Bilancio rischi veramente di mandare il Bilancio in disequilibrio.
Anche qui non c’è una colonnina suddivisa ma non è
prevista comunque dalla legge, suddivisa nelle singole funzioni di
Bilancio, nei singoli programmi; però anche qui c’è la firma del
Ragioniere, la certificazione del Ragioniere, il parere tecnico che
trovate lì dietro che dice che il Bilancio è in equilibrio, quindi si
ha ragione di pensare che da qui alla fine dell’anno o comunque
già d’ora, già in questo momento il trend delle entrate correnti
dell’ente sarà quello.
Però anche lì potete fare una verifica ulteriore confrontando
la colonna del Bilancio di Previsione di quest’anno con la
colonna del Conto Consuntivo dell’anno prima. Non è cambiato
nulla a Seveso, non è che abbiamo avuto delle cose particolari.
Per cui se andate a verificare quanto, di solito il Bilancio ha
sempre più o meno gli stessi volumi, quanto è stato accertato con
il consuntivo, quanto è stato mantenuto a residuo e la colonna
della competenza del Bilancio di Previsione 2009, vi rendete
conto se è veritiero o non è veritiero. Questa potrebbe essere la
prova del nove.
Però, voglio dire, il Ragioniere risponde di quello che
firma, quindi io ho ragione di pensare che…

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

No, per l’amor di Dio, però visto che noi abbiamo l’onere
del controllo vorremmo avere davvero… Io chiederei che magari
la prossima volta…

DIRETTORE GENERALE

Ma è giusto che ci sia il controllo, nel senso che forse…


magari vediamoci in Comune, parliamo, verifichiamo, se volete vi
diamo delle stampe dettagliate sul trend…

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Io magari chiederei che la prossima volta venga st ilato,


vengano stilati i documenti dell’equilibrio di Bilancio secondo
l’articolo 6 del Regolamento di Contabilità. Solo quello.

DIRETTORE GENERALE

Sì, adesso io non ho guardato l’articolo 6, a meno che non


sia superato da legge, perché se noi abbiamo scritto qualcosa nel
Regolamento 1995 che nel 2009 non ha più ragione di esistere la
legge supera qualsiasi Regolamento. Però c’è qui il Segretario,
chiedete a lui che è sicuramente più esperto di me.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Marzorati.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Volevo chiedere una cosa rapida e poi esprimere un parere.


La cosa riguardava in particolare l’ASPES, nel sens o che credo
che il Comune debba all’ASPES per contratto una cifra piuttosto
rilevante come accordo; quindi vorrei capire se questo è
mantenuto, se ci sono problemi per questo tipo di contratto con
l’ASPES.

ASSESSORE MAZZUCCO

Sì, come dicevo poco fa ovviamente poi vedremo la


situazione degli oneri di urbanizzazione, qualora non dovessero
essere sufficienti gli oneri di urbanizzazione, come da contratto
con ASPES, il canone viene girato con oneri di urbanizzazione,
applicheremo l’avanzo di Amministrazione in sede di
assestamento di Bilancio, che è l’unica sede di Bilancio che ci
consente di utilizzare l’avanzo. Applicheremo l’avanzo e
gireremo il canone manutentivo, con risorse evidentemente del
Comune.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Per quanto riguarda la mia dichiarazione, io ritengo che


questo equilibrio sia… Ringrazio la Dottoressa Mariani per le
precisazioni, già a suo tempo io avevo chiesto che il Comune
promuovesse un incontro sulle questioni di Bilancio per i
Consiglieri, anche per poter sia stare al passo con … legislativi,
sia per poter poi intervenire sulle modalità, sulle presentazioni in
modo opportuno.
Io credo che con questo equilibrio sostanzialmente
l’Amministrazione… Quindi io ringrazio per la parte che riguarda
l’attività economica amministrativa, credo che questo – come è
stato anche detto – risponda tecnicamente alla legge, quindi
l’equilibrio risponde alle attività previste, a quello che viene
accertato anche dai vari progetti; quindi qui c’è un dato positivo
sui residui attivi, che secondo me non è una cosa banale. Credo
quindi… c’è una fiducia rispetto all’attività che l’ente, il
Ragioniere svolge in questo senso.
Però mi sembra che manchi … che riguarda la politica
sull’aspetto amministrativo, perché l’Amministrazione
sostanzialmente rinvia ancora avanti all’assestamento la verifica
della realtà, questo è un dato di fatto mi sembra; nel senso che la
realtà non anche solo per problemi che riguardano
l’Amministrazione in sé ma per i problemi che riguardano
l’economia del Paese e la situazione … che viviamo sull’edilizia,
ed i ritardi nell’avvento della riforma fiscale, del federalismo
fiscale, questo è un dato di fatto, questa situazione peggiora
ulteriormente. Quindi si decide di rinviare più avanti la scelta.
Legittimo da parte dell’Amministrazione, però credo che sia
pericoloso per la città, nel senso che tutti quei progetti che io ho
visto inseriti nelle attività degli uffici sono progetti che molto
probabilmente non verranno realizzati.
Io ho visto oggi se non sbaglio una delibera di un progetto
di lottizzazione fermo da tempo nella zona ex Swarzenbach, che
in verità non capisco neanche perché abbia avuto questi tipi di
ritardi, chiederò spiegazioni dopo più di un anno; però ho visto
solo questo. Spiegazioni perché si rifà quasi uguale a quanto era
stato previsto prima. Quindi non capisco perché il privato abbia
avuto un ritardo in un momento così critico della politica
edilizia, per poi fare la stessa cosa che faceva prima.
Prestiamo attenzione a non utilizzare – diciamo così –
l’Amministrazione Pubblica in modo… utilizziamola in modo
imparziale di fronte alle progettazioni, comunque che abbia un
senso.
Quindi io dico si rimanda a più avanti, all’assestamento, il
dato di realtà. La valutazione del dato di realtà c he imporrà la
riduzione sostanziale delle progettazioni che si devono realizzare
sulla città. Questa non è una cosa banale perché vuol dire che gli
uffici da qua a quel periodo staranno lì o lavoreranno,
procederanno in progettazioni che poi non è detto che si
realizzino.
Questo è il vero danno in termini di gestione dell’ente,
perché se non si possono fare quelle cose e si devono rimandare è
meglio fare altre cose, rendere l’Amministrazione più efficiente,
che lo è, perché la macchina amministrativa spende, mi sembra
che questo stiamo andando nel trend ancora così, quello che viene
impegnato, quindi c’è una buona capacità di spesa e di azione
sull’Amministrazione Pubblica. Questo è un valore incredibile e
va dato merito a tutti i funzionari pubblici del nostro Comune.
Però se li facciamo lavorare su un dato non reale è evidente che
poi quando ci sarà l’assestamento dovremo ridurre.
Io spero, quindi in questo senso mi fido della Dot toressa
Mariani nella sua valutazione, anche perché poi sarà un dato
certificato, che almeno gli oneri coprano la parte delle spese
correnti, sennò avremo dei problemi. In questo sens o in questa
sede l’ente avrebbe dovuto fare dei tagli, perché se poi
arriveremo all’assestamento e dovremo fare dei tagli perché gli
oneri non sono entrate sulle spese correnti allora avremo perso un
tot di tempo utile per riverificare le attività.
Se invece l’accertamento andrà in una direzione di coprire
almeno questa spesa corrente è evidente che allora non avremo
solo le opere, che comunque sono importanti, che comunque
l’Amministrazione poteva giustificare anche ora con una
variazione; in parte se non altro, perché reputo impossibile
economicamente, visto il trend degli oneri, che si realizzeranno
tutti quei progetti che sono stati scritti e sono stati anche
progettati, si stanno facendo i lavori all’interno dell’ente
pubblico.
In questo senso c’è un rimando della realtà, così come non
ho votato il Bilancio perché non mi sembrava reale nella sua
definizione di attività allora, e di fatto dopo tot mesi la
situazione lo ha dimostrato, perché avevamo già una situazione di
fatto, oltre ad una certa anche azione diretta dell’ente per
anticipar la crisi dell’edilizia che poi è avvenuta, questo dato
non… vede contrario nuovamente perché sostanzialmente è la
fotocopia di quel preventivo, in equilibrio ed io questo lo credo,
nel senso che l’ho visto e quindi è in equilibrio come diceva la
Dottoressa, come diceva l’Assessore, però non mi dà la
possibilità di votarlo perché rispecchia in pieno quello.
Quindi tornate qua con l’assestamento che riporta al senso
di realtà e questo io lo potrò valutare. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie Consigliere Marzorati. Formenti.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Una domanda, una domanda all’Assessore, tanto per capire


un passaggio. È sempre in riferimento agli oneri di
urbanizzazione però in rapporto alla spesa corrente . Il Comune di
Seveso, mi corregga se sbaglio perché non sono un tecnico
sull’argomento, ha impegnato 1 milione 200.000 Euro in spesa
corrente, che è il 75% di 1 milione 6, che dovrebbero entrare per
poter rispettare il Patto di Stabilità, giusto? Nel caso in cui gli
oneri di urbanizzazione fossero meno del milione e 2 o non
arrivassero…

ASSESSORE MAZZUCCO

Applichiamo l’avanzo di Amministrazione.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Ma in riferimento al Patto di Stabilità noi l’avremmo…


ASSESSORE MAZZUCCO

Applichiamo l’avanzo di Amministrazione.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Sì, vorrei capire, ma rispettiamo comunque il Patto di


Stabilità?

ASSESSORE MAZZUCCO

Rispetteremo il Patto di Stabilità.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

O k a y.

PRESIDENTE

Grazie.

INTERVENTO

Scusi, posso dire una cosa?

ASSESSORE MAZZUCCO

No, io voglio finire di dire una cosa, Consigliere Marzorati,


noi facciamo il Bilancio su certificazioni che arrivano
dall’Ufficio Urbanistica, se l’Ufficio Urbanistica ha in essere,
dopo di che vengono fatte delle riunioni di Giunta dove tutti
mettono, hanno la loro opinione e decidiamo insieme cosa fare.
Se è stato predisposto un Bilancio di Previsione prevedendo
questi oneri di urbanizzazione è stata una scelta di tutta
l’Amministrazione, ovviamente, ed è stata fatta su delle
certificazioni che ci arrivano dall’Ufficio Urbanistica. Poi nel
momento in cui è subentrata la crisi, nel momento in cui non
vengono più realizzati… Ma non eravate voi contro gli oneri di
urbanizzazione? Dovreste essere contenti che non li incassiamo
più.
Questo è il problema. Il problema è che il paese s e non
incassa oneri è paralizzato. Allora ve lo dovete ficcare bene in
testa, perché evidentemente questo concetto lo strumentalizzate
sempre. Dovete pensare che la spesa in conto capitale è finanziata
con gli oneri, o gli oneri si incassano o non si realizzano le
opere.
Prima gli oneri erano il male assoluto, adesso gli oneri sono
diventati una cosa… il bene assoluto? Fate solo ed
esclusivamente una strumentalizzazione di tipo politico ruotando
attorno agli oneri di urbanizzazione!

INTERVENTO

Assessore, mi scusi, ma lei forse confonde la


strumentalizzazione con la richiesta di trasparenza e di
conoscere. Se il nostro tentativo di conoscere cosa avviene
all’interno del Comune si chiama strumentalizzazione…

ASSESSORE MAZZUCCO

…avete… richiesta di trasparenza all’Italia dei Va lori…


andate avanti…

INTERVENTO

Tra l’altro magari quello che chiediamo dall’inizio di questa


Giunta, un maggiore coinvolgimento delle Minoranze del
Consiglio Comunale nelle decisioni che vengono…

ASSESSORE MAZZUCCO

Se le Minoranze le strumentalizzano…

INTERVENTO

Per esempio una Commissione per il Bilancio non sarebbe


male, e degli strumenti più chiari in riferimento alle norme in
vigore nel nostro Comune, sarebbe magari un aiuto in più per
decifrare il Bilancio. Lo dicono tutti, vorrei sent ire i Consiglieri
della Maggioranza se hanno capito di che cosa si tratta questa
delibera di equilibrio.
Loro probabilmente andranno più sulla fiducia, noi
vogliamo capire perché è nostro compito, e non è
strumentalizzazione politica.
PRESIDENTE

Altri interventi? Mi sembra di non vederne. Tagliabue.


Sennò si passa in dichiarazione di voto, sì. Dichiarazione di voto,
va bene.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Io ricordo che l’incontro con ASPES l’ho finito di cendo che


lasciavo una domanda, come si fa a gestire un Bilancio senza
oneri? Questa domanda riemerge ogni volta che si parla di
Bilancio. È evidente che questa è una domanda che è la vera
domanda della politica comunale di questi anni. Come si fa a
tenere in piedi un Bilancio senza oneri, visto che la crisi sta
anticipando quello che ci impone Tremonti entro il 2011; però
questa è una domanda alla quale deve rispondere innanzitutto la
Maggioranza, non innanzitutto l’Opposizione.
Mi attendevo che comunque si cominciasse un ragionamento
su questo tipo di…

ASSESSORE MAZZUCCO

Infatti Consigliere, però le ricordavo che prima a vevamo 1


milione ed 8 applicato, quest’anno 1 milione e 2; non è che
possiamo prendere ed azzerare e tagliare così con la spada di
Damocle la spesa, va fatta con la progressione. Chiaro che
l’obiettivo è quello che lei sta dicendo adesso, quello di arrivare
ad una totale indipendenza della spesa corrente dagli oneri di
urbanizzazione, noi è lì che vogliamo arrivare, è lì che è
l’obiettivo gestionale di questa Amministrazione.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Mi auguro che ci si arrivi anche potendoci parlare su questo


tema insomma, non scontrandoci semplicemente in Consiglio
Comunale. Questo è chiaramente un problema che esiste per
chiunque governi. È certo che chi ha l’onere del governare oggi
deve farsi carico di fare una proposta.
PRESIDENTE

Altre dichiarazioni di voto? Butti.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Io volevo innanzitutto fare un breve appunto sull’ aspetto


dei mutui che ricorre sistematicamente ogni volta che si parla di
Bilancio. Io ritengo che comunque altre Amministraz ioni abbiano
operato, specialmente negli anni passati, una polit ica diversa. Il
fatto di riuscire ad avere un impegno che è spalmabile nel lungo
periodo su obiettivi importanti mi sembra che rientra anche in
una logica di gestione, non dico non solo di Bilancio Comunale,
ma di bilancio familiare. Questa politica in qualche modo deve
essere fatta, sennò noi ci troveremo sempre nelle condizioni di
non poter praticare nessun tipo di investimento.
Questo è l’obiettivo del ragionamento, e non è un obiettivo
strumentale quanto di ragionare su come trovare le risorse per
fare delle opere importanti.
Rinnovo le nostre perplessità rispetto alla capacità di
decifrare queste delibere, in quanto l’Opposizione e la Minoranza
non è messa in condizione, attraverso dei passaggi intermedi, di
conoscere qual è l’obiettivo dell’Amministrazione.
Richiediamo già da tempo un maggiore coinvolgimento della
Commissione dei Capigruppo. Riteniamo, e lo presenteremo anche
attraverso un pacchetto di proposte, che la Commissione anche
Bilancio sarebbe una buona opportunità per poter decifrare in
modo preventivo quello che poi verrà discusso in aula.
A fronte di queste riflessioni il nostro voto è sicuramente
contrario, perché comunque riteniamo che questo passaggio sia
solamente una perdita di tempo rispetto a delle azioni che
andranno intraprese da parte dell’Amministrazione entro fine
anno, e che andranno meditate in modo importante.

PRESIDENTE

Altre dichiarazioni di voto? Lucchini.


CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO

Innanzitutto ringraziamo la Dottoressa Mariani che è stata


molto chiara, esprimerò… il nostro Gruppo esprimerà un voto
favorevole. Però volevo fare un appunto, nel senso, noi non
accettiamo consigli da Consiglieri che si trovano all’Opposizione
che hanno… sono stati praticamente gli artefici di aver lasciato
un Bilancio a questo Comune nella situazione in cui si trova
adesso, una situazione diciamo drammatica.
Quindi, Consigliere Marzorati, prima di fare certe
affermazioni io penso che dovrebbe contare almeno fino a dieci,
grazie.

INTERVENTO

Mi scusi Consigliere ma l’Assessore è sempre lo stesso.


Responsabile del Bilancio del Comune, l’Assessore… Io non
voglio entrare nel merito di una polemica vostra, però lei vota a
favore di un Bilancio che è stato… di una delibera di Bilancio che
è stata redatta dall’Assessore che ha redatto il Bilancio scorso ed
ancora quello prima.

INTERVENTO

…della precedente Amministrazione sono completamente


diverse da quelle del Sindaco odierno, quindi…

PRESIDENTE

Marzorati.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Ringrazio l’Assessore anche per questo riferimento agli


oneri ed alla demonizzazione che è avvenuta in tutti questi anni
sull’aspetto oneri. È un dato anche qua di realtà molto concreto.
Lo ringrazio anche perché molti che sono seduti a q uesti tavoli
hanno contribuito alla realizzazione di quel Piano Regolatore che
poi ha permesso quell’entrata di oneri. Credo che oggi chi
analizza il Bilancio e non fa riferimento a quello, pur rispettando
le indicazioni della legge di non utilizzarli più nel futuro in parte
corrente, ma senza una riforma fiscale del federalismo questo sarà
impossibile.
Mi spiace per Lucchini, la Lega in questo caso non esprime
mai un parere costruttivo sugli aspetti strategici di questa città. Il
Bilancio è sano, se non fosse sano non avreste gli avanzi che vi
permettono di equilibrarlo con l’assestamento. Quin di Lucchini,
uno, un ringraziamento agli amministratori che ci sono stati
prima è doveroso da parte sua, perché adesso lei spenderà questi
soldi nella sua Amministrazione, dove lei collabora, e grazie a
quelli potrà pareggiare il conto dell’ASPES, con cui c’è un
contratto che è obbligatorio. Grazie a quelli potrà fare altre cose
che con gli oneri non può fare perché non entrano. Siccome voi
avevate una politica anti-oneri, di questo avete fatto la vostra
battaglia politica, ma se non avete un’alternativa non realizzerete
le opere. Sarete voi a non realizzare le opere, perché nei Bilanci
precedenti le opere sono state realizzate.
Prima di dare un giudizio sul Bilancio… (Dall'aula si
replica fuori campo voce) Credo che la Lega debba fare
riferimento anche qua ad una buona dose di realtà, si faccia una
doccia di realtà, perché solo su questa si risponde ai bisogni delle
persone, sia in parte corrente, sia in parte di investimento.
È grazie alla salute del Bilancio che si arriva oggi a poter
vedere non solo di riequilibrarlo in assenza di entrate
significative degli oneri, ma di averlo sano, con una riduzione dei
mutui e quindi dei debiti che avevamo ereditato ai tempi, con una
non assunzione di altri debiti che è una condizione essenziale,
con un sistema efficiente di lavoro interno all’ente, di persone
che si sono dedicate a questo e con un numero che è stato ridotto,
e con un’efficienza anche del sistema ASPES.
Purtroppo vedo che in questi casi devo fare io una difesa del
patrimonio e delle risorse che avete lì e che vi permette di
amministrare, e che non vedete e non riconoscete. Mi sembra che
nessuno vi abbia detto di governare.
Il mio voto in questo caso è contrario per le cose che dicevo
prima, perché sostanzialmente rimanda un dato di realtà, la
verifica, quindi non anticipa una situazione che … più virtuoso
all’ente, ai funzionari, per rispondere a questo dato di realtà, che
veniva ben sottolineato.
Sono d’accordo con Butti ed invito l’Amministrazione a fare
degli incontri sulle questioni di Bilancio, che permetterebbero
all’Assessore anche di spiegare meglio, di entrare nel dettaglio su
alcuni punti, e permetterebbe poi anche in sede di Consiglio di
essere più puntuali nelle richieste e nelle spiegazioni.
Insisto ancora nell’aspetto formativo, perché serv e a me,
quindi invito il Presidente del Consiglio qua a prendersi un
impegno, se lo desidera, però a rispondere anche in maniera molto
sobria e poco costosa, però a fare… A parte che vedo tecnici
comunali degli enti, il Segretario che c’è qui di Desio, persone
che hanno scritto anche testi in questo senso, ci possono
benissimo loro aiutare a fare questo compito.
Quindi aspetto l’Amministrazione al dato di assestamento.
Grazie.

INTERVENTO

Presidente, scusi, voglio replicare…

PRESIDENTE

Non è previsto, sono dichiarazioni di voto queste. Io dico


solo una cosa prima di dare la parola all’ultimo Gruppo che è il
P.d.L. per bocca di Mastrandrea, sulla questione Marzorati della
formazione, proprio quando prima ho sentito la discussione
Ragazzo – Formenti ed il Direttore Generale, ho detto sottovoce
al Sindaco: credo questa sera di aver intuito come una parte dei
fondi a disposizione del Presidente del Consiglio Comunale
verranno spesi, ovvero con un piano di formazione in materia di
finanza pubblica, perché mi rendo conto che è materia molto
tecnica, molto difficile, che lascia spazio a dire veramente di
tutto e di più in termini tecnici. Per cui veramente faremo una
cosa di questo genere.
La parola al Consigliere Mastrandrea.

CONSIGLIERE MASTRANDREA MARCO

Sarò molto sintetico, sarà solo una dichiarazione di voto che


parte da un presupposto, che il Bilancio del Comune è un Bilancio
sano, sul quale nessuno può dire al momento il contrario,
altrimenti ci sarebbero anche i pareri negativi del Collegio dei
Revisori dei Conti, non mi sembra che ci siano.
Ci si scontra certo con un momento di difficoltà economica
che è contingente e che non esclude nessuna Amministrazione
Pubblica.
Fatte queste debite osservazioni il Gruppo del P.d .L. non
può essere che favorevole alla salvaguardia degli equilibri, ed
esprime gratitudine e soprattutto un plauso – non me ne voglia
l’Assessore – alla Ragioniera Patrizia Redaelli, ed a tutti i suoi
collaboratori, perché credo che il lavoro svolto per far sì che gli
equilibri siano salvaguardati sia impeccabile e nell’interesse
soprattutto della comunità e dell’azione amministrativa che
stiamo portando avanti. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie Consigliere Mastrandrea. Passiamo alla votazione.


Chi è favorevole? Tutta la Maggioranza, assente Malinverni.
Chi è contrario? Tutta l’Opposizione. Chi si astiene? Per
differenza nessuno.
Votiamo anche per l’immediata esecutività, chi è
favorevole? Come prima, tutta la Maggioranza, assente
Malinverni. Chi è contrario? Nessuno. Chi si astiene? Tutta
l’Opposizione.
Sentite, adesso è mezzanotte ed otto, io vi chiederei
soltanto una cortesia, c’è un punto probabilmente molto rapido,
che per scadenze tecniche sarebbe il caso di discutere e di
mettere in votazione, quello dell’approvazione della convenzione
per la gestione del servizio di Tesoreria.
Io vi chiederei la cortesia di discutere ancora qu esto punto,
poi se siete d’accordo io proporrei i rimanenti, tra i quali l’unico
che probabilmente richiederà un certo tempo è quello
dell’approvazione del Diritto allo Studio, di spostarlo a questo
punto non a domani come tecnicamente avevamo previsto come
continuazione, ma di portarlo al prossimo Consiglio, considerato
che è tra due settimane.
Siamo tutti d’accordo con questo?
PUNTO N. 4 O.d.G. – CONSIGLIO COMUNALE DEL 29
SETTEMBRE 2009

APPROVAZIONE CONVENZIONE PER LA GESTIONE DEL


SERVIZIO DI TESORERIA E CASSA DAL 01/01/2010 AL
31/12/2014

PRESIDENTE

Procediamo con il punto: approvazione convenzione per la


gestione del servizio di Tesoreria e Cassa dal primo Gennaio 2010
al 31 Dicembre 2014.
La parola all’Assessore Mazzucco.

ASSESSORE MAZZUCCO

Come diceva… Grazie Presidente. Come diceva lei


Presidente è una delibera prettamente tecnica. Come voi sapete ai
sensi di legge il servizio di Tesoreria è esternalizzato in
convenzione. È scaduta sostanzialmente la convenzione che
avevamo con il Banco di Sondrio che gestiva la Tesoreria per il
Comune, quindi dobbiamo rimettere a gara l’oggetto, che è la
convenzione per la gestione del servizio di Tesoreria e Cassa per
il periodo dal 1.1.2010 al 31.12.2014.
La struttura della convenzione è di durata cinque anni, le
caratteristiche sono fornite sostanzialmente da dei canovacci del
Ministero.
Noi abbiamo predisposto dagli uffici tecnici questa
convenzione, rispetto alla precedente sono state inserite le
inadempienze causa penali, credo sia importante inserire
nell’interesse dell’Amministrazione, qualora diciamo che il
servizio di Tesoreria non dovesse svolgere il lavoro di
riscossioni, di reversali, di incasso e via dicendo, applicheremo
delle penali. Credo che questa sia una modifica importante.
Il servizio di Tesoreria sapete cosa fa, è proprio il servizio
Tesoreria, riscuote, incassa, fa le reversali, tutto quello che
riguarda la gestione della cassa dell’ente.

PRESIDENTE

Grazie Assessore. Butti.


CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Volevo un chiarimento. Quello che si occupa adesso è il


Banco di Sondrio? A me è capitato di andare, non ricordo a
pagare cosa, ed in base alla cifra che dovevo pagare ho pagato
come commissione più di quello che avrei pagato in Posta, mentre
in Posta è fisso ad 1 Euro e 20 alla Banca di Sondrio è in
proporzione a quello che deve essere versato, ed ho pagato…
Come? (Dall'aula si replica fuori campo voce) Sì, in percentuale
ho pagato. Quindi ho pagato 2 Euro e 50. Questa non mi sembra
una cosa positiva per i cittadini.
In secondo luogo questo era un discorso che era gi à nato
alcuni anni fa rispetto a dei bollettini per esempio dei buoni
mensa che devono essere pagati dalle famiglie per le scuole. Se
era possibile attuare anche in questo caso delle convenzioni che
rendano più economico l’intervento da parte delle famiglie. Nel
senso che…

ASSESSORE MAZZUCCO

Le chiedo Consigliere se me lo può magari metterlo per


iscritto, farmelo pervenire, così lo abbiamo come richiesta anche
per la prossima convenzione che faremo, perché poi va messa a
gara e quindi sarà come al solito… sull’offerta. Quest’anno per
esempio loro ci girano 20.000 Euro, scusi per questi anni. Questa
è una segnalazione che lei fa benissimo a fare, le chiedo
semplicemente di metterla per iscritto così rimane e poi vediamo
di parlarne con chi vincerà, e di migliorare il servizio
evidentemente, perché è questo che bisogna fare con la
convenzione, cercare di migliorare il servizio.
Quindi sia per quanto riguarda quello che mi diceva prima,
la percentuale di quanto … pagato, questo va bene, quello
dall’altra parte che mi sembra un po’ più tecnica se me lo scrive,
mi manda una mail, così l’abbiamo su carta.

PRESIDENTE

Grazie. Ci sono altri interventi? Nessuno, allora mettiamo


in votazione.
Chi è favorevole? Tutti, unanimità.
Votiamo anche per l’immediata esecutività, chi è
favorevole? Unanime anche questa.
Sentite, solo una cosa formale, mettiamo in votazione anche
la mia proposta di spostare i rimanenti punti dell’O.d.G. al
prossimo Consiglio Comunale.
Chi è favorevole? Unanime.
Buonanotte a tutti, ai presenti, anche a chi ci ha seguito via
diretta web.

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