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foglio di collegamento della chiesa di Vocogno e della cappella dellOspedale di Domodossola dove si celebra la messa tradizionale
mente impegnate dei catto-comunisti degli anni '70... parliamo piuttosto di quelle liturgie, di quelle messe, che oggi vanno per la maggiore nell'ufficialit delle diocesi, dove si parla di Ci sembra che la questione cruciale sia tutta fede, di comunit credente, di popolo attorno al qui. suo vescovo di liturgie che celebrano questa comunit, ma nelle quali non si adora Dio preUn cristianesimo modernistico che vede le sente e non ci si inabissa nel mistero della verit di fede emergere dal profondo della redenzione. una sorta di neomodernismo coscienza degli uomini, liturgico che ha superato vorrebbe che la liturgia la tentazione marxista prendesse le mosse dal del solo impegno del vissuto antropologico, mondo, ma che parlando dalla vita degli uomini, per di fede si sofferma sui celebrare la consapevocredenti, ma non arriva lezza umana del proprio mai a Dio, a Nostro rapporto con Dio. In fondo Signore, alle verit eter stata questa la linea vinne, alla questione della cente di questi anni: la salvezza. come se ci si liturgia ha sempre di pi fosse accorti che non si celebrato l'uomo, anche poteva andare avanti, quando ha celebrato la come anni fa, in un crifede dell'uomo. Insomma, stianesimo orizzontale, e la liturgia si adattata alla si cos approdati all'imvita del tempo. Risultato? pegno sociale ecclesiale, Una tragedia! Dio e le per edificare la comunit cose eterne praticamente dei credenti. In ogni caso scomparse dalle chiese, l'errore sempre lo stesLa liturgia cattolica per far posto alla fede dei so: partire dall'uomo e lirruzione del Cielo sulla terra credenti, che esprimono, chiudere il Cielo. commentano, interpretano Ma l'uomo ha proprio quello che loro vivono nei confronti di Dio. La bisogno di questa auto-celebrazione della proliturgia riformata parla nel migliore dei casi pria fede, o non fatto piuttosto per inabissardella Chiesa, ma quasi mai di Dio. E quando si in Dio? parla della Chiesa, lo fa pi secondo l'ottica di No, la liturgia cattolica cosa totalmente Popolo di Dio in cammino che come Corpo diversa: l'irruzione del Cielo sulla terra ed Mistico di Cristo. la porta aperta tra il Cielo e la terra! E guardate che non stiamo parlando di quelle Se volete tentiamo di dare due eloquenti sfacciate para-liturgie tutte sociali e umana la liturgia che si deve adattare al tempo degli uomini, o il tempo degli uomini che deve prendere la forma della liturgia cattolica?
Editoriale
MARZO
ANNO
VII 2014 N.
Vedete, le verit di fede non nascono dalla coscienza profonda degli uomini, dal vissuto della comunit che reinterpreta il proprio vissuto alla luce di Dio, ma sono comunicate dalla reale rivelazione di Dio che la Chiesa custodisce e trasmette: la rivelazione discende dal Cielo, non germoglia dalla terra come vorrebbero i modernisti. Cos la liturgia porta il Cielo in terra e porta la terra al Cielo. azione di Dio innanzitutto, e non primariamente azione della Chiesa. La Chiesa riceve l'azione di Dio, la custodisce, la esprime utilizzando certamente tutte le possibilit umane adeguate salvaguardia la liturgia dalle modifiche errate che possono confondere l'opera di Dio e la trasmette fedelmente custodendola, perch il Cielo resti aperto sugli uomini.
immagini contrapposte, che dicono due concezioni diverse, molto diverse del culto: quella di un semplice prete che in una delle tante chiese sparse nell'orbe cattolico celebra, nella quiete della preghiera, rivolto al Crocifisso, l'eterno sacrificio che salva le anime, assistito dalla orante e adorante attenzione dei fedeli, e quella di una rumorosa e festosa comunit, che andando alla messa preoccupata di fare comunit esprimendo i propri carismi (in verit facendo qualcosa perch nelle nuove messe mal si sopporta lo stare fermi) e di mettersi al passo con le direttive dell'operatore pastorale... e che in ultimo far certo anche la comunione. Sono due concezioni opposte, inconciliabili. Una, quella tradizionale, fa spazio all'azione di Dio, l'altra si sofferma... ma forse, osiamo dire, si ferma all'azione della comunit!
Tutti, praticamente tutti, quando si parla di Movimento Liturgico amano rifarsi a dom Guranger, il grande abate benedettino che rifond il monachesimo in Francia dopo la tempesta rivoluzionaria. Con lui si d inizio al Movimento Liturgico, cio a quella rinascita dello spirito cristiano che dalla liturgia prende le mosse. Autore prolifico, pensiamo all'Anno Liturgico da lui pubblicato ma non solo, partecipe di tutti i drammi e le battaglie della Chiesa del XIX secolo, ascoltato consigliere di Pio IX... fondatore dell'abbazia di Solesmes. Ma cosa voleva veramente dom Guranger? E cosa chiedeva San Pio X, riprendendo con autorevolezza il lavoro del grande benedettino e dando cos nuovo vigore proprio al Movimento Liturgico? Volevano che il popolo avesse l'intelligenza delle cose divine (che capisse la liturgia della Chiesa), perch queste penetrassero di nuovo la vita del popolo cristiano. Volevano una grande opera di educazione perch le cose del Cielo tornassero a dare forma alla vita degli uomini.
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San Pio X
Ma citiamo dom Guranger: I misteri del grande sacrificio, dei sacramenti, dei sacramentali, le fasi del ciclo cristiano cos feconde in grazia e in luce, le cerimonie, questa lingua subliDom Guranger me che la Chiesa parla a Dio davanti agli uomini in una parola tutte queste meraviglie torneranno familiari al popolo fedele. Listruzione cattolica sar ancora per le masse il grande e sublime interesse che dominer tutti gli altri e il mondo torner a comprendere che la religione il primo dei beni per lindividuo, la famiglia, la citt, la
Guranger, e con lui Pio X con la sua troppo mal citata partecipazione attiva, volevano l'esatto contrario di quello che si fatto dal Concilio in poi. Nel post-concilio la liturgia stata trasformata per aderire alla vita degli uomini, la Chiesa nel passato ha invece sempre desiderato che la vita degli uomini prendesse forma dalla liturgia cattolica.
nazione e per la razza umana tutta intera (Institutions liturgiques - seconda ediz., t. III cap. 1, pag. 13).
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Occorre tornare a Guranger e al vero San Pio X. Ma, a quando questo ritorno?
Non volevano un abbassamento della liturgia alla vita meramente naturale degli uomini, ma volevano un innalzamento del popolo ai sublimi misteri.
Cosa se ne fa un uomo di una liturgia che gli parla solo delle sue speranze e delle sue fatiche, che gli parla del suo senso religioso, ma che non gli parla mai del Cielo? E su questo
a VOCOGNO
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Come bello leggere queste pagine di Pre Emmanuel sulla Chiesa. Come dolce sentirlo parlare qui in particolare della unit, santit, cattolicit e apostolicit della Chiesa. Si presi dalla semplicit e dalla profondit del suo discorso. Mai freddo, sempre spirituale e dottrinale, un vero nutrimento dell'anima! In questi tempi di duri attacchi alla Chiesa, magari nascosti da facili populismi e finti affetti per il Papa, mai compreso totalmente nel suo vero compito di custode della fede, lasciamoci educare dal P. Emmanuel, ed impariamo a guardare alla Chiesa con uno sguardo cattolico come il suo.
Capitolo XIV pi ancora. Fanno macchia su di essa: fatto che mostra il suo immacolato biancore.
IQUATTROCARATTERI
[seconda parte]
La santit, che diffonde lo Spirito Santo nella Chiesa con la carit, molto interiore: tuttavia essa ha il suo lato esteriore, ed attraverso questo che essa una carattere della Chiesa.
La Chiesa di Ges Cristo essenzialmente santa: perch Ges Cristo, come capo, la penetra di uno spirito di santit, che lo Spirito Santo. Questo Spirito agisce incessantemente per purificarla da ogni peccato (Postcommunio del marted della Pentecoste) e per farle compiere ogni giustizia, essendo questa carit che compie tutta la legge (Rm 13,10).
Un musulmano, lussurioso e crudele, non macchia l'islamismo, che ha autorizzato la lussuria e la crudelt. Un protestante, avvinghiato dai suoi vizi, non ha da arrossire leggendo Lutero.
La Chiesa, essa, non si fa un'autorit entrando in composizione con i vizi e le turpitudini degli uomini essa fa vedere, combattendoli senza sosta n quartiere, che la sua autorit viene da Dio. ci in cui essa santa. Nessuna autorit umana pu disputarle questo carattere. La Chiesa di Ges Cristo essenzialmente cattolica, cio universale. Ges Cristo l'ha stabilita per la salvezza di tutti gli uomini e in effetti, essa si adatta a tutti, per salvarli tutti. ***
La santit della Chiesa si manifesta attraverso i misteri del suo culto, che sono i misteri di purezza attraverso il suo insegnamento, che, come dice il salmo, casto e immacolato attraverso le sue produzioni, che sono i santi e le opere sante.
Vi sono dei peccatori in troppo gran numero che la disonorano ma non le levano nulla della sua santit sostanziale. Essi sono in essa come l'ombra che fa esplodere la luce. Sono in opposizione con il suo insegnamento, che condanna ogni vizio con la giustizia che essa porta, e la cui vita che li condanna
Dalla sua culla, che il Cenacolo, la Chiesa ci appare come cattolica. Nascendo sotto la pioggia delle lingue di fuoco, si mette a parlare tutte le lingue. Questa diversit delle lingue indicava molto chiaramente che essa si sarebbe estesa a tutte le nazioni portava dunque dalla nascita il segno della sua cattolicit.
Cos prese immediatamente il nome di cattolica e questo nome le divenne talmente proprio, che i suoi nemici stessi continuarono a chiamarla cos. Bisogna, scrive Sant'Agostino ad un amico, biso-
- La cattolicit, che un'attitudine a diffondersi ovunque, in se stessa un carattere eminentemente divino. Ogni opera umana essenzialmente localizzata prende i natali da un dato suolo, dal suo rapporto con le condizioni del suolo trapiantata altrove, deperisce. La Chiesa, al contrario, germina e fruttifica sotto tutti i climi venendo da Dio, essa riguarda il fondo della coscienza umana, che ovunque lo stesso. La sua cattolicit un riflesso dell'immensit divina: come Dio, essa si rende presente a tutte le creature e, senza cambiare in se stessa, senza diminuire dilatandosi, riempie tutti gli spazi. La Chiesa risale agli apostoli, attraverso una catena ininterrotta di pastori. Si riunisce ad essi, cos chiaramente come i rami al tronco e attinge alla radice, attraverso loro, la stessa linfa che li riempe. ci che si intende con la sua apostolicit. ***
- Il piano di Dio che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verit (1Tm 2,4). Dunque, la vera Chiesa deve essere universale.
Dato che la Chiesa cattolica, ne segue che divina per due ragioni:
Joseph de Maistre fa la stessa considerazione riguardo ai protestanti: questi hanno tentato di designare i cattolici sotto il nome di papisti, ma i loro sforzi sono stati vani occorre che chiamino cattolici i figli della Chiesa romana, se vogliono essere capiti. Bel trionfo della verit, che costringe la lingua normale a renderle testimonianza!
gna abbracciare la Chiesa che cattolica, e che cos chiamata, e dai suoi figli, e dai suoi stessi nemici. Volenti o nolenti, gli eretici e gli scismatici, se vogliono essere capiti, devono darle questo nome (De vera religione).
cui essa non si pu sbarazzare, arianesimo, nestorianesimo, luteranesimo inizia con una scissione, con una rottura da queste giudicata prima di essere capita, le manca la missione. Infine il tempo la trascina via, come l'aveva portata: o se le lascia un nome, non pi che un nome sotto il quale abita una pura negazione.
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Il tempo, al contrario, il tempo che corrode tutto, non ha presa sulla Chiesa. Societ immensa che abbraccia tutti i luoghi, essa all'immagine dell'immensit di Dio edificio costruito sul fondamento degli apostoli, e che rispetto ai secoli che si susseguono, all'immagine della sua eternit. Ciascuno dei suoi caratteri presi a parte decisivo presi insieme, formano una dimostrazione invincibile della divinit della Chiesa. ***
L'unit della Chiesa colpisce molto ma l'unit nella cattolicit colpisce ancora di pi. Tenere i popoli pi diversi nel legame della pi stretta comunione ricondurre i costumi pi diversi allo stesso ideale di santit conservare le tradizioni apostoliche in mezzo alle rivoluzioni degli imperi, e in una diffusione indefinita attraverso il mondo: cio essere nello stesso tempo una e molteplice, immobile e in movimento, stabile e progressiva: ecco ci che costituisce agli occhi degli uomini, in maniera irrefutabile, la divinit della Chiesa nostra madre.
In se stessa, la Chiesa una novit nel mondo invecchiato: novit pura, santa, inalterabile. Nello stesso tempo essa pi antica di tutte le istituzioni umane: apparve negli apostoli, ma era nascosta nei patriarchi e risale all'origine del mondo (Ef 2,20).
Essa manifesta inoltre la sua origine divina attraverso altri segni, vale a dire attraverso i doni soprannaturali, in particolare con il dono dei miracoli che non le mai mancato. Ma questo dono non si manifesta sempre e ovunque, mentre i caratteri di cui parliamo sono permanenti e universali nel loro insieme, costituiscono il pi impressionante miracolo. E si pu dire che i miracoli propriamente detti, fenomeni passeggeri, non intervengono, nell'ordine della Provvidenza, che per rendere gli uomini attenti a questo miracolo sostanziale.
continua...
Si pu chiamarla, come Sant'Agostino chiamava Dio: la bellezza sempre antica e sempre nuova. La Chiesa si sviluppa su un fondo immutabile ha dei mezzi di salvezza per tutti i tempi, senza perdere un iota delle sue tradizioni diciotto volte secolari (P. Emmanuel scrive nel XIX secolo, ndr.).
L'eresia nuova, si vede il punto da cui comincia opera umana, segnata dal nome di un uomo, di
acacacacac
2. - Il re Achaz di Gerusalemme rudemente incalzato dai nemici esterni. Invece di rivolgersi per aiuto al Signore, vuole chiamare gli Egiziani perch combattano con lui contro Assur. Dio lo invita a chiedere un qualche segno miracoloso come pegno dellaiuto divino. Achaz respinge lofferta di Dio. Egli non ha una vera fede in Dio e pone invece la sua fiducia nella potenza militare degli Egiziani. Non chieder (un segno da Dio) e non tenter il Signore dice con labbra blasfeme. Poich egli ha respinto Dio per questo il Signore stesso vi dar un segno, il segno della Vergine Madre. Ecco la Vergine concepir e partorir un figlio, e lo chiameranno con il nome di Emmanuele, Dio con Noi (Epistola). Oggi, giorno dellIncarnazione del Figlio di Dio, questa promessa ha avuto compimento. LAngelo viene alla Vergine. Non temere, Maria, perch tu hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai nel tuo seno e darai alla luce un figliuolo. Questi sar grande e sar chiamato Figlio dellAltissimo. La Vergine rimarr vergine e sar madre. Lo Spirito Santo
1. - Nove mesi prima della festa di Natale noi commemoriamo con la santa Chiesa il giorno in cui leterno Verbo di Dio, al messaggio dellAngelo, assunse nel seno della beatissima Vergine Maria la nostra natura umana per redimerci dal peccato e dalleterna dannazione nella quale eravamo incorsi. E questo il giorno pi grande di tutta la storia dellumanit, quale non ve ne fu mai, n ve ne pu essere di simile il giorno dello sposalizio del Figlio di Dio con lumanit.
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grazie in se stesse, ma la fedelt con la quale la creatura, conscia del proprio nulla, accoglie la grazia e la segue. Cos fa Maria.
liturgia contempla questo sposalizio della Vergine con il Dio Re. Ascolta, o figlia, e guarda e porgi lorecchio. Il Re si invaghito della tua bellezza. Egli il tuo Signore, a lui tinchi3. - Avvenga di me secondo la tua parola. na. Gi si appressano i popoli per offrire il loro Maria da il suo assenso. Nello stesso momento ossequio alla regina nel giorno delle sue nozze. concepisce il Figlio di Dio. Egli le riempie lani- In lungo corteo vengono i rappresentanti dei ma della sua luce e riversa in lei le ricchezze popoli della terra recando nelle loro mani doni in della sua grazia. Ella unita intimissimamente omaggio. Le figlie di Tiro ti offrono doni (o a lui. Le intenzioni e i sentimenti del Figlio pas- Maria), ti rendono omaggio i grandi del popolo. sano nella Madre. Maria e Ges sono diventati La figlia del re fa il suo ingresso in ornamenti una cosa sola. Maria non ha nessun pensiero, smaglianti, trapunta doro la sua veste. In nessun volere, nessun desiderio, nessun moto variopinto abbigliamento condotta al re oggi che non sia in comune con Ges. Vive con lui e che concepisce il Figlio di Dio. Altre vergini la in lui. Linfinito che porta nel suo seno consuma, seguono: i popoli e gli uomini convertiti a per cos dire, il suo essere e limmette totalmen- Cristo. Con letizia ed esultanza seguono la regite in s ella si perde negli abissi della divinit na ed entrano nel palazzo del re, nel possesso prezioso frutto dellumile prontezza a farsi delle grazie e dei doni soprannaturali. ancella. Ave Maria, piena di grazia, il Signore Ecco, la Vergine concepir canta la liturgia nel Communio. Quotidianamente la Vergine con te. Ecco, la Vergine concepir e partorir un Madre Chiesa e noi nella Chiesa, ricevendo la Figlio, che sar chiamato Emmanuele, Dio con santa Comunione, riviviamo il misericordioso noi. Nel seno della vergine il Figlio di Dio si concepimento divino di Maria. Fossimo noi anisposa con lumanit. Con sacra reverenza la mati dai sentimenti della Vergine di Nazareth!
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ANGELUS
- Ecce anclla Dmini. - Fiat mihi secndum verbum tuum. Ave, Mara... - Et Verbum caro factum est. - Et habitvit in nobis. Ave, Maria...
Ormus. Grtiam tuam, qusumus, Dmine, mntibus nostris infunde ut qui, ngelo nuntinte, Christi Flii tui incarnatinem cognvimus, per passinem eius et crucem, ad resurrectinis glriam perducmur. Per endem Christum Dminum nostrum. Amen. Glria Patri... (tre volte)
- Ora pro nobis, sancta Dei gnetrix. - Ut digni efficimur promissinibus Christi.
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5 marzo 2014
Vocogno
Domodossola
Cappella dellOspedale