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Radicati nella fede

foglio di collegamento della chiesa di Vocogno e della cappella dellOspedale di Domodossola dove si celebra la messa tradizionale
Se c' un rischio grande, oggi, quello di cre- ne il giudizio severo che San Benedetto, padre dere di vivere le cose perch le si pensa o per- del monachesimo occidentale, esprimeva sui ch le si vede. S, oggi questa la grande illu- monaci vaganti: sione, l'illusione del virtuale. Non vogliamo C' infine una quarta categoria di monaparlare solo di internet, anche di questo, ma ci, che sono detti girovaghi, perch per non solo di questo. tutta la vita passano da un paese all'altro, restando tre o quattro giorni come ospiti C' nel mondo tradizionale chi, navigando sul nei vari monasteri... web, fa il pieno di informazioni sulla vita della ...sempre vagabondi e instabili, schiavi Tradizione, partecipa a tutti i pi infuocati dibatdelle proprie voglie ... titi o intervenendo o lasciandosi agitare, e Lasciamoli quindi da parte ... pensa cos di vivere la Chiesa secondo la Perch questa tradizione. C' poi un sferzante severit altro genere di virtuada parte del li, fatto da quelli che, Patriarca del amando viaggiare, monachesimo? vanno in cerca dei Perch questi luoghi pi significativi, monaci, cos dove poter vivere vagando, non si qualche intensa espepongono sotto l'obrienza, che faccia loro bedienza di nessugustare un pezzetto no e sfuggono al della Chiesa di semprimo compito del pre: un giorno sono in cristiano, la propria un convento, l'altro in conversione. un priorato, l'altro ancora in una chiesa dove si canta bene la messa. Nell'approssimarsi di I monaci benedettini fanno due voti: quello di una festa dicono: Dove andiamo a viverla stabilit (nel monastero) e quello della converquesta volta, dove sar meglio?. sione dei costumi, conversione della vita. Ma evidente che i due voti sono collegati strettaEntrambe queste posizioni sono ingannevoli e mente: come fa il monaco a convertire la sua a lungo andare non costruiscono niente, vita, se stabilmente non si mette sotto un'obbelasciano a mani vuote, non cambiano la vita. dienza santa, se non segue chi pu guidarlo al Sono entrambe ingannate dal virtuale che cambiamento della sua vita? E come fa ad non diventa mai carne e sangue. un vaga- obbedire se non stabile, se il riferimento della bondare pericoloso, che non ti cambia, che sua vita non stabile? sposta fuori di te il problema. Questo vero anche per ciascuno di noi, non Potremmo applicare a questo genere di perso- solo per il monaco. vero per ogni cristiano.

Editoriale

FEBBRAIO

ANNO

VII 2014 N.

Tanto pi per il cristiano che giustamente vuole seguire il Cristianesimo non modificato, cio la Tradizione.

Radicati nella fede

Per questo, e lo abbiamo gi detto, dobbiamo riconoscere un luogo di messa tradizionale, dove accanto alla celebrazione della messa ci sia anche la sana dottrina, e farlo diventare il luogo della nostra stabilit. Solo cos sar edificata la nostra vita, sotto un'obbedienza reale che ci converte.

Anche nel caso che questo luogo sia molto distante, e quindi impossibile recarvisi tutte le settimane, sar sempre possibile un riferimento spirituale intenso che ci permetter un reale seguire. Uno non potr forse andarci tutte le settimane, ma programmer il suo esserci nei momenti pi intensi dell'anno. Molte volte la difficolt della distanza invece di essere un inciampo, se aumenta il desiderio, una grazia: tu che sei distante puoi capire meglio quanta grazia ci sia in quel luogo, che tu non puoi sempre raggiungere.

vuoi vederci una bella Messa cantata, va bene! ma lo sai che, perch ci sia quella Messa cantata, dei fedeli hanno rinunciato alla loro libert, per essere l tutte le domeniche a cantarla? ...e altri hanno assicurato il servizio all'altare, tutte le domeniche? ...e un prete l stabilmente per celebrarla? Se tutti questi avessero vagabondato negli anni, per cercare esperienze spiritualmente interessanti, tu non avresti trovato un bel nulla. Riflettici su questo.

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S, chiesta a molti una conversione in questo senso, una decisione per la vita: vuoi la Tradizione? Falla!... secondo l'autorit che il Signore ti ha dato. Sei prete? Inizia a celebrare la messa di sempre. Sei laico? Recati stabilmente dove un sacerdote, sano per dottrina, ha assicurato la messa della Tradizione, e sii fedele a quella chiesa, perch la tua fedelt edifichi altri e converta il tuo cuore. Avete mai provato a domandarvi: ma se per un miracolo della Provvidenza, il Papa concedesse libert totale all'esperienza della Tradizione, sapremmo far frutto di questa libert? Ci metteremmo, sotto la grazia di Dio, a fare il Cristianesimo secondo la Tradizione? O troveremmo delle scuse per vivere ancora nella recriminazione? Non c' alternativa a questa stabilit.

Ad altri, pi fortunati per vicinanza, sar invece sempre possibile una fedelt scrupolosa, alle messe e agli incontri dottrinali, fedelt che, sola, nel tempo produce grandi frutti.

Non ha proprio senso il vagabondare spirituale, sterile e se volete ridicolo: vai in un luogo,

La vita cristiana consiste nel seguire Cristo, ma questo seguire passa attraverso quel prolungamento dell'Incarnazione di Nostro Signore che si chiama Chiesa. E nella Chiesa si incarna in volti precisi: quel sacerdote, quel fedele pi zelante ecc...

Volere che la Chiesa torni alla sua Tradizione, lamentandosi o rimpiangendo, fa buttare il tempo, fa buttare la vita... e la vita passa veloce.

Dottrina Cattolica da La sainte glise


del Pre Emmanuel Andr

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Proprio nei momenti pi drammaticamente difficili della vita della Chiesa, nei momenti della confusione quasi totale, occorre mantenere uno sguardo cattolico sulla Chiesa stessa. La Chiesa divina, viene da Dio, una e resta una. Non ci sono due chiese, ce n' una. Accanto ad un sano realismo, che fa denunciare i pericoli per la fede presenti oggi dentro lo stesso Cattolicesimo, necessario mantenere questo sguardo spirituale e di fede sulla Sposa di Cristo, pena il ritrovarsi fuori: e fuori della Chiesa nessuno si salva. La pagina del P. Emmanuel sulla prima nota della Chiesa, l'unit, ci sia di proficua meditazione. Capitolo XIV impostori. Il Cristo nella sua Chiesa e questa diffusa dappertutto, e continuer a crescere fino alla mietitura (Mt 24,30). Essa una citt, collocata su una montagna, della quale il suo fondatore ha detto che non pu essere nascosta (Mt 5,14). Essa non confinata in un angolo del mondo: essa molto conosciuta in ogni luogo (De unit. Eccl.). Sarebbe per lei poco l'essere conosciuta, se non fosse riconoscibile e riconosciuta come Chiesa divina. Ora essa porta dei caratteri indelebili, che la distinguono come tale per tutte le coscienze umane: ed la sua unit, la sua santit, la sua cattolicit, la sua apostolicit. La Chiesa costituita in unit dallo Spirito Santo, che il legame del Padre e del Figlio per eccellenza il regno dell'unit. ***

IQUATTROCARATTERI
Nostro Signore istitu una Chiesa visibile, nella quale ogni uomo si pu rifugiare come nell'arca, per fuggire le acque del diluvio. Le don una gerarchia, e la segn con dei caratteri cos sorprendenti che ognuno pu dire a se stesso: qui la casa di Dio e la porta del cielo. [prima parte]

La Chiesa, dice sant'Ambrogio, collocata su una montagna che tutto domina dalla sua altezza, cio il Cristo, dopo essere nascosta dalle tenebre e dalle rovine di questo mondo inondata dalla bianca luce del sole eterno, essa proietta su di noi i raggi della grazia spirituale (Expositio Evangelii secundum Lucam). La visibilit della Chiesa, dice sant'Agostino, non potrebbe essere contestata, n dare luogo ad alcun equivoco. Ges Cristo ha predetto che verranno degli uomini dicendo: Il Cristo qui, l nel deserto, lontano dalle folle e dai popoli in una camera ritirata, avviluppato da tradizioni e dottrine segrete (Mt 24,26). Sono degli

Il regno di Satana, spirito diviso contro se stesso, dice sant'Agostino, al contrario il regno della discordia e per questo destinato alla rovina. Coloro che lo compongono si uniscono in opposizione alla verit tra loro, sono spaventosamente e irrimediabilmente divisi. La menzogna divide la verit, sola, unisce.

L'unit che produce lo Spirito Santo nella Chiesa la cosa pi intima, pi misteriosa che l'uomo possa concepire ma ha un risultato esteriore, ed questo che costituisce il carattere visibile dell'unit di cui parliamo. L'unit della Chiesa appare nella gerarchia sottomessa a un solo capo nei sacramenti riassunti nell'Eucarestia, nella dottrina, espressione di una fede immutabile.

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I protestanti, divisi in sette che non si contano pi fanno emergere per contrasto questa luminosa unit. Sembra che sant'Agostino li avesse previsti, quando diceva: Tutte queste congregazioni, o piuttosto tutte queste dispersioni, che si chiamano Chiese di Cristo, che sono divise tra loro, essendo tutte ostili al regno dell'unit che la vera Chiesa, si lusingano vanamente d'appartenere alla societ di Cristo: come gli apparterrebbero dal momento che lo Spirito Santo che il legame di questa societ non potrebbe essere diviso contro se stesso? (In Mat.). continua...

Sant'Agostino osserva con profondit (De vera religione) che il politeismo non imponeva ai suoi adepti alcun simbolo (Il Credo, n.d.r.), e li lasciava liberi d'avere sulla natura di Dio le opinioni pi divergenti che nella Chiesa, al contrario, la partecipazione agli stessi sacramenti non esiste che tra persone che professano la stessa fede. Ecco qui un segno evidente della divinit della Chiesa. Gli eretici, dice, sono l per testimoniare che non ammettiamo alla comunione dei nostri sacramenti coloro che non hanno lo stesso simbolo nostro. E' un punto capitale, per la salvezza degli uomini, che siano uniti nel dogma prima di esserlo nel culto. Questa unione di tutti gli spiriti, anche i pi grossolani, nella fede ai misteri pi elevati questa perfetta unit del dogma, di cui le pratiche esterne del culto sono il riflesso fedele, testimoniano che vi nella Chiesa, allo stato permanente, una virt divina.

La Chiesa, collocata su una montagna che tutto domina dalla sua altezza, cio il Cristo, dopo essere nascosta dalle tenebre e dalle rovine di questo mondo; inondata dalla bianca luce del sole eterno, essa proietta su di noi i raggi della grazia spirituale SantAmbrogio ...non ammettiamo alla comunione dei nostri sacramenti coloro che non hanno lo stesso simbolo nostro. E' un punto capitale, per la salvezza degli uomini, che siano uniti nel dogma prima di esserlo nel culto. SantAgostino

INCONTRI DOTTRINA CATTOLICA

ore 20.30 Sala Parrocchiale Vocogno

Gli incontri di Dottrina Cattolica per il mese di febbraio: venerd 14 e venerd 28

QUARTA GIORNATA DELLA TRADIZONE


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Non so se proprio giusto fare la predica in questa Messa. La giornata stata intensa e a ciascuno di noi stato chiesto un lavoro, unattenzione, una fatica ma sono cos poche le occasioni per vederci tutti insieme, che mi sembra giusto dire ancora una parola durante la celebrazione della Santa Messa. Innanzitutto, nel Vangelo delle nozze di Cana, dove narrato il primo miracolo che Ges fece diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, come meglio dice il Vangelo, diede inizio ai suoi miracoli -, detto chiaramente il motivo e lo scopo per cui Nostro Signore fa i miracoli e se diede cos inizio ai suoi miracoli, Ges fedelmente li compir sempre per questo, i miracoli. I miracoli li fa per la fede. per la fede che Nostro Signore diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea. Per la fede! Lannotazione finale : e i suoi discepoli credettero in Lui. Per la fede dei suoi discepoli, perch non si convertirono tutti quelli che videro. I suoi discepoli capirono e noi sappiamo che il Vangelo di Giovanni continua, dopo ogni miracolo,: e dopo i suoi discepoli credettero in Lui. Chi sta con il Signore e vede il miracolo vive sempre pi di fede, non solo crede sempre di pi: vive sempre pi di fede. Perch non basta dire di credere, occorre vivere della fede.

Domenica 19 Gennaio 2014 si svolta a Verbania la Quarta Giornata della Tradizione. Pi di cento fedeli, a partire dal libro Linverno della Chiesa dopo il Concilio Vaticano II. I mutamenti e le cause di Cristina Siccardi (presente alla giornata), hanno riflettuto sulle prospettive per una resistenza in una crisi della Chiesa che non sembra finire. La giornata si conclusa con la Santa Messa cantata della quale riportiamo lomelia.

Verbania , 19 Gennaio 2014

abbiamo fatto oggi e al desiderio che abbiamo, che la Tradizione sia per noi e per tutti vissuta nella Chiesa. Uno che vuole la Messa tradizionale, la vuole per tutti. Non si liberali, quando il vero lo si desidera per tutti! E se vera per me la Messa, perch vera in s, deve esserlo per tutti: se deve essere possibile solo per chi la desidera, non ancora la Messa tradizionale. Scusatemi questa annotazione di metodo, ma importante.

Applicato a noi questo Vangelo: tutto quello che il Signore ci chiede di vivere, tutto, nella nostra vita personale, nelle vite delle nostre chiese o centri di Messa, tutto per la fede. La fede la partenza e larrivo di tutto. Allora noi dobbiamo metterci nella disposizione di accettare dal Signore tutto perch aumenti la nostra fede e la nostra vita di fede. Se uno ha questa preoccu-

Permettetemi subito unapplicazione. Il Vangelo per noi va applicato al lavoro che

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pazione, se si mette con questo cuore di fronte al Signore, non c nulla che far del male: anche lincomprensione di un vescovo o lostilit del clero, lincomprensione della famiglia o degli amici.

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Insisto, per che cosa siamo al mondo? per prepararci a godere eternamente di Dio in Paradiso, dove si vivr totalmente la pienezza della fede. La fede scompare, ma resta la vita di fede che lo stare di fronte a Dio anzi raggiunge la sua pienezza. Bisogna stare attenti: Scomparir la fede, rester solo la carit, s, ma non che scompare, che arriver al dunque. Allora, noi dobbiamo anticipare gi quaggi - il Signore ce lo chiede - quello che vivremo nelleternit. Allora, non c niente che deve scandalizzarci non c nessuna sofferenza che diventa inciampo, se vogliamo vivere di fede. Il Signore disporr benedizioni e grazie, rinunce e deserti, secondo la sua santa volont e il suo cuore, per il nostro bene e per il bene di tutto il popolo cristiano.

Seconda annotazione. Se desideriamo vivere di fede il Signore compie il miracolo. Ma, attenti, il Signore compie il miracolo utilizzando qualcosa. Permettetemi, i Padri della Chiesa han fatto sempre tante allegorie, ne faccio una anchio, la tento anche se non sono un Padre della Chiesa, applicandola alla nostra situazione... mi prendo questa libert. Nostro Signore muta lacqua in vino alle nozze di Cana, manifestando la Sua gloria ma ha utilizzato lacqua. Il miracolo lo compie utilizzando qualcosa il Signore vuole qualcosa per compiere il miracolo. Lo compie Lui, non lo meritiamo noi il miracolo, sua volont e misericordia, ma chiede qualcosa, ed ci che dobbiamo dare noi. Il desiderio della Tradizione deve diventare concreto e diventa concreto. Diventa concreto quando tu cambi le tue giornate, quando cambi le giornate della tua vita, quando cambi le prospettive del tuo anno. Decidi, ad esempio, dove fare una vacanza o dove non farla, anche a seconda del fatto se l c la Messa o no. Decidi di utilizzare una casa o no, a seconda del fatto se un luogo di grazia oppure no. Deve diventare concreta cos la fede! Poi il Signore compie il miracolo della tua salvezza, della tua conversione di guarire una situazione che ti sembrava insanabile in famiglia pu convertire mezza tua

E noi siamo in una situazione cos, non abbiamo pi vino. Non solo perch non ci sono Messe tradizionali, ma anche perch non ci saranno pi Messe! E se vi andate a confessare, secondo in che zona sei, altro che chiedere una grazia! Al primo tentativo magari ti dici: E se non trovo il confessore, non mi confesso pi? No dai, cerca ancora, abbi pazienza, inizia la penitenza prima. Beninteso: lassoluta maggioranza delle persone che sono qui non hanno questo problema, hanno il lusso di potersi confessare tutti i giorni ma altri no e parlo a loro. Non hanno pi vino, il maestro di tavola lo dice, la Madonna lo ripete dovrebbero essere i pastori della Chiesa a dirlo: Signore non c pi vino, non c pi la grazia. E la Madonna prende sul serio il grido dei pastori le lacrime e il sangue dei pastori la Madonna li prende sul serio e parla al cuore di Cristo: allora la grazia rinasce. Allora sorgono le vocazioni: abbiamo bisogno di molti sacerdoti, abbiamo bisogno di altari, abbiamo bisogno di Messe cattoliche, di vere Messe cattoliche, abbiamo bisogno dei sacramenti, abbiamo bisogno della preghiera, del canto, della liturgia. Pensate Mesnil-SaintLoup: nelle grandi feste cantavano tutto lufficio divino insieme, tutto il giorno in chiesa! Ed erano contadini e allevatori: il giorno dopo si alzavano alle tre e mezzo per il lavoro. Noi dobbiamo essere disposti a dare quello che abbiamo, cio tutto noi stessi, la nostra casa, la nostra macchina, i chilometri. Altri avranno la pazienza di stare, perch chi ha la Messa cattolica vicino a casa, ha il compito della fedelt, non solo per la propria salvezza, ma per essere di buon esempio a chi fa chilometri. Vi sembra poco? Ciascuno di noi inchiodato alla sua responsabilit, ma una dolcissima responsabilit e il Signore immancabilmente compie il miracolo come a Cana di Galilea. Perch?

parrocchia, dopo anni nei quali dovevi muoverti per avere la Messa troverai un prete veramente sensibile che dice: Voglio iniziare. Non lo sai cosa far il Signore, ma ti chiede di dare tutto, di dare quellacqua ed tutta la tua vita. Noi sbagliamo quando vogliamo i miracoli senza dare niente, e il Signore il miracolo con niente non lo fa! Ha preso del fango, ci ha sputato sopra, lha spalmato sugli occhi e quello ci vedeva. Ha preso dellacqua, diventata vino e la festa non stata rovinata.

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Perch il Signore fedele, non cambia metodo, non cambia modo di fare. la Chiesa, quella parte di Chiesa ubriaca di modernit, che cerca nuovi metodi il Signore non cambia mai ed la vera novit, la novit della grazia, la novit della santit.

dobbiamo vivere di vita soprannaturale, vivere una vita di fede, ma occorre avere fede, perch in gioco c tutto. C in gioco la nostra vita, la vita della Chiesa, leternit, leternit beata. Allora viviamo intensamente questa santa Messa invocando lintercessione potente di Maria Santissima, affidandoci a Lei, Notre Promettiamo al Signore questa nostra fedelt, Dame de la Sainte Esprance. Nostra Signora che il Signore prender per compiere il miraco- della Santa Speranza convertiteci: la converlo. Ma se necessario, compiamo una conver- sione che dobbiamo domandare, la opera sione, non possiamo aspettare che il centro di Cristo per mezzo di Maria Santissima, Messa sia a casa nostra. Non sar cos e non Mediatrice di tutte le grazie, Corredentrice e, mai stato cos. Alcuni dovranno magari resiste- come diceva Dom Chautard, Con-santificatrice, re anni, pensate ai cattolici del Giappone: quan- perch ci santifica con il Signore. ti secoli con le preghiere... Il Signore far il Sia lodato Ges Cristo. miracolo quando lo far, quando lo vorr. Noi

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www.radicatinellafede.blogspot.it
Trovate tutti i video della Quarta Giornata della Tradizione su
Chiesa di Santa Caterina v.m.

Vocogno

ORARI SANTE MESSE

Domodossola
Cappella dellOspedale

Domenica e Feste ore 10.30 Messa cantata


Luned - Mercoled e Venerd: ore 17 Marted - Gioved e Sabato: ore 7
Per le Messe in settimana saranno possibili delle variazioni di orario. Tel. don Alberto 349.2848054 ore 17.00 Messa letta

Domenica e Feste ore 10.30 Messa cantata


Luned - Marted - Gioved e Venerd: ore 17 Per le Messe in settimana saranno possibili delle variazioni di orario. Tel. don Stefano 348.2463990

Mercoled ore 7 Sabato: ore 8

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