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Radicati nella fede

foglio di collegamento delle chiese di Vocogno e Domodossola dove si celebra la messa tradizionale anno IV noVembre 2011 n.
La Chiesa non ha bisogno di adulatori. S, carissimi, molti pensano che amare la Chiesa voglia dire parlarne solo bene, vedervi solo cose positive, moltiplicare le lodi per tutto ci che in essa accade. Per costoro da evitare ogni accento critico sul suo vissuto, il manifestare ogni seria preoccupazione per essa. Ma cos si adulatori e non figli. E gli adulatori sono non solo inutili, ma dannosi. Certo, una delle note della Chiesa la santit. La Chiesa non solo Una, Cattolica e Apostolica, essa Santa, perch fatta da Dio, partecipa della santit di Nostro Signore Ges Cristo che lha voluta suo Corpo Mistico. Ma la santit della Chiesa non significa totale santit dei suoi membri, altrimenti non ci sarebbe posto in essa per noi poveri peccatori. La Chiesa soffre per i peccati di ciascuno di noi, ma non solo: la Chiesa in pericolo costante per l'attacco di un pensiero non cattolico che rischia di entrare in essa, anzi che vi gi entrato, pur non essendo il pensiero della Chiesa stessa. Quante eresie o semi-eresie circolano oggi in mezzo al popolo cristiano, quale disastro nella ricezione dei sacramenti, ridotti sovente oggi a riti sociali vissuti quasi come se Dio non ci fosse, quanti peccati scambiati per virt, quanta trascuratezza nella vita cristiana, quanta miseria nella preghiera, quale

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Editoriale

abbandono delle chiese, quali oltraggi al Signore nel derubargli la Domenica... quante chiese chiuse e parrocchie senza sacerdote, quale triste fine dei conventi... ...ma gli adulatori continuano ad adulare... la nuova primavera della Chiesa dicono... ma la primavera fa i germogli e i fiori; questo gelo, invece, sa dinverno. Vogliamo essere figli della Chiesa e non adulatori, figli che amano la Mistica Sposa di Cristo, che sanno soffrire con essa, nella preghiera e nella fatica della conversione. Molti pensano di amarla fingendo di non vedere i drammatici problemi del momento. Il professore De Mattei, presentando il suo libro Concilio Vaticano II, una storia mai scritta, disse che ci sono oggi nella Chiesa molti conservatori pavidi: amano la Tradizione della Chiesa, ma tacciono sui mali di un falso rinnovamento che ha prodotto drammatiche rovine nella vita cristiana. Si comportano, diceva De Mattei, come coloro che, in mezzo all'incendio di un palazzo, si preoccupano di calmare i suoi abitanti e non di gridare Al fuoco, al fuoco!. L'esito che le fiamme divorano tutto e tutti. I conservatori pavidi, tacendo i mali a cui assistiamo, non amano la Chiesa, la adulano abbandonando le anime al loro destino.

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Il Popolo di Dio come societ temporale e la Chiesa, prima di tutto societ spirituale
da La sainte glise di Pre Emmanuel Andr
Mai si parlato tanto della Chiesa come in questi anni. Dopo il Concilio Vaticano II, il Concilio della Chiesa , molti affermavano che si era finalmente raggiunta una maggiore conoscenza e coscienza su di essa. In verit, sotto gli occhi di tutti, si vissuta una stagione di impoverimento proprio a riguardo del modo di concepire e vivere la Chiesa. La si ridotta molte volte a una societ puramente umana, guidata da leggi umane e considerata solo dal punto di vista sociologico. Si insistito in modo unilaterale sul concetto di popolo di Dio, sul dover fare comunit, e si di fatto perso uno sguardo profondo, mistico sulla Chiesa. Tutto ci ha causato danni enormi. Per questo continuiamo la pubblicazione delle bellissime pagine sulla Santa Chiesa del padre dom Emmanuel Marie Andr, abate di Nostra Signora della Santa Speranza, curato di MesnilSaintLoup, certi cos di aiutare molti nel riscoprire aspetti dimenticati o mai conosciuti di questo grande mistero di salvezza. Recuperare uno guardo profondo sulla Santa Chiesa, che abbraccia tutto il piano di Salvezza di Dio, Antico e Nuovo Testamento, il miglior antidoto per combattere quello sguardo piccino e meschino che circola oggi su di essa. Capitolo III

I due TesTamenTI

La Chiesa, dice, che il popolo di Dio, anche nel pellegrinaggio di questa vita, una realt antica: tra coloro che la compongono, alcuni formano la sua parte spirituale, altri la sua parte carnale. L'Antico Testamento relativo a questi, il Nuovo a quelli. Ma nei primi tempi, gli uni e gli altri restavano nascosti, precisamente da Adamo a Mos. A datare da Mos l'Antico Testamento fu rivelato; nel suo seno si nascondeva il Nuovo, poich vi era segretamente significato. Dopo che il Signore venuto nella carne, il Nuovo Testamento stato rivelato: i sacramenti del Vecchio sono cessati, ma le concupiscenze che vi si rapportano non sono cessate. Tra i cristiani, infatti, vi sono di quelli che l'Apostolo, bench siano gi nati mediante il sacramento del Nuovo Testamento, considera ancora uomini carnali, incapaci di percepire le cose dello spirito di Dio. Come, infatti, nei sacramenti del Vecchio Testamento, vivevano alcuni spirituali, che naturalmente appartenevano misteriosamente al Nuovo Testamento, che allora era nascosto, cos anche ora, nel sacramento del Nuovo Testamento, che gi stato rivelato, vivono molti uomini carnali (De baptismo contra Donatistas, libro I, capitolo 15).

S. Agostino riassume come segue, con altrettanta brevit e profondit, le fasi che ha attra- In questo passo del grande dottore, la luce versato l'umanit e, nell'umanit, la Chiesa che talmente concentrata da abbagliare; la dottrina vi era contenuta, prima della venuta di Nostro talmente condensata da diventare quasi enigmatica. In cento parti delle sue opere, Signore.

Radicati nella fede Sant'Agostino stesso spiega ci che presenta qui in sintesi: riportiamo ora queste spiegazioni. Si chiama Testamento, secondo il linguaggio delle Scritture, un patto di Dio con gli uomini. Ci sono due Testamenti, uno passato con il popolo giudeo per l'intermediazione di Mos, l'altro inaugurato da Nostro Signore Ges Cristo. Nel primo, chiamato Antico Testamento, Dio, essendosi scelto un popolo, promette di ricompensare la fedelt di questo popolo con la prosperit temporale: mostrava cos, dice Sant'Agostino, di essere il Signore dei beni di questa vita, e di disporne a suo piacimento. Nel secondo, che stato segnato dal sangue di Ges Cristo, Dio promette le ricompense eterne, e propone ai suoi adoratori i beni della vita futura. Nell'intenzione della Sapienza divina, la prosperit temporale non era che una sorta d'inizio, rivolto a un popolo grossolano, per condurlo a sperimentare la potenza della bont di Dio, e cos insinuare in lui il gusto dei beni di un ordine pi elevato. Purtroppo, molti non vedevano che l'inizio e servivano Dio con un cuore completamente carnale; questi, dice Sant'Agostino, appartenevano completamente all'Antico Testamento, e non avevano nulla in comune con il Nuovo. Altri, elevando la loro anima per mezzo delle cose temporali fino alle realt Il profeta Geremia, Rembrandt

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SantAgostino, Botticelli (part.) superiori, anche sotto l'Antico Testamento, servivano Dio per se stesso, in spirito di fede, in vista delle promesse eterne; e questi, pur sotto l'osservanza dei sacramenti antichi, appartenevano in spirito al Nuovo Testamento. Quest'ultimo stato inaugurato da Nostro Signore. Venuto nel mondo, elev potentemente l'umanit a un piano dove potesse gustare innanzitutto i beni spirituali. Propose dunque prima di tutto le ricompense celesti, e innalz, per conquistarle, la bandiera delle rinunce evangeliche. L'Antico Testamento, con le sue promesse relative alla vita presente, con in suoi sacramenti figurativi, prese termine; ma ahim! la concupiscenza dei beni temporali non si spense nel cuore degli uomini. Tutti coloro che, nel seno della Chiesa, nutrono nel loro cuore questa concupiscenza, costoro, dice Sant'Agostino, sotto la livrea del Nuovo Testamento, appartengono all'antico; non sono esclusi dalla Chiesa, ma formano la parte carnale di questa stessa Chiesa. Dopo aver spiegato cosa bisogna intendere con i due Testamenti, andiamo a mostrare la loro apparizione successiva. Durante i primi tempi, dice Sant'Agostino, vale a dire da Adamo a Mos, luno e l'altro Testamento erano nascosti. Dio non aveva

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Salvatore per attaccarsi unicamente alla vita presente; dall'altro i figli di Set, chiamati i figli di Dio, conservarono queste promesse, e le trasmisero come una eredit. Ma presto queste due correnti si confusero in una corruzione comune, in un comune oblio di Dio; e il Signore mise fine con il diluvio a questa umanit traviata. Al termine del diluvio, due figli di No furono benedetti, e l'altro maledetto: ricevettero tutti le promesse con il dovere di trasmetterle ai loro figli. probabile, dice Sant'Agostino, che il culto del vero Dio si conserv principalmente nella posterit di Sem e di Iafet, sebbene in questa posterit ci sono stati senza dubbio diversi uomini carnali, come ci furono in quella di Cam degli uomini spirituali (La citt di Dio, libro 16, capitolo 10). Tuttavia le tradizioni riguardanti le promesse di un Salvatore, affidate semplicemente al correre delle generazioni umane, non tardarono ad alterarsi una seconda volta; e la torre di Babele ci mostra l'umanit sconvolta d'orgoglio verso Dio, e punita con la confusione delle lingue. Allora diventa evidente, per una duplice esperienza, che non sarebbe stato sufficiente consegnare le promesse ai padri perch le trasmettessero ai propri figli; bisognava avvolgerle per cos dire in un patto speciale, ed affidarle in deposito ad una razza scelta. Ed ci che Dio ha fatto con Abramo. Dio in effetti suscit e chiam questo grande uomo; lo rese depositario delle promesse annunciandogli ch'esse si compiranno nella sua stirpe; pio lo segn col sigillo della circoncisione. Abramo credette a Dio, e questo gli fu riconosciuto come giustizia (Rm 4,3) : questo atto di fede gli merit il titolo di padre dei credenti. Per la suo sangue, padre dei Giudei carnali; per la sua fede, padre di tutti coloro che San Paolo chiama l'Israele di Dio (Gal 6,16). Le promesse, suggellate da Dio, furono trasmesse ad Isacco, a Giacobbe e ai suoi figli. Tuttavia il popolo, sorto dal fianco di Abramo, cresceva. Quando fu per cos dire adulto, Dio lo liber dalla schiavit d'Egitto sotto la guida di Mos; poi, sulla cima del Sinai, si manifest in presenza di questo popolo, e concluse solenne-

Trasfigurazione, Raffaello (part.) ancora stipulato un atto pubblico con uomini, per formare con loro una societ, sia nell'ordine spirituale, sia nell'ordine temporale. Vuol dire che l'umanit fosse isolata da Dio? Per niente: vi erano le promesse di un Salvatore, fatte ad Adamo, rinnovate a No, trasmesse attraverso ad essi ai loro discendenti, e che dovevano essere suggellate in Abramo con il segno sensibile della circoncisione. L'umanit viveva di queste promesse, ma senza essere unita a Dio con un patto di natura speciale. Per comprendere quale era la condizione del mondo, occorre sapere che, se Adamo non avesse peccato, l'umanit sarebbe stata tutta spirituale, sebbene per nulla impeccabile; i genitori avrebbero trasmesso ai propri figli la grazia dando la vita, e di conseguenza l'umanit non sarebbe stata che una sola cosa con la Chiesa. Dopo la caduta, Dio non cambi l'ordine anteriormente stabilito. Volle che i padri trasmettessero ai loro figli, non, vero, la grazia con la vita naturale, ma almeno le promesse di un Salvatore per via tradizionale. Solamente, in ragione della corruzione originale, si form tra i discendenti di Adamo due correnti distinte: da un lato i discendenti di Caino, chiamati i figli degli uomini, che rigettarono le promesse del

Radicati nella fede mente con lui il patto dell'antica alleanza che fu bagnato dal sangue delle vittime. Da quel momento, come dice Sant'Agostino, l'Antico Testamento fu rivelato; e dal suo seno, aggiunge, era nascosto il Nuovo, essendo figurato da esso. In seguito a questo patto, Dio prese il popolo d'Israele come suo popolo, e lo govern lui stesso direttamente. Gli don una legge, istitu un sacerdozio, regol tutti i dettagli del culto, manifest sensibilmente la sua presenza nell'arca. Era la Chiesa? No, non ne era che la figura. La Chiesa prima di tutto una societ spirituale: ora il popolo di Dio non era che una societ temporale amministrata da Dio stesso. Le promesse del Salvatore e della vita futura erano come ricoperte dalle promesse di una felicit temporale; i sacrifici, bench figura del sacrificio del Calvario, non erano che l'effusione di sangue di vili animali, impotenti a cancellare i peccati (Eb 10,4); infine i prodigi di Dio, nel condurre il suo popolo, tutti nell'ordine temporale, erano delle semplici figure delle meraviglie della legge della grazia (1Cor 10). Tutto quest'insieme rappresentava un' immagine esatta della Chiesa; ma la realt non esisteva ancora; e molti, purtroppo, prendevano l'immagine per la realt. Su questa immagine la Chiesa era nascosta, come l'albero nel suo seme. Perch come, presso i Giudei, l'ordine delle generazioni tendeva al Salvatore, cos tutta l'economia dell'Antico Testamento tendeva alla Chiesa, che doveva un giorno sorgere in mezzo a Israele. Infine apparve Nostro Signore, e il Nuovo Testamento fu rivelato. Era tempo: l'umanit era convinta della propria impotenza. Dio aveva impiegato tutto dapprima, per mantenere la vera religione, dei mezzi in qualche sorta naturali, come la tradizione orale che passa da

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Annunciazione, Beato Angelico (part.) padre in figlio; poi aveva impiegato dei mezzi di natura speciale, quali l'istituzione del popolo giudeo, accompagnata da tanti miracoli. Tutti questi mezzi esteriori, vivificati dalla grazia che sempre e in ogni luogo ha suscitato a Dio degli adoratori, erano stati resi insufficienti dalla colpa degli uomini. L'umanit si allontanava sempre di pi in vie perdute; il giudaismo andava spegnendosi in sette rivali, analoghe alle sette filosofiche della gentilit. Era tempo che Nostro Signore venisse; e che, come dice San Paolo, essendo tutti rinchiusi nell'incredulit, usasse a tutti misericordia (Rm 11,32).

Il Primato di Pietro

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ro; ai sacrifici della legge antica, moltiplicati in ragione della loro impotenza, succedeva l'unico sacrificio della Croce, ripetuto indefinitivamente sugli altari in tutti i luoghi della terra; al sacerdozio antico, trasmesso dal sangue, succedeva il sacerdozio nuovo, scaturito unicamente dall'elezione divina; ai sacramenti del rito mosaico, nello stesso tempo necessari per spezzare la durezza del popolo e insopportabili alla sua debolezza, succedeva il gioco leggero e il dolce fardello dei sacramenti istituiti da Nostro Signore; infine ai prodigi di Dio nell'ordine temporale succedevano i miracoli della grazia, e l'effusione dello Spirito Santo su ogni carne, annunciato dal profeta Gioele. Tutto questo la Chiesa; il dispiegarsi dell'Incarnazione, l'irradiazione di Ges Cristo nella razza umana.

Apparve e la sua venuta cambi la faccia del mondo. Lo Spirito di grazia, che covava sotto il velo dell'Antico Testamento, che traspirava dagli scritti di Mos, nei salmi e nei profeti, brill tutto d'un colpo. Le promesse temporali furono relegate in secondo piano; le promesse eterne si impossessarono degli spiriti. Dal seno del giudaismo sorse una societ veramente spirituale, in una parola la Chiesa, rompendo gli strati sotto i quali era nascosta, e gli ostacoli che impedivano la sua libert. La realt prendeva il posto della figura. Alla societ temporale nata da un popolo, succedeva una societ spirituale estesa al mondo inte-

P.Longhi, Il Battesimo

e possibile leggere e scaricare in formato PdF

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www.radicatinellafede.blogspot.com
visitando il sito internet

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doMenICA 11 dICeMBre 2011

VerBAnIA
Chiostro Hotel

II GIornata della tradIzIone


ore 15.00 Perch dopo il Vaticano II la Chiesa entrata in crisi. Perch si risveglier.
Conversazione con Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro autori del libro: La Bella Addormentata

ore 17.30 SAntA MeSSA CAntAtA

Possibilit di cena al ristorante. Prenotazioni entro il 4 dicembre: tel. n 349/2848054

Chiostro Hotel Via Fratelli Cervi 14 si trova nel cuore di Verbania, cittadina situata sulla sponda occidentale del Lago Maggiore.

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INCONTRI DOTTRINACATTOLICA
doMenICA 20 noVeMBre 2011
A

Gli incontri di Dottrina Cattolica per il mese di novembre: venerd 11 e venerd 25 ore 20.30 Casa Parrocchiale Vocogno

VoCoGno

Festa dI santa caterIna v.m.


ore 10.30 SAntA MeSSA CAntAtA ore 15.30 VeSPrI CAntAtI e BenedIzIone euCArIStICA ore 17.00 SAntA MeSSA LettA

ORARI SANTE MESSE


Vocogno
Chiesa di santa Caterina v.m.

domodossola
Cappella dellospedale

Domenica e Feste ore 10.30 Messa cantata


ore 17.00 Messa letta

Domenica e Feste ore 10.30 Messa cantata


Luned - Marted - Gioved e Venerd: ore 17 Mercoled e Sabato: ore 8
Per le Messe in settimana saranno possibili variazioni di orario. Tel. don Stefano 348.2463990

Luned - Marted - Gioved e Venerd: ore 17 Mercoled e Sabato: ore 7


Per le Messe in settimana saranno possibili variazioni di orario. Tel. don Alberto 349.2848054

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