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FOCUS

Alessandro Barbero

uropa, uno spazio politico duraturo

Studioso di storia medievale, Alessandro Barbero ha svolto anche ricerche di storia militare relative ad altre epoche. Nel primo settore ha scritto 9 agosto 378. Il giorno dei barbari, sulla battaglia di Adrianopoli (2005) e Barbari. Immigrati, profughi, deportati nellimpero romano (2007); nel secondo, La battaglia. Storia di Waterloo (2003) e Lepanto. La battaglia dei tre imperi (2010). Il brano che segue tratto da Carlo Magno, un padre dellEuropa (2000).

Lantico impero romano era una realt mediterranea, che estendeva il suo dominio su tutte le sponde, europea, africana e asiatica, del Mare nostrum, mentre limpero di Carlo era una realt continentale, che aveva il suo baricentro nella valle del Reno, e in cui emergevano gli orizzonti nazionali e regionali destinati a dominare lEuropa nel secondo Millennio. Certo, il delinearsi di questa nozione di Occidente risale gi al tardo impero romano, e fu accelerato drammaticamente dalle invasioni barbariche. Ma proprio per questo assume particolare importanza il momento in cui le antiche province romane su cui si era abbattuta la catastrofe, e che per alcune centinaia di anni avevano conosciuto ciascuna una propria storia pi o meno autonoma, vengono unicate in una nuova entit politica, solo formalmente collegata allantica. E quando si dice unicate, non si intende soltanto che obbedirono, per poche decine di anni del resto, a uno stesso imperatore; ma che le leggi, le istituzioni di governo, le regole economiche elaborate in una sola di quelle province, la Gallia dominata dai Franchi, vennero estese allinsieme dellEuropa. Fu un processo lento, certo, le cui premesse erano gi ben visibili nellegemonia esercitata dai Franchi sui regni vicini n dallet merovingia,1 ma che trov la sua sanzione formale soltanto il giorno di Natale dellanno 800.

Lincoronazione imperiale di Carlo Magno non determin, ma sanc la nascita di uno spazio politico nuovo, che a distanza di oltre mille anni continua ad apparirci familiare: unEuropa di cui la Francia e la Germania sono i partner principali, in cui lItalia padana pi integrata del Mezzogiorno, la Catalogna pi del resto della Spagna, mentre la Gran Bretagna continua a esserle in qualche misura estranea. Questa Europa nordica e continentale, latino-germanica per cultura, ma difdente verso le regioni mediterranee e quasi del tutto dimentica di quelle greco-slave dellEst, un lascito di Carlo Magno; e non affatto un caso che ancora oggi il cuore e il cervello dellUnione Europea battano a Bruxelles, a Strasburgo, a Maastricht, nel cuore dellantico paese franco. E allora non ci stupiremo se proprio allepoca di Carlo Magno il nome Europa comincia a comparire con frequenza inaspettata sotto la penna degli intellettuali dOccidente: come quellanonimo che negli anni in cui Carlo era bambino celebrava la vittoria di suo nonno a Poitiers scorgendovi un trionfo degli Europeenses; o come il prete Catwulf, che dalle isole britanniche scriveva a Carlo nel 775 annunciandogli che Dio laveva innalzato al trono per la maggior gloria del regno dEuropa: per nire con il poeta che nellestate del 799 deniva Carlo rex pater Europae.
Carlo Magno, un padre dellEuropa, Laterza, Roma-Bari 2000, pp. 98-99

1. merovingia: discendendo da un capo del V secolo, Meroveo, cos detta la dinastia di re franchi durata no allavvento della dinastia carolingia, nel 751. Pearson Italia spa

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