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LEGGE 194 SULLABORTO

La legge n.194 del 1978 la legge italiana sullinterruzione volontaria della gravidanza con la quale sono venuti a cadere i reati previsti dal titolo X del libro II del codice penale. La 194 consente alla donna, nei casi previsti dalla legge, di poter ricorrere alla IVG 8interruzione volontaria della gravidanza) in una struttura pubblica, ossia un ospedale o un poliambulatorio convenzionato con la Regione di appartenenza, nei primi 90 giorni di gestazione; tra il quarto e quinto mese possibile ricorrere alla IVG solo per motivi di natura terapeutica. Secondo larticolo 1 lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternit e tutela la vita umana dal suo inizio. L'interruzione volontaria della gravidanza, non mezzo per il controllo delle nascite. L'articolo 2 tratta dei consultori e della loro funzione, indicando il dovere che hanno nei confronti della donna in stato di gravidanza: - informarla sui diritti a lei garantiti dalla legge e sui servizi di cui pu usufruire; - informarla sui diritti delle donne in gravidanza; - suggerire agli enti locali soluzioni a maternit che creino problemi; - contribuire a far superare le cause che possono portare all'interruzione della gravidanza. Secondo larticolo 4 nei primi novanta giorni di gravidanza il ricorso alla IVG permesso alla donnache accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternit comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito. Secondo larticolo 6 la IVG permessa dalla legge anche dopo i primi novanta giorni di gravidanza: - quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna; - quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna. Le minori e le donne interdette devono ricevere l'autorizzazione del tutore o del giudice tutelare per poter effettuare la IVG. Ma, al fine di tutelare situazioni particolarmente delicate, la legge 194 prevede che (art.12) ...nei primi novanta giorni, quando vi siano seri motivi che impediscano o sconsiglino la consultazione delle persone esercenti la potest o la tutela, oppure queste, interpellate, rifiutino il loro assenso o esprimano pareri tra loro difformi, il consultorio o la struttura

socio-sanitaria, o il medico di fiducia, espleta i compiti e le procedure di cui all'articolo 5 e rimette entro sette giorni dalla richiesta una relazione, corredata del proprio parere, al giudice tutelare del luogo in cui esso opera. Il giudice tutelare, entro cinque giorni, sentita la donna e tenuto conto della sua volont, delle ragioni che adduce e della relazione trasmessagli, pu autorizzare la donna, con atto non soggetto a reclamo, a decidere la interruzione della gravidanza. La legge stabilisce che le generalit della donna rimangano anonime. Il ginecologo pu esercitare l'obiezione di coscienza. Tuttavia il personale sanitario non pu sollevare obiezione di coscienza allorquando l'intervento sia "indispensabile per salvare la vita della donna in imminente pericolo" (art. 9, comma 5). La donna ha anche il diritto a lasciare il bambino in affido all'ospedale per una successiva adozione, e a restare anonima.

Procedure che devono essere seguite


Prima dellesecuzione dellaborto ci sono delle procedure da seguire . Per poter effettuare la procedura di aborto la donna deve avere un colloquio preliminare con un medico, che esamina insieme a lei e al padre del concepito - ove la donna lo consenta - i motivi della richiesta, la informa dei suoi diritti e sulle opzioni alternative e la invita a riflettere per sette giorni. Trascorso questo periodo la gestante potr recarsi in una delle strutture che effettuano lintervento: presentando un certificato rilasciato dal primo medico, che attesti lavvenuto colloquio, potr dunque interrompere la gravidanza. Vengono effettuate delle analisi del sangue per verificare il gruppo sanguigno e per vedere se c' anemia. Si fanno dei test per controllare la presenza di eventuali infezioni sessualmente trasmissibili e potrebbero essere somministrati degli antibiotici per fermare uninfezione. Inoltre sono necessari questi approfondimenti diagnostici: visita ginecologica, ecografia e pap test. Infine, prima delloperazione, bisogna firmare un foglio di consenso. In caso venga verificata lurgenza della procedura (per esempio quando si a ridosso della scadenza dei 90 giorni) il medico pu rilasciare il certificato immediatamente.

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