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COMUNICAZIONI
SEGRETARIO GENERALE
PRESIDENTE
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Regionale con lo studio di fattibilità nel 2006, si permetta oggi di
denigrare questo Consiglio Comunale, sottintendendo che a lui
delle nostre decisioni nulla importa e che andrà avanti per la sua
strada.
Il Consigliere Alboni é stato e continua ad essere uno dei
principali ostacoli alla realizzazione dell’interramento e questo è
uno dei principali ostacoli allo sviluppo di Seveso. Seveso Viva
chiede a ciascun Consigliere del PDL di prendere le distanze da
queste dichiarazioni. L’interramento certo non ce l o regalerà
nessuno, certamente non ce lo porterà il comportamento di
Alboni. Oggi però è il momento di muoversi. Io chiedo di
muoversi, singolarmente a ciascun Consigliere del PDL e se forse
non si sa cosa voglia dire muoversi, chiedo almeno di non
ostacolare chi ha fatto fare all’interramento un primo passo.
Grazie.
PRESIDENTE
PRESIDENTE
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dei colleghi Consiglieri il rispetto dei punti approvati attraverso
la mozione da noi proposta nel Consiglio Comunale dello scorso 5
maggio, riguardante la revoca sottopassi e interventi pro
interramento. Nella mozione veniva data assoluta importanza alla
rapidità di tempizzazione degli interventi. In part icolare si dava
mandato alla Giunta per richiedere entro il 20.05.09 a Regione
Lombardia l’apertura di un nuovo tavolo per la real izzazione
dell’accordo di programma sull’interramento locale delle FNM.
Richiesta che, secondo le conoscenze in nostro possesso,
attraverso gli atti di protocollo, non è stata ancora inoltrata.
Inoltre il primo punto della nostra mozione, come di quella
presentata da Lega Nord e anch’essa approvata dal C onsiglio
Comunale, prevedeva la revoca della delibera di Consiglio
Comunale n. 35 del 05.07.07, avente come oggetto: Accordo con
Regione Lombardia e FNM per la progettazione e real izzazione
delle opere prioritarie ed urgenti sulla linea ferroviaria Milano –
Bovisio – Seveso – Asso nel territorio di Seveso riguardante i
sottopassi.
A fronte di ciò è quindi necessario che l’Amministrazione
predisponga una nuova delibera da sottoporre al Consiglio
Comunale, che revochi la delibera n. 33 del 05.07.07. Si ritiene
che tale passaggio prioritario si sarebbe potuto espletare
attraverso una variazione all’ordine del giorno del presente
Consiglio, com’è avvenuto per l’ultimo punto che abbiamo
all’ordine del giorno di oggi.
Richiamiamo quindi il signor Sindaco ed il Presidente del
Consiglio Comunale al rispetto delle indicazioni presentate
attraverso le mozioni sull’argomento interramento, votate dalla
Maggioranza del Consiglio essi stessi compresi, puntualizzando
quanto su questa questione sia arrivato il momento di realizzare
atti concreti ed in tempi certi.
PRESIDENTE
Grazie Consigliere.
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PUNTO N. 1 O.d.G. C.C. DEL 19 MAGGIO 2009
PRESIDENTE
DIFENSORE CIVICO
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Quello del reperimento di uno spazio fisico a disposizione
del solo Difensore Civico è problema che ha accomunato anche i
miei predecessori nel corso dei loro mandati. Tale questione è
stata sottoposta all’attenzione del Sindaco e del Direttore
Generale, i quali, pur condividendo le doglianze sul punto e
ribadendo per ragioni prettamente logistiche, la difficoltà, almeno
nell’immediatezza di trovare altra collocazione nei locali
comunali, si sono comunque attivati per la dotazione dell’ufficio
mettendo a disposizione del Difensore Civico una attrezzatura
informatica, un PC portatile, uno schedario per la conservazione
delle pratiche, dei portadocumenti.
È stata attivata anche una casella di posta elettronica
dedicata solo alla difesa civica e di recente è stata sostituita
anche la targa con i nuovi orari di inserimento del pubblico. Non
si possono di certo negare le difficoltà operative iniziali
incontrate dal Difensore Civico all’atto del proprio insediamento,
ma la collaborazione, la sensibilità al problema, dimostrata dagli
organi comunali, è indicativa della volontà di rendere
concretamente operativa la presenza del Difensore Civico
incoraggiandone le funzioni di mediatore tra i cittadini e
l’apparato amministrativo locale.
L’attuale dotazione di personale composta da una
dipendente comunale con funzioni di segretaria, è sufficiente per
assolvere l’attività ordinaria. Per quanto concerne le modalità di
accesso all’Ufficio si possono distinguere varie fasi:
• una compilazione dell’istanza da parte del cittadino con
accesso diretto all’ufficio mediante una preventiva richiesta
telefonica,
• l’apertura della posizione raccolta documentale,
• comunicazione al cittadino dell’iter che verrà seguito, degli
uffici interessati, delle possibili azioni da intraprendere,
• raccolta di informazioni ed ulteriori documenti integrativi
mediante telefonate o incontri presso i settori interessati,
• comunicazioni al cittadino dell’avanzamento della pratica e
dei riscontri ottenuti.
Sul secondo punto sui casi affrontati - in via preliminare
faccio osservare come l’avvicendarsi degli eventi mi costringa in
questa sede ad aggiornare alcune situazioni che nell’intervallo di
tempo tra il deposito della relazione e l’attuale assemblea
consiliare si sono concluse - dovrò, per dovere di completezza,
indicarvi dati nuovi riguardanti il numero delle pratiche da
ritenersi ad oggi archiviate definitivamente. Nella maggior parte
dei casi il ricorso al Difensore civico ha riguardato la posizione
giuridica del singolo cittadino più che associazioni portatrici di
interessi diffusi, la Polizia Municipale resta il primo veicolo alla
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diffusione della conoscenza del Difensore Civico, visto che
spesso il cittadino è indirizzato proprio dal Coman dante Lattuada
a prendere il primo contatto con l’Ufficio e non solo per motivi
necessariamente legati alle infrazioni stradali.
Si è dell’avviso che occorra comunque investire delle
risorse per diffondere sul territorio la presenza di questo istituto
anche attraverso una mirata campagna pubblicitaria che si avrà
modo di promuovere. Saltuariamente il Difensore Civico ha
svolto anche attività di assistenza, indirizzo e consulenza a quei
cittadini che si sono rivolti all’ufficio per pareri di natura
privatistica confidando nella possibilità di risolvere il problema
senza ricorrere all’assistenza di un professionista di fiducia per
la tutela dei propri diritti. In tali casi non cont eggiati nella
presente relazione sono state fornite informazioni di massima e di
primo ragguaglio tali comunque da costituire un ausilio alla
comprensione della situazione di diritto prospettat a. L’attuale
Difensore Civico è entrato concretamente nel pieno delle proprie
funzioni sul finire dell’anno 2008 prendendo visione che in
termini statistici hanno perlopiù come contraddittori privilegiati,
per modo di dire, il settore Manutenzione patrimonio stradale ed
immobiliare affidato ad ASPES e la Polizia locale.
Intendendo riservare alle singole istanze una più a mpia
trattazione preciso che nell’anno 2008 sono state prese in esame
15 pratiche di cui otto istruite ex novo, quattro ereditate dal
precedente mandato ed ancora in corso e tre archiviate. Come
anticipavo all’inizio di questo punto e nelle more tra il deposito
della relazione e l’odierna seduta consiliare hanno avuto esito
positivo due pratiche che verranno archiviate.
Ora passo al dettaglio, all’esame dei singoli casi affrontati.
Il primo riguarda ASPES, servizi cimiteriali. Una c ittadina si è
rivolta al Difensore civico per contestare la fattura emessa da
ASPES a seguito dell’esumazione della salma del marito, in
quanto ritenuta esosa rispetto all’intervento eseguito. Si è fatto
accesso diretto agli uffici ASPES per verificare la regolarità della
somma dovuta, affrontando le singole voci del documento con le
tariffe in vigore, contestualmente si è invitata ASPES a ritardare
il sollecito di pagamento della fattura in attesa che il Difensore
civico prenda visione del contratto in essere tra il Comune di
Seveso e ASPES avente ad oggetto la regolamentazione della
gestione dei servizi funebri, l’istruzione della pratica attualmente
è ancora in corso, ASPES non ha ancora risposto.
Polizia locale. Tre cittadini hanno chiesto l’intervento del
Difensore civico per contestare l’erogazione di sanzioni stradali
tutte riconducibili alla violazione di norme del Codice della
strada in materia di sosta dei veicoli. L’ufficio i nteressato dopo i
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dovuti sopralluoghi, si è pronunciato sulla legittimità dei
provvedimenti e in ogni caso i cittadini sono stati edotti della
facoltà di ricorrere all’autorità competente. Le po sizioni risultano
archiviate.
Servizi sociali. Un cittadino di origine egiziana ha
lamentato la mancata erogazione del contributo fondo sostegno
affitto anno 2007 a seguito di domanda riconosciuta idonea.
Ricevuti i chiarimenti, la responsabile del settore Servizi alla
persona, si è appreso che, in ottemperanza a quanto previsto dal
bando di accesso del contributo economico SSA del 2007, il
motivo del diniego del beneficio è stata la riscontrata mancanza
del requisito della residenza anagrafica nell’alloggio per il quale
si chiedeva il contributo medesimo. Nella fattispecie si è
constatato che il cittadino, al tempo della presentazione della
domanda, risultava residente a Cinisello Balsamo e non a Seveso.
Pertanto il mancato accoglimento della domanda risultava
legittimo.
Settore Edilizia privata. Via Nazario Sauro. Si sono rivolti
all’ufficio del Difensore civico due cittadini in proprio e in
rappresentanza di un gruppo di residenti di Via Nazario Sauro per
opporsi all’edificazione di una palazzina residenziale di quattro
piano fuori terra e mansarde che, a costruzione finita, vanterebbe
una volumetria eccessiva rispetto al consentito. La mentavano
inoltre difficoltoso l’accesso alla pratica edilizia, nonché la
mancanza, da parte dell’autorità comunale, di un riscontro nei
termini di legge all’atto di diffida collettivo notificato.
Il Difensore civico ha esaminato, per quanto di sua
competenza, la pratica edilizia, accertando che il Comune di
Seveso non aveva in effetti riscontrato l’atto di diffida e di messa
in mora del 15.09.08, mentre aveva evaso nei termini di legge
tutte le richieste di accesso agli atti da parte degli interessati.
Con sentenza 88/09, il TAR ha accertato in effetti il
comportamento omissivo della Pubblica Amministrazione di
pronunciarsi sull’istanza del cittadino e ha ordinato al Comune di
provvedere, con atto espresso e motivato, sull’istanza di
annullamento in autotutela presentata dal privato e non evasa.
Dalla verifica presso il settore Edilizia privata, si è poi
accertato che, in osservanza al pronunciamento del Giudice
amministrativo, il Comune di Seveso ha fornito i chiarimenti
dovuti in merito all’istanza del privato, dandone poi
comunicazione agli interessati.
Nel lasso di tempo tra il deposito e l’odierna seduta
consiliare si è presa visione dell’ordinanza del giudice
amministrativo che ha accolto l’istanza di sospensione cautelare
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dei lavori, prosegue poi il Consiglio di Stato l’impugnativa
avversa alla suddetta ordinanza.
Regione Lombardia. Il problema delle acque pubblich e. In
particolare questo argomento relativo alla riscossione del canone
di concessione regionale per la costruzione su area demaniale di
opere di difesa idraulica, era già stato affrontato nella relazione
relativa all’anno 2007 ed è stata materia di attenzione della
relazione dell’anno 2008 del Difensore civico regionale.
L’indirizzo consolidato è di ritenere cogente la ri scossione dei
canoni regionali in ragione dell’occupazione dell’area demaniale
da parte dei cittadini che abbiano realizzato opere con finalità di
difesa idraulica delle sponde. Un residente in particolare,
proprietario di un immobile, il cui tratto di mura è posto a difesa
della sponda del torrente Seveso, è stato raggiunto da ingiunzione
di pagamento dei canoni regionali di Polizia idraulica relativa
agli anni 2003, 2004, 2005 e 2006.
Dall’esame della documentazione sottoposta all’ufficio si
evince che il cittadino sarebbe erroneamente il destinatario degli
atti di ingiunzione, dal momento che, da approfondite ricerche,
non risulterebbe titolare dell’atto concessorio a fondamento delle
richieste di pagamento da parte di Regione Lombardi a. La
questione è stata segnalata anche al Difensore civico regionale,
tuttavia l’imminente scadenza dei termini per l’impugnazione ha
costretto il cittadino ad adire a vie legali per contestare la
legittimità della pretesa creditoria da parte di Regione
Lombardia.
Per dovere di completezza e d’informazione, si fa presente
che la Regione Lombardia ha comunicato proprio di r ecente, con
nota del maggio 2009, di proporre per l’archiviazione le
ingiunzioni di cui sopra, avendo accertato la fondatezza delle
argomentazioni sostenute da questo Difensore civico . La pratica
sarà archiviata.
Assessorato ai Lavori pubblici. Via Meredo. È stato
interessato a causa dell’intervento di una cittadina presso questo
Difensore, proprietaria di un immobile di Seveso di Via Meredo,
perché è stata invitata alla rimozione dei dissuasori della sosta
antistanti la sua proprietà. Conclusasi l’istruttoria con i
chiarimenti forniti dall’Assessore ai Lavori pubbli ci, il Difensore
civico ha preso atto della necessità di procedere allo sgombero
dell’area, atteso il fatto che pur trattandosi di area privata, è
gravata da un vincolo perpetuo che giustifica l’utilizzo pubblico
per le esigenze collettive. Alla data di redazione della presente si
è realizzata la rimozione degli ostacoli. Sempre per dovere
d’informazione e di completezza, a seguito dell’incontro con il
Sindaco, è stata ritenuta realizzabile la possibilità di installare
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un divieto di sosta permanente per impedire a terzi avventori la
sosta indiscriminata di veicoli nell’area antistante la proprietà
della cittadina. Anche questa pratica sarà proposta per
l’archiviazione.
Ancora aperte risultano le seguenti posizioni che riguardano
gli anni 2004, 2005, 2006 e riferite al mandato del precedente
Difensore. Riguardano ASPES, settore manutenzione patrimonio
stradale ed immobiliare. In Via Pitagora c’è una st rada che nei
giorni di pioggia è interessata da allagamenti e necessita della
posa di un pozzetto raccoglitore delle acque o di un marciapiede
per evitare che la strada riceva acqua dalla Via Socrate, posta a
quota superiore rispetto a Via Pitagora. Si attende di verificare se
ASPES abbia ultimato l’intervento di posa di un pozzetto
raccoglitore delle acque.
Via delle Grigne. Due cittadini hanno chiesto all’autorità
comunale di porre rimedio allo stato di Via delle Grigne in
quanto l’asfalto risulta deteriorato, male illuminato e occupato da
arbusti che ostacolano la visibilità. Anche qui non sono stati
adottati provvedimenti in merito alla richiesta.
Via Cesare Battisti. Una cittadina invalida civile chiede il
ripristino del marciapiede esistente nella predetta strada fino agli
anni 1998/99, l’eliminazione del manufatto comporta disagi per
l’accesso e l’uscita dall’abitazione. Non risulta ancora evasa la
richiesta, nonostante l’ufficio competente sia stato interessato più
volte con solleciti scritti e telefonici.
Settore Ecologia, Provincia di Milano. Un cittadino
residente nei pressi della superstrada Milano – Meda ha segnalato
la necessità di installare barriere fonoassorbenti a difesa di Via
Resegone e Via Pordenone. Ad oggi non risultano interventi da
parte della Provincia.
Poi ci sono posizioni che sono state portate a conoscenza
del Difensore civico e che risultano le seguenti. Una riguarda
Pedemontana. Una cittadina ha informato per conoscenza il
Difensore civico della necessità di interloquire con l’Assessore
alle Grandi opere per avere delucidazioni sul progetto viabilistico
Pedemontana che interessa il Comune di Seveso e i Comuni
limitrofi.
Un altro problema riguarda ASPES. Un cittadino ha
informato il Difensore civico per conoscenza di una controversia
insorta con ASPES, settore servizi cimiteriali, in merito ai danni
provocati alla tomba di famiglia dalla ditta incaricata in
occasione dei lavori di manutenzione del cimitero di Seveso,
facendo rilevare altresì la mancata collaborazione da parte di
dipendenti ASPES alla risoluzione del problema. ASPES ha
comunicato al cittadino, con lettera inviata per conoscenza anche
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al Sindaco e al Difensore, la denuncia del sinistro
all’assicurazione per il ristoro dei danni sofferti.
Entro nel merito del terzo punto, cioè i rapporti tra il
Difensore civico e gli uffici sotto il profilo dei rapporti
istituzionali, non può non ritenersi come il periodo di riferimento
della presente relazione sia caratterizzato da un dialogo
rispettoso e collaborativo, sia con i rappresentanti politici, sia
con i funzionari e i dipendenti del Comune che si sono dimostrati
possibili e cordiali. Un ringraziamento sincero poi va alla mia
collaboratrice, signora Faro. È doveroso però da parte mia
segnalare la difficoltà incontrata nel rapporto con la società
ASPES, soprattutto il settore manutenzione e patrimonio stradale
e immobiliare, che risulta spesso non collaborativa e non
tempestiva nell’evasione delle richieste al Difensore civico,
contringendola a ripetuti solleciti telefonici.
Mi avvio alla conclusione ed ai saluti di congedo. Vorrei
che transitasse il concetto che l’ufficio della difesa civica
fornisce un servizio utile per il cittadino, che trova in questo
istituto un buon interlocutore per la tutela dei propri diritti in
ragione, sia del contatto diretto facile, non formalizzato con gli
amministrati, sia del rapporto privilegiato di cui gode nei
confronti dell’apparato amministrativo. Quanto sopra trova
conforto nei dati statistici, nell’esito delle pratiche e nella
circostanza che il cittadino, anche grazie al passaparola, è
incoraggiato a rivolgersi al Difensore civico, che comunque vede
come un organo vicino alla propria realtà e come tale disposto
all’ascolto e alla soluzione delle molteplici problematiche e non
sicuramente come uno tra gli enti dannosi che un noto Ministro
della Repubblica ha stigmatizzato, caldeggiandone l’abolizione,
proprio sulla stampa degli ultimi giorni.
Lo ripeto ancora una volta senza alcuna recriminazi one, il
possibile miglioramento degli uffici riguarda soprattutto la sua
condizione, stante la crescita del numero delle pratiche, della
loro complessità, stante il ruolo di garante del buon andamento
della Pubblica Amministrazione, stante il compito d’incontro
dialogico tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione in
un’ottica soprattutto deflativa del contenzioso giudiziario, stante
l’opportunità di una diffusione capillare di tale istituto sul
territorio, si rende davvero necessario un minimo di struttura che
garantisca l’efficienza e l’incisività dell’operato del Difensore
civico. Desidero a questo punto ringraziare tutti coloro che, in
ragione del proprio ruolo istituzionale, vogliono riscontrare, con
le loro osservazioni, quanto per dovere è stato relazionato con
l’auspicio che l’ascolto di questo mio intervento sia da stimolo
per apprezzare la convenienza istituzionale del Difensore civico,
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quale garante della legittimità e del buon andamento dell’azione
amministrativa locale, nell’ottica di un crescita democratica e
costruttiva della Pubblica Amministrazione.
Vi ringrazio dell’ascolto.
PRESIDENTE
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una richiesta di copia dei verbali del C.d.A. ASPES a gennaio,
parlo dei C.d.A. di settembre, ottobre, novembre e dicembre, sono
arrivati dopo tre mesi, dopo che il sottoscritto aveva più volte
verbalmente invitato l’ufficio ad averne copia, dopo una missiva
del Direttore Generale e una missiva del Sindaco. Anche qui io
invito l’Amministrazione a chiarire meglio ad ASPES il rapporto
che ha con l’Amministrazione stessa. É assurdo che un
Consigliere Comunale o, in questo caso, il Difensore civico debba
più e più volte sollecitare una risposta. ASPES ha un dovere di
risposta nei confronti delle istituzioni di Seveso.
Io ribadisco che abbiamo presentato il mese scorso una
richiesta di comparizione del Presidente di ASPES in Consiglio
Comunale. Richiesta alla quale non è stata data ancora risposta.
Anche qui, avvocato, ci facciamo carico, come PD, di portare
questa sottolineatura all’attenzione del Presidente Matta una
volta che arriverà in Consiglio Comunale, anche se potrebbe
magari farlo un nostro collega di Consiglio che ha dei parenti
all’interno della stessa società.
Poi un’ultima considerazione. Ha già accennato l’avvocato,
probabilmente il Ministro che ha proposto l’abolizione del
Difensore civico non conosce i cittadini che hanno beneficiato di
questo tipo d’istituto, perché addirittura definire come dannoso
l’istituto del Difensore civico davvero è un’assurdità. È vero che
determinati Comuni ne abbiano abusato, ma ne hanno abusato
laddove non hanno potuto trovare un posto all’interno del
Difensore civico come quelli che vengono esclusi da altre cariche
istituzionali. Ci sono addirittura Comuni che hanno il Difensore
civico di Maggioranza e di Opposizione ed è davvero una ..
questa.
Grazie ancora avvocato e continui nel suo instancabile
lavoro.
PRESIDENTE
SINDACO
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spazio. In effetti io mi rendo conto che la situazi one logistica è
particolarmente deficitaria.
Volevo spezzare una lancia in favore di Brunetta, perché è
vero che lui ha parlato del Difensore civico come di un ente
inutile, non è che sia un ente inutile, è poco usat o. Io anzi su
questo chiederei al Difensore civico magari di studiare insieme
una campagna per cercare di diffondere l’uso, la pratica di
rivolgersi al Difensore civico. È evidente che fino a quando noi
ci troviamo a trattare una manciata di pratiche, si ha la
sensazione che sia una figura che non è sfruttata per quelle che
sono le sue potenzialità. Per cui alla fin fine anche in termini, se
uno vuol cominciare a fare un discorso di costo/beneficio, cioè
quanto ci costa ognuna di queste pratiche, magari vengono delle
cifre che possono imbarazzare.
Io vorrei, proprio perché c’è il riconoscimento di
imparzialità della figura di questo avvocato giovane che ha voglia
di dare il meglio di sé, che trovassimo il modo per pubblicizzare
al meglio questa iniziativa.
Grazie comunque avvocato per la sua attività.
DIFENSORE CIVICO
PRESIDENTE
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PUNTO N. 2 O.d.G. C.C. DEL 19 MAGGIO 2009
PRESIDENTE
ASSESSORE MAZZUCCO
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avrà un’altra percentuale. Credo che sia una cartina di tornasole
dell’esercizio finanziario passato del 2008.
Io comincerei con la collaborazione - e lo ringrazi o - del
funzionario del Comune di Seveso ad illustrare il rendiconto di
gestione. Comincerei con l’avanzo di amministrazione che è di
1.657.000€. Se vogliamo vedere assieme anche la slide
successiva, è la composizione dell’avanzo che ha un avanzo di
gestione residua di 9.000€, della gestione di competenza di
909.000€, l’avanzo di amministrazione 2007 che non è stato
applicato di 738.000€ e l’avanzo di amministrazione che è di
1.657.000€.
Se Voi avete visto è il secondo rendiconto di gestione che
facciamo, e avete i dati dell’anno scorso, l’avanzo di
amministrazione è sensibilmente diminuito, perché l’avanzo di
amministrazione del 2007 era 2.800.000€, quest’anno di
1.657.000€. È successo che da una parte l’avanzo di
amministrazione l’anno scorso non era possibile utilizzarlo per il
rispetto del Patto di stabilità, il precedente Governo aveva deciso
di permettere l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione alle
Amministrazioni Comunali per un importo non superiore al
18,9%. Di conseguenza avevamo trascritto l’anno scorso un
avanzo di amministrazione considerevole.
Con questo esercizio di Bilancio questo parametro non
c’era, non c’erano particolari vincoli imposti sull’utilizzo
dell’avanzo di amministrazione e infatti é diminuito
considerevolmente, soprattutto per una capacità che l’ente ha
avuto di portare a compimento dei pagamenti sia in conto
capitale, che in spesa corrente che ci portavamo dietro da anni,
Vi ricordate quando allora erano state fatte delle alienazioni.
Queste alienazioni, per quanto riguarda il rispetto del Patto di
stabilità avevamo un parametro per cui non potevamo utilizzare
più risorse in conto capitale, quelli avevano aumentato l’avanzo
di amministrazione che ci siamo portati nel corso dell’anno.
L’avanzo di amministrazione è chiaro che ce lo port iamo
dietro perché le opere non sempre le chiudiamo nel corso
dell’anno di competenza, ma ce lo portiamo come residuo, quindi
aumentava l’avanzo perché non potevamo corrispondergli
un’entrata, essendo queste opere finanziate con l’avanzo. Quindi
ci trascinavamo questo avanzo abbastanza consistente, le opere
poi sono state portate a compimento, i pagamenti sono stati fatti
con l’avanzo di amministrazione e l’avanzo di amministrazione
quest’anno è diminuito considerevolmente rispetto all’anno
precedente. Questo credo che sia un dato positivo.
Poi la composizione dell’avanzo di amministrazione
l’abbiamo visto, trasciniamo l’avanzo di amministrazione del
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2007 che non abbiamo applicato, un avanzo della gestione di
competenza dell’anno e quindi la consistenza numerica
dell’avanzo di amministrazione. È ancora esplicitato meglio nella
gestione di competenza, dove noi avevamo stanziato 18.300.000€
a Bilancio a pareggio finanziario. Applicando i 2.069.000€ dal
rendiconto di gestione dell’avanzo di amministrazione, che sono
comunque sempre soldi dell’Amministrazione del Comune di
Seveso, abbiamo accertato per 15.125.000€, abbiamo avuto minori
accertamenti per 1.106.000€. Questi minori accertamenti
principalmente sono dovuti ad un rimborso per quanto riguarda
l’ICI sulla prima casa che era inferiore rispetto a quello che
l’Amministrazione Comunale incassava sulla prima casa e
soprattutto un considerevole rallentamento d’incasso degli oneri
di urbanizzazione che evidentemente ci ha dato questo dato e
quindi un accertamento di 15.125.000€.
Adesso volevo aprire una parentesi sull’ICI. Il 30. 04.09
abbiamo mandato la nuova rendicontazione per quanto riguarda
l’ICI sulla prima casa, il mancato incasso certific ato è stato di
713.000€. Il Ministero ha considerato congruo il dato che
abbiamo mandato sull’ICI, abbiamo contattato il Min istero, e
hanno detto che entro fine giugno ci corrisponderà il 50% e
quindi 350.000€ ci arriveranno entro fine giugno. Questo è un
dato importante, quindi possiamo sicuramente dire che il mancato
incasso ICI sulla prima casa per il Comune di Seves o è pari a
713.000€ che verrà rimborsato a fine giugno per il 50% e ci sarà
una conferenza ANCI e Ministero per vedere come meglio nel
corso dell’anno corrispondere all’intera quota. Questo mi
sembrava un dato importante perché lo avevamo lasciato un po’
indietro.
Vedete quello che ho accennato poco fa, il trend dell’avanzo
di competenza, vedete che c’è una netta diminuzione, qui si
denota comunque abbastanza chiaramente quello che il legislatore
ha fatto in questi anni, quindi soprattutto sulla finanza pubblica e
sulla finanza locale. Questi dati sono chiaramente dovuti al fatto
che sono stati cambiati per due o tre anni consecutivi i termini
del rispetto del Patto di stabilità, cioè l’avanzo di
amministrazione ad un certo punto si poteva utilizzare tutto, altre
volte si poteva utilizzare al 19%, poi non venivano date
indicazioni particolari di utilizzo e quindi in questo caso questi
dati risentono di un’applicazione dell’avanzo che il legislatore
consentiva di fare. Avete visto che per il 2006 l’avanzo era
considerevole, è di competenza tra l’altro, quindi senza l’avanzo
applicato, soprattutto sul conto capitale. Un milione e mezzo di
Euro è dovuto al discorso che Vi facevo prima. Allora venivano
fatte delle alienazioni, quindi create risorse, però poi dall’altro
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lato avevamo il legislatore che non ci consentiva di utilizzare
queste risorse. Di conseguenza succedeva che andavano ad
aumentare l’avanzo di amministrazione, perché allora avevamo
parlato tante volte del discorso dei tetti di spesa.
Nel 2006 mi ricordo che avevamo i tetti di spesa che
venivano decisi con il Bilancio di previsione. Se nel corso
dell’anno noi avevamo delle alienazioni, non potevamo superare
quel tetto di spesa, perché altrimenti non avremmo rispettato il
Patto di stabilità. Di conseguenza è chiaro che gli avanzi di
amministrazione sono aumentati.
In quel caso uno avrebbe dovuto fregarsene, non ris pettare
il Patto di stabilità e spendere. A posteriori, visto poi che il
legislatore ha deciso che …
…inizio lato B prima cassetta…
…era meritevole di essere sanzionato e in tutti questi anni
in cui non ha rispettato il Patto di stabilità non è stato
sanzionato, quindi non sono state applicate quelle norme che
erano da applicare qualora i Comuni non avessero rispettato il
Patto. Noi l’abbiamo sempre fatto e il risultato era questo avanzo
cresciuto considerevolmente. Mentre via, via negli anni vedete
che nel 2007 ci era consentito l’utilizzo, nel 2008 abbiamo questo
risultato di gestione.
Questo è un dato che Vi dicevo prima, sempre sulla gestione
della competenza, che è la parte più importante del rendiconto.
Abbiamo il totale dell’accertato di 15.125.000€ sullo stanziato.
Cioè noi al Bilancio di previsione avevamo previsto di avere
questo risultato di 18.300.000€. Andiamo ad iscrivere come
accertato 15.125.000€, quindi l’accertato sullo stanziato e la
percentuale è del 82,65%, che denota il fatto della capacità di
programmazione e di programmare i capitoli del Bilancio di
previsione.
Il dato successivo è il dato dell’impegnato sullo stanziato.
Questo è un dato importante perché abbiamo impegnato
16.284.000€, abbiamo stanziato 18.300.000€, con un risultato di
gestione del 89%. Ciò significa che abbiamo un’ottima capacità di
programmazione dal Bilancio di previsione, abbiamo una spesa
storica che è abbastanza standardizzata, che, qualora noi
dovessimo operare delle modifiche o dei cambiamenti sicuramente
abbiamo una risultanza che ci consente di portare magari delle
novità di finanza. Ammesso che adesso non si possono fare,
perché Tremonti ha stabilizzato per tre anni la finanza pubblica,
quindi non si possono fare grosse cose. Questo credo sia un
risultato di gestione importante. Tra l’altro qui abbiamo anche le
partite di giro sull’impegnato e lo stanziato, mentre Voi, se
vedete la relazione di Giunta, senza le partite di giro, quindi solo
17
ed esclusivamente con la gestione di competenza, abbiamo una
capacità che è del 91%. Questo è un dato che ci conforta e che
conforta sia noi, sia gli uffici, di predisporre comunque dei
Bilanci che poi da rendiconto di gestione, effettivamente sono
corrispondenti alla realtà.
Abbiamo poi la suddivisione dell’avanzo, 292.000€ sono
destinati a fondi vincolati, quindi a particolari impieghi che non
si possono toccare. Fondi per il finanziamento della spesa in
conto capitale che sono 60.000€ e fondi non vincolati sono
1.300.000€ e tre che è il nostro avanzo applicabile, ricordatevi
che l’avanzo lo possiamo applicare solo in sede di equilibri, non
si può applicare l’avanzo di amministrazione prima di quella
data. Questo è il nostro avanzo di amministrazione utilizzabile
che è di 1.303.000€.
Poi proseguirei con il trend della gestione di competenza.
Ci tenevo a farvela vedere perché vedete che abbiamo un aumento
per quanto riguarda la spesa corrente. Passiamo da 11.100.000€ a
11.800.000€. Questi 11.800.000€ sono giustificabili in questo
senso. Abbiamo dovuto iscrivere nel 2008 la differenza
costi/ricavi con la TARSU, ricordate che ne avevamo parlato, era
la differenza tra la produzione della tassa e invece il costo del
servizio che riconosce il Comune come da contratto. La
differenza tra il ricavo della tassa e il costo del servizio,
avevamo approfondito l’argomento con delle domande che aveva
fatto il Consigliere Tagliabue, la riconosceva il Comune di
Seveso, che era di 120.000€ circa. Poi abbiamo avuto dei rinnovi
delle spese con i Servizi sociali, rinnovo degli appalti delle
mense e del trasporto e di conseguenza la spesa corrente ha avuto
questo incremento.
Le spese in conto capitale per quanto riguarda il 2 008 sono
rimaste sostanzialmente invariate rispetto al 2007 dal boom del
2006 dell’incasso degli oneri di urbanizzazione, siamo scesi ad
un livello che per ora è costante per il 2008 di 2.896.000€. È un
dato diverso da quello che vediamo dall’inizio dell’anno fino
adesso, come già ne avevamo parlato, il Bilancio di previsione è
una cosa abbastanza fresca, anche con il Consigliere Ragazzo, per
cui é chiaro che c’è un rallentamento degli oneri dovuto sia ad
una rivisitazione da parte dell’Amministrazione delle operazioni
urbanistiche, sia dal rallentamento del mercato. Non so se avete
potuto vedere la Spagna che ha vissuto in questi anni una bolla
speculativa immobiliarista importante e adesso ne sta pagando le
conseguenze.
Gli strumenti di finanza pubblica sono questi, i bilanci sono
divisi in spese in conto corrente e spese in conto capitale. Se si
vogliono realizzare opere in spese in conto capitale bisogna
18
incassare gli oneri di urbanizzazione o procedere ad
indebitamento. Procedere all’indebitamento vuol dire aumentare
la spesa corrente, aumentare la spesa corrente vuol dire
aumentare le tasse ai cittadini. Credo che questo sia importante
dirlo. Se c’è la possibilità di fare dei mutui che siano dei mutui
assolutamente sostenibili, ma che non aumentino la spesa
corrente, non ci possiamo permettere di aumentare
l’indebitamento, perché l’indebitamento pesa sulla spesa corrente.
Aumentare la spesa corrente vuol dire coprirla la spesa corrente,
perché non possiamo permetterci, né di non pagare i mutui, né di
non pagare la rigidità della spesa, che sono i mutui e sono gli
stipendi. Non possiamo non pagarli, è così, lo strumento della
finanza pubblica funziona così.
È chiaro che allora in questo caso va ripensata la finanza
pubblica, va ripensato un sistema di finanziamento in conto
capitale. Come più volte è stato detto in questo Consiglio, io in
parte posso anche condividerlo, non si può autorizzare o
consumare il territorio, creare dei problemi per poi risolverne
degli altri. Noi possiamo in questo caso cercare di vincolare
eventuali PL o PII, qualora ce ne fossero e qualcun o volesse
realizzarli. Si può valutare di destinare l’onere direttamente alla
realizzazione dell’opera e quindi lo si mette subito, questa è una
delle idee. Comunque così sono strutturati i bilanci delle
Amministrazioni.
Poi per quanto riguarda il rimborso dei prestiti, vedete dal
2007 al 2008 la riduzione da 331.000€ a 193.000€. Abbiamo
allora consentito al Governo Prodi che da un lato aveva fatto
questa cosa un po’ deleteria di non permettere l’utilizzo
dell’avanzo di amministrazione, dall’altro però aveva fatto
un’operazione importante, aveva consentito ai Comuni di
estinguere i debiti con gli istituti privati senza pagare la
differenza tra la scadenza del mutuo e la chiusura anticipata del
mutuo stesso. Vedete che il nostro indebitamento è sceso da
331.000€ a 193.000€.
Vorrei poi illustrarvi i parametri ai fini dell’accertamento
della condizione di ente strutturalmente deficitario, cioè quando
un ente si definisce un ente deficitario. Sono otto parametri, se
quattro parametri sono positivi, l’ente viene definito
strutturalmente deficitario. Noi abbiamo due parametri positivi
che dobbiamo migliorare. Il parametro n. 2 che è il residuo attivo.
Dobbiamo migliorare il dato anche se è opportuno segnalare che
questo parametro è pesantemente influenzato dai residui
dell’Addizionale IRPEF, che è di 1.474.000€. Questo non è
responsabilità nostra, ma è una responsabilità del legislatore, che
vengono riscossi non nell’anno di competenza, non riusciamo ad
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iscrivere nell’anno di competenza, quindi ce li portiamo addietro
come residuo attivo. I residui attivi sono gli incassi che il
Comune deve fare che si trascinano nel corso dell’anno. Posso
parlare di un residuo con BEA che adesso procediamo a
recuperare nel 2006 500.000€, quindi diminuiremo ulteriormente
il residuo attivo. Sono degli incassi di cui il Comune non riesce
ad accertare l’anno di competenza e quindi si trascinano
nell’anno successivo.
Infatti qualora noi avessimo incassato questa Addiz ionale
IRPEF, il nostro dato sarebbe stato anziché 31,18%, al 18,53%. Il
limite è al 21%, il risultato del 31,18%, qualora avessimo
incassato tutta l’Addizionale IRPEF, il dato sarebb e stato del
18,53%, quindi anche questo sarebbe stato negativo.
C’è un limite invece sui residui passivi, mi spiace perché
questo è stato superato di pochissimo. Questo denota invece che
il Comune nell’anno ha pagato i residui passivi, abbiamo pagato
tutti quei pagamenti che ci eravamo trascinati per le opere che
non erano portate a compimento nell’anno. Un’opera che non si
chiude nell’anno, che però ho iscritto a Bilancio, me la trascino
dietro, mi trascino sia l’uno che l’altro, sia il residuo attivo, sia
il residuo passivo. Questo dato è positivo solo dello 0,75%, il
dato dell’anno precedente era del 30,24%, rispetto al 27%. Quindi
abbiamo splafonato dello 0,75%. Possiamo denotare che c’è stato
un miglioramento della velocità dei pagamenti e credo che sia
importante. Anche in questo inizio dell’anno abbiamo provveduto
a fare tutti quei pagamenti a fornitori che dovevamo fare, che
avevamo rallentato per il rispetto del Patto di stabilità. Noi
abbiamo proceduto senza deroghe del Governo, abbiamo
provveduto a pagare tutti i fornitori che hanno ceduto o servizi
per conto terzi all’Amministrazione, oppure realizzato opere.
Credo che anche questo sia importante perché le
Amministrazioni Comunali e non solo comunali sono degli
importanti fornitori di lavoro soprattutto per i piccoli e medi
imprenditori che insistono sui territori, mi sembra corretto in
questo momento che si cerchi in tutti i modi di pagare in maniera
più veloce possibile chi fa i lavori per le Amministrazioni
Comunali. Credo che l’ANCI abbia condotto anche una battaglia
corretta, andando proprio a pungolare il legislatore per cercare di
fare in modo che i vincoli del Patto di stabilità vengano un po’
allargati per consentire di pagare i fornitori. Noi abbiamo pagato
e abbiamo rispettato il Patto, senza andare in deroga a nulla per
quest’anno. Credo che questo sia un dato importante.
Certo che questi sono dati che possiamo migliorare,
soprattutto sui residui passivi, vanno migliorati perché va
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migliorata la capacità dell’ente di pagare nel corso dell’anno.
Non è facile però cerchiamo sicuramente di migliorare il dato.
Abbiamo poi nella successiva slide un indice di autonomia
finanziaria, che è la percentuale d’incidenza delle entrate proprie
su quelle correnti che evidenzia che la capacità di spesa è
garantita da risorse autonome. Questo è un altro dato importante,
però se l’ICI una volta ce l’abbiamo come entrate p roprie, quindi
come in Titolo I come tasse e tributi, poi ce lo sposta come
trasferimento, è chiaro che l’indice di autonomia finanziaria
cambia, perché se prima l’ICI era completamente una tassa
applicata dal Comune e quindi l’indice di autonomia finanziaria
era un certo dato, cambia nel momento in cui iscriv iamo l’ICI in
un titolo che sia diverso e che è quello dei trasferimenti. È chiaro
che l’indice dell’autonomia finanziaria cambia.
Così come la compartecipazione all’IRPEF del Comune , che
era prevista come entrata propria, allora il legislatore ha
cambiato i termini e la compartecipazione IRPEF è s tata spostata
nei trasferimenti. Quindi anche questo fa diminuire l’indice
dell’autonomia finanziaria. Sono proprio degli spostamenti
interni che vengono fatti dal legislatore e che noi applichiamo.
Successivamente abbiamo l’indice della pressione tributaria
sulla popolazione, cioè l’incidenza dei tributi pagati dalla
popolazione di Seveso. Vedete che è in costante diminuzione.
Non sto a ripetere le varie iniziative che allora erano state prese,
comunque erano state poste delle riduzioni. Fra il 2007 e il 2008
lo scostamento è minimo ed era l’inserimento di quelle fasce di
detrazione sulla TARSU sulle famiglie con portatore d’handicap,
con l’anziano che nel Bilancio 2008 erano state inserite. Quindi
l’indice 2007/2008 é sensibilmente simile, si discosta da quelle
agevolazioni che avevamo dato, a quelle tipologie di famiglie.
Comunque è un indice di pressione tributaria sicuramente basso,
uno studio di alcuni quotidiani aveva certificato come era una
delle pressioni tributarie più basse dei Comuni di Monza Brianza.
Poi abbiamo la rigidità della spesa corrente del 37,29%.
Questo dato migliorarlo, migliorare questo dato vuol dire liberare
risorse per altri settori. Non è semplice la rigidità della spesa,
sono i mutui, sono gli stipendi, l’Amministrazione credo che, per
quanto riguarda le spese del Personale, sia assolutamente in linea,
anzi l’incidenza è nettamente inferiore rispetto a quanto stabilito
dal legislatore. È chiaro che nel corso dell’anno questo dato può
essere migliorato, può essere migliorato prevedendo sul Personale
di razionalizzare la spesa. Non è che possiamo razionalizzarla più
di tanto, abbiamo 96 dipendenti, siamo nettamente al di sotto di
percentuali accettabili. Abbiamo istituito le figure dei dirigenti,
vedremo nel corso dell’anno se ci saranno le opportunità, perché
21
comunque è una spesa importante. Le razionalizzazio ni delle
spese si possono fare su questi frangenti.
Il Patto di stabilità interno è pienamente rispetta to. È un
saldo tra entrate e spesa, di cassa per quanto riguarda la spesa in
conto capitale, di competenza per quanto riguarda la spesa
corrente. La cassa sul Titolo II Spese in conto cap itale vuol dire
incassare e spendere. Vuol dire monitorare attentamente la spesa
e affrontare quei pagamenti dovuti però prevedendo degli
accertamenti, cioè d’incassare. È importante. Infat ti vedete il
rispetto del Patto di stabilità, credo che sia importante per
l’Amministrazione continuare a rispettare il Patto di stabilità,
questa Amministrazione lo ha sempre fatto, operando dei tagli
anche a volte importanti, credo che però sia significativo, in
funzione di un inserimento di un federalismo fiscale, presentare
dei Bilanci che siano assolutamente in linea con quanto previsto
dal legislatore, perché credo e spero che finalmente vengano
favorite le Amministrazioni Comunali che hanno sempre
rispettato i parametri dei legislatori e che venga concesso alle
Amministrazioni Comunali di potersi gestire in autonomia
finanziaria le proprie risorse.
Io avrei chiuso, naturalmente rimango a disposizion e delle
Vostre domande, se Vi chiedo una cortesia di far intervenire il
dottor Perico, così poi magari lo liberiamo e non abusiamo della
sua pazienza e gentilezza. Grazie.
DOTTOR PERICO
22
correttamente e siano state fatte tutte le scritture contabili. Non
sto a qui a leggervi tutta la nostra relazione, mi limito a leggervi
solamente le considerazioni finali dove i Revisori, sulla base di
quanto esposto in analisi nei punti precedenti sulla base delle
verifiche di regolarità amministrativa e contabile effettuate
durante l’esercizio, non hanno rilevato gravi irregolarità contabili
e finanziarie e inadempienze, non segnalano considerazioni,
proposte e rilievi tendenti a conseguire efficienza ed economicità
della gestione.
I Revisori hanno inoltre verificato i seguenti aspetti:
• Attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria
• Attendibilità dei risultati economici generali e di dettaglio
• Attendibilità dei valori
• Attendibilità dell’analisi della valutazione dei risultati
finanziari ed economici generali e di dettaglio della
gestione diretta e indiretta dell’ente
• Raggiungimento degli obiettivi degli organismi gestionali
dell’ente e della realizzazione dei programmi
• Diminuzione dell’indebitamento dell’ente e dell’incidenza
degli oneri finanziari
• Coerenza della gestione delle risorse umane e del relativo
costo
• Coerenza della gestione delle risorse finanziarie ed
economiche
• Attendibilità delle previsioni e delle veridicità del
rendiconto
• Adeguatezza della qualità delle procedure e delle
informazioni
• Adeguatezza del sistema contabile e del sistema di controllo
interno
• Coerenza del principio di riduzione della spesa del
Personale
• Rispetto del Patto di stabilità
Concludendo, tenuto conto di quanto esposto e rilevato, si
attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della
gestione e si esprime pertanto parere favorevole per
l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2008.
Grazie.
PRESIDENTE
23
SINDACO
PRESIDENTE
ASSESSORE MAZZUCCO
24
ASSESSORE MAZZUCCO
ASSESSORE MAZZUCCO
ASSESSORE MAZZUCCO
ASSESSORE MAZZUCCO
25
chiuso il rendiconto ad aprile. La confusione non è nelle
Amministrazioni comunali che hanno le incombenze di Bilancio.
PRESIDENTE
SINDACO
26
CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO
PRESIDENTE
Prego.
DOTTORESSA MONICA
27
specchietto, è un’altra cosa, ma io voglio proprio il documento
che non c’è.
PRESIDENTE
PRESIDENTE
ASSESSORE MAZZUCCO
28
CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO
ASSESSORE MAZZUCCO
ASSESSORE MAZZUCCO
PRESIDENTE
29
CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO
PRESIDENTE
DOTTORESSA MONICA
30
funziona maggiormente, soprattutto con la tecnologia che
abbiamo a disposizione in Comune.
DOTTORESSA
DOTTORESSA MONICA
31
• 178.000€ sulle multe
• 323.000€ sull’acqua
• 1.000.000€ su gas
• 85.000€ sulla gestione dei fabbricati.
• Totale: 2.400.000€
Togliamo il gas, che penso che quelli siano soldi che magari
poi mi dirà, come mai, non riusciamo a portarli a casa perché un
milione di Euro in dané, non sono 100.000€, sono pesanti per le
nostre casse comunali. Congeliamo il milione di Euro, congeliamo
i 300.000€ dell’acqua, ci rimangono praticamente 1.137.000€.
questi 1.137.000€ ci sono o non ci sono? Faccio questa domanda
perché se avessi dei crediti di un milione di Euro, andrei ..
…inizio seconda cassetta…
…dire quest’anno ha un milione di Euro? Comincia a
portarmene il 20%, l’anno prossimo eccetera, eccetera e quindi
vado a pianificare un protocollo di incassi, in modo tale che nel
giro di tre/quattro anni, questi soldi me li riporto nelle casse
comunali. Come mai allora nel 2008 di questi soldi, zero Euro
sono stati portati nelle casse comunali? Mi viene da pensare, ecco
perché non era una polemica strumentale, Assessore, il fatto che
io chiedessi quel famoso allegato dei crediti che abbiamo, perché
questi 1.300.000€ non sono soldi che non abbiamo incassato nel
2007, ma è la somma di tanti soldi che noi non abbiamo potuto
incassare nel corso di questi ultimi anni. Quindi devo sapere se di
questo 1.100.000€ un milione magari sono del 2000, perché se ho
fuori un milione di Euro da incassare dal 2000 e sono passati
dieci anni, quel milione non ce l’avremo più. Giusto o sbagliato?
Esiste gente che non paga e deve fare il ruolo esattoriale per
prendere i soldi.
… capisca il mio intervento, se io questo milione di Euro
non ce l’ho, vuol dire che non ce l’ho a carico delle entrate,
quindi il mio avanzo di amministrazione non può più essere
1.300.000€, ma è vero. Quindi se io non riesco a portare in cassa
un credito, vuol dire che tra dieci anni avremo ancora questo
1.300.000€, perché se sono passati sette o otto anni e ho 100.000€
di uno, 100.000€ dell’altro, 100.000€ dell’altro e non riesco a
portarli a casa, vuol dire che nelle casse comunali quei soldi non
entreranno mai. Sarò un cretino a non capire queste cose,
dimostratemi il contrario o perlomeno dimostratemi come
abbiamo intenzione di portarli a casa. Io ho visto che in questi
soldi che ho citato e li ho presi ad esempio, nel 2008 abbiamo
portato a casa zero centesimi, tranne 10.000€ o 20.000€.
Ecco il motivo della mia preoccupazione. Questo per dire
che abbiamo questo avanzo di Bilancio, ma meno male che ce
l’abbiamo e non tocchiamolo. Se abbiamo fuori questo 1.300.000€
32
che continua a non entrare e poi abbiamo da un’altra parte questo
1.300.000€ di avanzo di bilancio, vuol dire che l’uno compensa
l’altro. Prima mi ha detto che 240 erano vincolati, quindi
1.600.000€ - 300.000€ è un 1.300.000€. sono brianzolo, per cui
credo ai soldi che vedo. I soldi che non sono vincolati li puoi
spendere, i soldi che sono vincolati non li puoi spendere.
Ritorno a quanto prima continuavo a dire e ad insistere.
Assolutamente dobbiamo bloccare questo avanzo, cioè non
doverlo spendere, considerando anche un altro particolare. Gli
uffici ci hanno rilasciato un certificato dove, ad oggi, abbiamo
incassato come oneri di urbanizzazione 200.000€. Sono passati
cinque mesi dei dodici, vuol dire che di quello avevamo
ipotizzato… va bene 148.000€, non cambia niente, non fa tanta
differenza su cifre di 1.200.000€ impegnati in spesa corrente,
lasciamo perdere quelli impegnati in spesa conto capitale, non
entrano i soldi, non si fanno gli investimenti, non è mica colpa
nostra, però 1.200.000€, lo diceva prima quanto é importante la
spesa in conto corrente, se ad oggi ci sono arrivati semplicemente
150.000€ e siamo quasi al giro di boa dell’anno solare, la mia
riflessione è che la situazione è abbastanza tirata. Poi è chiaro
che, anche Lei Assessore l’ha sempre continuato a ripetere, deve
essere sempre quotidianamente monitorata la situazione
finanziaria. Certamente con queste cifre, io mi preoccuperei.
Grazie.
PRESIDENTE
33
paga. Non ha la macchina, non gli possono fare niente e finisce lì
la storia.
Quindi io penso che, comunque sia, abbiamo rispettato il
Patto di stabilità e vuol dire che i conti sono in regola. Non credo
che sia un Bilancio al limite, perché comunque sia, fino adesso
questa Amministrazione ha tenuto i conti in regola. Non ci sono
stati problemi e contravvenzioni a questo ente. Non c’è stato
nessun richiamo da parte delle Corte dei Conti in un Bilancio fino
adesso in regola. Se gli impresari non costruiscono, purtroppo gli
oneri non entrano. Lei è un impresario, costruisca e il Comune
incasserà i suoi oneri. Cosa Le devo dire io? È Lei che deve
costruire, non sono io. Quindi se non entrano gli oneri di
urbanizzazione come Lei dice, c’è una problema che la gente non
sta costruendo e comunque sia il Bilancio è in regola.
PRESIDENTE
PRESIDENTE
34
CONSIGLIERE PONTIGGIA ALFREDO
ASSESSORE MAZZUCCO
35
municipalizzate. Sono cifre importanti, come Lei prima
accennava.
L’Amministrazione sta facendo questa operazione. Verranno
fatti degli incontri per sollecitare e per farci ritornare quello che
spetta al Comune di Seveso. Stavo appunto procedendo su quello
che Lei stava dicendo, come io prima ho accennato
nell’illustrazione del rendiconto.
ASSESSORE MAZZUCCO
ASSESSORE MAZZUCCO
36
ASSESSORE MAZZUCCO
PRESIDENTE
ASSESSORE MAZZUCCO
37
analisi dei numeri non dica tutto, probabilmente ci sono elementi
che i numeri non dicono, sarebbe bello incontrare il Presidente
per capire se ci sono elementi ulteriori.
Con un piccolo approfondimento, se vediamo l’esposizione
finanziaria oltre i dodici mesi, quindi cos’è successo alla parte di
capitale circolante che è un po’ più stabile, si vede che mentre
fino al 2004 c’era un capitale circolante sostanzialmente
finanziato dal proprietario di ASPES che è il Comune, nel 2005,
2006, 2007 si fa ricorso ad un indebitamento bancario per
700.000€. Quindi cresce notevolmente l’esposizione finanziaria
lungo e sul lato dei ricavi invece c’è un crollo. Questa
esposizione finanziaria non sembra per investimenti che portino
ulteriori ricavi, perché i ricavi sono stagnanti.
C’è un picco nel 2006 per l’assegnazione della riscossione
della TARSU, ma l’anno dopo già si estingue e non sappiamo cosa
sia successo nel 2008. Purtroppo la media dell’utile operativo
degli ultimi cinque anni sono perdite per 50.000€ l’anno di
media. Questo significa che ASPES non fa utili operativi, cioè la
sua gestione caratteristica non è una gestione che rende qualche
cosa. Poi si arriva magari all’utile netto con operazioni
straordinarie o con aspetti finanziari. Questo è strano perché
ASPES opera in diversi settori che sono garantiti. Il cimitero è
certamente un settore garantito, la farmacia mi sembra un settore
garantito e il settore affissioni certamente è monopolista. Quindi
in settori garantiti si potrebbero avere degli utili operativi
migliori. La manutenzione non so quando sia stata assegnata, nel
2008? Quindi non c’è ancora. Io ho chiesto di avere un bilancio
di verifica, però non mi è stato dato.
Chiedo eventualmente al Revisore, capisco che non è un
obbligo di legge, che possa oggi già dare il Bilancio di ASPES,
però sarebbe utile, sarebbe bello. Chiedo al Sindaco di porre
l’attenzione su questa azienda perché ci sono elementi che fanno
preoccupare.
Chiudo. Meda servizi è in fallimento, con debiti da pagare
per due milioni e mezzo, se non sbaglio con un piano di chiusura
di 300.000€ l’anno. Se il nostro utile operativo qui è una perdita
di 50.000€ l’anno, non vorrei mai che ci avvicinassimo a quel
tipo di… Grazie.
SINDACO
38
sono dei ritardi di pagamento di fornitori pubblici. Così come noi
abbiamo visto prima che siamo creditori sul gas, così adesso
probabilmente ci sono delle partite di giro che devono essere
chiuse, che però noi quest’anno, assieme all’Assessore, ci siamo
dati da fare per vedere di sollecitare a chiudere, anche perché era
giusto così. Comunque verrà a spiegare tutte queste cose.
PRESIDENTE
PRESIDENTE
PRESIDENTE
39
Nord, quando poi si va ad approvare questo Bilancio che è figlio
della politica degli scorsi anni.
L’ultimo esempio l’abbiamo visto anche oggi quando ci
sono state comunicate le ultime delibere di Giunta risalenti al 5
maggio, dove c’è un impegno nuovo dell’Amministrazione anche a
proposito del PGT, un investimento che era stato fatto dalla
precedente Amministrazione che grava sul Bilancio e che è stato
un investimento, per quanto sta uscendo in queste ultime
settimane, del tutto inefficace.
Quindi quel voto che probabilmente la Maggioranza darà
compatta a questo consuntivo porta dentro di sé un’incoerenza
creata dal fatto di una forte critica da una parte della
Maggioranza rispetto ad un’eredità politica che deriva dal
passato, che però si trova ancora in questo Bilancio e darà le
conseguenze nei prossimi anni, tant’è che l’Assessore competente
è lo stesso che poi ha percorso gli ultimi anni con la precedente
Amministrazione e su questo volevo fare un appunto anche
rispetto all’atteggiamento che sembra cambiato in questa tornata,
rispetto al recupero del passivo. Cioè è una situazione che si
protrae da diversi anni, che però sino ad ora non è stata affrontata
in modo deciso, come si pensa possa avvenire adesso.
Quindi io volevo sottolineare questi aspetti.
PRESIDENTE
PRESIDENTE
40
CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO
PRESIDENTE
41
PUNTO N. 3 O.d.G. C.C. DEL 19 MAGGIO 2009
PRESIDENTE
ASSESSORE MAZZUCCO
SINDACO
42
procederemo ad accendere il mutuo. È un progetto che facciamo
assieme a Ersa per Parco Groane di ristrutturazione del verde, per
cui ci saranno grossi interventi sul fosso del Ronchetto, sul
Biulè, sul Parco di Villa Do, con la ristrutturazione degli annessi
della Villa Do. Direi che abbiamo ottime probabilità di poter
ottenere questo finanziamento. Chiaramente purtroppo ormai, se
si vogliono fare degli investimenti, bisogna accedere a dei
finanziamenti esterni perché se non arrivano quei soldi, è
difficile andare avanti. Per cui è chiaro che noi seguiamo con
attenzione tutte le opportunità che si rendano disponibili per
ottenere dei finanziamenti attraverso bandi e cose del genere.
PRESIDENTE
ASSESSORE MAZZUCCO
43
E nel caso in cui rientrassero nel mutuo che noi andiamo a
chiedere, nel caso in cui l’UE non ci darà quei 496.000€, da dove
li tireremo fuori per fare il primo lotto?
ASSESSORE MAZZUCCO
ASSESSORE MAZZUCCO
ASSESSORE MAZZUCCO
ASSESSORE MAZZUCCO
Il totale del lotto uno e il lotto due sono 992.00 0€. La metà
Voi andate a chiederla come contributo all’UE. Fuori da questo
44
contributo che andate a chiedere, ci sono 194.000€ che deve
mettere l’Amministrazione Comunale. Sono questi i soldi che
dovranno essere andati a chiedere come mutuo. Giusto?
ASSESSORE MAZZUCCO
ASSESSORE MAZZUCCO
Posso garantire che comunque verrà fatto, nel senso che poi
troveremo il sistema migliore.
ASSESSORE MAZZUCCO
ASSESSORE FORLIN
Grazie.
PRESIDENTE
Consigliere Butti.
45
CONSIGLIERE BUTTI PAOLO
ASSESSORE MAZZUCCO
PRESIDENTE
46
momento perché si parla di finanziamenti e quindi di fondi a
disposizione del nostro territorio. Volevo porre l’attenzione sulla
biblioteca comunale e la situazione non molto felice che sta
vivendo in merito a finanziamenti. Nel dicembre del 2008 si è
svolta l’Assemblea dei Sindaci di Brianza biblioteche, alla quale
non hanno partecipato né l’Assessore, né il Sindaco, però c’era un
rappresentante del Comune di Seveso. A questa assemblea tutti i
Sindaci hanno votato un documento che delinea i parametri per
considerare il servizio della biblioteca come un servizio di
qualità.
Tra le altre cose importanti, come l’inserimento di nuove
tecnologie, si è stabilito che le biblioteche debbano puntare sulla
qualità anche del patrimonio immobiliare e del patrimonio
bibliotecario. Il rapporto di libri a Seveso è di c irca 100 libri per
1.000 persone. Si è stabilito che entro il 2012 ci siano degli step
che poi portino ad avere 124 libri ogni 1.000 abitanti. Quest’anno
i fondi per questo servizio non sono stati affatto sufficienti e
Seveso rischia addirittura di scendere nella soglia dei 100 libri
che è la base di partenza dalla quale si voleva migliorare. Questo
è paradossale, visto che poi si è aderito a un documento che nei
fatti non viene rispettato.
Il punto importante è proprio la qualità che si vuo le dare
agli elettori e ai cittadini.
C’è stata da poco una premiazione in Villa Reale e tra le
biblioteche premiate naturalmente non c’era quella di Seveso per
i motivi che ho appena detto. Volevo far presente questa cosa
perché comunque ci vuole anche per la biblioteca più attenzione,
perché siamo indietro anche rispetto alle nuove tecnologie. Parlo
della multimedialità non solo di Internet, ma anche dell’assenza
totale di DVD, eccetera. Volevo porre l’attenzione del Consiglio
Comunale su questi problemi.
PRESIDENTE
47
ASSESSORE MAZZUCCO
SINDACO
SINDACO
PRESIDENTE
48
SINDACO
PRESIDENTE
PRESIDENTE
SINDACO
PRESIDENTE
49
Votiamo anche per l’immediata esecutività. Chi è
favorevole? Tutta la Maggioranza favorevole. Astenuti? Si
astiene tutta l’Opposizione. Assente Marzorati.
Il Consiglio Comunale è terminato. Buonanotte a tu tti.
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