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29/09/13

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el Boaro: Libert positiva e negativa nella storia. Skinner vs Berlin.


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EL BOARO
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V E N E RD 9 N OV E M B RE 2 0 0 7

A CKN OW L E DG E M E N T

Libert positiva e negativa nella storia. Skinner vs Berlin.


Il concetto di libert negativa, come ben noto, fondamentale per la teoria libertaria. Le critiche estemporanee che vengono mosse ai liberali classici e ai libertari solitamente da parte di persone che per la prima volta si scontrano con i nostri argomenti sono perlopi dovute alla non conoscenza di questa. In realt questo non fa che denotare una pi generale incertezza nei confronti della parola "libert", secondo molti teorici, il concetto pi controverso della teoria politica. La distinzione tra libert positiva e negativa opera di uno studioso inglese, Isaiah Berlin, attivo nella seconda met del secolo scorso. Berlin rivoluzion la teoria politica quando accus la modernit, a partire da Rousseau e Hegel, di aver pervertito la nozione di libert; secondo il nostro il concetto classico, quello sviluppato dai primi liberali come i parlamentaristi inglesi, consisteva nel non essere oppressi da un potere coercitivo nella vita quotidiana. Una libert "da", insomma. In seguito alla rivoluzione francese e alle influenze di alcuni pensatori tra cui quelli sopracitati, si afferm invece il sentire comune che garantire la libert significasse anche assicurare dei diritti positivi, come ad esempio l'uguaglianza delle opportunit. E' come dire che se la libert di stampa, nel senso che ognuno libero di pubblicare e diffondere stampati, una libert negativa, essa diventa positiva nel momento in cui si fa in modo tale che tutti abbiano accesso agli attrezzi per la stampa. La critica di Berlin che il lato positivo della libert porta ad una compressione del lato negativo, dovendo giustificare un potere coercitivo per essere garantite. Il dibattito nel mondo anglofono stato riaperto negli anni '90 da Quentin Skinner (non quello dei Simpson), uno straordinario innovatore nel campo della storia concettuale. Non mi dilungo sul suo metodo, basti sapere che propogna una contestualizzazione dei classici del pensiero politico, una rilettura di essi alla luce della funzione che dovevano avere nel dibattito politico del tempo. I risultati, ad esempio nel caso di Hobbes, Locke e Machiavelli sono spesso sorprendenti. Per Skinner, Berlin ha preso un granchio colossale: sarebbero proprio gli autori liberali ad aver tradito l'originaria concezione occidentale della libert. Innanzitutto, Skinner ci fa un grosso complimento cominciando a sostenere che il concetto della libert politica nato nell'Italia del nord, all'epoca delle repubbliche cittadine, ed poi stato portato avanti nel '600 inglese dal movimento Neo-Romano (Osborne, Neville e Milton, per fare qualche nome, l'ultimo quello del Paradise Lost). Ebbene, tutti costoro sosterrebbero che la libert caratterizzata da uno stato di non dipendenza dal sovrano "come quello del servo dal padrone", senza un potere discrezionale (condizione necessaria E sufficiente). La differenza pu sembrare minima, ma non lo : il grado di libert non si misura dalla compressione dei diritti individuali, ma solo dall'essere liberi in uno stato libero. Se c' libert di accesso agli organi legislativi ed un criterio di rapprentanza, lo stato e chi vi abita sono liberi. Traduzione: le democrazie moderne non hanno tradito il concetto di libert. Si sbagliavano i liberali, insomma, ma si sbagliava anche Hobbes quando sosteneva che lo Stato necessariamente limita la libert dei cittadini, qualsiasi sia la sua natura e costituzione (ed per questo che i libertari dovrebbero essere sempre grati ad Hobbes, perch sta dall'altra parte ma dice la verit :)). Ora la questione : che ce frega? Il fatto che la concezione tradizionale della libert fosse diversa da quella di Berlin non sta a significare che la teoria della libert negativa non si adegui maggiormente a quella dei diritti naturali, almeno come sono stati formulati durante l'indipendenza americana. Questa gi una buon argomento per infischiarsi di questo grande dibattito contemporaneo. Ma secondo me la debolezza del ragionamento di Skinner anche un'altra: considera la teoria della libert degli antichi, ma non la teoria dello stato. Pur sapendo che le repubbliche cittadine padane e i parlamentaristi inglesi non ritenevano ci fosse libert senza partecipazione diretta o per rappresentanza nel potere legislativo e esecutivo non detto che i ruoli di quei governi corrispondessero a quelli degli stati attuali, anzi. Come dire: le libert positive avranno anche avuto i mezzi, quella che mancava era la volont.
CONCEPITO DA ORSO V ON HOBANTAL A 23:41 ETICHETTE: FILOSOFIA POLITICA, LIBERTARISMO, STORIA

Sfoghemose, cittadini sfoghemose pur, e in sti nostri ultimi sentimenti coi quali sigilemo la nostra gloriosa cariera corsa de soto al Serenissimo Veneto Governo, rivolgemose verso sta Insegna che lo rappresenta, e su de ela sfoghemo el nostro dolor. Par trexentosetantasete anni le nostre sostanze, el nostro sangue, le nostre v ite le xe stae sem pre par Ti, o San Marco, e fedelissim i sem pre se av em o reput: Ti con nu, nu con Ti; e sem pre con Ti sul m ar sem o stai illustri e v ittoriosi. Nissun con Ti ne ha v isto scam par, nissun con Ti ne ha v isto v inti e spaurosi! E se i tempi presenti, infelicissimi per imprevidenza, par dissension, par arbitri illegali, par vizi offendenti la natura e el gius de le genti, non i Te avesse tolto da l'Italia, par Ti in perpetuo sarave le nostre sostanze, el nostro sangue, la vita nostra e, piuttosto che vederTe vinto e desonor dai toi, el coraggio nostro, la nostra fede se avarave sepelio sotto de Ti! Ma za che altro no ne resta da far par Ti, el nostro cor sia l'onoratissima to tomba, e el pi puro e el pi grande to elogio le nostre lagreme!

4 C O MMENTI: Anonimo ha detto... Quando parlo di libert mi viene in mente il diritto anglo-americano e l'Olanda. FOrse per ignornanza della storia, ma anche se la libert dei liberali, cio quella anglosassone, fosse un'invenzione di Albione, come dici tu, che ci frega? Che la libert degli antichi di Constant differisse da quella dei moderni lo sappiamo. Ma, come dice L. M. Bassani (prefazione a Jefferson, Libero edizioni), quella dei contemporanei non assomiglia a nessuna dei due. :-) LF 1 1 NO VE MBRE 2 0 0 7 2 1 :1 5 Orso von Hobantal ha detto... Il libro di Skinner che opera questa distinzione (appunto riporta quella lezione) mi sembra I heartely accept the motto, "That government is best which governs least"; and I should like to see it acted up to more rapidly and systematically. Carried out, it finally amounts to this, which also I believe- "That government is best which governs not at all"; and when men are prepared for it, that will be the kind of government which they will have. Government is at best but an expedient; but most governments are usually, and all governments are sometimes,

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29/09/13

el Boaro: Libert positiva e negativa nella storia. Skinner vs Berlin.


francamente fine a se stesso. Il libro che illustra l'attivit, la metodologia e il pensiero di Skinner adombra l'ipotesi che ci sia un fine politico (la polemica tende conto di troppi autori che ignoro, come Pettit) del tipo: "la nostra vera tradizione quella del ricercare la libert all'interno dello stato, quindi i punti di partenza di Nozick come di Rawls sono sbagliati. Ignoriamo una condizione primigienia di libert senza lo stato, piuttosto partiamo da esso". Mi riunisco al chissenefrega. 1 3 NO VE MBRE 2 0 0 7 1 8 :1 8 Anonimo ha detto... Perche non:) 0 9 NO VE MBRE 2 0 0 9 1 3 :2 9 Anonimo ha detto... molto intiresno, grazie 0 9 NO VE MBRE 2 0 0 9 1 3 :3 1 inexpedient. [...] The mass of men serve the state thus, not as men mainly, but as machines, with their bodies. They are the standing army, and the militia, jailers, constables, posse comitatus, etc. In most cases there is no free exercise whatever of the judgment or of the moral sense; but they put themselves on a level with wood and earth and stones; and wooden men can perhaps be manufactured that will serve the purpose as well. Such command no more respect than men of straw or a lump of dirt. They have the same sort of worth only as horses and dogs. Yet such as these even are commonly esteemed good citizens. Others- as most legislators, politicians, lawyers, ministers, and office-holders- serve the state chiefly with their heads; and, as they rarely make any moral distinctions, they are as likely to serve the devil, without intending it, as God. A very few- as heroes, patriots, martyrs, reformers in the great sense, and men- serve the state with their consciences also, and so necessarily resist it for the most part; and they are commonly treated as enemies. Per lamentele, violazioni di copyright, segnalazioni, richieste e insulti vari scrivete a: d.orsato[at]gmail[dot]com

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