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Qui si puo considerare anche il significato delia nudita delIa donna divina

nel suo aspetto «Durga», in opposto a quelIo, gia esaminato, delIa nudita
delI'archetipo demetrico-materno, principio delIa fecondita, E il nudo abissale
afroditico. Una delle espressioni simbolico-rituali piii forti e suggestive di esso si
e legato a una danza originariamente sacra, alIa danza dei sette veli. AII'insegna-
mento misterico fu proprio il simbolismo delI'attraversare Ie sette sfere planetarie
sciogliendosi via via dalle varie determinazioni 0 condizionalita ad esse riferenti-
si, concepite come tante vestimenta 0 involucri da gettar via, fino a raggiungere
10 stato di completa «nudita» dell'essere assoluto e sempIice, che e solo se stesso,
quando si e di la dai «sette». In tale contesto, Plotino (43) ricorda appunto coloro
cne ascemnnnr ~- grd\J\: 1\\.,'\: Su~.?.Mif..w.~,~~lli'.R-rl.0 Jp :V.f'uW e .avanzando nudi, e
nel sufismo si pari a del tamzig, del laceramento delle vesti durante I'estasi.
Nell'opposto dominio, in quello delIa «natura», il processo corrispondente e il
denudarsi delIa potenza femminile da tutte Ie sue forme fino a manifestarsi nella
sua elementarita, nella sua sostanza «vergine» anteriore e superiore ad ogni
forma. E appunto quel che viene sensibilizzato dal Iiberarsi progressivo delIa
donna, nella danza, da sette veli, fino a mostrarsi completamente nuda: proprio
come, nell'invocazione egizia gia citata, si voleva che Iside apparisse, e, anche,
come nel mito di Ishtar che scende negli inferi e per ognuna delle sette porte che
attraversa lascia una parte dei suoi ornamenti e delle sue vesti. E I'inverso delIa
nudita uranica, e la nudita feminile abissale che puo anche agire in modo letale: la
visione di Diana nuda che uccide Atteone (<<Dianainvulnerabile e mortale»),
quella di Athena nuda che acceca Tiresia. Come traccia rituaIe, I'interdizione, 0
tabu, del nudo che s'incontra in certe saghe e in certe usanze, anche fra i primiti-
vi. E se nei Misteri greci la visione delle imagini del tutto nude corrispondeva al
grado supremo dell'iniziazione, all'epopteia, a cio, nell'altro dominio, ossia dalla
parte del feminile, fa riscontro ad esempio il rituale delle pratiche sessuali tantri-
che: la donna da usare appare in esse come I'incamazione di prakiti, la femina
divina e la sostanza primordiale nascosta sotto Ie infinite forme delIa manifesta-
zione; nuda, la donna significa questa stessa sostanza sciolta da ogni forma, cioe
nel suo stato «vergine» e abissale. Peraltro, nel rito la nudita feminile viene gra-
duata, l'uso delIa donna completamente nuda non e consentito a tutti rna solo agli
iniziati tantrici di grado superiore, quasi che a questf soltanto rosse ouro di veoere
I'abissale, di aver nuda la Vergine, di congiungersi con essa senza mortale perico-
10 0 profanazione (44). Forse un significato analogo 10 si puo raccogliere dalla
gia accennata, paradossale unione rituale di un asceta e di una prostituta nella
festa del Mahavrata: come se alIa donna riportata alIa sua «materia prima», sub-
strato possibile e inafferrabile di ogni forma (la «prostituta»), potesse far da pare-
dro adeguato soltanto I'uomo che, attraverso I'ascesi, si fosse a sua volta reinte-
grato nel proprio principio, nell'opposta «materia prima», cioe nella virilita tra-
scendente. Per simboIi, puo infine rimandare a non diversa idea il detto ermetico,
che 10 Sposo e la Sposa debbono essere dispogliati da tutte Ie loro vestimenta e

(43) Enneadi, J, vi, 7.


(44) cr-. J. Evola, Lo Yoga deLIa potenra, cit.

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