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CAMPOFRANCO E IL PATTO DI STABILIT

Dal 1 Gennaio 2013, anche i comuni con popolazione compresa tra 1001 e 5000 abitanti sono soggetti al patto di stabilit. Non poche critiche sono state mosse da parte dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) sul rispetto del patto, ritenendo che con esso, vengano messi in serie difficolt i comuni nel poter pagare i propri fornitori e nella possibilit di effettuare investimenti, ma quello che qui si vuole mettere in evidenza, non tanto se sia giusto o meno il patto di stabilit, quanto il fatto che esistendo e costituendo un vincolo per tutti i comuni con pi di 1001 abitanti, deve essere rispettato (pur nelle difficolt che questo comporta) altrimenti scattano sanzioni pesanti, con ripercussioni serie in capo ai comuni medesimi. Quindi, nella redazione del bilancio di previsione 2013 (e nelle successive variazioni), il Comune di Campofranco dovr rispettare il patto di stabilit conseguendo un saldo obiettivo. Qui di seguito, verr messo in evidenza in modo pi dettagliato come si fa a rispettare il patto di stabilit e perch i comuni a causa di ci lamentano di avere i soldi a disposizione ma non poterli spendere.

Ogni comune al fine rispettare il patto di stabilit, deve realizzare un saldo (entrate maggiori delle spese) che viene chiamato saldo obiettivo.

SALDO : si intende appunto un differenziale positivo tra le entrate e le uscite del comune; OBIETTIVO : perch l'obiettivo che il comune deve realizzare nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica. Quindi, il salso che realizzer effettivamente (saldo di competenza mista) non potr essere inferiore a quello obiettivo.

Ogni anno il comune determina i saldi obiettivo del triennio successivo, quindi per quest'anno (2013) si tratta del 2013 2014 2015. Il valore del saldo, per ognuno dei tre anni dal 2013 al 2015 ottenuto moltiplicando la media degli impegni relativi alla spesa corrente degli anni 2007 2008 2009 per una percentuale, fissata per ognuno degli anni, con la legge finanziaria 2012:

Spesa corrente 2007

Spesa corrente 2008

Spesa corrente 2009

Media spesa corrente (2007-2008-2009)

Percentuale 2013 = 12%

Percentuale 2014 = 14,8% Percentuale 2015 = 14,8

Saldo obiettivo 2013 (come percentuale dalla spesa media)

Saldo obiettivo 2014 (come percentuale dalla spesa media)

Saldo obiettivo 2015 (come percentuale dalla spesa media)

A questi saldi andranno apportate altre correzioni in aumento o in diminuzione sulla base della virtuosit dell'ente e di altri parametri relativi all' adesione al patto regionalizzato verticale e orizzontale e patto nazionale orizzontale (sempre che il comune abbia deciso di aderirvi), ma in linea di massima questo il meccanismo con cui si determina il saldo obiettivo. Una volta determinato il saldo obiettivo, secondo la precedente modalit, il comune, in sede di redazione del bilancio di previsione (e successive variazioni) dovr realizzare un saldo in termini di competenza mista, non inferiore a quello obiettivo. Per competenza mista si intende che per la parte corrente del bilancio dovranno considerarsi gli accertamenti (entrate) e gli impegni (spese), mentre per la parte in conto capitale dovranno considerarsi gli incassi (entrate) e i pagamenti (spese) secondo il seguente prospetto:

ENTRATE
PARTE CORRENTE PARTE C/ CAPITALE SALDO DI COMP. MISTA

SPESE

SALDI
SALDO CORRENTE (A) SALDO C/ CAPITALE (B)

accertamenti incassi

impegni pagamenti

(A+B)

Il saldo di competenza mista va inteso al netto delle riscossioni e delle concessioni di crediti e va calcolato sui dati del conto consuntivo dell'anno precedente (per il 2013 sui dati del consuntivo 2012). L'avanzo (o disavanzo) di amministrazione ed il fondo (o deficit) di cassa non sono considerati ai fini del calcolo del saldo di competenza mista.

Quindi, riassumendo brevemente: 1. bisogna determinare il saldo obiettivo; 2. il comune, nel proprio bilancio di previsione deve realizzare un saldo di competenza mista uguale o maggiore a quello obiettivo;

Un esempio pu chiarire meglio: supponiamo che il saldo obiettivo (calcolato nel modo sopra detto) sia 300 e che il saldo di competenza mista che il comune riesce a realizzare secondo la sua normale operativit (cio quello che conseguirebbe operando in modo analogo agli anni precedenti in assenza di patto di stabilit) sia di 200, quindi avremo:

SALDO OBIETTIVO SALDO DI COMPETENZA MISTA ( normale)

300 200

SCOSTAMENTO

100

Nella situazione qui evidenziata, il comune per rispettare il saldo obiettivo, deve liberare nel proprio bilancio di previsione, risorse per ulteriori 100. Questo obiettivo pu essere conseguito sostanzialmente in due modi: aumentando le entrate di 100 (correnti e/o in conto capitale) riducendo le spese di 100 (correnti e/o in conto capitale)

Tutto questo, mette in evidenza le difficolt che deve affrontare un comune (quando questi 100 sono mila o milioni di euro) per rispettare il patto di stabilit e le conseguenze sia economiche che sociali. Adesso ben comprensibile il motivo per cui i comuni si trovano nella condizione di avere i soldi e non poterli spendere: il saldo di competenza mista che si consegue (come si detto) espresso da

entrate maggiori delle spese, quindi, si tratta di risorse che sono nella disponibilit dell'ente ma che non possono essere utilizzate ne per spesa corrente ne tanto meno per investimenti (considerando che le entrate derivanti dall'accensione di mutui non vengono contabilizzate nel calcolo del saldo di competenza mista).

Non rispettare il saldo obiettivo (quindi il patto di stabilit) comporta sanzioni a carico degli amministratori, ed inoltre, per il comune ci sar: il limite ad effettuare impegni per spese correnti in una misura non superiore all'importo annuale medio dei corrispondenti impegni effettuati nell'ultimo triennio; il divieto di ricorrere all'indebitamento per finanziare gli investimenti; il divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia di contratto ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riguardo ai processi di stabilizzazione in atto.

Considerando la possibilit che il comune possa cercare di conseguire il saldo obiettivo in modo artificioso, ci sono delle misure antielusive con cui si cerca di evitare che il patto possa essere aggirato. In generale si configura una fattispecie elusiva del patto di stabilit interno ogni qualvolta siano attuati comportamenti che, seppur legittimi, risultino intenzionalmente e strumentalmente finalizzati ad aggirare i vincoli di finanza pubblica. Tra queste misure, quelle che principalmente vengono messe in evidenza sono: l'utilizzo dello strumento societario: quando spese valide ai fini del patto sono poste al di fuori del perimetro del bilancio dell'ente per trovare evidenza in quello delle societ da esso partecipate e create con l'evidente fine di aggirare i vincoli del patto medesimo; sottostima dei costi dei contratti di servizio tra l'ente e le sue diramazioni societarie e parasocietarie, nonch l'illegittima traslazione di pagamenti dell'ente a societ esterne partecipate, realizzate, ad esempio attraverso un utilizzo improprio delle concessioni e riscossioni di crediti;

Qualora la Corte dei Conti accerti che il rispetto del patto sia avvenuto artificiosamente, eludendo il medesimo, verranno irrogate le seguenti sanzioni: agli amministratori che hanno posto in essere gli atti elusivi: fino a dieci volte l'indennit di carica percepita al momento di commissione dell'elusione; al responsabile del servizio economico-finanziario: fino a tre mensilit del trattamento retributivo, al netto degli oneri fiscali e previdenziali.

Le componenti che vengono escluse dal patto di stabilit e che quindi non vengono contabilizzate ai fini del saldo di competenza mista sono: risorse connesse con la dichiarazione di stato di emergenza; risorse connesse alla dichiarazione di grande evento; risorse provenienti dall'Unione Europea; risorse connesse al Piano generale di censimento; risorse connesse all'Autorit Europea per la Sicurezza Alimentare; federalismo demaniale: con riguardo ai beni trasferiti in attuazione del federalismo demaniale, l'esclusione dai vincoli del patto di un importo corrispondente alle spese gi sostenute dallo Stato per la gestione e la manutenzione dei beni trasferiti; investimenti infrastrutturali: prevista la destinazione di una quota del Fondo infrastrutture, nel limite delle disponibilit di bilancio a legislazione vigente e fino ad un massimo di 250 milioni di euro per il 2013 e di 250 milioni di euro per il 2014, ad investimenti infrastrutturali effettuati dagli enti territoriali che procedono, rispettivamente, entro il 31 dicembre 2012 ed entro il 31 dicembre 2013, alla dismissione di partecipazioni in societ esercenti servizi pubblici locali di rilevanza economica, diversi dal servizio idrico;

sisma del 20 e 29 maggio 2012. Esclusione delle risorse provenienti dalle contabilit speciali delle Regioni;

Tutto questo, mira a far si che il rispetto del patto di stabilit costituisca un vincolo all'attivit amministrativa di un comune. L'eventuale adozione di un bilancio difforme implica una grave irregolarit finanziaria e contabile alla quale l'ente tenuto a porre rimedio con immediatezza. Sulla base di ci, infatti, il comune deve allegare al bilancio di previsione un prospetto ( che pur non incidendo in modo diretto sul bilancio di previsione, da considerarsi elemento costitutivo dello stesso) contenente le previsioni di competenza e cassa degli aggregati rilevanti (parte corrente e c/capitale) ai fini del patto di stabilit.

SALDO OBIETTIVO 2013 Per il 2013 vi stata una deroga al saldo obiettivo calcolato con la modalit sopra detta. Per consentire di realizzare un saldo di competenza mista non inferiore a quello obiettivo e quindi per consentire il rispetto del patto di stabilit (che altrimenti serebbe stato quasi impossibile rispettare quest'anno), stato concesso ai comuni con popolazione compresa tra 1001 e 5000 abitanti, al primo anno di applicazione del patto, di azzerare i rispettivi saldi obiettivo. Il saldo obiettivo che avrebbe dovuto realizzare il comune di Campofranco nel 2013 sarebbe stato di 352.195 euro (come da tabella allegata), che per viene ridotto a 0 euro (la riduzione avviene attraverso la cessione da parte della Regione di uno spazio finanziario pari a 352.195 euro). L'azzeramento del saldo obiettivo 2013, quindi, non vuol dire che il comune per quest'anno non debba rispettare il patto di stabilit, ma significa che deve conseguire un saldo di competenza mista (con la modalit sopra detta) uguale o maggiore di zero (dove zero saldo obiettivo), ed in particolar modo significa cominciare a prepararsi per l'anno successivo, dove il saldo obiettivo non sar pi uguale a zero bens intorno ai 350.000 euro. Per riprendere l'esempio di prima, questa la situazione che si presenter al comune nel 2013:

SALDO OBIETTIVO SALDO DI COMPETENZA MISTA (normale)

0 200

SCOSTAMENTO

-200

Nel caso qui presentato, il comune, nell'anno di riferimento (2013) potr realizzare un saldo di competenza mista uguale a zero in due modi: riducendo le entrate di 200 (correnti e/o in conto capitale) aumentando le spese di 200 (correnti e/o in conto capitale)

Tuttavia, non detto che il comune debba per forza conseguire un saldo di competenza mista uguale a zero. Posto che, ai fini del rispetto del patto, si deve conseguire un saldo di competenza mista non inferiore a quello obiettivo e considerato che in questo caso il primo maggiore del secondo di 200, gi in questa situazione il comune sta rispettando il patto di stabilit.

Va precisato, che il saldo obiettivo uguale a zero, si potr anche avere negli anni successivi, ma a condizione che il comune venga classificato tra gli enti virtuosi. Larticolo 20, comma 2, D.L. n. 98/2011, cos come modificato, da ultimo, dallart. 1, comma 428, Legge 24 dicembre 2012, n. 228 (Legge di stabilit 2013), indica i seguenti parametri di virtuosit: prioritaria considerazione della convergenza tra spesa storica e costi e fabbisogni standard (applicabile a partire dal 2014); rispetto del patto di stabilit interno;

incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente dell'ente in relazione al numero dei dipendenti in rapporto alla popolazione residente, alle funzioni svolte anche attraverso esternalizzazioni nonch all'ampiezza del territorio; la valutazione del predetto parametro tiene conto del suo valore all'inizio della legislatura o consiliatura e delle sue variazioni nel corso delle stesse (applicabile a partire dal 2014); autonomia finanziaria; equilibrio di parte corrente;

tasso di copertura dei costi dei servizi a domanda individuale per gli enti locali stesse (applicabile a partire dal 2014); rapporto tra gli introiti derivanti dall'effettiva partecipazione all'azione di contrasto all'evasione fiscale e i tributi erariali, per le regioni (applicabile a partire dal 2014); effettiva partecipazione degli enti locali all'azione di contrasto all'evasione fiscale (applicabile a partire dal 2014); rapporto tra le entrate di parte corrente riscosse e accertate; operazioni di dismissioni di partecipazioni societarie nel rispetto della normativa vigente (applicabile a partire dal 2014).

Al fine di tener conto della realt socioeconomica, i parametri di virtuosit sono corretti con due indicatori, il valore delle rendite catastali ed il numero di occupati. Nella circostanza di ente virtuoso, il comune, si trover di fronte a due alternative: 1. realizzare un saldo di competenza mista pari a zero; 2. dandone comunicazione nei tempi previsti dalla legge, potr cedere lo spazio finanziario in eccesso rispetto al saldo obiettivo ed ottenere in questo modo un miglioramento dei saldi obiettivo nel biennio successivo (nell'esempio di cui sopra si tratterebbe di cedere 200).

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