Sei sulla pagina 1di 1

MERITOCRAZIE BLINDATE E FADE IN ITALY:

L
Come ci siamo smarcati dal ricambio generazionale e abbiamo assunto i meno efficienti
'italico leitmotiv "In Italia non c' "meritocrazia" ci ha portato negli ultimi 20 anni a un cortocircuito dialettico surreale. Abbiamo comprato un concetto a scatola chiusa e lo abbiamo trasformato in mantra da salotto. Suonava estremamente fico. E quando qualcosa andava storto come non mai, "In Italia non c' meritocrazia" stata la nostra panacea, un assist dal subconscio al nostro alibi pi grande. "In Italia non c' meritocrazia": la pi insistente menatura del can della nostra storia, un ottuso "beating around the bush" su scala peninsulare, la tronfia matrigna di tutte le giustificazioni. Questo cappuccino fa schifo, IN ITALIA NON C'E' MERITOCRAZIA. E affermandolo, ci siamo sentiti pi grandi. La Crazia ci stordiva a tal punto da farci provare per anni compiacimenti oscuri quando rimasticavamo il concetto con sussiegosa rassegnazione davanti alla signora che si lamentava del figlio disoccupato. Perch Dire "Signora mia in Italia non c' meritocrazia" un "non sequitur" di proporricana dell'uomo mentore non decoll mai, e l'impenetrabile assetto neofeudale fece attecchire uno spontaneo sentimento di invidia nei confronti di chi avrebbe potuto meritare qualcosa di grande in relazione alle proprie capacit, nei confronti di chi iniziava ad avere le carte giuste per entrare in questo o quel feudo verso il quale lo indirizzavano automaticamente i propri talenti... Ma per entrare nel sistema non erano utili le qualit individuali; Il sistema aborriva la gente di talento, solo gli inefficienti avevano porte spalancate, poich una volta entrati non avrebbero costituito minaccia alcuna per nessuno. Estratto di un dialogo dalla "Grande Guerra" di Mario Monicelli: "Da questo momento silenzio assoluto: spegnere tutti i fuochi e le sigarette. Mandi un paio di uomini per portare un messaggio alla batteria i Pagliai, scelga i meno...insomma i meno efficienti." Per non morire della meritocrazia altrui, gli italiani cresciuti fuori dai vari feudi meritocratici, quelli efficienti ma senza le giuste conoscenze, iniziarono cos a varcare i confini nazionali, dove si resero conto che per farcela non dovevano conoscere nessuno, perch la societ era aperta e mobilissima. Per buttarla in caciara e drammatizzare la situazione, qualche giornalista boll questo fenomeno come "Fuga dei cervelli", un altro concetto ganzo e depistante per fare bella figura coi lettori, ma in realt non fuggiva nessuno. Era il sistema feudale meritocratico autoreferenziale che non facendo entrare in circolo energie nuove le espelleva come fossero virus: la fuga di cervelli era semplicemente un' emorragia di esseri umani. Senza rendersene conto, l'Italia mandava al confino un'altra Italia che si riorganizz in Sudamerica, negli USA, in Australia, in Germania. nacque cos il nuovo italiano all'estero, che lontano dalla forza di gravit italiana come Superman da Kripton, scopr attonito di avere superpoteri: tutto, ma proprio tutto era straordinariamente semplice lontano dalla madrepatria . Individuato dunque il problema italiano nella societ feudale e autoreferenziale impermeabile ai meriti esterni, vediamo cosa accadrebbe se domani mattina esplodesse LA MERITOCRAZIA. Se l'Italia si trasformasse domani in repubblica meritocratica, non avendo ancora esorcizzato la causa numero uno che ne attanaglia lo sviluppo, accadrebbe qualcosa di paradossale. Perch una meritocrazia innestata a freddo in una societ feudale porterebbe a un assurdo incancrenimento dello status quo, potrebbe anche dare adito a una sinistra dittatura dei meritevoli che, una volta arrivati meritoriamente alle proprie postazioni, non vedrebbero pi alcun motivo per allontanarsene, per lasciare un giorno il posto generosamente a X. Esattamente come prima: meritocrazia a ricambio generazionale zero. Questa la storia vera di come il Made in Italy abbia lasciato il posto anno dopo anno al Fade in Italy. In sintesi, abbiamo detto per vent'anni "in Italia non c' meritocrazia " perch abbiamo voluto fare bella figura e stare a posto con la nostra coscienza, senza sapere che non parlavamo del problema ma del suo effetto, un errore di valutazione che ci ha consegnato al disastro attuale chiavi in mano. In realt il concetto preciso : in Italia non c' mai stato un ricambio generazionale spontaneo, e ci stato impedito da una societ feudale dove tutto diventava casta intollerante verso un organico rinnovamento dall'esterno. La chiave sta dunque nella sfeudalizzazione della nostra societ mediante un ricambio generazionale sereno e spontaneo. Ma per innescare questo processo di sfeudalizzazione bisogna promuovere una nuova cultura che abbiamo scartato aprioristicamente, quella della generosit nel senso pi ampio del termine, e le generosit una delle caratteristiche delleccellenza. Dedicato a tutti gli scardinatori culturali del sistema, in primis agli amici del Forum della meritocrazia, www.forumdellameritocrazia.it, che con la loro attivit straordinaria stanno facendo un eccellente lavoro di gutta smantellando centimetro dopo centimetro la mentalit di una societ blindata. Tante gocce contro una Lapidem. Questa, la mia gutta. Manuel de Teff Director/Writer manuel.deteffe@me.com

10

PAGINA

RIFLESSIONI

LITALIANO MARTEDI 19 FEBBRAIO 2013

zioni ipnotiche: in Italia ce ne sono mille di meritocrazie. Tutte blindatissime e stagnanti; una meritocrazia cos blindata che ha invitato per settant'anni i suoi figli a meritare altrove. Adesso, se vogliamo sradicare un problema, dobbiamo individuare la causa del problema, non possiamo cristallizzarne dialetticamente l'effetto spacciandolo come problema. E il problema non "in italia non c meritocrazia", quello l'effetto, perch la causa che storicamente ha generato la blindatura di tale meritocrazia stata omes-

sa. Vediamo dunque di ristabilire un'elementare cronologia tra causa ed effetto. L'Italia una SOCIETA' FEUDALE AVANZATA. CAUSA. Societ feudale perch ereditando storicamente la propria struttura dai feudi, ha trasferito a raggiera lo status quo di quella societ chiusa su ogni punto del suo tessuto sociale, psicologico, culturale ed economico. Avanzata, perch abbiamo traslato questa mentalit anche su internet (difficilissimo avere ancora una risposta ad una email, si finge non siano arrivate). Diventati una nazione, uniti nel bene e nel male, abbiamo

conservato una psicologia da bunker, sempre guardinghi se qualcuno tenta con noi un qualsiasi tipo di contatto professionale. Dopo il sisma delle due guerre mondiali, ci siamo nuovamente rinchiusi e divisi perfettamente, passando il tempo a marcare i nostri territori. L'illusione della televisione ci faceva sentire una nazione, ma la vocazione dal manager all'impiegato stata sempre quella di difendere la posizione acquisita finch morte non ci separi: ogni postazione libera veniva poi rioccupata per partenogenesi o cooptazione. La ruota veniva dunque girata

dagli stessi criceti, qualora svariati speedy gonzales si fossero messi in luce, la blindatura della meritocrazia del sistema neofeudale li avrebbe invitati subito a partecipare altrove i propri talenti. Pezzo di carta, posto fisso e catenaccio divennero presto i capisaldi emblematici dell'immobilit nazionale. La societ italiana si affrancava cos diabolicamente dalla realt del ricambio generazionale, perno quintessenziale di ogni sana economia dirompente. I vecchi videro nei giovani i loro pi acerrimi nemici, la figura ame-

Potrebbero piacerti anche