Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
FRANCESCO ROCCA
il magazine della
CROCE ROSSA ITALIANA
AMBASCIATORI DI PACE
VOLONTARIATO:
SEME DEL PRESENTE,
RADICE DEL FUTURO
di CLAUDIO BAGLIONI
COMITATO INTERNAZIONALE
Anno II ~ NUMERO 5
Settembre + Ottobre 2012
PETER MAURER
EMERGENZE
www.altin.it | info@altin.it
SOMMARIO
FRANCESCO ROCCA
il magazine della
CROCE ROSSA ITALIANA
AMBASCIATORI DI PACE
VOLONTARIATO:
SEME DEL PRESENTE,
RADICE DEL FUTURO
di CLAUDIO BAGLIONI
12
14
COMITATO INTERNAZIONALE
Anno II ~ NUMERO 6
Settembre + Ottobre 2012
PETER MAURER
EMERGENZE
150+
Il Magazine della Croce Rossa Italiana
26
30
Direttore editoriale:
Francesco Rocca - commissario@cri.it
Direttore responsabile:
Tommaso Della Longa - tommaso.dellalonga@cri.it
Caporedattore:
Lucio Palazzo - lucio.palazzo@cri.it
Redazione:
Lucrezia Martinelli - lucrezia.martinelli@cri.it
Felicia Mammone - felicia.mammone@cri.it
Hanno collaborato:
Claudio Baglioni, Maria Rita Bianchetti, Matteo Cannonero, Matteo
De Vita, Ludovico Di Meo, Daria Longo, Paola Longobardi, Ibrahim
Malla, Sayaka Matsumoto, Alberto Monguzzi, Loretta Moriconi,
Michele Pacciano,Valeria Robecco, Monica Spada, Andrea
Niccol Strummiello, Giovanni Zambello.
Progetto grafico, photo editing, impaginazione e produzione:
Ince Media S.r.l.
Segreteria di redazione:
Francesco Testa - f.testa@incecomunica.it
Pubblicit:
Ince Media S.r.l.
Miriam Martini - adv@incecomunica.it
Credits Photo:
Marco Alpozzi, Laura Bastianetto, Contrasto, Croce Rossa
Colombiana, Croce Rossa Giapponese, Croce Rossa Messicana,
Tommaso Della Longa, Alessandro Dobici, Dipartimento della
Protezione Civile, Franoise Farano, IFRC, Francesco Longhitano,
Ibrahim Malla, Felicia Mammone, Oliver Matthys/IFRC/PRCS,
Alessandro Serran/Comitato Locale CRI Roma, Ufficio Stampa
CRI Firenze, Giovanni Zambello.
@pressCROCEROSSA
Ufficio Stampa - Croce Rossa Italiana
36
40
44
54
62
66
74
90
LINTERVISTA
Abbiamo riparato il motore di una macchina importante,
ora bisogna disegnare un nuovo modello
Intervista a Francesco Rocca, Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana
Il pianeta cambia, lItalia sempre pi punto di riferimento
Intervista a Claus Sorensen, Direttore di ECHO (European Community Humanitarian Office)
PRIMO PIANO
Rimane il dolore ma tornano i sorrisi a 18 mesi dallo Tsunami
Il processo di ritorno alla normalit nei paesi colpiti dallo Tsunami
LINTERVISTA
Croce Rossa Italiana, una macchina perfetta in emergenza
Intervista a Leonardo Carmenati, Capo Dipartimento CRI dellattivit socio sanitarie e delle
operazioni in emergenza e volontariato
Un modello di risposta alle emergenze, invidiato da tutto il mondo
Intervista allIng. Fabrizio Curcio, Direttore Ufficio Gestione Emergenze Protezione Civile
Ove tutti fuggono, io vado
Intervista a Pippo Sergio Mistretta,
Direttore Centrale per lEmergenza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
ZOOM
Una visita da ricordare
La visita di Ibrahim Malla e Francesco Rocca in Siria
TESTIMONIANZE
Professione emergenza
Intervista ad Alberto Monguzzi, Coordinatore di Gestione Disastri, Uff. zona Eu
della Federazione Internazionale delle societ di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa
Eccellenza italiana per la Croce Rossa Cilena
Intervista a Michele Detomaso, Coordinatore Operazione Terremoto Cile della FICR
AMBASCIATORI DI PACE
Volontariato: seme del presente, radice del futuro
Intervento di Claudio Baglioni sullimportanza del volontariato
IN MEDIA CRI
Si scrive notizia, si legge Emergenza
Come i media ci raccontano le Emergenze
STORIE DI VOLONTARI
Ernesto Sieyes
Uno spirito da imprenditore al servizio della CRI
Solidariet, una lingua universale
Antonio Zhou Yimin ci racconta la sua esperienza di volontario cinese a Prato
LA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE
Dal locale al globale: lapproccio del Movimento Internazionale di
Croce Rossa e Mezzaluna Rossa alla gestione di disastri e crisi
Erna: essenziale investire sul volontariato per unefficace risposta ad HIV e
tubercolosi in Europa e Asia Centrale
Immigrazione: guerre e disastri, 72 milioni di esuli forzati.
IL COMITATO INTERNAZIONALE
Siria, la visita del Presidente del Comitato Internazionale Croce Rossa a Damasco
CONOSCIAMO I COMITATI
Le attivit della CRI in Basilicata, nelle Marche, in Veneto e a Firenze
ATTIVIT
Le ambulanze fluviali della Croce Rossa Italiana
Caravaggio (BG): lazione umanitaria della Croce Rossa in zone di guerra
Libano, storia di un territorio dove essere un volontario necessit
Professione reporter, tra notizia e sicurezza
Il ragazzo scalzo: un fumetto che parla ai giovani di migrazione e integrazione
Assistenza e gestione dei flussi di migranti
News dal territorio
DIU
Diritto Internazionale Umanitario: Goya, il primo fotoreporter
ABBIAMO RIPARATO
IL MOTORE DI UNA
MACCHINA IMPORTANTE,
ORA BISOGNA DISEGNARE
UN NUOVO MODELLO
INTERVISTA A FRANCESCO ROCCA
COMMISSARIO STRAORDINARIO DELLA
CROCE ROSSA ITALIANA
LINTERVISTA
Come stata accolta la riforma dalla Federazione Internazionale e dal Comitato Internazionale?
Entrambi hanno salutato positivamente lapprovazione del decreto.
Il Comitato Internazionale e la Federazione Internazionale da anni
sottolineavano la necessit di uscire da un controllo cos penetrante della sfera pubblica. Oggi serve ancora pi trasparenza per
avere sempre pi fiducia da parte della popolazione e della societ
tutta. I nostri colleghi di Ginevra avevano sempre espresso preoccupazione per leccessiva ingerenza statuale e per la sostanziale violazione del principio di indipendenza da parte dello Stato nei
confronti di CRI. Ecco perch oggi c grande soddisfazione per
la riforma.
LINTERVISTA
Laura Bastianetto
andr al voto e ai volontari verr restituita la parola e io credo che
entro la fine di gennaio dovremmo aver terminato il nostro processo elettorale.
recepito le istanze che provenivano da tutta la base, da cui si chiedeva il mantenimento di uno zoccolo duro di personale da dedicare allausiliariet e questo stato fatto. Ma con una
smilitarizzazione a partire dal 31 dicembre 2015, quindi non rispondendo in pieno a quelle che erano le attese della Croce
Rossa, intesa come espressione dei vertici che si erano riuniti a luglio e che avevano chiesto questa modifica. Per nel decreto
prevista unaliquota di personale che anche dopo il 31 dicembre
2015 si preoccupi di garantire efficienza, mantenimento mezzi e
strutture che continuamente impieghiamo nelle situazioni dove viene
richiesto personale ausiliario: questa era la grande preoccupazione,
cio per far funzionare una macchina comunque necessaria la
manutenzione. Il personale volontario risponde sempre con grande
LINTERVISTA
LINTERVISTA
quel 1200 che avevamo raggiunto. Tutti gli altri dovevano essere
civili. Non dovevamo mai farli diventare militari.
LINTERVISTA
LINTERVISTA
Marco Alpozzi
sente Croce Rossa e un Commissario non ha la possibilit di parlare con tutti. In qualche ora magari libera, della notte o della sera,
avere invece una possibilit di poter ascoltare quella voce e ascoltare suggerimenti critiche e proposte era ed stata una cosa molto
importante. Io vedo molti preoccupati per il cambiamento, volontari che dicono molti presidenti che non andavano bene verranno
rieletti: questo purtroppo un aspetto della democrazia che per
tutti quanti devono accettare, cio se la maggioranza dei soci elegger dei presidenti che non sono allaltezza, vuol dire che si meritano quei presidenti. Il discorso della responsabilit individuale, e
anche in questo facebook mi ha aiutato molto, il richiamare ciascuno alla sua responsabilit nel momento in cui si fanno le scelte.
Nel momento in cui si pretende democrazia, perch a questa
viene accompagnata la parola responsabilit.
9
IL PIANETA CAMBIA,
LITALIA SEMPRE PI
PUNTO DI RIFERIMENTO
LINTERVISTA
zione ai disastri naturali. La CRI benvenuta, nel caso avesse ulteriori progetti noi siamo disposti a lavoraci insieme.
PRIMO
PIANO
RIMANE IL DOLORE
MA TORNANO I SORRISI
A 18 MESI DALLO TSUNAMI
di Sayaka Matsumoto,
Ufficio Relazioni Pubbliche Croce Rossa Giapponese
Man mano che il processo di recupero continua, la comunit si sviluppa e le persone che vivono sole si supportano a vicenda, continua Keiko.
I residenti locali affermano che il periodo peggiore stato quello
dellAnno Nuovo; molti dei sopravvissuti erano cos demoralizzati
che non riuscivano neppure a guardare la televisione o acquisire
alcun tipo di informazione. Ora, invece, stanno iniziando gradualmente a lasciare le abitazioni e a trasferirsi in appartamenti in affitto o presso le proprie famiglie. Ma per la maggior parte di loro,
il trasferimento nelle abitazioni permanenti non avverr prima del
prossimo anno, e molte case non saranno pronte per i prossimi
quattro anni.
Gli operatori sociali affermano, tuttavia, che il transito dalle abitazioni temporanee a quelle definitive non rappresenta necessariamente la ricetta per la felicit e una salute psicologica ottimale.
Keiko commenta come alcune delle persone che se ne sono andate
stanno ora facendo ritorno, non essendo riuscite ad adattarsi al
nuovo contesto e avendo visto il proprio equilibrio psico-fisico
deteriorarsi progressivamente.
A Miyako, una piccola citt costiera nella Prefettura di Iwate che
stata parzialmente distrutta dallo tsunami, le attivit psico-sociali si
NONOSTANTE LE EMOZIONI RIMANGANO FORTI PER LE FAMIGLIE DELLE OLTRE 20.000 PERSONE CHE HANNO PERSO LA VITA,
GLI OPERATORI DI SUPPORTO PSICO-SOCIALE DELLA CROCE ROSSA
GIAPPONESE RIFERISCONO CHE, IN GENERALE, LE PERSONE CON CUI
LAVORANO SEMBRANO ESSERE ORA PI FELICI E PI ATTIVE.
OSPEDALI E CLINICHE SONO STATE RICOSTRUITE, NUMEROSE CON IL
SUPPORTO DELLA SOCIET NAZIONALE. SE DA UN LATO HA AVUTO
INIZIO LA RICOSTRUZIONE DI ABITAZIONI STABILI, DALLALTRO SI
CERCA DI RENDERE IL PI CONFORTEVOLE POSSIBILE LA PERMANENZA
DI COLORO CHE SI TRATTENGONO IN ALLOGGI TEMPORANEI.
sono concluse alla fine del mese di Agosto, dal momento che i residenti locali, forti del senso di comunit che sono riusciti a cementare negli ultimi mesi, sono pronti a provvedere autonomamente
al supporto alle persone pi vulnerabili.
Nel frattempo, gli operatori attivi a Tagajo, una citt nella Prefettura di Miyagi dove il programma attivo sin dallo scorso anno, notano come la Croce Rossa sia stata progressivamente accolta dalla
comunit.
Le persone residenti nelle abitazioni prefabbricate hanno iniziato
a chiederci di organizzare alcune attivit o eventi, tra cui feste a
base di ramen o barbecue dice Takeshi Inoue, direttore delle operazioni presso il comitato della Croce Rossa di Miyagi. Allinizio,
la Croce Rossa si occupava di tutta lorganizzazione, ma le cose
stanno gradualmente cambiando.
Ora lorganizzazione fornisce gli ingredienti, ma i residenti stessi si
stanno facendo progressivamente carico degli eventi, per esempio
organizzando gruppi per la preparazione dei piatti.
A volte, quando qualcuno decide di uscire dalla propria comunit,
chiede ai volontari i loro contatti, vogliono rimanere in contatto con
loro, anche se se ne vanno dice Takeshi.
Nella Prefettura di Fukushima, tuttavia, la situazione rimane complessa dopo il collasso della centrale nucleare in seguito al terremoto e allo tsunami.
Continuiamo a svolgere le stesse attivit, dal momento che i bisogni non sono cambiati e le persone sono preoccupate per la
LINTERVISTA
Il 6 aprile 2009 il terremoto a LAquila. Come si attivata la CRI? Cosa ha funzionato nellintervento dellAssociazione e quali sono state, invece, le difficolt?
stato veramente un evento tragico il terremoto in Abruzzo. I morti
sotto le macerie, i feriti, gli sfollati e i danni agli edifici storici de
LAquila, veramente un triste avvenimento che ha messo a dura
prova tutto il Paese.
Per quellemergenza la Croce Rossa Italiana stata allertata dal
Comitato Operativo di Protezione Civile. Lintervento scattato
15
LINTERVISTA
Settimo Torinese, Verona, Roma e Palermo che hanno impiegato dipendenti e volontari anche nei Campi di accoglienza per gli sfollati: basti considerare che ogni giorno sono stati mobilitati 150
volontari. Molto importante stata lattivazione dei volontari della
stessa regione colpita. Proprio gli emiliani hanno svolto e continuano a svolgere un lavoro impeccabile che stato e continua a
essere cruciale per un intervento mirato e risolutivo nella gestione
dellemergenza.
Anche con lEmilia ha funzionato tutta la macchina CRI, lintervento
stato impeccabile. Lattivazione delle Sale Operative locali, provinciali e regionale coordinate dalla Nazionale ha confermato positivamente il sistema di allerta e la modalit dintervento. C stata
una grande solidariet da parte di tutti i volontari dItalia e anche
per il fundraising la CRI ha fatto la sua parte.
Quindi, pochi mesi fa, abbiamo potuto constatare in maniera concreta quanto importante avere un metodo standardizzato di lavoro in emergenza che rende efficace ed efficiente tutto loperato.
LINTERVISTA
Lei, umanamente, cosa si porta dentro dalle tante esperienze fatte in emergenza?
Come uomo mi porto dentro la voglia di fare di pi per aiutare
gli altri ma anche una maggiore consapevolezza di quanto sia importante la preparazione per affrontare una catastrofe. Sul campo
ho imparato che pure un piccolo aiuto determinante e che la
gestione di unemergenza non si improvvisa. necessario lavorare
ancora, prevedere sempre nuovi scenari e pianificare nuove soluzioni. Lattivit in CRI mi ha sempre concesso il grande privilegio
di poter stare a contatto con i volontari. Incontrare chi, quotidianamente, sacrifica il proprio tempo a favore dei bisognosi, degli indigenti e dei vulnerabili unesperienza straordinaria. In tutti questi
anni passati a stretto contatto con i volontari ho potuto capire che
luomo come singolo non vale nulla e che la vita migliora se ci si
dona agli altri, soprattutto se sofferenti e bisognosi di aiuto.
C un aneddoto o una storia vissuta in emergenza che
per lei indelebile?
Ce ne sono diversi, ogni emergenza mi ha segnato. stata straziante, sotto il profilo umano, lesperienza ad Haiti nel 2010. Mi ha
colpito la dignit degli haitiani, persone gi in difficolt perch povere venivano messe ancora di pi in ginocchio da un evento cos
tragico e nonostante ci avevano la forza di reagire e di essere
17
PROTEZIONE CIVILE
UN MODELLO DI RISPOSTA
ALLE EMERGENZE,
INVIDIATO DA TUTTO
IL MONDO
di F.M.
LINTERVISTA
Terremoto dellAquila, 6 aprile 2009. Come si attivata la Protezione Civile? Quali sono stati i punti di forza
nellintervento del Dipartimento e quali i problemi?
Il terremoto dellAquila stato un evento emergenziale di tipo nazionale, che ha richiesto limmediata convocazione del Comitato
Operativo della Protezione Civile, lorgano centrale che assicura
la direzione unitaria e il coordinamento delle attivit di emergenza,
stabilendo gli interventi di tutte le Amministrazioni, Enti ed organizzazioni interessati al soccorso e allassistenza alla popolazione.
Sin dai primi momenti, il Dipartimento ha provveduto a inviare in
loco team di valutazione che si sono coordinati con le forze territoriali gi presenti in loco e con le numerose risorse che ogni organizzazione ha inviato sui luoghi dellemergenza. Con immediatezza
stata inoltre istituita la Di.Coma.C -Direzione di Comando e
Controllo- cio il centro di coordinamento nazionale delle Componenti e Strutture Operative di protezione civile, attivato sul territorio interessato dallevento (nel caso specifico nella caserma di
Coppito).
Lo scenario, particolarmente severo in termini di perdita di vite
umane e di edifici crollati e danneggiati, ha evidentemente portato
il sistema ad affrontare numerose criticit che si sono succedute
nel tempo della gestione emergenziale: dalliniziale necessit di favorire lassistenza della popolazione in loco (nelle aree di accoglienza costituite) e sulla costa, alle successive problematiche
connesse al ripristino, ove possibile, dei servizi essenziali per il miglioramento delle condizioni delle persone ospitate. Tutto ci con
le strutture ordinariamente competenti, in molti casi, completamente compromesse nella loro funzionalit base (basti pensare alle
numerose inagibilit delle strutture amministrative locali, provinciali
19
FOCUS
istituire una struttura di coordinamento in loco e la gestione dellemergenza stata affidata ai direttori regionali di Protezione civile, adeguatamente supportati. La scossa del 29 maggio ha
purtroppo aggravato lo scenario precedente e il Capo del Dipartimento ha ritenuto necessario listituzione della Di.Coma.C in loco
(presso la sede dellAgenzia di Protezione civile della Regione Emilia Romagna) per supportare direttamente i territori interessati dallevento ed effettuare un coordinamento in loco del livello
nazionale.
Questo evento ha interessato sia le abitazioni sia e questa una
peculiarit uno dei tessuti economici pi produttivi del Paese.
e regionali). stata la prima volta che il sistema di protezione civile si confrontava con un evento che ha colpito in maniera importante una citt capoluogo di regione (tra laltro di grande
interesse storico, artistico e culturale).
Terremoto dellEmilia, maggio 2012. Come intervenuta
la Protezione Civile? Quali sono stati i punti di forza dellattivit della PC e quali i problemi?
Per il terremoto in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto le attivit
nella prima fase di gestione dellemergenza sono state simili a
quanto fatto a LAquila, tenendo, per, ben presente il diverso
contesto in cui ci siamo trovati e le specificit del territorio colpito.
Immediatamente dopo la prima scossa del 20 maggio, stato convocato il Comitato Operativo, e sono state attivate le funzioni di
supporto, provvedendo alla mobilitazione delle strutture e componenti operative e allinvio in loco dei team di valutazione in coordinamento con il livello regionale. In questa prima fase il
Dipartimento non ha ritenuto necessario, per lo scenario presente,
20
FOCUS
PROTEZIONE CIVILE
21
INTERVISTA A
PIPPO SERGIO MISTRETTA,
DIRETTORE CENTRALE
PER LEMERGENZA
DEL CORPO NAZIONALE
DEI VIGILI DEL FUOCO
LINTERVISTA
Pippo Sergio Mistretta, 62 anni, nel Corpo dei Vigili del Fuoco
dal 1976 (in prima assegnazione al Comando Provinciale VV.FF. di
Venezia, gi comandante provinciale a Nuoro ed a Sassari nonch
direttore regionale per la Sardegna e poi per il Piemonte) oggi
il Direttore centrale per lEmergenza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. esperto in contrasto del rischio industriale e radiologico e si interessa di ingegneria legale (con Dario Flaccovio
Editore ha pubblicato Principi di Ingegneria Forense - Palermo,
2011). Ci accoglie nel suo ufficio al Viminale nella classica tenuta
operativa dei Vigili del Fuoco, cos come tutti gli altri membri del
Corpo che incontriamo.
Tutti conosciamo la professionalit e lalto livello di preparazione dei nostri Vigili del Fuoco. Ma qual la forza
del Corpo dei Vigili del Fuoco?
Sicuramente, a differenza di altri paesi, la nostra forza sta anzitutto
nel nostro carattere nazionale. Altrove lorganizzazione dei vigili del
fuoco su base locale. LItalia , infatti, uno dei pochissimi paesi
ad avere questo tipo di struttura. Struttura che non ha solo un significato nominale o formale. Proprio per questo tutto il Corpo,
sullintero territorio nazionale, parla la stessa lingua, utilizza le
stesse dotazioni, addestrato allo stesso modo e con lo stesso
grado di professionalit secondo standard rigorosi. Non una questione secondaria quando si tratta di far convergere unit da tutta
LINTERVISTA
LINTERVISTA
Parlando del recente sisma in Emilia ci pu fare un esempio di come questa interazione con la popolazione si
fattivamente realizzata?
Tra i tanti interventi che si potrebbero citare, ricorderei sicuramente la nostra attivit rivolta alle verifiche di agibilit delle abitazioni interessate dal sisma, mediante operazioni di verifica
speditivi. Operazione fondamentale per garantire il rientro a casa
di migliaia di persone che, altrimenti, non sarebbe stato possibile
gestire in quella prima fase dellemergenza. Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile ci chiese di mettere a disposizione i
nostri ingegneri: in pochi giorni, duecento tecnici del Corpo eseguirono circa seimila sopralluoghi, assicurando cos il rientro a casa
in condizioni di sicurezza a migliaia di persone. Molte di queste
persone, avevano in realt bisogno solo di una conferma del mantenimento delle originarie condizioni di stabilit della loro abitazione, ma tante altre verifiche, condotte con rapidit non hanno
avuto esiti altrettanto favorevoli. In ogni caso, i cittadini colpiti dal
sisma hanno potuto trovare un costante punto di contatto e riferimento presso i nostri U.C.L. sparsi su tutto il territorio interessato
dal terremoto.
E allestero?
Il nostro Corpo in grado di intervenire anche allestero, e non
soltanto in Europa ove gi vige un particolare sistema dintervento
basato sul M.I.C., il Meccanismo Europeo di Protezione Civile. Se
autorizzati dal Governo, siamo in grado di intervenire in qualunque
scenario, come ad esempio ad Haiti dove, tra laltro, abbiamo operato fianco a fianco proprio con la Croce Rossa Italiana.
Al momento, il Corpo impegnato in un progetto in Libia, chiamato Libia- Bengasi, che mira a ricostruire il locale corpo dei vigili del fuoco, smembrato e disperso dai recenti eventi militari che
hanno interessato quel Paese. Un compito non facile, visto il processo di normalizzazione ancora in corso in Libia.
25
UNA VISITA
DA RICORDARE
IBRAHIM MALLA
IBRAHIM MALLA
TESTIMONIANZE
PROFESSIONE
EMERGENZA
ITALIANA IN ALBANIA NEL 1999 PASSANDO PER LE OPERAZIONI UMANITARIE IN IRAQ E AFGHANISTAN, NEL 2004 DIVENTATO CAPO
DELEGAZIONE CRI PER IL CENTRO AMERICA; DAL 2006 LAVORA
CON LA FEDERAZIONE COME DISASTER MANAGER PER L'AMERICA
LATINA E ATTUALMENTE PER LA ZONA EUROPA CON SEDE A BUDAPEST.
, INSOMMA, LUOMO DELLEMERGENZA IN CASO DI DISASTRI, IN
GRADO DI PIANIFICARE IN UNA MANCIATA DI MINUTI UNOPERAZIONE
DI SOCCORSO IMMEDIATA E MIRATA, FOTOGRAFANDO CON PRECISIONE LA SITUAZIONE E LE NECESSIT PRIMARIE DELLE PERSONE COLPITE E VULNERABILI.
INTERVISTA AD
ALBERTO MONGUZZI
COORDINATORE DI GESTIONE
DISASTRI, UFFICIO DELLA ZONA
EUROPA DELLA FEDERAZIONE
INTERNAZIONALE DELLE
SOCIET DI CROCE ROSSA
E MEZZALUNA ROSSA
Raccontaci la tua esperienza personale. Dopo tanti disastri e calamit naturali, cosa rimane di ogni evento a distanza di tempo?
Rimane il ricordo delle persone. Le persone devono sempre essere
al centro di ogni risposta al disastro: hanno sofferto, magari perdendo casa, famigliari e amici. Larrivo degli aiuti e degli operatori
umanitari forniscono il segnale che le loro necessit saranno presto soddisfatte. Loperatore umanitario deve, soprattutto, essere in
grado di ascoltare le persone. Personalmente, anche nei momenti
pi critici, non considero una perdita di tempo scambiare due parole con una persona colpita dal disastro: il report da inviare pu
di Lucrezia Martinelli
MESSICO, PER, CILE, CUBA, COLOMBIA, HAITI: SONO SOLO ALCUNI DEI NUMEROSI SCENARI IN CUI - TRA TERREMOTI, ALLUVIONI ED
URAGANI - INTERVENUTO IN PRIMA LINEA ALBERTO MONGUZZI, COORDINATORE DI GESTIONE DISASTRI, UFFICIO DELLA ZONA EUROPA
DELLA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DELLE SOCIET DI CROCE
ROSSA E MEZZALUNA ROSSA. TRENTASETTE ANNI, ORIGINARIO DI
MONZA, DOPO AVER INIZIATO A LAVORARE CON LA CROCE ROSSA
TESTIMONIANZE
aspettare, ma dare un sorriso, un abbraccio o semplicemente ascoltare una persona in condizioni di vulnerabilit, no.
disastri hanno legiferato per avere dei quadri legali che permettano di avere una risposta pi efficace ed efficiente. A livello
di Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa,
non bisogna ovviamente dimenticare laumento della preparazione
dei volontari e il grandissimo lavoro di prevenzione che stato
fatto finora e che si continua a fare quotidianamente in tutti i Paesi.
A livello internazionale la Croce Rossa Italiana rappresenta una realt deccellenza nella capacit di gestire
lemergenza con professionalit ed efficienza. Qual secondo te il segreto di questo risultato?
Lumanit di noi italiani rappresentata anche dalla capacit di
adattarci ad ogni situazione, anche a quelle pi traumatiche che il
nostro paese ha dovuto affrontare negli anni, tra cui, ad esempio,
il terremoto di Messina del 1908 e non ultimo il terremoto in Emilia di questanno. necessario, per, mantenere questa professionalit ed efficienza assicurando una formazione continua del
personale sia volontario che stipendiato senza distinzione alcuna,
sempre nel rispetto dei differenti ruoli.
Ad Haiti per la prima volta la Croce Rossa Italiana intervenuta nel sistema delle Emergency Response Unit
TESTIMONIANZE
TESTIMONIANZE
(ERU), unit di risposta specializzate, impiegando la propria ERU base camp. Puoi spiegarci come funziona questo sistema?
Considero lintervento ad Haiti un grandissimo successo personale
perch nel 2006 quando con Francesco Rocca (allora Capo Dipartimento) e Roberto Antonini iniziammo questo progetto, tutti ci
presero come dei pazzi visionari, ma alla fine i fatti ci hanno dato
ragione.
Le ERU rappresentano un elemento essenziale nella strategia di risposta ai disastri della Federazione Internazionale e permettono allorganizzazione di reagire rapidamente e efficacemente alle
situazioni di emergenza. Create nel 1992 al fine di rendere possibile una risposta alle emergenze standard, rapida e di alta qualit,
le ERU reppresentano unevoluzione della risposta umanitaria e una
professionalizzazione della stessa. Sono formate da volontari e finanziate dalla Societ Nazionali che le ospitano. Il loro coordinamento nelle mani della FICR e linvio avviene in risposta alla
richiesta di una Societ Nazionale colpita dal disastro. Essendo uno
strumento di risposta molto costoso, esistono ovviamente una serie
di criteri per il loro invio in una zona colpita da una catastrofe:
lampiezza del disastro (e la sua evoluzione), il numero di persone
colpite, la capacit di risposta della Societ Nazionale e del Paese
colpito e non da ultime le risorse finanziare della FICR. Lintervento avviene in tempi molto rapidi: massimo 48 ore dallordine
di partenza da parte dellufficio di Ginevra.
33
TESTIMONIANZE
ECCELLENZA ITALIANA
PER LA CROCE ROSSA CILENA
INTERVISTA A
MICHELE DETOMASO
COORDINATORE OPERAZIONE TERREMOTO CILE DELLA FICR
di Luc. Mart.
Eri ad Haiti gi il giorno successivo al terremoto devastante del 2010, con il team italiano di valutazione e soccorso. Qual lo scenario che ti sei trovato davanti giunto
a Port-au-Prince?
Distruzione e morte... voglia di sopravvivere e reagire. Le immagini,
gli odori, le emozioni e le sensazioni dei primi giorni sono ancora
l e ogni tanto tornano... mi ricordano quanto siamo fortunati e la
grande responsabilit che questo significa davanti al prossimo vicino
e lontano. La grande capacit di risposta della CRI, con una proiezione internazionale affiancata a una multidisciplinariet e specificit tutta italiana, permette di adattare le soluzioni al contesto
locale senza abbassare gli standard di dignit prefissati. Essere parte
di questa squadra un onore e una responsabilit che obbliga a
essere sempre pronti.
Di fronte a disastri tanto gravi, come nel caso di Haiti,
che cosa ti d la forza di andare avanti?
Lo spirito umanitario e lumanit che si incontra e si vive dove tutto
sembra perso. Alla fine sono sempre le persone che fanno la differenza. Questo vale sia per gli operatori che per le vittime dei disastri. Sono loro che in un modo o nellaltro ti tirano fuori quel che
sai e quel che sei. Ho imparato che davanti a loro non si mente,
non serve e non ci si riesce. Esiste un linguaggio dellumanit ver34
TESTIMONIANZE
VOLONTARIATO:
SEME DEL PRESENTE,
RADICE DEL FUTURO
di Claudio Baglioni
AMBASCIATORI
DI
PACE
una colpa e tenere alle proprie cose giusto e saggio, perch significa conoscerne e rispettarne il valore. Ma quando la parola
mio si trasforma in un muro invalicabile, che ci impedisce di pensare, vedere ed accogliere laltro e, soprattutto, di riconoscere a
lui quegli stessi diritti che, per noi, consideriamo indispensabili e inalienabili, allora c qualcosa che non va, perch quel pronome
diventato un idolo e noi i suoi idolatri. E la storia dimostra che
servire un idolo questo il senso della parola non mai una
scelta illuminata.
37
PRIMO
PIANO
tici, tra Nord e Sud del pianeta. Riguarda tutti noi. Ogni giorno
ogni volta che ci relazioniamo con gli altri. Troppo spesso laltro
sud; un sud che il nord del nostro io vuole condizionare, prevaricare, sottomettere. E, se potesse, addirittura annientare. Non serve
citare esempi alti, basta pensare alle liti nel traffico, alla fila alla
posta o in un ufficio pubblico, alle rivalit da stadio o da campanile. la natura, si dice. Vero. Ma non tutto ci che naturale
anche bello o giusto. Mille sono le ingiustizie perpetrate dalla natura. Madre, ma spesso anche matrigna. Provate un po a chiedere
cosa ne pensa il pesce piccolo! Spetta alla cultura compensare,
ridurre e chiss forse un giorno eliminare gli squilibri, le distorsioni
e gli errori della natura.
Il volontariato esattamente questo, una grande forza riequilibratrice. Una delle pi grandi: la cultura dellaltro. Il tentativo di rimettere in equilibrio lasse del nostro rapporto con lui - sia esso
vicino (familiare, amico, collega di lavoro, ecc.), sia esso lontano
(povero, malato, solo, straniero...) compiuto da chi sa che non
solo la vita una strada quasi impossibile da affrontare da soli, ma
che infinitamente pi bella da percorrere insieme. Perch, dunque, non provare a viverla da compagni di viaggio, facendo riflettere sul fatto che, se anche se il finale gi scritto, vale sempre la
pena viaggiare.
Volontariato una parola fondamentale per questo tempo e per
quello che verr, perch mette in gioco un elemento senza il quale
impossibile operare e diffondere la cultura dellaltro: la volont.
Se la coscienza, infatti, che ci fa capire che lio importante ma
pi importante ancora il noi, la volont che fa in modo che quel
noi, tolga il veleno a quel gas e lo renda alito di vita e vento in
grado di sospingere la vela dellumanit verso nuove conquiste.
Questi dieci anni di musica e incontri a Lampedusa nel segno di
Oscia (che significa, appunto, fiato mio, mio respiro), come
pure la straordinaria giornata di Italia Loves Emilia ci hanno fatto
capire che il prossimo non soltanto laltra persona, quello che
avverr, il futuro. la chiave dellesistenza di ciascuno di noi, ma,
soprattutto, quella di una societ che vuole vivere e non solo sopravvivere. Non si scrive una bella canzone con una sola nota, n
una poesia con ununica lettera. Laltro colui che porta in s e
con s note e lettere fondamentali per la ricchezza del nostro pensiero e della nostra lingua comuni e chiunque metta in gioco se
stesso, il proprio tempo e i propri talenti per aiutarlo ad avere
fiato e voce d spazio e dignit alla sua vita e aggiunge senso e valore alla nostra.
38
PRIMO
PIANO
IN MEDIA
IN MEDIA
EMERGENZA
a cura di Ludovico Di Meo - Vicedirettore di RaiUno
IN MEDIA
DI SITUAZIONI
DI SICUREZZA E
pleta.
Ricordo quando la CNN assurse a fama planetaria: erano i tempi
della prima guerra del Golfo, quando questo semisconosciuto canale all news irruppe nelle case di tutto il mondo, portando la
guerra in casa e facendo invecchiare di colpo tutte le altre reti televisive mondiali. Ma poi la guerra fin e la CNN torn ad essere un
canale come gli altri: niente emergenza, niente audience. Poi tornarono altre guerre, altre emergenze da mettere in pagina e gli
SCONOSCIUTO PRIMA.
come la CNN ma vale anche per le reti generaliste, dove una volta
IN MEDIA
non ci fosse il faro di Telethon. Ci sono poi degli aneddoti che sa-
delle ragazze che sparivano di casa, degli incidenti in mare tra mo-
toscafi. Per qualche giorno non sembrava che accadesse altro, poi
tore il cui pollice, sul telecomando, vibra come quello di Clint Ea-
riti sul visetto smunto di una bimba africana per dare il senso del-
zia e gi commento.
ERNESTO SIEYES
UNO SPIRITO DA
IMPRENDITORE
AL SERVIZIO DELLA CRI
di Matteo De Vita
STORIE
DI
VOLONTARI
di Napoli.
45
STORIE
DI
VOLONTARI
di L. M.
SOLIDARIET,
UNA LINGUA
UNIVERSALE
Antonio, di origine cinese, un volontario della
CRI di Prato. Allanagrafe si chiama Zhou Yimin,
ma tutti lo chiamano affettuosamente Antonio.
Originario di Shangai, ha 61 anni ed il primo
volontario cinese della Croce Rossa del Comitato Provinciale di Prato, dove presente una
delle maggiori comunit cinesi dItalia. Laureato
in lingua e letteratura spagnola, Antonio parla
perfettamente litaliano e lavora da libero professionista come interprete e traduttore per alcuni enti ed istituzioni toscane. Ha lasciato la
Cina 22 anni fa, dopo la strage di piazza Tienanmen a Pechino, e da allora vive tra Firenze e
Prato, con sua moglie, mentre il loro figlio rimasto in Cina. A Prato portavoce dellassociazione buddhista della comunit cinese, che conta
oltre 500 iscritti, e tra i 400 volontari del Comitato Provinciale CRI lunico cinese, per ora,
ad indossare la divisa della Croce Rossa Italiana.
Lanno scorso - racconta Antonio - ho compiuto 60 anni e nella
cultura buddhista rappresenta una tappa molto importante: si completa un ciclo della vita e ne comincia uno nuovo. quindi necessario fare qualcosa che rappresenti linizio di una esistenza che deve
ricominciare, di un nuovo corso. E cos ho intrapreso con impegno
il mio percorso nella Croce Rossa, che ho conosciuto anche grazie
allassociazione buddhisti cinesi di Prato, legata alla Croce Rossa
46
STORIE
DI
VOLONTARI
provinciale da una collaborazione molto stretta e consolidata. In occasione del terremoto a LAquila nel 2009 i buddhisti cinesi donarono infatti 35mila euro alla citt colpita dal sisma e lassegno fu
consegnato dal Prefetto durante una cerimonia in cui mi occupai
di fare da interprete. Poich la CRI pratese collabora da lungo
tempo con la comunit cinese, che conta dai 30 ai 50 mila membri solo a Prato, sono diventato un punto di riferimento per entrambe le realt, soprattutto quando si tratta di organizzare
manifestazioni congiunte e altre iniziative locali, come la Sfilata della
Danza del Drago, che avviene in occasione del Capodanno Cinese. Abbiamo organizzato molte cerimonie insieme, come ad esempio la consegna delle cucine da campo per lemergenza migranti nel
2011, e in queste attivit mi interfaccio con le autorit.
LAssociazione Buddhista cinese ha sostenuto spesso il Comitato
della Croce Rossa di Prato, guidato da Maria Paola Bini, consentendogli di portare avanti numerose attivit di solidariet in favore
dei bisognosi. Capi di abbigliamento, generi di prima necessit,
cibi a lunga conservazione, la solidariet della comunit non mai
venuta meno. Proprio nel mese di giugno scorso sono stati inaugurati 4 nuovi mezzi di soccorso e tra questi unambulanza stata
acquistata grazie al contributo di 20mila euro donato dallAssociazione Buddhista. A benedire il mezzo, con una suggestiva cerimonia, prima il vescovo Gastone Simoni con laspersione dellacqua
santa, poi il rito buddhista del monaco Xi Xie Zhan.
Negli insegnamenti buddhisti - spiega Antonio - lidea della donazione viene rappresentata dal concetto di pi ampio di generosit ed uno dei principi fondamentali di questa cultura.
Racchiude tre aspetti principali: il primo quello materiale, della
donazione di carattere economico; il secondo spirituale, basato
sulla generosit nel donare e nellinfondere coraggio a chi ha bisogno; il terzo quello dellinsegnamento, importante aiutare il
prossimo come se aiutassimo noi stessi, anche perch crediamo
nella reincarnazione.
Dallincontro tra un cuore cos grande e la Croce Rossa non poteva che nascere unautentica e profonda passione. Ho partecipato
a tutto il corso, superando gli esami. Al momento - afferma con orgoglio Antonio - sono volontario soccorritore. Spesso sono impegnato al centro di divertimento Omnia Center di Prato, dove la
48
STORIE
DI
VOLONTARI
parecchio.
CRI
NEL MONDO
10
12
LE ATTIVIT
INTERNAZIONALI
8
13
11
n Attivit di emergenza in caso di catastrofe naturale, conflitto armato, tensione interna, grave situazione di crisi sanitaria o alimentare in ambito internazionale
n Progetti di soccorsi e sviluppo in collaborazione e a sostegno dello sviluppo istituzionale delle Societ di Croce Rossa degli altri Paesi,in favore delle popolazioni
svantaggiate e ad alta vulnerabilit sociale
Africa
Repubblica Democratica
del Congo
Ristrutturazione ed Equipaggiamento dell'Ospedale GILD
di Kinshasa
Il progetto mira ad aumentare e migliorare l'accessibilit alle cure mediche per la popolazione
a basso reddito del Comune di Mont Ngafula nella citt di Kinshasa.La Croce Rossa Italiana ha deciso di collaborare con l'Ong BUS - Bambini Uniti per la Solidariet,per portare a termine e rendere effettivo l'ospedale pediatrico "Gild" di Kinshasa.
Etiopia
Integrated and Community Based
Water-Sanitation in Saharti Samre
Woreda and ERCS Tigray Region
Adwa Sub Branch capacity building
I due progetti prevedono da un lato l'implementazione di un programma di Water and Sanitation presso la Saharti Samre Woreda (villaggi
di Samre e Mai Tekli), a 60 km a sud ovest di Makall, e dall'altro delle attivit di Capacity
Building nella Red Cross local Branch di Adwa,
150 km a nord.
Madagascar
Keep-up: moustiquaireset infor-
Mozambico
Riduzione del rischio disastri in 25
comunit distretti di Govuro e Vilankulo, Provincia di Inhambane
Il progetto propone di contribuire al rafforzamento
della prevenzione disastri in due distretti fre-
50
quentemente soggetti a gravi fenomeni atmosferici al fine di ridurre la vulnerabilit della popolazione locale.
5
Ruanda
Agazozi villaggio modello della Croce Rossa Ruandese a Nyamashek
Il progetto contribuisce a raggiungere gli Obiettivi del Millennio attraverso la realizzazione di due
villaggi pilota. Lo sviluppo di tali villaggi servir
a ridurre la soglia di povert raggiungendo gli
obiettivi posti in essere dalla Visione 2020. Il Progetto co-finanziato dalla Commissione Europea.
Progetto di riduzione dei rischi catastrofi
Obiettivo del programma garantire una risposta
efficace alle catastrofi e alla riduzione del rischio
disastri nelle province del Nord e dellOvest garantendo lintervento in otto distretti.Nelle zone in
cui il progetto sar operativo,i Comitati Locali della CR Ruandese verranno riorganizzati nel settore dellemergenza attraverso squadre di volontari pi efficaci in risposa alle catastrofi. I volontari
formati attraverso moduli standardizzati acquisiranno le capacit tecniche in attivit di riduzione
dei rischi.
Il programma prevede,inoltre,il potenziamento dei
materiali di primo soccorso presso i Comitati locali attraverso lacquisto degli equipaggiamenti necessari.
La realizzazione del programma,di durata triennale,
CRI
NEL MONDO
21
27
22
25
23
24
17
30
16
26
31
29
19
2
del progetto 500.000 dollari,di cui 250.000 a carico della CRI da suddividere in tre anni di attivit, con avvio nel 2011.
Progetto Preparazione delle comunit agli adattamenti dovuti ai
cambiamenti climatici e per fronteggiare i disastri in caso di inondazioni (PRACC)
progetto di rafforzamento della capacit comunitaria e istituzionale a far fronte ai disastri
causati dalle inondazioni,agli effetti collegati ai
cambiamenti climatici e alle conseguenze dei
disastri,con particolare attenzione ai gruppi di
vulnerabili perch affetti da HIV,nelle comunit
individuate come prioritarie, quali: Tela, La
Ceiba e Jutiapa nel Dipartimento di Atlntida,
Choloma e Chamalecn nel Dipartimento di
Cortes, in collaborazione con la CR Honduregna (2012-2013).1 annualit anno 2012.Costo
complessivo del progetto: Euro 260.000,00.
Gabon
Gestion de Catastrophe
Il progetto stato concepito sia per rinforzare
le capacit di risposta ai disastri dei volontari
della Croce Rossa del Gabon sia per migliorare
le condizioni di vita di tutta la popolazione del
Gabon.
Gambia
Changing Minds Saving Lives
Il progetto volto ad incrementare la formazione
dei volontari della Croce Rossa Giovanile del
Gambia per garantire una rapida ed efficace risposta alle esigenze della popolazione e nello specifico dei gruppi pi vulnerabili.
Americhe
18
14
15
20
Honduras
ProgettoAmpliando Opportunit
(PAO)
Progetto in consorzio con la CR Honduregna,la
CR Svizzera e il CICR per la riduzione dei fattori di rischio sociale e di emarginazione della popolazione giovanile (2011) del Barrio
S.Francisco - Tegucigalpa. Costo complessivo
Nicaragua
ProgettoMi Hogar Saludable
Miglioramento delle condizioni di salute, gestione rifiuti ed igiene nellIsola di Ometepe:
progetto in collaborazione con la CR Nicaraguense focalizzato nellampliamento delle conoscenze delle comunit sul tema specifico di
uso dellacqua,delle latrine,della gestione dei
rifiuti organici, igiene personale e domestica.
Le attivit vertono inoltre nella realizzazione del-
51
le infrastrutture necessarie (500 latrine) in quattro localit carenti,nel rafforzamento delloperativit del nuovo Posto di Soccorso e nella formazione dei nuovi volontari sul tema. Costo complessivo del progetto
Euro 145.000,00 con termine a maggio 2012. (avviato a Luglio 2011)
ProgettoHermano Sol
Promuovere il tema del Cambiamento Climatico allinterno ed allesterno della CRN in 6 Dipartimenti del Paese: Intervento finalizzato alla diffusione di nozioni
specifiche sul tema del Cambiamento Climatico nelle
Filiali della CR Nicaraguense per promuovere azioni utili alladattamento a livello locale attraverso programmi
e progetti specifici.Costo del progetto Euro 260.000,00.
Il progetto ha una durata di 18 mesi con avvio a febbraio
2012.
10
Haiti
Progetto La Sanit in Movimento
Gressier
In consorzio con CR Haitiana e Lussemburghese, si
ritenuto di fornire servizi socio-sanitari alla popolazione della citt di Gressier e delle comunit semirurali circostanti, attraverso il potenziamento delle
strutture e del personale del Centro Sanitario della
CR Lussemburghese e del Comitato Locale della
CRH a Gressier. Costo del progetto Euro 142.000,00,
1 anno di attivit (avviato a novembre 2011).
ProgettoVillaggio Haitien Solferino
Il progetto mira al miglioramento delle condizioni
di resilienza, salute, educazione ed economia di 53
CRI
NEL MONDO
famiglie haitiane colpite dal terremoto, attraverso attivit integrate. La principale prevede
la costruzione di un villaggio di 53 case, una
scuola, campi sportivi, un centro comunitario,
ed il rafforzamento di un centro sanitario. In
collaborazione con IFRC e Padri Scalabriniani
di Haiti per gli aspetti di progettazione, costruzione ed integrazione sociale (scuole, attivit
psicosociali, attivit produttrici di reddito), affiancandosi ed integrando il progetto Future4Haiti dellASCS nelle attivit generatrici
di reddito. Costo del progetto Euro
2.342.680,00 in 3 anni. 1 anno di attivit 2012.
ProgettoSupporto psicosociale
CRI ha aderito mediante Pledge al consorzio
con IFRC, ICRC, CR Haitiana, CR Islandese e CR
Norvegese, per la realizzazione del Programma Nazionale di Appoggio PsicoSociale
della CRH, al fine di fornire servizi di sostegno
psicosociale a lungo termine in qualsiasi circostanza, come anche in caso di crisi. CRI ha
messo a disposizione Euro 400.000,00 per i 4
anni di durata prevista. 2 anno di attivit 2012.
Progetto Risposta Appello FICR
MDRHT008 Haiti Hearthquake
Progetto 4 del Programma 2 - Attivit Psicosociali per Haiti, denominato Programma di
intervento integrato a sostegno della Croce
Rossa Haitiana - Risposta all'appello della
FICR nel quale stato previsto di fare seguito
agli accordi presi in occasione del Summit di
New York del mese di maggio 2010 con ladesione della CRI all'appello per Haiti indetto
dalla FICR. Firmato un Pledge Earmarked e impegnato limporto di CHF 1.412.000 (
1.000.000 circa), per lo sviluppo della CR Haitiana nel settore della Salute, in particolare per
primo soccorso, ambulanze e staff della Societ
Nazionale.
13
14
15
11 Ecuador
16
17
12 Guatemala
18
19
El Salvador
Progetto Promuovendo Opportunit per la Inclusione sociale della
popolazione giovanile di Habitat
Confien - San Salvador
In consorzio con la CR Salvadoregna e il CICR,
il progetto si propone di diminuire i fattori di
esclusione e rischio sociale dei giovani e delle
loro famiglie, attraverso la lo sviluppo delle
proprie abilit individuali, favorendo la scelta
di alternative positive a quella prevalente di
adesione a gruppi criminali come forma di affermazione sociale. Costo del progetto Euro
240.000,00 in 3 anni (avviato ad aprile 2011).
2 annualit anno 2012.
Asia e Pacifico
Cambogia
Community based health care
Programma sanitario di formazione rivolto alle comunit pi vulnerabili per migliorare i servizi sanitari di base e per la prevenzione della tossicodipendenza.
Indonesia
Fornitura materiali di assistenza
per risposta ai disastri
Programma di prevenzione ai disastri con l'acquisto di materiale di assistenza (mascherine e
cucine comunitarie). Il progetto co-finanziato
dalla Regione Veneto ( 20.000).
Riduzione rischio nella preparazione ai disastri per la Comunit
della Provincia di Kalimantan
Si tratta di formare la popolazione locale ed i volontari di Croce Rossa attraverso corsi di formazione rivolti a dette categorie con la super-visione
della CR di Jakarta.Lo scopo di rafforzare la CR
Indonesiana,sia a livello centrale che periferico,
la Comunit locale di base con le Municipalit,
nel settore della ''preparazione ai disastri'' e
nell'adattamento ai cambiamenti climatici. I beneficiari sono 4.316 tra personale dipendente di
CR e volontari,160 persone di quattro villaggi e
50 scuole locali.
Korea Dem.Rep.
Capacity building for communication
Programma di rafforzamento della S.N. nell'ambito della comunicazione interna alla S.N.ma anche esterna con l'acquisto di materiale di diffusione (manuali,video etc) e di promozione. previsto uno scambio tra le due S.N. nel settore comunicazione.
Mongolia
Disaster preparedness
Definito accordo quadro di cooperazione sulla
preparazione ai disastri.In fase di stesura proposta
di progetto e budget dettagliati.
Vietnam
Health care for children (bambini
cardiopatici)
Programma di sostegno per intervento chirurgico
a bambini cardiopatici.
Thailandia
Programma per riduzione del danno HIV e rafforzamento sistema sanitario a Bangkok
Il Programma mira a fornire sostegno sanitario
52
20
Laos
Programma di formazione e assistenza mamma-bambino rivolto a
circa 1400 donne con 800 bambini per
la cura e prevenzione malattie tra cui
la sindrome HIV.
22
Bielorussia
Migliorare laccesso di donne tossicodipendenti ai servizi di prevenzione HIV e di riduzione del danno
Il Progetto contribuisce a mitigare la diffusione della epidemia HIV attraverso il miglioramento della fruibilit dei servizi a favore delle persone tossicodipendenti di sesso femminile nella Regione
di Grodno.
Humanitarian Assistance Programme to the Vulnerable in Belarus
Il Programma - svolto in collaborazione con CR Bielorussa, CR Svizzera e IFRC - assicura supporto alle
fasce della popolazione bielorussa maggiormente colpite dalla grave crisi economica che il
paese sta attraversando. Obiettivi principali: garantire adeguati livelli nutrizionali ai gruppi pi vulnerabili, migliorare il loro accesso a sevizi sociali di qualit, sensibilizzare la pi ampia comunit
locale e mobilitare risorse in loco da destinare allassistenza.
Bosnia-Herzegovina
Organizational Development of Red
Cross of Bosnia-Herzegovina
Il Progetto, di particolare rilevanza dati i delicati
equilibri geo-politici dellarea, mira al rafforzamento istituzionale e allo sviluppo organizzativo
della RC BiH,con lintento di contribuire al processo
diunificazionedelle due Societ di CR afferenti alle due Entit politiche del paese (Repubblica
Srpska e Federazione Bosniaca),avviato nel 2006
e per il momento realizzata attraverso lelezione
di un unico Presidente della CR di BiH, due vicepresidenti ed un unico Segretario Generale.Il Progetto CRI originario stato ampliato e rafforzato
dalla partecipazione,anche finanziaria,di ICRC e
IFRC discussa ed elaborata congiuntamente a CR
BiH.
First Aid Training and Advocacy Programme in Bosnia-Herzegovina (First
Aid at Work)
Il Progetto intende contribuire ad una delle prio-
CRI
rit strategiche definite dalla CR Bosniaca:essere riconosciuta dalle autorit governative del
paese quale organizzazione di riferimento in tutto il territorio della BiH nel fornire corsi di formazione in primo soccorso di elevata qualit,
in base ai requisiti richiesti dal First Aid Certificate dellUnione Europea,anche in vista del
necessario allineamento della Bosnia-Herzegovina alle normative europee nel processo di
integrazione nellUE attualmente in corso.
Home Care Programme 2006-2010
Review in Bosnia-Herzegovina
Sin dal 2006, la Croce Rossa Italiana supporta,
in partnership con CR Bosniaca e IFRC, il Programma Home Care che garantisce assistenza
domiciliare socio-sanitaria a migliaia di persone
non autosufficienti nel paese, principalmente
anziani. Lidea di una valutazione del Programma pluriennale fin qui svolto con il supporto della CRI legata non solo a ragioni di
accountability, ma anche per sostenere la CR
Bosniaca nella individuazione di punti di forza
e debolezza nellattuale gestione del Programma e nella definizione un piano dazione
che ne assicuri la sostenibilit a lungo termine.
Social Inclusion and Income Generating Activities for Roma Communities
Il Progetto intende dare continuit e rafforzare
ulteriormente le attivit della Croce Rossa Bosniaca a favore dellintegrazione sociale della
popolazione Rom nel paese,attraverso:a) promozione di una cultura di pace,solidariet e inclusione mediante scambi (youth camp) tra giovani Rom e giovani di Croce Rossa; b) formazione professionale che faciliti linserimento lavorativo dei Rom,in coordinamento con ufficio
di collocamento nel paese.
23
24
25
26
27
28
Bulgaria
Support to Home Care Centers Programme
Dal 2004 la Croce Rossa Italiana e la Croce Rossa Bulgara promuovono un programma di assistenza agli anziani isolati in Bulgaria,che ha permesso, nel corso degli anni,lapertura di 3 centri
di assistenza domiciliare nelle citt di Plovdiv,Montana e Blagoevgrad. In ogni Centro attiva una
squadra di infermieri professionali/infermieri
generici e promotori sociali che hanno effettuato mediamente 18.000 visite domiciliari all'anno.
I tre Centri lavorano in collegamento con il network
dei medici di famiglia,con i Municipi e le autorit provinciali.
Georgia
Combattere la diffusione
dellHIV/AIDS e la stigmatizzazione attraverso attivit di prevenzione e riduzione del danno
Prosecuzione di Progetto per limitare la diffusione della epidemia HIV attraverso attivit di
prevenzione fra i giovani e riduzione del danno fra i tossicodipendenti in Rustavi,Gori e Tbilisi.
Supporto alla ristrutturazione del
Centro Sociale per Anziani di Bolnisi
Il Progetto contribuisce al rafforzamento della attivit svolte dalla Croce Rossa Georgiana a favore degli anziani,attraverso la ristrutturazione
del Centro Sociale di Bolnisi gestito dalla Consorella in coordinamento con le autorit locali.
29
Montenegro
Accesso all'istruzione e inclusione
sociale per bambini e giovani Rom
dei Campi Konik di Podgorica
Il progetto in partnership con Croce Rossa
Montenegrina, promuove l'inclusione sociale
di bambini Rom (3-6 anni) dei Campi Konik
a Podgorica, facilitando il loro accesso all'istruzione e contrastando il fenomeno della
dispersione scolastica; facilita, inoltre, l'accesso
di adolescenti e giovani Rom (15-20 anni) a
corsi di formazione professionale, contribuendo al reinserimento e finalizzazione del
ciclo scolastico di base e ottenimento di diplomi necessari per l'iscrizione ad istituti
pubblici professionali; contribuisce a migliorare la prevenzione sanitaria presso i
campi Konik, attraverso iniziative di sensibilizzazione.
Tajikistan
Community Development
Sostegno alla Comunit di Sagirdasht finalizzato allacquisto di medicinali e piccole attrezzature per l'Ospedale e per adattare uno
spazio ad attivit fisico-riabilitative.
Ucraina
Riduzione del danno: HIV/AIDS e
droga per vie iniettiva in Ucraina
Prosecuzione di Progetto per limitare la diffusione dell epidemia HIV e migliorare i servizi per le persone tossicodipendenti e per le
persone affette da HIV a Kiev, Zaporizhzhya,
Melitopol a Chernivtsy.
Europa e altre aree geografiche
Supporto alla Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per il funzionamento
del Network Europeo su HIV,AIDS e
Tubercolosi ERNA e per il Programma di rafforzamento delle SN
nellambito dei progetti contro le
tossicodipendenze e di harm reduction
Il coordinamento tenuto da IFRC Ginevra in
collegamento con le diverse Zone e CRI. Attivit in corso di svolgimento in Argentina,
Azerbaijan, Cambogia, Kazakstan, Uganda e
Kenia. Il contributo sostiene anche le attivit
del Network Europeo della Federazione
ERNA, la cui Presidenza retta dalla CRI.
Medio Oriente
Libia
Supporto psicosociale a bambini,
genitori e insegnanti
La CRI, dal 1 ottobre 2011, in consorzio con la
Croce Rossa Danese ( CRD) e la Mazzaluna
Rossa Palestinese (PRCS) ha deciso, sfruttando le competenze acquisite con il programma psicosociale in Palestina, di allestire
un centro psicosociale nella citt di Ajdabiya
al sud di Bengazi, dove il conflitto armato ha
lasciato segni profondi nella popolazione locale e nella popolazione di sfollati, trovando
nella Libyan Red Crescent (LRC) un partner
interessato e motivato.
A breve e medio termine, il PSP in Libia ha
come target principale i bambini e l'assistenza agli ex detenuti e agli ex combattenti.
A lungo termine, il PSP prevede di ampliare
53
NEL MONDO
31
Siria
Programma di reclutamento e formazione di volontari siriani
Il progetto si propone di aiutare la Mezzaluna Rossa
Siriana a reclutare e formare giovani volontari. La
SARC, la pi grande organizzazione umanitaria in Siria, negli ultimi anni ha visto aumentare il volume
delle attivit svolte, contro un diminuire della base
di volontariato. Inoltre, non stata sviluppata
unadeguata struttura dellorganizzazione, che si
trova ora a dover fronteggiare attivit troppo ampie
per le sue capacit. Per questo motivo la CRI si propone di dare assistenza per migliorare la loro abilit nel coinvolgere nuovi giovani volontari e migliorare la qualit dei loro servizi alle comunit.
Palestina
Supporto psicosociale a bambini,genitori e insegnanti
Il programma psicosociale messo in atto dal consorzio PSP riscuote ogni anno grandi successi ed sempre pi visto come un progetto capace di effettuare
eccellenti interventi ed arrivare ad ottimi risultati.Pertanto viene rinnovato ogni anno con forte consenso
da parte della popolazione palestinese.
Supporto psicosociale a bambini,genitori e insegnanti a Jenin
Questo progetto,non coperto da ECHO,sar attuato a
Jenin, una zona particolarmente vulnerabile nel nord
della West Bank.
Organizational Development / Disaster
Management
Il progetto prevede la preparazione della popolazione
locale al pronto intervento in caso di disastri di origine naturale, cui il territorio palestinese soggetto,
come terremoti, inondazioni, carestie, o di origine
umana, come guerre, data la precaria e instabile situazione politica. Il programma composto di due
parti: Capacity Building e Disaster Risk Reduction.
Operatore della Croce Rossa Olandese insieme ad alcune persone colpite dal
terremoto del Per del 2007 durante la fase di valutazione
IFRC
NEGLI ULTIMI DECENNI, IL MONDO HA ASSISTITO AD UN SIGNIFICATIVO AUMENTO DEL NUMERO DI DISASTRI E CRISI UMANITARIE, CHE SONO CRESCIUTI DAI MENO DI 100 ALL'ANNO DEL
1975 A PI DI 400 DEL 2010. PARALLELAMENTE, SONO
AUMENTATI ANCHE IL NUMERO DI PERSONE COLPITE E LENTIT
DEI DANNI ECONOMICI CAUSATI DAI DISASTRI E DALLE CRISI.
di eventi meteorologici estremi, al degrado ambientale e allinsicurezza alimentare: quasi la met (48%) dei disastri riportati attraverso il Disaster Management Information System (DMIS) nel periodo
2004-2011 sono stati disastri idro-meteorologici.
La crescita della popolazione e l'urbanizzazione non pianificata portano e porteranno ad una parallela crescita del numero delle persone vulnerabili. La scarsit di risorse - tra cui risorse naturali quali
l'acqua - contribuisce a crescenti tensioni all'interno e tra le comunit, il che potrebbe essere alla base di nuovi conflitti.
Simili sfide attuali e future impongono alle comunit di essere maggiormente resilienti, pi preparate ad affrontare disastri e catastrofi
e le conseguenze umanitarie che questi portano con s.
In tale contesto, il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa continua ad affrontare sfide significative con vulnerabilit sempre crescenti e legate a minacce globali come, ad
esempio, il cambiamento climatico. In quanto parte di tale Movimento, dobbiamo, pertanto, essere preparati al possibile aumento
54
LA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE
che, invece di fornire un aiuto di tipo standard, adattiamo lassistenza alle diverse esigenze di singoli e delle comunit colpite, con
un approccio olistico e complementare agli sforzi di autorit locali,
agenzie internazionali e locali e organizzazioni della societ civile.
grazie alla nostra rete di Societ Nazionali e al sistema di risposta globale che siamo in grado di mobilitare risorse e competenze
in tutto il mondo per integrare la risposta locale laddove richiesto.
La Federazione Internazionale delle Societ di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa si avvale di una serie di strumenti di risposta di pronta
attivazione, che includono squadre di valutazione e di coordina-
Volontari della
Croce Rossa
Peruviana
impegnati in attivit
di ricerca e
salvataggio in
seguito al terremoto
del Per del 2007
FICR
ERNA:
LA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE
capitale Tbilisi, il quale ha visto la partecipazione di 67 partecipanti da 26 Societ Nazionali di Europa e Asia Centrale, pi le Societ Nazionali di Cambogia, Tailandia, Giappone e Stati Uniti.
Alla luce anche della recente approvazione delle nuove Politiche di
Volontariato e Giovent in occasione dellultima Assemblea Generale della Federazione nel 2011, la conferenza si focalizzata sul
tema Volontariato, HIV e Tubercolosi.
Anche in un contesto preoccupante come quello odierno, credo
e bambini che vivono con lHIV nella nostra regione sia pi che
zaluna Rossa nel mondo sta facendo nella lotta globale allHIV e alla
est asiatico.
ciet Nazionali membre di ERNA per i prossimi due anni. In linea con
condo gli esperti non potranno arrestarsi fino a che i governi non
tubercolosi.
nuale di ERNA
Si svolto a met settembre il XVI incontro annuale di ERNA - il net-
LA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE
59
Pakistan,donne colpite dalle inondazioni dei Monsoni nella provincia del Sindh
trasportano acqua potabile in un campo in Mirpurkhas
Foto di Olivier Matthys/IFRC/PRCS
IMMIGRAZIONE:
LA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE
NEL-
72
MILIONI.
LO
FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DELLA CROCE ROSSA E DELLA MEZZALUNA ROSSA, SOTTOLINEANDO COME CIRCA 20 MILIONI DI
QUESTE SONO PROFUGHI A LUNGO TERMINE.
RIVELA IL RAPPORTO ANNUALE DELLA
IBRAHIM MALLA/ICRC
COMITATO INTERNAZIONALE
DURANTE
DENTE SIRIANO,
ESTERI,
LA VISITA
MAURER
SIRIA,
LA PRIMA DA
PRESIDENTE,
IL
1 LU-
HA INCONTRATO IL
PRESI-
DELL'INTERNO, DELLA
RICONCILIA-
DAMASCO,
ZIONE NAZIONALE.
SALUTE
E DELLA
crescente velocit.
rezza e coloro che sono usati per gli interrogatori. Il Presidente al-
IBRAHIM MALLA/ICRC
63
COMITATO INTERNAZIONALE
sone sono state arrestate nel paese. I loro diritti fondamentali de-
IBRAHIM MALLA/ICRC
64
COMITATO INTERNAZIONALE
65
LE GARE REGIONALI
DI PRIMO SOCCORSO
di Michele Pacciano
CONOSCIAMO I COMITATI
di Loretta Moriconi
i giovani, e non solo, la conoscenza dei pericoli legati alla circolazione stradale, con lobiettivo di incentivare un positivo cambiamento di mentalit.
Eccesso di velocit, guida distratta o stanchezza, uso di sostanze alcoliche, scarso rispetto del codice della strada: sono queste le tematiche su cui necessario far riflettere. I Giovani CRI ne sono
consapevoli e le loro attivit lo testimoniano.
Nello specifico della realt marchigiana, dopo una serie di incontri informativi realizzati sia a livello locale che regionale, gli anima68
CONOSCIAMO I COMITATI
quiz sulla sicurezza stradale al fine di riflettere sui vari comportamenti da adottare alla guida. Per loccasione, grazie ad una semplice consolle, i partecipanti hanno avuto la possibilit di cimentarsi
in un piccolo test di guida distratta virtuale: scopo dellattivit
stato quello di rendere consapevoli gli utenti di quanto sia rischioso
per s e per gli altri un tale stile di guida.
I risultati non hanno tardato ad arrivare: pi di 200 contatti e tanta
voglia di continuare a diffondere i principi ed i valori di questa
campagna nelle piazze, nelle scuole ed ovunque se ne senta la necessit.
Sulla scia positiva dei Giovani CRI di Loreto e di chi ha collaborato con loro, le Marche intendono proseguire lungo tale direzione
attraverso incontri e seminari informativi da tenersi nei vari istituti
scolastici del territorio.
il momento di cambiare. Guardando dallo specchietto retrovisore
le nostre cattive abitudini, diamo ora lacceleratore alla nostra consapevolezza e mettiamoci in marcia su una strada pi sicura.
Saving lives, changing minds.
CONOSCIAMO I COMITATI
Ama, conforta, lavora, salva, questo il motto che contraddistingue l'opera delle Infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana.
Le Infermiere volontarie dell'Ispettorato CRI di Padova, hanno organizzato sabato 8 settembre 2012 ad Abano Terme (Padova) una
mostra dedicata al Corpo, ausiliario delle Forze Armate. Si intitola:
"104 anni di impegno e volontariato delle donne.
L'iniziativa resa possibile grazie alla collaborazione della municipalit di Abano terme che ha patrocinato l'evento.
Lesposizione all'interno della prestigiosa sala Kursaal nel cuore
della zona pedonale del capoluogo termale ed stata visitabile
gratuitamente dalle ore 11 alle ore 23. L'iniziativa si colloca nell'ambito dell'evento Notte Rosa alle Terme (8 e 9 settembre 2012)
programmato dalle amministrazioni comunali di Abano e Monte-
71
CONOSCIAMO I COMITATI
RIUNITI A FIRENZE
di Michele Novaga
CONOSCIAMO I COMITATI
ATTIVIT
LE AMBULANZE FLUVIALI
DELLA CROCE ROSSA ITALIANA
di Matteo Cannonero
ne faceva le veci;
Un barcone era infine utilizzato ad uso cucina e magazzino vi-
del 1893 e 1894, si apprezza proprio una parte dedicata a questattivit, assolutamente allavanguardia per lepoca.
seguenti servizi:
214 infermi coricati, dei quali due possono essere ufficiali ge-
e posta;
per il servizio di ambulanza fluviale (circa 100 persone) era composto di nove appartenenti al Personale Direttivo e di quaran-
ESEMPIO DI
DISTINTIVO
INDIVIDUALE
PER CANOTTIERI
Croce con 2 stelle
Capo squadra
Croce con 1 stella
Vice capo squadra
Croce sola
Canottiere semplice
74
ATTIVIT
DISTINTIVI PER
IMBARCAZIONI
Croce con 4 stelle
Capo stazione
Croce con 3 stelle
Vice capo stazione
Croce con 2 stelle
Capo squadra
Croce con 1 stella
Vice capo squadra
stesse potessero funzionare con maggiore sollecitudine ed esattezza. La necessit di appositi scali, quella di avere un servizio di
piccole barche per le provviste dei viveri, per la trasmissione
75
ATTIVIT
ATTIVIT
Franoise Farano
LIBANO
STORIA DI UN TERRITORIO
DOVE ESSERE UN VOLONTARIO
DIVENTATO NECESSIT
di Paola Longobardi
Quando si arriva davanti alla sede della Croce Rossa di Tiro, locchio viene subito catturato. Ad accoglierti c quello che rimane di
unambulanza distrutta dalla guerra. Uno scheletro senzanima che
il simbolo dellultimo conflitto avvenuto in Libano, nel 2006.
Lemblema di protezione e distinzione, violentato da una granata.
Questa ambulanza sta qui per ricordare a tutti quello che la guerra
comporta. Il nostro ruolo quello di soccorrere e proteggere i bisognosi e nonostante le bombe, nonostante lessere stati colpiti in
prima persona, abbiamo continuato la nostra opera di soccorso.
Sono le parole di uno dei giovani volontari della Croce Rossa Libanese, che si esprime con cordoglio su un passato recente e ancora da superare. Qui la Croce Rossa davvero importante per
la popolazione. Il servizio sanitario nazionale carente e a pagamento, non tutti possono permettersi le cure, cos i volontari si
Franoise Farano
ATTIVIT
Franoise Farano
79
ATTIVIT
PROFESSIONE REPORTER,
TRA NOTIZIA E SICUREZZA
di Daria Longo
Croce Rossa Italiana e Fondazione Cutuli, insieme alla V edizione del corso
per giornalisti in aree di crisi
zione tra la Fondazione Cutuli e Croce Rossa Italiana, contribuisce alla preparazione di quanti opereranno sul campo. Inaugurato il 6 settembre passato, il corso in fase di svolgimento
Rossa Italiana in prima linea, con lezioni frontali sui temi che toc-
80
ATTIVIT
giustizia che fosse tale per tutti, alla ricerca di quel qualcosa che
Franoise Farano
81
ATTIVIT
IL RAGAZZO SCALZO
PARLARE AI GIOVANI DI MIGRAZIONE E
INTEGRAZIONE ATTRAVERSO UN FUMETTO
di Fe. Ma.
catena umana dei volontari'' dopo che il fortuito mezzo si era in-
cagliato tra gli scogli dell' isola. Amir - hanno spiegato le idea-
DELLA CRI.
Felicia Mammone
82
ATTIVIT
paura verso i migranti, che spesso sono visti come criminali, spie-
leggere i bisogni.
83
ATTIVIT
ASSISTENZA E GESTIONE
DEI FLUSSI DI MIGRANTI
CROCE ROSSA ITALIANA E LATTIVIT
DEL PROGETTO PRAESIDIUM VII
di Pa. Long.
Durante gli sbarchi vedi tanti giovani, forti e sani. Ma vedi anche
sofferenza che hanno visto e subito, da quella vita che non gli
appartiene pi.
84
ATTIVIT
dove gli operatori della Croce Rossa agiscono sulla base dei
ospedale.
gli attimi vissuti da queste persone che arrivano sul nostro ter-
restano inattivi. Pianificano la loro attivit basata, oltre che sullaccoglienza, anche sul monitoraggio dei centri. Quando vedono la Croce Rossa veniamo quasi assaliti. Tutti ci parlano dei
loro problemi di salute. In questo caso il nostro compito
quello di segnalare al direttore della struttura le particolari esigenze che ci hanno manifestato gli ospiti e collaborare nella risoluzione dei loro problemi.
Limmigrazione via mare e molto complessa e la gestione dei cosiddetti flussi migratori misti richiede un delicato approccio di intervento. In particolare la CRI intende garantire una maggiore
consapevolezza da parte degli stranieri dei propri diritti e opportunit nellambito della tutela della salute e della vita. Di
quella vita che troppe volte stata messa a rischio.
Azar, anche lei mediatrice culturale della CRI allinterno di Praesidium VII, racconta cosa accade prima dellarrivo sulla terraferma: Di solito funziona che lo scafista, una volta arrivato in
mare aperto, abbandona limbarcazione con un gommone, lasciando i passeggeri allo sbando. Alcuni ragazzi afgani mi hanno
raccontato che nel loro caso sono rimasti senza cibo e n acqua
per ore ma che cera la chiave della barca inserita nel meccanismo di accensione. La paura era talmente tanta che non hanno
avuto il coraggio di girare quella chiave, fino al momento in cui
uno di loro decide di farlo. Questo ragazzo gira la chiave e accende il motore. Tra lo stupore di tutti e il terrore di non farcela, puntando le luci della terra in lontananza, sono arrivati sulla
costa. Ma in prossimit non riuscivano a fermare la barca, convinti che doveva esserci un freno da qualche parte. Hanno
spento il motore, il mezzo finito sugli scogli e loro tutti in
acqua, ma ormai ce lavevano fatta. Loro sono riusciti a salvarsi.
85
ATTIVIT
ROMA
Roma,unasettimanaconlaCroceRossaal
centro commerciale EUROMA2
"Abbiamo un sogno: sempre pi persone al nostro fianco". questo
lo slogan che a Roma ha accompagnato dal 6 al 14 ottobre 2012
l'iniziativa della CRI presso il centro commerciale EUROMA2. La manifestazione stata organizzata da Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Roma e EUROMA2, con il patrocinio di Roma Capitale Assessorato alle Attivit Produttive al Lavoro e al Litorale e del Municipio Roma XII EUR.
Nel corso della manifestazione a EUROMA2, uno dei maggiori centri commerciali d'Italia, sono state presentate le numerose attivit che giornalmente la Croce Rossa porta avanti nella citt di Roma. Donazione del sangue, screening della pressione e della glicemia, esposizione di
mezzi, corsi informativi di primo soccorso, di rianimazione cardiopolmonare e di diritto internazionale umanitario, attivit formative per i giovani e ludiche per i bambini, simulazioni di emergenza con soccorsi speciali e salvataggio in acqua, arrampicata su parete attrezzata artificiale,
raccolta alimentare a favore dei vulnerabili sono alcune delle attivit presentate ai visitatori, che hanno anche potuto donare il sangue e usufruire di uno screening gratuito di pressione arteriosa e glicemia. Non sono mancati poi corsi di primo soccorso, disostruzione pediatrica e
BLS.
86
ATTIVIT
ORTONA (CH)
La squadra CRI dellEmilia Romagna vince la XIX Gara Nazionale di Primo Soccorso
La squadra di Croce Rossa dell'Emilia Romagna si aggiudicata la XIX Gara Nazionale di Primo Soccorso, svoltasi ad Ortona (CH) dal 28 al
30 settembre. La seconda classificata della competizione nazionale con valenza europea nell'ambito dell'educazione al primo soccorso stata
il Piemonte e terza l'Umbria. Il Veneto ha vinto il trofeo Monti per le attivit socio assistenziali e di supporto psicologico, mentre Lazio e Piemonte hanno portato a casa quello per le maxi emergenze. Al team dell'Emilia Romagna anche il trofeo DIU. La manifestazione ha visto impegnati circa 500 volontari CRI in rappresentanza di tutte le Regioni dItalia. Le 20 squadre partecipanti si sono cimentate in 12 scene
operative, 8 sanitarie pi una di Attivit Socio Assistenziale (ASA), una di Maxiemergenza (PC), una di Diritto Internazionale Umanitario (DIU)
e una di Supporto Psicologico in Emergenza (SEP). All'evento, organizzato come ogni anno dall'Ispettorato Nazionale dei Volontari del Soccorso CRI, erano presenti il Commissario Straordinario CRI, Francesco Rocca, il Commissario Regionale CRI Abruzzo, Maria Teresa Letta, il
Commissario Nazionale dei VdS, Roberto Antonini e il Commissario Regionale Abruzzo dei VdS, che ha coordinato la gara, Marianna Lamonica. La squadra vincitrice rappresenter lItalia all'edizione 2013 di FACE (First Aid Convention in Europe), la gara europea di primo soccorso in programma a Salisburgo.
87
DIRITTO
INTERNAZIONALE
UMANITARIO
GOYA:
IL PRIMO FOTOREPORTER
a cura di Maria Rita Bianchetti
91
molto tempo. Sar lart. 79, contenuto nel Primo Prot. Agg.
stata fatta molta e questo grazie anche ad artisti come Goya che
PAGINA
A CURA DI INCE
MEDIA
CON ORGOGLIO
SIAMO PARTE
DI UNA GRANDE
FAMIGLIA
si opera.
nuovo.
www.erbasan.it
CRI SHOP
CRI SHOP
CRI SHOP il negozio on line dove potrai trovare tutti
i gadget ufficiali della Croce Rossa Italiana.
Acquistarli facilissimo.
PENNE
8,00 (10
MAGLIA TRENINO
PCS)
8,00
MAGLIA CROCETTE
CAPPELLO PIEGHEVOLE
10,00
3,00
94
SET MEMO
NOTES
3,00
CD AUDIO
FENICE
5,00
CRI SHOP
BORSA
SACCA CRI
OROLOGIO CRI
ORSETTO
10,00
12,00
7,00
+ PORTADOCUMENTI
PORTACHIAVI COLLO
TSHIRT
PRO
HAITI
8,00
3,00
10,00
LIBRO UN RICORDO
DI SOLFERINO
BRACCIALETTO
PEN DRIVE 4GB
PORTACHIAVI
5,00
10,00
3,00
95
Art. 7 del Decreto Legislativo n. 196/2003 (Diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti)
1.L'interessato ha diritto di ottenere la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non
ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.
2.Linteressato ha diritto di ottenere lindicazione:
a) dellorigine dei dati personali; b) delle finalit e modalit del trattamento; c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con lausilio di strumenti elettronici; d) degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del
rappresentante designato ai sensi dellarticolo 5, comma 2; e) dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati
personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualit di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati.
3. Linteressato ha diritto di ottenere:
a) l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l'integrazione dei dati; b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non necessaria la
conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati; c) l'attestazione che
le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di
coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o
comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4. Linteressato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorch pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per
il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
96
Mai pi occhiali
TRATTAMENTO LASER PER LA
CORREZIONE DEI DIFETTI VISIVI
CROCE ROSSA
ITALIANA
975/
occhio
35
Tariffa privata
1150/
occhio
80
GRAZIE A CLINICA BAVIERA, PI DI 300MILA PERSONE HANNO DETTO ADDIO A OCCHIALI E LENTI A CONTATTO.
800-228833
www.clinicabaviera.it
CLINICA BAVIERA ITALIA S.r.l. Autorizzazione sanitaria n.1 del 17.01.2002. Dir. Sanitario Dott. M. Moschi
Ricominciare insieme
stato possibile
Grazie
Il Consorzio Grana Padano ha consegnato
oltre 2 milioni di euro
raccolti con la vendita di GRANA PADANO SOLIDALE.
Contributo per la ricostruzione di scuole, asili e case di riposo
devoluto ai Comuni terremotati di:
MOGLIA 240.000,00
PEGOGNAGA 100.000,00
REGGIOLO 230.000,00
GONZAGA 100.000,00
MIRANDOLA 150.000,00
QUISTELLO 100.000,00
CAVEZZO 100.000,00
CENTO 100.000,00
CONCORDIA 100.000,00
S. POSSIDONIO 100.000,00
SANTAGOSTINO 100.000,00
MEDOLLA 100.000,00
CORREGGIO 70.000,00
GUASTALLA 70.000,00
LUZZARA 70.000,00
Si ringrazia inoltre: