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dicembre 2012
10/12/2012
10/12/2012
Iasi: "Ecco la mia Prelios usciamo dalla propriet ci concentriamo sui servizi"
INTERVISTA AL NEO AD DEL GRUPPO IMMOBILIARE "I NUOVI SOCI CI CREDONO, LE BANCHE CI CREDONO. E CI HANNO DATO CINQUE ANNI PER IL TURNAROUND" La mission del nuovo management chiara, e si pu condensare in un unico concetto: back to basics . Prelios deve tornare al suo core business, i servizi, ed essere competitiva dal lato dei costi. Abbiamo cinque anni per portare a termine questa missione, uscendo dai business meno redditizi. Sergio Iasi, l'ad di Prelios fresco di nomina (si insediato luned 3 dicembre), spiega per la prima volta i capisaldi della sua strategia. Iasi ha svolto all'inizio la sua carriera nelle tlc, dove stato assistant to ceo per Canal Plus e poi vicedirettore generale della Rai, infine ha virato sul settore immobiliare, dov' stato ad di Sansedoni (la societ di Mps) e di Silvano Toti Holding. Perch saranno i servizi il core business della nuova Prelios? Perch questa una societ nata nei servizi. Una societ che poi, proprio per crescere nei servizi, ha accresciuto il portafoglio dei propri investimenti diretti insieme ad altri partner come Morgan Stanley, Deutsche Bank, Goldman Sachs ecc. Tutto ci avvenuto per il tramite di circa 200 veicoli, poi ridotti di numero, in cui Prelios partecipa mediamente per il 25%. Bene, da questi investimenti dobbiamo uscire. La ragione sembra evidente: a questa passata strategia che si deve in gran parte l'indebitamento di 560 milioni che fa capo a Prelios e che oggetto del previsto accordo sulla revisione del debito con l'ingresso del nuovo socio Feidos. Ma la vendita di questi asset, circa 8 miliardi di cui 2 la quota Prelios, non sembra davvero dietro l'angolo vista la profonda crisi del settore. I nuovi e gli attuali soci ci credono, le banche (l'operazione, subordinata all'approvazione di creditori e pattisti, prevede la conversione di parte dei loro crediti in azioni) ci credono. E ci hanno dato cinque anni per farlo. Un lasso di tempo che consideriamo sufficiente per la nostra missione: l'Europa non sar in recessione per sette anni! Non abbiamo fretta, venderemo quando sar possibile e utile. Nel frattempo, razionalizziamo e rilanciamo il nostro core business, che sono i servizi e che contano su un patrimonio gestito di 11,4 miliardi di euro. E allora parliamo di servizi. Quali sono esattamente? I segmenti che gi abbiamo e su cui puntiamo per tornare a crescere, perch questo il nostro obbiettivo, sono tre. Abbiamo un'sgr che gestisce circa 4,5 miliardi in una ventina di fondi d'investimento. Abbiamo una societ per il recupero dei
crediti inesigibili (cosiddetti non performing loans ), e abbiamo i servizi specialistici, commerciali e di gestione immobiliare. Poi c' la piattaforma di servizi tedesca, che tra l'altro controlla una delle pi qualificate societ di gestione di centri commerciali. Un'esperienza che contiamo di valorizzare anche in Italia, confrontandoci con i big come LaSalle, Cushman & Wakefield e Larry Smith. Un attimo. Strana questa storia dei non performing loans: prima l'ex Pirelli Re ci aveva creduto, poi voleva vendere la societ, ora si cambia di nuovo strategia... S, e le spiego perch. Sta ritornando alle banche, a causa delle crisi, una massa di crediti inesigibili con sottostanti gli immobili. Prelios ha una piattaforma in grado di recuperare i crediti e di gestire i beni. Sempre gli istituti di credito, insieme alla amministrazioni pubbliche, potranno offrire a Prelios Sgr, l'altra gamba dei servizi, l'opportunit di crescere: sono previste molte dismissioni immobiliari nei prossimi anni e il modo migliore e pi rapido per farlo impacchettare questi beni in fondi d'investimento. Puntiamo ad aumentare i nostri asset under management dai 4,5 miliardi ad almeno 68 nel prossimo triennio. La terza gamba "buona" sono i servizi di agency, property & project e facility management, che ben si accoppiano agli altri due in un tutto armonico. Dunque Prelios dovrebbe diventare una societ concentrata nei soli servizi. Ma perch anni fa si disse che la diversificazione era invece un bene? I tempi sono cambiati. Alcuni anni fa giravano pi soldi. Il nuovo modello di business basato sui servizi richiede certo investimenti per lo sviluppo ma non paragonabili a quelli di chi acquista immobili. Voi avete circa 2 miliardi di immobili pro-quota (su 8 totali) da vendere, di cui 1 in Italia e 1 in G e r m a nia. Venderete anche questi ultimi? Certo, e non sar difficile. Gli immobili che abbiamo danno un reddito fra il 6 e l'8%, che sul mercato tedesco, cos stabile, moltissimo. Noi potremmo tenere qualche piccola quota in cambio dei servizi di gestione. Ma anche in Italia, mi lasci dire, la situazione non cos negativa. Proprio nei giorni scorsi abbiamo avuto la visita di un investitore estero che ha un miliardo da spendere. L'Italia, poi, non la Spagna, il rischiopaese sta scemando e i prezzi sono s scesi ma non crollati. Va bene, venderete. Ma intanto l'alto debito pressa i conti della societ. No, aumento di capitale e rimodulazione del debito costituiscono l'oggetto stesso dell'operazione ora in iter approvativo, che ipotizza, alla fine, un debito senior ridotto della met. Prelios non sar pi un "forced seller": non avr la pressione operativa per ripagare il debito e potr dedicarsi finalmente al rilancio.