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RASSEGNA STAMPA II

dicembre 2012

La Repubblica - Affari Finanza -

10/12/2012

Ingresso di Caputi e aumento di capitale, operazione complessa


Ricapitalizzazione e ristrutturazione del debito sono i due capisaldi dell'operazione che porter la Feidos di Massimo Caputi dentro Prelios. Caputi, che ha il ruolo di partner industriale, parteciperebbe all'aumento di capitale con 20 milioni, attraverso un veicolo di nuova costituzione (per 18 milioni), in cui confluir anche parte della sottoscrizione cash delle banche creditici (per altri 50 milioni). Tale veicolo deterr all'inizio azioni senza diritto di voto, che dopo tre anni potranno essere convertite in ordinarie, consentendo a Caputi di assumere un ruolo di guida. Sui 560 milioni dell'indebitamento, si andrebbe verso una rimodulazione a 5-6 anni per 250 milioni; i restanti 311 confluiranno in strumenti finanziari quasi-equity della durata di 7-10 anni con possibilit di rimborso parziale prima della scadenza. Sull'azionariato post-operazione non ancora possibile fare ipotesi - a fronte dei 140 milioni di aumento in opzione al mercato, pur se interamente garantiti - se non che l'attuale patto di sindacato dovrebbe mantenere un peso simile anche nella nuova Prelios attraverso la sottoscrizione delle nuove quote.

La Repubblica - Affari Finanza - Adriano Bonafede -

10/12/2012

Iasi: "Ecco la mia Prelios usciamo dalla propriet ci concentriamo sui servizi"
INTERVISTA AL NEO AD DEL GRUPPO IMMOBILIARE "I NUOVI SOCI CI CREDONO, LE BANCHE CI CREDONO. E CI HANNO DATO CINQUE ANNI PER IL TURNAROUND" La mission del nuovo management chiara, e si pu condensare in un unico concetto: back to basics . Prelios deve tornare al suo core business, i servizi, ed essere competitiva dal lato dei costi. Abbiamo cinque anni per portare a termine questa missione, uscendo dai business meno redditizi. Sergio Iasi, l'ad di Prelios fresco di nomina (si insediato luned 3 dicembre), spiega per la prima volta i capisaldi della sua strategia. Iasi ha svolto all'inizio la sua carriera nelle tlc, dove stato assistant to ceo per Canal Plus e poi vicedirettore generale della Rai, infine ha virato sul settore immobiliare, dov' stato ad di Sansedoni (la societ di Mps) e di Silvano Toti Holding. Perch saranno i servizi il core business della nuova Prelios? Perch questa una societ nata nei servizi. Una societ che poi, proprio per crescere nei servizi, ha accresciuto il portafoglio dei propri investimenti diretti insieme ad altri partner come Morgan Stanley, Deutsche Bank, Goldman Sachs ecc. Tutto ci avvenuto per il tramite di circa 200 veicoli, poi ridotti di numero, in cui Prelios partecipa mediamente per il 25%. Bene, da questi investimenti dobbiamo uscire. La ragione sembra evidente: a questa passata strategia che si deve in gran parte l'indebitamento di 560 milioni che fa capo a Prelios e che oggetto del previsto accordo sulla revisione del debito con l'ingresso del nuovo socio Feidos. Ma la vendita di questi asset, circa 8 miliardi di cui 2 la quota Prelios, non sembra davvero dietro l'angolo vista la profonda crisi del settore. I nuovi e gli attuali soci ci credono, le banche (l'operazione, subordinata all'approvazione di creditori e pattisti, prevede la conversione di parte dei loro crediti in azioni) ci credono. E ci hanno dato cinque anni per farlo. Un lasso di tempo che consideriamo sufficiente per la nostra missione: l'Europa non sar in recessione per sette anni! Non abbiamo fretta, venderemo quando sar possibile e utile. Nel frattempo, razionalizziamo e rilanciamo il nostro core business, che sono i servizi e che contano su un patrimonio gestito di 11,4 miliardi di euro. E allora parliamo di servizi. Quali sono esattamente? I segmenti che gi abbiamo e su cui puntiamo per tornare a crescere, perch questo il nostro obbiettivo, sono tre. Abbiamo un'sgr che gestisce circa 4,5 miliardi in una ventina di fondi d'investimento. Abbiamo una societ per il recupero dei

crediti inesigibili (cosiddetti non performing loans ), e abbiamo i servizi specialistici, commerciali e di gestione immobiliare. Poi c' la piattaforma di servizi tedesca, che tra l'altro controlla una delle pi qualificate societ di gestione di centri commerciali. Un'esperienza che contiamo di valorizzare anche in Italia, confrontandoci con i big come LaSalle, Cushman & Wakefield e Larry Smith. Un attimo. Strana questa storia dei non performing loans: prima l'ex Pirelli Re ci aveva creduto, poi voleva vendere la societ, ora si cambia di nuovo strategia... S, e le spiego perch. Sta ritornando alle banche, a causa delle crisi, una massa di crediti inesigibili con sottostanti gli immobili. Prelios ha una piattaforma in grado di recuperare i crediti e di gestire i beni. Sempre gli istituti di credito, insieme alla amministrazioni pubbliche, potranno offrire a Prelios Sgr, l'altra gamba dei servizi, l'opportunit di crescere: sono previste molte dismissioni immobiliari nei prossimi anni e il modo migliore e pi rapido per farlo impacchettare questi beni in fondi d'investimento. Puntiamo ad aumentare i nostri asset under management dai 4,5 miliardi ad almeno 68 nel prossimo triennio. La terza gamba "buona" sono i servizi di agency, property & project e facility management, che ben si accoppiano agli altri due in un tutto armonico. Dunque Prelios dovrebbe diventare una societ concentrata nei soli servizi. Ma perch anni fa si disse che la diversificazione era invece un bene? I tempi sono cambiati. Alcuni anni fa giravano pi soldi. Il nuovo modello di business basato sui servizi richiede certo investimenti per lo sviluppo ma non paragonabili a quelli di chi acquista immobili. Voi avete circa 2 miliardi di immobili pro-quota (su 8 totali) da vendere, di cui 1 in Italia e 1 in G e r m a nia. Venderete anche questi ultimi? Certo, e non sar difficile. Gli immobili che abbiamo danno un reddito fra il 6 e l'8%, che sul mercato tedesco, cos stabile, moltissimo. Noi potremmo tenere qualche piccola quota in cambio dei servizi di gestione. Ma anche in Italia, mi lasci dire, la situazione non cos negativa. Proprio nei giorni scorsi abbiamo avuto la visita di un investitore estero che ha un miliardo da spendere. L'Italia, poi, non la Spagna, il rischiopaese sta scemando e i prezzi sono s scesi ma non crollati. Va bene, venderete. Ma intanto l'alto debito pressa i conti della societ. No, aumento di capitale e rimodulazione del debito costituiscono l'oggetto stesso dell'operazione ora in iter approvativo, che ipotizza, alla fine, un debito senior ridotto della met. Prelios non sar pi un "forced seller": non avr la pressione operativa per ripagare il debito e potr dedicarsi finalmente al rilancio.

Advisor 07/12/2012 pg. 27

ed. N. 12 - dicembre 2012

Prelios passa a Feidos in perdita


Pesano le svalutazioni e gli oneri sui risultati di Prelios, destinata a finire nell'orbita della cordata organizzata da Massimo Caputi (netta foto). Il cda ha approvato i dati relativi ai primi nove mesi che evidenziano un risultato netto negativo per 171 milioni contro i -152,9 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso. Sul dato hanno pesato le svalutazioni immobiliari e del portafoglio di NPL per oltre 100 milioni. La posizione finanziaria netta negativa per 523,6 milioni, mentre il risultato operativo negativo per 41,9 milioni. Sul fronte ricavi il gruppo ha registrato ricavi consolidati pari a 95.8 milioni rispetto ai 121,6 dei primi nove mesi del 2011. Intanto il cda ha approvato la sottoscrizione di un memorandum of understanding con la Feidos di Caputi per la realizzazione di un'operazione straordinaria finalizzata al rafforzamento patrimoniale, al riequilibrio finanziano e al rilancio industriale di Prelios. L'operazione delineata prevede una revisione della struttura patrimoniale e finanziaria complessiva della societ basata su due componenti: un aumento di capitale per complessivi 185 milioni di euro, di cui una quota pari ad almeno 100 milioni di euro, da sottoscrivere per cassa, e la restante quota sottoscritta attraverso eventuale conversione di parte dei debiti; - una nmodulazione dell'indebitamento, stimabile in circa 561 milioni di euro (inclusi gli oneri finanziari al 31 dicembre 2012), a livelli sostentili, ipotizzati fino a 250 milioni di euro complessivi, e per la restante quota, mediante conversione in strumenti partecipativi o quasi-equity. Infine Paolo Bottelli si dimesso dalla carica di amministratore delegato e Sergio lasi stato cooptato come nuovo consigliere di amministrazione.

Borsa & Finanza 07/12/2012 pg. 26

ed. N.967 - 7 dicembre 2012

Prelios, Sergio Iasi nominato ad


Il Cda di Prelios ha nominato il consigliere Sergio Iasi ( foto ) ad della societ. Salernitano, 54 anni, Iasi ha ricoperto ruoli di vertice nel settore delle telecomunicazioni, e ha maturato un'ampia esperienza nel settore real estate e dei servizi, avendo tra l'altro gestito come ceo progetti di rilancio aziendale in societ immobiliari. Iasi stato, tra l'altro, vice dg della Rai (2002), ad di Sansedoni (dal 2006 al 2009), e ad della Silvano Toti Hol- ding (gruppo immobiliare-finanziario romano). A seguito della nomina, Enrico Parazzini lascia la carica di ad finance ed nominato vice presidente di Prelios. Parazzini, 68 anni, milanese, docente universitario e manager (ex Arthur Andersen, Honeywell Information Systems Italia, Pininfarina Spa, Telecom Italia Media) avr l'incarico di seguire il rafforzamento patrimoniale e finanziario e il rilancio industriale del gruppo.

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