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ALEX LANGER

Siate lenti, leggeri, profondi

La domanda decisiva : come pu risultare desiderabile una civilt ecologicamente sostenibile? Lentius, profundius, suavius, al posto di "citius, altius, fortius". La domanda decisiva quindi appare non tanto quella su cosa si deve fare o non fare, ma come suscitare motivazioni ed impulsi che rendano possibile la svolta verso una correzione di rotta. La paura della catastrofe, lo si visto, non ha sinora generato questi impulsi in maniera sufficiente ed efficace, altrettanto si pu dire delle leggi e controlli; e la stessa analisi scientifica non ha avuto capacit persuasiva sufficiente. A quanto risulta, sinora il desiderio di un'alternativa globale - sociale, ecologica, culturale - non stato sufficiente, o le visioni prospettate non sufficientemente convincenti. Non si pu certo dire che ci sia oggi una maggioranza di persone disposta ad impegnarsi per una concezione di benessere cos sensibilmente diversa come sarebbe necessario.
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Sinora si agiti all'insegna del motto olimpico "citius, altius, fortius" (pi veloce, pi alto, pi forte), che meglio di ogni altra sintesi rappresenta la quintessenza dello spirito della nostra civilt, dove l'agonismo e la competizione non sono la nobilitazione sportiva di occasioni di festa, bens la norma quotidiana ed onnipervadente. Se non si radica una concezione alternativa, che potremmo forse sintetizzare, al contrario, in "lentius, profundius, suavius" (pi lento, pi profondo, pi dolce"), e se non si cerca in quella prospettiva il nuovo benessere, nessun singolo provvedimento, per quanto razionale, sar al riparo dall'essere ostinatamente osteggiato, eluso o semplicemente disatteso BIO - Nato a Sterzing/Vipiteno in Alto Adige/Sdtirol il 22.2.1946. Giornalista, traduttore, insegnante, collabora fin da giovanissimo con diverse riviste, associazioni, iniziative civiche. Eletto deputato al Parlamento europeo nel 1989 diventa primo presidente del neo-costituito Gruppo Verde. Simpegna soprattutto per una politica estera di pace, per relazioni pi giuste Nord-Sud ed Est/Ovest, per la conversione ecologica della societ, delleconomia e degli stili di vita. Compie viaggi e missioni ufficiali in Israele, Brasile, Russia e Argentina, Albania ed Egitto. Dopo la caduta del muro di Berlino aumenta il suo impegno per contrastare i contrapposti nazionalismi, sostenendo le forze di conciliazione interetnica nei territori dellex-Jugoslavia. Con il "Verona Forum offre un tavolo di dialogo a centinaia di militanti della convivenza che si riuniscono a Verona, Strasburgo, Vienna, Bruxelles, Parigi, Tuzla, Skopje e Zagabria. Il 26 giugno si reca a Cannes, con altri parlamentari, per portare ai capi di stato e di governo un drammatico appello: "L'Europa muore o rinasce a Sarajevo". Al censimento del 1981 e 1991 Alexander Langer, che si era sempre dichiarato di madre lingua tedesca, rifiuta di aderire al censimento nominativo che rafforza la politica di divisione etnica. Con questo pretesto, nel maggio '95, viene escluso senza troppo scandalo dalla candidatura a Sindaco di Bolzano, la sua citt. Decide di interrompere la vita il 3 luglio 1995, all'et di 49 anni. Riposa nel piccolo cimitero di Telves/Telfes (BZ), accanto ai suoi genitori. (Fonte Fondazione Langer: http://www.alexanderlanger.org)

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