L’ analisi su identità e programma del Partito democratico hanno
evidenziato, sulla stampa cittadina, il bisogno di confronto e di
partecipazione, la voglia di esserci e di riconoscersi nel nuovo soggetto politico. Idee che provenendo da differenziate collocazioni politiche dimostrano la necessità di un partito plurale, capace di accogliere e valorizzare le differenze senza cedere né a diffidenze, né alla radicalizzazione delle contrapposizioni. La vocazione unitaria è oggi l'unica risposta, forte e inedita, alla frammentazione delle idee, alla crisi di rappresentanza, all'asfittica liturgia partitica, alla strisciante deriva populista. Una scelta difficile, perché a ciascuno, ai novizi come ai veterani della politica, è chiesto di ripensare le motivazioni della propria collocazione e del proprio impegno rispetto ad una comune famiglia di valori che indirizzi linea, metodo, priorità, autonomia, merito, responsabilità, solidarietà, trasparenza, valutazione. Scelte di campo nette, comprensibili da tutti, che ribaltano i vecchi paradigmi di riferimento mettendo al centro valori e programma come unica differenza politica possibile con la destra. Un bagno di umiltà per avvicinarsi alle persone e ridurre i narcisismi e le distanze. Per restituire credibilità alle idee e realizzare una fitta rete di solidarietà e speranza capace di rimettere in moto il Paese spezzando i vincoli che lo ingessano e lo bloccano. Ma anche una grande capacità di anticipare il futuro attraverso una puntuale azione di programmazione e di governo. Soprattutto qui in Campania, dove il livello di responsabilità è stato ed è più alto che altrove e dove è più urgente mettere in campo un nuovo corso. Un grande progetto politico-culturale capace di tirar fuori dal cono d'ombra Napoli e il Mezzogiorno e di restituire sicurezza ai cittadini, agli imprenditori, all'ambiente. Un piano dettato da un modello condiviso di crescita e di sviluppo che garantisca a tutti pari opportunità e rimetta in moto l'ascensore sociale ripensando il sistema delle tutele individuali e collettive, gli strumenti incentivanti la crescita, il posizionamento del nostro territorio quale parte di una macroregione Mezzogiorno nel contesto euromediterraneo. Abbiamo bisogno di sviluppare l'idea della Campania del futuro superando le secche dell'emergenza e del contingente, concentrando le risorse comunitarie su pochi assi che assicurino sviluppo, formazione e lavoro. Dobbiamo farlo con il coinvolgimento delle migliori risorse della nostra società, rendendo partecipi i cittadini e l'associazionismo. Un piano preciso e misurabile, per il quale occorre tenere rigorosamente separata la gestione dall'indirizzo, a cominciare dai settori più sensibili come la sanità, acquisendo come stile autonomia di giudizio politico, da e verso tutte le parti in causa, per assicurare, sempre e comunque, trasparenza, efficacia, buon governo. Questa diversità culturale e politica si deve concretizzare anche nella selezione della dirigenza politica utilizzando appieno lo strumento delle primarie, per favorire il processo di radicamento e di rappresentanza e intercettare ed interpretare al meglio le domande di cambiamento della società. E lo stesso ruolo di segretario provinciale va sempre più interpretato come quello di primus inter pares, per accelerare il processo di mescolanza e fusione fra culture e saperi diversi e costruire una stagione nuova della politica plurale che restituisca dignità e forza ai programmi e alle idee, piuttosto che a degeneranti forme di personalizzazione. Settembre sarà il banco di prova di queste scelte con il completamento degli organismi dirigenti provinciali, l'avvio del tesseramento, l'apertura dei circoli e il radicamento nel territorio attraverso una campagna di ascolto e di confronto nei novantadue comuni della provincia napoletana. Subito dopo la Festa Democratica, che si terrà a Napoli dal 18 al 21 Settembre, apriremo forum tematici, osservatori con cui monitorare lo stato di salute del territorio e il livello di criticità da affrontare: dalla scuola alla casa, dall'ambiente all'innovazione, dal lavoro allo sviluppo, dai fondi strutturali alla crescita sostenibile, dalla sanità alla sicurezza. Per ciascuno cercheremo di proporre risposte chiare e condivise per proporre alle istituzioni locali obiettivi, tempi, metodi e scelte con cui affrontare le sfide della modernità. Luigi Nicolais * segretario provinciale del Pd Napoli