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Il prezioso dono
di
Siddhartha
Liberamente tratto
dal Canone Pali
Propriet esclusiva
Giulio Cesare Giacobbe
Il Buddha colui
che ha fatto
il Grande Salto.
Il Buddha colui
che ha visto
la Realt.
Il Buddha colui
che si liberato
dagli attaccamenti.
Il Buddha colui
che non pi n bimbo
n adulto n genitore.
Il Buddha colui
che al di l del mondo,
della vita e della morte.
Tu
sei quello.
riva del fiume e dedicava il resto del tempo alla contemplazione seduta. Smise
di affidarsi alla tradizione e alle scritture, per cercare da solo la Via. Ritorn
a se stesso per imparare dai propri successi e dai propri errori. Non temeva
pi il piacere che la contemplazione dava alla sua mente e al suo corpo e un
senso di pace e di benessere lo pervadeva. Non tentava pi di fuggire dalle
sensazioni e dai pensieri, ma osservava il loro sorgere, il loro poco durare e il
loro finire, mantenendone la coscienza. Rinunciando al desiderio di fuggire
dal mondo dei fenomeni, rimase fermo nel mondo dei fenomeni e scopr di
essere perfettamente presente a se stesso. Siddhartha passava dalla contemplazione sul corpo a quella sulle sensazioni, dalla contemplazione sulle sensazioni a quella sui pensieri. Vide che i pensieri nascono e svaniscono nella
mente. Vide lunit di mente e corpo, vide che ogni cellula del corpo contiene
la saggezza delluniverso. Cap che doveva semplicemente guardare pi a
fondo in un granello di polvere per ritrovarvi il vero volto dellintero universo, perch il granello di polvere in se stesso luniverso e, se non esistesse,
nemmeno luniverso esisterebbe. Siddhartha super lidea di un S permanente e indipendente, lanima, e trasal comprendendo di essere stato fino ad
allora imprigionato nella falsa idea dellanima come la presentavano i Veda.
In realt tutte le cose sono prive di un S permanente e indipendente. Il
non-s la vera natura dellesistenza.
Giorno e notte sedette sotto lalbero di pippala, mentre nuovi livelli di coscienza si risvegliavano in lui come abbaglianti lampi di luce. Fu precisamente in quei giorni, in cui Siddhartha faceva tali e tanti progressi nel
cammino, che comparve Svasti, il giovane guardiano di bufali. Siddhartha
accettava con gioia le bracciate di erba kusa appena tagliata che il ragazzo
undicenne gli portava. E bench Sujata, Svasti e i loro amici non fossero che
bambini, Siddhartha parlava loro della sua nuova conoscenza. Era felice di
vedere la facilit con cui quei bambini di campagna, privi di istruzione, capivano le sue parole. Ne fu rincuorato, e seppe che la porta della perfetta illuminazione si sarebbe aperta presto. Sapeva di avere ormai la chiave meravi-
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Le Quattro
Nobili Verit
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Gli Otto
Nobili Sentieri
ratelli, chiamo Retti Sentieri gli Otto Nobili Sentieri della Retta
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La Retta Conoscenza
me come se mi chiamasse. Osservandola in profondit, vi distinsi chiaramente la presenza del sole e delle stelle. Perch senza sole, senza luce e calore, quella foglia non sarebbe esistita e senza lesistenza delle stelle, neppure
il sole, sarebbe esistito. Anche le nuvole, vidi nella foglia, perch senza nuvole
non c la pioggia e senza la pioggia quella foglia non poteva esistere. E vidi la
terra, il tempo, lo spazio: tutti presenti nella foglia. In verit, in quel
momento preciso, luniverso intero si manifestava nella foglia. La realt della
foglia era un miracolo stupefacente. Generalmente si pensa che una foglia sia
nata a primavera, ma io vidi che essa esisteva in potenza gi da tanto, tanto
tempo, da quando esistevano le stelle e il sole che ne permettevano lesistenza,
poich in verit quella foglia esisteva nella luce del sole, nelle nuvole, nellalbero ed anche in me stesso che la percepivo. Comprendendo che quella foglia non esisteva in s ma soltanto in quanto parte delluniverso in cui ogni
cosa collegata alle altre, compresi che quella foglia non era mai nata ma era
sempre esistita nelluniverso che da sempre esiste. Comprendendo che quella
foglia non era mai nata, compresi che anche io, non ero mai nato. Entrambi,
la foglia e me stesso, ci eravamo semplicemente manifestati in quel momento
ma da sempre esistevamo in potenza nelluniverso. Poich non eravamo mai
nati, non potevamo morire, perch non pu morire luniverso che da sempre
esiste e nel quale ogni cosa contenuta. Vidi dunque che la foglia e il mio
corpo erano una cosa sola. Nessuno dei due possedeva un S separato e indipendente, nessuno dei due poteva esistere indipendentemente dal resto
delluniverso. Questa visione profonda dissolse in me le idee di nascita e di
morte, di comparsa e di scomparsa, e il vero volto della foglia, assieme al mio
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nella nostra stessa mente e nella situazione presente per sradicare le visioni
errate che formano le radici della sofferenza. Dobbiamo capire che la realt
fatta di fenomeni impermanenti, privi di un S e tutti interdipendenti fra
loro.
Questa, la Retta Conoscenza.
Fratelli, la Retta Conoscenza d luogo allIlluminazione e conduce al sentiero
della Retta Volont.
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La Retta Volont
ratelli, so che guardare dentro voi stessi richiede uno sforzo di volont.
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La Retta Coscienza
degli Otto Nobili Sentieri. La Retta Coscienza consiste nella coscienza del
pensiero. La coscienza del pensiero consiste nellosservazione distaccata dei
propr pensieri. Per osservare i propr pensieri con distacco occorre diventare il Nobile Distaccato Osservatore. Il Nobile Distaccato Osservatore osserva con distacco i pensieri come tu osservi con distacco il volo lontano degli
uccelli nella pace della sera. Impara dalla terra: se la si cosparge di fiori fragranti o la si ricopre di feci, la terra riceve ogni cosa con equanimit, senza
preferenze o avversioni. Quando nasce un pensiero, piacevole o spiacevole,
non farti intrappolare e non diventarne schiavo. Osservalo con distacco e
lascialo andare: esso non crescer dentro di te e non produrr il frutto
avvelenato della sofferenza. Se tu fai crescere i tuoi pensieri, essi divengono
potentissimi e si impadroniscono di te e ti rendono schiavo. Osservando con
distacco il tuo pensiero, tu scoprirai una grande insospettata verit: che il tuo
pensiero non il prodotto della tua volont ma una pianta autonoma e
indipendente da te, alimentata dal tuo attaccamento, e che le sue radici
affondano nella tua paura.
Fratelli, prima di imparare ad osservare con distacco il pensiero, dovete imparare ad osservare e a calmare il vostro respiro, il vostro corpo e le vostre
emozioni.
Praticate nel modo seguente.
1 inspirando, sono consapevole del mio respiro; espirando, sono consapevole
del mio respiro.
2 inspirando, calmo il mio respiro; espirando, calmo il mio respiro.
3 inspirando, sono consapevole del mio corpo; espirando, sono consapevole
del mio corpo.
4 inspirando, rilasso il mio corpo; espirando, rilasso il mio corpo.
5 inspirando, sono consapevole della mia emozione; espirando, sono con-
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La Retta Attenzione
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Il Retto Pensiero
Il Retto Pensiero consiste nel pensiero in cui non c n confusione n distrazione, n ira n odio, n desiderio n brama.
Fratelli, la confusione e la distrazione, lira e lodio, il desiderio e la brama si
superano praticando le Quattro Contemplazioni.
Le Quattro Contemplazioni consistono nella contemplazione del Respiro,
della Compassione, dellImpermanenza e della Morte.
Per superare la confusione e la distrazione, pratica la contemplazione del Respiro: con essa la tua mente si schiarir e la tua concentrazione diventer
potente.
Per superare lira e lodio, pratica la contemplazione della Compassione: essa
fa luce sulle cause dellira e dellodio presenti nella tua mente e in quella di
coloro che li hanno suscitati in te.
Per superare il desiderio, pratica la contemplazione dellImpermanenza: essa
fa luce sulla nascita e sulla morte di tutte le cose.
Per superare la brama, pratica la contemplazione della Morte e della fine di
tutte le cose.
Se praticherai regolarmente le Quattro Contemplazioni, otterrai la Liberazione.
Fratelli, il Retto Pensiero consiste nel pensiero in cui non c attaccamento.
Fratelli, il Retto Pensiero consiste nel pensiero in cui c lamore universale.
Parlando dellamore, ci si riferisce di solito allamore fra genitori e figli,
marito e moglie, parenti, amici. Dipendendo per natura dai concetti di io e
mio, questo amore imprigionato nellattaccamento e nella discriminazione. La gente vuole amare soltanto i propr genitori, il proprio coniuge, i
propr figli e nipoti, i propr parenti e i propr amici. Poich irretita nell
attaccamento, teme i mali a cui sono esposte le persone amate e se ne preoccupa prima che accadano. Poi, quando le disgrazie vengono, la sofferenza
tremenda. Lamore fondato sulla discriminazione genera il pregiudizio, ovvero indifferenza e persino ostilit nei confronti di coloro che escludiamo dal
nostro amore. Attaccamento e discriminazione sono cause di sofferenza per
noi stessi e per gli altri. In realt, lamore a cui tutti gli esseri aspirano
lamore universale. Nellamore universale vi compassione e dedizione.
Compassione e dedizione non sono limitate ai genitori, al coniuge, ai figli, ai
parenti, agli amici, ma si allargano a tutta lumanit e a tutti gli esseri.
Compassione e dedizione non conoscono discriminazione fra mio e non mio.
Senza discriminazione, non c attaccamento. Senza attaccamento, non c
sofferenza. Compassione e dedizione alleviano la sofferenza e arrecano la
felicit. Compassione e dedizione hanno come fine la felicit di tutti e non
pretendono nulla in cambio. Senza di essi, senza lamore universale, la vita
senza gioia. Con la compassione e la dedizione agli altri, con lamore universale, la vita si colma di pace e di gioia.
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Fratelli, praticate il Retto Pensiero. Praticando il Retto Pensiero, voi ricondurrete il pensiero sotto la vostra volont e non ne sarete pi schiavi. Il
Retto Pensiero produce la Retta Parola, la Retta Azione e la Retta
Professione.
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La Retta Parola
La Retta Azione
La Retta Professione
piegano ad applicare i Cinque Precetti che sono: non uccidere, non rubare,
non fare violenza, parlare secondo verit ed astenersi dallassumere sostanze
che oscurano la mente.
I Cinque Precetti sono un limite naturale che va osservato ma non sono
sufficienti a realizzare la Retta Parola, la Retta Azione e la Retta Professione.
La Retta Parola, la Retta Azione e la Retta Professione si presentano spontaneamente e chiaramente alla coscienza e alla volont se si persegue il Retto
Pensiero.
La Retta Parola, la Retta Azione e la Retta Professione consistono nel non
fare violenza a nessun essere vivente, n agli altri, n a noi stessi, n con il
pensiero, n con le parole, n con gli atti.
La Retta Parola, la Retta Azione e la Retta Professione conferiscono alla
nostra vita pace e serenit, fanno nascere in noi la gioia e lamore universale.
La Retta Parola, la Retta Azione e la Retta Professione sono la corona che
cinge la gemma del Dharma.
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La meditazione
dei cinque minuti
Pratica ogni giorno la meditazione nel modo seguente.
Ripeti nella tua mente la parola Buddha per un minuto.
Osserva il tuo pensiero per un minuto.
Osserva il tuo respiro per un minuto.
Osserva lambiente che ti circonda per un minuto.
Muoviti nellambiente che ti circonda, consapevole del tuo corpo e della sua
interazione con lambiente.
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Il Mantra
Del Dharma
Io prendo rifugio
nel Dharma.
Il Dharma costituito
dalle Quattro Nobili Verit
e dagli Otto Nobili Sentieri.
Questo, il Dharma.
Le Quattro Nobili Verit sono:
la realt della sofferenza,
la causa della sofferenza,
lestinzione della sofferenza,
il sentiero che conduce
allestinzione della sofferenza.
Queste, sono
le Quattro Nobili Verit.
La Prima Nobile Verit
che la sofferenza reale.
Questa, la Prima Nobile Verit.
La Seconda Nobile Verit
che la causa della sofferenza lattaccamento.
Questa, la Seconda Nobile Verit.
La Terza Nobile Verit
che lestinzione della sofferenza possibile.
Questa, la Terza Nobile Verit.
La Quarta Nobile Verit
che lestinzione della sofferenza
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Il Mantra
degli Otto Pilastri
della Consapevolezza:
il fondamento del Dharma
Io prendo rifugio nel Dharma.
Il Dharma fondato
sugli Otto Pilastri della Consapevolezza.
Gli Otto Pilastri della Consapevolezza sono:
la Consapevolezza dellAttaccamento,
la Consapevolezza del Pensiero,
la Consapevolezza della Realt,
la Consapevolezza dellAccettazione,
la Consapevolezza dellImpermanenza,
la Consapevolezza dellUniverso,
la Consapevolezza dellAmore,
la Consapevolezza della Natura di Buddha.
Questi, sono
gli Otto Pilastri della Consapevolezza.
Il Primo Pilastro della Consapevolezza
la Consapevolezza dellAttaccamento.
L'attaccamento la causa della sofferenza.
Se io sono consapevole del mio attaccamento,
io sono consapevole della causa
della mia sofferenza.
Questo, il Primo Pilastro
della Consapevolezza.
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Questo, il Dharma.
Io prendo rifugio
nel Dharma.
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Le cinque pratiche
che conducono
alla Liberazione
Le cinque pratiche
che conducono
alla Liberazione
sono
il controllo della mente,
la presenza nella realt,
la coscienza
dellimpermanenza
di tutti i fenomeni,
il non attaccamento
e lamore universale.
Il controllo della mente
consiste nellosservazione
del pensiero e del respiro
fino al vuoto mentale.
La presenza nella realt
consiste nellattenzione
rivolta al corpo
e allambiente
che ti circonda.
La coscienza
dellimpermanenza
di tutti i fenomeni
consiste nella consapevolezza
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Io sono
coscienza
Io sono
amore
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Io ho
natura
di
Buddha