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Sapienza, stoltezza I vocaboli di questo gruppo trattano sia d pacita umana di conquistare il mondo circosta scenza, e di far armoni tra loro fa cap sapie a , nza te prima per il suo inserim poi per il ruolo ipo: che svol Il gruppo di pespia esprimono mancanz one; nella lettera’ blica car , mancanza tratta di una caren testardo, empio), che in tutto compaiono 6¢ volte, di cui Qo e, fatta un'unica eccezione (Sal 93,8 LXX), sono resi con aphrdn o aphro: Abbastanza frequente @ pure il vocabolo pit antico nabal (identico significato origi- ale), tradotto con aphrn solo in Gb e Sal, con mdrds in Pro, Dt e Is. mords & ato solo 6 volte per un termine ebraico corrispondente, 28 volte in equivalente; anche il sostantivo compare 2 volte in Sir senza e ebraico. I passi che usano nabal mostrano chiaramente che stoltezza non & mancanza di conoscenza, ma ribellione contro Dio (> peccato). Ecco perché il concetto di stolto a il significato di empic iatore ( i sono: Sal 14, 1 e 53,2; perd Sal 74, 18.22; Gb 2, 10; Is 32, 5s; ef. Sir 50, 26). Lo stolto che si ribella a Dio distrugge in pari tempo la comunith umana ancare il necessario agli affamati (Is 32,6), accumula ricchezze ingiuste (Ger 17, 11) e calunnia il suo prossimo (Sal 39,9). Anche nella letteratura sapienziale posteriore, dove il concetto & meno duro rimane il senso della colpevolezza. stemmi 2) Per Qumran colui che non fa parte della comunita & uno stolto (CD 15, Sapienza e stoltezza lottano per il possesso del cuore umano (1QS 4,24). Nei loghi dei 10S 4,9-11) c’e anche la stoltezza. Le persone pie sperano in un’e jone escatologica della stoltezza (IQS 4, 18). III Nel NT troviamo 11 volte dphrdn, delle quali 7 in Paolo (aphrosyné & usata 4 volte, di cui 2 in Paolo). Invece il grup- po di méria 2 presente 14 volte con l’aggettivo (4 in Paglo), 5 col sostan- tivo (tutte in Paolo) ¢ 4 col verbo (2 in Paolo). E’ evidente la preferenza di Paolo e quella di Mt per l’aggettivo mords. 8) vangeli sinottici (1 volta in Mc, 3 in Lc, 7 in Mt, di cui 6 volte mdrds) i vocaboli assumono significati diversi a) L’immagine del sale che diventa insipido (mdrdinesthai Mt 5, 13; Le 14,34) riguardava originariamente una promessa di Gesu: il — van- gelo, come il sale, non pud perdere la sua forza. Il sale non pud cambiare chimicamente; non lo si pud « salare », Pid tardi gli evangelisti trasfor- mano, per adattarla al contesto, la promessa di Gest in esortazione: guar- date che il sale non diventi insipido! b) Non & ancora chiaro il significato esatto dell’invettiva maré (Mt 5, 22) (per uno studio particolareggiato of. Bertram, art. wopés, ThW IV, 844ss). Sembra che il s 0 pitt esatto si abbia completando il senso di stolto con quello di empio (cf. Mt 23, 17; lo stesso dicasi per dphrones Le 11, 40). ©) mérés viene contrapposto da Mt a grévuios, phrdnimos, nelle para- bole (7, 24-27; 25, 1-13), Anche qui potrebbe avere la sua importanza la sfumatura veterotestamentaria del termine: stoltezza non @ stupidita, ma ribellione a Dio; non @ destino ma colpa. E’ stolto chi respinge la proposta di Dio. Costui 2 soggetto al giudizio. L’ubbidienza 2 l’espressione della sag- gezza del credente (anche dphron & usato in un contesto analogo nella pa- rabola di Le 12, 20). stolto! 2) a) Paolo usa mdria e mdrds per qualificare ¢ contrapporre la pre- dicazione della croce alla sapienza del mondo che si esprime nel rifiuto della croce di Cristo da parte dei giudei e dei greci (1Cor 1,23); in Co- rinto poi si manifestd nell’orgogliosa pietd degli gnostici che disprezzava Yumilta di Paolo. Dio ha mostrato la stoltezza di questa sapienza nella morte in croce di Cristo (1Cor 1,20; 3,19; per una trattazione completa —> art. copia, III, 2) 1667 SAPIENZA - STOLTEZZA / D’altro canto la predicazione del vangelo, c a dagli uc una stoltezza, in realta @ tale. Ne bile, oppure c ce 0 nel senso che essa sia incompr richieda un sacr a stoltezza della p icium intellectus azione s é radic nel suo contenuto, nella croce di C Cristo crocifisso lmente debole, per cui anche il cristiano, che vive in lui, deve neces- sariamente essere debole... La croce @ anche per Cristo la crisi radicale (U. Wilckens, Weisheit und Torheit, 218). Per i spiritualist d Corinto non lo vogliono e non lo possono amn aolo obietta lor che « cid che @ stoltezza di Dio » (to mdr6n tou theo; non si tratta di una qualita di Dio, ma del modo, da lui liberamente scelto, di trattare col mondo per mezzo della croce di Cristo) « & pid sapiei i uomini e cid che 2 debolezza di Dio 2 pid forte degli uomini » (1Cor 1,25). Per partecipare alla stoltezza dell’umiliazione della croce fi tecip: tenza di Dio (é 2 veo, ho logos t ©, dynamis theod, 1Cor 1,18); « infatti la mia potenza si manifest pienamente nella debolezza » (2Cor 12,9). Percid Paolo > paradossal- mente su ti (1Cor 3, 18) ali- gerire di diventare stolti per essere sapie ficare se stesso come uno «stolto per amore di Cristo» (1Cor 4, 10) (= croce) b) Lu sizione dia prescinde da t gesto di in contesto di con| iphron e aphro: a 2Cor 11 e 12 a. Paolo considera stoltezza (2Cor 11, 1.16s.21) i nno co (2Cor 12, 11) i suoi « saggi » avve: ari di Corint moi ontes 2Cor 11, 19). Se il vantarsi 2 considerato una stol nche Paolo @ pronto a farlo: lezza (2Cor 11,30), e questo gli basta (2Cor 12,9). Ecco I'ag; la predicazione della croce. n6ria in 1Cor ricor zza, allor vanta di i di Ef, la comunita é esorta ta di Dio (Ef dsophoi (Ef a) Nella pare! stoltamente, m a cercare la volo iphrones ® assai vicino ad i , 15); evidentemente si voleva umato a i cristiani da un comportamento scos b) 2Tm 2,23 e Tt 3,9 mettono in guardia da « sciocche discussic cio’ inutili, su problemi sottili, causa di litigi ( hia, insulsa; gini, Ef 5,4) morolog c) 1Pt 2,15 si aspetta che la comunita credente, facendo e « chiuda la bocca all’ignoranz stolti » ¢ compia la volonta di Dio deg J. Goe SAPIENZA - STOLTEZZA 1668

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