al Signore, nel lrattempo sono curt crollat. La loro
‘gloria, la loro déxa, si dimostrata apparenza, Ma la
sloria di Cristo, la gloria umilee disposta a soffrire la
sloria del suo amore non &tramontata enon wamonta
Dalla Jotta contro Satana Gesi sce vincitore: alla di
vinizeazione menzognera del potere e del benessere,
alla promessa menzognera diun futuro che garantisce
tutto a tutti mediante il potere e economia, Egli ha
contrapposto la natura divina di Dio, Dio quale vero
bene dell'somo, Allinvito ad adorare il potete i Si
‘nore oppone com le parole del Deureronomio, lo stes-
s0libra che aveva citsto anche il diavolo: «Adora i Si
‘gnore Dio tuo e a lui solo rendi cultos (Me 4,10; cf.
‘Dr 6,13). Il comandamento fondamentale di Israele &
anche il comandamento fondamentale dei eristiani si
deve adorare solo Dio, Vedremo pit avanti, quando
riflereremo sul Discorso della montayna, che proprio
questo sl incondizionato alla prima tavola del Decalo-
0 include anche ils alla seconda tavola: il risperto
dll'somo, 'amore peril prossimo, Come Marco, an:
‘che Matteo conclude il racconto della tentazione con
le parole: «Fd ecco angeli gli si accostarono e lo serv
vano» (Me 4,11; Mc 1,13). Ora si compie il Salmo
91,11 gli angeli lo servono. Egli si&rivelato come F
slio e percid il cielo & aperto sopra di Lui, il nuovo
Giacobbe, eapostipite di un Isracle divenuto universa-
Te cfr: Go 1,51; Gn 28,12)
3
IL VANGELO DEL REGNO DIDIO
«Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesi si recd nella
Galilea predicando il Vangelo di Dio e diceva: “Il er
oé compiuto el regno di Dio & vicina; convertitevi ¢
credete al Vangelo"» ~ con queste parole Fevangelista
Marco deserive inizio del ativta di Gest e definisce
al tempo stesso il contenuto essenziale del so anu
tio (I, 14s). Anche Matteo riassume cost Pattivita di
Gesi in Galilea: «Andava attomo per tutta la Galilea,
insegnando nelle loo sinagoghe e predicando il Van:
sgelo del regno e curando ogni sorts i malate diin-
fermita nel popolo» (4,23; eft. 935). Entrambi gli
‘evangelist! definiscono l'annuncio ii Gest «Vangelow
‘Ma che cos'é propriamente?
Di recente la patola avangelo» @ stata tradatea con
expressione «buiona novella». Suona bene, ma resta
molto al di sotto dellordine di grandezza intexo dalla
parola cvangelo». Questa parola appartiene al linguag-
gio degli imperatori romani che si consideravano si
‘mori del mondo, suoisalvator eredentor. I proclami
provenienti dall'imperatore si chiamavano «angelin,
Indipendentemente dala questione ae il loro contentto fosse particolarmente lieta€ piacevole. Cid che vie-
ne dal imperatore ~ cra idea soggiacente —é messag
fio salvifico, non & semplicemente notizia, ma trator
‘mazione del mondo verso il bene
Se pli evangelist iprendono questa parola, tanto
che a partire da quel momento diventa il termine per
‘definite il enere dei loro seritti,& perché vogliono di
re: quello che gi imperatori, che si fanno passare per
ai, pretendono a torto, qui accade veramente: un
‘essiggo autorevale, che non & solo parola, ma real
Nellodiemo voeabolario proprio della teoria del lin~
uaggio si disebbe: il Vangelo @ discorso non solo
{nformativo, ma operative, non @ solo comunicazione,
‘ma azione, forza efficace, che entra nel mondo salvan-
dlolo e trasformandolo, Marco parla del «Vangelo di
io»: non sono ali imperatori che possono salvare il
‘mondo, benst Dio. E qui si manifesta Ia parola di Dio
che @ parola efficace; qui aceade davvero cid che
Imperator solo pretendono, senza poterlo adempiere.
erché qui entra in azione il vero Signore del mondo:
iADio vivente.
1 contenuto centrale del Vangelo & il regno di Dio &
vicina, Viene posto un termine nel tempo, accade
‘qualcasa di nuova. E viene richiesta dag iomini ana
Hsposta a questo dono: conversione e fede. Il centro