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Il gatto non ci accarezza: accarezza se stesso contro di noi, diceva Antonie

Rivarol a proposito della peculiare attitudine del gatto di soddisfare


immediatamente le sue necessit sensuali, pur mantenendo le distanze
emotive dal resto del mondo.

Le diverse mitologie riconoscono ed attribuiscono al simbolismo felino una


grande importanza: gli antichi egizi associavano il gatto alla luna e ne
dedicavano la figura alla dea -gatta Bast o Bastet, che veniva raffigurata
come una donna dalla testa di gatto o dalle complete fattezze di gatto,
associandolo simbolicamente alla notte, alla fertilit e alla gioia. Nel libro
dei morti si dice che i gatti fossero alleati del sole ed in grado di distruggere
i suoi nemici. Poich erano adorati come animali sacri alla dea Bast, i gatti
erano ritratti in numerose statue e la loro morte cui faceva seguito la
mummificazione e la sepoltura in bare di bronzo veniva celebrata con
grande dolore e partecipazione emotiva: quando un gatto moriva di morte
naturale infatti, gli abitanti della casa si radevano le sopracciglia ed usavano
mandare lamenti per ore intere. Chiudevano gli occhi della bestiola amata, gli
sistemavano i baffi conto le labbra ed infine lo avvolgevano in bende. Quando
aveva luogo un incendio, era usanza trarre in salvo i gatti prima delle
persone. Se ci si imbatteva per via in un gatto morto di morte violenta,
occorreva scansarne il corpo e gridare il proprio dolore per dimostrare di non
esserne i responsabili poich causare volutamente la morte di un gatto, era
una pena punibile con la morte.

A Menfi era costume considerare bella una donna che avesse, come il gatto, il
viso di forma triangolare.

Nella mitologia scandinava, la dea Freya dea dellamore e della passione


violenta si spostava su di un carro trainato da venti gatti e di notte appariva
accompagnata da vergini che cavalcavano gatti.

Il valore simbolico di questo splendido ed affascinante animale, che Neruda


amava definire minima tigre da salotto, grande e profondo.

Il gatto rappresenta il Femminino, il lunare, la sensualit ctonia. Delicato e


suscettibile, indipendente ma pronto a cercare carezze quando ne ha
desiderio, il gatto legato alla fertilit e al mistero, alla notte ed alla sua

oscura potenza creativa ed evocativa. Animale notturno per eccellenza, il


gatto sa vedere nel buio e questa capacit lo rende da sempre,
nellimmaginario collettivo, compagno fedele di chiaroveggenti e medium.

Labilit di vedere nel buio altres interpretabile metaforicamente come la


capacit di guardare attraverso le tenebre del subconscio, attraversandone le
oscurit e i misteri: il gatto si trova quindi a suo agio nella luce della
coscienza cos come nelle oscure profondit dellinconscio. Animale duplice,
ambiguo per eccellenza, richiama alla mente lunione mai perfetta della
natura istintiva alle richieste dellIo.

Rappresenta la capacit di restare fedeli alla propria natura pur adattandosi


alle richieste esterne. Il gatto non ammette padroni n imposizioni, cos come
linconscio e le sue profonde istanze non ammettono regole di sorta.

IL GATTO NEI SOGNI

Quando compare nei sogni, il gatto raramente ci lascia indifferenti. Il suo


potere evocativo e la sua numinosa comparsa sono carichi di emotivit:
fascino ed esasperazione, inquietudine e timore sono le emozioni che evoca
nel sognatore.

Questo animale misterioso rappresenta gli istinti del subconscio. Viene a


parlarci del rifiuto di qualsiasi costrizione, di una sfrenatala gioia di vivere (la
dea Bastet ne era rappresentazione), dellattaccamento ai piaceri terreni e
sensuali.

La sua natura polare di simbolo (sensualit distacco) tuttavia, ci riporta


anche al distacco e allindifferenza, alla diffidenza ed al tradimento, al freddo
calcolo di convenienza allaggressivit repressa. Per usare una frase di M.L.
von Franz egli in sintesi, esattamente lopposto rispetto al timore
esistenziale (Il Femminile nella Fiaba, Boringhieri, 1983).

Accezione positiva: se lanimale nel sogno ha un atteggiamento neutro o

amichevole possiamo supporre che le inclinazioni interiori del sognatore siano


in armonia con le pulsioni istintuali e sessuali e con lapprezzamento verso i
piaceri della vita ed il loro godimento sereno.

Accezione negativa: quando nel sogno il gatto ci appare aggressivo,


minaccioso, graffiante, o anche spelacchiato e sofferente, allora ci troviamo
di fronte alla rappresentazione di uno scollamento doloroso tra le pulsioni
sessuali e sensuali e latteggiamento consapevole dellIo nei confronti di
queste.

E dopo questa doverosa (da brava psicologa gattara) ed aperta


manifestazione di ammirazione e stima verso uno degli animali pi eleganti
che conosca, vi lascio con una meravigliosa poesia di Pablo Neruda, dedicata
appunto al gatto.

ODE AL GATTO, di Pablo Neruda

Gli animali furono


imperfetti, lunghi
di coda, plumbei
di testa.
Piano piano si misero
in ordine,
divennero paesaggio,
acquistarono ni, grazia. volo.
Il gatto,
soltanto il gatto
apparve completo
e orgoglioso:
nacque completamente rifinito,

cammina solo e sa quello che vuole.

Luomo vuol essere pesce e uccello,


il serpente vorrebbe avere le ali,
il cane un leone spaesato,
lingegnere vuol essere poeta,
la mosca studia per rondine,
il poeta cerca di imitare la mosca,
ma il gatto
vuole essere solo gatto
ed ogni gatto gatto
dai baffi alla coda,
dal fiuto al topo vivo,
dalla notte fino ai suoi occhi doro.

Non c unit
come la sua,
non hanno
la luna o il fiore
una tale coesione:
una sola cosa
come il sole o il topazio,
e lelastica linea del suo corpo,
salda e sottile, come
la linea della prua di una nave.
I suoi occhi gialli

hanno lasciato una sola


fessura
per gettarvi le monete della notte.

Oh piccolo
imperatore senzorbe,
conquistatore senza patria,
minima tigre da salotto, nuziale
sultano del cielo
delle tegole erotiche,
il vento dellamore
allaria aperta
reclami
quando passi
e posi
quattro piedi delicati
sul suolo,
fiutando,
diffidando
di ogni cosa terrestre,
perch tutto
immondo
per limmacolato piede del gatto.

Oh fiera indipendente
della casa, arrogante

vestigio della notte,


neghittoso, ginnastico
ed estraneo,
profondissimo gatto,
poliziotto segreto
delle stanze,
insegna
di un
irreperibile velluto,
probabilmente non c
enigma
nel tuo contegno,
forse sei mistero,
tutti sanno di te ed appartieni
allabitante meno misterioso,
forse tutti si credono
padroni,
proprietari, parenti
di gatti, compagni,
colleghi,
discepoli o amici
del proprio gatto.

Io no.
Io non sono daccordo.
Io non conosco il gatto.

So tutto, la vita e il suo arcipelago,


il mare e la citt incalcolabile,
la botanica,
il gineceo coi suoi peccati,
il per e il meno della matematica,
glimbuti vulcanici del mondo,
il guscio irreale del coccodrillo,
la bont ignorata del pompiere,
latavismo azzurro del sacerdote,
ma non riesco a decifrare il gatto.
Sul suo distacco la ragione slitta,
numeri doro stanno nei suoi occhi.

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