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poesie di Pedro Salinas

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Io di pi non posso darti


Io di pi non posso darti.
Non sono che quello che sono.
Ah, come vorrei essere
sabbia, sole, in estate!
Che tu ti distendessi
riposata a riposare.
Che andando via tu mi lasciassi
il tuo corpo, impronta tenera,
tiepida, indimenticabile.
E che con te se ne andasse
sopra di te, il mio bacio lento:
colore,
dalla nuca al tallone,
bruno.
Ah, come vorrei essere
vetro, tessuto, legno,
che conserva il suo colore
qui, il suo profumo qui,
ed nato tremila chilometri lontano!
Essere
La materia che ti piace,
che tocchi tutti i giorni,
che vedi ormai senza guardare
intorno a te, le cose
- collana, profumi, seta antica di cui se senti la mancanza
domandi: Ah, ma dov'?.
Ah, come vorrei essere
un'allegria fra tutte,
una sola,
l'allegria della tua allegria!
Un amore, un solo amore:
l'amore di cui tu ti innamorassi.
Ma
non sono che quello che sono.
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autore: Pedro Salinas

Amore
E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla, per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.
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Non ho bisogno di tempo


Non ho bisogno di tempo
per sapere come sei:
conoscersi luce improvvisa.
Chi ti potr conoscere
l dove taci, o nelle
parole con cui tu taci?
Chi ti cerchi nella vita
che stai vivendo, non sa
di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi.
E seguirti all'indietro
in ci che hai fatto, prima,
sommare azione a sorriso,
anni a nomi, sar
come perderti. Io no.
Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvvisa,
in quello squarcio brutale
di tenebra e luce,
dove si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.
Ti ho visto, mi hai visto, ed ora,

autore: Pedro Salinas

nuda ormai dell'equivoco,


della storia, del passato,
tu, amazzone sulla folgore,
palpitante di recente
ed inatteso arrivo,
sei cos anticamente mia,
da tanto tempo ti conosco,
che nel tuo amore chiudo gli occhi,
e procedo senza errare,
alla cieca, senza chiedere nulla
a quella luce lenta e sicura
con cui si riconoscono lettere
e forme e si fanno conti
e si crede di vedere
chi tu sia, o mia invisibile.
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I cieli sono uguali


I cieli sono uguali
Azzurri, grigi, neri,
si ripetono sopra
l'arancio o la pietra:
guardarli ci avvicina.
Annullano le stelle,
tanto sono lontane
le distanze del mondo.
Se noi vogliamo unirci,
non guardare mai avanti:
tutto pieno di abissi,
di date e di leghe.
Abbandonati e galleggia
sopra il mare o sull'erba,
immobile, il viso al cielo.
Ti sentirai calare
lenta, verso l'alto,
nella vita dell'aria.
E ci incontreremo
oltre le differenze
invincibili, sabbie,
rocce, anni, ormai soli,
nuotatori celesti,
naufraghi dei cieli.

autore: Pedro Salinas

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autore: Pedro Salinas

Ti sta vedendo l'altra


Ti si sta vedendo l'altra.
Somiglia a te:
i passi, la stessa fronte aggrondata,
gli stessi tacchi alti
tutti macchiati di stelle.
Quando andrete per la strada
insieme, tutte e due,
che difficile sapere
chi sei, chi non sei tu!
Cos uguali ormai, che sar
impossibile continuare a vivere
cos, essendo tanto uguali.
E siccome tu sei la fragile,
quella che appena esiste, tenerissima,
sei tu a dover morire.
Tu lascerai che ti uccida,
che continui a vivere lei,
la falsa tu, menzognera,
ma a te cos somigliante
che nessuno ricorder
tranne me, ci che eri.
E verr un giorno
- perch verr, s, verr in cui guardandomi negli occhi
tu vedrai
che penso a lei e che la amo:
e vedrai che non sei tu.
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autore: Pedro Salinas

Al di l della gente
Si, al di l della gente
ti cerco.
Non nel tuo nome, se lo dicono,
non nella tua immagine, se la dipingono.

Al di l, pi in l, pi oltre.
Al di l di te ti cerco.
Non nel tuo specchio
e nella tua scrittura,
nella tua anima nemmeno.
Di l, pi oltre.
Al di l, ancora, pi oltre
di me ti cerco. Non sei
ci che io sento di te.
Non sei
ci che mi sta palpitando nelle vene,
e non me.
Al di l, pi oltre ti cerco.
E per trovarti, cessare
di vivere in te, e in me,
e negli altri.
Vivere ormai di l da tutto,
sull'altra sponda di tutto
- per trovarti come fosse morire.
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autore: Pedro Salinas

Quello che sei


Quello che sei
mi distrae da quello che dici.
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione, non le seguo:
sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggi,
non so in cosa, e gi si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.

E quando desideri qualcosa


non penso a quello che vuoi
n lo invidio: il meno.
Ci che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai per un nuovo amore.
No.
Ti aspetto oltre qualsiasi fine o termine
in ci che non deve succedere.
Io resto nel puro atto del tuo desiderio,
amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.
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autore: Pedro Salinas

Non respingere i sogni


Non respingere i sogni perch sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realt, se il sogno non finisce.
La realt un sogno. Se sogniamo
che la pietra pietra, questo la pietra.
Ci che scorre nei fiumi non acqua,
un sognare, l'acqua, cristallina.
La realt traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che pi che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
il mezzo che l'anima ha
perch non le fugga mai
ci che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che realt ci che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra
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autore: Pedro Salinas

E sto abbracciato a te
Il modo tuo d'amare
lasciare che io ti ami.
Il si con cui ti abbandoni
il silenzio. I tuoi baci
Sono offrirmi le labbra
Perch io le baci.
Mai parole o abbracci
Mi diranno che esistevi
E mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi,
tu, no.
E sto abbracciato a te
Senza chiederti nulla, per timore
Che non sia vero
Che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
Senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
Con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

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