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GIORDANO BRUNO

- 1548 a Nola
- entra nel ordine domenicano ne esce nel nel 1576 sospettato di eresia: sono gli anni in cui gira
lEuropa e d alle stampe le sue opere.
Laudacia delle sue teorie suscita lostilit dellambiente di Oxford e cos, quando se ne presenta
loccasione, Bruno rientra in Italia, a Venezia, chiamato da un patrizio che desidera essere iniziato
alla mnemotecnica e altri arti magiche. Questi, per, forse deluso dellinsegnamento ricevuto, lo
denuncia allInquisizione come eretico. Arrestato, Bruno trascorre otto anni in prigione e,
condannato al rogo, viene bruciato vivo in Campo deFiori a Roma nel 1600.
La modernit di Giordano Bruno quasi paradossale: egli d un impulso fondamentale alla visione
moderna del mondo senza essere, in senso proprio, un grande scienziato.
Spingendosi avanti sulla strada indicata da Copernico, Bruno rompe definitivamente i confini del
mondo chiuso aristotelico e tolemaico, proponendo il modello di un universo infinito, privo di
centro perch senza confini, e per questo dotato di infiniti centri. Luniverso bruniano ospita quindi
infiniti mondi, cui corrispondono illimitate possibilit.
Luniverso bruniano composto di energie pi che di strutture. Il divenire si sostituisce allessere;
la mutazione la condizione normale dellesistere perch anche le cose infime hanno una loro
energia interna, che ne anima il movimento. Questa teoria fa di Bruno lerede pi audace dell
animismo rinascimentale, ossia della concezione secondo la quale ogni elemento animato.
Luniverso contrassegnato dalla trasformazione continua rappresenta il finito che tende allinfinito,
in cui ogni singola cosa manifesta insoddisfazione per una specifica, tendendo infinitamente a
nuove forme. Questa sensibilit metamorfica che si manifesta nel pensiero di Bruno era in realt gi
presente nella cultura del Rinascimento: basti pensare alla macchina sempre mutevole del Furioso
di Ariosto. Ma se la metamorfosi continua si tradurr spesso, nellimmaginario barocco, in un senso
doloroso della provvisoriet dellesistenza, quindi della vita e delluomo, per Giordano Bruno essa
ha un valore eminentemente positivo.
La percezione e il senso, posti di fronte al mutevole e alla metamorfosi incessante, perdono ogni
capacit di introdurre alla conoscenza, poich possono solo cogliere una manifestazione finite
provvisoria dellesistente. Ma, il fatto che il sensibile e il mutevole non siano conoscibili in senso
stretto non significa che non sia conoscibile la natura.
Esiste una facolt che pu avvicinare luomo allunica autentica conoscenza, quella superiore
dellUno-tutto (= universo nella sua interezza, concepito in senso panteistico, come un unico
organismo divino vivente. ); si tratta dellimmaginazione. La conoscenza discende quindi dal
materiale che limmaginazione le offre.
La magia allarte della memoria, spalanca le porte della conoscenza: la memoria larte segreta
che consente di ricordare la verit, risalendo fino allUno tutto, rintracciando il segno dellUno
impresso nel uomo.

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