Fondatrice dellOrdine Terziarie Cappuccine di Loano (14 febbraio 1844 + a!o"to 1904# $ C$%&$'(OL$ (1844)183# Mi chiamo Marietta Rubatto e sono nata alle due di notte del 14 febbraio 1844 (giorno in cui i fidanzati celebrano il loro patrono san Valentino), a Carmagnola, una cittadina presso Torino ricca di fede e di oglia di laorare, e che aea nel suo stemma delfini, gigli e il motto !"at candida coelo! (!dona cose candide al cielo!)# $d infatti %uesta mia cittadina natale enera come &atrona la Vergine 'mmacola ta che l(ha liberata prodigiosamente dalla peste ben due olte) per %uesto, finch* io issi, in unione di spirito con i miei compaesani, il + dicembre scioglieo il mio oto di ringraziamento mangiando per terra con la testa sotto il taolo# ,el pomeriggio dello stesso giorno della nascita i miei genitori, buoni cristiani, mi fecero battezzare imponendomi il nome di -nna Maria. per/, forse anche in considerazione del mio aspetto esteriore, in seguito fui chiamata solo col nome di Marietta, o addirittura Mariettina# Mio padre era un uomo !ottimo!# 0a sua professione era %uella di fare lo !stalliere!, ma non come garzone, bens1 come chi gestisce una rimessa di carrozze e di caalli. sicch*, sia pur laorando duro, egli aea la possibilit2 di sostentare degnamente la sua famiglia# Mia madre era una !santa!, di %uelle che includono il laoro e il sacrificio nel proprio programma di santit2) nei documenti ella risulta %uattro olte contadina, una olta cucitrice, una olta stalliera# 3uando io enni a %uesto mondo in casa mi aeano gi2 preceduto tre sorelline e tre fratellini. due per/ se ne erano gi2 olati al cielo# ,el giro di trentacin%ue anni, ossia tra il matrimonio dei miei genitori e la loro morte, in casa mia si sono contati cin%ue matrimoni, undici battesimi e### dieci funerali# 'l primo bruttissimo funerale di cui mi ricordo agamente fu %uello di mio padre) aeo solo %uattro anni# Mia madre ne aea 45 e rimase edoa con sei figli in gioane et2### 0a mamma fu costretta a laorare ancor di pi6 ed io enni affidata alle cure di mia sorella maggiore Maddalena, che era anche mia madrina di battesimo# Costei in seguito riel/ che allora io aeo un carattere piuttosto giulio# Ma nel 1871 Maddalena si spos/ con un buon partito, e and/ a iere a Torino# 3uando aeo dieci anni, per me enne a proposito il sacramento della Confermazione, riceuto pochi giorni dopo la morte di una sorellina# 3uesto rafforzamento spirituale fu proidenziale anche perch* in %uesti anni fui colpita dal aiolo, una malattia che lasci/ in me un segno cos1 profondo per tutta la ita che, solo per citare un fatto, %ualche anno dopo per %uesto motio le suore Vincenziane Cappellone non mi riceettero tra loro# - dodici anni riceetti per la prima olta la santa Comunione) fu %uello per me un fatto straordinario, se penso che poi l($ucaristia sarebbe dientata la mia deozione pi6 cara# &artita per Torino la sorella maggiore, ormai sposata, continuai ad aiutare la mamma, esercitando la professione che Maddalena mi aea insegnato) !cucitrice!# Ricordo in modo particolare un fatterello di %uei tempi perch* in seguito sarei dientata una specialista a mettere insieme degli### stracci) feci troare sul letto della mamma una este che lei aea gi2 buttato ia e ora sembraa nuoa# 0a mamma mi disse) 8raa9 Continua cos1. che "io ti benedica9 3uanto ad istruzione mi limitai alle scuole elementari (e a %uei tempi non era cosa da poco)# &er me fu una era proidenza perch* gi2 sin da allora poteo dedicarmi alle buone letture che mi hanno sempre fatto un gran bene# -ncora riguardo a %uei tempi, una mia nipote che si chiamaa come me Mariettina ha rielato che %uando la mamma mi daa dei soldi per comprarmi dei estiti o usarli in cose di mio gusto, io cercao di spendere il meno possibile ed il rimanente lo dao ai poeri# 3uando dientai signorina, mi chiesi se doeo inserirmi anch(io nella serie cos1 feconda di matrimoni, battesimi e### funerali che staa distinguendo la mia famiglia# Me lo chiesi soprattutto allorch* la mia mamma si spos/ una seconda olta# 'o sono stata sempre piuttosto restia a manifestare i sentimenti che si agitaano nel mio cuore di adolescente# Ci fu, in seguito, chi pens/ a rielare %ualcosa dopo la mia morte# 'l mio confessore in seconda, il canonico 8artolomeo :iuganino, disse che aeo sacrificato tutto per :es6###, anche nozze ricche che mi arebbero resa felice agli occhi del mondo### $ %uesto perch* mi ero data a "io fin dall(infanzia col oto di erginit2, rifiutando comoda posizione con un notaio di Carmagnola, il %uale mi aspett/ per anni per farmi sua sposa, tanto mi stimaa### ,ella mia ita giunse anche il ; giugno del 18<4) mia madre moria a 74 anni di et2. io ero diciannoenne# =o molto sofferto per la morte dei miei genitori, specialmente della mamma, ma mi sono rassegnata ai oleri della diina &roidenza# Mia madre, anche se si firmaa solo con una croce, ha auto sempre un posto speciale nel mio cuore e l(ho ringraziata soprattutto per una sua particolare irt6) la irt6 della rettitudine che ho sempre coltiata fin da bambina aendo riceuto l(esempio e l(educazione dalla mia santa mamma, e %uanto mi sono sempre troata contenta di aerla praticata9 $ TO%*(O (183)188+# Con la morte della mamma, Carmagnola non mi interessaa pi6 tanto. il mio patrigno, inoltre, si sarebbe poi risposato# - Torino c(era mia sorella e madrina Maddalena che mi accolse olentieri in casa sua, anche perch* il >ignore non le aea concesso il dono della maternit2# $d a Torino troai pure presto un padre spirituale# Mio cognato, :iuseppe Tuninetti, era un funzionario affermato delle neonate >trade ?errate del Mediterraneo. io lo chiamao familiarmente !&in! e lui chiamaa me !cara Marietta!# $ra uno che facea cadere le cose dall(alto, era pignolo, mi rimproeraa per il mio irriflessio modo di agire, per non mettere la data sulle lettere ed anche perch* ero spendacciona con i poeri. per/ olea che in casa sua regnasse l(allegria e si professaa !frate :iuseppe dell(@rdine degli @sseranti### del buon umore!# Rispettaa, comun%ue, le mie deozioni ed ammettea fin d(allora che nell(aldil2 per me sarebbe stata riserata una !sedia chiusa!, mentre lui arebbe douto accontentarsi di stare in platea# &er chi olesse edere la mia faccia di %uei tempi ci sono due fotografie) secondo la moda del tempo, ho il corsetto stretto e la gonna a paracadute. ma sono estita di nero e di appariscente ho solo gli orecchini# 0(abitazione di mio ; cognato non era lontano dalla chiesa di ># ?ilippo. %ui troai il mio nuoo### padre) pria di genitori ebbi dal cielo a mio grande conforto un santo per confessore. saggiamente mi guidaa e riceeo da lui %uegli ammonimenti che, per sentura, non poteo ascoltare dalla bocca della mia santa madre, n* del mio ottimo padre# 3uesto santo era il parroco, p# ?elice Carpignano, che aea la specialit2 di essere il confessore di tutti, sia delle personalit2 torinesi pi6 in ista, sia degli umili# 0e sue risposte erano considerate un oracolo diino) !0(ha detto p# Carpignano e basta!# 0a sua irt6 principale era l(umilt2 e la sua pi6 grande deozione l($ucaristia# ,ella parrocchia di >an ?ilippo erano attie le Conferenze di >an Vincenzo de( &aoli che si dedicaano alle isite dei poeri nelle soffitte, e c(era pure il pi6 grande ospedale cittadino, %uello di >an :ioanni# $bbi %uindi modo di far conoscenza, come olontaria, di un campo di laoro che in seguito la &roidenza mi arebbe assegnato come mia particolare ocazione# ,ell(ambito della sofferenza, l(opera pi6 in ista a Torino era il !Cottolengo!, l(istituto che accogliea i rifiuti delle altre opere di beneficenza# 'l gi2 citato sacerdote che mi dirigea spiritualmente durante le assenze di p# Carpignano ha lasciato scritto che io andao soente al !Cottolengo! e serio i poeri pi6 disgraziati### 'n seguito arebbero pure detto che al !Cottolengo! io mi distingueo come pettinatrice# 'l ricordo pi6 bello che mi A rimasto del !Cottolengo! sono i miracoli operati dalla diina &roidenza e sollecitati dalla preghiera# ,ella parrocchia di >an ?ilippo c(era pure operante un @ratorio ?estio, inferiore per attiit2 solo a %uello di "on 8osco# $ l2 potei iniziare un apostolato che sarebbe poi dientato una specialit2 mia e delle mie suore) l(insegnamento della "ottrina Cristiana# Ma %ui, per doere di riconoscenza, bisogna che io rieli pure che p# Carpignano, %uel !santo! che aea preso il posto dei miei genitori e che a Torino conoscea tutti, non perdette l(occasione di mettermi in relazione con una nobile e ricca edoa senza figli, dedita alle opere di bene) MarianB na >coffone Costa, la %uale era alla ricerca di una figlia adottia pi6 che di una persona di serizio# ?ui scelta io e dientai cos1 tanto sua figlia che %uella, mettendo in secondo ordine i parenti stretti, dispose addirittura che io doessi essere sepolta icino a lei nel cimitero monumentale di Torino# $ non solo %uesto) perch* io potessi continuare anche dopo la sua morte la sua e la mia attiit2 benefica, mi lasci/ erede di una cospicua somma e di rendita annua depositata presso il suo erede uniersale che era il Cottolengo, (e %uesto perch* essa preedea che ben presto arei dato fondo a tutto il capitale nel mio serizio ai poeri). mi lasci/ inoltre tanti altri oggetti a lei cari e tanti estiti da signori# "urante gli anni di ita in comune con %uesta nobile signora dientata mia madre d(adozione, non aeo preoccupazioni di carattere economico) portao i guanti, mangiao con le posate d(argento e mi piaceano i dolci# "iceano che aeo un carattere iace, piuttosto allegro e socieole# Con la signora andao ogni anno a trascorrere le ferie estie a Casorzo, nel Monferrato, doe essa era considerata la principale benefattrice del paese# 02 mi consideraano come la !criada di Madama Costa! e chi olea essere aiutato da lei si riolgea a me) in seguito una ecchietta mi arebbe addirittura paragonata a san Rocco e arebbe detto che ero pi6 generosa della padrona# ' bambini si ricordaano che regalao solo caramelle fini e le immaginette di san 0uigi# C(era chi si meraigliaa ch(io facessi tutti i giorni la santa Comunione, perch* a %uei tempi si pensaa ancora che la pratica fosse riserata alle suore# Tutti i pomeriggi, assieme alla signora, che era pi6 piccola di me in statura e 4 camminaa un po( gobbetta, andao in chiesa a fare un(ora di adorazione eucaristica# - Casorzo enia pure a farci isita %ualche olta "on 8osco, al %uale parea che la signora Marianna olesse lasciare la sua casa di illeggiatura# - motio degli @ratori ?estii, conosceo gi2 a Torino il santo dei gioani, che arri/ a chiamarmi la sua Mariettina# Cna olta mi disse che olente o nolente mi sarei fatta religiosa###. mi disse pure che sarei dientata fondatrice# 3ueste parole mi meraigliaano molto, per il fatto che io non ero ormai pi6 tanto gioane# "opo una di %uelle isite misi da parte la tazza che il santo usaa %uando enia a troarci (e in seguito me la portai anche in -merica)# ,el 188; passai un ,atale molto triste) alle ore D,4D dopo mezzanotte, Marianna >coffone Costa moria ed io in osse%uio al Testamento, doetti fare in modo che la sua mortale salma non enisse toccata da altri che dalla sottoscritta# $ LO$(O (1883)188# 3uando mor1 la signora che mi aea considerato come una figlia, mi stao aiando erso la %uarantina# $ro pi6 anziana, ma anche pi6 libera del mio tempo e, pur potendo sempre disporre dell(affetto dei miei familiari e iere con una certa comodit2, mi dedicai completamente ad opere di beneficenza# Tra i comodi che mi poteo permettere cEera anche %uello di andare in Riiera durante l(estate per la cura dei bagni (in &iemonte d(inerno cEA tanto freddo e tanto umido)# -ndao a 0oano, doe non facea un caldo eccessio e spiraa soente un(arietta fresca, con mia sorella MaddaB lena e mio cognato &in# 0a gente del posto, composta per lo pi6 di pescatori e contadini, consideraa noi bagnanti come dei signori# - %uei tempi gli stabilimenti balneari, erano molto diersi da %uelli di oggi e c(era l2 diisione tra uomini e donne# 'o mi feci fare una cabina di legno portatile e me ne andao in un posto separato) le sette lire che risparmiao per l(ingresso allo stabilimento le regalao al ragazzo che mi portaa la cabina# Ma a 0oano non poteo starmene tutto il giorno alla spiaggia# &er le mie pratiche di piet2 mi scelsi la chiesa dei cappuccini, doe c(era in enerazione una Madonna 'mmacolata miracolosa, che in tempi tristi aea mosso gli occhi# 0a chiesa mi era cos1 simpatica che per essa confezionai delle nuoe tendine rosse# @gni mattina, sola soletta, estendo ordinariamente di nero me ne andao alla chiesa e i tornao nel pomeriggio per la mia ora di adorazione eucaristica# -ndando alla spiaggia, aeo occasione di constatare %uanta poert2 e ignoranza delle cose religiose regnasse tra i pescatori) mi faceano pena specialmente %uando bestemmiaano# Cercai di aicinarli ed entrai pure nelle loro abitazioni. portao %ualche aiuto materiale e poi cominciai a parlare di "io# $d essi, che da decine d(anni non metteano piede in chiesa, si confessaano, si comunicaano e regolarizzaano i matrimoni# ,ell(estate del 1884, sulla ia dei :azzi che porta alla chiesa dei frati, notai che era iniziata la costruzione di un !conentino!# Cosa staa succedendoF Cna pia signorina benestante, chiamata !monaca!, di nome Marietta come la sottoscritta, d(accordo con i cappuccini olea aiare una piccola comunit2 religiosa con lo scopo di assistere in casa loro %uei malati che non oleano o non poteano andare negli ospedali, che a %uei tempi erano %uel che erano# $ %uesto essa facea tutto a sue spese, anche se era un tipo molto ansioso, di molta economia forse male intesa, come aiene in molte famiglie liguri cui potrebbe applicarsi il proerbio) !non mangiare per non spendere! (3uesto rilieo non A mio, ma di una loanese, una %uasi figlia adottia della Marietta)# "irettore di %uesta piccola comunit2 arebbe douto essere un frate cappuccino, 4 !lettore! dei chierici studenti, uomo non di mezze misure# Come egli poi disse, al lieto appello per formare la nuoa comunit2 subito aeano gi2 risposto sei animose ragazze, per/ c(era il problema di troare una superiora perch* la fondatriceB finanziatrice Marietta $lice, pur essendo gi2 stata tra le carmelitane, era ormai sulla sessantina# $d io, %uarantenne, non pensao affatto di doer andare a finire l2 dentro# Ma un giorno, mentre mi troao di passaggio daanti al conentino in costruzione, dalle impalcature cadde una pietra e colp1 alla testa un muratorino poco pi6 che dodicenne# 'o mi affrettai a soccorrerlo, gli medicai la ferita e gli diedi due lire, il salario di una giornata, perch* per %uel giorno non laorasse pi6. poco dopo tornai indietro e gliene diedi altre due, dicendogli che anche l(indomani se ne stesse a casa con sua mamma# Marietta $lice ide l(accaduto e pens/ che io arei potuto essere la superiora della nuoa fondazione# 'o, bagnante forestiera non disoccupata, rifiutai per motii ari pi6 che comprensibili# Ma %uella ne fece parola al direttore, p# -ngelico, e %uell(uomo non di mezze misure e che io pi6 aanti arei chiamato !il pi6 brao di tutti!, senza mezzi termini mi disse che la mia strada ormai sarebbe stata senz(altro %uella# :uarda combinazione) in seguito io arei douto confessare al !boccia! ferito) !tu sei stato ferito alla testa e presto guarito# 'o inece lo fui in modo pi6 duraturo al cuore# Cos1 sono i misteri della &roidenza, ai %uali bisogna chinarsi rierentemente!# Cominci/ per me un periodo di dubbi e di peregrinazioni) non mi garbaa andare a seppellirmi a 0oano# ' miei confessori di Torino sulle prime mi sconsigliarono. figurarsi poi mia sorella Maddalena e mio cognato### Ma la Marietta loanese e p# -ngelico non si dettero per inti e andarono anche a Torino# 'ntanto i laori del conentino proseguiano# 'l escoo di -lbenga concedea la sua approazione paterna# &# -ngelico, per mezzo di lettere, continuaa a ripetermi che la olont2 di "io era %uella e perci/ io doeo intraprendere il santo iaggio poich* senza di me non si potea far niente# - 0oano poi c(era un ineffabile frate cappuccino, p# 8onaentura, il %uale celebraa delle >ante Messe per !l(ornatissima signora damigella -nna Maria Robatti### per l(opera sorumana di fondare in 0oano una casa di Religiose Cappuccine di >an ?rancesco###!# -d un certo punto feci difficolt2 (e fui buona profeta) a motio degli @ratori ?estii che io arei oluto affiancare all(assistenza dei malati a domicilio, ma p# -ngelico mi fece sapere che pi6 di me ne conoscea il bisogno# -uta %uesta assicurazione, anche i miei consiglieri spirituali di Torino erano disposti a lasciarmi andare# -ndai pure dal santo degli @ratori ?estii, "on 8osco, il %uale mi rispose) !>ia pure, Mariettina, ma ti preengo che morirai in terra straniera!# -rei douto essere a 0oano per i >anti del 1884, ma in pratica, per i motii riferiti ed anche per la febbre, potei andare a 0oano solo per l(inizio della noena di ,atale) portai con me tante cose care personali, soldi (anche per %uesti ero tanto desiderata), biancheria e posate d(argento. p# -ngelico per/ mi disse subito che bisognaa mangiare con le posate di legno e i piatti di terracotta come i frati cappuccini# 0a data della estizione religiosa non enia mai, perch* prima parea che la doesse fare il escoo, poi il parroco teologo di 0oano# >embraa fosse in atto uno scaricabarile# "oette rassegnarsi a presiedere la cerimonia l(umile guardiano del conentino dei cappuccini di 0oano, p# 'reneo# ;4 gennaio 1887) data molto significatia perch* allora si celebraa la festa dello >posalizio di Maria con :iuseppe (un santo che mi sarebbe enuto bene per i casi disperati) io mi troai estita da suora e con un nome nuoo) suor Maria ?rancesca di :es6# 3uello !sposalizio! fu 7 eramente contraddistinto dal fatto di essere celebrato in giorno di enerd1# Testimoni presenti tramandarono che il sole sorse splendente dall(oriente e le lagrime di commozione grondaano da ogni olto. p# -ngelico arri/ perfino a scriere che tra !le sei estiende io primeggiao come sole in mezzo alle stelle!# Ma la mia futura successora loanese, -ngelica, annot/ subito che proprio in %uel giorno cominci/ ad annuolarsi il bel sereno### 0(11 gennaio 1887 il escoo di -lbenga, approando il Regolamento, aea costituito ufficialmente la nuoa famiglia religiosa affidando ad ogni futura suora un incarico ben preciso# 'n lista c(era pure l(eG carmelitana finanziatrice, che arebbe douto chiamarsi Maria Teresa del Crocifisso, ma non est1 l(abito francescanoBcappuccino pur continuando a iere nella nuoa comunit2 (ed in seguito fui io ad essere paragonata alla !forte! Teresa di :es6)# &roprio nel primo giorno di ita dell('stituto, $rina, sorella della Marietta, cominci/ a manifestare delle preoccupazioni di carattere materiale### $d io mi troai di colpo noizia, superiora generale, maestra delle noizie e costretta a coniere con la Marietta che tenea i soldi### 'niziai il mio !noiziato! pienamente coninta di cominciare una !ita nuoa! sotto tutti gli aspetti# 'l escoo di -lbenga, nostro primo superiore, aea approato per noi un !orario %uotidiano! che costituia per me una era noit2 di ita# Ci alzaamo alle cin%ue, andaamo a messa dai cappuccini ed alle @tto eraamo al laoB ro sia dentro che fuori del conentino# -ndaamo tutte %uante in cucina a laare le stoiglie e in %uel mentre recitaamo le litanie della Madonna### ?aceamo !mezz ora di santa ricreazione!, diceamo tante preghiere, tra le %uali mi era cara la !Coroncina del Cottolengo!. i frati ci trasmisero anche la deozione a santa 8arbara protettrice contro i fulmini# &# -ngelico, e con lui altri suoi confratelli, diceano che per conoscere se un(opera enisse da "io bisognaa che il demonio le si accanisse contro# 'l mio 'stituto ebbe la sua !estizione! in pieno carneale e si tro/ ben presto in %uaresima, sicch* si pu/ dire che i giorni di sorriso si alternaano a %uelli meno sorridenti# &# 8onaentura scriea a Roma che le nuoe suore godeano della simpatia della gente di 0oano# 'niziammo subito con gli @ratori ?estii ed in poche domeniche i ragazzi arriarono ad un centinaio### 3uanto all(assistenza ai malati a domicilio, lo stesso p# 8onaentura annunziaa che nei primi giorni di ita dell('stituto io aeo !gia mandato due donne in paradiso!# 'noltre, presto aprimmo anche una scuola di laoro domestico per le figlie del paese# Ma erano di pi6 i giorni con poco sole# 8en presto la signorina Marietta loanese si pent1 di aer costruito il conentino) la ruppe con p# -ngelico e col p# guardiano (che la defini un !basilisco!)# &# 8onaentura scriea a Roma che la Marietta spaentaa le poere suore con grida ripetute e per cose da niente e non risparmiaa mortificazioni alla stessa sottoscritta che, secondo lui, era un angelo disceso dal cielo### 'n modo particolare essa non potea soffrire le grida dei bimbi del Catechismo ed aea sempre paura che i soldi non bastassero### 'o, %uando ormai la %uaresima era aanti, ritenendo di non poter pi6 iere silenziosa, decisi di scriere una lettera a Roma al p# definitore generale dei cappuccini, il genoese p# >tanislao, fondatore del conento di 0oano, per esprimergli il mio parere) non per portare ia la croce, ma per poter iere con pi6 tran%uillit2 di spirito e con%uistare cos1 un poco pi6 di umilt2, di purezza e di carit2, per poter, col sacrificio, attendere meglio alla salezza delle anime### Mia sorella Maddalena, che aea preso in affitto dalla $lice il piano superiore a %uello doe abitaamo noi suore, olea gi2 portarmi a Torino, ma io non mi rassegnao a separarmi da %uelle sorelle < con le %uali mi parea di formare un cuore solo# Costoro poi mi diceano di essere disposte a mangiare con me pane e cipolle piuttosto che tornare alle loro case# ($ la Marietta, un giorno che aeo messo la padella al fuoco per fare %ualche frittella alle suore affamate, me la tolse di mano)# Terminata la 3uaresima, arri/ per i cristiani la &as%ua di Risurrezione, ma non per noi che eraamo ferme al Venerd1 >anto# R 8onaentura pens/ bene di applicare una delle sue Messe, affinch* !l(umilt2 della croce potesse aere la meglio!# ># Veronica :iuliani, patrona stigmatizzata dell('stituto, per la sua festa del 5 luglio, port/ un regalo a noi, che p# -ngelico aea ormai definito !poere eroniche!) il escoo di -lbenga, per liberarci dalla guerra delle sorelle $lice, prese in affitto il pianterreno ed il primo piano del conentino esclusiamente per noi# -nche se la Marietta $lice si era oluta riserare due stanze al primo piano, %uello per noi era gi2 meglio che niente# Ma la nostra ita continuaa ad essere eramente poera e tribolata) aeamo un abito solo ed il itto era scarso# -lla domenica, per far dierso dagli altri giorni, impanao le costole di caolo e le friggeo# !8astaa allora minestra e pane. la pietanza era per i signori!. cos1 rieler2 in seguito la mia seconda madre generale# ?rattanto continuaamo a laorare in %uegli uffici che erano propri del nostro 'stituto# &er l(assistenza ai malati, i nostri regolamenti diceano che, per serire meglio i poeri infermi come membra sofferenti di :es6 Cristo, doeamo essere cieche, sorde e mute, e non poteamo prendere cibo in casa degli assistiti# 3uante notti d(inerno abbiamo passato al freddo9 $ la gente pensaa che fossimo ricche, perch* ieamo in casa della benestante Marietta $lice padrona di un negozio di tessuti, ed io ero ricordata come la signora eG bagnante, sicch* molti non daano nulla per l(assistenza ai malati### ' ricchi, arebbe poi detto suor -ngelica loanese, daano una lira e sembraa s(impoerissero### ,on solo, ma a me capitaa di doerne ancora dare alle famiglie dei malati, %uando essi erano pi6 poeri di noi ed anche per attrarre ai sacramenti %uelli che ne erano lontani da decine d(anni### $ %uando %ualcuno di %uesti riceea la### prima Comunione, io cercao di mandare una grossa caffettiera con un bel pacco di biscotti# :li @ratori ?estii cos1 com(erano cominciati non ebbero ita lunga, perch* ci fu chi riscontraa degli inconenienti e del disordine in essi ed anche nella sottoscritta, che andaa nelle case dei pescatori a fare %uello che facea gi2 da secolare# ,e fu riferito al escoo, il %uale mi chiam/# 'o i andai contenta, credendo che olesse farmi delle lodi# 'nece mi disse di non andare pi6 nelle case dei pescatori e, %uanto agli @ratori ?estii mi limitassi al solo Catechismo domenicale# 3uel giorno credetti di senire e, uscita dall(episcopio, mi appoggiai al muretto# >ubito oleo proprio piantar li tutto, ma p# -ngelico interenne deciso. in seguito il escoo aument/ la sua stima erso di me a motio dell(ubbidienza e, assieme ai frati cappuccini, si mise decisamente dalla mia parte nei malintesi con la Marietta loanese# C(erano dei pescatori che mi diceano) !,on pianga) se non potr2 enire lei da noi, erremo noi da lei!# Cos1, dopo tante traersie, per noi poere eroniche giunse anche il giorno della prima professione dei oti) fu una scelta indoinata la festa delle >timmate del serafico &adre san ?rancesco (1+ settembre 188<)# 'n seguito ricordai sempre con nostalgia i giorni del mio noiziato loanese# 3uando accompagnai in 8rasile le mie suore, future martiri, pensao ai primi tempi della Comunit2, allorch* tutto il nostro contento lo cercaamo in :es6 e nell(amarci tra sorelle con sincerit2 di cuore# &ressapoco al termine di %uesto difficile periodo della mia ita, ebbi la soddisfazione di riceere una bella letteraBtestamento da parte del mio + santo confessore p# Carpignano, il %uale in un primo tempo era stato dubbioso sulB l(opportunit2 che io intraprendessi una nuoa ita# Tra le altre belle cose mi scrisse) !&aradiso9 &aradiso9 "eo gratias9 Veramente A una grazia grande %uella di aer assistiti tanti malati e aer sofferto tante fatiche e fatto cattia ita, come si suol dire, e non aer patito niente e %uel che A pi6, gli infermi ostri essere morti tutti coi >># >acramenti, rassegnati, pazienti e da eri cristiani### 'l >ignore A con te e con le tue buone sorelle, e i benedice### Continuate ad essere buone, umili, e ferorose, che possiate sempre fare il maggior bene che saprete per la sua gloria e per la salute delle anime### "eo gratias9 "eo gratias9 e coraggio9 aanti9 aanti9 Tutte e allegre9###! *( L*',%*$ (188)1891# ?inito il !noiziato!, si presentaa urgente la realizzazione di due imprese# &rimo) allargare il campo di laoro oltre 0oano# >econdo) troare in 0oano una nuoa residenza, per liberarci dalla !schiait6! del !conentino!# Tutto %uesto anche perch* l(incremento numerico delle suore si presentaa confortante) nei primi %uattro anni di ita l('stituto si arricchi con cin%uantatrA estizioni# 3uando mi diceano di non accettare troppe suore, io rispondeo) !0a &roidenza A grande. se accettiamo una gioane, la &roidenza proede per una, se due per due, ecc#!# "urante l(anno della !professione!, ebbe luogo il primo tra i tanti oli al di fuori di 0oano) eraamo state initate ad occuparci dei malati a domicilio in Voltri# 0a igilia della prima partenza, dicea Maria &isano che staa continuamente ad osserarci facemmo inutilmente camomilla tutta la notte per calmarci. parea che doessimo partire per le 'ndie, e si trattaa inece di poco pi6 di <D chilometri di ferroia# - Voltri fummo accolte con entusiasmo, anche se la casa doe eraamo alloggiate non soddisfacea alle pi6 elementari norme di igiene# Mi fermai l2 per due mesi, perch* mancaa tutto# 'l terremoto che colp1 la 0iguria nel febbraio 188+ mi costrinse a tornare a 0oano, doe le suore si erano accampate nell(orto del conentino assieme alle sorelle $lice# Tra leH ittime del terremoto ci fu anche la pi6 olte citata Maria &isano, %uasiBfiglia adottia delle $lice, la %uale, pensando allo scampato pericolo ed all(eternit2, decise di mettersi dalla mia parte, suscitando un altro terrem/to nel conentino ad opera delle sorelle $lice# Cos1 aeo in casa colei che sarebbe dientata la seconda madre generaB le) in seguito, essa arebbe tramandato che a %uei tempi le suore mi eniano dietro come i pulcini fanno con la chioccia# - 0oano il nostro laoro proseguia bene# -bbiamo auto molto da fare nel 1888 allorch* scoppi/ un(epidemia di rosolia che fece morire circa noanta bambini# Mi troai ad assistere una mamma che aea gi2 perduto tre angioletti e olea gettarsi sotto il treno###. ma dopo, il >ignore la confort/ mandandole altri cin%ue figli# 'n %uei tempi ebbi la soddisfazione di far cresimare molti gioanotti sulla entina, i %uali eniano priatamente al conentino per impaB rare il Catechismo# Ma i fatti pi6 importanti del 1888 furono l(ac%uisto della !Villa dell(-ngelo! a 0oano e l(entrata in :enoa# 0a !Villa dell(-ngelo! si troaa daanti alla chiesa dei cappuccini# C(erano altri che oleano comprarla, ma la padrona si impietos1 di noi e me la consegn/ per 1<#DDD lire da pagarsi in due rate# &er ottenere %uesto doetti alienare tutti %uei soldi che ancora mi rimaneano a Torino# -ll(atto della firma, pensando al motto di "on 8osco, dissi con soddisfazione) !,on compro una illa, ma anime!# 3uella Villa doea serire in primo luogo a dare un letto per dormire alle mie suore, perch* al !conentino! ormai erano troppo allo stretto e, per 8 %uasi due anni, un bel gruppo di esse come gementi colombe ogni sera andaano a dormire all(@spizio Marino &iemontese, doe durante l(estate prestaamo serizio ai bambini bisognosi di cure balneari# >i chiamaa !Villa!, ma il primo laoro fu %uello di adattare a dormitorio un baraccone# ,el giro di pochi anni fummo in grado di lasciare il !conentino! e di trasferirci tutte nella nuoa Casa Madre dell('stituto, dedicata allo sposo di Maria >>#, san :iuseppe# ,ella Villa dell(-ngelo c(era la possibilit2 di mettere in pratica l(inito del serafico &adre san ?rancesco a laorare per procurarci da mangiare# 'o pure, per dare buon esempio, anche se non me ne intendeo proprio, andao a girare il bindolo del pozzo per irrigare l(orto (laoro riserato di per s* agli asini)# >uccedea che, a olte, nello zappare mi circondao di mucchi di terra e non riuscio pi6 a enime fuori se non con l(aiuto delle suore) !Che ergogna9, diceo, non so neppure zappare!# Cercaamo di laorare nell(orto %uando scendea la sera, cos1 poteamo toglierci l(unico abito religioso cappuccino che aeamo### &er aprire una casa a :enoa non c(erano abbastanza soldi# Ci furono allora dei frati cappuccini molto influenti nel capoluogo ligure, che si diedero da fare per aiutarci# 'n un primo tempo doemmo accontentarci di condiidere con altri in%uilini una misera casa, propriet2 delle >uore Turchine e situata in >alita della Rondinella# ' primi tempi furono degni della !perfetta letizia! dei !?ioretti!) materassi per terra, guanciali formati dalle scarpe aolte nel grembiule. nostro cibo era %uello che si potea troare alla %uestua al mercato di &iazza della ,unziata# ,essuna si lamentaa, perch* eraamo coninte che %uella doesse essere la nostra ita# 'o consolao le suore dicendo) B :es6 era poero ed A nato in una capanna B# -d un certo punto siamo arriate ad essere una cin%uantina di suore ristrette in poco spazio) si faceano i turni per dormire, grazie al fatto che parecchie suore di notte andaano dai malati e lasciaano il letto libero# ,el 1885 accompagnai alcune suore a fondare una nuoa casa a >anremo# 'n un primo tempo doemmo accontentarci di abitare in un baraccone di legno, che il Comune di Torino aea offerto ai terremotati sanremaschi# Con l(aiuto di una pia edoa e di altre persone beneole, potemmo edificarci una casa, doe ci dedicaamo anche all(ospitalit2 delle gioani domestiche in cerca di laoro# 3uando andai ia da >anremo lasciandoi come superiora suor -ngelica, mi presi premura di procurare un sacco di farina di mais da <7 chili### (,ella sua autobiografia suor -ngelica ha scritto) !3uanto uso abbiam fatto di polenta e insalata fresca9!)# 3uando, nel 1851, a >anremo scoppi/ l(epidemia di colera, andai l2 e in poche ore riuscii a organizzare la nostra casa in lazzaretto# 0e suore fecero !miracoli!) suor &ietrina riusc1 ad eitare che un malato delirante si gettasse gi6 dalla finestra, afferrandolo per la cinghia delle mutande# >empre nell(anno 1885, dietro inito del nostro escoo, mons# -llegro, accompagnai altre tre suore a &ortomaurizio# ,ella casa a noi destinata non c(era nulla, ed un canonico che abitaa nella stessa nostra scala ci regal/ una casB seruola ed altro# "opo parecchi anni fui costretta a far presente al Consiglio Comunale della citt2 che il bilancio delle suore assistenti i malati a domicilio a &ortomaurizio era sempre stato in passio# ,el gennaio del 185D fu la olta dell(ospedale di 0eanto nella 0iguria orientale# 'o ero perplessa nell(accettare, perch* mi parea che, %uanto a risorse per iere, non sempre poteo affidare le suore alla diina &roidenza, specialmente di fronte alla mollaggine di certi amministratori) p# -ngelico mi disse che la diina &roidenza anche in %uesta circostanza sarebbe stata il miglior appannaggio# "opo dieci anni tornai a edere %uell(ospedale) non aeo %uasi fiato per 5 parlare %uando pensao a suor Caterina che era da poco morta di tifo contratto assistendo un malato# ,ella primaera del 1851 doetti recarmi a Roma a motio delle Costituzioni del mio 'stituto# ,on aeo i soldi per il iaggio, ma ci pens/ mia sorella Maddalena# >uo marito poi su %uesto iaggio ci scherz/ sopra, chiedendomi per iscritto se aeo baciato la pantofola del &apa e, in caso, se aessi sentito un odor di paradiso. inoltre, olle sapere se aessi sentito cantare il gallo dello stesso &apa, ed altre amenit2 di %uesto genere# Ma io aeo altro da pensare, soprattutto %uando, tornata a :enoa, enni a sapere che p# -ngelico, il nostro sostegno numero uno, staa per partire con alcuni suoi gioani discepoli erso il Rio de la &lata, doe si troaano tanti poeri emigrati italiani# $ra un brutto colpo. ma p# -ngelico part1 con una promessa### -,L %*O ./ L$ 0L$T$ (189+)189# 0a promessa di p# -ngelico era di introdurre le nuoe suore cappuccine nel ,uoo Mondo# &er mantenere la promessa, p# -ngelico pellegrin/ per due mesi interi, percorB rendo migliaia di chilometri# ,el febbraio del 185;, %uello che io chiamao !il pi6 brao di tutti! mi scrisse che nel giorno degli 'nnocenti era stato sul punto di aere il premio alle sue fatiche a &orto -legre nel >ud del 8rasile. ma a &orto -legre ci erano arriate prima le !>uore -llemanne!# 0a mattina del ;8 aprile 185;, nella nostra casa di >alita delle Turchine di >otto, sentiamo una scampanellata) erano le 7#4D# >uor -ngelica a ad aprire e crede di aere una isione) A p# -ngelico. iene a dire che il 4 maggio c(A un piroscafo pronto per portarci in -merica a prendere serizio nel nuoo @spedale 'taliano di Monteideo# 'o ero titubante, ma il escoo di -lbenga mi disse che era !olont2 di "io!, ed il 4 maggio 185;, anno centenario della scoperta d(-merica, con tre suore, metto piede sul !"uchessa di :enoa!, doe facciamo conoscenza con circa millecin%uecento poeri italiani emigranti senza soldi e con pochi estiti# ,on eraamo molto allegre, anche perch* prima di partire ci eraamo arrampicate su sino al conento di >an 8ernardino per aere la benedizione del molto reerendo padre proinciale, il %uale non ce la olle dare per il semplice motio che ci edea troppo gioani per %uesta aentura# -ll(alba del ;4 maggio sbarcammo a Monteideo nel giorno sacro all(-scensione# >ubito ci accorgemmo di essere delle poerelle e delle abbandonate# &# -ngelico aea fatto le cose in fretta e noi non sapeamo che il escoo >oler aea posto un eto a che %ualsiasi suora facesse serB izio in un ospedale goernato dai massoni italiani) a costoro, per motii di economia, del serizio delle suore interessaa solo %uello infermieristico, ma non %uello reliB gioso### Con l(aiuto del escoo ausiliare, dei gesuiti e dei salesiani, p# -ngelico riusc1 a far togliere il eto episcopale, e noi iniziammo il nostro duro laoro che ci impegnaa l(intero giorno e buona parte della notte# 3uanti poeri italiani, commossi specialmente dal ricordo della loro santa mamma, chiedeano i sacramenti e moriano da cristiani9 Tenacemente, ma con bei modi, dall(-mministrazione laica riuscimmo anche ad aere una cappella ed un cappellano fisso### &# -ngelico non staa fermo, non si accontentaa di Monteideo e mi mise ben presto di fronte ad un altro fatto compiuto# !0o stesso anno 185;, cos1 egli in seguito scrisse, olando sulle ali dei enti la fama delle cappuccine di Monteideo, furono tosto cercate e olute anche per l(apertura dell(ospedale parimenti italiano di Rosario ># ?* (intitolato a### :aribaldi9), il cui consiglio direttio, bench* massonico, accett/ condizioni faoreolissime alle 1D religiose###!# &er Rosario chiesi forze fresche a :enoa# &rima di ,atale sbarcarono a Monteideo altre sei suore, e due giorni dopo eraamo gi2 in cammino erso la citt2 argentina di Rosario ># ?*# Che caldo facea, mentre in 'talia la gente ammiraa i presepi al freddo e al gelo9 - Rosario godemmo un(accoglienza trionfale, per/ l(ospedale non era ancora finito e ci doemmo adattare alla meglio. mancaa tutto, ma i letti per dormire cEerano. comun%ue, tanto per cominciare, la sera dell(arrio doemmo rinunciare alla cena# 'l ;D gennaio 1854 l(ospedale fu inaugurato ed io mi misi a laorare soprattutto in cucina, esibendo come mia pietanza speciale una fatta a base di zucche come aeo imparato da mia mamma# - Rosario non potei rimanere a lungo perch* la &roidenza aea stabilito che l(anno 1854 doesse essere %uello delle suore ammalate, e perci/ io ero costretta ad andare in su e in gi6, per parecchie centinaia di chilometri, da Monteideo a Rosario e iceersa# Ma gli ospedali non poteano ospitare le mie suore malate, ed allora io cercai una casetta in Monteideo che fosse tutta nostra e che serisse per ospitare le suore malate, in primo luogo la primogenita dell('stituto, suor :eltrude, che era tisica senza speranza di guarigione# Riuscii a troarne una e cos1 di giorno laorao all(ospedale e di notte in casa, nel primo nostro conentino americano# >olo "io mi diede forza# 'n %uesto periodo di tempo mi aiutarono molto i salesiani e le loro suore, e mi ricordai allora di una profezia di "on 8osco) !,on aer paura, Mariettina, perch* se %ualche olta alla tua Congregazione mancher2 il pane, glielo daranno i padri salesiani!# 'l problema pi6 grae era %uello di poter aere delle nuoe suore dall('talia# C(era chi pensaa che iniare suore gioani nel ,uoo Mondo fosse cosa rischiosa, perch* (era il pericolo di perdere lo spirito religioso### -llora compresi che, se oleo aere delle nuoe missionarie, doeo andarmele a prendere# 'l 7 marzo 1854, col piroscafo che mi aea portato in -merica, salpai alla olta dell('talia. in meno di mezz(ora ero gi2 pronta per partire# 'l 1I aprile sbarcai a :enoa# ,on tornai pi6 in >alita delle Turchine perch* nel frattempo, con l(interento prodigioso di san :iuseppe e con l(aiuto dei nostri buoni reerendi padri, le suore poterono disporre di una casa pi6 grande sita in una traersa di Via Caffaro che oggi porta addirittura il mio nome# 'n 'talia rimasi poco, perch* il mio cuore ormai era l2# 'n %uesto tempo a 0oano ebbi la grande soddisfazione di edere che le suore si erano traslocate tutte nella Villa dell(-ngelo, lasciando il !conentino! con tanti ricordi### Riuscii a mettere insieme cin%ue gioani tra i enti e i enti%uattro anni da portare con me in -merica# 'l 5 luglio, festa della patrona Veronica :iuliani, santa crocifissa e coronata di spine, %ueste gioani missionarie estirono il santo abito# ?u una funzione tanto commoente che non se ne ide pi6 un(altra, scrisse poi una di %uelle gioani# 'l p# proinciale fece un discorso che strapp/ lacrime a tutti# 'l 17 agosto 1854 salimmo su un apore che portaa il nome astronomico di @rione# 'l piroscafo fischi/ per l(ultima olta e si allontan/ immediatamente### e noi ci ritirammo in cabina a pregare e a piangere# $ro commossa) dopo soli %uattro mesi, doeo abbandonare di nuoo l('talia con cin%ue gioani figlie# 'l comandante, signor Manuele 0aarello, era felice di aere a bordo delle suore che, %uanto ad et2, poteano essere sue figlie# Cercaa di farci mangiare bene# "icea) !8aciccia, enga, prepari del musciame, %ualcosa di buono per %ueste suorine###!# 3uel poero cuoco olaa, ma il mare olea tutto per s*### "urante la traersata io ebbi la soddisfazione di poter fare la "ottrina Cristiana ad un bambino di %uattro anni) capia tutto nonostante la mia lingua italoBspagnola# (- proposito) %uanta gente ho fatto 11 ridere nei miei primi tempi americani col mio modo di parlare9 'n una circostanza si disse che aeo il telefono guasto)# 'n -merica troai tante cose preoccupanti e tanto da fare# ,on c(era pi6 p# -ngelico come superiore e enne cos1 a mancarmi un interlocutore sicuro con i reerendi padri# 0a maggiore preoccupazione per/ era %uella che proenia dagli ospedali di Monteideo e di Rosario, doe le suore, poerine, faceano %uel che poteano. ma tra i padri c(era chi olea learle, mentre dall('talia continuaano a farmi sospirare l(inio di nuoe missionarie# - Monteideo mi troai a disagio %uando i massoni il giorno ;D settembre, anniersario della caduta di Roma papale, fecero festa nel giardino dell(ospedale per la posa della prima pietra di un obelisco in onore di :aribaldi# Ma io ritirai le suore tutto il giorno in casa### ?u pure una grande gioia per me in %uesti tempi il poter aiare in -merica anche %uelle due attiit2 per le %uali l('stituto era nato in 'talia) l(assistenza dei malati a domicilio e l(insegnamento della "ottrina Cristiana# - Monteideo l(assistenza a domicilio si pot* iniziare grazie alla casa pi6 grande che ci eraamo procurate) in essa potei sistemare anche le suore malate e iniziare un laboratorio per gioani ragazze# Tra le attiit2 della diocesi di Monteideo c(era pure %uella delle Missioni al popolo da tenersi in zone di periferia, doe ordinariamente si edea un sacerdote solo una olta all(anno# 'o, pensando a 0oano ed al fatto che le mie suore si erano consacrate per l(insegnamento della "ottrina Cristiana, mi dedicai con entusiasmo a %uesto apostolato# 0e mie suore cominciarono a sentirsi eramente !missionane del popolo minuto! ed io, per parte mia, proprio nel camminare al campo per il Catechismo caddi e mi feci male ad un braccio) finch* scampai non lo potei pi6 usare come prima# 'n un primo tempo facemmo la dottrina domenicale a &ocitos, distante circa un(ora da Monteideo, presso una cappella dedicata a ,#># della Misericordia di >aona# Mi sarebbe piaciuto edificare %ui una casa per la formazione delle mie suore, ma la &roidenza pens/ diersamente, offrendoci altri posti, come &antanoso, &aso de la -rena (nella Villa degli >chiaffino di Camogli) ed in uno, la 8arra ># 0ucia, che in seguito arebbe ospitato una cappella dedicata alla Madonna della :uardia di :enoa# -lla 8arra c(era un grande !matadero!# Ci oleano %uattro ore per arriarci e, per %uesto, alla domenica ci doeamo alzare alle tre e mezzo del mattino### 3uando sonaamo il campanello arriaano pi6 maiali che ragazzi, e la gente ci chiedea a che ora aremmo celebrato la Messa### Con i pasteles (frittelle) riuscimmo a combinare %ualcosa# -ll(una del pomeriggio si tornaa a Monteideo con l(unico treno disponibile che portaa carne macellata e suore# 3uanto bene si potea fare alla periferia di Monteideo9 -nche %ui, come ai tempi ormai lontani di 0oano, siamo riuscite a regolarizzare matrimoni ed a far accostare ai sacramenti certi cristiani che da decine d(anni ieano lontani dalla pratica religiosa# 'o faceo pure la madrina in occasione del battesimo di gioani in et2 adulta e proai pure la grande soddisfazione di edere alcuni miei figliocci in seguito abbracciare la ita religiosa e sacerdotale# C(era una donna tisica la %uale non olea sapere di sacramenti) tanto feci nell(assisterla che %uella mor1 santamente# Cna signora protestante era abbandonata da tutti. io andai ad assisterla. un giorno mi chiese un bacio in faccia doe lei aea il cancro. glielo diedi e %uella mi disse che olea morire cattolica# 'l mio contento in %uesti casi era indescriibile# $ro sempre in giro e i poeri tranieri mi aspettaano, perch* in tempo d(inerno mi impietosio ed ero capace di dar loro anche il mio scialle# Come gi2 in 'talia, aeo preso l(abitudine di dare ai poeri i soldi del tram e fare i iaggi a piedi# 1; ,el 185< la maggior parte del mio tempo la dedicai alla fondazione di una nuoa grande casa nella zona periferica di ,ueo &arisB8eleder# "a sola non ce la faceo, ma nella mia attiit2 americana ho sperimentato che molto si pu/ ottenere organizzando Comitati di >ignore# ,ueo &aris, bench* si chiamasse !nueo!, non aea nulla a che edere con la capitale della ?rancia# 3ui buona parte della parrocchia era affidata ai padri cappuccini ed era costituita da !ranchos! di lamiera e di legno. la gente era considerata di !mal iir!# 'o sognao e sognao# "iceo alle suore) B Vedete %uelle caseF Vi sono molte bambine. erranno %ui a scuola, impareranno il Catechismo, ameranno :es6### "i l1 a pochi anni le bambine arebbero sfiorato il migliaio### Ma %uanto mi cost/ allora, ed assai pi6 in seguito, ,ueo &aris9 ,ei primi tempi ci toccaa dormire per terra. il pane da mangiare era cos1 duro che bisognaa prima immergerlo nell(ac%ua### &er spendere di meno e per accelerare i laori, di notte scendeo a trasportare !ladrillos! (mattoni) al posto dei muratori### "a tempo ormai arei douto tornare in 'talia per seguire lo siluppo e le icende della Congregazione# "opo la morte di suor :eltrude, mi pare giunto il momento# >barcai a :enoa il ;; ottobre 185<# 'l ; febbraio 185+ accompagnai le mie suore a >anta Margherita 0igure per un nuoo serizio in una casa di ricoero per anziani# "urante %uesta permanenza in 'talia ci fu posto per un iaggio a Roma, a motio delle Costituzioni dell('stituto# &resi come compagna di iaggio una suora da !fioretti! futura missionaria in -merica doe sarebbe rimasta nota con il nome di !>or &ascualita!# >celsi lei anche perch* ero senza soldi e sua madre ci pag/ il iaggio# 3uello fu un iaggio !penitenziale!) la !&ascualita! in cuor suo si senti in doere di ringraziare il >ignore per aerle dato una madre generale cos1 mortificata# Chiedeamo per carit2 un !pedazo de pan! e com(era !sabroso!9 ?ummo riceute persino dalla Regina Margherita che ci tratt/ con tanta affabilit2, ma noi pensaamo che, %uando ci riceer2 la Regina delle regine, saremo ancora pi6 contente# - 0oreto abbiamo ascoltato undici messe e per colazione A stata sufficiente una tazza di caff* e latte# *( B%$-*L/ (1891)1900# Ma anche %uesta olta il mio soggiorno in 'talia fu bree perch* le suore americane continuaano a chiamarmi# $d il 1I giugno 185+, con### nientemeno che undici suore, rimisi piede sul piroscafo che aea ancora per comandante il !pap2! 0aarello# &oco prima di partire, %uelle nuoe suorine missionarie scrissero al padre generale) !>iamo in undici che partiamo, poere, ignoranti### e speriamo di non offendere mai il >ignore!. tre di loro sarebbero presto dientate martiri# !&ap2! 0aarello ci fece alloggiare in prima classe, pur aendo noi il biglietto di seconda# 0o sbarco a Monteideo fu un momento di grande commozione) ci enne incontro un aporetto pieno di signore e di suore, mentre a terra ci attendeano delle carrozze) aporetto e carrozze erano tutti allo stesso prezzo, cioA gratis# -ndai subito a Rosario, doe le suore, non tanto pratiche di compere, aeano fatto %ualche debito e si erano pure lasciate ingannare sul peso# - Rosario ebbi occasione di isitare 188 carcerati, ai %uali le suore faceano la "ottrina# ?rattanto dietro le mie spalle, in 'talia, si staa combi B nando %ualcosa, tanto che a me pare unica soluzione %uella di dare le dimissioni# Ma il escoo di -lbenga si oppose# Cos1 io in -merica continuai il mio laoro e per di pi6 ero in trattatie per aprire nuoe case a >astre e ad -lberdi nella zona di Rosario, doe i protestanti erano molto attii# -rei douto tornare presto in 'talia, ma nell(anno 14 1858 in -merica mi si presentarono due grandi impegni da affrontare# 'nnanzitutto staa per enire in isita ufficiale il p# proinciale di :enoa, direttore del nostro 'stituto# 'o e le mie suore temeamo un po( %uesta isita a motio della diersit2 di opinioni sull(opportunit2 di far enire in -merica delle nuoe suore, e per altri malintesi# 0e suore di Monteideo scrissero al p# proinciale di !farsi coraggio, &adre Molto Reerendo, e di enire a ederle un poco###, che la faccia non A tanto brutta %uanto la dipingono###!# 'l padre proinciale enne, rest/ ammirato del laoro delle suore e giunse ad initare con una sua lettera le suore italiane a farsi coraggio ed a enire a laorare in -merica# &er/ %uesta isita del p# proinciale mi procur/ %ualche in%uietudine causata da incomprensioni, ma fu proprio in %uesta circostanza che, in un giorno significatiamente dedicato alla &assione del >ignore, ebbi la grande soddisfaB zione di poter emettere i oti perpetui con altre noe suore# Tuttaia, l(aenimento principale di %uell(anno 1858 fu la nostra risposta all(inito del padre generale di destinare delle suore nella Missione fondata dai nostri confratelli cappuccini lombardi nelle foreste di -lto -legre, nel ,ord $st del 8rasile# >i chiedeano suore sante, sane, pronte ad abitare nelle capanne, disposte a dormire in iaggio nei boschi, e noi fummo preferite# Tra le molte che si presentarono ne furono scelte sei) erano tutte contente di partire# 0a data della partenza fu spostata pi6 olte a motio della mia salute) oleo accompagnarle proprio io# 0a data, infine, fu %uella del < maggio 1855# >i trattaa di iniziare una era aentura) fare un iaggio di oltre seimila chilometri, per mare, per fiumi, per foreste tropicali ricche di bestie feroci, a caallo e a piedi# 3uando arri/ la carrozza che doea condurci al porto di Monteideo, radunai tutte le suore in cappella ed improisai %uesta preghiera e le missionarie la ripeterono con me) !8uon :es6, eccoci daanti a Voi# Voi sapete doe andiamo e perch* andiamo# &iuttosto di enir meno nella fede, nel ostro serizio e nel ostro amore, fate che ci massacrino### 3uando uscimmo di cappella aenne una scena che nessuno potr2 mai descriere# Con le sorelle che rimaneano ci scambiammo abbracci e baci, ci giurammo perenne unione di preghiere e, dopo un !arriederci in cielo9!, ci allontanammo### >ul far della sera, il piroscafo, leata l(ancora, si diresse erso Rio de Janeiro# >empre in piroscafo, da Rio passammo a 8ahia, indi a &ernambuco# 3ui c(era il mare agitato e ci calaano con una sedia su un barcone che staa sotto ed era in balia delle onde### - &ernambuco abbiamo auto bastanti fastidi a motio dei doganieri ai %uali facea gola ci/ che si troaa nei nostri %uattordici bauli### -h9 3uel &ernambuco9 'l 18 maggio riprendemmo il nostro iaggio, ancora ia mare) toccammo ,atale, &araiba, Cear2 e, finalmente, il ;7 arriammo a ># 0uiz de Maranh2o, citt2 che si troaa gi2 nel territorio della Missione# 3ui ci fermammo un po( di tempo, ospiti delle suore "orotee, in attesa di un aporetto che ci doesse condurre all(interno# ,e approfittammo per confezionarci i sant(abiti pi6 leggeri e per foderare i cappelli# 'l 41 maggio riprendemmo il nostro cammino# -lla partenza, senza alcuna malizia, abbiamo fatto un tiro alle suore "orotee) una gioane brasiliana, loro alliea, olle seguirci e le future martiri dientarono sette# 'l tragitto lungo il Rio Mearim fu bastante doloroso) caldo umido, innumereoli insetti che causaano piccole piaghe e### febbri# -d un certo punto doeamo proseguire a caallo# Che paura il primo giorno9 &er/ il nostro -ngelo Custode ci ha fatto buona guida e siamo arriate a cammi nare sino a dieci ore al giorno attraerso %uelle sele doe cEerano anche delle bele e dei serpenti feroci# "i notte dormiamo nelle reti attaccate agli alberi### Credeo di non arriare pi6 a 14 destinazione) pi6 cammino si facea e pi6 ne restaa# ?inalmente scorgemmo in lontananza due casette sperdute in mezzo alla foresta) era ># Jos* de la &roidencia# ;8 giugno 18559 Che effetto ci fece edere %uei poeri indios9 ,ei dintorni ne abitaano circa entimila, seppelliti nelle sele, nudi, abbrutiti, senza cognizione di "io, e con uno sguardo che facea paura# Vieano una ita animalesca### -ll(arrio eraamo stanche dopo pi6 di cin%uanta giorni di iaggio# Chi pendea il capo da una parte, chi dall(altra### Ma ci mettemmo ben presto al laoro con le !piccole selagge! che ci erano state affidate# &er prima cosa doemmo confezionar loro una camicetta# &resto cominciammo ad aere la soddisfazione di edere dei battesimi) a met2 agosto io aeo gi2 tre !figliocce! ed i selaggi, dato che le altre suore erano gioani, mi chiamaano !:ran Madre!# &er tre mesi feci la missionaria all(antica# -ndai pi6 olte a caallo a isitare gli indios nei boschi e potei constatare che parecchi di loro metteano da parte la loro innata diffidenza) non guardaano pi6 con occhio toro la Missione e ci consegnaano le loro bambine da educare# Ma non potei fermarmi pi6 a lungo in -lto -legre a motio delle icende interne dell('stituto# 'n ista della parB tenza, radunai le suore e dissi loro cos1) !Mie figlie, io i lascio e forse mai pi6 i riedr/# $cco il mio ricordo, il ricordo di chi i ha tanto amato, i ama e sempre i amer2### Conserate sempre tra oi l(amore,### e %uando la tribolazione err2 a isitari, ricorrete a :es6 ed egli sar2 sempre per oi fonte di celestiale conforto# 0aorate, laorate molto per %ueste figlie di selaggi### -nch(esse, ora figlie ostre, sono capaci di grandi irt6### "io le ha create per se stesso### >e ci sar2 bisogno, imitate l(esempio di tutti i >anti che per %uesto solo fine furono martiri### >offrite tutto, tutto sopportate per salare anime### "io i benedica, mie figlie amate### Che giorno, che momento fu %uello del distacco9 Tutta la piccola popolazione era riunita di fronte alla chiesina# Mi sforzao di sorridere a tutti###, non sapeo staccarmi# -l momento della separazione molti selaggi, forse per la prima olta, furono isti piangere ed io fui costretta a spronare il caallo### 0(11 noembre 1855 sbarcai a :enoa# $ro rimasta nel ,uoo Mondo tanto tempo e nel Vecchio c(erano tante cose da fare# Ma la mia salute non era pi6 %uella di prima) %uelle benedette febbri del Rio Mearim continuaano a isitarmi ed il mal di testa ormai mi era dientato troppo fedele# -i primi di dicembre, su richiesta del mio escoo, accompagnai %uattro suore per l(apertura di una nuoa casa ad -lbenga# 0(anno giubilare 15DD fu %uello nel %uale doetti gustare l(amaro calice della contestazione interna# -lle elezioni generali c(era %ualche suora che mi arebbe olentieri messa da parte# C(era un discreto turbamento in seno alla nostra famiglia, tanto che fu deciso di !lucrare! il :iubileo e la sua indulgenza plenaria dopo le elezioni# 'l capo effettio dell('stituto, mons# -llegro, escoo di -lbenga, olle che io rimanessi al mio posto# 3uell(anno, in pochi mesi mi morirono %uattro gioani suore) una era appena uscita dal noiziato e per la circostanza io le aeo scritto) !0a ita A bree e se non diamo adesso il nostro cuore a "io, %uando aspettiamo a darglieloF!# ,ell(anno giubilare ebbi per/ la grande consolazione di riceere la isita del padre generale dei confratelli cappuccini, lo sizzero p# 8ernardo d(-ndermatt, che lod/ la poert2 della casetta di 0oano, nostra poera capanna di 8etlem, culla della nostra ?amiglia# - :enoa egli termin/ la isita e noi gli manifestammo gli affetti tutti puri da cui era !compresso! il nostro cuore assieme alla gioia di poterci chiamare !cappuccine!# Ma, com(A comprensibile, il mio cuore era sempre oltre l(oceano# $sclamao) !@h9 3uell(-merica9 3uel Monteideo9 >ono in 'talia e i debbo rimanere 17 per obbedienza, ma il mio cuore A l2, e sospiro di ritornari###!# "i %uello che aenia in -merica oleo essere informata di tutto minuziosamente. e se non mi soddisfaceano, iniao loro il %uestionario) !$ oi suor ?elicitaF Continua ad andar bene l(ospedaleF >tanno bene sempre tutte le suoreF $ la signora MariaF 'l taller, le scuole, anno aanti beneF 0a illa (campagna) A bellaF Vino %uanto ne aete fattoF, ecc!# - %uelle del Maranh2o scrieo che le teneo nel cuore pi6 delle altre perch* pi6 lontane, in un clima e in condizioni eccezionali, e che desiderao riederle tutte ancora una olta, poerine# $ro in ansia per la loro sorte, soprattutto %uando enni a sapere che un(epidemia aea portato in paradiso una cin%uantina di bambine) temeo la reaB zione degli indios### Comun%ue, col cuore ero sempre tra %uei cabocli e desiderao finire la mia ita in mezzo a loro# Cercao di iniare in 8rasile prima che delle !statue!, dei generi di prima necessit2 e medicine del signor Carlo $rba# &er ,atale scrissi una letterina a tutte# -lle cabocline feci sapere che arei mandato loro olentieri anche il cuore# - tutte le singole suore missionarie iniai una particolare racB comandazione# - suor 8enedetta di -renzano, che aea poca salute e laoraa in cucina scrissi) !-nche in religione si hanno delle pene e oi aete le ostre. e chi non ne haF### &rocurate di portare in pace la ostra e di baciarla perch* A impastata di rose###!# -,LL$ 23*$ C%,C*-2 (1901 ) 1904# 3uando inizi/ il 15D1 ebbi l(impressione che per me cominciasse un secolo nuoo sotto tutti gli aspetti# ,el mese di febbraio mi ammalai e solo il 1D marzo potei scenB dere a fare la comunione# 'l 1; marzo riceetti notizie da -lto -legre) le suore faceano sapere di essere tran%uille e contente# $ra per me una bella notizia. perch* durante la mia malattia sul loro conto aeo fatto un bruttissimo sogno### 'l ;; marzo arri/ una terribile notizia ed io credetti di morire# 'l telegramma dicea) !'ndi massacrarono &adri e >uore di >an :iuseppe!# >ette suore9 la meno gioane aea entisette anni### $d erano anche di bell(aspetto9 (3uando mi portarono le loro fotoB ricordo mi pare che nella realt2 esse fossero pi6 aenenti)# 'n un primo tempo ardeo dal desiderio di sapere come erano andate eramente le cose e per %uesto appendeo una matita al dito della statua di >an :iuseppe### ' particolari raccapriccianti appresi in seguito non li descrio) dico solo che il massacro cominci/ %uando p# Kaccaria durante la Messa alzaa il Calice contenente il >angue di Cristo# ,on poteo considerare le mie figlie altro che come martiri della fede# $d anche il &apa 0eone L''', apprendendo la terribile notizia, disse) !>ono le primizie del secolo# "omani suffragheremo le anime dei noelli martiri###!# "a %uel giorno la mia poera testa non riposaa pi6### Riedeo %uei luoghi, la cara chiesa### Riedeo le mie figlie ispe e contente### Ma ad un tratto tutta la scena cambiaa### @h, se mi fossi troata anch(io con loro### >e mi fosse stato concesso di andare in 8rasile a laorare in %uelle terre bagnate dal sangue di %uelle mie care figlie, sarei olata subito9###-rei oluto almeno tornare a Monteideo###, ma per il momento ci sarebbe oluto il prodigio della bilocazione come per sant(-ntonio# ,ell(estate di %uell(anno 15D1 ebbi la consolazione di terminare la cappella della casa di 0oano, dedicata a san :iuseppe, e pagata con i soldi di una pia e ricca signora torinese (ossia, mia sorella Maddalena, la %uale olea cos1 rendere omaggio, su mio suggerimento, alla memoria di suo marito &in, del %uale gi2 ho parlato)#,elle mie intenzioni, il 15D; arebbe douto essere l(anno dell(arrio 1< nel porto romano delle Costituzioni definitie del mio 'stituto e del mio ritorno in -merica# 'n maggio ebbi la soddisfazione di sentir dire che il nuoo arciescoo di :enoa era un sacerdote da me conosciuto e beneficato (in estiti) %uand(ero gioane, al Cottolengo di Torino) era $doardo &ulciano, che prendea il posto di Tommaso Reggio, morto pochi giorni prima di ,atale, (oggi A un >ero di "io icino alla 8eatificazione)# Ma nello stesso mese proai uno dei dolori pi6 grandi della mia ita) riceetti l(ultimo respiro di mia sorella Maddalena# ,on aeo perduto una sorella, ma una madre### 'l dolore dientaa pi6 grande %uando m(accorgeo di essere ancora troppo attaccata a %uesta misera terra) solo con le parole aeo rinunziato agli affetti che ci incolano nel mondo# 'l giorno dello !>pirito >anto! ero a Roma per consegnare le Costituzioni e, arguendo dal trattamento riceuto m(illudeo che arriasse presto l(approazione. faceo pure molto affidamento sulle !raccomandazioni! delle mie >orelle Martiri### (Ma l(approazione definitia del mio 'stituto l(arei ista solo dal cielo)# Riguardo al mio %uarto iaggio nel ,uoo Mondo, erano sorte delle difficolt2 d(ordine politico per l(entrata dei religiosi in CruguaM# Ma io mi riolsi direttamente al Ministero degli $steri 'taliano, e dall(CruguaM mi scrissero che arebbero chiuso un occhio# 'l permesso dei miei superiori era di fermarmi solo %uattro mesi### &er %uesto motio presi un biglietto di andata e ritorno su una nae spagnola doe si spendea meno, anche se si mangiaa peggio# -rri/ il giorno della partenza) 4D ottobre 15D;# >alii a bordo con 48 gradi di febbre) mi consola/ pensando che sarebbe passata come le altre olte# Ma aeo il netto presentimento che %uello sarebbe stato il mio ultimo iaggio# -eo con me tre altre suore le %uali, poerine, si faceano coraggio ed erano tanto buone# 'l iaggio fu un po meritorio perch* turbato dalle tempeste e con le mie tre compagne pagao di continuo un tributo ai pesci### "alle parti di :ibilterra le nostre cabine di prima classe si allagarono e nell(-tlantico ci fu un temporale di enti%uattr(ore) entraa ac%ua da tutte le parti, i missionari gesuiti si daano da fare per buttare fuori ac%ua, ma il capitano mi disse) !>e "io non ci sala con un miracolo, siamo perduti!# 'o lo rincuorai dicendo) !-bbiamo fede in "io e nella Vergine del Carmelo enerata nella cappella della nae###!# $ la tempesta cess/# - Monteideo il battello che dalla nae ci conducea al porto, incroci/ %uello delle suore che ci erano enute incontro# Che momento di commozione fu per me %uando misi piede sul territorio !orientale!9 3uante cose mi ennero alla mente9 $rano passati solo dieci anni dal primo arrio e %uanti cambiamenti9 C(era molto da fare in -merica e capii subito che %uattro mesi di permesso non sarebbero stati sufficienti# 0e due Commissioni di >ignore per le case di ,ueo &aris e di -lberdi da tre anni non aeano pi6 fatto niente) bisognaa scuoterle### - Rosario le suore, senza esperienza, aeano due pesos in cassa e 14#DDD in debiti### - MonteideoB,ueo &aris c(era in piedi il grande proB blema se costruire o no una chiesa in onore di sant(-ntonio, per soddisfare a %uanto stabilito nel Testamento di una nostra signora pensionante, Maria Costa# >i trattaa di innalzare una chiesa a circa seicento metri da %uella dei nostri padri cappuccini) la cosa era delicata ed i miei escoi mi dissero di procedere# &er troare un accordo con gli altri eredi della Costa, fui costretta a fare il facchino e l(ebreo errante, pregando %uasi sempre sui treni e per leie### 3uanto mi cost/ il### luogo della mia attuale modesta sepoltura9 'nfatti, i nostri reerendi padri cominciarono a rifiutarsi di enire nelle nostre case a sentire le confessioni# 'o per/ andao da loro lo stesso, da loro che mi aeano dato l(abito religioso, pregandoli che almeno mi dessero una benedizione### 1+ -ltra pungente spina fu per me una lettera anonima pubblicata sul giornale di :enoa !'l Caffaro! da parte di due sedicenti suore cappuccine genoesi, che da Monteideo arebbero scritto di essere state ingannate prima della partenza dall('talia e che ora si troaano nella disperazione### 'o ero il ero bersaglio# 0a lettera era falsa, ma si sa, %uando si calunnia, %ualcosa sempre rimane### $ro partita dall('talia alla fine dell(ottobre 15D; con %uattro mesi di permesso### "opo noe mesi doetti chiedere al escoo di -lbenga %ualche mese in pi6# >i trattaa di aprire tre nuoe case, che non si poteano rifiutare, perch* %uando comandano i escoi bisogna ubbidire# 0a difficolt2 pi6 grande era sempre %uella di troare nuoe missionarie ed io, che ero stata nei boschi del Maranh2o, mi dao da fare per dire che le !Colonie! argentine e orientali si poteano chiamare ere Missioni# 0a prima casa ad essere aperta fu %uella di 8uenos -ires# Ci enia bene anche come punto di appoggio nei nostri fre%uenti iaggi da Monteideo a Rosario# &er un malinteso, dopo aer attraersato il Rio de la &lata, arriai a 8uenos -ires alla fine del luglio 15D4 senza essere aspettata### 0a mia suora compagna olea tornare subito a Monteideo, ma io le dissi) !8raa la mia missionaria9 Che missionaria (aliente( ho portato con me###! Tanto feci con il escoo che %uesti, impietositosi, mi permise di aprire una casa in periferia alla chetichella, senza solenni inaugurazioni) bisognaa infatti tener conto dell(ostilit2 del goerno erso i religiosi stranieri# ?aticai molto ad aiare la casa alla bell(e meglio e mi tocc/ anche dormire per terra su un saccone# 0a mattina dell(inaugurazione sparii dalla circolazione e non mi presentai di ritorno se non dopo essere andata a cercare la benedizione di :es6 con la comunione eucaristica# 'n bree tempo %uella casa dient/ molto attia, sia per l(assistenza ai malati a domicilio, sia per il collegio femminile# -ltra casa da iniziare era %uella di >astre nella zona di Rosario ># ?* in -rgentina# 0(aeo nel cuore %uella zona, perch* i laoraano dei buoni coloni piemontesi (come me)) essi oleano affidarci i loro figli e le loro figlie# Cn giorno, passando da %uelle parti sul treno, aeo buttato dal finestrino una medaglietta di ># 8enedetto come semenza### 'ntanto sospirao sempre il mio ritorno in 'talia, anche perch* le suore di l2 mi scrieano poco e c(erano delle suore graemente malate, poerine# -lmeno mi aessero scritto %ualche cartolina9 'o scrieo loro) !>on %ui, ma col pensiero sono sempre cost1!# 0a mia salute andaa sempre pi6 calando# ,ell(ottobre del 15D4 accompagnai delle nuoe suore a Rosario. cercai di far presto, perch* ormai la mia meta era l('talia. ma mi ammalai e doetti rimanere l2 a letto per un mese# -ll(inizio dell(anno 15D4# mi sentio benino e andai ad inaugurare la terza casa) l(ospedale goernatio di Minas in CruguaM# C(era molto da fare, perch* in %uei tempi era in corso una disastrosa guerra ciile e portaano continuamente dei feriti### -rei oluto fare la spola da Monteideo, ma non mi era possibile perch* faceano saltare i ponti della ferroia# ,ei primi giorni di febbraio del 15D4 andai a >astre con suor :aetana e suor Vittoria# &er il momento ci diedero la casa che il parroco aea abbandonato per dissensi con la popolazione) era piena di ragnatele ed insetti di ogni genere. nel cortile c(erano cos1 tanti arbusti che non si edea il cielo# Restai delusa dei miei buoni coloni piemontesi che non manteneano le loro promesse# Tornai a Rosario a cercare banchi per le scuole, ma nello stesso tempo pregao suor :aetana di non allargarsi troppo e di non fare prodezze. ed anche riguardo al pianoforte, che da noi cappuccine non si usaa, le diceo di non esporsi troppo, perch* mi aeano riferito che lei suonaa con una mano sola e che non tenea bene i tempi# 3uella 18 benedetta casa di >astre fu eramente l(ultima spina del mio cuore# ,el mese di marzo riceetti la notizia della morte del mio unico ed ultimo caro fratello 0uigi, poerino) se ne era andato nonostante le preghiere che per lui faceo fare da mia nipote Mariettina alla Consolata di Torino# ,on posso dire la pena che sentio %uando pensao che aeo perduto tutti %uelli di casa mia# Riceeo pure notizie della morte di altre suore in gioane et2 e scrieo) !Con %uesti specchi sotto gli occhi dobbiamo meditare continuamente) una per olta andiamo radunandoci col nostro caro e serafico padre san ?rancesco# Veramente tocca a me per la prima###!# 0a data della mia partenza per l('talia era fissata per il mese di maggio ed il 7 aprile me ne enni gi6 da Rosario con la coninzione di poter ancora una olta tornare a salutare tutte le mie suore dell(-rgentina# "a 8uenos -ires non mi fu possibile passare subito a Monteideo a motio del forte !pampero! che soffiaa in mare e approfittai per dare un aiuto nel nuoo collegio locale che aea gi2 settanta ragazze# ,el mese di maggio, inece di partire, fui costretta a letto) l(uomo propone e "io dispone# Ma, a "io si pu/ chiedere il perch*F -,L C$L3$%*O (1904# 'n tutte le mie lettere del giugno 15D4 annunciao che il giorno stabilito per il mio ritorno in 'talia era il 1I agosto, sempre !che "io orr2 ch(io sia ancora ia!### Mi dispiacea lasciar l(-merica e, mentre teneo addosso alcune !mosche! (escicanti) della Carlo $rba, scrieo) N@h9 &aradiso, &aradiso9 -lmeno l2 non ci lasceremo pi6O# 'l ; luglio suor >colastica chiam/ il medico che mi aea curata, l(amico dei primi tempi di Monteideo, Crispo 8randis# 'l suo parere, suffragato da %uello di altri tre celebri medici della Capitale orientale, era che io doessi essere operata subito# ,on me la sentio, ma di fronte al dilemma o operazione o rinunciare al ritorno in 'talia, di fronte alle raccomandazioni dei escoi di Monteideo, cedetti# &rima per/, in preisione del peggio, olli mettere ordine nelle cose mie e del mio 'stituto# "oeo mettere in pratica %uello che aeo sempre predicato) !'l pi6 bel giorno della mia ita sar2 %uello della morte!# >uor >colastica radun/ attorno al mio letto %uante pi6 suore pot*# $d io ne approfittai per fare una predichetta) !Mi accorgo che sono in fin di ita# -rei desiderato di andare a morire sulla porta del conento di :enoa per salutare tutte le mie figlie, ma se A olont2 di "io### >iate umili, pregate per %uelli che i fanno del bene e anche per %uelli che i facessero del male) rendete bene per male### ,ell(amore c(A unione, siate caritateoli coi poeri, con gli infermi e fate loro tutto il bene che potete### 0a mia ita di sessantenne mi A passata come un minuto secondo# ?ate tesoro del tempo che A al sommo prezioso, ricordatei sempre che tutto A niente in %uesto mondo) ci/ che ci consola in punto di morte A l(aer bene operato per amore diH 'l 17 luglio tre medici ennero in Calle Minas ed eseguirono l(operazione) a motio dell(infezione mi lasciarono %uasi com(ero ed io mi accorsi che essi erano pessimisti### 3uando riceetti il santo Viatico, domandai perdono alle suore presenti e lontane del mal esempio che aeo dato loro) ormai poteo insegnare solo con l(esempio muto### 'l 41 luglio i medici tentarono un(altra operazione### 'nutilmente# 'l 4 agosto mi fu amministrata la santa Cnzione# 0a candela benedetta accesa mi fece dire) !@h9 Care figlie9 Come si edono cambiate le cose al chiaro di %uesta candela### facciamo del bene in ita!# 'l 4 agosto mi port/ molto conforto la isita dell(arcieB scoo mons# >oler# Ma per lo pi6 ero fuori di me e non sapeo %uel che diceo e solo a 15 tratti aeo dei momenti di lucidit2# 'l 7 agosto, festa della Madonna della ,ee, recitai un(-e Maria con le suore presenti) nella mia camera c(era un %uadretto della Consolata di Torino### ,ei dolori pi6 forti diceo) !"io mio, "io mio###!# 0a sera del < agosto diedi l(ultimo respiro### $ra il giorno della Trasfigurazione di :es6, ed anche il mio olto, che durante la malattia era dientato eramente brutto, con l(arrio di >orella Morte, prese un aspetto %uasi sorridente# 0(8 agosto, per i miei funerali si radun/ molta gente) oltre i escoi di Monteideo c(era il icepresidente della Repubblica, tanti sacerdoti e tanti fedeli# ?ui posta nella bara con l(abito tagliuzzato perch* chi mi aea conosciuta desideraa conserarsi una reli%uia# 0e suore scelsero per me un cimitero da poeri in periferia, non distante dalla nostra casa di ,ueo &aris 8eleder# $ per andare l2, non furono sufficienti settantadue carrozze### Cn anno dopo la mia morte, enne a troarmi dall('talia la mia successora, madre -ngelica, %uella che prima non aea mai oluto enire in -merica e che ora, edendo con i suoi occhi, confessaa che non solo le suore arebbe oluto mandare dall('talia, ma anche le case# 3uella che era stata per un certo tempo ritenuta come figlia adottia dalle sorelle $lice, mi port/ pure la notizia che la Marietta $lice era morta anche lei da poco, poerina, in et2 di anni settantotto, %uasi cieca e dopo aer continuamente pianto e sofferto per tutto %uello che era aenuto in tempi lontani a 0oano# >i era preparata un busto per il !conentino!, ma ora si troa nella casa delle suore a 0oano) giustamente, perch* in paradiso si a eramente tutti d(accordo,# senza possibilit2 di malintesi# Madre -ngelica si accorse che la mia tomba facea ac%ua) il giardiniere, %uando aea bisogno d(ac%ua per innaffiare, enia da me### ,ell(anno 1514 mi troarono un posto in un cantuccio icino all(altare maggiore della chiesa di sant(-ntonio di 8eleder, per la %uale aeo tanto sofferto# >ulla mia attuale tomba sta scritto cos1) !-spettando la risurrezione P Riposano %ui le stanche membra P della P Reerendissima Madre P M-R'- ?R-,C$>C- "' :$>Q P (al secolo -nna Maria Rubatto) P ?ondatrice e prima >uperiora :enerale P delle >uore Terziarie Cappuccine di 0oano P deceduta a Monteideo, campo delle sue fatiche, P il giorno < agosto 15D4# P Come astro luminoso P dell(-more di "io e del &rossimo P che in essa risplendeano P lasci/ esempio di predare irt6 P alle sue figlie amatissime P al popolo e agli infermi P che la enerano e la piangono# P ®hiamo per il suo riposo eterno!# *( C*/LO 'n un momento particolare della mia ita religiosa, ho scritto per le mie sorelle un Testamento, e l(ho rinchiuso in una busta da aprirsi dopo la mia morte# @ra che sono morta, e lo leggo dal cielo) !Carissime >orelle in :es6 Cristo, i scrio, ma al leggeB re di %ueste poche righe dalla bont2 del >ignore ispiratemi io non far/ gi2 pi6 parte personalmente della nostra cara Comunit2 di %uaggi6# Mi riolgo dun%ue a oi, mie care >orelle, esponendoi le seguenti mie disposizioni e sentimenti che la ostra carit2 mi far2 grazia di accettare# &rimieramente domando di cuore perdono a tutte di %uanto posso esseri stata occasione o di non buon esempio o di pena, sia come superiora sia come sorella# 0ascio a tutte %uesti ricordi) @sseranza della nostra santa Regola, Carit2 icendeole tra oi e di fare ogni cosa a maggior gloria di "io# 3ueste sono le pratiche che ho sempre in modo speciale amate e che di cuore desidero regnino nella nostra cara Comunit2 acciocch* sia sempre benedetta da "io e protetta dal nostro serafico &adre san ?rancesco e dalle nostre gloriose Madri santa Chiara e santa ;D Veronica# 0(aiso del mio trapasso sia di %ueste semplici parole (che i prego per amor di "io di non aggiungerne di pi6)) >uor Maria ?rancesca di :es6 non A pi6, "io la chiam/ a se, pregate per l(anima sua# 0a mia salma sia sepolta in mezzo ai miei cari poeri# Raccomando a chi prender2 lo spoglio di tutti gli scritti a me diretti la distruzione senza leggerli di %uelli che saranno segnati) riserata, confidenze# ®ando su tutte la benedizione e la pace del >ignore i saluto aspettandoi in cielo# ,el >ignore ostra af#ma sorella >uor Maria ?rancesca di :es6 T# Cappuccina!# Come edete, ora che mi troo nella casa del &adre, non mi chiamo pi6 !madre!, ma !sorella!# Tuttaia i miei punti fissi restano sempre %uelli di %uando faceo parte della comunit2 di %uaggi6, doe i diceo di !fare ogni cosa a maggior gloria di "io!# @ra che sono in cielo orrei che a %uesta espressione aggiungeste anche %uell(altra che ripeteamo tante olte al giorno per ringraziarci fra di noi) !>ia per amor di "io9!# !>ia tutto per amor di "io! %uel che facciamo, ricordando in particolare che "io si troa in mezzo a noi soprattutto nella santa $ucaristia, daanti alla %uale orrei che andaste tutte almeno cento olte al giorno) di fronte all($ucaristia il mio spirito si A sempre rasserenato# !>ia tutto per amor di "io!# 3uello che facciamo specialmente a faore dei poeri, in mezzo ai %uali ho oluto che rimanessero i miei resti mortali# ,on bisogna aer paura di aiutare i poeri# 'o, che calcolao tutto, una olta ho douto pentirmi di aer dato ad un poero solo %uello che mi aanzaa dal necessario per un iaggio in ettura, perch* poco dopo fui ricompensata da un signore iniato dalla &roidenza, che mi restitu1 solo### %uello che aeo dato# Ma ((poeri(( sono anche i malati e i sofferenti, ((poeri sono anche i bambini e###, bambini pi6 di loro, coloro che ignorano le principali erit2 della "ottrina Cristiana# !&oeri! sono tutti coloro che nel Terzo Mondo e nelle Missioni oi aete la grazia di aicinare# Verso tutti i !poeri! bisogna andare, fidando nell(aiuto di "io# !&oeri! lo dobbiamo essere tutti come lo fu il serafico &adre san ?rancesco# -llorch* io, per le necessit2 della mia nuoa famiglia religiosa, mi spogliai di tutti i beni materiali che aeo, dissi tutta contenta) !@ra sono proprio poera come san ?rancesco e mi abbandono alla "iina &roidenza!# Ma la !maggior gloria di "io! ed il !suo amore! ci chiedono di spogliarci prima anche di noi stesse# $ %uando ci siamo affaticate per amor di "io, dobbiamo chiamarci sere inutili del >ignore ed essere contente di esserlo, perch* sappiamo che a niente siamo capaci senza il diin aiuto### Cos1 erano %uelle suore noizie che per amor di :es6 scelsero di recarsi nelle lontane regioni del 8rasile e "io le ha premiate con l(aureola del martirio### Vorrei augurare a tutti di poter realizzare in s* %uelle parole pronunziate dal >anto &adre :ioanni &aolo 'l il 1I settembre 1588, %uando ha detto che poteo essere chiamata !enerabile!# 3uelle parole sono di :es6) !$cco io sto in mezzo a oi come Colui che sere###!# >ono anche %uelle di Maria) !$ccomi, sono la sera del >ignore###!# >ua >antit2 &apa :ioanni &aolo 'l in >an &ietro a Roma il 1D ottobre 1554 ha proclamato Beata -uor &aria France"ca di 'e"4 ;1