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Gian Paolo Bazzani e Dimitri Stagnitto

GUIDA PRATICA AGLI ASPETTI


PSICOLOGICI DEL TRADING

LE TRE REGOLE FONDAMENTALI DEL TRADING
Fissa SEMPRE il tuo target di profitto
Fermati SEMPRE quando lo raggiungi
Non andare MAI contro il mercato
2012
SAXO BANK I TALI A - CORSO VENEZI A 29, MI LANO - I T. SAXOBANK. COM/AAA
THE SPECIALIST IN TRADING & INVESTMENT
Tutti i diritti sono riservati.
Questo scritto redatto a scopo informativo e non costituisce sollecitazione al pubblico risparmio.
Chiunque ne faccia uso diverso da quello per cui stato redatto, se ne assume la piena responsabilit.
GIAN PAOLO BAZZANI E DIMITRI STAGNITTO
GUIDA PRATICA AGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRADING
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PREFAZIONE
PIERRE ANTOINE DUSOULIER, PRESIDENT SAXO BANK WESTERN EUROPE
Gli investitori che si dedicano al trading online spesso fanno lerrore di trascurare limportanza che
assumono la psicologia e la mente. Eppure il trader ad assumere le decisioni. E sarebbe molto
presuntuoso pensare che le nostre decisioni sono sempre il risultato di un ragionamento solido e
razionale.
Una presa di posizione sul mercato una risposta a un segnale che stato percepito, interpretato
e assimilato dal trader. Questa risposta, questa decisione, il risultato di un processo che in gran
parte inconscio. I nostri occhi agiscono come sensori, ma il cervello che responsabile di ricostruire
limmagine. Questa ricostruzione unica, peculiare per ognuno di noi. Dipende dal nostro vissuto, dalla
nostra esperienza, dal nostro temperamento... noi non percepiamo mai la realt pura, ammesso che
davvero esista.
Come trader, proiettiamo la nostra realt per dare un senso a ci che percepiamo dal mercato; proprio
questo uno dei pregiudizi cognitivi pi comuni. Queste distorsioni cognitive sono parte della psicologia
del trader. Non riuscendo a comprendere pienamente i meccanismi del pensiero, fondamentale
identificare le distorsioni che inevitabilmente portano a errori di giudizio. La sfida quindi quella di
acquisire abbastanza esperienza per riconoscerle nel nostro comportamento e correggerle.

Tre esempi di distorsioni cognitive ampiamente diffuse nel trading:

- il desiderio di controllo: il trader accumula segnali, grafici e indicatori. Pi ne ha, pi si sente di avere
il controllo del mercato. Invece di controllare, egli annega in una massa dinformazioni spesso
contrastanti che impediscono di agire... o lo spingono a fare qualsiasi cosa

- il senso di urgenza: la paura di perdere laffare del secolo, di perdere la palla al balzo

- eccessiva confidenza in se stessi: il trader vede nel suo sistema di trading, solo ci che funziona e
minimizza limportanza di ci che non funziona.

Questi sono solo tre esempi. Per darvi unidea della portata del problema, sappiate che esistono
numerose possibili distorsioni. Troverete in questo ebook alcune semplici raccomandazioni per
riconoscere ed evitare le pi comuni. Questa guida , infatti, un invito alla conoscenza e al self-control
per una esperienza di trading sana e performante.
Buona lettura e buon trading!
GIAN PAOLO BAZZANI E DIMITRI STAGNITTO
GUIDA PRATICA AGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRADING
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QUESTI I TEMI CHE ANDREMO A TRATTARE INSIEME IN QUESTA
GUIDA AGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRADING
INDICE
PRIMA PARTE
Introduzione
Nella mente del trader
Laspettativa
La disciplina
Laspetto mentale del trading
Prendi il profitto e scappa
Il potere del metodo
Fare trading contro il mercato
La mentalit del trader
La perdita
La gestione del denaro
Gli errori
Conclusioni
SECONDA PARTE
Introduzione
La comunicazione
Realt?
La realt nel trading
Dalla realt teorica alla realt pratica
Postfazione
PARTE PRIMA
NELLA MENTE DEL TRADER
DI GIAN PAOLO BAZZANI
GIAN PAOLO BAZZANI E DIMITRI STAGNITTO
GUIDA PRATICA AGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRADING
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GIAN PAOLO BAZZANI DA VENTI ANNI NEL MERCATO
FINANZIARIO CON ESPERIENZE IN ISTITUZIONI COME UNICREDIT,
INTESA SANPAOLO E BARCLAYS.
DAL 2010 AMMINISTRATORE DELEGATO DI SAXO BANK ITALIA,
NEL CORSO DEGLI ANNI HA CONOSCIUTO MOLTI TRADERS
E GESTORI DI PATRIMONI.
DA QUELLI DI SUCCESSO HA SEMPRE CERCATO DI IMPARARE
QUALCOSA, E QUESTA GUIDA IL TENTATIVO DI TRASMETTERE
PARTE DI QUESTA ESPERIENZA.
LAUTORE DESIDERA ESPRIMERE UN RINGRAZIAMENTO
AD ANDREA BONO, PER AVER TRASFORMATO UNA BUONA IDEA
IN UN SUCCESSO.
PARTE PRIMA
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LA PRIMA DECISIONE DI TRADING DEVE ESSERE
QUELLA DI PORSI DEI LIMITI: UNO ALLE PERDITE
- PRIMO NON PRENDERLE! - E UNO, CREDETEMI
IL PI DIFFICILE DA RISPETTARE, AI GUADAGNI.
DALLINTRODUZIONE A LA GUIDA FOREX
INTRODUZIONE
Quando sono stanco me ne accorgo subito, i miei grafici smettono di darmi dei segnali chiari e diventano
solo un insieme di linee, allora smetto e vado a fare dellaltromagari una corsa sulla spiaggia.
Tralasciando che il trader citato vive a Montecarlo e quindi risulta indubbiamente facilitato nel trovare
una spiaggia su cui correre, beato lui, le sue parole sono un messaggio rivolto a tutti i traders o aspiranti
tali. Dopo diciannove anni sul mercato forex, si guadagnato il diritto di insegnarci qualcosa. Se siamo
stanchi perdiamo lucidit minando la nostra capacit di fare profitto nel trading. Pi in generale, se
il nostro stato psicofisico non ottimale, difficilmente saremo performanti nella gestione dei nostri
ordini. Poich dal punto di vista fisico posso solo augurarvi di essere in salute e magari consigliarvi
una buona palestra, nelle pagine che seguono voglio invitarvi ad alcune riflessioni sullimportanza
degli aspetti psicologici nel trading. Il trading unarena dominata soprattutto da fattori psicologici,
tanto da spingere alcuni a equipararlo a un percorso di analisi introspettiva, il trading conoscere noi
stessi, e di autoformazione, necessario fare trading anche di noi stessi e non solo dei mercati.
quindi indispensabile capire quali sono gli errori mentali tipici degli aspiranti trader e come evitare di
commetterli. Gli errori portano alla perdita di denaro e possono essere generati dalla paura della perdita
stessa o meglio dalla paura di vedere la perdita realizzata. Capita, infatti, che alcuni neofiti del trading
non rispettino i livelli di uscita o STOP LOSS per non affrontare il dolore mentale, e talvolta fisico, di veder
contabilizzata una perdita. Specularmente, il neofita potr non rispettare i livelli di presa di profitto o
TAKE PROFIT inseguendo guadagni da sogno. In entrambi i casi avr tenuto un comportamento non
razionale. Impareremo invece che i guadagni e le perdite vanno razionalizzate, ovvero pianificate in
modo che non sia la parte irrazionale della nostra mente, sogni inclusi, a guidarci e a determinare le
nostre performance. Unaltra cosa della quale cercher di convincervi che sar lequilibrio psicologico
a fare in modo che il trading possa essere per voi unattivit oltre che piacevole anche profittevole. Tutti
i traders di successo hanno, infatti, una vita equilibrata e, per dirla con le parole di uno dei pi incredibili
performer del mondo, si divertono dentro e fuori dal trading.
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Allora, vi auguro buon trading e buon divertimento.
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Michael Marcus un trader cui viene attribuita una performance tale da trasformare in venti anni un conto da
30.000 dollari in uno da 80 milioni di dollari (in Martin Schwartz, Pit Bull 1999 Collins).
PARTE PRIMA
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NELLA MENTE DEL TRADER
Limportanza del lato psicologico nel trading ben nota a chiunque abbia maturato qualche esperienza
nei mercati finanziari. Fare trading per ottenere profitto genera forti emozioni quali euforia, ansia o
paura. allora indispensabile imparare a governare queste emozioni e trarne vantaggio. Cercheremo
insieme, facendoci aiutare dallesperienza di alcuni grandi traders, di individuare gli impatti negativi
derivanti dalla nostra emotivit e ad acquisire le abilit per volgerli a vantaggio del nostro trading. A
fare soldi insomma, giusto per eliminare ogni equivoco. Queste pagine, infatti, non vogliono essere un
trattato di psicologia applicata ma solo una guida per chi vuole conoscere qualcosa in pi di se stesso e
mettere questa consapevolezza al servizio del proprio trading. Poca teoria e quanta pi pratica possibile.
Innanzitutto cerchiamo di individuare quali sono gli errori legati alla nostra emotivit pi comuni nel
trading. Per farlo dobbiamo partire definendo cosa sono le emozioni. Senza scomodare la letteratura
sul tema, vi chiedo di accettare una definizione semplicistica: le emozioni sono una risposta mentale
e fisica a degli stimoli e la loro principale funzione consiste nel rendere pi efficace la REAZIONE
dellindividuo a situazioni in cui si rende necessaria una risposta immediata ai fini della sopravvivenza.
Una reazione che non utilizza quindi processi cognitivi e che possiamo definire IRRAZIONALE
2
. Presa
per buona questa definizione, la prima conseguenza sar condividere che a parit di stimoli, ad esempio
una notizia di mercato, avremo reazioni diverse luno dallaltro proprio perch siamo individui. La
seconda che possiamo leggere il mercato come la somma di processi mentali individuali, emozioni
incluse, che formano una realt mentale collettiva. Lespressione di questa realt collettiva non altro
che il prezzo attribuito a uno strumento finanziario in ogni istante. Ma torniamo al tema che ci pi
caro: come imparare a trarre profitto dal nostro trading.
Per come le abbiamo definite, le emozioni possono danneggiare il trading perch rappresentano una
reazione non del tutto razionale a uno stimolo, positivo o negativo che sia. Se non controllo le emozioni
sar portato a sbagliare nel trading perch mi comporter appunto in modo non del tutto razionale. Ma
quali sono i principali errori in cui posso incorrere se non governo la mia emotivit? Vediamone alcuni
definendo anche il tipo psicologico di trader che pi frequentemente vincorre.
1. Non chiudere una posizione anche dopo aver riconosciuto che lidea iniziale era sbagliata: il
Negazionista
CHI NON CONTROLLA LA PROPRIA MENTE COME
CHI NAVIGA SU UN VASCELLO SENZA TIMONE E CHE
QUINDI DESTINATO A INFRANGERSI IN MILLE PEZZI
NON APPENA INCONTRER IL PRIMO SCOGLIO.
M .G. - TRADER INDIANO
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Se preferite, in termini pi sofisticati possiamo definire le emozioni come la risposta emotiva allo stimolo, risposta
che non utilizza cio processi cognitivi ed elaborazione cosciente.
PARTE PRIMA
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2. Non prendere profitto da un trade positivo convincendosi che continuer allinfinito: il Sognatore
3. Dimenticare le regole di gestione del rischio convinti della propria infallibilit: lEuforico
4. Non investire quando tutte le condizioni ci dicono di farlo: lImpaurito
5. Fare trading per raddoppiare il proprio capitale con un singolo trade: lo Scommettitore.
Chi fa trading sa bene che allinizio di questattivit ci si pu trovare in una o pi di queste condizioni.
Cosa fare? Partiamo da alcune semplici regole per ovviare agli errori sopra descritti:
1. Quando si apre un trade, fissate sempre uno stop alle perdite; se volete gestire dinamicamente
il rischio potete usare un trailing stop ma in ogni caso mettete sempre un limite alle perdite
2. Definite a priori qual lobiettivo del vostro trade, fissate un limite al profitto: raggiunto il limite,
chiudete il trade e incassate i profitti
3. Stabilite le regole per gestire il rischio, fatelo partendo dai due punti precedenti
4. Definite un processo dinvestimento rigoroso e rispettatelo: quando i vostri segnali vi dicono di
investire fatelo e guadagnate
5. Sinceramente non so che altro dire: Non siate stupidi!
PARTE PRIMA
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LASPETTATIVA
Nelle pagine precedenti abbiamo scritto che il mercato rappresenta, attraverso la manifestazione dei
prezzi, unaggregazione di informazioni e reazioni dei traders a tali informazioni. Quando facciamo
trading sul mercato, stiamo operando in un sistema non strutturato e per poterlo fare con successo
indispensabile stabilire a priori delle regole di comportamento. Chiunque voglia controllare le proprie
reazioni, cos come un atleta allena il suo corpo, dovr addestrare la propria mente a seguire determinati
comportamenti in modo da non lasciarsi sopraffare dagli eventi.
Iniziamo questo percorso di addestramento andando a conoscere uno dei nemici del trader: laspettativa.
A un trade perdente, un trader di regola associa tre differenti elementi negativi e quindi dolorosi:
- la perdita monetaria
- la presa di coscienza di aver sbagliato
- un calo nellautostima
Lo stesso processo di associazione avviene al contrario in caso di trend vincente: al profitto sono
associati elementi positivi e quindi di piacere. In realt questa semplice elencazione delle reazioni alle
perdite e ai profitti non descrive appieno lo stato emotivo di un trader davanti alle proprie performance.
Occorre, infatti, considerare quellelemento fondamentale che lASPETTATIVA. laspettativa, e non
la perdita o profitto in s, la componente in grado di influenzare maggiormente la nostra emotivit;
listaurarsi del pensiero dicotomico come scriverebbe uno psicologo. Laspettativa, cio lattesa di un
determinato livello di profitto entro un certo tempo, pi raro che un trader ambisca alla perdita, pu
provocare nel trader reazioni sempre pi negative se i trade eseguiti lo portano a perdere denaro, ma
pu portare sensazioni negative anche in caso di profitto se questo di entit inferiore alle attese. La
conseguenza il sentirci frustrati anche davanti a un profitto, con la possibilit di essere spinti a livelli
di rischio e di perdita superiori a quelli che avevamo prefissato. Un elemento fondamentale del trading
risulta quindi laspettativa, o meglio la sua relazione con la dicotomia piacere/dolore e le cause che
questo processo mentale ha sullattivit di trading.
Cerchiamo di comprendere questa relazione per arrivare a convincerci che spesso, per un trader,
MEGLIO CONFESSARE I PROPRI ERRORI:
CI SI RITROVA PI FORTI.
M .G. - TRADER INDIANO
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pi importante che la propria aspettativa sia soddisfatta, e quindi godere del senso di appagamento
dellavere ragione, che lottenere un profitto. Ci aiuter un esempio.
Un trader apre una posizione lunga EUR/USD a 1.4200, compra cio euro e vende dollaro americano; lo
far, evidentemente, nella convinzione che leuro salga e si apprezzi nei confronti del dollaro. Operer
questo trading con laspettativa, qui sta il punto, che leuro cresca fino ad un certo livello in corrispondenza
del quale fisser il suo limite e vender prendendo profitto. Immaginiamo che si verifichi esattamente
questo scenario e che il trader chiuda la posizione a 1.4550. Abbiamo descritto un trading profittevole
e quindi un trader soddisfatto. Ma non sempre cos.
Se la coppia EUR/USD continua a crescere, cio se leuro prosegue nel suo apprezzarsi verso 1.48 anche
dopo che il trader ha chiuso la posizione, il trader stesso potr vivere delle sensazioni negative. La
trasformazione di unaspettativa da giusta a sbagliata, generer nel trader il senso della perdita, anche
se si tratta in realt di mancato guadagno, di sconfitta e infine di ridotta autostima e questo anche se
la posizione originale stata chiusa in profitto. E tutto questo perch la sua aspettativa non era solo di
fare profitto ma di indovinare esattamente il trend del mercato anche oltre, sia in termini di tempo che
di prezzo, la chiusura del trade.
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04 11 18 25 01 08 15 22 01 01 12 19 26 12 19 26 09 16 23 02 10 17 24 01 01 06 01 07 14 21 08 15 22
1.30000
1.35000
1.40000
1.45000
12-Sep-2011
Ultimo 1.35754
Fx EURUSD Giornaliero GMT +0
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04 11 18 25 01 08 15 22 01 01 12 19 26 12 19 26 09 16 23 02 10 17 24 01 01 06 01 07 14 21 08 15 22
1.30000
1.35000
1.40000
1.45000
12-Sep-2011
Ultimo 1.35754
Fx EURUSD Giornaliero GMT +0
La misura del dispiacere
I pi attenti potranno sin dora ribattere che lo stesso trader dovrebbe presto rallegrarsi quando vedr
EUR/USD scendere verso 1,40 e quindi non solo inferiore al livello a cui ha preso profitto ma anche
al livello a cui era entrato originariamente nel trade. Ma non sar cos. Esiste unasimmetria delle
emozioni: lentit del dispiacere sar pi intensa della soddisfazione per lo scampato pericolo.
Abbiamo appena descritto il trader affetto dalla sindrome del Guru, ovvero del bisogno di appagare
il desiderio di infallibilit. Potremmo scomodare molti studiosi della psicologia umana per descrivere
questapproccio al trading e proporre rimedi in grado di spaziare dalla cura farmacologica alla
respirazione addominale, ma cerchiamo di mantenere una sana dose di concretezza.
Un approccio dove aspettativa azzeccata = profitto = piacere, mentre aspettativa mancata = perdita
= dolore, non utilizzabile perch il trading unattivit probabilistica. Tutti i trade possono essere
potenzialmente giusti o potenzialmente sbagliati. Quello che indispensabile quindi eliminare
laspettativa dalle equazioni precedenti e limitarsi a fissare degli obiettivi di profitto. La comprensione
di questo da parte di un investitore, gli permette di entrare nel modello di pensiero usato dai trader di
successo che il modello probabilistico, in cui si fa trading solo con obiettivi e senza aspettative. I trader
di successo, infatti, fissano i propri obiettivi attraverso la determinazione a priori di stop loss e take
profit evitando di guardare indietro.
I migliori trader che ho conosciuto si affidano al detto dei vecchi di borsa: Vendi, guadagna e pentiti. Il
mercato ti offre opportunit ogni giorno, ci sar sempre un trade profittevole da cogliere.
PARTE PRIMA
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Chi scende e chi sale, Saxo Bank - Copenhagen
PARTE PRIMA
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LA DISCIPLINA
La nostra mente ci condiziona in tutto e, a maggior ragione, ci condiziona in unattivit cos coinvolgente
dal punto di vista emotivo come il trading sui mercati finanziari. Limportanza del lato psicologico
nellattivit di trading , come pu confermarci qualsiasi trader con un po di esperienza, assolutamente
decisiva. Quando facciamo trading spesso siamo presi da fattori emotivi che condizionano moltissimo le
nostre decisioni, a tal punto da farci sbagliare nella scelta dei momenti di entrata e uscita dal mercato. Se
per esempio il nostro trade favorevole portandoci verso il profitto, attenderemo di uscire dalla nostra
posizione quando avremo ottenuto il nostro guadagno. Ma qual il nostro guadagno? Se al momento
di impostare il nostro trade non abbiamo definito un livello di guadagno, noi rimarremo nel trade e
attenderemo senza portare a casa il profitto; poi subentrer la fase dellincertezza quando vedremo che
il profitto accumulato si andr riducendo, ma ancora non usciremo dal trade confidando in una ripresa. A
quel punto, invece che risalire il nostro investimento potr scendere repentinamente portandoci in area
di perdita. Che fare? Se non avevamo prefissato una perdita, osserveremo i monitor sperando che un
intervento provvidenziale riporti il nostro investimento in guadagno. Se anche dovesse accadere, dopo
tutto lo stress che avremo vissuto non ci accontenteremo pi di un piccolo guadagno: tutta questa fatica
deve essere ricompensatae finiremo con luscire dal trade quando ormai sar troppo tardi.
Questa la strada giusta per perdere soldi!
Lunica via per governare le nostre decisioni eliminare le emozioni o ridurne limpatto per quanto
possibile. Dobbiamo allora formarci una DISCIPLINA ovvero la capacit di rispettare le regole,
quelle regole dal cui rispetto dipendono appunto le nostre performance di traders. Prima di prendere
posizione sul mercato indispensabile stabilire con precisione a che prezzo vogliamo comprare, a che
prezzo vogliamo vendere, e quindi quanto vogliamo guadagnare, e quanto siamo disposti a perdere se
abbiamo preso la decisione sbagliata. Sul mercato vincono coloro che hanno un trading regolato da una
ferma disciplina, e perdono quelli che si lasciano prendere dalleuforia nei momenti di guadagno, o dal
panico nei momenti di perdita.
I pi importanti elementi su cui fondare la nostra disciplina li abbiamo gi richiamati: stop loss, che un
limite massimo di perdita oltre il quale non siamo disposti a restare in posizione, e take profit, e cio il
nostro obiettivo di guadagno raggiunto il quale chiuderemo la posizione.
QUALSIASI ATTO RIPETUTO SPESSO, D PRESTO
VITA A UNABITUDINE E UNABITUDINE ACCOLTA,
GUADAGNA STABILMENTE FORZA.
TRYON EDWARDS
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evidente che lo stop alle perdite il primo elemento fondamentale del trading. Lo stop loss pu essere
quindi definito come la massima perdita che il trader decide, a priori, di subire qualora loperazione che
si accinge a eseguire non vada nella direzione voluta. Definire lampiezza dello stop loss importante
per valutare il profilo di rischio delloperazione, rapportando la massima perdita al potenziale profitto
del trade che ci si accinge a iniziare.
Nel posizionare lo stop occorre tenere conto di alcuni elementi.
- lo stop loss deve essere sostenibile, ovvero il profilo di rischio definito comporta che l eventuale
perdita non intacchi in modo significativo il capitale a disposizione per il trading
- lo stop loss deve essere ben posizionato ovvero, semplificando ma per essere il pi concreti
possibile, va posizionato sotto, in caso di acquisto, o sopra, in caso di vendita, i supporti o
resistenze che lanalisi grafica evidenzia.
Un consiglio operativo quello di non posizionare lo stop esattamente sotto o sopra supporti e
resistenze, ma di lasciare un po di spazio tra il massimo o il minimo precedente e il proprio livello
di stop loss perch spesso questi livelli vengono superati momentaneamente dai prezzi compiendo
le cosiddette false rotture. Ricordiamo per lennesima volta uno degli assunti del trading: una volta
impostato lo stop loss non c errore pi grande che quello di spostarlo, per qualunque ragione, o peggio
ancora, di toglierlo. Sarebbe il miglior modo per vedere esaurito in poco tempo il proprio capitale di
trading. Quindi fissate lo stop e rispettatelo.
Per chi alle prime armi, distinguiamo due principali tipi di ordine:
> gli ordini limite
> gli ordini stop
Questi due tipi di ordine possono essere sia di vendita che di acquisto e si dicono correlati perch legati
a un ordine principale. Gli ordini limite correlati hanno come principale funzione quella di permettervi
di consolidare i guadagni.
Immaginiamo un trade sulle valute. Se ho aperto una posizione in acquisto, posso utilizzare lordine
limite di vendita a un determinato livello di prezzo, x pips sopra quello attuale. Raggiunto quel livello
limite uscir automaticamente dalla posizione monetizzando quindi un profitto pari a x pips. Viceversa,
se ho aperto una posizione in vendita su un determinato cross, posso utilizzare lordine limite di acquisto
fissando un livello x pips sotto il prezzo di mercato, raggiunto il quale uscir dalla posizione acquistando
lo stesso cross valutario.
Il neofita potrebbe pensare che impostare lo stop loss per la propria operazione sia questione molto
semplice, ma non cos. Sono diverse, infatti, le verifiche che il trader deve effettuare prima di concludere
che lo stop loss idoneo alloperazione che si accinge ad effettuare. Anzitutto lo stop loss deve essere
sostenibile; il che equivale a dire che il profilo di rischio definito dallo stop loss deve rispettare certe
caratteristiche. Per semplificare possiamo dire che il rischio sostenibile se la perdita non intacca in
modo significativo il capitale a disposizione per il trading.
PARTE PRIMA
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Generalmente pu dirsi accettabile uno stop loss sulla singola operazione che non ecceda il 2% del
proprio capitale; a condizione, ovviamente, di avere una strategia di trading di una certa efficacia.
Allo stesso tempo, per, lo stop loss deve essere intelligente cio deve essere posizionato in punti
strategici del grafico che stiamo osservando. A grandi linee possiamo affermare che lo stop loss va
posizionato sotto i punti importanti di swing del mercato per operazioni long e sopra per operazioni
short. Tali punti, visibili sul grafico, si definiscono supporti e resistenze. Un consiglio operativo quello
di non posizionare lo stop esattamente sotto o sopra gli swing, ma lasciare un po di respiro ai prezzi;
cio detto in termini pi semplici, lasciare un po di spazio tra il massimo o il minimo precedente e il
proprio livello di stop loss perch spesso questi livelli vengono sporcati dai prezzi (c.d. false rotture).
Per esempio, se vendete lEUR/USD prevedendo un ribasso del cambio, bisognerebbe impostare un
ordine limite di acquisto inferiore al cambio al quale lavete venduto. Non appena il cambio spot avr
raggiunto il livello stabilito dal vostro ordine limite, la posizione sar chiusa, e i vostri profitti realizzati.
Utilizziamo dei numeri per essere pi chiari. Se vendete EUR/USD a 1.4311 dovete impostare in
piattaforma un ordine limite che acquisti automaticamente il cross quando tocca, ad esempio, 1.4296.
Lordine sar eseguito in automatico e avrete guadagnato 15 pips.
Gli ordini stop correlati, hanno la funzione di limitare o bloccare le vostre perdite. Come gli ordini
limite, si pu trattare sia di ordine di acquisto che di vendita. Per esempio, se comprate lEUR/USD
anticipandone un rialzo, potrete sistemare un ordine stop di vendita a un prezzo inferiore al cambio al
quale lavete comprato, in modo da permettervi di limitare o bloccare le vostre perdite in caso di ribasso
del cambio.
Gli ordini limite e stop possono essere usati in modo simultaneo al fine di inquadrare la vostra
posizione aperta. Parliamo allora di O.C.O. (One Cancel the Other): quando uno dei due ordini viene
eseguito, laltro viene automaticamente annullato.
PARTE PRIMA
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Fx Ordini Forex
Conto:
Cross:
Acquista/Vendi:
Demo_2139980
EUR USD
Fx
...
Acquista
Tipo: Limite
Durata:
Ordini correlati:
G.T.C.
Importo: 250,000
Prezzo: 1.42965
Distanza dal
mercato:
Trailing step:
Inserisci ordini
Denaro: Lettera:
Annulla
1.43680 1,43700
Se eseguito Nessuno O.C.O.
Ricordatevi, ogni trade deve avere un limite e uno stop, cos come ogni casa ha un tetto e un pavimento.
Facciamo un esempio concreto. Supponiamo che lEUR/USD sia a 1,4250, e che abbiate una posizione
aperta da 50.000 euro (acquisto o vendita), e che opportunamente abbiate deciso di impostare degli
ordini correlati. Vediamo le possibili strategie di posizionamento degli ordini in differenti scenari.
SCENARIO 1

Posizione aperta: acquisto 50.000 EUR/USD.
Idea di trading: la vostra view vi porta a essere rialzisti e siete confidenti che la coppia arriver a 1,4500
livello al quale opportuno prendere profitto.
Ordine correlato: ordine limite di vendita a 1,4500.
Se e quando il prezzo toccher 1,4500 lordine limite di vendita sar eseguito automaticamente e
realizzerete il vostro profitto. Nella figura seguente rappresentiamo lo scenario descritto.
PARTE PRIMA
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Prezzo
1,4500
1,4250
1,4000
Lordine limite di vendita
eseguito a 1,4500
Tempo
SCENARIO 2
Posizione aperta: acquisto 50.000 EUR/USD.
Idea di trading: pur essendo rialzisti su EUR/USD, opportuno fissare uno stop ai possibili ribassi e
decidete di fissare la perdita massima in corrispondenza del livello 1,4000.
Ordine correlato: ordine stop di vendita a 1,4000.
Se e quando il prezzo toccher 1,4000 lordine di vendita sar eseguito automaticamente e limiterete le
perdite. Nella figura seguente rappresentiamo lo scenario descritto.

PARTE PRIMA
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Prezzo
1,4500
1,4250
1,4000
Tempo
Lordine stop di vendita
eseguito a 1,4000
SCENARIO 3
Posizione aperta: vendita 50.000 EUR/USD.
Idea di trading: siete ribassisti su EUR/USD e individuate un forte supporto a 1,4000; decidete di
prendere profitto a 1,4010.
Ordine correlato: ordine limite di acquisto a 1,4010.
Se e quando il prezzo toccher 1,4010 lordine di acquisto sar eseguito automaticamente e
monetizzerete il vostro guadagno. Nella figura seguente rappresentiamo lo scenario descritto.
PARTE PRIMA
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Prezzo
1,4500
1,4250
1,4010
Tempo
Lordine limite di acquisto
eseguito a 1,4010
SCENARIO 4
Posizione aperta: vendita 50.000 EUR/USD.
Idea di trading: pur essendo ribassisti su EUR/USD, opportuno fissare uno stop ai possibili rialzi e
decidete di fissare la perdita massima in corrispondenza del livello 1,4500.
Ordine correlato: ordine stop di acquisto a 1,4500.
Se e quando il prezzo toccher 1,4500 lordine stop di acquisto sar eseguito automaticamente e
limiterete le perdite. Nella figura seguente rappresentiamo lo scenario descritto.

PARTE PRIMA
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GUIDA PRATICA AGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRADING
22
Prezzo
1,4500
1,4250
1,4000
Lordine stop di acquisto
eseguito a 1,4500
Tempo
Gli scenari che abbiamo descritto a titolo esemplificativo non sono affatto distanti dalla realt dei fatti.
Ecco a seguire landamento di EUR/USD tra gennaio e settembre del 2011.
PARTE PRIMA
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GUIDA PRATICA AGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRADING
23
Jan-11 Feb-11 Mar-11 Apr-11 May-11 Jun-11 Jul-11 Aug-11
04 11 18 25 01 08 15 22 01 01 12 19 26 12 19 26 09 16 23 02 10 17 24 01 01 06 01 07 14 21 08 15 22
1.30000
1.35000
1.40000
1.45000
12-Sep-2011
Ultimo 1.35754
Fx EURUSD Giornaliero GMT +0
Cercare di seguire il mercato in una fase di marcate oscillazioni senza inquadrare il proprio trade
posizionando stop e limite sarebbe pericoloso. Le emozioni legate a tali oscillazioni porterebbero con
s errori e perdite.
Come avete visto dagli esempi invece, fissare dei livelli di entrata e uscita dal trade non altro che la via
per ridurre al minimo la componente emotiva nelle decisioni di trading. Giunti a questo punto, spero di
avervi convinto dellimportanza di queste tre semplici regole:
1. Quando si apre un trade fissate sempre uno stop alle perdite; se volete gestire dinamicamente il
rischio potete usare un trailing stop ma in ogni caso mettete sempre un limite alle perdite
2. Definite a priori qual lobiettivo del vostro trade, fissate un limite al profitto: raggiunto il limite,
chiudete il trade e incassate i guadagni
3. Stabilite e rispettate le regole per gestire il rischio, fatelo partendo dai due punti precedenti.
Abbiamo parlato di trailing stop come strumento di gestione del rischio. Ricordiamo brevemente di
cosa si tratta. Questordine ha la particolarit di spostarsi quando il cambio si muove a favore e di
bloccarsi quando si muove contro. Il trailing stop protegge il tuo ordine con una metodologia diversa
dallo stop loss. Infatti, a differenza di questo che , solitamente, calcolato come livello di prezzo fisso o
come valore percentuale, il trailing stop prende in considerazione lultimo massimo o minimo relativo
raggiunto dalla coppia e si sposta per mantenere un range di scostamento detto distanza. Il trailing
stop , di fatto, un ordine dinamico che segue il trend.
PARTE PRIMA
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24
Supponiamo di avere una posizione aperta rialzista su EUR/USD a 1,4125 e che decidiate di posizionare
un trailing stop a 1,4110, quindi a una distanza di 15 pips. Se la coppia sale fino a toccare 1,4130, allora
anche il vostro stop si sposter a 1,4115 mantenendo inalterata la distanza di 15 pips dal nuovo
massimo. Se in seguito il cambio si muover al ribasso, il vostro ordine stop rester fermo a 1,4115. Se
il cross si deprezzer, quindi, lordine stop sar eseguito automaticamente al nuovo livello di 1,4115.
Chiudiamo con una rappresentazione grafica.
Prezzo
Primo livello
di stop
1,4130
1,4125
1,4115
1,4110
Esecuzione ordine
stop al livello
1,4115
Tempo t
PARTE PRIMA
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25
LASPETTO MENTALE DEL TRADING
Molti traders sono pronti a riconoscere che, nonostante abbiano familiarit con strategie vincenti e
tecniche di gestione del denaro, il successo del loro trading dipende dallo stato psicologico della mente.
Se sei un trader alle prime armi, come si pu trovare la fiducia iniziale per inviare lordine sulla tua
piattaforma di trading online? Se invece sei un operatore esperto, come puoi spingere la tua redditivit
oltre i livelli che le tue abitudini, le tue gabbie mentali per dirla in termini psicologici, timpongono? Il
trading senza dubbio una disciplina orientata alle prestazioni. Stress e pressioni mentali possono
influenzare la capacit di fare performance. Molto di ci che stato scritto negli ultimi venti anni sul
come ottenere le massime prestazioni sia negli affari che nello sport, pu essere applicato al trading.
Prima di esaminare alcuni di questi fattori, dobbiamo stabilire in cosa il trading si differenzia da altre
attivit.
Partiamo da un punto che vi chiedo di accettare come un dogma. Lintelletto non ha nulla a che fare
con la tua abilit come trader. Il successo non una funzione di quanto sei intelligente o quanto ti sei
applicato nello studio. Questo difficile da accettare in una societ come quella occidentale che sin da
piccoli ci condiziona ad accettare un modello di vita che premia lo sforzo: pi lavoro pi guadagno. Nel
trading non cos! Non esiste una rendita di posizione: ho lavorato e studiato tanto sino a oggi, domani
dovr andar bene. Ogni giorno tutto il passato cancellato e si ricomincia da capo. Questo uno dei pi
grandi ostacoli da superare per il trader vincente: ricominciare ogni giorno da zero. Un professionista pu
sedersi di fronte a uno schermo per tutta una sessione di trading in attesa di uno schema riconoscibile
per entrare sul mercato e pu accadere che il giorno passi senza che abbia fatto una sola operazione.
Esiste anche nel trading la tentazione, talvolta compulsiva, di assumere posizioni solo per giustificare
il tempo impiegato davanti al monitor. Il trader vincente non cede a questa tentazione. Lo so che
frustrante, ma rendiamoci conto che questo il mercato, unentit che cambia e non possiamo piegare
al nostro volere. Detto questo, quali sono i principi guida per migliorare la performance?
Esistono molti trattati su questi temi e molti presumo siano stati scritti da persone che non fanno
trading. Io sono sempre restio nei confronti di coloro che vendono ricette miracolose per fare soldi:
domando sempre loro dove hanno parcheggiato la Porsche. Allora, visto che parliamo di mente, vediamo
cosa scrive una psicologa che ha effettivamente passato parte della propria vita in una sala trading
3
.
Il primo principio per migliorare la prestazione di mettere divertimento nel trading. Non iniziate a fare
NON PENSARE DI ESSERE SULLA STRADA GIUSTA
SOLAMENTE PERCH UN SENTIERO BEN BATTUTO.
ANONIMO
3
Linda Bradford Raschke
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26
trading se avete appena perso il lavoro. Scordatevi, purtroppo, di essere nelle condizioni mentali per fare
performance. Il trading per chi in una condizione mentale di serenit e ha scelto di appassionarsi ai
mercati finanziari.
Un secondo principio di vivere lattimo. Noi esseri umani siamo portati a proiettare il nostro pensiero
oltre il presente sia andando a ritroso nel passato sia proiettandoci nel futuro. Un trader deve
concentrarsi sul movimento dei prezzi attuali del mercato, tutto quello che gli serve in quel momento
sul suo schermo. Una buona analogia un giocatore professionista di tennis che si concentra solo sul
punto che sta giocando. Chi pratica questo sport sa che la partita si vince anche se complessivamente
il nostro avversario ha fatto qualche punto in pi o addirittura vinto pi games. Questo perch non tutti
i punti hanno lo stesso peso ed importante essere al massimo della concentrazione nei momenti
decisivi. Il campione, il trader di successo per analogia, deve aver fiducia che, concentrandosi sulle
tecniche cui ha lavorato e grazie al suo allenamento psicofisico, prevarr e sar in grado di battere il
suo avversario. Ricordate: ogni giorno un nuovo giorno. Dimenticate quanto avete fatto ieri, quello che
conta ci che si fa oggi!
Il terzo principio la fiducia in se stessi. Alcune persone sono naturalmente nate fiduciose mentre
altre sono in grado di trasferire nel trading il successo ottenuto in altri aspetti della loro vita. Ma ci si
pu anche allenare per ottenere la fiducia. Studia, impara, metti in pratica sulla versione demo della
tua piattaforma di trading online quanto hai appreso. Allena la tua mente, e il tuo corpo attraverso una
vita sana, e ti starai preparando ad avere successo nel trading. Costruisci un bagaglio di conoscenze,
scegli le tue fonti dinformazione, pianifica il tuo trading fissando stop e limiti e rispettandoli con rigore.
Pi lo farai e pi rafforzerai la tua disciplina e quindi la fiducia in te stesso. Fiducia, non altro che la
convinzione che darsi delle regole e rispettarle, ti porter ad avere successo. Non c nulla di magico o di
segreto. I grandi trader sono persone che si allenano a vincere, proprio come fanno gli sportivi. Pi sarai
in grado di eliminare le emozioni dal tuo trading, migliore sar la tua performance.
Il quarto ingrediente importante per ottenere le massime prestazioni latteggiamento, ovvero il modo
di affrontare le situazioni avverse che inevitabilmente accadono sui mercati. Atteggiamento anche il
modo di gestire la quotidianit; ogni trader ha attraversato fasi di calma, di grande crescita ma anche
crolli e panic selling. Quello che conta la consapevolezza che, se hai fatto qualcosa di buono una
volta, sei in grado di ripeterlo. Questa consapevolezza, che abbiamo chiamato atteggiamento, unarma
potente e pu fare di te un trader molto pi forte. Nessuno indovina cento trade su cento. Il fatto che
baster indovinarne quaranta su cento per essere in profitto deve diventare una convinzione. Il sapere
che se hai chiuso quattro trade su dieci in profitto oggi allora sarai in grado di farlo anche domani, sar
la tua consapevolezza.
Nellambito delle scienze mediche e sociali quanto abbiamo sommariamente descritto rientra nella
cosiddetta Psicologia Positiva, cio lo studio del benessere e della qualit della vita. La Psicologia
Positiva ha fornito contributi fortemente innovativi a livello teorico ed applicato, enfatizzando il ruolo
fondamentale delle risorse e potenzialit dellindividuo. Ci rappresenta un autentico capovolgimento
di prospettiva; si privilegiano interventi finalizzati alla mobilizzazione delle abilit e risorse della
persona, anzich alla riduzione o compensazione delle sue limitazioni. Esistono numerosi centri di
supporto a cui diversi traders si sono rivolti per migliorare le proprie performance. Personalmente
posso solo segnalarvi lIstituto Milanese di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale (IMIPSI) a Milano,
ma sicuramente ne esistono anche in altre localit italiane
4
.
4
http://www.imipsi.it/benessere.htm
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Peter Land, Untitled (Sitting Man, With Stripes), 2003 Saxo Bank Collection
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I PROFITTI SONO COME ANGUILLE, SCIVOLANO VIA
ANONIMO TRADER LOMBARDO
PRENDI IL PROFITTO E SCAPPA
Come si fa a sapere quando prendere profitto su un buon trade? Dobbiamo forse prima chiedere a noi
stessi quanto siamo avidi? Abbiamo gi scritto che le emozioni possono danneggiare il trading perch
rappresentano una reazione non del tutto razionale a uno stimolo, positivo o negativo che sia. Lavidit
e la bramosia, cos come la paura, sono emozioni dalle quali non dobbiamo farci condizionare. Ma non
corretto dire che le emozioni sono del tutto negative. Sar lavidit, la voglia di guadagnare a spingerci
a fare trading, sar una sana dose di paura a tenerci lontani dal giocare dazzardo. Nulla di negativo
quindi nelle emozioni in s, ma importante tenerle sotto controllo e sfruttarle a proprio vantaggio.
Torniamo al nostro quesito: quando uscire da un trade e portare a casa i profitti?
Spesso i traders, anche quelli che fanno profitti, si lamentano di uscire troppo presto da trade profittevoli.
Per rispondere a costoro mi rifaccio a una curiosa espressione che ho sentito pronunciare da un trader
sul forex: I profitti sono come anguille, scivolano via.
Stabiliamo una regola e lasciatemi essere dogmatico ancora una volta. La ragione dellinsuccesso nel
trading il non ammettere a noi stessi di poter sbagliare e quindi non proteggersi quando eseguiamo
il trade. Dobbiamo invece convincerci che NOI commettiamo lerrore e NOI siamo la causa della perdita.
La colpa non del mercato, della fonte dinformazioni, della stampa o di chicchessia. solo nostra
perch non ci siamo dati delle regole precise per sapere quando acquistare e quando vendere. I trader
di successo prima di tutto difendono il loro capitale. Sono quelli che pi rapidamente escono da un trade
che non funziona piuttosto che dargli il beneficio del dubbio. Vivono il trading basandosi sullassunto che
i migliori trade portano rapidamente profitti. Ecco perch i vincenti, stabilita la perdita massima, fissano
anche sempre un limite al profitto: la decisione di quanto guadagnare determinata PRIMA di entrare in
un trade, cos come ogni battaglia vinta PRIMA di essere combattuta. Dato che stiamo trattando degli
aspetti mentali del trading, immaginiamo di trovarci in un momento di difficolt. Abbiamo sbagliato un
trade e, mal ce ne incolga, non avevamo posizionato adeguatamente uno stop alle perdite. Cosa fare
se siamo presi in una morsa? Innanzitutto offrire una preghiera agli dei. Ci significa, sbarazzarsi
immediatamente di met della nostra posizione. Ridurre le dimensioni dellinvestimento comporta due
aspetti, uno monetario e uno mentale: riduce il rischio del portafoglio, e sposta lequilibrio psicologico
verso una situazione win-win. Se il mercato si gira a nostro favore, avremo ancora parte della posizione
in essere e incasseremo il merito della decisione rivelatasi azzeccata. Se invece il trend continua contro
PARTE PRIMA
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29
di noi, la nostra perdita sar ridotta e avremo ancora la possibilit di investire alla prossima occasione
che il mercato ci offrir. Il nostro obiettivo principale deve essere quello di rimanere in partita. Per
questo cos importante sgomberare la mente dai trade passati. Badate bene, non intendo dimenticare
gli errori commessi, anzi. Se non avete messo lo stop alle perdite fate in modo che sia lultima volta
nella vostra vita che commettete questo errore. Fatto questo, non rimuginate sulle occasioni perse
e guardate avanti. Il mattino successivo, entrate in un trade e portate a casa un piccolo profitto. Non
diventerete ricchi ma inizierete bene, intendo con uno stato di benessere mentale, la vostra giornata di
trading.
Meglio portare a casa piccoli profitti o attendere di fare il trade della vita?
Un approccio coerente, altra parola chiave per i traders, prevede la costruzione del proprio patrimonio
per gradi attraverso una serie ripetuta di trade di dimensioni adeguate al proprio portafoglio. Per questo
motivo chi apre un conto trading con poche centinaia di euro non ha NESSUNA possibilit di guadagnare
soldi veri. Sar, infatti, spinto a utilizzare una leva finanziaria eccessiva che lo porter a livelli di rischio
eccessivi e quindi a perdere il proprio capitale. Esiste una ragione precisa per questo e basta riferirsi a
quanto abbiamo detto relativamente alla comune forma mentis e alla remunerazione dei nostri sforzi.
Se spendiamo ore davanti ai monitor guardando grafici, vorremo essere gratificati economicamente
per il tempo sottratto ad altre attivit. Ognuno di noi ha una soglia differente, una personale tariffa
oraria diciamo, che applicher moltiplicandola per le ore spese. Per raggiungere tale remunerazione,
ipotizziamo dieci euro lora, se fate trading con un conto da poche centinaia di euro dovrete raggiungere
percentuali di profitto esorbitanti. Trenta euro di profitto rappresentano, ad esempio, il quindici percento
di un conto da duecento euro. La ricerca di una simile performance con pochissimi trade vi spinger a
un uso fuori misura della leva e quindi a buttare il vostro denaro. Ecco perch non ha senso nemmeno
iniziare a fare trading senza investire almeno qualche migliaio di euro. Scegliete con cura la banca con
cui fare trading e valutate bene anche questo elemento: chi vi promette guadagni stratosferici in poche
ore e con importi modesti sta mentendo.
Ecco le regole che ci siamo dati:
Fissa SEMPRE il tuo target di profitto
Fermati SEMPRE quando lo raggiungi
Non andare MAI contro il mercato
Non guardare MAI indietro
PARTE PRIMA
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30
Jone Kvie, Untitled (Carrier), 2006 Saxo Bank Collection
PARTE PRIMA
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31
IL POTERE DEL METODO
La differenza tra il successo e il fallimento nel trading, la stessa che c tra un uomo che conosce
e segue delle regole ben precise e gli uomini che tentano di indovinare. Il trading non ha nulla a che
vedere con la sorte e la cabala. Il successo legato al disciplinato rispetto delle regole e di una strategia
dinvestimento, in altre parole legato al metodo.
Poich siamo qui perch abbiamo deciso di guadagnare soldi con il trading, allora la prima cosa da
fare imparare a costruire un metodo di trading che sia prima di tutto votato a difendere il nostro
investimento. Il rispetto del metodo costituisce il nostro potere di raggiungere il profitto nel trading
online. Ecco i dieci passi necessari per costruire il proprio metodo di trading, o decalogo del metodo
se preferite:
1. Iniziate a fare trading con soldi virtuali usando la versione demo di una piattaforma online e
solo in seguito utilizzate soldi veri. Lesperienza su una demo sar utile per allenarvi e acquisire
degli automatismi nel rispondere ai movimenti del mercato
2. Seguite corsi di formazione gestiti da traders con esperienza ed evitate i venditori di fumo. Il
trading una sfida contro i professionisti, preparatevi a scendere in unarena molto competitiva
3. Quando passate al trading reale studiate le vostre emozioni: fare trading con denaro proprio
offre stimoli e quindi reazioni diverse rispetto al denaro virtuale
4. Cominciate investendo non pi del 2% del vostro capitale in ogni singolo trade e anche in
seguito, quando comincerete a sentirvi molto bravi, non superate MAI il 10%
5. Assumete un atteggiamento mentale positivo: il profitto o la perdita dipendono da voi e non
da unentit astratta, benevola o malevola che sia
6. Ammettete i vostri errori e nel caso uscite rapidamente dal trade che non porta profitto
7. Non sognate ma pianificate obiettivi realistici. Darsi obiettivi di performance impossibili non
LUOMO CHE CERCA DI INDOVINARE DI SOLITO PERDE
WILLIAM DELBERT GANN ECONOMISTA E TRADER
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32
porta nulla di buono. Se apro il mio primo conto trading con 2000 euro di capitale e mi pongo
come obiettivo di guadagnare 10.000 euro nel primo mese, sar deluso anche in caso di
raggiungimento di una buona performance comunque distante dal mio irrealizzabile obiettivo

8. Portate a casa il profitto e siate soddisfatti in caso di guadagno: durante le prime esperienze di
trading, quando guadagnate fatevi un regalo e fatene uno alla vostra/o partner cos da rendere
tangibili i primi profitti
9. Analizzate con lucidit le vostre perdite, la colpa solo vostra e non del mercato, togliendovele
dalla mente il prima possibile
10. Educate la vostra mente:
- raggiungere un profitto inatteso pu sconvolgere e portare alleccesso di confidenza; fissare il
limite al profitto protegge anche da questo
- la strada pi breve per il danno emotivo effettuare trade troppo grandi per il proprio portafoglio,
siano essi vincenti o perdenti
- rispettate il money management (punto 4 di questo decalogo) e allenatevi a mantenervi
emotivamente il pi possibile distaccati dai risultati ragionando in termini percentuali invece
che in valore assoluto: ho guadagnato/perso il 10 percento invece di ho guadagnato/perso
1000 euro
- pi forti sarete nel controllare sia leuforia che la paura, pi guadagnerete soldi.
Provate a verificare quanta soddisfazione vi dar raggiungere il profitto sapendo che questo il
frutto del vostro impegno, della vostra disciplina e della vostra competenza. Una sensazione davvero
impagabile, credetemi.
Torniamo al decalogo del metodo. Tutto sembra facile leggendolo. Ma proprio cos? naturale per un
trader rispettare un metodo? La risposta negativa in entrambi i casi. La nostra mente assai rapida
nel creare delle scuse, a volte addirittura degli adattamenti della realt, per giustificare le nostre
mancanze. Se volete avere successo, non barate mai rispetto al metodo, mentireste a voi stessi e non
credo ci sia nulla di pi pericoloso. Se non mantenete la parola data a voi stessi, state punendo la vostra
autostima e diminuendo il vostro potere
5
. Le vostre azioni, oltre a dire chi siete, sono lunica cosa che
influenzer la vostra performance.
Robert Deel, un trader americano che ho incontrato di recente in California insieme ad alcuni miei
colleghi e che gestisce anche una scuola di trading, ha disegnato lequazione del successo:
DISCIPLINA + CONOSCENZA + ESPERIENZA = SUCCESSO = PROFITTO
Torniamo per un momento alla gestione del rischio come parte integrante del proprio metodo. Su
questo punto Rob non manca mai di sottolineare che per il trader indispensabile definire un metodo di
negoziazione che rifletta il proprio orizzonte temporale e la propria propensione al rischio. La gestione
5
Joe Ross dixit, www.tradingeducators.com.
PARTE PRIMA
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GUIDA PRATICA AGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRADING
33
del rischio sembra una contraddizione in termini. La semplice menzione della parola evoca demoni della
paura e del panico. Parlare di rischio ben definito significa che la probabilit di perdita misurabile. Al
contrario, e sbagliando, la maggior parte della gente pensa al rischio come qualcosa dincerto e non
quantificabile. Credetemi, non cos nel trading.
6
Linvito che allora voglio rivolgervi questo: misurate il rischio, definite dei parametri di tolleranza e
stabilite dei limiti, stop loss e take profit, per fare in modo di non superare mai tali parametri. Un trader
dovrebbe scegliere dei trade con un profilo rischio-rendimento di almeno 3 a 1. Per esempio, un trade
che pu creare una perdita massima di 1.000 euro, deve offrire la prospettiva di raggiungere almeno
3.000 euro di profitto. Ecco che ci siamo appena dati la regola per fissare stop loss e take profit PRIMA
di entrare sul mercato.
Se vi ho convinti possiamo andare avanti, in caso contrario non serve che proseguiate oltre.
6
Robert Deel Trading the Plan. Vedi anche www.tradingschool.com.
Peter Martensen, The Improvisator, 2009 Saxo Bank Collection
PARTE PRIMA
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GUIDA PRATICA AGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRADING
34
SE IL TUO NEMICO SUPERIORE ELUDILO, SE
IRATO IRRITALO, SE DI PARI FORZA LOTTA,
ALTRIMENTI SPARISCI E RICONSIDERA
BUD FOX, PARAFRASANDO SUN TZU
FARE TRADING CONTRO IL MERCATO
Il diciotto luglio scorso, un trader ha avuto la cortesia di inviarmi i suoi auguri per il mio compleanno.
Mi ha mandato una mail molto carina al mio account su Linkedin, dove appunto il mio profilo riporta
la data di nascita, e non nascondo che la cosa mi abbia fatto piacere. Nella mail, oltre agli auguri, il
trader si complimentava per la mia azzeccata previsione sullandamento del prezzo delloro fatta
alcuni mesi prima e mi ringraziava perch seguendola, aveva fatto un ottimo trade. Chiudeva
dicendo che desiderava ricambiare il favore che a suo dire gli avevo fatto e minviava la sua personale
previsione sulloro: entro un anno, scriveva convinto, loro sarebbe salito ben oltre i duemila dollari
loncia apprezzandosi di almeno quaranta punti percentuali. Confesso che non mi ricordavo di quella
mia previsione, ne faccio assai raramente, ma mi rallegrai nel costatare che qualcuno, oltre alla mia
splendida moglie, teneva in qualche considerazione la mia opinione. Quella sera portai a casa una copia
stampata della mail, lo so che non si stampano le mail ma non ho resistito, e la lessi ai miei familiari
non nascondendo loro una certa soddisfazione. Fu probabilmente per questa piacevole sensazione che
quasi senza rendermene conto la conservai nella scrivania del mio studio. Circa due mesi dopo, mentre
una sera rovistavo nel cassetto alla ricerca di una calcolatrice, non capivo perch una banca italiana
dovesse farmi pagare ben centoquarantotto euro un bonifico allestero di milleseicentoventicinque
euro, mi capit tra le mani quella mail. In quel periodo la mia visione sul prezzo delloro era cambiata,
pensavo che lo spazio per unulteriore apprezzamento si fosse decisamente ridotto e che la soglia dei
duemila euro loncia costituisse un limite tecnico e psicologico difficilmente valicabile. Il trend assunto
dal mercato era chiaro. Probabilmente ispirato dal ritrovamento di quella mail, lo scrissi sul mio blog
e di conseguenza su Twitter e Linkedin, come il mio responsabile marketing pretende ogni volta, lui
lo chiama social networking. La mattina seguente, attorno alle nove puntuale arriv la mail di quello
stesso trader. Il tono, seppur educato, era decisamente distante da quello adottato nella mail con cui
mi aveva inviato i suoi pi affettuosi auguri. Venivo in poco pi di dieci righe accusato di miopia e
scarsa lungimiranza nel leggere i trend di mercato. Non solo loro avrebbe superato i duemila dollari
per oncia ma, se le banche centrali avessero fatto ricorso alle proprie riserve aurifere per garantire il
debito sovrano, sarebbe salito in modo incontrollato puntando verso quota tremila. La convinzione con
cui il mio fedele lettore vergava questa predizione aveva in s una nota quasi preoccupante: la cieca
fiducia che il mercato sarebbe andato nella direzione da lui predetta. Ogni visione non allineata con la
sua era sbagliata e quasi nociva per il mercato stesso. Sul finire dellanno loro perse il trenta percento
del suo valore. Sono abbastanza sicuro che spinto da una convinzione cieca e assoluta, laffezionato
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35
trader abbia finito per farsi davvero male con il trading sulloro. Sperare che il mercato vada dove noi
desideriamo non solamente vano ma anche pericoloso perch ci toglie obiettivit. Ricordate, solo il
mercato ha sempre ragione. Nessun altro. Non cercate di battere il trend. Se esiste una chiara tendenza
di mercato e i vostri grafici la confermano, non fate trading contro di essa. vero che sul mercato
operano anche dei traders professionisti che si muovono prevalentemente controtendenza ma questo
approccio deve risultare uneccezione riservata agli operatori molto esperti e agli istituzionali. Il trader
privato non ha i mezzi, in termini di ricerca e risorse economiche, per operare con un approccio contrary
opinion. Ho visto alcuni traders andare contro il trend di mercato per un bisogno di autostima. Vado
contro il mercato, non ho paura di battermi con il colosso. La cosa peggiore che pu capitare a questi
traders non una perdita ma una serie di trade vincenti. Rischiano un delirio di onnipotenza che porter
loro seri problemi non solo nel trading. Non legate la vostra autostima al mercato, unentit astratta
che rappresenta la somma degli obiettivi di molte migliaia di operatori, inutile combatterlo. Sfruttate
il mercato per fare profitto e godervi la vita. Come riconoscere i segnali che stiamo imboccando una
cattiva strada? Se dopo una perdita inveite contro il mercato chiamandolo per nome, se impostate un
trading con lintento di pareggiare i conti con il mercato per una perdita precedente, se viaggiate su
montagne russe emotive, allora giunto il momento di prendere una pausa. Lasciate i monitor e fate
tuttaltro. Quando vi sentirete pi rilassati potrete riavvicinarvi ai mercati.
Peter Martensen, The Action, 2010 Saxo Bank Collection
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36
NON SI PU RISOLVERE UN PROBLEMA CON
LA STESSA MENTALIT CHE LHA GENERATO
ALBERT EINSTEIN
LA MENTALIT DEL TRADER
Lo sviluppo della mentalit del trader un punto fondamentale per il successo del trading e pu
richiedere del tempo. Non esistono scorciatoie o formule magiche. La giusta mentalit si pu acquisire
solo attraverso lesperienza sul campo. Proviamo a definire i passi di avvicinamento al pieno sviluppo
di una mentalit di trading vincente. Cominciamo con il dire che non esiste il prototipo del trader. Tutti
i grandi trader che ho incontrato si differenziavano tra di loro sia dal punto di vista personale che
professionale. Gli unici tratti che li accumunavano erano la disciplina e la risolutezza nel perseguire
i propri obiettivi. Aggiungo che mai, dico mai, ho visto un grande del trading pubblicizzare le proprie
performance e vendere un corso di formazione sul come diventare milionari in cinque mosse. Vi lascio
alle vostre considerazioni su questo tema.
Il primo passo da compiere per diventare un trader di comprendere che la mente fondamentale. Su
questo confido di avervi convinti gi nelle pagine precedenti.
Il secondo aspetto importante quello di riconoscere che chiunque di noi pu avere un problema
psicologico nella sua carriera da trader. Per risolvere qualsiasi criticit dobbiamo prima prendere
coscienza del problema e comprenderne le cause. Il successo nel trading il risultato diretto di metodo,
attenta gestione del rischio, corretta dotazione di capitale e sana psicologia. Cliccando a caso su un
conto da cento euro non si va da nessuna parte. Tutti questi elementi devono essere sincronizzati per
avere successo e possono essere appresi con formazione e pratica sul campo.
Un terzo passo ci riporta alla consapevolezza e allimportanza di concentrarci sul presente. Quasi tutte
le persone hanno la tendenza a proiettare la propria mente oltre il presente, un fatto assolutamente
normale. Un esempio? Noi tutti ci siamo trovati a formulare la nostra risposta prima che il nostro
interlocutore avesse finito di parlare. Quante volte siamo portati a distrarci mentre qualcuno ci parla?
Provate a fare un esercizio, chiamatelo la ricerca della consapevolezza. Per una settimana prendetevi
mezzora durante la quale il vostro obiettivo sar quello di registrare ogni volta che la vostra mente
vaga, diventa distratta, e vi perdete nei vostri pensieri. Se non avete mai fatto prima questo esercizio,
vi garantisco che sarete stupiti di quanto facilmente ci si distrae. Provate poi a conservare questo
livello di concentrazione mentre fate trading. Rimanete focalizzati unicamente sulle informazioni
e nozioni che avete accumulato cercando di estraniarvi dai vostri pensieri. Uno psicologo vi direbbe
PARTE PRIMA
GIAN PAOLO BAZZANI E DIMITRI STAGNITTO
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che state praticando la consapevolezza e che farlo vi aiuta a uscire dai vostri pensieri e sentimenti e
vederli esattamente per quello che sono: pensieri e sentimenti temporanei che presto andranno via,
niente di pi. Naturalmente anche la consapevolezza una competenza, si acquisisce con la pratica.
Non possiamo esercitarci un paio di volte e considerarci esperti. Ogni abilit richiede uno sforzo, ma vi
assicuro che ne vale la pena.
Ricordiamo che il nostro obiettivo come trader, dal punto di vista psicologico, quello di mantenere
un equilibrio mentale durante il trading; disperazione ed euforia sono entrambe emozioni deleterie.
Nei limiti del possibile, il guadagno o la perdita non devono destabilizzarci. Ovviamente stiamo
meglio quando vinciamo, ma emotivamente dovremmo sforzarci di mantenere un equilibrio anche se
perdiamo denaro. Un giorno scoprirete di avere questo equilibrio ma arriver dopo aver lavorato a lungo
e duramente sui vostri problemi. Cosa fare nel frattempo? Lunico sistema per stare sul mercato
di non affidare le vostre decisioni di trading alla parte emozionale di voi. Non decidete se uscire o
rimanere nel trade DURANTE il trading. Fissate a priori quanto volete guadagnare e quanto pensate
di poter sostenere in termini di perdita. Ancora una volta, il limite ai profitti e lo stop alla perdita sono
gli strumenti migliori per gestire il proprio trading in modo razionale. Operando in questo modo, con il
tempo raggiungerete due obiettivi:
- sentirete una sensazione di vero e proprio malessere ogni volta che vi sfiorer il pensiero di
aprire un trade senza limite e stop;
- migliorerete la vostra capacit di fissare i punti di entrata e di uscita in prossimit dei livelli pi
favorevoli alla vostra performance.
Di seguito vi riporto un elenco di ci che si sente dopo aver acquisito la mentalit del trader in base ad
un indagine condotta qualche hanno fa intervistando oltre cento traders professionisti.
- Senso di calma
- Capacit di concentrarsi sul presente
- Lucidit durante bruschi movimenti o rotture del mercato
- Il trade risulta sempre nella direzione del mercato
- Il trading diventa un piacere e non un lavoro
- Continua curiosit intellettuale
- Accettazione del rischio
- Nessun eccesso di rabbia torna comodo anche nella vita affettiva
- Mente aperta ma disciplinata nel seguire il metodo
- Assenza del desiderio di conquista o controllo del mercato
- Fiducia nei propri mezzi
- Assunzione di piena responsabilit per il proprio trading.
7
Vi auguro di cuore di vivere queste sensazioni.
7
Bennett McDowell TradersCoach.com
PARTE PRIMA
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The Bull, Saxo Bank Collection
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LA PERDITA
Coloro che hanno scelto di essere traders si trovano di fronte a una montagna sfidante ogni giorno,
mutevole come mutevoli sono le condizioni di mercato. Abbiamo gi condiviso che questa montagna
pu risultare ancora pi ardua da scalare se ci facciamo guidare dalle emozioni. Si pu avere un grande
metodo di trading, aver appreso le tecniche di trading dei migliori al mondo, ma se la paura o lesitazione
formano un blocco emotivo non ci sar alcun profitto. Tutti i traders di successo hanno imparato a
diventare padroni delle emozioni, gestendo le proprie debolezze e sfruttando i punti di forza.
Vi ho gi raccontato che, di norma, nella fase iniziale della propria carriera, la maggior parte dei trader
si prepara tecnicamente ma fa poco per prepararsi emotivamente per quello che verr. Ben presto
i traders neofiti scoprono che le loro emozioni entrano in gioco gi nella fase iniziale del trading,
soprattutto se incorrono da subito in perdite di denaro. La perdita del proprio denaro nella societ
consumistica occidentale vista come una sconfitta personale, un vero e proprio attacco al proprio ego.
la conseguenza di un condizionamento sociale che abbiamo sin da piccoli, di cui difficile liberarsi
soprattutto per gli appartenenti al genere maschile. Gli uomini, infatti, sono socialmente condizionati
ad avere successo dal momento in cui entrano nel mondo. Immagini e metafore sociali li rafforzano.
8
Sforzandosi di avere ragione, di assumere il ruolo di numero uno, di capofamiglia - capobranco e di
migliore tra i propri pari, gli uomini sono sempre alla ricerca di successo. Ecco perch il nostro Io non
accetta la perdita in nessun campo. Pensate al dispiacere, al dolore, che prova un tifoso assistendo alla
sconfitta della squadra del cuore. E non nemmeno lui a essere sceso in campo!
Noi trader dobbiamo superare questo condizionamento. Rendiamoci conto che ogni trader si trova di
fronte alla realt ineludibile che ogni giorno, ogni trade, presenta la possibilit di perdere. Il trading un
equilibrio tra fallimento, successo e possibilit di sbagliare. Quando sincassa una perdita, c un potente
attacco emotivo allego, allautostima, alla fiducia. Le due emozioni pi diffuse legate alle perdite sono,
infatti, la paura e la frustrazione.
Come superare questa condizione? La soluzione diventare consapevoli che PERDERE fa parte del
trading. La possibilit di perdere parte del nostro denaro non ci lascia mai. Tutti i trader perdono, anche
i pi bravi. La differenza che loro hanno accettato questa condizione che insita nel trading e, oserei
dire, nella vita stessa. Il trader abbandona il proprio ego quando si siede davanti allo schermo; non sta
LA VITA TALE NEGOZIO CHE NON CI SI
FA MAI GUADAGNO CHE NON SIA
ACCOMPAGNATO DA PERDITA
ARTURO GRAF
8
Robert Dayne, www.robindayne.com.
PARTE PRIMA
GIAN PAOLO BAZZANI E DIMITRI STAGNITTO
GUIDA PRATICA AGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRADING
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combattendo contro un nemico, il mercato nel nostro caso, come avviene invece nei videogames. In
questo sta la differenza: il trading non un gioco. Si pu imparare ad accettare la perdita, ridefinendo
il senso stesso di perdita. Se la equiparo al fallimento, allora si ripercuoter sul mio equilibrio. Se la
considero invece come qualcosa che parte integrante del trading, preparer la mia mente ad affrontarla
e affiner le mie competenze per limitarne lentit e la frequenza.
Proviamo a definire la perdita e facciamo in modo che questa definizione ci entri bene in testa:
- qualcosa dinevitabile
- la mia reazione alla perdita la cartina di tornasole per capire se sono pronto al trading o meno
- mi aiuter a costruire la mia mentalit di trader che guadagna
- un momento del trading, non la sua fine; c, e ci deve essere, sempre un altro trade da cogliere
- controllarla la via per stare sul mercato a lungo.
Ogni perdita permette a un trader di capire cosa deve essere cambiato nel suo metodo di trading. Se
siamo onesti con noi stessi, riconosciamo cio che la perdita non un fallimento ma comunque qualcosa
di cui siamo gli unici responsabili e da cui dobbiamo imparare, trasformeremo un evento negativo in
qualcosa che ci dar forza per il futuro.
Se davanti alla perdita non reagite con rabbia, siete ancora sul mercato grazie alla vostra gestione del
rischio e vi domandate come sia possibile migliorare, avete superato il vostro condizionamento e siete
diventati dei trader.
Unaltra gabbia che la nostra mente cerca di mettere alla nostra ambizione legata allinnata
propensione per i modelli che ci accompagnano ogni giorno. Abbiamo bisogno di modelli riconoscibili che
ci facciano sentire al sicuro. Siamo automaticamente attratti da modelli che ci permettono di codificare
le esperienze della vita e ricondurle a qualcosa che la nostra mente gi conosce e accetta: i cosiddetti
schemi mentali. Ecco dove sta il problema per chi fa trading; mentre il corpo soggetto ad adattarsi alle
condizioni esterne per sentirsi a proprio agio e mantenere integre le sue funzionalit, la mente non ha
la capacit di distinguere tra modelli buoni e cattivi e li assimila entrambi. Molti trader che non riescono
a fare profitti consistenti, in realt commettono spesso lo stesso tipo di errore, bloccati in uno schema
mentale senza la capacit di uscirne. Capita addirittura che siano in grado di riconoscere lerrore ma non
possono fare a meno di ripeterlo: Lo so che dovevo mettere lo stop, ma guardando il grafico ero sicuro
che sarebbe rimbalzato e lho tolto. Come scendere in auto da una montagna senza avere i freni. Qual
la soluzione per rompere uno schema? Alzarsi e allontanarsi dal trading rappresenta il modo pi veloce
per fermare il ripetersi di uno schema. Razionalizzate il vostro trading analizzandolo a fine giornata. Se
osserverete che un errore stato ripetuto pi volte, fermate la vostra attivit lindomani e riprendete
il controllo delle emozioni e quindi del vostro trading. Non lasciate mai che la vostra mente risulti
anestetizzata a tal punto da non reagire davanti ad un errore. Uscite dal trade, spegnete i monitor e fate
tuttaltro. Quando avrete recuperato il vostro equilibrio, prima di fare trading riesaminate i vostri trade
precedenti: se gli errori vi sembreranno cos lampanti da farvi sentire un poco sciocchi, ricominciate a
fare qualche trade di modesto importo.
PARTE PRIMA
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GUIDA PRATICA AGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRADING
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The Bear, Saxo Bank Collection
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GUIDA PRATICA AGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRADING
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PRIMO: NON PRENDERLE! SECONDO: IMPERATIVO
VINCERE! TERZO? NON C UN TERZO PUNTO
PERCH I PRIMI DUE HAN GI RIASSUNTO TUTTO!
ENZO BEARZOT
LA GESTIONE DEL DENARO
La gestione del denaro nel trading comporta lutilizzo di tecniche specifiche in combinazione con il
vostro giudizio personale. Il mancato rispetto di un metodo di sana gestione del denaro pu lasciare
spazio a perdite fuori controllo. Le regole per la gestione del rischio le abbiamo gi descritte ne La Guida
Forex - www.laguidaforex.it - ora cerchiamo di approfondire gli aspetti psicologici legati alla gestione,
e alla mancata gestione, del rischio. Partiamo dallassunto che al fine di attuare un programma di
gestione del denaro per contribuire a ridurre la vostra esposizione al rischio, il primo passo per voi di
credere pienamente che avete bisogno di questo tipo di programma. Di solito questa convinzione viene
da un paio di perdite significative che hanno causato il tipo di dolore psicologico che ti fa venir voglia
di cambiare. I traders inesperti tendono, infatti, a concentrarsi sul risultato del trade solo in termini di
vincente/perdente e quindi non pensano in termini di rischio/rendimento. Gli operatori professionali
pongono invece grande attenzione al rischio ed entrano sul mercato in base al loro collaudato metodo
di trading in presenza di segnali favorevoli. La psicologia che sta dietro alla gestione del rischio quella
che ci porta a porci delle semplici e chiare domande prima di posizionare un ordine:
- quanto posso permettermi di perdere in questo trade?
- quanto denaro devo investire per essere coerente con la domanda precedente?
- dove posizionare lo stop loss in base alle risposte alle due domande precedenti?
Una volta risposto a queste domande, avrete davanti a voi la chiara visione di come impostare il
vostro ordine nella piattaforma di trading online. Durante i periodi di draw - down, striscia di cinque
perdite consecutive, il controllo del rischio diventa ancora pi importante: esiste, infatti, la possibilit
di guadagnare sia al rialzo che al ribasso nel trading ma attenzione agli scherzi della mente. Spesso,
infatti, la mente ci impone di cercare di vincere, cosa che nel trading non ha alcun senso. Non esiste
alcun nemico da sconfiggere, nessuna guerra da combattere. Se un trade perdente, chiudi la posizione
e dimenticatelo. Il prossimo trade dovr essere frutto del tuo metodo di trading e della tua gestione del
rischio, non di un insano desiderio di vendetta. Quindi:
- taglia le perdite
PARTE PRIMA
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- ricomincia ogni volta da capo
- mantieni la fiducia nel tuo metodo di trading ma non dimenticare lo spirito critico: il mercato
evolve, i metodi devono evolvere con esso.
Sembra tutto chiaro e semplice: fissate gli stop, mai pi del 2% del capitale su ogni trade, controllo
emotivoperch allora c chi perde e chi guadagna? La risposta altrettanto chiara e semplice: ogni
trader vede il mercato in modo diverso, perch il nostro passato, il nostro presente, e le nostre percezioni
sono unici.
Le emozioni, lo abbiamo assodato, dominano le nostre decisioni e lutilizzo di quello che abbiamo
imparato, gestione del rischio inclusa. Un intero meccanismo di emozioni che produce un impatto
sul nostro trading prima ancora di aprire un ordine sul mercato. Occorre rendersi conto, infatti, che
non si arriva al mercato a mani vuote. Ognuno porta il proprio bagaglio personale, il suo vissuto e le
reazioni avute in passato. Hai opinioni preconcette? Ricordi gli schemi mentali? Quei processi in grado
di innescare reazioni emotive ad ogni situazione che si incontra nel mercato sulla base di esperienze
pregresse relative al denaro? Stiamo sfociando nella psichiatria mentre abbiamo promesso concretezza
e concretezza sia! Ecco le tre regole fondamentali per contenere limpatto emotivo e rispettare
limperativo del trader: Primo non prenderle.
1. Sapere cosa si sta per fare prima di farlo
Un giocatore di scacchi master di almeno sei mosse in anticipo sul suo avversario in ogni fase del gioco.
Un trader master identifica le condizioni attuali del mercato, determina il prossimo livello cui entrare sul
mercato - deve essere un livello di prezzo o tecnico non certo un criterio temporale: domattina faccio
trading non ha senso! - e decide il livello di profitto e la massima perdita accettabile. In altre parole: sa
quello che sta per fare prima di iniziare a fare trading. Ha eliminato le emozioni, si affidato allanalisi
e al suo metodo di trading, attende le risposte del mercato senza timori.
2. Sviluppa il tuo metodo di trading
Torniamo al metodo perch troppo spesso ho visto aspiranti trader seguire metodologie di trading
senza nemmeno capirle fino in fondo. Non sto parlando di analisi, tecnica o fondamentale che sia, ma
di metodo: un insieme di parametri e regole che se rispettate possono portare grandi soddisfazioni
economiche, se non rispettare portano allinsuccesso. Il tuo metodo di trading deve ignorare le mode e
gli imbonitori. Trova un tuo metodo e rispettalo. Se ha dubbi, scrivimi e ne parliamo.
3. Non contare i profitti prima che il trade sia chiuso
Uno dei pi grandi errori reagire emotivamente davanti ad un profitto prima di averlo realizzato. Il
trader che commette questo errore contabilizza un profitto prima di aver effettivamente monetizzato
il guadagno e, viceversa, ignora o sottovaluta la perdita non ancora di fatto realizzata. Si tratta di un
comportamento di tipo ossessivo che appartiene al gioco dazzardo e non al trading. Spesso queste
condizioni sono legate alla mancanza di lucidit, a uno stato emotivo troppo scosso. Non fare trading
perch hai, purtroppo, perso il lavoro e non sai come pagare il mutuo. Non fare trading con denaro
preso a prestito. In entrambi i casi non saresti nelle condizioni emotive per essere lucido nelle analisi
PARTE PRIMA
GIAN PAOLO BAZZANI E DIMITRI STAGNITTO
GUIDA PRATICA AGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRADING
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e nellassumere decisioni. Quando senti che le emozioni hanno preso il controllo, fermati e ritorna alla
versione demo della tua piattaforma. Ricomincia da l a ritrovare serenit e fiducia in te stesso.
Appassionati al trading e impegnati: le soddisfazioni, anche economiche arriveranno.
Porsche Panamera GTS Per gentile concessione di Porsche Italia S. p. A.
PARTE PRIMA
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GLI ERRORI
Nel trading online gli errori sono di due ordini: quelli legati alla carenza di preparazione tecnica e quelli
legati alla carenza di preparazione mentale. Mentre i primi sono risolvibili con un periodo di formazione
sulle tecniche del trading, quelli di secondo tipo necessitano di pi impegno. Si tratta, infatti, degli errori
che commettiamo quando non ci comportiamo in modo del tutto razionale. Si tratta di qualcosa legato
alla nostra natura di esseri umani ma sulla quale dobbiamo comunque intervenire. Per affrontare il
tema degli errori irrazionali, vediamo un esperimento preso dalla letteratura psicologica.
9
Il signor Carlo ha comprato il biglietto per una vacanza alle Maldive pagando un prezzo di 6.000 euro.
Poco dopo aver pagato, il signor Carlo riceve una chiamata della moglie che gli comunica, non senza
entusiasmo, di aver comprato il biglietto per una vacanza che prevede la navigazione della Loira
pagando un prezzo di 10.000 euro. Tra le due possibilit il marito continua a preferire le Maldive e
non nasconde il proprio disappunto quando scopre che i viaggi cadono nella stessa settimana, e non
sono rimborsabili. Tralasciando gli strascichi sullequilibrio di coppia dei due coniugi, se foste il signor
Carlo, quale viaggio scegliereste? Coloro cui sottoposta tale questione, di certo la maggioranza delle
persone che conosco, rispondono scegliendo il viaggio per il quale hanno speso di pi - destinazione
Loira - sebbene non sia quello preferito. Secondo gli autori di questo esperimento tale comportamento
contrario a quello che ci si aspetterebbe dal punto di vista del modello di scelta puramente razionale.
Per questultimo, infatti, la decisione razionale quella effettuata sulla base di una scala di alternative
disposte in ordine di preferenza sulla base della comparazione tra costi e benefici futuri. I costi passati,
poich gi sostenuti, non dovrebbero in alcun modo influenzare tale valutazione. Tenendo per buona la
validit di tale assunzione, ne consegue che i decisori tendono a essere irrazionali. Nel caso proposto,
quindi, lalternativa Maldive dovrebbe prevalere rispetto alla navigazione sulla Loira; la scelta di
questultima indica invece che i decisori fanno scelte irrazionali. Detto in termini di errori, di fronte ad
una situazione con alternative conflittuali, due biglietti per lo stesso periodo, i soggetti non scelgono
lalternativa preferita ovvero quella razionalmente corretta, ma quella meno preferita nella quale
per hanno speso di pi. Questo esperimento descrive un errore frequente nel trading. Rimaniamo
su un trade poco profittevole spinti, ad esempio, dal testardo desiderio di recuperare una perdita e
rinunciando a entrare sul mercato in situazioni pi favorevoli. Chi ha detenuto un portafoglio azionario
per un certo periodo, spesso spinto a liquidare i titoli in profitto e a tenere in portafoglio i titoli in
perdita e questo indipendentemente dalle prospettive di crescita di ogni singolo titolo. Al fine di spiegare
ERRARE UMANO E DARE LA COLPA
A UN ALTRO ANCORA PI UMANO
ANONIMO
9
Arkes e Blumer, ORGANIZATIONAL BEHAVIOR AND HUMAN DECISION PROCESSES (1985)
PARTE PRIMA
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10
Esempio adattato da un lavoro di Matteo Bonifacio e Diego Ponte - Errore: colpevole manchevolezza o occasione
di progettazione del reale? Universit degli Studi di Trento.
tale comportamento si sono addotte serie di ipotesi quali, tra le altre, la dont waste rule secondo la
quale le persone obbediscono ad un innato senso del non spreco, lautogiustificazione secondo la quale
ci che conta per i decisori salvare la faccia, o i self serving biases attraverso i quali i decisori si
raccontano un sacco di storie pur di rendere la scelta pi onerosa preferita rispetto a quella meno
onerosa, del genere: vedrai che alle Maldive far brutto tempo, in effetti sono sempre stato curioso
di navigare i mille e passa chilometri della Loira.
10
Senza avere la pretesa di essere esaustivi su argomenti cos vasti, prendiamo per buono che i decisori
tendono a manipolare le proprie preferenze e le proprie credenze a proprio uso e consumo. Applicato
al trading, possiamo dire che i traders che sbagliano decisioni, lo fanno perch considerano nelle scelte
i propri costi, in altre parole quelle risorse che hanno generato con un qualche sforzo in termini di
tempo, denaro, energia e che non sono recuperabili. Ricordate quanto abbiamo detto, relativamente all
aspettativa? Ogni trader allinizio commette lerrore di porsi delle aspettative sui profitti: ho lavorato
tanto, ho speso tanto tempo davanti agli schermi, devo guadagnare per forza!
Quando consideriamo i nostri sforzi e i costi sostenuti, i prezzi dei biglietti nellesperimento sopra
descritto, come irreversibili, tenderemo a mettere queste componenti negative nel nostro bilancio
prima di assumere le nostre decisioni perdendo razionalit. Se, infatti, nellesempio proposto, i biglietti
fossero rimborsabili, i decisori sceglierebbero lalternativa strettamente preferita. Lerrore per un trader
quindi quello di essere schiavo delle scelte non pi recuperabili cos dal perdere razionalit nelle
decisioni future. Se chiudete un trade in perdita, analizzate lerrore e fatene tesoro, dopodich abbiate
cura di togliervi ogni negativit dalla testa. Domani un altro giorno!
PARTE PRIMA
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Sren Martinsen, One More Down, How Many More to Go?, 2010 Saxo Bank Collection
PARTE PRIMA
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CONCLUSIONI
Confido che se siete giunti sino a questo punto della lettura, vi siate convinti che uno dei fattori
pi importanti per ottenere il successo nel trading la preparazione psicologica dellinvestitore
allassunzione del rischio, insieme alla capacit di prendere decisioni dinvestimento sotto pressione.
Il trader, come gli altri partecipanti al mercato, deve avere capacit di pensiero selettivo, accettare una
perdita potenziale e accontentarsi di una quota di profitto predeterminate. In altre parole, non importa
solo quanto la vostra strategia sia buona; laltro fattore che influenzer sempre i vostri risultati sono
le vostre emozioni. Dopotutto, sono le emozioni a muovere il mercato che abbiamo definito come la
sintesi di tutte le opinioni e aspettative, anche emotive, degli investitori privati e istituzionali. E per
essere in grado di trarre profitto dai movimenti di mercato creati dalle emozioni di altri, si deve prima
imparare a riconoscere e controllare le proprie. Abbiamo identificato due principali emozioni, lavidit
e la paura. Capita, infatti, che per stolta avidit, non si prenda il profitto predeterminato ma si rimanga
in un trade oltre il dovuto. Lo stesso vale per coloro che considerano i loro profitti potenziali come se
fossero gi realizzati e presenti nel saldo del proprio conto corrente. Il risultato la perdita di lucidit,
si arriva a trascurare i segnali dinversione, e quindi lincapacit di gestire correttamente il rischio. Da
una mancata gestione del rischio nasce la paura. La paura una delle nostre emozioni primordiali, che
spiega perch spesso i prezzi scendano pi velocemente di quanto salgano. In fondo i grafici non sono
altro che un indicatore delle emozioni, qualcosa di simile al tracciato di un elettrocardiografo.
Occorre allora un passo verso lilluminazione. Possiamo, a conclusione di questo breve percorso
confermare che il primo passo per diventare un trader pi disciplinato e avere controllo sulle proprie
emozioni di esserne consapevole. Il vostro trading, e di conseguenza le vostre performance, sono
coerenti con la vostra strategia di trading. Avete rispettato il vostro metodo? Solo voi potete saperlo.
Non c guida che si rispetti che non debba chiudersi con alcune regole operative. Ecco le mie:
1. Siate obiettivi con voi stessi e se avete sbagliato riconoscetelo
2. Siate lucidi e se non lo siete, interrompete il trading
3. Disegnate un metodo di trading e rispettatelo
4. Entrate sul mercato solo quando i vostri indicatori vi dicono che il momento propizio
5. Stop e Limite, sempre, proprio come il casco e le luci accese anche di giorno
PARTE PRIMA
GIAN PAOLO BAZZANI E DIMITRI STAGNITTO
GUIDA PRATICA AGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRADING
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6. Se non sapete allora studiate, se non capite invece chiedete: la vostra banca deve essere a
vostra disposizione per assistervi
7. I grandi trader sono molto impegnati a fare soldi e non hanno molto tempo per le conferenze,
tenetene conto se pensate di pagare un corso di formazione
8. Concentratevi solo su alcuni prodotti, nessuno fa trading su tutte le asset class
9. Scegliete con cura la banca con cui fare il vostro trading
10. Divertitevi, finch il trading non diventa un lavoro fate che sia un piacere.
Se qualcosa non chiaro o non vi convince, ne parliamo quando volete.
Vi auguro tutto il meglio, come sempre.
PARTE PRIMA
PARTE SECONDA
IL TRADING COME COMUNICAZIONE
DI DIMITRI STAGNITTO
GIAN PAOLO BAZZANI E DIMITRI STAGNITTO
GUIDA PRATICA AGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRADING
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DIMITRI STAGNITTO DOTTORE IN TECNICHE PSICOLOGICHE
E DAL 2007 RESPONSABILE EDITORIALE DEL SITO INTERNET
FOREXINFO.IT.
INTERESSATO DA SEMPRE AI MECCANISMI DI GENERAZIONE
DELLA CONOSCENZA HA TROVATO NEL TRADING UN AMBITO
ESTREMAMENTE INTERESSANTE PER POTER OSSERVARE
QUOTIDIANAMENTE I COMPORTAMENTI DI SINGOLI SOGGETTI
CHE, NEL LORO COMPLESSO, DANNO VITA A QUEL FENOMENO
SOCIALE ANCOR PRIMA CHE ECONOMICO CHIAMATO MERCATO.
PARTE SECONDA
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INTRODUZIONE
Il trading unattivit davvero unica in cui, dal punto di vista teorico, il successo dato dalla capacit del
trader di fare previsioni sul futuro e agire di conseguenza.
La precognizione da sempre uno dei sogni delluomo (o degli incubi, basti pensare al mito di Cassandra)
e tuttavia, data lumana incapacit di porre la propria coscienza al di fuori del tempo presente, rischia di
essere un sogno destinato a restare tale.
Quanto segue ha lo scopo di mostrare al lettore le evidenze di tale limite della nostra mente in modo
da fornire un utile scoglio a cui aggrapparsi in quei momenti che ogni trader ha conosciuto in cui le
interpretazioni diventano fatti e le previsioni diventano certezze.
Per una tragica fatalit, spesso il mercato ha unidea diversa del futuro e finisce per punire duramente
il trader che ha perso il giusto mood nello svolgere la sua entusiasmante ma difficile attivit.
Aggrapparsi allo scoglio nel momento in cui si avr la sensazione di essere trasportati dai flutti
dellemotivit aiuter il trader a fare la sola cosa sensata quando la percezione della realt falsata ed
il trading privo delle pi basilari regole di gestione del rischio; fare una pausa e dedicarsi ad altro, dando
il tempo alla propria realt mentale di rientrare in possesso di tutti gli infiniti aspetti per cui la vita
degna di essere vissuta e che lattivit di trading, per la sua natura totalizzante, tende a cancellare per
sovrapposizione.
La gran parte di quanto segue trae spunto dalle opere prodotte dallammirevole gruppo di studio del
Mental Research Institute di Palo Alto (California, USA) nei primi anni dalla sua fondazione sotto la
guida di Don Jackson. In particolare il riferimento alle opere di Paul Watzlawick, una delle menti pi
brillanti del XX secolo, scomparso solo pochi anni fa e troppo poco ricordato per quello che stato il suo
contributo al pensiero dellumanit.
PARTE SECONDA
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Kristian Hornsleth, Super Panic, 2002 Saxo Bank Collection
PARTE SECONDA
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NON SI PU NON COMUNICARE
P. WATZLAWICK
LA COMUNICAZIONE
Da sempre il genere umano si scontra con il concetto di limitatezza e le sue conseguenze pratiche: prima
di tutto non ci dato di smettere di vivere in quanto la vita una condizione della nostra esistenza
come esseri umani, come corollario di questa assunzione abbiamo tutta una serie di limitazioni come il
non poter volare (senza appostiti apparecchi come gli aerei ovviamente), smettere di respirare, essere
fisicamente in pi posti nello stesso momento e cos via.
Uscendo dal campo dellovvio una delle nostre limitazioni maggiori , diversamente da quanto si possa
pensare, il non poter evitare di comunicare.
capitato a tutti almeno una volta nella vita di cercare di mortificare o offendere qualcuno con la
chiusura della comunicazione: dal semplice io con te non parlo pi usato dai bambini fino alla chiusura
dei rapporti diplomatici tra le nazioni, si tratta di uno dei comportamenti pi primitivi e radicati, e quindi
diffusi, nellessere umano.
A ben vedere per, questa strategia del taglio dei ponti comunicativi nullaltro che un malcelato bluff
poich latto stesso di chiusura della comunicazione costituisce di per s una comunicazione!
Se partiamo dalla definizione della comunicazione come un passaggio dinformazioni tra due o pi
soggetti e proviamo ad applicarla ad un qualsiasi contesto della nostra vita, ci accorgiamo facilmente
di quanto la comunicazione sia ineludibile: lo stesso comportamento comunicazione e non pu non
essere attuato.
Per fare un esempio, a un concerto per archi in una sala dotata di comode poltrone ovviamente buona
regola ascoltare in religioso silenzio con postura composta. Chiunque si comporti attenendosi a queste
regole, pur non accorgendosene, sta comunicando a ciascun altro individuo presente nella sala che
disponibile a seguire le regole implicite del contesto, tant vero che chiunque, osservando un individuo
che sta seguendo le regole, potr evincere che le sta seguendo e quindi riceve un esplicito messaggio
non verbale.
Allo stesso modo, se qualcuno tra il pubblico iniziasse a tossire bruscamente per 5 minuti di fila o a
PARTE SECONDA
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cantare a squarciagola o sole mio non potremmo essere certi che quella persona voglia comunicare
un qualche messaggio preciso eppure riceveremmo uninformazione il cui contenuto interpretabile
(me ne infischio delle regole e delleducazione/mi annoio/ho la tosse) ma sulla cui esistenza non vi
sarebbe alcun dubbio.
Alcune teorie davvero difficili da smentire (racchiuse sotto il termine costruttivismo) arrivano a
sostenere che il mondo stesso per come lo conosciamo (o per meglio dire per come ciascuno di noi lo
conosce) composto di nullaltro che da informazioni che riceviamo attraverso la comunicazione e che
nullaltro esiste se non linformazione e la sua comunicazione.
Una prospettiva di questo genere particolarmente interessante dal punto di vista del trader che, solo
di fronte ai suoi grafici, si trova in realt immerso in un mondo molto meno concreto di quanto la
situazione possa far pensare: la comunicazione tra uomo e macchina da cui si origina la realt del trader
sul mercato sufficientemente poco strutturata da portarlo frequentemente ben lontano da quella che
potremmo definire una sana aderenza alla realt, il tutto a causa di processi mentali totalmente sani
e naturali.
Nellambito della psicologia e della salute mentale, un tale approccio ha portato a delle definizioni molto
interessanti per quanto riguarda la malattia mentale: nellaccezione comune definiamo pazza una
persona che evidentemente non in grado di adattarsi alla realt della vita civile, cosa di cui abbiamo
continue prove ogni volta che un pazzo compie azioni del tutto incomprensibili o si esprime in modo
altrettanto caotico e criptico.
Tuttavia ognuno di noi sa quanto sia complesso il sistema di filtri ed interpretazioni che dobbiamo
applicare ad ogni messaggio che riceviamo da chi ci circonda a seconda del contesto, del ruolo, della
posizione sociale del nostro interlocutore.
Tutti questi filtri e aggiustamenti vengono utilizzati per neutralizzare i contenuti contraddittori del
messaggio e dargli una coerenza nella sua totalit. Se una persona che andiamo ad incontrare per la
prima volta ci accoglie con un sorriso cordiale mentre ci stringe la mano con tale forza da frantumarla
useremo alcuni criteri (contesto, esperienza pregressa) per decidere quale dei due messaggi sia
prioritario e quale vada ignorato o messo in secondo piano ed agiremo di conseguenza proseguendo
con il colloquio mostrando altrettanta cordialit o uscendo dalla stanza per andare a sporgere denuncia
per un evidente atto di violenza gratuita. In ogni caso una reazione oggettivamente errata di fronte a
luno o allaltro dei due messaggi in contrapposizione presi singolarmente.
Cos, molte delle situazioni che vengono ancora oggi classificate come condizioni di malattia mentale
possono essere viste anche semplice incapacit di porre i filtri necessari alla comunicazione perch
questa sia coerente con la percezione cosiddetta sana del mondo che invece altro non che una delle
infinite possibili interpretazioni del continuo flusso di comunicazione in cui ciascuno di noi vive ogni
momento.
Se nella vita quotidiana bene evitare di mettere in discussione lovvio onde non cadere nella gaffe o
nellempasse (fino a diventare pazzi nellaccezione di cui sopra), nellattivit di trading, che come abbiamo
detto sin dallinizio assai particolare, occorre mantenere continuamente un sano atteggiamento di
distacco rispetto ai processi che portano alla formazione di quella che la percezione della realt, il tutto
PARTE SECONDA
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con il solo fine di non arrivare al punto di vedere la propria realt sciogliersi di fronte ad una perdita di
denaro importante: una situazione che pu danneggiare davvero pi lanima che il portafoglio.
Probabilmente a molti dei lettori queste premesse parranno esagerate. Nel prossimo capitolo vedremo,
grazie ad alcuni esperimenti davvero ben congeniati, come la realt percepita tenda davvero a formarsi
indipendentemente dalla realt dei fatti e come la mente umana possa essere tratta in inganno davvero
molto facilmente in questo senso.
PARTE SECONDA
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REALT?
Fare trading, in fin dei conti, banale: basta avere le giuste informazioni, usarle per capire che ne sar
del prezzo di qualcosa nei prossimi minuti, ore o giorni e piazzare un ordine di conseguenza attendendo
di raccogliere i meritati guadagni.
Nella descrizione che abbiamo appena dato, mancano dei tasselli fondamentali (che vedremo in seguito)
la cui assenza fa s che il trading appaia come qualcosa del tutto assimilabile a una banale scommessa,
ed in effetti di questo si tratta per buona parte dei traders privati, i quali, come ovvia conseguenza, alla
lunga perdono (a meno che non siano molto fortunati, ma nessuno lo allinfinito).
In questo capitolo esamineremo alcuni esperimenti che mostreranno in modo evidente i motivi per
cui fare trading in forma di scommessa quasi sempre una condanna alla sconfitta: le informazioni a
disposizione non sono mai abbastanza buone, non tanto per un limite oggettivo natura quanto per gli
errori che spesso si compiono nellestrapolarle dal contesto.
In un mondo in cui siamo in continua comunicazione con tutto, bene imparare a comprendere ogni
linguaggio in modo da non rendere la nostra comprensione nulla o, peggio ancora, fuorviante.
Le descrizioni degli esperimenti che seguono sono tratte dal libro la realt della realt di P. Watzlawick.
IL CAVALLO NEVROTICO
Se un cavallo, da una piastra metallica collocata sul pavimento della sua stalla, riceve ad una
zampa una lieve scossa elettrica dopo che stato suonato un campanello, presto assocer il
campanello con la scossa imminente e sollever lo zoccolo per evitarla.
Una volta stabilito questo riflesso condizionato si pu eliminare il meccanismo della scossa e il
cavallo continuer a sollevare lo zoccolo ogni volta che suona il campanello.
E, ogni volta che lo fa, il successo della sua azione, cio il non ricevere la scossa, lo convincer
NON ESISTONO FATTI MA SOLO INTERPRETAZIONI
F. NIETZSCHE
PARTE SECONDA
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ulteriormente che il sollevare lo zoccolo la reazione giusta, che lo protegge dallesperienza
sgradevole che altrimenti seguirebbe.
Ma precisamente questo successo che gli impedisce di scoprire, adesso, che nel frattempo
qualcosa cambiato nella sua vita: cio che il campanello non viene pi seguito dalla scossa.
Si pu dire a tutti gli effetti che il cavallo ha acquisito un sintomo nevrotico, che consiste in
unazione una volta appropriata e ben adattata a un certo insieme di circostanze passate ma ora
diventata anacronistica.
Infatti, questazione si trasformata in un problema noioso di per s. Per il cavallo, quindi, la
soluzione diventata il problema. Questo processo di formazione del problema non affatto
limitato agli animali ed universale a livello umano.
P. Watzlawick. La Realt della Realt, ed. Italiana Astrolabio, Roma, pp. 51-52
Lesperimento sul povero cavallo mostra in modo piuttosto crudo come il comportamento tenda, per
una giusta forma di adattamento che probabilmente ci consente di esistere ancora come forme di vita,
a modellarsi su conclusioni astratte dedotte dallesperienza che diventano per del tutto arbitrarie e
fuori luogo una volta che il contesto cambiato.
Molti di coloro che si avvicinano ai concetti dellanalisi tecnica dei grafici tendono ad acquisire alcune
delle regole dellAT stessa come strumenti oggettivi per la lettura dei grafici: le prime esperienze in
presenza di supporti o resistenze, profittevoli o fallimentari che siano, creeranno nel trader una
convinzione radicata su ci che succede in presenza di configurazioni grafiche di quel genere. A questo
punto la tendenza sar quella di replicare le operazioni alloccasione successiva se le cose erano andate
bene (magari con posizioni pi abbondanti) o fare lesatto opposto se le cose erano andate male, il tutto
con la certezza di aver capito benissimo cosa far il mercato.
Ovviamente il contesto nel frattempo cambiato, cos che le informazioni a disposizione del trader non
sono pi di quelle che aveva nella prima occasione, ma nella testa del trader la situazione ben diversa
in quanto sar sicuro di aver imparato dallesperienza.
Gli esiti sulla singola operazione sono tutti ugualmente probabili, alla lunga invece il destino del trader
illuso segnato, soprattutto se una fortunata serie di operazioni chiuse in profitto rafforzer la sua
convinzione di aver capito.
Processi mentali simili possono riguardare addirittura grandi gruppi di persone, ad esempio in presenza
delle bolle speculative: ad un certo punto tutti, dal manager al carpentiere, sono in grado di giocare in
borsa e fare profitti costanti ed ovviamente la cosa non stupisce nessuno, anzi! Tutti continuano ad
avere un tale riscontro oggettivo che la loro intuizione corretta da reinvestire i guadagni su nuovi
acquisti o peggio prendere a prestito soldi per investirli in borsa sicuri delle proprie indiscutibili capacit.
Poi il contesto cambia (la bolla rivela la sua natura e scoppia) ed il cavallo prende la scossa proprio
perch ha la zampa alzata. Non c che dire: essendo solo un cavallo la cosa lo manda un pochino in
confusione.
PARTE SECONDA
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Il destino fu pi clemente con il famoso tacchino di Russell il quale aveva capito benissimo che il buon
contadino nullaltro era che una fonte quotidiana di cibo su cui fare sicuro affidamento, giorno dopo
giorno, fino al giorno del ringraziamento: perlomeno non ebbe che pochi istanti per provare limmenso
disagio di chi allimprovviso perde le sue certezze pi basilari.
IL RATTO SUPERSTIZIOSO
Di solito si considera la superstizione un fenomeno puramente umano, con il quale speriamo
di stabilire un po dordine e di ottenere un po di controllo sullincertezza capricciosa del mondo
circostante. Ma, strano a dirsi, si pu far nascere la superstizione anche in un essere per niente
filosofico come il ratto di laboratorio. Le modalit dellesperimento sono alquanto semplici. Un
ratto viene liberato in uno spazio lungo circa tre metri, con una ciotola di cibo al lato opposto della
sua gabbia.
Dieci secondi dopo la sua liberazione, viene fatto cadere del cibo nella ciotola. Se il ratto, per,
giunge alla ciotola in meno di dieci secondi dalla liberazione, non ottiene cibo. Dopo un certo
numero di prove e di errori, il ratto, grazie alla sua mente pratica, riesce in qualche modo a
realizzare 2+2 e afferra limportanza dellelemento tempo. Dal momento che ci vogliono solo due
secondi per correre dalla gabbia direttamente alla ciotola del cibo, il ratto deve usare il tempo
eccessivo in un modo poco incline al suo comportamento normale di dirigersi direttamente verso
il cibo.
In queste circostanze, il ritardo acquisisce un significato pseudo-causale, in particolare per i
veterani di altri test che sono diventati savi nei confronti degli esperimenti (che equivalgono
agli umani inclini alla filosofia, che tendono a riflettere sul significato profondo delle cose).
Con il termine di pseudo-causale intendo che qualsiasi comportamento del ratto durante questi
secondi extra diventa auto confermante ed auto rinforzante, diventa lazione necessaria che
viene premiata o che produce la comparsa del cibo Dio solo sa da dove.
Inutile dirlo, questi comportamenti sono idiosincratici per ogni singolo animale, il che conferisce
ad essi un aspetto particolarmente bizzarro, capriccioso: movimenti indietro e in avanti, un certo
numero di piroette a destra o a sinistra, salti, ecc.., che il ratto esegue allinizio probabilmente per
puro caso, ma che poi ripete fedelmente come se costituissero il vero segreto del suo successo
con il cibo.
E ogni volta che il ratto ritrova il cibo nella ciotola, ci conferma, la convinzione che questo
comportamento particolare in qualche modo produca il cibo. Questi comportamenti sono
pertanto lequivalente evidente delle superstizioni coatte umane, basate spesso sulla vaga
convinzione che sono richieste da qualche sperimentatore divino.
P. Watzlawick. La Realt della Realt, ed. Italiana Astrolabio, Roma, p. 52
PARTE SECONDA
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Questo esperimento mostra dei risultati che non difficile immaginare identici per degli esseri umani:
molto facile, nella vita e a maggior ragione nel trading (dove la solitudine propria di questa attivit
favorisce questo genere di dinamiche), cadere nellillusione di essere alle prese con uno sperimentatore
divino che premier i nostri tentativi in base ad un qualche criterio di giustizia o anche puramente
arbitrario a patto di rispettare un determinato rituale.
Una dimostrazione pratica di come nascano le superstizioni (il caso dei topi straordinario nella sua
semplicit nellillustrarlo) dovrebbe chiarire che evidentemente non c correlazione tra gesti e parole
scaramantici e leffettivo esito di un evento che non correlato a questi gesti, se non nella nostra
mente.
Ora, poich credere che questa correlazione esista potrebbe portarvi a inserire ordini in piattaforma e a
tentare di pilotare la direzione della candela corrente con lo sguardo, il tutto con i vostri soldi in ballo,
bene verificare sempre il proprio operato in modo che si possa escludere di aver aperto una posizione
per motivi che non siano davvero validi. Un metodo semplice ed efficace, per quanto noioso, tenere
un diario della propria attivit in cui annotare ogni operazione con orario, size, direzione e, soprattutto,
il motivo per cui loperazione ha tali caratteristiche.
Rileggere il proprio stesso diario a distanza di mesi o settimane pu essere unattivit davvero
illuminante per conoscere s stessi e soprattutto per migliorare come traders. Per i meno timidi aprire
un blog su internet con il solo scopo di appuntare questi dati pu essere una buona occasione: qualche
collega di passaggio potrebbe sostenervi e aiutarvi con dei commenti sulla vostra operativit. Occhio
per a non cadere nella trappola delle aspettative esterne: importante prendere nota con onest delle
perdite e delle convinzioni (evidentemente non valide) che le hanno generate.
QUANTO PI COMPLICATO, TANTO MEGLIO
Leffetto della noncontingenza sulla comparsa di quelle che potrebbero chiamarsi giustamente
visioni del mondo non affatto limitato agli animali; pu esercitare una forte influenza
sulladattamento alla realt degli esseri umani come dimostrano alcuni esperimenti eseguiti alla
Stanford University sotto la supervisione del prof. Bavelas.
In uno di questi esperimenti, due soggetti, A e B, sono seduti di fronte ad uno schermo per
diapositive. Le divide un tramezzo, in modo che non possano vedersi, e viene loro chiesto di
non comunicare. Vengono mostrate loro micro-diapositive mediche di cellule sane e malate, e
vengono informati che il loro compito di imparare a distinguere le une dalle altre per mezzo di
prove ed errori. Davanti ad ogni soggetto ci sono due bottoni, marcati rispettivamente sana e
malata. Ogni volta che viene proiettata una diapositiva I soggetti devono render nota la loro
risposta (individuale) premendo uno dei due bottoni, allora vengono informati (individualmente)
se la risposta stata corretta o errata per mezzo di due luci segnaletiche con queste diciture,
anchesse collocate davanti a loro.
La situazione di feedback funziona nel modo seguente: A riceve il vero Feedback; cio, gli viene
detto attraverso le luci segnaletiche se la sua risposta era corretta o errata. La sua situazione
PARTE SECONDA
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quindi di discriminazione semplice per mezzo di prova ed errore, e nel corso degli esperimenti
la maggior parte dei soggetti A impara a distinguere le cellule sane da quelle malate con un buon
grado di esattezza (80% circa).
La situazione di B molto diversa: egli non riceve un feedback basato sulle proprie risposte, ma
sue quelle di A. Quindi non ha importanza cosa egli decida circa una particolare diapositiva; gli
viene detto esatto se A ha dato la risposta giusta, ma se A si sbagliato anche a B viene detto
errato a prescindere dalla sua risposta reale.
B non sa tutto questo; pertanto vive in un mondo ove gli stato fatto credere esista un ordine,
che egli deve scoprire dando risposte e chiedendo se erano esatte o errate.
Ma, dal momento che si rivolge alla sfinge riceve risposte che confondono poich non sa
che la sfinge non parla a lui. In altre parole non c alcun modo in cui B possa scoprire che le
risposte che riceve sono non contingenti (non hanno nulla a che fare con le sue domande) e
che pertanto non va imparando nulla circa le sue supposizioni. Quindi cerca un ordine laddove
non c alcun ordine che egli possa scoprire. A e B vengono poi messi insieme e viene loro
chiesto di discutere le regole a cui sono giunti per distinguere le cellule sane dalle malate. Le
spiegazioni di A rimangono piuttosto semplici e concrete, le idee di B risultato molto sottili e
complesse. Dopotutto egli doveva formare la sua ipotesi sulla base di intuizioni molto tenui
e contraddittorie. Ora sorprendente che A non scarti semplicemente la spiegazione di B
in quanto inutilmente complicata o persino assurda, ma rimanga impressionato dalla sua
intelligenza sofisticata. Essi non sanno che vedevano letteralmente due mondi diversi; non
possono credersi a vicenda, ma A si sentir inferiore e vulnerabile a causa della semplicit
comune dei suoi assunti, mentre B sar capace di indicare dettagli e sottigliezze straordinari. In
altre parole quanto pi complicate saranno le illusioni di B, tanto pi tenderanno a convincere
A.
Prima che A e B siano sottoposti ad un secondo test identico (ma con nuove diapositive) viene
loro chiesto di individuare chi dei due ora avr risultati migliori. Tutti i B e la maggior parte degli A
concordano che li avr B. In realt, B non mostra quasi alcun miglioramento ma, a confronto di A,
sembra migliorare poich A, che ora condivide almeno alcune delle idee astruse di B, da risultati
assai peggiori della prima volta.
P. Watzlawick. La Realt della Realt, ed. Italiana Astrolabio, Roma, p. 53-55
Questo ingegnoso (e sadico, bisogna ammetterlo) esperimento mostra con crudezza quanto il nostro
efficientissimo cervello riesca a renderci, in determinate circostanze, ancor pi stupidi di creature
che consideriamo meno evolute: difficile credere che il cavallo avrebbe cambiato idea sul pattern
campanello-scossa dopo un colloquio con idee sofisticate sulla questione. La cosa accade invece a noi
umani, il che un bene poich la giusta argomentazione ci permetterebbe di scoprire che al campanello
non segue pi la scossa, ma anche un male poich argomentazioni erronee ma affascinanti, ovvero in
grado di chiamare in causa il nostro lato emotivo, finiscono spesso per creare delle vere e proprie realt
inventate difficili da abbattere.
PARTE SECONDA
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Uno dei motivi per cui davvero difficile formarsi e progredire nel trading la continua tentazione
di rivolgersi a metodi e ricette facili (per quanto del tutto teoriche) piuttosto che a un pi complesso
percorso di studio, prove ed errori seguito con criterio e rigore.
Ovviamente lofferta di questo tipo di ricette non manca e il trading si presta benissimo a essere venduto
come quellattivit dove il nostro intelletto superiore unito ad un libro di 20 pagine pu produrre soldi
facili stando comodamente seduti in poltrona.
La realt dei fatti poi evidentemente unaltra e il trading per sua natura unattivit profittevole solo
per una minoranza di coloro che lo praticano. Per appartenere a questa minoranza occorre riuscire a
realizzare ci in cui la maggior parte dei contendenti fallisce: operare giorno per giorno sui mercati in
modo lucido ed efficiente, evitando di lasciarsi condizionare eccessivamente dalle esperienze precedenti
(che come abbiamo visto possono essere facilmente male interpretate) e attenendosi ad un piano di
trading che non deve essere solo vincente, deve anche esistere!
Realt?, Elmgreen e Dragset, Catch Me Should I Fall, 2010 Saxo Bank Collection
PARTE SECONDA
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LA REALT NEL TRADING
Il trading unattivit che pu essere messa in atto in tante forme e situazioni da poter definire con
difficolt il prototipo del trader e quindi la sua vita e le sue abitudini.
Tuttavia c un punto centrale ed importantissimo che accomuna la maggioranza dei trader: la solitudine.
Che si operi in una stanza con altri colleghi o nella solitudine fisica di una stanza di casa la solitudine
del trader pressoch la medesima, dato che solo dalle sue idee e decisioni che dipende lunica cosa
che in ultima analisi conta nel trading: levoluzione del saldo del conto.
La solitudine cui faccio riferimento data dalla mancata condivisione di informazioni: se negli ambiti
della vita quotidiana tutte le persone che incontriamo tendono a confermare e rafforzare la nostra
usuale visione del mondo, nel trading lunico soggetto disposto a darci questo tipo di feedback il
mercato, essere piuttosto impersonale e pertanto poco incline a discutere lungamente dei perch e
dei per davanti ad un aperitivo.
Lonere dellinterpretazione, quindi della creazione del significato e quindi della creazione della realt
su cui basare le mosse future tutta a carico del trader, da qui i rischi di cadere nelle trappole cognitive
che abbiamo esaminato.
Mettere sempre in discussione il passato
Come abbiamo gi visto nella prima parte di questo libro il trader ha bisogno di una buona formazione
sotto due aspetti: quello tecnico e quello psicologico.
Dal punto di vista tecnico importante conoscere quanti pi aspetti possibili del trading tra quelli
che sono stati concettualizzati negli anni da vari autori e che sono perlopi raccolti nella disciplina
dellanalisi tecnica. Il resto della formazione dato dalla capacit di selezione, lettura ed interpretazione
delle notizie e dellandamento dei prezzi in modo da poter prendere via via decisioni pi efficienti ed
aumentare la proporzione di trade vincenti su numero totale dei trades.
VIVERE ALLINTERNO DI UNA REALT UNA COSA.
ACCETTARLA, TROVARE CHE QUESTA REALT BUONA,
UN ALTRO DISCORSO
IGNCIO DE LOYOLA BRANDO
PARTE SECONDA
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Tutta la preparazione di cui sopra per del tutto inutile senza la giusta preparazione psicologica
che consiste nel saper gestire il trade in termini di obiettivi e non di aspettative (ovvero applicare
freddamente le strategie di money management) e nellavere il giusto livello di distacco dallesperienza
tale da permettere di apprendere e migliorarsi man mano che si fa esperienza rimanendo costantemente
nella disponibilit a rivedere e modificare le proprie idee.
Come abbiamo visto nulla pi pericoloso nella speculazione di scelte prese in modo ideologico e non
analitico, e la tendenza naturale della mente quella di ottimizzare le proprie risorse creandosi delle
vere e proprie ideologie che possono spazzarci via dal mercato anche dopo un lungo periodo di profitti
che ci porta a sentirci confidenti nei confronti del mercato.
Purtroppo il mercato come una piastra che d scosse ad intervalli apparentemente casuali o una
cellula che guarisce e si riammala in continuazione: insomma un contesto cangiante di cui bene
avere comprensione ma anche continua diffidenza. Le uniche certezze granitiche devono essere il
metodo e il money management.
Vediamo di seguito un quarto esperimento, pi complesso e pi simile allesperienza del trading dei
precedenti, che mostra ancor pi efficacemente come la mente tenda a rifiutare lassenza di schemi
logici e a fidarsi delle proprie interpretazioni anche quando non ce ne sono per definizione.
Lesperimento stato svolto e pubblicato da John C. Wright nel 1962 ed era basato su una specie di
slot machine che, al posto della classica leva, aveva un gruppo di sedici pulsanti disposti sul perimetro
di un cerchio di venti centimetri di diametro. Ogni pulsante indistinguibile dagli altri se non per la
posizione che occupa nel cerchio. Al centro del cerchio c un diciassettesimo pulsante pi grande. Il
tutto completato da un contatore di punteggio a tre cifre.
Di seguito la presentazione dellesperimento:
Il soggetto si siede di fronte alla macchina e riceve le seguenti istruzioni: Questo un esperimento
per risolvere problemi. Il vostro compito operare su questi pulsanti in modo da ottenere il pi
alto punteggio possibile, punteggio che verr riportato dal contatore. Naturalmente, allinizio
non saprete come fare, e dovrete cominciare a caso, ma man mano che andate avanti dovrete
migliorare i vostri tentativi.
Premendo il pulsante giusto, o una giusta serie di pulsanti, sentirete un campanello e il vostro
punteggio salir di un punto sul contatore. Non guadagnerete mai pi di un punto alla volta, e
non perderete mai punti. Dovete cominciare premendo uno qualunque dei pulsanti sul circolo.
Premete poi il pulsante centrale per accertarvi di aver guadagnato o no un punto. Se lavete
guadagnato, sentirete il campanello. Ritornate quindi al circolo e premete un pulsante (il
medesimo oppure un altro) e di nuovo verificate premendo il pulsante centrale.
Cos, ogni volta che premete un pulsante perimetrale, subito dopo dovete premere il pulsante
centrale.
PARTE SECONDA
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Il soggetto non sa, per, che il suo premio (il campanello che gli dice che ha premuto il pulsante
o i pulsanti corretti) non contingente; cio, che non c alcun nesso tra il suo rendimento e i
segnali del campanello.
Lesperimento consiste in una serie ininterrotta di 325 tentativi coi pulsanti, suddivisa in 13
gruppi di 25 tentativi ciascuno. Durante i primi dieci gruppi (i primi 250 tentativi), il soggetto
riceve una certa percentuale di premi che vengono distribuiti a casaccio, sicch lui pu tuttal pi
formulare qualche conclusione provvisoria riguardo le regole che deve scoprire.
Nei gruppi 11 e 12 (i successivi 50 tentativi) non riceve alcun premio; nel corso del gruppo 13 (gli
ultimi 25 tentativi coi pulsanti) il soggetto viene premiato dal campanello ogni volta che preme
il pulsante.
Ora mettetevi nella situazione del soggetto: dopo aver premuto alcuni pulsanti senza successo,
dimprovviso il campanello suona per la prima volta. Dal momento che unaltra regola
dellesperimento impedisce di prendere appunti, dovete cercare di ricostruire come meglio potete
nella memoria cosa avete fatto precisamente.
Riprovate, ma senza successo, ecc
Allinizio sembra non esista alcuna logica in questi premi. Tuttavia, andando avanti, sembrano
presentarsi alcune regole provvisorie. Ma poi avviene il disastro (gruppi 11 e 12), poich, tutta un
tratto, nulla di ci che fate corretto. Per fortuna, proprio quando tutto appare perduto e senza
speranze, vimbattete in unidea nuova e da questo momento in poi (gruppo 13) riscontrate un
successo completo: avete trovato la soluzione!
A questo punto i soggetti vengono informati della verit sullassetto dellesperimento. Ma essi
sono cos convinti che la loro soluzione sia corretta, che dapprima stentano a credere la verit.
Alcuni presumono persino che lo sperimentatore sia lilluso, e che loro abbiano scoperto una
regola nel funzionamento apparentemente casuale della macchina, regola che lo sperimentatore
stesso non aveva mai notato, ecc
Altri devono vedere con i propri occhi i meccanismi dellapparecchio prima di poter credere alla
natura non contingente dellesperimento.
La bellezza di questo esperimento relativamente semplice sta nel fatto che esso riproduce
fedelmente lessenza di un problema umano universale: una volta giunti a una soluzione
per il successo della quale abbiamo pagato un prezzo piuttosto caro in termini di angoscia e
aspettative, investiamo cos tanto in questa soluzione che preferiremmo deformare la realt per
adattarla alla nostra soluzione piuttosto che sacrificare la soluzione a favore di quanto non pu
essere ragionevolmente ignorato.
Per quanto riguarda la testardaggine e la complessit della pseudosoluzione, Wright fu in grado
di dimostrare che le illusioni pi elaborate riguardo al modo corretto di premere i pulsanti si
formavano quando soggetto veniva premiato il 50 % delle volte nel corso dei gruppi i 1-10. I
soggetti premiati in misura maggiore del 50% svilupparono teorie piuttosto semplici; altri
PARTE SECONDA
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premiati in misura molto minore del 50% giunsero a considerare il compito impossibile e tale,
forse, da rinunciarvi.
P. Watzlawick. La Realt della Realt, ed. Italiana Astrolabio, Roma, p. 56-57
Lesperimento che abbiamo visto praticamente identico allesperienza che chiunque pu sperimentare
ai primi approcci su una piattaforma demo con laggravante che in assenza di un metodo la possibilit
di ottenere il 50% di trade azzeccati, e quindi di sviluppare teorie complesse che danno lillusione di aver
capito, esattamente la frequenza di successo attesa e, come abbiamo appena visto, la pi pericolosa.
Torniamo a sottolineare il concetto chiave: il segreto del successo il metodo applicato in modo
disciplinato, coadiuvato dalle nozioni e dallesperienza a cui per necessario dare il giusto peso.
Se la fallacia della mente, e quindi anche della vostra, vi ha buttato gi di morale sappiate che il fatto
che voi possiate essere cos sciocchi da cadere nel tranello teso dallo sperimentatore indice di un
buon livello di salute mentale: Gregory Bateson ebbe a dire, a proposito di questo esperimento, che la
conclusione a cui uno schizofrenico sarebbe giunto se posto di fronte alla macchina sarebbe stata:
questi pulsanti non significano nulla, c qualcuno nellaltra stanza che fa suonare il campanello a
proprio piacere.
Un altro punto su cui bene porre lattenzione che nellesperimento stato esplicitamente fatto divieto
di prendere appunti sullandamento dei tentativi con la macchina, visto che lesperienza percepita in
una serie di tentativi molto diversa dalla sequenza delle percezioni sui singoli tentativi: proprio per I
processi mentali che abbiamo esaminato, dopo un po di tempo con la macchina dellesperimento o con
la piattaforma di trading, vi sarete fatti unidea generale data dallesperienza nel suo complesso con
evidenti lacune sulla singola prova.
Tutto ci dimostra una volta per tutte quanto il vostro pi importante strumento di formazione nel
trading sia il vostro stesso diario, su cui potrete ritrovare ad ogni lettura le informazioni perfette per
farvi riacquistare il giusto atteggiamento nei confronti del trading.
Riportiamo di seguito un estratto del sito Scuola di Trading (www.scuoladitrading.it) sullimportanza
del diario di trading, con qualche spunto per luso:
Tenere un diario un fattore molto importante in ogni attivit volta a raggiungere un particolare
obiettivo. La scopo quello di avere un metodo oggettivo per misurare, monitorare e rimanere
concentrati su come migliorare il proprio rendimento in quella particolare attivit.
In genere gli atleti di livello mondiale tengono un diario per tenere traccia di tutti quegli elementi
che li aiutano ad essere pi veloci e pi forti sul campo.
Proprio come farebbe un atleta quindi, anche tu dovresti cercare di tenere un diario di trading al
fine di migliorare la tua disciplina e, soprattutto, i tuoi margini di profitto.
Un trader disciplinato infatti un trader vincente, e tenere un diario di trading il primo passo
utile a costruire la tua disciplina.
PARTE SECONDA
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A prima vista tutto ci potrebbe sembrarti banale, ma ti assicuriamo che anche solo iniziare pu
essere molto difficile. Infatti molti trader come te rinunciano dopo poco e finiscono per basarsi
solo su report riassuntivi forniti dai propri broker.
Questi report per sono, nella migliore delle ipotesi, di utilit marginale, in quanto non sono in
grado di dirti PERCH hai deciso di aprire o chiudere una particolare posizione.
Un diario di trading, invece, ti permette non solo di appuntare prezzi e tempi di ingresso e di
uscita dal mercato, ma anche di raffinare il tuo metodo di trading e il tuo stesso processo di
ragionamento. Il che include anche le tue emozioni e la tua psicologia prima, dopo e durante una
transazione.
Facciamo un esempio.
Supponi che il tuo metodo di trading ti dica di comprare USD / JPY, ma che il tuo istinto ti
suggerisca invece che in questo caso non sia la cosa giusta da fare.
Decidi comunque di seguire il piano di trading.
Poco dopo il prezzo della valuta arriva a 3 pips dal tuo stop loss. Cominci a sudare freddo e decidi
di chiudere preventivamente la posizione aperta. A questo punto per succede qualcosa: il prezzo
della valuta improvvisamente punta nuovamente verso il tuo obiettivo di profitto originale e se
avessi lasciato aperta la posizione come previsto avresti realizzato un discreto guadagno.
Visto?!?! per questo motivo che dovresti scrivere un diario di trading. Questo un caso
classico che accade a moltissimi trader: non riescono a rimanere correttamente sul mercato,
non si attengono al piano e, soprattutto, non riescono a tenere a distanza le proprie emozioni
dal trading!
Ricorda quindi: se cominci a fare trading come nellesempio precedente, senza tenere un diario,
rischierai di ritrovarti con il conto azzerato ancor prima di riuscire a capire quali errori stai
commettendo.
Cosa scrivere nel diario di trading?
La risposta a questa domanda molto semplice: tutto!
Ti consigliamo di scrivere tutte le tue considerazioni e tutte le tue azioni prima, dopo e durante
lapertura di una posizione sul mercato.
Fare trading richiede una certa competenza, indipendentemente dallo stile e dal metodo scelto.
Il tuo risultato sar determinato dal modo in cui analizzi il mercato, dalla tua capacit di creare
un metodo o un piano di trading, da quanto bene sarai riuscito a eseguire il piano, ed anche da
un pizzico di fortuna.
PARTE SECONDA
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GUIDA PRATICA AGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRADING
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Le variabili che portano al successo sono molte, ed per questo motivo che ti consigliamo di
appuntarti tutto, in maniera da poter determinare quali sono i tuoi punti forti e i tuoi punti deboli.
Per un trader questo significa tenere traccia di:
Chi sei e quali sono le tue motivazioni per fare trading. Per trovare il giusto metodo di trading,
devi riuscire a capire esattamente che tipo di trader sei e perch fai le cose che fai.
Filosofia e visione di mercato. Ovvero il tuo modo di inquadrare il mercato e il processo decisionale
circa la gestione del rischio.
Osservazioni del mercato. Nel mercato ogni giorno diverso dallaltro, tuttavia esistono alcune
tendenze o comportamenti da cui pu trarre vantaggio. Con unosservazione attenta e
costante, puoi riuscire a capire queste tendenze e adattare la tua strategia di trading in base
ad esse. Cos facendo inoltre potrai essere sempre pronto a reagire a cambiamenti di tendenza
improvvisi.
Errori di posizionamento e opportunit mancate. Errori e occasioni mancate incidono sul tuo
successo tanto quanto movimenti di mercato che vanno nella direzione opposta a una posizione
appena aperta. Quando chiudi un ordine troppo presto, quando sbagli il punto di ingresso o
quando sbagli la dimensione del lotto da negoziare, riportarlo nel tuo diario in modo da evitare
gli stessi errori in futuro.
Statistiche sulle prestazioni. Molti aspetti della tua prestazione di trading possono essere
quantificati mediante dati numerici concreti. Generalmente i numeri non mentono. E a volte la
dura realt pu dare la spinta necessaria a risollevare le tue sorti.
Testi tratti da www.scuoladitrading.it, corso Cintura Nera II
Inizia sin da oggi a utilizzare il diario di trading per ogni singola operazione. Se lo desideri puoi inviare
le tue annotazioni a diario@forexinfo.it per vederle pubblicate sul sito Forexinfo.it e ricevere commenti
e suggerimenti da altri traders. Specifica nella e-mail se vuoi che i tuoi contributi siano pubblicati con
nome e cognome o in forma anonima, ad esempio con uno pseudonimo.
PARTE SECONDA
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Errori di posizionamento? Saxo Bank Collection
PARTE SECONDA
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VI UNA REALT OGGETTIVA LA FUORI, MA NOI
LA VEDIAMO ATTRAVERSO GLI OCCHIALI DELLE
NOSTRE CREDENZE, ATTITUDINI E VALORI
DAVID MYERS
DALLA REALT TEORICA ALLA REALT PRATICA
Ogni teoria tanto vera quanto falsa finch non viene sottoposta alla prova dei fatti. In questo ultimo
capitolo proponiamo un esercizio pratico con lo scopo di mettere a frutto quanto proposto finora.
Ecco come procedere:
1) Apri un conto demo
Cerca su internet una demo gratuita per il trading ed apri un conto di prova gratuito con il broker che
preferisci. A questo punto avrai la possibilit di operare sui mercati alle stesse condizioni del mercato
reale, solo utilizzando un capitale fittizio quindi senza rischiare denaro reale. Per questa esercitazione
scegli una demo per operare sul mercato Forex.
2) Segui una strategia precisa
Per questo punto abbiamo bisogno di una strategia da seguire che abbia regole definite per lingresso,
luscita e il money management.
Nel corso TradeMentor realizzato dal trader Tom Hougaard per Saxo Bank viene proposta una strategia
interessante che si adatta alla perfezione alle nostre necessit: la divergenza inversa.
I video esplicativi della strategia (doppiati in italiano) sono disponibili online (http://www.forexinfo.it/
Forex-la-strategia-di-trading-di), ne riportiamo comunque per praticit il set di regole:
Mercato: puoi seguire il sistema in contemporanea su pi cross valutari non correlati in modo da
aumentare la frequenza dei segnali di ingresso.
Indicatori: SMA (media mobile semplice) a 89 periodi, Stocastico settato a 14, 3, 3.
Timeframe consigliato: 15 minuti.
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Regole di Money Management: stop loss entro la soglia dell1% del valore del capitale disponibile,
e possibilmente in presenza di unarea definita di supporto o resistenza (a seconda della direzione
del trade). Indicativamente lo stop loss va posizionato attorno ai 40 pips dal prezzo di ingresso e la
dimensione della posizione va individuata di conseguenza considerato il limite dell1% del capitale.
Regole dingresso/uscita: prima di tutto necessario individuare il trend principale in modo da valutare
ingressi nel mercato solo nella direzione del trend.
Per individuare il trend sufficiente notare la posizione del prezzo corrente rispetto alla media mobile
a 89 periodi: se i prezzi sono sopra alla linea della media mobile il trend al rialzo e valuteremo solo
posizioni long, se i prezzi sono al di sotto il trend al ribasso.
Una volta individuato il trend principale il tentativo sar quello di entrare nel mercato sul picco di una
correzione rispetto al trend principale. La configurazione ricercata una divergenza tra la direzione
della linea che collega I picchi recenti del grafico dei prezzi ed I picchi recenti del grafico dello stocastico,
come da figura sottostante:
PARTE SECONDA
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PARTE SECONDA
Lindividuazione di una configurazione di questo genere offre una probabilit del 70% di ottenere un
segnale valido, ovvero una nuova inversione del mercato (in questo caso al ribasso) nella direzione del
trend principale.
Posizionando il Take Profit ad una distanza di 1,5 o 2 volte la distanza dello stop loss dal prezzo di
ingresso e portando lo stop loss allo stesso livello del prezzo di ingresso nel caso in cui si raggiunga
un profitto pari allo stop loss iniziale, avremo eseguito con perizia le regole di gestione del rischio che
portano ulteriormente le probabilit a nostro favore.
3) Tieni traccia delle tue operazioni
Prendi annotazioni su ogni operazione che andrai ad eseguire, cos come abbiamo visto nelle pagine
precedenti. Puoi richiedere di pubblicare il tuo diario di trading anche per questa esercitazione su
forexinfo.it inviando via email le tue annotazioni e uno screenshot del grafico a diario@forexinfo.it.
Questo sistema va seguito per 30 trade consecutivi durante i quali dovrai astenerti da qualsiasi
operazione che non sia dettata dal manifestarsi del segnale di ingresso di convergenza inversa. Al
termine dei 30 trade avrai accumulato unesperienza davvero utile per il futuro.
4) Vai per la tua strada
Il sistema della divergenza inversa solo uno dei molti disponibili nella vasta letteratura sullargomento
e hai la completa libert di sperimentare dellaltro nel tuo percorso, fino a creare il tuo personale sistema
di trading.
Questo esercizio ti sar comunque utile in tutti i casi in cui avrai perso il rigore necessario per fare
trading con profitto: ogni volta che le tue performance peggiorano, prenditi una pausa lunga tutto il
tempo necessario per riacquistare lucidit e riparti da questa esercitazione prima di tornare sul mercato
in qualsiasi altra modalit.
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Vai per la tua strada - Sala mensa di Saxo Bank nella sede di Copenhagen
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POSTFAZIONE
Spero che questo contributo sia utile cos da evitare a molti di entrare nel mondo nel trading con il piede
sbagliato. Se potr invece essere di aiuto a qualcuno per uscire da brutte esperienze con lattivit di
trading sar soddisfatto oltre qualsiasi legittima aspettativa.
Confrontarsi con i mercati unattivit molto stimolante a livello mentale ed auguro a chiunque di
poterne trarre soddisfazione, economica o anche solo ludica, almeno in un periodo della sua vita.
Nella speranza che queste poche pagine vi abbiano convinto che il trading non va n temuto n guardato
con eccessive aspettative, ma preso solo per ci che in relazione ai propri scopi pratici e definiti, non mi
resta che augurarvi un felice e fortunato periodo di attivit sui mercati finanziari.
PARTE SECONDA
THE TRADING BANK

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