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ACCORDO TERRITORIALE
I N ATTUAZI ONE DELLA LEGGE
9 DI CEMBRE 1998, n. 431,
E DEL DECRETO MI NI STRO DEI LAVORI PUBBLI CI
30 DI CEMBRE 2002
Fra le seguenti organizzazioni:
Confedilizia - APE - Torino in persona del Presidente provinciale avv.
Erasmo Besostri Grimaldi
UPPI in persona del Presidente Provinciale avv. Piera Bessi
UNIONCASA in persona del Presidente Provinciale arch. Claudio Marinari
CONFAPPI in persona del Presidente geom. Antonio Maria Dattilo
ASPPI in persona del Presidente Salvatore Mammoliti
APPC in persona del Presidente geom. Silvio DAloisio
ANPE (FEDERPROPRIET) in persona del Presidente Provinciale avv.
Rosaria Ferrara
E
SUNIA in persona del Segretario Generale Andrea Parvopasso
SICET in persona del Segretario Generale Giovanni Baratta
UNIAT in persona del Segretario Generale Flavio Lughezzani
ANIAT - CONIA in persona del Presidente Provinciale geom. Mario Rubini
E CON L'I NTERVENTO
FONDAZIONE PIER GIORGIO FALCIOLA in persona del delegato dott.
Marta da Bellonio
e con lintervento
II
- per la parte relativa ai contratti di locazione
di natura transitoria afferenti agli studenti universitari -
Ente Regionale per il diritto allo studio universitario via Madama Cristina n.
83 - Torino
* * * * *
Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe
costituito dai territori-amministrativi del Comune di Torino.
Constatata la rituale convocazione da parte del Comune di Torino di tutte le
Associazioni, organizzazioni ed enti operativi sul Territorio;
Accertate le informazioni concernenti le delimitazioni delle microzone
catastali.
Esaminate ed acquisite le indicazioni di cui al DM 30 dicembre 2002 si
conviene e stipula quanto infra.
CAPITOLO I
CONTRATTI AGEVOLATI
III
(ART. 2, COMMA 3, L. 431/98 E ART. 1 D.M. 30-12-2002)
* * * * *
A) CIRCA LE AREE:
A-1) Si individuano le seguenti aree:
- area 1 Centro
- area 2 Semicentro
- area 3 Periferia
- area 4 Collinare
aventi caratteristiche omogenee (per valori di mercato; dotazione
infrastrutturali; trasporti pubblici; verde pubblico; servizi scolastici e sanitari;
attrezzature commerciali eccetera; tipi edilizi, come meglio e delimitate in
elaborato cartografico a colori che si allega come parte integrante del
presente (allegato 1).
A-2) Allinterno delle suddette aree omogenee si ravvisa la necessit
e lopportunit di evidenziare zone di particolare pregio o degrado;
- nellarea 1 Centro
sono di pregio le microzone:
1.1p; 2.1p; 3.1p; 4.1p; 5.1p; 6.1p;
sono di degrado le microzone:
1.1d;
- nellarea 2 Semicentro
sono di pregio le microzone:
1.2p; 2.2p; 3.2p;
- nellarea 3 Periferia
sono di degrado le microzone:
1.3d;
- nellarea 4 Collinare
IV
sono di pregio le microzone:
1.4p; 2.4p.
B) CIRCA I VALORI DEL CANONE:
B-1) Convengono di determinare (con riferimento agli stessi criteri di
individuazione delle aree omogenee) per ognuna delle suddette aree come
individuate in cartografia i valori minimi e massimi del canone, espressi in
euro mensili per ogni metro quadro utile, come da tabelle riepilogative (con
relative sub-fasce per ogni area) che si allegano come parte integrante del
presente.
Tali valori sono stati determinati, anche fatte - per quanto possa occorrere -
le opportune valutazioni in merito:
- alle attuali condizioni locali del mercato degli affitti;
- ai canoni di locazioni in generale correnti su piazza;
- alla complessit e difficolt di individuare in concreto marcate differenze
tra le specifiche aree individuate, stante una certa omogeneit su piazza dei
valori locativi;
- alle agevolazioni fiscali, come ad oggi specificamente esistenti (a favore del
locatore e del conduttore, ciascuno per quanto di sua competenza),
introdotte da tale normativa per le parti contrattuali private che intendano
ricorrere alla contrattazione del secondo canale (previsto dallart. 2,
comma 3 legge 431/98);
- al fatto che pare opportuno, nello spirito della riforma individuare per ogni
area le relative sub-fasce di oscillazione dei valori individuando elementi
oggettivi di riferimento.
B-2) Convengono che il canone di locazione, come definito dalle
parti private contrattuali ai sensi del presente accordo, venga aggiornato
V
ogni anno in misura pari al 75% della variazione accertata dallISTAT,
dellindice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati
verificatisi nellanno precedente; laggiornamento decorrer a seguito di
richiesta con lettera raccomandata.
B-3) Convengono di determinare detti valori minimi e
massimi del canone, esprimendoli in Euro a mese per ogni metro quadro
utile, stante lassenza di diversi e pi utili criteri negli usi locali su piazza.
C) CIRCA IL METRO QUADRO UTILE:
C-1) Si ritiene opportuno definire convenzionalmente, per
quanto occorrere possa il concetto di metro quadro utile; ci per un
avvertita e diffusa esigenza di chiarezza delle future parti contrattuali private.
A tal fine le parti hanno concordato di calcolare al 100% i metri relativi alle
abitazioni; all80% i metri relativi ai box; al 25% cantine, soffitte, balconi e
terrazze.
Misurazioni nette da muri.
C-2) Si reputa oltremodo opportuno invitare le parti private
contrattuali ad indicare espressamente in contratto la misura dei metri quadri
utili attribuiti allunit immobiliare oggetto del singolo contratto nonch il
valore applicato per singolo metro quadro utile: ci al fine di chiarezza
amministrativa e di prevenzione di possibile contenzioso. Una variazione
della superficie utile dellunit immobiliare difforme in pi o in meno del 4%
di quelle indicate in contratto, non dar diritto alla modifica del canone
annuo convenuto.
D) CIRCA LA DURATA CONTRATTUALE E GLI AUMENTI DI CANONE
VI
D-1) Ove le singole parti contraenti concordassero una durata
contrattuale superiore a tre anni, le fasce di oscillazione dei canoni di cui
allallegato 2, potranno subire, nei valori minimi e massimi, un aumento a
valere per lintera durata contrattuale come da valori della tabella all. 2. Con
esclusione zona pregio.
E) - CIRCA LE RIPARAZIONI
E-1) Convengono di prevedere, in materia di riparazioni ordinarie e
straordinarie ed oneri accessori, lapplicazione di una tabella allegato G al
D.M. 20 dicembre 2002.
F) CIRCA IL CONTRATTO TIPO:
F-1) I contratti di locazione verranno stipulati esclusivamente
utilizzando il contratto tipo previsto ed allegato al D.M. 30 dicembre 2002
(allegati A - C - E).
CAPITOLO II
CONTRATTI PER GLI USI TRANSITORI ABITATIVI
(ART. 5, COMMA 1, L. 431/98 E ART. 2 D.M. 30-12-2002)
* * * * *
VII
A) Circa le esigenze dei proprietari e dei conduttori per fattispecie da
individuarsi nella contrattazione territoriale:
A-1) Individuano, anche considerate esigenze, usi, consuetudini
locali, le particolari esigenze (delle quali - si specifica - sufficiente la
sussistenza di una delle sottoindicate esigenze in capo anche ad una sola
delle parti contraenti) come dal seguente elenco delle varie fattispecie.
A-2) Quando il proprietario ha esigenza di adibire entro diciotto mesi
limmobile:
- Trasferimento temporaneo della sede di lavoro
- Matrimonio e/o convivenza
- Matrimonio dei figli
- Separazione propria o dei figli
- Rientro dallestero
- Attesa di concessione edilizia o autorizzazione da parte del Comune per la
ristrutturazione o demolizione dellimmobile o ampliamento con alloggio
attiguo
- Intende destinare limmobile ad uso abitativo commerciale, artigianale o
professionale proprio, ad uso del coniuge, dei genitori, dei figli, dei
parenti fino al secondo grado, indicando lesatta motivazione allatto della
stipula contrattuale.
A-3) Quando linquilino ha esigenza di un contratto transitorio per
motivi di:
- Trasferimento momentaneo della sede di lavoro
VIII
- Contratto di lavoro a tempo determinato in comune diverso da quello di
residenza
- Assegnazione alloggio di edilizia pubblica o acquisto in cooperativa o
presso privati di un alloggio che si rende disponibile entro diciotto mesi
dimostrato con compromesso regolarmente registrato
- Vicinanza momentanea a parenti bisognosi
- Uso seconda casa con permanenza della residenza nella prima casa nello
stesso comune o in comune confinante, con certificazione contrattuale, o
rogito notarile
- Per esigenze di ricerca e di studio
A-4) Convengono che il contratto tipo definito a livello locale debba
prevedere una specifica clausola che individui lesigenza transitoria del
locatore o del conduttore i quali dovranno confermare il verificarsi della
stessa, tramite lettera raccomandata da inviarsi avanti la scadenza nel termine
stabilito nel contratto e che qualora il locatore non adempia a questo onere
contrattuale oppure siano venute meno le cause della transitoriet, il
contratto tipo deve prevedere la riconduzione della durata a quella prevista
allarticolo 2, comma 1, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, ovvero in caso
di mancato utilizzo dellimmobile rilasciato un risarcimento pari a 36
mensilit.
A-5) Si danno atto che lesigenza transitoria del conduttore debba
essere provata con apposita ed idonea documentazione da allegare al
contratto.
B) CIRCA IL CONTRATTO TIPO
IX
B-1) Il contratto tipo, rispettivamente per le propriet individuali e per
le propriet di cui allart. 1 comma 5 e 6 del D.M. 30.12.2002 sono quelli
facenti parte dellallegato C del decreto stesso.
C) CIRCA LE AREE
C-1) Si richiamano integralmente le aree del capitolo I, come da
allegato 1.
D) CIRCA I VALORI DEL CANONE
D-1) Si richiama integralmente quanto previsto al capitolo I (allegato
2), con i valori minimi e massimi previsti per ogni area con relative sub-
fasce.
D-2) Convengono di determinare detti valori minimi e massimi del
canone, esprimendoli in euro ad anno per ogni metro quadro utile, stante
lassenza di diversi e pi utili criteri negli usi locali su piazza. Il valore sar
aumentato del 15% qualora limmobile abbia ammobiliato almeno la cucina
e la camera da letto.
E) CIRCA LE RIPARAZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE
E-1) Per gli oneri accessori le parti fanno riferimento allart. 4 del
D.M. 30 dicembre 2002 ed allegati.
F) CIRCA IL METRO QUADRO UTILE
F-1) Si richiama integralmente quanto esposto al capitolo primo.
CAPITOLO III
X
CONTRATTI PER SODDISFARE ESIGENZE
ABITATIVE DI STUDENTI UNIVERSITARI
(ART. 5, COMMI 2 e 3, L. 431/98 - D.M. 30-12-2002)
* * * * *
A) CIRCA IL CONTRATTO TIPO
A-1) Il contratto tipo quello previsto dallart. 3 del D.M. 20
dicembre 2002 ed allegati.
B) CIRCA LE AREE
B-1) Si richiamano integralmente le aree del capitolo I, come da
allegato 1.
C) CIRCA I VALORI DEL CANONE
C-1) Si richiama integralmente quanto previsto al capitolo I (allegato
3), con i valori minimi e massimi previsti per ogni area con relative sub-
fasce. Il valore calcolato senza mobilio.
C-2) Convengono di determinare detti valori minimi e massimi del
canone, esprimendoli in euro a mese per ogni metro quadro utile, stante
lassenza di diversi e pi utili criteri negli usi locali su piazza.
D) CIRCA LE RIPARAZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE
D-1) Per gli oneri accessori le parti fanno riferimento allart. 4 del
D.M. 30 dicembre 2002 ed allegati.
E) CIRCA IL METRO QUADRO UTILE
E-1) Si richiama integralmente quanto esposto al capitolo I.
REVISIONE ACCORDO
XI
Il presente accordo rester in vigore fino alla stipula di altro a seguito
dellemanazione di un nuovo decreto ministeriale di recepimento di
Convenzione nazionale e potr, di comune intesa, formare oggetto di
revisione allorch il Comune deliberi aliquote ICI specifiche per i locatori
che lochino sulla base del presente Accordo o siano modificate le
agevolazioni fiscali di cui allart. 8 della L. 431/98 o intervengono consistenti
variazioni delle condizioni di mercato locale dei canoni di locazione o
quando lo si ritenga necessario.
REVISIONE CANONI
Le Associazioni firmatarie il presente accordo territoriale convengono che
nel caso di sensibile variazione in pi o in meno dellimposizione fiscale
rispetto a quella in atto al momento della firma del presente accordo su
iniziativa anche di una delle parti le stesse si convocheranno per discutere i
parametri utili per la definizione dei canoni dei nuovi contratti di locazione e
di quelli gi firmati, al momento del loro rinnovo trascorsi i tre anni di durata
previsti dalla legge.
CERTIFICAZIONE DEI PARAMETRI
Le Associazioni potranno sottoscrivere certificazioni di congruit (vedi
allegato 4).
COMUNICAZIONE ICI
Si rammenta lobbligo previsto dal regolamento Comunale ICI di presentare
la comunicazione di cui allallegato (allegato 6).
Si allegano, come parte integrante del presente accordo territoriale:
XII
1) cartografia con individuazione delle aree omogenee
2) tabella riepilogativa (per ogni area) dei valori minimi e massimi di canoni,
espressi in euro per ogni metro quadrato utile
3) tabella per contratti per soddisfare esigenze abitative per studenti
universitari
4) certificazione di congruit
5) D.M. 30 dicembre 2002 e relativi allegati
6) modello da inviare alla divisione servizi Tributari al Comune di Torino
All. 2
XIII
TABELLA VALORI MINIMI e MASSIMI DEL CANONE DI LOCAZIONE
ESPRESSI IN EURO MENSILI AL METRO QUADRATO UTILE
particolari dotazioni dellunit immobiliare
1. presenza di 1 autorimessa singola o, posto auto coperto
2. presenza di 1 cantina o, sottotetto o, soffitta
3. presenza di impianto di riscaldamento
4. presenza di ascensore per le unit oltre il 2 piano (3 fuori terra)
5. presenza di area verde di pertinenza ai condomini
6. presenza di posto auto scoperto
7. presenza di impianto di condizionamento
8. presenza di doppi servizi
9. presenza di allacciamento alla rete gas
10. presenza di porta blindata
11. presenza di doppi vetri
12. presenza allinterno dellalloggio del bagno completo
CONTRATTO 3 + 2
PRESENZA DI
ALMENO
6 ELEMENTI
PRESENZA DI
ALMENO
5 ELEMENTI
PRESENZA
DA
0 A 4 ELEMENTI
1 sub 2 sub 3 sub
Zona 1 - CENTRO 6,20 - 4,13 5,42 - 3,10 4,39 - 2,58
Zona 2 - SEMICENTRO 5,30 - 3,53 4,71 - 3,94 4,13 - 2,36
Zona 3 - PERIFERIA 4,53 - 3,32 3,93 - 2,71 3,32 - 2,12
Zona 4 - COLLINARE 6,20 - 4,13 5,10 - 3,10 4,13 - 2,58
CONTRATTO 4 + 2
Zona 1 - CENTRO 6,32 - 4,21 5,53 - 3,16 4,48 - 2,63
Zona 2 - SEMICENTRO 5,39 - 3,60 4,79 - 2,99 4,20 - 2,40
Zona 3 - PERIFERIA 4,60 - 3,38 4,00 - 2,76 3,38 - 2,16
Zona 4 - COLLINARE 6,32 - 4,21 5,53 - 3,16 4,48 - 2,63
CONTRATTO 5 + 2
Zona 1 - CENTRO 6,45 - 4,30 5,64 - 3,22 4,57 - 2,68
Zona 2 - SEMICENTRO 5,49 - 3,66 4,87 - 3,04 4,27 - 2,44
Zona 3 - PERIFERIA 4,68 - 3,44 4,07 - 2,81 3,44 - 2,19
Zona 4 - COLLINARE 6,45 - 4,30 5,64 - 3,22 4,57 - 2,68
CONTRATTO 6 + 2
Zona 1 - CENTRO 6,57 - 4,38 5,747 - 3,29 4,65 - 2,73
Zona 2 - SEMICENTRO 5,58 - 3,72 4,96 - 3,10 4,34 - 2,48
Zona 3 - PERIFERIA 4,76 - 3,49 4,13 - 2,85 3,49 - 2,23
Zona 4 - COLLINARE 6,57 - 4,38 5,74 - 3,29 4,65 - 2,73
PREGIO - DEGRADO (NO SUB FASCE)
PREGIO 8,00 - 5,00
DEGRADO 2,62 - 1,83
%
XIV
ULTERIORI NORME RELATIVE ALLA TABELLA
VALORI MINIMI e MASSIMI DEL CANONE DI LOCAZIONE
Nelle zone di pregio qualora lunit immobiliare non abbia servizio interno, il canone di locazione
viene calcolato coi criteri generali relativi allarea in cui insiste limmobile.
Per le sole zone 2 (semi-centro) e, 3 (periferia), per gli alloggi con metratura come definita
dallaccordo fino a 41 metri quadrati, sar applicata una maggiorazione convenzionale del
30% e , per gli alloggi con metri superiore ai 41 metri quadrati e, fino a 51 metri quadrati, sar
applicata una maggiorazione del 25%, per gli alloggi con una metratura superiore a 51
metri quadrati e fino a 67 quadrati, sar applicata una maggiorazione convenzionale del 20%.
Tale maggiorazione deve essere considerata ai fini della determinazione della superficie
convenzionale.
Per gli alloggi di categoria A/2 e costruiti (fine lavori) successivamente all1 gennaio 1993 si
procede al passaggio nella fascia successiva e, se gi inseriti nella prima fascia (1 sub) i
valori locativi al metro quadrato potranno essere maggiorati del 5%.
Si conviene che per le sole zone 2 (semicentro) e 3 (periferia) in presenza di particolari
situazioni, i valori locativi potranno subire un ulteriore correttivo di aumento o in diminuzione
pari al 5% valore definito dalle tre fasce.
Tale correttivo dovr essere motivato sul contratto e sottoscritto da una commissione di
conciliazione composta almeno da un rappresentante dellAssociazione degli inquilini e da un
rappresentate dellAssociazione dei proprietari.
Il canone risultante non potr essere in ogni caso n inferiore al valore minimo n superiore al
valore massimo della fascia di oscillazione.
XV
All. 3
TABELLA VALORI MINIMI E MASSIMI DEL CANONE DI LOCAZIONE
ESPRESSI IN EURO MENSILI AL METRO QUADRATO UTILE
PER CONTRATTI DIRETTI A SODDISFARE ESIGENZE
ABITATIVE DI STUDENTI UNIVERSITARI
(ex art. 5 commi 2 e 3 legge 431/98 e D.M. 30-12-2002)
PARTI COLARI DOTAZI ONI DELLUNI T I MMOBI LI ARE
GRUPPO A GRUPPO B
1. Disponibilit di almeno 14/18 mq. a
studente abitante (indice di vivibilit)
1. Presenza di doppi servizi oltre i 100 mq.
2. Possibilit di collegamento diretto alla sede
universitaria con mezzi pubblici
2. Presenza di impianto di riscaldamento
autonomo
3. Disponibilit di una camera singola per
studente
3. Presenza di ascensore oltre il 2^ piano
(terzo fuori terra)
4. Ubicazione dellalloggio in prossimit della
sede universitaria (3 Km di raggio)
4. Presenza di spazi commerciali adiacenti
allappartamento
PRESENZA DI
ALMENO
3 ELEMENTI DEL
GRUPPO A
E DI ALMENO 2
ELEMENTI DEL
GRUPPO B
PRESENZA DI
ALMENO
2 ELEMENTI DEL
GRUPPO A
E DI ALMENO 1
ELEMENTO DEL
GRUPPO B
PRESENZA DI
ALEMENO
1 ELMENTO DEL
GRUPPO A
E DI ALMENO 1
ELEMENTO DEL
GRUPPO B
zone 1 sub 2 sub 3 sub
CENTRO 6,20 - 4,13 5,42 - 3,10 4,39 - 2,58
SEMICENTRO 5,30 - 3,53 4,71 - 3,94 4,13 - 2,36
PERIFERIA 4,53 - 3,32 3,93 - 2,71 3,32 - 2,12
COLLINA 6,20 - 4,13 5,10 - 3,10 4,13 - 2,58
Qualora lunit immobiliare non abbia il servizio sanitario interno, il canone di locazione viene
calcolato secondo la terza sub fascia
Per le unit abitative completamente ammobiliate il canone relativo alle fasce di competenza
verr aumentato del 20%
Per le zone 2 (semi-periferia) e 3 (periferia): per gli alloggi con metratura come definita
dallaccordo fino a 41 mq. sar applicata una maggiorazione convenzionale del 30% e, per gli
alloggi con metratura superiore ai 41 mq. e fino a 51 mq. sar applicata una maggiorazione
convenzionale del 25%. Per gli alloggi con metratura superiore a 51 mq. e fino a 67 mq. la
maggiorazione convenzionale sar del 20%.
Tale maggiorazione deve essere considerata ai fini della determinazione della superficie
convenzionale.
Per gli alloggi di categoria A/2, costruiti successivamente all1 gennaio 1993 si procede al
passaggio nella fascia successiva e, se gi inseriti nella prima fascia, i valori per mq. verranno
maggiorati del 5%.
XVI
ALL. 1
AREA OMOGENEA 1 "CENTRO":
corso Principe Eugenio, corso Valdocco, via Santa Chiara, via delle
Orfane, piazza Emanuele Filiberto, via Bellezia, via Egidi, via Porta
Palatina, corso Regina Margherita, corso San Maurizio (civici pari), via
Rossini, via Verdi, via Virginio, via Po, piazza Vittorio Veneto (civici
dispari), via Bava, Ponte Vittorio Veneto, corso Moncalieri, Ponte Umberto
I, corso Vittorio Emanuele II, via Ormea, via Lombroso, via SantAnselmo,
corso Marconi, largo Marconi (lato corso Vittorio Emanuele II), via Nizza,
via Assietta, via Sacchi, via Jonio, corso De Nicola, corso Mediterraneo,
corso Einaudi, via Peano, via dOvidio, corso Duca degli Abruzzi, corso
Montevecchio, corso Castelfidardo, corso Bolzano, via Bertola, via
Santarosa, corso Inghilterra, piazza Statuto.
AREA OMOGENEA 2 SEMICENTRO"
PORZIONE A (zona est):
corso Regio Parco, via Buscaglioni, lungo Dora Siena, lungo Dora
Voghera, Parco suor Giovanna Michelotti, (lungo Dora Riparia/confluenza
con il fiume Po), (sponde del fiume Po), corso Casale, piazza Coriolano,
vai Agudio, piazza Pasini, corso San Maurizio (civici pari), via Bava, piazza
Vittorio Veneto (civici dispari), via po, via Virginio, via Verdi, via Rossini,
via Denina, lungo Dora Savona;
PORZIONE B (zona ovest):
strada Vicinale antica di Collegno, via Servais, corso Appio Claudio, corso
Svizzera, via Fabrizi, via Fiano, via Balme, corso Tassoni, via Cibrario,
piazza Statuto, corso Inghilterra, via Santarosa, via Bertola, corso
Bolzano, via Grattoni, corso Vittorio Emanuele II, corso Castelfidardo,
corso Montevecchio, corso Duca degli Abruzzi, via dOvidio, via Peano,
corso Einaudi, corso Mediterraneo, corso De Nicola, via Jonio, via Sacchi,
via Assietta, via Nizza, largo Marconi (lato corso Vittorio Emanuele II),
corso Marconi, via SantAnselmo, via Lombroso, via Ormea, Ponte
Umberto I, corso Moncalieri, corso Sicilia, Ponte Balbis, (sponde del fiume
Po), confine comunale sud/Comune di Moncalieri, via Villa, via Passo
Buole, via Canelli, via Farigliano, via Nizza, via Baiardi, via Bizzozzero, via
Demonte, via Alassio, via Rapallo, corso Unione Sovietica, via De
Cristofori, via Tunisi, via Pizzorno, corso Corsica, via Bossoli, via PioVII,
via Vigliani, via Formiggini, via Barbera, piazza Caio Mario, corso Tazzoli,
via Frattini, via nallino, via Demargherita, via Pinchia, via Biscarra, via
Induno, confine comunale ovest/Comune di Grugliasco, strada Vicinale
antica di Grugliasco, strada Vicinale della Pronda, confine comunale
ovest/Comune di Collegno.
AREA OMOGENEA 3 "CORONA" PORZIONE A (zona nord):
confine comunale ovest/Comune di Collegno, strada di Druento, confine
comunale ovest/Comune di Venaria Reale, confine comunale
nord/Comune di Borgaro, confine comunale nord/Comune di Caselle,
confine comunale est/Comune di Settimo, confine comunale est/Comune
di San Mauro, (sponde del torrente Dora Riparia/confluenza con il fiume
Po), lungo Dora Voghera, lungo Dora Siena, via Buscaglioni, corso Regio
Parco, lungo Dora Savona, via Denina, corso San Maurizio, corso Regina
Margherita, via Porta Palatina, via Egidi, via Santa Chiara, via Bellezia,
piazza Emanuele Filiberto, corso Valdocco, corso Principe Eugenio, via
Cibrario, corso Tassoni, via Balme, via Fiano, via Fabrizi, corso Svizzera,
corso Appio Claudio, via Servais, via Berruti, strada Vicinale antica di
Collegno;
PORZIONE B (zona sud):
strada Comunale del Portone, confine comunale ovest/Comune di
Grugliasco, corso Tazzoli, via Induno, via Biscarra, via Pinchia, via
Demargherita, via Nallino, via Frattini, corso Unione Sovietica, piazzale
Caio Mario, via Barbera, via Formiggini, via Pio VII, via Bossoli, corso
Corsica, via Pizzorno, via Tunisi, via De Cristofori, via Rapallo, via Alassio,
via Demonte, via Bizzozzero, via Nizza, via Farigliano, via Canelli, via
Passo Buole, via Villa, confine comunale sud/Comune di Nichelino, confine
comunale sud/Comune di Beinasco, confine comunale ovest/Comune di
Orbassano, confine comunale ovest/Comune di Grugliasco
AREA OMOGENEA 4 "COLLINA":
confine comunale est/Comune di Baldissero, confine comunale
est/Comune di Pino Torinese, confine comunale est/Comune di Pecetto,
confine comunale sud/Comune di Moncalieri, (sponde del fiume Po),
Ponte Balbis, corso Sicilia, corso Moncalieri, Parco suor Giovanna
Michelotti, piazza Pasini, via Agudio, piazza Coriolano, corso Casale.
AREE DI PREGIO E DI DEGRADO
AREA DI PREGIO 1.1 p:
da via Monte di Piet ang. via XX Settembre a via Monte di piet ang. via
Viotti; da via Viotti ang. via Monte di Piet a via Viotti ang. piazza
Castello; da piazza Castello ang. via Viotti a piazza Castello ang. via
Roma; da via Roma ang. piazza Castello a via Roma ang. via Battisti; da
via Battisti ang. via Roma a via Battisti ang. via Bogino; da via Bogino
ang. via Battisti a via Bogino ang. via Principe Amedeo; da via Principe
Amedeo ang. via Bogino a via Principe Amedeo ang. via Accademia delle
Scienze; da via Accademia delle Scienze ang. via Principe Amedeo a via
Accademia delle Scienze ang. via Maria Vittoria; da via Maria Vittoria ang.
via Accademia della Scienze a via Maria Vittoria ang. via Lagrange; da via
Lagrange ang. via Maria Vittoria a via Lagrange ang. via Gramsci; da via
Gramsci ang. via Lagrange a via Gramsci ang. via XX Settembre; da via
XX Settembre ang. via Gramsci a via XX Settembre ang. via Monte di
Piet.
AREA DI PREGIO 2.1 p:
da via Cernaia ang. via Avogadro a via Cernaia ang. via Botero; da via
Botero ang. via Cernaia a via Botero ang. via Bertola; da via Bertola ang.
via Botero a via Bertola ang. via San Franceso dAssisi; da via San
Francesco dAssisi ang. via Bertola a via San Francesco dAssisi ang. via
Monte di Piet; da via Monte di Piet ang. via San Francesco dAssisi a via
Monte di Piet ang. via dei Mercanti; da via dei Mercanti ang. via Monte di
Piet a via dei Mercanti ang. via Barbaroux; da via Barbaroux ang. via dei
Mercanti a via Barbaroux ang. via Micca; da via Micca ang. via Barbaroux
a via Micca ang. via Viotti; da via Viotti ang. via Micca a via Viotti ang. via
Monte di Piet; da via Monte di Piet ang. via Viotti a via Monte di Piet
ang. via XX Settembre; da via XX Settembre ang. via Monte di Piet a via
XX Settembre ang. via Bertola; da via Bertola ang. via XX Settembre a
via Bertola ang. San Tommaso; da via San Tommaso ang. via Bertola a
via San Tommaso ang. via Santa Teresa; da via Santa Teresa ang. via
San Tommaso a via Santa Teresa ang. via San Francesco dAssisi; da via
San Francesco dAssisi ang. via Santa Teresa a via San Francesco dAssisi
ang. via dellArcivescovado; da via dellArcivescovado ang. via San
Francesco dAssisi a via dellArcivescovado ang. via don Minzoni; da via
don Minzoni ang. via dellArcivescovado a via don Minzoni ang. corso
Matteotti; da corso Matteotti ang. via don Minzoni a corso Matteotti ang.
via Parini; da via Parini ang. corso Matteotti a via Parini ang. corso
Vittorio Emanuele II; da corso Vittorio Emanuele II ang. via Parini a corso
Vittorio Eamnuele II ang. via Avogadro; da via Avogadro ang. corso
Vittorio Emanuele II a via Avogadro ang. corso Matteotti; da corso
Matteotti ang. via Avogadro a corso Matteotti ang. via Papacino; da via
Papacino ang. corso Matteotti a via Papacino ang. via Promis; da via
Promis ang. via Papacino a via Promis ang. via Avogadro; da via
Avogadro ang. via Promis a via Avogadro ang. via Cernaia.
AREA DI PREGIO 3.1 p:
da via XX Settembre ang. via Micca a via XX Settembre ang. corso Regina
Margherita; da corso Regina Margherita ang. via XX Settembre a corso
Regina Margherita ang. corso San Maurizio; da corso San Maurizio ang.
corso Regina Margherita a corso San Maurizio ang. via Rossini; da via
Rossini ang. corso San Maurizio a via Rossini ang. via Verdi; da via Verdi
ang. via Rossini a via Verdi ang. via Virginio; da via Virginio ang. via
Verdi a via Virginio ang. via Po; da via Po ang. via Virginio a via Po ang.
via Carlo Alberto; da via Carlo Alberto ang. via Po a via Carlo Alberto ang.
via Battisti; da via Battisti ang. via Carlo Alberto a via Battisti ang. via
Roma; da via Roma ang. via Battisti a via Roma ang. via piazza Castello;
da piazza Castello ang. via Roma a piazza Castello ang. via Barbaroux; da
via Barbaroux ang. piazza Castello a via Barbaroux ang. via XX
Settembre.
AREA DI PREGIO 4.1 p:
da piazza Vittorio Veneto ang. via Po a piazza Vittorio Veneto ang. via
Bava; da via Bava ang. piazza Vittorio Veneto a via Bava ang. corso San
Maurizio; da corso San Maurizio ang. via Bava a corso San Maurizio ang.
lungo Po Cadorna; da lungo Po Cadorna ang. corso San Maurizio a corso
Casale ang. via Santarosa; da corso Casale ang. via Santarosa a piazza
Gran Madre di Dio; da piazza Gran Madre di Dio ang. corso Casale a
piazza Gran Madre di Dio ang. corso Moncalieri; da corso Moncalieri ang.
piazza Gran Madre di Dio a corso Moncalieri ang. Ponte Umberto I; da
Ponte Umberto I ang. corso Moncalieri a ponte Umberto I ang. corso
Cairoli; da corso Vittorio Emanuele II ang. corso Cairoli a corso Vittorio
Emanuele II ang. via della Rocca; da via della Rocca ang. corso Vittorio
Emanuele II a via della Rocca ang. via Mazzini; da via Mazzini ang. via
della Rocca a via Mazzini ang. via San Massimo; da via San Massimo ang.
via Mazzini a via San Massimo ang. via Giolitti; da via Giolitti ang. via San
Massimo a via Giolitti ang. via Plana; da via Plana ang. via Giolitti a via
Plana ang. piazza Vittorio Veneto; da piazza Vittorio Veneto ang. via
Plana a piazza Vittorio Veneto ang. via Po.
AREA DI PREGIO 5.1 p:
da corso Vittorio Emanuele II ang. corso Duca degli Abruzzi a corso
Vittorio Emanuele II ang. corso Re Umberto I; da corso Re umberto I
ang. corso Vittorio Emanuele II a corso Re Umberto I ang. corso Stati
Uniti; da corso Stati Uniti ang. corso Re umberto I a corso Stati Uniti ang.
corso Duca degli Abruzzi; da corso Duca degli Abruzzi ang. corso Stati
uniti a corso Duca degli Abruzzi ang. corso Vittorio Emanuele II.
AREA DI PREGIO 6.1 p:
da corso Montevecchio ang. corso Duca degli Abruzzi a corso
Montevecchio ang. corso Galileo Ferraris; da corso Galileo Ferraris ang.
corso Montevecchio a corso Galileo Ferraris ang. corso Trento; da corso
Trento ang. corso Galileo Ferraris a corso Trento ang. corso Arimondi; da
corso Arimondi ang. corso Trento a corso Arimondi ang. corso Duca degli
Abruzzi; da corso Duca degli Abruzzi ang. corso Arimondi a corso Duca
degli Abruzzi ang. corso Montevecchio.
AREA DI PREGIO 1.2 p:
da via Cibrario ang. corso Tassoni a via Cibrario ang. corso Principe
Oddone; da corso Principe Oddone ang. via Cibrario a corso corso
Inghilterra ang. corso Francia; da corso Inghilterra ang. corso Francia a
corso Inghilterra ang. via Cavalli; da via Cavalli ang. corso Inghilterra a
via Cavalli ang. via Principi dAcaja; da via Principi dAcaja ang. via Cavalli
a via Principi dAcaja ang. corso Vittorio Emanuele II; da corso Vittorio
Emanuele II ang. via Principi dAcaja a corso Vittorio Emanuele II ang.
corso Tassoni; da corso Tassoni ang. corso Vittorio Emanuele II a corso
Tassoni ang. via Cibrario.
AREA DI PREGIO 2.2 p:
da corso Vittorio Emanuele II ang. via Ormea a corso Vittorio Emanuele II
ang. Ponte Umberto I; da Ponte Umberto I ang. corso Vittorio Emanuele
II a Ponte Umberto I ang. corso Moncalieri; da corso Moncalieri ang.
Ponte Umberto I a corso Moncalieri ang. piazza Gran Madre di Dio; da
piazza Gran Madre di Dio ang. corso Moncalieri a corso Moncalieri ang.
Ponte Balbis; da Ponte Balbis ang. corso Moncalieri a Ponte Balbis ang.
corso Massimo dAzeglio; da corso Bramante ang. corso Massimo
dAzeglio a corso Bramante ang. via Fo: da via Fo ang. corso Bramante
a via Fo ang. via Tiziano; da via Tiziano ang. via Fo a via Tiziano ang.
via Ormea; da via Ormea ang. via Tiziano a via Ormea ang. via Petitti; da
via Petitti ang. via Ormea a via Petitti ang. via Giuria; da via Giuria ang.
via Petitti a via Giuria ang. via Caluso; da via Caluso ang. via Giuria a via
Caluso ang. via Ormea; da via Ormea ang. via Caluso a via Ormea ang.
corso Vittorio Emanuele II.
AREA DI PREGIO 3.2 p:
da via Garessio ang. via Genova a via Garessio ang. lungo Unit dItalia;
da lungo Unit dItalia ang. via Garessio a lungo Unit dItalia ang. corso
Unit dItalia; da corso unit dItalia ang. lungo Unit dItalia a corso
Moncalieri-sponda destra del fiume Po; da corso Moncalieri-sponda destra
del fiume Po a corso Moncalieri-confine comunale sud (Comune di
Moncalieri); corso Moncalieri-confine comunale sud (Comune di
Moncalieri) a corso Maroncelli ang. corso Unit dItalia; da corso
Maroncelli ang. corso Unit dItalia a corso Maroncelli ang. via Genova; da
via Genova ang. corso Maroncelli a via Genova ang. via Garessio.
AREA DI PREGIO 1.4 p:
da corso Casale ang. piazza Borromini a piazza Borromini ang. via
Castelnuovo; da via Castelnuovo ang. piazza Borromini a via Castelnuovo
ang. via Cinzano; da via Cinzano ang. via Castelnuovo a via Cinzano ang.
corso Gabetti; da corso Gabetti ang. via Cinzano a corso Gabetti ang. via
Moncalvo; da via Moncalvo ang. corso Gabetti a via Moncalvo ang. via
Figlie dei Militari; da via Figlie dei Militari ang. via Moncalvo a via Figlie
dei Militari ang. via Luisa del Carretto; da via Luisa del Carretto ang. via
Figlie dei Militari a via Luisa del Carretto ang. strada del Cantello
Inferiore; da strada del Cantello Inferiore ang. via Luisa del Carretto a
strada del Cantello Inferiore ang. a corso Picco; da corso Picco ang.
strada del Cantello Inferiore a corso Picco ang. piazzale Villa della Regina;
da piazzale Villa della Regina ang. corso Picco a piazzale Villa della Regina
ang. corso Lanza; da corso Lanza ang. piazzale Villa della Regina a corso
Lanza ang. viale Curreno; da viale Curreno ang. corso Lanza a viale
Curreno ang. strada Consortile dellOsepdale San Vito; da strada
Consortile dellOspedale San Vito ang. viale Curreno a strada Consortile
dellOspedale San Vito ang. corso Lanza; da corso Lanza ang. strada
Consortile dellOspedale San Vito a corso lanza ang. corso Moncalieri; da
corso Moncalieri ang. corso Lanza a corso Moncalieri ang. lungo Po
Sardegna; da lungo po Sardegna ang. corso Moncalieri a corso Moncalieri
ang. piazza Gran Madre di Dio; da piazza Gran Madre di Dio ang. corso
Moncalieri a piazza Gran Madre di Dio ang. corso Casale; da corso Casale
ang. piazza Gran Madre di Dio a Parco suor Giovanna Michelotti; Parco
suor Giovanna Michelotti (sponda destra del fiume Po) fino al Ponte
Regina Margherita; da Parco suor Giovanna Michelotti ang. Ponte Regina
Margherita a corso Casale ang. corso Gabetti; da corso Gabetti ang. corso
Casale a corso Gabetti ang. piaza Borromini.
AREA DI PREGIO 2.4 p:
corso Casale, Confine Comunale est (Comune di Baldissero), Confine
Comunale est (Comune di Pino Torinese), Confine Comunale est (Comune
di Pecetto), Confine Comunale sud (Comune di Moncalieri), corso
Moncalieri, strada San Vito, viale Curreno, corso Lanza, corso Picco,
strada del Cantello Inferiore, via Figli dei Militari, via Moncalvo, corso
Gabetti, piazza Gozzano, via Vignale, via Casalborgone, corso Sella,
strada Consortile del Lauro, via Lomellina, strada Tonello, corso Kossuth,
corso Chieri, corso Casale, piazza delle Bande Nere, piazza Modena,
strada Comunale del Cimitero di Sassi, via Agudio, piazza Coriolano.
AREA DI DEGRADO 1.1 d:
da Sottopassaggio Stazione FF.SS. "Porta Nuova" ang. via Sacchi a
Sottopassaggio Stazione FF.SS. "Porta Nuova" ang. via Nizza; da via
Nizza ang. Sottopassaggio Stazione FF.SS. "Porta Nuova" a via Niza ang.
via San Pio V; da via San Pio V ang. via Nizza a via San Pio V ang. via
Saluzzo; da via Saluzzo ang. via San Pio V a via Saluzzo ang. corso
Marconi; da corso Marconi ang. via Saluzo a corso Marconi ang. largo
Marconi; da largo Marconi ang. corso Marconi a largo Marconi ang. via
Nizza; da via Niza ang. largo Marconi a via Niza ang. Sottopassaggio
Stazione FF.SS. "Porta Nuova".
AREA DI DEGRADO 1.3 d:
da corso Principe Oddone ang. corso Principe Eugenio a corso Principe
Oddone ang. via Maria Ausiliatrice; da via Maria Ausiliatrice ang. corso
Principe Oddone a via Maria Ausiliatrice ang. via Cigna; da via Cigna ang.
via Maria Ausiliatrice a via Cigna ang. via Cottolengo; da via Cottolengo
ang. via Cigna a via Cottolengo ang. via San Pietro in Vincoli; da via San
Pietro in Vincoli ang. via Cottolengo a via San Pietro in Vincoli ang. via
Cirio; da via Cirio ang. via San Pietro in Vincoli a via Cirio ang. via del
Fortino; da via del Fortino ang. via Cirio a via del Fortino ang. lungo Dora
Napoli; da lungo Dora Napoli ang. via del Fortino a lungo Dora Napoli ang.
Ponte Mosca; da Ponte Mosca ang. lungo Dora Napoli a Ponte Mosca ang.
lungo Dora Agrigento; da lungo Dora Agrigento ang. corso Giulio Cesare a
corso Giulio Cesare ang. via No; da via No ang. corso Giulio Cesare a
via No ang. via Priocca; da via Priocca ang. via No a via Priocca ang.
via Pisano; da via Pisano ang. via Priocca a via Pisano ang. corso XI
Febbraio; da corso XI Febbraio ang. via Pisano a corso XI Febbraio ang.
corso Regina Margherita; da corso Regina Marherita ang. corso XI
Febbraio a corso Regina Margherita ang. via Porta Palatina; da via Porta
Palatina ang. corso Regina Margherita a via Porta Palatina ang. via Egidi;
da via Egidi ang, via Porta Palatina a via Egidi ang. via dlla Basilica; da
via della Basilica ang. via Egidi a via della Basilica ang. via Milano; da via
Milano ang. via della Basilica a via Milano ang. via Santa Chiara; da via
Santa Chiara ang. via Milano a via Santa Chiara ang. via Bellezia; da via
Bellezia ang. via Santa Chiara a via Bellezia ang. piazza Emanuele
Filiberto; da piazza Emanuele Filiberto ang. via Bellezia a piazza
Emanuele Filiberto ang. via delle Orfane; da via delle Orfane ang. piazza
Emanuele Filiberto a via delle Orfane ang. via Giulio; da via Giulio ang.
via delle Orfane a via Giulio ang. corso Valdocco; da corso Valdocco ang.
via Giulio a corso Valdocco ang. corso Principe Eugenio; da corso Principe
Eugenio ang. corso Valdocco a corso Principe Eugenio ang. corso Principe
Oddone.
1. Presenza di n. 1 autorimessa singola o, posto auto coperto
2. Presenza di n. 1 cantina o, sottotetto o, soffitta.
3. Presenza di impianto di riscaldamento .
4. Presenza di ascensore per le unit oltre il 2^ piano (3^ fuori terra)
5. Presenza di area verde di pertinenza ai condomini.
6. Presenza di posto auto scoperto.
7. Presenza di impianto di condizionamento
8. Presenza di doppi servizi.
9. Presenza di allacciamento alla rete gas
10. Presenza di porta blindata
11. Presenza di doppi vetri
12. Presenza all'interno dell'alloggio del bagno completo.
CONTRATTO 3 + 2
PRESENZA DI PRESENZA DI PRESENZA
ALMENO ALMENO DA
6 ELEMENTI 5 ELEMENTI 0 a 4 ELEMENTI
1. Sub 2. Sub 3. Sub
Zona 1 CENTRO 6,20 - 4,13 5,42 - 3,10 4.39 - 2,58
Zona 2 SEMICENTRO 5,30 - 3,53 4,71 - 2,94 4,13 - 2,36
Zona 3 PERIFERIA 4,53 - 3,32 3,93 -2,71 3,32 - 2,12
Zona 4 COLLINARE 6,20 - 4,13 5,16 - 3,10 4,13 - 2,58
CONTRATTO 4 + 2
Zona 1 CENTRO 6,32- 4,21 5,53 - 3,16 4.48 - 2,63
Zona 2 SEMICENTRO 5,39 - 3,60 4,79 - 2,99 4,20 - 2,40
Zona 3 PERIFERIA 4,61 - 3,38 4,00 - 2,76 3,38 - 2,15
Zona 4 COLLINARE 6,32- 4,21 5,26 - 3,16 4,21 - 2,63
CONTRATTO 5 + 2
Zona 1 CENTRO 6,45 - 4,30 5,64- 3,22 4.57 - 2,68
Zona 2 SEMICENTRO 5,49 - 3,66 4,87 - 3,04 4,27 - 2,44
Zona.3 PERIFERIA 4,68 - 3,44 4,07 - 2,81 3.44 - 2,19
Zona 4 COLLINARE 6,45- 4,30 5,37 - 3,22 4,30- 2,68
CONTRATTO 6 + 2
Zona 1 CENTRO 6,57- 4,38 5,75- 3,29 4.66- 2,73
Zona 2 SEMICENTRO 5,58 - 3,72 4,96 - 3,10 4,34 - 2,48
Zona 3 PERIFERIA 4,76 - 3,49 4,13 - 2,85 3,49 - 2,23
Zona 4 COLLINARE 6,57 - 4,38 5,47 - 3,29 4,38 - 2,73
PREGIO - DEGRADO ( NO SUB FASCE)
PREGIO 8,00 - 5,00
DEGRADO 2,62 - 1,83
XIII %
TABELLA VALORI MINIMI E MASSIMI DEL CANONE DI LOCAZIONE
ESPRESSI IN EURO MENSILI AL METRO QUADRATO UTILE
particolari dotazioni dell'unit immobiliare
ALL. 2
GRUPPO "A"
1. Presenza di doppi servizi oltre i 100 metri quadrati Possibilit di collegamento diretto alla
sede Univeristaria con mezzi pubblici
2. Disponibilit di almeno 14 - 18 metri quadrati a stu- Presenza impianto di riscaldamento
dente abitante autonomo
3. Disponibiulit di una camera singola per studente Impianto di ascensore oltre 2^ piano
(3^ fuori terra)
4. Ubicazione dell'alloggio in prossimit della sede uni- Presenza di spazi commerciali adia-
versitaria cui iscritto lo studente ( 3 Km. di raggio) centi all'appartamento
Presenza di Presenza di Presenza di
almeno 3 elementi almeno 2 elementi almeno 1 elementi
del gruppo "A" del gruppo "A" del gruppo "A"
e, di almeno 2 e, di almeno 1 e, di almeno 1
del gruppo "B" del gruppo "B" del gruppo "B"
1. Sub 2. Sub 3. Sub
1 CENTRO 6,20 - 4,13 5,42 - 3,10 4.39 - 2,58
2 SEMICENTRO 5,30 - 3,53 4,71 - 2,94 4,13 - 2,36
3 PERIFERIA 4,53 - 3,32 3,93 -2,71 3,32 - 2,12
4 COLLINARE 6,20 - 4,13 5,16 - 3,10 4,13 - 2,58
Qualora l'unit immobiliare non abbia servizio sanitario interno, il canone di locazione viene calcolato secondo
la terza sub fascia
Per le unit abitatite completamente ammobiliate il canone relativo alle fascie di competenza verr aumentato
del 20%.
Per le zone 2 (semi-periferia) e, 3 (periferia), per gli alloggi con metratura come definita dall'accordo fino a 41
metri quadrati, sar applicata una maggiorazione convenzionale del 30% e, per gli alloggi con metratura superiore
ai 41 metri quadrati e, fino ai 51 metri quadrati, sar applicata una maggiorazione convenzionale del 25%, per
gli alloggi con metratura superiore ai 51 metri quadrati e, fino ai 67 metri quadrati, sar applicata una maggiorazio-
ne convenzionale del 20%.
Per gli alloggi di categoria A/2, costruiti successivamente all'1/01/1993 si procede al passaggio nella fascia
successiva e, se gi inseriti nella prima fascia i valori al metro quadrato verranno maggiorati del 5%.
GRUPPO "B"
ALL. 3
TABELLA VALORI MINIMI E MASSIMI DEL CANONE DI LOCAZIONE
ESPRESSI IN EURO MENSILI AL METRO QUADRATO UTILE PER STUDENTI UNIVERSITARI
elementi in dotazione dell'unit immobiliare
ART. 5 commi 2 e 3 Legge 431/98
ALL. 4
CERTIFICAZIONE DI APPLICAZIONE
DEI PARAMETRI DI CUI ALLACCORDO TERRITORIALE
In riferimento al contratto di locazione stipulato in data__________________________
tra il locatore___________________________________________________________ e il
conduttore___________________________________________________secondo quanto
previsto dallaccordo territoriale firmato a Torino in data_______________ che richiamava
la legge 431 del 9 dicembre 1998 e il decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
del 30 dicembre 2002.
LAssociazione della propriet _________________________________________________
e lAssociazione sindacale dellinquilinato_________________________________________
Dichiarano che il canone di locazione pattuito rientra secondo le dichiarazioni delle parti -
nei parametri previsti dallaccordo territoriale depositato presso il Comune in data ________
___________________
IL LOCATORE IL CONDUTTORE
ASSOCIAZIONE PROPRIETA SINDACATO INQUILINI
DATA__________________
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
DECRETO 30 dicembre 2002
Criteri generali per la realizzazione gli Accordi da definire in sede locale per la stipula dei
contratti di locazione agevolati ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre
1998, n. 431, nonch dei contratti di locazione transitori e dei contratti di locazione per
studenti universitari ai sensi dell'articolo 5, commi 1, 2 e 3, della stessa legge.
IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
DI CONCERTO CON
IL MINISTRO DELLECONOMIA E DELLE FINANZE
Vista la legge 9 dicembre 1998, n. 431, concernente la disciplina delle locazioni e del
rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo;
Vista la Convenzione nazionale in data 8 febbraio 1999, sottoscritta ai sensi
dellarticolo 4, comma 1, della richiamata legge;
Visto il decreto interministeriale lavori pubblici-finanze del 5 marzo 1999, pubblicato
sulla G.U. del 22 marzo 1999, serie generale, n. 67 con il quale sono stati definiti, sulla base
dei contenuti della citata Convenzione nazionale, criteri generali per la realizzazione degli
accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione ai sensi dellarticolo
2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431;
Visto in particolare larticolo 4, comma 1 della citata legge 431/98, cos come
modificato dallarticolo 2, comma 1, lettera c), della legge 8 gennaio 2002, n. 2 che stabilisce
che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti convochi, ogni tre anni, le organizzazioni
della propriet edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale al
fine di aggiornare la richiamata Convenzione nazionale che individua i criteri generali da
assumere a riferimento per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale tra le
stesse associazioni ai fini della determinazione dei canoni di locazione;
Vista la nota ministeriale in data 15 gennaio 2002, con la quale ai sensi del richiamato
articolo 4, comma 1, della legge n. 431/98, si proceduto a convocare le organizzazioni
sindacali della propriet edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello
nazionale al fine di aggiornare la citata Convenzione nazionale;
Considerato che alla scadenza del termine previsto dallarticolo 4, comma 2, della
menzionata legge n. 431/98, tra tutte le parti convocate dal Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti non stato raggiunto accordo formale unico;
Considerato che ai sensi dellarticolo 4, comma 1, della medesima legge 431/98, in
mancanza di un unico accordo tra le parti, i criteri per la definizione dei canoni, anche in
relazione alla durata dei contratti, alla rendita catastale dellimmobile e ad altri parametri
oggettivi, nonch alle modalit per garantire particolare esigenze delle parti, debbono essere
indicati in apposito decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il
Ministro delleconomia e delle finanze da emanare sulla base degli orientamenti prevalenti
espressi dalle organizzazioni sindacali degli inquilini dei proprietari;
Visti i distinti accordi presentati il primo, in data 6 settembre 2002, dalle
organizzazioni sindacali Sunia, Sicet, Uniat, Unione inquilini, Ania, Feder.Casa, Anpe-
Federpropriet, Asppi, Confappi, Uppi - al quale ha successivamente aderito lassociazione
Assocasa - ed il secondo, in data 9 settembre 2002, dalle organizzazioni Confedilizia, Appc,
Unioncasa, Conia;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, articolo 3, lettera c);
Visto il decreto in data 12 ottobre 2001 con il quale il Ministro delle infrastrutture e
dei trasporti ha delegato lOn.le Ugo Giovanni Martinat allesercizio anche delle competenze
nelle aree del Dipartimento per le opere pubbliche e per ledilizia;
Ai sensi dellarticolo 4, comma 2, della legge 431/98 ;
Decreta :
Art. 1
Criteri per la determinazione dei canoni di locazione agevolati nella contrattazione
territoriale
1. Gli Accordi territoriali, in conformit delle finalit indicate allarticolo 2, comma
3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, stabiliscono fasce di oscillazione del canone di
locazione allinterno delle quali, secondo le caratteristiche delledificio e dell'unit
immobiliare, concordato, tra le parti, il canone per i singoli contratti.
2. A seguito delle convocazioni avviate dai comuni, singolarmente o in forma
associata, le organizzazioni della propriet edilizia e dei conduttori maggiormente
rappresentative a livello locale, al fine della realizzazione degli Accordi di cui al comma 1,
dopo aver acquisito le informazioni concernenti le delimitazioni - ove effettuate - delle
microzone del territorio comunale definite ai sensi del Dpr 23 marzo 1998, n. 138,
individuano, anche avvalendosi della banca dati dellOsservatorio del mercato immobiliare
dellAgenzia del territorio, insiemi di aree aventi caratteristiche omogenee per:
- valori di mercato;
- dotazioni infrastrutturali (trasporti pubblici, verde pubblico, servizi scolastici e sanitari,
attrezzature commerciali, ecc.);
- tipologie edilizie, tenendo conto delle categorie e classi catastali.
All'interno delle aree omogenee individuate ai sensi del presente comma, possono essere
evidenziate zone di particolare pregio o di particolare degrado.
3. Per ogni area od eventuale zona, gli Accordi locali, con riferimento agli stessi
criteri di individuazione delle aree omogenee, prevedono un valore minimo ed un valore
massimo del canone.
4. Nella definizione del canone effettivo, collocato tra il valore minimo ed il valore
massimo delle fasce di oscillazione, le parti contrattuali, assistite - a loro richiesta - dalle
rispettive organizzazioni sindacali, tengono conto dei seguenti elementi:
- tipologia dell'alloggio;
- stato manutentivo dell'alloggio e dell'intero stabile;
- pertinenze dell'alloggio (posto auto, box, cantina, ecc.);
- presenza di spazi comuni (cortili, aree a verde, impianti sportivi interni, ecc.);
- dotazione di servizi tecnici (ascensore, riscaldamento autonomo o centralizzato,
condizionamento d'aria, ecc.);
- eventuale dotazione di mobilio.
5. Per le compagnie assicurative, gli enti privatizzati, i soggetti giuridici o fisici
detentori di grandi propriet immobiliari (per tali sono da intendersi le propriet individuate
negli Accordi territoriali e, comunque, quelle caratterizzate dallattribuzione, in capo ad un
medesimo soggetto, di pi di cento unit immobiliari destinate ad uso abitativo anche se
ubicate in modo diffuso e frazionato sul territorio nazionale) i canoni sono definiti,
allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti dalle fasce di oscillazione per le aree
omogenee e le eventuali zone individuate dalle contrattazioni territoriali, in base ad appositi
Accordi integrativi fra la propriet interessata e organizzazioni sindacali della propriet
edilizia e dei conduttori partecipanti al tavolo di confronto per il rinnovo della Convenzione
nazionale o comunque firmatarie degli Accordi territoriali relativi. Tali Accordi integrativi,
da stipularsi per zone territoriali da individuarsi dalle associazioni sindacali predette,
possono prevedere speciali condizioni per far fronte ad esigenze di particolari categorie di
conduttori nonch la possibilit di derogare dalla tabella oneri accessori (allegato G).
6. Per gli enti previdenziali pubblici, si procede, in analogia a quanto indicato al comma
5, tenuta presente la vigente normativa. I canoni relativi a tale comparto sono determinati in
base alle aree e/o zone omogenee nonch agli elementi individuati negli Accordi territoriali.
7. Alla sottoscrizione degli Accordi integrativi di cui ai commi 5 e 6, possono
partecipare imprese o associazioni di imprese di datori di lavoro in relazione alla locazione di
alloggi destinati al soddisfacimento di esigenze abitative di lavoratori non residenti e di
immigrati comunitari o extracomunitari. I contratti, da stipulare con i diretti fruitori, sono
regolati dallarticolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431.
8. Gli Accordi territoriali possono stabilire, per durate contrattuali superiori a quella
minima fissata dalla legge, misure di aumento dei valori (minimo e massimo) delle fasce di
oscillazione dei canoni definiti per aree omogenee nonch particolari forme di garanzia.
9. Gli Accordi in sede locale possono prevedere laggiornamento del canone in misura
contrattata e comunque non superiore al 75% della variazione Istat dellindice dei prezzi al
consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nellanno precedente.
10. E nella attribuzione esclusiva del proprietario dellimmobile, la facolt di concedere
il diritto di prelazione al conduttore in caso di vendita dellimmobile con le modalit previste
dagli articoli 38 e 39 della legge 27 luglio 1978, n. 392.
11. Sono approvati i tipi di contratto, rispettivamente per le propriet individuali
(allegato A) e per le propriet di cui ai commi 5, 6 e 7 del presente articolo (allegato B).
12. I contratti di locazione di cui al presente articolo sono stipulati esclusivamente
utilizzando i tipi di contratto di cui al precedente comma.
13. Le disposizioni del presente articolo si applicano sia agli Accordi territoriali
sottoscritti nei comuni di cui all'articolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1988, n. 551,
convertito dalla legge 21 febbraio 1989, n. 61, che a quelli sottoscritti negli altri comuni.
14. Le parti contrattuali possono essere assistite, a loro richiesta, dalle rispettive
organizzazioni sindacali.
Art. 2
Criteri per definire i canoni dei contratti di locazione di natura transitoria e durata degli stessi
1. I contratti di locazione di natura transitoria di cui all'articolo 5, comma 1, della legge 9
dicembre 1998, n. 431, hanno durata non inferiore ad un mese e non superiore a diciotto mesi.
Tali contratti sono stipulati per soddisfare particolari esigenze dei proprietari e/o dei conduttori
per fattispecie - con particolare riferimento a quelle derivanti da mobilit lavorativa - da
individuarsi nella contrattazione territoriale tra le organizzazioni sindacali della propriet
edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative.
2. I canoni di locazione dei contratti di natura transitoria relativi ad immobili ricadenti
nelle aree metropolitane di Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Torino,
Bari, Palermo e Catania, nei comuni con esse confinanti e negli altri comuni capoluogo di
provincia, sono definiti dalle parti all'interno dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce
di oscillazione per le aree omogenee, come individuate dall'articolo 1. Gli Accordi territoriali
relativi a questo tipo di contratti possono prevedere variazioni, fino ad un massimo del 20 per
cento, dei valori minimi e massimi anzidetti per tenere conto, anche per specifiche zone, di
particolari esigenze locali. In caso di inesistenza di accordo a livello locale, i valori di
riferimento sono quelli definiti dalle condizioni previste dal decreto ministeriale di cui
allarticolo 4, comma 3, della legge 9 dicembre 1998 n. 431.
3. Per le propriet di cui all'articolo 1, commi 5 e 6, si procede - per i comuni di cui al
comma 2 del presente articolo - mediante Accordi integrativi, stipulati fra i soggetti e con le
modalit indicate nellarticolo 1 medesimo.
4. I contratti di cui al presente articolo devono prevedere una specifica clausola che
individui lesigenza di transitoriet del locatore e/o del conduttore - da provare questultima
con apposita documentazione da allegare al contratto - i quali dovranno confermare il
permanere della stessa tramite lettera raccomandata da inviarsi prima della scadenza del
termine stabilito nel contratto.
5. I contratti di cui al presente articolo sono ricondotti alla durata prevista dall'articolo 2,
comma 1, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, in caso di inadempimento delle modalit di
conferma delle esigenze transitorie stabilite nei tipi di contratto di cui al comma 6, ovvero nel
caso le esigenze di transitoriet vengano meno.
6. Sono approvati i tipi di contratto, rispettivamente per le propriet individuali (allegato
C) e per le propriet di cui all'articolo 1, commi 5 e 6 (allegato D).
7. I contratti di locazione di cui al presente articolo sono stipulati utilizzando
esclusivamente i tipi di contratto di cui al precedente comma.
8. Le parti contrattuali possono essere assistite, a loro richiesta, dalle rispettive
organizzazioni sindacali.
Art. 3
Criteri per definire i canoni dei contratti di locazione per studenti universitari e durata degli
stessi
1. Nei comuni sede di universit o di corsi universitari distaccati e di specializzazione
nonch nei comuni limitrofi e qualora il conduttore sia iscritto ad un corso di laurea o di
perfezionamento ovvero di specializzazione in un comune diverso da quello di residenza,
possono essere stipulati contratti per studenti universitari di durata - precisata negli allegati tipi
di contratto - da sei mesi a tre anni (rinnovabili alla prima scadenza, salvo disdetta del
conduttore). Tali contratti possono essere sottoscritti o dal singolo studente o da gruppi di
studenti universitari o dalle aziende per il diritto allo studio.
2. I canoni di locazione sono definiti in appositi Accordi locali sulla base dei valori per
aree omogenee ed eventuali zone stabiliti negli Accordi territoriali di cui all'articolo 1.
3. Per le propriet di cui all'articolo 1, commi 5 e 6, si procede mediante Accordi
integrativi, stipulati fra i soggetti e con le modalit indicate nel medesimo articolo 1.
4. Sono approvati i tipi di contratto, rispettivamente per le propriet individuali (allegato
E) e per le propriet di cui all'articolo 1, commi 5 e 6 (allegato F).
5. I contratti di locazione di cui al presente articolo sono stipulati utilizzando
esclusivamente i tipi di contratto di cui al precedente comma.
6. Le parti contrattuali possono essere assistite, a loro richiesta, dalle rispettive
organizzazioni sindacali.
Art. 4
Tabella degli oneri accessori
1. Per i contratti di locazione di cui agli articoli 1, 2 e 3 adottata la Tabella degli oneri
accessori allegata al presente decreto (allegato G). Per le voci non considerate nella citata
Tabella si rinvia alle leggi vigenti e agli usi locali.
Art. 5
Agevolazioni fiscali
1. Ai contratti di locazione di immobili ad uso abitativo situati nel territorio dei comuni
di cui all'articolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1988, n. 551, convertito dalla legge 21
febbraio 1989, n. 61, stipulati o rinnovati ai sensi delle disposizioni dell'articolo 2, comma 3,
della legge 9 dicembre 1998, n. 431, a seguito di accordo definito in sede locale e nel rispetto
delle condizioni fissate dal presente decreto, nonch ai contratti di cui agli articoli 1, comma 3,
e 5, comma 2, della medesima legge n. 431 del 1998, si applica la disciplina fiscale di cui ai
seguenti commi.
2. Il reddito imponibile dei fabbricati locati, determinato ai sensi dell'articolo 34 del testo
unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22
dicembre 1986, n. 917, ulteriormente ridotto del 30 per cento, a condizione che nella
dichiarazione dei redditi relativa all'anno in cui si intende usufruire della agevolazione siano
indicati gli estremi di registrazione del contratto di locazione, l'anno di presentazione della
denuncia dell'immobile ai fini dell'imposta comunale sugli immobili e il comune di ubicazione
dello stesso fabbricato. Ai fini di quanto previsto dallarticolo 4, comma 1, ultimo periodo,
della citata legge n. 431/98, i tipi di contratto di cui allarticolo 4-bis della stessa legge si
intendono utilizzati ove le pattuizioni negli stessi previste siano state tutte integralmente
accettate da entrambe le parti contraenti ed integrate quando richiesto.
3. In sede di prima applicazione del presente decreto e fino all'eventuale aggiornamento
periodico eseguito ai sensi dell'articolo 8, comma 4, della citata legge n. 431 del 1998, la base
imponibile per la determinazione dell'imposta di registro assunta nella misura del 70 per
cento del corrispettivo annuo pattuito.
4. In relazione a quanto stabilito dall'articolo 10 della citata legge n. 431 del 1998 e
dall'articolo 13-ter del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come
modificato dallarticolo 2, comma 1, lettera h) della legge 23 dicembre 2000, n. 388, ai soggetti
titolari di contratti di locazione di unit immobiliari adibite ad abitazione principale degli
stessi, stipulati o rinnovati a norma degli articoli 2, comma 3 e 4, commi 2 e 3, della citata
legge 9 dicembre 1998, n. 431, spetta una detrazione, rapportata al periodo dell'anno durante il
quale sussiste tale destinazione, nei seguenti importi:
a) Euro 495,80 se il reddito complessivo non supera euro 15.493,71;
b) Euro 247,90 se il reddito complessivo supera euro 15.493,71 ma non Euro 30.987,41.
Art. 6
Commissioni di conciliazione
1. Per ogni controversia che sorga in merito all'interpretazione ed esecuzione dei contratti
di cui al presente decreto nonch in ordine all'esatta applicazione degli Accordi territoriali e/o
integrativi, ciascuna parte pu richiedere, prima di adire l'Autorit giudiziaria, che si pronunci
una Commissione di conciliazione stragiudiziale che deve decidere non oltre sessanta giorni
dalla data della richiesta.
2. E' altres nella facolt di ciascuna parte ricorrere alla Commissione di conciliazione
affinch attesti la rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto agli Accordi
di riferimento.
3. In caso di variazione dellimposizione fiscale gravante sullunit immobiliare locata,
in pi o in meno, rispetto a quella in atto al momento della stipula del contratto, la parte
interessata pu adire la Commissione di cui al presente articolo, la quale determina, nel termine
perentorio di novanta giorni, il nuovo canone da corrispondere.
4. La richiesta di decisione della Commissione, costituita con le modalit indicate negli
allegati tipi di contratto, non comporta oneri a carico della parte richiedente.
Art. 7
Decorrenza dell'obbligatoriet dei tipi di contratto
1. L'adozione dei tipi di contratto allegati diviene obbligatoria, negli ambiti territoriali
interessati, a partire dalla sottoscrizione, sulla base dei criteri indicati nel presente decreto,
degli Accordi territoriali da parte delle organizzazioni della propriet edilizia e dei conduttori.
2. In mancanza di sottoscrizione degli Accordi in sede locale, i contratti vengono stipulati
sulla base degli Accordi territoriali e integrativi previgenti, fino allemanazione del decreto
ministeriale di cui allarticolo 4, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431.
Art. 8
1. Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 30 dicembre 2002
IL VICEMINISTRO DELLE
INFRASTRUTTURE E DEI
TRASPORTI
Ugo Martinat
IL MINISTRO
DELLECONOMIA E
DELLE FINANZE
Giulio Tremonti
DIVISIONE SERVIZI TRIBUTARI Corso Vittorio Emanuele II n. 8 10123 TORINO
COMUNICAZIONE AI SENSI DELLARTICOLO 9 BIS DEL REGOLAMENTO COMUNALE SULLICI DELLE
CONDIZIONI PARTICOLARI PREVISTE DALLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 1323/24 DEL
17/03/2003 E DELLA GIUNTA COMUNALE N. 2027/13 DEL 25/03/2003.
Il/la sottoscritto/a
Cognome e nome ovvero denominazione o ragione sociale e natura giuridica
Codice fiscale
Domicilio fiscale o sede legale (comune, via e numero civico)
in qualit di proprietario/usufruttuario dichiara sotto la propria responsabilit che le unit
immobiliari di seguito elencate sono:
CODICE
ALIQUOTA
CASISTICA DEGLI IMMOBILI
ALIQUOTA
(per mille)
DETRAZIONE
(in Euro)
B
PERTINENZA DELL'ABITAZIONE PRINCIPALE 5,25 120,00*
D
UNITA IMMOBILIARE POSSEDUTA A TITOLO DI PROPRIETA O USUFRUTTO DA
ANZIANI O DISABILI RESIDENTI IN ISTITUTO DI RICOVERO O SANITARIO A SEGUITO
DI RICOVERO PERMANENTE, A CONDIZIONE CHE LA STESSA NON RISULTI
UTILIZZATA E UNA PERTINENZA
(Regolamento ICI art. 4, comma 2, lettera c)
5,25 120,00*
L
UNITA IMMOBILIARE CONCESSA DAL PROPRIETARIO IN USO GRATUITO A PARENTI
FINO AL 2 GRADO O AD AFFINI DI 1 GRADO A CONDIZIONE CHE GLI STESSI LA
OCCUPINO A TITOLO DI ABITAZIONE PRINCIPALE E VI RISIEDANO
ANAGRAFICAMENTE E UNA PERTINENZA (Regolamento ICI art. 4 comma 2, lettera d)
5,25 120,00*
M
UNITA IMMOBILIARE COSTITUITA DA DUE O PIU UNITA IMMOBILIARI CONTIGUE,
OCCUPATA A TITOLO DI ABITAZIONE PRINCIPALE DALLO STESSO CONTRIBUENTE A
CONDIZIONE CHE SIA STATA PRESENTATA RICHIESTA DI FUSIONE ALLU.T.E. E UNA
PERTINENZA (Regolamento ICI art. 4, comma 2, lettera e)
5,25 120,00*
F
UNITA IMMOBILIARE COSTITUENTE LUNICA PROPRIETA IMMOBILIARE, DELLA
QUALE IL PROPRIETARIO NON PUO ENTRARE IN POSSESSO PUR AVENDO INTIMATO
LO SFRATTO (DOPO ALMENO TRE ACCESSI) E UNA PERTINENZA (Regolamento ICI art.
4, comma 2, lettera f)
5,25 120,00*
G
UNITA IMMOBILIARE CHE RISULTA NON OCCUPATA E PER LA QUALE NON RISULTA
ESSERE STATO REGISTRATO CONTRATTO DI LOCAZIONE DA ALMENO DUE ANNI (L.
431/98 art. 2, comma 4)
9 -------
N
UNITA IMMOBILIARE CONCESSA IN LOCAZIONE A TITOLO DI ABITAZIONE
PRINCIPALE ALLE CONDIZIONI STABILITE DALLACCORDO TERRITORIALE DEL
14/07/99 ex L. 431/98 art. 2, comma 3 (L. 431/98 art. 2, comma 4) SUBORDINATA
ALLA PRESENTAZIONE DEL CONTRATTO DI LOCAZIONE REGISTRATO(Reg.ICI art. 4 bis)
1,5 -------
*Ogni contribuente, che ne ha diritto, in un anno, pu usufruire della detrazione pari a euro 120,00 solo una
volta e per una sola unit immobiliare, ad eccezione dell'A.T.C. per gli immobili destinati ad uso abitativo a
residenti in Torino, del C.I.T. per gli immobili assegnati dall'A.T.C. a titolo di abitazione principale a residenti in Torino
e delle cooperative edilizie a propriet indivisa per gli immobili adibiti ad abitazione principale dai soci assegnatari.
Barrare con X la casella corrispondente al codice aliquota che interessa
N. Ordine Sezione Foglio Numero Subalterno Codice Aliquota
B
D
F
G
L
M
N
N. Ordine
Sezione Foglio Numero Subalterno
Codice Aliquota
B
D
F
G
L
M
N
Il soggetto passivo dimposta dichiara inoltre:
- di essere a conoscenza, per la tutela del trattamento dei dati personali, che i dati raccolti nella presente dichiarazione e quelli eventualmente allegati sono acquisiti e
utilizzati, anche attraverso strumenti automatici informatizzati, per i fini istituzionali del Comune di Torino, nel pieno rispetto della Legge n. 675/1996 (Tutela della
Privacy) e delle normative inerent i limposta comunale sugli immobili;
- di aver ricevuto le informazioni previste dallart. 10 della Legge n. 675/1996 e successive modificazioni in relazione al trattamento dei dati riportati nella presente
dichiarazione.
Torino, l FIRMA
Modello n______ di ______
Accordo per il territorio del Comune di Genova
in attuazione della legge 9 dicembre 1998, n.431 e del decreto 30 dicembre 2002 del
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delleconomia e delle
finanze
CAPO I CONTRATTI AGEVOLATI
(art.2 comma 3, L. 431/98 e art. 3 D.M. 30.12.2002)
Le organizzazioni della propriet edilizia:
A.P.E. - CONFEDILIZIA della provincia di Genova con sede in Genova - Via XX
Settembre 41/5 piano.
A.P.P.C. Associazione Piccoli Proprietari Case con sede in Genova P.zza Dante 8/5.
A.S.P.P.I. Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari con sede in Genova - Via
alla Porta degli Archi 12/13
U.P.P.I. Unione Piccoli Proprietari Immobiliari con sede in Genova
Via XX Settembre 19/14
e le organizzazioni dei conduttori :
An.I.A.G. Associazione Inquilini Associati di Genova e Provincia con sede in Genova - Via
Roccatagliata Ceccardi 2/5E , aderente C.O.N.I.A.
S.I.C.E.T. Sindacato Inquilini Casa eTerritorio con sede in Genova P.zza Campetto 10
S.U.N.I.A. Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari con sede in Genova -
Galleria Mazzini 7/16.
U.N.I.A.T. Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio con sede in Genova - P.zza
Colombo 4.
C O N V E N G O N O
1) DI ADOTTARE integralmente la zonizzazione prevista nello stradario della
zonizzazione redatto dal Comune di Genova e pubblicato sulla rivista Genova,n.8
dellanno 1979, con
l eccezione delle zone che hanno successivamente a tale data formato oggetto di nuova
edificazione, di ricostruzione e/o ristrutturazione urbanistica. Gli immobili ubicati in tali
zone saranno collocati nellarea omogenea avente caratteristiche pi elevate nel territorio
della circoscrizione comunale di appartenenza dellimmobile.
Per quanto concerne il centro storico, nel quale sono stati eseguiti e sono in corso
interventi di ristrutturazione urbanistica che influiscono sulle dotazioni infrastrutturali,
sulle tipologie edilizie e quindi sul carattere di pregio o di degrado della zona stessa, la
zonizzazione di cui al precedente paragrafo trover applicazione fino a quando, con
accordo integrativo sottoscritto delle Organizzazioni firmatarie del presente accordo,
verranno apportate le eventuali opportune modifiche.
2) DI INDIVIDUARE N.60 AREE , aventi le caratteristiche di cui allart. 1, comma 1, del
D.M. 30.12.2002 per quanto riguarda le dotazioni infrastrutturali, i tipi edilizi ed i
conseguenti valori di mercato, come richiesto dal decreto interministeriale 30.12.2002,
evidenziando le zone di particolare pregio e quelle di particolare degrado.
3) DI DETERMINARE per ognuna delle suddette aree e zone i valori minimi e massimi
del canone ( fascia di oscillazione) esprimendoli in euro per ogni metro quadrato utile,
stante lassenza di diversi e pi utili criteri negli usi locali su piazza , come da tabella
riepilogativa che si allega al presente accordo per formarne parte integrante ed
essenziale.
4) DI DEFINIRE convenzionalmente il concetto di metro quadro utile cos come definito
nelle Norme tecniche per la determinazione della superficie catastale delle unit
immobiliari a destinazione ordinaria (gruppi R, P, T) allegate al D. P. R. 138 del 23. 03.
1998 ( G.U. 108 12.05.1998). Nel calcolo della superficie utile effettiva ammesso uno
scarto di tolleranza del 5% (cinque per cento) per eccesso o per difetto, senza che ci
possa comportare revisioni o variazioni di canone.
Si precisa che:
- per gli alloggi la cui superficie utile risulti inferiore a mq. 45, detta superficie si intender
incrementata del 20% fino al limite massimo di mq. 49,
- per gli immobili la cui superficie utile risulti compresa tra mq. 45 e mq. 60, detta
superficie si intender incrementata del 10% fino al limite massimo di mq. 60,
- per gli alloggi la cui superficie utile risulti superiore a mq. 110, la superficie eccedente i
mq. 110 si intender ridotta del 20%.
5) DI INDIVIDUARE, allinterno di ciascuna delle fasce di oscillazione di cui al
precedente punto 3, tre sottofasce allinterno di una delle quali si andr a collocare
limmobile oggetto del contratto sulla base del numero degli elementi presenti
nellimmobile e del numero di quelli caratterizzanti la sottofascia corrispondente.
La sottofascia inferiore coprir il 25% del valore dellintera fascia di oscillazione a partire
dal suo valore minimo;
La sottofascia superiore coprir il 25% del valore dellintera fascia di oscillazione a partire
dal suo valore massimo;
La sottofascia intermedia coprir il restante 50 % del valore dellintera fascia di
oscillazione e si collocher tra la sottofascia inferiore e quella superiore.
Ai fini di una corretta individuazione del canone di locazione, troveranno collocazione :
a) nella sottofascia inferiore le unit immobiliari abitative aventi non pi di due degli
elementi caratteristici della tabella che segue.
b) nella sottofascia intermedia le unit immobiliari abitative aventi da tre a sette degli
elementi caratteristici della tabella che segue, di cui almeno due devono essere quelli
indicati ai punti 1, 2 e 4 della tabella stessa.
c) nella sottofascia superiore le unit immobiliari abitative aventi almeno otto delle
caratteristiche della tabella che segue.
TABELLA degli elementi caratteristici di riferimento
delle unit immobiliari abitative.
1.
Impianto di ascensore (la caratteristica si intende comunque presente per le unit
immobiliare ubicate non oltre il primo piano);
2.
impianto di riscaldamento centralizzato o autonomo a piastre radianti;
3.
impianto di condizionamento;
4.
servizio igienico con doccia o vasca da bagno;
5.
poggiolo (con profondit minima di mq. 0.80) o terrazzo o giardino pertinenziale
(con superficie di almeno mq. 10);
6.
doppi servizi igienici;
7.
doppi vetri ad almeno il 90% delle finestre e/o porta blindata;
8.
cantina e/o soffitta;
9.
servizio di portineria;
10.
area verde di uso comune di superficie almeno pari al triplo della superficie coperta
dellimmobile principale in cui situato lappartamento oggetto della locazione;
11.
uno o pi impianti sportivi di uso comune;
12.
spazio scoperto condominiale per posteggi di uso comune (in numero pari ad
almeno il 50% delle unit immobiliari del condominio);
13.
box pertinenziale e/o posto auto esclusivo;
14.
edificio ultimato da non oltre 10 anni;
15.
edificio oggetto di integrale ristrutturazione, come definita dalla legge 457/78 - art.
31 lettera c, ultimata da non oltre 10 anni;
16.
intervento di manutenzione straordinaria del fabbricato secondo la definizione della
legge 457/78 - art. 31 lettera b, ultimato da non oltre 5 anni;
17.
ristrutturazione interna ultimata da non oltre 5 anni (come definita dalla
legge 457/78 - art. 31 lettera b);
18.
esposizione a levante/mezzogiorno o mezzogiorno/ponente di almeno la
met dei vani, esclusi i servizi;
19.
vista mare da almeno due finestre.
Quando lalloggio sia sufficientemente arredato, il valore del canone a mq/anno risultante
dalla collocazione in una delle tre sottofasce potr essere aumentato fino ad un massimo
del 12%.
Per sufficientemente arredato si intende lalloggio fornito in tutti i vani di mobilio
efficiente, funzionante ed in particolare:
- la cucina deve essere dotata di adeguati mobili contenitori, tavolo, sedie e
stoviglie, frigorifero, fornelli e lavatrice;
- le camere devono essere fornite di armadio e letti completi di materassi;
- tutti gli ambienti devono essere dotati di adeguati apparecchi di
illuminazione.
Per gli alloggi locati con contratto universitario (art.5 legge 431/98) si aggiungono i
seguenti elementi: ogni camera deve essere dotata almeno di tavolo e sedia
supplementari.
Sulla base della presenza nellimmobile degli elementi caratterizzanti ogni singola
sottofascia le parti contraenti, assistite - a loro richiesta - dalle rispettive organizzazioni
sindacali, individueranno la collocazione dellimmobile oggetto del contratto nella
sottofascia di competenza. Conseguentemente, le stesse parti contraenti concorderanno
liberamente il relativo canone entro il limite massimo della sottofascia di competenza e
minimo assoluto di fascia, tenendo conto di quanto previsto dallart.1, comma 4 del d.m.
30 dicembre 2002.
6) DI PREVEDERE che le parti contrattuali private, possano stabilire durate contrattuali
superiori a quella minima fissata dalla legge (in tre anni, ex art.5 legge 431/98). A tal fine
si reputa opportuno prevedere che le parti contrattuali private possano stabilire la durata
iniziale del contratto, oltrech in anni tre (durata ordinaria prevista ex art. 2 comma 5
della legge 431/98), anche in anni 4, anni 5, anni 6. Ci fermo restando che - in ogni caso
- la proroga (eventuale) prevista ex art.2 comma 5 della legge 431/98 sar sempre solo di
due anni.
In tal caso i valori minimi e massimi (espressi in euro a metro quadrato ) delle fasce di
oscillazione dei canoni di locazione (tabella 1) saranno aumentati del 2% (due per cento)
per ogni anno di ulteriore durata del contratto, fino ad un massimo del 6% (sei per cento).
Per durate contrattuali superiori ad anni quattro non saranno dovuti gli interessi sul
deposito cauzionale.
7) DI PREVEDERE, in materia di oneri accessori, lapplicazione della tabella oneri
accessori allegato G al D.M. 30.12.2002, nonch di quanto previsto dal tipo di contratto
allegato A allo stesso D.M.
In materia di riparazioni ordinarie e straordinarie, per quanto non contemplato nella
tabella di cui sopra, si fa riferimento agli Usi di piazza vigenti, della provincia di Genova.
8) DI PREVEDERE che ciascuna parte possa adire, in qualsiasi momento, per ogni
controversia che dovesse insorgere in merito alla interpretazione ed esecuzione di ogni
contratto stipulato in base al presente accordo, nonch in ordine alla esatta applicazione
del presente accordo stesso, anche a riguardo del canone, la Commissione di conciliazione
stragiudiziale di cui allart.6 del D.M. 30.12.2002 . In caso di variazione, in pi o in meno,
dellimposizione fiscale rispetto a quella in atto al momento della stipula del contratto, la
parte interessata potr adire la Commissione suddetta. la quale determiner, nel termine
perentorio di novanta giorni, il nuovo canone a valere fino alla cessazione del rapporto
contrattuale, ivi compreso leventuale periodo di proroga biennale, o fino a nuova
variazione.
CAPO II - CONTRATTI TRANSITORI ORDINARI
(art. 5 comma 1, L. 431/98 e art. 2 D.M. 30.12.2002)
Ai fini dellart. 2, comma 2 del D.M.30.12.2002 le organizzazioni stipulanti convengono
che nella conclusione di contratti transitori ai sensi dellart. 5, comma 1, della legge
431/98 le parti contraenti definiranno il canone effettivo allinterno dei valori minimo e
massimo stabiliti con riferimento alle tre sottofasce di oscillazione previste per i contratti
di cui allart. 2 comma 3 della legge 431/98 come disciplinate dalle clausole del Capo I del
presente accordo, clausole da aversi per integralmente qui richiamate.
Si conviene che, in base al disposto di cui allart.2, comma 2 del D.M.30.12.2002, i valori
minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione per aree omogenee ai fini della
definizione dei canoni di locazione dei contratti di natura transitoria, possano essere
aumentati del 10 per cento.
Qualora si tratti di unit immobiliare arredata e venga quindi applicato laumento del 12
per cento previsto per tale ipotesi dal presente accordo, i valori minimi e massimi
potranno formare oggetto di aumento cumulativo non superiore al 16 per cento
complessivo.
Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento,
rispettivamente, di proprietari e conduttori.
A) FATTISPECIE DI ESIGENZE TRANSITORIE DELLA PARTE LOCATRICE.
1. Quando il proprietario ha esigenza di adibire entro i diciotto mesi limmobile ad
abitazione propria o dei figli o dei genitori per uno dei seguenti motivi:
- trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
- matrimonio dei figli;
- rientro dallestero;
- destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio,
esclusivamente per immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del
locatore;
- destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in seguito
alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula della
locazione, che comporti il rilascio dellalloggio di servizio.
2. Qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
B) FATTISPECIE DI ESIGENZE TRANSITORIE DELLA PARTE CONDUTTRICE .
1.
Quando il conduttore ha una delle seguenti esigenze:
- contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un comune diverso da
quello di residenza;
- previsioni di trasferimento per ragioni di lavoro;
- trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
- necessit di cure o assistenza a familiari in comune diverso da quello di residenza
e non confinante con esso;
- acquisto di unabitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
- ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile
labitazione del conduttore;
- campagna elettorale.
2.
Qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza di
una sola delle suindicate esigenze, in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
Si conviene e si d atto che lesigenza transitoria del conduttore deve essere
provata con apposita documentazione da allegare al contratto.
CAPO III CONTRATTI TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(ART. 5, COMMI 2 E 8, L. 431/98 e art. 3 D.M 30.12.2002)
Le organizzazioni sopraindicate si riservano di depositare in Comune di Genova la parte di
accordo riguardante i contratti del Capo III, non appena lo stesso sar intervenuto con la
partecipazione delle aziende per il diritto allo studio e le associazioni degli studenti,
nonch cooperative ed enti non lucrativi operanti nel settore.
CAPO IV IMMOBILI VINCOLATI AI SENSI DELLA LEGGE 01.06.1939 N. 1089 O
INCLUSI NELLE CATEGORIE CATASTALI A/1, A/8 E A/9 (art. 1, comma 2, lettera
a), L. 431/98)
Per gli immobili in epigrafe, nel caso in cui formino oggetto di contratto ex articolo 2,
comma 3, le relative sottofasce di oscillazione dei canoni subiranno nei valori minimo e
massimo un aumento del trenta per cento, a valere per lintera durata contrattuale.
Le ORGANIZZAZIONI che hanno promosso, concordato e sottoscritto il presente accordo,
anche al fine di garantire la conformit del canone di locazione allaccordo stesso, si danno
reciprocamente atto della loro disponibilit a prestare la propria assistenza alle rispettive
parti in occasione della contrattazione e della stesura dei singoli contratti di locazione, ed
alla compilazione, in quella sede, per ogni futura evenienza, di una scheda tecnica
comprensiva degli elementi posti a base per la definizione, tra le parti, del canone
effettivo conforme al disposto del decreto interministeriale del 30 dicembre 2002.
Le organizzazioni firmatarie del presente accordo si impegnano, inoltre, a non
sottoscrivere, durante la sua vigenza, accordi territoriali diversi dallo stesso.
Redatto e sottoscritto in tre originali, dei quali :
- uno per le organizzazioni dei proprietari ;
- uno per i sindacati dei conduttori ;
- uno da depositare in Comune di Genova, Ufficio protocollo, ai sensi dellart. 2, comma 3,
della Legge 9.12.1998, n. 431, per la cui operazione vengono delegati .
gemeinschaftlicher Autoabstellplatz;
autorimessa o posto macchina esclusivo; Garage oder eigener Autoabstellplatz;
balcone o terrazza;
...
non ammobiliata / ammobiliata (4) come da elenco a parte sottoscritto dalle parti.
TABELLE MILLESIMALI: propriet riscaldamento acqua
. altre ... COMUNICAZIONE ex articolo 8,
3 comma, del decreto-legge 11 luglio 1992, n.333 convertito dalla legge 8 agosto 1992, n. 359:
a) estremi catastali identificativi dell'unit immobiliare : ....
b) codice fiscale del locatore .
DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E TECNICA SICUREZZA IMPIANTI:
...
CERTIFICATO DI COLLAUDO E CERTIFICAZIONE ENERGETICA:
...
La locazione regolata dalle pattuizioni seguenti.
Articolo1
(Durata)
Il contratto stipulato per la durata di anni (5), dal .. al , e alla prima
scadenza, ove le parti non concordino sul rinnovo del medesimo, e senza che sia necessaria disdetta per finita locazione,
il contratto prorogato di diritto di due anni, fatta salva la facolt di disdetta da parte del locatore che intenda adibire
l'immobile agli usi o effettuare sullo stesso le opere di cui all'articolo 3 della legge n. 431/98, ovvero vendere l'immobile
alle condizioni e con le modalit di cui al citato articolo 3. Alla scadenza del periodo di proroga biennale ciascuna parte
ha diritto di attivare la procedura per il rinnovo a nuove condizioni ovvero per la rinuncia al rinnovo del contratto,
comunicando la propria intenzione con lettera raccomandata da inviare all'altra parte almeno sei mesi prima della
scadenza. In mancanza della comunicazione, il contratto rinnovato tacitamente alle stesse condizioni. Nel caso in cui
il locatore abbia riacquistato la disponibilit dell'alloggio alla prima scadenza e non lo adibisca, nel termine di dodici
mesi dalla data in cui ha riacquistato tale disponibilit, agli usi per i quali ha esercitato la facolt di disdetta, il
conduttore ha diritto al ripristino del rapporto di locazione alle stesse condizioni di cui al contratto disdettato o, in
alternativa, ad un risarcimento pari a trentasei mensilit dell'ultimo canone di locazione corrisposto.
Articolo 2
(Canone)
A. Il canone annuo di locazione, secondo quanto stabilito dall'Accordo locale definito tra
e depositato il . presso il Comune di
. , convenuto in euro .. , che il conduttore si obbliga a
corrispondere nel domicilio del locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero.., in n.
rate eguali anticipate di euro ciascuna, alle seguenti date:
...(4)
Nel caso in cui l'Accordo territoriale di cui al presente punto lo preveda, il canone viene aggiornato ogni anno nella
misura contrattata del , che comunque non pu superare il 75% della variazione Istat.
B. Il canone annuo di locazione, secondo quanto stabilito dal decreto di cui all'articolo 4, comma 3, della legge n.
431/1998, convenuto in euro ., importo che il conduttore si obbliga a corrispondere nel
domicilio del locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero.., in n. rate
eguali anticipate di euro ciascuna, alle seguenti date ... (4)
Nel caso in cui nel predetto decreto sia previsto, il canone aggiornato annualmente nella misura contrattata del
,che comunque non pu superare il 75% della variazione Istat.
(6)
Articolo 3
(Deposito cauzionale)
A garanzia delle obbligazioni assunte col presente contratto, il conduttore versa/non versa (4) al locatore (che con la
firma del contratto ne rilascia, in caso, quietanza) una somma di euro .. pari a ...
mensilit del canone, non imputabile in conto canoni e produttiva - salvo che la durata contrattuale minima non sia
superiore ad anni quattro, ferma la proroga del contratto per due anni - di interessi legali, riconosciuti al conduttore al
termine di ogni anno di locazione. Il deposito cauzionale cos costituito viene reso al termine della locazione, previa
verifica sia dello stato dell'unit immobiliare sia dell'osservanza di ogni obbligazione contrattuale.
Altre forme di garanzia: ..
. (4)
Articolo 4
(Oneri accessori)
Per gli oneri accessori le parti fanno applicazione della Tabella oneri accessori, allegato G al decreto emanato dal
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze ai sensi dellarticolo
4, comma 2, della legge n. 431/1998 e di cui il presente contratto costituisce lallegato A.
Il pagamento degli oneri anzidetti deve avvenire - in sede di consuntivo - entro sessanta giorni dalla richiesta. Prima di
effettuare il pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere l'indicazione specifica delle spese anzidette e dei criteri di
ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione - anche tramite organizzazioni sindacali - presso il locatore (o il suo
amministratore o l'amministratore condominiale, ove esistente) dei documenti giustificativi delle spese effettuate.
Insieme con il pagamento della prima rata del canone annuale, il conduttore versa una quota di acconto non superiore a
quella di sua spettanza risultante dal consuntivo dell'anno precedente.
Articolo 5
(Spese di bollo e di registrazione)
Le spese di bollo per il presente contratto e per le ricevute conseguenti, sono a carico del conduttore.
Il locatore provvede alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Questi corrisponde la quota di sua
spettanza, pari alla met.
Le parti possono delegare alla registrazione del contratto una delle organizzazioni sindacali che abbia prestato
assistenza ai fini della stipula del contratto medesimo.
Articolo 6
(Pagamento, risoluzione e prelazione)
Il pagamento del canone o di quant'altro dovuto anche per oneri accessori non pu venire sospeso o ritardato da pretese
o eccezioni del conduttore, quale ne sia il titolo. Il mancato puntuale pagamento, per qualsiasi causa, anche di una sola
rata del canone (nonch di quant'altro dovuto, ove di importo pari almeno ad una mensilit del canone), costituisce in
mora il conduttore, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 55 della legge 27 luglio 1978, n. 392.
La vendita dell'unit immobiliare locata - in relazione alla quale viene /non viene (4) concessa la prelazione al
conduttore - non costituisce motivo di risoluzione del contratto.
Articolo 7
(Uso)
L'immobile deve essere destinato esclusivamente a civile abitazione del conduttore e delle seguenti persone attualmente
con lui conviventi ..
. .
Salvo espresso patto scritto contrario, fatto divieto di sublocazione, sia totale sia parziale. Per la successione nel
contratto si applica l'articolo 6 della legge n. 392/78, nel testo vigente a seguito della sentenza della Corte costituzionale
n. 404/1988.
Articolo 8
(Recesso del conduttore)
E' facolt del conduttore recedere dal contratto per gravi motivi, previo avviso da recapitarsi tramite lettera
raccomandata almeno sei mesi prima.
Articolo 9
(Consegna)
Il conduttore dichiara di aver visitato l'unit immobiliare locatagli, di averla trovata adatta all'uso convenuto e, pertanto,
di prenderla in consegna ad ogni effetto col ritiro delle chiavi, costituendosi da quel momento custode della stessa. Il
conduttore si impegna a riconsegnare l'unit immobiliare nello stato in cui l'ha ricevuta, salvo il deperimento d'uso, pena
il risarcimento del danno; si impegna, altres, a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente,
accusando in tal caso ricevuta dello stesso con la firma del presente contratto, cos come si impegna ad osservare le
deliberazioni dell'assemblea dei condomini. in ogni caso vietato al conduttore compiere atti e tenere comportamenti
che possano recare molestia agli altri abitanti dello stabile.
Le parti danno atto, in relazione allo stato dell'unit immobiliare, ai sensidell'articolo 1590 del Codice civile di quanto
segue:..
.
ovvero di quanto risulta dall'allegato verbale di consegna. (4)
Articolo 10
(Modifiche e danni)
Il conduttore non pu apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali locati ed alla loro
destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.
Il conduttore esonera espressamente il locatore da ogni responsabilitper danni diretti o indiretti che possano derivargli
da fatti dei dipendenti del locatore medesimo nonch per interruzioni incolpevoli dei servizi.
Articolo 11
(Assemblee)
Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'unit immobiliare locatagli, nelle deliberazioni
dell'assemblea condominiale relative alle spese ed alle modalit di gestione dei servizi di riscaldamento e di
condizionamento d'aria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulle deliberazioni relative alla modificazione degli
altri servizi comuni.
Quanto stabilito in materia di riscaldamento e di condizionamento d'aria si applica anche ove si tratti di edificio non in
condominio. In tale caso (e con l'osservanza, in quanto applicabili, delle disposizioni del codice civile sull'assemblea dei
condomini) i conduttori si riuniscono in apposita assemblea, convocata dalla propriet o da almeno tre conduttori.
Articolo 12
(Impianti)
Il conduttore - in caso d'installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata - si obbliga a servirsi unicamente
dell'impianto relativo, restando sin d'ora il locatore in caso di inosservanza autorizzato a far rimuovere e demolire ogni
antenna individuale a spese del conduttore, il quale nulla pu pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve le eccezioni di
legge.
Per quanto attiene all'impianto termico autonomo, ove presente, vale la normativa del DPR n. 412/93, con particolare
riferimento a quanto stabilito dall'articolo 11, comma 2, del citato DPR.
Articolo 13
(Accesso)
Il conduttore deve consentire l'accesso all'unit immobiliare al locatore, al suo amministratore nonch ai loro incaricati
ove gli stessi ne abbiano - motivandola - ragione.
Nel caso in cui il locatore intenda vendere l'unit immobiliare locata, il conduttore deve consentirne la visita una volta
la settimana, per almeno due ore, con esclusione dei giorni festivi oppure con le seguenti modalit:
..
. (4)
Articolo 14
(Commissione di conciliazione)
La Commissione di conciliazione, di cui allarticolo 6 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di
concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dellarticolo 4, comma 2, della legge 431/98,
composta al massimo da tre membri di cui due scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie
dell'Accordo territoriale sulla base delle designazioni, rispettivamente, del locatore e del conduttore ed un terzo - che
svolge funzioni di presidente - sulla base della scelta operata dai due componenti come sopra designati qualora gli stessi
ritengano di nominarlo.
La richiesta di intervento della Commissione non determina la sospensione delle obbligazioni contrattuali.
Articolo 15
(Varie)
A tutti gli effetti del presente contratto, compresa la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della competenza a giudicare, il
conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li occupi o comunque detenga, presso l'ufficio di
segreteria del Comune ove situato l'immobile locato.
Qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo, e non pu essere provata, se non con atto scritto.
Il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati personali in relazione ad
adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge n. 675/96).
Per quanto non previsto dal presente contratto le parti rinviano a quanto in materia disposto dal Codice civile, dalle
leggi n. 392/78 e n. 431/98 o comunque dalle norme vigenti e dagli usi locali nonch alla normativa ministeriale
emanata in applicazione della legge n. 431/98 ed all'Accordo territoriale.
Altre clausole: ..
..
Letto, approvato e sottoscritto
..., li, .
Il locatore
Il conduttore
A mente dell'articolo 1342, secondo comma, codice civile, le parti specificamente approvano i patti di cui agli articoli 1,
2, 3, 4, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 e 15 del presente contratto.
Il locatore
Il conduttore
NOTE
(1) Per le persone fisiche, riportare: nome e cognome; luogo e data di nascita; domicilio e codice fiscale. Per
le persone giuridiche, indicare: ragione sociale, sede, codice fiscale, partita IVA, numero d'iscrizione al
Tribunale; nonch nome, cognome, luogo e data di nascita del legale rappresentante.
(2) L'assistenza facoltativa.
(3) Documento di riconoscimento: tipo ed estremi. I dati relativi devono essere riportati nella denuncia da
presentare all'autorit di P.S., da parte del locatore, ai sensi dell'articolo 12 del decreto-legge 21 marzo 1978,
n. 59 convertito dalla legge 18 maggio 1978, n. 191. Nel caso in cui il conduttore sia cittadino
extracomunitario, deve essere data comunicazione all'autorit di P.S., ai sensi dell'articolo 7 del decreto
legislativo n. 286/98.
(4) Cancellare la parte che non interessa.
(5) La durata minima di anni tre.
(6) Cancellare la lettera A oppure B.
ALLEGATO C
LOCAZIONE ABITATIVA DI NATURA TRANSITORIA
TIPO DI CONTRATTO
(Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 5, comma 1)
Il/La sig./soc. (1) .di seguito denominato/ a locatore
(assistito/ a da (2). in persona di) concede in locazione al/ alla
sig. (1) ..
di seguito denominato/ a conduttore, identificato/ a mediante (3) ...
(assistito/ a da (2) ..in persona di.), che accetta, per s e suoi
aventi causa, l'unit immobiliare posta in . via . n. ...piano .scala
int. ..composta di n. vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei seguenti elementi accessori (indicare
quali: solaio, cantina, autorimessa singola, posto macchina in comune o meno, ecc.) .
...
non ammobiliata / ammobiliata (4) come da elenco a parte sottoscritto dalle parti.
TABELLE MILLESIMALI: propriet . riscaldamento .. acqua
altre ...
COMUNICAZIONE ex articolo 8, 3 comma, del decreto-legge 11 luglio 1992, n.333 convertito dalla legge 8
agosto 1992, n. 359:
a) estremi catastali identificativi dell'unit immobiliare:
b) codice fiscale del locatore.
documentazione amministrativa e tecnica sicurezza impianti:
...
CERTIFICATO DI COLLAUDO E CERTIFICAZIONE ENERGETICA:
..
La locazione regolata dalle pattuizioni seguenti.
Articolo 1
(Durata)
Il contratto stipulato per la durata di mesi (5), dal . al ., allorch, fatto salvo
quanto previsto dallarticolo 2 cessa senza bisogno di alcuna disdetta.
Articolo 2
(Esigenza del locatore) (4)
Il locatore, nel rispetto di quanto previsto dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il
Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dell'articolo 4, comma 2, della legge n. 431/98 - di cui il
presente tipo di contratto costituisce lallegato C- e dall'Accordo tra . depositato il
.. presso il Comune di . , dichiara la seguente esigenza che giustifica la transitoriet del
contratto: ....
...
Il locatore ha l'onere di confermare il verificarsi di quanto ha giustificato la stipula del presente contratto di natura
transitoria tramite lettera raccomandata da inviarsi al conduttore entro giorni prima della scadenza del
contratto. In caso di mancato invio della lettera oppure del venire meno delle condizioni che hanno giustificato la
transitoriet, il contratto s'intende ricondotto alla durata prevista dall'articolo 2, comma 1, della legge n. 431/98. In ogni
caso, ove il locatore abbia riacquistato la disponibilit dell'alloggio alla scadenza dichiarando di volerlo adibire ad un
uso determinato e non lo adibisca, nel termine di sei mesi dalla data in cui ha riacquistato la detta disponibilit, a tale
uso, il conduttore ha diritto al ripristino del rapporto di locazione alle condizioni di cui all'articolo 2, comma 1, della
legge n. 431/98 o, in alternativa, ad un risarcimento in misura pari a trentasei mensilit dell'ultimo canone di locazione
corrisposto.
Articolo 3
(Esigenza del conduttore) (4)
Ai sensi di quanto previsto dall'Accordo tra ....
.depositato il presso il Comune di, le parti concordano che la presente locazione ha
natura transitoria in quanto il conduttore espressamente ha l'esigenza di abitare lunit immobiliare per un periodo non
eccedente i mesi per il seguente motivo: .,che
documenta allegando al presente contratto ... ...
Articolo 4
(Canone)
A. Il canone di locazione convenuto in euro ..... , importo che
conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero
, in n. rate eguali anticipate di euro ciascuna, alle seguenti
date: ..(4)
B. Il canone di locazione (per le aree metropolitane di Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli,
Torino, Bari, Palermo e Catania, nei comuni con essi confinanti e negli altri comuni capoluogo di provincia)
convenuto in euro ..., importo che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del
locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero .., in n. rate eguali anticipate di euro
ciascuna, alle seguenti date: (4).
C. Il canone di locazione, secondo quanto stabilito dal decreto di cui all'articolo 4, comma 3, della legge n. 431/1998,
convenuto in euro.., che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del locatore
ovvero, in n. rate eguali anticipate di euro .. ciascuna, alle seguenti date:
. (4)
(6)
Articolo 5
(Deposito cauzionale)
A garanzia delle obbligazioni assunte col presente contratto, il conduttore versa/non versa (4) al locatore (che con la
firma del contratto ne rilascia, in caso, quietanza) una somma di euro .. pari a n.
mensilit del canone (7), non imputabile in conto canoni e produttiva di interessi legali, riconosciuti al conduttore al
termine di ogni periodo di locazione. Il deposito cauzionale cos costituito viene reso al termine della locazione previa
verifica dello stato dell'unit immobiliare e dell'osservanza di ogni obbligazione contrattuale.
Altre forme di garanzia: ..
. (4)
Articolo 6
(Oneri accessori)
Per gli oneri accessori le parti fanno applicazione della Tabella oneri accessori, allegato G al decreto emanato ai sensi
dellarticolo 4, comma 2, della legge n. 431/98.
Il pagamento degli oneri anzidetti deve avvenire - in sede di consuntivo - entro sessanta giorni dalla richiesta. Prima di
effettuare il pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere l'indicazione specifica delle spese anzidette e dei criteri di
ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione - anche tramite organizzazioni sindacali - presso il locatore (o il suo
amministratore o l'amministratore condominiale, ove esistente) dei documenti giustificativi delle spese effettuate.
Insieme con il pagamento della prima rata del canone annuale, il conduttore versa una quota di acconto non superiore a
quella di sua spettanza risultante dal consuntivo dell'anno precedente.
Articolo 7
(Spese di bollo e registrazione)
Le spese di bollo per il presente contratto, e per le ricevute conseguenti, sono a carico del conduttore.
Il locatore provvede alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Questi corrisponde la quota di sua
spettanza, pari alla met.
Le parti possono delegare alla registrazione del contratto una delle organizzazioni sindacali che abbia prestato
assistenza ai fini della stipula del contratto medesimo.
Articolo 8
(Pagamento, risoluzione e prelazione)
Il pagamento del canone o di quant'altro dovuto anche per oneri accessori non pu venire sospeso o ritardato da pretese
o eccezioni del conduttore, qualunque ne sia il titolo. Il mancato puntuale pagamento, per qualunque causa, anche di
una sola rata del canone (nonch di quant'altro dovuto, ove di importo pari almeno ad una mensilit del canone),
costituisce in mora il conduttore, fatto salvo quanto previsto dallarticolo 55 della legge n 392/78.
La vendita dell'unit immobiliare locata - in relazione della quale viene/non viene (4) concessa la prelazione al
conduttore - non costituisce motivo di risoluzione del contratto.
Articolo 9
(Uso)
L'immobile deve essere destinato esclusivamente a civile abitazione del conduttore e delle seguenti persone attualmente
con lui conviventi: .
..
Salvo patto scritto contrario, fatto divieto di sublocare o dare in comodato, n in tutto n in parte, lunit immobiliare,
pena la risoluzione di diritto del contratto. Per la successione nel contratto, si applica l'articolo 6 della legge n. 392/78,
nel testo vigente a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 404 del 1988.
Articolo 10
(Recesso del conduttore)
Il conduttore ha facolt di recedere per gravi motivi dal contratto previo avviso da recapitarsi mediante lettera
raccomandata almeno .. prima.
Articolo 11
(Consegna)
Il conduttore dichiara di aver visitato l'unit immobiliare locatagli, di averla trovata adatta all'uso convenuto e, pertanto,
di prenderla in consegna ad ogni effetto col ritiro delle chiavi, costituendosi da quel momento custode della stessa. Il
conduttore si impegna a riconsegnare l'unit immobiliare nello stato in cui l'ha ricevuta, salvo il deperimento d'uso, pena
il risarcimento del danno; si impegna, altres, a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente,
accusando in tal caso ricevuta dello stesso con la firma del presente contratto, cos come si impegna ad osservar e le
deliberazioni dell'assemblea dei condomini. in ogni caso vietato al conduttore compiere atti e tenere comportamenti
che possano recare molestia agli altri abitanti dello stabile.
Le parti danno atto, in relazione allo stato dell'immobile, ai sensi dell'articolo 1590 del Codice civile, di quanto
segue:..
...
ovvero di quanto risulta dall'allegato verbale di consegna. (4)
Articolo 12
(Modifiche e danni)
Il conduttore non pu apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali locati ed alla loro
destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.
Il conduttore esonera espressamente il locatore da ogni responsabilitper danni diretti o indiretti che possano derivargli
da fatti dei dipendenti del locatore medesimo nonch per interruzioni incolpevoli dei servizi.
Articolo 13
(Assemblee)
Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'unit immobiliare locatagli, nelle deliberazioni
dell'assemblea condominiale relative alle spese ed alle modalit di gestione dei servizi di riscaldamento e di
condizionamento d'aria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulle deliberazioni relative alla modificazione degli
altri servizi comuni.
Quanto stabilito in materia di riscaldamento e di condizionamento d'aria si applica anche ove si tratti di edificio non in
condominio. In tale caso (e con l'osservanza, in quanto applicabili, delle disposizioni del codice civile sull'assemblea dei
condomini) i conduttori si riuniscono in apposita assemblea, convocata dalla propriet o da almeno tre conduttori.
Articolo 14
(Impianti)
Il conduttore - in caso d'installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata - si obbliga a servirsi unicamente
dell'impianto relativo, restando sin d'ora il locatore, in caso di inosservanza, autorizzato a far rimuovere e demolire ogni
antenna individuale a spese del conduttore, il quale nulla pu pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve le eccezioni di
legge.
Per quanto attiene all'impianto termico autonomo, ove presente, vale la normativa del DPR n. 412/93, con particolare
riferimento a quanto stabilito dall'articolo 11, comma 2, dello stesso.
Articolo 15
(Accesso)
Il conduttore deve consentire l'accesso all'unit immobiliare al locatore, al suo amministratore nonch ai loro incaricati
ove gli stessi ne abbiano - motivandola - ragione.
Nel caso in cui il locatore intendesse vendere l'unit immobiliare locata il conduttore deve consentire la visita all'unit
immobiliare una volta la settimana, per almeno due ore, con esclusione dei giorni festivi oppure con le seguenti
modalit: ...
..(4)
Articolo 16
(Commissione di conciliazione)
La Commissione di conciliazione, di cui allarticolo 6 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di
concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dellarticolo 4, comma 2, della legge 431/98,
composta al massimo da tre membri di cui due scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie
dell'Accordo territoriale sulla base delle designazioni, rispettivamente, del locatore e del conduttore ed un terzo - che
svolge funzioni di presidente - sulla base della scelta operata dai due componenti come sopra designati qualora gli stessi
ritengano di nominarlo.
La richiesta di intervento della Commissione non determina la sospensione delle obbligazioni contrattuali.
Articolo 17
(Varie)
A tutti gli effetti del presente contratto, comprese la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della competenza a giudicare, il
conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li occupi o comunque detenga, presso l'ufficio di
segreteria del Comune ove situato l'immobile locato.
Qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo, e non pu essere provata, se non con atto scritto.
Il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati personali in relazione ad
adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge n. 675/96).
Per quanto non previsto dal presente contratto le parti rinviano a quanto in materia disposto dal Codice civile, dalle
leggi n. 392/78 e n. 431/98 o comunque dalle norme vigenti e dagli usi locali nonch alla normativa ministeriale
emanata in applicazione della legge n. 431/98 ed all'Accordo territoriale.
Altre clausole ...
Letto, approvato e sottoscritto
.., li
Il locatore ..
Il conduttore ..
A mente dell'articolo 1342, secondo comma, del Codice civile, le parti specificamente approvano i patti di cui agli
articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16 e 17 del presente contratto.
Il locatore ...
Il conduttore
NOTE
(1) Per le persone fisiche, riportare: nome e cognome; luogo e data di nascita; domicilio e codice fiscale. Per le persone
giuridiche, indicare: ragione sociale, sede, codice fiscale, partita Iva, numero d'iscrizione al Tribunale; nonch nome,
cognome, luogo e data di nascita del legale rappresentante.
(2)L'assistenza facoltativa.
(3) Documento di riconoscimento: tipo ed estremi. I dati relativi devono essere riportati nella denuncia da presentare
all'autorit di P.S., da parte del locatore, ai sensi dell'articolo 12 del decreto-legge 21 marzo 1978, n. 59 convertito dalla
legge 18 maggio 1978, n. 191. Nel caso in cui il conduttore sia cittadino extracomunitario, deve essere data
comunicazione all'autorit di P.S., ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 286/98.
(4) Cancellare la parte che non interessa.
5) La durata minima di mesi uno e quella massima di mesi diciotto.
(6) Cancellare delle lettere A, B e C le due che non interessano.
(7) massimo tre mensilit.
Allegato G
TABELLA ONERI ACCESSORI
RIPARTIZIONE FRA LOCATORE E CONDUTTORE
AMMINISTRAZIONE
Tassa occupazione suolo pubblico per passo carrabile C
Tassa occupazione suolo pubblico per lavori condominiali L
ASCENSORE
Manutenzione ordinaria e piccole riparazioni C
Installazione e manutenzione straordinaria degli impianti L
Adeguamento alle nuove disposizioni di legge L
Consumi energia elettrica per forza motrice e illuminazione C
Ispezioni e collaudi C
AUTOCLAVE
Installazione e sostituzione integrale dellimpianto o di componenti primari
(pompa, serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico ecc.) L
Manutenzione ordinaria C
Imposte e tasse di impianto L
Forza motrice C
Ricarico pressione del serbatoio C
Ispezioni, collaudi e lettura contatori C
IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE, DI VIDEOCITOFONO E SPECIALI
Installazione e sostituzione dellimpianto comune di illuminazione L
Manutenzione ordinaria dellimpianto comune di illuminazione C
Installazione e sostituzione degli impianti di suoneria e allarme L
Manutenzione ordinaria degli impianti di suoneria e allarme C
Installazione e sostituzione dei citofoni e videocitofoni L
Manutenzione ordinaria dei citofoni e videocitofoni C
Installazione e sostituzione di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili L
Manutenzione ordinaria di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili C
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, PRODUZIONE ACQUA CALDA,
ADDOLCIMENTO ACQUA
Installazione e sostituzione degli impianti L
Adeguamento degli impianti a leggi e regolamenti L
Manutenzione ordinaria degli impianti, compreso il rivestimento refrattario C
Pulizia annuale degli impianti e dei filtri e messa a riposo stagionale C
Lettura dei contatori C
Acquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e acqua C
IMPIANTI SPORTIVI
Installazione e manutenzione straordinaria L
Addetti (bagnini, pulitori, manutentori ordinari ecc.) C
Consumo di acqua per pulizia e depurazione; acquisto di materiale
per la manutenzione ordinaria (es.: terra rossa) C
IMPIANTO ANTINCENDIO
Installazione e sostituzione dellimpianto L
Acquisti degli estintori L
Manutenzione ordinaria C
Ricarica degli estintori, ispezioni e collaudi C
IMPIANTO TELEVISIVO
INSTALLAZIONE, SOSTITUZIONE O POTENZIAMENTO DELLIMPIANTO TELEVISIVO CENTRALIZZATO
L
Manutenzione ordinaria dellimpianto televisivo centralizzato C
PARTI COMUNI
Sostituzione di grondaie, sifoni e colonne di scarico L
Manutenzione ordinaria grondaie, sifoni e colonne di scarico C
Manutenzione straordinaria di tetti e lastrici solari L
Manutenzione ordinaria dei tetti e dei lastrici solari C
Manutenzione straordinaria della rete di fognatura L
Manutenzione ordinaria della rete di fognatura, compresa la disotturazione
dei condotti e pozzetti C
Sostituzione di marmi, corrimano, ringhiere L
Manutenzione ordinaria di pareti, corrimano, ringhiere di scale e locali comuni C
Consumo di acqua ed energia elettrica per le parti comuni C
Installazione e sostituzione di serrature L
Manutenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi utilizzati C
Installazione di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori, bidoni, L
armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale di arredo
Manutenzione ordinaria di attrezzature quali caselle postali, cartelli C
segnalatori, bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide
e altro materiale di arredo
PARTI INTERNE ALLAPPARTAMENTO LOCATO
SOSTITUZIONE INTEGRALE DI PAVIMENTI E RIVESTIMENTI L
Manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti C
Manutenzione ordinaria di infissi e serrande, degli impianti di riscaldamento
e sanitario C
Rifacimento di chiavi e serrature C
Tinteggiatura di pareti C
Sostituzione di vetri C
Manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricit e del cavo
e dellimpianto citofonico e videocitofonico C
Verniciatura di opere in legno e metallo C
Manutenzione straordinaria dellimpianto di riscaldamento L
PORTIERATO
Trattamento economico del portiere e del sostituto, compresi contributi
previdenziali e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima,
premi, ferie e indennit varie, anche locali, come da c.c.n.l. L10% C90%
Materiale per le pulizie C
Indennit sostitutiva alloggio portiere prevista nel c.c.n.l. L10% C90%
Manutenzione ordinaria della guardiola L10% C90%
Manutenzione straordinaria della guardiola L
PULIZIA
Spese per lassunzione delladdettoL
Trattamento economico delladdetto, comp resi contributi previdenziali
e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi,
ferie e indennit varie, anche locali, come da c.c.n.l. C
Spese per il conferimento dellappalto a ditta L
Spese per le pulizie appaltate a ditta C
Materiale per le pulizie C
Acquisto e sostituzione macchinari per la pulizia L
Manutenzione ordinaria dei macchinari per la pulizia C
Derattizzazione e disinfestazione dei locali legati alla raccolta delle immondizie C
Disinfestazione di bidoni e contenitori di rifiuti C
Tassa rifiuti o tariffa sostitutiva C
Acquisto di bidoni, trespoli e contenitori L
Sacchi per la preraccolta dei rifiuti C
SGOMBERO NEVE
Spese relative al servizio, compresi i materiali duso C
LEGENDA
L = locatore
C = conduttore
ALLEGATO 2
PARAMETRI DI RIFERIMENTO
ELEMENTI CARATTERIZZANTI
1. TIPOLOGIA EDILIZIA CLASSIFICAZIONE
Casa singola, bifamiliare o a schiera superiore
Unit su stabile fino a quindici alloggi medio
Unita su stabile con pi di quindici alloggi inferiore
2. TIPOLOGIA CATASTALE
A/1 A/7 A/2 classi da 6 a 3 superiore
A/2 classi 2, 1 e A/3 tutte le classi medio
A/4 in poi inferiore
3. ANNO DI FABBRICAZIONE O INTEGRALE RISTRUTTURAZIONE
O COMPLETO RESTAURO O MANUTENZIONE STRADINARIA CHE
INTERESSI LINTERA UNIT' ABITATVA PARAGONABILE AD
UN COMPLETO RESTAURO
Da zero a quindici anni superiore
Da quindici a trenta anni medio
Oltre a trenta anni inferiore
4. ACCESSORI IN DOTAZIONE
a= Posto auto coperto o garage interno (*)
b= posto auto scoperto oltre a quello inserito in
metratura convenzionale (*)
c= Doppi servizi, eccetto le abitazioni fino a 50 mq.
d= Soffitta o cantina o terrazza
e= giardino o scoperto ad uso comune
Gli accessori segnati con asterisco (*) non sono richiesti per le abitazioni situate nella
parte di centro storico delimitato come da allegato 5
NB. Questo elemento appartiene alla classe di livello
SUPERIORE quando l'unit presenta almeno TRE accessori
MEDIO quando lunit presenta almeno DUE accessori
INFERIORE quando L'UNIT presenta almeno UNO accessorio.
5.DOTAZIONI DI SERVIZI TECNICI
1) Impianto di riscaldamento autonomo
2) Impianto di raffreddamento o condizionamento
3) Ascensore da tre piani ed oltre
4) Parco giochi o verde attrezzato
5) Videocitofono
N.B. Questo elemento appartiene alla classe di livello:
SUPERIORE quando l'unit presenta almeno DUE dotazioni
MEDIO quando l'unit presenta almeno UNA dotazione
INFERIORE quando l'unit non ne presenta nessuna
SCHEMA RIEPILOGATIVO DELLA CLASSIFICAZIONE
SUPERIORE MEDIO INFERIORE
1. TIPOLOGIA EDILIZIA..................
2. TIPOLOGIA CATASTALE
3. VETUSTA.
4. ACCESSORI IN DOTAZ:ONE.
5. DOTAZONE SERVIZI TECNICI..
CLASSIFICAZIONE
GLOBALE
Rientrano nella sub-fascia superiore gli alloggi che presentano tre o pi elementi di livello superiore
Rientrano nella sub-fascia media gli alloggi che presentano da due a quattro elementi di livello medio
Rientrano nella sub-fascia inferiore gli alloggi che presentano tre o pi elementi di livello inferiore
ALLEGATO 5
ZONA DEL CENTRO STORICO ESCLUSA DAL PARAMETRO N. 4 LETT. A
DELL'ALLEGATO N. 2 (GARAGE INTERNO, POSTO AUTO COPERTO, POSTO
AUTO SCOPERTO EXTRA METRATURA CONVENZIONALE)
Il perimetro definito dalla linea di mezzeria delle seguenti vie:
Contra' Mure Pallamaio, Piazza Castello, Piazzale del Mutilato, Contra' del quartiere, Contra'
Mure S. Rocco, Porta S. Croce, Corso Fogazzaro, Contra' Pedemuro S. Biagio, Piazzetta S.
Biagio, Via Apolloni, Contra' S. Corona, Corso Palladio, Ponte degli Angeli, fiume
Bacchiglione fino all'altezza della passerella in ferro che congiunge viale Giuriolo con via N.
Sauro; Viale Giuriolo, Contra' della Piarda, Contra' Mure S. Michele, Piazzola Gualdi,
Contra' Porton del Luzzo, Piazzola S. Giuseppe, Contra' Ponte Furo
Seguono gli allegati:
ALLEGATO
1 A
CALCOLO DELLE FASCE DI OSCILLAZIONE DEL CANONE (valori in /mese fino a 120 mq)
(valori al /mq: oltre 120 mq)
FASCIA DEL CENTRO STORICO
SUBFASCE superfici delle abitazioni
fino 50 mq 51-70 mq 71-100 mq 101-120 mq 121 - 140 mq e
oltre: /mq
MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX
Inferiore 100 168 100 180 125 251 125 258 1,03 2,40
medio 169 306 181 360 252 504 259 525 2,41 5,14
superiore 307 375 361 421 505 630 526 659 5,15 6,52
ALLEGATO
1 B
CALCOLO DELLE FASCE DI OSCILLAZIONE DEL CANONE (valori in/mese fino a 120 mq)
(valori in /mq: oltre 120 mq)
FASCIA INTERMEDIA A
SUBFASCE superfici delle abitazioni
fino 50 mq 51-70 mq 71-100 mq 101-120 mq 121 - 140 mq e
oltre: /mq
MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX
Inferiore 100 160 100 170 125 228 125 243 1,03 2,21
medio 161 280 171 310 229 434 244 480 2,22 4,57
superiore 281 340 311 380 435 540 481 600 4,58 5,75
ALLEGATO
1 C
CALCOLO DELLE FASCE DI OSCILLAZIONE DEL CANONE
(valori in /mese fino a 120 mq)
(valori in /mq oltre: 120 mq)
FASCIA INTERMEDIA B
SUBFASCE superfici delle abitazioni
fino 50 mq 51-70 mq 71-100 mq 101-120 mq 121 - 140 mq e
oltre: /mq
MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX
Inferiore 100 155 100 160 100 195 100 210 0,82 1,95
medio 156 265 161 280 196 385 211 430 1,96 4,27
superiore 266 320 281 345 386 480 431 540 4,28 5,37
ALLEGATO
1 D
CALCOLO DELLE FASCE DI OSCILLAZI ONE DEL CANONE
(valori in /mese fino a 120 mq)
(valori /mq: oltre 120 mq)
FASCIA
PERIFER IA
SUBFASCE superfici delle abitazioni
fino 50 mq 51-70 mq 71-100 mq 101-120 mq 121 - 140 mq e
oltre: /mq
MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX
Inferiore 100 140 100 150 100 182 100 197 0,83 1,88
medio 141 220 151 250 183 346 198 390 1,89 3,97
superiore 221 260 251 300 347 430 391 485 3,98 5,04
TIPO DESCRIZIONE ZONA
VIA ABRIANI P. ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELL' ACQUEDOTTO ROMANO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ADENAUER KONRAD ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ADIGE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ALBERI E. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ALBINONI T. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ALBRICCI A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ALEARDI A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ALFIERI V. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ALIANI L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEGLI ALIDOSIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ALLEGRI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ALLENDE SALVATOR ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ALPINO P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA AMBROSINI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA AMENDOLA G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE ANCONETTA ZONA 4 - PERIFERIA
LEVA' DEGLI ANGELI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA ANGUISSOLA S. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ANTI S. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ANTINORI O. ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' APOLLONI G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZA ARACELI ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA ARACELI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE ARACELI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ARIOSTO L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ARNALDI R. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELL' ARSENALE NUMERAZIONE PARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELL' ARSENALE NUMERAZIONE DISPARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELL' ARTIGIANATO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ARZIGNANO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ASIAGO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ASPROMONTE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE ASTICHELLO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE BACCHIGLIONE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BACHELET V. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BADEN POWELL ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BAINSIZZA ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEL BALSEGO ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA DELLA BANCA POPOLARE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA BARACCA F. FINO AI CIVICI 89 E 120
COMPRESI
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BARACCA F. TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BARBARANO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BARBARO E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BARBIERI G. ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' DELLE BARCHE ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA DELLE BARCHE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA BARDELLA V. NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BARDELLA V. NUMERAZIONE DISPARI: FINO
ALLO SBOCCO DI VIA GAIA
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BARDELLA V. TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BARETTI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BASSANI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BASSANO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BASSI U. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BATTISTA DA VICENZA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BATTISTI C. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA BEATO BARTOLOMEO DA
BREGANZE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BECCARIETTE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BEDIN G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BEGGIATO F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BELLAVITIS G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BELLI V. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BELLINI V. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BELLUZZI D. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BELTRAME A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BENEDETTO MARCELLO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BERARDI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLE BEREGANE ZONA 4 - PERIFERIA
BORGO BERGA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BERLENDIS F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BERNINA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BEROALDI P. ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DI BERTESINA NUMERAZIONE PARI: FINO
ALL'INCROCIO CON VIA DALLA
SCOLA
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DI BERTESINA TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DI BERTESINELLA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BERTOLO G. M. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BEVILACQUA A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BEZZECCA ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZA DELLE BIADE ZONA 1 -CENTRO STORICO
STRADA BIRON DI SOPRA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA BIRON DI SOTTO ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DI BISORTOLE ZONA 4 - PERIFERIA
CORTE DEI BISSARI ZONA 1 -CENTRO STORICO
VIA BIXIO N. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BOCCACCIO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BOCCHERINI L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BOFFALORA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BOITO A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BOLDRINI N. ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZALE BOLOGNA ZONA 1 -CENTRO STORICO
VIA BONACOSSI B. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BONAMICO L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BONATO M. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BONIOLI C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BONOLLO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BONOMI I. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BORELLA C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEL BORG. DI SAVIABONA ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' DEL BORGHETTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA DEL BORGHETTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BORGO C. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BORTOLAN D. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BOSCHETTI B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BOSCHIERO R. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BOSELLI P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BOTTEGO V. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BRANDELLERO B. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BRENNERO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BRENTA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BRESSAN B. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BRIGATA FORLI' ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BRIGATA GRAN. DI
SARDEGNA
FINO ALL'INCROCIO CON VIA
DEL SOLE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BRIGATA GRAN. DI
SARDEGNA
TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BRIGATA LIGURIA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BRIGATA REGINA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BRIGATA SASSARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BRIGATA TOSCANA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BROCCHI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DEL BROTTON ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BRUNIALTI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. AOSTA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. EDOLO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BTG. FELTRE ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE BTG. FRAMARIN ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BTG. MONTE BALDO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. MONTE BERICO ZONA 1 -CENTRO STORICO
VIA BTG. MONTE SPLUGA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. MORBEGNO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. SETTE COMUNI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. STELVIO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. TIRANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. VAL CAMONICA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BTG. VAL CHIESE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. VAL LEOGRA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. VALTELLINA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BTG. VESTONE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. VICENZA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BUONCONSIGLIO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BUOZZI B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DEI BURCI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BUSA DELLA CONTESSA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' BUSA SAN MICHELE ZONA 1 -CENTRO STORICO
CONTRA' BUSATO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA BUSINELLO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CA' ALTE ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DI CA' BALBI ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLE CA' TOSATE ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' CABIANCA J. ZONA 1 -CENTRO STORICO
VIA CABOTO S. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CADAMOSTO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CADIBONA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CADORNA R. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CAGNI U. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DELLA CAIMPENTA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DEI CAIROLI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CALATAFIMI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CALDERARI O. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CALVI P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEI CAMALDOLESI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CAMINER E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE CAMISANO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CAMPIGLIA M. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' CANNETI F. ZONA 1 -CENTRO STORICO
CONTRA' DELLE CANOVE ZONA 1 -CENTRO STORICO
CONTRA' DELLE CANOVE VECCHIE ZONA 1 -CENTRO STORICO
VIA CANSIGLIO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' CANTARANE NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' CANTARANE NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 -CENTRO STORICO
VIA CANTORE A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CANTU' C. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DELLE CAPERSE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CAPITANIO U. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CAPPAROZZO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CAPPELLARI G. G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CAPPELLO L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA DELLE CAPPUCCINE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DEI CAPPUCCINI ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA DEI CAPPUCCINI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CAPRAIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CAPRERA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CAPRI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DEI CAPULETI ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE CARDUCCI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CAREGARO NEGRIN A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CARIOLATO D. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CARLI G. ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' CARPAGNON ZONA 1 -CENTRO STORICO
STRADA DELLA CARPANEDA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CARPIONI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DEL CARSO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CARTA D. ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZALE CASA NOSTRA ZONA 3 - INTERMEDIO B
BORGO CASALE ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DI CASALE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CASALINI A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CASANOVA DI A. A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CASARSA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLE CASERMETTE NUMERAZIONE PARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELLE CASERMETTE NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLE CASONE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CASSETTI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CASTELFIDARDO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CASTELLINI S. ZONA 2 - INTERMEDIO A
PIAZZA DEL CASTELLO ZONA 1 -CENTRO STORICO
VIA CATALANI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DELLA CATENA ZONA 1 -CENTRO STORICO
STRADA DELLE CATTANE FINO ALL'INCROCIO CON VIA
DEL SOLE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLE CATTANE TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CATTANEO C. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DEL CAVALCAVIA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CAVALIERI DI VITT. VENETO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CAVALLI L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DELLA CAVEGGIARA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CAVIGLIA E. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' CAVOUR C. B. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA CECCARINI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CECCHI A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CECCHIN G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CEDERLE G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CEFALONIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CENGIO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLA CERAMICA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CERATO D. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CEREDA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CERNAIA ZONA 2- INTERMEDIO A
VIALE CESARE AUGUSTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CHECCOZZI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CHIARINI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CHIESA D. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLA CHIESA DI POLEGGE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CHILESOTTI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLA CHIMICA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CHIMINELLI L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CHINOTTO A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' DELLE CHIOARE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE CIALDINI E. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CILEA F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEL CILENTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CIMAROSA D. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DEL CIMITERO LATO SUD-OVEST (VERSO IL
CENTRO CITTA')
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE DEL CIMITERO LATO NORD-EST (VERSO
ANCONETTA)
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEL CIMITERO DI POLEGGE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CIMONE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CIPRO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CIVRAN G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA COCCHETTI B.A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA COL D'ECHELE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA COL DEL ROSSO NUMERI DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA COL DEL ROSSO NUMERI PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DELLA COLOMBARETTA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA COLOMBO C. ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA COLTURA CAMISANA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA COLTURA DEL TESINA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA COMMENDA NUMERI PARI: FINO AL CIVICO
50 COMPRESO
ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA COMMENDA NUMERI PARI: DAL CIVICO 52
ALLA FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLA COMMENDA NUMERI DISPARI: FINO AL
CIVICO 43 COMPRESO
ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA COMMENDA NUMERI DISPARI:DAL CIVICO
45 ALLA FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEL COMMERCIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CONFORTO DA COSTOZZA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CORBETTA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CORDELLINA L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CORDENONS P. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA CORELLI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CORMONS ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' CORNOLEO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' CORPUS DOMINI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CORRADINI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CORRIDONI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DI COSTABISSARA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA COSTALUNGA F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA COSTANTINI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CRESOLE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELLA CRESOLELLA NUMERI PARI: FINO AL CIVICO
54 COMPRESO
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLA CRESOLELLA NUMERI DISPARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE CRICOLI NUMERI PARI: FINO AL FIUME
ASTICHELLO
ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE CRICOLI NUMERI PARI:DAL FIUME
ASTICHELLO ALLA FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE CRICOLI NUMERI DISPARI:FINO AL
FIUME ASTICHELLO
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE CRICOLI NUMERI DISPARI:DAL FIUME
ASTICHELLO ALL'INCROCIO
CON VIA PFORZHEIM
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE CRICOLI NUMERI DISPARI:
DALL'INCROCIO CON VIA
PFORZHEIM ALLA FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
GALLERIA CRISPI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE CRISPI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CRISTOFFERI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CROSARA A. ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA CUL DE OLA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CURTATONE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA D'ACQUISTO S. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE D'ALVIANO B. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA D'ANNUNZIO G. NUMERAZIONE PARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA D'ANNUNZIO G. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE D'AZEGLIO M. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DA PONTE L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DA PORTO L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DAL MARTELLO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DAL MOLIN T. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DAL POZZO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DAL VERME J. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DAL VERME J. NUMERAZIONE PARI: FINO
ALL'INCROCIO CON VIA
MONZAMBANO
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DAL VERME J. NUMERAZIONE PARI:
DALL0INCROCIO CON VIA
MONZAMBANO ALLA FINE
ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DALL'ACQUA A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DALLA CHIESA GEN. C. A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DALLA POZZA A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DALLA SCOLA B. NUMERAZIONE PARI: FINO AL
CIVICO 128 COMPRESO
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DALLA SCOLA B. NUMERAZIONE PARI: DAL
CIVICO 130 ALLA FINE
ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DALLA SCOLA B. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DALMAZIA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIALE DANDOLO E. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE DANTE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DE AMICIS E. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VICOLO DE CAMPESANI B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DE CONTI N. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DE FAVERI S. ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZALE DE GASPERI A. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA DE MORI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DE MURI E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DE NICOLA E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DE' PIERI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DE' PROTI G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA DE SANCTIS F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DEL GRANDE N. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DEL PRETE C. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELEDDA G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLA ROBBIA L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEPRETIS A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DI VELO G. E. NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DI VELO G. E. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DIAN G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DIAZ A. NUMERAZIONE PARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DIAZ A. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DIECI GIUGNO FINO AI CIVICI 34 E 105
COMPRESI
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE DIECI GIUGNO TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DIECI MARTIRI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DIVISIONE FOLGORE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DIVISIONE JULIA NUMERAZIONE PARI: FINO AL
CIVICO 30 COMPRESO
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DIVISIONE JULIA NUMERAZIONE DISPARI: FINO
A VIA STUPARICH
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DIVISIONE JULIA TUTTO IL RESTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' DO RODE ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADA DOMENICONI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DON LORA D. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DON MINZONI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DON ZANON O. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DONIZETTI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLE DUE FERRATE ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZA DEL DUOMO ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZETTA DEL DUOMO ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA DEL DUOMO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA DURANDO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELL' ECONOMIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELL' EDILIZIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA EDISON T. A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA EINAUDI L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ELBA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELL' ELETTRONICA ZONA 4 - PERIFERIA
VIALETTO ELSI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA EMANUELE FILIB. DI SAVOIA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA EMERSON R. W. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA EMILIANI G. S. ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZA DELLE ERBE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIALE ERETENIO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIALE EUROPA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA F.LLI ALBANESE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE F.LLI BANDIERA NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE F.LLI BANDIERA NUMERAZIONE DISPARI: FINO
AL FIUME ASTICHELLO
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE F.LLI BANDIERA NUMERAZIONE DISPARI: DAL
FIUME ASTICHELLO ALLA
FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA F.LLI CALDONAZZO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA F.LLI CORONARO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA F.LLI LEVIS ZONA 4 - PERIFERIA
VIA F.LLI ROSSELLI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA F.LLI STUPARICH NUMERAZIONE PARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA F.LLI STUPARICH NUMERAZIONE DISPARI: FINO
AL CIVICO 17 COMPRESO
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA F.LLI STUPARICH NUMERAZIONE DISPARI: DAL
CIVICO 19 ALLA FINE
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA F.LLI WRIGHT ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DEL FABBRO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FABIANI R. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FABRIS L. M. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA FACCHINETTI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FACCIO L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FACCIOLI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FALZAREGO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA FANTONI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FARINI C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DELLA FASCINA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA FASOLO G. A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FERMI E. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FERRARI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE FERRARIN A. FINO AI CIVICI 63/A E 96
COMPRESI
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE FERRARIN A. DAL CIVICO 65 AL CIVICO 79
COMPRESI
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE FERRARIN A. TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA FERRAZZI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA FERRERI Z. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FERRETO DE FERRETI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FESTARI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FILIPPI F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA DEI FILIPPINI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA FILZI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FINA E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA FINCATO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FIORETTI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FIRENZE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLA FISICA ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE FIUME NUMERAZIONE PARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE FIUME NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
CORSO FOGAZZARO A. FINO A CONTRA' PED. S.
BIAGIO E CONTRA'
CANTARANE
ZONA 1 - CENTRO STORICO
CORSO FOGAZZARO A. TUTTO IL RESTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FOGOLINO M. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FONTANA G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' DELLE FONTANELLE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FORLANINI E. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FORMENTON T. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FORMICA D. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DELLE FORNACI ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DEI FORTI DI S.FRANCESCO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA FORTI IN CORSO PADOVA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FOSCARINA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA FOSCOLO U. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' DELLA FOSSETTA ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA DELLA FOSSETTA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FRACANZAN A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZALE FRACCON T. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FRANCHETTI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FRANCO C. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' FRASCHE DEL GAMBERO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA DEI FRASSINI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA FRESCOBALDI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
LARGO FULTON R. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE FUSINATO A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE FUSINIERI A. NUMERAZIOME PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE FUSINIERI A. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GAETA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GAGLIARDOTTI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GAIA L. NUMERAZIOME PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GAIA L. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GALILEI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GALIZZI B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GALVANI L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GAMBA B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GANDHI ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' GARIBALDI G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA GARIGLIANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA DEL GAROFOLINO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA GARZADORI O. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GASPARELLA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GASPARONI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' DELLE GAZZOLLE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA GENOVA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE GENTILONI V. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GESSI R. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GHELLINI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GHIOTTO C. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GIACOSA G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GIARDINO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GIARETTA V. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GIOBERTI V. ZONA 2 - INTERMEDIO A
PIAZZETTA GIOIA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GIOLITTI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GIORDANO U. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE GIORGIONE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GIOTTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GIOVANNI DA PEDEMURO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GIROTTO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GIULIETTI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GIURIATO A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE GIURIOLO A. ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZALE GIUSTI G. LATO OVEST (VERSO
S.FELICIE)
ZONA 2 - INTERMEDIO A
PIAZZALE GIUSTI G. LATO EST (VERSO P.
CASTELLO)
ZONA 1 - CENTRO STORICO
LARGO GOETHE V. ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADA DI GOGNA FINO AI CIVICI 38 E 137
COMPRESI
ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DI GOGNA DAI CIVICI 40 AL 130
COMPRESI E DAL 139 A VIA
MANTOVANI
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DI GOGNA TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GOITO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GOLDONI C. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GONZATI V. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GORGONA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GORIZIA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA GOZZANO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GOZZI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GRAMSCI A. ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLE GRANCARE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GRANDESSO SILVESTRI O. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GRANDI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GRANEZZA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE GRAPPA NUMERAZIONE DISPARI E
NUMERAZIONE PARI FINO A
VIA PFORZHEIM
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE GRAPPA TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DELLE GRAZIE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA GREGORI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GROPPINO D. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GROTTO A. ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZOLA GUALDI CIVICI 1-1A-2-3-4-5 ZONA 2 - INTERMEDIO A
PIAZZOLA GUALDI TUTTO IL RESTO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' DEL GUANTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GUICCIARDINI F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA IMPERIALI G. B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DELL' INDUSTRIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DELL' IPPODROMO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA ISCHIA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA DELL' ISOLA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA ISOLE EGADI ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' ISONZO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA ISTRIA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEI LAGHI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO D'ISEO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO D'ORTA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DEL FUSARO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DEL MATESE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI ALBANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI ALLEGHE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI AURONZO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI BOLSENA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI BRACCIANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI BRAIES ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI CALDARO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI CAREZZA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI COMO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI DOBERDO' ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI FOGLIANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI FONDI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI GARDA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI LEDRO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI LESINA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI LEVICO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI LUGANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI MASSACIUCCOLI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI MISURINA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI MOLVENO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI NEMI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI PERGUSA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI PIEDILUCO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI PUSIANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI RESIA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI TOBLINO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI TOVEL ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI VARANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI VIVERONE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO MAGGIORE NUMERAZIONE PARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LAGO MAGGIORE NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO TRASIMENO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAMARMORA A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA LAMPEDUSA ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' LAMPERTICO F. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA LANZA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DEL LAVORO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LE SCALETTE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA LEGIONE ANTONINI NUMERAZIONE PARI: FINO AL
CIVICO 148/A COMPRESO
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA LEGIONE ANTONINI DAL CIVICO 150 ALLA FINE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LEGIONE ANTONINI NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LEGIONE GALLIENO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE LEONARDO DA VINCI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LEONCAVALLO R. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LEONI L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LEONICENO O. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LEOPARDI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA LINOSA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LIOY P. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA LIPARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LIVENZA ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DI LOBBIA ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' LODI ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DI LONGARA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LONIGO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA LORENZONI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA LOSCHI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CORTE DEL LOTTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA LUINO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LUSSEMBURGO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA LUSSINO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LUZZATTI L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MACCA' G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MACCAGNINI C. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MACHIAVELLI N. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DELLE MADDALENE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MAFFEI F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MAGANZA G. FINO AI CIVICI 13 E 40
COMPRESI
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MAGANZA G. TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MAGELLANO F. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MAGENTA ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA MAGLIO DI LAGHETTO ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA MAGLIO DI LOBBIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MAGRINI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MAINARDI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MALACARNE G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MALASPINA A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MALTA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MALVEZZI L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MAMELI G. FINO A VIA TAZZOLI E AL
CIVICO 123 COMPRESO
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MAMELI G. TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MANARA L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MANIN D. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MANTOVANI F. M. DAL CIVICO 53 AL CIVICO 81
COMPRESI
ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MANTOVANI F. M. TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE MANZONI A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MARANI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MARASCA P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MARCHETTI L. F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MARCHI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MARCO AURELIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MARCO DA MONTEGALLO ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZA MARCONI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE MARGHERITA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MARIANI C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MARINALI O. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MARIO A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MAROCCO C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA MAROSTICANA FINO A VIA LAGO MAGGIORE
E ALLA ROGGIA MAGLIO
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA MAROSTICANA TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MARSALA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MARTIRI DI BELFIORE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MARZARI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MASCAGNI P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MASINI A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MASOTTO U. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MASSARIA A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MASSIGNAN L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MASTINI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MATTEAZZI A. ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZA MATTEOTTI G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MATTEUCCI P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MAURISIO G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE MAZZINI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLA MECCANICA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MEDAGLIE D'ORO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MEDICI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DEL MEGIARO FINO ALLA LINEA
FERROVIARIA VE-MI
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEL MEGIARO TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MELDOLESI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MELEGNANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MELETTE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MENEGHELLO V. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MENTANA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE DEL MERCATO NUOVO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MESCHINELLI D. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA METASTASIO P. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA METAURO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MIANI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MIGLIORANZA G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE MILANO NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE MILANO NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MILAZZO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DEI MILLE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MINCIO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MINGHETTI M. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DELLA MISERICORDIA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALETTO MISTRORIGO F. M. ZONA 4 - PERIFERIA
CORTE DEI MOLINI ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DEI MOLINI FINO AL FIUME ASTICHELLO ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEI MOLINI TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MOLLINO C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MOLON F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONETA E.T. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTAGNA B. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MONTALE E. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTANARA ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DEL MONTE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MONTE ASOLONE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONTE CONI ZUGNA NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONTE CONI ZUGNA NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA MONTE DELLA CROCETTA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA VIC. MONTE DELLA CROCETTA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA MONTE GRANDE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MONTE NERO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTE NOVEGNO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONTE PAU' ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONTE PRIA FORA' ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONTE SABOTINO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTE SANTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTE SUELLO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTE VERENA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTE VODICE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTE ZEBIO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTE ZOVETTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONTEBELLO DELLA
BATTAGLIA
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEI MONTECCHI ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' MONTELLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MONTEROTONDO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONTEVERDI C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTI V. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONZAMBANO NUMERAZIONE PARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONZAMBANO NUMERAZIONE DISPARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MORA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MORELLATO P. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' DELLE MORETTE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MORO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MOROSINI E. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MORSOLIN B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' MOTTON PUSTERLA ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' MOTTON SAN LORENZO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MOZZI A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MUGGIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MUGNA G. B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA DEI MUNARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MUNARINI F. ZONA 4 - PERIFERIA
CORTILE DEL MUNICIPIO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MURANO ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' MURE ARACELI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MURE CARMINI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MURE CORPUS DOMINI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MURE DELLA ROCCHETTA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MURE PALLAMAIO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' MURE PORTA CASTELLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' MURE PORTA NOVA ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' MURE PORTA SANTA LUCIA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MURE SAN DOMENICO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MURE SAN MICHELE NUMERAZIONE PARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' MURE SAN MICHELE NUMERAZIONE DISPARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MURE SAN ROCCO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MUSCHERIA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MUSOCCO G. ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZALE DEL MUTILATO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MUTTONI F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA NADO F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEI NANI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA NAPOLI ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZALE NATALE BARAGIA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA NATTA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA NAVAROTTO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA NEGRI P. E. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' NERVESA DELLA BATTAGLIA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA NERVI P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA NICOLO' VICENTINO ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADONE DEI NICOLOSI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA NICOTERA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA NIEVO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZA DEI NOBEL ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA DEI NODARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZETTA NOSTRO TETTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA NOVELLO F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA NOVENTA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ODORICO DA PORDENONE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEGLI ONTANI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELL' OPIFICIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA OPPI U. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' ORATORIO DEI PROTI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' ORATORIO DEI SERVI ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA ORBI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' OREFICE G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA DELL' OREFICERIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ORLANDO V. E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE ORTIGARA ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA DELL' OSPEDALE ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DELL' OSPEDALETTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA OZANAM A. F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DELLA PACE FINO AGLI INCROCI DELLE VIE
ROSSATO E CASERMETTE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DELLA PACE TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PACINOTTI A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA PADANA VERSO PADOVA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA PADANA VERSO VERONA ZONA 4 - PERIFERIA
CORSO PADOVA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PAGANI O. M. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PAGANINI N. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLA PAGLIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PAGLIARINO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PAJELLO B. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PALAZZOLO L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PALEMONE R. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PALESTRO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CORSO PALLADIO A. ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZETTA PALLADIO A. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PALLI N. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PALMA IL GIOVANE J. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PANIZZA B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PANTELLERIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PAPA A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEL PARADISO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PARCO CITTA' ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PARENZO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PARINI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PARISOTTO L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DELLA PAROLINA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PASCOLI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PASI R. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PASINI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PASQUALIGO F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PASTRENGO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DEL PASUBIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE PECORI GIRALDI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' PEDEMURO SAN BIAGIO NUMERI PARI: FINO A
PIAZZETTA S. BIAGIO
ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PEDEMURO SAN BIAGIO NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PEDEMURO SAN BIAGIO DA PIAZZETTA S. BIAGIO ALLA
FINE
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PEDROLLO A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PELLEGRINI M. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PELLICO S. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DELLA PELOSA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PEPE G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PERGOLESI G. B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLA PERGOLETTA NUMERAZIONE PARI: FINO AL
CIVICO 230 CON ESCLUSIONE
DEI CIVICI DAL 102 AL 122
ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA PERGOLETTA DAL CIVICO 232 ALLA FINE,
COMPRESI I CIVICI DA 102 AL
122
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLA PERGOLETTA NUMERAZIONE DISPARI ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA DEI PERIN ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PEROZZI S. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PERRUCCHETTI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' PESCARIA ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PESCHERIE VECCHIE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PESCHIERA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PETRARCA F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PFORZHEIM NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PFORZHEIM NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA PIAN DELLE MADDALENE ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' PIANCOLI ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA PIANCOLI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' DELLA PIARDA NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' DELLA PIARDA NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PIAVE ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PIAZZA DEL CASTELLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PIAZZETTA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PICCOLI D. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PICUTTI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PIERLUIGI DA PALESTRINA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PIGAFETTA A. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PINDEMONTE I. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DEI PIOPPI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PIOVENE C. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PIRANDELLO L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PIRANO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PISINO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PITTARINI D. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PITTONI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PIZZARDI B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PIZZOCARO A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DEI PIZZOLATI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PLONA G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA POERIO C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA POLA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DI POLEGGE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA POLETTO G. ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DEL POLIGONO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VICOLO POLIZIANO A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA POLO M. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELLA POLVERIERA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PONCHIELLI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA PONTE DEI CARRI ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA PONTE DEL BO ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA PONTE DEL MARCHESE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PONTE DEL QUARELO ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' PONTE DELLE BELE ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PONTE FURO NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PONTE FURO NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PONTE NOVO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PONTE SAN MICHELE ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PONTE SAN PAOLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PONTEDERA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA PONTI DI DEBBA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PONZA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA PORCIGLIA NUMERAZIONE PARI: FINO
ALL'INCROCIO CON VIA
PERGOLETTA
ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA PORCIGLIA NUMERAZIONE DISPARI: FINO
AL CIVICO 125
ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA PORCIGLIA DAL CIVICO 135 ALLA FINE ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLA PORCIGLIA DALL'INCROCIO DI VIA
PERGOLETTA AAL FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PORDOI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PORRETTA ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' PORTA LUPIA ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA PORTA LUPIA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PORTA NOVA NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PORTA NOVA NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PORTA PADOVA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PORTA SANTA CROCE ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PORTA SANTA LUCIA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PORTI ZONA 1 - CENTRO STORICO
GALLERIA PORTI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PORTO GODI P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' PORTON DEL LUZZO NUMERAZIONE PARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PORTON DEL LUZZO NUMERAZIONE DISPARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PORTOROSE ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA POSTUMIA ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' POZZETTO ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA POZZETTO ZONA 1 - CENTRO STORICO
GALLERIA DEL POZZO ROSSO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PRANDINA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PRATI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PREDIL ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PRESTINARI M. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLA PRODUTTIVITA' ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEL PROGRESSO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PUCCINI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' PUSTERLA FINO AL PONTE PUSTERLA ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PUSTERLA TUTTO IL RESTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA QUADRI G. B. FINO A VIA FUSINIERI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA QUADRI G. B. TUTTO IL RESTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DEL QUADRILATERO ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DEL QUARTIERE NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' DEL QUARTIERE NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA QUASIMODO S. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA QUATTRO NOVEMBRE ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DI QUINTARELLO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA QUINTO RUBINI L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA DELLA RACCHETTA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA RAFFAELLO SANZIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA RAGAZZI DEL '99 ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA RAGUSA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA RANCAN L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA RANDACCIO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA RATTAZZI U. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA REGALAZZO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA REMONDINI G. ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA RETRONE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VICOLO CIECO RETRONE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA REZZARA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' RIALE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA RICASOLI B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA RIELLO ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLE RISARE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA RISMONDO F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE RISORGIMENTO NAZIONALE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA RIVA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE RIVIERA BERICA NUMERAZIONE PARI: FINO A
VIA DELLA ROTONDA
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE RIVIERA BERICA NUMERAZIONE DISPARI: FINO
A VIA DELLO STADIO
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE RIVIERA BERICA TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA RIZZO L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEI ROCOLI ZONA 3 - INTERMEDIO B
CORTE DEI RODA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE RODOLFI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ROLLE ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE ROMA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA ROMPATO R. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ROSMINI A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ROSSA G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ROSSATO A. NUMERAZIONE PARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ROSSATO A. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ROSSI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ROSSINI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLA ROTONDA NUMERAZIONE PARI: FINO AL
CIVICO 62
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLA ROTONDA DAL CIVICO 66 ALLA FINE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLA ROTONDA DAL CIVICO 81 ALLA FINE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLA ROTONDA NUMERAZIONE DISPARI: FINO
AL CIVICO 79
ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA DELLA ROTONDA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ROVITO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA RUBICONE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA RUMOR S. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA RUSPOLI B. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SALE C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA SALIN L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SALOMONE O. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SALVEMINI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SALVI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SAMOGGIA A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA SAMONA' G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA SAN BASTIANO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA SAN BENEDETTO ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZA SAN BIAGIO LATO SUD ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZA SAN BIAGIO LATO NORD ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SAN BORTOLO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SAN CRISTOFORO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SAN DESIDERIO ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' SAN DOMENICO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SAN FAUSTINO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' SAN FRANCESCO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SAN FRANCESCO VECCHIO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' SAN GAETANO THIENE ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SAN GIACOMO ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADA SAN GIOVANNI ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZOLA SAN GIUSEPPE CIVICI DA 11 A 17 COMPRESI ZONA 2 - INTERMEDIO A
PIAZZOLA SAN GIUSEPPE TUTTO IL RESTO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIALE SAN LAZZARO ZONA 3 - INTERMEDIO B
GALLERIA SAN LORENZO ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZA SAN LORENZO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' SAN MARCELLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SAN MARCELLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' SAN MARCO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SAN MARTINO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SAN MURIALDO L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZETTA SAN NICOLA ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SAN NICOLA ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' SAN PAOLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZETTA SAN PAOLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' SAN PIETRO ZONA 2 - INTERMEDIO A
PIAZZA SAN PIETRO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA SAN PIETRO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA SAN PIETRO INTRIGOGNA ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZA SAN PIO X ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' SAN ROCCO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DI SAN ROCCO ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DI SAN ROMUALDO ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' SAN SILVESTRO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SAN TOMASO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SAN VITO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SANDRI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA DEI SANGIOVANNI ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SANSIGOLI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE SANT'AGOSTINO FINO AI CIVICI 130 E 149 ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE SANT'AGOSTINO TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' SANT'AMBROGIO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SANT'ANDREA ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA SANT'ANTONINO FINO AI CIVICI 49 E 100
COMPRESI
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA SANT'ANTONINO TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' SANT'ANTONIO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA SANT'ELIA A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' SANTA BARBARA ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SANTA BARBARA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA SANTA BERTILLA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SANTA CATERINA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SANTA CHIARA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SANTA CORONA ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SANTA CORONA ZONA 1 - CENTRO STORICO
BORGO SANTA LUCIA NUMERAZIONE PARI: FINO
ALL'INCROCIO CON VIA GAIA
ZONA 2 - INTERMEDIO A
BORGO SANTA LUCIA DALL'INCROCIO CON VIA GAIA
ALLA FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
BORGO SANTA LUCIA NUMERAZIONE DISPARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SANTA MARIA NOVA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SANTO STEFANO ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZETTA SANTO STEFANO ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SANTO STEFANO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA SARDEGNA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SARPI FRA P. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DEI SARTORELLO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA SARTORI R. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SASSO M. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA SAUDINO F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SAURO N. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SAVI I. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DI SAVIABONA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SCALCERLE P. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE DEGLI SCALIGERI ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZA SCAMOZZI V. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SCARAMUZZA S. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SCARPA C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA SCHIAVO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SCHIO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE DELLA SCIENZA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SCOLARI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SCORTEGAGNA F. O. ZONA 3 - INTERMEDIO B
BORGO SCROFFA ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA SCUOLE DELL'ANCONETTA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SEBENICO ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE SELLA Q. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA SERBELLONI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DELLA SERENISSIMA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA DEI SERVI ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADA DI SETTECA' ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SETTEMBRINI L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SICILIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DELLA SIDERURGIA ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZA DEI SIGNORI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA SIMONETTI R. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SIRTORI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SISEMOL ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SMEREGLO N. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA SOCCORSO SOCCORSETTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE DEL SOLE NUMERAZIONE PARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DEL SOLE NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DEL SOLE (RACCORDO N-E) ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DEL SOLE (RACCORDO N-O) ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SOLFERINO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SORIO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SPALATO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SPERANZA G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SPINELLI N. ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' SS. APOSTOLI ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZETTA SS. APOSTOLI ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SS. APOSTOLI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CORSO SS. FELICE E FORTUNATO NUMERAZIONE PARI: FINO A
PIAZZALE GIUSTI
ZONA 1 - CENTRO STORICO
CORSO SS. FELICE E FORTUNATO DA PIAZZALE GIUSTI A VIA L.
ANTONINI
ZONA 2 - INTERMEDIO A
CORSO SS. FELICE E FORTUNATO DA VIA L. ANTONINI ALLA FINE ZONA 3 - INTERMEDIO B
CORSO SS. FELICE E FORTUNATO NUMERAZIONE DISPARI: FINO
A VIALE MILANO
ZONA 1 - CENTRO STORICO
CORSO SS. FELICE E FORTUNATO DA VIALE MILANO ALLA FINE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLO STADIO FINO AL SOTTOPASSO DELLA
FERROVIA VE-MI
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLO STADIO DAL SOTTOPASSO DELLA
FERROVIA VE-MI AL PONTE
SUL BACCHIGLIONE
ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA DEI STALLI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA DELLA STANGA ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZALE DELLA STAZIONE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA STELVIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA STRASBURGO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA STROMBOLI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA STURZO L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA TADIOTTO U. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA TAGLIAMENTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TARTINI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TARVISIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA TASSO T. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TAZZOLI E. NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TAZZOLI E. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA TEATRO OLIMPICO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA TECCHIO S. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DELLA TECNICA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DEI TEMPLARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TERRAGNI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TESO A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TESTA F. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA THAON DI REVEL P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA THIENE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TICINO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TIEPOLO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TIMAVO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TINTORETTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZALE TIRO A SEGNO ZONA 2 - INTERMEDIO A
GALLERIA TIZIANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TIZIANO VECELLIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA TOALDO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TODESCHINI M. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TOFFOLETTO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TOMMASEO N. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TONIOLO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TORCELLO ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE TORINO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DEL TORMENO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA TORNIERI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DEI TORRETTI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TORRICELLI E. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TORTOSA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TOTI E. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA TRE SCALINI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA TREBAZIO B. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TRECCO G. B. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE TRENTO FINO AI CIVICI 197 E 258
COMPRESI
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE TRENTO TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TREVISAN S. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE TRIESTE FINO AGLI INCROCI CON LE
VIE DEL CIMITERO ED EGIDIO
DI VELO
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE TRIESTE DAGLI INCROCI CON LE VIE
DEL CIMITERO ED EGIDIO DI
VELO, RISPETTIVAMENTE,
FINO ALL'INCROCIO CON
VIALE FIUME E ALLA FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE TRISSINO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TURATI F. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA TURCATO A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TURRA A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ULPIO TRAIANO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA USODIMARE A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VACCARI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VAJENTI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VAL CALCINO ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA VAL DI BUGANO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VALBELLA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VALDAGNO ZONA 2 - INTERMEDIO A
RACCORDO VALDASTICO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELLA VALDORSA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VALEGGIO SUL MINCIO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DI VALLARSA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VALLE A. G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA VALLE DI SAN LORENZO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VALLES ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA VALMARANA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' VALMERLARA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VANONI E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VARESE C. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VASCO DA GAMA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VECCHIA FERRIERA ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE VENEZIA NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE VENEZIA NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA VENIER S. ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' VENTI SETTEMBRE ZONA 2 - INTERMEDIO A
PIAZZA VENTI SETTEMBRE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VENTIQUATTRO MAGGIO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VERCI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE VERDI G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIALE VERONA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VERONESE P. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VERRAZANO G. ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' VESCOVADO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA VESPUCCI A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VICENTINI DEL GIGLIO C. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VICO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VIGNA F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VIGOLO A. NUMERAZIONE PARI: DAL
CIVICO 2 AL 72 COMPRESI
CON ESCLUSIONE DEI CIVICI
42, 44, 46 e 50
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VIGOLO A. NUMERAZIONE DISPARI: FINO
AL CIVICO 53
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VIGOLO A. TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VILLA GLORI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VIOLA B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VISONA' G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VITTORELLI J. ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZALE DELLA VITTORIA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' VITTORIO VENETO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA VIVALDI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VIVORIO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VOLPATO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VOLTA A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VOLTURNO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VULCANO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ZAGO O. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZAGURI P. M. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZALTRON F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ZAMBECCARI L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ZAMBONI SEGATO E. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZAMENHOF L.L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ZAMPIERI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZANARDELLI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZANCON G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZANDONAI R. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZANECCHIN G. ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' ZANELLA G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA ZANELLATO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ZARA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZARDO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZIGGIOTTI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA DEGLI ZOCCA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ZORZI M. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ZUCCATO E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ZUGLIANO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
Data ultimo
aggiornamento 26/03/2002
Aggiornato da comune di
vicenza
ACCORDO TERRITORIALE NEL COMUNE DI VITERBO
In attuazione della Legge 9 Dicembre 1998 n 431, S.M.I.
e del Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30 dicembre 2002
depositato in data 3 giugno 2003
Fra le seguenti organizzazioni della propriet:
CONFEDILIZIA nella persona di Antonio Mercanti;
UPPI, nella persona di Sante Dino De Angelis;
ASPPI, nella persona di Franco Signorelli;
APPC nella persona di Fabio Coglitore.
ed i seguenti sindacati degli inquilini:
SICET, nella persona di Ugo Vizzini;
SUNIA, nella persona di Albertario Mainella;
UNIAT, nella persona di Francesco Biancucci.
Premessa
Le parti ritengono necessario individuare condizioni contrattuali, da inserirsi nellAccordo
Territoriale di cui allart. 2, comma 3 della legge 431/98 e S.M.I., che tengano conto della
specificit del mercato delle locazioni e nellambito dei principi stabiliti dalla legge, si
propongono di favorire lallargamento del mercato agli immobili attualmente sfitti e
laccesso alle locazioni ai settori sociali che attualmente ne sono esclusi, tramite lutilizzo
del fondo di cui allarticolo 11 della Legge 431/98.
Le associazioni firmatarie confermano i seguenti strumenti a sostegno della
contrattazione:
A - Agenzia per la locazione.
LAgenzia, composta da rappresentanti delle parti firmatarie e degli Enti Locali, dovr
avere lo scopo di promuovere le azioni atte a favorire laccesso al mercato locativo
privato, in particolare da parte di gruppi socialmente deboli, agevolando lincontro tra
domanda e lofferta attraverso iniziative e organismi adeguati.
B Commissione di conciliazione stragiudiziale.
La commissione avr le finalit ed i compiti indicati nellallegato E facente parte
integrante dello stesso Accordo.
Premesso inoltre:
G
che il Comune di Viterbo non ha proceduto allindividuazione delle microzone
censuarie previste dal comma 2 art. 1 D.M. 22/03/99;
G
che, comunque, in attuazione dellart. 2 comma 3 della L. 431/98 e dellart. 1 D.M.
30.12.02 si intende addivenire alla stipula di un accordo territoriale per la
individuazione dei criteri per la determinazione dei canoni agevolati relativi alle
locazioni di immobili ad uso abitativo.
Tutto ci premesso si conviene e si stipula quanto segue.
Il presente Accordo Territoriale, che sostituisce il precedente del 04.10.1999, decorre
dalla data di deposito presso il Comune di Viterbo e potr formare oggetto di revisione
qualora:
a) Sia modificata la Legge sulle locazioni ad uso abitativo o sia aggiornata la relativa
Convenzione Nazionale prevista nel D.M. 30.12.02;
b) Il Comune deliberi nuove aliquote ICI per laffitto concordato di cui al presente
accordo;
c) siano modificate le normative fiscali previste allarticolo 8 della Legge 431/98;
d) siano intervenute consistenti variazioni delle condizioni di mercato locale degli affitti.
1) - CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2 comma 3 Legge 431/98 e art. 1 D.M. 30.12.02)
1.
Lambito dapplicazione dellAccordo, relativamente ai contratti in epigrafe,
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Viterbo. Le associazioni dei
proprietari e degli inquilini, acquisite le informazioni necessarie alla delimitazione
delle zone omogenee, confermano la precedente suddivisione del territorio di
Viterbo in 6 fasce, come da allegato A.
2.
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo lallegato tipo di
contratto (allegato F del presente accordo). Riguardo alla ripartizione delle spese
degli oneri accessori tra locatore e conduttore si prende a base la tabella allegato
D.
3.
I contratti con durata superiore ai tre anni possono avere le seguenti variazioni:
- Per i contratti con durata di quattro anni la fascia di oscillazione di cui alla tabella
A potr essere maggiorata del 2%.
- Per i contratti con durata di cinque anni la fascia di oscillazione di cui alla tabella
A potr essere maggiorata del 4%.
- Per i contratti di durata di sei anni o superiore a sei anni la fascia di oscillazione
di cui alla tabella A potr essere maggiorata del 6%.
2) CONTRATTI PER USI TRANSITORI
(art. 5, comma 1, della legge 09.12.1998 n. 431 e D.M. 30.12.02 art. 2)
Le Associazioni firmatarie individuano i criteri generali per la definizione dei canoni di
locazione (allegati A e B dellaccordo territoriale) e del tipo di contratto ( allegato G del
presente accordo) per gli usi transitori.
Il presente accordo prevede che la durata della locazione non pu essere inferiore a 1
mese ed essere superiore a diciotto mesi.
La transitoriet del contratto individuata nel seguente modo:
A) Fattispecie di esigenze del locatore:
G
Quando il proprietario ha intenzione di adibire entro i 18 mesi limmobile ad
abitazione propria, o dei figli, o dei genitori o dei parenti fino al secondo grado, per
i seguenti motivi:
G
Trasferimento temporaneo della sede di lavoro.
G
Per necessit personale dei figli.
G
Rientro dallestero.
G
Per abitazione propria o dei genitori.
G
Qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata, espressamente indicata nel contratto.
B) Fattispecie di esigenze del conduttore:
G
Trasferimento temporaneo della sede di lavoro
G
Attivit lavorative a tempo determinato in Comune diverso da quello di residenza
G
Assegnazione dalloggio o acquisto che si rende disponibile entro 18 mesi
G
Vicinanza momentanea a parenti bisognosi.
G
Qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore, collegata ad un evento certo a
data prefissata, espressamente indicata nel contratto e debitamente documentata.
Per la stipulazione dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la transitoriet di
una delle su indicate esigenze, in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
Il conduttore che ha intenzione di stipulare un contratto transitorio deve provare il
motivo di transitoriet con apposita documentazione a richiesta.
La parte che manifesta lintenzione transitoria deve dichiarare, sul contratto, il motivo
della stessa.
E fatto obbligo al locatore e al conduttore di confermare, a mezzo raccomandata A.R.,
prima della scadenza del contratto, il motivo che ha dato origine alla transitoriet.
In caso di mancata comunicazione, ovvero nel caso siano venute meno le esigenze di
transitoriet poste dal locatore, il contratto sar ricondotto alla durata prevista dellart.2
comma 1, legge 431/98.
I canoni di locazione applicabili ai contratti transitori sono determinati utilizzando i criteri
individuati nel presente accordo territoriale.
3) - CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(Art. 5, comma 2, della legge 9 dicembre 1998, n. 431)
Ai sensi dellart.3 del D.M. 30.12.2002 possibile stipulare i contratti di locazione per
studenti universitari fuori sede.
Si dispone che tale tipologia contrattuale utilizzabile dai soli studenti universitari iscritti
a corsi di studio nel Comune di Viterbo, comune diverso da quello di residenza; tale
condizione deve essere specificata nel contratto.
A questo scopo possono essere allegate al tipo di contratto adottato (allegato H del
presente accordo) le dichiarazioni dellIstituto universitario attestanti liscrizione e la
frequenza di corsi universitari.
La durata contrattuale va da un minimo di sei mesi ad un massimo di tre anni ed il
contratto pu essere sottoscritto dal singolo studente, o da gruppi di studenti.
I canoni di locazione applicabili ai contratti per studenti fuori sede sono determinati
utilizzando i criteri individuati nel presente accordo territoriale.
note
a) In merito alla documentazione amministrativa e tecnica per la sicurezza degli impianti,
al certificato di collaudo e certificazione energetica, viene dalle Organizzazioni che
sottoscrivono il presente accordo, riconosciuto sufficiente menzionare sul contratto che:
il locatore garantisce la rispondenza degli impianti alle norme di Legge vigenti e la
regolarit urbanistica e statica della costruzione. A richiesta del conduttore, deve essere
prodotta apposita documentazione.
b) In riferimento a quanto previsto dal Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti 30 dicembre 2002, per le propriet di cui allarticolo 1 commi 5 e 6 (Grandi
Propriet), si proceder mediante Accordi integrativi stipulati fra i soggetti e con le
modalit indicate nel medesimo articolo 1.
c) I contratti di locazione possono essere stipulati utilizzando esclusivamente i tipi di
contratto richiamati ed allegati allaccordo territoriale, depositati presso il Comune di
Viterbo unitamente allaccordo sottoscritto.
d) Al presente accordo non viene allegata la planimetria del territorio in quanto resta
valida la precedente gia depositata con laccordo del 4.10.1999.
ELENCO ALLEGATI
G
Allegato A: Zone omogenee, valore del canone convenzionato, fascia di
oscillazione.
G
Allegato B: Elementi / criteri per lutilizzo della fascia di oscillazione.
G
Allegato C: Identificazione del mq. convenzionale.
G
Allegato D: Tabella ripartizione oneri accessori tra proprietario e inquilino.
G
Allegato E: Regolamento per commissione di conciliazione stragiudiziale.
G
Allegato F: Tipo di contratto agevolato.
G
Allegato G: Tipo di contratto transitorio.
G
Allegato H: Tipo di contratto transitorio per studenti universitari.
Letto confermato e sottoscritto dalle organizzazioni stipulanti
Allegato A Zonizzazione Comune di Viterbo
Fascia A: individuata in planimetria con il colore Verde
Riguarda tutte le abitazioni che si trovano dentro le mura castellane della Citt di Viterbo
Max /mq-anno 60,80 Min. /mq-anno 27,00
Fascia B: individuata in planimetria con il colore Celeste
Riguarda le zone che vanno dalla Strada S.S. Cassia Nord, allaltezza della Superstrada
ex Iperprimo alla Cassia Sud, allaltezza della Cassia Sud delimitata da Viale Armando
Diaz comprese le zone Occhi Bianchi, Pilastro, Salamaro e Carmine, girando in senso
antiorario
Max /mq-anno 48,00 Min. /mq-anno 22,00
Fascia C: individuata in planimetria con il colore Rosa
Riguarda le zone che vanno dalla strada S.S. Cassia Nord, allaltezza della Superstrada
ex Iperprimo in senso orario fino alla ferrovia Roma - Civita Castellana; comprende le
zone di Villanova, Palazzina, Santa Barbara, Santa Lucia.
Max /mq-anno 49,80 Min. /mq-anno 24,00
Fascia D: individuata in planimetria con il colore Giallo
Riguarda i quartieri Ellera, Paradiso, Cappuccini, Grotticella, Murialdo, Barco, La Pila,
Mazzetta e Pietrare, delimitate a partire dalla ferrovia Roma Civita Castellana in senso
orario, alla Cassia Sud delimitata da Viale Armando Diaz.
Max /mq-anno 48,00 Min. /mq-anno 30,00
Fascia E: individuata in Planimetria con il colore Rosso
Riguarda le zone di La Quercia, Bagnaia, San Martino al Cimino.
Max /mq-anno 49,80 Min. mq/anno 24,00
Fascia F: individuata in planimetria con il colore Arancione
Riguarda le zone di Monterazzano, Bullicame, Tobia, Carcarelle, Ponte di Cetti, Ponte San
Martino, Le Farine, Grotte S.Stefano, Magugnano, Monte Calvello, Roccalvecce,
Pratoleva, Fastello e SantAngelo di Roccalvecce.
Max /mq-anno 38,80 Min. /mq-anno 19,00
Tutte le abitazioni fuori delle fasce sopra indicate, sintendono in zona agricola con valori
equiparati alla fascia F.
ALLEGATO B
Nellaccordo Territoriale di Viterbo, allinterno delle fasce che delimitano le zone
omogenee, le parti, individuati il valore limite minimo e massimo del canone espresso in
/mq. anno, stabiliscono i criteri che concorrono alla determinazione del canone, quali:
G
Tipologia dellalloggio;
G
stato manutentivo dellalloggio e dellintero stabile;
G
pertinenze dellalloggio (posto auto, cantina, balconi, ecc);
G
presenza di spazi comuni (cortili, aree a verde);
G
dotazione di servizi tecnici (ascensore, riscaldamento);
G
vetust;
G
alloggio ammobiliato Quando lalloggio sia completamente arredato, con
mobilio efficiente ed elettrodomestici funzionanti, il canone di locazione potr
essere aumentato fino ad un massimo del 30%.
Criteri che concorrono alla determinazione del canone
Il valore massimo si applica con la presenza contemporanea degli elementi da 1 a 7 e di
due su tre elementi indicati nei punti da 8 a 10 come da elenco di seguito riportato :
1.
Impianto di riscaldamento autonomo;
2.
Ascensore oltre il 2piano;
3.
Posto auto;
4.
Ristrutturazione negli ultimi 10 anni;
5.
Categoria catastale A/2;
6.
Stato di manutenzione normale dellappartamento e del fabbricato;
7.
Vetust da 5 a 10 anni;
8.
Cantina o soffitta;
9.
Balconi o terrazzi o portici;
10.
Giardino condominiale;
In mancanza degli elementi qui sotto riportati, defalcare la somma delle
percentuali dal valore massimo.
B1 - Mancanza di impianto di riscaldamento da 20% a - 7%;
B2 - Mancanza di riscaldamento autonomo da 6% a - 2%;
B3 - Mancanza di ascensore oltre il 2piano da 10% a - 3%;
B4 - Mancanza di posto auto da 10% a - 3%;
B5 - Mancanza di cantina o soffitta da 5% a - 1%;
B6 - Mancanza di balconi o terrazzi o portici da 5% a - 1%;
B7 - Mancanza di giardino privato e/o condominiale da 3% a - 1%;
B8 - Mancanza di ristrutturazione negli ultimi 10 anni da 5% a - 1%;
B9 - Tipologia catastale A/3 da 3% a - 1%;
B10- Tipologia catastale A/4 e A/5 da 10% a - 2%;
B11- Stato manutentivo carente dellappartamento da 6% a - 2%;
B12 - Stato manutentivo carente del fabbricato da 8% a - 1%;
B13 - Vetust 11-20 anni da 3% a - 1%;
B14 - Vetust 21-30 anni da 5% a - 2%;
B15 - Vetust oltre 30 anni da 10% a - 3%;
In presenza degli elementi qui sotto riportati, il valore massimo va aumentato
della somma delle seguenti percentuali:
C1 - Giardino privato + 2%
C2 - Tipologia catastale A/7 + 5%
C3 - Garage privato + 5%
C4 - Vetust da zero a 5 anni + 3%
C5 - Presenza di doppi servizi + 3%
E consentito concordare un canone di locazione inferiore a quello determinato
dallapplicazione dei sopra elencati parametri; in ogni caso il canone di locazione non
potr essere inferiore al valore minimo di cui allallegato A.
Per i contratti stipulati negli anni futuri, i canoni daffitto convenzionali possono essere
aumentati nella misura del 75% dellindice Istat, maturato dalla data dellAccordo
Territoriale al momento della locazione.
ALLEGATO C
Modalit di valutazione del Mq. convenzionale.
Viene stabilito di utilizzare, come unit di misura il mq. convenzionale che scaturisce
dalla somma dei seguenti elementi:
1.
La superficie netta dellappartamento.
2.
Il 50% della superficie dellautorimessa singola.
3.
Il 20% del posto auto.
4.
Il 25% dei balconi, terrazze, cantine e simili.
5.
Il 15% della superficie scoperta in uso esclusivo.
6.
Il 10% della superficie a verde in quota condominiale.
Nel caso in cui la superficie netta dellappartamento sia inferiore a 46 mq. verr
aumentata del 30% (max 52 mq.); se compresa tra 46,01 e 65 mq. verr aumentata del
15% (max 65 mq.).
Se la superficie netta dellappartamento compresa tra 110 mq. e 120 mq. verr
diminuita del 10% (sino a 110 mq.); se compresa tra 120,01 mq. e 140 mq. verr
ridotta del 15% (sino a 120 mq.);oltre 140,01 mq. verr ridotta del 20% (sino a 120
mq.).
Sono esclusi dal calcolo delle superfici, i vani con altezza inferiore a m. 1,70.
La superficie di cui al punto 5 (Sup. scoperta. ad uso esclusivo) pu essere computata
nella misura massima pari alla superficie netta dellappartamento.
ALLEGATO D)
TABELLA ONERI ACCESSORI
RIPARTIZIONE SPESE TRA LOCATORE E CONDUTTORE
AMMINISTRAZIONE
Tassa occupazione suolo pubblico per passo carrabile C
Tassa occupazione suolo pubblico per lavori condominiali L
ASCENSORE
Manutenzione ordinaria e piccole riparazioni C
Installazione e manutenzione straordinaria degli impianti L
Adeguamento alle nuove disposizioni di legge L
Consumi energia elettrica per forza motrice e illuminazione C
Tasse annuali per rinnovo licenza d'esercizio L
Ispezioni e collaudi C
AUTOCLAVE
Installazione e sostituzione integrale dell'impianto o di componenti
primari (pompa, serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico
etc.)
L
Manutenzione ordinaria C
Imposte e tasse di impianto L
Forza motrice C
Ricarico pressione del serbatoio C
Ispezioni, collaudi e lettura contatori C
IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE, DI VIDEOCITOFONO E SPECIALI
Installazione e sostituzione dell'impianto comune di illuminazione L
Manutenzione ordinaria dell'impianto comune di illuminazione C
Installazione e sostituzione degli impianti di suoneria e allarme C
Installazione e sostituzione dei citofoni e videocitofoni C
Installazione e sostituzione di impianti speciali di allarme, sicurezza e
simili
L
Manutenzione ordinaria di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili C
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, PRODUZIONE ACQUA CALDA,
ADDOLCIMENTO ACQUA
Installazione e sostituzione degli impianti L
Adeguamento degli impianti a leggi e regolamenti L
Manutenzione ordinaria degli impianti, compreso il rivestimento
refrattario
C
Pulizia annuale degli impianti e dei filtri e messa a riposo stagionale C
Lettura dei contatori C
Acquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e
acqua
C
IMPIANTI SPORTIVI
Installazione e manutenzione straordinaria L
Addetti (bagnini, pulitori, manutentori ordinari etc.) C
Consumo di acqua per pulizia e depurazione; acquisto di materiale per la
manutenzione ordinaria (es.: terra rossa)
C
IMPIANTO ANTINCENDIO
Installazione e sostituzione dell'impianto L
Acquisti degli estintori L
Manutenzione ordinaria C
Ricarica degli estintori, ispezioni e collaudi C
IMPIANTO TELEVISIVO
Installazione, sostituzione o potenziamento dell'impianto televisivo
centralizzato
L
Manutenzione ordinaria dell'impianto televisivo centralizzato C
PARTI COMUNI
Sostituzione di grondaie, sifoni e colonne di scarico L
Manutenzione ordinaria grondaie, sifoni e colonne di scarico C
Manutenzione straordinaria di tetti e lastrici solari L
Manutenzione ordinaria dei tetti e dei lastrici solari L
Manutenzione straordinaria della rete di fognatura L
Manutenzione ordinaria della rete di fognatura, compresa la
disotturazione dei condotti e pozzetti
C
Sostituzione di marmi, corrimano, ringhiere L
Manutenzione ordinaria di pareti, corrimano, ringhiere di scale e locali
comuni
C
Installazione e sostituzione di serrature L
Manutenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi
utilizzati
C
Installazione di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori,
bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale
di arredo
L
Manutenzione ordinaria di attrezzature quali caselle postali, cartelli
segnalatori, bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide
altro materiale di arredo
C
PARTI INTERNE ALL'APPARTAMENTO LOCATO
Sostituzione integrale di pavimenti e rivestimenti L
Manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti C
Manutenzione ordinaria di infssi e serrande, degli impianti di
riscaldamento e sanitario
C
Rifacimento di chiavi e serrature C
Tinteggiatura di pareti C
Sostituzione di vetri C
Manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricit e del
cavo e dell'impianto citofonico e videocitofonico
C
Verniciatura di opere in legno e metallo C
Manutenzione straordinaria dell'impianto di riscaldamento L
PORTIERATO
Trattamento economico del portiere e del sostituto, compresi contributi
previdenziali e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima,
premi, ferie e indennit varie, anche locali, come da C.c.n.l.
L
10%
C
90%
Materiale per le pulizie C
Eventuale alloggio portiere L
10%
C
90%
Manutenzione ordinaria della guardiola L
10%
C
90%
Manutenzione straordinaria della guardiola L
PULIZIA
Spese per l'assunzione dell'addetto L
Trattamento economico dell'addetto, compresi contributi previdenziali e
assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi, ferie e
indennit varie, anche locali
C
Spese per il conferimento dell'appalto a ditta L
Spese per le pulizie appaltate a ditta C
Materiale per le pulizie C
Acquisto e sostituzione macchinari per la pulizia L
Manutenzione ordinaria dei macchinari per la pulizia C
Derattizzazione e disinfestazione dei locali legati alla raccolta delle
immondizie
C
Disinfestazione di bidoni e contenitori di rifiuti C
Tassa rifiuti o tariffa sostitutiva C
Acquisto di bidoni, trespoli e contenitori L
Sacchi per la preraccolta dei rifiuti C
SGOMBERO NEVE
Spese relative al servizio, compreso materiali d'uso C
ALLEGATO E
Regolamento della Commissione di Conciliazione Stragiudiziale
REGOLAMENTO
Art. 1
Su iniziativa delle Associazioni della propriet edilizia e delle Organizzazioni Sindacali
degli inquilini, istituita nel Comune di Viterbo la Commissione di Conciliazione
Stragiudiziale Paritetica, per le liti insorte a qualsiasi titolo fra le parti, nei rapporti di
locazione disciplinate dalla Legge 9 dicembre 1998, n. 431, art. 2 - comma 3, con le
modalit e nei limiti stabiliti dal presente regolamento.
Art. 2 Finalit
La Commissione di Conciliazione ha lo scopo di definire le controversie inerenti la
conformit del contratto allAccordo locali di cui allart. 2., comma 3, legge cit. o,
comunque quelle insorte in ragione del rapporto di locazione, comprese quelle inerenti
linterpretazione del contratto, la suddivisione delle spese condominiali e la
manutenzione, proposte da una delle parti, anche a mezzo delle Organizzazioni o
Associazioni di rappresentanza.
Art.3
La definizione di una controversia avanti alla Commissione di Conciliazione non ha natura
di arbitrato. La Commissione di Conciliazione ha la funzione di favorire la formazione di
un accordo che le parti sottoscriveranno, dichiarando di voler definire la controversia ,
anche riguardo al canone di locazione.
Art. 4 La Commissione di Conciliazione
Il tentativo di conciliazione viene esperito da una Commissione composta pariteticamente
da due componenti delle Associazioni di rappresentanza firmatarie dellaccordo, uno per
la propriet e uno per linquilino, designate dalle parti che intendono definire la
controversia.
Art. 5 La domanda di Conciliazione
Il procedimento di conciliazione pu essere attivato su richiesta di una delle parti, anche
attraverso la propria Organizzazione. Listanza, su apposito modulo, deve contenere: a)
le generalit delle parti; b) loggetto della controversia; c) una sommaria descrizione
delle ragioni che lhanno indotta; d) le domande della parte e copia del contratto di
locazione in corso ed ogni altro eventuale documento ritenuto utile, e) lAssociazione di
cui intende avvalersi per lassistenza nel tentativo di conciliazione, che dovr nominare
un proprio rappresentante come componente la Commissione di Conciliazione. Listanza
deve essere inviata o depositata presso la Segreteria della Commissione.
Art. 6 la Segreteria
Presso il Comune in cui ha sede la Commissione di Conciliazione istituita una segreteria
che coordina lo svolgimento del procedimento e si occupa della comunicazione alle parti e
Associazioni designate per la nomina dei conciliatori e della convocazione della
Commissione di Conciliazione.
La segreteria provvede a rimettere copia dei verbali di conciliazione alle parti interessate
al procedimento.
Art. 7 Procedura di conciliazione
A seguito dellistanza di conciliazione presentata dalla parte, la segreteria notifica allaltro
linizio della procedura. Questultima deve far conoscere, entro 10 giorni dal ricevimento
della comunicazione, la propria disponibilit ad accettare il tentativo di conciliazione e
lorganizzazione di cui intende valersi per lassistenza nel tentativo di conciliazione. La
prima riunione della Commissione di Conciliazione sar convocata dalla segreteria entro i
10 giorni successivi.
La Commissione si riunisce il giorno stabilito alla presenza delle parti, esamina il
contenzioso del caso, aggiornando la seduta per lesame deventuali perizie o per le
conclusioni.
ACCORDO TERRITORIALE PER LA CITTA' DI NAPOLI
ai sensi dell'art. 2, comma 3, Legge 9.12.98 n431 e D.M 30/12/2002
Tra:
1.
il Sunia (Sindacato Nazionale Inquilini ed Assegnatari) Federazione Provinciale di
Napoli, con sede in Napoli, al Corso Umberto I, n 329, in persona del Segretario
Provinciale, Dott. Antonio Giordano, nato a Roccapiemonte il 29.12.1953; il SICET
(Sindacato Inquilini Casa e Territorio) della Provincia di Napoli, con sede in Napoli,
alla Via Guantai Nuovi, 30, in persona del Segretario Provinciale, Sig. Ciro Grillo,
nato a Torre Annunziata il 14/02/1946; l'UNIAT (Unione Nazionale Inquilini
Ambiente e Territorio) Federazione della Provincia di Napoli, con sede in Napoli, a
Piazza Immacolatella, 5, in persona del Segretario Provinciale Sig. Carlo
Sorrentino, nato a Castellammare di Stabia, il 4/01/1944; e lASSOCASA
(Associazione Sindacale Nazionale Degli Inquilini e Degli Assegnatari per la Casa,
lAmbiente ed il Territorio) con sede in Napoli, Piazza Nazionale, 94 in persona del
Commissario Provinciale Sig. Luigi Rispoli, nato a Napoli il 13/03/1960 da una
parte, e
2.
l'A.P.E. NAPOLI (Associazione della Propriet Edilizia per la Provincia di Napoli -
Confedilizia) con sede in Napoli, al Viale Gramsci, 17/B, in persona del Presidente,
Avv. Prospero Pizzolla, nato a Napoli, il 7/09/1938; l'A.S.P.P.I. (Associazione
Piccoli Proprietari Immobiliari) con sede in Napoli,alla via Toledo n 368, in
persona del Presidente Avv. Raffaello Lerro, nato a Napoli il 27.2.1950; l'A.P.P.C.
(Associazione Piccoli Proprietari Case), con sede in Napoli alla Trav. Nuova Marina,
n8, in persona del Presidente Avv. Rocco Mastrangelo,nato a Foggia il 3.3.1956;
e lU.P.P.I (Unione Piccoli Proprietari Immobili), con sede in Napoli, alla Via Toledo,
n 156, in persona del Presidente lAvv. Giacomo Carini, nato a S.Lucido (CS) il
28.08.1936, dallaltra parte
SI CONVIENE E SI STIPULA
il seguente Accordo Territoriale:
CONTRATTI DI LOCAZIONE AGEVOLATI
(Art.2,comma 3, Legge 9.12.98 n 431 e art.1 D.M. 30/12/2002)
Art. 1
L'ambito di applicazione del presente Accordo Territoriale, per i contratti in epigrafe,
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Napoli.
Art. 2
Il territorio comunale, ai fini della determinazione del valore dei canoni di locazione per i
contratti stipulati ai sensi delle norme richiamate in epigrafe, ripartito in nove aree
omogenee (di cui una di particolare pregio, suddivisa in due compartimenti, ed una di
particolare degrado) come individuate nell'Allegato A)del presente Accordo Territoriale.
Art. 3
I <<valori di riferimento>>, minimo e massimo, dei canoni di locazione per le aree
omogenee - come individuate all'art.2, Allegato A) - in cui diviso il territorio
amministrativo del Comune di Napoli, sono definiti nelle misure riportate nell'Allegato B)
ed espressi in /mq. annui.
Art. 4
Per la determinazione del <<valore effettivo>> del canone di locazione sono individuate
quattro fasce di oscillazione dei canoni e sono fissati gli elementi oggettivi caratterizzanti
ogni singola fascia, come indicati nell'Allegato C) , parte prima.
Le parti contrattuali, individuate - in base ai dati catastali del fabbricato (sezione, foglio e
relativi allegati) - l'area urbana omogenea in cui ubicato l'immobile, oggetto del
rapporto locativo, e - in base agli elementi di caratterizzazione - la fascia di oscillazione
in cui questo si colloca, concorderanno il canone, tra il valore minimo ed il valore
massimo attribuiti alla fascia di competenza, con riferimento allo stato di conservazione
dell'unit immobiliare e del fabbricato in cui essa compresa, e alla superficie utile
calcolata secondo i criteri indicati nell'Allegato C), parte seconda.
Le parti contrattuali, per concordare il canone effettivo in deroga ai parametri prefissati
nell'Allegato C), ma pur sempre nel rispetto dei valori minimi e massimi attribuiti allarea,
devono sottoporre alla valutazione della Commissione Stragiudiziale di Conciliazione (di
cui al successivo art. 6) lintesa raggiunta affinch se ne attesti la sua rispondenza all
Accordo Territoriale.
Art. 5
Ai fini della previsione di cui al punto 5 dell'art. 1 del D.M. 30/12/2002 (pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale n.85 del 11/4/2003), per i contratti stipulati con Compagnie
Assicurative, Enti Privatizzati, ovvero soggetti giuridici o individuali detentori di grandi
propriet immobiliari, i canoni, definiti con le modalit di cui agli artt. 2, 3 e 4, ed agli
Allegati A), B) e C) del presente Accordo Territoriale, potranno essere ridotti, d'intesa
tra le parti sottoscrittrici dell'accordo integrativo, fino ad un massimo del 40% del valore
concordato.
Art. 6
Il "contratto tipo" (Allegato D per le propriet individuali e Allegato D1 per la grande
propriet) - da utilizzarsi necessariamente per la istituzione dei rapporti locativi in
epigrafe - definito sulla base del modello allegato al D.M. 30/12/2002, con la sola
modifica, nei modi seguenti, della clausola concernente la commissione conciliatrice:
<<Ciascuna parte, per ogni controversia che dovesse sorgere in merito
all'interpretazione ed esecuzione del presente contratto, nonch in ordine all'esatta
applicazione dell Accordo Territoriale, anche con riguardo al canone, potr adire la
Commissione Stragiudiziale di Conciliazione composta da tre componenti, due scelti fra
appartenenti alle rispettive Organizzazioni firmatarie dell Accordo Territoriale sulla base
delle designazioni, rispettivamente del locatore e del conduttore, ed un terzo, che
svolger eventualmente funzioni di Presidente, sulla base della scelta operata dai due
componenti come sopra designati ove gli stessi, di comune accordo, ritengano di
nominarlo>>.
In caso di variazione in pi o in meno dell'imposizione fiscale gravante sullunit
immobiliare locata rispetto a quella in atto al momento della stipula del contratto, la
parte interessata potr adire la Commissione Stragiudiziale di Conciliazione di cui al
punto precedente, la quale determiner nel termine perentorio di 90 giorni, il nuovo
canone, a valere fino alla cessazione del rapporto contrattuale, ivi compreso l'eventuale
periodo di proroga biennale, o fino a nuova variazione.
La richiesta di decisione della Commissione costituita con le modalit indicate negli
allegati tipo di contratto, non comporter oneri economici a carico della parte
richiedente.
CONTRATTI DI LOCAZIONE TRANSITORI ORDINARI
(Art. 5, comma 1, legge n 431/98 ed art. 2 D.M. 30/12/2002)
Art. 7
L'ambito di applicazione del presente Accordo Territoriale, per i contratti in epigrafe,
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Napoli.
Art. 8
Con riferimento all'art. 2, D.M. 30/12/2002, il canone dei contratti di locazione
<<transitori ordinari>> sar concordato dai contraenti nell'ambito dei valori e dei criteri
stabiliti dagli artt. 2, 3 e 4 e dagli Allegati A), B) e C) del presente Accordo Territoriale.
Art. 9
La transitoriet del contratto di locazione giustificata:
a) per il locatore
se persona fisica, dall'esigenza di destinare l'immobile ad uso abitativo, proprio, del
coniuge, dei genitori o dei figli, per uno dei seguenti motivi:
- trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
- rilascio di immobile detenuto in locazione;
- esecuzione di lavori di ristrutturazione dell'immobile gi posseduto o detenuto;
- trasferimento o inizio di attivit artigianale o professionale;
- separazione personale;
- divorzio e cause equiparate;
- rientro dallestero;
se persona giuridica, (societ, ente pubblico o ente con finalit pubblica, sociale, di culto,
cooperativistica, mutualistica, assistenziale e culturale) dall'esigenza di destinare
l'immobile all'esercizio delle attivit dirette a perseguire le proprie finalit.
b) per il conduttore
dall'esigenza di abitare l'immobile per uno dei seguenti motivi:
- studio, inteso come necessit di frequenza di corsi temporanei di approfondimento, di
specializzazione, di ricerche o altro;
- lavoro, riferito anche ad attivit di formazione ed avviamento professionale, sebbene
non retribuiti, contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un Comune diverso
da quello di residenza;
- salute e famiglia, ovvero necessit di assistenza a familiari in Comune diverso da quello
di residenza;
- acquisto di una abitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
- separazione personale ovvero divorzio e cause equiparate;
- servizio civile;
- sfratto esecutivo con possibilit di reperimento di altro alloggio nell'ambito temporale di
diciotto mesi;
- provvedimenti amministrativi, temporaneamente impeditivi dell'uso dell'alloggio di
abituale residenza.
- inutilizzabilit dellabitazione del conduttore per lesecuzione di lavori di ristrutturazione.
Per la stipula di un contratto <<transitorio ordinario>> sar sufficiente l'individuazione di
una sola delle predette specifiche esigenze, anche se riferite al solo locatore o
conduttore, semprech siano certificate da idonea documentazione.
Art. 10
Il contratto di locazione <<transitorio ordinario>> dovr essere stipulato
necessariamente secondo il "contratto tipo", definito sulla base del modello allegato al
D.M. 30/12/2002, che costituisce l'Allegato E) per le propriet individuali e lAllegato
E1) per la grande propriet del presente Accordo Territoriale.
Il contratto tipo dovr contenere anche la clausola, come definita all art. 6 del presente
Accordo Territoriale, per la costituzione della Commissione Stragiudiziale di
Conciliazione, che ciascuna parte potr adire, nell ipotesi di controversie in merito
allinterpretazione ed esecuzione del contratto di locazione, nonch in ordine allesatta
applicazione dell Accordo Territoriale.
Ferma lipotesi di recesso legale per gravi motivi le parti potranno anche pattuire
unipotesi di recesso convenzionale del conduttore dal contratto dandosene preavviso a
mezzo lettera raccomandata al locatore, almeno due mesi prima- allorquando si
determinasse per il recedente il motivo costituente lesigenza abitativa transitoria.
CONTRATTI DI LOCAZIONE TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, comma 2, legge 9.12.98 n 431 e art. 3 D.M. 30/12/2002)
Art. 11
L'ambito di applicazione del presente Accordo Territoriale, per i contratti in epigrafe,
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Napoli, sede di Universit, nonch
dai territori amministrativi dei Comuni limitrofi di Arzano, Casandrino, Casavatore,
Casoria, Cercola, Marano di Napoli, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Portici, Pozzuoli,
Quarto, S. Giorgio a Cremano, S. Sebastiano al Vesuvio e Volla.
Art. 12
Con riferimento all'art. 3, comma 4 del D.M. 30/12/2002, il canone dei contratti di
locazione <<transitori per studenti universitari>> sar definito dai contraenti,
nell'ambito dei valori e dei criteri stabiliti dagli artt. 2, 3 e 4 e dagli Allegati A), B) e C)
del presente Accordo Territoriale, per quanto concerne il Comune di Napoli, ovvero con
le modalit previste dagli Accordi Territoriali che saranno stipulati per ciascuno dei
<<Comuni Limitrofi >> di cui all'art. 11 che precede.
Art. 13
Il contratto individuale di locazione <<transitorio per studenti universitari>> dovr
essere stipulato dai contraenti necessariamente secondo il "contratto tipo", definito sulla
base del modello allegato al D.M. 30/12/2002, che costituisce l'Allegato F) per la
propriet individuali e lAllegato F1) per la grande propriet del presente Accordo
Territoriale.
Il contratto tipo dovr contenere anche la clausola, come definita allart. 6 del presente
Accordo Territoriale, per la costituzione della Commissione Stragiudiziale di
Conciliazione, che ciascuna parte potr adire, nellipotesi di controversie in merito
allinterpretazione ed esecuzione del contratto di locazione, nonch in ordine allesatta
applicazione dell Accordo Territoriale.
Ferma lipotesi di recesso legale per gravi motivi le parti potranno anche pattuire
unipotesi di recesso convenzionale del conduttore dal contratto dandosene preavviso a
mezzo lettera raccomandata al locatore, almeno due mesi prima- allorquando si
determinasse per il recedente linterruzione degli studi prima della data di scadenza della
locazione.
Art. 14
Per tutti i contratti previsti dal presente Accordo Territoriale:
gli oneri accessori saranno ripartiti tra locatore e conduttore secondo il criterio indicato
nella tabella ministeriale da richiamarsi nel contratto di locazione, che costituisce
l'Allegato G) del presente Accordo Territoriale;
il canone, allinizio del secondo anno di durata contrattuale, e su richiesta del locatore,
potr essere aggiornato, anno per anno, in ragione del 75% della variazione in aumento,
accertata dall'ISTAT, dell'indice dei prezzi al consumo, per le famiglie di operai ed
impiegati intervenuta rispetto all'anno precedente.
Art. 15
Il presente Accordo Territoriale, che avr la durata di tre anni a decorrere dalla data del
suo deposito presso il Comune di Napoli, potr formare oggetto, di intesa tra le parti, di
revisione, anche prima della sua scadenza, nelle ipotesi in cui:
a) siano deliberate dal Comune di Napoli specifiche aliquote ICI per gli immobili concessi
in locazione con contratto stipulato in base al vigente Accordo Territoriale;
b) siano modificate, con provvedimento legislativo, le agevolazioni fiscali previste dall'art.
8 della L. n 431/98;
c) siano intervenute consistenti variazioni delle condizioni di mercato dei canoni di
locazione per le citt di Napoli;
d) sia ritenuto necessario dalle parti stipulanti procedere ad una modifica dell'Accordo
stesso.
L Accordo Territoriale, dopo la scadenza triennale, rester comunque in vigore fino alla
stipula di altro, a seguito dell'emanazione di un nuovo decreto ministeriale di
recepimento di Convenzione Nazionale sostitutiva di quella vigente dal 11/4/2003.
Art. 16
Il presente Accordo composto di 4 pag., suddiviso in 16 articoli con 10 allegati,
contraddistinti dalle lettere A), B), C), D), D1), E), E1), F), F1) e G), che formano parti
integranti dell' Accordo stesso.
Napoli,
Le Associazioni della
Propriet Edilizia
Le Associazioni Sindacali dei
Conduttori
A.P.E. Napoli
Il Presidente
Avv.to Prospero Pizzolla
S.U.N.I.A.
Il Segretario Provinciale
Dott. Antonio Giordano
A.S.P.P.I.
Il Presidente
Avv. Raffaello Lerro
S.I.C.E.T.
Il Segretario Provinciale
Ciro Grillo
A.P.P.C.
Il Presidente
Avv. Rocco Mastrangelo
U.N.I.A.T.
Il Segretario Provinciale
Carlo Sorrentino
U.P.P.I.
Il Presidente
Avv.Giacomo Carini
ASSOCASA
Il Commissario Provinciale
Luigi Rispoli
G
Allegato A: SUDDIVISIONE DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI NAPOLI IN AREE
OMOGENEE
G
Allegato B: VALORI DEI CANONI MINIMI E MASSIMI DETERMINATI PER LE AREE
OMOGENEE IN CUI E' STATO SUDDIVISO IL TERRITORIO DEL COMUNE DI
NAPOLI.
G
Allegato C: VALORI DI OSCILLAZIONE DEI CANONI ALL'INTERNO DELLE FASCE
ALLEGATO "A"
SUDDIVISIONE DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI NAPOLI IN AREE OMOGENEE
Le aree omogenee si compongono delle parti del territorio riportate nelle sezioni e nei
fogli catastali per ciascuna richiamati, ad eccezione della area 9 che si compone dei
comparti di edifici gi individuati ai fini della previsione di cui all' art. 18, ultimo comma
della legge 27.7.78 n 392
AREA 1
CHA/5;PIA/1;PIA/4;SCA/1;SCA/2.
AREA 2
AVV/1;BAR/1;BAR/2;BAR/3;BAR/4;BAR/5;BAR/7;BAR/8;
BAR/9;BAR/10B;BAR/10C;BAR/10D;BAR/11;BAR/13;BAR/14;
CHA/1;CHA3;CHA/6;CHA/8;CHI/29B;PIA/2;PIA/3;PIA/5;PIA/9;
PIA/11;PON/1;PON/2;PON/3;PON/4;PON/5;PON/6;PON/7;PON/8;
PON/9;PON/10;PON/11;PON/12; PON/14;PON/15;SCA/3;SCA/4A;
SCA/4B;SCA/5;SCA/6;SCA/7;SCA/8A;SCA/8B;SCA/8C;SCA/8D;
SCA/8E;SCA/9;SCA/11;SCA/14;SCA/25;SEC/1;SEC/2;SEC/3;
SEC/6;SGO/6;SGO/7;SGO/8; SGO/9;SOC/2;SOC/8;SPI/1;SPI/2;
SPI/3;SPI/5;SPI/7;SPI/8;SPI/9;STE/2;STE/3;VIC/8.
AREA 3
BAR/6;BAR/10A;BAR/12;CHA/2;CHA/4;CHA/7;CHA/9;CHA/10;
CHA/11;CHI/1;CHI/2;CHI/4;CHI/22A;CHI/28A;CHI/28B;CHI/28C;
CHI/28D;CHI/29A2;CHI/29C;CHI/41;MER/1;MER/2;MER/4;MER/5;
MER/6;MER/9;MER/10;MER/12;PIA/6;PIA/7A;PIA/7B;PIA/7C;PIA/8;
PIA/10;PIA/12;PIA/13;PIA/14;PON/13;PON/16;PON/17;SCA/4C;
SCA/4D;SCA/10; SCA/12;SCA/13;SCA15;SCA/16A;SCA/16B;SCA/16C;
SCA/19D;SCA/21C;SCA/21D;SCA/22;SCA/23;SCA/24;SEC/4;SEC/5;
SEC/7;SEC/8;SEC/9;SEC/10;SGO/1;SGO/2;SGO/3;SGO/4;SGO/5;
SOC/1;SOC/3;SOC/7; SPI/4;SPI/6;STE/4;STE/5;VIC/1;VIC/2;
VIC/3A;VIC/5;VIC/6;VIC/11.
AREA 4
AVV/4;AVV/10;AVV/11;AVV/12;CHI/3;CHI/20;CHI/21;CHI/22;
CHI/24B;CHI/26;CHI/28;CHI/33A;CHI/33C;CHI/39;CHI/225;
CHI/226;SCA/16D;SCA/19A;SCA/19B;SCA/19C;SCA/21B;
SOC/6;SOC/9; STE/6;VIC/3B;VIC/3C;VIC/10;VIC/12.
AREA 5
AVV/2;AVV/3;AVV/5;AVV/6;AVV/7A;AVV/7B;AVV/9A;AVV/9B;
CHI/5;CHI/6;CHI/7;CHI/8;CHI/9;CHI/34A;CHI/227MER/8;SCA/17;
SCA/18;SCA/20; SCA/21A;SLO/2;SOC/4;SOC/5;STE/1;
VIC/4;VIC/13;VIC/14;VIC/15.
AREA 6
AVV/8;AVV/8A;AVV/8B;AVV/13;AVV/16;CHI/12;CHI/23;MER/3;
MER/7;MER/11;MON/;MON/3;PEN/1;PEN/2;POR/1;SLO/1; VIC/7;VIC/9.
AREA 7
AVV/14;AVV/15;CHI/10;CHI/11;CHI/11A;CHI/13;CHI/14;
CHI/15;CHI/16A;CHI/16B;CHI/17;CHI/18;CHI/19;CHI/24A;
CHI/25;CHI/27;CHI/29A1;CHI/29D;CHI/29E;CHI/30;CHI/31;
HI/32;CHI/33B;CHI/33D;CHI/33E;CHI/34B;CHI/34C;CHI/34D;
CHI/35A;CHI/35B;CHI/35C;CHI/35D;CHI/35E;CHI/36A;CHI/36B;
CHI/36C;CHI/36D;CHI/36E;CHI/36F;CHI/37;CHI/38;CHI/40;MON/2;
MON/4;POR/2;POR/3;SFE/1;SFE/2;SFE/3;SFE/4;SFE/5;SGU/1;
SGU/2A;SGU/2B.
STRADE SEZIONE FOGLIO
- Piazza e Galleria Vanvitelli AVV. 15
- Via Scarlatti AVV. 14 e 15
- Via Cimarosa AVV. 14 e 15
- Piazza Fuga AVV. 15
- Via Sanfelice L. AVV. 15
- Via Toma G. AVV. 15
- Via Morghen . AVV. 15 e 16
- Via Mancini A. AVV. 15
- Via Michetti F.P. AVV. 15
- Via Donizetti G. AVV. 15
- Via Puccini G. AVV. 15
- Via Bernini G. AVV. 15
- Piazza Bernini AVV. 15
- Via Luca Giordano AVV. 14 e 15
- Via Enrico Alvino AVV. 15
- Via Merliani AVV. 15
- Via Solimena F. AVV. 15
- Via Stanzione M. AVV. 15
- Via Aniello Falcone AVV. 14 e 15
- Piazzetta Aniello Falcone AVV. 14
- Via Kagoshima AVV. 14
- Via Ugo Ricci AVV. 14
Viale Michelangelo AVV. 15 e 16
- Via Kerbaker AVV. 15 e 16
- Via Palizzi AVV. 5 e 12
- Via Palizzi CHI. 11A
- Via Bonito AVV. 16
- Via Cilea AVV. 13 e 6
AREA 8/B (particolare pregio in"AREA 7")
STRADE SEZIONE FOGLIO
- Via Mergellina CHI. 18
- Via Caracciolo CHI. 14-16A-18-19
- Via Partenope SFE. 3-4
- Via Nazario Sauro SFE. 4-5
- Via Posillipo CHI.
25-29E-30-35A-36A-36C-36D-36E-
37
- Via Orazio CHI. 18-25-40
- Via Catullo CHI. 18-25
- Via Nevio CHI. 9-25
- Via Pacuvio CHI. 40
- Via Scipione Capece CHI. 25
- Via Petrarca CHI. 25-29E-30-35A-36A-36B-37
- Via Stazio CHI. 40
- Via Marechiaro CHI. 35C-35D-35E
- Via F. Russo CHI. 36D-36E-36F
- Via S. Di Giacomo CHI. 36C
- Via S. Strato CHI. 35A-35B-35C-35D
- Via V. Padula CHI. 33E-35A-CHI.35B
- Discesa Gaiola CHI. 34B-34D-35C-35E
- Via Morelli SFE. 33
- Piazza dei Martiri CHI. 16A
- Piazza dei Martiri SFE. 3
- Via Calabritto CHI. 16A
- Via Calabritto SFE. 3
- Via Filangieri CHI. 16A-17
- Via dei Mille CHI. 15-16A-16B-17
- Piazza Vittoria CHI. 16A
- Piazza Vittoria SFE. 3
- Via Cesario Console SFE. 2-3-4
- Via Carducci CHI. 16B
- Via S.Pasquale CHI. 16B
- Via Vittoria Colonna CHI. 15-16A
- Via Crispi CHI. 13-14-15
- Via del Parco Margherita CHI. 15
- Parco Grifeo CHI. 11-11A
- Corso V. Emanuele CHI. 11-11A-38
- Riviera Di Chiaja CHI. 16A-14
- Via Manzoni CHI. 29D-33E-39D-35A-36b-33B
AREA 9
Comprende i comparti di edifici gi individuati, ai fini della previsione di cui all' art. 18,
ultimo comma, della legge 27.7.78 n 392, con delibera del Consiglio Comunale di
Napoli.
Le Associazioni della
Propriet Edilizia
Le Associazioni Sindacali dei
Conduttori
A.P.E. Napoli
Il Presidente
Avv.to Prospero Pizzolla
S.U.N.I.A.
Il Segretario Provinciale
Dott. Antonio Giordano
A.S.P.P.I.
Il Presidente
Avv. Raffaello Lerro
S.I.C.E.T.
Il Segretario Provinciale
Ciro Grillo
A.P.P.C.
Il Presidente
Avv. Rocco Mastrangelo
U.N.I.A.T.
Il Segretario Provinciale
Carlo Sorrentino
U.P.P.I.
Il Presidente
Avv.Giacomo Carini
ASSOCASA
Il Commissario Provinciale
Luigi Rispoli
Allegato "B"
VALORI DEI CANONI MINIMI E MASSIMI DETERMINATI PER LE AREE
OMOGENEE IN CUI E' STATO SUDDIVISO IL TERRITORIO DEL COMUNE DI
NAPOLI.
Individuatesi le nove <<aree omogenee>> come da Allegato A) e tenutosi conto dei
valori correnti di mercato, i valori, minimi e massimi, del canone annuo ./mq., per
ciascuna delle nove aree omogenee, sono definiti nelle misure seguenti:
Area 1 canone minimo . 19,00 al mq.
canone massimo . 41,00 al mq.
Area 2 canone minimo . 21,00 al mq.
canone massimo . 41,00 al mq.
Area 3 canone minimo . 24,00 al mq.
canone massimo . 47,00 al mq.
Area 4 canone minimo . 26,00 al mq.
canone massimo . 57,00 al mq.
Area 5 canone minimo . 34,00 al mq.
canone massimo . 67,00 al mq.
Area 6 canone minimo . 36,00 al mq.
canone massimo . 85,00 al mq.
Area 7 canone minimo . 54,00 al mq.
canone massimo .101,00 al mq.
Area 8/A (particolare pregio in "AREA 6")
canone minimo . 52,00 al mq.
canone massimo . 98,00 al mq.
Area 8/B (particolare pregio in "AREA 7")
canone minimo . 83,00 al mq.
canone massimo .155,00 al mq.
I valori, minimi e massimi, del canone annuo ./mq. per gli immobili rientranti nell'area 9,
particolare degrado, come individuata nell'allegato A), sono definiti, in relazione all'area
di competenza, nelle misure seguenti:
Sub Area 2 - (zona di degrado in area 2)
canone minimo . 19,00 al mq.
canone massimo . 32,00 al mq.
Sub Area 3 - (zona di degrado in area 3)
canone minimo . 22,00 al mq.
canone massimo . 36,00 al mq.
Sub Area 4 - (zona di degrado in area 4)
canone minimo . 24,00 al mq.
canone massimo . 41,00 al mq.
Sub Area 5 - (zona di degrado in area 5)
canone minimo . 26,00 al mq.
canone massimo . 45,00 al mq.
Sub Area 6 - (zona di degrado in area 6)
canone minimo . 32,00 al mq.
canone massimo . 50,00 al mq.
Sub Area 7 - (zona di degrado in area 7)
canone minimo . 36,00 al mq.
canone massimo . 57,00 al mq.
Del coefficiente di degrado per labbattimento del canone di cui ai precedenti punti non si
tiene conto qualora limmobile sia stato sottoposto a ristrutturazione integrale cos come
previsto dallart. 31 della legge 457/78 lettere c, d, e,
Per i contratti di durata maggiore a quella prevista dallart.1 comma 8 del D.M.30.12.02
le parti potranno aumentare il canone (definito secondo i parametri di cui agli Allegati A),
B) e C) in ragione del 2% per ogni anno di ulteriore durata, ma entro un limite massimo
del 10% del valore iniziale.
Per i contratti <<transitori>> di cui all art. 2 del D.M. 30.12.2002 ed in considerazione
delle condizioni socio economiche del Comune di Napoli ed anche allo scopo di favorire
la mobilit sul territorio le parti potranno incrementare il canone (definito secondo gli
Allegati A), B), e C) nella misura del 10%.
Per i soli contratti <<transitori ordinari>> e <<transitori per studenti universitari>>,
come regolati rispettivamente dagli artt. 7, 8, 9 e 10 e dagli artt. 11, 12 e 13 del
presente Accordo Territoriale, le parti potranno incrementare il canone iniziale, definito
secondo le modalit previste nellAccordo stesso, nella misura massima del 15% del suo
valore, qualora limmobile locato sia completamente arredato e sia allegato al contratto
tipo lelenco descrittivo dei beni concessi in uso.
Per unit immobiliari, con superfici inferiori a mq. 75 (computate col criterio previsto
dallAllegato C) le parti potranno concordare un aumento del canone (definito mediante
lapplicazione di criteri stabiliti negli allegati A e B) nella misura massima ricavata dalla
differenza tra la superficie di 75mq e la superficie dellalloggio, con un aumento quindi
inversamente proporzionale alla dimensione dellimmobile; il tutto come dallo schema
esemplificativo qui di seguito riportato:
- da mq. 1 a mq. 35- aumento del 40 %
- da mq.35 a mq. 36- aumento del 39 %
- da mq.36 a mq. 37- aumento del 38 %
- da mq.37 a mq. 38- aumento del 37 %
- da mq.38 a mq. 39- aumento del 36 %
- da mq.39 a mq. 40- aumento del 35 %
- da mq.40 a mq. 41- aumento del 34 %
- da mq.41 a mq. 42- aumento del 33 %
- da mq.42 a mq. 43- aumento del 32 %
- da mq.43 a mq. 44- aumento del 31 %
- da mq.44 a mq. 45- aumento del 30 %
e cos di seguito fino ad 75mq.dove laumento percentuale sar pari a zero.
Per le unit immobiliari superiori a mq. 150, le parti potranno concordare una riduzione
del valore del canone fino al 30%.
Decorso il primo anno di durata della convenzione e sempre che le Organizzazioni
stipulanti non abbiano diversamente stabilito con apposito accordo integrativo da
stipularsi entro il termine del 30 luglio di ciascun anno i valori minimi e massimi definiti
per ciascun area saranno aggiornati, anno per anno, nella misura massima del 75% della
variazione di aumento, accertata dallISTAT, dellindice dei prezzi al consumo per le
famiglie di operai ed impiegati verificatasi rispetto allanno precedente, con riferimento
alla data del 30 giugno, e potranno essere adottati per la stipula di nuovi contratti
nellanno di riferimento.
Le Associazioni della
Propriet Edilizia
Le Associazioni Sindacali dei
Conduttori
A.P.E. Napoli
Il Presidente
Avv.to Prospero Pizzolla
S.U.N.I.A.
Il Segretario Provinciale
Dott. Antonio Giordano
A.S.P.P.I.
Il Presidente
Avv. Raffaello Lerro
S.I.C.E.T.
Il Segretario Provinciale
Ciro Grillo
A.P.P.C.
Il Presidente
Avv. Rocco Mastrangelo
U.N.I.A.T.
Il Segretario Provinciale
Carlo Sorrentino
U.P.P.I.
Il Presidente
Avv.Giacomo Carini
ASSOCASA
Il Commissario Provinciale
Luigi Rispoli
Allegato "C"
PARTE PRIMA
VALORI DI OSCILLAZIONE DEI CANONI ALL'INTERNO DELLE FASCE.
1^ Fascia
VALORE DI OSCILLAZIONE DEL CANONE
dal 1% al 25% della banda di oscillazione minimo/massimo.
Caratteristiche oggettive per il posizionamento dell'unit immobiliare nella
fascia:
1. Unit immobiliare sita in fabbricato di tipo popolare;
2. Unit immobiliare in fabbricato privo di impianto di ascensore;
3. Unit immobiliare priva di riscaldamento.
2^ Fascia
VALORE DI OSCILLAZIONE DEL CANONE
dal 26% al 50% della banda di oscillazione minimo/massimo.
Caratteristiche oggettive per il posizionamento dell'unit immobiliare nella
fascia:
1.
Unit immobiliare sita in fabbricato di tipo economico;
2.
Unit immobiliare sita oltre il 3 piano in fabbricato munito di impianto di
ascensore (la caratteristica si intende comunque presente per le unit immobiliari
ubicate non oltre il terzo piano, anche in assenza di ascensore);
3.
Unit immobiliare munita di riscaldamento;
4.
Unit immobiliare con balcone sporgente o terrazzo.
L'unit immobiliare deve presentare almeno due delle predette caratteristiche, di cui la
prima elemento determinante, mentre le altre sono alternative.
3^ Fascia
VALORE DI OSCILLAZIONE DEL CANONE
dal 51% al 75% della banda di oscillazione minimo/massimo.
Caratteristiche oggettive per il posizionamento dell'unit immobiliare nella
fascia:
Unit immobiliare sita in fabbricato di tipo civile;
2.
Unit immobiliare sita oltre il 3 piano in fabbricato munito di impianto di
ascensore (anche in assenza di ascensore la caratteristica si intende comunque
presente per le unit immobiliari ubicate non oltre il terzo piano);
3.
Unit immobiliare munita di riscaldamento;
4.
Unit immobiliare munita di doppi servizi.
5.
Unit immobiliare sita in fabbricato dotato di aree e spazi liberi di uso comune
6.
Unit immobiliare con balcone sporgente o terrazzo.
L'Unit immobiliare deve presentare almeno quattro delle predette caratteristiche, di cui
la prima e la seconda sono elementi determinanti, mentre le altre sono alternative.
4^ Fascia
VALORE DI OSCILLAZIONE DEL CANONE
dal 76% al 100% della banda di oscillazione minimo/massimo.
Caratteristiche oggettive per il posizionamento dell'unit immobiliare nella
fascia:
1.
Unit immobiliare sita in fabbricato di tipo civile;
2.
Unit immobiliare sita oltre il 3 piano in fabbricato munito di impianto di
ascensore (la caratteristica si intende comunque presente per le unit immobiliari
ubicate non oltre il terzo piano, anche in assenza di ascensore);
3.
Unit immobiliare munita di riscaldamento;
4.
Unit immobiliare munita di doppi servizi;
5.
Unit immobiliare sita in fabbricato dotato di aree e spazi liberi di uso comune;
6.
Unit immobiliare dotata di posto auto di uso esclusivo o box auto;
7.
Unit immobiliare con balcone sporgente o terrazzo.
L'unit immobiliare deve presentare almeno cinque delle predette caratteristiche, di cui la
prima, la seconda e la terza sono elementi determinanti, mentre le altre sono alternative.
Per la determinazione del canone nell'ambito della fascia di riferimento, individuata in
base agli elementi caratteristici dell'unit immobiliare, le parti in sede di contrattazione,
anche con l'assistenza delle Organizzazioni contraenti, dovranno tenere conto dello stato
di conservazione dell'unit immobiliare e del fabbricato, cosicch dal valore pi basso,
legato alla condizione "scadente", perverranno ad un valore medio/basso, legato alla
condizione "mediocre", ad un valore medio/alto, legato alla condizione "normale", e ad
un valore massimo, legato alla condizione "ottimo, pronto all'uso".
In ogni caso, per l'inserimento nella quarta fascia (dal 76% al 100%), le condizioni di
conservazione dell'unit immobiliare e del fabbricato dovranno essere almeno "normali";
mentre, per l'ipotesi in cui non vi fossero tutte le caratteristiche richieste, il canone andr
concordato con riferimento alla fascia inferiore.
Le tipologie dei fabbricati, dovendosi tenere conto delle loro caratteristiche costruttive e
di rifiniture, vengono cos definiti:
1.
Fabbricato per abitazioni di tipo popolare:
da riconoscersi ai fabbricati aventi caratteristiche costruttive e di rifiniture di
modesto livello qualitativo, muniti di impianti tecnologici limitati a quelli
indispensabili.
2.
Fabbricato per abitazioni di tipo economico:
da riconoscersi ai fabbricati aventi caratteristiche costruttive e di rifiniture del tipo
economico, muniti di impianti tecnologici limitati a quelli indispensabili.
3.
Fabbricato per abitazioni di tipo civile:
da riconoscersi ai fabbricati muniti di caratteristiche costruttive e tecnologiche del
tipo commerciale, nonch con rifiniture adeguate alle locali richieste di mercato.
PARTE SECONDA
CALCOLO DELLA SUPERFICIE AI FINI DELLA QUANTIFICAZIONE DEL CANONE.
Le superfici da considerarsi ai fini della quantificazione del canone con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno- sono:
a) quella residenziale, calcolata in relazione alla superficie utile calpestabile;
b) quella non residenziale, calcolata nelle seguenti misure percentuali:
1. box auto 60% di quella utile calpestabile;
2. balconi, terrazze, cantine 25% di quella utile calpestabile;
3. posto auto coperto 50% di quella assegnata;
4. posto auto scoperto 40% di quella assegnata;
5. superficie scoperta uso esclusivo 20% di quella destinata;
6. superficie condominiale a verde 10% dei millesimi di propriet.
Le Associazioni della
Propriet Edilizia
Le Associazioni Sindacali dei
Conduttori
A.P.E. Napoli
Il Presidente
Avv.to Prospero Pizzolla
S.U.N.I.A.
Il Segretario Provinciale
Dott. Antonio Giordano
A.S.P.P.I.
Il Presidente
Avv. Raffaello Lerro
S.I.C.E.T.
Il Segretario Provinciale
Ciro Grillo
A.P.P.C.
Il Presidente
Avv. Rocco Mastrangelo
U.N.I.A.T.
Il Segretario Provinciale
Carlo Sorrentino
U.P.P.I.
Il Presidente
Avv.Giacomo Carini
ASSOCASA
Il Commissario Provinciale
Luigi Rispoli
COMUNE DI PADOVA
Accordo territoriale per le locazioni nella citt di Padova
ai sensi degli articoli 2, comma 3, e 5 della legge 431/98
depositato in data 14/07/1999 Prot. 2283
Ai sensi di quanto disposto dalla legge 9 dicembre 1998, n 431 "Disciplina delle locazioni e del
rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo" ed in attuazione dell'Accordo Nazionale sottoscritto
dalle Organizzazioni della propriet edilizia e dei conduttori in data 8 febbraio '99 e recepito nel
Decreto del Ministro dei LL. PP. di concerto con il Ministro delle Finanze del 5/03/99 pubblicato
nella G. U. n. 67 del 22/03/1999, il Comune di Padova ha convocato in data 30 marzo 1999 le
Organizzazioni Sindacali degli inquilini SUNIA - SICET - UNIAT - ASSOCASA - CONIA - ANIA
- UNIONE INQUILINI e le Organizzazioni Sindacali della propriet CONFEDILIZIA - UPPI -
ASPPI - APPC - UNIONCASA - FEDERPROPRIETA' - CONFAPPI, i rappresentanti delle quali
sottoscrivono il seguente accordo:
Zone: il presente accordo ha valore per tutto il territorio del Comune di Padova. Considerato
che la delimitazione in microzone del territorio Comunale non ancora n definita n
deliberata dal Comune di Padova, le Organizzazioni Sindacali della propriet e dei conduttori
concordano, analizzati i valori del libero mercato, di suddividere il territorio del Comune di
Padova in tre zone omogenee, definite Zone A, B e C, come evidenziate con bordo in grassetto
nella pianta della citt di Padova allegata sub A) al presente accordo. Si precisa che qualora
una zona sia delimitata da una via o strada, tutte le unit abitative con il civico sulla medesima,
saranno ricomprese nella zona superiore.
Fasce: per ognuna delle zone come sopra determinate le Organizzazioni Sindacali hanno
indicato i seguenti valori minimi e massimi, allinterno dei quali dovranno collocarsi i canoni:
Valori al mq./mese:
Valori al mq./anno:
Sub-fasce: per la definizione, ai sensi dellart. 1, comma 4, del succitato Decreto 5/03/99, del
canone effettivo collocato tra il valore minimo e il valore massimo delle fasce di oscillazione,
per ognuna delle tre zone indicate allart. 1 del presente Accordo Territoriale sono state
individuate tre sub-fasce di oscillazione dei valori dei canoni di locazione:
Valori delle sub-fasce al mq./mese:
Fascia
Minimo Massimo
Zona A 5.000 13.500
Zona B 4.500 11.500
Zona C 3.500 10.500
Fascia
Minimo Massimo
Zona A 60.000 162.000
Zona B 54.000 138.000
Zona C 42.000 126.000
Zone Sub-fascia 1 Sub-fascia 2 Sub-fascia 3
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Valori delle sub-fasce al mq./anno:
Per linserimento dellunit abitativa nelle sub-fasce, dovranno essere tenuti in considerazione gli
elementi caratterizzanti lalloggio come individuati nellallegato sub B).
Superficie locativa: il valore unitario concordato dalle parti sulla base degli elementi contenuti nei
precedenti articoli, dovr essere applicato alla superficie locativa dellalloggio da intendersi come
superficie interna allalloggio al netto sia dei muri perimetrali che interni, aumentata del 60% della
superficie netta delleventuale garage. Per gli alloggi di misura inferiore a mq. 37,50 la superficie
locativa dovr essere aumentata del 20%; per gli alloggi compresi tra mq. 37,51% e mq. 45, la
superficie sar equiparata a mq. 45.
Durata:
1. i contratti di locazione ad uso abitativo avranno, salvo diversi accordi, una durata di tre anni e
si rinnoveranno di due anni come previsto dallart. 2 commi 3 e 5 della legge 431/98. Nel caso
in cui le parti contraenti concordino una durata superiore a tre anni, la fascia di oscillazione dei
canoni relativa alla zona ove ubicato lalloggio subir un aumento nei valori minimi e
massimi pari al 2% in caso di durata del contratto pari a quattro anni; del 3% in caso di durata
del contratto pari a cinque anni; del 4% in caso di durata del contratto pari a sei anni. In merito
a tali aumenti sono fatti salvi diversi accordi integrativi locali da stipulare ai sensi dellart.1
comma 5 del D.M. 5 marzo 1999;
2. i contratti di locazione per usi transitori avranno una durata compresa tra un mese e 18 mesi;
3. i contratti di locazione per studenti universitari avranno una durata compresa tra i sei mesi e i
tre anni.
Contratto tipo: i contratti di locazione di cui al comma 3 dellart. 2 della legge 431/98 dovranno
essere stipulati sulla base del contratto tipo allegato sub C).
Contratto tipo per uso transitorio: i contratti di locazione ad uso abitativo di natura transitoria
dovranno essere stipulati sulla base del contratto tipo allegato sub D). I relativi canoni di locazione
saranno determinati sulla base dei criteri ed elementi di cui ai punti 1), 2), 3) e 4) del presente
accordo. I contratti ad uso transitorio possono essere stipulati qualora in capo anche ad una sola delle
parti contraenti sussista una delle seguenti fattispecie:
per i proprietari:
Quando il locatore intenda successivamente destinare limmobile ad uso abitativo,
commerciale, artigianale, professionale o di studio proprio , del coniuge, dei genitori, dei figli
o dei parenti entro il secondo grado;
quando il locatore, persona giuridica, societ o ente pubblico o comunque con finalit
pubbliche, sociali, cooperative, assistenziali, culturali o di culto intenda successivamente
Minimo Massimo Minimo Massimo Minimo Massimo
Zona A 5.000 8.000 8.000 10.500 10.500 13.500
Zona B 4.500 6.500 6.500 9.000 9.000 11.500
Zona C 3.500 6.000 6.000 8.500 8.500 10.500
Zone Sub-fascia 1 Sub-fascia 2 Sub-fascia 3
Minimo Massimo Minimo Massimo Minimo Massimo
Zona A 60.000 96.000 96.000 126.000 126.000 162.000
Zona B 54.000 78.000 78.000 108.000 108.000 138.000
Zona C 42.000 72.000 72.000 102.000 102.000 126.000
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destinare limmobile allesercizio delle attivit dirette a perseguire dette finalit;
quando il locatore temporaneamente trasferisca la propria dimora in altro comune per motivi
di lavoro, studio o salute;
per i conduttori:
per trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
in caso di contratto di lavoro a tempo determinato in comune diverso da quello di residenza;
per motivi di studio non rientranti nellipotesi di cui allart. 5 , comma 3 della L. 431/98;
in caso di assegnazione di alloggio di edilizia pubblica o acquisto in cooperativa o da privati di
un alloggio che sia disponibile entro 18 mesi ; tale condizione deve essere comprovata da
preliminare registrato o da dichiarazione dellente proprietario.
Contratto tipo per studenti universitari: i contratti di locazione per soddisfare le esigenze
abitative degli studenti universitari fuori sede, come previsto dal comma 2, art. 5, della legge 431/98,
dovranno essere stipulati sulla base del contratto tipo allegato sub E). I relativi canoni di locazione
saranno determinati sulla base dei criteri ed elementi di cui ai punti 1), 2), 3) e 4) del presente
accordo, con aumento dei valori minimi e massimi di cui ai punti 2) e 3) pari al 5% (cinque per
cento).
Spese condominiali: per la ripartizione delle spese condominiali tra locatore e conduttore le parti
faranno riferimento alla tabella allegata sub F). Resta in ogni caso inteso che per quanto non
espressamente previsto si fa riferimento agli articoli 9 e 10 della legge 392/78 e agli usi locali.
Assistenza delle Organizzazioni Sindacali: in caso di disaccordo nella determinazione del canone
di locazione, le parti possono essere assistite dalle rispettive Organizzazioni Sindacali le quali
terranno anche conto dello stato manutentivo e dell'ubicazione dellalloggio.
Accordi integrativi con Enti previdenziali: le parti danno atto che dal presente accordo sono
escluse le fattispecie previste dallart. 1 comma 6 del D. M. 5 marzo 99.
Durata dellAccordo: il presente accordo territoriale ha validit di tre anni a decorrere dal
deposito presso il Comune di Padova. Le Organizzazioni Sindacali firmatarie stabiliscono sin dora
che il presente accordo sar oggetto di riesame, modifica, integrazione alla scadenza di un anno dal
deposito del presente accordo, su iniziativa del Comune tramite lAgenzia sociale per la locazione, e
comunque entro 30 giorni dalla pubblicazione di provvedimenti normativi che prevedessero
variazioni fiscali per i proprietari che locano aderendo al medesimo accordo.
Il presente Accordo territoriale e gli allegati A, B, C, D, E e F, sono sottoscritti in data 14 luglio
1999 dalle seguenti Organizzazioni Sindacali:
Le Organizzazioni Sindacali Le Organizzazioni Sindacali
della propriet : dei conduttori:
f.to CONFEDILIZIA f.to SUNIA
Giorgio Paganini Michele Brombin
f.to UPPI f.to SICET
Maurizio Barbiero Massimo Peterlin
f.to ASPPI f.to UNIAT
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.. Emanuele Spata
f.to APPC f.to ASSOCASA
..
f.to FEDERPROPRIETA f.to CONIA
Golia .. Cantelli
f.to UNIONCASA f.to ANIA
. .
f.to UNIONE INQUILINI
Cesare Ottolini
f.to ASS. STUDENTI UNIVERSITARI
Alberto Martino
Allegati all'Accordo territoriale della citt di Padova
depositato al Settore Patrim. Partec. Lavoro in data 14/07/1999 Prot. 2283
Allegato A.
Mappa della citt di Padova divisa in zone (in allestimento).
Allegato B.
Elementi caratterizzanti l'alloggio
1) Tipologia edilizia
2) Tipologia catastale
3) Vetust
Classificazione Bassa Media Alta
Alloggio singolo o in bifamiliare X
Unit con accesso indipendente o su stabile con
meno di 10 alloggi
X
Unit su stabile con pi di 10 alloggi X
Classificazione Bassa Media Alta
A/7 tutte le classi e A/2 classe 6 e 5 X
A/2 dalla classe 4 alla 1 e A/3 classe 6 e 5 X
A/3 dalla classe 4 alla 1 e tutte le restanti
categorie di tipo A
X
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Come si deve considerare la vetust:
La vetust da computarsi dalla data di ultimazione dei lavori anche nel caso di ristrutturazione
completa dell'alloggio.
4) Accessori esclusivi in dotazione
Sono ritenuti accessori:
- posto auto interno e/o posto auto esterno (*); - area in uso esclusivo (*); - doppi servizi; - soffitta,
cantina, ripostiglio(*); - terrazzo d'attico; - arredamento completo.
Nota: Gli elementi con asterisco non sono valutabili in caso di edificio in casa singola o bifamiliare
in quanto elementi propri della tipologia.
5) Dotazione di servizi tecnici
Sono ritenuti servizi tecnici:
- ascensore; - impianto di riscaldamento autonomo; - impianto di raffrescamento o condizionamento;
- parco giochi; - attrezzature sportive.
Schema riepilogativo delle classificazioni
La prevalenza degli elementi della classificazione bassa o media o alta determina la subfascia di
appartenenza, rispettivamente 1, 2 o 3.
Classificazione Bassa Media Alta
Da 0 a 15 anni X
Da 15 a 30 anni X
Oltre i 30 anni X
Classificazione Bassa Media Alta
Presenza di pi di 3 accessori X
Presenza di 3 accessori X
Presenza di meno di 3 accessori X
Classificazione Bassa Media Alta
Presenza di 3 servizi X
Presenza di 2 servizi X
Presenza di 1 sevizio X
Classificazione Bassa Media Alta
1) Tipologia edilizia
2) Tipologia catastale
3) Vetust
4) Accessori esclusivi in dotazione
5) Dotazione di servizi tecnici
totale
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Parit degli elementi di classificazione fra bassa e media: subfascia 1.
Parit degli elementi di classificazione fra bassa e alta: subfascia 2.
Parit degli elementi di classificazione fra alta e media: subfascia 3.
Allegato C.
CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO
(ai sensi dellart. 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431)
(..)
Allegato D.
CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO DI
NATURA TRANSITORIA
(ai sensi dellart. 5, comma 1, della legge 9 dicembre 1998, n. 431)
(..)
Allegato E.
CONTRATTO DI LOCAZIONE DI NATURATRANSITORIA
PER LE ESIGENZE ABITATIVE DEGLI
STUDENTI UNIVERSITARI
(ai sensi dellart. 5, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431)
(..)
Allegato F.
TABELLA ONERI ACCESSORI
CONCORDATA TRA LE ORGANIZZAZIONI
DELLA PROPRIETA E DEI CONDUTTORI
RIPARTIZIONE FRA LOCATORE E CONDUTTORE
(..)
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1
ACCORDO TERRITORIALE
PER IL COMUNE DI COMO
IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9 DICEMBRE 1998, n. 431,
E DEL DECRETO MINISTRO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI 30.12.02
1) CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, l. 431/'98 e art. 1 d.m. 30.12.02)
1. L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal territorio amministrativo
del Comune di COMO.
2. Il territorio del Comune di COMO, acquisite le informazioni concernenti la delimitazione delle microzone catastali,
viene suddiviso in sei zone omogenee secondo le Microzone catastali approvate dal Consiglio Comunale nella
seduta del 22.02.99 n. 12. Per la piu facile individuazione dellubicazione dellimmobile allinterno delle
microzone catastali, si rinvia al viario delle microzone, alla suddivisione per mappali delle microzone e alla
planimetria generale delle microzone, gi allegati allAccordo Territoriale stipulato in data 16.11.99, rimanendo
inteso che in caso di contrasto deve prevalere la suddivisione per mappali.
3. Il canone mensile di locazione di ogni singola unit immobiliare determinato dalle parti contraenti sulla base
degli elementi oggettivi di classificazione dellimmobile di cui al prospetto allegato (all. 1) e all'interno delle fasce
di oscillazione di cui al prospetto allegato (all. 2) valevole per gli immobili di superficie convenzionale
complessiva inferiore o pari a 60 mq e di cui allulteriore prospetto allegato (all. 3) valevole per gli immobili di
superficie convenzionale complessiva superiore a 60 mq.
4. I metri quadrati utili dell'unit immobiliare sono convenzionalmente calcolati sulla base della sua superficie
calpestabile con computo dell'eventuale superficie locata dellarea verde ad uso esclusivo al 15%, di balconi,
terrazze, cantine e posto auto al 25% e dell'autorimessa singola al 50% con una tolleranza del cinque per cento in
pi o in meno.
5. Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori fra locatore e conduttore, le singole parti contraenti
applicheranno l'allegata tabella (all. 4).
6. Ove le singole parti contraenti concordino una durata contrattuale superiore ad anni tre, le fasce di oscillazione dei
canoni di cui agli allegati prospetti, subir nei valori minimo e massimo un aumento del due per cento per i
contratti di durata di quattro anni, del quattro per cento per i contratti di durata di cinque anni e del sei per cento per
i contratti di durata di sei o pi anni, a valere per l'intera durata contrattuale.
7. Per gli immobili di cui all'art. 1, comma 2, lett. a), l. 431/'98, le fasce di oscillazione dei canoni di cui agli allegati
prospetti, subiranno nei valori minimo e massimo un aumento del 10% per cento, a valere per l'intera durata
contrattuale. Tale aumento sar cumulabile con quello della fattispecie di cui al comma precedente, ove ricorrente.
8. Per gli appartamenti dotati di arredamento sufficiente alla vivibilit, le diverse fasce di oscillazione saranno
aumentate nei valori minimi e massimi del 20% per gli immobili dotati di appartamenti con superficie calpestabile
fino a 55 mq e del 15% per quelli con superficie calpestabile maggiore di 55 mq. Tale aumento sar cumulabile con
quello delle fattispecie di cui ai commi precedenti.
9. Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo l'allegato tipo di contratto, recante altres come
con il presente Accordo formalmente si conviene- le modalit di aggiornamento del canone nella misura del 75%
della variazione Istat (all. 5).
2) CONTRATTI TRANSITORI ORDINARI
(art. 5, comma 1, l. 431/'98 e art. 2 d.m. 30.12.02).
1. L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal territorio amministrativo
del Comune di COMO.
2. La durata delle locazioni transitorie non potr essere inferiore ad un mese e superiore a 18.
3. Ai fini dell'art. 2, comma 2, d.m. 30.12.02, le organizzazioni stipulanti danno atto che per la classificazione
dellimmobile, per il calcolo della superficie convenzionale, per lapplicazione delle fasce di oscillazione del
canone e per gli oneri accessori, si utilizzeranno i medesimi criteri di cui sopra (all. 1, all. 2 all. 3, all. 4).
4. Per gli immobili di cui all'art. 1, comma 2, lett. a), l. 431/'98, le fasce di oscillazione dei canoni di cui agli allegati
prospetti subiranno nei valori minimo e massimo un aumento del 10% per cento, a valere per l'intera durata
contrattuale.
5. Per gli appartamenti dotati di arredamento sufficiente alla vivibilit, le diverse fasce di oscillazione saranno
aumentate nei valori minimi e massimi del 20% per gli immobili dotati di appartamenti con superficie calpestabile
fino a 55 mq e del 15% per quelli con superficie calpestabile maggiore di 55 mq. Tale aumento sar cumulabile con
quello delle fattispecie di cui ai commi precedenti.
6. Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento, rispettivamente, di
esigenze dei proprietari e dei conduttori.
7. Fattispecie di esigenze dei proprietari:
2
quando il proprietario ha esigenza di adibire entro i diciotto mesi l'immobile ad abitazione propria o dei figli o
dei genitori per i seguenti motivi: trasferimento temporaneo della sede di lavoro; matrimonio dei figli; rientro
dall'estero; destinazione dell'immobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio, esclusivamente
per immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del locatore; destinazione dell'immobile ad
abitazione propria o dei figli o dei genitori in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al
momento della stipula della locazioni, che comporti il rilascio dell'alloggio di servizio;
qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data prefissata ed espressamente
indicata nel contratto.
8. Fattispecie di esigenze dei conduttori:
quando il conduttore ha esigenza di: contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un comune diverso
da quello di residenza; previsione di trasferimento per ragioni di lavoro; trasferimento temporaneo dalla sede di
lavoro; necessit di cure o assistenza a familiari in comune diverso da quello di residenza e non confinante con
esso; acquisto o assegnazione di una abitazione che si renda disponibile entro 18 mesi; ristrutturazione o
esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile l'abitazione del conduttore; campagna
elettorale;
qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a data prefissata ed espressamente
indicata nel contratto.
9. Si specifica che per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza di una delle
suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
10. Il conduttore che ha necessit di stipulare contratti transitori deve allegare lapposita documentazione al contratto.
Sia il locatore che il conduttore hanno lobbligo di dichiarare il motivo della transitoriet. Il locatore ha l'onere -
secondo quanto previsto all'art. 2, comma 4, del precitato d.m. 30.12.02 - di confermare il verificarsi dell'esigenza
transitoria tramite lettera raccomandata da inviarsi all'altra parte nel termine di giorni 15 avanti la scadenza del
contratto ovvero nel diverso termine espressamente convenuto dalla parti contraenti. Qualora il locatore non
adempia al suo onere contrattuale senza giustificato motivo oppure siano venute meno per sua volont o colpa le
cause della transitoriet, il contratto viene ricondotto alla durata prevista dall'art. 2, comma 1, della legge 431/'98. Il
venir meno delle esigenze transitorie del conduttore, non potr modificare la transitorieta e temporaneit del
contratto.
11. Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo l'allegato tipo di contratto (all. 6).
3) CONTRATTI TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, commi 2 e 3, l. 431/'98 e art. 3 d.m. 30.12.02)
1. L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal territorio amministrativo
del Comune di COMO.
2. Tale tipologia contrattuale utilizzabile unicamente dagli studenti iscritti ad un corso di laurea o di
perfezionamento ovvero di specializzazione in un comune diverso da quello di residenza purch il corso di laurea o
di perfezionamento ovvero di specializzazione siano tenuti sul territorio della Provincia di Como o sul territorio di
Provincia confinante a quella di Como. Tale condizione deve essere specificata nel contratto.
3. La durata del contratto va da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 3 anni ed il contratto pu essere sottoscritto da
un singolo o da gruppi di studenti, oppure da aziende per il diritto allo studio.
4. Ai fini dell'art. 3, comma 2, d.m. 30.12.02, le organizzazioni stipulanti danno atto che per la classificazione
dellimmobile, per il calcolo della superficie convenzionale, per lapplicazione delle fasce di oscillazione del
canone e per gli oneri accessori, si utilizzeranno i medesimi criteri di cui sopra (all. 1, all. 2 all. 3, all. 4).
5. Per gli immobili di cui all'art. 1, comma 2, lett. a), l. 431/'98, le fasce di oscillazione dei canoni di cui allallegato
prospetto subir nei valori minimo e massimo un aumento del 10% per cento, a valere per l'intera durata
contrattuale.
6. Per gli appartamenti dotati di arredamento sufficiente alla vivibilit, le diverse f asce di oscillazione saranno
aumentate nei valori minimi e massimi del 20% per gli immobili dotati di appartamenti con superficie calpestabile
fino a 55 mq e del 15% per quelli con superficie calpestabile maggiore di 55 mq. Tale aumento sar cumulabile con
quello delle fattispecie di cui ai commi precedenti.
7. Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo l'allegato tipo di contratto, recante altres come
con il presente Accordo formalmente si conviene- le modalit di aggiornamento del canone nella misura del 75%
della variazione Istat (all. 7).
4) DISPOSIZIONI GENERALI
1. I prospetti con le diverse fasce di oscillazione qui convenuti saranno adeguati annualmente al costo della vita
applicando ad essi laumento ISTAT nella misura del 75% a partire dallinizio del mese successivo a quello di
stipula del presente Accordo e adottando come riferimento il terzo mese precedente la stipula.
2. Le Organizzazioni stipulanti si impegnano, ai soli fini di semplificare i conseguenti adempimenti delle parti private
e senza nessun pregiudizio sulla immediata applicabilit della presente clausola in caso di mancata emanazione, a
diffondere comunicato stampa congiunto sulle fasce di oscillazione rivalutate di anno in anno.
3. Il presente Accordo valido per la durata di tre anni a decorrere dalla data di stipula o comunque fino
allemanazione di un nuovo decreto ministeriale di recepimento di Convenzione nazionale sostitutiva di quella
3
sottoscritta l'8 febbraio 1999. Alla predetta scadenza e fino alla stipula di un nuovo Accordo, continuer ad
applicarsi il presente Accordo. In ogni caso, il presente Accordo, potr, di comune intesa fra tutte le organizzazioni
stipulanti, formare oggetto di revisione allorch vengano deliberate aliquote Ici specifiche per gli immobili locati
sulla base del presente Accordo o sia modificato il regime fiscale per il locatori e/o per i conduttori o, comunque,
quando lo si ritenga necessario.
4. Le parti contrattuali private potranno, a loro richiesta, farsi assistere nella stipula dei contratti di locazione di cui al
presente accordo dalle rispettive Organizzazione Sindacali. Le Organizzazioni stipulanti si impegnano ad effettuare
ogni opportuna attivit di divulgazione del presente accordo e a favorire il buon funzionamento della Commissione
di Conciliazione di cui allart. 6 del D.M. 30.12.02.
Costituiscono parte integrante di questo Accordo i seguenti allegati:
All. 1: Tabella degli elementi oggettivi di classificazione delllimmobile;
All. 2: Tabella delle fasce di oscillazione del canone per immobili di superficie convenzionale complessiva
inferiore o uguale a 60 mq.;
All. 3: Tabella delle fasce di oscillazione del canone per immobili di superficie convenzionale complessiva
superiore a 60 mq.;
All. 4: Tabella per la ripartizione degli oneri accessori fra locatore e conduttore;
All. 5: Tipo di contratto agevolato;
All. 6: Tipo di contratto transitorio ordinario;
All. 7: Tipo di contratto transitorio per studenti universitari;
Como, li 2 settembre 2003
Per i Locatori:
A.P.E. -Associazione Propriet Edilizia -CONFEDILIZIA Como-, con sede in Como, Via Diaz n. 91 (tel. 031-271900),
il Presidente avv. Giovanni Rait, i Consiglieri Delegati allAccordo avv. Enrico DellOca e avv. Claudio Bocchietti;
A.C.P.E. -Associazione Comasca Proprieta Edilizia- FEDERPROPRIETA Como-, con sede in Como, Via Porta n. 10
(tel. 031-262248), il Presidente avv. Gianfranco Procopio, il Consigliere Delegato allAccordo Geom. Piermaria
Carrara;
A.S.P.P.I. -Como, Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari-, con sede in Como, Via Dante n. 95 (tel.
031-301558), il Presidente avv. Roberto Dalla Bona;
U.P.P.I.-Como, Unione Piccoli Proprietari Immobili-, con sede in Como, Via Giulini n. 10 (tel. 031-272048), in persona
del Presidente avv. Silvio Zanetti;
A.P.P.C. -Associazione Piccoli Proprietari di Casa-, con sede in Como, Via Odescalchi n. 30 (tel 031-271767), in
persona del Presidente avv. Biagio Giancola.
Per i Conduttori:
SICET-Como -Sindacato Inquilini Case e Territorio-, con sede in Como, via Rezzonico n. 43 (tel. 031-296210), in
persona del Segretario Territoriale sig. Dario Mascheroni;
SUNIA-Como -Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari-, con sede in Como, via Grossi n. 4 (tel. 031-
306963), in persona del Delegato allAccordo sig.ra Katia Fratti;
UNIAT-Como -Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio-, con sede in Como, via Torriani n. 27 (tel. 031-
273295), in persona del Segretario Territoriale sig. Roberto Burgio;
C.O.N.I.A. -Confederazione Azionale Inqulini Associati-, con sede in Milano, via Santa Maria Segreta n. 7/9, in
persona del Presidente Provinciale sig. Pompeo Baglioni.
Per la UNIVERCOMO:
il Presidente rag. Marco Citterio
Sottoscrive per ricevuta di una copia dellaccordo il Sindaco del Comune di Como, dr. Stefano Bruni.
4
All. 1
TABELLA DEGLI ELEMENTI OGGETTIVI DI CLASSIFICAZIONE DELLIMMOBILE
Per l'individuazione delle fasce di osclillazione (fascia minima-fascia media-fascia massima) si tiene conto dei seguenti
parametri, usufruibili dal conduttore:
1. autorimessa e/o posto auto coperto e/o posto auto scoperto;
2. sottotetto e/o soffitta e/o cantina in uso esclusivo;
3. impianto di riscaldamento con almeno una unit radiante per ogni locale;
4. impianto TV canalizzato;
5. serramenti e infissi a perfetta tenuta per gli agenti atmosferici;
6. ascensore;
7. doppi servizi;
8. area verde e/o cortile comune, di almeno mq. 30 complessivi usufruibili;
9. impianto di condizionamento;
10. impianto elettrico a norma di legge;
11. appartamento sito in immobile con non pi di 6 unit;
12. terrazza e/o balcone;
13. impianto del gas.
Fascia massima
Si considera in fascia massima limmobile che sia in ottimo stato di manutenzione locativa e che, inoltre, soddisfi i
seguenti requisiti determinati in base alla misura dellalloggio (escluse le pertinenze):
1. appartamento di oltre 100 mq. calpestabili:
a) piano terreno, piano primo, piano secondo o terzo piano: presenza di 5 parametri sui primi 7 e di 1 parametro
da 8 a 13;
b) dal piano quarto in su: presenza di 6 parametri sui primi 7 e di 1 parametro da 8 a 13.
2. appartamento compreso tra 60 mq. e 100 mq. calpestabili:
a) piano terreno, piano primo, piano secondo o terzo piano: presenza di 4 parametri sui primi 7 e di 1 parametro
da 8 a 13;
b) dal piano quarto in su: presenza di 5 parametri sui primi 7 e di 1 parametro da 8 a 13.
3. appartamento inferire a 60 mq. calpestabili:
a) piano terreno, piano primo, piano secondo o terzo piano: presenza di 3 parametri sui primi 7 e di 1 parametro
da 8 a 13;
b) dal piano quarto in su: presenza di 4 parametri sui primi 7 e di 1 parametro da 8 a 13.
Fascia media
Si considera in fascia media limmobile che sia in normale stato di manutenzione locativa e, inoltre, soddisfi i
seguenti requisiti determinati in base alla misura dellalloggio (escluse le pertinenze):
1. appartamento di oltre 100 mq. calpestabili:
a) piano terreno, piano primo, piano secondo o terzo piano: presenza di 8 parametri sui 13 indicati;
b) dal piano quarto in su: presenza di 9 parametri sui 13 indicati.
2. appartamento compreso tra 60 mq. e 100 mq. calpestabili:
a) piano terreno, piano primo, piano secondo o terzo piano: presenza di 7 parametri sui 13 indicati;
b) dal piano quarto in su: presenza di 8 parametri sui 13 indicati.
3. appartamento inferire a 60 mq. calpestabili:
a) piano terreno, piano primo, piano secondo o terzo piano: presenza di 6 parametri sui 13 indicati;
b) dal piano quarto in su: presenza di 7 parametri sui 13 indicati.
Fascia minima
Si considera in fascia minima limmobile che non raggiunge i requisiti per essere classificato nella fascia media o nella
fascia massima.
In caso di assenza dei servizi igienici interni all'abitazione, si applicher sempre la fascia minima e il canone sar
individuato allinterno di una oscillazione dal minimo della fascia ad una percentuale del 5% superiore a tale minimo.
5
All. 2
CANONE MENSILE IN EURO PER 1 MQ
IMMOBILI DI SUPERFICIE CONVENZIONALE COMPLESSIVA
INFERIORE O UGUALE A 60 MQ
MICROZONA N.1
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
3,38 4,45 4,75 6,83 7,10 9,45
MICROZONA N.2
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,60 3,47 3,62 5,35 5,48 7,11
MICROZONA N.3
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,02 2,60 2,67 3,56 3,78 4,88
MICROZONA N.4
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,57 3,07 3,36 3,86 3,96 5,48
MICROZONA N.5
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,60 3,47 3,62 5,35 5,48 7,11
MICROZONA N.6
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,60 3,18 3,39 4,16 4,27 5,79
6
All. 3
CANONE MENSILE IN EURO PER 1 MQ
IMMOBILI DI SUPERFICIE CONVENZIONALE COMPLESSIVA
SUPERIORE A 60 MQ
MICROZONA N.1
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
3,35 4,41 4,71 6,77 6,98 9,29
MICROZONA N.2
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,58 3,44 3,59 5,30 5,39 6,99
MICROZONA N.3
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,01 2,58 2,65 3,53 3,71 4,79
MICROZONA N.4
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,55 3,04 3,34 3,83 3,89 5,39
MICROZONA N.5
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,58 3,44 3,59 5,30 5,39 6,99
MICROZONA N.6
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,58 3,15 3,36 4,12 4,19 5,69
7
All. 4
TABELLA ONERI ACCESSORI
RIPARTIZIONE FRA LOCATORE E CONDUTTORE
AMMINISTRAZIONE
Tassa occupazione suolo pubblico per passo carrabile C
Tassa occupazione suolo pubblico per lavori condominiali L
ASCENSORE
Manutenzione ordinaria e piccole riparazioni C
Installazione e manutenzione straordinaria degli impianti L
Adeguamento alle nuove disposizioni di legge L
Consumi energia elettrica per forza motrice e illuminazione C
Ispezioni e collaudi C
AUTOCLAVE
Installazione e sostituzione integrale dellimpianto o di componenti primari
(pompa, serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico ecc.) L
Manutenzione ordinaria C
Imposte e tasse di impianto L
Forza motrice C
Ricarico pressione del serbatoio C
Ispezioni, collaudi e lettura contatori C
IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE, DI VIDEOCITOFONO E SPECIALI
Installazione e sostituzione dellimpianto comune di illuminazione L
Manutenzione ordinaria dellimpianto comune di illuminazione C
Installazione e sostituzione degli impianti di suoneria e allarme L
Manutenzione ordinaria degli impianti di suoneria e allarme C
Installazione e sostituzione dei citofoni e videocitofoni L
Manutenzione ordinaria dei citofoni e videocitofoni C
Installazione e sostituzione di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili L
Manutenzione ordinaria di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili C
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, PRODUZIONE ACQUA CALDA,
ADDOLCIMENTO ACQUA
Installazione e sostituzione degli impianti L
Adeguamento degli impianti a leggi e regolamenti L
Manutenzione ordinaria degli impianti, compreso il rivestimento refrattario C
Pulizia annuale degli impianti e dei filtri e messa a riposo stagionale C
Lettura dei contatori C
Acquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e acqua C
IMPIANTI SPORTIVI
Installazione e manutenzione straordinaria L
Addetti (bagnini, pulitori, manutentori ordinari ecc.) C
Consumo di acqua per pulizia e depurazione; acquisto di materiale
per la manutenzione ordinaria (es.: terra rossa) C
IMPIANTO ANTINCENDIO
Installazione e sostituzione dellimpianto L
Acquisti degli estintori L
8
Manutenzione ordinaria C
Ricarica degli estintori, ispezioni e collaudi C
IMPIANTO TELEVISIVO
Installazione, sostituzione o potenziamento dellimpianto televisivo centralizzato L
Manutenzione ordinaria dellimpianto televisivo centralizzato C
PARTI COMUNI
Sostituzione di grondaie, sifoni e colonne di scarico L
Manutenzione ordinaria grondaie, sifoni e colonne di scarico C
Manutenzione straordinaria di tetti e lastrici solari L
Manutenzione ordinaria dei tetti e dei lastrici solari C
Manutenzione straordinaria della rete di fognatura L
Manutenzione ordinaria della rete di fognatura, compresa la disotturazione
dei condotti e pozzetti C
Sostituzione di marmi, corrimano, ringhiere L
Manutenzione ordinaria di pareti, corrimano, ringhiere di scale e locali comuni C
Consumo di acqua ed energia elettrica per le parti comuni C
Installazione e sostituzione di serrature L
Manutenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi utilizzati C
Installazione di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori, bidoni, L
armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale di arredo
Manutenzione ordinaria di attrezzature quali caselle postali, cartelli C
segnalatori, bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide
e altro materiale di arredo
PARTI INTERNE ALLAPPARTAMENTO LOCATO
Sostituzione integrale di pavimenti e rivestimenti L
Manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti C
Manutenzione ordinaria di infissi e serrande, degli impianti di riscaldamento
e sanitario C
Rifacimento di chiavi e serrature C
Tinteggiatura di pareti C
Sostituzione di vetri C
Manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricit e del cavo
e dellimpianto citofonico e videocitofonico C
Verniciatura di opere in legno e metallo C
Manutenzione straordinaria dellimpianto di riscaldamento L
PORTIERATO
Trattamento economico del portiere e del sostituto, compresi contributi
previdenziali e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima,
premi, ferie e indennit varie, anche locali, come da c.c.n.l. L10% C90%
Materiale per le pulizie C
Indennit sostitutiva alloggio portiere prevista nel c.c.n.l. L10% C90%
Manutenzione ordinaria della guardiola L10% C90%
Manutenzione straordinaria della guardiola L
PULIZIA
Spese per lassunzione delladdetto L
Trattamento economico delladdetto, compresi contributi previdenziali
e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi,
ferie e indennit varie, anche locali, come da c.c.n.l. C
Spese per il conferimento dellappalto a ditta L
Spese per le pulizie appaltate a ditta C
Materiale per le pulizie C
Acquisto e sostituzione macchinari per la pulizia L
Manutenzione ordinaria dei macchinari per la pulizia C
9
Derattizzazione e disinfestazione dei locali legati alla raccolta delle immondizie C
Disinfestazione di bidoni e contenitori di rifiuti C
Tassa rifiuti o tariffa sostitutiva C
Acquisto di bidoni, trespoli e contenitori L
Sacchi per la preraccolta dei rifiuti C
SGOMBERO NEVE
Spese relative al servizio, compresi i materiali duso C
LEGENDA
L = locatore
C = conduttore
10
All. 5
LOCAZIONE ABITATIVA AGEVOLATA
TIPO DI CONTRATTO
(Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 2, comma 3)
Il/La sig./soc. (1) .. di seguito denominato/a locatore
(assistito/a da (2) in persona di ...) concede in locazione
al/ alla sig. (1) ..
di seguito denominato/ a conduttore, identificato/ a mediante (3)
(assistito/ a da (2) ..in persona di . ), che accetta, per s e suoi
aventi causa, l'unit immobiliare posta in via . n. . piano scala
int. .. composta di n. . vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei seguenti elementi accessori (indicare
quali: solaio, cantina, autorimessa singola, posto macchina in comune o meno, ecc. )
...
non ammobiliata / ammobiliata (4) come da elenco a parte sottoscritto dalle parti.
TABELLE MILLESIMALI: propriet riscaldamento acqua
. altre ... COMUNICAZIONE ex articolo 8,
3 comma, del decreto-legge 11 luglio 1992, n.333 convertito dalla legge 8 agosto 1992, n. 359:
a) estremi catastali identificativi dell'unit immobiliare : ....
b) codice fiscale del locatore .
DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E TECNICA SICUREZZA IMPIANTI:
...
CERTIFICATO DI COLLAUDO E CERTIFICAZIONE ENERGETICA:
...
La locazione regolata dalle pattuizioni seguenti.
Articolo 1
(Durata)
Il contratto stipulato per la durata di anni (5), dal .. al , e alla prima
scadenza, ove le parti non concordino sul rinnovo del medesimo, e senza che sia necessaria disdetta per finita locazione,
il contratto prorogato di diritto di due anni, fatta salva la facolt di disdetta da parte del locatore che intenda adibire
l'immobile agli usi o effettuare sullo stesso le opere di cui all'articolo 3 della legge n. 431/98, ovvero vendere l'immobile
alle condizioni e con le modalit di cui al citato articolo 3. Alla scadenza del periodo di proroga biennale ciascuna parte
ha diritto di attivare la procedura per il rinnovo a nuove condizioni ovvero per la rinuncia al rinnovo del contratto,
comunicando la propria intenzione con lettera raccomandata da inviare all'altra parte almeno sei mesi prima della
scadenza. In mancanza della comunicazione, il contratto rinnovato tacitamente alle stesse condizioni. Nel caso in cui
il locatore abbia riacquistato la disponibilit dell'alloggio alla prima scadenza e non lo adibisca, nel termine di dodici
mesi dalla data in cui ha riacquis tato tale disponibilit, agli usi per i quali ha esercitato la facolt di disdetta, il
conduttore ha diritto al ripristino del rapporto di locazione alle stesse condizioni di cui al contratto disdettato o, in
alternativa, ad un risarcimento pari a trentasei mensilit dell'ultimo canone di locazione corrisposto.
Articolo 2
(Canone)
A. Il canone annuo di locazione, secondo quanto stabilito dall'Accordo locale definito tra
e depositato il . presso il Comune di
. , convenuto in euro .. , che il conduttore si obbliga a
corrispondere nel domicilio del locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero.., in n.
rate eguali anticipate di euro ciascuna, alle seguenti date:
...(4)
Nel caso in cui l'Accordo territoriale di cui al presente punto lo preveda, il canone viene aggiornato ogni anno nella
misura contrattata del , che comunque non pu superare il 75% della variazione Istat.
B. Il canone annuo di locazione, secondo quanto stabilito dal decreto di cui all'articolo 4, comma 3, della legge n.
431/1998, convenuto in euro ., importo che il conduttore si obbliga a corrispondere nel
domicilio del locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero.., in n. rate
eguali anticipate di euro ciascuna, alle seguenti date ... (4)
Nel caso in cui nel predetto decreto sia previsto, il canone aggiornato annualmente nella misura contrattata del
,che comunque non pu superare il 75% della variazione Istat.
(6)
11
Articolo 3
(Deposito cauzionale)
A garanzia delle obbligazioni assunte col presente contratto, il conduttore versa/non versa (4) al locatore (che con la
firma del contratto ne rilascia, in caso, quietanza) una somma di euro .. pari a ...
mensilit del canone, non imputabile in conto canoni e produttiva - salvo che la durata contrattuale minima non sia
superiore ad anni quattro, ferma la proroga del contratto per due anni - di interessi legali, riconosciuti al conduttore al
termine di ogni anno di locazione. Il deposito cauzionale cos costituito viene reso al termine della locazione, previa
verifica sia dello stato dell'unit immobiliare sia dell'osservanza di ogni obbligazione contrattuale.
Altre forme di garanzia: ..
. (4)
Articolo 4
(Oneri accessori)
Per gli oneri accessori le parti fanno applicazione della Tabella oneri accessori, allegato G al decreto emanato dal
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze ai sensi dellarticolo
4, comma 2, della legge n. 431/1998 e di cui il presente contratto costituisce lallegato A.
Il pagamento degli oneri anzidetti deve avvenire - in sede di consuntivo - entro sessanta giorni dalla richiesta. Prima di
effettuare il pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere l'indicazione specifica delle spese anzidette e dei criteri di
ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione - anche tramite organizzazioni sindacali - presso il locatore (o il suo
amministratore o l'amministratore condominiale, ove esistente) dei documenti giustificativi delle spese effettuate.
Insieme con il pagamento della prima rata del canone annuale, il conduttore versa una quota di acconto non superiore a
quella di sua spettanza risultante dal consuntivo dell'anno precedente.
Articolo 5
(Spese di bollo e di registrazione)
Le spese di bollo per il presente contratto e per le ricevute conseguenti, sono a carico del conduttore.
Il locatore provvede alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Questi corrisponde la quota di sua
spettanza, pari alla met.
Le parti possono delegare alla registrazione del contratto una delle organizzazioni sindacali che abbia prestato
assistenza ai fini della stipula del contratto medesimo.
Articolo 6
(Pagamento, risoluzione e prelazione)
Il pagamento del canone o di quant'altro dovuto anche per oneri accessori non pu venire sospeso o ritardato da pretese
o eccezioni del conduttore, quale ne sia il titolo. Il mancato puntuale pagamento, per qualsiasi causa, anche di una sola
rata del canone (nonch di quant'altro dovuto, ove di importo pari almeno ad una mensilit del canone), costituisce in
mora il conduttore, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 55 della legge 27 luglio 1978, n. 392.
La vendita dell'unit immobiliare locata - in relazione alla quale viene /non viene (4) concessa la prelazione al
conduttore - non costituisce motivo di risoluzione del contratto.
Articolo 7
(Uso)
L'immobile deve essere destinato esclusivamente a civile abitazione del conduttore e delle seguenti persone attualmente
con lui conviventi ..
. .
Salvo espresso patto scritto contrario, fatto divieto di sublocazione, sia totale sia parziale. Per la successione nel
contratto si applica l'articolo 6 della legge n. 392/78, nel testo vigente a seguito della sentenza della Corte costituzionale
n. 404/1988.
Articolo 8
(Recesso del conduttore)
E' facolt del conduttore recedere dal contratto per gravi motivi, previo avviso da recapitarsi tramite lettera
raccomandata almeno sei mesi prima.
12
Articolo 9
(Consegna)
Il conduttore dichiara di aver visitato l'unit immobiliare locatagli, di averla trovata adatta all'uso convenuto e, pertanto,
di prenderla in consegna ad ogni effetto col ritiro delle chiavi, costituendosi da quel momento custode della stessa. Il
conduttore si impegna a riconsegnare l'unit immobiliare nello stato in cui l'ha ricevuta, salvo il deperimento d'uso, pena
il risarcimento del danno; si impegna, altres, a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente,
accusando in tal caso ricevuta dello stesso con la firma del presente contratto, cos come si impegna ad osservare le
deliberazioni dell'assemblea dei condomini. in ogni caso vietato al conduttore compiere atti e tenere comportamenti
che possano recare molestia agli altri abitanti dello stabile.
Le parti danno atto, in relazione allo stato dell'unit immobiliare, ai sensi dell'articolo 1590 del Codice civile di quanto
segue:..
.
ovvero di quanto risulta dall'allegato verbale di consegna. (4)
Articolo 10
(Modifiche e danni)
Il conduttore non pu apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali locati ed alla loro
destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.
Il conduttore esonera espressamente il locatore da ogni responsabilitper danni diretti o indiretti che possano derivargli
da fatti dei dipendenti del locatore medesimo nonch per interruzioni incolpevoli dei servizi.
Articolo 11
(Assemblee)
Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'unit immobiliare locatagli, nelle deliberazioni
dell'assemblea condominiale relative alle spese ed alle modalit di gestione dei servizi di riscaldamento e di
condizionamento d'aria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulle deliberazioni relative alla modificazione degli
altri servizi comuni.
Quanto stabilito in materia di riscaldamento e di condizionamento d'aria si applica anche ove si tratti di edificio non in
condominio. In tale caso (e con l'osservanza, in quanto applicabili, delle disposizioni del codice civile sull'assemblea dei
condomini) i conduttori si riuniscono in apposita assemblea, convocata dalla propriet o da almeno tre conduttori.
Articolo 12
(Impianti)
Il conduttore - in caso d'installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata - si obbliga a servirsi unicamente
dell'impianto relativo, restando sin d'ora il locatore in caso di inosservanza autorizzato a far rimuovere e demolire ogni
antenna individuale a spese del conduttore, il quale nulla pu pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve le eccezioni di
legge.
Per quanto attiene all'impianto termico autonomo, ove presente, vale la normativa del DPR n. 412/93, con particolare
riferimento a quanto stabilito dall'articolo 11, comma 2, del citato DPR.
Articolo 13
(Accesso)
Il conduttore deve consentire l'accesso all'unit immobiliare al locatore, al suo amministratore nonch ai loro incaricati
ove gli stessi ne abbiano - motivandola - ragione.
Nel caso in cui il locatore intenda vendere l'unitimmobiliare locata, il conduttore deve consentirne la visita una volta
la settimana, per almeno due ore, con esclusione dei giorni festivi oppure con le seguenti modalit:
..
. (4)
13
Articolo 14
(Commissione di conciliazione)
La Commissione di conciliazione, di cui allarticolo 6 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di
concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dellarticolo 4, comma 2, della legge 431/98,
composta al massimo da tre membri di cui due scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie
dell'Accordo territoriale sulla base delle designazioni, rispettivamente, del locatore e del conduttore ed un terzo - che
svolge funzioni di presidente - sulla base della scelta operata dai due componenti come sopra designati qualora gli stessi
ritengano di nominarlo.
La richiesta di intervento della Commissione non determina la sospensione delle obbligazioni contrattuali.
Articolo 15
(Varie)
A tutti gli effetti del presente contratto, compresa la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della competenza a giudicare, il
conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li occupi o comunque detenga, presso l'ufficio di
segreteria del Comune ove situato l'immobile locato.
Qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo, e non pu essere provata, se non con atto scritto.
Il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati personali in relazione ad
adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge n. 675/96).
Per quanto non previsto dal presente contratto le parti rinviano a quanto in materia disposto dal Codice civile, dalle
leggi n. 392/78 e n. 431/98 o comunque dalle norme vigenti e dagli usi locali nonch alla normativa ministeriale
emanata in applicazione della legge n. 431/98 ed all'Accordo territoriale.
Altre clausole: ..
..
Letto, approvato e sottoscritto
..., li .
Il locatore
Il conduttore
A mente dell'articolo 1342, secondo comma, codice civile, le parti specificamente approvano i patti di cui agli articoli 1,
2, 3, 4, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 e 15 del presente contratto.
Il locatore
Il conduttore
NOTE
(1) Per le persone fisiche, riportare: nome e cognome; luogo e data di nascita; domicilio e codice fiscale. Per le persone
giuridiche, indicare: ragione sociale, sede, codice fiscale, partita IVA, numero d'iscrizione al Tribunale; nonch nome,
cognome, luogo e data di nascita del legale rappresentante.
(2) L'assistenza facoltativa.
(3) Documento di riconoscimento: tipo ed estremi. I dati relativi devono essere riportati nella denuncia da presentare
all'autorit di P.S., da parte del locatore, ai sensidell'articolo 12 del decreto-legge 21 marzo 1978, n. 59 convertito dalla
legge 18 maggio 1978, n. 191. Nel caso in cui il conduttore sia cittadino extracomunitario, deve essere data
comunicazione all'autorit di P.S., ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 286/98.
(4) Cancellare la parte che non interessa.
(5) La durata minima di anni tre.
(6) Cancellare la lettera A oppure B.
14
All. 6
LOCAZIONE ABITATIVA DI NATURA TRANSITORIA
TIPO DI CONTRATTO
(Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 5, comma 1)
Il/La sig./soc. (1) .di seguito denominato/ a locatore
(assistito/ a da (2). in persona di) concede in locazione al/ alla
sig. (1) ..
di seguito denominato/ a conduttore, identificato/ a mediante (3) ...
(assistito/ a da (2) ..in persona di.), che accetta, per s e suoi
aventi causa, l'unit immobiliare posta in . via . n. ...piano .scala
int. ..composta di n. vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei seguenti elementi accessori (indicare
quali: solaio, cantina, autorimessa singola, posto macchina in comune o meno, ecc.) .
...
non ammobiliata / ammobiliata (4) come da elenco a parte sottoscritto dalle parti.
TABELLE MILLESIMALI: propriet . riscaldamento .. acqua
altre ...
COMUNICAZIONE ex articolo 8, 3 comma, del decreto-legge 11 luglio 1992, n.333 convertito dalla legge 8 agosto
1992, n. 359:
a) estremi catastali identificativi dell'unit immobiliare:
b) codice fiscale del locatore.
documentazione amministrativa e tecnica sicurezza impianti:
...
CERTIFICATO DI COLLAUDO E CERTIFICAZIONE ENERGETICA:
..
La locazione regolata dalle pattuizioni seguenti.
Articolo 1
(Durata)
Il contratto stipulato per la durata di mesi (5), dal . al ., allorch, fatto salvo
quanto previsto dallarticolo 2 cessa senza bisogno di alcuna disdetta.
Articolo 2
(Esigenza del locatore) (4)
Il locatore, nel rispetto di quanto previsto dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il
Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dell'articolo 4, comma 2, della legge n. 431/98 - di cui il
presente tipo di contratto costituisce lallegato C- e dall'Accordo tra . depositato il
.. presso il Comune di . , dichiara la seguente esigenza che giustifica la transitoriet del
contratto: ....
...
Il locatore ha l'onere di confermare il verificarsi di quanto ha giustificato la stipula del presente contratto di natura
transitoria tramite lettera raccomandata da inviarsi al conduttore entro giorni prima della scadenza del
contratto. In caso di mancato invio della lettera oppure del venire meno delle condizioni che hanno giustificato la
transitoriet, il contratto s'intende ricondotto alla durata prevista dall'articolo 2, comma 1, della legge n. 431/98. In ogni
caso, ove il locatore abbia riacquistato la disponibilit dell'alloggio alla scadenza dichiarando di volerlo adibire ad un
uso determinato e non lo adibisca, nel termine di sei mesi dalla data in cui ha riacquistato la detta disponibilit, a tale
uso, il conduttore ha diritto al ripristino del rapporto di locazione alle condizioni di cui all'articolo 2, comma 1, della
legge n. 431/98 o, in alternativa, ad un risarcimento in misura pari a trentasei mensilit dell'ultimo canone di locazione
corrisposto.
Articolo 3
(Esigenza del conduttore) (4)
Ai sensi di quanto previsto dall'Accordo tra ....
15
.depositato il presso il Comune di, le parti concordano che la presente locazione ha
natura transitoria in quanto il conduttore espressamente ha l'esigenza di abitare lunit immobiliare per un periodo non
eccedente i mesi per il seguente motivo: .,che
documenta allegando al presente contratto ... ...
Articolo 4
(Canone)
A. Il canone di locazione convenuto in euro ..... , importo che
il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero
, in n. rate eguali anticipate di euro ciascuna, alle seguenti
date: ..(4)
B. Il canone di locazione (per le aree metropolitane di Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli,
Torino, Bari, Palermo e Catania, nei comuni con essi confinanti e negli altri comuni capoluogo di provincia)
convenuto in euro ..., importo che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del
locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero .., in n. rate eguali anticipate di euro
ciascuna, alle seguenti date: (4).
C. Il canone di locazione, secondo quanto stabilito dal decreto di cui all'articolo 4, comma 3, della legge n. 431/1998,
convenuto in euro.., che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del locatore
ovvero, in n. rate eguali anticipate di euro .. ciascuna, alle seguenti date:
. (4)
(6)
Articolo 5
(Deposito cauzionale)
A garanzia delle obbligazioni assunte col presente contratto, il conduttore versa/non versa (4) al locatore (che con la
firma del contratto ne rilascia, in caso, quietanza) una somma di euro .. pari a n.
mensilit del canone (7), non imputabile in conto canoni e produttiva di interessi legali, riconosciuti al conduttore al
termine di ogni periodo di locazione. Il deposito cauzionale cos costituito viene reso al termine della locazione previa
verifica dello stato dell'unit immobiliare e dell'osservanza di ogni obbligazione contrattuale.
Altre forme di garanzia: ..
. (4)
Articolo 6
(Oneri accessori)
Per gli oneri accessori le parti fanno applicazione della Tabella oneri accessori, allegato G al decreto emanato ai sensi
dellarticolo 4, comma 2, della legge n. 431/98.
Il pagamento degli oneri anzidetti deve avvenire - in sede di consuntivo - entro sessanta giorni dalla richiesta. Prima di
effettuare il pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere l'indicazione specifica delle spese anzidette e dei criteri di
ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione - anche tramite organizzazioni sindacali - presso il locatore (o il suo
amministratore o l'amministratore condominiale, ove esistente) dei documenti giustificativi delle spese effettuate.
Insieme con il pagamento della prima rata del canone annuale, il conduttore versa una quota di acconto non superiore a
quella di sua spettanza risultante dal consuntivo dell'anno precedente.
Articolo 7
(Spese di bollo e registrazione)
Le spese di bollo per il presente contratto, e per le ricevute conseguenti, sono a carico del conduttore.
Il locatore provvede alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Questi corrisponde la quota di sua
spettanza, pari alla met.
16
Le parti possono delegare alla registrazione del contratto una delle organizzazioni sindacali che abbia prestato
assistenza ai fini della stipula del contratto medesimo.
Articolo 8
(Pagamento, risoluzione e prelazione)
Il pagamento del canone o di quant'altro dovuto anche per oneri accessori non pu venire sospeso o ritardato da pretese
o eccezioni del conduttore, qualunque ne sia il titolo. Il mancato puntuale pagamento, per qualunque causa, anche di
una sola rata del canone (nonch di quant'altro dovuto, ove di importo pari almeno ad una mensilit del canone),
costituisce in mora il conduttore, fatto salvo quanto previsto dallarticolo 55 della legge n 392/78.
La vendita dell'unit immobiliare locata - in relazione della quale viene/non viene (4) concessa la prelazione al
conduttore - non costituisce motivo di risoluzione del contratto.
Articolo 9
(Uso)
L'immobile deve essere destinato esclusivamente a civile abitazione del conduttore e delle seguenti persone attualmente
con lui conviventi: .
..
Salvo patto scritto contrario, fatto divieto di sublocare o dare in comodato, n in tutto n in parte, lunit immobiliare,
pena la risoluzione di diritto del contratto. Per la successione nel contratto, si applica l'articolo 6 della legge n. 392/78,
nel testo vigente a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 404 del 1988.
Articolo 10
(Recesso del conduttore)
Il conduttore ha facolt di recedere per gravi motivi dal contratto previo avviso da recapitarsi mediante lettera
raccomandata almeno .. prima.
Articolo 11
(Consegna)
Il conduttore dichiara di aver visitato l'unitimmobiliare locatagli, di averla trovata adatta all'uso convenuto e, pertanto,
di prenderla in consegna ad ogni effetto col ritiro delle chiavi, costituendosi da quel momento custode della stessa. Il
conduttore si impegna a riconsegnare l'unit immobiliare nello stato in cui l'ha ricevuta, salvo il deperimento d'uso, pena
il risarcimento del danno; si impegna, altres, a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente,
accusando in tal caso ricevuta dello stesso con la firma del presente contratto, cos come si impegna ad osservare le
deliberazioni dell'assemblea dei condomini. in ogni caso vietato al conduttore compiere atti e tenere comportamenti
che possano recare molestia agli altri abitanti dello stabile.
Le parti danno atto, in relazione allo stato dell'immobile, ai sensi dell'articolo 1590 del Codice civile, di quanto
segue:..
...
ovvero di quanto risulta dall'allegato verbale di consegna. (4)
Articolo 12
(Modifiche e danni)
Il conduttore non pu apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali locati ed alla loro
destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.
Il conduttore esonera espressamente il locatore da ogni responsabilit per danni diretti o indiretti che possano derivargli
da fatti dei dipendenti del locatore medesimo nonch per interruzioni incolpevoli dei servizi.
Articolo 13
(Assemblee)
17
Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'unit immobiliare locatagli, nelle deliberazioni
dell'assemblea condominiale relative alle spese ed alle modalit di gestione dei servizi di riscaldamento e di
condizionamento d'aria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulle deliberazioni relative alla modificazione degli
altri servizi comuni.
Quanto stabilito in materia di riscaldamento e di condizionamento d'aria si applica anche ove si tratti di edificio non in
condominio. In tale caso (e con l'osservanza, in quanto applicabili, delle disposizioni del codice civile sull'assemblea dei
condomini) i conduttori si riuniscono in apposita assemblea, convocata dalla propriet o da almeno tre conduttori.
Articolo 14
(Impianti)
Il conduttore - in caso d'installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata - si obbliga a servirsi unicamente
dell'impianto relativo, restando sin d'ora il locatore, in caso di inosservanza, autorizzato a far rimuovere e demolire ogni
antenna individuale a spese del conduttore, il quale nulla pu pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve le eccezioni di
legge.
Per quanto attiene all'impianto termico autonomo, ove presente, vale la normativa del DPR n. 412/93, con particolare
riferimento a quanto stabilito dall'articolo 11, comma 2, dello stesso.
Articolo 15
(Accesso)
Il conduttore deve consentire l'accesso all'unit immobiliare al locatore, al suo amministratore nonch ai loro incaricati
ove gli stessi ne abbiano - motivandola - ragione.
Nel caso in cui il locatore intendesse vendere l'unit immobiliare locata il conduttore deve consentire la visita all'unit
immobiliare una volta la settimana, per almeno due ore, con esclusione dei giorni festivi oppure con le seguenti
modalit: ...
..(4)
Articolo 16
(Commissione di conciliazione)
La Commissione di conciliazione, di cui allarticolo 6 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di
concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dellarticolo 4, comma 2, della legge 431/98,
composta al massimo da tre membri di cui due scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie
dell'Accordo territoriale sulla base delle designazioni, rispettivamente, del locatore e del conduttore ed un terzo - che
svolge funzioni di presidente - sulla base della scelta operata dai due componenti come sopra designati qualora gli stessi
ritengano di nominarlo.
La richiesta di intervento della Commissione non determina la sospensione delle obbligazioni contrattuali.
Articolo 17
(Varie)
A tutti gli effetti del presente contratto, compresa la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della competenza a giudicare, il
conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li occupi o comunque detenga, presso l'ufficio di
segreteria del Comune ove situato l'immobile locato.
Qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo, e non pu essere provata, se non con atto scritto.
Il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati personali in relazione ad
adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge n. 675/96).
Per quanto non previsto dal presente contratto le parti rinviano a quanto in materia disposto dal Codice civile, dalle
leggi n. 392/78 e n. 431/98 o comunque dalle norme vigenti e dagli usi locali nonch alla normativa ministeriale
emanata in applicazione della legge n. 431/98 ed all'Accordo territoriale.
Altre clausole ...
Letto, approvato e sottoscritto
.., li
Il locatore ..
Il conduttore ..
18
A mente dell'articolo 1342, secondo comma, del Codice civile, le parti specificamente approvano i patti di cui agli
articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16 e 17 del presente contratto.
Il locatore ...
Il conduttore
NOTE
(1) Per le persone fisiche, riportare: nome e cognome; luogo e data di nascita; domicilio e codice fiscale. Per le persone
giuridiche, indicare: ragione sociale, sede, codice fiscale, partita Iva, numero d'iscrizione al Tribunale; nonch nome,
cognome, luogo e data di nascita del legale rappresentante.
(2)L'assistenza facoltativa.
(3) Documento di riconoscimento: tipo ed estremi. I dati relativi devono essere riportati nella denuncia da presentare
all'autorit di P.S., da parte del locatore, ai sensi dell'articolo 12 del decreto-legge 21 marzo 1978, n. 59 convertito dalla
legge 18 maggio 1978, n. 191. Nel caso in cui il conduttore sia cittadino extracomunitario, deve essere data
comunicazione all'autorit di P.S., ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 286/98.
(4) Cancellare la parte che non interessa.
5) La durata minima di mesi uno e quella massima di mesi diciotto.
(6) Cancellare delle lettere A, B e C le due che non interessano.
(7) massimo tre mensilit.
19
All. 7
LOCAZIONE ABITATIVA PER STUDENTI UNIVERSITARI
TIPO DI CONTRATTO
(Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 5, comma 2)
Il/La sig./ soc. (1) .di seguito denominato/ a locatore
(assistito/ a da (2). in persona di ... ) concede in
locazione al/ alla sig. (1)
ai sig. ri (1).
di seguito denominato/ a/ i conduttore/ i, identificato/ a/ i mediante (3)
(assistito/a/ i da (2) ..in persona di), che accetta/ no, per s e
aventi causa, l'unit immobiliare posta in . via n. .
piano . scala int. . composta di n. ..vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei seguenti element i
accessori (indicare quali: solaio, cantina, autorimessa singola, posto macchina in comune o meno, ecc. )
...
non ammobiliata / ammobiliata (4) come da elenco a parte sottoscritto dalle parti.
TABELLE MILLESIMALI: propriet .. riscaldamento .. acqua
. altre
COMUNICAZIONE ex articolo 8, 3 comma, del decreto-legge 11 luglio 1992, n.333 convertito dalla legge 8 agosto
1992, n. 359:
a) estremi catastali identificativi dell'unit immobiliare........
b) codice fiscale del locatore..
DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E TECNICA SICUREZZA IMPIANTI:
CERTIFICATO DI COLLAUDO E CERTIFICAZIONE ENERGETICA:
La locazione regolata dalle pattuizioni seguenti.
Articolo 1
(Durata)
Il contratto stipulato per la durata di . mesi (5), dal ..al
Alla prima scadenza il contratto si rinnova automaticamente per uguale periodo se il
conduttore non comunica al locatore disdetta almeno tre mesi prima della data di scadenza del contratto.
Articolo 2
(Natura transitoria)
Secondo quanto previsto dall'Accordo territoriale stipulato ai sensi dell'articolo 5, comma 3, della legge n. 431/98, tra
.. depositato il presso il Comune di , le parti
concordano che la presente locazione ha natura transitoria in quanto il conduttore espressamente ha l'esigenza di abitare
l'immobile per un periodo non eccedente i .. frequentando il corso di studi di presso
l'Universit di
Articolo 3
(Canone)
Il canone di locazione, secondo quanto stabilito dall'Accordo di cui allarticolo 2 convenuto in euro
, che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del locatore ovvero a mezzo
di bonifico bancario, ovvero .., in n. .. rate eguali anticipate di euro
.ciascuna, alle seguenti
date:. (4)
Articolo 4
(Deposito cauzionale)
20
A garanzia delle obbligazioni assunte col presente contratto, il conduttore versa/ non versa (4) al locatore (che con la
firma del contratto ne rilascia, in caso, quietanza) una somma di euro .pari a . mensilit
del canone (6), non imputabile in conto pigioni e produttiva di interessi legali, riconosciuti al conduttore al termine di
ogni periodo di locazione. Il deposito cauzionale cos costituito viene reso al termine della locazione, previa verifica sia
dello stato dell'unit immobiliare sia dell'osservanza di ogni obbligazione contrattuale.
Altre forme di garanzia: .
(4)
Articolo 5
(Oneri accessori)
Per gli oneri accessori le parti fanno applicazione della Tabella oneri accessori, allegato G al decreto del Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dellarticolo 4,
comma 2, della legge n. 431/98 e di cui il presente contratto costituisce lallegato E.
Il pagamento degli oneri anzidetti deve avvenire - in sede di consuntivo - entro sessanta giorni dalla richiesta. Prima di
effettuare il pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere l'indicazione specifica delle spese anzidette e dei criteri di
ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione - anche tramite organizzazioni sindacali - presso il locatore (o il suo
amministratore o l'amministratore condominiale, ove esistente) dei documenti giustificativi delle spese effettuate.
Insieme con il pagamento della prima rata del canone annuale, il conduttore versa una quota di acconto non superiore a
quella di sua spettanza risultante dal consuntivo dell'anno precedente.
Articolo 6
(Spese di bollo e di registrazione)
Le spese di bollo per il presente contratto, e per le ricevute conseguenti, sono a carico del conduttore.
Il locatore provvede alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Questi corrisponde la quota di sua
spettanza, pari alla met.
Le parti possono delegare alla registrazione del contratto una delle organizzazioni sindacali che abbia prestato
assistenza ai fini della stipula del contratto medesimo.
Articolo 7
(Pagamento, risoluzione e prelazione)
Il pagamento del canone o di quant'altro dovuto anche per oneri accessori non pu venire sospeso o ritardato da pretese
o eccezioni del conduttore, quale ne sia il titolo. Il mancato puntuale pagamento, per qualsiasi causa, anche di una sola
rata del canone (nonch di quant'altro dovuto, ove di importo pari almeno ad una mensilit del canone), costituisce in
mora il conduttore, fatto salvo quanto previsto dall'articolo55 della legge n. 392/78.
La vendita dell'unit immobiliare locata - in relazione alla quale viene/non viene (5) concessa la prelazione al
conduttore - non costituisce motivo di risoluzione del contratto.
Articolo 8
(Uso)
L'immobile deve essere destinato esclusivamente ad uso di civile abitazione del conduttore. Salvo patto scritto
contrario, fatto divieto di sublocare o dare in comodato, n in tutto n in parte, lunit immobiliare, pena la risoluzione
di diritto del contratto.
Articolo 9
(Recesso del conduttore)
Il conduttore ha facolt di recedere dal contratto per gravi motivi, previo avviso da recapitarsi mediante lettera
raccomandata almeno tre mesi prima della scadenza. Tale facolt consentita anche ad uno o pi dei conduttori
firmatari ed in tal caso, dal mese dell'intervenuto recesso, la locazione prosegue nei confronti degli altri, ferma restando
la solidariet del conduttore recedente per i pregressi periodi di conduzione.
21
Articolo 10
(Consegna)
Il conduttore dichiara di aver visitato l'unit immobiliare locatagli, di averla trovata adatta all'uso convenuto e - cos - di
prenderla in consegna ad ogni effetto col ritiro delle chiavi, costituendosi da quel momento custode della stessa. Il
conduttore si impegna a riconsegnare l'unit immobiliare nello stato in cui l'ha ricevuta, salvo il deperimento d'uso, pena
il risarcimento del danno. Si impegna altres a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente, accusando
in tal caso ricevuta dello stesso con la firma del presente contratto, cos come si impegna ad osservare le deliberazioni
dell'assemblea dei condomini. in ogni caso vietato al conduttore compiere atti e tenere comportamenti che possano
recare molestia agli altri abitanti dello stabile.
Le parti danno atto, in relazione allo stato dell'immobile, ai sensi dell'articolo 1590 del Codice civile di quanto segue:
.
ovvero di quanto
risulta dall'allegato verbale di consegna. (4)
Articolo 11
(Modifiche e danni)
Il conduttore non pu apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali locati ed alla loro
destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.
Il conduttore esonera espressamente il locatore da ogni responsabilit per danni diretti o indiretti che possano derivargli
da fatti dei dipendenti del locatore medesimo nonch per interruzioni incolpevoli dei servizi.
Articolo 12
(Assemblee)
Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'unit immobiliare locatagli, nelle deliberazioni
dell'assemblea condominiale relative alle spese ed alle modalit di gestione dei servizi di riscaldamento e di
condizionamento d'aria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulle deliberazioni relative alla modificazione degli
altri servizi comuni.
Quanto stabilito in materia di riscaldamento e di condizionamento d'aria si applica anche ove si tratti di edificio non in
condominio. In tale caso (e con l'osservanza, in quanto applicabili, delle disposizioni del codice civile sull'assemblea dei
condomini) i conduttori si riuniscono in apposita assemblea, convocata dalla propriet o da almeno tre conduttori.
Articolo 13
(Impianti)
Il conduttore - in caso di installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata - si obbliga a servirsi unicamente
dell'impianto relativo, restando sin d'ora il locatore in caso di inosservanza autorizzato a far rimuovere e demolire ogni
antenna individuale a spese del conduttore, il quale nulla pu pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve le eccezioni di
legge.
Per quanto attiene all'impianto termico autonomo, ove presente, vale la normativa del DPR n. 412/93, con particolare
riferimento a quanto stabilito dall'articolo 11, comma 2, dello stesso DPR.
Articolo 14
(Accessi)
Il conduttore deve consentire l'accesso all'unit immobiliare al locatore, al suo amministratore nonch ai loro incaricati
ove gli stessi ne abbiano - motivandola - ragione.
Nel caso in cui il locatore intenda vendere l'unit immobiliare locata, il conduttore deve consentire la visita all'unit
immobiliare una volta la settimana, per almeno due ore, con esclusione dei giorni festivi ovvero con le seguenti
modalit:.
... (4)
Articolo 15
(Commissione di conciliazione)
La Commissione di conciliazione, di cui allarticolo 6 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di
22
concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dellarticolo 4, comma 2, della legge 431/98,
composta al massimo da tre membri di cui due scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie
dell'Accordo territoriale sulla base delle designazioni, rispettivamente, del locatore e del conduttore ed un terzo - che
svolge funzioni di presidente - sulla base della scelta operata dai due componenti come sopra designati qualora gli stessi
ritengano di nominarlo.
La richiesta di intervento della Commis sione non determina la sospensione delle obbligazioni contrattuali.
Articolo 16
(Varie)
A tutti gli effetti del presente contratto, compresa la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della competenza a giudicare, il
conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li occupi o comunque detenga, presso l'ufficio di
segreteria del Comune ove situato l'immobile locato.
Qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo, e non pu essere provata, se non con atto scritto.
Il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati personali in relazione ad
adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge n. 675/96).
Per quanto non previsto dal presente contratto le parti rinviano a quanto in materia disposto dal Codice civile, dalle
leggi n. 392/78 e n. 431/98 o comunque dalle norme vigenti e dagli usi locali nonch alla normativa ministeriale
emanata in applicazione della legge n. 431/98 ed agli Accordi di cui agli articoli 2 e 3.
Altre clausole
....
Letto, approvato e sottoscritto
., li ...
Il locatore
Il conduttore
A mente dell'articolo 1342, secondo comma, del Codice civile, le parti specificamente approvano i patti di cui agli
articoli 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16 del presente contratto.
Il locatore .
Il conduttore .
NOTE
(1) Per le persone fisiche, riportare: nome e cognome; luogo e data di nascita; domicilio e codice fiscale. Per le persone
giuridiche, indicare: ragione sociale, sede, codice fiscale, partita IVA, numero d'iscrizione al Tribunale; nonch nome,
cognome, luogo e data di nascita del legale rappresentante.
(2) L'assistenza facoltativa.
(3) Documento di riconoscimento: tipo ed estremi. I dati relativi devono essere riportati nella denuncia da presentare
all'autorit di P.S., da parte del locatore, ai sensi dell'articolo 12 del decreto-legge 21 marzo 1978, n. 59 convertito dalla
legge 18 maggio 1978, n. 191. Nel caso in cui il conduttore sia cittadino extracomunitario, deve essere data
comunicazione all'autorit di P.S., ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 286/98.
(4) Cancellare la parte che non interessa.
(5) La durata minima di sei mesi e quella massima di trentasei mesi.
(6) Massimo tre mensilit.
ACCORDO TERRITORIALE
PER IL TERRITORIO DEL COMUNE DI CROTONE
In attuazione della legge 9 dicembre 1998, n. 431, e del decreto
30 dicembre 2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze
Fra le seguenti organizzazioni:
Ape-Confedilizia in persona del presidente pro tempore, dott. Antonio DEttoris
Sunia-Cgil in persona del segretario provinciale pro-tempore, Luigi Parise
Sicet-Cisl in persona del segretario provinciale pro-tempore, Gaetano Alosa
Uniat-Uil in persona del segretario provinciale pro- tempore, Domenico Tomaino
Si conviene e stipula quanto segue.
CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2 comma 3, L. 431/98 e art. 1 D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Crotone.
Il territorio del Comune di Crotone, tenuto presente quanto disposto dallart. 1, c. 2 del
D.M. 30.12.2002, viene suddiviso in aree omogenee, come dal allegato A, ove non sono
evidenziate altres zone di particolare pregio e/o di particolare degrado.
I confini tra le aree omogenee e le zone sintendono tracciati sulla linea di mezzeria delle
varie strade.
Per le aree omogenee e le zone, come sopra individuate, vengono definite le fasce di
oscillazione dei canoni come da allegato B.
I valori minimi e massimi delle fasce di oscillazione di ciascuna zona e area dovranno
intendersi aggiornati annualmente, ai fini della stipula di nuovi contratti, nella misura
della variazione dellindice Istat.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit di cui agli allegati B e C del dpr 23 marzo 1998, n. 138, con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Il canone mensile di locazione di ogni singola unit immobiliare sar determinato dalle
parti allinterno delle fasce di oscillazione di cui allallegato B e sar aggiornato
annualmente nella misura contrattata dalle parti e comunque non superiore al 75% della
variazione Istat.
Ove le singole parti contraenti concordassero una durata contrattuale superiore a tre
anni, le fasce di oscillazione dei canoni di cui allallegato B subiranno, nei valori minimi e
massimi, un aumento del 5 per cento per i contratti di durata di quattro anni, del 6 per
cento per i contratti di durata di cinque anni e del 7 per cento per i contratti di durata di
sei o pi anni, a valere per lintera durata contrattuale.
Per gli immobili di cui allart. 1, comma 2, lett. a), L. 431/98, e per gli alloggi
compiutamente arredati, le fasce di oscillazione di cui allallegato B subiranno, nei valori
minimo e massimo, un aumento del 30 per cento, a valere per lintera durata
contrattuale. Tale aumento sar cumulabile con quello della fattispecie di cui al comma
precedente, ove ricorrente.
CONTRATTI TRANSITORI
(art. 5, comma 1, L. 431/98, e art. 2, D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione dellaccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Crotone.
Ai fini dellart. 2, c. 2, D.M. 30.12.2002, le organizzazioni stipulanti danno atto che il
canone dei contratti individuati in epigrafe sar definito dalle parti contraenti allinterno
dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione del Comune di Crotone
(allegato B), incrementati del 20% considerata limportanza strategica del Comune di
Crotone con particolare riferimento al fatto che si tratta di un capoluogo di provincia.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit di cui agli allegati B e C del dpr 23 marzo 1998, n. 138, con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento,
rispettivamente, di proprietari e conduttori.
Fattispecie di esigenze dei proprietari
1.
Quando il proprietario ha esigenza di adibire entro i diciotto mesi limmobile ad
abitazione propria o dei figli o dei genitori per uno dei seguenti motivi:
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
matrimonio dei figli;
rientro dallestero;
destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio,
esclusivamente per i immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del
locatore;
destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in seguito
alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula della
locazione, che comporti il rilascio dellalloggio di servizio;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Fattispecie di esigenze dei conduttori
1.
Quando il conduttore ha una delle seguenti esigenze:
contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un Comune diverso da
quello di residenza;
previsioni di trasferimento per ragioni di lavoro;
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
necessit di cure o assistenza a familiari in comune diverso da quello di residenza
e non confinante con esso;
acquisto di unabitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile
labitazione del conduttore;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a
data
prefissata ed espressamente indicata in contratto.
Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza
di una delle suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
CONTRATTI STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, comma 1, L. 431/98, e art. 2, D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione, del presente Accordo relativamente ai contratti in epigrafe
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Crotone.
Le fasce di oscillazione dei canoni di locazione per i contratti in epigrafe sono individuate,
per le zone e aree del Comune di Crotone indicate nellallegato A, come da allegato C.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit di cui agli allegati B e C del dpr 23 marzo 1998 n. 138, con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Per gli immobili di cui allart. 1, comma 2, lett. a) L. 431/98, le fasce di oscillazione come
sopra determinate subiranno, nei valori minimi e massimi, un aumento del 30 per cento
a valere per lintera durata contrattuale.
Il canone sar aggiornato annualmente nella misura del 75% della variazione Istat.
Il presente accordo verr depositato presso la Segreteria generale del Comune di Crotone
a cura dellApe-Confedilizia, mediante consegna o invio tramite raccomandata a.r..
Letto, confermato e sottoscritto in data dalle Organizzazioni stipulanti:
Associazione Propriet Edilizia
Sunia-Cgil
Sicet-Cisl
Uniat-Uil
:: ALLEGATI ::
Allegato b
Fasce di oscillazione dei canoni per zona
Zona 1
- Per gli appartamenti con superfici inferiore o uguale a 70 mq
Canone mensile minimo 125,00
Canone mensile massimo 430,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 70 mq e inferiore o uguale a 120 mq
canone mensile minimo 155,00
canone mensile massimo 550,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 120 mq
canone mensile minimo 1,8 x mq
canone mensile massimo 4,6 x mq
Zona 2
- per gli appartamenti con superficie inferiore o uguale a 80 mq
canone mensile minimo 125,00
canone mensile massimo 340,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 80 mq
canone mensile minimo 1,5 x mq
canone mensile massimo 4,3 x mq
Zona 3
- per gli appartamenti con superficie inferiore o uguale a 90 mq
canone mensile minimo 100,00
canone mensile massimo 255,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 80 mq
canone mensile minimo 1,3 x mq
canone mensile massimo 2,9 x mq
Zona 4
- per gli appartamenti con superficie inferiore o uguale a 70 mq
canone mensile minimo 129,00
canone mensile massimo 483,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 70 mq e inferiore o uguale a 120 mq
canone mensile minimo 206,00
canone mensile massimo 568,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 120 mq
canone mensile minimo 1,5 x mq
canone mensile massimo 4,3 x mq
Zona 5
- per gli appartamenti con superficie inferiore o uguale a 70 mq
canone mensile minimo 129,00
canone mensile massimo 284,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 70 mq e inferiore o uguale a 120 mq
canone mensile minimo 180,00
canone mensile massimo 455,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 120 mq
canone mensile minimo 1,8 x mq
canone mensile massimo 4,00 x mq
Zona 6
- per gli appartamenti con superficie inferiore o uguale a 150 mq
canone mensile minimo 309,00
canone mensile massimo 1.136,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 150 mq
canone mensile minimo 2,5 x mq
canone mensile massimo 8,00 x mq
Zona 7
Papanice e Capocolonna
Canone mensile minimo 1,3 x mq
Canone mensile massimo 2,8 x mq
Zona 1
Comprende le seguenti vie
via Tassone via Costituzione, viale Gramsci, via Colombo, vico I Colombo, Vico II
Colombo, largo Colombo, traversa Colombo, discesa Bastione, via Verdogne, largo
Verdogne, interna Verdone, esterna Verdogne tutte le traverse di Verdogne via Messina e
tutte le sue traverse, vico Pompei, vico Largo Bagno, Vico Bagno, via s. Leonardo,
discesa Castello, via Poggioreale, treaversa I Poggioreale, via Reggio e le sue traverse,
via Tellini, via Danieli, traversa I Danieli, viaSculco, via Settino, via Scalfaro, via
Paternostro, via Tedeschi, via Pantusa via Vecchia Carrara, via Borrelli, via Veneto, via
Panella, via Roma e le sue traverse, via Firenze e le sue traverse, via Torino, via Cutro,
via Nicoletta e le sue traverse, via Margherita, largo Covelli, via Spiaggia delle Forche e le
sue traverse, via Ruffo e le sue traverse, Vaglio Cavaliere, via Cappuccini, via Marinella e
le sue traverse, Via Pastificio e le sue traverse, via S. Antonio e le sue traverse, largo
Acqua bona e le sue traverse, via Alighieri, via Foscolo, via Manzoni, via Parini, via XXV
Aprile, via Carducci, Via Bologna, via Torino, via 1 maggio, via Veneto e le sue traverse,
via IV Novembre, via Matteotti, via Manna, via S. francesco, via Libert e le sue traverse,
Borgata Giardini, via Lampedusa, via Silone, via Filippo via Pirandello, via Verga, via De
Roberto, via Deledda, via Vettorini, via dei Greci, via dei Romani, via dei Bruzi, via dei
Goti, via dei Normanni via degli Svevi, via degli Enotri via degli Japigi, via Stolci, via
Ausoni, via Plaggi via degli Italici, via degli Agioini, via De Martino, via Repaci, via Gadda,
via Darrigo, via Morelli via Croce via Borsellino, via Filandrei, via Salvemini, via Paolini
via De Benedetti,v ia Moravia via Lajolo, via Gentile, via Falcone, Via Cuoco, via Vico, via
Fiore, via Saffo, via Tempo, via Nasside via Ipazia, via Marciano, piazza Montessori, via
Alzano, via Morente,via Sezao, via Guttuso, piazza Beethoven, via Porti via dei Nittis, via
Benassi, via Bocconi, via Mozart, via Scarlatti, via Beleni
Via Vinci via Leoncavallo, via Cefaly via Lapiccola via Cimarosa via Cilea, via Pergolesi via
Pisiello
Zona 2
Comprende le seguenti vie
Via Discesa Fosso, vico Giunti, vico Ameno, chiuso Ameno, via Nettuno, P.zza s. Angelo,
vico Enea, vico Ippia, vico Orfeo, vico II Fonte, via Candela, p.zza Pescheria, via
Pescheria, vico Laino, vico Cavello, p.zza Timeo, vico Astilo, vico Caloiro, via Suriano, via
Media, Vico Zurlo, vico Covelli, vico Francesco, vico Micelotta, via Cutetto, via
Mensandro, via Ducarne, chiuso Montalcino, vico Mottola, vico Greci, via Demostene,
Piazza S. Pietro, vico Cerrelli, vico Orfonotrofio, viua Lucifero, via Media sez. S. Pietro via
Gerostene, via Concordia via Menelao, via Milone, via Pitagora, vico della Pace discesa
Zeusi, via Arco Morelli, Piazza Albani,via Di Nola Molise, via Alemeone, vico Municipio,
vico Cammariere, via Fratelli Bandiera, vico Cantafora, vico Purgatorio, via Archita,
Piazza Villoroia, via Pizzicagnoli, via discesa Berlingeri,via Giano, vico Gallucci, via Peluso,
via Ruicella, Piazza Immacolata, vico La Camera, discesa Soda Piazzetta Miscella via
Cavour vico De Viglio via Filolao Piazza Veneranda via Aguilino, vico Vatrella, via Messina
via Lucifero Cosentino, vico Cilone, via Breve, via Garibaldi, via Arcuri.
Zona3
Comprende le seguenti vie:
via Buozzi e le sue traverse via di Vittorio partendo dallincrocio di via Nicoletta, via
Grandi e le sue traverse, via degli Arabi, via degli Aragonesi, via dei Bizantini, via dei
Turchi, via degli Spagnoli, via Gullo, via Matrocchi, via degli Albanesi.
Zona 4
Comprende le seguenti vie:
Corso Mazzini, via Don Minzoni, via Amatrunda, via Cordigliano, lottizzazione Sam tutta,
viale Gramsci n. 2, 4a, 4c, 14, 20, 30, 40, Piazza Gramsci n. 11, 14, viale Colombo n. 11
via Interna, Marina, n. 19, via Poggioreale 98, via Venezia n. 92, 117, 123, 131, 139 via
S. Croce n. 49 via Minniti n. 59, via Roma dal n. 128 al n. 172 (compresa la palazzina
Campagna scala A e B) n. 117.
COMUNE DI CUNEO
ACCORDO TERRITORIALE
In attuazione della Legge 9 dicembre 1998 n. 431E
del Decreto Ministro dei Lavori Pubblici 5 marzo 1999
Fra le seguenti organizzazioni:
A.S.P.P.I. in persona del Presidente Rag. Teresio LAMBERTI
CONFEDILIZIA A.P.E. in persona del Presidente Avv. GianMaria DALMASSO
U.P.P.I. in persona del Presidente Rag. Vincenzo VALENZA
e
SICET in persona del Segretario Rinaldo OLOCCO
SUNIA in persona del Segretario Simonetta BAUSANO
UNIATin persona del Segretario PierCarlo MALVOLTI
Constata la rituale convocazione da parte del Comune di Cuneo di tutte le Associazioni,
organizzazioni ed enti operativi sul territorio;
accertate le informazioni concernenti le delimitazioni delle microzone catastali, esaminate
ed acquisite le indicazioni di cui al DM 5/3/99.
Di conviene e stipula quanto segue:
CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, L. 431/98 e art. 1 DM 5/3/99)
A) CIRCA LE AREE
Si individuano le seguenti aree:
Via Roma
Piazza Galimberti
Microzona 2 + resto della microzona 1
Piazza Europa e corso Nizza
Corso Dante e corso Giolitti
Microzona 4
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Microzone 7 e 9 (San Rocco Castagnaretta)
Microzone 5 e 6 + resto microzona 3
Microzona 8
Madonna dellOlmo Borgo San Giuseppe
Altre frazioni zona agricola.
Aventi caratteristiche omogenee per valori di mercato, dotazioni infrastrutturali, trasporti
pubblici, verde pubblico, servizi scolastici e sanitari, attrezzature commerciali, tipi edilizi,
come meglio delimitate in elaborato cartografico che si allega come parte integrante del
presente (allegato 1).
B) CIRCA I VALORI DEL CANONE:
B1) convengono di determinare (con riferimento agli stessi criteri di individuazione delle
aree omogenee) per ognuna delle suddette aree come individuate in cartografia i valori
minimi e massimi del canone espressi inlire mensile per ogni metro quadro utile, come da
tabelle riepilogative che si allegano come parte integrante del presente (alelgato 2). Tali
valori sono stati determinati fatte le opportune valutazioni in merito:
Alle attuali condizioni locali del mercato degli affitti;
Ai canoni di locazione in generale esistenti su piazza;
Alle agevolazioni fiscali ad oggi specificamente esistenti (a favore del locatore e del
conduttore), introdotte da tale normativa per le parti contrattuali private che intendono
ricorrere alla contrattazione del secondo canale;
B2) convengono che il canone di locazione, come definito dalle parti private contrattuali ai
sensi del presente accordo, venga aggiornato ogni anno in misura pari al 75% della
variazione accertata dallISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati
verificatasi nellanno precedente: laggiornamento decorrer a seguito di richiesta scritta.
B3) convengono di determinare detti valori minimi e massimi del canone, esprimendoli in
lire a mese per ogni metro quadro utile, stante lassenza di diversi criteri negli usi locali su
piazza. I suddetti valori minimi potranno essere variati utilizzando i parametri rettificativi
(allegato 3), ed il canone cos ottenuto potr subire una oscillazione ulteriore in aumento o
in diminuzione apri al 5% in considerazione di particolari elementi caratteristici dellalloggio
da valutarsi fra le parti.
Il canone risultante non potr essere in ogni caso n inferiore al valore minimo, n
superiore al valore massimo della fascia di oscillazione.
C) CIRCA IL METRO QUADRO UTILE
C1) si ritiene opportuno definire convenzionalmente il concetto di metro quadro utile. A tal
fine le parti hanno concordato di calcolare al 100% i metri relativi alle abitazioni (con le
maggiorazioni gi previste dallart. 13, comma 5, della Legge 392/78 e successive
modifiche ed integrazioni) al 50% i metri relativi alle autorimesse singole, al 20% i metri
relativi al posto auto in autorimessa di uso comune, al 25% i metri relativi alle cantine, ai
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balconi e terrazze ed altri accessori, al 15% i metri relativi alla superficie adibita ad orto o
cortile esclusivo. Le misurazioni si intendono al netto dei muri perimetrali.
C2) si reputa oltremodo opportuno invitare le parti private contrattuali ad indicare
espressamente in contratto la misura dei metri quadri utili attribuiti allunit immobiliare
oggetto del singolo contratto, nonch il valore applicato per singolo metro quadro utile, ci
al fine di chiarezza amministrativa e di prevenzione di possibile contenzioso. Una
variazione della superficie utile difforme inpi o in meno del 5% di quelle indicate in
contratto, non dar diritto alla modifica del canone annuo convenuto.
D) CIRCA LA DURATA CONTRATTUALE
D1) convengono di prevedere che le parti contrattuali private non possano stabilire durate
contrattuali superiori a quella fissata dalla legge (ex art. 5 Legge 431/98)
E) CIRCA LE RIPARTIZIONI ONERI ACCESSORI
E1) convengono di prevedere, in materia di riparazioni ordinarie e straordinarie ed oneri
accessori, lapplicazione degli accordi stipulati a Cuneo fra le organizzazioni della propriet
ed i Sindacati Inquilini, e le loro successive modifiche ed integrazioni. In ogni caso, sar
comunque applicabile lart. 9 della L. 392/78.
F) CIRCA IL CONTRATTO-TIPO
F1) convengono di definire il contratto-tipo sulla base del modello allegato (precisamente
allegato)
A del DM 05/03/1999.
LA COMMISSIONE CONCILIATIVA STRAGIUDIZIALE FACOLTATIVA
Convengono che ciascuna parte potr adire per ogni controversia che dovesse sorgere
inmerito alla interpretaizone ed esecuzione del presente contratto, nonch in ordine
allesatta applicazione dellAccordo Territoriale sopra citato, anche a riguardo del canone,
una Commissione di conciliazione stragiudiziale formata, quanto a due componenti, - scelti
fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie dellAccordo di cui trattasi sulla
base delel designazioni, rispettivamente, del locatore e del conduttore e, quanto a unt erzo
che svolger eventualmente funzioni di presidente sulla base della scelta operata dai
due componenti come sopra designati, ove gli stessi, di comune accordo, ritengano di
nominarlo. Tale commissione non esclude la normale competenza dellAutorit Giudiziaria.
In caso di variazione in misura superiore al 5% in aumento o in diminuzione
dellimposizione fiscale rispetto a quella in atto al momento della stipula del contratto, la
parte interessaat potr adire la Commissione stragiudiziale di conciliazione composta nei
modi sopra indicati, la quale determiner, nel termine perentorio di novanta giorni, il nuovo
canone, a valere fino alla cessazione del rapporto contrattuale, ivi compreso leventuale
periodo di proroga biennale, o fino a nuova variazione.
REVISIONE DELLACCORDO
Il presente accordo rester in vigore fino alla stipula di altro a seguito dellemanazione di un
nuovo decreto ministeriale di recepimento della Convenzione Nazionale sostitutiva di quella
sottoscritta l8 febbraio 1999, e potr, di comune intesa, formare oggetto di revisione
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allorch il Comune deliberi aliquote ICI specifiche per i locatori che lochino sulla base del
presente accordo o siano modificate le agevolazioni fiscali di cui allart. 8 della Legge
431/98 o intervengano consistenti variazioni delle condizioni del mercato locale delle
locazioni o quando lo si ritenga necessario.
REVISIONE DEI CANONI
Le Associazioni firmatarie del presente accordo territoriale convengono che nel caso di
variazione in misura superiore al 5% in aumento o in diminuzioe dellimposizione fiscale
rispetto a quella in atto al moment odella firma del presente accordo, su iniziativa anche
soltanto di una delle parti, le stessi si convocheranno per discutere i parametri utili per la
definizione dei canoni dei nuovi contratti di locazione e di quelli gi firmati al momento del
loro rinnovo, trascorsi i tre anni di durata previsti dalla legge.
CERTIFICAZIOEN DEI PARAMETRI
Le Associazioni firmatarie del presente accordo territoriale potranno sottoscrivere
certificazioni di congruit dei contratti di locazione, sia per quanto riguarda la fruizione
dellaliquota ridotta ICI, sia per il visto di conformit dei CAF relativamente agli sgravi fiscali
IRPEF previsti dalla legge 431/98.
Si allegano, come parti integrante del presente accordo territoriale:
Cartografia con individuazione delle aree omogenee;
Tabella riepilogativa dei valori minimi e massimi dei canoni, espressi in lire mensili
per ogni metro quadrato utile;
Tabella dei parametri rettificativi
Fac-simile domanda di conciliazione
Accordi sulla ripartizione degli oneri accessori (valevoli per la provincia di cuneo)
Certificazione di congruit
Copia della direttiva di indirizzo da parte del Comune relativo allabbattimento dellICI
per i contratti di cui al presente accordo.
A. contratto-tipo
B. contratto-tipo per usi transitori
C. contratto-tipo per studenti universitari
Cuneo 30 settembre 1999
Per lASPPI
Per la CONFEDILIZIA
Per lUPPI
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Per il SICET
Per il SUNIA
Per lUNIAT
CONTRATTI AGEVOLATI PER SODDISFARE ESIGENZE ABITATIVE DI STUDENTI
UNIVERSITARI
(art. 5 comma 2 e 3, L. 431/98)
premesso che
nei Comuni sede di Universit o di corsi universitari distaccati, nonch nei Comuni limitrofi,
gli accordi territoriali devono prevedere particolari contratti-tipo per soffisfare le esigenze
abitative degli studenti universitari fuori sede e che tale tipologia contrattuale utilizzata
esclusivamente qualora linquilino sia iscritto ad un corso di laurea in un Comune diverso
da quello di residenza (da specificare nel contratto)
A)
A) CIRCA IL CONTRATTO-TIPO
A-1) convengono (con riserva di sottoporre alleventuale esame delle Aziende per il diritto
allo studio, le Associazioni degli studenti, nonch le Cooperative ed enti non lucrativi
oepranti nel settore, se richiesto dal Comune di Cuneo) di definire il contratto-tipo sulla
base del del modello allegato (precisamente allegato C) al DM 05/03/99, e comuqneu sulla
base degli elementi e condizioni egualmente previsti dal detto DM. Si allega il contratto-tipo
al presente (allegato C).
Nella parte descrittiva dovr contenere tutti gli elementi ed i riferimenti relativi alla iscrizione
al corso universitario del conduttore.
B) CIRCA LE AREE
B-1) si richiamano integralmente le aree del capitolo 1, come da allegati 1 e 2.
C) CIRCA I VALORI DEL CANONE
C-1) si richiama integralmente quanto previsto al capitolo 1 (allegato 2) con i valori minimi e
massimi previsti per ogni area.
C-2) convengono di determinare detti valori minimi e massimi del canone, esprimendoli in
lire al mese per ogni metro quadro utile, stante lassenza di diversi e pi utili criteri negli usi
locali su piazza. I suddetti valori minimi potranno essere variati utilizzando i parametri
rettificativi (allegato 3), ed il canone cos ottenuto potr subire una oscillazione ulteriore in
aumento o in diminuzione pari al 5%, in considerazione di particolari elementi caratteristici
dellalloggio da valutarsi fra le parti.
Il canone risultante non potr essere in ogni caso essere n inferiore al valore minimo, n
superiore al valore massimo della fascia di oscillazione.
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Il valore ottenuto sar aumentato del 15% qualora limmobile abbia i mobili e le suppellettili
essenziali almeno in cucina e in camera da letto, e del 30% qualora limmobile sia
completamente arredato.
D) CIRCA LE RIPARAZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE
D-1) richiamano in materia di riparaizoni ordinarie e straordinarie ed oneri accessori
lapplicazione dellart. 9 della legge 392/78 e degli accordi stipulati a Cuneo fra le
Associazioni della Propriet ed i Sindacati Inquilini e loro successive modificazioni ed
integrazioni.
E) CIRCA IL METRO QUADRO UTILE
E-1) si richiama integralmente quanto esposto al paragrafo 1
Cuneo, 30 settembre 1999
Per lASPPI
Per la CONFEDILIZIA-APE
Per UPPI
Per il SICET
Per il SUNIA
Per lUNIAT
CONTRATTI AGEVOLATI PER GLI USI TRANSITORI ABITATIVI
(Art. 5 comma 1, L. 431/98 e art. 2 DM 5/3/99)
premesso che la Legge 431/98 prevede
- che i contratti di locazioneabitativi di natura transitoria abbiano durata non inferiore ad un
mese e non superiore a diciotto mesi.
- Che tali contratti stipulati per soddisfare particolari esigenze dei proprietari e dei conduttori
da inviduarsi nelal contrattazione territoriale fra le organizzazioni sindacali della propriet e
degli inquilini.
A) CIRCA LE ESIGENZE DEI PROPRIETARI E DEI CONDUTTORI DA INDIVIDUARSI
NELLA CONTRATTAZIONE TERRITORIALE
A-1) individuano, anche considerate esigenze, usi, consuetudini locali, le particolari,
esigenze come da seguente elenco delle varie fattispecie:
A-2) quando il proprietario ha esigenza di adibire entro diciotto mesi limmobile per:
Trasferimento temporaneo della sede di lavoro
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Matrimonio e/o convivenza
Matrimonio e/o convivenza dei fligli
Seprazione propria o dei figli
Seprazione propria o dei figli
Rientro dallestero
Necessit di vendita
Attesa di concessione edilizia o autorizzazione da parte del Comune per la
ristrutturazione o demolizione dellimmobile o ampliamento con alloggio attiguo
Destinazione ad uso abitativo, commerciale, artigianale o professionale proprio, del
coniugge, dei genitori, dei figli, dei parenti fino al secondo grado in linea retta, indicando
lesatta motivazione allatto della stipula contrattuale.
A-3) quando linquilino ha esigenza di un contratto transitorio per motivi di:
Trasferimento temporaneo della sede di lavoro
Contratto di lavoro a tempo determinato in comune diverso da quello di residenza
Assengazione di alloggio di edilizia pubblica o acquisto in cooeprativa o presso
privati di un alloggio che si renda disponibile entro diciotto mesi (dimostrato con
compromesso regolarmente registrato)
Vicinanza momentanea a parenti bisognosi di assistenza
Uso di seconda casa con permanenza della residenza nelal prima casa nello stesso
comune o in comune confinante, con certificazione contrattuale o rogito notarile
Esigenza di ricerca o di studio
A-4) convengono che il contratto-tipo definito a livello locale debba prevedere una specifica
clausola che individua lesigenza transitoria del locatore e del conduttore, i quali dovranno
confermare il verificarsi della stessa tramite lettera raccomandata da inviarsi prima della
scadenza del termine stabilito nel contratto; qualora il locatore non adempia a questo onere
contrattuale oppure siano venute meno le cause della transitoriet, il contratto-tipo dovr
prevedere la riconduzione della durata a quella prevista dallart. 2, comma 1, della L.
9 /12/98 n. 431 ovvero in caso di mancato utilizzo dellimmobile rilasciato un risarcimento
pari a trenstasei mensilit.
A-5) si danno atto che lesigenza transitoria del conduttore debba essere comprovaa con
apposita ed idonea documentazione da allegare al contratto
B) CIRCA IL CONTRATTO-TIPO
B-1) convengono di definire il contratto-tipo sulla base del modello allegato (precisamente
allegato B) al DM 05/03/99, e comuqneu sulla base degli elementi e condizoini egualemtne
preivsiti dal detto DM. Si allega il contratto-tipo al presente accordo (allegato B)
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Nella parte descrittiva dovr contenere tutti glielementi ed i riferimenti documentali ed
informativi sulla classificazione catastale, le tabelle millesimali, lo stato degli impianti e delle
attrezzature tecnologiche, anche inr elazione alla nromativa nazionale e comunitaria sulla
sicurezza, nonch una clausola che faccia riferimento alla reciproca autorizzazione ai sensi
della legge 31 dicembre 1996 n. 675
C) CIRCA LE AREE
C-1) si richiamano integralmente le aree del capitolo 1, come da allegati 1 e2
D) CIRCA I VALORI DEL CANONE
D-1) si richiama integralmente quanto previsto al capitolo 1 (allegato 2) con i valori minimi e
massimi previsti per ogni area.
D-2) convengono di determinare detti valroi mini mi e massimi del canone, esprimendoli in
lire al mese per ogni metro quadro utile, stante lasenza di diversi e pi utili criteri negli usi
locali su piazza.
I suddetti valori minimi potranno essere variati utilizzando i parametri rettificativi (alelgato
3), ed il canone cos ottenuto potr subire una oscillazione ulteriore in aumento o in
diminuzione pari al 5% in considerazione di particolari elementi caratteristici dellalloggio da
valutarsi fra le parti.
Il canone risultante non potr essere in ogni caso essere inferiore al valore minimo, n
superiore al valore massimo della fascia di oscillazione.
Il valore ottenuto sar aumentato del 15% qualroa limmobile abbia i mobili e le suppellettili
essenziali almeno in cucina e i n camera da letto, e del 30% qualora limmobile sia
completamente arredato.
E) CIRCA LE RIPARAZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE
E-1) richimano in materia di riparaizoni ordinarie ed oneri accessori lapplicazione dellart. 9
della L. 392/78 e degli accordi stipulati a Cuneo fra le Associazioni della Propriet ed i
Sindacati Inquilini e loro successive modificazioni ed integrazioni.
F) CIRCA IL METRO QUADRO UTILE
F-1) si richiama integralmente quanto esposto al paragrafo 1.
Cuneo 30 settembre 1999
COMUNE DI CUNEO
SETTORE TRIBUTI
Allegato 7
COMUNICAZIONE ALLA GIUNTA
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Oggetto: Accordi Territoriali relativi ai contratti di locazione agevolati ai sensi della Legge n.
431/98. Impegni dellAmministrazione civica
In relazione agli incontri avuti con le rispettive rappresentanze sindacali degli inquilini e dei
proprietari in cui si preso atto della bozza degli accordi territoriali al fine della stipulazione
dei contratti di locazione agevolati volti al contenimento della tensione abitativa nelle citt
assicurando un equo costo di locazione per i ceti medio-bassi, troppo ricchi per ottenere
un alloggio di edilizia pubblica, ma allo stesso tempo troppo poveri per i prezzi del libero
mercato;
Visto che per agevolare lutilizzo di detto strumento la legge 431/98 dispone incentivi fiscali
a favore dei proprietari di case, prevedendo altres che lAmministrazione Comunale possa
prevedere in detti casi unaliquota ICI agevolata per quegli immobili interessati dallistituto
fino al 2 per mille;
Viste le richieste provenienti da parte di tutte le rappresentanze sindacali rivolte
allAmministrazione di provvedere alla determinazione dellaliquota ICI per lanno 2000 pari
al minimo assoluto previsto dalla legge citata;
Ritenuto che detto strumento in mano al Comune pu permettere leffettiva operativit di
detti accordi contribuendo a elimianre fenomeni dannosi per la cittadinanza che sempre pi
spesso di trova costretta a trasferirsi nei centri limitrofi dove i costi per le abitazioni sono
notevolmente inferiori pur continuando a fruire dei servizi del Comune capoluogo;
Considerato che tuttavia la fissazione dellaliquota deve necessariamente essere adottata
compatibilmente con gli equilibri di bilacio dellAmministrazione e che pertanto una corretta
valutazione potr essere data solo in sede di stesura del citato strumento finanziario;
Che ciononostante si reputa opportuno dare il segnale richiesto alle rappresentanze
sindacali intervenute al fine di permettere il varo di questo utile strumento di contrattazione
delle locazioni ad usi abitativi;
Che, sentito il funzionario responsabile ICI Ezio ACTIS ALESINA, fin dora possibile
individuare in linea di massima unaliquota ICI per gli immobili concessi in locazione
secondo gli accordi territoriali ridotta del 50% o pi rispetto lattuale, definibile con
precisione solo una volta appurato il fabbisogno finanziario necessario agli equilibri di
bilancio,
SI CHIEDE ALLA ON.LE GIUNTA
Di esprimere il proprio parere ed impegno circa la proposta summenzionata, restando intesi
che detto impegno dovr comunque essere confermato in sede di approvazione del
bilancio di previsione dellorgano competente alla decisione.
Allegato 4
DOMANDA DI CONCILIAZIONE
Il procedimento di conciliazione pu essere attivato su richiesta di una delle parti attraverso
la propria Associazione.
Listanza deve contenere le generalit delle parti, loggetto della controversia, una
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sommaria descrizione delle ragioni che lanno indotta, le domande delle parte e copia del
contratto di locazione in corso ed ogni altro eventuale documento ritenuto utile, nonch
lAssociazione di cui dovr nominare un proprio rappresentante come componente la
commissione di conciliazione.
Listanza dovr essere spedita tramite raccomandata RR allaltra parte. Questultima,
qualora sia possibile ad accettare il tentativo di conciliazione dovr far conoscere allaltra
parte entro 10 giorni lAssociazione da cui intende farsi rappresentare. La prima riunione
della commissione di conciliazione sar convocata entro i dieci giorni successivi e le parti
decideranno la sede che sar, di norma, alternativamente presso le sedi delle associazioni
di propriet e dellinquilinato firmatarie il presente accordo territoriale.
I rappresentanti delle Associazioni incaricati si riuniranno il giorno stabilito alla presenza
delle parti. Esaminato il contenzioso, aggiorneranno, se del caso, la seduta per lesame di
eventuali perizie e per le conclusioni.
Se il tentativo di conciliazione ha buon esito viene redatto un verbale di conciliazione
sottoscritto dalle parti che ha natura di scrittura privata. Del verbale di conciliazione
fornita copia alle parti.
Allegato 3
PARAMETRI RETTIFICATIVI
DA APPLICARSI PERCENTUALMENTE AL VALORE
DELLA FASCIA DI OSCILLAZIONE
* LALLOGGIO NUOVO O COMPLETAMENTE RISTRUTTURATO ALLA DATA DI
STIPULADEL CONTRATTO DA NON PIU DI 10 ANNI
(dalla data dellabitabilit o dalla data della DIA in caso di interventi straordinari) VA AL
MASSIMO DELLA FASCIA DI OSCILLAZIONE SENZA ULTERIORE APPLICAZIONE DEI
PARAMETRI RETTIFICATIVI
AUTORIMESSA 15%
POSTO AUTO 10%
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO 10%
RISCALDAMENTO AUTONOMO ulteriore 15%
SERVIZIO INTERNO COMPLETO DI LAVANDINO
WC BAGNO O DOCCIA
5%
DOPPI SERVIZI - ulteriori 10%
DOPI VETRI 5%
ALLACCIAMENTO ALLA RETE DEL GAS 5%
CANTINA 10%
SOLAIO 5%
ASCENSORE DAL 2 PIANO F.T. 10%
VERDE PRIVATO O COMUNE 5%
RISCALDAMENTO ASSENTE -20%
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per COMPLETA RISTRUTTURAZIONE si intende sostituzione o rifacimento di
almeno: pavimenti rivestimenti infissi ed impianti tecnologici (purch il proprietario sia in
possesso della DIA dichirazione di inizio attivit)
ALLOGGIO COMPLETAMENTE ARREDATO (tutti i locali arredati provvisti delle
suppellettili essenziali): canone parametrato maggiorato del 30%
ALLOGGIO PARZIALMENTE ARREDATO (almeno cucina e camera da letto arredate):
canone parametrato maggiorato del 15%
Allegato 2
AREE E VALORI DEL CANONE
Espressi in lire/mq al mese
MINIMOMASSIMO
FASCIA DI
OSCILLAZIONE
Differenza framinimo e
massimo
VIA ROMA L. 4.300 L. 6.850 2550
PIAZZA GALIMBERTI L. 4.850 L. 7.700 2850
MICROZONA 2 + RESTO MICROZONA 1 L. 3.600 L. 5.700 2100
PIAZZA EUROPA E CORSO NIZZA L. 5.500 L. 8.750 3250
CORSO DANTE E CORSO GIOLITTI L. 5.400 L. 8.550 3150
MICROZONA 4 L. 6.650 L. 8.950 3300
MICROZONE 7 E 9 (San Rocco castagnaretta) L. 4.750 L. 7.500 2750
MICROZONE 5 E 6 + RESTO MICROZONA 3 L. 4.800 L. 7.600 2000
MICROZONA 8 L. 4.400 L. 6.950 2550
MADONNA DELLOLMO BORGO SAN
GIUSEPPE
L. 4.200 L. 6.650 2450
ALTRE FRAZIONI + ZONA AGRICOLA L. 4.000 L. 6.300 2300
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ACCORDO TERRITORIALE DEL COMUNE DI RAGUSA
IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9/12/1998 N 431
E DEL DECRETO INTERMINISTERIALE 30.12.2002
Ai sensi di quanto disposto dallArticolo 2 comma 3 della legge 9 dicembre 1998 ed in
attuazione dellaccordo nazionale presentato in data 6 settembre 2002 e recepito nel
Decreto 30 dicembre 2002 del Ministero Delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto
con il Ministero dellEconomia e delle Finanze,
LE ORGANIZZAZIONI
SUNIA Rappresentata dal Segretario Giovanni Meli
UNIAT Rappresentata dal Segretario Giuseppe Corallo
SICET Rappresentata dal Segretario Emanuele Buongiorno
CONFEDILIZIA Rappresentata dal Presidente Dr. Gabriele Damanti
FEDERPROPRIETA Rappresentata dal Presidente Avv. Maria Grazia Crescione
convengono e stipulano il seguente accordo che riguarda i contratti di locazione di
immobili adibiti ad uso abitativo posti nel territorio del Comune di Ragusa:
CONTRATTI DI LOCAZIONE AGEVOLATI
Legge 9 dicembre 1998 n. 431 art 2 comma 3 e D.M. 20 dicembre 2002 art. 1
ARTICOLO 1
Laccordo ha valore per tutto il territorio del Comune di Ragusa, suddiviso in 15
Microzone approvate con delibera n.72 del 17.11.1999 dal Consiglio Comunale.
Acquisite le informazioni concernenti la determinazione delle microzone di cui sopra e i
dati dellOsservatorio del mercato immobiliare, si proceduto alla determinazione del
canone mensile e per metro quadrato utile.
ARTICOLO 2
Per ogni zona omogenea, di cui allart.1, vengono definite le fasce di oscillazioni entro cui
dovr essere collocato il canone di locazione effettivo di ogni singola unit.
Le fasce di oscillazioni sono riportate nell ALLEGATO C.
ARTICOLO 3
Le parti stipuleranno i contratti di locazione individuali esclusivamente secondo gli
ALLEGATI A, B, C, D, E, F. del Decreto 30 dicembre 2002 del Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze.
Per la ripartizione degli oneri accessori, le parti faranno applicazione dellALLEGATO G
di cui al decreto 30 dicembre 2002 sopra specificato.
ARTICOLO 4
I canoni relativi ai contratti di locazione di durata superiore ai tre anni avranno le
seguenti maggiorazioni rispetto alle corrispondenti fasce di oscillazione di cui allart. 2:
G quattro anni: 2,00 per cento;
G cinque anni: 4 per cento;
G sei anni: 6 per cento;
G superiore a sei anni: 8 per cento.
ARTICOLO 5
Il canone di locazione, determinato mediante lapplicazione dei criteri di cui agli articoli
precedenti e aventi per oggetto immobili completamente ammobiliati, potr aumentare
fino ad un massimo del 10 per cento rispetto a ciascuna fascia di riferimento.
ARTICOLO 6
Per gli immobili di cui allart. 1, comma 2, lett. A, della legge 431/98, le fasce di
oscillazioni dei canoni di cui all ALLEGATO C potranno subire nei valori minimi e
massimi un aumento del 10 per cento. Tale aumento cumulabile con quello della
fattispecie di cui al precedente articolo 5.
ARTICOLO 7
I canoni di locazione, determinati mediante lapplicazione dei criteri di cui agli articoli
precedenti, potranno essere aggiornati, dopo il primo anno e con cadenza annuale, nella
misura non superiore al 75 per cento della variazione ISTAT dellindice dei prezzi al
consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nellanno precedente.
ARTICOLO 8
In caso di vendita dellimmobile locato, al proprietario dellimmobile attribuita la facolt
di concedere il diritto di prelazione al conduttore, da esercitare con le modalit previste
dagli artt. 38 e 39 della legge 27 luglio 1978 n. 392.
CONTRATTI DI LOCAZIONE DI NATURA TRANSITORIA
Legge 9 dicembre 1998 n. 431 art 5 comma 1 e D.M. 30 dicembre 2002 art 2
ARTICOLO 9
Il contratto tipo di locazione ad uso abitativo di natura transitoria non pu avere una
durata inferiore a un mese e superiore a diciotto mesi. La transitoriet del contratto
individuata nella sussistenza di una delle esigenze, come sotto specificate, in capo anche
ad una sola delle parti contraenti:
ESIGENZE DEL PROPRIETARIO:
G trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
G matrimonio;
G separazione e/o divorzio;
G Ristrutturazione o demolizione o ampliamento dellimmobile;
G Rientro dallestero o da altro comune.
ESIGENZE DELLINQUILINO:
G
Trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
G
Contratto di lavoro a tempo determinato in comune diverso da quello di residenza;
G
Incarico professionale a termine o su commessa;
G
Separazione o divorzio;
G
Assegnazione o acquisto di alloggio che si rende disponibile entro 18 mesi;
G
Vicinanza momentanea a parenti bisognosi;
G
Cure mediche e/o riabilitazione.
La transitoriet del contratto potr essere motivata da qualsiasi altra esigenza specifica
del conduttore o del locatore collegata ad un evento a data certa ed espressamente
indicata nel contratto.
I motivi della transitoriet debbono essere dichiarati e provati con opportuna
documentazione da allegare al contratto.
E fatto obbligo al locatore di confermare, a mezzo raccomandata a.r. e prima della
scadenza del contratto, il motivo che ha dato origine alla transitoriet.
In caso di mancata comunicazione, ovvero nel caso siano venute meno le esigenze della
transitoriet poste dal proprietario, il contratto sar ricondotto alla durata prevista
dallart 2, comma 1 della legge 9 dicembre 1998.
Il canone di locazione individuato allinterno delle fasce di oscillazioni di cui
allALLEGATO C, con la possibilit di variazione fino ad un massimo del 10 per cento,
oltre allaumento previsto per gli immobili totalmente ammobiliati
CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
Legge 9 dicembre 1998 n. 431 art. 5 comma 2 e D.M. 30 dicembre 2002 art. 3
ARTICOLO 10
La tipologia contrattuale di cui al presente articolo utilizzabile solo dagli studenti iscritti
allUniversit di Ragusa ma residenti in altri comuni. Tale condizione deve essere
dichiarata nel contratto, al quale v pure allegata la dichiarazione dellIstituto
universitario attestante liscrizione al relativo corso.
La durata contrattuale v da un minimo di sei mesi a un massimo di tre anni e il
contratto pu essere sottoscritto dal singolo studente, o da gruppi di studenti, o dalle
agenzie per il diritto allo studio.
Il canone di locazione dei contratti per studenti fuori sede individuato allinterno delle
fasce di oscillazioni di cui allALLEGATO C.
ARTICOLO 11
Per ogni controversia che possa sorgere in merito allinterpretazione ed esecuzione dei
contratti oggetto del presente Accordo, ciascuna parte pu richiedere, prima di adire
lautorit giudiziaria, la pronunzia della Commissione di conciliazione stragiudiziale, di cui
allart 6 del Decreto 30 dicembre 2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di
concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, meglio specificata nei tipi di
contratto.
Le eventuali variazioni dellimposizione fiscale gravante sullunit immobiliare locata,
saranno oggetto di valutazione da parte del tavolo composto dalle organizzazioni
firmatarie del presente Accordo.
ARTICOLO 12
Ove si rendesse necessario, le organizzazioni firmatarie del presente accordo
individueranno le compagnie assicurative, gli enti privatizzati e i soggetti giuridici o fisici
detentori di grandi propriet immobiliari, intendendosi per tali quelle specificate dallart. 1
comma 5 del decreto 30 dicembre 2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di
concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze. Con tali soggetti potranno esser
stipulati accordi integrativi.
ARTICOLO 13
Con i due unici enti previdenziali, INAIL e INPDAP, che nel territorio di Ragusa
posseggono immobili che concedono in locazione, si potranno stipulare accordi
integrativi, nel rispetto di quanto stabilito dallart. 1 commi 6 e 7 del decreto 30 dicembre
2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro
delleconomia e delle finanze.
ARTICOLO 14
Ai contratti di locazione agevolati art 2 comma 3 legge 431/98, nonch ai contratti per
studenti universitari art 5 comma 2 legge 431/98, si applicano le agevolazioni fiscale di
cui allarticolo 2 comma 4 e articolo 8 della legge 431/98. Ai conduttori spetta una
detrazione fiscale ai fini IRPEF, cos come determinata dallart. 5 comma 4 del decreto del
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delleconomia e delle
finanze.
Le Organizzazioni firmatarie si impegnano a fare le dovute pressione, nei confronti
dellAmministrazione comunale di Ragusa, al fine di ottenere, nel rispetto dellart 2,
comma 4, della legge 431/98, una aliquota ICI pi favorevole per i proprietari che
concedono in locazione immobili alle condizioni definite dal presente Accordo. Parimenti
proporranno, nel rispetto dellequilibrio del bilancio comunale, lapplicazione di una
aliquota ICI maggiore limitatamente agli immobili non locati, per i quali non risultino
essere stati registrati contratti di locazione da almeno due anni.
ARTICOLO 15
Il presente accordo sar depositato presso il comune di Ragusa.
Ragusa, l 09 dicembre 2003
Letto, confermato e sottoscritto
Per il SUNIA Giovanni Meli Firmato
Per lUNIAT Giuseppe Corallo Firmato
Per il SICET Emanuele Bongiorno Firmato
Per la CONFEDILIZIA Dr. Gabriele Damanti Firmato
Per la FEDERPROPRIET Avv. M. G. Criscione Firmato
ELENCO E ALLEGATI ALLACCORDO TERRITORIALE DI RAGUSA
G ALLEGATO A MICROZONE CATASTALI;
G ALLEGATO B - DETERMINAZIONE METRO QUADRATO UTILE;
G ALLEGATO C - CANONE CONCORDATO: a) Elementi di riferimento, b) Fasce di
oscillazioni;
I contratti di locazione possono essere stipulati utilizzando
esclusivamente i contratti tipo allegati al Decreto 30 dicembre 2002
del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il
Ministro delleconomia e delle finanze, che saranno depositati presso
il comune di Ragusa unitamente alla Tabella oneri accessori e
allAccordo territoriale sottoscritto.
IL PRESENTE ACCORDO E STATO DEPOSITATO
PRESSO IL COMUNE DI RAGUSA
IL 17 . 12 . 2003
ALLEGATO A MICROZONE CATASTALI
Fogli Catastali n Microzone n Fogli Catastali n Microzone n
da 1 a 19 8 o 14 da 107 a 111 8
20 e 21 14 112 e 113 6
da 22 a 27 8 o 14 da 114 a 123 8
28 14 124 12
da 29 a 33 8 o 14 da 125 a 140 8
34 5 o 14 141 e 142 7
35 8 o 14 da 143 a 151 8
36 e 37 14 152 12
38 8 o 14 da 153 a 170 8
39 e 40 5 o 14 171 e 172 7
da 41 a 46 8 o 14 da 173 a 179 8
da 47 a 49 5 o 14 180 12
50 e 51 4 o 14 da 181 a 225 8
52 14 226 11
53 4 o 14 227 e 228 8
da 54 a 60 8 o 14 229 9
da 61 a 63 4 o 14 da 230 a 237 8
da 64 a 67 2 o 14 238 e 239 9
68 1 o 14 da 240 a 249 8
69 e 70 2 o 14 da 250 a 253 9
da 71 a 80 8 o 14 254 e 255 8
81 e 82 3 o 14 da 256 a 259 10
83 2 o 14 260 e 261 9
da 84 a 92 8 o 14 262 10
93 e 94 6 o 14 263 9
da 95 a 97 3 o 14 264 8
da 98 a 100 2 o 14 265 1
101 8 da 267 a 270 1
102 e 103 8 o 13 o 15 da 271 a 276 10
da 104 a 106 8 o 15
ALLEGATO B DETERMINAZIONE DI METRO QUADRATO UTILE
IL METRO QUADRATO UTILE VIENE DEFINITO SECONDO I SEGUENTI CRITERI:
A) la superficie calpestabile, al netto dei muri perimetrali ed interni, dei vani principali e
dei vani accessori a servizio diretto di quelli principali, quali bagni, ripostigli, ingressi,
corridoi, e simili;
B) la superficie dei vani accessori a servizio indiretto dei vani principali, quali
autorimesse, cantine, soffitte, e simili, con altezza minima di metri 2,00, computata
nella misura del 40 per cento;
C) la superficie di balconi, terrazze, e simili, di pertinenza esclusiva della singola unit
immobiliare, computata nella seguente misura: 30 per cento della superficie di cui alla
superiore lettera A); 10 per cento della quota eccedente detto limite;
D) la superficie dellarea scoperta o a questa ssimilabile, che costituisce pertinenza
esclusiva della singola unit immobiliare, computata nella seguente misura: 10 per
cento fino alla superficie di cui alla lettera A); 2 per cento per superfici eccedenti detto
limite;
Le superfici delle pertinenze e dei vani accessori a servizio indiretto dei vani principali,
definite con le modalit di cui ai superiori punti B), C), D), entrano nel computo della
superficie utile fino ad un massimo pari al 50 per cento della superficie di cui alla lettera
A);
ALLEGATO C
CANONE CONCORDATO AI SENSI
DELLART.2 LEGGE 431/98 PER OGNI
SINGOLA MICROZONA
a) ELEMENTI DI RIFERIMENTO
1
Presenza di 1 autorimessa singola o posto auto
coperto
2 Presenza di cortile comune
3 Presenza di una cantina o sottotetto o soffitta
4 Presenza di impianto di riscaldamento autonomo
5
Comodit di accesso: piano terra, I piano,
presenza di ascensore
6 Presenza di area verde di pertinenza
7 Presenza di posto auto scoperto
8 Presenza di altro posto auto o box
9 Presenza di impianto di condizionamento
10 Presenza di doppi servizi
11 Presenza dallacciamento alla rete gas
12 Presenza di porta blindata
13 Presenza di doppi vetri o doppi infissi
14
Superficie di cui al punto A dellAll. I su unico
livello
15
Alloggio non in condominio o con ingresso
indipendente
16
Buono stato manutentivo delle parti comuni in
caso di alloggio in condominio o dellesterno in
caso di alloggio singolo (1)
17 Buono stato manutentivo dellalloggio (1)
18
Buona esposizione e ubicazione: almeno un
affaccio a est con ampio spazio antistante e
ingresso su strada larga almeno metri 8
(1) Per buono stato manutentivo deve intendersi la mancanza di difetti o
ammaloramenti negli intonaci, nella tinteggiatura, nelle pavimentazioni, nei rivestimenti,
negli infissi,negli impianti e nelle apparecchiature igienico-sanitarie
b) FASCE DI OSCILLAZIONI - VALORI ESPRESSI IN EURO PER MQ./MESE
MICROZONA
FASCIA 1fino a 6
elementi
FASCIA 2da 7 a 12
elementi
FASCIA 3da 13 a 18
elementi
1 Da 1,12 a 1,64 Da 1,65 a 2,32 Da 2,33 a 2,85
2 Da 1,36 a 1,76 Da 1,77 a 2,29 Da 2,30 a 2,70
3 Da 1,30 a 1,67 Da 1,68 a 2,17 Da 2,18 a 2,55
4 Da 1,30 a 1,65 Da 1,66 a 2,11 Da 2,12 a 2.47
5-6-7-9 Da 0,96 a 1,14 Da 1,15 a 1,38 Da 1,39 a 1,57
8 Da 1,30 a 1,56 Da 1,57 a 1,90 Da 1,91 a 2,17
10 Da 1,30 a 1,76 Da 1,77 a 2,38 Da 2,39 a 2,85
11 Da 1,12 a 1,25 Da 1,26 a 1,43 Da 1,44 a 1,57
12 Da 1,04 a 1,31 Da 1,32 a 1,67 Da 1,68 a 1,95
13 Da 0,64 a 1,10 Da 1,11 a 1,70 Da 1,71 a 2,17
14 Da 0,64 a 0,92 Da 0,93 a 1,28 Da 1,29 a 1,57
15 Da 1,12 a 1,25 Da 1,26 a 1,43 Da 1,44 a 1,57
Ai sensi dellArticolo 6 dellaccordo territoriale, il canone di locazione dellalloggio
totalmente ammobiliato potr aumentare fino ad un massimo del 10% della fascia di
riferimento
ACCORDO TERRITORIALE
PER IL TERRITORIO DEL COMUNE DI ENNA
In attuazione della legge 9 dicembre 1998,n.431 e del decreto 30 dicembre 2002 del
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delleconomia e delle
finanze
Fra le seguenti organizzazioni:
G
ASSOCIAZIONE PROPRIETA EDILIZIA A.P.E. Organizzazione Provinciale della
Confedilizia in persona del presidente geom.Salvatore Trapani;
G
SUNIA in persona del segretario provinciale sig. Luigi Scavuzzo
G
SICET in persona del presidente provinciale sig. Prospero Cardaci
G
UNIAT in persona del presidente provinciale geom. Paolo Fulco
Si conviene e si stipula quanto segue.
CONTRATTI AGEVOLATI
( art.2,comma 3,L.431/98 e art.1,D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune capoluogo di Enna.
Il territorio del Comune di Enna , tenuto presente quanto disposto dallart.1,c.2,del D.M.
30.12.2002,viene suddiviso in aree omogenee.
Si assumono quali aree omogenee quelle di cui agli allegati cartografici richiamati dalla
delibera del consiglio comunale de Enna n.322 del 06.11.1978 (allegato A) laddove sono
identificate le seguenti zone :
zona A agricola = zona agricola
zona B edificata periferica = zona periferica
zona C tra periferica e centro storico = zona centrale
zona D di pregio particolare = zona di particolare pregio
zona E centro storico = zona centrale
zona F di degrado = zona di particolare degrado
Considerando che le suddette zone non tengono conto delle trasformazioni edilizie e
urbanistiche avvenute dal 1978 ad oggi nelle more della definizione delle microzone del
territorio comunale ai sensi del D.P.R. 23 marzo 1998, n. 138 le zone sono cos
ulteriormente specificate :
Fermo restando lart. 1 della legge 9 dicembre 1998,n,431 ( ambito di
applicazione) :
1.
Allinterno della zona A (zona agricola) si considerano ricadenti in zona edificata
periferica (zona B) tutti i contratti di locazione degli immobili edificati a seguito:
a) di localizzazione aree ai sensi dellart. 51 legge 22.10.1971, n.865;
b) di locazione aree per ledilizia economica e popolare;
c) di varianti al P.R.G.
2.
Si considerano ricadenti in zone di particolare pregio (zona D) i contratti di
locazione ricadenti nel raggio di un chilometro con epicentro la cittadella
Universitaria aventi caratteristiche di particolare pregio
I confini tra le aree omogenee e le zone sintendono tracciati sulla linea di mezzeria delle
varie strade .
Per le aree omogenee e le zone, come sopra individuate, vendono definite le fasce di
oscillazione dei canoni come da allegato B.
I valori minimi e massimi delle fasce di oscillazione di ciascuna zona e area dovranno
intendersi aggiornati annualmente, ai fini della stipula di nuovi contratti , nella misura
della variazione dellindice Istat.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit gi previste dallart.13 della legge 27 luglio 1978,n,392,con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Il canone mensile di locazione di ogni singola unit immobiliare sar determinato dalle
parti allinterno delle fasce di oscillazione di cui allallegato B e sulla base degli elementi
oggettivi di cui lallegato C e sar aggiornato annualmente nella misura contrattata dalle
parti e comunque non superiore al 75% della variazione Istat.
Ove le singole parti contraenti concordassero una durata contrattuale superiore a tre
anni, le fasce di oscillazione dei canoni di cui allallegato B subiranno, nei valori minimi e
massimi, un aumento del 5 per cento per i contratti di durata di quattro anni, del 6 per
cento per i contratti di durata di cinque anni e del 7 per cento per i contratti di durata di
sei o pi anni, a valere per lintera durata contrattuale.
Per gli immobili di cui allart.1 , comma 2 , lett.a), L.431/98 , e per gli alloggi
completamente arredati , le fasce di oscillazione di cui allallegato B subiranno , nei
valori minimo e massimo , un aumento massimo del 15% per cento, a valere per lintera
durata contrattuale. Tale aumento sar cumulabile con quello della fattispecie di cui al
comma precedente , ove ricorrente.
CONTRATTI TRANSITORI
( art.5 ,comma 1, L.431/98, e art.2,D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione dellaccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Enna.
Ai fini dellart.2,c.2,D.M. 30.12.2002,le organizzazioni stipulanti danno atto che il canone
dei contratti individuati in epigrafe sar definito dalle parti contraenti allinterno dei valori
minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione del Comune di Enna ( allegato B) ,
incrementati del 20% considerata limportanza strategica del Comune di Enna con
particolare riferimento alla presenza dellArea di sviluppo industriale (ASI) nella Valle del
Dittaino e del Consorzio Universitario Ennese che si avvia ad essere il quarto polo
universitario della Sicilia ubicato ad Enna Bassa.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit gi previste dallart.13 della legge 27 luglio 1978,n,392,con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento,
rispettivamente, di proprietari e conduttori.
Fattispecie di esigenze dei proprietari
1.
Quando i proprietario ha esigenza di adibire entri i diciotto mesi limmobile ad
abitazione proprie o dei figli o dei genitori per uno dei seguenti motivi:
a) trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
b) matrimonio dei figli;
c) rientro dallestero;
d) destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio,
esclusivamente per immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del
locatore;
e) destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in
seguito alla cessazione del rapporto di lavoro , gi nota al momento della stipula
della locazione , che comporti il rilascio dellalloggio di servizio;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Fattispecie di esigenze dei conduttori.
1.
Quando il conduttore ha una delle seguenti esigenze:
a) contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un Comune diverso da
quello di residenza;
b) previsioni di trasferimento per ragioni di lavoro;
c) trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
d) necessit di cure e assistenza a familiari in Comune diverso da quello di
residenza e non confinante con esso;
e) acquisto di una abitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
f) ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente
inutilizzabile labitazione del conduttore;
g) campagna elettorale;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a
data prefissata ed espressamente indicata in contratto.
Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza
di una delle suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
( art,5,commi 2 e 3 , L.431/98, e art.3, D.M. 31.12.2002)
Lambito di applicazione del presente Accordo relativamente ai contratti in epigrafe
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Enna.
Le fasce di oscillazione dei canoni di locazione per i contratti in epigrafe sono individuate
, per le zone e aree del Comune di Enna indicate nellallegato A, come da allegato C.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit gi previste dallart.13 della legge 27 luglio 1978,n,392,con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Per gli immobili di cui allart.1, comma 2 , lett.a), L.431/98, le fasce di oscillazione come
sopra determinate subiranno, nei valori minimi e massimi, un aumento del 20 per cento
a valere per lintera durata contrattuale.
Il canone sar aggiornato annualmente nella misura del 75% della variazione Istat.
Il presente Accordo verr depositato presso la Segreteria generale del Comune di Enna a
cura :
G
dell ASSOCIAZIONE PROPRIETA EDILIZIA A.P.E. Organizzazione Provinciale
della Confedilizia in persona del presidente geom.Salvatore Trapani;
G
del SUNIA in persona del segretario provinciale sig. Luigi Scavuzzo
G
del SICET in persona del presidente provinciale sig. Prospero Cardaci
G
dell UNIAT in persona del presidente provinciale geom. Paolo Fulco
mediante consegna o invio tramite raccomandata a. r.
Letto, confermato e sottoscritto in data dalle Organizzazioni stipulanti:
G
per l ASSOCIAZIONE PROPRIETA EDILIZIA A.P.E. Organizzazione Provinciale
della Confedilizia il presidente Salvatore Trapani_________________
G
per il SUNIA il segretario provinciale Luigi Scavuzzo______________________
G
per il SICET il segretario provinciale Prospero Cardaci______________________
G
per l UNIAT il segretario provinciale Paolo Fulco_________________________
firmato dalle Organizzazioni il 12 giugno 2003 presso la sede della Confedilizia APE di
Enna.
Accordo depositato presso la Segreteria del Comune di Enna
in data 13.06.2003
depositato in COMUNE di GROSSETO in data 5 giugno 2003 prot. N. 58132-
Fra le sottoscritte organizzazioni della propriet edilizia :
APC - CONFEDILIZIA in persona di LONDINI Dott. Lamberto ;
APPC - ASCOM in persona di SAMMARITANO Sig. Antonio
ASPPI in persona di GIUGGIOLI Geom. Velio ;
FEDERPROPRIETA in persona di COSTA Avv. Michele ;
UPPI in persona di PUGGIONI Avv. Monica ;
. in persona di
. in persona di
e dei conduttori :
CONIA in persona di VIAPIANO Sig. Ugo
SICET in persona di DIGIOIA Sig. Giancarlo
SUNIA in persona di SBRILLI Dott. H.C. Giovanni ;
UNIAT in persona di AQUILINO Sig. Vincenzo ;
UNIONE INQUILINI in persona di .non firmato. ;
. in persona di ;
. in persona di ;
e con lintervento
per la parte relativa ai contratti di locazione per studenti universitari (art. 5, comma 3, L.
431/98) anche delle seguenti organizzazioni:
.. in persona di ;
.. in persona di ;
SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE
ACCORDO TERRITORIALE PER IL COMUNE DI GROSSETO
In attuazione della legge 09.12.1998 n. 431 e del decreto 30 dicembre 2002 del Ministro delle
Infrastrutture di concerto con il Ministro dellEconomia e delle Finanze
sottoscritto in data 29 Maggio 2003
2
2
CONTRATTI AGEVOLATI
(ART. 2, comma 3 L. 431/98 e art. 1 D.M. 30.12.2002)
1.1 (Ambito di applicazione dellAccordo) Lambito di applicazione dellAccordo,
relativamente ai contratti in epigrafe, costituito dal territorio amministrativo del
Comune di Grosseto.
1.2 (Aree 0mogenee) Il territorio del Comune di Grosseto, tenuto conto di quanto disposto
dallart. 1, comma 2, del D.M. 30.12.2002, viene suddiviso in n 4 aree omogenee,
come da Allegato A/a.t., allinterno delle quali sono altres evidenziate le seguenti 8
zone di particolare pregio (z.p.p.) costituite dal nuclei residenziali Uliveto, Tiro a
segno, Verde Maremma, Cittadella, Poggione, Casalecci, Saracina, e
dalle frazioni di Marina" e "Principina cosi come individuabili sulla base delle
singole planimetrie allegate al presente accordo (z.p.p/1 z.p.p./9). Ai fini dei valori
locativi le sopra indicate z.p.p. sono equiparate alla zona omogenea A) e, quindi :
AREA OMOGENEA A): Centro Storico, Zona Intermedia e Zone di Pregio Uliveto,
Tiro a Segno, Verde Maremma, Cittadella, Poggione, Casalecci, Saracina, Marina e
Principina;
AREA OMOGENEA B): Periferia (escluse le z.p.p.);
AREA OMOGENEA C): Frazioni (escluse le z.p.p. )
AREA OMOGENEA D): Territorio Aperto
1.3 (Delimitazione della Aree Omogenee) Per quanto riguarda la delimitazione delle
diverse aree e/o zone di particolare pregio viene precisato che, salvo i casi
espressamente esclusi nei singoli allegati della z.p.p., dovranno ritenersi comprese in
ciascuna area o z.p.p., tutte le unit abitative aventi accesso da ambo i lati delle vie
che costituiscono il perimetro esterno dellarea e/o zona considerata. In ogni altro
caso, qualora dovessero sorgere dubbi circa lindividuazione dellarea omogenea in cui
deve ritenersi compreso limmobile oggetto della locazione, si considerer valida
lindividuazione effettuata dalle parti contraenti, salvo il diritto di ciascuna dei esse di
adire la Commissione di Conciliazione Stragiudiziale di cui allart. 6 del D.M.
30.12.2002 , entro il termine perentorio di 60 giorni dalla data di stipula del contratto,
per chiedere la conferma o meno della validit della scelta dalle stesse operata.
1.4 (Fasce e sub fasce di oscillazione dei canoni) Per ciascuna delle suddette aree
omogenee, vengono definite le fasce e le sub-fasce di oscillazione dei canoni come da
3
3
All.to B/a.t. con la precisazione che per le zone di particolare pregio (z.p.p.)
sopraindicate verranno applicate le fasce e sub fasce previste per larea omogenea A)
Centro Storico e Zona Intermedia.
I valori minimi e massimi delle fasce e sub-fasce di oscillazione di ciascuna area o zona, dovranno essere
aggiornati annualmente, ai fini della stipulazione di nuovi contratti, nella misura della variazione
intervenuta dellIndice ISTAT dei Prezzi al Consumo per le Famiglie di Operai ed Impiegati, assumendo
sempre come indice base di riferimento
quello del penultimo mese antecedente a quello della sottoscrizione del presente Accordo.
1.5 (Tipo di contratto) In conformit di quanto previsto dallart. 1, comma 12 del D.M.
30.12.2002, i contratti di locazione agevolati, sono stipulati esclusivamente utilizzando
i tipi di contratto di cui agli allegati A/d.m. (propriet individuali) e B/d.m. (grandi
propriet). cos come precisato al comma 11 del citato art. 1.
1.6 (Definizione del canone effettivo) In conformit allart. 1, comma 4 del D.M.
30.12.2002, il canone mensile di locazione di ogni singola unit immobiliare, tenuto
conto della superficie convenzionale di cui al successivo punto 1.7, determinato dalle
parti allinterno delle fasce e sub fasce relative alle singole zone omogenee, sulla base
degli elementi oggettivi di cui allAll.to C/a.t.. e sar aggiornato annualmente in
misura non superiore al 75% delle variazioni ISTAT.
Per tener conto delleventuale arredamento dellunit locata, il canone come sopra
determinato potr essere aumentato fino ad un massimo del 15% ; in caso di
arredamento completo e nuovo, laumento potr arrivare fino al 20%.
Per gli immobili di cui allArt. 1, comma 2, lett. a) della Legge n 431/98, il canone
di locazione, definibile in conformit di quanto sopra stabilito, potr essere
ulteriormente maggiorato di un importo non superiore al 15%.
Il canone definito dalle parti, quale risultante dalla Scheda di Definizione del Canone
Effettivo (All.to E /a.t.), salvo le variazioni ed aggiornamenti espressamente previsti
dal presente Accordo, rester valido per tutta la durata del contratto.
1.7 (Superficie convenzionale dellimmobile) La superficie convenzionale
dellimmobile, in base alla quale le parti contrattuali determineranno il canone
effettivo, calcolata, come precisato nellAll.to D/a.t., con riferimento ai criteri
stabiliti dal D.P.R. del 23.03.1998 n 138 (All.to C - Norme tecniche per la
determinazione della superficie catastale delle unit immobiliari a destinazione
ordinaria). Viene espressamente convenuto che la suddetta superficie potr avere una
tolleranza in pi o in meno del 5% rispetto a quella effettiva. In base agli attuali
4
4
orientamenti del mercato, al Totale della Superficie Interna Utile, determinabile con le
suddette modalit (lettera B. dellAll.to D/a.t.), vengono applicati i seguenti
parametri correttivi in funzione dell'ampiezza dell'immobile:
Superficie
Interna utile
Coefficiente
correttivo
Limiti
massimo(*) / minimo (**)
Fino a mq. 35 1,30 Mq. 42,10 (*)
da 35,1 mq. a 46 mq. 1,20 Mq. 50,70 (*)
da 46,1 mq. a 70 mq. 1,10 Mq. 70,00 (*)
da 70,1 mq. a 120 mq. 1,00 Mq. 120,00
da 120,1 mq. a 140 mq. 0,90 Mq. 120,00 (**)
Oltre 140 mq. 0,85 Mq. 140,00 (**)
1.8 (Durata del contratto) Ove le parti contraenti concordino una durata contrattuale
iniziale superiore a 3 anni (fermo restando il tacito rinnovo di anni 2), il canone base
effettivo, definibile ai sensi dei commi precedenti, potr essere maggiorato del 3%, per
i contratti di durata di anni 4, del 4% per i contratti di durata di anni 5 e del 6% per i
contratti di durata di 6 o pi anni, a valere per lintera durata contrattuale. Tale
maggiorazione sar cumulabile con quelle previste al precedente punto n 1.6, ove
ricorrenti.
1.9 (Ripartizione oneri accessori) Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri
accessorifra locatore e conduttore, si far riferimento alla Tabella (Allegato G/d.m.) di
cui allart. 4 del D.M. 30.12.2002. Per le voci non considerate nella citata Tabella si
rinvia alle leggi vigenti ed agli usi locali.
2. CONTRATTI TRANSITORI
(art. 5, comma 1, L. 431/98 e art. 2 D.M. 30.12.2002)
2.1 (Ambito di applicazione) Lambito di applicazione dellAccordo, relativamente ai
contratti in epigrafe, costituito dal territorio amministrativo del comune di Grosseto.
2.2 (Definizione del canone effettivo) Ai fini dellart 2, comma 2, del D.M.30.12.2002, le
organizzazioni stipulanti danno atto che il canone dei contratti individuali in epigrafe
sar definito dalle parti contraenti allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti per
le fasce e sub-fasce di oscillazione per le varie aree omogenee e zone del Comune di
Grosseto (All.to B/a.t.), incrementati del 15% in considerazione della particolare
5
5
importanza di una domanda specifica largamente influenzata, oltrech dalle attivit
amministrative e terziarie proprie di ogni capoluogo provinciale, anche dalla presenza
di importanti basi militari, dellaeroporto, delluniversit e di una componente di
lavoro stagionale legata sia alle attivit agricole che a quelle turistiche ed
agrituristiche. Tale maggiorazione sar cumulabile con quelle previste al punto n 1.6
del presente accordo, ove ricorrenti.
2.3 (Ripartizione oneri accessori) Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori
fra locatore e conduttore, si far riferimento alla Tabella (Allegato G/d.m.) di cui
allart. 4 del D.M. 30.12.2002. Per le voci non considerate nella citata Tabella si rinvia
elle leggi vigenti ed agli usi locali.
2.4 (Fattispecie delle esigenze dei proprietari e dei conduttori) Ai sensi dellArt. 2,
comma 1, del D.M.30.12.2002, per i contratti in epigrafe vengono individuate le
seguenti fattispecie di esigenze particolari, rispettivamente, dei proprietari e dei
conduttori:
Fattispecie di esigenze dei proprietari locatori:
a) quando, entro il termine massimo di 18 mesi, il proprietario locatore preveda di
destinare limmobile ad uso abitativo (anche turistico - stagionale), commerciale,
artigianale o professionale proprio, del coniuge, dei genitori, dei figli o dei parenti
entro il secondo grado;
b) quando, sempre entro lo stesso termine, si preveda da parte del locatore una
qualunque altra sua esigenza specifica, collegata ad un evento certo a data prefissata
ed espressamente indicata nel contratto, compresa quella di vendere e/o locare a
terzi, anche per scopi turistici, limmobile locato;
Fattispecie di esigenze dei conduttori:
a) quando, entro il termine massimo di 18 mesi, il conduttore sia in attesa della
disponibilit di altro immobile sia a titolo di propriet che a qualsiasi altro titolo;
b) quando, entro lo stesso termine, il conduttore preveda il venir meno delle ragioni
della sua permanenza nellimmobile locato in base a qualsiasi altro evento certo
ed a data prefissata;
2.5 (Esigenze in capo ad una sola parte) Per la stipula dei contratti di cui al presente
articolo sufficiente la sussistenza di una delle suindicate esigenze in capo anche ad
una sola delle parti contraenti.
6
6
2.6 (Tipo di contratto) I contratti di locazione di cui al presente articolo sono stipulati
utilizzando esclusivamente i tipi di contratto All.to C/d.m. (per le propriet
individuali) e All.to D/d.m. (per le grandi propriet di cui allart. 1, commi 5 e 6, del
D.M. 30.12.2003).
3. CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(Art. 5, commi 2 e 3, L. 431/98 ed Art. 3 D.M.30.12.2002)
3.1 (Ambito di applicazione) Lambito di applicazione dellAccordo, relativamente ai
contratti in epigrafe, costituito dal territorio amministrativo del Comune di Grosseto
quale sede di Corsi Universitari Distaccati della Universit di Siena e/o di altre
Universit.
3.2 (Definizione del canone effettivo) In conformit dellart. 3, comma 2, del
D.M.30.12.2002, il canone dei contratti individuali in epigrafe sar definito dalle parti
contraenti allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce e sub-fasce di
oscillazione per le aree omogenee del Comune di Grosseto (All.to B/a.t.), incrementati
del 10%.
3.3 (Immobili particolari) Per gli immobili di cui allArt. 1, comma 2, lett. a) della L.
431/98, i valori minimi e massimi delle fasce e sub - fasce di oscillazione definibili ai
sensi del precedente punto 3.2 potranno essere ulteriormente aumentati fino al 15% a
valere per lintera durata contrattuale. Tale maggiorazione sar cumulabile con quelle
previste al punto n 1.6 del presente accordo, ove ricorrenti.
3.4 (Tipo di contratto) I contratti di locazione di cui al presente articolo sono stipulati
utilizzando esclusivamente i tipi di contratto All.to E/d.m. (per le propriet
individuali) e All.to F/d.m. (per le grandi propriet di cui allart. 1, commi 5 e 6, del
D.M. 30.12.2003).
3.5 (Ripartizione oneri accessori) Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori
fra locatore e conduttore, si far riferimento alla Tabella (Allegato G/d.m.) di cui
allart. 4 del D.M. 30.12.2002. Per le voci non considerate nella citata Tabella si rinvia
elle leggi vigenti ed agli usi locali.
*****
7
7
LETTO, CONFERMATO E SOTTOSCRITTO IN DATA 29.05.2003 DALLE
ORGANIZZAZIONI STIPULANTI: e quindi decorrente dal 29.05.2003
.Londini Dr. Mario........ ...APE Confedilizia ...
...........Giuggioli geom.Velio.... ........A.S.P.P.I. .............................
.............Costa Avv. Michele ...... .....Federpropriet....................
................Puggioni Avv. Monica... .....UPPI....................
............. Sammaritano Sig. Antonio . ..APPC - ASCOM....
A questo accordo hanno aderito le seguenti organizzazioni DEI CONDUTTORI
SBRILLI. DR. H.C.. GIOVANNI .............. S.U.N.I.A
DI GIOIA .Sig. Giancarlo ...................................S.I.CE.T. .
VIAPIANO Sig. Ugo CONIA
AQUILINO sig. Vincenzo UNIAT
........................................................... ..................................................
DEPOSITATO ALLA SEGRETERIA DEL COMUNE DI GROSSETO IN DATA 5.6.2003
PROT. 58132-
Note:
Nella indicazione degli allegati occorre distinguere fra:
allegati al D.M. 30.12.2002, che vengono contraddistinti da una lettera maiuscola e da / d.m.;
allegati all'Accordo Territoriale, che vengono contraddistinti e da una lettera maiuscola e
da / a. t.;
8
8
IMMOBILI DI TIPO A
Sono di tipo A gli immobili che, oltre alle caratteristiche minime stabilite per quelli di tipo B, presentano
anche una sola delle caratteristiche di cui ai seguenti nn. 1, 2 e 3, ovvero almeno tre di quelle indicate
ai nn. da 4 a 14 seguenti.
1 Ultimazione (accertata in base a dichiarazione di ultimazione lavori) negli ultimi dieci anni antecedenti
alla stipula del contratto di locazione.
2 Restauro e/o risanamento conservativo e/o ristrutturazione, con interventi edilizi accertabili in
conformit dellart. 31, 1 comma, lettere c) e d) della L. 5.8.1978 n 457, negli ultimi dieci anni
antecedenti alla stipula del contratto di locazione (All.to G/a.t.)
3 Rinnovamento sostanziale (accertabile anche in base a verbale di constatazione sottoscritto dalle parti)
effettuato negli ultimi cinque anni antecedenti alla stipula del contratto di locazione, con interfeti di
manutenzione straordinaria interessanti almenno 4 dei 14 punti indicati allart. 2 della L.R.Toscana
21.05.1980 n 59 (All.to H/a.t.)
4 Facciata del fabbricato completamente restaura negli ultimi 3 anni antecedenti il contratto di locazione
5 Situato in fabbricato con meno di sette unit abitative
6 Situato in fabbricato a schiera con un massimo di 2 appartamenti per ogni ingresso
7 Doppi servizi igienici, di cui uno corredato da non meno di tre apparecchi
8 Spazi esterni ad uso esclusivo (terrazze, logge, giardini e/o cortili) con superficie non inferiore al 20%
della superficie utile dellimmobile del quale sono pertinenza.
9 Impianto di condizionamento daria e/o impianto di riscaldamento autonomo a gas metano
10 Autorimessa o posto auto scoperto ad uso esclusivo (purch non determinante ai fini della Tipologia B)
11 Ulteriore posto auto ad uso esclusivo, anche scoperto, oltre il primo
12 Spazi ad uso parcheggio riservato, limitatamente allarea omogenea A (Centro e zona intermedia)
13 Porte blindata e/o sistema di allarme
14 Infissi esterni con doppi vetri o vetri-camera, o controfinestre in almeno la met delle aperture.
IMMOBILI DI TIPO B
Sono immobili di tipo B quelli che risultano dotati di almeno sei dei seguenti 11 elementi
1 Situato in fabbricati condominiali con meno di undici unit abitative
2 Situati in fabbricati a schiera con un massimo di quattro appartamenti per ogni ingresso
3 Dotati di impianto di riscaldamento completo, efficiente ed a norma e/o consentito dalla legge vigente.
4 Servizio igienico con finestra e/o areazione forzata, dotato di almeno quattro apparecchi sanitari
5 Impianto di acqua corrent
6 Impianto elettrico a norma e/o consentito dalle leggi vigenti
7 Impianto di ascensore e/o situati nei primi due piani al disopra del pianto terra
8 Spazi esterni ad uso esclusivo (terrazze, logge, giardini e/o cortili) per una superficie complessiva non
inferiore al 10% della superficie utile dellimmobile di cui sono pertinenza
9 Cantina e/o soffitta
10 Autorimessa o posto auto, anche scoperto, ad uso esclusivo
11 Corte e/o terrazzo ad uso condominiale
IMMOBILI DI TIPO C
Sono classificati immobili di tipo C tutti gli altri immobili che, non risultando dotati di sufficienti
caratteristiche, non possono rientrare fra quelli di tipo B.
9
9
ALLEGATO: "D/a.t."
DETERMINAZIONE DELLA SUPERFICIE CONVENZIONALE DELLIMMOBILE
Descrizione dellunit immobiliare
nelle varie componenti
MQ
Lordi (1)
Coeff.
MQ
Conv.li
1/a
(2)
Vani principali e vani accessori a servizio diretto
di quelli principali, quali : bagni, ripostigli, ingressi
corridoi e simili
............
1,00
...............
1/b
(2)
Vani accessori a servizio indiretto di quelli principali (3):
Cantine, soffitte e simili comunicanti con vani di cui a 1/a
Cantine, soffitte e simili non comunicanti con vani 1/a
.............
.............
0,50
0,25
..............
..............
A) Totale Superficie Interna Convenzionale dellUnit Immobiliare
Detrazione per incidenza forfettaria muri (se compresi) (- ........... % ) (5)
B) Totale Superficie Interna Utile
C) Superficie Corretta in funzione dellampiezza ( x ................. ) (6)
.............
.............
.............
.............
1/c Pertinenze (3) Balconi, terrazze e simili, di pertinenza
esclusiva se comunicanti con i vani di cui al punto 1/a
fino a 25 mq.
per la quota eccedente i 25 mq.
se non comunicanti con i vani di cui al punto 1/a
fino a 25 mq.
per la quota eccedente i 25 mq.
.............
.............
.............
.............
0,30
0,10
0,15
0,05
..............
..............
..............
..............
1/d Area scoperta di pertinenza esclusiva (3) :
fino alla superficie di cui al punto 1/a Col. 1
la superficie eccedente
Parchi, giardini, corti e simili in villini e ville - R/2 (4)
superficie di cui al punto 1/a x 5 (non computabile)
superficie eccedente: fino alla superf. di cui al punto 1/a
ulteriore superficie eccedente
............
.............
..
.............
.............
0,10
0,02
0,10
0,02
.............
.............
..............
..............
2 Autorimesse, posti auto coperti e scoperti su aree private ............. 0,50 ...............
D) Totale Superficie delle pertinenze ..............
E) TOTALE SUPERFICIE CONVENZIONALE CONTRATTUALE (C + D) ................
NOTE
1 La superficie lorda dell'immobile e delle relative pertinenze determinata sulla base dei criteri
stabiliti dal D.P.R. 23.03.1998 n 138 - (Allegato C - Norme tecniche per la determinazione della
superficie catastale delle unit immobiliare a destinazione ordinaria) (All.to J);
2 La superficie dei locali principali e degli accessori, ovvero loro porzioni, aventi altezza inferiore a
m. 1,50, non entra nel computo della superficie catastale.
3 In base al disposto di cui al punto 3 dei Criteri per i gruppi R e P dellAllegato C, le superfici
delle pertinenze e dei vani accessori a servizio indiretto di quelli principali, definite con le modalit
dei precedenti commi, entrano nel computo della superficie catastale fino ad un massimo pari alla
met della superficie dei vani di cui alla lettera a) del comma 1 , cio la superficie conv.le di cui
al punto n 1/a, terza colonna.
4 Immobili attualmente classificati in cat. A/7 e A/8 ;
5 Per il calcolo della superficie di cui alla lettera A) (se espressa in mq lordi) si opera una riduzione
del 15% per gli edifici con struttura in muratura e del 10% per quelli in cemento armato.
6 I parametri correttivi in funzione dellampiezza dellimmobile (punto 1.7 dellAccordo), da
applicare al Totale Superficie Utile (B), sono: Fino a 35 mq: 1,30 (limite max. mq. 42,12); fra 35,1 e
46 mq 1,20 (limite max: mq. 50,70); fra 46,1 e 70 mq : 1,10 (limite max. mq. 70); fra 70,1 e 120
mq: 1,00; fra 120,1 e 140 mq : 0,90 (limite min. mq. 120); oltre 140 mq : 0,85 (limite min. mq. 140)
10
10
Allegato "E" a.t.
Norme Tecniche per la determinazione della superficie catastale
delle unit immobiliari a destinazione ordinaria (Gruppi R,P,T)
(All.to C al D.P.R. 23.03. n 138)
Criteri generali
1) Nella determinazione della superficie catastale delle unit immobiliari a destinazione ordinaria i muri
interni e quelli perimetrali esterni vengono computati per intero fino ad uno spessore massimo di 50 cm.,
mentre i muri in comunione nella misura del 50 % fino ad uno spessore massimo di 25 cm.
2) La superficie dei locali principali e degli accessori, ovvero loro porzioni, aventi altezza utile inferiore a
1,50 m., non entra nel computo della superficie catastale.
3) La superficie degli elementi di collegamento verticale, quali scale, rampe, ascensori e simili, interni alle
unit immobiliari, sono computati in misura pari alla loro proiezione orizzontale, indipendentemente dal
numero dei piani collegati.
4) La superficie catastale, determinata secondo i criteri esposti di seguito, viene arrotondata al mq.
Criteri per i gruppi "R" e "P" (1)
1) Per le unit immobiliari appartenenti alle categorie dei gruppi R e P, la superficie catastale data dalla
somma:
a) della superficie dei vani principali e dei vani accessori a servizio diretto di quelli principali, quali
bagni, ripostigli, ingressi, corridoi e simili;
b) della superficie dei vani accessori a servizio indiretto dei vani principali, quali soffitte, cantine e
simili computata nella misura: del 50%, qualora comunicanti con i vani di cui alla precedente lettera
a); del 25 % qualora non comunicanti;
c) della superficie dei balconi, terrazze e simili, di pertinenza esclusiva della singola unit immobiliare,
computata nella misura: del 30%, fino a mq. 25, e del 10% per la quota eccedente, qualora dette
pertinenze siano comunicanti con i vani alla precedente lettera a); del 15%, fino a mq. 25 e del 5%
per la quota eccedente, qualora non comunicanti. Per le unit immobiliari appartenenti alle categorie
del gruppo P, la superficie di queste pertinenze computata nella misura del 10%;
d) della superficie dell'area scoperta, o a questa assimilabile, che costituisce pertinenze esclusiva della
singola unit immobiliare, computata nella misura del 10%, fino alla superficie definita nella lettera
a), e del 2% per superficie eccedenti detto limite. Per parchi, giardini, corti e simili, che
costituiscono pertinenze di unit immobiliari di categoria R/2, la relativa superficie da computare,
con il criterio sopra indicato, solo per la quota eccedente il quintuplo della superficie catastale di cui
alla lettera a). Per le unit immobiliari appartenenti alla categorie del punto P, dette pertinenze non
sono computate.
2) La superficie dei vani accessori a servizio diretto delle unit immobiliari di categoria R/4, computata
nella misura del 50%;
3) Le superfici delle pertinenze e dei vani accessori a servizio indiretto di quelli principali, definite con le
modalit dei precedenti commi, entrano nel computo della superficie catastale fino ad un massimo pari
alla met della superficie dei vani di cui alla lettera a) del comma 1.
Criteri per il gruppo "T" (2)
1) Per le unit immobiliari appartenenti alle categorie del gruppo "T", la superficie catastale data dalla
somma:
a) della superficie dei locali aventi funzione principale nella specifica categoria e dei locali accessori a
servizio diretto di quelli principali;
b) della superficie dei locali accessori a servizio indiretto dei locali principali computata nella misura:
del 50%, se comunicanti con i locali di cui alla precedente lettera a); del 25% se non comunicanti;
c) della superficie dei balconi, terrazze e simili computata nella misura del 10%;
d) della superficie dell'area scoperta o a questa assimilabile, che costituisce pertinenza esclusiva della
singola unit immobiliare, computata nella misura del 10%, ovvero, per le unit immobiliari di
categoria "T/1", nella misura del 20%.
Per le unit immobiliari appartenenti alla categoria T/1, la superficie dei locali accessori a servizio diretto di
quelli principali di cui alla lettera a) del precedente comma 1, computata nella misura del 50%.
Note:
(1) Gruppo "R": unit immobiliari a destinazione abitative di tipo privato e locali destinati a funzioni
complementari. Gruppo "P": unit immobiliari a destinazione pubblica o di interesse collettivo.
(2) Gruppo "T": unit immobiliari a destinazione terziaria (negozi, magazzini, uffici, laboratori
artigianali, pensioni, palestre, autorimesse, stalle, scuderie e simili).
11
11
Allegato "F" a.t.
Definizione degli interventi edilizi
(Art. 31, L. 5.08.1978 n 457)
Art. 31 (Definizione degli interventi)
Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono cos definiti:
a) interventi di manutenzione ordinaria, quelli che riguardano opere di riparazione,
rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare
o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti;
b) interventi di manutenzione straordinaria, le opere e le modifiche necessarie per
rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonch per realizzare ed
integrare i servizi igienico - sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le
superfici delle singole unit immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni
d'uso.;
c) interventi di restauro e di risanamento conservativo, quelli rivolti a conservare
l'organismo edilizio e ad assicurare la funzionalit mediante un insieme sistematico di
opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo
stesso, n consentano destinazione d'uso con essi compatibili. Tali interventi
comprendono il consolidamento, il ripristino ed il rinnovo degli elementi costituiti
dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti
dell'esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio;
d) interventi di ristrutturazione edilizia, quelli rivolti a trasformare gli organismi edilizi
mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio
in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la
sostituzione di alcuni elementi costitutivi, l'eliminazione, la modificazione e
l'inserimento di nuovi elementi ed impianti;
e) interventi di ristrutturazione urbanistica, quelli rivolti a sostituire l'esistente tessuto
urbanistico - edilizio con altro diverso mediante un insieme sistematico di interventi
edilizi anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati, e della rete
stradale.
Le definizioni del presente articolo prevalgono sulle disposizioni degli strumenti
urbanistici generali e dei regolamenti edilizi. Restano ferme le disposizioni e le
competenze previste dalle leggi 01.06.1939 n 1089 (Tutela delle cose di interesse artistico
o storico) e 29.06.1939 n 1497 (Norme sulla protezione delle bellezze naturali), e
successive modificazioni ed integrazioni.
12
12
Allegato G
Testo dellart. 2, Legge Regionale Toscana
del 21 Maggio 1980 n 59
(Definizione degli interventi manutenzione straordinaria)
"Sono interventi di manutenzione straordinaria le seguenti opere quando siano eseguite con
materiali, caratteri o colori diversi da quelli esistenti: "
1 Rifacimento di intonaci e coloriture esterne
2 rifacimento degli infissi esterni;
3 rifacimento della sistemazione esterna
4 Rifacimento dei pavimenti o rivestimenti interni ed esterni
5 Rifacimento del manto di copertura
"In particolare sono considerati interventi di manutenzione straordinaria quelli sottoelencati,
quando comportino esecuzione di opere murarie:"
6 Rifacimento od installazione
7 Rifacimento od installazione di impianti di riscaldamento o raffreddamento
8 Rifacimento od installazione di impianti di ascensore o montacarichi
9 Rifacimento od installazione di impianti di accumulazione o sollevamento idrico
10 Rifacimento di impianti igienico sanitari
"Sono comunque considerati interventi di manutenzione straordinaria le seguenti opere: "
11 Installazione di impianti igienico - sanitari ricavati nell'ambito del volume dell'unit
immobiliare
12 Realizzazione di chiusure o di aperture interne che non modifichino lo schema
distributivo
13 Consolidamento delle strutture di fondazione o di elevazione
14 Costruzione di vespai o scannafossi
13
13
DESCRIZIONE DELLIMMOBILE
Appartamento di civile abitazione, non ammobiliato/ammobiliato come da elenco sottoscritto
in separata sede, composto da n ....... vani, oltre cucina e servizi, della superficie
convenzionale di circa mq. ............ , sito in Grosseto (...........................................), Via/Piazza
.............................................., n ....... , piano ..... , dotato dalle seguenti pertinenze :
.......................................................................................................................................................
..................................................................................................................................
DATI CATASTALI
Foglio Particella Subalterno Z.C. Categoria Classe Consistenza Rendita
TABELLE MILLESIMALI
Propriet Generale Riscaldamento Scala / Ascensore Pertinenze
DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E TECNICA SICUREZZA IMPIANTI
.......................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................
CERTIFICATO DI COLLAUDO E CERTIFICAZIONE ENERGETICA
.......................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................
I sottoscritti contraenti, sulla base degli elementi indicati nelle tabelle contenute nel
presente prospetto, che vengono riconosciuti e riconfermati con la sottoscrizione del
medesimo,
CONVENGONO E DEFINISCONO
Il canone effettivo di locazione secondo il seguente conteggio :
AEREA OMOGENEA : ............... / TIPOLOGIA IMMOBILE : ...........
SUPERFICIE CONVENZIONALE mq ..........
FASCIA DI OSCILLAZIONE : minimo ................. massimo .................
Canone Unitario
Concordato
Superficie
Convenzionale
Totale Canone
Unit Immob.re
Maggiorazione
per Arredo
Totale Canone
Effettivo
Grosseto l ................................
IL LOCATORE IL CONDUTTORE
................................................ ..................................................
All.to H /a.t.
SCHEDA DI DEFINIZIONE DEL CANONE EFFETTIVO
(art. 1, 4 comma del D.M. I.T. 30.12.2002)
Accordo Territoriale per il Comune di Grosseto del 29 Maggio 2003
14
14
DELIMITAZIONE DELLE AREE OMOGENEE DEL TERRITORIO COMUNALE DI GROSSETO
(art. 1, 2 comma DM. I.T. del 30.12.2002)
AREA OMOGENEA A : CENTRO STORICO, ZONA INTERMEDIA
E ZONE DI PARTICOLARE PREGIO (1)
Larea in questione, comprende sia il Centro Storico tradizionale, delimitato dalle Mura Medicee, che la Zona
di espansione intermedia ed delimitata, allesterno, dalle seguenti vie di scorrimento elencate in senso orario :
Via Monte Labro - Viale Europa - Via Andorra - Via Senese - Via Lago di Varano - Via Santerno - Viale
Mascagni - P.zza Della Libert - Via delle Brigate Partigiane - P.zza Risorgimento - Sotto Passaggio Ferroviario
- Via Aurelia Antica fino a Via A. Del Sarto, Via A. Del Sarto - Viale della Repubblica - Viale Cimabue - Viale
Telamonio - Viale G. Cesare - Viale Giusti - Viale Aurelia Nord fino allincrocio con Via Monte Labro.
Equiparate a questa area sono le zone di particolare pregio : Uliveto, Tiro a Segno, Verde Maremma,
Cittadella, Poggione, Casalecci, Saracina, Marina - Principina.
AREA OMOGENEA B : PERIFERIA
Larea delimitata, allinterno, dal perimetro dellarea A e, allesterno, dal perimetro dei Contesti Edificabili
previsti dalla variante del Piano Regolatore Generale.
AREA OMOGENEA C : FRAZIONI
ZONA C.1. Alberese - Rispescia
ZONA C.2. Braccagni - Montepescali
ZONA C.3. Batignano - Roselle - Istia
AREA OMOGENEA D : TERRITORIO APERTO
Larea costituita da tutto il territorio comunale esterno al perimetro dei Contesti Edificabili della variante del
P.R.G. del Capoluogo e delle Frazioni.
Area "A" - Centro Storico, Zona Intermedia e Zone di Pregio (1)
minimi massimi Tipologia / Sub fascia
Tipo A / Superiore 4,54 7,44
Tipo B / Intermedia 3,41 5,58
Tipo C / Inferiore 2.28 4,34
Area "B" - Periferia
minimi massimi Tipologia / Sub fascia
Tipo A / Superiore 3,98 6,82
Tipo B / Intermedia 2,84 4,96
Tipo C / Inferiore 1,71 3,72
Area "C" - Frazioni
Minimi massimi Tipologia / Sub fascia
Tipo A / Superiore 3,98 6.19
Tipo B / Intermedia 2,84 4,96
Tipo C / Inferiore 1,71 3,72
Area "D" - Territorio Aperto
minimi massimi Tipologia / Sub fascia
Tipo A / Superiore 3,41 6,19
Tipo B / Intermedia 2,28 4,34
Tipo C / Inferiore 1,13 3,10
Nota: z.p.p.: Uliveto, Tirassegno, Verde Maremma, Cittadella, Poggione -
Commendone, Casalecci, Saracina, Marina, Principina a Mare.
Accordi territoriali decentrati ex art. 2, comma 3 legge 431/98
Ai sensi dellart. 2, comma 3 della legge 9 dicembre 1998, n. 431, consentito alle parti
di stipulare contratti di locazione, definendo il valore del canone, la durata del contratto,
ance in relazione a !uanto previsto dallart. ", comma 1 della predetta legge, e
comun!ue nel rispetto di !uanto disposto dal comma " del medesimo art.2.
#li accordi territoriali, in conformit$ alle finalit$ indicate allart. 2 comma 3 della legge
431%98, stabiliscono fasce di oscillazione del canone di locazione allinterno delle !uali,
secondo le caratteristice delledificio e dellunit$ immobiliare, da concordare tra le
parti il canone per i singoli contratti.
A tale scopo
&'A
(e Associazioni della propriet$ )
- UPPI *unione piccoli proprietari immobiliari+ con sede in 'eggio ,alabria,
rappresentata dal suo -residente pro.tempore/
0
(e Associazioni dellin!uilinato)
SUNIA 1 con sede in 'eggio ,alabria , in persona del suo legale rappresentante
pro.tempore/
ANIA 1 con sede in 'eggio ,alabria, in persona del suo legale rappresentante
pro.tempore/
- UNIAT con sede in 'eggio ,alabria, in persona del suo legale rappresentante
pro.tempore/
23 ,4563050 0 23 2&3-7(A 87A5&4 20#70 )
1+ 1 ,riteri per la determinazione dei canoni di locazione
Ai sensi e con le finalit$ di cui allart.2, comma 3 (egge 431%98 le parti, come sopra
costituite, anno individuato nel territorio del ,omune di 'eggio ,alabria, tre aree
aventi caratteristice omogenee per valori di mercato, dotazioni infrastrutturali,
tipologie edilizie, denominate)
Zona centrale Zona intermedia - Zona periferia
ona !entrale" comprende lambito territoriale racciuso tra il -alazzetto dello 2port
a 5ord, lo 2tadio ,omunale a 2ud, la circonvallazione autostradale ad 0st e la battigia
del mar 3onio ad 4vest/
1
ona Intermedia"
tra il -alazzetto dello 2port e la frazione #allico a 5ord, lo 2tadio ,omunale e il
torrente 2antAgata a 2ud, la circonvallazione autostradale ad 0st e la battigia del mar
3onio ad 4vest/
&utto !uanto non compreso nelle predette zone e da considerarsi #ona $eri%erica.
Allinterno delle predette aree le parti sociali individuano un valore minimo ed un
valore massimo del canone di locazione, entro cui, i contraenti *locatore%conduttore+
determinano il canone effettivo tenendo contro dei seguenti elementi, nel rispetto del
valore massimo. 9etti valori saranno considerati nel rispetto del valore massimo.
- tipologia dellalloggio/
- stato manutentivo dellalloggio/
- stato manutentivo delledificio/
- dotazioni tecnice/
- pertinenze dellalloggio/
- presenza di spazi comuni/
- dotazione di mobilio.
,on riferimento al 9.-.'. 138%98, si definisce metro !uadro utile)
a+ . la superficie calpestabile al netto dei muri perimetrali ed interni dei vani principali e
di vani accessori a servizio diretto di !uelli principali, !uali bagni, ripostigli, ingressi,
corridoi e simili.
&' la superficie dei vani accessori a servizio indiretto dei vani principali, !uali soffitte,
cantine, verande e simili, sar$ computata nella misura)
. ":; !ualora comunicanti con i vani di cui alla precedente lettera A/
. 2"; !ualora non comunicanti.
c' la superficie dei balconi, terrazze e simili, di pertinenza esclusiva della singola
unit$ immobiliare, computata nella misura)
- del 3:; fino a m!. 2" e del 1:; per la !uota eccedente, !ualora dette pertinenze
siano comunicanti con i vani di cui alla precedente lettera a'(
- del 1";, fino a m!. 2" e del "; per la !uota eccedente, !ualora non comunicanti.
d' (a superficie dellarea scoperta o a !uesta assimilabile, ce costituisce pertinenza
esclusiva della singola unit$ immobiliare, sar$ computata come segue)
. 1:; fino alla raggiunta superficie della abitazione complessivamente calpestabile al
netto dei muri.
- 2; per la restante superficie, eccedente il limite di cui sopra.
- -er le abitazioni con superficie inferiore a m!. <: si applicer$ una maggiorazione
del 2:; fino al limite di m!. <:.
5ella )NA *I P+,I-+,IA il canone di locazione effettivo, come sopra definito,
determinato dai contraenti fra un valore minimo di = 1,29 per m!. mensile, ed un
massimo di = 2,"8 per m!. mensile/
5ella )NA INT+,.+*IA il canone di locazione effettivo, determinato dai
contraenti fra un valore minimo di = 1,81 per m!. mensile, ed un massimo di = 3,<2 per
m!. mensile/
2
5ella )NA !+NT,A/+ il canone di locazione effettivo, determinato dai
contraenti fra un valore di = 2,"8 per m!. mensile, e = ",1< per m!. mensile.
-er la definizione del canone effettivo, collocato tra il valore minimo ed il valore
massimo delle fasce di oscillazione, le parti contrattuali, assistite . a loro riciesta. dalle
rispettive organizzazioni sindacali, tengono conto dei seguenti elementi. 3n ogni caso il
canone di locazione non potr$ eccedere il valore massimo individuato per ogni singola
zona o microzona, fatta salva la variazione 3stat intervenuta a far data 1> gennaio 2:::..
/a determina#ione del canone e%%etti0o, ai 1en1i del comma 4 art. 1, *.../.P. del
2/3/99 $3&&licato 13lla 4.U. del 22/3/99 terra5 conto dei 1eg3enti $arametri"
1' TIP)/)4IA" nella determina#ione del canone e%%etti0o 1i a$$lic6er7 il 0alore
minimo dell5a$$artamento 1e e5 categoria A/4( 3n 0alore medio 1e e5 categoria
A/3( il 0alore ma11imo 1e e5 categoria A/2 etc.
2' STAT) .ANUT+NTI8) *+//5 A//)44I)" nella determina#ione del
canone e%%etti0o 1i a$$lic6er7 il 0alore minimo 1e lo 1tato man3tenti0o e5
91cadente:( 3n 0alore medio 1e lo 1te11o e5 913%%iciente:( il 0alore ma11imo 1e
in0ece e5 9$rege0ole:.
3' STAT) .ANUT+NTI8) *+//5 +*I-I!I)" nella determina#ione del canone
e%%etti0o 1i a$$lic6er7 il 0alore minimo 1e lo 1tato man3tenti0o e5 91cadente:(
3n 0alore medio 1e lo 1te11o e5 913%%iciente:( il 0alore ma11imo 1e in0ece e5
9$rege0ole:.
4' *)TAI)NI T+!NI!;+ <a1cen1ore, ri1caldamento e/o climati##a#ione,
di1$o1iti0i atti al 13$eramento delle &arriere arc6itettonic6e, anti%3rto,
anti1ca11o, $annelli 1olari, $redi1$o1i#ione allaccio alla rete metani%era, etc.'"
nella 0al3ta#ione del canone e%%etti0o 1i a$$lic6er7 il 0alore minimo in a11en#a
di elementi ( 3n 0alore medio in $re1en#a di 3n elemento( il 0alore ma11imo in
$re1en#a di $i= di 3n elemento.
2' P+,TIN+N+ <cantina, &ox, terra##o e1cl31i0o $ro>?3ota, $o1to macc6ina
1co$erto, $o1to macc6ina co$erto, etc.' " nella 0al3ta#ione del canone e%%etti0o
1i a$$lic6er7 il 0alore minimo in a11en#a di elementi ( 3n 0alore medio in
$re1en#a di 3n elemento( il 0alore ma11imo in $re1en#a di $i= di 3n elemento.
@' P,+S+NA *I SPAI !).UNI <cortili condominiali, giardini condominiali,
im$ianti 1$orti0i, etc.'" nella 0al3ta#ione del canone e%%etti0o 1i a$$lic6er7 il
0alore minimo in a11en#a di elementi ( 3n 0alore medio in $re1en#a di 3n
elemento( il 0alore ma11imo in $re1en#a di $i= di 3n elemento.
Il 0alore a metro ?3adro men1ile 1ar7 determinato dalla media dei 0alori dei
$redetti elementi da indicare anc6e nel contratto di loca#ione.
+0ent3ale dota#ione mo&ilio" il canone di loca#ione determinato con l5a$$lica#ione
dei criteri di 0al3ta#ione 1o$ra indicati $otr7 a3mentare in ragione del 2AB.
-er le compagnie assicurative, gli 0nti privatizzati, i canoni sono definiti allinterno dei
valori minimi e massimi come sopra indicati, in base ad appositi accordi integrativi fra
le -ropriet$, assistita 1 a sua riciesta 1 delle organizzazioni 2indacali dei proprietari
della stessa prescelta e le 4rganizzazioni sindacali dei conduttori, rappresentative
dellin!uilinato firmatarie degli accordi territoriali.
-er gli 0nti -revidenziali -ubblici i canoni sono determinati in base alle aree omogenee
ed agli elementi individuati nel presente accordo.
3
0 consentito stabilire durate contrattuali superiori a !uelle minime fissate dalla legge,
in !uesto caso, le parti individuano le relative misure di aumento dei valori minimo e
massimo delle fasce di oscillazione dei canoni definiti per aree omogenee nella misura
del 1";.
-er le zone di particolare pregio e degrado, le parti individuano le relative misure di
aumento e di diminuzione dei valori minimo e massimo delle fasce di oscillazione dei
canoni definiti per aree omogenee nella misura del 1:;.
(e parti, come sopra costituite, definiscono il contratto tipo, di cui il modello allegato
alla presente convenzione * ?odello A+ sulla base dei seguenti elementi)
- 'innovo tacito in assenza di disdetta/
- -revisione, nel caso in cui il locatore abbia riac!uistato lalloggio a seguito di
legittimo esercizio della disdetta, ovvero non lo adibisca agli usi riciesti, di un
risarcimento pari a !uanto previsto dalla legge/
- @acolt$ di recesso da parte del conduttore previo preavviso di mesi sei/
- 0sclusione della sublocazione/
- ?odalit$ di consegna dellalloggio con verbale, o comun!ue con descrizione
analitica dello stato di conservazione dellimmobile/
- -roduttivit$ di interessi legali annuali sul deposito cauzionale non superiore a tre
mensilit$/
- 'iciamo sugli oneri accessori ed alle disposizioni degli articoli 9 e 1: della legge
392%A8/
- Aggiornamento 32&A& al A"; della variazione intervenuta/
- -revisione di una ,ommissione ,onciliativa 2tragiudiziale facoltativa.
3l contratto, inoltre dovr$ prevedere tutti gli elementi ed i riferimenti documentali ed
informativi sulla classificazione catastale, le tabelle millesimali ove esistenti, lo stato
degli impianti e delle attrezzature tecnologice, ance in relazione alle normative sulla
sicurezza nazionale e comunitaria, noncB la clausola ce faccia riferimento alla
reciproca autorizzazione ai fini della normativa sulla privacC *legge <A"%9<+ .
!,IT+,I P+, /A *+-INII)N+ *+I !AN)NI *I /)!AI)N+ + *+I
!)NT,ATTI TIP), P+, 4/I USI T,ANSIT),I
-er soddisfare le esigenze di stipula di contratti transitori, da parte dei proprietari e dei
conduttori, si conviene ce essi abbiano una durata non inferiore ad un mese e non
superiore a diciotto mesi.
3l contratto 1tipo deve provvedere una specifica clausola, ce individui lesigenza
transitoria del locatore e del conduttore, i !uali, dovranno confermare il verificarsi della
stessa tramite lettera raccomandata, da inviarsi avanti la scadenza, nel termine stabilito
nel contratto.
8ualora il locatore non adempia a !uesto onere contrattuale, oppure siano venute meno
le cause della transitoriet$, il contratto tipo deve prevedere la riconduzione della durata
a !uella prevista dellart. 2, comma 1 della legge 431%98.
(esigenza transitoria del conduttore deve essere provata con apposita diciarazione, da
allegare al contratto.
4
3l canone di locazione dei contratti transitori definito allinterno dei valori minimi e
massimi stabiliti per le fasce di oscillazione per le zone omogenee individuate dalla
presente convenzione.
(e parti, come sopra costituite, definiscono il contatto 1 tipo, di cui il modello allegato
alla presente convenzione territoriale *?od b.+ sulla base dei seguenti elementi e
condizioni)
- 9urata minima di un mese e massima di diciotto mesi/
- 9iciarazione del locatore e del conduttore ce esplicitino lesigenza della
transitoriet$/
- onere per il locatore di confermare alla prima scadenza del contratto i motivi di
transitoriet$ posti a base dello stesso/
- 'iconduzione del contratto allart. 2, comma 1 della legge 431%98 in caso di
mancata conferma dei motivi, ovvero risarcimento pari a trentasei mensilit$ in caso
di mancato utilizzo dellimmobile rilasciato/
- 9iciarazione delle transitoriet$ per soddisfare esigenze del conduttore, ce lo
stesso deve allegare al contratto/
- @acolt$ di recesso da parte del conduttore * per gravi motivi+/
- 0sclusione della sublocazione/
- -revisione di prelazione a favore del conduttore, ove le parti lo concordino, di
prelazione a favore del conduttore in caso di vendita dellimmobile/
- ?odalit$ di consegna con verbale, o comun!ue con descrizione analitica dello stato
di conservazione dellimmobile/
- -roduttivit$ di interessi legali annuali sul deposito cauzionale, ce non superi le tre
mensilit$/
- 'iciamo sugli oneri accessori ed alle disposizioni degli articoli 9 e 1: della legge n.
392%A8/
- -revisione di una ,ommissione ,onciliativa 2tragiudiziale facoltativa/
3l contratto, inoltre dovr$ prevedere tutti gli elementi ed i riferimenti documentali ed
informativi sulla classificazione catastale, le tabelle millesimali ove esistenti, lo stato
degli impianti e delle attrezzature tecnologice, ance in relazione alle normative sulla
sicurezza nazionale e comunitaria, noncB la clausola ce faccia riferimento alla
reciproca autorizzazione ai fini della normativa sulla privacC *legge <A"%9<+
!,IT+,I 4+N+,A/I P+, /A *+T+,.INAI)N+ *+I !AN)NI + P+, I
!)NT,ATTI TIP) P+, 4/I STU*+NTI UNI8+,SITA,I -U),I S+*+
-er soddisfare le esigenze degli studenti universitari fuori sede, si conviene, ce i
contratti di locazione possano essere sottoscritti o sin dal singolo studente, o da gruppi
di studenti universitari fuori sede, o dalle Aziende per il diritto allo 2tudio, !ualora
lin!uilino sia iscritto ad un corso di laurea in un comune diverso da !uello di residenza
* da specificare nel contratto+.
3 canoni di locazione, sono definiti sulla base della fasce di oscillazione per aree
omogenee, stabilite negli accordi territoriali di cui al presente accordo.
-er ogni singolo contratto, si puD inoltre tenere conto)
- 9ella presenza del mobilio/
- 9i particolari clausole/
- 9elle eventuali modalit$ di rilascio/
"
(e parti definiscono il contratto 1 tipo, il cui modello allegato alla presente
convenzione *?od.,+ sulla base dei seguenti elementi e condizioni)
- 9urata minima di sei mesi e massima di trentasei mesi/
- @acolt$ di recesso parziale per il conduttore/
- @acolt$ di recesso parziale per il conduttore in caso di pluralit$ di conduttori/
- 0sclusione della sublocazione/
- ?odalit$ di consegna con verbale, o comun!ue con descrizione analitica dello stato
di conservazione dellimmobile/
- -roduttivit$ di interessi legali annuali sul deposito cauzionale, ce non superi le tre
mensilit$/
- 'iciamo sugli oneri accessori ed alle disposizioni degli articoli 9 e 1: della legge n.
392%A8/
- -revisione di una ,ommissione ,onciliativa 2tragiudiziale facoltativa/
3l contratto, inoltre dovr$ prevedere tutti gli elementi ed i riferimenti documentali ed
informativi sulla classificazione catastale, le tabelle millesimali ove esistenti, lo stato
degli impianti e delle attrezzature tecnologice, ance in relazione alle normative sulla
sicurezza nazionale e comunitaria, noncB la clausola ce faccia riferimento alla
reciproca autorizzazione ai fini della normativa sulla privacC *legge <A"%9<+
(a presente convenzione sottoscritta
<
Accordo Territoriale
Comune di REGGIO EMILIA
in attuazione della legge n. 431 del 09.12.1998
e del Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
di concerto con il Ministero dellEconomia e delle Finanze in data 30.12.2002
Reggio Emilia, 6 novembre 2003
Fra le seguenti organizzazioni di categoria della propriet edilizia e dei conduttori:
Associazione della Propriet Edilizia - A.P.E., aderente alla Confedilizia
in persona del Presidente Avv. Prof. Giovanni Bertolani
Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari - A.S.P.P.I.
in persona del Segreatrio Geom. Alessandro Ferrari.
Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari - S.U.N.I.A
nella persona del Segretario Sig. Lino Foroni
Sindacato Italiano Casa e Territorio - S.I.C.E.T
nella persona del Segretario Sig.ra Paola Zanni
Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio - U.N.I.A.T.
nella persona del Segretario Sig. Giorgio Ferrari
In attuazione della Legge 431 del 9.12.1998 e del Decreto Ministeriale del 30.12.2002
SI DEFINISCE
il presente accordo territoriale come segue:
1) Il presente accordo ha valore per tutto il territorio del Comune di Reggio Emilia.
2) I contratti di locazione, a cui il presente accordo territoriale si riferisce, possono essere
stipulati esclusivamente utilizzando i tipi di contratto allegati al D.M. del 30.12.2002, e
precisamente:
per i contratti di cui al comma 3 art. 2 L. 431/98, il tipo di contratto all.A al citato D.M.;
per i contratti di cui al comma 1 art. 5 L. 431/98 (di natura transitoria) il tipo di contratto
all.B al citato D.M. e
per i contratti di cui al comma 2 art. 5 L. 431/98 (studenti universitari) il tipo di contratto
all.C al citato D.M. .
3) Le fasce doscillazione dei canoni di locazione, per insiemi daree omogenee ( zone ) cos
come individuate nellallegato A (cartografia e descrizione),sono definite nellallegato B.
La superficie utile dellunit immobiliare quella definita dai criteri generali di cui allallegato
C del D.P.R. n. 138 del 23-03-1998 con esclusivo riferimento a quello dei vani principali
abitativi, valutando quindi gli accessori (ad eccezioni dellautorimessa e/o posto auto sotto
disciplinati) solo per lorientamento dellunit immobiliare nella relativa fascia di oscillazione.
La superficie dellautorimessa e/o posto auto, coperto o scoperto, viene sommata alla
superficie dellabitazione secondo le seguenti percentuali:
- Autorimessa privata 75%
- Posto auto coperto in uso esclusivo 50%
- Posto auto scoperto ad uso esclusivo 25%
4) Le parti potranno definire il canone effettivo purch compreso entro il valore minimo e il
valore massimo delle relative sub-fasce previste per la zona di competenza, come definite al
precedente punto 3 e relativi allegati, tenendo conto dei parametri oggettivi di seguito indicati
Parametri oggettivi :
- Impianto di riscaldamento (autonomo o centralizzato),
- Impianto fisso di condizionamento daria,
- Ascensore,
- Autorimessa o box auto (posto auto per il Centro Storico),
- Cantine e/o soffitte,
- Data di ultimazione dei lavori di costruzione/di ristrutturazione/ di risanamento
conservativo inferiore a 10 anni,
- Doppi servizi,
- Area scoperta privata e/o condominiale almeno in parte attrezzata a verde
(cortile in Centro Storico di almeno 10 mq.);
- Terrazzo e/o balcone.
nonch dei seguenti criteri valutativi cos come definiti al c.4 articolo 1 del D.M. 30.12.2002.
- Tipologia dellalloggio;
- Stato manutentivo dellalloggio e dellintero stabile;
- Pertinenze alloggio (posto auto, box, cantina, ecc.)
- Presenza di spazi comuni (cortili, aree a verde, impianti sportivi interni, ecc.);
- Dotazione di servizi tecnici (ascensore, riscaldamento autonomo o centralizzato,
condizionamento daria, ecc.);
- Eventuale dotazione di mobilio;
Le abitazioni che hanno fino a tre (due per il Centro Storico) dei parametri oggettivi sopra
indicati si collocano nella sub-fascia minima.
Le abitazioni con quattro (tre per il Centro Storico) dei parametri oggettivi sopra indicati si
collocano nella sub-fascia media.
Le abitazioni con almeno sei (cinque per il Centro Storico) dei parametri oggettivi sopra
indicati si collocano nella sub-fascia massima.
La tabella di riferimento dei parametri oggettivi per collocare le abitazioni allinterno delle
sub-fasce pertanto la seguente:
SUB-FASCE Parametri Centro Storico Parametri Altre Zone
Minima 2 3
Media 3 4
Massima 5 6
Le parti contrattuali, utilizzando i parametri oggettivi, individuano la sub-fascia
dappartenenza dellabitazione da locare e, tenendo conto dei criteri valutativi, definiscono il
canone effettivo, compreso tra i livelli minimo e massimo corrispondenti.
Gli immobili arredati in ogni loro vano abitabile potranno avere un incremento del canone di
locazione nella misura massima del 20%.
Qualora uno o pi vani risultino privi degli arredi, la maggiorazione massima applicabile sar
del 15% fermo restando lobbligo di arredo per cucina e una camera da letto.
In merito a quanto stabilito dallart.1 comma 9 del D.M del 30.12.2002 le parti potranno
contrattualmente prevedere laggiornamento annuale del canone di locazione nella misura del
75% della variazione ISTAT dellindice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati verificatesi nellanno precedente
A garanzia di tutti i patti contrattuali le parti potranno convenire, in sostituzione del deposito
cauzionale, il rilascio, da parte del conduttore, di fidejussione bancaria o assicurativa di
importo comunque non superiore a tre mensilit.
Nella definizione del canone le parti potranno avvalersi dellassistenza delle rispettive
organizzazioni di categoria firmatarie del presente accordo.
5) I contratti di locazione ad uso abitativo, di cui allart, 2 c. 3 della legge 431/98 e art. 1 del
D.M. 30.12.2002 hanno durata non inferiore ad anni 3 (TRE).
Ove le singole parti contraenti concordino una durata contrattuale superiore ad anni TRE, le
fasce di oscillazione dei canoni di cui allallegato B relative alle zone ove ubicato
limmobile subiranno nei valori minimo e massimo un aumento pari:
- al 3 % per i contratti di quattro anni,
- al 5 % per i contratti di cinque anni,
- al 8 % per i contratti di sei o pi anni,
a valere per lintera durata contrattuale.
Le Associazioni firmatarie del presente accordo si impegnano a far s che, nei contratti
stipulati con la loro assistenza, sia prevista e concessa al conduttore la facolt di recesso
anticipato dal contratto in qualsiasi momento con un preavviso, da inviarsi a mezzo lettera
raccomandata, di almeno mesi 6 (SEI).
6) I Contratti ad uso abitativo di natura transitoria di cui allart. 5 c. 1 legge 431/98 e art. 2
del D.M. 30.12.2002 hanno durata non inferiore a mesi 1 (UNO) e non superiore a mesi
18 (DICIOTTO).
Tali contratti sono stipulati per soddisfare particolare esigenze dei proprietari e/o dei
conduttori, di seguito individuate:
Esigenze di natura transitoria dei conduttori:
a) lavoro a tempo determinato, (fuori dal comune di residenza),
b) trasferimento temporaneo della sede di lavoro, (fuori dal comune di residenza),
c) motivi di cura per salute personale, (fuori dal comune di residenza),
d) esigenza di assistere, in comune diverso da quello di residenza, un famigliare malato grave, o
portatore di handicap fisico o psichico, o comunque non autosufficiente,
e) corsi di studio, professionali, daggiornamento, perfezionamento, diversi dalla fattispecie di
cui al comma 2 dellart.5 legge 431/98 e art.3 D.M. 30.12.02, (fuori dal comune di residenza),
f) di natura abitativa, diverso dalla necessit primaria, escluso luso vacanze (di cui art. 1 comma
1 lettera C legge 431/98 ) e diverso dalle fattispecie sopra indicate,
g) qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a data prefissata
ed espressamente indicata nel contratto.
Esigenze di natura transitoria dei locatori:
h) esigenza del locatore (persona fisica o giuridica) di destinare limmobile da locare, a s oppure
ad un famigliare o ad un parente fino al 2 grado;
i) trasferimento temporaneo della sede di lavoro (fuori dal comune di residenza),
j) interventi di manutenzione straordinaria, di ristrutturazione, di recupero e restauro
conservativo nellabitazione, che non consentano la permanenza del conduttore nellalloggio e
per i quali stata inoltrata richiesta di concessione, autorizzazione edilizia o D.I.A. (Denuncia
Inizio Attivit Edilizia),
k) interventi di manutenzione straordinaria, di ristrutturazione, di recupero, nelledificio, che non
consentano la permanenza del conduttore nellalloggio e per i quali stata inoltrata richiesta di
concessione, autorizzazione edilizia o D.I.A. (Denuncia Inizio Attivit Edilizia).
l) qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data prefissata ed
espressamente indicata nel contratto,
Questi contratti devono prevedere una specifica clausola che individui lesigenza di
transitoriet del locatore e/o del conduttore (da provare questultima con apposita
documentazione da allegare al contratto) i quali dovranno confermare il permanere della stessa
tramite lettera raccomandata da inviarsi prima della scadenza del termine stabilito nel contratto
(Articolo 2 comma 4 del D.M. 30.12.2002).
Le parti potranno definire il canone effettivo dei contratti di locazione di natura transitoria,
purch compreso entro i valori minimo e massimo delle relative sub-fasce previsti per la zona
di competenza, come definiti ai precedenti punti 3 e 4 e potranno avvalersi dellassistenza
delle organizzazioni di categoria firmatarie del presente accordo.
7) I contratti di locazione per studenti universitari di cui allart. 5 comma 2 della L. 431/98
e art. 3 del D.M. del 30.12.2002 hanno durata non inferiore a mesi 6 (SEI) e non
superiore a mesi 36 (TRENTASEI).
Tali contratti possono essere stipulati qualora il conduttore sia iscritto ad un corso di laurea o
di perfezionamento, ovvero di specializzazione in un comune diverso da quello di residenza.
I contratti possono essere sottoscritti o dal singolo studente o da gruppi di studenti universitari
o dalle aziende per il diritto allo studio.
Le parti contraenti, potranno determinare il canone effettivo dei contratti di locazione per
studenti universitari, purch compreso entro i valori minimo e massimo delle relative sub-
fasce previsti per la zona di competenza, come definiti ai precedenti punti 3 e 4, con la
eccezione seguente.
Qualora la durata del contratto non sia superiore a mesi nove i canoni mensili come sopra
determinati potranno essere aumentati nella misura massima del 15%.
Le parti potranno avvalersi dellassistenza delle organizzazioni di categoria firmatarie del
presente accordo.
8) In relazione alla ripartizione degli oneri accessori tra locatore e conduttore le parti stipulanti
richiamano e accolgono quanto previsto nellallegato G al D.M. del 30.12.2002.
Per quanto ivi non previsto, le Associazioni firmatarie del presente accordo si impegnano a far
s che, nei contratti stipulati con la loro assistenza, si concordi di rispettare la tabella di
divisione delle spese allegata al precedente Accordo Territoriale datato 6.10.1999 e depositato
al Comune di Reggio Emilia l11.10.1999.
9) Locatori e conduttori potranno avvalersi della assistenza delle rispettive Organizzazioni di
categoria firmatarie per una concreta e corretta applicazione del presente accordo territoriale.
10) Per i contratti di cui al presente accordo territoriale, le parti contraenti, allatto della stipula del
contratto, potranno concordare altre pattuizioni a fronte di particolari condizioni, purch non
in contrasto con le norme della legge 431/98, del D.M. 30.12.2002 e del presente accordo.
11) Il presente accordo territoriale ha validit dalla sua sottoscrizione e sar depositato presso il
Comune di Reggio Emilia.
Il presente accordo potr formare oggetto di revisione qualora:
il Comune deliberi nuove aliquote ICI per laffitto contrattato di cui al presente accordo;
siano modificate le normative fiscali previste agli articoli 8 e 10 della legge 431/98 e delle
altre normative attualmente vigenti;
siano intervenute consistenti variazioni delle condizioni di mercato locale degli affitti,
lunanimit delle Organizzazioni di categoria stipulanti (S.U.N.I.A. - S.I.C.E.T. - U.N.I.A.T. -
A.P.E. - A.S.P.P.I.) lo ritengano comunque necessario o opportuno prescindendo dalladesione
prestata da altre Organizzazioni.
Le Organizzazioni di categoria firmatarie si impegnano a riconvocarsi annualmente per una
verifica sullapplicabilit del presente accordo.
Per le Organizzazioni di categoria della Propriet
A.P.E. A.S.P.P.I.
Per le Organizzazioni di categoria degli Inquilini
S.I.C.E.T. S.U.N.I.A. U.N.I.A.T.
Per adesione con espresso e irrevocabile riconoscimento della facolt di cui al punto n.11.
Allegato A allaccordo territoriale per il Comune di Reggio Emilia
ai sensi del comma 3 dellart. 2 della Legge 431/98
Mappa delle zone omogenee, definite nel presente accordo per il Comune di Reggio Emilia, fra
le organizzazioni sindacali, in applicazione della legge 431/98 e del DM del 30.12.2002.
In considerazione dellomogeneit del territorio cittadino e comunale, si individuano quattro zone
omogenee quivi specificate, e meglio individuate nelle cartografie allegate.
I confini tra le zone si intendono tracciati sulla linea di mezzeria della varie strade.
Si definiscono:
1) Centro Storico, larea interna perimetrata dai viali di circonvallazione dell esagono
(Viale Piave, Viale Isonzo, Viale Timavo e Viale dei Mille).
2) Centro edificato la zona delimitata dal Torrente Crostolo, Via XX Settembre, Via Cisalpina,
linea ferroviaria Milano-Bologna sino alla Stazione (Piazza Marconi), Via Turri fino a Via Chiesi, Via
Chiesi, Via Ruscelloni in linea retta fino a Via Paradisi, Via Ritorni, Via Emilia Ospizio fino a Viale
del Partigiano, Viale del Partigiano, Via Martiri di Cervarolo fino a Via Benedetto Croce, Via
Benedetto Croce fino a Via Settembrini, Via Settembrini fino alla prevista nuova Tangenziale fino a
Via Lelio Basso, Via Lelio Basso fino a chiudersi con il Torrente Crostolo,
3) Prima Periferia la zona esterna al Centro Edificato e delimitata a nord dalla tangenziale
Viale Martiri di Piazza Tien Anmen sino alla ferrovia MI-BO, ferrovia fino al Torrente Modolena,
Torrente Modolena sino ai confini di Comune, confini di Comune sino al torrente Rodano, Torrente
Rodano fino alla ferrovia MI-BO, ferrovia fino allintersezione con Via del Partigiano, Via del
Partigiano, Via dellAreonautica fino a chiudersi con la tangenziale Viale Martiri di Piazza Tien
Anmen.
Ai fini della determinazione dei canoni si considera facente parte di questa zona anche il
Centro abitato di Codemondo.
4) Periferia e Frazioni la restante zona del comune cittadino ad esclusione di quelle precedentemente
individuate, zona di Codemondo compresa.
Le cosiddette case sparse potranno avere un canone non superiore all80% dei valori di questa zona.
****
Si considerano case sparse quelle poste allesterno del perimetro del territorio urbanizzato cos come
indicato dalla cartografia allegata alla variante generale del P.R.G. 1999 ex art.13 della Legge
Regionale n. 47/78 e successive modifiche.
ALLEGATO B allaccordo territoriale per il Comune di Reggio Emilia
ai sensi del comma 3 dellart. 2 della Legge 431/98
Fasce doscillazione dei canoni di locazione, definite, nel presente accordo per il Comune di Reggio
Emilia, fra le Organizzazioni di categoria, in applicazione della legge 431/98 e del DM. del
30.12.2002.
Premessa.
Nel definire i valori minimi e massimi delle fasce di oscillazione, riferiti alla citt e al Comune di
Reggio Emilia, si tenuto conto delle condizioni logistiche, urbanistiche e della edilizia abitativa.
1) Al fine di facilitare lindividuazione dei valori minimi e massimi delle fasce di oscillazione, si
prendono a riferimento le abitazioni, suddividendole in quattro tipologie dimensionali come segue:
abitazioni fino a 50 mq.
abitazioni da 51 a 75 mq.
abitazioni da 76 a 100 mq.
abitazioni oltre 100 mq.
2) La suddivisione di cui al punto 1 frutto di una oggettiva valutazione rilevata da una
attenta disamina delle richieste e delle offerte del mercato immobiliare cittadino.
3) Per ogni tipologia dimensionale si sono inoltre determinate tre sub-fasce doscillazione del canone:
minima, media e massima.
Le sub-fascie di oscillazione sono state determinate tenendo conto dei parametri oggettivi di cui
al punto 4 dellaccordo territoriale per il Comune di Reggio Emilia.
4) Le parti contraenti nella determinazione del canone effettivo, entro i valori minimo e massimo della
relativa sub-fascia, anche con lassistenza delle organizzazioni sindacali, firmatarie del presente
accordo, allatto della stipula del contratto di locazione terranno conto degli elementi abitativi in
base a quanto sopra specificato al punto 3 nonch al punto 4 dellaccordo territoriale per il comune
di Reggio Emilia.
5) La tabella seguente riporta i minimi e i massimi di oscillazione, delle fasce e sub-fasce, divise
per le zone e tipologie dimensionali come definite allallegato A dellaccordo territoriale per il
Comune di Reggio Emilia.
COMUNE DI REGGIO EMILIA
TARIFFE ./MQ COMMERCIALE/MESE
SUPERFICIE SUB-FASCIA MINIMA SUB-FASCIA MEDIA SUB-FASCIA MASSIMA
ZONA : CENTRO STORICO
Fino a 50 mq 3,90 5,60 5,30 7,20 6,70 9,00
Da 51 a 75 mq 3,40 5,10 4,80 6,70 6,20 8,30
Da 76 a 100 mq 3,20 4,90 4,50 6,20 5,70 7,40
Oltre 100 mq 2,90 4,50 4,10 5,20 4,80 7,00
ZONA : CENTRO EDIFICATO
Fino a 50 mq 3,10 4,30 4,00 5,40 5,00 6,40
Da 51 a 75 mq 3,00 4,20 3,90 5,30 4,90 6,20
Da 76 a 100 mq 2,80 4,00 3,60 4,80 4,40 5,60
Oltre 100 mq 2,70 3,80 3,40 4,50 4,10 5,30
ZONA : PRIMA PERIFERIA
Fino a 50 mq 2,70 4,00 3,60 5,00 4,50 6,00
Da 51 a 75 mq 2,60 3,70 3,40 4,80 4,20 5,50
Da 76 a 100 mq 2,50 3,60 3,20 4,60 4,10 5,40
Oltre 100 mq 2,40 3,40 3,10 4,20 3,80 4,90
ZONA : PERIFERIA E FRAZIONI
Fino a 50 mq 2,50 3,70 3,30 4,70 4,20 5,60
Da 51 a 75 mq 2,40 3,60 3,20 4,50 4,00 5,40
Da 76 a 100 mq 2,30 3,50 3,10 4,30 3,90 5,20
Oltre 100 mq 2,20 3,30 2,90 4,00 3,60 4,60
Accordo per il territorio del comune di Teramo
in attuazione della legge 9 dicembre 1998, n 431 e del decreto 30 dicembre 2002 del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti di concerto con il Ministero dellEconomia e delle Finanze
Fra le seguenti organizzazioni:
SUNIA - Sindacato Provinciale Inquilini Assegnatari Teramo, in persona del rappresentante locale Sig. Oriano
Malatesta , via A. Pepe n. 39 - Teramo
UNIAT Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio, in persona del rappresentante locale Sig. Gabriele Di
Emanuele
SICET Sindacato Inquilini Casa e Territorio, in persona del rappresentante locale Sig. Antonio Di Berardo
CONIA - Sindacato Inquilini, in persona del presidente Regionale pro-tempore, sig. Alberto Tucceri Cimini via E.
Lopardi n.32 LAquila.
ANIA - Sindacato Inquilini in persona del presidente Regionale pro-tempore, Geom. Corrado Trippitelli, localit San
Giacomo, Laquila.
UPPI Unione Piccoli Proprietari Immobiliari Teramo, in persona del rappresentante locale Sig. Loris Di Bartolomeo
CONFAPPI - Confederazione Piccoli Proprietari Teramo in persona del rappresentante locale Sig. Gino Di Giuseppe
ASSOCASA Associazione Inquilini aderente allUgl, in persona del rappresentante locale dott. Giuseppe Mazza.
APE - Confedilizia, Associazione Propriet Edilizia Teramo, in persona del presidente pro-tempore, ing. Rocco
Fantozzi, via De Albentiis n. 5 - Teramo
Si conviene e stipula quanto segue, relativamente alle tre tipologie di contratti e precisamente:
1. Contratti agevolati
2. Contratti transitori
3. Contratti per studenti universitari
CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, L. 431 /98 e art. 1, D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal territorio amministrativo del
Comune di Teramo.
Il territorio del Comune di Teramo, in base al disposto dellart. 1, comma 2, del D.M. 30.12.2002, viene suddiviso in
aree omogenee, come da allegati A e C, ove non sono evidenziate zone di particolare pregio e/o di particolare
degrado,ma sono riportate tutte le zone dellintero territorio comunale con la specifica nominativa della zona e del
rispettivo foglio catastale (allegato A) e della planimetria generale del Comune con le definizioni numeriche
corrispondenti delle zone a diversa colorazione (allegato C).
I confini tra le aree omogenee e le zone sintendono tracciati sulla linea di mezzeria delle varie strade e
sono,normalmente, determinati dai singoli fogli catastali.
Lintero territorio comunale individuato con la planimetria generale che riporta con colorazioni diverse le varie zone,
singolarmente numerate.
Per le aree omogenee e le zone, come sopra individuate, vengono definite le fasce di oscillazione dei canoni come da
allegato B.
I valori minimi e massimi delle fasce di oscillazione di ciascuna zona e area dovranno intendersi aggiornati
annualmente, ai fini della stipula dei nuovi contratti, nella misura della variazione dellindice Istat.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le modalit di cui agli allegati
B e C del DPR 23 marzo 1998, n 138, con una nota tolleranza del 5 per cento in pi o in meno.
Il canone mensile di locazione di ogni singola unit immobiliare sar determinato dalle parti allinterno delle fasce di
oscillazione di cui allallegato B e sar aggiornato annualmente nella misura contrattata dalle parti e comunque non
superiore al 75% della variazione Istat.
Ove le singole parti contraenti concordassero una durata contrattuale superiore a tre anni, le fasce di oscillazione dei
canoni di cui allallegato B subiranno, nei valori minimi e massimi, un aumento del 5 per cento per i contratti di durata
di quattro anni, del 6 per cento per i contratti di durata di cinque anni e del 7 per cento per i contratti di durata di sei o
pi anni, a valere per lintera durata contrattuale.
Per gli immobili di cui allart. 1, comma 2, lett. a), L. 431/98 e per gli alloggi compiutamente arredati, le fasce di
oscillazione di cui allallegato B subiranno, nei valori minimo e massimo, un aumento del 30 per cento, a valere per
lintera durata contrattuale. Tale aumento sar cumulabile con quello della fattispecie di cui al comma precedente, ove
ricorrente.
CONTRATTI TRANSITORI
(art. 5, comma 1, L. 431/98 e art. 2, D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione dellaccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal territorio amministrativo del
Comune di Teramo (allegati A e C).
Ai fini dellart. 2, comma 2, D.M. 30.12.2002, le organizzazioni stipulanti danno atto che il canone dei contratti
individuati in epigrafe sar definito dalle parti contraenti allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di
oscillazione del Comune di Teramo (allegato B), incrementati del 20 per cento considerata limportanza strategica del
Comune di Teramo con particolar riferimento al fatto che si tratto di un capoluogo di provincia.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le modalit di cui agli allegati
B e C del DPR 23 marzo 1998, n 138, con una tolleranza del 5 per cento in pi o in meno.
Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento, rispettivamente, dei proprietari
e conduttori.
Fattispecie di esigenze dei proprietari:
1. Quando il proprietario ha esigenza di adibire entro i diciotto mesi limmobile ad abitazione propria o dei figli o
dei genitori per uno dei seguenti motivi:
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
matrimonio dei figli;
rientro dallestero;
destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio, esclusivamente per
immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del locatore;
destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in seguito alla cessazione
del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula della locazione, che comporti il rilascio
dellalloggio di servizio;
2. qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data prefissata ed espressamente
indicata nel contratto.
Fattispecie di esigenze dei conduttori:
1. Quando il conduttore ha una delle seguenti esigenza:
contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in Comune diverso da quello di residenza;
previsioni di trasferimento per ragioni di lavoro;
trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
necessit di cure o assistenza ai familiari in Comune diverso da quello di residenza o non confinante
con esso;
acquisto di unabitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile labitazione del
conduttore;
campagna elettorale;
2. qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a data prefissata ed espressamente
indicata nel contratto.
Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza di una delle indicate esigenze in
campo anche ad una sola delle parti contraenti.
CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, commi 2 e 3, L. 431/98 e art. 3, D.M. 31.12.2002)
Lambito di applicazione del presente Accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal territorio
amministrativo del Comune di Teramo.
Le fasce di oscillazione dei canoni di locazione per singola zona, per i contratti in epigrafe, sono individuate
nellallegato B, mentre le zone e le aree del Comune di Teramo sono indicate negli allegati A e C.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le modalit di cui agli allegati
B e C del DPR 23 marzo 1998, n 138, con una tolleranza del 5 per cento in pi o in meno.
Per gli immobili di cui allart. 1, comma 2, lettera a), L. 431/98, le fasce di oscillazione come sopra determinate
subiranno, nei valori minimi e massimi, un aumento del 30 per cento a valere per lintera durata contrattuale.
Il canone, sar aggiornato annualmente nella misura del 75 per cento della variazione Istat.
Il presente Accordo, verr depositato presso la Segreteria Generale del Comune di Teramo, a cura dellApe
Confedilizia Teramo, mediante consegna o invio tramite raccomandata a.r.
Letto, confermato e sottoscritto in data 2003 dalle Organizzazioni stipulanti:
a. per gli Inquilini
Sunia Sindacato Inquilini
Sicet Sindacato Inquilini
Uniat
Conia Sindacato Inquilini
Ania Sindacato Inquilini
Assocasa
b. per la Propriet
Uppi Unione Piccoli Proprietari
Confappi Piccola Propriet - Teramo
Associazione Propriet Edilizia Teramo Confedilizia
ACCORDO TERRI TORI ALE PER I L COMUNE DI TERNI
I N ATTUAZI ONE DELLA LEGGE 9 DI CEMBRE 1998, N.431, E DEL DECRETO 30/12/2002
DEL MI NI STRO DELLE I NFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DI CONCERTO CON I L
MI NI STRO DELLECONOMI A E DELLE FI NANZE.
Fra le seguenti organizzazioni:
rappresentanti della propriet edilizia
ASPPI nella persona del Presidente Avv. Mario Mobilio
APE-CONFEDILIZIA nella persona del Presidente Avv. Andrea Messi
APPC di Terni nella persona del Presidente Geom. Mario Giangiuli
rappresentanti dei conduttori
SUNI A - nella persona del Segretario Provinciale Rossano Iannoni;
UNI AT nelle persone del Segretario Regionale Osvaldo Baciucco e del Segretario
Provinciale Siro Desantis.
SI CET - nella persona del Segretario Provinciale Paolo Bacocco.
Si conviene e si stipula quanto segue:
CONTRATTI AGEVOLATI
1. Locazioni ai sense dell'art. 2 comma 3, L. 431/ 98
1.1 MODALI TA PER LA DETERMI NAZI ONE DEI CANONE NEI CONTRATTI DI LOCAZI ONE
DI I MMOBI LI SI TUATI NEL TERRI TORI O DEL COMUNE DI TERNI , I N CONFORMI TA AI
CRI TERI PREVI STI ALLART. 1 DEL D.M. 30/12/2002
1.2 DEFINIZIONE DEL TI PO DI CONTRATTO
I l "Tipo di contratto integrato dallaccordo territoriale locale per le locazioni
stipulate in applicazione dellart. 2, comma 3, della legge 431/ 98 quello
previsto " del D.M. 30/ 12/ 2002, indicato come "allegato A
Il sistema dei prezzi sul mercato dellaffitto e il sistema dei valori immobiliari per le nuove
tariffe destimo che saranno definite con il rinnovamento del catasto, in corso di
attuazione, potranno offrire, nel prossimo futuro, una base pi solida per gli Accordi locali
della legge 431/98.
In attesa che questa riforma si compia, si dovr inevitabilmente mettere capo ad un
sistema dei prezzi di riferimento per i regimi di locazione.
Allo stato il contenuto dellaccordo il seguente.
a) Individuazione delle zone urbane cui riferire i canoni di locazione
Le zone urbane cui devono essere riferiti i canoni di locazione sono delimitate dalle
microzone definite dal Comune ai fini della revisione generale degli estimi.
b) Modalitper la definizione dei "valori di riferimento " minimo e massimo dei canoni di
locazione
Nellambito di ogni microzona stato definito il valore min. e max. del canone espresso in
./mq. annuo.
c) Determinazione del "valore effettivo" del canone di locazione
Il canone di locazione per le abitazione situate in ciascuna microzona verrdeterminato in
misura effettiva allatto della stipula del contratto.
Lo stesso potr essere aggiornato in base alle variazioni accertate dallISTAT per le
famiglie di impiegati e operai, nella misura massima del 75%.
Le fasce doscillazione previste dalla Tabella A saranno determinate in base ai criteri
stabiliti dalla Tabella B.
Alloggio ammobiliato Il canone di locazione determinato con lapplicazione dei criteri
di valutazione sopraindicati potraumentare fino ad un massimo del 30%.
Per appartamento ammobiliato si intende quando la mobilia per consistenza e qualit
idonea alluso convenuto.
Superficie convenzionale alloggio La superficie cui applicare il canone di locazione
come sopra definito :
fino a 40 mq + 20% e comunque non superiore a 40 mq.
da 41 mq a 70 mq +10% e comunque non superiore a 70 mq.
da 71 mq a 90 mq 0% e comunque non superiore a 90 mq.
da 91 mq a 100 mq -5% e comunque non inferiore a 91 mq.
oltre100 mq -10% e comunque non inferiore 100 mq.
La superficie dellalloggio quella calpestabile al netto dei muri perimetrali ed interni dei
vani principali e degli accessori a servizio diretto di quelli principali quali bagni, ripostigli,
ingressi, corridoi e simili;
La superficie dei vani accessori a servizio indiretto dei vani principali, quali soffitte, cantine
e simili, viene computata nella misura :
Del 50%, qualora comunicanti con i vani di cui al punto I.;
Del 25% qualora non comunicanti;
La superficie dei balconi, terrazze e simili , di pertinenza esclusiva nella singola unit
immobiliare, viene computata nella misura:
Del 15% fino a mq.25 se scoperti e del 10% per la quota eccedente, qualora dette
pertinenze siano comunicanti con i vani di cui al punto I.;
Del 30% fino a mq.25 se coperti e del 10% per la quota eccedente, qualora dette
pertinenze siano comunicanti con i vani di cui al punto I.;
Del 15% fino a mq. 25 e del 5% per la quota eccedente, qualora non comunicanti;
Il box auto viene computato nella misura del 40% della superficie reale.
La superficie dellarea scoperta o a questa assimilabile, che costituisce pertinenza esclusiva
della singola unit immobiliare, viene computata nella misura del 10% fino alla superficie
definita nel punto I., e del 2% per superfici eccedenti detto limite.
Le superfici delle pertinenze e dei vani accessori a servizio indiretto di quelli principali,
definite con le modalit dei punti precedenti, entrano nel computo della superficie utile
fino ad un massimo pari alla metdella superficie dei vani di cui al punto I.;
La superfice convenzionale dellunit immobiliare potr avere una tolleranza
del 5% +/ -.
d) Accertamento della congruita del canone di locazione
Ognuna delle parti potr attivare una procedura di accertamento contrattuale o verifica
della congruit e conformit del canone allAccordo locale, valendosi delle rispettive
Associazioni, anche nel corso della locazione.
e) Durate contrattuali superiori a tre anni
Qualora le parti contrattuali private abbiano stabilito una durata superiore a quella prevista
( tre anni), i valori massimi delle fasce di oscillazione dei canoni di locazione saranno
aumentati del 4% per ogni anno superiore a tre, fino ad un massimo del 10%.
CONTRATTI TRANSI TORI
2. Locazioni ai sensi dell'art. 5 comma 1, L. 431/ 98
2.1 MODALI TA PER LA DETERMI NAZI ONE DEI CANONE NEI CONTRATTI DI LOCAZI ONE
DI I MMOBI LI SI TUATI NEL TERRI TORI O DEL COMUNE DI TERNI , I N CONFORMI TA AI
CRI TERI PREVI STI ALLART. 2 DEL D.M. 30/12/2002
Il canone di locazione dovr essere stabilito applicando le modalit di cui al precedente
paragrafo 1.1 per la determinazione del valore effettivo.
2.2 DEFINIZIONE DEL TIPO DI CONTRATTO
Il " tipo di contratto" integrato dalaccordo territoriale locale per le locazioni stipulate in
applicazione dellart. 5, comma 1, della legge 431/98 quello previsto " del D.M.
30/12/2002, indicato come "allegato C
Ai fini della qualificazione della esigenza del locatore e del conduttore che giustifica la
transitorietdel contratto, sono individuate le condizioni seguenti.
a) quando il locatore ha necessitdi adibire limmobile ad abitazione propria dei figli, dei
genitori o di parenti fino al 2 grado per motivi di:
- trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
- matrimonio dei figli;
- rientro dallestero.
b) quando il conduttore ha necessitdi abitare limmobile per motivi di:
- trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
- separazione o divorzio;
- assegnazione di alloggio di edilizia residenziale pubblica o acquisto di abitazione in
cooperativa o presso privati entro 18 mesi.
CONTRATTI PER STUDENTI UNI VERSI TARI
3. locazioni ai sensi dell'art. 5 comma 2 e 3, L. 431/ 98
3.1 MODALI TA PER LA DETERMI NAZI ONE DEI CANONE NEI CONTRATTI DI LOCAZI ONE
DI I MMOBI LI SI TUATI NEL TERRI TORI O DEL COMUNE DI TERNI , I N CONFORMI TA AI
CRI TERI PREVI STI ALLART. 3 DEL D.M. 30/12/2002
Il canone di locazione dovressere stabilito applicando le modalitdi cui al precedente
paragrafo 1.1 per la determinazione del valore effettivo.
3.2 DEFINIZIONE DEL TI PO DI CONTRATTO
Il "tipo di contratto" integrato dallaccordo territoriale locale per le locazioni stipulate in
applicazione dellart. 5, comma 2 e 3, della legge 431/98 quello indicato come "allegato
E".
Il subentro dovressere comunicato al locatore per iscritto da parte del conduttore/i
iniziali e del conduttore subentrante, il quale dovrdichiarare di accettare solidalmente ed
integralmente i patti contrattuali.
Indipendentemente dai gravi motivi concesso al conduttore/i di recedere dal contratto
dandone preavviso al locatore quando si verifichi prima della scadenza contrattuale
linterruzione degli studi o il cambio sede universitario.
4. Istituzione di una "Commissione di Conciliazione" Paritetica"
Per ogni controversia che sorga in merito all'interpretazione ed esecuzione dei contratti
di cui al presente decreto nonche' in ordine all'esatta applicazione degli Accordi
territoriali e /o integrativi, ciascuna parte puo' richiedere, prima di adire
l'Autorita' giudiziaria, che si pronunci una Commissione di conciliazione
stragiudiziale che deve decidere non oltre sessanta giorni dalla data della richiesta.
E' altresi' nella facolta' di ciascuna parte ricorrere alla Commissione di conciliazione
affinche' attesti la rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto
agli Accordi di riferimento.
In caso di variazione dell'imposizione fiscale gravante sull'unita' immobiliare locata, in
piu' o in meno, rispetto a quella in atto al momento della stipula del contratto, la parte
interessata puo' adire la Commissione di cui al presente articolo, la quale
determina, nel termine perentorio di novanta giorni, il nuovo canone da corrispondere.
La richiesta di decisione della Commissione, costituita con le modalita' indicate negli
allegati tipi di contratto, non comporta oneri a carico della parte richiedente.
5. Accordi integrativi tra le parti
Le parti contraenti integrano il contratto di locazione indicando la superficie totale
convenzionale dellalloggio e gli elementi previsti dalla tabella B come determinati dal
presente accordo, la zona censuaria dove ubicato limmobile e le tabelle millesimali.
Ubicazione in base alla tabella A
Zona ___________________________________Microzona n ___
Elementi presenti previsti dalla tabella B
presenza di posto auto o box ;
presenza di cantina;
presenza di ascensore con ingresso al piano terra, rialzato o primo piano;
presenza di terrazze con misura complessiva superiore a 8 mq;
presenza del secondo bagno;
lo stabile ha avuto manutenzione negli ultimi 10 anni (per manutenzione si
intende anche ladeguamento alla legge 626);
presenza di giardino o cortile anche condominiale;
opere a favore di portatori di handicap;
presenza di doppie finestre o vetri camera.
Tabelle millesimali: di propriet__________ di riscaldamento _____ di acqua ______ altro
_______
Per tutti i contratti sottoscritti in base al presente accordo, la suddivisione delle spese per
gli oneri accessori farriferimento a quanto previsto dalla tabella Oneri Accessori allegata
al decreto ministeriale 30 12 2002.
DURATA DELLACCORDO.
Laccordo ha validitfino al prossimo decreto ministeriale in attuazione della legge 431/98
art.4 comma 1.
Letto, confermato e sottoscritto in data _________2003 dalle organizzazioni stipulanti:
ASPPI ____________________________________
APE -
CONFEDILIZIA
____________________________________
APPC ____________________________________
SUNI A ____________________________________
UNI AT ____________________________________
SICET ____________________________________
Pagina 1 di 1
ACCORDO TERRITORIALE PER IL COMUNE DI MODENA
(Firmato e depositato il 30 Gennaio 2004)
IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9 DICEMBRE 1998 N. 431
E DEL DECRETO DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI,
DI CONCERTO CON IL MINISTERO DELLECONOMIA E DELLE FINANZE
IN DATA 30.12.2002
Ai sensi di quanto disposto dallart.2, comma 3 della Legge 431/98 ed in attuazione Decreto
Ministeriale 30.12.2002, le seguenti Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentati-
ve a livello locale:
Organizzazioni degli inquilini
SICET , in persona del segretario territoriale PIERO LUCIANO TORRI
SUNIA , in persona del segretario territoriale ANGELO MORSELLI
UNIAT , in persona del segretario territoriale ORESTE GAIBAZZI
Organizzazioni dei proprietari
APE , in persona del presidente provinciale GIORGIO PANTOLI
ASPPI , in persona del presidente provinciale LUIGI FANTI e segretario prov. GIORGIO
GUBERTINI
UPPI , in persona del presidente provinciale EUGENIO MISSERE e segretario prov.
LEPRAI FERNANDO
Premesso
1) Che in attuazione dell'art.2 comma 3 della L.431/98 e del d. m. 30/12/2002 si intende
addivenire alla stipula di un accordo territoriale per la definizione del contratto agevolato
relativo alle locazioni di immobili ad uso abitativo a canone agevolato; con validit fino
a sottoscrizione di un nuovo accordo ed impegno a ritrovarsi a cadenza semestrale.
Pagina 2 di 2
2) Che istituita presso le associazioni sottoscrittrici il presente accordo la lista dei delega-
ti delle medesime, quali membri per la commissione di conciliazione prevista dal d. m.
30/12/2002. Le medesime si impegnano a redigere il regolamento applicativo della so-
pra chiamata commissione
3) Che i firmatari del presente accordo, fatta eccezione per lApe Confedilizia perch di op-
posto parere quanto al punto C seguente, convengono:
a) sulla necessitdel mantenimento dei benefici fiscali relativi alle tipologie contrat-
tuali oggetto del presente accordo,
b) sullimportanza della continuit della operativit dello strumento del fondo soci a-
le,
c) sulla indispensabilit di un incremento dellERP,
e si impegnano a dare continuit al perseguimento dei suddetti obiettivi;
convengono e stipulano quanto segue
CAPO I
NORME GENERALI
1. METODO DI CALCOLO DEL CANONE
I canoni a valere per i contratti uso abitativo, uso transitorio e uso transitorio universi-
tario allegati al presente accordo, sono definiti come segue.
Il valore del canone determinato fra il valore minimo e massimo della subfascia
doscillazione, in funzione dellubicazione dellalloggio, della sua superficie, dei parametri
oggettivi e soggettivi.
2. AREE OMOGENEE
Descrizione delle zone omogenee, individuate nel presente accordo per il Comune di Mo-
dena, fra le organizzazioni sindacali, in applicazione della legge 431/98 e del DM n. 67 del
05-03-99.
Pagina 3 di 3
1) In considerazione dellomogeneit del territorio urbano e comunale, sindividuano tre zo-
ne omogenee allinterno della citt e una nel resto del territorio comunale detta delle Fra-
zioni.
La pianta delle zone omogenee allegata al presente accordo come allegato A.
2) Allinterno delle zone cittadine sono evidenziate alcune aree di maggiore pregio e definite
ai punti seguenti.
a) Si definisce Zona Centro Storico, larea interna perimetrata dalle seguenti strade, esclusi
gli edifici posti direttamente sulle strade indicate nellarea di pregio della zona Semicentro:
Via Caduti in Guerra,
Viale Martiri della Libert,
Viale delle Rimembranze,
Viale Vittorio Veneto,
Via Berengario,
Via Fontanelli,
Viale Monte Kosica, dallincrocio con via Fontanelli fino a Via Galvani,
Via Galvani, (entrambi i lati),
Piazza Dante,
Viale Crispi, (entrambi i lati),
Piazzale N. Bruni,
a1) Allinterno dellarea Centro Storico sindividuano alcune aree di maggiore pregio per u-
bicazione geografica, per tipologia architettonica e edilizia e per dotazione di servizi eco-
nomici, culturali, commerciali. Le aree di maggiore pregio sono le seguenti:
- Via Emilia centro, entrambi i lati,
- Corso Canalchiaro, entrambi i lati,
- Corso Canalgrande, entrambi i lati,
- Via Cavour, entrambi i lati,
- Piazza Roma,
- Piazza Mazzini,
- Piazza Grande,
- Corso Duomo, entrambi i lati,
Pagina 4 di 4
b) Zona Semicentrale. Le strade che delimitano la zona sono le seguenti, escluse quelle
allinterno del Centro Storico:
Viale Caduti in Guerra, Via N. DellAbate via Mazzoni ferrovia fino allaltezza della li-
nea ferroviaria provinciale linea ferroviaria provinciale fino a via F.lli Rosselli via Bra-
mante via Bernini via Brunelleschi viale Amendola da via Bramante a via Giardini
viale Neruda fino a viale Italia viale Italia via Zucchi viale Cialdini fino a viale Monte-
cuccoli viale Montecuccoli.
b1) Allinterno della zona Semicentrale classificata come area pregio, quella perimetrata
dalle seguenti strade (compresi entrambi i lati):
Da viale Caduti in Guerra fino a Via Ricci via Ricci fino a via Menotti via Menotti da via
Ricci alla via Emilia viale Trento Trieste viale Muratori da viale T. Trieste a via Giardini
viale Tassoni largo A. Moro viale V. Veneto viale delle Rimembranze viale Martiri.
c) Zona Periferia. Questa zona composta dagli abitati non compresi nelle zone Centro
Storico e Semicentro e direttamente collegati allarea urbana della citt, escluse le frazioni.
Allinterno della zona Periferia si classificano come aree di pregio le seguenti:
c1) area ospedale policlinico, perimetrata da Via Vignolese allincrocio con la linea ferro-
viaria provinciale fino a via Araldi via Araldi via Emilia Est da via Araldi alla linea ferro-
viaria provinciale. Per tutte le strade entrambi i lati.
c2) area Villaggio Giardino. Perimetrata da via L. da Vinci via dAvia Sud tang. S.
Quasimodo via Formigina da via L. da Vinci fino alla tang. S. Quasimodo. Per tutte le
strade entrambi i lati.
c3) Area perimetrata da Viale Amendola Via F.lli Rosselli fino a via Panni via Panni
via Giardini da via Panni a viale Amendola. Per tutte le strade entrambi i lati, escluse le
strade gi indicate nella zona Semicentro.
c4) Area Villaggio Zeta perimetrata da tang. Neruda via Formigina da tang. Neruda fino
a Stradello Marone via Giardini da Stradello Marone a tang. Neruda. Per tutte le strade
entrambi i lati, escluse le strade gi indicate nella zona Semicentro.
d) Zona delle Frazioni. Sono compresi in questa zona gli abitati esterni allarea di sviluppo
urbano della citt:
Marzaglia Tre Olmi Lesignana Cognento
San Donnino Villanova Ganaceto Fossalta
Pagina 5 di 5
Cittanova Albareto San Damaso Vaciglio
Portile Freto Paganine
3. SUPERFICIE DELLALLOGGIO
Nei singoli contratti le parti contraenti dichiarano a loro responsabilit la superficie
dellalloggio oggetto della locazione, calcolata ai sensi e per gli effetti del presente accordo.
In tutti i casi di attestazione di cui al punto 3 della premessa, le parti contraenti do-
vranno dichiarare, sotto la loro responsabilit, la superficie dellalloggio e gli estremi cat a-
stali, utilizzando esclusivamente lapposito modulo.
la superficie dellalloggio data dalla dimensione di calpestio dellappartamento, al netto
delle pertinenze, degli spazi esterni e dei balconi e terrazzi.
4. TIPOLOGIE DIMENSIONALI
Al fine di facilitare lindividuazione dei valori minimi e massimi delle fasce doscillazione, si
prendono a riferimento le abitazioni, suddividendole in tre tipologie dimensionali come se-
gue:
a) abitazioni fino a 50 mq,
b) abitazioni oltre 50 fino a 90 mq,
c) abitazioni oltre 90 mq,
5. PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEL CANONE
Per ogni tipologia dimensionale si sono pertanto determinate tre sub-fasce doscillazione
del canone: minima, media e massima.
Parametri oggettivi:
Impianto di riscaldamento, (autonomo o centralizzato),
Impianto fisso di condizionamento dellaria,
Ascensore,
Autorimesse o box auto, (posto auto per il Centro Storico),
Pagina 6 di 6
Cantine o soffitte,
Doppi servizi,
Giardino privato e/o condominiale,
Terrazzo.
Le abitazioni che hanno fino a tre (due per il Centro Storico), dei parametri oggettivi sopra
indicati si collocano nella sub-fascia minima.
Le abitazioni con quattro (tre per il Centro Storico), dei parametri oggettivi sopra indicati si
collocano nella sub-fascia media.
Le abitazioni con almeno cinque (quattro per il Centro Storico), dei parametri oggettivi sopra
indicati si collocano nella sub-fascia massima.
La tabella di riferimento dei parametri oggettivi per collocare le abitazioni allinterno delle
sub-fasce la seguente.
Sub-fasce Param. Ogg. per Centro Storico Param. Ogg. per le altre zone
Minima 2 3
Media 3 4
Massima 4 5
Parametri soggettivi:
j) Tipologia dellalloggio,
k) altezza di piano dellabitazione,
l) stato manutentivo dellalloggio,
m) stato manutentivo dellintero stabile,
n) livello delle finiture dello stabile,
o) livello delle finiture dellalloggio,
p) superficie dellalloggio, allinterno della relativa fascia dappartenenza.
6. DETERMINAZIONE DEL CANONE
Le parti contrattuali, utilizzando i parametri oggettivi di cui al punto 5 del presente accordo,
individuano la sub-fascia dappartenenza dellabitazione da locare.
Allinterno di ciascuna sub-fascia saranno le parti, se del caso con lassistenza delle
organizzazioni sindacali, ove una parte lo richieda, a definire in concreto il canone effettivo,
Pagina 7 di 7
entro il livello massimo corrispondente, tenendo conto dei parametri soggettivi di cui al
punto 5.
Il canone potr essere aggiornato annualmente in misura contrattata e comunque
non superiore al 75% della variazione ISTAT. Ladeguamento del canone decorrer dal
mese successivo a quello in cui ne viene fatta richiesta con lettera raccomandata.
7. FASCIE DOSCILLAZIONE DEL CANONE MENSILE
(valori in Euro)
TABELLE DIMENSIONALI DEGLI ALLOGGI E FASCIE DI CANONE MENSILE
Centro Storico
maggior pregio minor pregio
fino 50 mq oltre 50 fino 90 mq oltre 90 mq fino 50 mq oltre 50 fino 90 mq oltre 90 mq
fascie d'oscillazione
1 2 3 4 5 6
subfascia minima
335,18
397,67
454,48
511,29
482,89
568,10
306,78 369,27 426,08 482,89
454,48
539,70
subfascia media
397,67
454,48
511,29
568,10
568,10
653,32
369,27 426,08 482,89 539,70
539,70
624,91
subfascia massima
454,48
511,29
568,10
624,91
653,32
738,53
426,08 482,89 539,70 596,51
624,91
710,13
SemiCentro
maggior pregio minor pregio
fino 50 mq oltre 50 fino 90 mq oltre 90 mq fino 50 mq oltre 50 fino 90 mq oltre 90 mq
fascie d'oscillazione
7 8 9 10 11 12
subfascia minima
323,82
386,31
443,12
499,93
471,53
556,74
295,41 357,90 414,71 471,53
443,12
528,34
subfascia media
386,31
443,12
499,93
556,74
556,74
641,96
357,90 414,71 471,53 528,34
528,34
624,91
subfascia massima
443,12
499,93
556,74
613,55
641,96
727,17
414,71 471,53 528,34 585,15
624,91
698,77
Periferia
maggior pregio minor pregio
fino 50 mq oltre 50 fino 90 mq oltre 90 mq fino 50 mq oltre 50 fino 90 mq oltre 90 mq
fascie d'oscillazione
13 14 15 16 17 18
subfascia minima
278,37
340,86
397,67
454,48
426,08
511,29
249,97
312,46 369,27
426,08
397,67
482,89
Pagina 8 di 8
subfascia media
340,86
397,67
454,48
511,29
511,29
596,51
312,46
369,27 426,08
482,89
482,89
568,10
subfascia massima
397,67
454,48
511,29
568,10
596,51
681,72
369,27
426,08 482,89
539,70
568,10
653,32
Frazioni
fino 50 mq oltre 50 fino 90 mq oltre 90 mq
fascie d'oscillazione
19 20 21
subfascia minima
244,28
306,78
363,59
420,40
391,99
477,21
subfascia media
306,78
363,59
420,40
477,21
477,21
562,42
subfascia massima
363,59
420,40
477,21
534,02
562,42
647,64
Nei casi di particolari condizioni sociali disagiate del Conduttore e/o di particolare degrado
dellimmobile o ambientale, le parti contrattuali hanno la possibilit di ridurre il minimo delle
fasce di canone sopra riportate fino al 50%; le condizioni di cui al presente comma dovran-
no essere convalidate dalle associazioni firmatarie del presente accordo, almeno una per
parte scelte a cura dei contraenti.
Le Associazioni firmatarie del presente accordo, si riuniscono annualmente per definire e-
ventuali variazioni dei minimi e dei massimi delle fasce di canone sopra riportate, in relazio-
ne allandamento locale del mercato delle locazioni e dellindice Istat dei prezzi al consumo
per le famiglie di operai e impiegati.
8. FATTISPECIE PARTICOLARI DI VARIAZIONE DEL CANONE
Sono individuate le seguenti ipotesi nelle quali il canone determinato come ai punti
che precedono potr essere oggetto di ulteriore variazione i n virt di elementi da specifica-
re espressamente in contratto.
Le percentuali sottoindicate dovranno essere sommate e poi applicate una volta sol-
tanto sui valori della fascia di riferimento.
IMMOBILI ARREDATI
Per gli immobili arredati, le fasce di oscillazione dei canoni di cui alle aree dov ubi-
cato limmobile, subiranno nei valori minimo e massimo un aumento, a valere per
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lintera durata contrattuale, calcolato come segue:
a) completamente arredato fino a un massimo di aumento del 10%. Si definisce
completamente arredato limmobile i cui locali sono tutti dotati di arredo e/o at-
trrezzature. In ogni caso i locali devono essere dotati, di arredo e/o attrezzature in
quantit e qualit, da potere essere utilizzati regolarmente,in particolare la dota-
zione minima data dallarredamento completo per CUCINA (con Frigorifero;
Piano di cottura; Tavolo, almeno 4 sedie) e CAMERA DA LETTO (Reti, Materas-
so, Armadio).
b) semiarredato fino a un massimo di aumento del 5%. Si definisce semiarredato
limmobile i cui locali non sono dotati tutti di arredo e/o attrezzature.
9. RIPARTIZIONE DEGLI ONERI ACCESSORI
In relazione alla ripartizione degli oneri accessori fra Locatore e Conduttore le parti
stipulanti richiamano e accolgono quanto previsto nellallegato al D.M. 31.12.2002.
Per quanto ivi non previsto, le parti fanno altres riferimento e richiamano in ogni c a-
so le norme vigenti, gli usi locali, nonch le tabelle concordate fra tutte o fra alcune delle
organizzazioni stipulanti il presente Accordo.
CAPO II
NORME SPECIALI
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione utilizzando esclusivamente i contratti
tipo allegati al D.M. 30.12.2002, cos come recepiti nel presente accordo, provvedendo ad
integrarlo con i dati delle parti e dellimmobile, indicando con precisione tutti gli elementi e
le pattuizioni che hanno consentito la determinazione del canone, e di cui ai punti 1,2, 3, 4,
5,6 e 7 del capo I del presente accordo.
10. CONTRATTI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO
Il contratto tipo utilizzabile esclusivamente quello recepito al presente accordo co-
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me allegato 1.
I contratti avranno la durata minima di cui al comma 5 dellart.2, legge n.431/98.
Recesso anticipato del Conduttore
Nei contratti di locazione di cui al presente punto, il recesso anticipato del Condutto-
re per gravi motivi, si intende comunque valido quando il Conduttore invia al Locatore lette-
ra raccomandata A. R. con preavviso di almeno sei mesi, assumendone tutte le relative
spese dellimposta di registro.
11. CONTRATTI TRANSITORI ORDINARI
In conformit con le previsioni del D.M. 30.12.2002 la durata della locazione non pu
essere inferiore ad un mese e non superiore a diciotto mesi.
Si precisa che, la transitoriet del contratto pu essere motivata rispettivamente e/o
separatamente sia da esigenze del Locatore che del Conduttore. Nel contratto di locazione,
si dovr dichiarare il motivo di transitoriet, del Locatore e/o del Conduttor e, individuato
allinterno delle seguenti esigenze.
ESIGENZE DI TRANSITORIETA DEL LOCATORE
Quando il Locatore debba disporre dellimmobile, entro i 60 giorni successivi alla scadenza
pattuita nel contratto, per i seguenti motivi:
A - destinarlo ad abitazione propria, del coniuge, dei figli o dei parenti entro il secon-
do grado in linea retta.
B - destinarlo allesercizio dellattivit propria, del coniuge, del figlio o dei parenti en-
tro il secondo grado a seguito del conseguimento di titolo abilitativo al lavoro e/o pro-
fessione;
C - destinarlo ad abitazione propria, del coniuge, dei figli o dei parenti entro il secon-
do grado, per ragioni di studio o di lavoro, esclusivamente per Locatori residenti in
comuni diversi da quello di Modena;
D - eseguire interventi nellunit immobiliare, per i quali ha fatto richiesta di conces-
sione o autorizzazione edilizia, che siano incompatibili con loccupazione
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dellappartamento;
E - ogni altra esigenza specifica del Locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata, espressamente indicata nel contratto e documentata e convalidata dalle
associazioni firmatarie del presente accordo, almeno una per parte, scelte a cura dei
contraenti.
ESIGENZE DI TRANSITORIETA DEL CONDUTTORE
Quando il Conduttore abbia la necessitdi una abitazione per un periodo non superiore a
18 mesi, per i seguenti motivi:
F - contratto di lavoro a termine o a tempo determinato.
G - previsione di trasferimento per ragioni di lavoro;
H - trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
I - necessit di cure o di assistenza per s o a famigliari in luogo diverso dalla propria resi-
denza;
L - acquisto, o locazione di una abitazione che si renda disponibile entro il periodo di durata
del contratto;
M - esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile la sua abitazione;
N - ogni altra esigenza specifica del Conduttore collegata ad un evento certo a data prefis-
sata, espressamente indicata nel contratto e documentata e convalidata dalle associazioni
firmatarie del presente accordo, almeno una per parte, scelte a cura dei contraenti.
Il Conduttore non deve avere la residenza nel Comune di Modena e comuni contermini per
i punti F, G, H, I.
Le ragioni di transitoriet del Conduttore dovranno essere specificatamente docu-
mentate. Si precisa, che per la stipula dei contratti di cui sopra necessaria e sufficiente la
sussistenza in capo ad una sola delle parti contraenti di una delle suindicate esigenze.
E fatto obbligo al Locatore di confermare lesigenza transitoria con lettera racco-
mandata A/R da inviarsi entro un termine anteriore alla scadenza pari ad almeno tre mesi,
ridotti a quindici giorni per contratti di durata fino a tre mesi.
Il deposito cauzionale non potr essere superiore allimporto di una mensilit del c a-
none per contratti sino a sei mesi, non superiore a due mensilit per contratti di durata fino
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a diciotto mesi.
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione utilizzando esclusivamente il
contratto tipo, recepito al presente accordo come allegato 2, indicando con precisione i
motivi di transitoriet.
12. CONTRATTI TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI
Ai sensi dellart. 3 del D.M. 30-12-2002 possibile stipulare tali contratti di locazione
per studenti universitari fuori sede. Tali contratti di locazione hanno durata da sei mesi a tre
anni, possono essere sottoscritti o dal singolo o da gruppi di studenti. Alla prima scadenza i
contratti si rinnovano per un uguale periodo salvo recesso del Conduttore e termina auto-
maticamente alla seconda scadenza.
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione utilizzando esclusivamente il
contratto tipo recepito al presente accordo come allegato 3.
13. GRANDI PROPRIETA
Per gli enti previdenziali pubblici, le compagnie assicurative, gli enti privatizzati, i
soggetti giuridici o fisici detentori di grandi propriet immobiliari (per tali sono da intendersi
lattribuzione, in capo ad un medesimo soggetto, della disponibilit di pi di 30 unit immo-
biliari destinate ad uso abitativo anche se ubicate in modo diffuso e frazionato sul territorio
nazionale) i canoni sono definiti, allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti dalle fasce di
oscillazione per le aree omogenee e le eventuali zone individuate dalle contrattazioni terri-
toriali, in base ad appositi Accordi integrativi fra la propriet interessata e organizzazioni
sindacali della propriet edilizia e dei conduttori firmatarie del presente accordo.
Tali Accordi integrativi, da stipularsi per zone territoriali da individuarsi dalle associa-
zioni sindacali predette, possono prevedere speciali condizioni per far fronte ad esigenze di
particolari categorie di conduttori nonch la possibilit di derogare dalla tabella oneri acces-
sori.
Nella stipula dei contratti di locazione, le parti potranno essere assistite dalle asso-
ciazioni sindacali da esse prescelte tra quelle che abbiano sottoscritto laccordo integrativo
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stesso.
CAPO III
NORME FINALI
14. DURATA ED EFFICACIA
Il presente accordo territoriale ha durate di tre anni a partire dal deposito dello stesso
presso il Comune.
Il presente accordo potr formare oggetto di revisione anche prima della sua natura-
le scadenza qualora:
- il Comune deliberi nuove aliquote ICI per laffitto contrattato di cui al presente accor-
do;
- siano modificate le normative fiscali previste agli articoli 8 e 10, legge 431/98 e delle
altre normative attualmente vigenti;
- siano intervenute consistenti variazioni delle condizioni di mercato locale degli affitti,
(come previsto allultimo comma del punto 7 del presente accordo);
- il CIPE individui una modifica dei Comuni considerati ad alta tensione abitativa;
- le parti contraenti lo ritengano comunque necessario o opportuno.
Le organizzazioni sindacali firmatarie del presente accordo si rendono fin dora di-
sponibili ad assistere le parti nelle trattative precontrattuali per la definizione delle condizio-
ni del contratto, ivi compresa la determinazione del canone.
Il presente accordo verr depositato presso la Segreteria generale del Comune, uni-
tamente ai seguenti allegati:
A. Pianta delle zone omogenee;
Contratto tipo
1 Uso abitativo
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2 Uso transitorio ordinario
3 Uso transitorio universitario
Letto, confermato e sottoscritto in Modena, in data 01 febbraio 2004
Le organizzazioni firmatarie
Organizzazioni della Propriet
APE ________________________________________________________________
ASPPI _______________________________________________________________
UPPI ________________________________________________________________
Organizzazioni degli Inquilini
SICET _______________________________________________________________
SUNIA _______________________________________________________________
UNIAT _______________________________________________________________