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I

ACCORDO TERRITORIALE
I N ATTUAZI ONE DELLA LEGGE
9 DI CEMBRE 1998, n. 431,
E DEL DECRETO MI NI STRO DEI LAVORI PUBBLI CI
30 DI CEMBRE 2002

Fra le seguenti organizzazioni:

Confedilizia - APE - Torino in persona del Presidente provinciale avv.
Erasmo Besostri Grimaldi
UPPI in persona del Presidente Provinciale avv. Piera Bessi
UNIONCASA in persona del Presidente Provinciale arch. Claudio Marinari
CONFAPPI in persona del Presidente geom. Antonio Maria Dattilo
ASPPI in persona del Presidente Salvatore Mammoliti
APPC in persona del Presidente geom. Silvio DAloisio
ANPE (FEDERPROPRIET) in persona del Presidente Provinciale avv.
Rosaria Ferrara
E
SUNIA in persona del Segretario Generale Andrea Parvopasso
SICET in persona del Segretario Generale Giovanni Baratta
UNIAT in persona del Segretario Generale Flavio Lughezzani
ANIAT - CONIA in persona del Presidente Provinciale geom. Mario Rubini
E CON L'I NTERVENTO
FONDAZIONE PIER GIORGIO FALCIOLA in persona del delegato dott.
Marta da Bellonio

e con lintervento
II
- per la parte relativa ai contratti di locazione
di natura transitoria afferenti agli studenti universitari -
Ente Regionale per il diritto allo studio universitario via Madama Cristina n.
83 - Torino

* * * * *

Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe
costituito dai territori-amministrativi del Comune di Torino.
Constatata la rituale convocazione da parte del Comune di Torino di tutte le
Associazioni, organizzazioni ed enti operativi sul Territorio;
Accertate le informazioni concernenti le delimitazioni delle microzone
catastali.
Esaminate ed acquisite le indicazioni di cui al DM 30 dicembre 2002 si
conviene e stipula quanto infra.










CAPITOLO I
CONTRATTI AGEVOLATI
III
(ART. 2, COMMA 3, L. 431/98 E ART. 1 D.M. 30-12-2002)
* * * * *
A) CIRCA LE AREE:
A-1) Si individuano le seguenti aree:
- area 1 Centro
- area 2 Semicentro
- area 3 Periferia
- area 4 Collinare
aventi caratteristiche omogenee (per valori di mercato; dotazione
infrastrutturali; trasporti pubblici; verde pubblico; servizi scolastici e sanitari;
attrezzature commerciali eccetera; tipi edilizi, come meglio e delimitate in
elaborato cartografico a colori che si allega come parte integrante del
presente (allegato 1).
A-2) Allinterno delle suddette aree omogenee si ravvisa la necessit
e lopportunit di evidenziare zone di particolare pregio o degrado;
- nellarea 1 Centro
sono di pregio le microzone:
1.1p; 2.1p; 3.1p; 4.1p; 5.1p; 6.1p;
sono di degrado le microzone:
1.1d;
- nellarea 2 Semicentro
sono di pregio le microzone:
1.2p; 2.2p; 3.2p;
- nellarea 3 Periferia
sono di degrado le microzone:
1.3d;
- nellarea 4 Collinare
IV
sono di pregio le microzone:
1.4p; 2.4p.

B) CIRCA I VALORI DEL CANONE:
B-1) Convengono di determinare (con riferimento agli stessi criteri di
individuazione delle aree omogenee) per ognuna delle suddette aree come
individuate in cartografia i valori minimi e massimi del canone, espressi in
euro mensili per ogni metro quadro utile, come da tabelle riepilogative (con
relative sub-fasce per ogni area) che si allegano come parte integrante del
presente.
Tali valori sono stati determinati, anche fatte - per quanto possa occorrere -
le opportune valutazioni in merito:
- alle attuali condizioni locali del mercato degli affitti;
- ai canoni di locazioni in generale correnti su piazza;
- alla complessit e difficolt di individuare in concreto marcate differenze
tra le specifiche aree individuate, stante una certa omogeneit su piazza dei
valori locativi;
- alle agevolazioni fiscali, come ad oggi specificamente esistenti (a favore del
locatore e del conduttore, ciascuno per quanto di sua competenza),
introdotte da tale normativa per le parti contrattuali private che intendano
ricorrere alla contrattazione del secondo canale (previsto dallart. 2,
comma 3 legge 431/98);
- al fatto che pare opportuno, nello spirito della riforma individuare per ogni
area le relative sub-fasce di oscillazione dei valori individuando elementi
oggettivi di riferimento.
B-2) Convengono che il canone di locazione, come definito dalle
parti private contrattuali ai sensi del presente accordo, venga aggiornato
V
ogni anno in misura pari al 75% della variazione accertata dallISTAT,
dellindice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati
verificatisi nellanno precedente; laggiornamento decorrer a seguito di
richiesta con lettera raccomandata.
B-3) Convengono di determinare detti valori minimi e
massimi del canone, esprimendoli in Euro a mese per ogni metro quadro
utile, stante lassenza di diversi e pi utili criteri negli usi locali su piazza.

C) CIRCA IL METRO QUADRO UTILE:
C-1) Si ritiene opportuno definire convenzionalmente, per
quanto occorrere possa il concetto di metro quadro utile; ci per un
avvertita e diffusa esigenza di chiarezza delle future parti contrattuali private.
A tal fine le parti hanno concordato di calcolare al 100% i metri relativi alle
abitazioni; all80% i metri relativi ai box; al 25% cantine, soffitte, balconi e
terrazze.
Misurazioni nette da muri.
C-2) Si reputa oltremodo opportuno invitare le parti private
contrattuali ad indicare espressamente in contratto la misura dei metri quadri
utili attribuiti allunit immobiliare oggetto del singolo contratto nonch il
valore applicato per singolo metro quadro utile: ci al fine di chiarezza
amministrativa e di prevenzione di possibile contenzioso. Una variazione
della superficie utile dellunit immobiliare difforme in pi o in meno del 4%
di quelle indicate in contratto, non dar diritto alla modifica del canone
annuo convenuto.

D) CIRCA LA DURATA CONTRATTUALE E GLI AUMENTI DI CANONE
VI
D-1) Ove le singole parti contraenti concordassero una durata
contrattuale superiore a tre anni, le fasce di oscillazione dei canoni di cui
allallegato 2, potranno subire, nei valori minimi e massimi, un aumento a
valere per lintera durata contrattuale come da valori della tabella all. 2. Con
esclusione zona pregio.

E) - CIRCA LE RIPARAZIONI
E-1) Convengono di prevedere, in materia di riparazioni ordinarie e
straordinarie ed oneri accessori, lapplicazione di una tabella allegato G al
D.M. 20 dicembre 2002.

F) CIRCA IL CONTRATTO TIPO:
F-1) I contratti di locazione verranno stipulati esclusivamente
utilizzando il contratto tipo previsto ed allegato al D.M. 30 dicembre 2002
(allegati A - C - E).







CAPITOLO II
CONTRATTI PER GLI USI TRANSITORI ABITATIVI
(ART. 5, COMMA 1, L. 431/98 E ART. 2 D.M. 30-12-2002)
* * * * *
VII
A) Circa le esigenze dei proprietari e dei conduttori per fattispecie da
individuarsi nella contrattazione territoriale:
A-1) Individuano, anche considerate esigenze, usi, consuetudini
locali, le particolari esigenze (delle quali - si specifica - sufficiente la
sussistenza di una delle sottoindicate esigenze in capo anche ad una sola
delle parti contraenti) come dal seguente elenco delle varie fattispecie.
A-2) Quando il proprietario ha esigenza di adibire entro diciotto mesi
limmobile:
- Trasferimento temporaneo della sede di lavoro
- Matrimonio e/o convivenza
- Matrimonio dei figli
- Separazione propria o dei figli
- Rientro dallestero
- Attesa di concessione edilizia o autorizzazione da parte del Comune per la
ristrutturazione o demolizione dellimmobile o ampliamento con alloggio
attiguo
- Intende destinare limmobile ad uso abitativo commerciale, artigianale o
professionale proprio, ad uso del coniuge, dei genitori, dei figli, dei
parenti fino al secondo grado, indicando lesatta motivazione allatto della
stipula contrattuale.



A-3) Quando linquilino ha esigenza di un contratto transitorio per
motivi di:
- Trasferimento momentaneo della sede di lavoro
VIII
- Contratto di lavoro a tempo determinato in comune diverso da quello di
residenza
- Assegnazione alloggio di edilizia pubblica o acquisto in cooperativa o
presso privati di un alloggio che si rende disponibile entro diciotto mesi
dimostrato con compromesso regolarmente registrato
- Vicinanza momentanea a parenti bisognosi
- Uso seconda casa con permanenza della residenza nella prima casa nello
stesso comune o in comune confinante, con certificazione contrattuale, o
rogito notarile
- Per esigenze di ricerca e di studio
A-4) Convengono che il contratto tipo definito a livello locale debba
prevedere una specifica clausola che individui lesigenza transitoria del
locatore o del conduttore i quali dovranno confermare il verificarsi della
stessa, tramite lettera raccomandata da inviarsi avanti la scadenza nel termine
stabilito nel contratto e che qualora il locatore non adempia a questo onere
contrattuale oppure siano venute meno le cause della transitoriet, il
contratto tipo deve prevedere la riconduzione della durata a quella prevista
allarticolo 2, comma 1, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, ovvero in caso
di mancato utilizzo dellimmobile rilasciato un risarcimento pari a 36
mensilit.
A-5) Si danno atto che lesigenza transitoria del conduttore debba
essere provata con apposita ed idonea documentazione da allegare al
contratto.

B) CIRCA IL CONTRATTO TIPO
IX
B-1) Il contratto tipo, rispettivamente per le propriet individuali e per
le propriet di cui allart. 1 comma 5 e 6 del D.M. 30.12.2002 sono quelli
facenti parte dellallegato C del decreto stesso.

C) CIRCA LE AREE
C-1) Si richiamano integralmente le aree del capitolo I, come da
allegato 1.

D) CIRCA I VALORI DEL CANONE
D-1) Si richiama integralmente quanto previsto al capitolo I (allegato
2), con i valori minimi e massimi previsti per ogni area con relative sub-
fasce.
D-2) Convengono di determinare detti valori minimi e massimi del
canone, esprimendoli in euro ad anno per ogni metro quadro utile, stante
lassenza di diversi e pi utili criteri negli usi locali su piazza. Il valore sar
aumentato del 15% qualora limmobile abbia ammobiliato almeno la cucina
e la camera da letto.

E) CIRCA LE RIPARAZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE
E-1) Per gli oneri accessori le parti fanno riferimento allart. 4 del
D.M. 30 dicembre 2002 ed allegati.

F) CIRCA IL METRO QUADRO UTILE
F-1) Si richiama integralmente quanto esposto al capitolo primo.


CAPITOLO III
X
CONTRATTI PER SODDISFARE ESIGENZE
ABITATIVE DI STUDENTI UNIVERSITARI
(ART. 5, COMMI 2 e 3, L. 431/98 - D.M. 30-12-2002)
* * * * *
A) CIRCA IL CONTRATTO TIPO
A-1) Il contratto tipo quello previsto dallart. 3 del D.M. 20
dicembre 2002 ed allegati.

B) CIRCA LE AREE
B-1) Si richiamano integralmente le aree del capitolo I, come da
allegato 1.

C) CIRCA I VALORI DEL CANONE
C-1) Si richiama integralmente quanto previsto al capitolo I (allegato
3), con i valori minimi e massimi previsti per ogni area con relative sub-
fasce. Il valore calcolato senza mobilio.
C-2) Convengono di determinare detti valori minimi e massimi del
canone, esprimendoli in euro a mese per ogni metro quadro utile, stante
lassenza di diversi e pi utili criteri negli usi locali su piazza.

D) CIRCA LE RIPARAZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE
D-1) Per gli oneri accessori le parti fanno riferimento allart. 4 del
D.M. 30 dicembre 2002 ed allegati.

E) CIRCA IL METRO QUADRO UTILE
E-1) Si richiama integralmente quanto esposto al capitolo I.
REVISIONE ACCORDO
XI
Il presente accordo rester in vigore fino alla stipula di altro a seguito
dellemanazione di un nuovo decreto ministeriale di recepimento di
Convenzione nazionale e potr, di comune intesa, formare oggetto di
revisione allorch il Comune deliberi aliquote ICI specifiche per i locatori
che lochino sulla base del presente Accordo o siano modificate le
agevolazioni fiscali di cui allart. 8 della L. 431/98 o intervengono consistenti
variazioni delle condizioni di mercato locale dei canoni di locazione o
quando lo si ritenga necessario.

REVISIONE CANONI
Le Associazioni firmatarie il presente accordo territoriale convengono che
nel caso di sensibile variazione in pi o in meno dellimposizione fiscale
rispetto a quella in atto al momento della firma del presente accordo su
iniziativa anche di una delle parti le stesse si convocheranno per discutere i
parametri utili per la definizione dei canoni dei nuovi contratti di locazione e
di quelli gi firmati, al momento del loro rinnovo trascorsi i tre anni di durata
previsti dalla legge.

CERTIFICAZIONE DEI PARAMETRI
Le Associazioni potranno sottoscrivere certificazioni di congruit (vedi
allegato 4).

COMUNICAZIONE ICI
Si rammenta lobbligo previsto dal regolamento Comunale ICI di presentare
la comunicazione di cui allallegato (allegato 6).

Si allegano, come parte integrante del presente accordo territoriale:
XII
1) cartografia con individuazione delle aree omogenee
2) tabella riepilogativa (per ogni area) dei valori minimi e massimi di canoni,
espressi in euro per ogni metro quadrato utile
3) tabella per contratti per soddisfare esigenze abitative per studenti
universitari
4) certificazione di congruit
5) D.M. 30 dicembre 2002 e relativi allegati
6) modello da inviare alla divisione servizi Tributari al Comune di Torino


















All. 2
XIII

TABELLA VALORI MINIMI e MASSIMI DEL CANONE DI LOCAZIONE
ESPRESSI IN EURO MENSILI AL METRO QUADRATO UTILE
particolari dotazioni dellunit immobiliare
1. presenza di 1 autorimessa singola o, posto auto coperto
2. presenza di 1 cantina o, sottotetto o, soffitta
3. presenza di impianto di riscaldamento
4. presenza di ascensore per le unit oltre il 2 piano (3 fuori terra)
5. presenza di area verde di pertinenza ai condomini
6. presenza di posto auto scoperto
7. presenza di impianto di condizionamento
8. presenza di doppi servizi
9. presenza di allacciamento alla rete gas
10. presenza di porta blindata
11. presenza di doppi vetri
12. presenza allinterno dellalloggio del bagno completo

CONTRATTO 3 + 2
PRESENZA DI
ALMENO
6 ELEMENTI
PRESENZA DI
ALMENO
5 ELEMENTI
PRESENZA
DA
0 A 4 ELEMENTI
1 sub 2 sub 3 sub
Zona 1 - CENTRO 6,20 - 4,13 5,42 - 3,10 4,39 - 2,58
Zona 2 - SEMICENTRO 5,30 - 3,53 4,71 - 3,94 4,13 - 2,36
Zona 3 - PERIFERIA 4,53 - 3,32 3,93 - 2,71 3,32 - 2,12
Zona 4 - COLLINARE 6,20 - 4,13 5,10 - 3,10 4,13 - 2,58

CONTRATTO 4 + 2
Zona 1 - CENTRO 6,32 - 4,21 5,53 - 3,16 4,48 - 2,63
Zona 2 - SEMICENTRO 5,39 - 3,60 4,79 - 2,99 4,20 - 2,40
Zona 3 - PERIFERIA 4,60 - 3,38 4,00 - 2,76 3,38 - 2,16
Zona 4 - COLLINARE 6,32 - 4,21 5,53 - 3,16 4,48 - 2,63

CONTRATTO 5 + 2
Zona 1 - CENTRO 6,45 - 4,30 5,64 - 3,22 4,57 - 2,68
Zona 2 - SEMICENTRO 5,49 - 3,66 4,87 - 3,04 4,27 - 2,44
Zona 3 - PERIFERIA 4,68 - 3,44 4,07 - 2,81 3,44 - 2,19
Zona 4 - COLLINARE 6,45 - 4,30 5,64 - 3,22 4,57 - 2,68

CONTRATTO 6 + 2
Zona 1 - CENTRO 6,57 - 4,38 5,747 - 3,29 4,65 - 2,73
Zona 2 - SEMICENTRO 5,58 - 3,72 4,96 - 3,10 4,34 - 2,48
Zona 3 - PERIFERIA 4,76 - 3,49 4,13 - 2,85 3,49 - 2,23
Zona 4 - COLLINARE 6,57 - 4,38 5,74 - 3,29 4,65 - 2,73
PREGIO - DEGRADO (NO SUB FASCE)

PREGIO 8,00 - 5,00
DEGRADO 2,62 - 1,83
%
XIV




ULTERIORI NORME RELATIVE ALLA TABELLA
VALORI MINIMI e MASSIMI DEL CANONE DI LOCAZIONE


Nelle zone di pregio qualora lunit immobiliare non abbia servizio interno, il canone di locazione
viene calcolato coi criteri generali relativi allarea in cui insiste limmobile.
Per le sole zone 2 (semi-centro) e, 3 (periferia), per gli alloggi con metratura come definita
dallaccordo fino a 41 metri quadrati, sar applicata una maggiorazione convenzionale del
30% e , per gli alloggi con metri superiore ai 41 metri quadrati e, fino a 51 metri quadrati, sar
applicata una maggiorazione del 25%, per gli alloggi con una metratura superiore a 51
metri quadrati e fino a 67 quadrati, sar applicata una maggiorazione convenzionale del 20%.
Tale maggiorazione deve essere considerata ai fini della determinazione della superficie
convenzionale.
Per gli alloggi di categoria A/2 e costruiti (fine lavori) successivamente all1 gennaio 1993 si
procede al passaggio nella fascia successiva e, se gi inseriti nella prima fascia (1 sub) i
valori locativi al metro quadrato potranno essere maggiorati del 5%.
Si conviene che per le sole zone 2 (semicentro) e 3 (periferia) in presenza di particolari
situazioni, i valori locativi potranno subire un ulteriore correttivo di aumento o in diminuzione
pari al 5% valore definito dalle tre fasce.
Tale correttivo dovr essere motivato sul contratto e sottoscritto da una commissione di
conciliazione composta almeno da un rappresentante dellAssociazione degli inquilini e da un
rappresentate dellAssociazione dei proprietari.
Il canone risultante non potr essere in ogni caso n inferiore al valore minimo n superiore al
valore massimo della fascia di oscillazione.












XV

All. 3


TABELLA VALORI MINIMI E MASSIMI DEL CANONE DI LOCAZIONE
ESPRESSI IN EURO MENSILI AL METRO QUADRATO UTILE
PER CONTRATTI DIRETTI A SODDISFARE ESIGENZE
ABITATIVE DI STUDENTI UNIVERSITARI
(ex art. 5 commi 2 e 3 legge 431/98 e D.M. 30-12-2002)
PARTI COLARI DOTAZI ONI DELLUNI T I MMOBI LI ARE

GRUPPO A GRUPPO B
1. Disponibilit di almeno 14/18 mq. a
studente abitante (indice di vivibilit)
1. Presenza di doppi servizi oltre i 100 mq.
2. Possibilit di collegamento diretto alla sede
universitaria con mezzi pubblici
2. Presenza di impianto di riscaldamento
autonomo
3. Disponibilit di una camera singola per
studente
3. Presenza di ascensore oltre il 2^ piano
(terzo fuori terra)
4. Ubicazione dellalloggio in prossimit della
sede universitaria (3 Km di raggio)
4. Presenza di spazi commerciali adiacenti
allappartamento

PRESENZA DI
ALMENO
3 ELEMENTI DEL
GRUPPO A
E DI ALMENO 2
ELEMENTI DEL
GRUPPO B
PRESENZA DI
ALMENO
2 ELEMENTI DEL
GRUPPO A
E DI ALMENO 1
ELEMENTO DEL
GRUPPO B
PRESENZA DI
ALEMENO
1 ELMENTO DEL
GRUPPO A
E DI ALMENO 1
ELEMENTO DEL
GRUPPO B
zone 1 sub 2 sub 3 sub
CENTRO 6,20 - 4,13 5,42 - 3,10 4,39 - 2,58
SEMICENTRO 5,30 - 3,53 4,71 - 3,94 4,13 - 2,36
PERIFERIA 4,53 - 3,32 3,93 - 2,71 3,32 - 2,12
COLLINA 6,20 - 4,13 5,10 - 3,10 4,13 - 2,58

Qualora lunit immobiliare non abbia il servizio sanitario interno, il canone di locazione viene
calcolato secondo la terza sub fascia
Per le unit abitative completamente ammobiliate il canone relativo alle fasce di competenza
verr aumentato del 20%
Per le zone 2 (semi-periferia) e 3 (periferia): per gli alloggi con metratura come definita
dallaccordo fino a 41 mq. sar applicata una maggiorazione convenzionale del 30% e, per gli
alloggi con metratura superiore ai 41 mq. e fino a 51 mq. sar applicata una maggiorazione
convenzionale del 25%. Per gli alloggi con metratura superiore a 51 mq. e fino a 67 mq. la
maggiorazione convenzionale sar del 20%.
Tale maggiorazione deve essere considerata ai fini della determinazione della superficie
convenzionale.
Per gli alloggi di categoria A/2, costruiti successivamente all1 gennaio 1993 si procede al
passaggio nella fascia successiva e, se gi inseriti nella prima fascia, i valori per mq. verranno
maggiorati del 5%.
XVI

ALL. 1

AREA OMOGENEA 1 "CENTRO":
corso Principe Eugenio, corso Valdocco, via Santa Chiara, via delle
Orfane, piazza Emanuele Filiberto, via Bellezia, via Egidi, via Porta
Palatina, corso Regina Margherita, corso San Maurizio (civici pari), via
Rossini, via Verdi, via Virginio, via Po, piazza Vittorio Veneto (civici
dispari), via Bava, Ponte Vittorio Veneto, corso Moncalieri, Ponte Umberto
I, corso Vittorio Emanuele II, via Ormea, via Lombroso, via SantAnselmo,
corso Marconi, largo Marconi (lato corso Vittorio Emanuele II), via Nizza,
via Assietta, via Sacchi, via Jonio, corso De Nicola, corso Mediterraneo,
corso Einaudi, via Peano, via dOvidio, corso Duca degli Abruzzi, corso
Montevecchio, corso Castelfidardo, corso Bolzano, via Bertola, via
Santarosa, corso Inghilterra, piazza Statuto.

AREA OMOGENEA 2 SEMICENTRO"
PORZIONE A (zona est):
corso Regio Parco, via Buscaglioni, lungo Dora Siena, lungo Dora
Voghera, Parco suor Giovanna Michelotti, (lungo Dora Riparia/confluenza
con il fiume Po), (sponde del fiume Po), corso Casale, piazza Coriolano,
vai Agudio, piazza Pasini, corso San Maurizio (civici pari), via Bava, piazza
Vittorio Veneto (civici dispari), via po, via Virginio, via Verdi, via Rossini,
via Denina, lungo Dora Savona;

PORZIONE B (zona ovest):
strada Vicinale antica di Collegno, via Servais, corso Appio Claudio, corso
Svizzera, via Fabrizi, via Fiano, via Balme, corso Tassoni, via Cibrario,
piazza Statuto, corso Inghilterra, via Santarosa, via Bertola, corso
Bolzano, via Grattoni, corso Vittorio Emanuele II, corso Castelfidardo,
corso Montevecchio, corso Duca degli Abruzzi, via dOvidio, via Peano,
corso Einaudi, corso Mediterraneo, corso De Nicola, via Jonio, via Sacchi,
via Assietta, via Nizza, largo Marconi (lato corso Vittorio Emanuele II),
corso Marconi, via SantAnselmo, via Lombroso, via Ormea, Ponte
Umberto I, corso Moncalieri, corso Sicilia, Ponte Balbis, (sponde del fiume
Po), confine comunale sud/Comune di Moncalieri, via Villa, via Passo
Buole, via Canelli, via Farigliano, via Nizza, via Baiardi, via Bizzozzero, via
Demonte, via Alassio, via Rapallo, corso Unione Sovietica, via De
Cristofori, via Tunisi, via Pizzorno, corso Corsica, via Bossoli, via PioVII,
via Vigliani, via Formiggini, via Barbera, piazza Caio Mario, corso Tazzoli,
via Frattini, via nallino, via Demargherita, via Pinchia, via Biscarra, via
Induno, confine comunale ovest/Comune di Grugliasco, strada Vicinale
antica di Grugliasco, strada Vicinale della Pronda, confine comunale
ovest/Comune di Collegno.






AREA OMOGENEA 3 "CORONA" PORZIONE A (zona nord):
confine comunale ovest/Comune di Collegno, strada di Druento, confine
comunale ovest/Comune di Venaria Reale, confine comunale
nord/Comune di Borgaro, confine comunale nord/Comune di Caselle,
confine comunale est/Comune di Settimo, confine comunale est/Comune
di San Mauro, (sponde del torrente Dora Riparia/confluenza con il fiume
Po), lungo Dora Voghera, lungo Dora Siena, via Buscaglioni, corso Regio
Parco, lungo Dora Savona, via Denina, corso San Maurizio, corso Regina
Margherita, via Porta Palatina, via Egidi, via Santa Chiara, via Bellezia,
piazza Emanuele Filiberto, corso Valdocco, corso Principe Eugenio, via
Cibrario, corso Tassoni, via Balme, via Fiano, via Fabrizi, corso Svizzera,
corso Appio Claudio, via Servais, via Berruti, strada Vicinale antica di
Collegno;

PORZIONE B (zona sud):
strada Comunale del Portone, confine comunale ovest/Comune di
Grugliasco, corso Tazzoli, via Induno, via Biscarra, via Pinchia, via
Demargherita, via Nallino, via Frattini, corso Unione Sovietica, piazzale
Caio Mario, via Barbera, via Formiggini, via Pio VII, via Bossoli, corso
Corsica, via Pizzorno, via Tunisi, via De Cristofori, via Rapallo, via Alassio,
via Demonte, via Bizzozzero, via Nizza, via Farigliano, via Canelli, via
Passo Buole, via Villa, confine comunale sud/Comune di Nichelino, confine
comunale sud/Comune di Beinasco, confine comunale ovest/Comune di
Orbassano, confine comunale ovest/Comune di Grugliasco

AREA OMOGENEA 4 "COLLINA":
confine comunale est/Comune di Baldissero, confine comunale
est/Comune di Pino Torinese, confine comunale est/Comune di Pecetto,
confine comunale sud/Comune di Moncalieri, (sponde del fiume Po),
Ponte Balbis, corso Sicilia, corso Moncalieri, Parco suor Giovanna
Michelotti, piazza Pasini, via Agudio, piazza Coriolano, corso Casale.


AREE DI PREGIO E DI DEGRADO

AREA DI PREGIO 1.1 p:
da via Monte di Piet ang. via XX Settembre a via Monte di piet ang. via
Viotti; da via Viotti ang. via Monte di Piet a via Viotti ang. piazza
Castello; da piazza Castello ang. via Viotti a piazza Castello ang. via
Roma; da via Roma ang. piazza Castello a via Roma ang. via Battisti; da
via Battisti ang. via Roma a via Battisti ang. via Bogino; da via Bogino
ang. via Battisti a via Bogino ang. via Principe Amedeo; da via Principe
Amedeo ang. via Bogino a via Principe Amedeo ang. via Accademia delle
Scienze; da via Accademia delle Scienze ang. via Principe Amedeo a via
Accademia delle Scienze ang. via Maria Vittoria; da via Maria Vittoria ang.
via Accademia della Scienze a via Maria Vittoria ang. via Lagrange; da via
Lagrange ang. via Maria Vittoria a via Lagrange ang. via Gramsci; da via
Gramsci ang. via Lagrange a via Gramsci ang. via XX Settembre; da via
XX Settembre ang. via Gramsci a via XX Settembre ang. via Monte di
Piet.

AREA DI PREGIO 2.1 p:
da via Cernaia ang. via Avogadro a via Cernaia ang. via Botero; da via
Botero ang. via Cernaia a via Botero ang. via Bertola; da via Bertola ang.
via Botero a via Bertola ang. via San Franceso dAssisi; da via San
Francesco dAssisi ang. via Bertola a via San Francesco dAssisi ang. via
Monte di Piet; da via Monte di Piet ang. via San Francesco dAssisi a via
Monte di Piet ang. via dei Mercanti; da via dei Mercanti ang. via Monte di
Piet a via dei Mercanti ang. via Barbaroux; da via Barbaroux ang. via dei
Mercanti a via Barbaroux ang. via Micca; da via Micca ang. via Barbaroux
a via Micca ang. via Viotti; da via Viotti ang. via Micca a via Viotti ang. via
Monte di Piet; da via Monte di Piet ang. via Viotti a via Monte di Piet
ang. via XX Settembre; da via XX Settembre ang. via Monte di Piet a via
XX Settembre ang. via Bertola; da via Bertola ang. via XX Settembre a
via Bertola ang. San Tommaso; da via San Tommaso ang. via Bertola a
via San Tommaso ang. via Santa Teresa; da via Santa Teresa ang. via
San Tommaso a via Santa Teresa ang. via San Francesco dAssisi; da via
San Francesco dAssisi ang. via Santa Teresa a via San Francesco dAssisi
ang. via dellArcivescovado; da via dellArcivescovado ang. via San
Francesco dAssisi a via dellArcivescovado ang. via don Minzoni; da via
don Minzoni ang. via dellArcivescovado a via don Minzoni ang. corso
Matteotti; da corso Matteotti ang. via don Minzoni a corso Matteotti ang.
via Parini; da via Parini ang. corso Matteotti a via Parini ang. corso
Vittorio Emanuele II; da corso Vittorio Emanuele II ang. via Parini a corso
Vittorio Eamnuele II ang. via Avogadro; da via Avogadro ang. corso
Vittorio Emanuele II a via Avogadro ang. corso Matteotti; da corso
Matteotti ang. via Avogadro a corso Matteotti ang. via Papacino; da via
Papacino ang. corso Matteotti a via Papacino ang. via Promis; da via
Promis ang. via Papacino a via Promis ang. via Avogadro; da via
Avogadro ang. via Promis a via Avogadro ang. via Cernaia.

AREA DI PREGIO 3.1 p:
da via XX Settembre ang. via Micca a via XX Settembre ang. corso Regina
Margherita; da corso Regina Margherita ang. via XX Settembre a corso
Regina Margherita ang. corso San Maurizio; da corso San Maurizio ang.
corso Regina Margherita a corso San Maurizio ang. via Rossini; da via
Rossini ang. corso San Maurizio a via Rossini ang. via Verdi; da via Verdi
ang. via Rossini a via Verdi ang. via Virginio; da via Virginio ang. via
Verdi a via Virginio ang. via Po; da via Po ang. via Virginio a via Po ang.
via Carlo Alberto; da via Carlo Alberto ang. via Po a via Carlo Alberto ang.
via Battisti; da via Battisti ang. via Carlo Alberto a via Battisti ang. via
Roma; da via Roma ang. via Battisti a via Roma ang. via piazza Castello;
da piazza Castello ang. via Roma a piazza Castello ang. via Barbaroux; da
via Barbaroux ang. piazza Castello a via Barbaroux ang. via XX
Settembre.


AREA DI PREGIO 4.1 p:
da piazza Vittorio Veneto ang. via Po a piazza Vittorio Veneto ang. via
Bava; da via Bava ang. piazza Vittorio Veneto a via Bava ang. corso San
Maurizio; da corso San Maurizio ang. via Bava a corso San Maurizio ang.
lungo Po Cadorna; da lungo Po Cadorna ang. corso San Maurizio a corso
Casale ang. via Santarosa; da corso Casale ang. via Santarosa a piazza
Gran Madre di Dio; da piazza Gran Madre di Dio ang. corso Casale a
piazza Gran Madre di Dio ang. corso Moncalieri; da corso Moncalieri ang.
piazza Gran Madre di Dio a corso Moncalieri ang. Ponte Umberto I; da
Ponte Umberto I ang. corso Moncalieri a ponte Umberto I ang. corso
Cairoli; da corso Vittorio Emanuele II ang. corso Cairoli a corso Vittorio
Emanuele II ang. via della Rocca; da via della Rocca ang. corso Vittorio
Emanuele II a via della Rocca ang. via Mazzini; da via Mazzini ang. via
della Rocca a via Mazzini ang. via San Massimo; da via San Massimo ang.
via Mazzini a via San Massimo ang. via Giolitti; da via Giolitti ang. via San
Massimo a via Giolitti ang. via Plana; da via Plana ang. via Giolitti a via
Plana ang. piazza Vittorio Veneto; da piazza Vittorio Veneto ang. via
Plana a piazza Vittorio Veneto ang. via Po.

AREA DI PREGIO 5.1 p:
da corso Vittorio Emanuele II ang. corso Duca degli Abruzzi a corso
Vittorio Emanuele II ang. corso Re Umberto I; da corso Re umberto I
ang. corso Vittorio Emanuele II a corso Re Umberto I ang. corso Stati
Uniti; da corso Stati Uniti ang. corso Re umberto I a corso Stati Uniti ang.
corso Duca degli Abruzzi; da corso Duca degli Abruzzi ang. corso Stati
uniti a corso Duca degli Abruzzi ang. corso Vittorio Emanuele II.

AREA DI PREGIO 6.1 p:
da corso Montevecchio ang. corso Duca degli Abruzzi a corso
Montevecchio ang. corso Galileo Ferraris; da corso Galileo Ferraris ang.
corso Montevecchio a corso Galileo Ferraris ang. corso Trento; da corso
Trento ang. corso Galileo Ferraris a corso Trento ang. corso Arimondi; da
corso Arimondi ang. corso Trento a corso Arimondi ang. corso Duca degli
Abruzzi; da corso Duca degli Abruzzi ang. corso Arimondi a corso Duca
degli Abruzzi ang. corso Montevecchio.

AREA DI PREGIO 1.2 p:
da via Cibrario ang. corso Tassoni a via Cibrario ang. corso Principe
Oddone; da corso Principe Oddone ang. via Cibrario a corso corso
Inghilterra ang. corso Francia; da corso Inghilterra ang. corso Francia a
corso Inghilterra ang. via Cavalli; da via Cavalli ang. corso Inghilterra a
via Cavalli ang. via Principi dAcaja; da via Principi dAcaja ang. via Cavalli
a via Principi dAcaja ang. corso Vittorio Emanuele II; da corso Vittorio
Emanuele II ang. via Principi dAcaja a corso Vittorio Emanuele II ang.
corso Tassoni; da corso Tassoni ang. corso Vittorio Emanuele II a corso
Tassoni ang. via Cibrario.



AREA DI PREGIO 2.2 p:
da corso Vittorio Emanuele II ang. via Ormea a corso Vittorio Emanuele II
ang. Ponte Umberto I; da Ponte Umberto I ang. corso Vittorio Emanuele
II a Ponte Umberto I ang. corso Moncalieri; da corso Moncalieri ang.
Ponte Umberto I a corso Moncalieri ang. piazza Gran Madre di Dio; da
piazza Gran Madre di Dio ang. corso Moncalieri a corso Moncalieri ang.
Ponte Balbis; da Ponte Balbis ang. corso Moncalieri a Ponte Balbis ang.
corso Massimo dAzeglio; da corso Bramante ang. corso Massimo
dAzeglio a corso Bramante ang. via Fo: da via Fo ang. corso Bramante
a via Fo ang. via Tiziano; da via Tiziano ang. via Fo a via Tiziano ang.
via Ormea; da via Ormea ang. via Tiziano a via Ormea ang. via Petitti; da
via Petitti ang. via Ormea a via Petitti ang. via Giuria; da via Giuria ang.
via Petitti a via Giuria ang. via Caluso; da via Caluso ang. via Giuria a via
Caluso ang. via Ormea; da via Ormea ang. via Caluso a via Ormea ang.
corso Vittorio Emanuele II.

AREA DI PREGIO 3.2 p:
da via Garessio ang. via Genova a via Garessio ang. lungo Unit dItalia;
da lungo Unit dItalia ang. via Garessio a lungo Unit dItalia ang. corso
Unit dItalia; da corso unit dItalia ang. lungo Unit dItalia a corso
Moncalieri-sponda destra del fiume Po; da corso Moncalieri-sponda destra
del fiume Po a corso Moncalieri-confine comunale sud (Comune di
Moncalieri); corso Moncalieri-confine comunale sud (Comune di
Moncalieri) a corso Maroncelli ang. corso Unit dItalia; da corso
Maroncelli ang. corso Unit dItalia a corso Maroncelli ang. via Genova; da
via Genova ang. corso Maroncelli a via Genova ang. via Garessio.

AREA DI PREGIO 1.4 p:
da corso Casale ang. piazza Borromini a piazza Borromini ang. via
Castelnuovo; da via Castelnuovo ang. piazza Borromini a via Castelnuovo
ang. via Cinzano; da via Cinzano ang. via Castelnuovo a via Cinzano ang.
corso Gabetti; da corso Gabetti ang. via Cinzano a corso Gabetti ang. via
Moncalvo; da via Moncalvo ang. corso Gabetti a via Moncalvo ang. via
Figlie dei Militari; da via Figlie dei Militari ang. via Moncalvo a via Figlie
dei Militari ang. via Luisa del Carretto; da via Luisa del Carretto ang. via
Figlie dei Militari a via Luisa del Carretto ang. strada del Cantello
Inferiore; da strada del Cantello Inferiore ang. via Luisa del Carretto a
strada del Cantello Inferiore ang. a corso Picco; da corso Picco ang.
strada del Cantello Inferiore a corso Picco ang. piazzale Villa della Regina;
da piazzale Villa della Regina ang. corso Picco a piazzale Villa della Regina
ang. corso Lanza; da corso Lanza ang. piazzale Villa della Regina a corso
Lanza ang. viale Curreno; da viale Curreno ang. corso Lanza a viale
Curreno ang. strada Consortile dellOsepdale San Vito; da strada
Consortile dellOspedale San Vito ang. viale Curreno a strada Consortile
dellOspedale San Vito ang. corso Lanza; da corso Lanza ang. strada
Consortile dellOspedale San Vito a corso lanza ang. corso Moncalieri; da
corso Moncalieri ang. corso Lanza a corso Moncalieri ang. lungo Po
Sardegna; da lungo po Sardegna ang. corso Moncalieri a corso Moncalieri
ang. piazza Gran Madre di Dio; da piazza Gran Madre di Dio ang. corso
Moncalieri a piazza Gran Madre di Dio ang. corso Casale; da corso Casale
ang. piazza Gran Madre di Dio a Parco suor Giovanna Michelotti; Parco
suor Giovanna Michelotti (sponda destra del fiume Po) fino al Ponte
Regina Margherita; da Parco suor Giovanna Michelotti ang. Ponte Regina
Margherita a corso Casale ang. corso Gabetti; da corso Gabetti ang. corso
Casale a corso Gabetti ang. piaza Borromini.

AREA DI PREGIO 2.4 p:
corso Casale, Confine Comunale est (Comune di Baldissero), Confine
Comunale est (Comune di Pino Torinese), Confine Comunale est (Comune
di Pecetto), Confine Comunale sud (Comune di Moncalieri), corso
Moncalieri, strada San Vito, viale Curreno, corso Lanza, corso Picco,
strada del Cantello Inferiore, via Figli dei Militari, via Moncalvo, corso
Gabetti, piazza Gozzano, via Vignale, via Casalborgone, corso Sella,
strada Consortile del Lauro, via Lomellina, strada Tonello, corso Kossuth,
corso Chieri, corso Casale, piazza delle Bande Nere, piazza Modena,
strada Comunale del Cimitero di Sassi, via Agudio, piazza Coriolano.

AREA DI DEGRADO 1.1 d:
da Sottopassaggio Stazione FF.SS. "Porta Nuova" ang. via Sacchi a
Sottopassaggio Stazione FF.SS. "Porta Nuova" ang. via Nizza; da via
Nizza ang. Sottopassaggio Stazione FF.SS. "Porta Nuova" a via Niza ang.
via San Pio V; da via San Pio V ang. via Nizza a via San Pio V ang. via
Saluzzo; da via Saluzzo ang. via San Pio V a via Saluzzo ang. corso
Marconi; da corso Marconi ang. via Saluzo a corso Marconi ang. largo
Marconi; da largo Marconi ang. corso Marconi a largo Marconi ang. via
Nizza; da via Niza ang. largo Marconi a via Niza ang. Sottopassaggio
Stazione FF.SS. "Porta Nuova".

AREA DI DEGRADO 1.3 d:
da corso Principe Oddone ang. corso Principe Eugenio a corso Principe
Oddone ang. via Maria Ausiliatrice; da via Maria Ausiliatrice ang. corso
Principe Oddone a via Maria Ausiliatrice ang. via Cigna; da via Cigna ang.
via Maria Ausiliatrice a via Cigna ang. via Cottolengo; da via Cottolengo
ang. via Cigna a via Cottolengo ang. via San Pietro in Vincoli; da via San
Pietro in Vincoli ang. via Cottolengo a via San Pietro in Vincoli ang. via
Cirio; da via Cirio ang. via San Pietro in Vincoli a via Cirio ang. via del
Fortino; da via del Fortino ang. via Cirio a via del Fortino ang. lungo Dora
Napoli; da lungo Dora Napoli ang. via del Fortino a lungo Dora Napoli ang.
Ponte Mosca; da Ponte Mosca ang. lungo Dora Napoli a Ponte Mosca ang.
lungo Dora Agrigento; da lungo Dora Agrigento ang. corso Giulio Cesare a
corso Giulio Cesare ang. via No; da via No ang. corso Giulio Cesare a
via No ang. via Priocca; da via Priocca ang. via No a via Priocca ang.
via Pisano; da via Pisano ang. via Priocca a via Pisano ang. corso XI
Febbraio; da corso XI Febbraio ang. via Pisano a corso XI Febbraio ang.
corso Regina Margherita; da corso Regina Marherita ang. corso XI
Febbraio a corso Regina Margherita ang. via Porta Palatina; da via Porta
Palatina ang. corso Regina Margherita a via Porta Palatina ang. via Egidi;
da via Egidi ang, via Porta Palatina a via Egidi ang. via dlla Basilica; da
via della Basilica ang. via Egidi a via della Basilica ang. via Milano; da via
Milano ang. via della Basilica a via Milano ang. via Santa Chiara; da via
Santa Chiara ang. via Milano a via Santa Chiara ang. via Bellezia; da via
Bellezia ang. via Santa Chiara a via Bellezia ang. piazza Emanuele
Filiberto; da piazza Emanuele Filiberto ang. via Bellezia a piazza
Emanuele Filiberto ang. via delle Orfane; da via delle Orfane ang. piazza
Emanuele Filiberto a via delle Orfane ang. via Giulio; da via Giulio ang.
via delle Orfane a via Giulio ang. corso Valdocco; da corso Valdocco ang.
via Giulio a corso Valdocco ang. corso Principe Eugenio; da corso Principe
Eugenio ang. corso Valdocco a corso Principe Eugenio ang. corso Principe
Oddone.


1. Presenza di n. 1 autorimessa singola o, posto auto coperto
2. Presenza di n. 1 cantina o, sottotetto o, soffitta.
3. Presenza di impianto di riscaldamento .
4. Presenza di ascensore per le unit oltre il 2^ piano (3^ fuori terra)
5. Presenza di area verde di pertinenza ai condomini.
6. Presenza di posto auto scoperto.
7. Presenza di impianto di condizionamento
8. Presenza di doppi servizi.
9. Presenza di allacciamento alla rete gas
10. Presenza di porta blindata
11. Presenza di doppi vetri
12. Presenza all'interno dell'alloggio del bagno completo.
CONTRATTO 3 + 2
PRESENZA DI PRESENZA DI PRESENZA
ALMENO ALMENO DA
6 ELEMENTI 5 ELEMENTI 0 a 4 ELEMENTI
1. Sub 2. Sub 3. Sub
Zona 1 CENTRO 6,20 - 4,13 5,42 - 3,10 4.39 - 2,58
Zona 2 SEMICENTRO 5,30 - 3,53 4,71 - 2,94 4,13 - 2,36
Zona 3 PERIFERIA 4,53 - 3,32 3,93 -2,71 3,32 - 2,12
Zona 4 COLLINARE 6,20 - 4,13 5,16 - 3,10 4,13 - 2,58
CONTRATTO 4 + 2
Zona 1 CENTRO 6,32- 4,21 5,53 - 3,16 4.48 - 2,63
Zona 2 SEMICENTRO 5,39 - 3,60 4,79 - 2,99 4,20 - 2,40
Zona 3 PERIFERIA 4,61 - 3,38 4,00 - 2,76 3,38 - 2,15
Zona 4 COLLINARE 6,32- 4,21 5,26 - 3,16 4,21 - 2,63
CONTRATTO 5 + 2
Zona 1 CENTRO 6,45 - 4,30 5,64- 3,22 4.57 - 2,68
Zona 2 SEMICENTRO 5,49 - 3,66 4,87 - 3,04 4,27 - 2,44
Zona.3 PERIFERIA 4,68 - 3,44 4,07 - 2,81 3.44 - 2,19
Zona 4 COLLINARE 6,45- 4,30 5,37 - 3,22 4,30- 2,68
CONTRATTO 6 + 2
Zona 1 CENTRO 6,57- 4,38 5,75- 3,29 4.66- 2,73
Zona 2 SEMICENTRO 5,58 - 3,72 4,96 - 3,10 4,34 - 2,48
Zona 3 PERIFERIA 4,76 - 3,49 4,13 - 2,85 3,49 - 2,23
Zona 4 COLLINARE 6,57 - 4,38 5,47 - 3,29 4,38 - 2,73
PREGIO - DEGRADO ( NO SUB FASCE)
PREGIO 8,00 - 5,00
DEGRADO 2,62 - 1,83
XIII %
TABELLA VALORI MINIMI E MASSIMI DEL CANONE DI LOCAZIONE
ESPRESSI IN EURO MENSILI AL METRO QUADRATO UTILE
particolari dotazioni dell'unit immobiliare
ALL. 2
GRUPPO "A"
1. Presenza di doppi servizi oltre i 100 metri quadrati Possibilit di collegamento diretto alla
sede Univeristaria con mezzi pubblici
2. Disponibilit di almeno 14 - 18 metri quadrati a stu- Presenza impianto di riscaldamento
dente abitante autonomo
3. Disponibiulit di una camera singola per studente Impianto di ascensore oltre 2^ piano
(3^ fuori terra)
4. Ubicazione dell'alloggio in prossimit della sede uni- Presenza di spazi commerciali adia-
versitaria cui iscritto lo studente ( 3 Km. di raggio) centi all'appartamento
Presenza di Presenza di Presenza di
almeno 3 elementi almeno 2 elementi almeno 1 elementi
del gruppo "A" del gruppo "A" del gruppo "A"
e, di almeno 2 e, di almeno 1 e, di almeno 1
del gruppo "B" del gruppo "B" del gruppo "B"
1. Sub 2. Sub 3. Sub
1 CENTRO 6,20 - 4,13 5,42 - 3,10 4.39 - 2,58
2 SEMICENTRO 5,30 - 3,53 4,71 - 2,94 4,13 - 2,36
3 PERIFERIA 4,53 - 3,32 3,93 -2,71 3,32 - 2,12
4 COLLINARE 6,20 - 4,13 5,16 - 3,10 4,13 - 2,58
Qualora l'unit immobiliare non abbia servizio sanitario interno, il canone di locazione viene calcolato secondo
la terza sub fascia
Per le unit abitatite completamente ammobiliate il canone relativo alle fascie di competenza verr aumentato
del 20%.
Per le zone 2 (semi-periferia) e, 3 (periferia), per gli alloggi con metratura come definita dall'accordo fino a 41
metri quadrati, sar applicata una maggiorazione convenzionale del 30% e, per gli alloggi con metratura superiore
ai 41 metri quadrati e, fino ai 51 metri quadrati, sar applicata una maggiorazione convenzionale del 25%, per
gli alloggi con metratura superiore ai 51 metri quadrati e, fino ai 67 metri quadrati, sar applicata una maggiorazio-
ne convenzionale del 20%.
Per gli alloggi di categoria A/2, costruiti successivamente all'1/01/1993 si procede al passaggio nella fascia
successiva e, se gi inseriti nella prima fascia i valori al metro quadrato verranno maggiorati del 5%.
GRUPPO "B"
ALL. 3
TABELLA VALORI MINIMI E MASSIMI DEL CANONE DI LOCAZIONE
ESPRESSI IN EURO MENSILI AL METRO QUADRATO UTILE PER STUDENTI UNIVERSITARI
elementi in dotazione dell'unit immobiliare
ART. 5 commi 2 e 3 Legge 431/98
ALL. 4


CERTIFICAZIONE DI APPLICAZIONE
DEI PARAMETRI DI CUI ALLACCORDO TERRITORIALE



In riferimento al contratto di locazione stipulato in data__________________________

tra il locatore___________________________________________________________ e il

conduttore___________________________________________________secondo quanto

previsto dallaccordo territoriale firmato a Torino in data_______________ che richiamava

la legge 431 del 9 dicembre 1998 e il decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

del 30 dicembre 2002.

LAssociazione della propriet _________________________________________________

e lAssociazione sindacale dellinquilinato_________________________________________

Dichiarano che il canone di locazione pattuito rientra secondo le dichiarazioni delle parti -

nei parametri previsti dallaccordo territoriale depositato presso il Comune in data ________

___________________




IL LOCATORE IL CONDUTTORE



ASSOCIAZIONE PROPRIETA SINDACATO INQUILINI








DATA__________________

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti


DECRETO 30 dicembre 2002

Criteri generali per la realizzazione gli Accordi da definire in sede locale per la stipula dei
contratti di locazione agevolati ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre
1998, n. 431, nonch dei contratti di locazione transitori e dei contratti di locazione per
studenti universitari ai sensi dell'articolo 5, commi 1, 2 e 3, della stessa legge.

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
DI CONCERTO CON
IL MINISTRO DELLECONOMIA E DELLE FINANZE
Vista la legge 9 dicembre 1998, n. 431, concernente la disciplina delle locazioni e del
rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo;
Vista la Convenzione nazionale in data 8 febbraio 1999, sottoscritta ai sensi
dellarticolo 4, comma 1, della richiamata legge;
Visto il decreto interministeriale lavori pubblici-finanze del 5 marzo 1999, pubblicato
sulla G.U. del 22 marzo 1999, serie generale, n. 67 con il quale sono stati definiti, sulla base
dei contenuti della citata Convenzione nazionale, criteri generali per la realizzazione degli
accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione ai sensi dellarticolo
2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431;
Visto in particolare larticolo 4, comma 1 della citata legge 431/98, cos come
modificato dallarticolo 2, comma 1, lettera c), della legge 8 gennaio 2002, n. 2 che stabilisce
che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti convochi, ogni tre anni, le organizzazioni
della propriet edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale al
fine di aggiornare la richiamata Convenzione nazionale che individua i criteri generali da
assumere a riferimento per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale tra le
stesse associazioni ai fini della determinazione dei canoni di locazione;
Vista la nota ministeriale in data 15 gennaio 2002, con la quale ai sensi del richiamato
articolo 4, comma 1, della legge n. 431/98, si proceduto a convocare le organizzazioni
sindacali della propriet edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello
nazionale al fine di aggiornare la citata Convenzione nazionale;
Considerato che alla scadenza del termine previsto dallarticolo 4, comma 2, della
menzionata legge n. 431/98, tra tutte le parti convocate dal Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti non stato raggiunto accordo formale unico;
Considerato che ai sensi dellarticolo 4, comma 1, della medesima legge 431/98, in
mancanza di un unico accordo tra le parti, i criteri per la definizione dei canoni, anche in
relazione alla durata dei contratti, alla rendita catastale dellimmobile e ad altri parametri
oggettivi, nonch alle modalit per garantire particolare esigenze delle parti, debbono essere
indicati in apposito decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il
Ministro delleconomia e delle finanze da emanare sulla base degli orientamenti prevalenti
espressi dalle organizzazioni sindacali degli inquilini dei proprietari;
Visti i distinti accordi presentati il primo, in data 6 settembre 2002, dalle
organizzazioni sindacali Sunia, Sicet, Uniat, Unione inquilini, Ania, Feder.Casa, Anpe-
Federpropriet, Asppi, Confappi, Uppi - al quale ha successivamente aderito lassociazione
Assocasa - ed il secondo, in data 9 settembre 2002, dalle organizzazioni Confedilizia, Appc,
Unioncasa, Conia;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, articolo 3, lettera c);
Visto il decreto in data 12 ottobre 2001 con il quale il Ministro delle infrastrutture e
dei trasporti ha delegato lOn.le Ugo Giovanni Martinat allesercizio anche delle competenze
nelle aree del Dipartimento per le opere pubbliche e per ledilizia;
Ai sensi dellarticolo 4, comma 2, della legge 431/98 ;
Decreta :
Art. 1
Criteri per la determinazione dei canoni di locazione agevolati nella contrattazione
territoriale
1. Gli Accordi territoriali, in conformit delle finalit indicate allarticolo 2, comma
3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, stabiliscono fasce di oscillazione del canone di
locazione allinterno delle quali, secondo le caratteristiche delledificio e dell'unit
immobiliare, concordato, tra le parti, il canone per i singoli contratti.
2. A seguito delle convocazioni avviate dai comuni, singolarmente o in forma
associata, le organizzazioni della propriet edilizia e dei conduttori maggiormente
rappresentative a livello locale, al fine della realizzazione degli Accordi di cui al comma 1,
dopo aver acquisito le informazioni concernenti le delimitazioni - ove effettuate - delle
microzone del territorio comunale definite ai sensi del Dpr 23 marzo 1998, n. 138,
individuano, anche avvalendosi della banca dati dellOsservatorio del mercato immobiliare
dellAgenzia del territorio, insiemi di aree aventi caratteristiche omogenee per:
- valori di mercato;
- dotazioni infrastrutturali (trasporti pubblici, verde pubblico, servizi scolastici e sanitari,
attrezzature commerciali, ecc.);
- tipologie edilizie, tenendo conto delle categorie e classi catastali.
All'interno delle aree omogenee individuate ai sensi del presente comma, possono essere
evidenziate zone di particolare pregio o di particolare degrado.
3. Per ogni area od eventuale zona, gli Accordi locali, con riferimento agli stessi
criteri di individuazione delle aree omogenee, prevedono un valore minimo ed un valore
massimo del canone.
4. Nella definizione del canone effettivo, collocato tra il valore minimo ed il valore
massimo delle fasce di oscillazione, le parti contrattuali, assistite - a loro richiesta - dalle
rispettive organizzazioni sindacali, tengono conto dei seguenti elementi:
- tipologia dell'alloggio;
- stato manutentivo dell'alloggio e dell'intero stabile;
- pertinenze dell'alloggio (posto auto, box, cantina, ecc.);
- presenza di spazi comuni (cortili, aree a verde, impianti sportivi interni, ecc.);
- dotazione di servizi tecnici (ascensore, riscaldamento autonomo o centralizzato,
condizionamento d'aria, ecc.);
- eventuale dotazione di mobilio.
5. Per le compagnie assicurative, gli enti privatizzati, i soggetti giuridici o fisici
detentori di grandi propriet immobiliari (per tali sono da intendersi le propriet individuate
negli Accordi territoriali e, comunque, quelle caratterizzate dallattribuzione, in capo ad un
medesimo soggetto, di pi di cento unit immobiliari destinate ad uso abitativo anche se
ubicate in modo diffuso e frazionato sul territorio nazionale) i canoni sono definiti,
allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti dalle fasce di oscillazione per le aree
omogenee e le eventuali zone individuate dalle contrattazioni territoriali, in base ad appositi
Accordi integrativi fra la propriet interessata e organizzazioni sindacali della propriet
edilizia e dei conduttori partecipanti al tavolo di confronto per il rinnovo della Convenzione
nazionale o comunque firmatarie degli Accordi territoriali relativi. Tali Accordi integrativi,
da stipularsi per zone territoriali da individuarsi dalle associazioni sindacali predette,
possono prevedere speciali condizioni per far fronte ad esigenze di particolari categorie di
conduttori nonch la possibilit di derogare dalla tabella oneri accessori (allegato G).
6. Per gli enti previdenziali pubblici, si procede, in analogia a quanto indicato al comma
5, tenuta presente la vigente normativa. I canoni relativi a tale comparto sono determinati in
base alle aree e/o zone omogenee nonch agli elementi individuati negli Accordi territoriali.
7. Alla sottoscrizione degli Accordi integrativi di cui ai commi 5 e 6, possono
partecipare imprese o associazioni di imprese di datori di lavoro in relazione alla locazione di
alloggi destinati al soddisfacimento di esigenze abitative di lavoratori non residenti e di
immigrati comunitari o extracomunitari. I contratti, da stipulare con i diretti fruitori, sono
regolati dallarticolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431.
8. Gli Accordi territoriali possono stabilire, per durate contrattuali superiori a quella
minima fissata dalla legge, misure di aumento dei valori (minimo e massimo) delle fasce di
oscillazione dei canoni definiti per aree omogenee nonch particolari forme di garanzia.
9. Gli Accordi in sede locale possono prevedere laggiornamento del canone in misura
contrattata e comunque non superiore al 75% della variazione Istat dellindice dei prezzi al
consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nellanno precedente.
10. E nella attribuzione esclusiva del proprietario dellimmobile, la facolt di concedere
il diritto di prelazione al conduttore in caso di vendita dellimmobile con le modalit previste
dagli articoli 38 e 39 della legge 27 luglio 1978, n. 392.
11. Sono approvati i tipi di contratto, rispettivamente per le propriet individuali
(allegato A) e per le propriet di cui ai commi 5, 6 e 7 del presente articolo (allegato B).
12. I contratti di locazione di cui al presente articolo sono stipulati esclusivamente
utilizzando i tipi di contratto di cui al precedente comma.
13. Le disposizioni del presente articolo si applicano sia agli Accordi territoriali
sottoscritti nei comuni di cui all'articolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1988, n. 551,
convertito dalla legge 21 febbraio 1989, n. 61, che a quelli sottoscritti negli altri comuni.
14. Le parti contrattuali possono essere assistite, a loro richiesta, dalle rispettive
organizzazioni sindacali.

Art. 2
Criteri per definire i canoni dei contratti di locazione di natura transitoria e durata degli stessi
1. I contratti di locazione di natura transitoria di cui all'articolo 5, comma 1, della legge 9
dicembre 1998, n. 431, hanno durata non inferiore ad un mese e non superiore a diciotto mesi.
Tali contratti sono stipulati per soddisfare particolari esigenze dei proprietari e/o dei conduttori
per fattispecie - con particolare riferimento a quelle derivanti da mobilit lavorativa - da
individuarsi nella contrattazione territoriale tra le organizzazioni sindacali della propriet
edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative.
2. I canoni di locazione dei contratti di natura transitoria relativi ad immobili ricadenti
nelle aree metropolitane di Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Torino,
Bari, Palermo e Catania, nei comuni con esse confinanti e negli altri comuni capoluogo di
provincia, sono definiti dalle parti all'interno dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce
di oscillazione per le aree omogenee, come individuate dall'articolo 1. Gli Accordi territoriali
relativi a questo tipo di contratti possono prevedere variazioni, fino ad un massimo del 20 per
cento, dei valori minimi e massimi anzidetti per tenere conto, anche per specifiche zone, di
particolari esigenze locali. In caso di inesistenza di accordo a livello locale, i valori di
riferimento sono quelli definiti dalle condizioni previste dal decreto ministeriale di cui
allarticolo 4, comma 3, della legge 9 dicembre 1998 n. 431.
3. Per le propriet di cui all'articolo 1, commi 5 e 6, si procede - per i comuni di cui al
comma 2 del presente articolo - mediante Accordi integrativi, stipulati fra i soggetti e con le
modalit indicate nellarticolo 1 medesimo.
4. I contratti di cui al presente articolo devono prevedere una specifica clausola che
individui lesigenza di transitoriet del locatore e/o del conduttore - da provare questultima
con apposita documentazione da allegare al contratto - i quali dovranno confermare il
permanere della stessa tramite lettera raccomandata da inviarsi prima della scadenza del
termine stabilito nel contratto.
5. I contratti di cui al presente articolo sono ricondotti alla durata prevista dall'articolo 2,
comma 1, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, in caso di inadempimento delle modalit di
conferma delle esigenze transitorie stabilite nei tipi di contratto di cui al comma 6, ovvero nel
caso le esigenze di transitoriet vengano meno.
6. Sono approvati i tipi di contratto, rispettivamente per le propriet individuali (allegato
C) e per le propriet di cui all'articolo 1, commi 5 e 6 (allegato D).
7. I contratti di locazione di cui al presente articolo sono stipulati utilizzando
esclusivamente i tipi di contratto di cui al precedente comma.
8. Le parti contrattuali possono essere assistite, a loro richiesta, dalle rispettive
organizzazioni sindacali.

Art. 3
Criteri per definire i canoni dei contratti di locazione per studenti universitari e durata degli
stessi
1. Nei comuni sede di universit o di corsi universitari distaccati e di specializzazione
nonch nei comuni limitrofi e qualora il conduttore sia iscritto ad un corso di laurea o di
perfezionamento ovvero di specializzazione in un comune diverso da quello di residenza,
possono essere stipulati contratti per studenti universitari di durata - precisata negli allegati tipi
di contratto - da sei mesi a tre anni (rinnovabili alla prima scadenza, salvo disdetta del
conduttore). Tali contratti possono essere sottoscritti o dal singolo studente o da gruppi di
studenti universitari o dalle aziende per il diritto allo studio.
2. I canoni di locazione sono definiti in appositi Accordi locali sulla base dei valori per
aree omogenee ed eventuali zone stabiliti negli Accordi territoriali di cui all'articolo 1.
3. Per le propriet di cui all'articolo 1, commi 5 e 6, si procede mediante Accordi
integrativi, stipulati fra i soggetti e con le modalit indicate nel medesimo articolo 1.
4. Sono approvati i tipi di contratto, rispettivamente per le propriet individuali (allegato
E) e per le propriet di cui all'articolo 1, commi 5 e 6 (allegato F).
5. I contratti di locazione di cui al presente articolo sono stipulati utilizzando
esclusivamente i tipi di contratto di cui al precedente comma.
6. Le parti contrattuali possono essere assistite, a loro richiesta, dalle rispettive
organizzazioni sindacali.

Art. 4
Tabella degli oneri accessori
1. Per i contratti di locazione di cui agli articoli 1, 2 e 3 adottata la Tabella degli oneri
accessori allegata al presente decreto (allegato G). Per le voci non considerate nella citata
Tabella si rinvia alle leggi vigenti e agli usi locali.


Art. 5
Agevolazioni fiscali
1. Ai contratti di locazione di immobili ad uso abitativo situati nel territorio dei comuni
di cui all'articolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1988, n. 551, convertito dalla legge 21
febbraio 1989, n. 61, stipulati o rinnovati ai sensi delle disposizioni dell'articolo 2, comma 3,
della legge 9 dicembre 1998, n. 431, a seguito di accordo definito in sede locale e nel rispetto
delle condizioni fissate dal presente decreto, nonch ai contratti di cui agli articoli 1, comma 3,
e 5, comma 2, della medesima legge n. 431 del 1998, si applica la disciplina fiscale di cui ai
seguenti commi.
2. Il reddito imponibile dei fabbricati locati, determinato ai sensi dell'articolo 34 del testo
unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22
dicembre 1986, n. 917, ulteriormente ridotto del 30 per cento, a condizione che nella
dichiarazione dei redditi relativa all'anno in cui si intende usufruire della agevolazione siano
indicati gli estremi di registrazione del contratto di locazione, l'anno di presentazione della
denuncia dell'immobile ai fini dell'imposta comunale sugli immobili e il comune di ubicazione
dello stesso fabbricato. Ai fini di quanto previsto dallarticolo 4, comma 1, ultimo periodo,
della citata legge n. 431/98, i tipi di contratto di cui allarticolo 4-bis della stessa legge si
intendono utilizzati ove le pattuizioni negli stessi previste siano state tutte integralmente
accettate da entrambe le parti contraenti ed integrate quando richiesto.
3. In sede di prima applicazione del presente decreto e fino all'eventuale aggiornamento
periodico eseguito ai sensi dell'articolo 8, comma 4, della citata legge n. 431 del 1998, la base
imponibile per la determinazione dell'imposta di registro assunta nella misura del 70 per
cento del corrispettivo annuo pattuito.
4. In relazione a quanto stabilito dall'articolo 10 della citata legge n. 431 del 1998 e
dall'articolo 13-ter del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come
modificato dallarticolo 2, comma 1, lettera h) della legge 23 dicembre 2000, n. 388, ai soggetti
titolari di contratti di locazione di unit immobiliari adibite ad abitazione principale degli
stessi, stipulati o rinnovati a norma degli articoli 2, comma 3 e 4, commi 2 e 3, della citata
legge 9 dicembre 1998, n. 431, spetta una detrazione, rapportata al periodo dell'anno durante il
quale sussiste tale destinazione, nei seguenti importi:

a) Euro 495,80 se il reddito complessivo non supera euro 15.493,71;
b) Euro 247,90 se il reddito complessivo supera euro 15.493,71 ma non Euro 30.987,41.

Art. 6
Commissioni di conciliazione
1. Per ogni controversia che sorga in merito all'interpretazione ed esecuzione dei contratti
di cui al presente decreto nonch in ordine all'esatta applicazione degli Accordi territoriali e/o
integrativi, ciascuna parte pu richiedere, prima di adire l'Autorit giudiziaria, che si pronunci
una Commissione di conciliazione stragiudiziale che deve decidere non oltre sessanta giorni
dalla data della richiesta.
2. E' altres nella facolt di ciascuna parte ricorrere alla Commissione di conciliazione
affinch attesti la rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto agli Accordi
di riferimento.
3. In caso di variazione dellimposizione fiscale gravante sullunit immobiliare locata,
in pi o in meno, rispetto a quella in atto al momento della stipula del contratto, la parte
interessata pu adire la Commissione di cui al presente articolo, la quale determina, nel termine
perentorio di novanta giorni, il nuovo canone da corrispondere.
4. La richiesta di decisione della Commissione, costituita con le modalit indicate negli
allegati tipi di contratto, non comporta oneri a carico della parte richiedente.

Art. 7
Decorrenza dell'obbligatoriet dei tipi di contratto
1. L'adozione dei tipi di contratto allegati diviene obbligatoria, negli ambiti territoriali
interessati, a partire dalla sottoscrizione, sulla base dei criteri indicati nel presente decreto,
degli Accordi territoriali da parte delle organizzazioni della propriet edilizia e dei conduttori.
2. In mancanza di sottoscrizione degli Accordi in sede locale, i contratti vengono stipulati
sulla base degli Accordi territoriali e integrativi previgenti, fino allemanazione del decreto
ministeriale di cui allarticolo 4, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431.

Art. 8
1. Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 30 dicembre 2002

IL VICEMINISTRO DELLE
INFRASTRUTTURE E DEI
TRASPORTI
Ugo Martinat

IL MINISTRO
DELLECONOMIA E
DELLE FINANZE
Giulio Tremonti

DIVISIONE SERVIZI TRIBUTARI Corso Vittorio Emanuele II n. 8 10123 TORINO

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLARTICOLO 9 BIS DEL REGOLAMENTO COMUNALE SULLICI DELLE
CONDIZIONI PARTICOLARI PREVISTE DALLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 1323/24 DEL
17/03/2003 E DELLA GIUNTA COMUNALE N. 2027/13 DEL 25/03/2003.

Il/la sottoscritto/a
Cognome e nome ovvero denominazione o ragione sociale e natura giuridica


Codice fiscale
Domicilio fiscale o sede legale (comune, via e numero civico)


in qualit di proprietario/usufruttuario dichiara sotto la propria responsabilit che le unit
immobiliari di seguito elencate sono:
CODICE
ALIQUOTA
CASISTICA DEGLI IMMOBILI
ALIQUOTA
(per mille)
DETRAZIONE
(in Euro)
B

PERTINENZA DELL'ABITAZIONE PRINCIPALE 5,25 120,00*

D
UNITA IMMOBILIARE POSSEDUTA A TITOLO DI PROPRIETA O USUFRUTTO DA
ANZIANI O DISABILI RESIDENTI IN ISTITUTO DI RICOVERO O SANITARIO A SEGUITO
DI RICOVERO PERMANENTE, A CONDIZIONE CHE LA STESSA NON RISULTI
UTILIZZATA E UNA PERTINENZA
(Regolamento ICI art. 4, comma 2, lettera c)
5,25 120,00*

L
UNITA IMMOBILIARE CONCESSA DAL PROPRIETARIO IN USO GRATUITO A PARENTI
FINO AL 2 GRADO O AD AFFINI DI 1 GRADO A CONDIZIONE CHE GLI STESSI LA
OCCUPINO A TITOLO DI ABITAZIONE PRINCIPALE E VI RISIEDANO
ANAGRAFICAMENTE E UNA PERTINENZA (Regolamento ICI art. 4 comma 2, lettera d)
5,25 120,00*

M
UNITA IMMOBILIARE COSTITUITA DA DUE O PIU UNITA IMMOBILIARI CONTIGUE,
OCCUPATA A TITOLO DI ABITAZIONE PRINCIPALE DALLO STESSO CONTRIBUENTE A
CONDIZIONE CHE SIA STATA PRESENTATA RICHIESTA DI FUSIONE ALLU.T.E. E UNA
PERTINENZA (Regolamento ICI art. 4, comma 2, lettera e)
5,25 120,00*

F
UNITA IMMOBILIARE COSTITUENTE LUNICA PROPRIETA IMMOBILIARE, DELLA
QUALE IL PROPRIETARIO NON PUO ENTRARE IN POSSESSO PUR AVENDO INTIMATO
LO SFRATTO (DOPO ALMENO TRE ACCESSI) E UNA PERTINENZA (Regolamento ICI art.
4, comma 2, lettera f)
5,25 120,00*

G
UNITA IMMOBILIARE CHE RISULTA NON OCCUPATA E PER LA QUALE NON RISULTA
ESSERE STATO REGISTRATO CONTRATTO DI LOCAZIONE DA ALMENO DUE ANNI (L.
431/98 art. 2, comma 4)
9 -------

N
UNITA IMMOBILIARE CONCESSA IN LOCAZIONE A TITOLO DI ABITAZIONE
PRINCIPALE ALLE CONDIZIONI STABILITE DALLACCORDO TERRITORIALE DEL
14/07/99 ex L. 431/98 art. 2, comma 3 (L. 431/98 art. 2, comma 4) SUBORDINATA
ALLA PRESENTAZIONE DEL CONTRATTO DI LOCAZIONE REGISTRATO(Reg.ICI art. 4 bis)
1,5 -------
*Ogni contribuente, che ne ha diritto, in un anno, pu usufruire della detrazione pari a euro 120,00 solo una
volta e per una sola unit immobiliare, ad eccezione dell'A.T.C. per gli immobili destinati ad uso abitativo a
residenti in Torino, del C.I.T. per gli immobili assegnati dall'A.T.C. a titolo di abitazione principale a residenti in Torino
e delle cooperative edilizie a propriet indivisa per gli immobili adibiti ad abitazione principale dai soci assegnatari.

Barrare con X la casella corrispondente al codice aliquota che interessa

N. Ordine Sezione Foglio Numero Subalterno Codice Aliquota




B

D

F

G

L

M

N

N. Ordine
Sezione Foglio Numero Subalterno
Codice Aliquota




B

D

F

G

L

M

N

Il soggetto passivo dimposta dichiara inoltre:
- di essere a conoscenza, per la tutela del trattamento dei dati personali, che i dati raccolti nella presente dichiarazione e quelli eventualmente allegati sono acquisiti e
utilizzati, anche attraverso strumenti automatici informatizzati, per i fini istituzionali del Comune di Torino, nel pieno rispetto della Legge n. 675/1996 (Tutela della
Privacy) e delle normative inerent i limposta comunale sugli immobili;
- di aver ricevuto le informazioni previste dallart. 10 della Legge n. 675/1996 e successive modificazioni in relazione al trattamento dei dati riportati nella presente
dichiarazione.


Torino, l FIRMA


Modello n______ di ______
Accordo per il territorio del Comune di Genova
in attuazione della legge 9 dicembre 1998, n.431 e del decreto 30 dicembre 2002 del
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delleconomia e delle
finanze
CAPO I CONTRATTI AGEVOLATI
(art.2 comma 3, L. 431/98 e art. 3 D.M. 30.12.2002)
Le organizzazioni della propriet edilizia:
A.P.E. - CONFEDILIZIA della provincia di Genova con sede in Genova - Via XX
Settembre 41/5 piano.
A.P.P.C. Associazione Piccoli Proprietari Case con sede in Genova P.zza Dante 8/5.
A.S.P.P.I. Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari con sede in Genova - Via
alla Porta degli Archi 12/13
U.P.P.I. Unione Piccoli Proprietari Immobiliari con sede in Genova
Via XX Settembre 19/14
e le organizzazioni dei conduttori :
An.I.A.G. Associazione Inquilini Associati di Genova e Provincia con sede in Genova - Via
Roccatagliata Ceccardi 2/5E , aderente C.O.N.I.A.
S.I.C.E.T. Sindacato Inquilini Casa eTerritorio con sede in Genova P.zza Campetto 10
S.U.N.I.A. Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari con sede in Genova -
Galleria Mazzini 7/16.
U.N.I.A.T. Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio con sede in Genova - P.zza
Colombo 4.
C O N V E N G O N O
1) DI ADOTTARE integralmente la zonizzazione prevista nello stradario della
zonizzazione redatto dal Comune di Genova e pubblicato sulla rivista Genova,n.8
dellanno 1979, con
l eccezione delle zone che hanno successivamente a tale data formato oggetto di nuova
edificazione, di ricostruzione e/o ristrutturazione urbanistica. Gli immobili ubicati in tali
zone saranno collocati nellarea omogenea avente caratteristiche pi elevate nel territorio
della circoscrizione comunale di appartenenza dellimmobile.
Per quanto concerne il centro storico, nel quale sono stati eseguiti e sono in corso
interventi di ristrutturazione urbanistica che influiscono sulle dotazioni infrastrutturali,
sulle tipologie edilizie e quindi sul carattere di pregio o di degrado della zona stessa, la
zonizzazione di cui al precedente paragrafo trover applicazione fino a quando, con
accordo integrativo sottoscritto delle Organizzazioni firmatarie del presente accordo,
verranno apportate le eventuali opportune modifiche.
2) DI INDIVIDUARE N.60 AREE , aventi le caratteristiche di cui allart. 1, comma 1, del
D.M. 30.12.2002 per quanto riguarda le dotazioni infrastrutturali, i tipi edilizi ed i
conseguenti valori di mercato, come richiesto dal decreto interministeriale 30.12.2002,
evidenziando le zone di particolare pregio e quelle di particolare degrado.
3) DI DETERMINARE per ognuna delle suddette aree e zone i valori minimi e massimi
del canone ( fascia di oscillazione) esprimendoli in euro per ogni metro quadrato utile,
stante lassenza di diversi e pi utili criteri negli usi locali su piazza , come da tabella
riepilogativa che si allega al presente accordo per formarne parte integrante ed
essenziale.
4) DI DEFINIRE convenzionalmente il concetto di metro quadro utile cos come definito
nelle Norme tecniche per la determinazione della superficie catastale delle unit
immobiliari a destinazione ordinaria (gruppi R, P, T) allegate al D. P. R. 138 del 23. 03.
1998 ( G.U. 108 12.05.1998). Nel calcolo della superficie utile effettiva ammesso uno
scarto di tolleranza del 5% (cinque per cento) per eccesso o per difetto, senza che ci
possa comportare revisioni o variazioni di canone.
Si precisa che:
- per gli alloggi la cui superficie utile risulti inferiore a mq. 45, detta superficie si intender
incrementata del 20% fino al limite massimo di mq. 49,
- per gli immobili la cui superficie utile risulti compresa tra mq. 45 e mq. 60, detta
superficie si intender incrementata del 10% fino al limite massimo di mq. 60,
- per gli alloggi la cui superficie utile risulti superiore a mq. 110, la superficie eccedente i
mq. 110 si intender ridotta del 20%.
5) DI INDIVIDUARE, allinterno di ciascuna delle fasce di oscillazione di cui al
precedente punto 3, tre sottofasce allinterno di una delle quali si andr a collocare
limmobile oggetto del contratto sulla base del numero degli elementi presenti
nellimmobile e del numero di quelli caratterizzanti la sottofascia corrispondente.
La sottofascia inferiore coprir il 25% del valore dellintera fascia di oscillazione a partire
dal suo valore minimo;
La sottofascia superiore coprir il 25% del valore dellintera fascia di oscillazione a partire
dal suo valore massimo;
La sottofascia intermedia coprir il restante 50 % del valore dellintera fascia di
oscillazione e si collocher tra la sottofascia inferiore e quella superiore.
Ai fini di una corretta individuazione del canone di locazione, troveranno collocazione :
a) nella sottofascia inferiore le unit immobiliari abitative aventi non pi di due degli
elementi caratteristici della tabella che segue.
b) nella sottofascia intermedia le unit immobiliari abitative aventi da tre a sette degli
elementi caratteristici della tabella che segue, di cui almeno due devono essere quelli
indicati ai punti 1, 2 e 4 della tabella stessa.
c) nella sottofascia superiore le unit immobiliari abitative aventi almeno otto delle
caratteristiche della tabella che segue.
TABELLA degli elementi caratteristici di riferimento
delle unit immobiliari abitative.
1.
Impianto di ascensore (la caratteristica si intende comunque presente per le unit
immobiliare ubicate non oltre il primo piano);
2.
impianto di riscaldamento centralizzato o autonomo a piastre radianti;
3.
impianto di condizionamento;
4.
servizio igienico con doccia o vasca da bagno;
5.
poggiolo (con profondit minima di mq. 0.80) o terrazzo o giardino pertinenziale
(con superficie di almeno mq. 10);
6.
doppi servizi igienici;
7.
doppi vetri ad almeno il 90% delle finestre e/o porta blindata;
8.
cantina e/o soffitta;
9.
servizio di portineria;
10.
area verde di uso comune di superficie almeno pari al triplo della superficie coperta
dellimmobile principale in cui situato lappartamento oggetto della locazione;
11.
uno o pi impianti sportivi di uso comune;
12.
spazio scoperto condominiale per posteggi di uso comune (in numero pari ad
almeno il 50% delle unit immobiliari del condominio);
13.
box pertinenziale e/o posto auto esclusivo;
14.
edificio ultimato da non oltre 10 anni;
15.
edificio oggetto di integrale ristrutturazione, come definita dalla legge 457/78 - art.
31 lettera c, ultimata da non oltre 10 anni;
16.
intervento di manutenzione straordinaria del fabbricato secondo la definizione della
legge 457/78 - art. 31 lettera b, ultimato da non oltre 5 anni;
17.
ristrutturazione interna ultimata da non oltre 5 anni (come definita dalla
legge 457/78 - art. 31 lettera b);
18.
esposizione a levante/mezzogiorno o mezzogiorno/ponente di almeno la
met dei vani, esclusi i servizi;
19.
vista mare da almeno due finestre.
Quando lalloggio sia sufficientemente arredato, il valore del canone a mq/anno risultante
dalla collocazione in una delle tre sottofasce potr essere aumentato fino ad un massimo
del 12%.
Per sufficientemente arredato si intende lalloggio fornito in tutti i vani di mobilio
efficiente, funzionante ed in particolare:
- la cucina deve essere dotata di adeguati mobili contenitori, tavolo, sedie e
stoviglie, frigorifero, fornelli e lavatrice;
- le camere devono essere fornite di armadio e letti completi di materassi;
- tutti gli ambienti devono essere dotati di adeguati apparecchi di
illuminazione.
Per gli alloggi locati con contratto universitario (art.5 legge 431/98) si aggiungono i
seguenti elementi: ogni camera deve essere dotata almeno di tavolo e sedia
supplementari.
Sulla base della presenza nellimmobile degli elementi caratterizzanti ogni singola
sottofascia le parti contraenti, assistite - a loro richiesta - dalle rispettive organizzazioni
sindacali, individueranno la collocazione dellimmobile oggetto del contratto nella
sottofascia di competenza. Conseguentemente, le stesse parti contraenti concorderanno
liberamente il relativo canone entro il limite massimo della sottofascia di competenza e
minimo assoluto di fascia, tenendo conto di quanto previsto dallart.1, comma 4 del d.m.
30 dicembre 2002.
6) DI PREVEDERE che le parti contrattuali private, possano stabilire durate contrattuali
superiori a quella minima fissata dalla legge (in tre anni, ex art.5 legge 431/98). A tal fine
si reputa opportuno prevedere che le parti contrattuali private possano stabilire la durata
iniziale del contratto, oltrech in anni tre (durata ordinaria prevista ex art. 2 comma 5
della legge 431/98), anche in anni 4, anni 5, anni 6. Ci fermo restando che - in ogni caso
- la proroga (eventuale) prevista ex art.2 comma 5 della legge 431/98 sar sempre solo di
due anni.
In tal caso i valori minimi e massimi (espressi in euro a metro quadrato ) delle fasce di
oscillazione dei canoni di locazione (tabella 1) saranno aumentati del 2% (due per cento)
per ogni anno di ulteriore durata del contratto, fino ad un massimo del 6% (sei per cento).
Per durate contrattuali superiori ad anni quattro non saranno dovuti gli interessi sul
deposito cauzionale.
7) DI PREVEDERE, in materia di oneri accessori, lapplicazione della tabella oneri
accessori allegato G al D.M. 30.12.2002, nonch di quanto previsto dal tipo di contratto
allegato A allo stesso D.M.
In materia di riparazioni ordinarie e straordinarie, per quanto non contemplato nella
tabella di cui sopra, si fa riferimento agli Usi di piazza vigenti, della provincia di Genova.
8) DI PREVEDERE che ciascuna parte possa adire, in qualsiasi momento, per ogni
controversia che dovesse insorgere in merito alla interpretazione ed esecuzione di ogni
contratto stipulato in base al presente accordo, nonch in ordine alla esatta applicazione
del presente accordo stesso, anche a riguardo del canone, la Commissione di conciliazione
stragiudiziale di cui allart.6 del D.M. 30.12.2002 . In caso di variazione, in pi o in meno,
dellimposizione fiscale rispetto a quella in atto al momento della stipula del contratto, la
parte interessata potr adire la Commissione suddetta. la quale determiner, nel termine
perentorio di novanta giorni, il nuovo canone a valere fino alla cessazione del rapporto
contrattuale, ivi compreso leventuale periodo di proroga biennale, o fino a nuova
variazione.
CAPO II - CONTRATTI TRANSITORI ORDINARI
(art. 5 comma 1, L. 431/98 e art. 2 D.M. 30.12.2002)
Ai fini dellart. 2, comma 2 del D.M.30.12.2002 le organizzazioni stipulanti convengono
che nella conclusione di contratti transitori ai sensi dellart. 5, comma 1, della legge
431/98 le parti contraenti definiranno il canone effettivo allinterno dei valori minimo e
massimo stabiliti con riferimento alle tre sottofasce di oscillazione previste per i contratti
di cui allart. 2 comma 3 della legge 431/98 come disciplinate dalle clausole del Capo I del
presente accordo, clausole da aversi per integralmente qui richiamate.
Si conviene che, in base al disposto di cui allart.2, comma 2 del D.M.30.12.2002, i valori
minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione per aree omogenee ai fini della
definizione dei canoni di locazione dei contratti di natura transitoria, possano essere
aumentati del 10 per cento.
Qualora si tratti di unit immobiliare arredata e venga quindi applicato laumento del 12
per cento previsto per tale ipotesi dal presente accordo, i valori minimi e massimi
potranno formare oggetto di aumento cumulativo non superiore al 16 per cento
complessivo.
Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento,
rispettivamente, di proprietari e conduttori.
A) FATTISPECIE DI ESIGENZE TRANSITORIE DELLA PARTE LOCATRICE.
1. Quando il proprietario ha esigenza di adibire entro i diciotto mesi limmobile ad
abitazione propria o dei figli o dei genitori per uno dei seguenti motivi:
- trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
- matrimonio dei figli;
- rientro dallestero;
- destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio,
esclusivamente per immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del
locatore;
- destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in seguito
alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula della
locazione, che comporti il rilascio dellalloggio di servizio.
2. Qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
B) FATTISPECIE DI ESIGENZE TRANSITORIE DELLA PARTE CONDUTTRICE .
1.
Quando il conduttore ha una delle seguenti esigenze:
- contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un comune diverso da
quello di residenza;
- previsioni di trasferimento per ragioni di lavoro;
- trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
- necessit di cure o assistenza a familiari in comune diverso da quello di residenza
e non confinante con esso;
- acquisto di unabitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
- ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile
labitazione del conduttore;
- campagna elettorale.
2.
Qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza di
una sola delle suindicate esigenze, in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
Si conviene e si d atto che lesigenza transitoria del conduttore deve essere
provata con apposita documentazione da allegare al contratto.
CAPO III CONTRATTI TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(ART. 5, COMMI 2 E 8, L. 431/98 e art. 3 D.M 30.12.2002)
Le organizzazioni sopraindicate si riservano di depositare in Comune di Genova la parte di
accordo riguardante i contratti del Capo III, non appena lo stesso sar intervenuto con la
partecipazione delle aziende per il diritto allo studio e le associazioni degli studenti,
nonch cooperative ed enti non lucrativi operanti nel settore.
CAPO IV IMMOBILI VINCOLATI AI SENSI DELLA LEGGE 01.06.1939 N. 1089 O
INCLUSI NELLE CATEGORIE CATASTALI A/1, A/8 E A/9 (art. 1, comma 2, lettera
a), L. 431/98)
Per gli immobili in epigrafe, nel caso in cui formino oggetto di contratto ex articolo 2,
comma 3, le relative sottofasce di oscillazione dei canoni subiranno nei valori minimo e
massimo un aumento del trenta per cento, a valere per lintera durata contrattuale.
Le ORGANIZZAZIONI che hanno promosso, concordato e sottoscritto il presente accordo,
anche al fine di garantire la conformit del canone di locazione allaccordo stesso, si danno
reciprocamente atto della loro disponibilit a prestare la propria assistenza alle rispettive
parti in occasione della contrattazione e della stesura dei singoli contratti di locazione, ed
alla compilazione, in quella sede, per ogni futura evenienza, di una scheda tecnica
comprensiva degli elementi posti a base per la definizione, tra le parti, del canone
effettivo conforme al disposto del decreto interministeriale del 30 dicembre 2002.
Le organizzazioni firmatarie del presente accordo si impegnano, inoltre, a non
sottoscrivere, durante la sua vigenza, accordi territoriali diversi dallo stesso.
Redatto e sottoscritto in tre originali, dei quali :
- uno per le organizzazioni dei proprietari ;
- uno per i sindacati dei conduttori ;
- uno da depositare in Comune di Genova, Ufficio protocollo, ai sensi dellart. 2, comma 3,
della Legge 9.12.1998, n. 431, per la cui operazione vengono delegati .

Allegata costituente parte integrante ed essenziale del presente accordo :


1) TABELLA Canone per locazione di appartamenti di abitazione.
Genova,
LE ORGANIZZAZIONI :
A.P.E. - CONFEDILIZIA (A. Viziano) ..................................................................
A.P.P.C. (M. Evangelisti) .
A.S.P.P.I. (M. Casagrande)
U.P.P.I. (N. Marino) ..
An.I.A.G. (G. Avanzolini) .......................................................................
S.I.C.E.T. ( S. Salvetti) ........................................................................
S.U.N.I.A. (G. Margutti) ........................................................................
U.N.I.A.T. (M. Ilari) ......................................................................

ACCORDO TERRITORIALE PER IL COMUNE DI SAVONA
in attuazione della legge 9 dicembre 1998 n 431 e del decreto 30 dicembre 2002 del
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delleconomia e delle
finanze
PREMESSE
G
in data 30 dicembre 2002 il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di
concerto con il Ministro delle Finanze, ha emanato il decreto contenente i criteri
generali per la definizione dei canoni di locazione da determinare nellambito degli
Accordi locali previsti dallart. 2, comma 3, legge n. 431/98;
G
ai sensi dellart. 2, comma 3 della succitata Legge, il Comune di Savona ha
convocato le Associazioni sindacali dei conduttori e della propriet edilizia
maggiormente rappresentative, allo scopo di promuovere la definizione
dellAccordo locale da applicarsi nel territorio della Citt di Savona;
G
nellAccordo locale, acquisite le opportune informazioni concernenti sia la
delimitazione delle microzone censuarie relative al DPR 138/98 sia quelle relative
ai valori correnti di mercato e quantaltro necessario ad individuare le zone urbane
omogenee nonch le relative sottozone in cui suddividere il territorio del Comune
di Savona, si stabilita per ciascuna di dette zone urbane omogenee una fascia di
oscillazione del canone di locazione, con valori minimi e massimi, allinterno della
quale le Parti possono concordare il canone;
G
i valori minimi e massimi del canone di locazione, riferiti a ciascuna zona urbana
omogenea ed indicati nellAccordo locale, devono altres costituire, nellambito del
territorio del Comune di Savona, secondo il disposto degli artt. 2 e 3 del D.M. 30
dicembre 2002, i limiti di riferimento per la determinazione dei canoni di locazione
degli immobili ad uso abitativo anche per i contratti di natura transitoria e per
studenti universitari, previsti dallart. 5 della legge 9 dicembre 1998 n. 431;
G
le Parti contrattuali private, assistite a Loro richiesta dalle rispettive organizzazioni
sindacali, tenendo conto degli elementi di differenziazione previsti allart.1 comma
4 del D.M. 30 dicembre 2002, possono applicare, nel caso di contratti agevolati,
solamente il canone come espresso in sede di Accordo, fatta salva lapplicazione
degli elementi correttivi di cui al citato comma 4;
G
secondo il disposto degli artt. 1 c. 12, 2 c. 7 e 3 c. 5, D.M. 30 dicembre 2002, i
contratti di locazione realizzati in base allAccordo locale, anche per conformit del
contratto ai fini dellapplicazione delle norme di agevolazione fiscale (ove prevista)
di cui allart. 2 comma 4 e allart. 8 comma 1 della legge 9 dicembre 1998 n. 431,
devono essere stipulati esclusivamente utilizzando i tipi di contratto stabiliti dal
decreto stesso e allegati al presente Accordo;
G
ai sensi dellart. 2 comma 4 della legge 9 dicembre 1998 n. 431 per promuovere la
realizzazione dellAccordo locale il Comune ha facolt di deliberare aliquote
dellimposta comunale sugli immobili (ICI) pi favorevoli per i proprietari che, in
regime convenzionato, concedono in locazione per abitazione principale immobili
alle condizioni definite dallAccordo locale stesso;
Tutto ci premesso, il giorno nove il mese luglio lanno 2003 in Savona, nella sede del
COMUNE, alla presenza dellAssessore al Bilancio e Finanza Alessandro NOFRONI
tra le Associazioni sindacali territoriali dei conduttori
S.U.N.I.A. ( Carmelo LAURIA Segretario Provinciale )
S.I.C.E.T. ( Giampiero MINETTI Segretario Provinciale )
U.N.I.A.T. ( Franco ADDIS Segretario Provinciale )

e le Associazioni della propriet edilizia

A.P.E. ( Cesare MAGNANO Presidente Provinciale )
A.P.P.C. ( Cristina BIASI Segretario Provinciale )
A.S.P.P.I. ( Franco LI CAUSI Presidente Provinciale )
U.P.P.I. ( Franco FENOGLIO Presidente Provinciale )
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
1.
PREMESSE - Le premesse sono parte integrante del presente Accordo
2.
AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA PRESENTE CONVENZIONE - I criteri e le
modalit per la determinazione del canone di locazione e il tipo di contratto stabiliti
dal presente Accordo per ciascuno dei regimi pattizi previsti dalla legge 9 dicembre
1998 n. 431, art. 2 comma 3 e art. 5 si applicano esclusivamente agli immobili
locati ad uso abitativo situati nel territorio del Comune di Savona.
3.
PRECISAZIONI SULLA COMPILAZIONE DEI CONTRATTI - Ai sensi degli art. 2
comma 3 e art. 5 della legge 431/98, le Parti private, per stipulare i contratti di
locazione ivi previsti, dovranno utilizzare esclusivamente i metodi di calcolo del
canone di seguito illustrati, oltrech la modulistica contrattuale stabilita e qui
allegata. Considerato che lUfficio Tributi del Comune di Savona per concedere la
riduzione dellICI richiede copia del contratto per la verifica del calcolo, le Parti
contraenti integrano le clausole dei tipi di contratto con lindicazione dei parametri
utilizzati per la determinazione del canone (Zona, Sottozona o Tipologia, Elementi
Differenziatori, Subfascia,).
4.
AUMENTO DEL CANONE - Quale unica variazione consentita, il canone potr
essere aggiornato annualmente nella misura massima del 75% della variazione
annuale dei prezzi al consumo accertata dallISTAT per le famiglie degli operai e
degli impiegati verificatasi nei dodici mesi precedenti al mese di decorrenza del
contratto.
5.
MODALITA DI INDIVIDUAZIONE DELLE ZONE URBANE OMOGENEE - Le
zone urbane omogenee e le relative sottozone, come disposto dallart. 1 comma
2 del D.M. 5 marzo 1999, sono state individuate sulla base della valutazione di
diversi parametri, tra i quali: le condizioni economiche del mercato locativo libero,
la presenza di infrastrutture e la vivibilit della zona (parcheggi, aree verdi, stato
generale delle costruzioni, ubicazione dellimmobile, ecc.), il tutto senza
obbligatoria coincidenza con le microzone di omogeneit elaborate ai fini catastali
sulla base del DPR 138/98. Sono state individuate venticinque fra sottozone e
tipologie, comprese in dieci zone omogenee primarie.
5.A VALORE CORRENTE DI MERCATO DEI CANONI DI LOCAZIONE - Nellambito di
ogni zona omogenea suddivisa nelle relative sottozone, valutati i valori minimi e
massimi dei canoni locativi di mercato, stato individuato il valore medio di
mercato al 31/12/2002 in Euro/mq. mese, per un appartamento standard
stimato di 80 mq.
5.B SOTTOZONE E VALORI DEI CANONI DI LOCAZIONE CONVENZIONATI - Il
valore corrente di locazione per ogni sottozona stato determinato per
convenzione, ottenendo fasce di oscillazione che prevedono un canone minimo e
massimo in Euro/mq. mese come da tabella riepilogativa allegata.
5.C ELEMENTI DIFFERENZIATORI - Per linserimento dellunit immobiliare nelle
subfasce di cui al punto 5.B si terr conto dei seguenti elementi:
1) SERVIZI IGIENICI (almeno wc., lavabo, vasca o doccia) INTERNI O VERANDATI
2) RISCALDAMENTO CENTRALE O AUTONOMO
3) ASCENSORE OLTRE IL 2 PIANO O ALLOGGIO ENTRO IL 2 PIANO
4) PREVALENZA DI DOPPIE FINESTRE O DOPPI VETRI
5) DOPPI SERVIZI
6) IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO
7) IMPIANTI PER PRODUZIONE DI ENERGIA ALTERNATIVA
8) IMPIANTO ANTIFURTO
9) PORTA BLINDATA
10) PORTINERIA
11) AREA VERDE CONDOMINIALE DI ALMENO 50 MQ.
12) VISTA APERTA SU PIAZZA, GIARDINI O PANORAMICA
13) RESTAURO INTERNO RISCONTRABILE DA NON OLTRE 5 ANNI
14) RESTAURO ESTERNO RISCONTRABILE DA NON OLTRE 10 ANNI
Lunit immobiliare inserita nella subfascia A quando sono presenti fino
a due elementi, inserita nella subfascia B quando sono presenti da tre a
cinque elementi, inserita nella subfascia C quando sono presenti oltre
cinque elementi.
L'unit immobiliare priva del requisito di cui al punto 1 comunque
inserita nella subfascia A.
Limmobile costruito dopo il 1985 o completamente ristrutturato ai sensi
dellart. 31 lettera D legge 457/78 fruisce di un incremento del 25%
NOTA : quando lalloggio sia completamente arredato con mobilio efficiente ed
elettrodomestici funzionanti, i valori potranno aumentare fino al 30%. In caso di
arredo parziale la percentuale sar proporzionalmente ridotta con accordo tra le
parti.
5.D TOTALE DEI METRI QUADRATI LOCATI (Mq. CONVENZIONALI) - Al fine di
ottenere la superficie di calcolo dellimmobile locato quale valore di conteggio per il
calcolo del canone, necessario sommare alla superficie effettiva calpestabile
dellappartamento i mq. dei seguenti accessori cos calcolati:
- balconi e poggioli : 50% di quella effettiva
- cantine e soffitte : 50%
- posti auto scoperti : 1/3
- posti auto coperti : 2/3
- box auto singoli : 3/3
- giardini privati : 15% con un limite massimo di 15 mq.
Alla superficie effettiva calpestabile si applicano i seguenti correttivi:
- fino a 50 mq. aumento del 20% con limite di 55 mq.;
- tra 50,1 mq. e 70 mq. aumento del 10% con limite di 70 mq.
- oltre 100 mq. riduzione del 50% della parte eccedente i 100 mq.
5.E VALORE DELLA LOCAZIONE MENSILE CONVENZIONATA - Il canone di
locazione di ogni singola unit immobiliare determinato dalle parti allinterno
delle subfasce individuate sulla base degli elementi oggettivi di cui al punto 5.C,
moltiplicando i valori al mq. per la superficie calcolata come al punto 5.D.
6.
CONTRATTI TRANSITORI E PER STUDENTI UNIVERSITARI - Fermo il fatto
che la determinazione del canone deve avvenire con luso delle procedure illustrate
al precedente punto 5.E e con lutilizzo esclusivo dei tipi di contratto stabiliti e
allegati al presente Accordo, i contratti transitori e per studenti universitari, ai
sensi del D.M.30 dicembre 2002, art. 2 e art. 3, saranno possibili solamente in
presenza delle seguenti condizioni:
6.A CONDIZIONI CONCORDATE PER I CONTRATTI DI LOCAZIONE AD USO
TRANSITORIO ORDINARIO :
1) Durata da uno a diciotto mesi.
2) Quando il locatore abbia lesigenza di adibire limmobile ad abitazione propria,
dei figli, dei genitori o dei parenti (fino al 2 grado in linea diretta o collaterale) per
i motivi, obbligatoriamente indicati sul contratto di:
- Previsioni di trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro dei soggetti
sopraelencati
- Previsioni di matrimonio dei soggetti sopraelencati
- Pratiche di separazione o divorzio in corso
- Previsioni di necessit di assistenza, prevedibile nei tempi successivi alla data di
stipula del contratto, nei casi in cui limmobile possa avvicinare la parte avente
necessit alla parte dante assistenza o viceversa
- Previsioni documentate di vendita dellimmobile: mandato a vendere conferito ad
una agenzia od offerte di vendita pubblicate su giornali o compromessi o lettere di
intenti con scadenza definita
- Qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
3) Quando il conduttore abbia lesigenza di abitare limmobile per motivi di:
- Trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro
- Pratiche di separazione o divorzio in corso;
- Assegnazione di alloggio di edilizia residenziale pubblica o acquisto, entro 18
mesi, di abitazione in cooperativa o da privati: in questultimo caso sar necessaria
autodichiarazione in merito resa ai sensi di legge e saranno autorizzate le verifiche
del caso da parte locatrice;
- Vicinanza a congiunti con necessit di assistenza , prevedibile nei tempi
successivi alla data di stipula del contratto, nei casi in cui limmobile possa
avvicinare la parte avente necessit alla parte dante assistenza o viceversa;
- Qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a
data prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Si specifica che per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente
la sussistenza di una delle suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle
Parti contraenti, cos come previsto dallart. 2 comma 4 del d.m. 30 Dicembre
2002.
6.B ACCORDI SPECIFICI SUI CONTRATTI TRANSITORI :
1) Il contratto sar ricondotto alle forme previste dallart. 2 comma 1, legge
431/98 (durata quattro pi quattro anni) , quando:
- prima della scadenza contrattuale il locatore non effettui la comunicazione
prevista dallart. 2 comma 4 del D.M. 30 dicembre 2002 (conferma delle
motivazioni della transitoriet)
- si riscontrino non sussistere i motivi di transitoriet dichiarati nel contratto, ai
sensi del D.M. 30 dicembre 2002 art. 2 comma 5.
2) Sar invece facolt del locatore rinnovare il contratto in condizioni di
transitoriet, concordando ex novo la successiva scadenza contrattuale, al
persistere delle motivazioni di transitoriet indicate nel contratto ed in presenza di
regolare comunicazione inviata alla parte conduttrice.
6.C CONDIZIONI CONCORDATE PER I CONTRATTI DI LOCAZIONE TRANSITORIA
PER STUDENTI UNIVERSITARI
1) Utilizzo esclusivo di tale formula per conduttori iscritti ad un corso di laurea nell
Universit di Savona, se residenti in un comune diverso: da dimostrare tramite
idonea certificazione;
2) Durata del contratto da un minimo di sei mesi ad un massimo di tre anni, con la
possibilit di sottoscrizione da parte di pi conduttori, ma con divieto di
sublocazione, con possibilit e non obbligo di rinnovo alla scadenza;
3) Subentro nel contratto consentito a discrezione della parte locatrice che dovr
essere preventivamente informata del fatto, a pena di decadenza del/dei nuovi
nominativi.
7.
TABELLA DI RIPARTIZIONE DEGLI ONERI ACCESSORI - Per tutti i contratti di
cui al presente Accordo locale, in relazione alla ripartizione fra locatore e
conduttore degli oneri accessori, si fa riferimento espressamente alla Tabella
Oneri Accessori (allegato G al D.M. 30 Dicembre 2002) e per quanto non
contemplato in essa, allaccordo sottoscritto dalle OO. SS. depositato in data 9
luglio 2003 presso la C.C.I.A.A. di Savona nel registro degli usi e consuetudini
locali di cui allart. 1 delle preleggi del Codice Civile.
8.
COMMISSIONE DI CONCILIAZIONE STRAGIUDIZIALE - Ognuna delle Parti
potr attivare una procedura di accertamento contrattuale della conformit del
canone allAccordo locale, valendosi delle rispettive Associazioni, anche nel corso
della locazione. Per consentire detta procedura di accertamento ciascuna parte
potr adire, per ogni controversia che dovesse sorgere in merito:
- alla interpretazione ed esecuzione del presente contratto;
- alla esatta applicazione dellAccordo locale anche a riguardo del canone di
locazione;
- a variazioni dellimposizione fiscale rispetto a quella in atto al momento della
stipula del contratto;
ad una Commissione di Conciliazione Stragiudiziale formata come previsto dal
D.M. 30 Dicembre 2002 e dai tipi di contratto ad esso allegati.
POSSIBILITA DEROGATORIA - Il livello minimo di cui alle subfascie A B e C
pu essere eccezionalmente ridotto su iniziativa del locatore in presenza di
situazioni obiettivamente particolari per motivi umanitari, familiari o altri di
specifica rilevanza. In tal caso necessaria apposita approvazione delle Parti, ai
sensi dellart. 1341 e 1342 del Codice Civile
10.
VERIFICA DELLAPPLICAZIONE DELLACCORDO - Le Parti firmatarie del
presente Accordo si riuniranno nel mese di maggio di ogni anno a partire dal 2004
per la verifica congiunta dellapplicazione e degli effetti del presente Accordo, in
particolare per le necessarie decisioni inerenti ladeguamento delle fasce di
oscillazione dei canoni previsti al punto 6B. Resta inteso che ognuna delle
Associazioni ha facolt di convocare le altre a tale scopo.
11.
ALLEGATI - Sono parte integrante del presente Accordo i seguenti allegati:
A CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO
B CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO TRANSITORIO
C CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO TRANSITORIO PER STUDENTI
D TABELLA ONERI ACCESSORI (allegato G al D.M. 30.12.2002)
E CARTOGRAFIA SUDDIVISIONE ZONE
F TABELLA VALORIZZAZIONE ZONE
Per A.P.E. ( Cesare MAGNANO ) Per S.U.N.I.A. (Carmelo LAURIA )
Per A.P.P.C. ( Cristina BIASI ) Per S.I.C.E.T. ( Giampiero MINETTI )
Per A.S.P.P.I. ( Franco LI CAUSI ) Per U.N.I.A.T. ( Franco ADDIS )
Per U.P.P.I. ( Franco FENOGLIO )
DICHIARAZIONI A VERBALE
L A.P.E. si astiene dal sottoscrivere la clausola n 9
L U.P.P.I. si astiene dal sottoscrivere le clausole 6A. e 6B.
Per A.P.E. ( Cesare MAGNANO ) Per U.P.P.I. ( Franco FENOGLIO )

Tabella valorizzazione zone
COMUNE DI SAVONA
[ valori in Euro/ mq / mese ]
SOTTOZONA O
TIPOLOGIA

ZONA SUBFASCIA A SUBFASCIA B SUBFASCIA C
1 CENTRO STORICO VECCHIO E
FATISCENTE
1,71 - 1,89 1,90 - 2,13 2,14 - 2,32
VECCHIO RESTAURATO 2,61 - 2,88 2,89 - 3,25 3,26 - 3,53
RISTRUTTURATO
RICOSTRUITO NUOVO
3,73 - 4,13 4,14 - 4,65 4,66 - 5,05

2 CENTRO CITTA CENTRALE 4,37 - 4,83 4,84 - 5,44 5,45 - 5,91
INTERMEDIO 3,53 - 3,89 3,90 - 4,39 4,40 - 4,77
FRONTE MARE 4,43 - 4,90 4,91 - 5,53 5,54 - 5,99

3 VILLETTA VALLORIA VILLETTA E VALLORIA 4,08 - 4,51 4,52 - 5,09 5,10 - 5,52
VIA TURATI 3,19 - 3,53 3,54 - 3,98 3,99 - 4,32

4 LA RUSCA VECCHIO ANTE 1945 3,15 - 3,48 3,49 - 3,93 3,94 - 4,26
NUOVO POST 1945 3,96 - 4,38 4,39 - 4,94 4,95 - 5,36

5 VILLAPIANA VIA MIGNONE VECCHIO ANTE 1945 2,91 - 3,22 3,23 - 3,63 3,64 - 3,94
NUOVO POST 1945 3,43 - 3,79 3,80 - 4,28 4,29 - 4,64

6 LAVAGNOLA S.BERNARDO VECCHIO E
FATISCENTE
1,71 - 1,89 1,90 - 2,13 2,14 - 2,32
SANTUARIO MONTEMORO VECCHIO ANTE 1945 2,76 - 3,06 3,07 - 3,45 3,46 - 3,74
CIANTAGALLETTO
MARMORASSI S.NAZARIO
RISTRUTTURATO O
NUOVO POST 1945
3,26 - 3,61 3,62 - 4,07 4,08 - 4,42

7 OLTRELETIMBRO S.RITA VECCHIO ANTE 1945 3,28 - 3,65 3,66 - 4,15 4,16 - 4,51
NUOVO POST 1945 4,23 - 4,68 4,69 - 5,28 5,29 - 5,73

8 MONGRIFONESAVONA
PONENTE
VECCHIO ANTE 1945 3,28 - 3,65 3,66 - 4,15 4,16 - 4,51
NUOVO POST 1945 4,23 - 4,68 4,69 - 5,28 5,29 - 5,73

9 FORNACI VECCHIO ANTE 1945 3,07 - 3,40 3,41 - 3,84 3,85 - 4,16
FRONTE MARE 4,43 - 4,90 4,91 - 5,53 5,54 - 5,99
NO FRONTE MARE 3,79 - 4,19 4,20 - 4,73 4,74 - 5,13

10 LEGINO ZINOLA VECCHIO ANTE 1945 2,33 - 2,58 2,59 - 2,91 2,92 - 3,16
NUOVO POST 1945 3,53 - 3,89 3,90 - 4,39 4,40 - 4,77
FRONTE MARE 3,96 - 4,37 4,38 - 4,93 4,94 - 5,49
NOTE:
G
VECCHIO E FATISCENTE: immobile che dal 1945 non abbia mai subito interventi
di manutenzione straordinaria interna o esterna.
G VECCHIO RESTAURATO: immobile che dopo il 1945 abbia subito interventi di
restauro o di manutenzione straordinaria interna o esterna.
G NUOVO, RICOSTRUITO, RISTRUTTURATO: immobile costruito, ricostruito o
ristrutturato dopo il 1945.
Resta inteso che ove ledificio sia attraversato dal confine di zona, ha rilevanza quella ove
si affaccia il prospetto principale o la maggior parte delle finestre dellappartamento.

ACCORDO TERRITORIALE
DEL COMUNE DI LA SPEZIA
In attuazione della legge 9 dicembre 1998, n. 431, e del decreto 30
dicembre 2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze
(Gazzetta Ufficiale n.85 del 11/04/2003 Suppl.Ordinario n.59)
premesso
Che in attuazione dell'art.2 comma 3 della L.431/98 e del d. m. 30/12/2002 si intende
addivenire alla stipula di un accordo territoriale per la definizione del contratto agevolato
relativo alle locazioni di immobili ad uso abitativo a canone agevolato; con validit fino a
sottoscrizione di un nuovo accordo ed impegno a ritrovarsi a cadenza annuale.
Che il Comune della Spezia stabilir in delibera che laliquota e/o la detrazione ICI di
favore, per i contratti agevolati, subordinata alla presentazione di una attestazione che
certifichi la congruit del canone e il rispetto di ogni normativa afferente ai contratti qui
disciplinati, rilasciata dalla Commissione di Conciliazione di cui al presente accordo.
Fra le seguenti organizzazioni:
SUNIA,SICET,UNIAT,SAI,UI,
e
CONFEDILIZIA,UPPI,APPC,
si conviene e stipula quanto segue:
CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, L. 431/98 e art. 1, D.M. 30.12.2002)
L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune della Spezia.
Il territorio del Comune della Spezia, tenuto presente quanto disposto dall'art. 1, c. 2, del
D.M. 30.12.2002, viene suddiviso in cinque aree omogenee definite microzone, come da
ALLEGATO A, corrispondenti a tutto il territorio soggetto allamministrazione del
Comune della Spezia come da disegno n 5064 cat 1/d del 09/03/1999 tav.1b
I confini tra le aree omogenee si intendono tracciati sulla linea di mezzeria delle strade.
Per le aree omogenee, come sopra individuate, vengono definite le fasce di oscillazione
dei canoni come da ALLEGATO B.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit gi previste dallart. 13 della legge 27 luglio 1978 n. 392, con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Il canone mensile di locazione di ogni singola unit immobiliare sar determinato dalle
parti all'interno delle fasce di cui allallegato B e sar aggiornato annualmente nella
misura contrattata dalle parti e comunque non superiore al 75% della variazione Istat
per le famiglie di operai ed impiegati.
Ove le singole parti contraenti concordassero una durata contrattuale superiore a tre anni
per il primo periodo, le fasce di oscillazione dei canoni di cui allallegato B subiranno, nei
valori minimi e massimi,un aumento del 2% per i contratti di durata di quattro anni;del
8% per i contratti di durata di cinque anni ed oltre , a valere per lintera durata
contrattuale ivi compreso anche lulteriore periodo di due anni successivo al primo di
durata di 4,5 o oltre anni.
Per gli immobili di cui all'art. 1, comma 2, lett. a), L. 431/98, e per gli alloggi
compiutamente arredati, le fasce di oscillazione di cui all'allegato B subiranno, nei valori
minimo e massimo, un aumento fino al 30 per cento, a valere per l'intera durata
contrattuale.
Gli accordi integrativi per le grandi propriet (compagnie assicurative,enti privatizzati o
soggetti giuridici o fisici detentori di oltre 100 unit immobiliari destinati ad uso abitativo
ubicate in modo diffuso e frazionato sul territorio nazionale) hanno validit se stipulati fra
le organizzazioni sindacali della propriet edilizia e dei conduttori che hanno sottoscritto
laccordo territoriale ex DM 30/12/2002 Gazzetta Ufficiale 85 dello
11/04 /2003 S. O. n59.
Spese condominiali:
per la ripartizione delle spese condominiali tra locatore e conduttore le parti faranno
riferimento alla tabella ALLEGATO C Resta in ogni caso inteso che per quanto non
espressamente previsto si fa riferimento agli articoli 9 e 10 della legge 392/78 e agli usi
locali.
TIPO DI CONTRATTO
i contratti di locazione di cui al comma 3 dellart. 2 della legge 431/98 dovranno essere
stipulati sulla base del tipo di contratto ALLEGATO D ed ALLEGATO E di cui al D.M.
30.12.2002 Gazzetta Ufficiale 85 dell 11/04 /2003 S. O. n59 indicati come allegato a e
b nel suddetto D.M.
CONTRATTI TRANSITORI
(art. 5, comma 1, L. 431/98, e art. 2, D.M. 30.12.2002)
L'ambito di applicazione dell'accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune della Spezia.
Ai fini dell'art 2, c. 2, D.M. 30.12.2002, le organizzazioni stipulanti danno atto che il
canone dei contratti individuati in epigrafe sar definito dalle parti contraenti all'interno
dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione del Comune della
Spezia(allegato B ) incrementati fino ad un massimo del 10%,tale incremento potr
raggiungere il 15% per gli alloggi ubicati nella microzona 1 subzona 1.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit gi previste dallart. 13 della legge 27 luglio 1978 n. 392, con una tolleranza del
5% in pi o in meno.
Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento
delle esigenze, rispettivamente, di proprietari e conduttori.
Fattispecie di esigenze dei proprietari
1.
Quando il proprietario ha esigenza di adibire entro i diciotto mesi l'immobile ad
abitazione propria o dei figli o dei genitori per uno dei seguenti motivi:
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
matrimonio dei figli;
rientro dall'estero;
destinazione dell'immobile ad abitazione propria o dei figli o dei parenti entro il
secondo grado, per ragioni di studio, intese anche come esigenza di frequenza di
corsi di approfondimento, specializzazione o altro;
destinazione dell'immobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in
seguito alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula
della locazione, che comporti il rilascio dell'alloggio di servizio;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Fattispecie di esigenze dei conduttori
1.
Quando il conduttore ha una delle seguenti esigenze:
contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un Comune diverso da
quello di residenza;
previsioni di trasferimento per ragioni di lavoro;
trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
necessit di cure o assistenza a familiari in Comune diverso da quello di
residenza e non confinante con esso;
acquisto di un'abitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente
inutilizzabile l'abitazione del conduttore;
campagna elettorale;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a
data prefissata ed espressamente indicata in contratto.
Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza di una
delle suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
Tipo di contratto
I contratti di locazione di cui sallart 5 comma 2 della legge 431 del 9/12/98 dovranno
essere stipulati sulla base del tipo di contratto allegato F e G di cui al D:M: 30/12/2002
g.u 85 del 11/4/2003 s.o 59 indicate come allegati C e D nello stesso decreto.
Il presente Accordo stato depositato presso la Segreteria Generale del Comune della
Spezia in data ..
Commissione di conciliazione
Ciascuna parte pu rivolgersi per ogni controversia che dovesse sorgere in merito alla
interpretazione ed esecuzione dei contratti sottoscritti in base al presente Accordo
Territoriale,prima di adire lAutorit giudiziaria,anche a riguardo del canone,alla
commissione di conciliazione composta al massimo da tre membri di cui due scelti fra
appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie dellAccordo territoriale sulla base
delle designazioni,rispettivamente del locatore e del conduttore ed un terzo che svolge
funzioni di presidente sulla base della scelta operata dai due componenti come sopra
designati qualora gli stessi ritengano di nominarlo.
La Commissione determiner la propria decisione nel termine perentorio di sessanta
giorni dalla data di richiesta.
E altres nella facolt di ciascuna parte ricorrere alla Commissione di conciliazione
affinch attesti la rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto agli
Accordi di riferimento.
Durata dellAccordo:
il presente accordo territoriale ha validit di tre anni a decorrere dal deposito presso il
Comune della Spezia. Le Organizzazioni Sindacali firmatarie stabiliscono sin dora che il
presente accordo potr essere oggetto di riesame, modifica, integrazione annualmente.
Nel caso in cui non si verifichi lincontro di cui al precedente capoverso le fascie di
oscillazione di cui allallegato B,a decorrere dal secondo anno verranno aggiornate nella
misura del 100% della variazione assoluta accertata dallIstat per le famiglie di operai
impiegati.
Letto,confermato e sottoscritto
Dalle organizzazioni stipulanti:
Associazioni proprietari di casa:
CONFEDILIZIA(Renato Oldoini)...
UPPI(Norberto Baggiani)
APPC(Flavio Maccione)..
Sindacati Inquilini
SUNIA(Franco Bravo).
SICET(Mario
Ricco)....................................................................................................
UNIAT(Simone
Russi).................................................................................................
SAI(Romina
Corrodano)..............................................................................................
UI(Walter
Zilioli).......................................................................................................
La Spezia 10 giugno 2003
Allegato B
FASCE DI OSCILLAZIONE DEI CANONI DI LOCAZIONE

Euro a mq.convenzionale
Minimo
Euro a mq.convenzionale
Massimo
MICROZONA 1 3,56 6,74
MICROZONA 2 2,46 5,66
MICROZONA 3 1,92 5,12
MICROZONA 4 1,66 4,86
MICROZONA 5 2,18 5,40

Nella definizione del canone effettivo, collocato tra il valore minimo ed il valore massimo
delle fasce di oscillazione, le parti contrattuali, assistite - a loro richiesta - dalle rispettive
organizzazioni sindacali, tengono conto dei seguenti elementi:
G tipologia dell'alloggio;
G stato manutentivo dell'alloggio e dell'intero stabile;
G pertinenze dell'alloggio (posto auto, box, cantina, ecc.);
G presenza di spazi comuni (cortili, aree a verde, impianti sportivi interni,ecc.);
G dotazione di servizi tecnici (ascensore, riscaldamento autonomo o centralizzato,
condizionamento d'aria, ecc.);
G eventuale dotazione di mobilio.

Allegato C
TABELLA ONERI ACCESSORI
RIPARTIZIONE FRA LOCATORE E CONDUTTORE
AMMINISTRAZIONE
Tassa occupazione suolo pubblico per passo carrabile C
Tassa occupazione suolo pubblico per lavori condominiali L
ASCENSORE
Manutenzione ordinaria e piccole riparazioni C
Installazione e manutenzione straordinaria degli impianti L
Adeguamento alle nuove disposizioni di legge L
Consumi energia elettrica per forza motrice e illuminazione C
Ispezioni e collaudi C
AUTOCLAVE
Installazione e sostituzione integrale dellimpianto o di componenti primari
(pompa, serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico ecc.)
L
Manutenzione ordinaria C
Imposte e tasse di impianto L
Forza motrice C
Ricarico pressione del serbatoio C
Ispezioni, collaudi e lettura contatori C
IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE, DI VIDEOCITOFONO E SPECIALI
Installazione e sostituzione dellimpianto comune di illuminazione L
Manutenzione ordinaria dellimpianto comune di illuminazione C
Installazione e sostituzione degli impianti di suoneria e allarme L
Manutenzione ordinaria degli impianti di suoneria e allarme C
Installazione e sostituzione dei citofoni e videocitofoni L
Manutenzione ordinaria dei citofoni e videocitofoni C
Installazione e sostituzione di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili L
Manutenzione ordinaria di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili C
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, PRODUZIONE ACQUA
CALDA, ADDOLCIMENTO ACQUA
Installazione e sostituzione degli impianti L
Adeguamento degli impianti a leggi e regolamenti L
Manutenzione ordinaria degli impianti, compreso il rivestimento refrattario C
Pulizia annuale degli impianti e dei filtri e messa a riposo stagionale C
Lettura dei contatori C
Acquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e acqua C
IMPIANTI SPORTIVI
Installazione e manutenzione straordinaria L
Addetti (bagnini, pulitori, manutentori ordinari ecc.) C
Consumo di acqua per pulizia e depurazione; acquisto di materiale per la
manutenzione ordinaria (es.: terra rossa)
C
IMPIANTO ANTINCENDIO
Installazione e sostituzione dellimpianto L
Acquisti degli estintori L
Manutenzione ordinaria C
Ricarica degli estintori, ispezioni e collaudi C
IMPIANTO TELEVISIVO
Installazione, sostituzione o potenziamento dellimpianto televisivo
centralizzato
L
Manutenzione ordinaria dellimpianto televisivo centralizzato C
PARTI COMUNI
Sostituzione di grondaie, sifoni e colonne di scarico L
Manutenzione ordinaria grondaie, sifoni e colonne di scarico C
Manutenzione straordinaria di tetti e lastrici solari L
Manutenzione ordinaria dei tetti e dei lastrici solari C
Manutenzione straordinaria della rete di fognatura L
Manutenzione ordinaria della rete di fognatura, compresa la disotturazione
dei condotti e pozzetti
C
Sostituzione di marmi, corrimano, ringhiere L
Manutenzione ordinaria di pareti, corrimano, ringhiere di scale e locali comuni C
Consumo di acqua ed energia elettrica per le parti comuni C
Installazione e sostituzione di serrature L
Manutenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi utilizzati C
Installazione di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori, bidoni,
armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale di arredo
L
Manutenzione ordinaria di attrezzature quali caselle postali, cartelli
segnalatori, bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide
e altro materiale di arredo
C
PARTI INTERNE ALLAPPARTAMENTO LOCATO
Sostituzione integrale di pavimenti e rivestimenti L
Manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti C
Manutenzione ordinaria di infissi e serrande, degli impianti di riscaldamento
e sanitario
C
Rifacimento di chiavi e serrature C
Tinteggiatura di pareti C
Sostituzione di vetri C
Manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricit e del cavo
e dellimpianto citofonico e videocitofonico
C
Verniciatura di opere in legno e metallo C
Manutenzione straordinaria dellimpianto di riscaldamento L
PORTIERATO
Trattamento economico del portiere e del sostituto, compresi contributi
previdenziali e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima,
premi, ferie e indennit varie, anche locali, come da c.c.n.l.
L 10%
C 90%
Materiale per le pulizie C
Indennit sostitutiva alloggio portiere prevista nel c.c.n.l.
L 10%
C 90%
Manutenzione ordinaria della guardiola
L 10%
C 90%
Manutenzione straordinaria della guardiola L
PULIZIA
Spese per lassunzione delladdetto L
Trattamento economico delladdetto, compresi contributi previdenziali
e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi,
ferie e indennit varie, anche locali, come da c.c.n.l.
C
Spese per il conferimento dellappalto a ditta L
Spese per le pulizie appaltate a ditta C
Materiale per le pulizie C
Acquisto e sostituzione macchinari per la pulizia L
Manutenzione ordinaria dei macchinari per la pulizia C
Derattizzazione e disinfestazione dei locali legati alla raccolta delle
immondizie
C
Disinfestazione di bidoni e contenitori di rifiuti C
Tassa rifiuti o tariffa sostitutiva C
Acquisto di bidoni, trespoli e contenitori L
Sacchi per la preraccolta dei rifiuti C
SGOMBERO NEVE
Spese relative al servizio, compresi i materiali duso C
LEGENDA
L = locatore
C = conduttore

COMUNE DI LECCO

ACCORDO PER CONTRATTI LOCAZIONE USO ABITATIVO TRA SINDACATI INQUILINI E ASSOCIAZIONI
PROPRIETA' EDILIZIA

Riportiamo di seguito il testo dell'accordo siglato in data odierna tra i Sindacati Inquilini e le associazioni della
Propriet Edilizia in collaborazione con ANACI e FIAIP

ACCORDO TERRITORIALE PER IL COMUNE DI LECCO
del 24 Luglio 2003, in attuazione della L. 9 Dicembre 1998 n. 431 e del D.M. 30 Dicembre 2002 del Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze
Fra le seguenti Organizzazioni della propriet:
A.L.P.E. (Associazione Lecchese della Propriet Edilizia), nella persona del Presidente Dr. Riva Francesco;
A.S.P.P.I. (Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari), nella persona del Sig.. Bergamaschi Enzo,
Presidente;
e si seguenti Sindacati degli inquilini:
S.U.N.I.A. (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari), nella persona del Segretario provinciale Sig.
Emanuele Giacomo;
S.I.C.E.T. (Sindacato Inquilini Casa e Territorio), nella persona del Segretario provinciale Sig. Panzeri Giuseppe;
U.N.I.A.T. (Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio), nella persona del Segretario provinciale Sig. Orlando
Carmelo;
si conviene e stipula quanto segue:
CONTRATTI DI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO
(art. 2, comma 3, l. 431/'98 e art. 1 D.M. 30.12.2002)

1) Ambito di applicazione dell'Accordo, relativamente ai contratti in epigrafe, costituito dai territori amministrativi
del Comune di Lecco.
Le parti stipuleranno questi contratti di locazione secondo il tipo di contratto allegato A) al D.M. 30.12.2002 .

2) Acquisite le opportune informazioni, anche con riferimento alla delimitazione delle microzone catastali, il territorio
comunale viene suddiviso in "zone omogenee", specificati al punto 9) seguente, definite dall'annessa planimetria e
dallelenco particolareggiato delle vie cittadine (rispettivamente Allegati 1 e 2).

I valori di oscillazione del canone di locazione degli immobili siti nelle zone omogenee individuate, espressi in Euro
annui per mq. utile, sono stabilite nello stesso punto 9) .

Il canone di locazione delle singole unit immobiliari determinato dalle parti contraenti assistite, se richiesto, dalle
rispettive Organizzazioni sindacali, allinterno delle fasce di oscillazione suddette e secondo i criteri e le modalit
illustrati ai punti seguenti.

3) Per quanto riguarda le pertinenze dell'abitazione, i canoni di locazione, espressi in Euro a mq., saranno calcolati in
percentuale rispetto al canone al mq della parte abitativa secondo la seguente tabella:

ELEMENTI ACCESSORI % SUL CANONE DELLA PARTE ABITATIVA ELEM. ACCESSORI % SUL CANONE
DELLA PARTE ABITATIVA
Balconi e terrazze 25,00% Cantina e solaio 25,00%
Autorimessa o posto auto coperto 50%
Spazio verde di propriet o ad uso sclusivo 10,00%
Posto auto esterno 25,00%

- 4) Ai fini della valutazione, i mq utili di ciascuna unit immobiliare sono computati considerando unicamente la
superficie come prevista dal DPR. 138/98, calcolata con una tolleranza del cinque per cento in pi o in meno. Qualora la
superficie effettiva dell'abitazione sia inferiore a mq. 60 , la stessa potr essere aumentata del 25 % ed il computo finale
non potra' superare i mq. 60. Qualora la superficie, come sopra specificata, sia superiore a mq.120, la stessa potr essere
ridotta del 20% ed il computo finale non potr essere inferiore a mq. 120.

5) Ove le singole parti contraenti concordassero una durata contrattuale superiore a tre anni, il contratto potr
prevedere un aumento progressivo del canone pari al 2% ogni anno, calcolato sul canone dell'anno precedente,
ovviamente comprensivo degli aggiornamenti ISTAT.

6) Per gli immobili di cui all'art. 1, comma 2, lett. a) L. 431/98 e per gli alloggi compiutamente arredati, le fasce di
oscillazione di cui al punto 7) subiranno nei valori minimo e massimo un aumento del 20% a valere per l'intera durata
contrattuale. Tale aumento sar cumulabile con quello della fattispecie di cui al comma precedente, ove ricorrente.

7) Il canone di locazione, come definito dalle parti contraenti in applicazione del presente accordo, aggiornato
automaticamente ogni anno in misura pari al 75% della variazione dei prezzi al consumo per operai e impiegati, come
accertata dallISTAT assumendo quale base l'indice del secondo mese antecedente la data di decorrenza del contratto.

8) Per quanto attiene la ripartizione degli oneri accessori tra locatore e conduttore, varr la tabella contenuta nel D.M.
30.12.2002. Resta in ogni caso confermato quanto previsto agli artt. 9 e 10 della L. 392/1978.

- 9) Per il Comune interessato e quindi per le 3 zone omogenee vengono individuate tre fasce di oscillazione dei canoni
di locazione, definite:
Prima fascia - zona CENTRO -
da un minimo di Euro 48,00 annui per metro quadrato ad un massimo di Euro 88,00 per metro quadrato;

Seconda fascia - zona INTERMEDIA -
da un minimo di Euro 34,00 annui per metro quadrato ad un massimo di Euro 73,00 annui per metro quadrato.

Terza fascia - zona PERIFERICA -
da un minimo di Euro 18,00 annui per metro quadrato ad un massimo di Euro 61,00 annui per metro quadrato.

FASCE DI OSCILLAZIONE

ZONE URBANE OMOGENEE
SUBFASCIA 1 min - max (euro) SUBFASCIA 2 min - max (euro) SUBFASCIA 3 min - max (euro)
Zona 1 -
Centro
48,00 - 59,00 55,00 - 72,00 73,00 - 88,00
Zona 2 - Intermedia
34,00 - 44,00 46,00 - 60,00 58,00 - 73,00
Zona 3
Periferia
18,00 - 33,00 35,00 - 50,00 46,00 - 61,00

Ciascuna fascia di oscillazione, individuata per ciascuna zona urbana omogenea, suddivisa in 3 subfasce, con un
valore minimo e massimo di riferimento; ognuna di tali subfasce caratterizzata dalla presenza di uno o pi elementi
oggettivi, come sotto specificato.

Le parti contraenti assistite, ove richiesto, dalle rispettive Organizzazioni sindacali, individuano la collocazione
dell'immobile locando nella fascia di pertinenza, sulla base degli elementi oggettivi che caratterizzano con le modalit
specificate lo stesso immobile, e concordano l'importo del canone effettivo, tenendo conto di quanto previsto dall'art. 1,
D.M. 30.12.2002 .

A) ELEMENTI ESSENZIALI
1. bagno interno completo di almeno tre elementi (tazza, lavabo, vasca da bagno o doccia) e con almeno una finestra o
dispositivo di areazione meccanica;
2. impianto fisso di riscaldamento;
3. impianti tecnologici essenziali e funzionanti compreso un impianto di distribuzione di acqua calda;
4. cucina o angolo di cottura;

B) ELEMENTI DI PREGIO
1. cucina abitabile con almeno una finestra;
2. presenza di ascensore oltre il secondo piano;
3. cantina o soffitta;
4. costruzione ultimata o completamente ristrutturata da non pi di 30 anni, risultante dalla data indicata nel certificato
di abitabilit o, in mancanza, nella dichiarazione di fine lavori depositata in Comune;
5. terrazzi o balconi;
6. impianto di riscaldamento con caldaia singola o centralizzato con regolazione autonoma e produzione di acqua calda;
7. posto auto o autorimessa;
8. doppi servizi di cui almeno uno completo.

C) ELEMENTI OPZIONALI
1. dotazione di doppi servizi bagno interni completi di tutti gli elementi;
2. autorimessa o posto auto coperto o esclusivo ;
3. costruzione ultimata, o completamente ristrutturata, da non pi di 20 anni, risultante dalla data indicata nel certificato
di abitabilit o in mancanza nella dichiarazione di fine dei lavori depositata in Comune;
4. verde condominiale o spazio per il gioco infantile;
5. prossimit dell'abitazione a servizi importanti (linee di trasporto pubblico, strutture scolastiche ecc.);
6. impianto di climatizzazione e/o pavimenti e pareti insonorizzati;
7. porte blindate e/o serramenti con doppi vetri;
8. terrazzi di pi di 20 mq. o altre superfici in uso esclusivo;
9. lontananza da fonti di inquinamento;
10. verde esclusivo.

CRITERI DI ACCESSO ALLE SUB-FASCE
L'assenza anche di uno solo degli elementi essenziali comporta la collocazione dell'unit abitativa nella sub-fascia 1.
La presenza di tutti gli elementi essenziali comporta la collocazione dell'unit abitativa nella sub-fascia 2.
La presenza di almeno 8 tra elementi di pregio e opzionali, di cui almeno 2 opzionali, o la classificazione nelle categorie
catastali A1 o A7, comportano la collocazione nella subfascia 3.
La collocazione tra il minimo e il massimo all'interno delle singole subfasce, avviene in relazione alle caratteristiche
dell'immobile e al suo stato manutentivo.


2) CONTRATTI TRANSITORI ORDINARI
(art. 5, comma 1, l. 431/'98 e art. 2 D.M. 30.12.2002)

Sono stabiliti i seguenti criteri per la stipula dei contratti di locazione ad uso abitativo con carattere transitorio.

Lambito di applicazione dell'Accordo, relativamente ai contratti in epigrafe, costituito dal territorio amministrativo
del Comune di Lecco.
Le parti stipuleranno questi contratti di locazione secondo il tipo di contratto allegato C) al D.M. 30.12.2002.

Ai fini dell'art. 2 D.M. 30.12.2002, le organizzazioni stipulanti danno atto che il canone dei contratti individuali in
epigrafe sar definito dalle parti all'interno dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione dei contratti
agevolati, per le zone o gli interi territori del Comune di Lecco. Per quanto attiene la ripartizione degli oneri accessori
tra locatore e conduttore, varr quanto gi detto al punto 8) del presente accordo.

Nei contratti in epigrafe, se relativi ad unit immobiliari compiutamente ammobiliate, i canoni minimi e massimi di cui
alla tabella del punto 9) del presente accordo potranno essere aumentati del 25%.

Per detti contratti vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento, rispettivamente, di esigenze dei
proprietari e dei conduttori.
Fattis pecie di esigenze dei proprietari:
1) quando il proprietario ha esigenza di adibire l'immobile entro i diciotto mesi ad uso abitativo, commerciale,
artigianale o professionale proprio, del coniuge o dei parenti entro il terzo grado e degli affini entro il secondo grado e
per gli altri seguenti motivi:
- trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
- sfratto dallabitazione principale;
- matrimonio dei figli o dei parenti in linea retta entro il terzo grado.
- separazione o divorzio;
- rientro dallestero;
- destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio, esclusivamente per immobili ubicati
in luogo diverso da quello di residenza del locatore;
- destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in seguito alla cessazione del rapporto di
lavoro, gi nota al momento della stipula della locazione, che comporti il rilascio dellalloggio di servizio;
- attesa di autorizzazione dal Comune per il richiesto cambio di destinazione duso dellimmobile;
- attesa di concessione edilizia o autorizzazione da parte del Genio Civile per la ristrutturazione, demolizione
dellimmobile o ampliamento dellalloggio attiguo;
2) quando il locatore, persona giuridica, societ o Ente pubblico, o comunque con finalit pubbliche, sociali
mutualistiche, cooperative, assistenziali, culturali o di culto, o sportive, intenda destinare l'immobile all'esercizio delle
attivit dirette a perseguire le predette finalit;
3) qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data prefissata ed espressamente indicata
nel contratto.

Fattispecie di esigenze dei conduttori:
1) quando il conduttore ha esigenza di:
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
contratto di lavoro a tempo determinato in Comune diverso da quello di residenza;
assegnazione di alloggio E.R.P. oppure acquisto in Cooperativa o da privati di alloggio che renda disponibile entro i
18 mesi, dimostrato con compromesso regolarmente registrato;
separazione o divorzio;
vicinanza temporanea a parenti bisognosi di assistenza;
l'avere una seconda casa con permanenza della residenza nella prima casa dello stesso Comune;
2) qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a data prefissata ed espressamente
indicata nel contratto.

Si specifica che, per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo, sufficiente la sussistenza di una della
suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
Lesigenza transitoria del conduttore o del locatore deve essere, da entrambe le parti, dichiarata nel contratto ed il
conduttore dovr anche documentarla in allegato;
Il verificarsi della stessa deve essere confermato dal locatore, per mezzo di lettera raccomandata, almeno 30 giorni
prima della scadenza del termine stabilito.

La durata dei contratti di natura transitoria non potr essere inferiore a 1 mese e superiore a 18 mesi.


3) CONTRATTI TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, commi 2 e 3, l. 431/'98 e art. 3 D.M. 30.12.2002)

Sono stabiliti i seguenti criteri generali per la stipula di contratti di locazione finalizzati a soddisfare le esigenze
abitative di studenti universitari fuori sede.

L'ambito di applicazione dell'Accordo, relativamente ai contratti in epigrafe, costituito dal territorio amministrativo
del Comune di Lecco sede di corso universitario distaccato/corsi universitari distaccati nonch dei Comuni limitrofi. In
questo ultimo ambito i canoni base, minimi e massimi, saranno quelli stabiliti per l'accordo del territorio della Provincia
di Lecco. Per quanto attiene la ripartizione degli oneri accessori tra locatore e conduttore, varr quanto gi detto al
punto 8) del presente accordo.
Le parti stipuleranno questi contratti di locazione secondo il tipo di contratto, allegato E al D.M. 30.12.2002.

Questo tipo di contratto utilizzabile dai soli studenti universitari iscritti a corsi universitari tenuti nel Comune di Lecco
e residenti in altro Comune.

Il contratto pu essere sottoscritto dal singolo studente, da gruppi di studenti o dagli Enti per il diritto allo studio.

Il canone di locazione determinato dalle parti private entro le fasce di oscillazione e con le modalit seguenti:
I valori di oscillazione del canone di locazione degli immobili siti nelle zone omogenee individuate, espressi in
Euro annui per mq utile, sono stabilite nello stesso punto 9) della presente intesa sui contratti agevolati.
Il canone di locazione delle singole unit immobiliari determinato dalle parti contraenti, assistite se richiesto dalle
rispettive Organizzazioni Sindacali, allinterno delle fasce di oscillazione suddette e secondo i criteri e le modalit
illustrate al punto 9) di cui sopra.
Il canone di locazione, come definito dalle parti contraenti in applicazione del presente accordo, aggiornato
automaticamente ogni anno in misura pari al 75% della variazione dei prezzi al consumo per operai e impiegati, come
accertata dallISTAT assumendo quale base l'indice del secondo mese antecedente la data di decorrenza del contratto.

Nei contratti in epigrafe, se relativi ad unit immobiliari compiutamente ammobiliate, i canoni minimi e massimi di cui
alla tabella del punto 9) del presente accordo potranno essere aumentati del 25%.

Per gli immobili di cui all'art.1, comma 2, lett. a), della L. 431/98, le fasce di oscillazione dei canoni di cui al Comune o
alle zone ove ubicato l'immobile subir nei valori minimo e massimo un aumento del 20 per cento, a valere per l'intera
durata contrattuale. Tale aumento sar cumulabile con quello della fattispecie di cui al comma precedente, ove
ricorrente.

IN CONCLUSIONE

9) Le organizzazioni sindacali firmatarie del presente Accordo si rendono fin d'ora disponibili ad assistere le parti nelle
trattative precontrattuali per la definizione delle condizioni qui di seguito elencate del contratto, ivi compresa la
determinazione del canone.

10) Il presente accordo ha durata di 3 anni, a partire dalla data di deposito presso il Comune di Lecco.
Le parti convengono che esso sar oggetto di revisione, aggiornamento o integrazione anche prima della sua scadenza
in caso di variazione annua (per tale intendendosi la variazione verificatasi per ogni annualit di vigenza del presente
accordo) dellindice ISTAT del costo della vita per le famiglie di operai e impiegati, superiore al 4%, nonch in caso di
rilevanti variazioni nel mercato locale e in qualsivoglia altro caso le parti stipulanti lo reputino necessario.

11) Le organizzazioni firmatarie provvedono al deposito presso il Comune di Lecco della copia originale del presente
accordo con tutti gli allegati che ne costituiscono parte integrante. Questo anche a garanzia per l'applicazione delle
agevolazioni per l'I.C.I., nel rispetto della norma che verr stabilita dal Comune di Lecco.

Letto, confermato e sottoscritto in data 24 Luglio 2003 dalle organizzazioni stipulanti:

per le Organizzazioni di proprietari:
A.L.P.E. (Associazione Lecchese della Propriet Edilizia), nella persona del

Presidente Dr. Riva Francesco .......................................................

A.S.P.P.I. (Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari), nella persona

del Presidente Sig. Bergamaschi Enzo .......................................................

e per i Sindacati degli inquilini:
S.U.N.I.A. (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari), nella persona del

Segretario provinciale Sig. Emanuele Giacomo .......................................................

S.I.C.E.T. (Sindacato Inquilini Casa e Territorio), nella persona del

Segretario provinciale Sig. Panzeri Giuseppe .......................................................

U.N.I.A.T. (Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio), nella persona del

Segretario provinciale Sig. Orlando Carmelo .......................................................

A l l e g a t o n. 2

ELENCO DELLE VIE DI LECCO, (Per le fasce della tabella al punto 9) :

FASCIA DI CENTRO
Zona 1 Lecco Centro:
Lungo Lario Cadorna, Via Spirola (fino a Via Calvi), Via Calvi, Via Belvedere (fino a Via Spirola), Via Malpensata,
Via N. Bixio, Via Manara, Via Sirtori, Via Tarelli, Via Nava, P.zza Stoppani, Lungo Lario C. Battisti, P.zza Cermenati,
Via Canonica, Vicolo Grandi, Vicolo del Torchio, Via S. Nicol, Via Mascari, Via Ongania, Via Resinelli, Via Bovara,
Largo Montenero, Via Grassi, Via Volta, P.zza Lega Lombarda (P.zza Stazione), P.za Diaz, Via Cavour, Via Sassi, Via
Cattaneo, P.zza XX Settembre, Via Anghileri, Via del Pozzo, Vicolo Airoldi, P.za S. Marta, Via Cairoli, Via M.
D'Oggiono, Viale Dante, Via Roma, Vicolo S. Giacomo, P.zza Garibaldi, P.zza Mazzini, Via N.Sauro, L.go Europa,
P.zza Affari, Via Grossi, Via Cornelio, Lungo Lario Isonzo, P.zza Manzoni, Via Costituzione, Via Aspromonte, Via
Caprera, Via Trieste, Via Bezzecca, Via Adda, Via Lazzaretto, Via S. Francesco, Via L. da Vinci, Via Nullo, Via
Raffaello, Via Cant, Via A. Visconti, Via G. Amendola (fino al ponte della ferrovia), Via dell'Isola (fino Via Varese),
C. so Martiri (fino Via Varese), Via Previati (fino a ponte della ferrovia), Via Como, Via Pizzi, Via Appiani, Via
Ghislanzoni (fino al ponte della ferrovia), Via Digione, Via Porta, Via Ferriera, Via XI Febbraio (da L.go Galeotto a
Via Cantarelli), via Balicco.
FASCIA SEMI-PERIFERIA
Zona Viale Turati - Castello - S. Stefano - S. Giovanni
Lungo Lario Piave, Via Abbadia, Via Caviate, Via Montespluga, Via Stelvio, Via S. Stefano, Via Predazzo, P.zza
Cappuccini, Via V. Veneto, Via Trento, Via Pola, Via Aquileia, Via Grado, Via Capodistria, Via Spirola (da Via Calvi),
Via Sondrio, Via D'Annunzio, V.le Turati, Via Belvedere (da Via Spirola), Via Bicocca, Via Zanella, Via Monti, Via
Petrarca, Via Catullo, Via Virgilio, Via T. Tasso, Via Ariosto, Via Boccaccio, Via Ca' Rossa, Via D'Azeglio, Via
Leopardi, Via De Gasperi, Via A. Moro, Via Gen. dalla Chiesa, Via Bersaglio, Via Montebello, Via Ronco Inf., Via
Milazzo, Via Pasubio, Via Calatafmi, Via ai Pini, P.zza XXV Aprile, Via Gorizia, Via Oslavia, V.le Adamello, Via
Plinio, Via Linneo, Via Mentana, C. so Matteotti (fino a Viale Tonale), Via Cimitero, Via Zara, Via Vercelloni, Via
F.lli Bandiera, Via Del Seminario, Via Salerno, Via Anzio, Via Cassino,Via Gerenzone, Via Pozzoli, Via Mons.
Moneta, Via Colombo, Via Concordia, Via Monterotondo, Via Calandra, Via al Maglio, Via alle Fucine, Via Col di
Lana, Via Montanara, Via Curtatone, Via Volturno, Via Pastrengo, Via Legnano, Via Palestro, Via Papa Giovanni
XXIII, Via Fiumicella, P.zza Dell'Oro, Via Mons. Fogazzaro, Via Cellini, Via XI Febbraio (fino a Via Cantarelli), Via
Don Pozzi, Via Ticozzi, Via Pascoli, Via F.lli Rosselli, Via Lunga, Via Solferino, Via Cantarelli (fino a Via XI
Febbraio), Via G. Tubi, Via Cortisella.
Zona Caleotto Acquate - Germanedo - Belledo
L.go Caleotto, Via Ponte Alimasco, Via Mattei, Via Foscolo, Via Lusciana, Via Montegrappa, C.so Promessi Sposi, Via
Azzeccagarbugli, Via Cabagaglio, Via Filzi, Via Lamarmora, Via Goito, Via Toti, Via Don Ferrante, Via G. di Vittorio,
Via Tagliamento, Via Redipuglia, Via Gradisca, Via Dalmazia, P.zza V Alpini, Via Magenta, Via Montelungo, Via
Belfiore (fino a Via dell'Eremo), Via dell'Eremo, Via Roccolo, Via Gilardi, Via Achille Grandi, Via Consonni, Via
Risorgimento, Via Tonio da Belledo, Via B. Angelico, Via Giotto, Via Masaccio, Via Turbada, Via Giusti, Via dei
Riccioli, Via Valle del Pieno, Via Besonda Inferiore, Via Rivolta, Via Baracca, Via T. Speri, Via Marconi.

Zona Pescarenico - Belledo:
Via Fiandra, Via Caduti Lecchesi a Fossoli, Via Mons. Polvara, Via Maroncelli, Via Besonda Superiore, Via Galdino,
Via della Pergola (fino a Via Igualada), Via Bronzetti, Via Rosmini, Via Balbo, Via G. B. Vico, Via Borromeo, Via
Beccaria, Via Fra' Fazio, P.zza P. Cristoforo, Via Ghislanzoni e Via Previati (dal ponte della ferrovia), Via Bassi, C.so
Martiri (da Via Varese), C.so Carlo Alberto (fino a Via Buozzi), Via Maggiore, Via Pescatori, P.zza Era, Via del
Barcaiolo, Via del Guado, Via Corti, Via Stalle, Via Fossato, P.za Pesce, Via Donatori di sangue, Via Battello, P.za
Bione.


FASCIA PERIFERIA
Gli immobili situati nelle vie esterne alla fascia intermedia.



ACCORDO TERRITORIALE DEL COMUNE DI LODI
In attuazione della legge 9 dic. 1998 n.431 e del D.M. del Ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti del 30 dicembre 2002 pubblicato sul sup. Ord. n. 59 alla G. U. n. 85 dell'11 aprile 2003
Accordo recepito dalla Giunta Comunale, con deliberazione n. 34 del 10 febbraio 2004.


Visto

Il Decreto Ministeriale del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro
dell'Economia e delle Finanze del 30 dicembre 2002, emanato secondo il disposto dellart. 4,
comma 2, legge 9 dicembre 1998 n. 431, contenente i criteri generali per la definizione dei canoni
di locazione da determinare nellambito degli Accordi locali previsti dallart. 2, comma 3 della
stessa L. 431/98, nonch dei contratti di locazione transitori e dei contratti di locazione per studenti
universitari ai sensi dell'art. 5, commi 1, 2 e 3 della stessa legge.

La legge del 9 dicembre 1998 n. 431, sulla "disciplina delle locazione e del rilascio degli immobili
ad uso abitativo".

Il DPR del 23 marzo 1998 n. 138 "regolamento per la revisione delle zone censuarie e delle tariffe
d'estimo in esecuzione alla Legge 662/96".

Premesso

che, ai sensi dellart. 2, comma 3, legge 9 dicembre 1998 n. 431, il Comune di LODI ha
convocato le Associazioni sindacali dei conduttori e della propriet edilizia maggiormente
rappresentative, allo scopo di promuovere la definizione dellAccordo locale da applicarsi nel
territorio della citt di Lodi;
che il decreto Ministeriale del 30 dicembre 2002 del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze pubblicato sul Sup. Ord. n. 59 alla
G.U. n. 85 dell'11 aprile 2003 prevede:
a)La suddivisione del territorio comunale in microzone omogenee ai sensi del DPR 138/98;
b)che in tali zone omogenee devono essere determinate fascie di oscillazione del canone di
locazione all'interno delle quali stabilire il canone di locazione effettivo per i contratti cui
all'art. 2 comma 3 e all'art. 5 commi 1 e 2 della Legge 431/98;
c)che i limiti diriferimento delle fascie di oscillazione devono costituire limite di riferimento per
i contratti convenzionati a cui l'art. 2 comma 3 e anche per i contratti di tipo transitorio e per
studenti a cui l'art. 5 commi 1 e 2 della legge 431/98;
d) che i canoni di riferimento per gli immobili di proprieta delle imprese di assicurazione, degli
enti privatizzati e di soggetti - persone fisiche o giuridiche detentori di grandi patrimoni
immobiliari, nonch degli enti previdenziali pubblici, devono essere definiti, nelle fascie di
oscillazione dell'accordo locale, anche in base ad accordi integrativi fra la propriet stessa e le
Organizzazioni firmatarie l'accordo locale.
e) che i contratti di locazione realizzati in base allAccordo locale, anche per la conformit del
contratto ai fini dellapplicazione delle norme di agevolazione fiscale (ove prevista) di cui

allart. 2, comma 4, e allart. 8, comma 1, della legge 9 dicembre 1998 n. 431, devono essere
stipulati esclusivamente utilizzando i tipi di contratto previsti dal D.M. 30 dicembre 2002;
che ai sensi dellart. 2, comma 4, della legge 9 dicembre 1998 n. 431, per promuovere la
realizzazione dellAccordo locale, il Comune ha facolt di deliberare aliquote dellimposta
comunale sugli immobili (ICI) pi favorevoli per i proprietari che concedono in locazione a
titolo di abitazione principale immobili alle condizioni definite dallAccordo locale stesso;. Il
Comune si impegna a mantenere invariate le aliquote ICI stabilite alla firma del presente accordo
per tutta la durata prevista dai contratti di locazione.
Tutto ci premesso, l'anno 2004, il giorno 09 del mese di febbraio, in Lodi nella sede del
Municipio

Fra le seguenti organizzazioni, sindacali: SICET , SUNIA, e UNIAT e della propriet: ALPE
-CONFEDILIZIA, APPC, CONFAPPI e alla presenza dellassessore al Patrimonio del
Comune di Lodi, Avv. Gianluigi Bonifati, viene convenuto e stipulato il seguente accordo, al
fine di dare attuazione allart. 2 comma 3, all'art. 5 comma 1 e 2 della legge 431/98, per la
definizione dei contratti tipo, a canone concordato, relativi alle locazioni di immobili ad uso
abitativo.
Viene concordato lo stralcio della tipologia dei contratti per studenti universitari ad un successivo
accordo.

Art. 1.Validit dell'accordo.

Il presente accordo ha valore in tutto il territorio del comune di LODI ed valido per la durata di
tre anni a decorrere dalla data di stipula o comunque fino al rinnovo della Convenzione nazionale e
del successivo decreto ministeriale.
Il presente accordo potr essere rivisto anche prima della sua scadenza qualora:
il Comune deliberi diverse aliquote ici per laffitto contrattato, di cui alla presente intesa;
siano modificate le normative fiscali previste dallart.8 della legge 431/98;
siano intervenute consistenti variazioni nelle condizioni di mercato locale degli affitti.

Art. 2. Zone omogenee.

Il comune di LODI stato suddiviso in zone omogenee come risulta dalla mappa cui allallegato
A.

Art. 3. Fascie di oscillazione.

I valori di oscillazione del canone di locazione degli immobili siti nelle zone omogenee sono
stabiliti dallallegato B al presente accordo. I valori indicati in tale allegato saranno
automaticamente aggiornati ogni anno in base allindice ISTAT (indice F.O.I.)
Il canone di locazione di ogni singola unit immobiliare determinato, allinterno delle fasce di
oscillazione, con i criteri e con il metodo desunto dallo schema contenuto dallallegato C al presente
accordo.

Art: 4. Durata del contratto

I contratti avranno durata non inferiore a tre anni e si rinnoveranno automaticamente in assenza di
disdetta motivata ai sensi dell'art. 3 comma 1 della L. 431/98, di ulteriore due anni;
Qualora i contratti siano di una durata non inferiore a sei anni, che si rinnoveranno automaticamente
in assenza di disdetta motivata ai sensi dell'art. 3 comma 1 della L. 431/98 di altri 2 anni, potranno

essere utilizzati i limiti di oscillazione della fascie, definite nella tabella a cui all'allegato B, per
questo tipo di durata.


Art. 5. Superfice convenzionale.

La determinazione della superficie convenzionale alla quale applicare i valori al mq. della tabella a
cui all'allegato B, stabilita secondo le modalit di cui agli allegati B e C del Dpr 23 marzo 1998, n.
138, con una tolleranza del cinque per cento in pi o in meno.
La determinazione della superficie convenzionale dellautorimessa (box) ad uso esclusivo non
dovr superare il 75% della superficie reale calpestabile dello stesso;
La determinazione della superficie convenzionale del posto auto ad uso esclusivo non dovr
superare il 30% della superficie reale calpestabile dello stesso;
Quando lalloggio sia completamente arredato, con mobilio efficiente ed elettrodomestici
funzionanti, i valori delle sub-fasce cui all'allegato B potranno aumentare fino ad un massimo:
del 10%

Art. 6. Tipo di contratto.

Le parti stipuleranno i contratti di locazione ad uso abitativo utilizzando i tipi di contratto
allegati al D.M. 30 dicembre 2002.

Art. 7. Oneri acessori.

Per i contratti di locazione regolati dal presente accordo adottata la Tabella degli oneri
accessori allegata al D.M. 30 Dicembre 2002 che qui si allega sotto lallegato G


Art. 8. Riparazioni Straordinarie

Quando sullimmobile locato vengano eseguite riparazioni ai sensi dellart. 23 della legge
392/78, al locatore concesso di aumentare il canone di locazione, nella misura previsto dallart.
stesso della legge.

Art. 9. Verbale di consegna e riconsegna.

Qualora le oparti contraenti utilizzino un verbale di consegna si fa riferimento allallegato E
che conterr anche la descrizione degli arredi, in caso della loro presenza, la stessa procedura sar
seguita al rilascio dellimmobile;

Art. 10. Commissione di conciliazione stragiudiziale.

La commissione di conciliazione sar regolata in base al disposto dellart. 6 del D.M. 30
Dicembre 2002.

Art. 11. Aggiornamento del canone di locazione.

E' facolt delle parti prevedere che il canone di locazione possa essere aggiornato annualmente
nella misura massima del 75% della variazione annuale dellindice dei prezzi al consumo accertata
dallISTAT per le famiglie degli operai e degli impiegati (indice F.O.I.) verificatasi nellanno
contrattuale precedente quello di decorrenza dellaggiornamento.



Art. 12. Prelazione.
E facolt del locatore concedere la prelazione sull'acquisto dell'immobile locato da esercitarsi
secondo l'art.li 38 e 39 della Legge 27 luglio 1978, n. 392.
E facolt del locatore concedere la prelazione sul riaffitto del'immobile al termine della
locazione, da esercitarsi secondo l'art. 40 della Legge 27 luglio 1978, n. 392.

Art. 13. Deposito cauzionale.
E' facolt delle parti determinare un deposito cauzionale fruttifero di interessi legali non
imputabile in conto affitti e a garanzia di eventuali danni sull'immobile non superiore alle tre
mensilit del canone determinato.
Art. 14. Contratti convenzionati (art. 2 comma 3 L.e 431/98 e art. 1 D.M. 11/04/2003)
Il tipo di contratto per il Comune di Lodi stabilito dall'allegato H del presente accordo.
Art. 15. Contratti transitori (art. 5, comma 1, L. 431/98 e art. 2 D.M. 11/04/2003 ).

Il tipo di contratto per il Comune di Lodi stabilito dall'allegato F del presente accordo
Le associazioni firmatarie del presente accordo individuano, ai sensi del D.M. 30 dicembre 2002
i seguenti criteri generali per la definizione dei canoni di locazione per gli usi transitori:
La durata delle locazioni transitorie non potr essere inferiore ad un mese e superiore a 18;
Transitoriet dovuta alle esigenze dei proprietari
Quando il proprietario ha esigenza di adibire, entro i sei mesi successivi la scadenza contrattuale,
l'immobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori per uno dei seguenti motivi:
a)trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
b)matrimonio dei figli;
c)rientro dall'estero;
d)destinazione dell'immobile ad abitazione propria, del coniuge o dei figli , per ragioni di studio,
intese anche come esigenza di frequenza di corsi di approfondimento, specializzazione o altro;
e) destinazione dell'immobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in seguito alla
cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula della locazione, che
comporti il rilascio dell'alloggio di servizio;




Transitoriet dovuta alle esigenze dei conduttori
Quando il conduttore ha una delle seguenti esigenze:
a)contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un Comune diverso da quello di
residenza;
b)previsioni di trasferimento per ragioni di lavoro;
c)trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
d)necessit di cure o assistenza a familiari in Comune diverso da quello di residenza e non
confinante con esso;
e)acquisto di un'abitazione o assegnazione di alloggio erp che si renda disponibile entro diciotto
mesi;
f)ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile l'abitazione
del conduttore;

Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza di una delle
suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti contraenti
E fatto obbligo al locatore di confermare, a mezzo di raccomandata inviata 90 giorni prima della
scadenza contrattuale, il motivo che ha dato origine alla transitoriet, salvo contratti di durata
uguale o inferiore alle tre mensilit. In caso di mancata comunicazione il contratto sar ricondotto
alla durata prevista dallart. 2 comma 1 della legge 431/98.
Nel caso in cui il locatore, ove la motivazione della transitoriet sia allo stesso attribuita, abbia
riacquistato la disponibilit dell'alloggio alla scadenza e non lo adibisca, nel termine di dodici mesi
dalla data in cui ha riacquistato la detta disponibilit, agli usi per i quali ha esercitato la transitorieta,
il conduttore avr diritto al ripristino del rapporto di locazione alle medesime condizioni di cui al
contratto disdettato o, in alternativa, ad un risarcimento in misura pari a trentasei mensilit
dell'ultimo canone di locazione percepito.
I canoni di locazione sono quelli individuati dalle fasce di oscillazione di cui allallegato B al
presente accordo con le modalit di cui allallegato C.

Art. 16.Assistenza Organizzazioni

Le parti contrattuali possone essere assistite, a loro richiesta, dalle rispettive organizzazioni
sindacali

Art. 17. Allegati

La presente intesa comprende gli allegati:
A: planimetria della citt di Lodi. Suddivisione del territorio in zone urbane omogenee;
B: valori di oscillazione del canone di locazione degli immobili;
C: criteri per la classificazione degli immobili in fasce omogenee;
E: verbali di consegna e rilascio immobili;
F: modello di contratto di locazione ad uso abitativo di natura transitoria;
G: tabella ripartizione oneri accessori
H: modello di contratto di locazione ad uso abitativo a canone concordato.

I : Protocollo dIntesa.


Firmato


ALPE- CONFEDILIZIA .......................................................................................................................
APPC .....................................................................................................................................................
CONFAPPI ............................................................................................................................................
SUNIA ...................................................................................................................................................
SICET ....................................................................................................................................................
UNIAT ...................................................................................................................................................
COMUNE DI LODI ..............................................................................................................................

Lodi,09 febbraio 2004
ACCORDO TERITORIALE TRA IL COMUNE DI LODI, ALPE
(CONFEDILIZIA), APPC, SUNIA, SICeT, UNIAT DELLA PROVINCIA DI LODI

SUDDIVISIONE TERRITORIALE
Citt di Lodi


Centro Storico: Zona n. 1

Zona Intermedia: Zona n. 2
Citt bassa, Zona Laghi, Zona Vigili del Fuoco, Zona Fanfani, Zona Braila

Zona Residenziale Periferica: Zona n. 3
Zona S. Fereolo, Zona Albarola, Zona Faustina, Zona S. Bernardo

Periferia: Zona n. 4
Zona S. Grato, Zona Torretta, Zona Campo Marte, Zona Revellino

Zona Agricola: Zona n. 5
PREZZI AL MQ CANONI PER AFFITTI CANALE AGEVOLATO

Superficie unit immobiliare inferiore ai 60 MQ


CENTRO STORICO (Zona n. 1)

Durata contratto anni 3+2 Durata contratto anni 6+2


3 FASCIA

2 FASCIA

1 FASCIA
Prezzo minimo

/mq. 40.34

/mq. 56.24

/mq. 67.61
Prezzo massimo

/mq. 55.67

/mq. 67.03

/mq. 76.69
Prezzo minimo

/mq. 44.37

/mq. 61.87

/mq. 74.37
Prezzo massimo

/mq. 61.24

/mq. 78.67

/mq. 89.95



INTERMEDIA (Zona n. 2)

Durata contratto anni 3+2 Durata contratto anni 6+2


3 FASCIA

2 FASCIA

1 FASCIA
Prezzo minimo

/mq. 38.06

/mq. 49.42

/mq. 59.65
Prezzo massimo

/mq. 48.86

/mq. 59.08

/mq. 67.03
Prezzo minimo

/mq. 41.87

/mq. 54.37

/mq. 65.62
Prezzo massimo

/mq. 53.30

/mq. 70.96

/mq. 79.80



PERIFERICA RESIDENZIALE (Zona n. 3)

Durata contratto anni 3+2 Durata contratto anni 6+2


3 FASCIA

2 FASCIA

1 FASCIA
Prezzo minimo

/mq. 35.22

/mq. 43.75

/mq. 57.38
Prezzo massimo

/mq. 43.18

/mq. 56.82

/mq. 62.49
Prezzo minimo

/mq. 41.87

/mq. 54.37

/mq. 65.62
Prezzo massimo

/mq. 53.30

/mq. 70.96

/mq. 79.80



TERZIARIO PERIFERICA E AGRICOLA (Zone n. 4 e n. 5)

Durata contratto anni 3+2 Durata contratto anni 6+2


3 FASCIA

2 FASCIA

1 FASCIA
Prezzo minimo

/mq. 27.27

/mq. 36.36

/mq. 47.16
Prezzo massimo

/mq. 35.79

/mq. 46.59

/mq. 54.54
Prezzo minimo

/mq. 30.00

/mq. 39.99

/mq. 51.87
Prezzo massimo

/mq. 44.16

/mq. 63.78

/mq. 71.15



PREZZI AL MQ CANONI PER AFFITTI CANALE AGEVOLATO

Superficie dellunit immobiliare tra i 61 e i 100 MQ

CENTRO STORICO (Zona n. 1)

Durata contratto anni 3+2 Durata contratto anni 6+2


3 FASCIA

2 FASCIA

1 FASCIA
Prezzo minimo

/mq. 37.50

/mq. 46.01

/mq. 57.38
Prezzo massimo

/mq. 45.45

/mq. 56.82

/mq. 67.03
Prezzo minimo

/mq. 41.25

/mq. 50.61

/mq. 63.11
Prezzo massimo

/mq. 50.00

/mq. 62.50

/mq. 73.74



INTERMEDIA (Zona n. 2)

Durata contratto anni 3+2 Durata contratto anni 6+2


3 FASCIA

2 FASCIA

1 FASCIA
Prezzo minimo

/mq. 36.93

/mq. 43.75

/mq. 54.54
Prezzo massimo

/mq. 43.18

/mq. 53.97

/mq. 62.49
Prezzo minimo

/mq. 40.62

/mq. 48.12

/mq. 59.99
Prezzo massimo

/mq. 47.10

/mq. 58.87

/mq. 68.17



PERIFERICA RESIDENZIALE (Zona n. 3)

Durata contratto anni 3+2 Durata contratto anni 6+2


3 FASCIA

2 FASCIA

1 FASCIA
Prezzo minimo

/mq. 30.11

/mq. 38.06

/mq. 49.42
Prezzo massimo

/mq. 37.50

/mq. 48.86

/mq. 59.65
Prezzo minimo

/mq. 33.12

/mq. 41.87

/mq. 54.37
Prezzo massimo

/mq. 41.25

/mq. 53.75

/mq. 65.62



TERZIARIO PERIFERICA E AGRICOLA Zone n. 4 e n. 5)

Durata contratto anni 3+2 Durata contratto anni 6+2


3 FASCIA

2 FASCIA

1 FASCIA
Prezzo minimo

/mq. 25.56

/mq. 34.65

/mq. 43.18
Prezzo massimo

/mq. 34.09

/mq. 42.60

/mq. 51.13
Prezzo minimo

/mq. 28.12

/mq. 38.12

/mq. 47.49
Prezzo massimo

/mq. 37.50

/mq. 46.86

/mq. 56.24



PREZZI AL MQ CANONI PER AFFITTI CANALE AGEVOLATO

Superficie dellunit immobiliare superiore ai 100 MQ


CENTRO STORICO (Zona n. 1)

Durata contratto anni 3+2 Durata contratto anni 6+2


3 FASCIA

2 FASCIA

1 FASCIA
Prezzo minimo

/mq. 35.22

/mq. 43.75

/mq. 51.70
Prezzo massimo

/mq. 43.18

/mq. 51.13

/mq. 59.65
Prezzo minimo

/mq. 38.74

/mq. 48.12

/mq. 56.87
Prezzo massimo

/mq. 47.49

/mq. 56.24

/mq. 65.62




INTERMEDIA (Zona n. 2)

Durata contratto anni 3+2 Durata contratto anni 6+2


3 FASCIA

2 FASCIA

1 FASCIA
Prezzo minimo

/mq. 32.38

/mq. 40.90

/mq. 48.86
Prezzo massimo

/mq. 40.34

/mq. 48.29

/mq. 56.82
Prezzo minimo

/mq. 35.62

/mq. 44.99

/mq. 53.75
Prezzo massimo

/mq. 44.00

/mq. 52.68

/mq. 61.98



PERIFERICA RESIDENZIALE (Zona n. 3)

Durata contratto anni 3+2 Durata contratto anni 6+2


3 FASCIA

2 FASCIA

1 FASCIA
Prezzo minimo

/mq. 28.40

/mq. 38.06

/mq. 46.59
Prezzo massimo

/mq. 37.50

/mq. 46.01

/mq. 53.97
Prezzo minimo

/mq. 31.24

/mq. 41.87

/mq. 51.24
Prezzo massimo

/mq. 41.25

/mq. 50.61

/mq. 59.36



TERZIARIO PERIFERICA E AGRICOLA (Zone n. 4 e n. 5)

Durata contratto anni 3+2 Durata contratto anni 6+2


3 FASCIA

2 FASCIA

1 FASCIA
Prezzo minimo

/mq. 24.43

/mq. 31.25

/mq. 38.63
Prezzo massimo

/mq. 30.68

/mq. 38.06

/mq. 46.59
Prezzo minimo

/mq. 26.87

/mq. 34.38

/mq. 42.50
Prezzo massimo

/mq. 33.75

/mq. 41.87

/mq. 51.24



CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE DEGLI IMMOBILI IN CLASSI OMOGENEE
Allegato C allaccordo territoriale del Comune di Lodi


ELEMENTI NECESSARI PER INDIVIDUARE UN ALLOGGIO DI CLASSE 1:

Categoria catastale A/2
Doppi servizi
Autorimessa singola o posto auto riservato
Cantina o ripostiglio
Ascensore (se lalloggio collocato oltre il 3 piano)
Riscaldamento autonomo o centralizzato
Anno di costruzione o integrale ristrutturazione inferiore a 10 anni

ELEMENTI NECESSARI PER INDIVIDUARE UN ALLOGGIO DI CLASSE 2:

Categoria catastale A/3
Servizi completi di tutti gli elementi
Posto auto riservato
Cantina o ripostiglio
Riscaldamento autonomo o centralizzato
Cucina abitabile per alloggi di tipo B e C
Impianti tecnologici essenziali (Citofono, antenna TV, ecc.)
Ascensore (se lalloggio collocato oltre il 3 piano)

ELEMENTI CHE DETERMINANO LINSERIMENTO AUTOMATICO IN CLASSE 3:

Categoria catastale A/4
Servizi in cui non ci siano tutti gli elementi
Assenza di impianti tecnologici essenziali
Assenza di posto auto riservato

Il valore da prendere in considerazione come base di calcolo del prezzo al mq, determinato
dalla trattativa delle parti, assistite a loro richiesta dalle rispettive Organizzazioni
Sindacali, tenuto conto dei criteri indicati dallart. 1, comma 4, DM 5 marzo 1999.

Per la collocazione dellunit immobiliare nella prima sub-fascia, si conviene che nella stessa
vengano inquadrati gli alloggi che presentino tutti gli elementi individuati.

Per la collocazione dellunit immobiliare nella seconda sub-fascia, si conviene che nella stessa
vengano inquadrati gli alloggi che presentino tutti gli elementi individuati ad eccezione del posto
auto riservato.

CALCOLO SUPERFICIE UNIT LOCATA:

E' assunta per il calcolo della metratura dell'alloggio la superficie calpestabile;
le superfici relative a: cantina, solaio, terrazza, balconi, giardino si calcolano applicando la
percentuale indicata dal DPR 23 marzo 1998 n.138
1
VERBALE DI CONSEGNA IMMOBILE
( allegato E allaccordo territoriale del Comune di LODI)

UBICAZIONE dellimmobile
.

STATO MANUTENTIVO DELLALLOGGIO NEI VARI ELEMENTI

PAVIMENTI E PARETI
Eventuali osservazioni:



SERRAMENTI, RINGHIERE, BALCONI O VERANDE
Eventuali osservazioni:



RIVESTIMENTI CUCINA E BAGNO
Eventuali osservazioni:



SANITARI E RUBINETTERIA
Eventuali osservazioni:



IMPIANTO ELETTRICO
Esiste dichiarazione di messa a norma SI/NO
Eventuali osservazioni


IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFREDDAMENTO
Eventuali osservazioni:


....................
CALDAIA SINGOLA E SCALDACQUA
Esiste libretto di manutenzione SI/NO
Esistono le aperture di sicurezza contro le fughe di gas. SI/ NO
Eventuali osservazioni:

.....................................................................................

ANTENNA DI RICEZIONE TV CITOFONO E VIDEOCITOFONO
Eventuali osservazioni:

STATO MANUTENTIVO PERTINENZE

AUTORIMESSA E PORTONE DACCESSO
2
Eventuali osservazioni:


RUSTICI O CANTINE
Eventuali osservazioni:


CONSEGNA CHIAVI
Vengono consegnate al conduttore n. ....... esemplari di ciascuna chiave delle seguenti
serrature: .........



Il locatore

...............................................................


Il conduttore

..............................................................

VERBALE DI RILASCIO IMMOBILE
Eventuali osservazioni:








Vengono restituite al locatore n. ....... esemplari di ciascuna chiave delle seguenti serrature:




Il locatore

..................................................................

Il conduttore

..............................................................................

1
Allegato
F
Contratto di locazione ad uso
abitativo di natura transitoria

(ai sensi dell'art. 5, comma 1, della legge 9 dicembre 1998, n. 431)
(Allegato F all'accordo territoriale del Comune di LODI.)
Il/La sig./soc. (1) ..................................................................................................................
di seguito denominato/a locatore.
(assistito/a da (3)...
in persona di.)

Concede in locazione

al/alla sig. (1) ...
di seguito denominato/a conduttore identificato/a mediante
(2) .
(assistito/a da (3)...
in persona di )
che accetta, per s e suoi aventi causa, l'unit immobiliare posta in......................................
via n. civico piano scala .. int. . composto di n.
vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei seguenti elementi accessori (cantina, autorimessa singola, posto macchina
in comune o meno, ecc.: indicare quali) ..
.
non ammobiliato/ammobiliato come da elenco a parte, sottoscritto dai contraenti.
TABELLE MILLESIMALI
Propriet ( ) riscaldamento( ) acqua ( ) altre( ).

COMUNICAZIONE ex art. 8, 3 comma, del D.L. 11 luglio 1992, n. 333(convertito dalla L. 8 agosto 1992, n.359).

CODICE FISCALE del locatore .. ......................................
ESTREMI CATASTALI IDENTIFICATIVI DELL'UNITA' IMMOBILIARE
.........................................
..........
DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E TECNICA SICUREZZA IMPIANTI
..................................................................................................
..............................................
CERTIFICATO DI COLLAUDO E CERTIFICAZIONE ENERGETICA
..............................................
..........
La locazione sar regolata dalle seguenti pattuizioni:

1. Il contratto stipulato per la durata di mesi (4) dal.. al .. allorch, fatto
salvo quanto previsto dal punto 2), cesser senza bisogno di disdetta alcuna, e il l ocatore nel rispetto di
quanto previsto dal decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministero
dell'Economia e delle finanze, del 11 aprile 2003 e dall'art. dell'accordo territoriale del comune
di ...................... depositato presso lo stesso comune.
il conduttore/locatore dichiara la seguente esigenza che giustifica la transitoriet del contratto:
.............................................................. ..
......................
2) il locatore, ove la transitoriet dipenda da sue esigenze, ha l'onere di confermare il verificarsi dell'evento e
2
della dichiarazione che ha giustificato la stipula del presente contratto di natura transitoria tramite lettera
raccomandata A/R da inviarsi al conduttore nel termine di giorni 90 prima della scadenza del contratto. In
caso di mancato invio della lettera ovvero di venir meno delle condizioni che hanno giustificato la
transitoriet, il contratto si intende ricondotto alla durata prevista dall'art. 2, comma 1, della legge n.
431/1998.
In ogni caso ove il locatore abbia riacquistato la disponibilit dell'alloggio alla scadenza e non lo adibisca,
nel termine di sei mesi dalla data in cui ha riacquistato la detta disponibilit, agli usi espressamente dichiarati
nel contratto il conduttore avr diritto al ripristino del rapporto di locazione alle condizioni di cui all'art. 2,
comma 1, della legge n. 431/1998 o, in alternativa, ad un risarcimento in misura pari a trentasei mensilit
dell'ultimo canone di locazione percepito.

3) Ove la transitoriet dipenda da esigenze del conduttore ,ai sensi di quanto previsto dallarticolo ................
dellAccordo territoriale del Comune di .................., dellimmobile , le parti concordano che la presente
locazione abbia natura transitoria in quanto il conduttore espressamente ha lesigenza di abitare limmobile
per un periodo non eccedente i ....... mesi per il seguente motivo: ......................................
..................................................................................... che documenta allegando al presente contratto
.............................................................................................................................................................................

4) nel caso previsto dall'art. 2, il conduttore ha facolt di recedere per gravi motivi dal contratto previo
avviso da recapitarsi a mezzo lettera raccomandata almeno 3 prima. In ogni caso il conduttore tenuto a
corrispondere il canone per tutto il periodo di preavviso. Le spese inerenti la tassa di registrazione del
recesso sono a carico del conduttore.

5) l'immobile dovr essere destinato esclusivamente ad uso di civile abitazione del conduttore e delle persone
attualmente con lui conviventi. Per la successione del contratto, si applica l'art. 6 della legge 27 luglio 1978,
n. 392 nel testo vigente a seguito della sentenza della Corte costituzionale 7 aprile 1988, n. 404;
6) il conduttore non potr sublocare o dare in comodato, in tutto o in parte, l'unit immobiliare, pena la
risoluzione di diritto del contratto.

7) il canone annuo di locazione stabilito in euro .(..............................) secondo i
criteri e le indicazioni previste dallaccordo territoriale del comune di ..................... di cui al punto .............,
che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del locatore ovvero a mezzo bonifico bancario
ovvero ............................................... in n. ......... rate mensili uguali anticipate di
Euro..................(......................) ciascuna, scadenti il ..........................

8) il pagamento del canone o di quant'altro dovuto anche per oneri accessori non potr essere sospeso o
ritardato da pretese o eccezioni del conduttore, qualunque ne sia il titolo. Il mancato puntuale pagamento, per
qualunque causa, anche di una sola rata del canone (nonch di quant'altro dovuto ove di importo pari ad due
mensilit del canone), costituisce in mora il conduttore, fatto salvo quanto previsto dagli artt. 5 e 55 della
legge 27 luglio 1978, n. 392.

9) il conduttore dovr consentire l'accesso all'unit immobiliare al locatore, al suo amministratore nonch ai
loro incaricati ove gli stessi ne abbiano - motivandola ragione.

10) il conduttore dichiara di aver visitato l'unita immobiliare locatagli e di averla trovata adatta all'uso
convenuto e - cos - di prenderla in consegna ad ogni effetto con il ritiro delle chiavi, costituendosi da quel
momento della medesima custode. Il conduttore si impegna a riconsegnare l'unit immobiliare locata nello
stato medesimo in cui l'ha ricevuta salvo il deperimento d'uso, pena il risarcimento del danno. Si impegna,
altres, a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente, accusando in tal caso ricevuta della
consegna dello stesso con la firma del presente contratto, cos come si impegna ad osservare le deliberazioni
dell'assemblea dei condomini. E' in ogni caso vietato al conduttore di compiere atti, e tenere comportamenti,
che possano recare molestia agli altri abitanti dello stabile. Le parti danno atto, in relazione allo stato
3
dell'immobile, ai sensi dell'art. 1590 del codice civile di quanto segue:
.. .......................
ovvero come da allegato Verbale di Consegna;
11) il conduttore non potr apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali locati ed
alla loro destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.

12) il conduttore esonera espressamente il locatore da ogni responsabilit per i danni diretti o indiretti che
potessero derivargli da fatti indipendenti del locatore medesimo nonch per interruzioni incolpevoli dei
servizi.

13) a garanzia delle obbligazioni tutte che assume con il presente contratto, il conduttore versa/non versa al
locatore (che con la firma del contratto ne rilascia, in caso, quietanza) una somma di euro
(.............). pari a .. mensilit del canone, non imputabile in conto pigioni e produttiva di
interessi legali che saranno corrisposti al conduttore al termine di ogni anno di locazione.
Il deposito cauzionale come sopra costituito sar restituito al termine della locazione previa verifica dello
stato dell'unit immobiliare e dell'osservanza di ogni obbligazione contrattuale.
Altre forme di garanzia .....................
......................

14) per gli oneri accessori le parti faranno applicazione della "Tabella oneri accessori" allegata all'accordo di
cui al punto 1).
In ogni caso sono interamente a carico del conduttore le spese - in quanto esistenti - relative al servizio di
pulizia, al funzionamento e all'ordinaria manutenzione dell'ascensore, alla fornitura dell'acqua nonch
dell'energia elettrica, del riscaldamento e del condizionamento dell'aria, allo spurgo dei pozzi neri e delle
latrine nonch alle forniture degli altri servizi comuni. Le spese per i l servizio di portineria, ove istituito
saranno a carico del conduttore nella misura del 90 per cento.
Il pagamento di quanto sopra deve avvenire - in sede di consuntivo - entro due mesi dalla richiesta. Prima di
effettuare il pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere l'indicazione specifica delle spese anzidette e dei
criteri di ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione presso il locatore (o presso il suo amministratore
o l'amministratore condominiale, ove esistente) dei documenti giustificativi delle spese effettuate, anche
tramite le organizzazioni sindacali.
In una col pagamento della prima rata del canone annuale, il conduttore verser una quota di acconto non
superiore a quella di sua spettanza risultante dal consuntivo dell'anno precedente.

15) il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'unit immobiliare locatagli, nelle delibere
dell'assemblea condominiale relative alle spese ed alle modalit di gestione dei servizi di riscaldamento e
di condizionamento d'aria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulla delibere relative alla
modificazione degli altri servizi comuni.
Quanto stabilito in materia di riscaldamento e di condizionamento d'aria si applica anche ove si tratti di
edificio non in condominio. In tale caso (e con l'osservanza, in quanto applicabili, delle disposizioni del
codice civile sull'assemblea dei condmini) i conduttori si riuniscono in apposita assemblea convocata dalla
propriet o da almeno tre conduttori.

16) il conduttore - in caso di installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata - si obbliga a
servirsi esclusivamente dell'impianto relativo, restando sin d'ora il locatore - in caso di inosservanza -
autorizzato a far rimuovere e demolire ogni antenna individuale a spese del conduttore, il quale nulla potr
pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve eccezioni di legge.

17) nel caso in cui il locatore intendesse vendere la casa locata il conduttore dovr consentire la visita
all'unit immobiliare una volta alla settimana per almeno due ore con l'esclusione dei giorni festivi, oppure
con le seguenti modalit: ............................................
4

18) il locatore concede/o non concede il diritto di prelazione al conduttore in caso di vendita dell'immobile
locato da esercitarsi secondo gli articoli 38 e 39 della legge 27 luglio 1978, n. 392.

19) le spese di bollo per il presente contratto, e per le ricevute conseguenti, sono a carico del conduttore.
Il locatore provveder alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Questi corrisponder la
quota di sua spettanza, pari alla met. Le parti potranno delegare per la registrazione del contratto una delle
organizzazioni che hanno prestato assistenza per la stipula del presente contratto.

20) a tutti gli effetti del presente contratto, comprese la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della competenza
a giudicare, il conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li occupi o comunque
detenga, presso l'Ufficio di segreteria del Comune ove situato l'immobile locato.

21) qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo, e non pu essere provata, se non mediante
atto scritto.

22) il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati personali in
relazione ad adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge 31 dicembre 1996, n. 675).

23) per quanto non previsto dal presente contratto le parti fanno espresso rinvio alla Convenzione Nazionale
di cui art. 4, comma 1, della legge n. 431/1998, al decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di
concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze di cui all'art. 4, comma 2, della legge n. 431/1998
del 11 aprile 2003, all'accordo di cui al punto 1), alle disposizioni del codice civile, della legge 27 luglio
1978, n. 392, della legge 9 dicembre1998, n. 431, e comunque alle norme vigenti ed agli usi locali.

24) le parti di comune accordo potranno adire per ogni controversia che dovesse sorgere in merito alla
interpretazione e esecuzione del presente contratto la Commissione di Conciliazione stragiudiziale paritetica
istituita ai sensi dell'accordo territoriale per il Comune di...................... di cui al punto.....

25) altre pattuizioni ...
.
Letto, approvato e sottoscritto

, li ..

Il locatore

..

Il conduttore

..

A mente dell'art. 1342, secondo comma, del codice civile, le parti specificamente approvano i patti di cui ai
punti 1), 2), 3), 4), 5) 7), 8), 10), 11), 12), 13), 15), 16), 20), 21), 22) e 25).

Il locatore
..
Il conduttore
.
Sottoscrivono in segno della prestata assistenza

5
NOTE


(1) Per le persone fisiche, riportare: nome, cognome, luogo e data di nascita, domicilio e codice fiscale. Per
le persone giuridiche, indicare: ragione sociale, sede, codice fiscale, partita Iva, numero iscrizione Tribunale
nonch nome, cognome e data di nascita del legale rappresentante.
(2) Documento di riconoscimento: tipo ed estremi. I dati relativi devono essere riportati nella denuncia da
presentare all'Autorit di P.S., da parte del locatore, ai sensi dell'art. 12 del decreto-legge 21 marzo 1978, n.
59, convertito dalla legge 18 maggio 1978, n. 191. Nel caso in cui il conduttore sia cittadino
extracomunitario, deve essere data comunicazione all'Autorit di P.S., ai sensi dell'art. 7 del decreto
legislativo n. 286/1998.
(3) Assistenza facoltativa.
(4) La durata minima di mesi uno e quella massima di mesi diciotto.



1



TABELLA ONERI ACCESSORI
(allegato G allaccordo territoriale del Comune di Lodi)




RIPARTIZIONE SPESE CONDOMINIALI FRA LOCATORE E
CONDUTTORE

AMMINISTRAZIONE

Tassa occupazione suolo pubblico per passo carrabile C
Tassa occupazione suolo pubblico per lavori condominiali L

ASCENSORE

Manutenzione ordinaria e piccole riparazioni C
Installazione e manutenzione straordinaria degli impianti L
Adeguamento alle nuove disposizioni di legge L
Consumi energia elettrica per forza motrice e illuminazione C
Tasse annuali per rinnovo licenza desercizio L
Ispezioni e collaudi C

AUTOCLAVE

Installazione e sostituzione integrale dellimpianto o di componenti primari (pompa,
serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico ecc.) L
Manutenzione ordinaria C
Imposte e tasse di impianto L
Forza motrice C
Ricarico pressione del serbatoio C
Ispezioni, collaudi e lettura contatori C


IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE, DI VIDEOCITOFONO E SPECIALI

Installazione e sostituzione dellimpianto comune di illuminazione L
Manutenzione ordinaria dellimpianto comune di illuminazione C
Installazione e sostituzione degli impianti di suoneria e allarme L
Manutenzione ordinaria degli impianti di suoneria e allarme C
Installazione e sostituzione dei citofoni e videocitofoni L
Manutenzione ordinaria dei citofoni e videocitofoni C
Installazione e sostituzione di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili L
Manutenzione ordinaria di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili C

2
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, PRODUZIONE
ACQUA CALDA, ADDOLCIMENTO ACQUA

Installazione e sostituzione degli impianti L
Adeguamento degli impianti a leggi e regolamenti L
Manutenzione ordinaria degli impianti, compreso il rivestimento refrattario C
Pulizia annuale degli impianti e dei filtri e messa a riposo stagionale C
Lettura dei contatori C
Acquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e acqua C

IMPIANTI SPORTIVI

Installazione e manutenzione straordinaria L
Addetti (bagnini, pulitori, manutentori ordinari ecc.) C
Consumo di acqua per pulizia e depurazione; acquisto di materiale per la
manutenzione ordinaria (es.: terra rossa) C

IMPIANTO ANTINCENDIO

Installazione e sostituzione dellimpianto L
Acquisti degli estintori L
Manutenzione ordinaria C
Ricarica degli estintori, ispezioni e collaudi C

IMPIANTO TELEVISIVO

Installazione, sostituzione o potenziamento dellimpianto televisivo centralizzato L
Manutenzione ordinaria dellimpianto televisivo centralizzato C


PARTI COMUNI

Sostituzione di grondaie, sifoni e colonne di scarico L
Manutenzione ordinaria grondaie, sifoni e colonne di scarico C
Manutenzione straordinaria di tetti e lastrici solari L
Manutenzione ordinaria dei tetti e dei lastrici solari C
Manutenzione straordinaria della rete di fognatura L
Manutenzione ordinaria della rete di fognatura, compresa la disotturazione de
condotti e pozzetti C
Sostituzione di marmi, corrimano, ringhiere L
Manutenzione ordinaria di pareti, corrimano, ringhiere di scale e locali comuni C
Consumo di acqua ed energia elettrica per le parti comuni C
Installazione e sostituzione di serrature L
Manutenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi utilizzati C
Installazione di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori, bidoni, armadietti
per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale di arredo L
Manutenzione ordinaria di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori,
bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale di arredo C


3
PARTI INTERNE ALLAPPARTAMENTO LOCATO

Sostituzione integrale di pavimenti e rivestimenti L
Manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti C
Manutenzione ordinaria di infissi e serrande, degli impianti di riscaldamento e
sanitario C
Rifacimento di chiavi e serrature C
Tinteggiatura di pareti C
Sostituzione di vetri C
Manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricit e del cavo e
dellimpianto citofonico e videocitofonico C
Verniciatura di opere in legno e metallo C
Manutenzione straordinaria dellimpianto di riscaldamento L

PORTIERATO

Trattamento economico del portiere e del sostituto, compresi contributi previdenziali e
assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi, ferie e indennit
varie, anche locali, come da c.c.n.. L 10% C 90%
Materiale per le pulizie C
Eventuale alloggio del portiere (pari allindennit sostitutiva prevista nel c.c.n.l).L.10
% C 90%
Manutenzione ordinaria della guardiola L 10 % C 90%
Manutenzione straordinaria della guardiola L


PULIZIA

Spese per lassunzione delladdetto L
Trattamento economico delladdetto, compresi contributi previdenziali e assicurativi,
accantonamento liquidazione, tredicesima, premi, ferie e indennit varie, anche locali,
come da c.c.n.l. C
Spese per il conferimento dellappalto a ditta L
Spese per le pulizie appaltate a ditta C
Materiale per le pulizie C
Acquisto e sostituzione macchinari per la pulizia L
Manutenzione ordinaria dei macchinari per la pulizia C
Derattizzazione e disinfestazione dei locali legati alla raccolta delle immondizie C
Disinfezione di bidoni e contenitori di rifiuti C
Tassa rifiuti o tariffa sostitutiva C
Acquisto di bidoni, trespoli e contenitori L
Sacchi per la preraccolta dei rifiuti C

SGOMBERO NEVE
Spese relative al servizio, compresi i materiali duso C

L: Locatore;
C: Conduttore.
Per le voci non concordate nella presente tabella si rinvia alle norme di legge
vigenti e agli usi locali.
1
Allegato
H
Contratto di locazione
ad uso abitativo

(ai sensi dell'art. 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431)
(allegato H dell'accordo territoriale del Comune di LODI)

Il/la Sig./Soc. (1)...
di seguito denominato/a locatore
(assistito/a da (3) .
in persona di.)

Concede in locazione ad uso abitativo

al/alla Sig. (1) .
di seguito denominato/a conduttore..
identificato/a mediante (2)
(assistito/a da (3)..
in persona di )
che accetta, per s e suoi aventi causa, l'unit immobiliare posta in via. n. civico
piano . scala int. composto di n. vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei seguenti
elementi accessori (cantina, autorimessa singola, posto macchina in comune o meno, ecc.: indicare quali)
..
.
non ammobiliato/ammobiliato come da elenco a parte, sottoscritto dai contraenti.

TABELLE MILLESIMALI
Propriet (...........) riscaldamento (.................) acqua (......................) altre (.....................)

COMUNICAZIONE ex art. 8, 3 comma, D.L. 11 luglio 1992, n. 333 (convertito dalla L. 8 agosto 1992, n. 359).
Codice fiscale del locatore ..................................
ESTREMI CATASTALI IDENTIFICATIVI DELL'UNITA' IMMOBILIARE
..............................
..........
DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E TECNICA SICUREZZA IMPIANTI
.
.........
CERTIFICATO DI COLLAUDO E CERTIFICAZIONE ENERGETICA
........
.........................................................................................................................................................
La locazione sar regolata dalle seguenti pattuizioni:

1) il contratto stipulato per la durata di anni (4) dal ..al e alla prima
scadenza, ove le parti non concordino sul rinnovo del medesimo, e senza che sia necessaria disdetta per finita
locazione, il contratto prorogato di diritto di due anni fatta salva la facolt di disdetta da parte del locatore
che intenda adibire l'immobile agli usi o effettuare sullo stesso le opere di cui all'art. 3 della legge 431/1998,
ovvero vendere l'immobile alle condizioni e con le modalit di cui all'art. 3. Alla scadenza del periodo di
proroga biennale ciascuna delle parti ha diritto di attivare la procedura per il rinnovo a nuove condizioni o
per la rinuncia al rinnovo del contratto comunicando la propria intenzione con lettera raccomandata da
inviare all'altra parte almeno sei mesi prima della scadenza.
In mancanza della comunicazione il contratto rinnovato tacitamente alle medesime condizioni.
Nel caso in cui il locatore abbia riacquistato la disponibilit dell'alloggio alla prima scadenza e non lo
adibisca, nel termine di dodici mesi dalla data in cui ha riacquistato la detta disponibilit, agli usi per i quali
ha esercitato la facolt di disdetta, il conduttore avr diritto al ripristino del rapporto di locazione alle
medesime condizioni di cui al contratto disdettato o, in alternativa, ad un risarcimento in misura pari a
trentasei mensilit dell'ultimo canone di locazione percepito.
2

2) Il conduttore ha facolt di recedere per gravi motivi dal contratto previo avviso da recapitarsi a mezzo
lettera raccomandata almeno sei mesi prima. In ogni caso il conduttore tenuto a corrispondere il canone per
tutto il periodo di preavviso. Le spese inerenti la tassa di registrazione del recesso sono a carico del
conduttore.

3) L'immobile dovr essere destinato esclusivamente ad uso di civile abitazione del conduttore e delle
persone attualmente con lui conviventi. Per la successione del contratto si applica l'art. 6 della legge 27 luglio
1978, n. 392, nel testo vigente a seguito della sentenza della Corte costituzionale 7 aprile 1988, n. 404. Per lo
scioglimento in caso di alienazione si applica quanto previsto dallart. 7 L. 392/78.

4) il canone annuo di locazione, secondo quanto stabilito dall'accordo definito tra . e
depositato in data . presso il comune di .. convenuto in euro
(.........................), che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del locatore
ovvero a mezzo bonifico bancario ovvero ..in n. .rate eguali
anticipate di euro ......(.......) ciascuna, scadenti il . Tale
canone stato determinato dalle parti sulla base dell'applicazione dei seguenti criteri e parametri: secondo
quanto stabilito dall'art. nonch in base alle indicazioni di cui agli allegati .................... dell'accordo:
.. in attuazione della L 431/98 e del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei
trasporti di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze pubblicato 11 aprile 2003.
Il canone sar aggiornato annualmente nella misura contrattata che comunque non potr superare il 75%
della variazione dell'indice F.O.I. (Famiglie Operai Impiegati) dell'Istat.

5) il pagamento del canone o di quant'altro dovuto anche per oneri accessori non potr essere sospeso o
ritardato da pretese o eccezioni del conduttore, qualunque ne sia il titolo. Il mancato puntuale pagamento, per
qualunque causa, anche di una sola rata del canone (nonch di quant'altro dovuto ove di importo pari ad due
mensilit del canone), costituisce in mora il conduttore, fatto salvo quanto previsto dagli articoli 5 e 55 della
legge 27 luglio 1978, n 392.

6) il conduttore dovr consentire l'accesso all'unit immobiliare al locatore, al suo amministratore nonch ai
loro incaricati ove gli stessi ne abbiano - motivandola ragione.

7) il conduttore dichiara di aver visitato la casa locatagli e di averla trovata adatta all'uso convenuto e - cos -
di prenderla in consegna ad ogni effetto con il ritiro delle chiavi, costituendosi da quel momento della
medesima custode. Il conduttore si impegna a riconsegnare l'unit immobiliare locata nello stato medesimo
in cui l'ha ricevuta salvo il deperimento d'uso, pena il risarcimento del danno. Si impegna, altres, a rispettare
le norme del regolamento dello stabile ove esistente, accusando in tal caso ricevuta della consegna dello
stesso con la firma del presente contratto, cos come si impegna ad osservare le deliberazioni dell'assemblea
dei condomini. E' in ogni caso vietato al conduttore di compiere atti, e tenere comportamenti, che possano
recare molestia agli altri abitanti dello stabile. Le parti danno atto, in relazione allo stato dell'immobile, ai
sensi dell'art. 1590 codice civile di quanto segue:
................................
........................
ovvero come da allegato verbale di consegna.

8) il conduttore non potr apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali locati ed
alla loro destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.

9) il conduttore esonera espressamente il locatore da ogni responsabilit per i danni diretti o indiretti che
potessero derivargli da fatto dei dipendenti del locatore medesimo nonch per interruzioni incolpevoli dei
servizi.
3

10) a garanzia delle obbligazioni tutte che assume con il presente contratto, il conduttore versa/non versa al
locatore (che con la firma del contratto ne rilascia, in caso, quietanza) una somma di euro
(................) pari a mensilit del canone, non imputabile in conto pigioni e
produttiva di interessi legali che saranno corrisposti al conduttore al termine di ogni anno di locazione.
Il deposito cauzionale come sopra costituito sar restituito, nel termine massimo di 30 giorni dal termine
della locazione previa verifica dello stato dell'unit immobiliare e dell'osservanza di ogni obbligazione
contrattuale.
ALTRE FORME DI GARANZIA ......................................................................................................................
......................

11) per gli oneri accessori le parti faranno applicazione della "Tabella oneri accessori" allegata all'accordo di
cui al punto 4).
In ogni caso sono interamente a carico del conduttore le spese - in quanto esistenti - relative al servizio di
pulizia, al funzionamento e all'ordinaria manutenzione dell'ascensore, alla fornitura dell'acqua nonch
dell'energia elettrica, del riscaldamento e del condizionamento dell'aria, allo spurgo dei pozzi neri e delle
latrine nonch alle forniture degli altri servizi comuni. Le spese per il servizio di portineria, ove istituito,
saranno a carico del conduttore nella misura del novanta per cento.
Il pagamento di quanto sopra deve avvenire - in sede di consuntivo - entro due mesi dalla richiesta. Prima di
effettuare il pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere l'indicazione specifica delle spese anzidette e dei
criteri di ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione presso il locatore (o presso il suo amministratore
o l'amministratore condominiale, ove esistente) dei documenti giustificativi delle spese effettuate, anche
tramite le organizzazioni sindacali. In una col pagamento della prima rata del canone annuale, il conduttore
verser una quota di acconto non superiore a quella di sua spettanza risultante dal consuntivo dell'anno
precedente.

12) il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'unit immobiliare locatagli, nelle delibere
dell'assemblea condominiale relative alle spese ed alle modalit di gestione dei servizi di riscaldamento e di
condizionamento d'aria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulla delibere relative alla modificazione
degli altri servizi comuni. Quanto stabilito in materia di riscaldamento e di condizionamento d'aria si applica
anche ove si tratti di edificio non in condominio. In tale caso (e con l'osservanza, in quanto applicabili, delle
disposizioni del codice civile sull'assemblea dei condmini) i conduttori si riuniscono in apposita assemblea
convocata dalla propriet o da almeno tre conduttori.

13) il conduttore - in caso di installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata - si obbliga a
servirsi esclusivamente dell'impianto relativo, restando sin d'ora il locatore - in caso di inosservanza -
autorizzato a far rimuovere e demolire ogni antenna individuale a spese del conduttore, il quale nulla potr
pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve e eccezioni di legge.

14) nel caso in cui il locatore intendesse vendere l'unit immobiliare locata il conduttore dovr consentire la
visita all'unit immobiliare una volta alla settimana per almeno due ore con l'esclusione dei giorni festivi,
oppure con le seguenti modalit:
... .....................
.....................

15) il locatore concede/o non concede il diritto di prelazione al conduttore in caso di vendita dell'immobile
locato da esercitarsi secondo gli articoli 38 e 39 della legge 27 luglio 1978, n. 392.

16) il locatore concede/o non concede il diritto di prelazione al conduttore in caso di nuova locazione, alla
scadenza del contratto, da esercitarsi secondo l'art. 40 della legge 27 luglio 1978, n. 392.

4
17) le spese di bollo per il presente contratto, e per le ricevute conseguenti, sono a carico del conduttore. Il
locatore provveder alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Questi corrisponder la
quota di sua spettanza, pari alla met. Le parti potranno delegare per la registrazione del contratto una delle
organizzazioni che abbiano prestato assistenza per la stipula del presente contratto.

18) a tutti gli effetti del presente contratto, comprese la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della competenza
a giudicare, il conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li occupi o comunque
detenga, presso l'Ufficio di segreteria del Comune ove situato l'immobile locato.

19) qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo, e non pu essere provata, se non mediante
atto scritto.

20) il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati personali in
relazione ad adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge 31 dicembre 1996, n. 675).

21) per quanto non previsto dal presente contratto le parti fanno espresso rinvio alla Convenzione Nazionale
di cui art. 4, comma 1, della legge n. 431/1998, al decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di
concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze di cui all'art. 4, comma 2, della legge n. 431/1998 del
11 aprile 2003, all'accordo di cui al punto 4), alle disposizioni del codice civile, della legge 27 luglio 1978, n.
392, della legge 9 dicembre1998, n. 431, e comunque alle norme vigenti ed agli usi locali.

22) le parti di comune accordo potranno adire per ogni controversia che dovesse sorgere in merito alla
interpretazione e esecuzione del presente contratto la Commissione di Conciliazione stragiudiziale paritetica
istituita ai sensi dell'accordo territoriale per il Comune di...................... di cui al punto.....

23) altre pattuizioni
....................................................
......................
Letto, approvato e sottoscritto

., li .

Il locatore



Il conduttore



A mente dell'art. 1342, secondo comma, del codice civile, le parti specificamente approvano i patti di cui ai
punti 1), 2), 3), 4), 5), 7) 9), 10), 11), 12), 15), 20), 21) e 23).


Il locatore



Il conduttore



Sottoscrivono in segno della prestata assistenza
5

NOTE


(1) Per le persone fisiche, riportare: nome, cognome, luogo e data di nascita, domicilio e codice fiscale. Per
le persone giuridiche, indicare: ragione sociale, sede, codice fiscale, partita Iva, numero iscrizione Tribunale
nonch nome, cognome e data di nascita del legale rappresentante.
(2) Documento di riconoscimento: tipo ed estremi. I dati relativi devono essere riportati nella denuncia da
presentare all'Autorit di P.S., da parte del locatore, ai sensi dell'art. 12 del decreto-legge 21 marzo 1978, n.
59, convertito dalla legge 18 maggio 1978, n. 191. Nel caso in cui il conduttore sia cittadino
extracomunitario, deve essere data comunicazione all'Autorit di P.S., ai sensi dell'art. 7 del decreto
legislativo n. 286/1998.
(3) Assistenza facoltativa.
(4) La durata minima di anni tre.



PROTOCOLLO DINTESA
Allegato I


PREMESSO


che in data 20 luglio 1999, stato sottoscritto dalle Associazioni sindacali dei conduttori e della
propriet edilizia maggiormente rappresentative lAccordo locale per la Citt di Lodi ai sensi
dellart.2 comma 3, della legge 9 dicembre 1998 n. 431 e del D.M. 5 marzo;

che a seguito di numerosi incontri tra le parti contraenti si convenuta lopportunit di procedere
alla revisione dellAccordo siglato in data 20 luglio 1999 predisponendo il nuovo testo, di cui il
presente Protocollo dIntesa allegato quale parte integrante e sostanziale dello stesso;

che la piena attuazione della riforma delle locazioni e dello stesso Accordo locale ritenuto
necessario dalle firmatarie del presente protocollo sviluppare unazione organica sul mercato delle
locazioni, sia rispetto al monitoraggio dei prezzi e dellofferta, sia rispetto allassistenza abitativa
nei confronti dei settori di domanda in difficolt;

che ai sensi dellart.2, comma 4, della legge 9 dicembre 1998 n. 431, per promuovere sul mercato
dellaffitto privato la pi larga diffusione del regime pattizio c.d. *convenzionato, il Comune ha
facolt di deliberare aliquote dellimposta comunale sugli immobili (ICI) pi favorevoli per i
proprietari che concedono in locazione a titolo di abitazione principale immobili alle condizioni
definite dellaccordo locale;

che per lapplicazione delle parti del presente protocollo in cui si prevede ladozione di atti e
lassunzione di oneri da parte del Comune si rende necessario lapprovazione degli organi
comunali competenti;

lanno 2004, il giorno 09 febbraio, in Lodi nella sede del Comune


TRA


Le Associazioni sindacali dei conduttori:

SUNIA., con sede legale in Lodi, Via Volturno, 15 rappresentata dal segretario generale
Francesco Castellotti ;
SICeT., con sede legale in Lodi, Via Gaffurio, 22 rappresenta dal segretario Giuseppe Rossi;
UNIAT., con sede legale in Lodi, Via G. Mazzini, rappresentata dal Sig. Maragliulo Bruno;

le Associazioni sindacali della propriet Edilizia:

ALPE.-CONFEDILIZIA-, con sede legale in Lodi, P.zza della Vittoria 11, rappresentata dal
presidente Mario D'Angelo
APPC., con sede legale in Cornegliano Laudense (LO),Via Roma, 10 rappresentata dal
Presidente Marco Sechi
CONFAPPI con sede legale in Lodi Via S. Bassiano, 19 rappresentata dal presidente Amedeo
Boccardi
E

il COMUNE DI LODI rappresentato dallAssessore, Avv. Gianluigi Bonifati


SI CONVIENE QUANTO SEGUE


1. ISTITUZIONE DELLOSSERVATORIO LOCALE DELLA CONDIZIONE ABITATIVA

Presso lassessorato al Patrimonio del Comune di Lodi, entro il termine di 90 giorni dalla data di
sottoscrizione del presente Accordo, verr istituito l Osservatorio locale della condizione abitativa.

Lattivit dellOsservatorio locale finalizzata allespletamento delle funzioni ed al raggiungimento
degli obiettivi che, seppur in sintesi, sono di seguito elencati:

a) raccolta, tenuta e controllo dei contratti di locazione ammessi alla detrazione ICI;
b) organizzazione della banca dati sul sistema abitativo: flussi dofferta e domanda di abitazione,
ricognizione ed analisi delle conoscenze sulla condizione abitativa nel territorio lodigiano, anche
in relazione alle problematiche abitative connesse ai flussi migratori;
c) banca dati e monitoraggio dei prezzi, sia rispetto ai comparti dofferta a prezzo concordato o
convenzionato che ai settori dofferta a prezzo libero, per come rilevati dalla Camera di
Commercio di Lodi;
d) raccolta dati e analisi delle condizioni economiche - sociali e dellincidenza canone/reddito delle
famiglie in affitto allo scopo di garantire il necessario supporto informativo per la scelta delle
modalit di intervento pi efficaci del fondo sociale e pi in generale delle scelte di politica
abitativa da sottoporre alla Pubblica Amministrazione;
e) studio e predisposizione del contratto-tipo di locazione di natura transitoria per le esigenze
abitative degli studenti universitari;
f) confronto sulle problematiche connesse con lerogazione del Fondo Sostegno Affitto (FSA).

LOsservatorio sar composto da rappresentanti del Comune e da rappresentanti designati dalle
organizzazioni sindacali degli inquilini e delle associazioni della propriet immobiliare pi
rappresentative a livello locale.
Per lespletamento delle proprie funzioni lOsservatorio potr avvalersi della collaborazione del
Servizio Patrimonio del Comune di Lodi, che dovr anche garantire le necessarie funzioni di
supporto e di segreteria .
Ai componenti dell Osservatorio locale della condizione abitativa sar riconosciuto un gettone di
presenza commisurato a quello previsto per le Commissioni Consiliari operanti nel Comune di
Lodi.

2. MISURE A SOSTEGNO DEL REGIME LOCATIZIO CONVENZIONATO
- ALIQUOTA ICI AGEVOLATA -

Il Comune di Lodi si impegna a sottoporre allapprovazione del Consiglio Comunale il
provvedimento che, ai sensi dellart. 2, comma 4, legge 9 dicembre 1998 n.431, consenta
lapplicazione dellaliquota agevolata dellICI nei confronti dei contribuenti proprietari che
concedano immobili in locazione a titolo di abitazione principale secondo la modularit come di
seguito specificata:

2 %
0
, per contratti di locazione che avranno durata non inferiore ad anni 3+2;
0,5%
0
per contratti di locazione che avranno durata non inferiore ad anni 6+2.

Per lottenimento dell aliquota ICI agevolata nei termini come sopra riportati, il proprietario dovr
depositare copia del contratto di locazione regolarmente registrato presso il servizio tributario del
Comune di Lodi, che provveder ad inviarne copia allOsservatorio.

Le parti convengono infine che, per quanto riguarda i contratti di locazione in corso, stipulati ai
sensi dellAccordo Locale siglato in data 20 luglio 1999, nei confronti dei contribuenti proprietari
venga applicata laliquota ICI agevolata, pari al 2%
0
, con decorrenza 2004 sino alla scadenza
contrattualmente prevista e ci in quanto il Ministero delle Finanze, Ufficio federalismo, ha
segnalato lirregolarit della detrazione dimposta sino ad ora praticata.

4. DISPOSIZIONI FINALI

Gli impegni dellAmministrazione Comunale contenuti nel presente Protocollo dIntesa saranno
mantenuti solo in costanza di vigenza degli accordi locali oggi sottoscritti fra le Parti.

Leventuale interpretazione autentica in ordine alla corretta applicazione dellAccordo Locale
demandata allOsservatorio locale della condizione abitativa di cui al punto 1) del presente
Protocollo dIntesa.

Le Associazioni sindacali dei conduttori e le Associazioni sindacali della propriet edilizia si
impegnano a sottoscrivere analoghi accordi anche negli altri comuni della Provincia di Lodi.



L.C.S.

p. il Comune di Lodi: LAssessore Avv. Gianluigi Bonifati.

p. Le Associazioni Sindacali dei Conduttori, i Segretari Federazione Prov. di Lodi

SUNIA SICeT UNIAT

..................... ............................ .........................

p. Le Associazioni dei Proprietari Immobiliari

ALPE CONFAPPI APPC
CONFEDILIZIA

....................... ..

ACCORDO TERRITORIALE MANTOVA
In attuazione della legge 9 dicembre 1998 n. 431, del D.M. del Ministro dei Lavori Pubblici del 5
marzo1999 e del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 30.12.2002

Fra le seguenti organizzazioni, sindacali SUNIA SICET e UNIAT e della proprietUPPI APE e
ANPE FEDERPROPRIETA e alla presenza del Sig. ....................... nella sua qualitdi
del Comune di Mantova.
Viene convenuto e stipulato il seguente accordo, al fine di dare attuazione allart.2, comma 3 della
legge 431/98, per la definizione dei contratti tipo, a canone concordato, relativi alle locazioni di
immobili ad uso abitativo siti nel territorio del Comune di Mantova:
il presente accordo ha valore in tutto il territorio del Comune Mantova, che stato suddiviso in
micro-zone come risultano dallallegato A ;
I valori di oscillazione del canone di locazione degli immobili siti nelle zone omogenee stabilito
dallallegato A alla presente intesa;
Il canone di locazione di ogni singola unit immobiliare determinato, allinterno delle fasce di
oscillazione, con i criteri e con il metodo desunto dallo schema contenuto nellallegato B;
Lincremento ISTAT annuale non potr superare il 75% della variazione assoluta accertata e
pubblicata;
I contratti avranno durata minima di tre anni e si rinnoveranno automaticamente, in mancanza di
disdetta, di ulteriori tre anni. Alla prima scadenza del contratto, ove le parti non concordino sul
rinnovo del medesimo, il contratto prorogato di diritto per due anni fatta la salva la facolt di
disdetta da parte del locatore a sensi dellart. 3 primo comma - legge 431/98.
Potranno essere stipulati contratti di locazione di durata superiore a tre anni. In questo caso per i
contratti di durata di anni 4 potr essere applicata una maggiorazione del 2% rispetto ai valori
delle fasce di cui allallegato A; per i contratti di durata di anni 5 la maggiorazione potressere del
4% e per quelli di durata di anni 6 la maggiorazione potressere del 6%;
Il deposito cauzionale, di importo non superiore a tre mensilit del canone pattuito, non sar
produttivo di interessi legali, salvo che la durata contrattuale minima sia superiore ad anni quattro
(ferma la proroga del contratto per due anni). Nel caso di durata contrattuale minima superiore ad
anni quattro saranno dovuti gli interessi legali maturati per lintero periodo locativo al tasso legale
vigente. Le parti concordano di ritenere ammissibili forme alternative di garanzia, purch di
importo non superiore, quali la fideiussione bancaria o assicurativa o la consegna di libretto
bancario o postale al portatore. In questo caso verranno corrisposti gli interessi maturai sul
libretto.
Le parti stipuleranno i contratti di locazione secondo il contratto di cui allallegato 1 che definito
sulla base del modello contenuto nel D.M. 30.12.2002 e degli ulteriori articoli aggiunti dalle parti,
contraenti la presente intesa, in ragione degli usi locali;
Per quanto riguarda gli oneri accessori fra locatore e conduttore si conviene di stabilire le
ripartizioni sulla base delle indicazioni dellallegato 5) che fa da riferimento contrattuale alle singole
pattuizioni che espressamente lo richiamano inoltre inteso che qualora nel predetto allegato
5) non vi siano riferimenti specifici valgono i riferimenti di cui agli articoli 9 e 10 della legge
392/78; Il compenso dellamministratore viene ripartito al 50% tra locatore e conduttore.
Le spese di redazione, registrazione e bollo (anche delle eventuali quietanze) sono a carico del
conduttore e del locatore in parti uguali;
In caso di vendita dellimmobile si concorda in linea di principio che la prelazione al conduttore non
sia concessa, salvo che le parti stipulino espressamente il contrario e ci risulti dal contratto.
Al conduttore viene consentita la facolt di recesso per qualsiasi motivo da esercitarsi con
preavviso di mesi sei da comunicarsi con raccomandata a.r., purch sia decorso almeno un
semestre al momento dellinvio della raccomandata. Il recesso per gravi motivi consentito in
qualsiasi momento con preavviso di mesi sei da comunicarsi con raccomandata a.r..
Alla stipula dei singoli contratti di locazione limmobile verrconsegnato dietro compilazione di un
apposito verbale di cui si allega uno schema denominato allegato 4 che conterr anche la
descrizione degli arredi, in caso della loro presenza; la stessa procedura sar seguita al rilascio
dellimmobile;
Contratti ad uso transitorio : Le associazioni firmatarie della presente intesa individuano, ai
sensi del D.M. 30.12.2002 i seguenti criteri generali per la definizione dei canoni di locazione per
gli usi transitori:
Il contratto tipo per il Comune di Mantova stabilito nellallegato al presente accordo;
La durata delle locazioni transitorie non potressere inferiore ad un mese e superiore a 18;
La transitoriet del contratto viene individuata a seguito di:
per il proprietario:
necessitdi adibire labitazione locata, nel periodo massimo di 18 mesi, ad abitazione propria, dei
figli e/o dei genitori;
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
matrimonio dei figli o rientro dallestero;
per linquilino:
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
contratto di lavoro a tempo determinato in luogo diverso da quello di residenza;
previsione di assegnazione di alloggio di ERP o acquisto di un alloggio che si render disponibile
entro i 18 mesi;
momentanea vicinanza a propri parenti bisognosi;
ristrutturazione dellabitazione propria;
separazione o divorzio;
comprovati motivi di studio non riferiti ad un corso di laurea;
Il proprietario o linquilino che ha necessit di stipulare contratti transitori deve allegare lapposita
documentazione al contratto e nel contempo deve dichiararne il motivo.
E fatto obbligo al locatore di confermare, a mezzo di raccomandata, il motivo che ha dato origine
alla transitoriet prima della scadenza del contratto stesso. In caso di mancata comunicazione il
contratto sarricondotto alla durata prevista dallart. 2 comma 1 della legge 431/98.
I canoni di locazione sono quelli individuati dalle fasce di oscillazione di cui allallegato A alla
presente intesa con le modalitdi cui allallegato B.
Le parti concordano di ritenere ammissibile il rinnovo del contratto transitorio purch venga
documentato con particolare rigore il permanere della necessit per il proprietario o per il
conduttore.
E consentito lutilizzo di tale tipo di contratto per luso foresteria.
Contratti per studenti Universitari: Ai sensi del D.M. 30.12.2002 possibile stipulare contratti di
locazione per studenti universitari fuori sede.
Tale tipologia contrattuale utilizzabile unicamente dagli studenti universitari, che risiedono
normalmente in altro comune, iscritti a corsi di laurea tenuti da istituti universitari che operino sul
territorio del Comune di Mantova; tale condizione deve essere specificata nel contratto;
Allo scopo devono essere allegati, al contratto tipo di cui al presente accordo contrassegnato con
il n. ., le dichiarazioni dellIstituto Universitario attestanti liscrizione e la frequenza dei corsi
universitari;
La durata del contratto va da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 3 anni ed il contratto pu
essere sottoscritto da un singolo o da gruppi di studenti, oppure da agenzie per il diritto allo
studio;
I canoni di locazione sono quelli individuati dalle fasce di oscillazione di cui allallegato A alla
presente intesa con le modalitdi cui allallegato B.
Il presente accordo territoriale ha durata di tre anni a partire dal deposito dello stesso presso il
Comune ed ha validitper tutto il territorio del Comune di Mantova;
Il presente accordo potressere rivisto anche prima della sua scadenza qualora:
il Comune deliberi nuove aliquote ICI per la locazione contrattato, di cui alla presente intesa;
siano modificate le normative fiscali previste dallart.8 della legge 431/98;
siano intervenute consistenti variazioni nelle condizioni di mercato locale degli affitti.
I valori di cui alle fasce di oscillazione, di cui al punto 2), sono rivalutati annualmente nella misura
del 75% della variazione ISTAT.
La presente intesa comprende gli allegati ..
Mantova, 22 dicembre 2003
per lUPPI per il SUNIA Per il Comune di Mantova
per lAPE per il SICET
per lANPE -
FEDERPROPRIET
per l'UNIAT

Oggi dieci luglio 2003 nella sede dellA.P.P.E.-Confedilizia di Bergamo in via G. Paglia
n. 5
tra lAssociazione Provinciale della Propriet Edilizia (A.P.P.E.) di Bergamo
aderente a Confedilizia - rappresentata dal suo Presidente Avv. Francesco Salvi,
lAssociazione Sindacale dei Piccoli Proprietari Immobiliari della provincia di
Bergamo, rappresentata dal suo Presidente Avv. Orazio Curt, lAssociazione Piccoli
Proprietari Casa rappresentata dalla dr.sa Trabucchi Marica (per delega Castellano
Gladys) ed i Sindacati degli inquilini di Bergamo SUNIA, SICET e UNIAT e
rappresentati rispettivamente da Fabio Chiassi, Giacomo Cumini e Duilio Magno,
G
in conformit ed attuazione della legge 9 dicembre 1998, n. 431, e del decreto 30
dicembre 2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il
Ministro delleconomia e delle finanze;
G
constatato che ad oggi le delimitazioni delle microzone censuarie - insiemi di
aree aventi caratteristiche omogenee per valori di mercato, dotazioni
infrastrutturali e tipi edilizi - non sono state oggetto di apposita delibera e quindi
non ufficialmente adottate;
G
ritenuto di utilizzare le suddette delimitazioni, come risultanti in minuta del
Comune di Bergamo e qui allegate e denominate ALLEGATO 1 e ALLEGATO 1 BIS,
per individuare le diverse aree omogenee al fine di determinare i canoni di
locazione con le loro fasce di oscillazione, per la contrattazione territoriale di cui
alla L. 431/98 art. 2 c. 3 (e se richiamate per le altre tipologie);
G
consultata la banca dati dellOsservatorio del mercato immobiliare dellAgenzia del
territorio;
G
rilevato che i contratti di cui ai successivi punti A) e C), oggetto del presente
accordo, sono agevolati fiscalmente nellapplicazione delle imposte dirette sui
redditi (ulteriore riduzione del 30% della base imponibile con dichiarazione perci
del 59,5% del canone percepito, anzich dell85% previsto ordinariamente) e
nellimposta di registro (base imponibile ridotta al 70% del canone annuo su cui
calcolare limposta del 2%);
G
ritenuto di dover sollecitare al Comune ogni agevolazione e provvedimento utile
(riduzione dellICI e/o quella di altre imposte comunali specifiche, e/o ad attivare
un fondo di garanzia per il pagamento dei canoni, degli oneri accessori e di ogni
altra obbligazione onerosa, compresi gli eventuali danni causati allimmobile, per i
contratti di locazione agevolati) per favorire lo sviluppo della locazione ed il
monitoraggio degli andamenti di mercato, anche attraverso losservatorio
regionale di cui alla L. 431/98 e al DM 30.12.2002;
G
ritenuto di articolare laccordo in quattro parti. A per i contratti ad uso di civile
abitazione, B per i contratti ad uso transitorio abitativo, C per contratti rivolti a
soddisfare esigenze abitative di studenti di corsi universitari fuori sede e D per
previsioni finali;
si stipula il seguente
ACCORDO TERRITORIALE PER IL COMUNE DI BERGAMO
G
le premesse formano parte integrante e sostanziale di ogni successiva parte
dellaccordo;
G
si individuano ed approvano le seguenti aree omogenee, fasce e sub-fasce di
oscillazione dei canoni nonch i relativi valori minimi e massimi:
- Quanto ad A):
AREE OMOGENEE (*), FASCE E SUB-FASCE DI OSCILLAZIONE DEI CANONI E
CRITERI PER CONTRATTI AD USO DI CIVILE ABITAZIONE (Art. 2 comma 3 l.
431/98) IN BERGAMO
(*) Area 1 Valore Minimo fascia 39,00 - Valore Massimo fascia 98,00
(col. arancione)
(Zona indicativa: Papa Giovanni, Stazione, Quarenghi (in parte), Scotti, Tasso,
Ghislandi)
sub-fascia 1 sub-fascia 2 sub-fascia 3
39,00-51,65 51,66-80,00 80,01-98,00
(*) Area 2 Valore Minimo fascia 39,00 - Valore Massimo fascia 108,00
(col. verde)
(Zona indicativa: Citt alta e colli, XXIV Maggio, Vittorio Emanuele, Verdi,
Pignolo)
sub-fascia 1 sub-fascia 2 sub-fascia 3
39,00-51,65 51,66-95,00 95,01-108,00
(*) Area 3 Valore Minimo fascia 35,00 - Valore Massimo fascia 83,00
(col. rosa)
(Zona indicativa: Stadio, Baioni- Valtesse, Monterosso, e parte di Corridoni e S.
Caterina)
sub-fascia 1 sub-fascia 2 sub-fascia 3
35,00-46,00 46,01-73,00 73,01-83,00
(*) Area 4 Valore Minimo fascia 35,00 - Valore Massimo fascia 78,00
(col. giallo)
(Zona indicativa: Longuelo -Loreto - Broseta (in parte)S. Bernardino, Moroni, S.
Giovanni Bosco, Promessi Sposi, Borgo Palazzo (in parte), Redona)
sub-fascia 1 sub-fascia 2 sub-fascia 3
35,00-46,00 46,01-68,00 68,01-78,00
(*) Area 5 Valore Minimo fascia 30,00 - Valore Massimo fascia 70,00
(col. azzurro)
(Zona indicativa: Sud della citt limitrofa a Treviolo, Lallio, Azzano S. Paolo,
Orio al Serio)
sub-fascia 1 sub-fascia 2 sub-fascia 3
30,00-40,00 40,01-63,00 63,01-70,00
valori espressi in Euro annui al mq
per la definizione della superficie computabile vedere il punto (**)
V A R I A Z I O N I E AGGIORNAMENTO DEI VALORI DELLE FASCE E SUB-FASCE
V1) ai fini della stipula di nuovi contratti i valori minimi e massimi delle precitate fasce
e sub-fasce di oscillazione di ciascuna zona e area saranno aggiornati annualmente (ogni
primo luglio) nella misura della variazione dell'indice istat, preso a riferimento il mese di
marzo.
V2) qualora le parti convengano durate contrattuali superiore alla minima ordinaria di
3 anni (art. 2 c. 5 l. 431/98) i valori minimi e massimi delle fasce e sub-fasce saranno
aumentate del:
4% per una durata di 4 anni
6% per una durata di 5 anni
8% per una durata di 6 anni e oltre
V3) - per gli immobili di cui all'art. 1, comma 2, lett. a), l. 431/98, e per gli alloggi
completamente arredati, le fasce di oscillazione precedentemente definite subiranno, nei
valori minimo e massimo, un aumento del 10%. Tale aumento sar cumulabile con quelli
delle fattispecie di cui ai punti v2) e v4), ove ricorrenti, oltre a valere sull aggiornamento
di cui al punto v1).
V4) - per gli immobili con superficie inferiore a mq 52 le fasce di oscillazione
precedentemente definite saranno, nei valori minimo e massimo, aumentate del 20%,
mentre quelli con superficie compresa fra mq 52,01 e mq 64,00 laumento anzidetto sar
del 10%. tale aumento sar cumulabile con quelli delle fattispecie di variazioni di cui ai
punti precedenti, ove ricorrenti.
(*) Per lesatta individuazione delle aree omogenee (individuate per numeri e
colori) e delle vie in esse comprese si fa espresso riferimento alla cartografia (ALLEGATO
1), che per tutto conforme a quella utilizzata per lindividuazione in minuta delle
microzone catastali (che per come detto in premessa ad oggi non sono ancora state
oggetto di apposita delibera e quindi ufficialmente adottate, anche se effettuate in
minuta dal Comune) ed al relativo elenco per vie e numeri civici (ALLEGATO 1 BIS);
precisando che per alcune vie e n civici si attribuita microzona in quanto ad oggi
sforniti, segnalando lattribuzione con il simbolo .
(**) La superficie dellunit immobiliare locata, espressa in mq, sar calcolata secondo
le modalit di cui agli allegati B e C del dpr 23 marzo 1998, n. 138 (di seguito riportato in
stralcio) con lesclusione delle superfici derivanti dallapplicazione del punto 1 dellallegato
C nella parte che prevede il computo dei muri perimetrali esterni e in comunione, delle
superfici di rimesse di veicoli (che entrano nel computo per il 70% della superficie totale)
e del 50% della superficie dei posti auto coperti o scoperti (che entrano nel computo per
il 50% della superficie totale).
La tolleranza del conteggio delle superfici pari al cinque per cento in pi o in meno.
STRALCIO DEGLI ALLEGATI B e C DEL DPR DEL 23/03/98 N. 138
Allegato B QUADRO GENERALE DELLE CATEGORIE
Unit immobiliari ordinarie. Gruppo R (Unit immobiliari a destinazione abitativa di tipo
privato e locali destinati a funzioni complementari).
R/1 - Abitazioni in fabbricati residenziali e promiscui.
R/2 - Abitazioni in villino e in villa.
R/3 - Abitazioni tipiche dei luoghi.
R/4 - Posti auto coperti, posti auto scoperti su aree private, locali per rimesse di veicoli
Allegato C NORME TECNICHE PER LA DETERMINAZIONE DELLA SUPERFICIE CATASTALE
DELLE UNITA' IMMOBILIARI A DESTINAZIONE ORDINARIA (GRUPPI R, P, T) Criteri
generali.
1- Nella determinazione della superficie catastale delle unit immobiliari a destinazione
ordinaria, i muri interni e quelli perimetrali esterni vengono computati per intero fino ad
uno spessore massimo di 50 cm, mentre i muri in comunione nella misura del 50 per
cento fino ad uno spessore massimo di 25 cm (parte del presente articolo stato
derogato nellaccordo territoriale, vedasi ( * * ) ).
2-La superficie dei locali principali e degli accessori, ovvero loro porzioni, aventi altezza
utile inferiore a 1,50 m, non entra nel computo della superficie catastale.
3-La superficie degli elementi di collegamento verticale, quali scale, rampe, ascensori e
simili, interni alle unit immobiliari sono computati in misura pari alla loro proiezione
orizzontale, indipendentemente dal numero di piani collegati.
4-La superficie catastale, determinata secondo i criteri esposti di seguito, viene
arrotondata al metro quadrato (larrotondamento verr fatto con lordinario criterio).
Criteri per i gruppi "R" e "P". (il gruppo P non una categoria che interessa
laccordo territoriale)
1-Per le unit immobiliari appartenenti alle categorie dei gruppi R e P, la superficie
catastale data dalla somma:
a) della superficie dei vani principali e dei vani accessori a servizio diretto di quelli
principali quali bagni, ripostigli, ingressi, corridoi e simili;
b) della superficie dei vani accessori a servizio indiretto dei vani principali, quali soffitte,
cantine e simili, computata nella misura: del 50 per cento, qualora comunicanti con i vani
di cui alla precedente lettera a ) del 25 per cento qualora non comunicanti;
c) della superficie dei balconi, terrazze e simili, di pertinenza esclusiva nella singola unit
immobiliare, computata nella misura: del 30 per cento, fino a metri quadrati 25, e del 10
per cento per la quota eccedente, qualora dette pertinenze siano comunicanti con
i vani di cui alla precedente lettera a ); del 15 per cento, fino a metri quadrati 25, e del 5
per cento per la quota eccedente qualora non comunicanti.
Per le unit immobiliari appartenenti alle categorie del gruppo P la superficie di queste
pertinenze computata nella misura del 10 per cento;
d ) della superficie dell'area scoperta o a questa assimilabile, che costituisce pertinenza
esclusiva della singola unit immobiliare computata nella misura del 10 per cento, fino
alla superficie definita nella lettera a ), e del 2 per cento per superfici eccedenti detto
limite. Per parchi, giardini, corti e simili, che costituiscono pertinenze di unit immobiliari
di categoria R/2, la relativa superficie da computare, con il criterio sopra indicato, solo
per la quota eccedente il quintuplo della superficie catastale di cui alla lettera a ). Per le
unit immobiliari appartenenti alle categorie del gruppo P dette pertinenze non sono
computate.
2. La superficie dei vani accessori a servizio diretto delle unit immobiliari di categoria
R/4 computata nella misura del 50 per cento.
3. Le superfici delle pertinenze e dei vani accessori a servizio indiretto di quelli principali,
definite con le modalit dei precedenti commi, entrano nel computo della superficie
catastale fino ad un massimo pari alla met della superficie dei vani di cui alla lettera a )
del comma 1.
A solo fine esemplificativo per i casi pi comuni e al fine di consentire una
rapida consultazione (non esaustiva) il calcolo delle superfici pu essere il
seguente (i riferimenti precisi sono dati dagli allegati C e D DPR 138/98):
a)- intera superficie dei locali abitativi (nonch taverne, mansarde e sottotetti muniti di
abitabilit e comunicanti con i precedenti locali) e con esclusione dei soli muri perimetrali
esterni e in comunione;
b) - 70% della superficie dei box e autorimesse ( locali per rimesse di veicoli);
c) - 50% della superficie di posti auto privati coperti o scoperti;
d) - 50% della superficie di soffitte, cantine e simili (compresi taverne, mansarde
sottotetti sprovvisti di abitabilit, comunicanti o no), qualora comunicanti con i locali di
cui alla precedente lettera a );
d bis) 25% della superficie degli elementi lettera d, qualora non comunicanti con i
locali di cui alla precedente lettera a );
e) 30% della superficie dei balconi, terrazze e simili, di pertinenza esclusiva fino a
metri quadrati 25 (10% per la quota eccedente), se comunicanti con i locali di cui alla
lettera a );
e bis) 15% della superficie degli elementi lettera e, di pertinenza esclusiva, fino a metri
quadrati 25 (5% per la quota eccedente) qualora non comunicanti;
f) - 10% della superficie dell'area scoperta di pertinenza esclusiva fino alla superficie
definita nella lettera a ), e del 2 per cento per superfici eccedenti;
Criteri per la individuazione dei valori minimi e massimi al fine della
determinazione dei canoni di locazione.
Allinterno delle aree urbane nelle quali situata lunit immobiliare individuata la
fascia di oscillazione del canone, con lindicazione di un valore minimo e di un valore
massimo, espresso in /mq annuo. Ciascuna area poi suddivisa in tre sub-fasce,
allinterno delle quali le parti contrattuali individueranno e converranno il canone di
locazione del caso, posizionandosi correttamente nellarea nella quale si trova lunit
immobiliare, e tenendo conto delle caratteristiche oggettive dellunit immobiliare e della
presenza o assenza di pertinenze a servizio esclusivo dellunit immobiliare (autorimesse
o posti auto, cantine, solai, giardino), di aree comuni fruibili, degli impianti e di altre
dotazioni proprie dellunit immobiliare o del fabbricato.
Al fine della corretta scelta e collocazione nella sub-fascia, in corrispondenza alle
caratteristiche delle unit immobiliari, le parti dovranno constatare il verificarsi delle
condizioni indicate nel seguente prospetto:
SUB-FASCIA 3 SUB-FASCIA 2 SUB-FASCIA 1
Unit immobiliari con
particolari dotazioni
Unit immobiliari con medie
dotazioni
Unit immobiliari con
dotazioni elementari
Caratterizzata da almeno
UNDICI dei seguenti
elementi di riferimento di cui
sette (contraddistinti con il
simbolo X) sono obbligatori e
quattro sono opzionali
Caratterizzata da almeno
SETTE dei seguenti
elementi di riferimento di
cui cinque (contraddistinti
con il simbolo X) sono
obbligatori e due sono
opzionali
Caratterizzata dalla
presenza di elementi
inferiori ai minimi necessari
per collocarsi nella sub-
fascia 2
Presenza di una autorimessa
singola o posto auto coperto
o scopertoX
Presenza di una
autorimessa singola o posto
auto coperto o scoperto
Presenza di una
autorimessa singola o posto
auto coperto o scoperto
Presenza di cortile comune Presenza di cortile comune Presenza di cortile comune
Presenza di una cantina o
sottotetto o soffitta X
Presenza di una cantina o
sottotetto o soffitta X
Presenza di una cantina o
sottotetto o soffitta
Presenza di impianto di acqua
corrente, allacciamento alla
rete del gas ed impianti
elettrici efficienti X
Presenza di impianto di
acqua corrente,
allacciamento alla rete del
gas ed impianti elettrici
efficienti X
Presenza di impianto di
acqua corrente,
allacciamento alla rete del
gas ed impianti elettrici
efficienti
Presenza di impianto di
riscaldamento autonomo o
centralizzato (indispensabile
solo nel caso non sia presente
la caratteristica
immediatamente
sottostante)(X)
Presenza di impianto di
riscaldamento autonomo o
centralizzato X
Presenza di impianto di
riscaldamento autonomo o
centralizzato
Presenza di impianto di
riscaldamento autonomo o
con termoregolazioni o di
condizionamentoX
Presenza di impianto di
riscaldamento autonomo o
con termoregolazioni o di
condizionamento
Presenza di impianto di
riscaldamento autonomo o
con termoregolazioni o di
condizionamento
Presenza di ascensore in
fabbricato con almeno tre
piani fuori terra per unit
immobiliari poste oltre il
secondo piano (escludendosi
dal conteggio il piano terreno
e rialzato)X
Presenza di ascensore in
fabbricato con almeno tre
piani fuori terra per unit
immobiliari poste oltre il
secondo piano
(escludendosi dal conteggio
il piano terreno e rialzato)X
Presenza di ascensore in
fabbricato con almeno tre
piani fuori terra per unit
immobiliari poste oltre il
secondo piano
(escludendosi dal conteggio
il piano terreno e rialzato)
Presenza di area verde di
pertinenza o condominiale,
oppure di aree attrezzate X
Presenza di area verde di
pertinenza o condominiale,
oppure di aree attrezzate
Presenza di area verde di
pertinenza o condominiale,
oppure di aree attrezzate
Presenza di impianti o
strutture per accesso ai
disabili
Presenza di impianti o
strutture per accesso ai
disabili
Presenza di impianti o
strutture per accesso ai
disabili
Presenza di un ulteriore posto
auto o box
Presenza di un ulteriore
posto auto o box
Presenza di un ulteriore
posto auto o box
Presenza di impianti sportivi
di pertinenza dellimmobile
Presenza di impianti
sportivi di pertinenza
dellimmobile
Presenza di impianti
sportivi di pertinenza
dellimmobile
Presenza di dotazione di
mobilio
Presenza di dotazione di
mobilio
Presenza di dotazione di
mobilio
Presenza di bagno completoX Presenza di bagno
completoX
Presenza di bagno
completo
Presenza di doppi servizi Presenza di doppi servizi Presenza di doppi servizi
Presenza di porta blindata Presenza di porta blindata Presenza di porta blindata
Presenza di doppi vetri Presenza di doppi vetri Presenza di doppi vetri
Presenza di servizio di
portineria od impianto di
videocitofono
Presenza di servizio di
portineria od impianto di
videocitofono
Presenza di servizio di
portineria od impianto di
videocitofono
Presenza di balconi e/o
terrazze di almeno 8 mq.
Presenza di balconi e/o
terrazze di almeno 8 mq.
Presenza di balconi e/o
terrazze di almeno 8 mq.
Unit ultimata o
completamente ristrutturata
negli ultimi 10 anni
Unit ultimata o
completamente
ristrutturata negli ultimi 10
anni
Unit ultimata o
completamente
ristrutturata negli ultimi 10
anni
Presenza di antenna
centralizzata o altro idoneo
impianto di rice-trasmissione
Presenza di antenna
centralizzata o altro idoneo
impianto di rice-
trasmissione
Presenza di antenna
centralizzata o altro idoneo
impianto di rice-
trasmissione
Vicinanza ai servizi essenziali Vicinanza ai servizi
essenziali
Vicinanza ai servizi
essenziali
Annotazioni particolari
G
Per la subfascia 2 in caso di unit immobiliari situate ad un piano entro il
secondo (escluso dal conteggio il piano terreno e rialzato), anche non inserite in
fabbricati con almeno tre piani fuori terra (escludendosi dal conteggio il piano
terreno e rialzato), non dovr considerarsi lelemento relativo alla presenza
dellascensore e, pertanto, gli elementi totali necessari per inserirsi nella subfascia
risultano in totale sei di cui quattro obbligatori.
G
Per la sub-fascia 2 lelemento cantina (o soffitta o sottotetto) ritenuto
indispensabile (evidenziato dal simbolo x) pu essere sostituito da altri due
elementi opzionali.
G
Per la subfascia 3 in caso di unit immobiliari situate ad un piano entro il
secondo (escluso dal conteggio il piano terreno e rialzato), anche non inserite in
fabbricati con almeno tre piani fuori terra (escludendosi dal conteggio il piano
terreno e rialzato), non dovr considerarsi lelemento relativo alla presenza
dellascensore e, pertanto, gli elementi totali necessari per inserirsi nella fascia
risultano in totale dieci di cui sei obbligatori.
G
Per la sub-fascia 3 i seguenti elementi indispensabili: cantina (o soffitta o
sottotetto), verde, (evidenziati dal simbolo X) possono essere sostituiti da un altro
elemento opzionale per ogni elemento indispensabile mancante, mentre box/posto
auto e impianto di riscaldamento autonomo o con termoregolazioni o di
condizionamento (evidenziati dal simbolo X), possono essere sostituiti solo da due
elementi opzionali.
G
Per le unit immobiliari restaurate site nei borghi storici, in Citt Alta, o
rientranti nel territorio del Parco dei Colli, o comunque condotte a condizioni
simili a quelle restaurate (in ci ricompresi anche il rifacimento di tutti gli impianti
ed i servizi) gli elementi indispensabili dellautorimessa o posto auto, o
dellascensore, o del verde possono essere sostituiti da altrettanti opzionali.
Note: I valori minimo e massimo per ogni area, fascia e sub-fascia (tenute presenti le
condizioni di mercato ed i canoni attuali) sono molto ampi in quanto esistono e vengono
considerate rilevanti diversit e variet per: tipologia dei fabbricati, anno di costruzione
e/o ristrutturazione, stato di manutenzione, livelli di piano, posizionamento ed
esposizione, pertinenze asservite ai fabbricati e/o alle singole unit immobiliari la cui
presenza o mancanza sono importanti, dotazioni di servizi tecnici, lentit delle superfici
delle singole unit immobiliari, presenza (o assenza) parziale o totale di arredamento,
situazioni particolari dal punto di vista socio-urbanistico.
Le parti contraenti definiranno e converranno il canone di locazione posizionandosi
correttamente nellarea in cui si trova lunit immobiliare e dovranno tener ben presente
le caratteristiche oggettive (e la loro qualit) dellunit immobiliare (e il suo stato di
manutenzione e di conservazione), la presenza o assenza (maggiore o minore canone al
mq) di pertinenze a servizio esclusivo dellunit immobiliare (autorimesse o posti auto,
cantine, solai, giardino, ecc.), di aree comuni fruibili, degli impianti e di altre dotazioni
proprie dellunit immobiliare o del fabbricato (e la loro qualit) e delle presenti note
(oltre alle caratteristiche che posizionano lunit immobiliare nella specifica sub-fascia);
Le parti contraenti, potranno collocarsi, allinterno della stessa zona cui limmobile
appartiene per ubicazione, in una sub-fascia con valori inferiori, superando lapplicazione
rigorosa del prospetto, ricordando che anche il valore minimo della sub-fascia 1 non pu
essere valicato.
Contratti di locazione Visto i tipi di contratti allegati al D.M. 30/12/02, le parti,
avvalendosi dellassistenza eventuale delle Organizzazioni di Categoria firmatarie
dellaccordo, dovranno stipulare contratti di locazione conformi ai predetti tipi.
Aggiornamento del canone Il canone di locazione, come definito dalle parti contrattuali
[che terranno presente anche delle variazioni ed aggiornamenti di cui ai punti V1), V2),
V3), V4)], sar aggiornato ogni anno nella misura del 75% della variazione accertata
dallI.S.T.A.T. per le famiglie di operai ed impiegati, verificatasi nellanno precedente,
calcolata con il metodo della variazione assoluta; tale aggiornamento potr essere
applicato anche senza bisogno di richiesta raccomandata.
Ripartizione oneri accessori Locatore e conduttore faranno riferimento allart. 4 del
Decreto Ministeriale 30/12/2002 e alla tabella di ripartizione ad esso allegata e
denominata Allegato G.
Deposito cauzionale Qualora locatore ed conduttore convengano una durata
contrattuale superiore ad anni quattro il deposito cauzionale non sar produttivo di
interessi.
- Quanto a B):
FATTISPECIE, AREE OMOGENEE E FASCE DI OSCILLAZIONE DEI CANONI PER
CONTRATTI TRANSITORI AD USO ABITATIVO (Art. 5 comma 1 L. 431/98) IN
BERGAMO
La legge 431/98 ed il D.M. 30/12/2002 assentono per i contratti di natura transitoria una
durata minima di 1 mese ed una durata massima di 18 mesi.
Tale tipologia contrattuale vuole solo ed unicamente soddisfare particolari esigenze o dei
locatori, o dei conduttori; queste fattispecie risultano individuate, da parte delle
Organizzazioni di categoria, proprio in sede di accordo territoriale e vengono di seguito
espresse.
Nel contratto per gli usi transitori le parti dovranno esporre lesigenza transitoria, del
locatore e/o del conduttore, e lesigenza del locatore dovr essere successivamente
confermata nel verificarsi, tramite lettera raccomandata da inviarsi avanti la scadenza e
nel termine stabilito nel del contratto (si consiglia di inserire 20 gg.; qualora le parti non
compilassero lo spazio libero appositamente prestabilito nel contratto si intender come
apposto il termine di 20 gg. predetto).
Lesigenza transitoria del conduttore deve essere provata con apposita documentazione
da allegare al contratto.
Il tipo di contratto che le parti possono stipulare quello allegato al D.M. 30/12/2002.
Qualora il locatore non adempia all onere contrattuale di conferma dellesigenza
dichiarata senza giustificato motivo, oppure siano venute meno per sua volont o colpa le
cause della transitoriet, oppure il locatore, che abbia riacquistato la disponibilit
dellimmobile, non adibisca, entro sei mesi dalla data in cui ha riacquistato la predetta
disponibilit, lunit immobiliare agli usi o non inizi gli interventi espressamente
dichiarati, il contratto tipo prevede per espressa previsione di legge la riconduzione della
durata prevista allart. 2, comma 1, legge 431/98 (anni 4 pi altri anni 4 di rinnovo
automatico a meno delle motivazioni di cui allart. 3 legge 431/98), oppure il
risarcimento al conduttore di 36 mensilit in caso di mancato utilizzo dellimmobile
rilasciato.
In caso di riconduzione del contratto allart. 2, comma 1, legge 431/98 per fatto del
locatore, il conduttore ha facolt di risolvere il contratto in qualsiasi momento
comunicando il recesso al locatore con almeno 3 mesi di preavviso a mezzo di lettera
raccomandata a.r..
I contratti di locazione ad uso abitativo transitorio stipulati in base ai criteri qui stabiliti
ed a quelli dettati dalla legge 431/98 e dal D.M. 30/12/2002, devono essere redatti
esclusivamente in conformit al tipo di contratto allegato al predetto decreto ministeriale.
Le organizzazioni firmatarie del presente accordo per il territorio comunale di Bergamo
individuano le seguenti fattispecie di esigenze di transitoriet, riferite anche ad una sola
delle parti contraenti:
Fattispecie di esigenze dei locatori
a1) Quando il locatore intenda destinare lunit immobiliare ad uso abitativo, artigianale
o professionale proprio, del coniuge, dei genitori, dei figli o dei parenti entro il 2 grado
diretto;
a2) Quando il locatore persona giuridica o societ intenda destinare limmobile a propria
sede principale o decentrata;
a3) Quando il locatore, che ente, o associazione, o cooperativa con finalit pubbliche o
sociali, mutualistiche, assistenziali, culturali o di culto, di cooperazione, intenda destinare
limmobile a propria sede principale o decentrata o per le finalit istituzionali;
a4) Quando in corso divisione di beni per separazione tra coniugi, o in caso di
successione o scioglimento di societ e lunit immobiliare ne direttamente interessata,
oppure sia in atto procedura di fallimento oppure sia in atto procedura di esecuzione
immobiliare;
a5) Quando il locatore abbia presentato domanda e sia in attesa di concessioni-
autorizzazioni edilizie per gli interventi di cui allart. 29 comma 1 lettera C della legge
392/78 per lunit immobiliare;
a6) Per qualsiasi altra esigenza del locatore o dei soggetti indicati nel punto a1) collegata
ad un evento certo e data prefissata ed espressamente indicata in contratto.
Fattispecie di esigenze dei conduttori
b1) Trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
b2) Quando il conduttore ha motivi temporanei di lavoro nella provincia di Bergamo;
b3) Quando il conduttore assegnatario di alloggio di edilizia pubblica, oppure ha
acquistato in cooperativa, o presso privati un alloggio, oppure in caso di ristrutturazione
o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile labitazione del
conduttore;
b4) Necessit di vicinanza temporanea a parenti bisognosi di cure e/o di assistenza
connesse a patologie invalidanti, oppure parenti ricoverati presso strutture sanitarie,
oppure non autosufficienti anche temporaneamente (con salvezza delle norme sulla
privacy);
b5) Qualsiasi altra esigenza abitativa specifica del conduttore collegata ad un evento
certo e data prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza di
una delle suindicate esigenze in capo ad una sola delle parti contraenti.
I canoni di locazione per uso abitativo transitorio devono essere determinati in base alle
aree omogenee, fasce e sub-fasce di oscillazione dei canoni di locazione e alle variazioni
e aggiornamento delle stesse cos come previsti, prospetto, criteri (tenute presenti le
note tranne quelle relative alla durata) formulati per i contratti ad uso di civile abitazione
ex art. 2 c. 3 L. 431/98 di cui al punto A) cui si fa espresso richiamo. Le fasce di
oscillazione,eventualmente incrementate delle variazioni, V1, V2, V3 e V4 sono
maggiorate del 5%, ci in considerazione dellimportanza strategica di Bergamo
nelleconomia lombarda e delle esigenze di mobilit lavorativa.
Vengono pertanto richiamati tutti i punti, tabelle ed indicazioni precedentemente esposti
nel punto A) ad eccezione di quelli riguardanti la durata, laggiornamento del canone (che
rimesso alleventuale volont delle parti contraenti) ed il modello cui attenersi per
redigere il contratto.
- Quanto a C):
AREE OMOGENEE E FASCE DI OSCILLAZIONE DEI CANONI IN BERGAMO PER
SODDISFARE ESIGENZE ABITATIVE DI STUDENTI DI CORSI UNIVERSITARI
FUORI SEDE (Art. 5 commi 2 e 3 l. 431/98)
Il D.M. 30/12/2002 (in attuazione di quanto previsto dalla legge 431/98) prevede, nei
comuni sede di universit (e in quelli limitrofi), o di corsi universitari distaccati e di
specializzazione, qualora il conduttore sia iscritto ad un corso di laurea, di
perfezionamento o di specializzazione in un comune diverso da quello di residenza, la
possibilit di stipulare contratti abitativi per studenti universitari fuori sede una durata
minima di 6 mesi ed una durata massima di 3 anni.
Pertanto gli studenti universitari devono avere residenza in Comune diverso da quello di
studio e in questo caso da quello di Bergamo. Tale condizione deve essere specificata nel
contratto.
Il contratto pu esser sottoscritto dal singolo studente o da gruppi di studenti universitari
fuori sede, o dalle aziende per il diritto allo studio. In caso siano pi duno i conduttori
garantito il diritto al recesso parziale allo (agli) studente-conduttore che vuole risolvere
limpegno; in tale ipotesi nulla muter nella sostanza del contratto e tutti gli obblighi
ricadranno sui restanti conduttori.
I contratti di locazione di cui trattasi devono essere redatti esclusivamente in conformit
ai tipi contrattuali contenuti nel precitato decreto ministeriale.
I canoni di locazione dei contratti per esigenze abitative di studenti di corsi universitari
fuori sede devono essere determinati in base alle aree omogenee, fasce e sub-fasce di
oscillazione dei canoni e alle variazioni e aggiornamenti delle stesse cos come previsti,
prospetto, criteri (tenute presenti le note tranne quelle relative alla durata) formulati per
i contratti ad uso di civile abitazione ex art. 2 c. 3 L. 431/98 di cui al punto A) cui si fa
espresso richiamo. Le fasce di oscillazione,eventualmente incrementate delle variazioni,
V1, V2, V3 e V4 sono maggiorate del 5%.
Aggiornamento del canone Il canone sar aggiornato annualmente nella misura del
75% della variazione Istat.
Vengono pertanto richiamati tutti i punti, tabelle ed indicazioni precedentemente esposti
nel punto A) ad eccezione di quelli riguardanti la durata dei contratti di locazione ed il
modello cui attenersi per redigere il contratto, e richiamando espressamente anche
laggiornamento del canone di locazione.
- Quanto a D):
PREVISIONI FINALI
Le Organizzazioni firmatarie del presente accordo si impegnano a non sottoscrivere,
durante la vigenza del presente, accordi territoriali diversi dal presente e/o con
Organizzazioni diverse dalle firmatarie e si impegnano a ritrovarsi ogni 12 mesi, per
verificare lattualit degli accordi stessi ed ladozione di quanto previsto da parte dei
cittadini; qualora si ravvedesse lopportunit di modificare gli accordi le Organizzazioni
firmatarie si impegnano a favorire il raggiungimento di nuovi accordi unitari.
Le Organizzazioni firmatarie provvederanno al deposito, presso il comune di Bergamo,
del presente accordo territoriale redatto in 6 originali con i rispettivi allegati, costituenti
parte integrante; esso consta di 9 pagine e gli allegati di ulteriori 90 (ALLEGATO 1 di 1
pagina e ALLEGATO 1 BIS di 89 pagine, per un totale di pagine 99.
Bergamo li, 10 luglio 2003
A.P.P.E.-CONFEDILIZIA Bergamo(Associazione Provinciale della Propriet Edilizia)
S.U.N.I.A. Bergamo
ASPPI - Bergamo (Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari)
S.I.C.E.T. Bergamo
APPC Bergamo (Associazione Piccoli Proprietari Casa)
U.N.I.A.T. Bergamo
BIELLA-ACCORDO
ACCORDO TERRITORIALE
Previsto dallart. 2, comma 3, della Legge 9 dicembre 1998, n. 431,
ed in attuazione degli artt. 1,2,3 del decreto del 05.03.1999 del Ministro dei Lavori Pubblici,
relativo allintero territorio del COMUNE DI BIELLA

Siglato da:
CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELLA PROPRIETA EDILIZIA (CONFEDILIZIA)
ASSOCIAZIONE SINDACALE PICCOLI PROPRIETARI DI IMMOBILI (ASPPI)
SINDACATO UNITARIO INQUILINI ASSEGNATARI (SUNIA)
SINDACATO INQUILINI CASA E TERRITORIO (SICET)
ACCORDO TERRITORIALE
Previsto dallart. 2, comma 3, della Legge 9 dicembre 1998, n. 431, ed in attuazione degli
artt. 1, 2, 3 del decreto del 05.03.1999 del Ministro dei Lavori Pubblici, relativo allintero
territorio del
COMUNE DI BIELLA
Tra le seguenti Organizzazioni
CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELLA PROPRIETA EDILIZIA (CONFEDILIZIA),
rappresentata dal Geom. Edoardo Ansermino,
ASSOCIAZIONE SINDACALE PICCOLI PROPRIETARI DI IMMOBILI (ASPPI),
rappresentata dal Sig. Angelo Nardi,
SINDACATO UNITARIO INQUILINI ASSEGNATARI (SUNIA), rappresentato dal Sig. Luigi
Scandalitta,
SINDACATO INQUILINI CASA E TERRITORIO (SICET), rappresentato dal Sig. Sergio
Crosa,
si conviene e si stipula quanto segue
PREMESSE
- Il presente accordo valido per la durata di tre anni a decorrere dalla data di stipula o
quanto comunque fino al rinnovo della convenzione nazionale e del successivo decreto
ministeriale, come stabilito allart. 4, comma 1, della legge 9 dicembre 1998 n. 431. Alla
predetta scadenza e fino alla stipula di un nuovo accordo o, in caso di mancata stipula, fino
allemanazione del decreto sostitutivo previsto dallart. 4, comma 3,1. cit., continuer ad
applicarsi il presente Accordo.
- Le Organizzazione stipulanti ritengono che sia stata determinante ai fini della
conclusione del presente accordo la disponibilit dichiarata dal Comune di Biella di ridurre
lICI dal sei al quattro per mille per i proprietari che concederanno in locazione propri
immobili con contratti stipulati ai sensi del presente Accordo.
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- Il presente accordo territoriale pu comunque formare oggetto di revisione,
aggiornamento, integrazione, a richiesta di una qualsiasi delle parti, in modo totale o
parziale, in seguito ad intervenute variazioni:
- Delle normative (anche fiscali) di riferimento;
- Della misura dellICI cos come risulta dallimpegno del Comune di Biella di cui al
precedente punto 2;
- Delle condizioni del mercato locale degli affitti;
- Nellelenco dei Comuni per i quali di applicano le agevolazioni Irpef ed imposta di
registro, interessanti il Comune di Biella;
- Conseguenti alla futura definizione delle microzone censuarie.
Le organizzazioni firmatarie del presente provvederanno al deposito, presso il Comune
interessato, del presente accordo territoriale con i sottodescritti allegati, costituenti parte
integrane dellAccordo.
Le presenti premesse formano parte integrante dellAccordo.
CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, L431/98 e art. 1 D.M. 5.3.99)
Le parti private potranno stipulare contratti di locazione ai sensi dellart. 2, comma 3, legge
9 dicembre 1998 n. 431, applicando le modalit per la determinazione del canone e il
contratto tipo come di seguito definiti.
SUDDIVISIONE DEL TERRITORIO COMUNALE IN ZONE. Le Organizzazione stipulanti,
preso atto che non si ancora provveduto da parte della pubblica amministrazione, ad
individuare le microzone censuarie previste dal D.P.R. 23.3.1998, n. 138, convengono ad
individuare sul territorio comunale tre zone, cos definite:
Zona A Centro storico
Zona B Residenziale
Zona C Periferia e frazioni
Le delimitazioni delle zone risultano dalla mappa della Citt di Biella allegata al presente
accordo (Allegato A).
CRITERI PER LA DEFINIZIONE DELLE FASCE DI VALORI. Ai fini della determinazione
dei valori minimi e massimi, oltre alla suddivisione del territorio comunale in zone, le
Organizzazione stipulanti convengono di determinarne gli importi sulla base della presenza
in ogni singolo immobile oggetto di locazione di determinate caratteristiche, da individuarsi
allatto della stipula del contratto dalle parti private.
Tali elementi sono i seguenti:
Elenco A:
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- Presenza di servizi igienici completi interni allalloggio;
- Presenza di impianto di riscaldamento;
- Presenza di impianto elettrico a norma di legge;
Elenco B:
- Presenza di cantina o ripostiglio o sottotetto accessibile;
- Presenza di cortile e/o area verde comune;
- Presenza nelledificio di ascensore qualora lalloggio sia posto oltre il secondo piano
(terzo fuori terra);
- Allacciamento alla rete del gas;
- Dotazione degli infissi esterni di doppi vetri;
- Dotazione di posto auto scoperto;
- Dotazione di autorimessa singola o posto auto coperto;
- Dotazione di autorimessa doppia;
- Presenza di doppi servizi igienici in alloggio di superficie convenzionale superiore a
mq 90;
- Presenza di impianto di riscaldamento autonomo.
Le dotazioni dellelenco A sono considerate dalle Organizzazioni stipulanti essenziali per
garantire lesigenza abitativa dellalloggio, per cui la mancanza anche di uno solo dei tre
elementi comporta la qualificazione di degrado allalloggio ed i valori dei canoni saranno
determinati in relazione alla fascia pi bassa (fascia 4 degrado) di determinazione,
indipendentemente dalla presenza di dotazioni dellelenco B.
Qualora invece lalloggio presenti tutte le dotazioni dellelenco A, saranno prese in
considerazione delle parti private le dotazioni di tipo dellelenco B, con le seguenti
avvertenze:
- Volendosi con la condizione di cui al punto 3 dellelenco B garantire facilit di
accesso ad ogni abitazione a persone anziane o disabili, la condizione sar considerata
presente se lalloggio posto ad un piano inferiore al quarto fuori terra;
- La condizione posta al punto 8, se esistente, si cumula con quella al punto 7, cos
che lautorimessa doppia venga data una valenza doppia rispetto a quella singola;
- Nella verifica dellesistenza della condizione di cui al punto 9, questa sar
considerata esistente sempre se lalloggio di dimensione inferiore a quella prevista; la
superficie calcolata con gli stessi criteri infra definiti per quella convenzionale, ma si terr
conto soltanto della superficie effettivamente destinata ad abitazione e con esclusione,
dunque, di terrazzi, balconi, cantine, solai, autorimesse, aree esterne ad ogni altro
accessorio esterno allalloggio.
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In relazione al numero di elementi del gruppo B presenti nellalloggio, vengono definite le
seguenti fasce di valori dei canoni:
fascia 1 alta se risultano verificate oltre 6 caratteristiche;
fascia 2 media se sono verificate non meno di 4 e fino a 6 caratteristiche;
fascia 3 bassa se sono verificate fino a 3 delle caratteristiche descritte.
CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEL CANONE DI LOCAZIONE. I valori minimo e
massimo del canone di locazione di ogni alloggio sar determinato dalla seguente tabella,
indicati in prezzo al mq per mese:
Zona A Zona B Zona C
Centro Storico Residenziale Periferica
Fascia 1 alta 7500 10000 8000 11000 7000 9000
Fascia 2 media 6000 8000 6300 8500 5500 7400
Fascia 3 bassa 4500 6500 4500 6500 4300 5800
Fascia 4 degrado 2500 4300 2500 4300 2500 4000
DETERMINAZIONE DEL CANONE ALLINTERNO DELLE FASCE. La determinazione del
canone effettivo di ciascun alloggio allinterno della rispettiva fascia di oscillazione,
individuata come sopra, lasciata alla libera contrattazione delle parti private, le quali
potranno prendere in considerazione fattori oggettivi quali la vetust dellimmobile, lo stato
manutentivo dellalloggio e del fabbricato, la presenza di servizi, ecc., nonch elementi di
carattere soggettivo, quali la veduta, la vicinanza a verde pubblico, la comodit ai mezzi di
trasporto, la vicinanza al posto di lavoro, ecc..
DEFINIZIONE DELLA SUPERFICIE CONVENZIONALE. La superficie dellimmobile per la
definizione del canone contrattuale sar determinata come segue:
1. La superficie dellalloggio viene considerata al 100% se la superficie dellalloggio
inferiore a 60 ma, la stessa sar aumentata del 10%, sino alla superficie massima di
60 mq;
2. Balconi, terrazze, cantine, soffitte al 25%;
3. Lautorimessa o il posto coperto al 50%;
4. Il posto auto scoperto al 20%;
5. Cortili, giardini, orti in uso esclusivo al 15%.
La superficie dei locali chiusi si considerano al netto dei muri perimetrali.
Le Organizzazioni stipulanti invitano le parti private contrattuali ad indicare espressamente
in contratto la misura della superficie convenzionale attribuita allunit immobiliare oggetto
del singolo contratto nonch il valore applicato per singolo metro quadro; ci al fine di
chiarezza amministrativa e di prevenzione di possibile contenzioso.
In ogni caso, la difformit in pi o in meno tra la superficie indicata in contratto e quella
effettiva non dar luogo a revisione del canone se la differenza non sar maggiore il 5%
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della superficie effettiva.
ADEGUAMENTO DEL CANONE NEL CORSO DEL CONTRATTO. Il canone di locazione
sar annualmente adeguato nella misura del 75% dellindice dei prezzi al consumo per le
famiglie di impiegati e operai pubblicato dallISTAT.
Ladeguamento dar riferito al periodo annuale scadente nel mese precedente a quello di
adeguamento e potr essere previsto senza necessit di preventiva richiesta da parte del
locatore.
INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA, RISANAMENTO,
RISTRUTTURAZIONE. Gli interventi operati da locatore sullimmobile locato, conferiscono
allo stesso il diritto di operare un aumento annuo del canone pari allinteresse al tasso
legale sulla somma per tale intervento. Laumento decorrer dal termine dei lavori.
Tale aumento non operer nel caso in cui i lavori eseguiti siano tali da modificare la
superficie e/o la composizione dellimmobile locato, cos che il canone di locazione possa
subire ed effettivamente subisca un aumento. Qualora il locatore rinunciasse a questo
aumento, avr diritto comunque a richiedere quello di cui al capoverso precedente.
Per definire il concetto di intervento di manutenzione straordinaria, risanamento
conservativo e ristrutturazione, le Organizzazioni stipulanti fanno riferimento al punto 3.4
della circolare del Ministero delle Finanze 57/E del 24 febbraio 1998 (Categorie di
intervento edilizio).
ONERI ACCESSORI. Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori fra locatore
e conduttore, le organizzazioni stipulanti il presente Accordo approvano lallegato Tabella
(Allegato B).
ALLOGGI AMMOBILIATI. Quando lalloggio sia completamente arredato, con mobilio
efficiente ed elettrodomestici funzionanti, i valori minimi e massimi dei canoni di cui alla
tabella di cui sopra, sono aumentati sino al 35%.
CONTRATTO TIPO. Per le locazioni da stipulare in applicazione dellart. 2, comma 3, della
legge 9 dicembre 1998 n. 431 le parti private potranno valersi esclusivamente del
"Contratto tipo" allegato al presente Accordo (Allegato C).
Allo scopo di prevenire linsorgenza di contenzioso, od eventualmente favorirne il
superamento, circa la corretta interpretazione e applicazione del presente accordo, le
Organizzazioni stipulanti simpegnano a promuovere presso i propri associati e a
sviluppare, se richiesto dalle parti contraenti, la fase di contrattazione preventiva per la
stipula dei contratti di locazione e hanno deciso di prevedere nel contratto tipo la seguente
clausola:
"ciascuna parte potr adire per ogni controversia che dovesse sorgere in merito alla
interpretazione ed esecuzione del presente contratto, nonch in ordine allesatta
applicazione dellAccordo locale, anche riguardo del canone di locazione, una
Commissione di conciliazione stragiudiziale formata, quanto a due componenti scelti fra
appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie dellAccordo, sulla base della
designazioni rispettivamente del locatore e del conduttore, - e, quanto a un terzo, che
svolger eventualmente funzioni di presidente, sulla base della scelta operata dai due
componenti come sopra designati ove gli stessi, di comune accordo, ritengano di
nominarlo. In caso di variazioni in pi o in meno dellimposizione fiscale rispetto a quella in
atto al momento della stipula del contratto, la parte interessata potr adire una
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Commissione stragiudiziale di conciliazione, composta nei modi sopra indicati, la quale
determiner, nel termine perentorio di novanta giorni, il nuovo canone, a valere fino alla
cessazione del rapporto contrattuale, ivi compreso leventuale periodo di proroga biennale,
o fino a nuova variazione."
II. CONTRATTI TRANSITORI
(art. 5, comma 1, L 431/98 e art. 2 D.M. 5.3.99)
Le parti private potranno stipulare contratti di locazione ai sensi dellart. 5, comma 1, legge
9 dicembre 1998 n. 431, applicando le modalit per la determinazione del canone e il
contratto tipo come di seguito definiti.
ESIGENZE DI TRANSITORIETA DEL RAPPORTO.
Per il locatore, quando abbia lesigenza:
- per i motivi previsti dalla legge 431/98, art. 3, comma primo, lettere a), b), d), e) e g);
- di trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
- di matrimonio, separazione o divorzio;
- di vicinanza momentanea a congiunti con necessit di assistenza.
Per il conduttore, quando abbia lesigenza di abitare in proprio o far abitare dai propri figli
limmobile per motivi:
- di studio, inteso anche come esigenze di frequenza di corsi temporanei di
approfondimento, specializzazione o altro;
- di lavoro a tempo determinato in comune diverso da quello di residenza, inteso
anche come attivit di formazione e avviamento professionale anche se non retribuito,
ovvero di trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
- di assegnazione di alloggio di edilizia pubblica o acquisto in cooperativa o presso
privati di un alloggio che si rende disponibile entro diciotto mesi, dimostrato con contratto
preliminare regolarmente registrato;
- di separazione o divorzio;
- di salute e/o di cura;
- di vicinanza momentanea a congiunti con necessit di assistenza.
Si precisa che:
lesigenza transitoria del conduttore deve essere provata, a sua cura e spese, con apposita
ed idonea documentazione da allegare al contratto;
per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza di una
delle suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
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DETERMINAZIONE DEL CANONE DI LOCAZIONE. Il canone di locazione nei contratti
stipulati ai sensi dellart. 5, comma 1, legge 9 dicembre 1998 n. 431 determinato dalle
parti private applicando i criteri e le modalit previste al capo I del presente Accordo per i
contratti di cui art. 2, comma 3, L 431/98, operando sui valori minimi e massimi stabiliti nella
relativa tabella per le diverse zone e fasce un aumento del 5%.
FACOLTA DI RECESSO DEL CONDUTTORE. Il conduttore potr recedere dal contratto
prima della scadenza stabilita nello stesso solo per gravi motivi. In tal caso, dovr
comunicare al locatore la disdetta, specificandone espressamente i motivi. I termini per la
disdetta sono di mesi uno per contratto di durata inferiore a sei mesi e di mesi due per
quelli di durata superiore.
CONTRATTO TIPO. Per le locazioni da stipulare in applicazione dellart. 5, comma 1, della
legge 9 dicembre 1998 n. 431, le parti potranno valersi esclusivamente del "Contratto tipo"
allegato al presente accordo (allegato D).
Allo scopo di prevenire linsorgenza di contenzioso, od eventualmente favorirne il
superamento, circa la corretta interpretazione e applicazione del presente Accordo, le
Organizzazioni stipulanti simpegnano a promuovere presso i propri associati e a
sviluppare, se richiesto dalle pareti contraenti, la fase di contrattazione preventiva per la
stipula dei contratti di locazione e hanno deciso di prevedere nel contratto tipo la clausola,
gi riportata nella prima parte del presente accordo, concernente la facolt per le parti di
rivolgersi ad una Commissione di conciliazione stragiudiziale.
Allegati:
1. mappa della citt di Biella con individuazione e delimitazione delle zone
2. tabella di ripartizione degli oneri accessori
3. contratto tipo per le locazioni agevolate
4. contratto tipo le locazioni transitorie
letto, approvato e sottoscritto in Biella, add 12 novembre 1999
Tabella di ripartizione degli oneri accessori
AMMINISTRAZIONE
Tassa occupazione suolo pubblico per passo carrabile C
Tassa occupazione suolo pubblico per lavori condominiali L
ASCENSORE
Manutenzione ordinaria e piccole riparazioni C
Installazione e manutenzione straordinaria degli impianti L
Adeguamento alle nuove disposizioni di legge L
Consumi energia elettrica per forza motrice e illuminazione C
Tasse annuali per rinnovo licenza desercizio L
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Ispezioni e collaudi C
AUTOCLAVE
Installazione e sostituzione integrale dellimpianto o di componenti primari (pompa,
serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico, ecc.) L
Manutenzione ordinaria C
Imposte e tasse di impianto L
Forza motrice C
Ricarico pressione del serbatoio C
Ispezioni, collaudi e lettura contatori C
IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE, DI VIDEOCITOFONO E SPECIALI
Installazione e sostituzione dellimpianto comune di illuminazione L
Manutenzione ordinaria dellimpianto comune di illuminazione C
Installazione e sostituzione degli impianti di suoneria e allarme L
Manutenzione ordinaria degli impianti di suoneria e allarme C
Installazione e sostituzione dei citofoni e videocitofoni L
Manutenzione ordinaria dei citofoni e videocitofoni C
Installazione e sostituzione di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili L
Manutenzione ordinaria di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili
C
SGOMBERO NEVE
Spese relative al servizio, compreso i materiali duso C
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, PRODUZIONE ACQUA CALDA,
ADDOLCIMENTO ACQUA
Installazione e sostituzione degli impianti L
Adeguamento degli impianti a leggi e regolamenti L
Manutenzione ordinaria degli impianti, compreso il rivestimento refrattario C
Pulizia annuale degli impianti e dei filtri e messa a riposo stagionale C
Lettura dei contatori C
Acquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e acqua C
IMPIANTI SPORTIVI
Installazione e manutenzione straordinaria L
Addetti (bagnini, pulitori, manutentori ordinari, ecc.) C
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Consumo di acqua per pulizia e depurazione, acquisto di materiale per la
manutenzione ordinaria (es.: terra rossa) C
IMPIANTO ANTINCENDIO
Installazione e sostituzione dellimpianto L
Acquisti degli estintori L
Manutenzione ordinaria C
Ricarica degli estintori, ispezioni e collaudi C
IMPIANTO TELEVISIVO
Installazione, sostituzione o potenziamento dellimpianto televisivo centralizzato L
Manutenzione ordinaria dellimpianto televisivo centralizzato C
PARTI COMUNI
Sostituzione di grondaie, sifoni e colonne di scarico L
Manutenzione ordinaria grondaie, sifoni e colonne di scarico C
Manutenzione straordinaria di tetti e lastrici solari L
Manutenzione ordinaria dei tetti e dei lastrici solari C
Manutenzione straordinaria della rete di fognatura L
Manutenzione ordinaria della rete di fognatura,compresa la disotturazione dei condotti
e pozzetti C
Sostituzione di marmi, corrimano, ringhiere L
Manutenzione ordinaria di pareti, corrimano, ringhiere di scale e locali comuni C
Consumo di acqua ed energia elettrica per le parti comuni C
Installazione e sostituzione di serrature L
Manutenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi utilizzati C
Installazione di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori, bidoni, armadietti
per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale di arredo L
Manutenzione ordinaria di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori,
bidoni, armadietti per contatori,zerbini, tappeti, guide e altro materiale di arredo C
PARTI INTERNE DELLAPPARTAMENTO LOCATO
Sostituzione integrale di pavimenti e rivestimenti L
Manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti C
Manutenzione ordinaria di infissi e serrande, degli impianti di riscaldamento e
sanitario C
Rifacimento di chiavi e serrature C
Tinteggiatura pareti C
Sostituzione di vetri C
Manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricit del cavo e
dellimpianto citofonico e videocitofonico C
Verniciatura di opere in legno e metallo C
Manutenzione straordinaria dellimpianto di riscaldamento L


PORTIERATO
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Trattamento economico del portiere e del sostituto, compresi contributi previdenziali e
assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi ferie e indennit varie,
anche locali, come da c.c.n.l.
L 10% C90%
Materiale per le pulizie C
Eventuale alloggio del portiere (pari allindennit sostitutiva prevista nel c.c.n.l.) L 10%
C90%
Manutenzione straordinaria della guardiola L
PULIZIA
Spese per lassunzione delladdetto L
Trattamento economico delladdetto, compresi contributi previdenziali e assicurativi,
accantonamento liquidazione, tredicesima, premi, ferie e indennit varie, anche locali,
come da c.c.n.l. C
Spese per il conferimento dellappalto a ditta L
Spese per le pulizie appaltate a ditta C
Materiale per le pulizie C
Acquisto e sostituzione macchinari per la pulizia L
Manutenzione ordinaria dei macchinari per la pulizia C
Derattizzazione e disinfestazione dei locali legati alla raccolta delle immondizie C
Disinfezione dei bidoni e contenitori di rifiuti C
Tassa rifiuti o tassa sostitutiva C
Acquisto di bidoni, trespoli e contenitori L
Sacchi per la preraccolta dei rifiuti C
Per le voci non concordate nella presente tabella si rinvia alle norme di legge vigenti e agli
usi locali
LEGENDA: L = Locatore C = Conduttore
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1
ACCORDO TERRITORIALE
in attuazione della legge 9 dicembre 1998 n. 431 e
del decreto 30 dicembre 2002 del Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti di concerto con il
Ministro delleconomia e delle finanze
GEBIETSABKOMMEN
in Durchfhrung des Gesetzes 9. Dezember
1998 N. 431 und des Dekretes 30. Dezember
2002 des Ministers fr Infrastrukturen und
Transportwesen in Einklang mit dem Minister
fr Wirtschaft und Finanzen
* * * * * *
Fra le seguenti organizzazioni: Zwischen folgenden Organisationen:
CONFEDILIZIA - Associazione della Propriet
Edilizia della provincia autonoma di Bolzano, in
persona del Presidente pro tempore rag. Erich
Gritsch;
CONFEDILIZIA - Verband der Gebudein-
haber der Autonomen Provinz Bozen, in der
Person des Prsidenten pro tempore Rag.
Erich Gritsch;
SICET, SUNIA, UNIAT - Centro Casa Bolzano,
in persona del Presidente pro tempore dott.
Michele Buonerba;
SICET, SUNIA, UNIAT - Sdtiroler
Mieterschutz Bozen, in der Person des
Prsidenten pro tempore Dr. Michele
Buonerba;
si conviene quanto segue, per il territorio ammini-
strativo del Comune di Bolzano:
wird fr das Verwaltungsgebiet der
Gemeinde Bozen folgendes vereinbart:
* * * * * *
CAPITOLO I KAPITEL I
CONTRATTI DI LOCAZIONE ABITATIVA
AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, della legge 431/98 e art. 1 del
D.M. 30.12.2002)
BEGNSTIGTE
WOHNUNGSMIETVERTRGE
(Art. 2, Absatz 3, des Gesetzes 431/98 und Art.
1 des M.D. 30.12.2002)
1) L'ambito di applicazione del presente accordo,
relativamente ai contratti in epigrafe, costituito
dagli immobili abitativi siti nel territorio
amministrativo del Comune di Bolzano.
1) Der Anwendungsbereich der vorliegenden
Vereinbarung, bezglich der in der ber-
schrift genannten Vertrge, besteht aus den
Wohngebuden, welche sich im Verwal-
tungsgebiet der Gemeinde Bozen befinden.
2) Il territorio del Comune di Bolzano viene
suddiviso in aree omogenee, contraddistinte dalla
dizione "Area 1", "Area 2" e "Area 3", la cui
individuazione e delimitazione risultano
dall'elaborato cartografico, che si allega come
parte integrante del presente accordo (allegato 1).
2) Das Gebiet der Gemeinde Bozen wird in
homogene Zonen eingeteilt, welche als "Zone
1", "Zone 2" und "Zone 3" bezeichnet
werden, deren Bestimmung und Abgrenzung
in dem kartographischen Material
aufscheinen, welches als integrierender
Bestandteil des vorliegenden Abkommens
beigelegt wird (Anlage 1).
Si precisa che si inteso, ad evitare la
complessit di un eccessivo frazionamento del
territorio comunale, prescindere da
considerazioni attinenti l'individuazione di
elementi di omogeneit molto particolareggiati e
dall'individuazione di zone di particolare pregio o
degrado, privilegiando, invece, criteri di
Es wird klargestellt, dass man, um die
Komplexitt einer bertriebenen Unterteilung
des Gemeindegebietes zu vermeiden, bestrebt
war, von berlegungen bezglich der
Festlegung von sehr genauen
Homogenittselementen und von Zonen von
besonderem Vorzug oder Nachteil abzusehen.
2
generalizzazione e riservando, quindi, ad una
maggiore ampiezza delle fasce di oscillazione del
canone, tra il minimo e il massimo, la possibilit
per i contraenti di trovare un accordo rispondente
alle concrete caratteristiche dello specifico
immobile da locarsi.
Man hat hingegen allgemeine Kriterien
bevorzugt und durch eine grere Breite des
Schwankungsbereichs des Mietzinses
zwischen dem Minimum und dem Maximum,
den Vertragpartnern die Mglichkeit
vorbehalten, eine Vereinbarung zu treffen,
welche den konkreten Eigenschaften der
jeweils zu vermietenden Immobilie
entspricht.
3) a) Per ogni singola area, cos come individuata
nell'allegato 1, vengono definiti i valori, minimo
e massimo, delle fasce di oscillazione dei canoni,
cos come risultano dal prospetto di cui
allallegato 2; i valori sono espressi in Euro, ad
anno, per metro quadro utile.
Si precisa che, per ogni area, sono state
individuate tre fasce di oscillazione dei valori,
che prevedono limiti minimi e massimi del
canone, differenziati in base alla maggiore o
minore presenza nello specifico immobile, di
pertinenze, dotazioni e comfort; a tale scopo
stato concordemente individuato il seguente,
tassativo, elenco di elementi oggettivi:
3) a) Fr jede einzelne Zone, wie in Anlage 1
festgelegt, werden die Werte, Minimum und
Maximum, der Schwankungsbereiche des
Mietzinses bestimmt, wie sie in der Anlage 2
angefhrt sind. Die Werte sind in Euro pro
Jahr je nutzbarem Quadratmeter ausgedrckt.
Es wird klargestellt, dass fr jede Zone drei
Schwankungsbereiche der Werte festgelegt
worden sind, welche die Mindest- und
Hchstgrenzen des Mietzinses aufgrund des
greren oder geringeren Vorhandenseins
von Zubehr, Ausstattung und Komfort der
betreffenden Immobilie vorsehen. Zu diesem
Zweck ist einvernehmlich folgende,
bindende, Auflistung von objektiven
Elementen erstellt worden:

posto macchina in comune;

gemeinschaftlicher Autoabstellplatz;
autorimessa o posto macchina esclusivo; Garage oder eigener Autoabstellplatz;

cortile non adibito a parcheggio e/o giardino;

Garten und/oder Hof, welcher nicht als Park-


platz verwendet wird;
soffitta o cantina; Dachboden oder Keller;

balcone o terrazza;

Balkon oder Terrasse;


balcone o terrazza: se la superficie di almeno 10
mq vale come ulteriore elemento;
Balkon oder Terrasse: mit einer Flche von
mindestens 10 m als zustzliches Element zu
bewerten;

riscaldamento centrale o autonomo;

Zentralheizung oder autonome Heizung;


ascensore; Aufzug;

cucina abitabile con una superficie di almeno 10


mq;

Wohnkche mit einer Flche von mindestens


10 m;
area verde esclusiva; eigene Grnflche;

ulteriore autorimessa e/o ulteriore posto


macchina esclusivo;

zustzliche Garage und/oder zustzlicher


eigener Autostellplatz;
doppi servizi; zweites Bad/WC;

collegamento antenna TV centralizzata;

Anschluss an zentrale TV Antenne;


condizionamento d'aria; Klimaanlage;

immobile con meno di 9 unit per scala;

Immobilien mit weniger als 9 Einheiten pro


Stiege;
finestre con vetri isolanti; schall- und wrmedmmende Fenster;

porta blindata e/o antifurto.

gepanzerte Tr und/oder Alarmanlage.


Le parti contraenti individueranno la collocazione
dell'immobile da affittare nella fascia di sua
competenza, sulla base dell'esistenza,
nell'immobile stesso, dei su indicati elementi,
secondo il seguente criterio: se sono presenti fino
a 5 elementi, l'immobile sar collocato nella
Die Vertragsparteien werden aufgrund der in
der Immobilie vorhandenen, wie oben
angefhrten Elemente die Einordnung der zu
vermietenden Wohnung in den zustndigen
Schwankungsbereich wie folgt bestimmen:
wenn bis zu 5 Elemente vorhanden sind, ist
3
prima fascia; se sono presenti da 6 a 10 elementi,
esso sar collocato nella seconda fascia; se sono
presenti pi di 10 elementi, esso sar collocato
nella terza fascia.
die Immobilie in dem 1. Bereich einzuor-
dnen; wenn zwischen 6 und 10 Elementen
vorhanden sind, ist sie in den 2. Bereich
einzuordnen; wenn mehr als 10 Elemente
vorhanden sind, ist sie in dem 3. Bereich
einzuordnen.
Si precisa, che si ritenuto di determinare i valori
minimi in misura contenuta, onde evitare di
escludere dalle agevolazioni, con conseguente
penalizzazione di entrambe le parti, contratti
relativi ad immobili degradati o comunque
affittati a canoni particolarmente moderati.
Es wird klargestellt, dass man die Minimal-
werte niedrig gehalten hat, um zu vermeiden,
dass Vertrge, welche fr Immobilien in
schlechtem Zustand oder zu einem besonders
migen Mietzins abgeschlossen werden,
nicht von den Begnstigungen
auszuschlieen und folglich beide Parteien zu
benachteiligen.
b) Si conviene, che i valori minimi e massimi
delle fasce di oscillazione si intendono
automaticamente soggetti, a decorrere dal 1
gennaio di ogni anno, ad aggiornamento in base
alla variazione dellindice ISTAT dei prezzi al
consumo, verificatasi nellanno precedente.
b) Es wird vereinbart, dass die Minimal- und
Maximalwerte der Schwankungsbereiche
automatisch, mit Beginn am 1. Januar jeden
Jahres, der Vernderung zum Vorjahr des
vom ISTAT festgelegten Indexes der
Verbraucherpreise angepasst werden.
c) Saranno le parti contrattuali private, nella loro
libera discrezionalit, eventualmente assistite
dalle rispettive associazioni, che, se richieste, si
adopereranno per agevolare il raggiungimento di
un accordo, a definire in concreto il canone
effettivo, situandolo tra il minimo e il massimo
della fascia di oscillazione di sua pertinenza, in
considerazione delle agevolazioni, della
maggiore o minore presenza di elementi di cui al
punto a), nonch in considerazione di ogni
ulteriore elemento, anche di carattere soggettivo,
quali (a puro titolo esemplificativo): tipologia
dell'alloggio; stato di manutenzione dell'alloggio
e dell'intero stabile; data di costruzione o di
eventuale ristrutturazione; zona di degrado o di
pregio; affaccio su via trafficata o meno;
comodit di trasporti; ecc.
c) Die beiden privaten Vertragsparteien
werden nach eigenem Gutdnken den
effektiven Mietzins festlegen, eventuell mit
dem Beistand der jeweiligen Interessen-
verbnde, welche auf Anfrage behilflich sein
werden eine Vereinbarung zu erreichen,
indem sie ihn zwischen dem Minimum und
dem Maximum des anzuwendenden
Schwankungsbereichs einordnen unter
Bercksichtigung der Begnstigungen und
der hheren oder geringeren Anzahl der
Elemente gem Punkt a), sowie unter
Beachtung jedes weiteren, auch subjektiven
Elementes, wie (nur als Beispiel angefhrt):
Art der Wohnung; Erhaltungszustand der
Wohnung und des gesamten Gebudes;
Baujahr oder Datum einer eventuellen
Sanierung; Zone mit besonderem Nachteil
oder Vorzug; Ausrichtung auf verkehrsreiche
Strae oder nicht; angenehme
Transportmglichkeiten; usw.
d) Si conviene che il canone definito dalle parti
venga aggiornato ogni anno in misura pari al 75%
della variazione accertata dall'ISTAT, dell'indice
dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati, verificatasi nell'anno precedente.
d) Es wird vereinbart, dass der von den
Parteien festgelegte Mietzins jhrlich im
Ausma von 75 % der Vernderung zum
Vorjahr des vom ISTAT festgelegten Indexes
der Verbraucherpreise fr Familien von
Arbeitern und Angestellten angepasst wird.
4) a) Si conviene, che la superficie dellunit
immobiliare locata venga, dalle parti contraenti,
calcolata secondo le modalit di seguito indicate:
4) a) Es wird vereinbart, dass die Flche der
vermieteten Immobilieneinheit von den
Vertragsparteien gem folgenden
Modalitten definiert wird:
4

per l'appartamento si considera la superficie


interna (cio escludendo soltanto i muri esterni o
di confine con altro alloggio, ma comprendendo,
quindi, tramezze interne, nicchie, soglie,
soppalchi ecc.);

fr die Wohnung wird die Innenflche


bercksichtigt (also ausgeschlossen nur die
Auenmauern oder die Grenzmauern zu
anderen Wohnungen, jedoch inbegriffen
interne Trennwnde, Nischen, Stufen,
Zwischenbden, usw.);
la superficie dei garage va considerata al 75%; die Flche der Garagen wird zu 75 %
bercksichtigt;

quella dei posti auto esclusivi al 30%;

die der exklusiven Autostellpltze zu 30 %;


quella del verde esclusivo al 15%; die der exklusiven Grnflchen zu 15 %;

quella di balconi e terrazze al 30%;

die der Balkone und Terrassen zu 30 %;

quella di cantine e soffitte al 25%.

die der Keller und Dachbden zu 25 %.


b) Si conviene una percentuale di maggiorazione
o diminuzione dei valori minimo e massimo delle
fasce di oscillazione, in relazione a ridotta o
elevata superficie dell'alloggio, per rispondere
all'evidente maggiore o minore valore
proporzionale del canone per unit di dimensioni
progressivamente calanti o rispettivamente
crescenti, secondo il seguente schema, nel quale
si considera solo la specifica superficie interna
dell'alloggio come sopra indicata:
b) Es wird ein Prozentsatz fr die Anhebung
oder Senkung des Minimal- und
Maximalwertes des Schwankungsbereichs in
Bezug auf kleine oder groe Flchen der
Wohnung vereinbart, um dem effektiv
verhltnismig hheren oder geringeren
Wert des Mietzinses fr progressiv kleinere
beziehungsweise grere Einheiten
Rechnung zu tragen und zwar nach
folgendem Schema, bei welchem
ausschlielich die Innenflche der Wohnung,
bercksichtigt wird:
superficie fino a 40 mq: + 25% Flche bis zu 40 m: + 25 %

superficie tra 40 e 55 mq: + 20%

Flche zwischen 40 und 55 m: + 20 %

superficie tra 55 e 70 mq: + 15%

Flche zwischen 45 und 70 m: + 15 %


superficie tra 120 e 150 mq: - 5% Flche zwischen 120 und 150 m: - 5 %

superficie maggiore di 150 mq: - 10%

Flche ber 150 70 m: - 10 %


c) Si conviene che non si dia luogo a revisione
del canone, se, tra la superficie reale e quella
considerata per la determinazione dei valori
minimi e massimi del canone, vi sia una
differenza, in pi o in meno, che non superi il
10%.
c) Es wird vereinbart, dass der Mietzins nicht
verndert wird, wenn zwischen der effektiven
Flche und der zur Bestimmung der Minimal-
und Maximalwerte herangezogenen Flche
eine negative oder positive Differenz besteht,
die 10 % nicht bersteigt.
5) Qualora le parti concordino una durata
contrattuale superiore al minimo legale di tre
anni, si conviene che i valori minimi e massimi
delle fasce di oscillazione, vengano aumentati, a
valere per l'intera durata contrattuale ed eventuale
proroga biennale legale, del 2% per ogni anno
oltre la durata minima.
5) Falls die Parteien eine lngere Vertragsdauer
vereinbaren als das gesetzliche Minimum von
drei Jahren, so wird festgelegt, dass die
Minimal- und Maximalwerte der Schwan-
kungsbereiche fr die gesamte Vertragsdauer
und die eventuelle zweijhrige gesetzliche
Verlngerung um jeweils 2 % je zustzlichem
Jahr erhht wird.
6) Qualora l'appartamento locato sia parzialmente
ammobiliato, i valori minimi e massimi delle
fasce saranno aumentati fino ad un massimo del
10% - qualora l'appartamento locato sia
completamente ammobiliato, i valori minimi e
massimi delle fasce saranno aumentati fino ad un
massimo del 20%.
6) Falls die Wohnung teilmbliert ist, werden
die Minimal- und der Maximalwerte der
Schwankungsbereiche bis zu hchstens 10 %
erhht - falls sie vollstndig mbliert ist,
werden die Minimal- und Maximalwerte der
Schwankungsbereiche um bis zu hchstens
20 % erhht.
5
7) Le diverse percentuali di variazione dei valori
minimi e massimi delle fasce relative alla
superficie, alla durata e al mobilio sono
cumulabili tra loro.
7) Die verschiedenen prozentuellen Vernderun-
gen der Minimal- und Maximalwerte der
Schwankungsbereiche bezglich Flche,
Dauer und Einrichtung sind untereinander
kumulierbar.
8) Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri
accessori tra locatore ed inquilino, si conviene di
osservare la tabella allegata (allegato G) al D.M.
30.12.2002, oppure la stessa tabella in lingua
tedesca, allegato 3 del presente accordo.
8) Bezglich der Aufteilung der Nebenspesen
zwischen Vermieter und Mieter wird verein-
bart, die dem M.D. 30.12.2002 anliegende
Tabelle (Anlage G), oder dieselbe Tabelle in
deutscher Sprache, Anlage 3 des
vorliegenden Abkommens, einzuhalten.
Si precisa che negli usi locali invalsa la
consuetudine di ripartire il compenso
dellamministratore e le spese di amministrazione
al 50% tra proprietario ed inquilino.
Es wird festgestellt, dass in den rtlichen
Gebruchen die Gepflogenheit vorherrscht,
die Vergtung an den Verwalter und die
Verwaltungsspesen zu 50 % zwischen dem
Eigentmer und dem Mieter aufzuteilen.
9) Come previsto dal D.M. 30.12.2002 le parti
stipuleranno il contratto individuale di locazione,
utilizzando il tipo di contratto allegato A al citato
D.M. oppure lo stesso tipo di contratto in lingua
tedesca, allegato 4 del presente accordo.
9) Wie vom M.D. 30.12.2002 vorgesehen,
schlieen die Parteien den Mietvertrag unter
Verwendung der dem obgenannten M.D.
anliegenden Standardvorlage (Anlage A) oder
desselben Standartvertrages in deutscher
Sprache, Anlage 4 des vorliegenden
Abkommens, ab.
* * * * * *
CAPITOLO II KAPITEL II
CONTRATTI DI LOCAZIONE ABITATIVA DI
NATURA TRANSITORIA
(art. 5, comma 1, della legge 431/98 e art. 2 del
D.M. 30.12.2002)
WOHNUNGSMIETVERTRGE FR
BERGANGSZEIT
(Art. 5, Absatz 1, des Gesetzes 431/98 und Art.
2 des M.D. 30.12.2002)
Per i contratti in epigrafe, relativi ad immobili
abitativi siti nel territorio amministrativo del Comune
di Bolzano, le organizzazioni firmatarie ricordano tra
l'altro:
Fr die in der berschrift genannten
Vertrge bezglich Wohneinheiten im
Verwaltungsgebiet der Gemeinde Bozen,
erinnern die unterzeichnenden
Organisationen unter anderem:
che non trovano applicazione le agevolazioni
fiscali di cui all'art. 8, comma 1, della Legge
431/98;
dass die Steuerbegnstigungen gem Art. 8,
Absatz 1, des Gesetzes 431/98 keine
Anwendung finden;

che le locazioni aventi esclusivamente finalit


turistiche non sono soggette alla disciplina in
questione;

dass die Vermietung fr ausschlielich


touristische Zwecke nicht unter diese
Bestimmungen fllt;
che, ai sensi dell'art. 2, n. 1, del D.M. 30.12.2002,
i contratti possono avere una durata non inferiore
ad un mese e non superiore a diciotto mesi; e
infine,
dass die Vertrge, im Sinne von Art. 2, N. 1,
des M.D. vom 30.12.2002, eine Dauer von
nicht weniger als einen Monat und nicht mehr
als achtzehn Monate haben knnen; und
schlielich,

che, ai sensi dell'art. 2, n. 2, del D.M. 30.12.2002,


i canoni devono essere stabiliti nei limiti minimi
e massimi previsti per i contratti agevolati,
eventualmente maggiorati fino ad un 20%.

dass die Mietzinse, im Sinne von Art. 2, N. 2,


des M.D. vom 30.12.2002, zwischen den
Minimal- und Maximalwerten der
begnstigten Vertrge, eventuell um bis zu 20
% erhht, festgelegt werden mssen.
6
1) Per i contratti in epigrafe, le organizzazioni
firmatarie del presente accordo, convengono di
richiamare integralmente quanto previsto al
capitolo I, numeri: 1), 2), 3), 4), 6), 7) e 8).
1) Die unterzeichnenden Organisationen der
vorliegenden Vereinbarung sind bereinge-
kommen, fr die in der berschrift genannten
Vertrge die Inhalte folgender Nummern von
Kapitel I vollstndig zu bernehmen: 1), 2),
3), 4), 6), 7) und 8).
2) Le organizzazioni firmatarie convengono che i
limiti minimi e massimi delle fasce di
oscillazione di cui al Capitolo I, n. 3) sono
aumentati del 20% come da prospetto di cui
allallegato 2.
2) Die unterzeichnenden Organisationen
vereinbaren, dass die Minimal- und
Maximalwerte der Schwankungsbereiche
gem Kapitel I, N. 3) entsprechend der
Auflistung Anlage 2 um 20 % erhht sind.
3) Le organizzazioni firmatarie convengono di
individuare le esigenze transitorie rispettivamente
del locatore e del conduttore, nelle seguenti
fattispecie, con la precisazione che sufficiente
la sussistenza di una di esse, in capo anche ad una
sola delle parti contraenti:
3) Die unterzeichnenden Organisationen
bestimmen einvernehmlich die Voraussetzun-
gen fr einen bergangsvertrag fr den
Vermieter und fr den Mieter wie folgt, mit
dem ausdrcklichen Hinweis, dass es ausre-
icht, wenn eine der Voraussetzungen auch
nur bei einer der Vertragsparteien besteht:
per il locatore; quando egli preveda il verificarsi,
entro 18 mesi, di una delle seguenti circostanze:
fr den Vermieter, wenn er voraussieht, dass sich
einer der folgenden Umstnde innerhalb 18
Monaten ereignet:
a) le ipotesi previste dall'art. 3 legge 431/98 alle
lettere a), b), e);
a) die im Art. 3, Gesetz 431/98 unter den
Buchstaben a), b) und e) vorgesehenen Flle;
b) quando il locatore intende vendere l'immobile; b) wenn der Vermieter beabsichtigt die
Immobilie zu verkaufen;
c) qualsiasi altra esigenza specifica del locatore o
suoi familiari, collegata ad un evento certo, a
data prefissata, che sia espressamente indicata in
contratto;
c) jegliches weitere spezifische Bedrfnis des
Vermieters oder seiner Angehrigen, das mit
einem sicheren Ereignis mit festgelegtem
Datum zusammenhngt, wenn dieses aus-
drcklich im Vertrag angefhrt wird;
per il conduttore: fr den Mieter:
a) trasferimento temporaneo della sede di lavoro o,
comunque, legato ad esigenze temporanee di
lavoro, formazione o avviamento professionale;
a) zeitlich begrenzte Verlegung des
Arbeitssitzes oder jedenfalls verbunden mit
zeitlich begrenzten Erfordernissen fr Arbeit
oder berufliche Aus- und Fortbildung;
b) esigenze di studio, inteso anche come frequenza
di corsi temporanei di istruzione, formazione,
specializzazione od altro;
b) Erfordernisse fr Studium, verstanden auch
als Teilnahme an befristeten Kursen fr Aus-
und Fortbildung, Spezialisierung und
anderes;
c) separazione o divorzio; c) Trennung oder Scheidung;
d) assegnazione di alloggio di edilizia pubblica, o
acquisto in cooperativa o da privati, di un
alloggio che si renda disponibile entro 18 mesi,
dimostrato con attestazione o preliminare;
d) Zuweisung einer Wohnung des ffentlichen
Wohnbaues oder Kauf in einer
Genossenschaft oder von Privaten, wenn die
Wohnung innerhalb von 18 Monaten
verfgbar wird und dies durch eine
Bescheinigung oder einen Vorvertrag
bewiesen wird;
e) qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore
documentabile e/o collegata ad un evento certo
previsto entro 18 mesi.
e) jegliches weitere Erfordernis des Mieters,
wenn dieses belegbar und/oder mit einem
innerhalb 18 Monaten vorgesehenen sicheren
7
Ereignis verbunden ist.
4) Come previsto dal D.M. 30.12.2002 le parti
stipuleranno il contratto individuale di locazione,
utilizzando il tipo di contratto allegato C al citato
D.M. oppure lo stesso tipo di contratto in lingua
tedesca, allegato 5 del presente accordo.
4) Wie vom M.D. 30.12.2002 vorgesehen,
schlieen die Parteien den Mietvertrag unter
Verwendung der dem obgenannten M.D.
anliegenden Standardvorlage (Anlage C) oder
desselben Standartvertrages in deutscher
Sprache, Anlage 5 des vorliegenden
Abkommens, ab.
* * * * * *
CAPITOLO III KAPITEL III
CONTRATTI DI LOCAZIONE ABITATIVA
PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, comma 2 e 3, della legge 431/98 e art. 3 del
D.M. 30.12.2002)
WOHNUNGSMIETVERTRGE FR
UNIVERSITTSSTUDENTEN
(Art. 5, Absatz 2 und 3, des Gesetzes 431/98
und Art. 3 des M.D. 30.12.2002)
Per i contratti in epigrafe, relativi ad immobili
abitativi siti nel territorio amministrativo del Comune
di Bolzano, le organizzazioni firmatarie del presente
accordo, ricordano, tra l'altro, che la durata non pu
essere inferiore a mesi sei e superiore a mesi trentasei
e che trovano applicazione le agevolazioni fiscali di
cui all'art. 8 della legge 431/98.
Fr die in der berschrift angefhrten Vertrge
bezglich Wohnungen im Verwaltungsgebiet der
Gemeinde Bozen, erinnern die dieses Abkommen
unterzeichnenden Organisationen unter anderem
daran, dass die Dauer nicht weiniger als sechs
Monate und nicht mehr als sechsunddreiig
Monate betragen kann und dass die
Steuerbegnstigungen laut Art. 8 des Gesetzes
431/98, Anwendung finden.
1) Per i contratti in epigrafe, le organizzazioni
firmatarie del presente accordo, convengono di
richiamare integralmente quanto previsto al
capitolo I, numeri: 1), 2), 3), 4), 6), 7) e 8).
1) Die unterzeichnenden Organisationen der
vorliegenden Vereinbarung sind bereinge-
kommen, fr die in der berschrift genannten
Vertrge die Inhalte folgender Nummern von
Kapitel I vollstndig zu bernehmen: 1), 2),
3), 4), 6), 7) und 8).
2) Le organizzazioni firmatarie convengono che per
i predetti contratti i limiti minimi e massimi delle
fasce di oscillazione di cui al Capitolo I, n. 3)
sono aumentati del 20% come da prospetto di cui
allallegato 2.
2) Die unterzeichnenden Organisationen
vereinbaren, dass fr die genannten Vertrge
die Minimal- und Maximalwerte der
Schwankungsbereiche gem Kapitel I, N. 3)
entsprechend der Auflistung Anlage 2 um 20
% erhht sind.
3) Si conviene che, ove le singole parti contraenti
concordino una durata contrattuale superiore a
mesi 6, il valore massimo della fascia di
oscillazione in questione, venga aumentato del 2
% per ogni ulteriore semestre, a valere per l'intera
durata contrattuale.
3) Falls die Parteien eine Dauer von mehr als
sechs Monaten vereinbaren, wird
bereingekommen, dass der Maximalwert des
Schwankungsbereiches fr jedes weitere
Semester und fr die gesamte Dauer des
Vertrages um 2 % erhht wird.
4) Come previsto dal D.M. 30.12.02, le parti
stipuleranno il contratto individuale di locazione,
utilizzando il tipo di contratto allegato E al citato
D.M. oppure lo stesso tipo di contratto in lingua
tedesca allegato 6 del presente accordo.
4) Wie vom M.D. 30.12.2002 vorgesehen,
schlieen die Parteien den Mietvertrag unter
Verwendung der dem obgenannten M.D.
anliegenden Standardvorlage (Anlage E),
oder desselben Standartvertrages in deutscher
8
Sprache, Anlage 6 des vorliegenden
Abkommens, ab.
* * * * * *
CAPITOLO IV KAPITEL IV
Le organizzazioni firmatarie convengono che il
presente accordo possa, di comune intesa, formare
oggetto di revisione, aggiornamento, integrazione, sia
in caso di modifica del D.M. 30.12.02, sia quando ci
apparir opportuno alle organizzazioni stesse, per
mutate condizioni del mercato, della normativa e
delle specifiche agevolazioni, nonch
dell'imposizione fiscale.
Die unterzeichnenden Parteien vereinbaren, dass
das vorliegende Abkommen in gegenseitigem
Einvernehmen jederzeit berarbeitet, abgendert
oder ergnzt werden kann, wenn das M.D.
30.12.2002 abgendert werden sollte oder falls
dies den Organisationen aufgrund vernderter
Bedingungen des Marktes, der Rechtsvorschriften
und der spezifischen Steuerbegnstigungen sowie
der Besteuerung zweckdienlich erscheint.
Le organizzazioni firmatarie si impegnano a prestare
assistenza alla stipulazione dei contratti ai sensi del
presente accordo ed eventualmente a controfirmare i
contratti stessi.
Die unterzeichnenden Organisationen verpflichten
sich, Beistand bei der Abfassung der Mietvertrge
im Sinne des vorliegenden Abkommens zu leisten
und eventuell genannte Vertrge
gegenzuzeichnen.
Le organizzazioni firmatarie si impegnano inoltre di
istituire a richiesta la Commissione di Conciliazione
di cui allart. 6 del D.M. 30.12.2002, in particolare
anche ai fini dellattestazione della rispondenza del
contenuto economico e normativo dei contratti al
presente accordo.
Die unterzeichnenden Organisationen verpflichten
sich auerdem, auf Antrag die
Schlichtungskommission gem Art. 6 des M.D.
30.12.2002 einzufhren, vor allem auch um die
bereinstimmung des konomischen und
normativen Inhaltes der Vertrge mit dem
vorliegenden Abkommens zu bescheinigen.
Le organizzazioni firmatarie del presente accordo si
impegnano a non sottoscrivere altri accordi territoriali
diversi dal presente.
Die unterzeichnenden Organisationen verpflichten
sich, keine anderen Gebietsabkommen, die sich
vom gegenwrtigen unterscheiden, zu unterschrei-
ben.
Il presente accordo verr depositato presso la
segreteria del Comune di Bolzano.
Das vorliegende Gebietsabkommen wird im
Sekretariat der Gemeinde Bozen hinterlegt.
Allegati: Anlagen;
1) Planimetria del territorio comunale di Bolzano
con individuazione delle aree;
1) Lageplan der Stadt Bozen mit
Kennzeichnung der Zonen;
2) Prospetto delle fasce di oscillazione del canone; 2) Auflistung der Schwankungsbereiche des
Mietzinses;
3) Tabella di ripartizione degli oneri accessori in
lingua tedesca;
3) Aufteilungstabelle der Nebenspesen in
deutscher Sprache;
4) Tipo di contratto per locazione abitativa
agevolata in lingua tedesca;
4) Standardvertrag fr begnstigte
Wohnungsvermietung in deutscher Sprache;
5) Tipo di contratto per locazione abitativa di natura
transitoria in lingua tedesca;
5) Standardvertrag fr Wohnungsvermietung fr
bergangszeit in deutscher Sprache;
6) Tipo di contratto per locazione abitativa per
studenti universitari in lingua tedesca.
6) Standardvertrag fr Wohnungsvermietung fr
Universittsstudenten in deutscher Sprache.
9
Il presente accordo sostituisce ed annulla il
precedente accordo territoriale dell8 luglio 1999.
Esso entra in vigore con la data della sottoscrizione.
Letto, confermato e sottoscritto in data 30 maggio
2003 dalle organizzazioni stipulanti laccordo:
Dieses Abkommen ersetzt und annulliert das
vorherige Gebietsabkommen vom 8. Juli 1999. Es
tritt mit dem Datum der Unterschrift in Kraft.
Gelesen, besttigt und unterzeichnet am 30. Mai
2003 von den das Abkommen abschlieenden
Organisationen:
CONFEDILIZIA - Associazione della Propriet
Edilizia della provincia autonoma di Bolzano
.................................................................................
CONFEDILIZIA - Verband der Gebudeinhaber
der autonomen Provinz Bozen
..............................................................................
SICET-SUNIA-UNIAT - Centro Casa Bolzano
......................................................................................
SICET-SUNIA-UNIAT - Sdtiroler Mieterschutz
Bozen
.................................................................
A questo Accordo hanno aderito le seguenti
organizzazioni:
Diesem Abkommen haben sich folgende
Organisationen angeschlossen:
..................................................................................
..................................................................................
..................................................................................
..................................................................................
..................................................................................
..................................................................................
...........................................................................
...........................................................................
...........................................................................
...........................................................................
...........................................................................
...........................................................................
ACCORDO TERRITORIALE 13 MAGGIO 2003
COMUNE DI BRESCIA
IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9 DICEMBRE 1998, N. 431
E DEL DECRETO MINISTERIALE 30/12/02 Criteri generali per la realizzazione
degli Accordi
Fra le seguenti organizzazioni della propriet:
G
La Confedilizia nella persona del presidente della Associazione provinciale della
propriet edilizia dott. Ivo Amendolagine;
G
L'Uppi, nella persona del presidente della sezione provinciale bresciana Carlo
Manenti;
G
L'Asppi nella persona del segretario provinciale avv. Mario Moneghini;
G
La Unioncasa nella persona del segretario provinciale avv. Marco Bormioli;
G
LAppc rappresentata dal vice Presidente provinciale dott. Vincenzo Vecchio;
Ed i seguenti sindacati degli inquilini:
G Il Sunia nella persona del segretario provinciale Adriano Papa;
G Il Sicet nella persona del segretario provinciale Santo Zorzi;
G L'Uniat nella persona del segretario provinciale Pierangelo Bennati;
G La Conia nella persona del rappresentante provinciale Renato Grassini;
premesso
Che in attuazione dell'art.2 comma 3 della L.431/98 e del d. m. 30/12/2002 si intende
addivenire alla stipula di un accordo territoriale per la definizione del contratto agevolato
relativo alle locazioni di immobili ad uso abitativo a canone agevolato; con validit fino a
sottoscrizione di un nuovo accordo ed impegno a ritrovarsi a cadenza semestrale.
Che verr sottoscritto un protocollo d'intesa tra il Sindaco di Brescia e le Associazioni
sopra citate, che prevede il riconoscimento di una detrazione ICI per i proprietari che
concedono in locazione gli immobili sulla base del canale convenzionato, ai sensi
dell'art.2 comma 3 L.431198, e del presente accordo territoriale.
Che il Comune di Brescia stabilir in delibera che laliquota e/o la detrazione ICI di
favore, per i contratti agevolati, subordinata alla presentazione di una attestazione che
certifichi la congruit del canone e il rispetto di ogni normativa afferente ai contratti qui
disciplinati, rilasciata dalle Associazioni che sottoscrivono il presente accordo.
Che istituita presso le associazioni sottoscrittrici il presente accordo la lista dei delegati
delle medesime, quali membri per le commissioni di conciliazione previste dal d. m.
30/12/2002. Le medesime si impegnano a redigere il regolamento applicativo della sopra
chiamata commissione.
CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3 L. 431/98 e art. 1 d.m. 5/3/99)
1.
L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in epigrafe
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Brescia. Il territorio del
Comune di Brescia, acquisite le informazion concernenti la delimitazione delle
microzone catastali e i dati dellOsservatorio del mercato immobiliare, viene
suddiviso in "zone omogenee" come da allegato A, ove saranno evidenziate altres
zone di particolare pregio e di particolare degrado, nonch l'elenco dettagliato
delle vie di Brescia (all.A 1). Per il Comune interessato e per le zone omogenee,
nonch quelle di particolare pregio o di particolare degrado, come individuate
nell'allegato A, vengono definite le fasce di oscillazione dei canoni nello stesso
allegato A. Le parti sopra richiamate confermano con il Comune di Brescia lattivit
degli organismi finalizzati alla pianificazione della politica della casa nel territorio
bresciano, o secondo le indicazioni che l'Osservatorio regionale previsto nella
L.431/98 e nel D.M. 30 dicembre 2002 verranno emanate.
2.
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo gli allegati A B C D
E F del D.M. 30/12/02. Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori
fra locatore e conduttore, le organizzazioni che stipulano il presente Accordo si
impegnano a redigere e ad allegare all'accordo stesso, un documento di
ripartizione degli oneri accessori fra locatore ed inquilino con riferimento agli usi
locali e allart.4 decreto 30/12/02.
3.
Contratti con durata superiore ai tre anni avranno le seguenti variazioni delle fasce
di oscillazione:
Per i contratti con durata di quattro anni la fascia di oscillazione di cui alla tabella
"A" sar maggiorata del 2,5 %.
Per i contratti con durata di cinque anni la fascia di oscillazione di cui alla tabella
"A" sar maggiorata del 5 %.
Per i contratti con durata di sei anni la fascia di oscillazione di cui alla tabella "A"
sar maggiorata del 7,5 %.
Per i contratti con durata superiore al sei anni la fascia di oscillazione di cui alla
tabella "A" sar maggiorata del 10 %.
4.
Per gli immobili di cui all'art. 1, comma 2, lett. A), L. 431/98, le fasce di
oscillazione dei canoni di cui al Comune o alle zone ove ubicato l'immobile subir
nei valori minimo e massimo un aumento del 10 %, (o concordato di volta in volta
tra le parti) a valere per l'intera durata contrattuale. Tale aumento sar cumulabile
con quello della fattispecie di cui al comma precedente, ove ricorrente.
5.
Le parti concordano che nella valutazione delle unit immobiliari in applicazione di
quanto disposto dal D.M. 30 dicembre 2002, ove si indica la superficie valutata in
mq. utile si deve intendere in "mq. utile" il mq. commerciale, secondo la
definizione allegata al presente Accordo, rilasciata dal Collegio dei costruttori della
provincia di Brescia, ove saranno anche indicate le modalit di valutazione del mq.
commerciale delle pertinenze e delle parti annesse; si dovr invece intendere
applicazione di usi locali la valutazione usualmente richiamata "a corpo" senza
riferimento alle singole superfici. La valutazione "a corpo" riservata in ogni caso
per le unit immobiliari al di sotto dei 65 mq., con la precisazione di seguito
espressa: la superficie da considerare per la determinazione del canone
convenzionato (da calcolare sulla base del mq. utile/commerciale) da
maggiorare del 20%, quando essa risulta fino a mq. 60; ed da
maggiorare del 10% quando risulta compresa fra mq. 61 e mq. 65.
In materia di oneri accessori le parti faranno riferimento alla redazione di un
documento di ripartizione degli stessi, secondo l'impegno di cui al punto 2.
Resta comunque inteso che, per quanto non espressamente previsto, si fa
riferimento agli articoli della Legge 392/78 ancora in vigore, al Codice civile e al d.
m. 30/12/02.
GLI USI TRANSITORI
Le Associazioni firmatarie individuano i criteri generali per la definizione dei canoni di
locazione (allegati A e B dell'Accordo territoriale) e del contratto tipo (Allegati C e D del
D.M. 30/12/02) per gli usi transitori.
Il presente Accordo prevede che la durata della locazione non pu essere inferiore ad un
mese ed essere superiore a diciotto mesi.
La transitoriet del contratto individuata nel seguente modo.
Esigenze del proprietario:
quando ha necessit di adibire entro i 18 mesi l'immobile ad abitazione propria, dei figli,
dei genitori, per motivi:
G Trasferimento temporaneo della sede di lavoro
G Matrimonio
G Separazione e/o divorzio
G Ristrutturazione o demolizione o ampliamento dellimmobile
G Rientro dall'estero o da altro Comune
Per l'inquilino le seguenti necessit, a causa di:
G
Trasferimento temporaneo della sede di lavoro
G
Contratto di lavoro a T. D. in comune diverso da quello di residenza
G
Incarico professionale a termine o su commessa
G
Separazione o divorzio
G
Assegnazione di alloggio o acquisto di alloggio che si rende disponibile entro 18
mesi
G
Vicinanza momentanea a parenti bisognosi
G
Cure mediche e/o riabilitazione.
Il proprietario o l'inquilino che hanno necessit di stipulare un contratto
transitorio devono provare la necessit di transitoriet allegando l'apposita
documentazione al contratto. Inoltre la parte che manifesta la necessit
transitoria deve dichiarare il motivo della stessa.
E' fatto obbligo al proprietario di confermare, a mezzo raccomandata a. r., prima della
scadenza del contratto, il motivo che ha dato origine alla transitoriet.
In caso di mancata comunicazione, ovvero nel caso siano venute meno le esigenze di
transitoriet poste dal proprietario, il contratto sar ricondotto alla durata prevista
dall'art.2 com. 1 legge 9 dicembre 1998.
I canoni di locazione sono individuati allinterno delle fasce di oscillazione
massimo/minimo stabilite per laffitto concordato dal presente Accordo, con possibilit di
variazione fino ad un massimo del 10%. TALE VARIAZIONE NON SI CALCOLA IN CASO DI
U. I. AMMOBILIATA, IN QUANTO GIA ASSOGGETTATA A MAGGIORAZIONE DEL 20%.
CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
Ai sensi dellart.3 del D.M. 30/12/02 possibile stipulare contratti di locazione per
studenti universitari fuori sede.
Si dispone che tale tipologia contrattuale utilizzabile dai soli studenti universitari iscritti
a corsi di laurea, di perfezionamento e/o di specializzazione nel Comune di Brescia,
comune diverso da quello di residenza; tale condizione deve essere specificata nel
contratto.
A questo scopo devono essere allegate al tipo di contratto adottato (Allegati E e F del
D.M. 30/12/02) le dichiarazioni dellIstituto universitario attestanti liscrizione e la
frequenza di corsi universitari.
La durata contrattuale va da un minimo di sei mesi ad un massimo di tre anni ed il
contratto pu essere sottoscritto dal singolo studente, o da gruppi di studenti, o dalle
agenzie per il diritto allo studio.
Il canone di locazione applicabile ai contratti per studenti fuori sede determinato
utilizzando i valori di oscillazione massimo/minimo per zone omogenee, individuati nel
presente Accordo territoriale.
ELENCO ALLEGATI dellAccordo territoriale di Brescia:
G
Allegato A (zone omogenee comprensive di stradario, valori del canone
convenzionato, fascia di oscillazione).
G
Allegato A/1 (identificazione delle vie nelle zone omogenee, zone di degrado e di
pregio).
G
Allegato B (elementi/criteri per lutilizzo della fascia di oscillazione e regolamento
della Commissione di Conciliazione).
G
Allegato C (identificazione del mq. utile/mq. commerciale).
G
Protocollo dIntesa con il Comune di Brescia.
I contratti di locazione possono essere stipulati utilizzando
esclusivamente i contratti tipo richiamati nellAccordo
territoriale, e precisamente quelli allegati al Decreto del
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il
Ministro dellEconomia e delle Finanze del 30 dicembre 2002,
che saranno depositati presso il Comune di Brescia e presso le
Associazioni firmatarie, unitamente allAccordo sottoscritto.

Brescia, l 13 maggio 2003.
Per Associazioni della Propriet:
Per Associazioni dei Conduttori:
ALLEGATO A
(Vedi documento a parte - clicca qui per scaricarlo).
ALLEGATO B
NellAccordo territoriale di Brescia, allinterno della fascia di oscillazione del canale
agevolato, le parti individuano fino a tre subfascie, ciascuna delle quali sar
caratterizzata da uno o pi elementi scelti dalle suddette parti sociali tra i seguenti:
riscaldamento, ascensore (per le UU. 11. oltre il terzo piano), posto auto, autorimessa,
cantina, soffitta, acqua diretta e tipologia del fabbricato cos come oggettivamente
definita nell'accordo in questione, in relazione alle condizioni di tempo e di luogo, con gli
stessi criteri di certezza, inequivocit e oggettivit degli elementi sopra precisati.
Le parti contraenti individuano la collocazione dell'immobile oggetto del contratto nella
subfascia di competenza sulla base della presenza nell'immobile stesso degli elementi
caratterizzanti ogni singola subfascia, conseguentemente concordando il relativo canone
tenendo conto di quanto previsto dall'art. 1 del d. m. 30 dicembre 2003 e, in particolare,
dello stato manutentivo dell'alloggio e dell'intero stabile nonch della presenza di spazi
comuni.
(Criteri per l'utilizzo della fascia di oscillazione - All. A)
1) Il valore massimo si applica con la presenza contemporanea di tutti gli
elementi sotto elencati:
presenza di impianto di riscaldamento (autonomo o centralizzato)
ascensore (per edifici sup. a tre piani f. t.)
presenza di box oppure posto auto
presenza di cantina o soffitta
presenza di giardino privato e/o condominiale
limmobile stato ultimato o ristrutturato o avuto manutenzione ordinaria costante
negli ultimi 10 anni
2) Elementi per determinare, nell'ambito della fascia di oscillazione concordata,
valori del canone intermedi applicabili a stabili e/o U. I. di civile abitazione:
(barrare le situazioni esistenti)
Mancanza di box o posto auto
Assenza di cantina o soffitta
Assenza di giardino privato o condom.
Mancanza di ascensore (per edifici sup. a tre piani f. t.)
Per determinare lo stato manutentivo dell'alloggio e dello stabile (vedi verbale di
consegna):
Data di costruzione .........
Data ultima manutenzione .........
Data ultima ristrutturazione ........
3) Elementi per determinare, nell'ambito della fascia di oscillazione concordata,
valori del canone minimi:
(barrare le situazioni esistenti)
Stabili ed alloggi la cui ristrutturazione sia antecedente agli ultimi 30 anni o durante lo
stesso periodo non sia avvenuta manutenzione
Mancanza di impianto di riscaldamento (autonomo o centraliz.)
Assenza di box o posto auto, cantina o soffitta
Assenza di acqua corrente
Assenza di bagno e servizi igienici
4) Nelle zone degradate e prive di dotazioni infrastrutturali prevista una
ulteriore diminuzione fino ad un massimo del 30%.
ALLEGATO C
(modalit di valutazione in mq. Utile/commerciale)
Misura commerciale in uso a Brescia:
Filo esterno fabbricato
Mezzeria muri divisori tra appartamenti e tra appartamenti e vano scala
Balconi 25% superficie
Terrazze 25% superficie
Solaio esclusivo fruibile 25% superficie
Giardino e/o cortile esclusivo fino a mq.10 compreso; superiore 10% superficie
Cantinale, meno di mq.4 compreso; superiore 25% superficie
Posto auto esclusivo 25% superficie
Box 50% superficie
(Limmobile completamente arredato consente una maggiorazione dei valori
indicati nellallegato A fino ad un massimo del 20%, non cumulabile con la
maggiorazione del 10% per i transitori).

REGISTRATO IL 17 SETTEMBRE 2003
Prot. 27650
ACCORDO TERRITORIALE
PER IL TERRITORIO DEL COMUNE DI TREVISO
in attuazione della legge 9 dicembre 1998, n. 431 e del decreto
30 dicembre 2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze
Fra le seguenti organizzazioni:
A.P.E. Associazione della Propriet Edilizia della Provincia di Treviso
Confedilizia, in persona del Presidente Ing. Agostino Rossi;
UPPI in persona del Presidente Dott. Renato Vasini;
ASPPI in persona del Presidente Avv. Andrea Gatto;
SUNIA in persona del Delegato Provinciale Sig. Luciano Bellotto;
SICET in persona del Delegato Provinciale Sig. Antonio Ceron;
UNIAT in persona del Delegato Provinciale Sig. Vincenzo Rosso,
si conviene e stipula quanto segue.
CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, L. 431/98 e art. 1 DM 30/12/2002)
Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituto dal
territorio amministrativo del Comune di Treviso.
Il territorio del Comune di Mogliano Veneto, tenuto presente quanto disposto dallart. 1,
comma 2, del DM 30/12/2002, acquisite le informazioni concernenti la delimitazione delle
microzone catastali e considerata lestensione delle zone urbanizzate nella realt locale,
viene suddiviso in tre zone omogenee come da allegato A: Zona A Evidenziata con colore
rosso delimitata dalla cerchia muraria (Centrale Pregiata); Zona B - evidenziata con colore
giallo (Semicentrale); Zona C (Periferica), corrispondente a tutto il rimanente territorio
soggetto allamministrazione del Comune di Treviso Veneto. Non vengono individuate zone
di degrado o fabbricati degradati in quanto per la determinazione del relativo canone le
parti contraenti terranno conto degli elementi caratterizzati ciascuna unit immobiliare.
Si precisa che, ove il confine di zona sia delimitato da una strada, tutti gli immobili con
numero civico su detta strada rientreranno nella zona superiore.
Per le zone omogenee, come sopra individuate, vengono definite le fasce di oscillazione dei
canoni come da allegato B (valore mq. annuo).
La superficie dellunit immobiliare concessa in locazione (pi oltre indicata come
superficie utile complessiva) data dalla somma dei seguenti elementi:
a) lintera superficie dellunit abitativa;
b) il 50% della superficie dellautorimessa; il 100% per lautorimessa in centro storico;
c) il 25% del posto macchina in garage comune;
d) il 25% della superficie di balconi, terrazze o portici, cantine, soffitte, lavanderie;
e) il 15% della superficie scoperta in suo esclusivo (con incidenza del 50% della superficie
massima dellalloggio), compresa quella relativa al auto esclusivo su area scoperta.
Le superfici di cui alle lett.re a), b) e d), si misurano al netto de muri perimetrali e di quelli
interni.
Alla superficie di cui alla lett.re a) si applicano i seguenti coefficienti:
a) 1,40 per lunit abitativa di superficie fino a mq. 40;
b) 1,30 per lunit abitativa di superficie compresa fra mq. 40,01 e mq. 50;
c) 1,20 per lunit abitativa di superficie compresa fra mq. 50,01 e mq. 60;
d) 1,10 per lunit abitativa di superficie compresa fra mq. 60,01 e mq. 70;
e) 1,00 per lunit abitativa di superficie compresa fra mq. 70,01 e mq. 110;
f) per lunit abitativa di superficie superiore a mq. 110 andr calcolata una riduzione del
15% della superficie eccedente i mq. 110.
I metri quadrati utili dellunit immobiliare sono calcolati sulla base della sua superficie
convenzionale con una tolleranza del cinque per cento in pi o in meno.
Il canone mensile di locazione di ogni singola unit immobiliare sar determinato dalle parti
allinterno delle fasce di oscillazione di cui allallegato B, tenuto conto del numero degli
elementi caratterizzanti presenti nellunit immobiliare, nonch dellanno in costruzione, di
ristrutturazione o di manutenzione straordinaria che abbia comportato tutti i seguenti
interventi: rifacimento impianti elettrico, termico ed idraulico, sostituzione pavimenti e
serramenti. Il tutto come da allegato B.
Il canone sar aggiornato annualmente nella misura contrattata dalle parti e comunque
non superiore al 75% della variazione Istat.
Ove le singole parti contraenti concordassero una durata contrattuale superiore a tre anni,
le fasce di oscillazione dei canoni di cui allegato B subiranno, nei valori minimi e massimi,
un aumento del due per cento per i contratti di durata di quattro anni, del quattro per
cento per i contratti durata di cinque anni e del sei per cento per i contratti di durata di sei
o pi anni, a valere per lintera durata contrattuale.
Per gli immobili arredati i valori minimi e massimi come sopra specificati, potranno essere
aumentati de 20% (venti per cento). Detto incremento sar elevato al 25% (venticinque
per cento) ove larredamento sia comprensivo degli elettrodomestici frigorifero, forno,
piano cottura e lavatrice). Lincremento riferito allarredo non si render peraltro applicabile
ove larredamento non sia sufficiente alla vivibilit.
Per gli immobili di cui allart. 1 comma 2, lett. a), L. 431/98 le fasce di oscillazione di cui
allallegato B subiranno, nei valori minimo e massimo, un aumento del venticinque per
cento, a valere per lintera durata contrattale. Tale aumento sar cumulabile con quello
della fattispecie di cui comma precedente, ove ricorrente.
CONTRATTI TRANSITORI
(Art. 5, comma 1, L. 431/98 e art. 2, DM 30/12/2002)
Lambito di applicazione dellaccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Treviso.
Ai fini dellart. 2, comma 2, DM 30/12/2002, le organizzazioni stipulanti danno atto che il
canone dei contratti individuati in epigrafe sar definito dalle parti contraenti allinterno dei
valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione dei contratti agevolati, per le
zone corrispondenti allintero territorio del Comune di Treviso, incrementati ulteriormente
del 10% (dieci per cento).
Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento,
rispettivamente, di proprietari e conduttori.
Fattispecie di esigenze dei proprietari
1.
Quando il proprietario ha esigenza di adibire entro i diciotto mesi limmobile ad
abitazione propria o dei figli o dei genitori per uno dei seguenti motivi: trasferimento
temporaneo della sede d lavoro;
matrimonio dei figli; rientro dallestero; destinazione dellimmobile ad abitazione
propria o dei figli per ragioni di studio, esclusivamente per immobili ubicati in luogo
diverso da quello di residenza del locatore;
destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in seguito
alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula della
locazione, che comporti il rilascio dellalloggio di servizio;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo e data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Fattispecie di esigenze dei conduttori
1.
Quando il conduttore ha una delle seguenti esigenze:
- contratto di lavoro a termine o a temo determinato in un Comune diverso da quello
di residenza;
- previsioni di trasferimento per ragioni di lavoro; trasferimento temporaneo dalla
sede di lavoro; necessit di cure o assistenza a familiari in Comune diverso da quello
di residenza e non confinante con esso;
- acquisto di unabitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile
labitazione del conduttore;
- campagna elettorale;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata in contratto.
Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza di una
delle su indicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, commi 2 e 3, L. 431/1998, e art. 3, DM 30/12/2002)
Lambito di applicazione del presente Accordo relativamente ai contratti in epigrafe
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Treviso.
Il canone dei contratti individuati in epigrafe sar definito dalle parti contraenti allinterno
dei valori mini e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione dei contratti agevolati, per le
zone corrispondenti allintero territorio del Comune di Treviso, incrementati ulteriormente
del 5% (cinque per cento).
Per gli immobili di cui allart. 1, comma 2, lett. a) L. 431/98, le fasce di oscillazione come
sopra determinate subiranno nei valori minimi e massimi,m un aumento del venticinque
per cento a valere per lintera durata contrattuale.
Il canone sar aggiornato annualmente nella misura del 75% della variazione Istat.
Revisione del presente accordo
Le organizzazioni firmatarie del presente accordo si impegno, qualora lo ritenessero
necessario, di rivedere annualmente i valori minimi e massimi delle fasce di oscillazione di
ciascuna zona, ai fini della stipula di nuovi contratti.
Il presente Accordo verr depositato presso la Segreteria generale del Comune di Treviso a
cura dellAssociazione della Propriet Edilizia della Provincia di Treviso Confedilizia.
Letto, confermato e sottoscritto in data 31 luglio 2003 dalle Organizzazioni stipulanti:
A.P.E. Associazione della Propriet Edilizia della Provincia di Treviso
Confedilizia, in persona del Presidente Ing. Agostino Rossi;
UPPI in persona del Presidente Dott. Renato Vasini;
ASPPI in persona del Presidente Avv. Andrea Gatto;
SUNIA in persona del Delegato Provinciale Sig. Luciano Bellotto;
SICET in persona del Delegato Provinciale Sig. Antonio Ceron;
UNIAT in persona del Delegato Provinciale Sig. Vincenzo Rosso,
si conviene e stipula quanto segue.
Allegato B
Comune di TREVISO
I valori sono espressi in Euro per mq./annuo
ALLEGATO A 1^ Subfascia 2^ Subfascia 3^ Subfascia

UNITA
IMMOBILIARE DI
PARTICOLARI
DOTAZIONI
Caratterizzata dalla
presenza di almeno
7 dei seguenti
elementi di
riferimento
UNITA
IMMOBILIAREDI
PARTICOLARI
DOTAZIONI
Caratterizzata dalla
presenza di almeno
5 dei seguenti
elementi di
riferimento
UNITA
IMMOBILIAREDI
PARTICOLARI
DOTAZIONI
Caratterizzata dalla
presenza fino a 4 dei
seguenti elementi di
riferimento
1.
impianto di
riscaldamento
completo di
elementi
radicanti e
conforme alle
vigenti norme
di legge;
2.
allacciamento
alla rete gas;
3.
unit
immobiliare in
edificio dotato
di ascensore;
4.
doppi servizi;
5.
doppi vetri
(vetrocamera
o
controfinestre;
6.
portoncino
dingresso
blindato;
7.
terrazza;
8.
cantina,
soffitta o
sottotetto;
9.
garage o
posto auto in
uso esclusivo;
10.
area scoperta
in uso
1.
impianto di
riscaldamento
completo di
elementi
radicanti e
conforme alle
vigenti norme
di legge;
2.
allacciamento
alla rete gas;
3.
unit
immobiliare in
edificio dotato
di ascensore;
4.
doppi servizi;
5.
doppi vetri
(vetrocamera
o
controfinestre;
6.
portoncino
dingresso
blindato;
7.
terrazza;
8.
cantina,
soffitta o
sottotetto;
9.
garage o
posto auto in
uso esclusivo;
10.
area scoperta
in uso
1.
impianto di
riscaldamento
completo di
elementi
radicanti e
conforme alle
vigenti norme
di legge;
2.
allacciamento
alla rete gas;
3.
unit
immobiliare in
edificio dotato
di ascensore;
4.
doppi servizi;
5.
doppi vetri
(vetrocamera
o
controfinestre;
6.
portoncino
dingresso
blindato;
7.
terrazza;
8.
cantina,
soffitta o
sottotetto;
9.
garage o
posto auto in
uso esclusivo;
10.
area scoperta
in uso
ANNO DI
COSTRUZIONE O
RISTRUTTURAZIONE
(1)
esclusivo;
11.
area a verde
e/o cortile in
uso comune
(min. mq. 20
per unit).
12.
fabbricato in
edificio fino ad
un massimo di
8 unit
abitative.
esclusivo;
11.
area a verde
e/o cortile in
uso comune
(min. mq. 20
per unit).
12.
fabbricato in
edificio fino ad
un massimo di
8 unit
abitative.
esclusivo;
11.
area a verde
e/o cortile in
uso comune
(min. mq. 20
per unit).
12.
fabbricato in
edificio fino ad
un massimo di
8 unit
abitative.

ZONA A
(Centrale pregiata)

Da 1.1.1991 in poi Da 100,00 ad
57,00
Da 86,00 ad 49,00 Da 70,00 ad 41,00
DA 1.1.1970 al
3112.1990 compresi
Da 85,00 ad 52,00 Da 73,00 ad 45,00 Da 61,00 ad 36,00
Fino al 31.12.1969 Da 70,00 ad 44,00 Da 60,00 ad 36,00 Da 50,00 ad 31,00

ZONA B
(Semicentrale)

Da 1.1.1991 in poi Da 80,00 ad 46,00 Da 69,00 ad 40,00 Da 57,00 ad 36,00
Da 1.1.1970 al
31.12.1990 compresi
Da 68,00 ad 40,00 Da 58,00 ad 36,00 Da 48,00 ad 28,00
Fino al 31.12.1969 Da 56,00 ad 33,00 Da 48,00 ad 28,00 Da 40,00 ad 23,00

ZONA C
(Periferica)

Da 1.1.1991 in poi Da 65,00 ad 38,00 Da 57,00 ad 33,00 Da 50,00 ad 28,00
Da 1.1.1970 al
31.12.1990 compresi
Da 56,00 ad 33,00 Da 50,00 ad 28,00 Da 44,00 ad 23,00
Fino al 31.12.1969 Da 48,00 ad 28,00 Da 45,00 ad 23,00 Da 38,00 ad 18,00
(1) Qualora sullimmobile oggetto della locazione siano stati effettuati lavori di
manutenzione straordinaria (rifacimento impianti elettrico, termico, ed idraulico,
sostituzione pavimenti e serramenti), ai fini della vetust andr tenuto conto dellanno di
esecuzione di tali interventi, equiparandolo allanno di costruzione o ristrutturazione.
ACCORDO TERRITORIALE
PER IL TERRITORIO DEL COMUNE DI ASTI
in attuazione della legge 9 dicembre 1998, n. 431, e del decreto 30
dicembre 2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto
con il Ministro delleconomia e delle finanze, pubblicato nel supplemento
ordinario n.59, alla Gazzetta Ufficiale n.85, del 11 Aprile 2003.
Fra le seguenti Organizzazioni dei proprietari di casa:
- CONFEDILIZIA APPE, in persona del Presidente Avv. Pier Paolo Bosso
- UPPI, in persona del Presidente di Sergio Calvo
- CONFAPPI, in persona del Presidente Avv. Mauro Bolla
- APPC, in persona del presidente Giorgio Mancini
e le seguenti Organizzazioni dei conduttori:
- SUNIA, in persona del Segretario, Avv. Roberta Giamello
- SICET, in persona del Segretario Renza Belletti
- UNIAT, in persona del Segretario Franco Nosenzo
si conviene e stipula quanto segue:
I ) CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, L. 431/98 e art. 1, D.M. 30.12.2002)

Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Asti.
Il territorio del Comune di Asti, tenuto presente quanto disposto dallart.1, c.2,
del D.M. 30.12.2002, viene suddiviso in aree omogenee, come da allegato
planimetrico A, ove non vengono evidenziate altres zone di particolare pregio
e/o di particolare degrado.
I confini tra le aree omogenee e le zone sintendono determinati, ad ogni
effetto, sulla base del numero di Foglio catastale; per ogni area omogenea
individuata viene allegata autonoma scheda ( allegati B/1, B/2, B/3, B/4, B/5, e
B premessa) riportante, tra laltro, indicazione specifica dei numeri di Foglio
catastale identificativi degli immobili rientranti in tale area.
Per le aree omogenee, come sopra individuate, vengono definite le fasce di
oscillazione dei canoni come da suddetti allegati B/1, B/2, B/3, B/4, B/5 , e B
premessa.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti
determinata (ammettendosi a tal fine una tolleranza del CINQUE per cento in
pi o in meno) computando i metri quadri utili di ogni unit immobiliare,
considerando unicamente la superficie di pavimento dellunit immobiliare
abitativa, misurata al netto di murature (perimetrali, interne, divisorie, ecc...),
pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre, di eventuali scale interne, di
logge, e di balconi ed escluse pertinenze e parti comuni (che dovranno essere
prese in considerazione dalle parti contrattuali private nella definizione del
canone effettivo, al fine di collocare questo tra il valore minimo e il valore
massimo delle fasce di oscillazione previste dal presente accordo territoriale ).
Gli spazi per armadi a muro possono essere portati ad incremento della
superficie utile per non pi del 2 % della superficie come sopra determinata.
Il canone mensile di locazione di ogni singola unit immobiliare sar
determinato dalle parti allinterno delle fasce di oscillazione di cui agli allegati
B/1, B/2, B/3, B/4, B/5 e B premessa, e sar aggiornato annualmente nella
misura contrattata dalle parti e comunque non superiore al 75% della variazione
Istat.
Per le annualit (successive alla prima) dei contratti che siano stati stipulati in
base al presente accordo -ed unicamente durante la vigenza degli stessi
contratti-, e purch gli stessi rispettassero al momento della stipula i valori
massimi di fascia ivi previsti, detti valori massimi (delle fasce di oscillazione di
ciascuna zona) saranno da ritenersi in seguito aggiornati annualmente, nella
misura della variazione dellindice Istat.
Ove le singole parti contraenti concordassero una durata contrattuale
superiore a tre anni, le fasce di oscillazione dei canoni di cui agli allegati B/1,
B/2, B/3, B/4, B/5 e B premessa, subiranno, nei valori massimi, un aumento (a
valere per lintera durata contrattuale) nella misura del:
- TRE per cento per i contratti di durata di quattro anni;
- SETTE per cento per i contratti di durata di cinque anni;
- DODICI per cento per i contratti di durata di sei o pi anni.
Per gli immobili di cui allart.1, comma 2, lett. a), L. 431/98, e per gli alloggi
compiutamente arredati, le fasce di oscillazione di cui agli allegati B/1, B/2,
B/3, B/4, B/5 e B premessa, subiranno, nel valore massimo, un aumento del
DIECI per cento, a valere per lintera durata contrattuale. Tale aumento sar
cumulabile con quello della fattispecie di cui al comma precedente, ove
ricorrente.
* * * * * * *

II ) CONTRATTI TRANSITORI
(art. 5, comma 1, L. 431/98, e art. 2, D.M. 30. 12. 2002)

Lambito di applicazione dellaccordo relativamente ai contratti in epigrafe
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Asti.
Ai fini dellart. 2, c. 2, D.M. 30.12.2002, le Organizzazioni stipulanti danno atto
che il canone dei contratti individuati in epigrafe sar definito dalle parti
contraenti allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di
oscillazione del Comune di Asti (richiamandosi integralmente, a tal fine, quanto
previsto in allegato planimetrico A e negli allegati B/1, B/2, B/3, B/4, B/5 e B
premessa) con valori massimi incrementati del DIECI per cento, considerata
limportanza strategica del Comune di Asti con particolare riferimento al fatto
che si tratta di un capoluogo di provincia ed alle esigenze di mobilit sul
territorio.
Per gli immobili di cui allart.1, comma 2, lett. a), L. 431/98, e per gli alloggi
compiutamente arredati, i valori massimi delle fasce di oscillazione subiranno
un ulteriore aumento del DIECI per cento, a valere per lintera durata
contrattuale.
Per le annualit (successive alla prima) dei contratti che siano stati stipulati in
base al presente accordo -ed unicamente durante la vigenza degli stessi
contratti-, e purch gli stessi rispettassero al momento della stipula i valori
massimi di fascia ivi previsti, detti valori massimi (delle fasce di oscillazione di
ciascuna zona) saranno da ritenersi in seguito aggiornati annualmente, nella
misura della variazione dellindice Istat.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata
secondo quanto previsto al paragrafo I (contratti agevolati), ferma restando la
tolleranza del CINQUE per cento in pi o in meno.
Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a
soddisfacimento, rispettivamente, di proprietari e conduttori.
Fattispecie di esigenze dei proprietari
1) Quando il proprietario ha esigenza di adibire entro i diciotto mesi limmobile
ad abitazione propria o dei figli o dei genitori per uno dei seguenti motivi:
- trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
- matrimonio dei figli;
- rientro dallestero;
- destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio,
esclusivamente per immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del
locatore;
- destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in
seguito alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula
della locazione, che comporti il rilascio dellalloggio di servizio;
2) qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a
data prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Fattispecie di esigenze dei conduttori
1) Quando il conduttore ha una delle seguenti esigenze:
- contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un Comune diverso da
quello di residenza;
- previsioni di trasferimento per ragioni di lavoro;
- trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
- necessit di cure o assistenza a familiari in comune diverso da quello di
residenza e non confinante con esso;
- acquisto di unabitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
- ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente
inutilizzabile labitazione del conduttore;
- campagna elettorale;
2) qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo
a data
prefissata ed espressamente indicata in contratto.
Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la
sussistenza di una delle suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle
parti contraenti.
* * * * * * *
III ) CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, commi 2 e 3, L. 431/98, e art. 3, D.M. 31.12.2002)

Lambito di applicazione del presente Accordo relativamente ai contratti in
epigrafe costituito dal territorio amministrativo del Comune di Asti.
Per le aree del Comune di Asti, le fasce di oscillazione dei canoni di locazione
per i contratti in epigrafe sono individuate richiamandosi integralmente quanto
previsto a tal fine, in allegato planimetrico A e negli allegati B/1, B/2, B/3, B/4,
B/5 e B premessa, con valori massimi incrementati del DIECI per cento.
Per gli immobili di cui allart.1, comma 2, lett. a), L. 431/98, e per gli alloggi
compiutamente arredati, i valori massimi delle fasce di oscillazione subiranno
un ulteriore aumento del DIECI per cento, a valere per lintera durata
contrattuale.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata
secondo quanto previsto al paragrafo I (contratti agevolati), ferma restando la
tolleranza del CINQUE per cento in pi o in meno.
Per le annualit (successive alla prima) dei contratti che siano stati stipulati in
base al presente accordo -ed unicamente durante la vigenza degli stessi
contratti-, e purch gli stessi rispettassero al momento della stipula i valori
massimi di fascia ivi previsti, detti valori massimi (delle fasce di oscillazione di
ciascuna zona) saranno da ritenersi in seguito aggiornati annualmente, nella
misura della variazione dellindice Istat.
Il canone sar aggiornato annualmente nella misura del 75% della variazione
Istat.
Il presente accordo verr depositato presso la Segreteria generale del
Comune di Asti mediante consegna o invio tramite raccomandata a.r.
Allegati:
- A: elaborato planimetrico con individuazione geografica delle aree
omogenee del Comune di Asti.
- B: premessa valevole per gli elaborati B/1, B/2, B/3, B/4, B/5.
- B/1, B/2, B/3, B/4, B/5: schede delle aree omogenee individuate per il
Comune di Asti contenenti i valori di fascia.
Letto, confermato e sottoscritto
Le Organizzazioni stipulanti:
Organizzazioni dei proprietari di casa:
- CONFEDILIZIA APPE, in persona del Presidente Avv. Pier Paolo Bosso
- UPPI, in persona del Presidente di Sergio Calvo
- CONFAPPI, in persona del Presidente Avv. Mauro Bolla
- APPC, in persona del presidente Giorgio Mancini
Organizzazioni dei conduttori:
- SUNIA, in persona del Segretario, Avv. Roberta Giamello
- SICET, in persona del Segretario Renza Belletti
- UNIAT, in persona del Segretario Franco Nosenzo



ALLEGATO B)
PREMESSA VALEVOLE PER TUTTI GLI ALLEGATI:
B/1, B/2, B/3, B/4, B/5

I ) VARIAZIONI PER SUPERFICI IN METRI QUADRI UTILI:
INFERIORI A 61
SUPERIORI A 100


SUPERFICI IN METRI QUADRI UTILI OLTRE A 100: i valori massimi sono ridotti del 10 %

SUPERFICI IN METRI QUADRI UTILI OLTRE A 120: i valori massimi sono
ridotti del 15 %

SUPERFICI IN METRI QUADRI UTILI OLTRE A 140: i valori massimi sono
ridotti del 20 %

SUPERFICI IN METRI QUADRI UTILI INFERIORI A 61: i valori massimi
sono aumentati del 20 %

SUPERFICI IN METRI QUADRI UTILI INFERIORI A 51: i valori massimi
sono aumentati del 30 %

SUPERFICI IN METRI QUADRI UTILI INFERIORI A 41: i valori massimi
sono aumentati del 50 %


II ) SCARTO DI TOLLERANZA
Si conviene che, nel calcolo della superficie utile effettiva, sia ammesso uno scarto di
tolleranza del 5 % (CINQUE per cento) per eccesso o per difetto senza che ci comporti
revisioni o variazioni di canone.
In caso di locali mansardati\sottotetti ecc, i metri quadri utili saranno riferiti unicamente a
quella parte di locali che sia conforme ai requisiti previsti dalla vigente normativa Legge
Regione Piemonte per il recupero dei sottotetti (o successive integrazioni e\o variazioni), e che
sia considerabile abitabile agli effetti di tale normativa.

III ) ANNO DI COSTRUZIONE FABBRICATO
Dovr far ufficialmente fede la data indicata nella dichiarazione di fine lavori depositata in
Comune; la totale ristrutturazione sar da equiparare a tutti gli effetti allanno di costruzione (far
sempre fede la dichiarazione di fine lavori).
Per aversi totale ristrutturazione occorre sussistano almeno i seguenti elementi: totale
rifacimento impianti (elettrico, termico, idraulico), totale rifacimento pavimenti, serramenti (interni
ed esterni), tetto, facciate (compresi balconi, terrazzi, ringhiere), e nel caso di immobili
particolarmente antichi o con problemi alle strutture anche il consolidamento delle strutture
orizzontali (solette o volte) e di quelle verticali (muri portanti).
ALLEGATO B/1


TABELLA DEI VALORI MINIMI E MASSIMI DEL CANONE DI LOCAZIONE, CON VALORI ESPRESSI IN
EURO AD ANNO A METRO QUADRO ( COME INDIVIDUATO NELLACCORDO TERRITORIALE ):
- 1) AREA CENTRO STORICO area 1 Centro storico ( colore ARANCIONE in
planimetria, Foglio di mappa 77 );































ANNO DI
COSTRUZIONE

UNITA IMMOBILIARE DI
PARTICOLARI DOTAZIONI
* * * ( 3 STELLE )

Caratterizzata dalla presenza di
almeno 10 dei seguenti elementi
di riferimento:
1. Presenza di 1 autorimessa
singola o posto auto coperto;
2. Presenza di cortile comune;
3. Presenza di 1 cantina o
sottotetto o soffitta;
4. Presenza di impianto di
riscaldamento;
5. Comodit di salita
(necessaria la presenza di
ascensore se unit oltre il 2
piano - 3f.t.);
6. Presenza di area verde di
pertinenza e\o condominiale;
7. Presenza di posto auto
scoperto;
8. Presenza di ulteriore posto
auto o box, oltre al 1;
9. Presenza di impianto di
condizionamento;
10. Presenza di impianti sportivi
di pertinenza;
11. Presenza di dotazione di
mobilio;
12. Presenza di doppi servizi;
13. Presenza di allacciamento
alla rete gas;
14. Presenza di porta blindata;
15. Presenza di doppi vetri.
16. Impianto citofono.
17. Impianto antifurto.
18. Impianto riscaldamento
individuale od a
contabilizzazione individuale.

UNITA IMMOBILIARE DI MEDIE
DOTAZIONI
* * ( 2 STELLE )

Caratterizzata dalla presenza di
almeno 5 dei seguenti elementi di
riferimento:
1. Presenza di 1 autorimessa
singola o posto auto coperto;
2. Presenza di cortile comune;
3. Presenza di 1 cantina o
sottotetto o soffitta;
4. Presenza di impianto di
riscaldamento;
5. Comodit di salita
(necessaria la presenza di
ascensore se unit oltre il 2
piano - 3f.t.);
6. Presenza di area verde di
pertinenza e\o condominiale;
7. Presenza di posto auto
scoperto;
8. Presenza di ulteriore posto
auto o box, oltre al 1;
9. Presenza di impianto di
condizionamento;
10. Presenza di impianti sportivi
di pertinenza;
11. Presenza di dotazione di
mobilio;
12. Presenza di doppi servizi;
13. Presenza di allacciamento
alla rete gas;
14. Presenza di porta blindata;
15. Presenza di doppi vetri.
16. Impianto citofono.
17. Impianto antifurto.
18. Impianto riscaldamento
individuale od a
contabilizzazione individuale.





UNITA IMMOBILIARE DI
DOTAZIONI ESSENZIALI
* ( 1 STELLA )

Caratterizzata dalla presenza di
fino a 4 dei seguenti elementi di
riferimento:
1. Presenza di 1 autorimessa
singola o posto auto coperto;
2. Presenza di cortile comune;
3. Presenza di 1 cantina o
sottotetto o soffitta;
4. Presenza di impianto di
riscaldamento;
5. Comodit di salita
(necessaria la presenza di
ascensore se unit oltre il 2
piano - 3f.t.);
6. Presenza di area verde di
pertinenza e\o condominiale;
7. Presenza di posto auto
scoperto;
8. Presenza di ulteriore posto
auto o box, oltre al 1;
9. Presenza di impianto di
condizionamento;
10. Presenza di impianti sportivi
di pertinenza;
11. Presenza di dotazione di
mobilio;
12. Presenza di doppi servizi;
13. Presenza di allacciamento
alla rete gas;
14. Presenza di porta blindata;
15. Presenza di doppi vetri.
16. Impianto citofono.
17. Impianto antifurto.
18. Impianto riscaldamento
individuale od a
contabilizzazione individuale.





DA 01.01.89 IN POI


41,00 / 68,00 33,00 / 66,00 26,00 / 64,00
DA 01.01.55 A
31.12.88 COMPRESI

33,00 / 64,00 29,00 / 62,00 24,00 / 60,00
FINO A 31.12.54


26,00 / 62,00 24,00 / 60,00 21,00 / 58,00

ALLEGATO B/2

TABELLA DEI VALORI MINIMI E MASSIMI DEL CANONE DI LOCAZIONE, CON VALORI ESPRESSI IN
EURO AD ANNO A METRO QUADRO ( COME INDIVIDUATO NELLACCORDO TERRITORIALE ):
- 2) AREA ZONA RESIDENZIALE DI MAGGIOR PREGIO area 2 Zona residenziale di maggior pregio (
colore GIALLO in planimetria, Fogli di mappa 22,24,51,52,78,79,80,81 )































ANNO DI
COSTRUZIONE

UNITA IMMOBILIARE DI
PARTICOLARI DOTAZIONI
* * * ( 3 STELLE )

Caratterizzata dalla presenza di
almeno 10 dei seguenti elementi
di riferimento:
1. Presenza di 1 autorimessa
singola o posto auto coperto;
2. Presenza di cortile comune;
3. Presenza di 1 cantina o
sottotetto o soffitta;
4. Presenza di impianto di
riscaldamento;
5. Comodit di salita
(necessaria la presenza di
ascensore se unit oltre il 2
piano - 3f.t.);
6. Presenza di area verde di
pertinenza e\o condominiale;
7. Presenza di posto auto
scoperto;
8. Presenza di ulteriore posto
auto o box, oltre al 1;
9. Presenza di impianto di
condizionamento;
10. Presenza di impianti sportivi
di pertinenza;
11. Presenza di dotazione di
mobilio;
12. Presenza di doppi servizi;
13. Presenza di allacciamento
alla rete gas;
14. Presenza di porta blindata;
15. Presenza di doppi vetri.
16. Impianto citofono.
17. Impianto antifurto.
18. Impianto riscaldamento
individuale od a
contabilizzazione individuale.

UNITA IMMOBILIARE DI MEDIE
DOTAZIONI
* * ( 2 STELLE )

Caratterizzata dalla presenza di
almeno 5 dei seguenti elementi di
riferimento:
1. Presenza di 1 autorimessa
singola o posto auto coperto;
2. Presenza di cortile comune;
3. Presenza di 1 cantina o
sottotetto o soffitta;
4. Presenza di impianto di
riscaldamento;
5. Comodit di salita
(necessaria la presenza di
ascensore se unit oltre il 2
piano - 3f.t.);
6. Presenza di area verde di
pertinenza e\o condominiale;
7. Presenza di posto auto
scoperto;
8. Presenza di ulteriore posto
auto o box, oltre al 1;
9. Presenza di impianto di
condizionamento;
10. Presenza di impianti sportivi
di pertinenza;
11. Presenza di dotazione di
mobilio;
12. Presenza di doppi servizi;
13. Presenza di allacciamento
alla rete gas;
14. Presenza di porta blindata;
15. Presenza di doppi vetri.
16. Impianto citofono.
17. Impianto antifurto.
18. Impianto riscaldamento
individuale od a
contabilizzazione individuale.





UNITA IMMOBILIARE DI
DOTAZIONI ESSENZIALI
* ( 1 STELLA )

Caratterizzata dalla presenza di
fino a 4 dei seguenti elementi di
riferimento:
1. Presenza di 1 autorimessa
singola o posto auto coperto;
2. Presenza di cortile comune;
3. Presenza di 1 cantina o
sottotetto o soffitta;
4. Presenza di impianto di
riscaldamento;
5. Comodit di salita
(necessaria la presenza di
ascensore se unit oltre il 2
piano - 3f.t.);
6. Presenza di area verde di
pertinenza e\o condominiale;
7. Presenza di posto auto
scoperto;
8. Presenza di ulteriore posto
auto o box, oltre al 1;
9. Presenza di impianto di
condizionamento;
10. Presenza di impianti sportivi
di pertinenza;
11. Presenza di dotazione di
mobilio;
12. Presenza di doppi servizi;
13. Presenza di allacciamento
alla rete gas;
14. Presenza di porta blindata;
15. Presenza di doppi vetri.
16. Impianto citofono.
17. Impianto antifurto.
18. Impianto riscaldamento
individuale od a
contabilizzazione individuale.





DA 01.01.89 IN POI


41,00 / 68,00 38,00 / 65,00 36,00 / 63,00
DA 01.01.55 A
31.12.88 COMPRESI

38,00 / 65,00 36,00 / 63,00 33,00 / 61,00
FINO A 31.12.54


36,00 / 63,00 33,00 / 61,00 31,00 / 59,00

ALLEGATO B/3

TABELLA DEI VALORI MINIMI E MASSIMI DEL CANONE DI LOCAZIONE ESPRESSI IN LIRE AD ANNO A
METRO QUADRO UTILE:
- 3) AREA ZONE SEMIPERIFERICHE area 3 Zone semiperiferiche ( colore ROSA in
planimetria, Fogli di mappa 21,53,54,74,82,83,103,104,105,106.107);































ANNO DI
COSTRUZIONE

UNITA IMMOBILIARE DI
PARTICOLARI DOTAZIONI
* * * ( 3 STELLE )

Caratterizzata dalla presenza di
almeno 10 dei seguenti elementi
di riferimento:
1. Presenza di 1 autorimessa
singola o posto auto coperto;
2. Presenza di cortile comune;
3. Presenza di 1 cantina o
sottotetto o soffitta;
4. Presenza di impianto di
riscaldamento;
5. Comodit di salita
(necessaria la presenza di
ascensore se unit oltre il 2
piano - 3f.t.);
6. Presenza di area verde di
pertinenza e\o condominiale;
7. Presenza di posto auto
scoperto;
8. Presenza di ulteriore posto
auto o box, oltre al 1;
9. Presenza di impianto di
condizionamento;
10. Presenza di impianti sportivi
di pertinenza;
11. Presenza di dotazione di
mobilio;
12. Presenza di doppi servizi;
13. Presenza di allacciamento
alla rete gas;
14. Presenza di porta blindata;
15. Presenza di doppi vetri.
16. Impianto citofono.
17. Impianto antifurto.
18. Impianto riscaldamento
individuale od a
contabilizzazione individuale.

UNITA IMMOBILIARE DI MEDIE
DOTAZIONI
* * ( 2 STELLE )

Caratterizzata dalla presenza di
almeno 5 dei seguenti elementi di
riferimento:
1. Presenza di 1 autorimessa
singola o posto auto coperto;
2. Presenza di cortile comune;
3. Presenza di 1 cantina o
sottotetto o soffitta;
4. Presenza di impianto di
riscaldamento;
5. Comodit di salita
(necessaria la presenza di
ascensore se unit oltre il 2
piano - 3f.t.);
6. Presenza di area verde di
pertinenza e\o condominiale;
7. Presenza di posto auto
scoperto;
8. Presenza di ulteriore posto
auto o box, oltre al 1;
9. Presenza di impianto di
condizionamento;
10. Presenza di impianti sportivi
di pertinenza;
11. Presenza di dotazione di
mobilio;
12. Presenza di doppi servizi;
13. Presenza di allacciamento
alla rete gas;
14. Presenza di porta blindata;
15. Presenza di doppi vetri.
16. Impianto citofono.
17. Impianto antifurto.
18. Impianto riscaldamento
individuale od a
contabilizzazione individuale.





UNITA IMMOBILIARE DI
DOTAZIONI ESSENZIALI
* ( 1 STELLA )

Caratterizzata dalla presenza di
fino a 4 dei seguenti elementi di
riferimento:
1. Presenza di 1 autorimessa
singola o posto auto coperto;
2. Presenza di cortile comune;
3. Presenza di 1 cantina o
sottotetto o soffitta;
4. Presenza di impianto di
riscaldamento;
5. Comodit di salita
(necessaria la presenza di
ascensore se unit oltre il 2
piano - 3f.t.);
6. Presenza di area verde di
pertinenza e\o condominiale;
7. Presenza di posto auto
scoperto;
8. Presenza di ulteriore posto
auto o box, oltre al 1;
9. Presenza di impianto di
condizionamento;
10. Presenza di impianti sportivi
di pertinenza;
11. Presenza di dotazione di
mobilio;
12. Presenza di doppi servizi;
13. Presenza di allacciamento
alla rete gas;
14. Presenza di porta blindata;
15. Presenza di doppi vetri.
16. Impianto citofono.
17. Impianto antifurto.
18. Impianto riscaldamento
individuale od a
contabilizzazione individuale.





DA 01.01.89 IN POI


36,00 / 62,00 33,00 / 59,00 30,00 / 56,00
DA 01.01.55 A
31.12.88 COMPRESI

33,00 / 59,00 29,00 / 56,00 27,00 / 53,00
FINO A 31.12.54


27,00 / 56,00 25,00 / 53,00 22,00 / 51,00

ALLEGATO B/4

TABELLA DEI VALORI MINIMI E MASSIMI DEL CANONE DI LOCAZIONE, CON VALORI ESPRESSI IN
EURO AD ANNO A METRO QUADRO ( COME INDIVIDUATO NELLACCORDO TERRITORIALE ):
- 4) AREA ZONE PERIFERICHE E FRAZIONALI area 4 Zona periferica e frazionale ( colore
bianco in planimetria, Fogli di mappa: per esclusione, tutti quelli del comune di Asti non elencati
espressamente nelle aree 1,2,3,5);































ANNO DI
COSTRUZIONE

UNITA IMMOBILIARE DI
PARTICOLARI DOTAZIONI
* * * ( 3 STELLE )

Caratterizzata dalla presenza di
almeno 10 dei seguenti elementi
di riferimento:
1. Presenza di 1 autorimessa
singola o posto auto coperto;
2. Presenza di cortile comune;
3. Presenza di 1 cantina o
sottotetto o soffitta;
4. Presenza di impianto di
riscaldamento;
5. Comodit di salita
(necessaria la presenza di
ascensore se unit oltre il 2
piano - 3f.t.);
6. Presenza di area verde di
pertinenza e\o condominiale;
7. Presenza di posto auto
scoperto;
8. Presenza di ulteriore posto
auto o box, oltre al 1;
9. Presenza di impianto di
condizionamento;
10. Presenza di impianti sportivi
di pertinenza;
11. Presenza di dotazione di
mobilio;
12. Presenza di doppi servizi;
13. Presenza di allacciamento
alla rete gas;
14. Presenza di porta blindata;
15. Presenza di doppi vetri.
16. Impianto citofono.
17. Impianto antifurto.
18. Impianto riscaldamento
individuale od a
contabilizzazione individuale.

UNITA IMMOBILIARE DI MEDIE
DOTAZIONI
* * ( 2 STELLE )

Caratterizzata dalla presenza di
almeno 5 dei seguenti elementi di
riferimento:
1. Presenza di 1 autorimessa
singola o posto auto coperto;
2. Presenza di cortile comune;
3. Presenza di 1 cantina o
sottotetto o soffitta;
4. Presenza di impianto di
riscaldamento;
5. Comodit di salita
(necessaria la presenza di
ascensore se unit oltre il 2
piano - 3f.t.);
6. Presenza di area verde di
pertinenza e\o condominiale;
7. Presenza di posto auto
scoperto;
8. Presenza di ulteriore posto
auto o box, oltre al 1;
9. Presenza di impianto di
condizionamento;
10. Presenza di impianti sportivi
di pertinenza;
11. Presenza di dotazione di
mobilio;
12. Presenza di doppi servizi;
13. Presenza di allacciamento
alla rete gas;
14. Presenza di porta blindata;
15. Presenza di doppi vetri.
16. Impianto citofono.
17. Impianto antifurto.
18. Impianto riscaldamento
individuale od a
contabilizzazione individuale.





UNITA IMMOBILIARE DI
DOTAZIONI ESSENZIALI
* ( 1 STELLA )

Caratterizzata dalla presenza di
fino a 4 dei seguenti elementi di
riferimento:
1. Presenza di 1 autorimessa
singola o posto auto coperto;
2. Presenza di cortile comune;
3. Presenza di 1 cantina o
sottotetto o soffitta;
4. Presenza di impianto di
riscaldamento;
5. Comodit di salita
(necessaria la presenza di
ascensore se unit oltre il 2
piano - 3f.t.);
6. Presenza di area verde di
pertinenza e\o condominiale;
7. Presenza di posto auto
scoperto;
8. Presenza di ulteriore posto
auto o box, oltre al 1;
9. Presenza di impianto di
condizionamento;
10. Presenza di impianti sportivi
di pertinenza;
11. Presenza di dotazione di
mobilio;
12. Presenza di doppi servizi;
13. Presenza di allacciamento
alla rete gas;
14. Presenza di porta blindata;
15. Presenza di doppi vetri.
16. Impianto citofono.
17. Impianto antifurto.
18. Impianto riscaldamento
individuale od a
contabilizzazione individuale.





DA 01.01.89 IN POI


36,00 / 56,00 33,00 / 51,00 30,00 / 45,00
DA 01.01.55 A
31.12.88 COMPRESI

31,00 / 51,00 26,00 / 47,00 22,00 / 42,00
FINO A 31.12.54


25,00 / 45,00 22,00 / 42,00 16,00 / 40.00

ALLEGATO B/5

TABELLA DEI VALORI MINIMI E MASSIMI DEL CANONE DI LOCAZIONE, CON VALORI ESPRESSI IN
EURO AD ANNO A METRO QUADRO ( COME INDIVIDUATO NELLACCORDO TERRITORIALE ):
- 5) AREA ZONA RESIDENZIALE DI PREGIO DECENTRATA LA GIARDINA area 5
Zona residenziale di pregio decentrata La Giardina ( colore verde in planimetria, Foglio di
mappa 3 (parte); si precisa che sono da ritenersi compresi nella presente area solo ed
esclusivamente gli immobili rientranti nel piano di lottizzazione La Giardina );































ANNO DI
COSTRUZIONE

UNITA IMMOBILIARE DI
PARTICOLARI DOTAZIONI
* * * ( 3 STELLE )

Caratterizzata dalla presenza di
almeno 10 dei seguenti elementi
di riferimento:
1. Presenza di 1 autorimessa
singola o posto auto coperto;
2. Presenza di cortile comune;
3. Presenza di 1 cantina o
sottotetto o soffitta;
4. Presenza di impianto di
riscaldamento;
5. Comodit di salita
(necessaria la presenza di
ascensore se unit oltre il 2
piano - 3f.t.);
6. Presenza di area verde di
pertinenza e\o condominiale;
7. Presenza di posto auto
scoperto;
8. Presenza di ulteriore posto
auto o box, oltre al 1;
9. Presenza di impianto di
condizionamento;
10. Presenza di impianti sportivi
di pertinenza;
11. Presenza di dotazione di
mobilio;
12. Presenza di doppi servizi;
13. Presenza di allacciamento
alla rete gas;
14. Presenza di porta blindata;
15. Presenza di doppi vetri.
16. Impianto citofono.
17. Impianto antifurto.
18. Impianto riscaldamento
individuale od a
contabilizzazione individuale.

UNITA IMMOBILIARE DI MEDIE
DOTAZIONI
* * ( 2 STELLE )

Caratterizzata dalla presenza di
almeno 5 dei seguenti elementi di
riferimento:
1. Presenza di 1 autorimessa
singola o posto auto coperto;
2. Presenza di cortile comune;
3. Presenza di 1 cantina o
sottotetto o soffitta;
4. Presenza di impianto di
riscaldamento;
5. Comodit di salita
(necessaria la presenza di
ascensore se unit oltre il 2
piano - 3f.t.);
6. Presenza di area verde di
pertinenza e\o condominiale;
7. Presenza di posto auto
scoperto;
8. Presenza di ulteriore posto
auto o box, oltre al 1;
9. Presenza di impianto di
condizionamento;
10. Presenza di impianti sportivi
di pertinenza;
11. Presenza di dotazione di
mobilio;
12. Presenza di doppi servizi;
13. Presenza di allacciamento
alla rete gas;
14. Presenza di porta blindata;
15. Presenza di doppi vetri.
16. Impianto citofono.
17. Impianto antifurto.
18. Impianto riscaldamento
individuale od a
contabilizzazione individuale.





UNITA IMMOBILIARE DI
DOTAZIONI ESSENZIALI
* ( 1 STELLA )

Caratterizzata dalla presenza di
fino a 4 dei seguenti elementi di
riferimento:
1. Presenza di 1 autorimessa
singola o posto auto coperto;
2. Presenza di cortile comune;
3. Presenza di 1 cantina o
sottotetto o soffitta;
4. Presenza di impianto di
riscaldamento;
5. Comodit di salita
(necessaria la presenza di
ascensore se unit oltre il 2
piano - 3f.t.);
6. Presenza di area verde di
pertinenza e\o condominiale;
7. Presenza di posto auto
scoperto;
8. Presenza di ulteriore posto
auto o box, oltre al 1;
9. Presenza di impianto di
condizionamento;
10. Presenza di impianti sportivi
di pertinenza;
11. Presenza di dotazione di
mobilio;
12. Presenza di doppi servizi;
13. Presenza di allacciamento
alla rete gas;
14. Presenza di porta blindata;
15. Presenza di doppi vetri.
16. Impianto citofono.
17. Impianto antifurto.
18. Impianto riscaldamento
individuale od a
contabilizzazione individuale.





DA 01.01.89 IN POI


46,00 / 73,00 43,00 / 65,00 41,00 / 62,00
DA 01.01.55 A
31.12.88 COMPRESI

43,00 / 67,00 41,00 / 62,00000 37,00 / 59,00

ACCORDO PER IL TERRITORIO
DEL COMUNE DI BELLUNO
in attuazione della legge 9 dicembre 1998, n. 431, e del decreto 30
dicembre 2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze
Fra le seguenti organizzazioni:
APE - Associazione della Propriet Edilizia della Provincia di Belluno CONFEDILIZIA in
persona del Presidente pro-tempore Diego Triches,
A.P.P.C. - Associazione Piccoli Proprietari Case nella persona del Delegato signora Marilisa
Michieletto,
S.U.N.I.A. in persona del Delegato Provinciale signor Mario Basichetto,
S.I.C.E.T. in persona del Delegato Provinciale signor dr. Mario Barone,
U.N.I.A.T. in persona del Delegato Provinciale signor dr. Renzo Bristot,
si conviene e stipula quanto segue:
CONTRATTI AGEVOLATI
( art. 2, comma 3, L. 431/ 98 e art. 1, D.M. 30.12.2002)
L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Belluno.
Il territorio del Comune di Belluno, tenuto presente quanto disposto dall'art. 1, c. 2, del
D.M. 30.12.2002, viene suddiviso in cinque aree omogenee, come da allegato A, ove non
sono evidenziate altres aree di particolare pregio e/o di particolare degrado: Centro
Storico, Semiperiferia, Periferia, Zona Agricola e Zona del Nevegal corrispondenti a tutto
il territorio soggetto allamministrazione del Comune di Belluno.
Per le aree omogenee, come sopra individuate, vengono definite le fasce di oscillazione
dei canoni come da allegato B.
Allinterno di ogni area avendo gi fissato il canone massimo e minimo a metro
quadrato/anno vengono determinate tre subfasce come da allegato B1, definite in
relazione alla data di effettuazione degli interventi di ristrutturazione o completo restauro
o manutenzione straordinaria dellunit immobiliare locata.
Nella subfascia 1 rientreranno gli immobili che sono stati oggetto di interventi di
ristrutturazione o completo restauro o manutenzione straordinaria dal 1980 in poi
riguardanti lintera unit immobiliare locata, nella subfascia 2 rientreranno gli immobili
che sono stati oggetto di interventi di ristrutturazione o completo restauro o
manutenzione straordinaria dal 1960 al 1979 riguardanti lintera unit immobiliare locata,
nella subfascia 3 rientreranno gli immobili che non sono stati oggetto di interventi di
ristrutturazione o completo restauro o manutenzione straordinaria riguardanti lintera
unit immobiliare locata nei periodi anzidetti.
I valori minimi e massimi delle fasce e delle subfasce di oscillazione di ciascuna area
(allegato B e allegato B1) dovranno intendersi aggiornati annualmente, ai fini della
stipula di nuovi contratti, nella misura della variazione dell'indice Istat dei prezzi al
consumo per le famiglie di operai ed impiegati.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit gi previste dallart. 13 della legge 27 luglio 1978 n. 392, con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Il canone mensile di locazione di ogni singola unit immobiliare sar determinato dalle
parti all'interno delle fasce di cui allallegato B e delle subfasce di cui allallegato B1 e
sar aggiornato annualmente nella misura non superiore al 75% della variazione
dellindice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.
Ove le singole parti contraenti concordassero una durata contrattuale superiore a tre
anni, le fasce di oscillazione dei canoni di cui allallegato B subiranno, nei valori minimi e
massimi, un aumento del 3 per cento per i contratti di durata di quattro anni, del 5 per
cento per i contratti di durata di cinque anni e del 7 per cento per i contratti di durata di
sei o pi anni, a valere per lintera durata contrattuale.
Per gli immobili di cui all'art. 1, comma 2, lett. a), L. 431/98, e per gli alloggi
compiutamente arredati, le fasce di oscillazione di cui all'allegato B e le subfasce di cui
allallegato B1 subiranno, nei valori minimo e massimo, un aumento fino al 30 per cento,
a valere per l'intera durata contrattuale. Tale aumento sar cumulabile con quello della
fattispecie di cui al comma precedente, ove ricorrente.
CONTRATTI TRANSITORI
( art. 5, comma 1, L. 431/ 98, e art. 2, D.M. 30.12.2002)
L'ambito di applicazione dell'accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Belluno.
Ai fini dell'art 2, c. 2, D.M. 30.12.2002, le organizzazioni stipulanti danno atto che il
canone dei contratti individuati in epigrafe sar definito dalle parti contraenti all'interno
dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce e le subfasce di oscillazione del Comune
di Belluno (allegato B e allegato B1); il canone cos ottenuto (canone base) sar
incrementato ulteriormente del 20 per cento considerata l'importanza strategica del
Comune di Belluno con particolare riferimento alla vocazione turistica del territorio.
Inoltre se trattasi di alloggi compiutamente arredati il canone base verr ulteriormente
aumentato fino al 30 per cento.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit gi previste dallart. 13 della legge 27 luglio 1978 n. 392, con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento
delle esigenze, rispettivamente, di proprietari e conduttori.
Fattispecie di esigenze dei proprietari
1.
Quando il proprietario ha esigenza di adibire entro i diciotto mesi l'immobile ad
abitazione propria o dei figli o dei genitori per uno dei seguenti motivi:
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
matrimonio dei figli;
rientro dall'estero;
destinazione dell'immobile ad abitazione propria o dei figli o dei parenti entro il
secondo grado, per ragioni di studio, intese anche come esigenza di frequenza di
corsi di approfondimento, specializzazione o altro;
destinazione dell'immobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in
seguito alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula
della locazione, che comporti il rilascio dell'alloggio di servizio;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Fattispecie di esigenze dei conduttori
1.
Quando il conduttore ha una delle seguenti esigenze:
contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un Comune diverso da
quello di residenza;
previsioni di trasferimento per ragioni di lavoro;
trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
necessit di cure o assistenza a familiari in Comune diverso da quello di
residenza e non confinante con esso;
acquisto di un'abitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente
inutilizzabile l'abitazione del conduttore;
campagna elettorale;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a
data prefissata ed espressamente indicata in contratto.
Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza di una
delle suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
( art. 5, commi 2 e 3, L. 431/ 98, e art. 3, D.M. 31.12.2002)
L'ambito di applicazione del presente Accordo relativamente ai contratti in epigrafe
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Belluno.
Il canone dei contratti individuati in epigrafe per le aree del Comune di Belluno indicate
nell'allegato A, sar definito dalle parti contraenti allinterno dei valori minimi e massimi
stabiliti per le fasce e le subfasce di oscillazione del comune di Belluno (allegato B e
allegato B1); il canone cos ottenuto (canone base) sar incrementato del 30 per cento
e, se trattasi di alloggi compiutamente arredati, il canone base verr ulteriormente
aumentato fino al 30 per cento.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit gi previste dallart. 13 della legge 27 luglio 1978 n. 392, con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Il canone sar aggiornato annualmente nella misura del 75% della variazione dellindice
Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.
ALLEGATO B
COMUNE DI BELLUNO
ZONA
FASCE DI OSCILLAZIONE
canone massimo annuo per
mq. di superficie
convenzionale
canone minimo annuo per mq.
di superficie convenzionale

Zona Centro Storico da 100,43 a 50,21
Zona Semiperiferia da 61,47 a 28,45
Zona Periferia da 54,64 a 25,61
Zona Agricola da 47,81 a 22,77
Zona Nevegal da 61,47 a 28,45
ALLEGATO B1
COMUNE DI BELLUNO
ZONA
SUBFASCE DI OSCILLAZIONE
canone massimo annuo per mq.di
superficie convenzionale
canone minimo annuo per mq. di
superficie convenzionale

Zona Centro Storico
Subfascia 1 da 100,43 a 83,71
Subfascia 2 da 83,71 a 66,99
Subfascia 3 da 66,99 a 50,21
Zona Semiperiferia
Subfascia 1 da 61,47 a 51,22
Subfascia 2 da 51,22 a 39,84
Subfascia 3 da 39,84 a 28,45
Zona Periferia
Subfascia 1 da 54,64 a 48,38
Subfascia 2 da 48,38 a 39,84
Subfascia 3 da 39,84 a 25,61
Zona Agricola
Subfascia 1 da 47,81 a 42,68
Subfascia 2 da 42,68 a 34,15
Subfascia 3 da 34,15 a 22,77
Zona Nevegal
Subfascia 1 da 61,47 a 51,22
Subfascia 2 da 51,22 a 39,84
Subfascia 3 da 39,84 a 28,45

Subfascia 1 Vi ricadono gli alloggi che sono stati oggetto di
interventi di ristrutturazione o completo restauro o
manutenzione straordinaria dal 1980 in poi
riguardanti tutta lunit immobiliare locata;
Subfascia 2 Vi ricadono gli alloggi che sono stati oggetto di
interventi di ristrutturazione o completo restauro o
manutenzione straordinaria dal 1960 al 1979
riguardanti tutta lunit immobiliare locata;
Subfascia 3 Vi ricadono gli alloggi che non sono stati oggetto di
interventi di ristrutturazione, completo restauro o
manutenzione straordinaria riguardanti tutta lunit
immobiliare locata nei periodi anzidetti.

Il presente Accordo si compone di n 8 pagine e verr depositato presso la Segreteria
generale del Comune di Belluno a cura dell'APE - Associazione della Propriet Edilizia di
Belluno - CONFEDILIZIA, mediante consegna o invio tramite raccomandata a.r.
APE - Associazione della Propriet Edilizia della Provincia di Belluno CONFEDILIZIA in
persona del Presidente pro-tempore Diego Triches,
A.P.P.C. Associazione Piccoli Proprietari Case nella persona del delegato signora Marilisa
Michieletto,
S.U.N.I.A. in persona del Delegato provinciale signor Mario Basichetto,
S.I.C.E.T. in persona del Delegato provinciale signor dr. Mario Barone,
U.N.I.A.T. in persona del Delegato provinciale signor dr.Renzo Bristot,
Belluno, 14 marzo 2003
ACCORDO TERRITORIALE
PER IL TERRITORIO DEL COMUNE DI VARESE
in attuazione della legge 9 dicembre 1998 n 431, e del decreto
30 dicembre 2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze

Le Organizzazioni della Propriet Edilizia :
A.P.E. CONFEDILIZIA U.P.P.I A.P.P.C. A.S.P.P.I.
in persona dei signori :
dott.ing. Giulio Castiglioni, presidente della A.P.E. -CONFEDILIZIA, Associazione della Propriet Edilizia
della provincia di Varese
avv. Luciano Di Pardo, presidente dellU.P.P.I., Unione Piccoli Proprietari Immobiliari
avv. Francesca Marra, delegata della A.P.P.C.,Associazione Piccoli Proprietari Case
dott. Franco Vallone, Presidente della A.S.P.P.I., Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari
Le Organizzazioni sindacali degli inquilini :
S.U.N.I.A. S.I.C.eT. CO.N.I.A. ASSOCASA
in persona dei signori :
prof. Giuseppe Occhicone, segretario provinciale del S.U.N.I.A
geom. Ezio Mostoni, segretario provinciale del S.I.C.eT.
sig. Marino Gorini, segretario provinciale del C.O.N.I.A
rag. Gaetano Vitaliti, responsabile provinciale di ASSOCASA
convengono e stipulano quanto segue :

CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, L. 431/98 e art. 1 D.M. 30.12.2002)


Il presente accordo ha valore per tutto il territorio del Comune di Varese suddiviso in aree omogenee
(allegato 1).
Le fasce di oscillazione dei canoni di locazione in ogni area omogenea sono definite nellallegato 2.
Allinterno di ogni fascia sono stabilite delle subfasce applicando i criteri previsti nellallegato 3.
Ove le singole parti contraenti concordassero una durata contrattuale superiore a tre anni, le fasce di
oscillazione dei canoni di cui allallegato B subiranno, nei valori minimi e massimi, un aumento del 5 per cento per i
contratti di durata di quattro anni, del 6 per cento per i contratti di durata di cinque anni e del 7 per cento per i
contratti di durata di sei o pi anni, a valere per lintera durata contrattuale.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le modalit gi
previste dallart. 13 della legge 27 luglio 1978 n 392 ad esclusione degli elementi di cui al 1 comma, lettere b) e c)
che sono cos sostituiti :
b) il cento per cento della superficie delle autorimesse singole
c) lottanta per cento della superficie del posto macchina in autorimesse di uso comune
Nel calcolo della superficie complessiva ammessa una tolleranza del cinque per cento in pi o in
meno.
Il canone annuo di locazione di ogni singola unit immobiliare sar determinato dalle parti allinterno delle fasce
di oscillazione di cui allallegato 2 e sar aggiornato annualmente nella misura contrattata dalle parti e comunque
non superiore al 75% della variazione ISTAT.
Per gli alloggi compiutamente arredati il canone di locazione come sopra determinato potr aumentare fino ad un
massimo del 15%.

CONTRATTI DI NATURA TRANSITORIA
(art. 5, comma 1, L.431/98, e art. 2 D.M. 30/12/2002)

Lambito di applicazione dellaccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Varese.
Ai fini dellart. 2, c.2, D.M. 30/12/2002, le organizzazioni stipulanti danno atto che il canone dei contratti
individuali in epigrafe sar definito dalle parti contraenti, per le zone del Comune di Varese, individuate
nellallegato 1, allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti per i contratti agevolati (allegati 2 e 3),
incrementati del 10%.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le modalit
previste per i contratti agevolati.
Per gli alloggi compiutamente arredati il canone di locazione come sopra determinato potr
aumentare fino ad un massimo del 15%.
Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie di esigenze transitorie
rispettivamente del locatore e del conduttore.
Esigenze del locatore :
quando il locatore intenda destinare limmobile ad uso abitativo, commerciale, artigianale o professionale
proprio, del coniuge o dei parenti entro il terzo grado e degli affini entro il secondo grado;
quando il locatore, persona giuridica, societ o ente pubblico o comunque con finalit pubbliche, sociali,
mutualistiche, cooperative, assistenziali, culturali o di culto, intenda destinare limmobile allesercizio
delle attivitdirette a perseguire le predette finalit;
nel caso di qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data prefissata ed
espressamente indicata in contratto.
Esigenze del conduttore :
da comprovarsi con apposita ed idonea documentazione da allegare al contratto :
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
contratto di lavoro a tempo determinato in comune diverso da quello di residenza;
assegnazione o acquisto di alloggio, che si renda disponibile alla scadenza contrattuale, dimostrati con preliminare
regolarmente registrato;
vicinanza momentanea a parenti bisognosi;
nel caso di qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore documentata e/o collegata ad un evento certo a data
prefissata.

Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza di una delle
suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti contraenti.


CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, commi 2 e 3, L. 431/98, e art. 3 D.M. 30/12/2002)

Lambito di applicazione del presente Accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Varese.



Le fasce di oscillazione dei canoni di locazione per i contratti in epigrafe sono definite, per le zone
del Comune di Varese individuate nellallegato 1, allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti per i contratti
agevolati (allegati 2 e 3) incrementati del 10%.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondole modalit
previste per i contratti agevolati.
Per gli alloggi compiutamente arredati il canone di locazione come sopra determinato potr
aumentare fino ad un massimo del 15%.
Il canone sar aggiornato annualmente nella misura del 75% della variazione ISTAT.


TIPI DI CONTRATTO
(art. 4-bis L. 431/98)

I contratti di locazione di cui al presente accordo territoriale sono stipulati esclusivamente utilizzando i tipi di
contratto allegati al D.M. 30/12/2002, rispettivamente sotto le lettere A, C ed E.


COMMISSIONE DI CONCILIAZIONE
(art. 6 D.M. 30/12/2002)

Per ogni controversia che sorga in merito allinterpretazione ed esecuzione dei contratti di
cui al presente accordo territoriale, nonch in ordine allesatta applicazione dellaccordo medesimo, ciascuna parte pu
richiedere, prima di adire lAutorit giudiziaria, che si pronunci la Commissione di Conciliazione stragiudiziale di cui al
D.M. 31/12/2002, art. 6.

Il presente Accordo sar depositato presso la Segreteria generale del Comune di Varese.

Letto, confermato e sottoscritto in data dalle Organizzazioni stipulanti :

Le Organizzazioni della Propriet Edilizia :

APE della provincia di Varese - Confedilizia
A.P.P.C
A.S.P.P.I.
U.P.P.I.

Le Organizzazioni sindacali degli inquilini :

S.U.N.I.A.
S.I.C.E.T.
CO.N.I.A.
ASSOCASA




ALLEGATO 1





Ai sensi dellart. 1 comma 2 del D.M. 30 dicembre 2002,

Le Organizzazioni della ProprietEdilizia e le Organizzazioni Sindacali degli Inquilini firmatarie


avendo acquisito le informazioni concernenti le delimitazioni delle microzone censuarie

concordano che :



il territorio del Comune di Varese suddiviso nelle seguenti aree omogenee :

1. Zona centrale
2. Zona semi-centrale
3. Zona periferica

Lattribuzione dei singoli immobili alla zona di loro pertinenza effettuata sulla base della zonizzazione approvata dal
Comune di Varese con Delibera Consiglio Comunale n 471 del 30/10/1978 ai fini dellapplicazione della legge
27/7/1978 n 392, intendendosi accorpate la zona periferica con la zona agricola e la zona di particolare pregio con la
zona centrale.

ALLEGATO 2



Le Organizzazioni della Propriet Edilizia e le Organizzazioni Sindacali degli Inquilini firmatarie



definiscono


i valori di riferimento minimo e massimo nelle fasce di oscillazione dei canoni di locazione per ciascuna zona
urbana omogenea e, al loro interno, i valori minimi e massimi delle sub-fasce, come specificato nella seguente
tabella :








Zone
Urbane
Omogenee

FASCIA DI OSCILLAZIONE

Minima
Euro/mq
annui
Sub fascia 3
Min/Max
Sub fascia 2
Min/Max
Sub fascia 1
Min/Max
Massima
Euro/mq
annui
Zona
centrale

31,00

31,00/46,00

37,00/58,00

46,00/70,00

70,00
Zona
semicentrale

25,00

25,00/40,00

31,00/52,00

40,00/61,00

61,00
Zona
periferica

19,00

19,00/37,00

28,00/46,00

34,00/55,00

55,00




CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEI VALORI DI RIFERIMENTO MINIMO E MASSIMO DEI CANONI DI
LOCAZIONE


Nellambito di ogni zona urbana omogenea definita la fascia di oscillazione con un valore limite minimo e un valore
limite massimo del canone espresso in Euro/mq. anno.
Ciascuna fascia di oscillazione, con il valore minimo e massimo di riferimento per zona urbana omogenea, suddivisa
in tre sub-fasce, i cui valori minimi e massimi del canone sono compresi nei limiti di fascia.
Le sub-fasce di oscillazione, per ciascuna zona urbana omogenea, sono delimitate con riferimento alla sottospecificata
composizione degli elementi oggettivi relativi allimmobile:

ELEMENTI ESSENZIALI DI TIPO A
1. bagno interno completo di almeno tre elementi (tazza, lavabo, vasca da bagno o doccia) e con almeno una
finestra o dispositivo di areazione meccanica;
2. impianto fisso di riscaldamento (centralizzato o autonomo);
3. impianti tecnologici essenziali e funzionanti : adduzione acqua potabile, impianto di distribuzione di acqua calda
predisposto allallacciamento allo scalda-acqua, impianto elettrico.

Lassenza anche di uno solo degli elementi sopra specificati comp orta la collocazione dellunit abitativa nella sub-
fascia 3.

ELEMENTI ESSENZIALI DI TIPO B
1. cucina abitabile (escluso angolo cottura), con almeno una finestra;
2. unit immobiliare sita non oltre il terzo piano fuori terra o in uno stabile munito di ascensore
3. costruzione ultimata da non pi di 30 anni, risultante dalla data indicata nel certificato di abitabilit o in
mancanza nella dichiarazione di fine lavori depositata in Comune.

La presenza di tutti gli elementi di tipo A e di almeno 2 degli elementi di tipo B sopra specificati comporta la
collocazione dellunit abitativa nella sub-fascia 2.

ELEMENTI ESSENZIALI DI TIPO C
1. dotazione di bagno interno completo di tutti gli elementi (tazza, lavabo, vasca da bagno o doccia) se lunit
abitativa costituita da meno di tre vani principali (escluso la cucina) e di doppi servizi se lunit abitativa
costituita da tre o pi vani principali (escluso la cucina);
2. autorimessa o posto auto coperto esclusivo o in comune;
3. costruzione ultimata da non pi di 15 anni, risultante dalla data indicata nel certificato di abitabilit o in
mancanza nella dichiarazione di fine lavori depositata in Comune;
4. presenza di giardino privato e/o condominiale.

La presenza di tutti gli elementi di tipo A, di almeno due di tipo B e di almeno 3 di tipo C sopra specificati comporta la
collocazione dellunit abitativa nella sub-fascia 1.

COMUNE DI VENEZIA
ACCORDO TERRITORIALE
IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9 DICEMBRE 1998, N.431,
E DEL DECRETO MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI 5 MARZO 1999

Fra le seguenti organizzazioni:
- CONFEDILIZIA - ASSOCIAZIONE PROPRIETA' EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI
VENEZIA in persona del Presidente Rag. Luca Segalin
- U.P.P.I.- SINDACATO UNIONE PICCOLI PROPRIETARI IMMOBILIARI in persona del
Presidente Avv. Ruggero Sonnino
-A.S.P.P.I.- ASSOCIAZIONE SINDACALE PICCOLI PROPRIETARI IMMOBILIARI
persona dell'Amministratore Avv. Giorgio Chinellato
-S.U.N.I.A.- in persona del Segretario Generale Sig.ra Ivana De Rossi
-S.I.C.E.T.- in persona del Segretario Generale Sig. Luigino Marchesin
-U.N.I.A.T.- in persona del Segretario Generale Rag. Giorgio Bovo
E con l'intervento - per la parte relativa ai contratti di locazione di natura transitoria afferenti agli
studenti universitari - anche della seguente organizzazione:
-E.S.U.- ENTE STUDIO UNIVERSITARIO in persona del Presidente Sig. Gianni Capalbo
si conviene e stipula quanto segue:
1) CONTRATTI AGEVOLATI
(Art. 2, comma 3, L. 431/98 e Art. 1 D.M. 5 Marzo 1999)
L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal territorio
amministrativo del Comune di Venezia.
Il territorio del comune di Venezia, acquisite le informazioni concernenti la delimitazione delle
microzone catastali, viene suddiviso in 5 (cinque) zone "omogenee" cos come risulta dalla legenda
riportata in planimetria di zonizzazione che viene allegata al presente Accordo sub A).
Nella "zona omogenea 1", che comprende la microzona di San Marco- Dorsoduro Est, viene
individuata una zona di particolare pregio costituita dall'area che dalla planimetria allegata sub B)
risulta individuata con tratteggio di colore rosso. Vengono altres considerati inclusi in zona di
particolare pregio :
- tutti gli immobili aventi affaccio sul Canal Grande;
- tutti gli immobili siti alle Zattere, nel tratto compreso tra Punta Dogana ed il pontile di San Basegio
con affaccio sul Canale della Giudecca.
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Nella "zona omogenea 4" viene individuata una zona di particolare pregio costituita dall'area che
nella planimetria allegata sub C) risulta individuata con tratteggio di colore rosso, in tale zona di
particolare pregio si intendono altres' incluse le unit immobiliari site in edifici aventi accesso o
affaccio su Via Felisati nel tratto evidenziato con contorno rosso sulla suddetta planimetria.
Nella "zona omogenea 5" sono considerate ubicate in zona di particolare pregio le unit immobiliari
site in edifici aventi accesso o affaccio a : Favaro Veneto su Piazza Pastrello e a Marghera su Piazza
Mercato e su Piazza Sant'Antonio.
Nella "zona omogenea 5" viene individuata una zona di particolare degrado costituita da parte della
microzona 4 ( Terraferma- Area Industriale di Marghera) di cui alla planimetria allegate sub A); tale
zona di particolare degrado viene individuata con contorno tratteggiato di colore bleu nello stralcio
della citata planimetria costituenta l'allegato A), stralcio che viene allegato al presente Accordo sub
A/1.
In ciascuna delle 5 zone omogenee gli immobili che vi sono ubicati vengono suddivisi in 3 (tre)
subfasce, secondo quanto nel prosieguo precisato, e per ciascuna delle tre subfasce vengono fissati i
valori minimi e massimi; tali valori, espressi in Lire al metro quadro anno, sono riportati negli
allegati sub D/1, D/2, D/3, D/4, D/5.
Per le zone di particolare pregio sopra indicate i valori massimi di subfascia saranno cos aumentati:
- del 30% (trenta per cento) per gli immobili ubicati nel centro storico di Venezia, con esclusione
peraltro delle unit immobiliari site al piano terra di edifici soggetti al fenomeno dell'acqua alta nei
quali non siano stati posti in opera elementi strutturali atti ad evitare i disagi provocati da tale
fenomeno, delle unit immobiliari aventi altezza inferiore a metri 2,50 (due virgola cinquanta) e
delle unit immobiliari ubicate al terzo piano o superiore site in edifici non serviti da ascensore, tale
ultima esclusione non vale per le unit immobiliari agli ultimi piani con altana.
- del 20% (venti per cento) per gli immobili ubicati nelle "zone omogenee 4 e 5".
Per la zona di particolare degrado sopra indicata i valori massimi e minimi di subfascia si intendono
ridotti del 15% (quindici per cento).
Si precisa che per gli alloggi ubicati in "zona omogenea 1" relativamente ai quali ricorra una delle
seguaci peculiarit:
- altezza inferiore a metri 2,50 (due metri e cinquanta centimetri)
- ubicazione al piano terreno, qualora la quota del piano terreno sia al di sotto di metri 1,40 (un metro
e quaranta centimetri) rispetto al livello medio mare e l'alloggio si trovi ubicato in edificio che non
sia provvisto di elementi strutturali atti a portarlo al riparo dal rischio di acqua alta;
- ubicazione al terzo piano o superiore in edifici sprovvisti di ascensore;
i valori massimi e minimi di subfascia per la "zona omogenea 1", si intendono sostituiti dai valori
minimi e massimi di subfascia previsti per la "zona omogenea 2".
La collocazione di ciascuna unit immobiliare nella subfascia di competenza avverr in base ai
criteri previsti dall'allegato (E).
Le parti contraenti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo l'allegato tipo di
contratto, allegato (F), recante altrs- come presente accordo formalmente si conviene- le modalit di
aggiornamento del canone nella misura del 75% (settantacinque per cento) della variazione ISTAT.
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Il canone di locazione di ogni singola unit immobiliare determinato dalle parti all'interno dei
valori minimi e massimi previsti negli allegati da D/1 a D/5, tenendo ovviamente conto sia delle
precisazioni riportate nel presente accordo, che di quanto previsto nell'allegato (E).
Per quanto attiene la ripartizione degli oneri accessori tra locatore e conduttore le organizzazioni
stipulanti il seguente accordo approvano la tabella costituente l'allegato (G).
I metri quadrati utili di ciascuna unit immobiliare sono calcolati in base alla superficie calpestabile
con una tolleranza del 5% (cinque per cento) in pi o in meno.
Si precisa che le superfici accessorie verranno aggiunte alla superficie calpestabile -come sopra
calcolata- in base ai seguenti criteri:
- la superficie delle autorimesse singole (box) ed i posti macchina coperti verr computata:
- in ragione dell'85% (ottantacinque per cento), ove l'ubicazione sia nella microzona 3- Terraferma,
con riferimento alla planimetria costituente l'allegato (A);
- in ragione del 60% (sessanta per cento), ove l'ubicazione sia nella microzona 2- Terraferma, con
riferimento ala planimetria costituente l'allegato (A);
- in ragione del 40% (quaranta per cento), ove l'ubicazione sia nella microzona 1- Terraferma, con
riferimento alla planimetria costituente l'allegato (A);
- per i posti macchina scoperti le percentuali sopra indicate vengono cos modilficate:
- quella dell'85% viene ridotta del 50% (cinquanta per cento)
- quella del 60% viene ridotta al 30% (trenta per cento)
- quella del 40% viene ridotta al 25% (venticinque per cento)
- la superficie dei balconi, terrazze, cantine ed altri accessori simili verr computata in ragione del
25% (venticinque per cento);
- la superficie coperta di pertinenza dell'immobile in uso esclusivo del conduttore verr computata in
ragione del 15% (quindici per cento) fatta esclusione per i posti macchina scoperti per i quali vale
quanto sopra detto;
- la superficie delle aree a verde di pertinenza dell'edificio dove si trova ubicata l'unit immobiliare
oggetto della locazione verr computata in ragione del 10% (dieci per cento) nella misura
corrispondente alla quota di pertinenza dell'unit immobiliare oggettto del contratto.
Si precisa che:
- per gli alloggi, la cui superficie convenzionale, come sopra determinata, risulti pari o infariore a
metri quadri 45 (quarantacinque), detta superficie si intender incrementata del 20% (venti per cento)
fino al limite massimo di 45 metri quadri:
- per gli alloggi, la cui superficie convenzionale, come sopra determinata, risulta compresa tra i 46
(quarantasei) metri quadri e 70 (settanta) metri quadri, detta superficie si intender incrementata del
10% (dieci per cento) fino al limite massimo di 70 metri quadri;
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- per gli alloggi, la cui superficie convenzionale, come sopra determinata, risulta superiore a metri
quadri 110 (centodieci), la superficie eccedente i metri quadri 110 si intender ridotta del 10% (dieci
per cento).
Il canone verr quindi determinato moltiplicando il valore unitario per la superficie
convenzionale calcolata ai sensi quanto sopra.
Ove le singole parti contraenti concordino delle durate contrattuali superiori ai 3 (tre) anni, i valori
minimi e massimi riportati negli allegati da D/! a D/5, integrati da quanto previsto nel presente
accordo e nell'allegato (E), si intendono cos incrementati:
- del 2% (due per cento) se la durata di 4 (quattro) anni;
- del 4% (quattro per cento) se la durata di 5 (cinque) anni;
- del 6% (sei per cento) se la durata di 6 (sei) annio o superiore.
Per gli immobili di cui all'art. 1, comma 2, lettera (a) della legge 431/98 i valori massimi e minimi
previsti negli allegati da D/1 a D/5, cos come integrati da quanto previsto nel presente accordo e
nell'allegato (E), si intendono incrementati del 15% (quindici per cento), tale incremento
cumulabile con tutti gli altri incrementi previsti dal presente accordo, fatta eccezione per gli
incrementi previsti per gli immobili ubicati in zone considerate di particolare pregio.
Per gli immobili arredati i valori massimi e minimi risultanti dagli allegati da D/1 a D/5, integrati
secondo quanto previsto dal presente accordo e nell'allegato (E), verranno ulteriormente aumentati
derl 15% (quindici per cento). Detto incremento sar elevato al 25% (venticinque per cento) ove
l'arredamento sia completo ivi compresi gli elettrodomestici. L'incremento riferito all'arredamento
non si intender peraltro aplicabile ove l'arredamento non sia sufficiente alla vivibilit.
2) CONTRATTI TRANSITORI ORDINARI
(Art. 5, comma 1. Legge 431/98 e Art. 2 D.M. 5 Marzo 1999)
L'ambito di applicazione dell'accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal territorio
amministrativo del Comune di Venezia.
Ai fini dell'art. 2, D.M. 5 Marzo 1999. le organizzazioni stipulanti danno atto che il canone dei
contratti individuali in epigrafe sar definito dalle parti contraenti all'interno dei valori minimi e
massimi stabiliti per le fasce di oscillazione dei contratti agevolati, secondo quanto previsto al punto
1) del presente accordo aumentati del 15% (quindici per cento).
Per i contratti in epigrafe - per i quali le organizzazioni stipulanti concordano l'applicazione della
medesima tabella degli oneri accessori di cui su (G) - vengono individuate le seguenti fattispecie a
soddisfacimento, rispettivamente, di esigenze dei proprietari e dei conduttori.
Fattispecie di esigenze dei proprietari:
1) quando il proprietario ha esigenza di adibire entro i diciotto mesi l'immobile ad abitazione propria
o dei figli o dei genitori per i seguenti motivi:
- trasferimento temporaneo della sede di lavoro
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- matrimonio dei figli
- rientro dall'estero
- destinazione dell'immobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio, esclusivamente
per immobili ubicati in luoga diverso da quello di residenza del locatore
- destinazione dell'immobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in seguito alla cessazione
del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula della locazione, che comporti il rilascio
dell'immobile
2) qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data prefissata ed
espressamente indicata nel contratto
Fattispecie di esigenze dei conduttori:
1) quando il conduttore ha una esigenza transitoria collegata ad un evento certo a data prefissata ed
espressamente indicata nel contratto;
Si specifica che per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la susistenza di
una delle suindicate esigenze in capo anche a una sola delle parti contraenti. Le parti stipuleranno i
contratti individuali di locazione secondo l'allegato tipo di contratto (allegatoH).
I contratti ad uso turistico sono disciplinati dal Codice Civile.

3) CONTRATTI TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(Art. 5, comma 2 e 3, L. 431/98 e Art. 3 D.M. 5 Marzo 1999)
L'ambito di applicazione dell'accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito del territorio
amministrativo del Comune di Venezia sede di Universit.
Le fasce di oscillazione del canone di locazione per i contratti in epigrafe sono costituite dalle fasce
di oscillazione individuate per le zone omogenee del Comune di Venezia di cui al punto 1) del
presente accordo integrato da quanto previsto dagli allegati A), A/1), B), C), D/1), D/2), D/3), D/4),
D/5), E).
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo l'allegato tipo di contratto (allegato
I) recante altrs- come col presente accordo formalmente si conviene- le modalit di aggiornamento
del canone in misura del 75% (settantacinque per cento) delle variazioni Istat, ove il contratto abbia
durata superiore a 12 (dodici) mesi.
Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori le organizzazioni stipulanti concordano
l'applicazione della medesima tabella di cui sub G).

4) PATTUAZIONI DI CARATTERE GENERALE

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I valori minimi e massimi previsti dal presente accordo e dai suoi allegati si intendono annualmente
assoggettati a revisione Istat i ragione del 75% (settantacinque per cento) con riferimentoall'indice
nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati del giugno 1999 in assenza di
un nuovo accordo di cui infra, l'indicizzazione si applicher peraltro unicamente ai nuovi contratti
aventi decorrenza a partire dal 1 Luglio 2001.
Le parti si danno atto che dal presente accordo sono escluse le fattispecie previste dall'art. 1 comma 6
del D.M. 5 Marzo 1999 e che resta altres fermo quanto previsto al comma 5 dell'art. 1 del succitato
Decreto.
Il presente accordo rester in vigore fino alla stipula di altro a seguito dell'emanazione di un nuovo
Decreto Ministeriale di recepimento di convenzione nazionale sostitutiva di quella sottoscritta l'8
Febbraio 1999 e porter, di comune intesa, formare oggetto di revisione allorch il Comune di
Venezia deliberi aliquote I.C.I. diverse da quelle attualmente emesse per i locatori che lochino sulla
base del presente accordo o siano modificate le agevolazioni fiscali di cui all'art. 8 della L. 431/98 o
intervengano consistenti variazioni delle condizioni di mercato locale dei canoni di locazione.
Il presente accordo aperto alle adesioni di tutte le altre Organizzazioni delle Propriet e degli
Inquilini maggiormente rappresentativa in sede locale.
Il presente accordo verr depositato, a cura delle Organizzazioni firmatarie dello stesso, presso la
segreteria generale del Comune di Venezia mediante consegna alla Segreteria Generale dello stesso,
Ufficio Protocollo Generale, o invio alla medesima tramite raccomandata a.r.
Letto, confermato e sottoscritto, in data 20 Luglio 1999 dalle Organizzazioni stipulanti:
- CONFEDILIZIA - ASSOCIAZIONE DELLA PROPRIETA' EDILIZIA DELLA
PROVINCIA DI VENEZIA i persona del Presidente Rag Luca Segalin.
.....................................................................................................................................
- U.P.P.I. - SINDACATO UNIONE PICCOLI PROPRIETARI IMMOBILIARI in persona del
Presidente Avv. Ruggero Sonnino
.....................................................................................................................................
- A.S.P.P.I.- ASSOCIAIONE SINDACALE PICCOLI PRORPIETARI IMMOBILARI in
persona dell'Amministratore Avv. Giorgio Chinellato
.....................................................................................................................................
- S.U.N.I.A - in persona del Segretario Generale Sig.ra Ivana De Rossi
.....................................................................................................................................
- U.N.I.A.T. - in persona del Segretario Generale Rag. Giorgio Bovo
VERCELLI ACCORDO
ACCORDO TERRITORIALE
IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9 DICEMBRE 1998 N. 431
E DEL DECRETO MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI 5 MARZO 1999

Fra le seguenti organizzazioni:
Confedilizia APE in persona del Presidente regionale, delegato dal Presidente confederale, Avv.
Pier Luigi Amerio
APPC in persona del Geom. Silvio DAloisio Consigliere Nazionale delegato dal Presidente
Nazionale
e
SUNIA in persona del Segretario Generale Sig. Raffaele del Ciello
UNIAT in persona del Segretario Generale Sig. Cenzino Berdini

Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dai territori
amministrativi del Comune di Vercelli.
Constatata la rituale convocazione da parte del Comune di Vercelli di tutte le Associazioni,
organizzazioni ed enti operativi sul territorio.
Accertate le informazioni concernenti le delimitazioni delle microzone catastali.
Esaminate ed acquisite le indicazioni di cui al DM 5/3/99, si conviene e stipula quanto infra.

CAPITOLO I
1) CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2 comma 3, L. 431/98 e art. 1 DM 5/3/99)

A) A)
CIRCA LE AREE:
A-1) Si individuano le seguenti aree:
1. area 1 Centro
2. area 2 Semicentro
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3. area 3 Periferia
aventi caratterisitche omogenee:
per valori di mercato;
dotaizoni infrastrutturali (trasporti pubblici, verde pubblico, servizi scolastici e sanitari, attrezzature
commerciali, ecc.);
tipi edilizia, come meglio delimitate in elaborato cartografico che si allega come parte integrante del
presente (Allegato 1).
A-2) Allinterno delle suddette aree omogenee non si ravvisa la necessit e lopportunit di
evidenziare zone di particolare pregio o degrado.

B) CIRCA I VALORI DEL CANONE
B-1) Convengono di determinare (con riferimento agli stessi criteri di individuazione delle aree
omogenee) per ognuna
delle suddette aree come individuate in cartografia allegata, i valori minimi e massimi del canone,
espressi in lire annuali
per ogni metro quadro utile, come da tabella riepilogativa (con relative sub-fasce per ogni area) che
si allega come parte
integrante al presente (Allegato 3).
Tali valori sono stati deteterminati, anche fate per quanto occorrere possa le opportune
valutazioni in merito:
alle attuali condizioni locali del mercato degli affitti;
ai canoni di locazione in generale correnti su piazza;
alla complessit e difficolt di individuare in concreto marcate differenze tra le specifiche aree
individuate, stante una
certa omogeneit, su piazza, dei valori locativi;
alle agevolazioni fiscali, come ad oggi specificamente esistenti (a favore del locatore e del
conduttore, ciascuno per quanto
di sua competenza), introdotte da tale normativa per le parti contrattuali private che intedano
ricorrere alla contrattazione
del secondo canale (previsto allart. 2, comma 3, legge 431/98);
al fatto che pare opportuno, nello spirito della riforma, individuare per ogni area le relative
sub-fasce di oscillazione dei
valori individuando elementi oggetivi di riferimento.
B-2) Convengono che il canone di locazione, come definito dalle parti private contrattuali, ai sensi
del presente accordo, venga
aggiornato ogni anno in misura pari al 75% della variazione accertata dallISTAT dellindice dei
prezzi al consumo per le
famiglie di operai e impiegati verificatesi nellanno precedente. Laggiornamento decorrer a seguito
di richiesta con lettera raccomandata.
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B-3) Convengono di determinare detti valori minimi e massimi del canone, esprimendoli in lire
annuali per ogni metro utile,
stante lassenza di diversi e pi utili criteri negli usi locali su piazza.

C) CIRCA IL METRO QUADRO UTILE:
C-1) Si ritiene opportuno definire convenzionalmente, per quanto occorrere possa, il concetto di
metro quadro utile; ci per
unavvertita e diffusa esigenza di chiarezaz delle future parti contrattuali private. A tal fine le parti
hanno concordato di calcolare
al 100% i metri relativi alle abitazioni, al 80% i metri relativi ai box e al 25% i metri relativi alle
cantine, soffitte, balconi e terrazzi.
Misurazioni nette da muri.
C-2) Si reputa oltremodo opportuno invitare le parti private contrattuali ad indicare espressamente in
contratto la msiura
dei metri quadri utili attribuiti allunit immobiliare oggeto del singolo contratto nonch il valore
applicato per singolo metro
quadro utile; ci al fine di chiarezza amministrativa e di prevenzione di possibile condenzioso. Una
variazione della superficie
utile dellunit immobiliare difforme in pi o in meno del 4% di quella indicata in cotnratto, non dar
diritto alla modifica del canone annuo convenuto.

D) CIRCA LA DURATA CONTRATTUALE E GLI AUMENTI DI CANONE:
D-1) Convengono di prevedere che le parti contrattuali private non possono stabilire durate
contrattuali superiori a quella
fissata dalla legge (in tre anni ex art. 5 legge 431/98).

E) CIRCA LE RIPARTIZIONI:
E-1) Convengono di prevedere, in materia di riparazioni ordinarie e straordinarie ed oneri accessori,
lapplicazione di una
tabella Oneri accessori che si allega come parte integrante del presente (Allegato 4). In ogni caso
saranno interamente a
carico del conduttore le spese in quanto esistenti relative al servizio di pulizia, al funzionamento
e allordinaria
manutenzione dellascensore, alla fornitura dellacqua nonch dellenergia elettrica, del
riscaldamento e del condizionamento
dellaria, allo spurgo dei pozzi neri e delle latrini nonch alle forniture degli altri servizi comuni. Le
spese per il servizio di
portineria, ove istituito, saranno a carico del conduttore nella misura del 90%.

F) CIRCA IL CONTRATTO TIPO:
F-1) Convengono di definire il contratto tipo sulla base del modello allegato (precisamente allegato
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A) del DM 05/03/99 (Allegato 6).

CAPITOLO II
2) CONTRATTI PER GLI USI TRANSITORI ABITATIVI
(art. 5 comma 1, della Legge 431/98 e art. 2 DM 5/3/99)
Premesso:
che la legge 9 dicembre 1998 n. 431 (in particolare larticolo 5), come attuata dal D.M. 05/03/99 (in
particolare art. 2), pubblico
in Gazzetta Ufficiale n. 67 del 22/3/99 prevede:
1. che i contratti di locazione abitativi di natura transitoria, di cui allart. 5 comma 1, della legge
9/12/98 n. 431, abbiano durata
non inferiore ad un mese e non superiore a diciotto mesi;
2. 10.che tali contratti siano stipulati per soddisfare particolari esigenze dei proprietari e dei
conduttori per fattispecie da
individuare nella contrattazione territoriale tra le Organizzazioni sindacali della propriet e degli
inquilini.

A) CIRCA LE ESIGENZE DEI PROPRIETARI E DEI CONDUTTORI PER FATTISPECIE
DA INDIVIDUARSI NELLA CONTRATTAIZONE TERRITORIALE
A-1) Individuano, anche considerate esigenze, usi, consuetudini locali, le particolari esigenze (delle
quali si specifica
sufficiente la sussistenza di una delle sottoindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti
contraenti) come
da seguente elenco delle varie fattispeci:
A-2) Quando il proprietario ha esigenza di adibire entro diciotto mesi limmobile:
Trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
Matrimonio e/o convivenza;
Matrimonio dei figli;
Separazione propria o dei figli;
Rientro dallestero;
Attesa di concessione edilizia o autorizzazione da parte del Comune per la ristrutturazione o
demolizione dellimmobile
o ampliamento con alloggio attiguo;
Intende destinare limmobile ad uso abitativo, commerciale, artigianale o professionale proprio,
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ad uso del coniuge,
dei genitori, dei figli, dei parenti fino al secondo grado, indicando lesatta motivazione allatto della
stipula contrattuale.
A-3) Quando linquilino ha esigenza di un contratto transitorio per motivi di:
Trasferimento momentaneo della sede di lavoro;
Contratto di lavoro a tempo determinato in comune diverso da quello di residenza;
Assegnazione alloggio di edilizia pubblica o acquisto in cooperativa o presso privati di un
alloggio che si rende disponibile
entro diciotto mesi dimostrato con compromesso regolarmente registrato;
Vicinanza momentanea a parenti bisognosi;
Uso seconda casa con permanenza nella prima casa nello stesso comune o in comune
confinante, con certificazione
contrattuale, o rogito notarile;
Per esigenze di ricerca e di studio.
A-4) convengono che il contratto tipo definito a livello locale debba prevedere una specifica clausola
che individui lesigenza
transitoria del locatore o del conduttore, i quali dovranno confermare il verificarsi della stessa,
tramite lettera raccomandata
da inviarsi avanti la scadenza del termine stabilito nel contratto e che qualora il locatore non adempia
a questo onere contrattuale
oppure siano venute meno le cause della transitoriet, il contratto tipo deve prevedere la
riconduzione della durata a quella
prevista dallart. 2 comma 1, della legge 9/12/98 n. 431, ovvero in caso di mancato utilizzo
dellimmobile rilasciato
un risarcimento pari a 36 mensilit.
A-5) Si danno atto che lesigenza transitoria del conduttore debba essere provata con apposita ed
idonea documentazione
da allegare al contratto.
B) CIRCA IL CONTRATTO TIPO:
B-1) Convengono di definire il contratto tipo, sulla base del modello allegato (precisamente allegato
B) al DM 05/03/99 e
comunque sulla base degli elementi e condizioni ugualmente previsti dal detto DM. Si allega il
contratto tipo al presente
(allegato 7). Nella parte descrittiva dovr contenere tutti gli elementi e i riferimenti documentali e
informativi sulla classificazione
catastale, le tabelle millesimali, lo stato degli impianti e delle attrezzature tecnologiche anche in
relazione alle normative
sulla sicurezza nazionale e comunitaria, nonch una clausola che faccia riferimento alle reciproche
autorizzazioni ai sensi
della legge 31/12/96 n. 675.
C)CIRCA LE AREE:
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C-1) Si richiamano integralmente le aree del capitolo 1 (allegato 1).
D) CIRCA I VALORI DEL CANONE:
D-1) Si richiama integralmente quanto previsto al capitolo 1 (allegato 3), con valori minimi e
massimi previsti per ogni
area con relative sub-fasce.
D-2) Convengono di determinare detti valori minimi e massimi del canone, esprimendoli in lire ad
anno per ogni metro quadro
utile, stante lassenza di diversi e pi utili criteri negli usi locali su piazza. Il valore sar aumentato
del 15% qualora limmobile
abbia ammobiliato almeno la cucina e la camera da letto.
E) CIRCA LE RIPARTIZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE:
E-1) Richiamano, in materia di riparazioni ordinarie e straordinarie ed oneri accessori, la tabella
Oneri accessori che si allega
come parte integrante del presente (Allegato 4). In ogni caso saranno interamente a carico del
conduttore le spese in quanto
esistenti relative al servizio di pulizia, al funzionamento e allordinaria manutenzione
dellascensore, alal fornitura dellacqua
nonch dellenergia elettrica, del riscaldamento e del condizionamento dellaria, allo spurgo dei
pozzi neri e delle latrine nonch
alle forniture degli altri servizi comuni. Le spese per il servizio di portineria, ove istituito, saranno a
carico del conduttore nella misura del 90%.
F) CIRCA IL METRO QUADRO UTILE:
F-1) Si richiama integralmente quanto esposto al Capitolo I.

LA COMMISSIONE CONCILIATIVA STRAGIUDIZIALE FACOLTATIVA

Convengono che ciascuna parte potr adire per ogni controversia che dovesse sorgere in merito alla
interpretazione ed esecuzione
del presente contratto, nonch in ordine allesatta applicazione dellAccordo territoriale pi sopra
citato, anche a riguardo del canone,
una commissione stragiudiziale formata, quanto a due componenti scelti fra appartenenti alle
rispettive organizzazioni firmatarie
dellAccordo di cui trattasi sulla base delle designazioni, rispettivamente, del locatore e del
conduttore e, quanto a un terzo che
svolger eventualmente funzioni di presidente sulla base della scelta dei due componenti come
sopra designati ove gli stessi, di
comune accordo, ritengano di nominarlo. Tale commissione non esclude la normale competenza
dellautorit giudiziaria.
In caso di variazione annuale in misura superiore al 10% in diminuzione o in aumento
dellimposizione fiscale rispetto a quella in atto
al momento della stipula del contratto la parte interessata potr adire una commissione stragiudiziale
di conciliazione composta nei
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modi sopraindicati, la quale determiner nel termine di 90 giorni, il nuovo canone, a valere fino alla
cessazione del rapporto contrattuale
, ivi compreso leventuale periodo di proroga biennale, o fino a nuova variazione. La commissione,
prima della decisione della nuova
determinazione del canone, non pu sospendere il pagamento del canone pattuito dalle parti.
La Commissione conciliatrice sar regolata in via di massima come da alelgato (allegato 2).

ACCORDI CON ALTRI ENTI
Per le compagnie assicurative, gli enti privatizzati, i soggetti giuridici od individuali detentori di
grandi propriet immobiliari, ecc. i canoni
definiti, allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione per aree
omogenee come sopra indicate dalle contrattazioni
territoriali, in base ad appositi integrativi locali fra propriet, assistita a sua richiesta
dallorganizzazione sindacale dei proprietari dalla
stessa prescelta, e le organizzazioni sindacali dei conduttori rappresentative dellinquilinato, in ogni
caso firmatari degli accordi nazionali e/o territoriali.
Per gli enti previdenziali pubblici si procede con accordi integrativi locali, anche in relazione a
quanto previsto dal decreto legislativo n. 104/96;
i canoni relativi a tale comparto sono determinati in base alle aree omogenee ed agli elementi
individuati negli accordi locali. Gli accordi
integrativi saranno conclusi tra la propriet, assistita a sua richiesta dallorganizzazione sindacale
dei proprietari dalla stessa prescelta, e
a sua richiesta dallorganizzazione sindacale dei proprietari dall stesa prescelta, e le organizzazioni
sindacali dei conduttori rappresentative
dellinquilinato, in ogni caso firmatarie degli accordi nazionali e/o territoriali.
Gli accordi definiti n sede locale possono stabilire durate contrattuali superiori a quella minima
fissata dalla legge. In questo caso gli accordi
locali individuano le relative misure di aumento dei valori minimo e massimo delle fasce di
oscillazione dei canoni definiti per aree omogenee.
Negli stessi accordi territoriali, che individuano i valori minimi e massimi esprimendoli in lire per
metro quadro utile o, eventualmente, secondo
gli usi locali, possono essere previste particolari clausole in materia di manutenzioni ordinarie e
straordinarie, ripartizione degli oneri accessori ed altro.


REVISIONE ACCORDO

Il presente accordo rester in vigore fino alla stipula di altro a seguito dellemanazione di un nuovo
decreto ministeriale di recepimento di
convenzione nazionale sostitutiva di quella sottoscritta il 08/02/99 e potr di comune intesa, formare
oggetto di revisione allorch il Comune
deliberi aliquote ICI specifiche per i locatori che lochino sulla base del presente Accordo o siano
modificate le agevolazioni fiscali di cui allart.
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8 della legge 431/98 o intervengano consistenti variazioni delle condizioni di mercato locale dei
canoni di locazione e quanto lo si ritenga necessario.
REVISIONE CANONI
Le Associazioni firmatarie il presente accordo territoriale convengono che nel caso di sensibile
variazione in pi o in meno dellimposizione
fiscale rispetto a quelle in atto al momento della firma del presente accordo su iniziativa anche di una
delle parti le stesse si convocheranno
per discutere i parametri utili per la definizione dei canoni dei nuovi contratti di locazione e di quelli
gi firmati, al momento del loro rinnovo
trascorsi i tre anni di durata previsti dalla legge.

CERTIFICAZIONE DEI PARAMETRI
Le Associazioni potranno sottoscrivere certificazioni di congruit (vedi allegato 5).

SI ALLEGANO COME PARTE INTEGRANTE DEL PRESENTE ACCORDO TERRITORIALE:
1. Cartografia con individuazione delle aree omogenee
2. Domanda di conciliazione
3. Tabella riepilogativa (per ogni area) dei valori miminimi e massimi dei canoni, espressi in lire
annue per ogni metro quadro utile
4. Tabella ripartizione oneri accessori
5. Certificazione di congruit
6. Contratto tipo
7. Contratto tipo per contratti transitori
Allegato 2

DOMANDA DI CONCILIAZIONE

Il procedimento di conciliazione pu essere attivato su richiesta di una delle parti, attraverso la
propria Associazione.
Listanza deve contenere le generalit delle parti, loggetto della controversia, una sommaria
descrizione delle ragioni che lhanno indotta, le
domande della parte e copia del contratto di locazione in corso ed ogni altro eventuale documento
ritentuo utile, nonch lassociazione di cui dovr
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nominare un proprio rappresentante come componente la Commissione di conciliazione. Listanza
deve essere spedita tramite raccomandata con
ricevuta di ritorno allaltra parte. Questultima, qualora sia disponibile ad accettare il tentativo di
conciliazione dovr far conoscere allaltra parte
entro 10 giorni lassociazione da cui vuol farsi rappresentare. La prima riunione della commissione
di conciliazione sar convocata entro i 10 giorni
successivi e le parti decideranno la sede che sar, di norma, alternativamente presso le sedi delle
associazioni della propriet e dellinquilinato
firmatarie il presente accordo territoriale.
I rappresentanti delle Associazioni incaricati si riuniranno il giorno stabilito alla presenza delle parti.
Esaminato il contenzioso aggiorneranno, se
del caso, la seduta per lesame di eventuali perizie e per le conclusioni.
Se il tentativo di conciliazione riesce, viene redatto un verbale di conciliazione sottoscritto dalle parti
che ha natura di scrittura privata. Del verbale
di conciliazione fornita copia alle parti.
Gli eventuali oneri fiscali per la registrazione, quanto prevista dalla legge, del verbale di
conciliazione sono a carico di ciascuna delle parti in egual misura.
Allegato 3

PARTICOLARI DOTAZIONI DELLALLOGGIO
1. Presenza di autorimessa o posto macchina
coperto
2. Presenza di cantina o soffitta
3. Presenza di impianto di acqua corrente
4. Presenza di impianto di riscaldamento
5. Ulteriore dotazione nel caso che limpianto
di riscaldamento si autonomo
6. Presenza di autorimessa o posto macchina
coperto oltre il primo
7. Presenza di doppi servizi
8. Presenza di allacciamento alla rete del gas
9. Presenza di porta blindata
10. Comodit di salita (presenza di ascensore
per unit oltre il secondo piano)
11. Presenza di area verde di pertinenza del
condominio
12. Presenza di posto macchina scoperto

Presenza di
almeno
6 elementi
Presenza di
almeno
4 elementi
Presenza di non pi
di 3 elementi
CENTRO
110.000-
92.000
92.000-70.000 70.000-53.000
SEMICENTRO 88.000-75.000 75.000-59.000 59.000-48.000
PERIFERIA 77.000-66.000 66.000-54.000 54.000-43.000

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Allegato 4

TABELLA ONERI ACCESSORI
RIPARTIZIONE FRA LOCATORE E CONDUTTORE

AMMINSITRAZIONE
Tassa occupazione suolo pubblico per passo carrabile L
Tassa occupazione suolo pubblico per lavori condominiali L
Assicurazione dello stabile (parte globale fabbricato) e degli impianti al 100% e 50% della
responsabilit civile
L
Assicurazione dello stabile solo della parte responsabilit civile verso terzi 50% C
Postali e telefoniche L
Copisteria, fotocopie, cancelleria e postali, noleggio sala per riunione in caso di unico
proprietario o copie documenti richiesti dagli inquilini
C
Fotocopie, copisteria, cancelleria L
Compenso amminsitratore 50% solo se indicato contrattualmente, diversamente interamente a
carico della propriet
L
Compenso dellamministratore 50% solo se indicato contrattualmente C
Trasporti e vacazioni L

ASCENSORE
Manutenzione ordinaria e piccole riparazioni C
Installazione e manutenzione straordinaria degli impianti L
Adeguamento alle nuove disposizioni di legge L
Consumi energia elettrica per forza motrice e illuminazione C
Tasse annuali per rinnovo licenza di esercizio L
Ispezioni e collaudi C
Manutenzione in abbonamento C
Riparazione delle parti meccaniche ed elettriche per guasti, ivi comprese le riparazioni delle
serrature e pulsantiere della cabina
C
Sostituzione delle funi in conseguenza delluso nella misura del 50% L
Sostituzione delle funi in conseguenza delluso nella misura del 50% C

AUTOCLAVE
Installazione e sostituzione integrale dellimpianto o di componenti primari (pompa,
serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico, ecc.)
L
Manutenzione ordinaria C
Imposte e tasse di impianto L
Forza motrice C
Ricarico pressione del serbatoio C
Ispezioni, collaudi e lettura contatori C
Riparazioni e piccole sostituzioni di parti che siano conseguenti alluso C
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Manutenzione in abbonamento C

IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE, DI VIDEOCITOFONO E SPECIALI
Installazione e sostituzione dellimpianto comune di illuminazione L
Manutenzione ordinaria dellimpianto comune di illuminazione C
Installazione e sostituzione degli impianti di suoneria ed allarme L
Manutenzione ordinaria degli impianti di suoneria ed allarme C
Installazione e sostituzione di impianti speciali di allerma,e sicurezza e simili L
Manutenzien ordinari adi impianti speciali di allarme, sicurezaz e simili C
Riparazioni e piccole sostituzioni di parti in cosneguenza delluso: lampade, lampadine,
interruttori, neon, starters, reattori, portalampade, ecc.
C
Energia elettica secondo bollette Enel o ATENA C

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, PRODUZIONE ACQUA
CALDA, ADDOLCIMENTO ACQUA

Installazione e sostituzione degli impianti L
Adeguamento degli impianti a leggi e regolamenti L
Manutenzione ordinaria degli impianti, compreso il rivestimento refrattario C
Pulizia annuale degli impiati e dei fitlri e messa a riposo stagionale C
Lettura dei contatori C
Acquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e acqua C
Riparazione e sostituzione delle parti accessorie in conseguenza delluso, ugelli,
avvolgimento pompe e bruciatori, elettrodi, pompa bruciatore, ecc. Apparecchiatura elettrica
bruciatore
C
Manutenzione straordinaria locale centrale termica L
Ricarica estintori C
Lavori di adeguamenti imposti da norme antincendio, antismog, ANCC, e regolamenti
comunali
L
Salario, indennit e contributi sociali al fuochista C
Diritti VVFF L
Assicurazioni infortuni fuochista C
Pulizia caldaie, burciatori, canne fumarie, messa a riposo stagionale C
Compenso amministrazione (riscaldamento, acqua calda) C
Lettura contatori acqua calda C

IMPIANTI SPORTIVI
Installazione e manutenzione straordinaria L
Addetti (bagnini, pulitori, manutentori ordinari, ecc.) C
Consumo di acqua per pulizie e depurazione; acquisto di materiale per la manutenzione
ordinaria (es. terra rossa)
C

IMPIANTO ANTINCENDIO
Installazione e sostituzione dellimpianto L
Acquisti degli estintori L
Manutenzione ordinaria C
Ricarica degli estintori, ispezioni e collaudi C

IMPIANTO TELEVISIVO
Installazione, sostituzione o potenziamento dellimpianto televisivo centralizzato L
Manutenzione ordinaria dellimpianto televisivo centralizzato C
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PARTI COMUNI
Sostituzione di grondaie, sifoni e colonne di scarico L
Manutenzione ordinaria grondaie, sifoni e colonne di scarico C
Manutenzione straordinaria di tetti e lastrici solari L
Manutenzione ordinaria di tetti e lastrici di fognatura L
Manutenzione ordinaria della rete di fognatura, compresa la disotturazione dei condotti e
pozzetti
C
Sostituzione di marmi, corrimano, ringhiere L
Manutenzione ordinaria di pareti, corrimano, ringhiere di scale e locali comuni C
Consumo di acqua ed energia elettrica per le parti comuni C
Installazione e sostituzione di serrature L
Manutenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi utilizzati C
Installazione e sostituzione serrature L
Mantuenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi utilizzati C
Installazione di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori, bidoni, armadietti per
contatori, zerbini, tappeti, guide ed altro materiale di arredo
L
Manutenzione ordinaria di attrezazture quali caselle postali, cartelli segnalatori, bidoni,
armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide ed altro materiale di arredo
C
Spurgo delle fosse biologiche e disotturazioni delle colonne di scarico e relativi pozzetti C
Riparazione di tubazioni interne L
Spurgo dei pozzi neri C
Sostituzione e riparazione di marmi ringhiere e corrimano L
Installazione e sostituzione inferriate, concellate, infissi, seminfissi, e vetrate L
Riparazione di infissi e seminfissi in conseguenza delluso e vetri a seguito di rottura da parte
degli inquilini
C
Opere murarie di manutenzione delle murature e strutture dello stabile L
Riparazione delle apparecchiature e della centralina di comanda per il funzionamento
automatico di cancelli
C
Riparazione di serrature e chiudiporte, eventuale sostituzione di chiavi C
Impiato alberi, cespugli, piante fiorite nonch attrezzature occorrenti per la manutenzione del
giardino
L
Riparazione dellimpianto centralizzato TV per la ricezione dei programmi nazionali C
Installazioni e riparazioni dellimpianto centralizzato TV per la ricezione dei programmi a
colori, esteri e privati
C
Targhette nominativi personali per casellari postali, pulsantiere citofono e porte C
Servizio deblattizzazione e disinfestazione in genere, ivi compresa la disinfestazione dei
contenitori e dei bidoni della spazzatura
C
Sostituzione dei vetri dei balconi e delle parti comuni se causata per colpa di inquilini C
Sostituzione alberi, cespugli, piante fiorite C
Sostituzione piante ornamentali e fiori ingresso palazzo C
Mano dopera per il taglio dellerba, potature, innaffiatura, acquisto concimi, riparazione
attrezzi nonch manutenzione del giardino
C
Canone in abbonamento per manutenzione e sostituzione piante e fiori ornamentali C
Sostituzione e riparazione, per uso, di attrezzature e di parti mobili di arredo e di
completamento dello stabile (cartelli indicatori, caselle postali, bacheche, plafoniere, bidoni
per la spazzatura, trespoli, ecc.)
C

PARTI INTERNE ALLAPPARTAMENTO LOCATO
Sostituzione integrale di pavimenti e rivestimenti L
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Manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti C
Manutenzione ordinaria di infissi e serrande, degli impianti di riscaldamento e sanitario C
Rifacimento di chiavi e serrature C
Tinteggiatura di pareti C
Sostituzione di vetri C
Manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricit e del cavo e dellimpianto
citofonico e videocitofonico
C
Verniciatura di opere in legno e metallo C
Manutenzione straordinaria dellimpianto di riscaldamento L
Riparazione della rubinetteria in conseguenza delluso, valvole termosifoni, termoconvettori,
impianti a pavimento
C
Riparazione e sostituzione delle cinghie, molle cordelle di attacco al rullo delle persiane
avvolgibili
C
Chiavi e serrature C
Tappezzeria C

PORTIERATO
Trattamento economico del portiere e del sostituto, compresi contributi previdenziali e
assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi ferie e indennit varie, anche
locali, come da CCNL
L10%
C90%
Materiale per le pulizie C
Eventuale alloggio del portiere (pari allindennit sostitutiva prevista CCNL)
L10%
C90%
Manutenzione ordinaria della guardiola
L10%
C90%
Manutenzione straordinaria della guardiola L
Acquisto e manutenzione arredi della portineria che non siano di uso personale del portiere e
della sua famiglia
L
Polizza assicurativa contro gli infortuni nei casi di contratti dopera per le pulizie C
Alloggio del portiere, in mancanza dellindennit sostitutiva L
Riscaldamento, luce e acqua dellalloggio del portiere C
Portierato per la quota del 10% L
Tenuta libri paga C
Canone abbonamento telefono portineria C
Divise estive ed invernali e tute da lavoro C
Sgombero da materiale e rifiuti abbonamenti nei corridoi, cantine, soffitte e cortili C

PULIZIA
Spese per lassunzione delladdetto L
Trattamento economico delladdetto, compresi contributi previdenziali e assicurativi,
accantonamento liquidazione, tredicesima, premi, ferie e indennit varie, anche locali, come
da CCNL
C
Spese per il conferimento dellappalto a ditta L
Spese per le pulizie appaltate a ditta C
Materiale per le pulizie C
Acquisto e sostituzione macchinari per la pulizia L
Manutenzione ordinaria dei macchinari per la pulizia C
Derattizzazione e disinfestazione dei locali legati alla raccolta delle immondizie C
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Allegato 5


CERTIFICAZIONE DI APPLICAZIONE DEI PRAMETRI DI CUI ALLACCORDO
TERRITORIALE

In riferimento al contratto di locazione stipulato in data ....................................tra il
locatore .................................. e il conduttore
........................................................secondo quanto previsto dallaccordo territoriale firmato a
Vercelli, in data ............
Che richimava la legge 431 del 9/12/1998 e il Decreto del Ministro dei lavori pubblici del
05/03/1999.
Lassociazione della propriet .................................................. e lassociazione sindacale
dellinquilino ..........................................
dichiarano che il canone di locazione pattuito rientra secondo le dichiarazioni delle parti nei
parametri prevsiti sallaccordo
territoriale depositato presso il comune in data

IL LOCATORE IL CONDUTTORE


Disinfezione di bidoni e contenitori di rifiuti C
Tassa rifiuti o tariffa sostitutiva C
Acquisto di bidoni, trespoli e contenitori L
Sacchi per la preraccolta dei rifiuti C
Primo acquisto di trespoli, bidoni e contenitori per spazzatura L
Salario o compenso addetto preraccolta rifiuti C
Comunicazione alle PA dei metri quadrati degli alloggi L
Contributi previdenziali e assicurativi addetto C
Sacchi per preraccolta C
Polizza assicurativa contro gli infortuni C
Noleggio contenitori C
Disotturazione pattumiere e loro disinfezione C

SGOMBERO NEVE
Spese relative al servizio, compresi i materiali duso C
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ASSOCIAZIONE PROPRIETA SINDACATO INQUILINI


DATA


Allegato 6



CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO
(ai sensi dellart. 2 comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431)

Il/l a Sig./soc. (1)
Di seguito denominato/a locatore
(assistito/a da (3)
in persona di

concede in locazione

al/alla Sig./Soc. (1)
di seguito denominato/a conduttore
identificato/a mediante (2)
(assistito/a da (3)
in persona di
che accetta, per s e i suoi aventi causa, lunit immobiliare posta in
via
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n. civico
piano
scala
int.
composto di n.
Vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei seguenti elementi accessori (cantina, autorimessa
singola, posto macchina in comune o meno, ecc. indicare quali)
Non ammobiliato/ammobiliato come da elenco a parte, sottoscritto da contraenti.
TABELLE MILLESIMALI
propriet
riscaldamento
acqua
altre
Comunicazione ex art. 8, terzo comma, del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333 (convertito dalla
legge 8 Agosto 1992, n. 359).
Codice fiscale del locatore
Estremi catastali identificativi dellunit immobiliare
Documentazione amministrativa e tecnica sicurezza impianti
Certificato di collaudo e certificazione energetica
La locazione sar regolata dalle seguenti pattuizioni:
1) Il contratto stipulato per la durata di anni (4)
dal
al
e alla prima scadenza, ove le parti non concordino sul rinnovo del medesimo, e senza che sia
necessaria disdetta per finita locazione, il contratto prorogato di diritto di due anni fatta salva la
facolt di disdetta da parte del locatore che intenda adibire limmobile agli usi o effettuare sullo
stesso le opere di cui allart. 3 della legge n. 431/98, ovvero vendere limmobile alle condizioni e con
le modalit di cui allart. 3.
Alla scadenza del periodo di proroga biennale ciascuna delle parti ha diritto di attivare la procedura
per il rinnovo a nuove condizioni o per la rinuncia al rinnovo del contratto comunicando la propria
intenzione con lettera raccomandata da inviare allaltra parte almeno sei mesi prima della scadenza.
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In mancanza della comunicazione il contratto rinnovato tacitamente alle medesime condizioni.
Nel caso in cui il locatore abbia riacquistato la disponibilit dellalloggio alla prima scadenza e non
lo adibisca, nel termine di dodici mesi dalla data in cui ha riacquistato la detta disponibilit, agli usi
per i quali ha esercitato la facolt di disdetta, il conduttore avr diritto al ripristino del rapporto di
locazione alle medesime condizioni di cui al contratto disdettato o, in alternativa, ad un risarcimento
in misura pari a trentasei mensilit dellultimo canone di locazione percepito.
2) Il conduttore ha facolt di recedere per gravi motivi dal contratto previo avviso da recapitarsi a
mezzo lettera raccomandata almeno 6 mesi prima.
3) Limmobile dovr essere destinato esclusivamente ad uso di civile abitazione del conduttore e
delle persone attualmente con lui conviventi.
Per la successione del contratto si applica lart. 6 della legge 27 luglio 1978 n. 392 nel testo vigente a
seguito della sentenza della Corte costituzionale 7 aprile 1988 n. 404.
4) Il canone annuo di locazione, secondo quanto stabilito dallaccordo definito tra
e depositato in data
presso il Comune di Vercelli, convenuto in ./Euro
che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del locatore ovvero a mezzo bonifico
bancario ovvero
in n.
rate eguali anticipate di ./Euro
ciascuna, scadenti il
tale canone stato determinato dalle parti sulla base dellapplicazione dei seguenti criteri e
parametri: secondo quanto stabilito dallart.
dellaccordo
ovvero dellarticolo
del decreto Ministeriale dei lavori pubblici di concerto con il Ministero delle finanze di cui allart. 4,
comma 3, legge n. 431/98
Nel caso in cui laccordo territoriale di cui al presente punto lo preveda, il canone sar, aggiornato
annualmente nella misura contrattata che comunque non potr seuperare il 75% della variazione
ISTAT.
5) Il pagamento del canone o di quantaltro dovuto anche per oneri accessori non potr essere
sospeso o ritardato da pretese o eccezioni del conduttore, qualunque n sia il titolo. Il mancato
puntuale pagamento, per qualunque causa, anche di una sola rata del canone (nonch di quantaltro
dovuto ove di importo pari ad una mensilit del canone) costituisce in mora il conduttore, fatto salvo
quanto previsto dagli articoli 5 e 55 della legge 27 luglio 1978 n. 392.
6) Il conduttore dovr consentire laccesso allunit immobiliare al locatore, al suo amministratore
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nonch ai loro incaricati ove gli stessi n abbiano - motivandola ragione.
7) Il conduttore dichiara di aver visitato la casa locatagli e di averla trovata adatta alluso convenuto
e cos di prenderla in consegna ad ogni effetto con il ritiro delle chiavi, costituendosi da quel
momento della medesima custode. Il conduttore si impegna a riconsegnare lunit immobiliare locata
nello stato medesimo in cui lha ricevuta salvo il deperimento duso, pena il risarcimento del danno.
Si impegna, altres, a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente, accusando in tal
caso ricevuta della consegna dello stesso con la firma del presente contratto, cos come si impegna
ad osservare le deliberazioni dellassemblea dei condomini. E in ogni caso vietato al conduttore di
compiere atti, e di tenere comportamenti, che possano recare molestia agli altri abitanti dello stabile.
Le parti danno atto, in relazione allo stato dellimmobile, ai sensi dellart. 1590 del Codice civile di
quanto segue ovvero come da allegato verbale di consegna.
8) Il conduttore non potr apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali
locati ed alla loro destinazione, o gli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del
locatore.
9) Il conduttore esonerer espressamente il locatore da ogni responsabilit per danni diretti o indiretti
che potessero derivargli da fatto dei dipendenti del locatore medesimo nonch per interruzione
incolpevole dei servizi.
10) A garanzia delle obbligazioni tutte le assume con il presente contratto, il conduttore versa/non
versa al locatore (che con la firma del contratto n rilascia, in caso, quietanza) una somma di . /Euro
pari a
mensilit del canone, non imputabile in conto pigioni e produttiva di interessi legali che saranno
corrisposti al conduttore al termine di ogni anno di locazione.
Il deposito cauzionale come sopra costituito sar restituito al termine della locazione previa verifica
dello stato dellunit immobiliare e dellosservanza di ogni obbligazione contrattuale.
A forme di garanzia
11) Per gli oneri accessori le parti faranno applicazione della Tabella oneri accessori allegata
allaccordo di cui al punto 4).
In ogni caso interamente a carico del conduttore le spese in quanto esistenti relative al servizio di
pulizia, al funzionamento e allordinaria manutenzione dellascensore, alla fornitura dellacqua
nonch dellenergia elettrica, del riscaldamento e del condizionamento dellaria, allo spurgo dei
pozzi neri e delle latrine nonch alle forniture degli altri servizi comuni. Le spese per il servizio di
portineria, ove istituito, saranno a carico del conduttore nella misura del 90 per cento.
Il pagamento di quanto sopra deve avvenire in sede di consuntivo entro due mesi dalla richiesta.
Prima di effettuare il pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere lindicazione specifica delle
spese anzidette e dei criteri di ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione presso il locatore (o
presso il suo amministratore o lamministratore condominiale, ove esistente) dei documenti
giustificati delle spese effettuate, anche tramite le organizzazioni sindacali.
In una col pagamento della prima rata del canone annuale, il conduttore verser una quota di acconto
non superiore a quella di sua spettanza risultante dal consuntivo dellanno precedente.
12) Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dellunit immobiliare locatagli, nelle
delibere di assemblea condominiale relativa alle spese e alle modalit di gestione dei servizi di
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riscaldamento e di condizionamento daria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulle delibere
relative alla modificazione degli altri servizi comuni.
Quanto stabilito in materia di riscaldamento e di condizionamento daria si applica anche dove si
tratti di edificio non in condominio. In tale caso (e con losservanza, in quanto applicabili, delle
disposizioni del codice civile sullassemblea dei condomini) i conduttori si riuniscono in apposita
assemblea convocata dalla propriet o da almeno tre conduttori.
13) Il conduttore in caso di installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata si
obbliga a servirsi esclusivamente dellimpianto relativo, restando sin dora il locatore in caso di
inosservanza autorizzato a far rimuovere e demolire ogni antenna individuale a spese del
conduttore, il quale nulla potr pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve le eccezioni di legge.
14) Nel caso in cui il locatore intendesse vendere lunit immobiliare locata il conduttore dovr
consentire la visita allunit immobiliare una volta alla settimana per almeno due ore con
lesclusione dei giorni festivi, oppure con le seguenti modalit:
15) il locatore concede/o non concede il diritto di prelazione al conduttore in caso di vendita
dellimmobile locato da esercitarsi secondo gli articoli 38 e 39 della legge 27 luglio 1978, n. 392.
16) Il locatore concede/o non concede il diritto di prelazione al conduttore in caso di nuova
locazione, alla scadenza del contratto, da esercitarsi secondo lart. 40 della legge 27 luglio 1978, n.
392.
17) Le spese di bollo per il presente contratto, e per le ricevute conseguenti, sono a carico del
conduttore.
Il locatore provveder alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Questi
corrisponder la quota di sua spettanza, pari alla met. Le parti potranno delegare per la registrazione
del contratto una delle organizzazioni che abbiano prestato assistenza per la stipula del presente
contratto.
18) A tutti gli effetti del presente contratto, compresa la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della
competenza a giudicare, il conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li
occupi o comunque detenga, presso lufficio di segreteria del comune ove situato limmobile
locato.
19) Qualunque modifica al presente contratto non pum aver luogo, e non pu essere provata, se non
mediante atto scritto.
20) Il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati
personali in relazione ad adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge 31 dicembre 1996,
n. 675).
21) Per quanto non previsto dal presente contratto le parti fanno espresso rinvio alla convenzione
nazionale di cui allart. 4, comma 1, della legge n. 431/98, al decreto del Ministro dei lavori pubblici
di concerto con il Ministro delle finanze di cui allart. 4, comma 2, della legge n. 431/98 del
allaccordo di cui al punto 4) (eventualmente al decreto del Ministro dei lavori pubblici di concerto
con il Ministro delle finanze di cui allart. 4, comma 3, della legge n. 431/98, emanato il
alle disposizioni del Codice civile, della legge 27 luglio 1978, n. 392 della legge 9 dicembre 1998, n.
431, e comunque alle norme vigenti ed agli usi locali.
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22) Le parti di comune accordo potranno adire per ogni controversia che dovesse sorgere in merito
alla interpretazione e esecuzione del presente contratto la Commissione di Conciliazione
stragiudiziale paritetica istituita tra nellambito dellaccordo di cui al punto 4).
23) Altre pattuizione
Letto, approvato e sottoscritto
Vercelli, li
IL LOCATORE
IL CONDUTTORE
A mente dellarticolo 1342, secondo comma, del Codice Civile, le parti specificatamente approvano i
patti di cui ai punti 1), 2), 3), 4), 5), 7), 9), 10), 11), 12), 15), 20), 21) e 23).
IL LOCATORE
IL CONDUTTORE
Sottoscrivono in segno della prestata assistenza

..........................................................

1) 1) Per le persone fisiche, riportare: nome, cognome, luogo e data di nascita, domicilio e
codice fiscale. Per le persone giuridiche, indicare: ragione sociale, sede, codice fiscali, partita IVA,
numero iscrizione tribunale nonch nome, cognome e data di nascita del legale rappresentante.
2) 2) Documento di riconoscimento: tipo ed estremi. I dati relativi devono essere riportati nella
denuncia da presentare allautorit di P.S., da parte del locatore, ai sensi dellart. 12 decreto-legge 21
marzo 1978, n. 59, convertito dalla legge 18 maggio 1978, n. 191. Nel caso in cui il conduttore sia
cittadino extracomunitario, deve essere data comunicazione allautorit di P.S., ai sensi dellart. 7 del
decreto legislativo n. 286/1998.
3) 3) Assistenza facoltativa.
4) 4) La durata minima di anni tre.

Allegato 7

CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO
DI NATURA TRANSITORIA
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(ai sensi dellart. 5 comma 1, della legge 9 dicembre 1998, n. 431)

Il/la Sig./Soc. (1)
Di seguito denominato/a locatore
(assistito/a da (3)
in persona di

concede in locazione

al/alla Sig./Soc. (1)
di seguito denominato/a conduttore
identificato/a mediante (2)
(assistito/a da (3)
in persona di
che accetta, per s i suoi aventi causa, lunit immobiliare posta in
Via
n. civico
piano
scala
int.
Composto di n.
Vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei seguenti elementi accessori (cantina, autorimessa
singola, posto macchina in comune o meno, ecc.: indicare quali)
Non ammobiliato/ammobiliato come da elenco a parte, sottoscritto dai contraenti.
TABELLE MILLESIMALI
Propriet
Riscaldamento
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Acqua
Altre
Comunicazione ex art. 8, terzo comma, del decreto-legge 11 luglio 1992 n. 333 (convertito dalla
legge 8 agosto 1992, n. 359)
Codice fiscale del locatore
Estremi catastali identificativi dellunit immobiliare
Documentazione amministrativa e tecnica sicurezza impianti
Certificato di collaudo e certificazione energetica
La locazione sar regolata dalle seguenti pattuizioni:
5) 5) Il contratto stipulato per la durata di mesi (4)
Dal
Al
Allorch, fatto salvo quanto previsto dal punto 2), cesser senza bisogno di disdetta alcuna, e il
locatore nel rispetto di quanto previsto dalla convenzione nazionale firmata in data
, dallart.
del decreto del Ministro dei lavori pubblici di concerto con il Ministro delle finanze, n.
del
dallart.
dellaccordo tra
depositato il
presso il
Comune di Vercelli il
Dichiara la seguente esigenza che giustifica la transitoriet del contratto:
2) Il locatore ha lonere di confermare il verificarsi dellevento e della dichiarazione che ha
giustificato la stipula del presente contratto di natura transitoria tramite lettera raccomandata a/r da
inviarsi al conduttore nel termine di giorni prima della scadenza del contratto. In caso di mancato
invio della lettera ovvero di venir meno delle condizioni che hanno giustificato la transitoriet, il
contratto si intende ricondotto alla durata prevista dallart. 2 comma 1, della legge 431/98.
In ogni caso ove il locatore abbia riacquistato la disponibilit dellalloggio alla scadenza e non lo
adibisca, nel termine di sei mesi dalla data in cui ha riacquistato la detta disponibilit, agli usi
espressamente dichiarati nel contratto il conduttore avr diritto al ripristino del rapporto di locazione
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alle condizioni di cui allart. 2, comma 1, della legge 431/98 o, in alternativa, ad un risarcimento in
misura pari a trentasei mensilit dellultimo canone di locazione percepito.
3) Ai sensi di quanto previsto dallart.
dellaccordo di cui al punto 1) le parti concordano che la presente locazione ha natura transitoria in
quanto il conduttore espressamente ha lesigenza di abitare limmobile per un periodo non eccedente
i
mesi per il seguente motivo
che documenta allegando al presente contratto.
4) Nel caso previsto dallart. 2, il conduttore ha facolt di recedere per gravi motivi dal contratto
previo avviso da recapitarsi a mezzo lettera raccomandata almeno prima.
5) Limmobile dovr essere destinato esclusivamente ad uso di civile abitazione del conduttore e
delle persone attualmente con lui conviventi.
Per la successione del contratto, si applica lart. 6 della legge 27 luglio 1978 n. 392, nel testo vigente
a seguito della sentenza della Corte costituzionale 7 aprile 1988 n. 404.
6) 6) Il conduttore non potr sublocare o dare in comodato, in tutto o in parte, lunit
immobiliare, pena la risoluzione di diritto del contratto.
7) 7) Il canone annuo di locazione stabilito in . /Euro
, ovvero (per le 11 aree metropolitane, nei comuni con essi confinanti e nei comuni capoluogo di
provincia), secondo quanto stabilito dallaccordo di cui al punto 1) convenuto in ./Euro.
, che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del locatore ovvero a mezzo bonifico
bancario ovvero
in n.
rate eguali anticipate di ./Euro
ciascuna, scadenti il
tale canone stato determinato dalle parti sulla base dellapplicazione dei seguenti criteri e
parametri: secondo quanto stabilito dallart.
dellaccordo di cui al punto 1),
ovvero dellarticolo
del decreto del Ministero dei lavori pubblici di concerto con il Ministro delle finanze di cui allart. 4,
comma 3, legge n. 431/98.
8) Il pagamento del canone o di quantaltro dovuto anche per oneri accessori non potr essere
sospeso o ritardato da pretese o eccezioni del conduttore, qualunque n sia il titolo. Il mancato
puntuale pagamento, per qualunque causa, anche di una sola rata del canone (nonch di quantaltro
dovuto ove di importo pari ad una mensilit del canone), costituisce in mora il conduttore, fatto salvo
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quanto previsto dagli articoli 5 e 55 della legge 27 luglio 1978, n. 392.
9) Il conduttore dovr consentire laccesso allunit immobiliare al locatore, al suo amministratore
nonch incaricati ove gli stessi n abbiano motivandola ragione.
10) Il conduttore dichiara di aver visitato lunit immobiliare locatagli e di averla trovata adatta
alluso convenuto e cos di prenderla in consegna ad ogni effetto con il ritiro delle chiavi,
costituendosi da quel momento della medesima custode. Il conduttore si impegna a riconsegnare
lunit immobiliare locata nello stato medesimo in cui si impegna a riconsegnare lunit immobiliare
locata nello stato medesimo in cui lha ricevuta salvo il deperimento duso, pena il risarcimento del
danno. Si impegna, altres, a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente,
accusando in tal caso ricevuta della consegna dello stesso con la firma del presente contratto, cos
come si impegna ad osservare le deliberazioni dellassemblea dei condomini. E in ogni caso vietato
al conduttore di compiere atti, e di tenere comportamenti, che possano recare molestia agli altri
abitanti dello stabile. Le parti danno atto, in relazione allo stato dellimmobile, ai sensi dellart. 1590
del Codice civile di quanto segue
ovvero come da allegato verbale di consegna.
11) Il conduttore non potr apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali ed
alla loro destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.
12) Il conduttore esonerer espressamente il locatore da ogni responsabilit per danni diretti o
indiretti che potessero derivargli da fatto dei dipendenti del locatore medesimo nonch per
interruzione incolpevole dei servizi.
13) A garanzia delle obbligazioni tutte che assume con il presente contratto, il conduttore versa/non
versa al locatore (che con la firma del contratto n rilascia, in caso, quietanza) una somma di ./Euro
pari a
mensilit del canone, non imputabile in conto pigioni e produttiva di interessi legali che saranno
corrisposti al conduttore al termine di ogni anno di locazione.
Il deposito cauzionale come sopra costituito sar restituito al termine della locazione previa verifica
dello stato dellunit immobiliare e dellosservanza di ogni obbligazione contrattuale.
Altre forme di garanzia
14) Per gli oneri accessori le parti faranno applicazione della Tabella oneri accessori allegata
allaccordo di cui al punto 1).
In ogni caso sono interamente a carico del conduttore le spese in quanto esistenti relative al
servizio di pulizia, al funzionamento e allordinaria manutenzione dellascensore, alla fornitura
dellacqua nonch dellenergia elettrica, del riscaldamento e del condizionamento dellaria, allo
spurgo dei pozzi neri e delle latrine nonch alle forniture degli altri servizi comuni. Le spese per il
servizio di portineria, ove istituito, saranno a carico del conduttore nella misura del 90 per cento.
Il pagamento di quanto sopra deve avvenire in sede di consuntivo entro due mesi dalla richiesta.
Prima di effettuare il pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere lindicazione specifica delle
spese anzidette e dei criteri di ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione presso il locatore (o
presso il suo amministratore o lamministratore condominiale, ove esistente) dei documenti
giustificativi delle spese effettaute, anche tramite le organizzazioni sindacali.
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In una col pagamento della prima rata del canone annuale, il conduttore verser una quota di acconto
non superiore a quella di sua spettanza risultante dal consuntivo dellanno precedente.
15) Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dellunit immobiliare locatagli, nelle
delibere di assemblea condominiale relativa alle spese e alle modalit di gestione dei servizi di
riscaldamento e di condizionamento daria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulle delibere
relative alla modificazione degli altri servizi comuni.
Quanto stabilito in materia di riscaldamento e di condizionamento daria si applica anche dove si
tratti di edificio non in condominio. In tale caso (e con losservanza, in quanto applicabili, delle
disposizioni del codice civile sullassemblea dei condomini) i conduttori si riuniscono in apposita
assemblea convocata dalla propriet o da almeno tre conduttori.
16) Il conduttore in caso di installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata si
obbliga a servirsi esclusivamente dellimpianto relativo, restando sin dora il locatore in caso di
inosservanza autorizzato a far rimuovere e demolire ogni antenna individuale a pese del
conduttore, il quale nulla potr pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve le eccezioni di legge.
17) Nel caso in cui il locatore intendesse vendere la casa locata il conduttore dovr consentire la
visita allunit immobiliare una volta alla settimana per almeno due ore con lesclusione dei giorni
festivi, oppure con le seguenti modalit:
18) Il locatore concede/o non concede il diritto di prelazione al conduttore in caso di vendita
dellimmobile locato da esercitarsi secondo gli articoli 38 e 39 della legge 27 luglio 1978, n. 392.
19) Le spese di bollo per il presente contratto, e per le ricevute conseguenti, sono a carico del
conduttore.
Il conduttore provveder alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Questi
corrisponder la quota di sua spettanza, pari alla met. Le parti potranno delegare per la registrazione
del contratto una delle organizzazioni che abbiano prestato assistenza alla stipula del presente
contratto.
20) A tutti gli effetti del presente contratto, compresa la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della
competenza a giudicare, il conduttore elegge domiciliazione nei locali a lui locati e, ove egli pi non
li occupi o comunque detenga,presso lufficio di segreteria del comune ove situato limmobile
locato.
21) Qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo, e non pu essere provata, se non
mediante atto scritto.
22) Il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati
personali in relazione ad adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge 31 dicembre 1996,
n. 675).
23) Per quanto non previsto dal presente contratto le parti fanno espresso rinvio alla alla convenzione
nazionale ex art. 4, comma 1, della legge 431/98, del
al decreto del Ministro dei lavori pubblici di concerto con il Ministro delle finanze di cui allart. 4
comma 2, della legge n. 431/8 del
allaccordo di cui al punto 1) (eventualmente al decreto del Ministro dei lavori pubblici di concerto
con il Ministro delle finanze di cui allart. 4 comma 3, della legge n. 431/98, emanato il
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, alle disposizioni del Codice civile, della legge 27 luglio 1978 n. 392 della legge 9 dicembre 1998 n.
431 e comunque alle norme vigenti ed agli usi locali.
24) Le parti di comune accordo potranno adire per ogni controversia che dovesse sorgere in merito
alla interpretazione e esecuzione del presente contratto la Commissione di Conciliazione
stragiudiziale paritetica istituita tra
nellambito dellaccordo di cui al punto 1)
25) Altre pattuizioni
Letto, approvato e sottoscritto
Vercelli, li
IL LOCATORE
IL CONDUTTORE
A mente dellarticolo 1342, secondo comma, del Codice Civile, le parti specificatamente approvano i
patti di cui ai punti 1-2-3-4-5-7-8-10-11-12-13-15-16-20-21-22 e 25
IL LOCATORE
IL CONDUTTORE
Sottoscrivono in segno della prestata assistenza
....................................................

(1) Per le persone fisiche, riportare: nome, cognome, luogo e data di nascita, domicilio e codice
fiscale. Per le persone giuridiche, indicare: ragione sociale, sede, codice fiscale, partita IVA, numero
iscrizione tribunale nonch nome, cognome e data di nascita del legale rappresentante.
(2) Documento di riconoscimento: tipo ed estremi. I dati relativi devono essere riportati nella
denuncia da presentare allautorit di P.S. da parte del locatore, ai sensi dellart. 12 del decreto-legge
21 marzo 1978, n. 59, convertito dalla legge 18 maggio 1978 n. 191. Nel caso in cui il conduttore sia
cittadini extracomunitario, deve essere data comunicazione allautorit di P.S. ai sensi dellart. 7 del
decreto legislativo n. 286/1998.
(3) assistenza facoltativa
(4) La durata minima di mesi uno e quella massima di mesi diciotto.
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ACCORDO TERRITORIALE
PER IL COMUNE DI VERONA
ACCORDO VALIDO PER IL TERRITORIO DEL COMUNE DI VERONA, RELATIVO
ALLE LOCAZIONI A CANONE AGEVOLATO, AI SENSI ART.2-III COMMA 3 DELLA
LEGGE 431/98, NONCHE DEI CONTRATTI DI LOCAZIONE TRANSITORI E DEI
CONTRATTI DI LOCAZIONE PER STUDENTI UNIVERSITARI AI SENSI
DELLARTICOLO 5, COMMI 1, 2 E 3 DELLA STESSA LEGGE, ED AI SENSI DEL D.M.
30.12.2002 DEL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI, DI
CONCERTO CON IL MINISTRO DELLECONOMIA E DELLE FINANZE.
FRA LE SEGUENTI ORGANIZZAZIONI SINDACALI:
In rappresentanza della propriet
G
A.P.E. ASSOCIAZIONE DELLA PROPRIETA EDILIZIA DI VERONA aderente a
CONFEDILIZIA
G
U.P.P.I. UNIONE PICCOLI PROPRIETARI IMMOBILIARI
In rappresentanza degli inquilini
G
S.U.N.I.A. SINDACATO UNITARIO NAZIONALE INQUILINI E ASSEGNATARI
G
S.I.C.E.T.- SINDACATO INQUILINI CONSULENZA CASA
G
U.N.I.A.T. UNIONE NAZIONALE INQUILINI
in persona dei rispettivi rappresentanti provinciali si conviene e stipula quanto segue.
CRITERI GENERALI
1.
AREE OMOGENEE:
Vista la determinazione in microzone del territorio del Comune di Verona, cos
come approvata dal Consiglio Comunale ai fini della Legge catastale, le
Organizzazioni Sindacali della Propriet e dei Conduttori concordano di recepire e
far propria detta suddivisione in sei aree e omogenee del territorio comunale di
Verona, tenuto conto dei valori di mercato degli immobili siti in ognuna di esse.
Si precisa che, qualora un area omogenea sia delimitata da una via o strada, tutte
le unit abitative site su un lato sono inserite nella corrispondente area e cos
pure, le unit abitative del lato opposto sono ricomprese nella area adiacente.
2.
FASCE:
per ognuna delle aree omogenne come sopra individuate, le Organizzazioni
Sindacali della Propriet e degli Inquilini hanno individuato i valori minimi e
massimi, allinterno dei quali dovranno collocarsi i canoni dei singoli contratti di
locazione, cos come risultante dallallegata Tabella A.
3.
FASCE DI OSCILLAZIONE:
per la determinazione del canone effettivo da applicare ai singoli contratti di
locazione, i contraenti dovranno inoltre, per ognuna delle sei zone come sopra
individuate, determinare la fascia di aoscillazione di appartenenza con
conseguente applicazione del valore minimo e massimo relativo alla stessa,
secondo i criteri dettati dallallegata Tabella B.
4.
AGGIORNAMENTO AREE OMOGENEE E FASCE DI OSCILLAZIONE:
I valori minimi e massimi delle aree omogenee e delle fasce di oscillazione
dovranno intendersi aggiornati annualmente nella misura della variazione degli
indici I.S.T.A.T..
5.
SUPERFICIE LOCATIVA:
Si definisce metro quadro utile, con una tolleranza del 5% in pi o in meno:
a) la superficie calpestabile al netto dei muri perimetrali ed interni dei vani
principali o di vani accessori a servizio diretto di quelli principali, quali bagni,
ripostigli, ingressi, corridoi e simili;
b) la superficie dei vani accessori a servizio indiretto dei vani principali, quali
soffitte, cantine, verande e simili, sar computata nella misura del:
50% qualora comunicanti con i vani di cui alla precedente lettera a); oppure
autorimesse e box.
25% qualora non comunicanti; oppure posti auto.
c) la superficie dei balconi, terrazze e simili, di pertinenza esclusiva della singola
unit immobiliare, computata nella misura del:
30% fino a mq. 25 e del 10% per la quota eccedente, qualora dette pertinenze
siano comunicanti con i vani di cui alla precedente lettera a);
del 15%, fino a mq. 25 e del 5% per la quota eccedente, qualora non comunicanti;
d) la superficie dellarea scoperta o a questa assimilabile, che costituisce
pertinenza esclusiva della singola unit immobiliare, sar computata come segue:
- 10% fino alla raggiunta superficie della abitazione complessivamente calpestabile
al netto dei muri;
- 2% per la restante superficie, eccedente il limite di cui sopra;
6.
DETERMINAZIONE CANONE DI LOCAZIONE
Il canone dei singoli contratti di locazione, sar quindi determinato moltiplicando i
metri quadri di superficie utile per il valore a metro quadro per mese concordato in
relazione allarea omogenea ed alla fascia di oscillazione di appartenenza. Il
canone di locazione sar aggiornato annualmente nella misura contrattata dalle
parti e comunque nella misura non superiore al 75% della variazione I.S.T.A.T.
Per i soli immobili di superficie non superiore a 65 mq. effettivi il canone di
locazione come sopra determinato, verr automaticamente aumentato del 10%.
Il canone di locazione cos come determinato in base ai dettami del presente
accordo, e a quanto stabilito al punto precedente, da applicarsi ai singoli contratti,
per gli immobili di superficie non superiore a 65 mq. , potr essere aumentato di
un ulteriore 15%, laddove i contraenti riscontrino nellimmobile la presenza di due
nuovi elementi di valorizzazione rispetto alla classificazione ottenuta con la tabella
B allegata agli accordi locali (gli elementi sono contenuti nellallegata tabella C).
Il canone di locazione cos come determinato in base ai dettami del presente
accordo e a quanto stabilito ai 2 punti precedenti ,da applicarsi ai singoli contratti,
per gli immobili di superficie non superiore a 65 mq., potr essere aumentato di
un ulteriore 13 % (complessivamente ulteriore 28%), laddove le parti firmatarie
del contratto riscontrino nellimmobile la presenza complessiva di tre nuovi
elementi di valorizzazione rispetto alla classificazione ottenuta con la tabella B
allegata agli accordi locali (gli elementi sono contenuti nellallegata tabella C).
Il canone di locazione da applicarsi ai singoli contratti per gli immobili di superficie
superiore a 65 mq., potr essere aumentato del 10 % laddove i contraenti
riscontrino nellimmobile la presenza di due nuovi elementi di valorizzazione
rispetto alla classificazione ottenuta con la tabella B allegata agli accordi locali
(gli elementi sono contenuti nellallegata tabella C).
Il canone di locazione da applicarsi ai singoli contratti per gli immobili di superficie
superiore a 65 mq, potr essere aumentato di un ulteriore 5 % (complessivamente
ulteriore 15%) laddove i contraenti riscontrino nellimmobile la presenza
complessiva di tre nuovi elementi di valorizzazione rispetto alla classificazione
ottenuta con la tabella B allegata agli accordi locali (gli elementi sono contenuti
nellallegata tabella C).
Eventuale dotazione di mobilio: il canone di locazione determinato con
lapplicazione dei criteri di valutazione sopra indicati potr essere aumentato da un
minimo del 10% al massimo del 30%, e ci a seconda del tipo e della completezza
dellarredamento.
7.
ONERI ACCESSORI:
Per la ripartizione degli oneri accessori tra locatore e conduttore le parti faranno
riferimento alla tabella prevista dallArt. 4 del DM 30-12-2002.
Le spese relative allamministratore condominiale in presenza di impianto termico
centralizzato, ascensore ed altre analoghe caratteristiche sono da porsi a carico del
conduttore.
8.
TIPI DI CONTRATTO:
I contratti di locazione agevolati, transitori e per studenti universitari saranno
stipulati secondo lo schema e i modelli previsti dal decreto ministeriale 30.12.2002
CONTRATTI AGEVOLATI
I relativi canoni di locazione saranno determinati sulla base dei criteri ed elementi di cui
ai punti 1 - 2 3 - 4 -5 6 del presente accordo.Per i contratti di durata superiore ai 3
anni, il canone di locazione come sopra determinato, sar maggiorato della percentuale
del 3% per ogni anno successivo al terzo.
Nel caso di applicazione del presente accordo agli immobili di cui allart. 1 , comma 2,
lettera A, legge 431/98 (immobili storici vincolati) il canone di locazione come sopra
determinato potr essere aumentato del 30% . Tale aumento sar cumulabile con quello
della fattispecie di cui al paragrafo precedente, ove ricorrente.
CONTRATTI TRANSITORI
I relativi canoni di locazione saranno determinati sulla base dei criteri ed elementi di cui
ai punti 1 - 2 3 - 4 -5 6 del presente accordo, maggiorati del 20%.
Le esigenze particolari, del locatore, in presenza delle quali il proprietario pu
stipulare un contratto ad uso transitorio, sono le seguenti:
a) Quando il proprietario ha lesigenza di adibire entro 18 mesi limmobile ad
abitazione propria o dei figli o dei genitori per uno dei seguenti motivi:
G
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
G
matrimonio dei figli;
G
rientro dallestero;
G
destinazione dellabitazione ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio
esclusivamente per immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del
locatore;
G
destinazione dellimmobile ad abitazione propria, dei figli o dei genitori in seguito
alla cessazione del rapporto di lavoro gi nota al momento della stipula della
locazione, che comporti il rilascio dellalloggio di servizio;
b) qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a
data prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Le esigenze particolari, del conduttore, in presenza delle quali lo stesso pu
stipulare un contratto ad uso transitorio, sono le seguenti:
a) Quando il conduttore ha una delle seguenti esigenze:
G
contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un comune diverso da
quello di residenza;
G
previsione di trasferimento per ragioni di lavoro;
G
trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
G
necessit di cura o assistenza a familiari in un comune diverso da quello di
residenza e non confinante con lo stesso;
G
acquisto di una abitazione che si renda disponibile entro 18 mesi;
G
ristrutturazione od esecuzione di lavori che rendano temporaneamente
inutilizzabile la casa di abitazione del conduttore;
G
campagna elettorale;
b) qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo
e data prefissata ed espressamente indicato in contratto.
Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza di una
delle suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti contraenti .
CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
I relativi canoni di locazione saranno determinati sulla base dei criteri ed elementi di cui
ai punti 1 - 2 3 - 4 -5 6 del presente accordo, maggiorati del 20%.
Il presente accordo verr depositato presso la Segreteria Generale del Comune di
Verona.
PRESIDENTE A.P.E. Dott. Paolo Balestrieri _____________________
SEGRETARIO A.P.E. Avv. Piercarlo Pasti _____________________
PRESIDENTE U.P.P.I. Dott. Alessandro Isalberti _____________________
SEGRETARIO U.P.P.I. Dott. Gianluigi Soardi _____________________
SEGR.GEN. S.U.N.I.A. Ing. Alessandro Antoni _____________________
SEGR. S.U.N.I.A. Dr. Adriano Francescon _____________________
SEGR.GEN.U.N.I.T. Prof. Fernando Meneghelli _____________________
SEGR.GEN.S.I.C.E.T. Geom. Nicola Adami _____________________
ALLEGATO C
TABELLA DEGLI ELEMENTI ACCESSORI
I seguenti elementi di valorizzazione del fabbricato potranno essere presi in
considerazione per lapplicazione degli aumenti percentuali del canone di locazione
determinato dalle parti in ossequio a quanto disposto al punto 6 dellaccordo territoriale
del comune di Verona, relativo alle locazioni a canone agevolato, ai sensi dellart. 2
comma 3, della legge 431 del 1998
1. pavimenti in parquet
2. pavimenti in marmo pregiato o in cotto
1.
doppie finestre
2.
serramenti con vetrocamera isolanti
3.
travi a vista
4.
affreschi interni o esterni
finiture di pregio
6.
rapporto aero illuminativo superiore alla media
7.
porta o serramenti blindati
8.
impianto antifurto
9.
serramenti interni di legno pregiato
10.
impianto di idromassaggio
11.
giardino piantumato e coltivato di superficie superiore a 30 mq
12.
soffitti con altezza superiore a tre metri
13.
vedute di particolare pregio
14.
vicinanza dellalloggio ad una fermata dellautobus
15.
vicinanza dellalloggio a scuole o esercizi commerciali di vendita di beni di largo
consumo
16.
vicinanza dellalloggio ad impianti o circoli sportivi o zone di verde o ricreative
17.
rivestimento esterno del fabbricato in marmo o materiale pregiato
18.
ACCORDO TERRITORIALE 2003
- COMUNE DI TRIESTE -
IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9 DICEMBRE 1998, N. 431
E DEL DECRETO MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI 30 DICEMBRE 2002
Fra le seguenti organizzazioni:
G
CONFEDILIZIA ASSOCIAZIONE PROPRIETA EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI
TRIESTE in persona del proprio Presidente avv. Armando Fast
G
U.P.P.I. in persona del proprio Presidente avv. Manuela Marinelli
G
CONFAPPI in persona del proprio Presidente Provinciale signor Filippo Caputo
G
A.N.I.A. in persona del Segretario Regionale Sig. Claudio Vianello
G
S.U.N.I.A. in persona del proprio Segretario Provinciale Sig. Giorgio Apostoli
G
S.I.C.E.T. in persona del proprio Segretario Provinciale Sig. Giorgio Gortani
G
U.N.I.A.T. in persona del proprio Segretario ..................
G
ASSOCASA in persona del Segretario Provinciale signor Marino Tuzzi
G
FEDERCASA in persona del proprio Segretario Provinciale dott. Fulvio Lunardis
e con lintervento, per la parte relativa ai contratti di locazione di natura transitoria
riguardanti gli studenti universitari, anche delle seguenti organizzazioni:
G
E.R.DI.S.U. in persona ........................
Premesso
che in attuazione dellart. 2 comma 3 della L.431/98 e del d.m. 30/12/2002 si intende
addivenire alla stipula di un accordo territoriale per la definizione del contratto agevolato
relativo alle locazioni di immobili ad uso abitativo a canone agevolato; con validit fino a
sottoscrizione di un nuovo accordo;
che si auspica verr sottoscritto un protocollo dintesa tra il sindaco di Trieste e le
Associazioni sopra citate, che preveda il riconoscimento di una detrazione ICI per i
proprietari che concedano in locazione gli immobili sulla base del canale convenzionato,
ai sensi dellart. 2 comma 3 L. 431/1998 e del presente accordo territoriale;
che il comune di Trieste potr stabilire che laliquota e/o la detrazione ICI di favore, per i
contratti agevolati, sia subordinata alla presentazione di una attestazione che certifichi la
congruit del canone e il rispetto di ogni normativa afferente ai contratti qui disciplinati,
rilasciata dalle Associazioni che sottoscrivono il presente accordo;
che verr istituita presso le associazioni sottoscrittrici il presente accordo la lista dei
delegati delle medesime, quali membri per le commissioni di conciliazione previste dal
d.m. 30/12/2002. Le medesime si impegnano a redigere il regolamento applicativo della
sopra chiamata commissione.
1) CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, L. 431/98 e art. 1 D.M. 31/12/2002)
Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Trieste.
Il territorio del Comune di Trieste viene suddiviso in 4 (quattro) zone omogenee cos
come risulta dalle planimetrie di zonizzazione che sono allegate al presente accordo sub
A.
In tali planimetrie:
G la zona omogenea 1 risulta evidenziata con colore verde
G la zona omogenea 2 risulta evidenziata con colore azzurro
G la zona omogenea 3 risulta evidenziata con colore rosa
G la zona omogenea 4 risulta evidenziata con colore avorio
A miglior chiarimento di quanto sopra detto si allega sub A il prospetto dove sono
indicate le strade che delimitano le singole zone e le sub aree di particolare pregio o
degrado.
Per ciascuna delle quattro zone omogenee vengono individuate 3 (tre) subfasce di
immobili e per ciascuna delle tre subfasce vengono fissati i valori minimi e massimi; tali
valori, espressi in Euro al metro quadro/anno sono riportati nellallegato sub B.
Per le aree di particolare pregio ubicate nella zona omogenea 4, valgono i valori minimi e
massimi di subfascia previsti per la zona omogenea 2.
Per le aree particolarmente degradate ubicate nelle zone omogenee 1 e 2, valgono i
valori minimi e massimi di subfascia previsti per la zona omogenea 3.
La collocazione di ciascununit immobiliare nella subfascia di competenza avverr in
base ai criteri previsti nellallegato C).
Le parti contraenti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo i moduli
approvati dal D.M. 30/12/2002 pubblicato nel suppl. ord. N. 59 GU n. 85 del 11/04/2003.
Il canone mensile di locazione di ogni singola unit immobiliare sar determinato dalle
parti allinterno delle fasce di oscillazione di cui allallegato B e sar aggiornato
annualmente nella misura contrattata dalle parti e comunque non superiore al 75% della
variazione ISTAT-FOI.
Per quanto attiene la ripartizione degli oneri accessori tra locatore e conduttore viene
applicata, come previsto dal D.M. 31/12/2002, la tabella oneri accessori allegata allo
stesso all. G.
I metri quadrati utili (si precisa che per superficie utile sintende la superficie
calpestabile) di ciascununit immobiliare sono calcolati sulla base della superficie
convenzionale con una tolleranza del 5% (cinquepercento) in pi o in meno.
Si precisa che le superfici accessorie verranno aggiunte alla superficie principale come
sopra calcolata in base ai seguenti criteri:
G
la superficie delle autorimesse singole (box) verr computata in ragione del:
100 % (centopercento) se ubicate in zona omogenea 1;
G
70% (settantapercento) se ubicate in zona omogenea 2
G
50% (cinquantapercento) se ubicate in zona omogenea 3 e 4;
G
la superficie dei posti macchina coperti verr computata in ragione del:
G
80% (ottantapercento) se ubicati in zona omogenea 1;
G
60% (sessantapercento) se ubicati in zona omogenea 2;
G
40% (quarantapercento) se ubicati in zona omogenea 3 e 4;
G
la superficie dei posti macchina scoperti verr computata in ragione del:
G
60% (sessantapercento) se ubicati in zona omogenea 1;
G
40% (quarantapercento) se ubicati in zona omogenea 2;
G
30% (trentapercento) se ubicati in zona omogenea 3 e 4;
G
resta inteso che la superficie di box posti macchina coperti e posti macchina
scoperti non deve essere inferiore a 8 (otto) mq.
G
la superficie di balconi, terrazze, cantine ed altri accessori simili verr computata
in ragione del 25% (venticinquepercento);
G
la superficie scoperta di pertinenza dellimmobile in uso esclusivo del conduttore
verr computata in ragione del 15% (quindicipercento) fatta esclusione per la
superficie dei posti macchina scoperti, calcolata come detto sopra;
G
la superficie delle aree a verde di pertinenza delledificio dove si trova ubicata
lunit immobiliare oggetto della locazione verr computata in ragione del 10%
(diecipercento) nella misura corrispondente alla quota di pertinenza dellunit
immobiliare oggetto del contratto.
Il canone verr quindi determinato moltiplicando il valore unitario per la superficie
convenzionale calcolata ai sensi di quanto sopra.
Per gli alloggi di superficie inferiore a 60 (sessanta) mq. la superficie effettiva sintende
incrementata del 10% (diecipercento) fino al limite di 60 mq.
Ove le singole parti contraenti concordino delle durate contrattuali superiori ai 3 (tre)
anni, i valori minimi e massimi riportati nellallegato B, integrati da quanto previsto nel
presente accordo e nellallegato C), sintendono cos incrementati per lintera durata
contrattuale:
G del 4% (quattropercento) se la durata di 4 (quattro) anni;
G del 7% (settepercento) se la durata di 5 (cinque) anni;
G del 8% (ottopercento) se la durata di 6 (sei) anni.
Per gli immobili vincolati ai sensi della legge 1 giugno 1939, n. 1089, o inclusi nelle
categorie catastali A/1, A/8 e A/9, che sono sottoposti esclusivamente alla disciplina di
cui agli articoli 1571 e seguenti del codice civile i valori minimi e massimi previsti
nellallegato B, sintendono incrementati del 15 % (quindicipercento), tale incremento
cumulabile con tutti gli altri incrementi previsti dal presente accordo, fatta eccezione per
gli incrementi previsti per gli immobili ubicati in zone considerate di particolare pregio.
Per gli immobili arredati i valori minimi e massimi risultanti dallallegato B, integrati
secondo quanto previsto dal presente accordo e nellallegato C), possono essere
ulteriormente aumentati fino al 15 % (quindicipercento).
2) CONTRATTI TRANSITORI ORDINARI
(art. 5, comma 1, Legge 431/1998 e art. 2, comma 2 D.M. 30/12/2002)
Lambito di applicazione dellaccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Trieste.
Ai fini dellart. 2, comma 2, D.M. 30/12/2002, le organizzazioni stipulanti danno atto che
il canone dei contratti individuati in epigrafe sar definito dalle parti contraenti allinterno
dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione dei contratti agevolati
secondo quanto previsto al punto 1) del presente accordo, incrementati fino al 10%
(diecipercento), tale variazione non si calcola in caso di immobile ammobiliato, in quanto
gi assoggettato a maggiorazione del 15%.
Per gli immobili arredati i valori minimi e massimi risultanti dallallegato B, integrati
secondo quanto previsto dal presente accordo e nellallegato C), possono essere
ulteriormente aumentati fino al 15 % (quindicipercento).
Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento,
rispettivamente, di esigenze dei proprietari e/o dei conduttori.
Fattispecie di esigenze dei proprietari:
G
quando il proprietario ha esigenza di adibire entro diciotto mesi limmobile ad
abitazione propria o dei figli o dei genitori per i seguenti motivi;
G
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
G
matrimonio dei figli;
G
separazione e/o divorzio;
G
ristrutturazione o demolizione o ampliamento dellimmobile;
G
rientro dallestero o da altro Comune;
G
destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio,
esclusivamente per immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del
locatore;
G
destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in seguito
alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula della
locazione, che comporti il rilascio dellalloggio di servizio;
G
qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Fattispecie di esigenze dei conduttori:
G trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
G
contratto di lavoro a T.D. in comune diverso da quello di residenza
G incarico professionale a termine o su commessa
G separazione o divorzio
G assegnazione di alloggio o acquisto di alloggio che si rende disponibile entro 18
mesi
G vicinanza momentanea a parenti bisognosi
G cure mediche e/o riabilitative
G quando il conduttore ha un esigenza transitoria collegata ad un evento certo a
data prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Si specifica che per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la
sussistenza di una delle suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti
contraenti; la necessit che giustifica la transitoriet del contratto deve essere dichiarata
e provata allegando opportuna documentazione al contratto.
E fatto obbligo al proprietario di confermare, a mezzo raccomandata, prima della
scadenza del contratto, il motivo che ha dato origine alla transitoriet.
In caso di mancata comunicazione, ovvero nel caso siano venute meno le esigenze di
transitoriet poste dal proprietario, il contratto sar ricondotto alla durata prevista
dallart. 2 comma 1, Legge 9/12/1998 n. 431.
3) CONTRATTI TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, comma 2 e 3, L: 431/98 e art. 3 D.M. 30/12/2002)
Lambito di applicazione dellaccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Trieste sede di Universit.
Le fasce di oscillazione dei canoni di locazione per i contratti in epigrafe sono costituite
dalle fasce individuate per le zone omogenee di cui agli allegati A B e C
Il canone sar aggiornato annualmente nella misura del 75% della variazione ISTAT-FOI,
ove il contratto abbia durata superiore ai 12 (dodici) mesi.
Come previsto dal Decreto Ministeriale di data 30/12/2002, possono essere stipulati i
contratti utilizzando esclusivamente i tipi di contratto allegati al decreto stesso.
Eventuali pattuizioni aggiuntive potranno essere inserite allarticolo titolato varie, al
punto altre clausole.
PATTUIZIONI DI CARATTERE GENERALE
Il presente Accordo verr depositato presso la Segreteria generale del Comune di Trieste
a cura dellAssociazione propriet edilizia Confedilizia, mediante consegna alla
Segreteria generale dello stesso, Ufficio Protocollo Generale, o invio al medesimo tramite
raccomandata A.R.
Letto, confermato e sottoscritto in data ............ dalle Organizzazioni stipulanti:
Confedilizia
U.P.P.I
CONFAPPI
S.U.N.I.A.
S.I.C.E.T.
U.N.I.A.T.
FEDERCASA
ASSOCASA
A.N.I.A.
E.R.Di.S.U.
Associazione Studentesca Unione degli Universitari
G Allegato A: SUDDIVIZIONE DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI TRIESTE IN
QUATTRO ZONE OMOGENEE
G Allegato B: tabella valori
G Allegato C: CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLA SUBFASCIA


ALLEGATO A
SUDDIVIZIONE DEL TERRITORIO
DEL COMUNE DI TRIESTE
IN QUATTRO ZONE OMOGENEE
ai fini dellapplicazione dellaccordo territoriale relativo ai contratti di locazione agevolati
ed in attuazione della Legge n. 431 del 09/12/01998 e del Decreto del Ministro dei Lavori
Pubblici del 30 dicembre 2002
Leggenda:
Zona 1: evidenziata nellelaborato grafico in colore verde
Zona 2: evidenziata nellelaborato grafico in colore azzurro
Zona 3: evidenziata nellelaborato grafico in colore rosa
Zona 4: evidenziata nellelaborato grafico in colore avorio
ZONA 1) campita COLOR VERDE
Comprende gran parte del centro cittadino identificabile orientativamente con la IV e V
Circoscrizione (Citt Nuova Barriera Nuova, San Vito Citt Vecchia e Barriera Vecchia
San Giacomo).
Confina a Sud ed a Est con la ZONA ROSA, partendo dal mare fino al viale XX Settembre
(angolo via Margherita); il confine prosegue lungo il viale fino a largo Volontari Giuliani
per poi continuare lungo le vie: Giulia, Marconi, Stoppani, San Francesco e Fabio Severo;
qui, passando tra i civici 20 e 22, prosegue in modo irregolare attraverso labitato fino a
via Tibullo; interseca via di Romagna, scende per la via di Scorcola e prosegue per via
Virgilio, indi attraversa la scala Properzio e la trenovia Trieste Villa Opicina in
direzione di via del Panorama, scende per vicolo dei Gattorno, attraversa via
Commerciale e addentrandosi tra glie edifici giunge al campo Bervedere, prosegue lungo
le vie Udine, Monti, Gazzoletti, viale Miramare; allaltezza del civico 77 di viale Miramare
(angolo salita della Madonna di Gretta)piega verso il mare comprendendo il molo Zero.
Nella zona omogenea 1 vengono individuate 2 (due) aree particolarmente degradate
costituite una, dalla zona posta tra le seguenti coerenze: Via Giulia - Via Piccolomini -
Viale XX Settembre e Via Ireneo della Croce; laltra tra Via G. De Coletti, Via del Lloyd,
Via Schiapparelli e Viale Campi Elisi; tali aree sono individuate con colore rosa, ad
eccezione di via Piccolomini n. 8 per il quale sono mantenuti i canoni della fascia verde.
ZONA 2) campita COLOR AZZURRO
Comprende una fascia del territorio identificabile indicativamente con la III Circoscrizione
(Roiano Gretta Barcola e Cologna Scorcola), che ad Ovest confina con il mare, a
Sud Ovest con la ZONA VERDE, a Sud Est con la ZONA ROSA ed a Nord Est con la
ZONA GIALLA.
Oltre a questarea la suddetta zona comprende pure due micro zone di territorio situate
nellabitato di Villa Opicina.
La prima micro zona delimitata dalle vie Nazionale, Carsia Salici.
La seconda costituita dai numeri civici 40, 42, 44, 46/I, 48, 50 e 66 di via di Prosecco,
7 e 9 di via del Biancospino e dallanagrafico 698 di Villa Opicina (cabina elettrica).
Nella zona omogenea 2 vengono individuate 2 (due) aree particolarmente degradate
costituite dalla zona di Roiano Vecchia e di Gretta Vecchia tali aree nella planimetria
allegata sono individuate con colore rosa
ZONA 3) compita COLOR ROSA
Coincide grosso modo con la superficie della V e VI Circoscrizione (Barriera Vecchia San
Giacomo e San Giovanni Chiadino Rozzol) e parte della VII (Servola Chiarbola,
Valmaura Borgo San Sergio).
La parte Sud Est coincide con il confine sopra descritto della ZONA GIALLA ed a Sud
Ovest con il mare.
Il confine si addentra dal mare verso la via San Marco (escludendo la Torre del Lloyd),
prosegue lungo la stessa per poi seguire le vie: Vespucci, Veronese e San Giacomo in
Monte, fino a piazza Vico, via del Bosco, piazza Garibaldi, via Molino a Vento, via Petitti di
Roreto, largo Pestalozzi; da qui interseca via Molino a Vento per poi arrivare in piazza
Foraggi e proseguire per viale Ippodromo (comprendendo il quartiere fieristico), segue il
tracciato di via delle Milizie e via Vidacovich (escludendo la caserma Beleno), interseca le
vie dAngeli e Sinico fino a via dellEremo, Scende seguendo il tracciato della stessa circa
fino a via Fra Pace da Vedano; prosegue verso Nord fino a via dei Porta, segue il tracciato
della stessa quasi fino a raggiungere la via Rossetti, indi piega verso Nord fino a via del
Farneto, segue la stessa e nei pressi della scala San Luigi (orto botanico) piega verso via
Pindemonte per scendere lungo la scala di via Margherita e proseguire per il viale XX
Settembre; tra il civico 92 e 94 del viale , si dirige verso via Giulia per poi seguirla fino
alla via San Cilino; corre lungo la via Verga comprendendo larea dellex ospedale
psichiatrico, attraversa la via Alfonso Valerio, la ferrovia Trieste Campo Marzio e la
strada Nuova per Opicina, prosegue verso nord fino a raggiungere il confine della ZONA
GIALLA comprendendo Le Beatitudini.
ZONA 4) campita COLOR AVORIO
Comprende il territorio del Comune costituito dalle Circoscrizioni I e II (Altipiano Ovest ed
Altipiano Est) assieme ad una parte delle Circoscrizioni VI e VII (San Giovanni Chiadino
Rozzol e Servola Chiarbola Valmaura Borgo San Sergio) ad eccezione di due isole
(parte della ZONA AZZURRA e che si sviluppano allinterno dellabitato di Villa Opicina),
come meglio e pi dettagliatamente descritto di seguito.
Partendo dal limite Comunale con Duino Aurisina il confine segue quello delle
Circoscrizioni 1 e 2 fino allaltezza delle cave di San Giovanni, per poi tagliare
perpendicolarmente la Strada per Basovizza e la via Damiano Chiesa fino alla ferrovia,
segue la stessa verso la stazione di Guardiella e continua fino allintersezione con il
Torrente Grande; da qui, comprendendo gli edifici di Casa Serena, segue lungo la via
de Marchesetti fino allincrocio con la via Forlanini, devia verso ovest comprendendo la
Casa Cantoniera sita sulla S.S. 202 per poi seguire il tracciato della superstrada (grande
viabilit) fino allintersezione con via Alpi Giulie (zona Altura); segue poi il tracciato delle
vie: Alpi Giulie, Brigata Casale, Flavia, Piazzale Cagni, vie Caboto ed Errera fino a
giungere al mare; a Sud il confine coincide con quello tra il nostro Comune e quello di
San Dorligo, a Nord Est la ZONA GIALLA delimitata dal confine di Stato e poi da
quello di Monrupino e Sgonico.
Nellambito della zona omogenea 4 vengono individuate 3 (tre) aree di particolare pregio
costituite dalla Via Scala Santa e da due zone della Frazione di Opicina di cui una
prospiciente la via Nazionale e laltra la Via di Prosecco; tali aree nella planimetria
allegata sono individuate con colore azzurro.
ALLEGATO B
TABELLA VALORI
ZONA OMOGENEA 1
Subfascia 1 minimo Euro 41,00
massimo Euro 61,00
Subfascia 2 minimo Euro 62,00
massimo Euro 89,00
Subfascia 3 minimo Euro 90,00
massimo Euro 98,00
ZONA OMOGENEA 2
Subfascia 1 minimo Euro 38,00
massimo Euro 61,00
Subfascia 2 minimo Euro 62,00
massimo Euro 81,00
Subfascia 3 minimo Euro 82,00
massimo Euro 86,00
ZONA OMOGENEA 3
Subfascia 1 minimo Euro 34,00
massimo Euro 55,00
Subfascia 2 minimo Euro 56,00
massimo Euro 66,00
Subfascia 3 minimo Euro 67,00
massimo Euro 75,00
ZONA OMOGENEA 4
Subfascia 1 minimo Euro 28,00
massimo Euro 37,00
Subfascia 2 minimo Euro 38,00
massimo Euro 49,00
Subfascia 3 minimo Euro 50,00
massimo Euro 65,00
ALLEGATO C
CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLA SUBFASCIA
Il posizionamento delle unit immobiliare oggetto dei singoli contratti di locazione in una
delle tre subfasce previste nellallegato B avviene tenendo conto dei seguenti elementi:
Elementi di tipo A
- impianto elettrico funzionante
- impianto acqua corrente funzionante
- allacciamento rete gas funzionante
- bagno interno completo di tutti gli elementi (tazza, lavabo, vasca da bagno o doccia) e
con almeno una finestra o dispositivo di areazione meccanica.
Elementi di tipo B
- locale cucina con almeno una finestra e con superficie non inferiore a 9 (nove) mq.
- ascensore per unit abitative oltre il terzo piano fuori terra
- impianti tecnologici, di esalazione e scarico conformi alle norme igienico-sanitarie e di
sicurezza vigenti alla data di stipula del contratto
- riscaldamento centralizzato o autonomo
- limitatamente al lato Bora serramenti con doppi vetri o doppi serramenti o vetrocamera
o isolamento termico
Elementi di tipo C
- doppio bagno di cui almeno uno completo di tutti gli elementi (tazza, lavabo, vasca da
bagno o doccia) e con almeno una finestra o dispositivo di aerazione meccanica
- autorimessa o posto auto scoperto o posto auto coperto (esclusivo o in comune)
- alloggio ubicato in edificio con meno di 10 unit immobiliari
- impianto videocitofonico
- area verde condominiale
- porte dingresso blindate
- doppi vetri su tutti i serramenti o doppi serramenti o vetrocamera o isolamento termico
- terrazza o balcone
- cantina o sottotetto o soffitta
Elementi di tipo D
- appartamenti di vetust inferiore a 30 anni o ubicati in immobili di pregio edilizio
ancorch non vincolati ai sensi della legge
- terrazza superiore a 20 mq
- edificio con portiere
- affaccio esterno di pregio
- altezze libere di piano superiori a 3,2 mt. su oltre 50% dellalloggio
- giardino privato o spazio esterno esclusivo
- impianto di condizionamento
- ulteriore posto auto in aggiunta al primo
- appartamenti fatti oggetto negli ultimi 10 anni di intervento edilizio manutentivo per il
quale richiesta dichiarazione in Comune di Inizio Attivit (D.I.A.)
Lalloggio viene collocato nella subfascia 1 ove ricorra uno dei seguenti casi:
- se manca anche uno solo degli elementi di cui sub A;
- in ogni caso se di tipologia catastale A/4 A/5;
- se pur dotato di riscaldamento esso realizzato con stufe nei singoli locali, comunque
alimentate, fatta eccezione per gli immobili che hanno almeno quattro elementi di tipo B;
- se pur avendo tutti gli elementi del tipo A ha meno di tre elementi del tipo B.
Lalloggio viene collocato nella subfascia 2 ove ricorra uno dei seguenti casi:
- se ha tutti gli elementi del tipo A ed almeno tre elementi del tipo B;
- se ha tutti gli elementi del tipo A, tre elementi del tipo B e meno di tre elementi del tipo
C o D.
Lalloggio viene collocato nella subfascia 3:
- se ha tutti gli elementi del tipo A, almeno tre elementi del tipo B e almeno tre elementi
tra quelli di tipo C e di tipo D.
In ogni caso non possono essere collocati in questa subfascia gli immobili se di tipologia
catastale A/3 (di classe 1, 2, 3) e A/6.
Con riferimento alla tipologia catastale si intende fatte salve le situazioni reali certificate.
Per gli alloggi che hanno almeno quattro elementi di tipo D applicabile il valore
massimo della subfascia di appartenenza.
In caso di assenza di servizi igienici interni allabitazione, il canone dellunit immobiliare
oggetto del contratto di locazione sar individuato allinterno di un oscillazione dal
minimo della subfascia 1 della zona ove si trova ubicato lalloggio ad una percentuale del
10% superiore a tale minimo.
In caso di mancato allacciamento alla rete fognaria o di altro sistema di smaltimento
degli scariche consentito dalla vigente normativa, il canone dellunit immobiliare oggetto
del contratto di locazione sar individuato allinterno di un oscillazione dal minimo della
subfascia 1 della zona ove si trova ubicato lalloggio ad una percentuale del 10%
superiore a tale minimo.
Locatore e conduttore concorderanno poi il relativo canone tenendo conto di quanto
previsto dallarticolo 1 del D.M. 30/12/2002, in particolare dello stato manutentivo
dellalloggio e dellintero stabile.

Provincia di Gorizia
Comune di Gorizia
Verbale di Accordo
Il giorno 4 novembre 2003 si riuniscono a Gorizia, presso la Sede Comunale, i
rappresentanti delle Associazioni della Propriet Edilizia e dei Sindacati degli inquilini
della Provincia di Gorizia.
I suddetti rappresentanti consegnano allAmministrazione Comunale laccordo territoriale
raggiunto, in attuazione della Legge n. 431 del 9 dicembre 1998 e del Decreto
Ministeriale del 30 dicembre 2002.
LAmministrazione Comunale prende atto dellintesa, allegata al presente verbale.
Per conto dellAmministrazione Comunale Per conto della
Propriet Edilizia
Per conto dei
Sindacati degli
Inquilini
Gorizia, 4 novembre 2003
ACCORDO TERRITORIALE
PER IL TERRITORIO DEL COMUNE DI GORIZIA
In attuazione della legge 9 dicembre 1998, n. 431, e del decreto 30 dicembre 2002 del
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministero delleconomia e
delle finanze.
Fra le seguenti organizzazioni:
G
Confedilizia Associazione della propriet edilizia della provincia di Gorizia in
persona del Presidente pro-tempore Avv. Carlo del Torre
G
S.U.N.I.A. in persona del Delegato di Zona Sig. Sergio Donda
G
S.I.C.E.T. in persona del Delegato di Zona Sig. Oliviero Pisaniello
G
U.N.I.A.T. in persona del Delegato di Zona Sig. Ugo Previti
G
U.P.P.I. Unione Piccoli Proprietari Immobiliari, sede provinciale di Gorizia in
persona del Presidente pro-tempore dott. Claudio Figar e con lintervento per la
parte relativa ai contratti di locazione di natura transitoria afferenti agli studenti
anche delle seguenti organizzazioni:
- EZRDISU, Ente Regionale per il diritto allo studio universitario in persona del
direttore pro-tempore Dott. Norberto Tonini.
G
Contestata la rituale convocazione da parte del Comune di Gorizia di tutte le
associazioni, organizzazioni ed enti operanti sul territorio;
G
Considerata la situazione del mercato delle locazioni immobiliari nel territorio del
comune;
G
Considerata lesigenza di far si che tutti i contratti di locazione siano stipulati nel
rispetto rigoroso delle norme di legge vigenti e ci a tutela sia degli interessi della
propriet che dellinquilinato;
G
Considerata lintenzione del comune di Gorizia di confermare e potenziare le
agevolazioni in materia di I.C.I. ai proprietari locatori che utilizzano le forme di cui
al presente accordo;
G
Considerando il protocollo dintesa sottoscritto in data odierna tra le associazioni
firmatarie del presente accordo ed il Comune di Gorizia finalizzato ad inserire nel
regolamento comunale dellimposta comunale sugli immobili una norma che
subordini il godimento delle agevolazioni fiscali in materia di I.C.I. alla attestazione
di rispondenza del contenuto economico del contratto allaccordo odierno da parte
delle commissioni di conciliazione di cui allart. 6 comma 2 del D.M. 30.12.2002.
Tutto ci premesso e considerato si stipula quanto segue
1) CONTRATTI AGEVOLATI
(Art. 2, comma 3, L. 431/98 e art. 1 D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Gorizia.
Il territorio del Comune di Gorizia, tenuto presente quanto disposto dallart. 1, c. 2, del
D.M. 30.12.2002, considerata lestensione delle zone urbanizzate e la realt locale, viene
suddiviso in due zone omogenee, di seguito denominate:
zona 1, comprende tutto il territorio comunale posto sulla riva sinistra del fiume
Isonzo;
zona 2, comprendente tutto il territorio comunale posto sulla riva destra del fiume
Isonzo.
Per le zone omogenee vengono definite le seguenti fasce di oscillazione del canone di
locazione:
Per la zona 1:
viene individuata una fascia di oscillazione definita da un minimo di 1,30 per metro
quadrato al mese ad un massimo di 5,60 per metro quadrato mese;
viene individuata una fascia di oscillazione dei canoni di locazione, definita da un minimo
di 1,50 per metro quadrato al mese ad un massimo di 6,20 per metro quadrato al
mese.
Per la zona2:
viene individuata una fascia di oscillazione dei canoni di locazione, definita da un minimo
di 1,00 per metro quadrato al mese ad un massimo di 5,70 per metro quadrato al
mese.
Limitatamente agli immobili di cui allart. 1, comma 2, lett. a), tali fasce di oscillazione
subiranno lo stesso aumento e con le stesse modalit di cui ai contratti sub 1).
Per gli immobili concessi in locazione compiutamente arredati le parti potranno
concordare un aumento dei valori massimi di fascia tra il 15% ed il 30%; per
compiutamente arredato deve intendersi un alloggi dotato della seguente mobilia, lavello,
frigorifero, cucina a gas o elettrica, tavolo, armadio-dispensa, letto con comodino ed
armadio o cassettiera guardaroba. Lelenco dettagliato dovr comunque costituire
allegato al contratto di locazione e sottoscritto dalle parti.
Tutti predetti aumenti saranno cumulabili tra loro in caso di ricorrenza di pi elementi.
Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento,
rispettivamente, di esigenze dei proprietari e dei conduttori.
Fattispecie di esigenze dei proprietari:
G
Quando il proprietario ha esigenza di adibire entro i 18 mesi limmobile ad
abitazione propria o dei figli o dei genitori o di parenti entro il quarto grado;
G
Trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
G
Matrimonio dei figli;
G
Rientro dallestero;
G
Destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio,
esclusivamente per immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del
locatore;
G
Destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in seguito
alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula della
locazione, che comporti il rilascio dellalloggio di servizio;
G
Qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto;
Fattispecie di esigenze dei conduttori:
G
Contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un Comune diverso da
quello di residenza;
G
Previsione di trasferimento per ragioni di lavoro;
G
Trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
G
Necessit di cure o assistenza a familiari in Comune diverso da quello di residenza
e non confinante con esso;
Acquisto di unabitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
G
Ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile
labitazione del conduttore;
G
Campagna elettorale;
G
Esigenze di studio, inteso anche come esigenza di frequenza di corsi temporanei di
approfondimento, specializzazione od altro;
G
Esigenze di lavoro, inteso anche come attivit di formazione ed avviamento
professionale anche se non retribuito;
G
Esigenze di salute, di famiglia, intesa anche come famiglia di fatto;
G
Qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a
data prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Le esigenze in capo al conduttore devono essere comunque documentate.
Si specifica inoltre che per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente
la sussistenza di una delle suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti
contraenti.
3) CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, commi 2 e 3, L. 431/98 e art. 3 D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territori amministrativo del Comune di Gorizia, sede di corsi universitari distaccati e di
corsi di diploma universitario e suddiviso in zone omogenee come specificato sub 1 del
presente accordo.
Le fasce di oscillazione dei canoni di locazione per i contratti in epigrafe sono definite
sulla base delle fasce di oscillazione previste per le zone 1 e 2 in cui suddiviso il
territorio comunale di Gorizia, cos come previste al punto 1 del presente accordo.
Ove le singole parti contraenti concordino una durata contrattuale superiore a mesi sei, la
fascia di oscillazione dei canoni di cui al Comune o alla zona ove situato limmobile
subir nei valori minimo e massimo un aumento del dieci per cento per ogni ulteriore
semestre di durata concordato, a valere per lintera durata contrattuale.
Per gli immobili di cui allart. 1, comma 2, lett. a), L. 431/98, la fasce di oscillazione dei
canoni di cui al Comune o alle zone ove ubicato limmobile subir nei valori minimo e
massimo un amento del trenta per cento, a valere per lintera durata contrattuale.
Per gli immobili concessi in locazione compiutamente arredata le parti potranno
concordare un aumento dei valori massimi di fascia tra il 20% ed il 30%; compiutamente
arredato deve intendersi un alloggio dota della seguente mobilia: lavello, frigorifero,
cucina a gas o elettrica, tavolo, armadio-dispensa, letto con comodino ed armadio o
cassettiera guardaroba, tavolo/scrivania. Lelenco dettagliato dovr comunque
costituire allegato al contratto di locazione e sottoscritto dalle parti.
Il livello massimo di fascia potr essere aumentato nella misura massima del 10% per
ogni vano non inferiore a mq nove, dotato di finestra, riscaldamento ed impianto
elettrico, compreso nellalloggio ulteriore alla cucina, bagno ed una stanza-soggiorno;
sono esclusi comunque gli ingressi, i corridoi e le pertinenze dellalloggio.
Tutti i predetti aumenti saranno cumulabili tra loro in caso di ricorrenza di pi elementi.
Le organizzazioni sindacali firmatarie del presente accordo si rendono fin dora disponibili
ad assistere le parti nelle trattative precontrattuali per la definizione del canone ed ad
attivare la commissione per lattestazione della rispondenza della parte economica del
contratto alle condizioni del presente accordo.
Il presente Accordo viene sottoscritto dai rappresentanti delle Organizzazioni in epigrafe
indicate e viene depositato unitamente agli allegati presso il Comune di Gorizia.
Gorizia, 24.11.2004
G
Confedilizia Associazione della propriet edilizia della provincia di Gorizia in
persona del Presidente pro-tempore Avv. Carlo del Torre
G
S.U.N.I.A. in persona del Delegato di Zona Sig. Sergio Donda
G
S.I.C.E.T. in persona del Delegato di Zona Sig. Oliviero Pisaniello
G
U.N.I.A.T. in persona del Delegato di Zona Sig. Ugo Previti
G
U.P.P.I. Unione Piccoli Proprietari Immobiliari, sede provinciale di Gorizia in
persona del Presidente pro-tempore dott. Claudio Figar
G
EZRDISU, Ente Regionale per il diritto allo studio universitario in persona del
direttore pro-tempore Dott. Norberto Tonini.

ACCORDO TERRITORIALE
PER IL TERRITORIO DEL COMUNE DI TRENTO
in attuazione della legge 9 dicembre 1998, n. 431, e del decreto
30 dicembre 2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze
Fra le seguenti organizzazioni:
CONFEDILIZIA in persona del dott. Michele Zaniboni;
A.P.P.C. in persona della Sig.ra Luciana Naso;
U.P.P.I. in persona del rag. Livio Cozzio;
S.U.N.I.A. in persona della dott.ssa Elisabetta Frizzera
S.I.C.E.T. nelle persone del prof. Lino Giannini e del Sig. Marco Vanzo;
U.N.I.A.T. in persona del Sig. Raffaele Merlo,
si conviene e stipula quanto segue.
CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, L. 431/ 98 e art. 1, D.M. 30.12.2002)
L'ambito dapplicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di TRENTO.
Il territorio del Comune di TRENTO, tenuto presente quanto disposto dallart. 1, c. 2, del
D.M. 30.12.2002, viene suddiviso in aree omogenee, come da allegato A( pianta della
citt) ove non sono evidenziate altres zone di particolare pregio e/o di particolare
degrado. Alle linee di confine delle singole zone, verr applicata la zona di livello
superiore per entrambi i lati della strada. Qualora un edificio abbia due o pi entrate
appartenenti a differenti zone, sapplicheranno i valori relativi alla zona di livello
superiore.
Per le aree omogenee e le zone, come sopra individuate, vengono definite le fasce
doscillazione dei canoni come da allegato B.
Ad ogni scadenza annuale deI presente Accordo, le Organizzazioni sindacali firmatarie
valuteranno, congiuntamente, lopportunit di aggiornare le fasce doscillazione dei
canoni di cui allallegato B.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit gi previste dallart. 13 della legge 27 luglio 1978, n. 392, con una tolleranza
del 5 (cinque) per cento in pi o in meno.
Il canone mensile di locazione dogni singola unit immobiliare sar determinato dalle
parti all'interno delle fasce doscillazione di cui all'allegato B e sar aggiornato
annualmente nella misura contrattata dalle parti e comunque non superiore al 75% della
variazione Istat.
Ove le singole parti contraenti concordassero una durata contrattuale superiore a tre
anni, le fasce doscillazione dei canoni di cui all'allegato B subiranno, nei valori minimi e
massimi, un aumento del 2 per cento per i contratti di durata di quattro anni, del 4 per
cento per i contratti di durata di cinque anni e del 6 per cento per i contratti di durata di
sei o pi anni, a valere per l'intera durata contrattuale.
Per gli immobili di cui all'art. 1, comma 2, lett. a), L. 431/98, le fasce doscillazione di cui
all'allegato B subiranno, nei valori minimo e massimo, un aumento del 15 per cento a
valere per l'intera durata contrattuale. Tale aumento sar cumulabile con quello della
fattispecie di cui al comma precedente, ove ricorrente.
CONTRATTI TRANSITORI
(art. 5, comma 1, L. 431/ 98, e art. 2, D.M. 30.12.2002)
L'ambito dapplicazione dell'accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di TRENTO.
Ai fini dell'art. 2, c. 2, D.M. 30.12.2002, le organizzazioni stipulanti danno atto che il
canone dei contratti individuati in epigrafe sar definito dalle parti contraenti all'interno
dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce doscillazione del Comune di TRENTO
(allegato B), incrementati fino al 10% e da valere per tutto il territorio comunale, ad
eccezione della parte di citt denominata centro storico per la quale lincremento potr
raggiungere il 15%. Contrariamente a quanto previsto nel precedente Accordo
territoriale, il mobilio dellimmobile viene valutato come elemento per lindividuazione
della fascia.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit gi previste dallart. 13 della legge 27 luglio 1978, n. 392, con una tolleranza
del cinque per cento in pi o in meno.
Per i contratti in epigrafe vengono individuate, a titolo esemplificativo, le seguenti
fattispecie a soddisfacimento, rispettivamente, di proprietari e conduttori.
Fattispecie desigenze dei proprietari
1.
Quando il proprietario ha esigenza di adibire entro i diciotto mesi l'immobile ad
abitazione propria o dei figli o dei genitori per uno dei seguenti motivi:
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
matrimonio dei figli;
rientro dall'estero;
destinazione dell'immobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio,
esclusivamente per immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del
locatore;
destinazione dell'immobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in seguito
alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula della
locazione, che comporti il rilascio dell'alloggio di servizio;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto e suffragata, se possibile, da
idonea documentazione.
Fattispecie desigenze dei conduttori
1.
Quando il conduttore ha una delle seguenti esigenze:
contratto di lavoro a termine, sia di natura subordinata che autonoma, in un
Comune diverso da quello di residenza;
previsioni di trasferimento per ragioni di lavoro;
trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
necessit di cure o assistenza a familiari in Comune diverso da quello di residenza
e non confinante con esso;
acquisto di un'abitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile
l'abitazione del conduttore;
campagna elettorale;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a
data prefissata ed espressamente indicata in contratto e suffragata, se possibile,
da idonea documentazione.
Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza di una
delle suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, commi 2 e 3, L. 431/ 98, e art. 3, D.M. 31.12.2002)
L'ambito dapplicazione del presente Accordo relativamente ai contratti in epigrafe
costituito dal territorio amministrativo del Comune di TRENTO.
Le fasce doscillazione dei canoni di locazione per i contratti in epigrafe sono individuate,
per le zone e aree del Comune di TRENTO indicate nellallegato A, come da allegato B,
incrementate del 25 per cento. Detto aumento giustificato dallimmobile
completamente arredato e corredato e dalla presenza di pi conduttori.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit gi previste dallart. 13 della legge 27 luglio 1978, n. 392, con una tolleranza
del cinque per cento in pi o in meno.
Per glimmobili di cui all'art. 1, comma 2, lett. a), L. 431/98, le fasce doscillazione come
sopra determinate subiranno, nei valori minimi e massimi, un aumento ulteriore del 15
per cento a valere per l'intera durata contrattuale.
Il canone sar aggiornato annualmente nella misura del 75% della variazione Istat.
Le Organizzazioni firmatarie simpegnano a prestare assistenza, se richiesta, alla
stipulazione dei contratti ai sensi del presente Accordo ed eventualmente a siglare i
contratti medesimi. Simpegnano inoltre ad istituire le Commissioni di conciliazione di cui
allart. 6 del D.M. 30.12.2002, in particolare anche ai fini dellattestazione della
rispondenza del contenuto economico e normativo dei contratti, al presente Accordo.
I presenti Accordi resteranno in vigore fino alla stipula di altri, a seguito dellemanazione
di un nuovo D.M. di recepimento della Convenzione nazionale sostitutiva delle precedenti.
Gli stessi verranno depositati presso la Segreteria generale del Comune di TRENTO, a
cura delle Organizzazioni firmatarie, mediante consegna o invio tramite raccomandatat
a.r..
Allegati:
G Allegato: VALORI DEGLI IMMOBILI DEL COMUNE DI TRENTO
G Allegato B: ACCORDI TERRITORIALI D.M. 30.12.2002
Letto, confermato e sottoscritto in data 28 maggio 2003 dalle Organizzazioni stipulanti:
CONFEDILIZIA A.P.P.C. U.P.P.I.

S.U.N.I.A. S.I.C.E.T. U.N.I.A.T.
A questo Accordo hanno aderito le seguenti organizzazioni:

ACCORDI TERRITORIALI D.M. 30.12.2002
Allegato B
CANONI LOCATIVI MENSILI IN EURO PER METRO QUADRATO DI SUPERFICIE
CONVENZIONALE RELATIVI AGLI IMMOBILI DEL COMUNE DI TRENTO
ZONE
A. CENTRO STORICO E PREGIO
MIN. 4,25 MAX. 6,92 VALORE MINIMO VALORE MASSIMO
1 FASCIA 6,33 6,92
2 FASCIA 5,33 6,25
3 FASCIA 4,25 5,00

B. INTERMEDIA
MIN. 3,25 MAX. 5,58 VALORE MINIMO VALORE MASSIMO
1 FASCIA 4,75 5,58
2 FASCIA 4,33 5,08
3 FASCIA 3,25 4,08

C. PERIFERICA
MIN. 2,92 MAX. 4,83 VALORE MINIMO VALORE MASSIMO
1 FASCIA 4,17 4,83
2 FASCIA 3,75 4,42
3 FASCIA 2,92 3,58

ACCORDO APPLICABILE NEL
COMUNE DI BOLOGNA
IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9 DICEMBRE 1998 N. 431
E DEL DECRETO DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI,
DI CONCERTO CON IL MINISTERO DELLECONOMIA E DELLE FINANZE
IN DATA 30.12.2002
Ai sensi di quanto disposto dallart.2, comma 3 della Legge 431/98 ed in attuazione
Decreto Ministeriale 30.12.2002,
le Organizzazioni Sindacali provinciali degli inquilini
SUNIA, in persona del segretario territoriale p.t.
SICET, in persona del segretario territoriale p.t.
UNIAT, in persona del segretario territoriale p.t.
ASSOCASA, in persona del segretario territoriale p.t.
, in persona del segretario territoriale p.t.
Le Organizzazioni Sindacali provinciali dei proprietari
APE - CONFEDILIZIA, in persona del Presidente provinciale p.t. Avv. Gualtiero Fiorini
ASPPI, in persona del presidente provinciale p.t.
APPC, in persona del presidente provinciale p.t.
, in persona del presidente provinciale p.t.
nonch
FONDAZIONE FALCIOLA, in persona del presidente p.t.
COOP. NUOVO MONDO, in persona del presidente p.t.
, in persona del presidente p.t.
Premesso
1.
che in data 29.07.1999 stato stipulato il primo accordo territoriale relativo al
comune di Bologna in attuazione alle previsioni della L.431/1998;
2.
che in data 7.01.2002 le tabelle dei valori al metro quadrato sono state convertite
in Euro;
3.
che durante il periodo di validit della pregressa convenzione il comune di Bologna
ha determinato unaliquota ICI in misura pari a zero;
4.
che le parti convenute riconoscono limportanza delle decisioni
dellAmministrazione Comunale, ed intendono assicurare a loro volta il massimo
impegno, per consentire la pi elevata diffusione ed utilizzazione delle tipologie
contrattuali oggetto del presente accordo;
5.
che i firmatari del presente accordo, fatta eccezione per lAPE - Confedilizia
(perch di opposto parere quanto al punto c), convengono:
a) sulla necessit del mantenimento dei benefici fiscali relativi alle tipologie
contrattuali oggetto del presente accordo,
b) sullimportanza della continuit della operativit dello strumento del fondo
sociale,
c) sulla indispensabilit di un incremento dellERP, e si impegnano a dare
continuit al perseguimento dei suddetti obiettivi;
6.
che tenuto conto dellesperienza maturata nel corso della vigenza del precedente
accordo possibile cercare di fornire alle parti contrattuali uno strumento
maggiormente affinato ed il pi possibile in linea con le aspettative della legge;
convengono e stipulano quanto segue
CAPO I
NORME GENERALI
1. METODO DI CALCOLO
Il canone viene determinato sulla base della moltiplicazione dei valori espressi in Euro per
mq/anno, ricavati tra fasce di oscillazione predeterminate, per la superficie dellunit
immobiliare stessa.
I valori sono determinati in funzione dellubicazione, della composizione in n di vani
dellappartamento e dei parametri dedotti dalle caratteristiche dellunit immobiliare.
2. AREE OMOGENEE
Il presente accordo ha il valore per tutto il territorio del Comune di Bologna come
suddiviso in aree omogenee di cui allallegato A. I confini si intendono tracciati sulla linea
di mezzeria delle varie strade, salvo diversa indicazione.
Il territorio comunale suddiviso in tre distinte aree, evidenziate con differenti colori
nella pianta della citt allegata al presente accordo sotto la lettera A, cos delimitate:
- prima zona (colore rosa), definita anche ZONA DI PREGIO, compresa tra il confine
meridionale del territorio comunale e le seguenti vie:
Via Don Sturzo, Via Porrettana, Via Saragozza, Via Turati, Via Andrea Costa, Viale Pepoli,
Via Saragozza, Via Collegio di Spagna, Via Barberia, Piazza Malpighi, Via Marconi (fino
allincrocio con Via Riva Reno),Via Riva Reno, Via De Falegnami, Via Righi, Via delle
Moline, Via De Castagnoli, Largo Respighi, Via Petroni, Piazza Aldrovandi, Strada
Maggiore, Viale Carducci, Via Murri, Via Wartema, Via Molinelli, Via Siepelunga.
- seconda zona (colore verde), definita anche ZONA A, compresa tra il confine della zona
di pregio, il confine del territorio comunale ed i seguenti riferimenti:
Canale Reno, Via Andrea Costa, Via Montefiorino, Via Tolmino, Viale Ghandi, Viale P.
Nenni, Via Emilia Ponente, Via Saffi, Viale Silvani, Via Berti, Via Casarini, Via
Parmeggiani, Viale Pietramellara, Viale Masini, Viale Berti Pichat, Via Ranzani, Ferrovia
FER (ex Veneta, per Budrio, Massalombarda, etc.), Ferrovia FS (per Firenze, Roma).
- terza zona (colore azzurro), definita anche ZONA B, compresa tra la zona A ed il
confine del territorio comunale.
Allinterno di ogni singola zona sono individuate eventuali sottozone di maggiore o minore
pregio, come da elenco allegato al presente accordo sotto la lettera B.
Si precisa che alle sottozone, indicate allallegato B, quando definite zone degradate, si
applicano le fasce relative allarea omogenea immediatamente inferiore, quando definite
zone di pregio, si applicano le fasce relative allarea omogenea immediatamente
superiore.
3. COMPOSIZIONE DELLALLOGGIO
Una volta individuata larea omogenea di appartenenza dellunit immobiliare, occorre
valutare la composizione che si esprime in termine di vani utili.
La composizione da considerare data dal numero dei vani abitabili (camere, soggiorno,
studi, sala da pranzo, cucina abitabile), con esclusione, quindi, di cucinotto, bagno ed
altri accessori.
4. PARAMETRI
La combinazione tra la localizzazione e la composizione in numero di vani dellunit
immobiliare consente di individuare tre distinte fasce di oscillazione.
Lindividuazione della specifica fascia di oscillazione dei valori, cui avere riguardo per la
determinazione del canone di locazione, effettuata in relazione alla presenza dei
parametri di seguito indicati (precisandosi che gli elementi si considerano solo se
installati a spese del proprietario):
1. tipologia A/1-A/2-A/3-A/7-A/8-A/9
2. autorimessa singola
3. posto auto esclusivo
4. 1 e 2 piano o superiori con ascensore
5. riscaldamento autonomo
6. porta blindata, o cancello e doppi vetri
7. condizionamento
8. area verde condominiale
9. doppio servizio
10. area verde esclusiva
11. cantina
12. cortile con possibilit di parcheggio
13. balcone o terrazza
14. costruzione post 1985
Il canone effettivo verr quindi individuato nellambito della:
FASCIA MINIMA: quando sono presenti fino a tre parametri;
FASCIA MEDIA: quando sono presenti da quattro a sei parametri;
FASCIA MASSIMA: quando sono presenti oltre sei parametri.
5. SUPERFICIE DELLALLOGGIO
La superficie convenzionale da considerare esclusivamente quella interna dellunit
immobiliare (con esclusione di balconi, terrazze ed altri accessori), determinata in
espresso accordo tra le parti, ovvero, in caso di mancata determinazione congiunta,
misurata sulla pianta catastale, o su altra eventualmente prodotta allautorit
amministrativa per pratiche edilizie, in ogni caso da muro a muro esclusi i muri esterni e
compresi i tramezzi interni.
A tale fine i metri quadrati utili sono calcolati con una tolleranza, in pi o in meno, del
5% esclusivamente come segue:
a) unit uso abitazione (escluso balconi, terrazze ed altri accessori) nella misura del
100%;
b) autorimessa singola (se non locata con separato contratto, sia pure al medesimo
conduttore) nella misura del 50%;
c) posto auto esclusivo (se non locato con separato contratto, sia pure al medesimo
conduttore) nella misura del 20%.
6. DETERMINAZIONE DEL CANONE
Il canone applicabile in sede di contratto andr determinato utilizzando i valori della sub-
fascia corrispondente alla zona, al numero di vani ed al numero di parametri rilevati
nellunit immobiliare; valori espressamente indicati nella tabella allegata al sub C.
Allinterno di ciascuna sub-fascia saranno le parti, se del caso con lassistenza delle
organizzazioni sindacali ove una parte lo richieda, a definire in concreto il canone
effettivo, prendendo in considerazione con equilibrio lo stato di manutenzione dellunit
immobiliare e del fabbricato, il numero dei parametri presenti, la tipologia dellalloggio
nonch ogni altro elemento di carattere anche pi soggettivo (veduta, comodit ai mezzi
di trasporto, etc.) che possa incidere sul valore dellimmobile.
Pu essere applicato il valore massimo al metro quadrato utile della fascia massima
soltanto quando lappartamento presenta almeno 8 parametri e lo stato di manutenzione
ottimo.
Il canone potr essere aggiornato annualmente in misura contrattata e comunque non
superiore al 75% della variazione ISTAT. Ladeguamento del canone decorrer dal mese
successivo a quello in cui ne viene fatta richiesta.
7. FATTISPECIE PARTICOLARI DI VARIAZIONE DEL CANONE
Sono individuate le seguenti ipotesi nelle quali il canone, determinato come ai punti che
precedono, potr essere oggetto di ulteriore variazione in virt di elementi da specificare
espressamente in contratto.
Le percentuali sottoindicate dovranno essere sommate e poi applicate una volta soltanto
sui valori della fascia di riferimento.
7.a IMMOBILE DI PREGIO
Per gli immobili di cui allart.1, comma 2, lett. A) L. 431/98, nonch per quelli compresi
nella cat. A/7, le fasce di oscillazione dei canoni di cui alle aree dov ubicato limmobile
subiranno nei valori minimo e massimo un aumento dellotto per cento, a valere per
lintera durata contrattuale.
7.b IMMOBILE ARREDATO
Ove sia locato un appartamento ammobiliato a cura e spese della parte locatrice, le fasce
di oscillazione dei canoni di cui alle aree dov ubicato limmobile subiranno nei valori
minimo e massimo un aumento fino al quindici per cento, a valere per lintera durata
contrattuale.
7.c MAGGIORE DURATA
Ove le parti contraenti pattuiscano espressamente una durata contrattuale maggiore di
quella ordinaria triennale le fasce di oscillazione dei canoni di cui alle aree dov ubicato
limmobile subiranno nei valori minimo e massimo un aumento:
del tre per cento se la durata contrattuale sar di quattro anni;
del sei per cento se la durata contrattuale sar di cinque anni;
del dieci per cento, se la durata contrattuale sar di sei anni.
Gli aumenti dovranno essere corrisposti per tutto il periodo contrattuale.
7.d DEPOSITO CAUZIONALE
Ove le parti contraenti pattuiscano espressamente di determinare limporto del deposito
cauzionale in misura pari ad una mensilit, le fasce di oscillazione dei canoni di cui alle
aree dov ubicato limmobile subiranno nei valori minimo e massimo un aumento del
cinque per cento, a valere per lintera durata contrattuale.
7.e PERIODO DI RECESSO
Ove le parti contraenti pattuiscano espressamente di riconoscere al conduttore la facolt
di recedere dal contratto in qualsiasi momento con un preavviso di non superiore a tre
mesi, le fasce di oscillazione dei canoni di cui alle aree dov ubicato limmobile subiranno
nei valori minimo e massimo un aumento del cinque per cento, a valere per lintera
durata contrattuale.
8. RIPARTIZIONE DEGLI ONERI ACCESSORI
In relazione alla ripartizione degli oneri accessori fra locatore e conduttore le parti
stipulanti richiamano e accolgono quanto previsto nellallegato al D.M. 31.12.2002.
Per quanto ivi non previsto, le parti fanno altres riferimento e richiamano in ogni caso le
norme vigenti, gli usi locali raccolti dalla CCIAA di Bologna (e segnatamente lultima
edizione del 1990), nonch le tabelle concordate fra tutte o fra alcune delle
organizzazioni stipulanti il presente Accordo.
CAPO II
NORME SPECIALI
9. CONTRATTI DI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione utilizzando esclusivamente il
contratto tipo allegato al D.M. 30.12.2002, cos come recepito nel presente accordo,
provvedendo ad integrarlo con i dati delle parti e dellimmobile, e tenendo conto per la
determinazione del canone di tutti gli elementi e le pattuizioni previsti al capo I del
presente accordo ai punti 2, 3, 4, 5 e 7.
I contratti avranno la durata minima di cui al comma 5 dellart.2, legge n.431/98.
10. CONTRATTI TRANSITORI ORDINARI
In conformit con le previsioni del D.M. 30.12.2002 la durata della locazione non pu
essere inferiore ad un mese e non superiore a diciotto mesi.
La transitoriet del contratto pu essere motivata rispettivamente e separatamente sia
da esigenze del locatore che del conduttore, individuate allatto della stipula del contratto
come segue:
ESIGENZE DI TRANSITORIETA DEL LOCATORE
Quando il locatore debba disporre dellimmobile per i seguenti motivi:
G
destinarlo ad abitazione propria, del coniuge, dei figli o dei parenti entro il secondo
grado in linea retta che intendano contrarre matrimonio o iniziare una convivenza
di fatto o, raggiunta la maggiore et ed autonomia economica, intendano lasciare
labitazione della famiglia dorigine;
G
destinarlo ad abitazione propria, del coniuge, o dei figli o dei parenti entro il
secondo grado in linea retta che, in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro,
gi nota al momento della stipula della locazione, debbano rilasciare lalloggio di
servizio;
G
destinarlo allesercizio dellattivit propria, del coniuge, del figlio o dei parenti
entro il secondo grado a seguito del conseguimento di titolo abilitativo al lavoro
e/o professione;
destinarlo ad abitazione propria, del coniuge, dei figli o dei parenti entro il secondo
grado, per ragioni di studio o di lavoro, esclusivamente per gli immobili in luogo
diverso da quello di residenza del locatore;
G
eseguire interventi nellunit immobiliare, per i quali ha fatto richiesta di
concessione o autorizzazione edilizia, che siano incompatibili con loccupazione
dellappartamento;
G
qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata, espressamente indicata nel contratto e documentata.
ESIGENZE DI TRANSITORIETA DEL CONDUTTORE
Quando il conduttore abbia la necessit di una abitazione per un periodo non superiore a
18 mesi, per i seguenti motivi:
G contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un comune diverso da
quello di residenza;
G previsione di trasferimento per ragioni di lavoro;
G trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
G necessit di cure o di assistenza per s o a famigliari in luogo diverso dalla propria
residenza;
G acquisto, assegnazione o locazione di una abitazione che si renda disponibile entro
il periodo di durata del contratto;
G esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile la sua abitazione;
G qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a
data prefissata, espressamente indicata nel contratto e documentata.
Le ragioni di transitoriet del conduttore dovranno essere specificatamente documentate.
Si precisa, che per la stipula dei contratti di cui sopra necessaria e sufficiente la
sussistenza in capo ad una sola delle parti contraenti di una delle suindicate esigenze.
Nel caso in cui il contratto di locazione sia stato stipulato per esigenze di transitoriet del
locatore, pu essere prevista una penale a carico del conduttore non superiore al 50%
della mensilit del canone, con decorrenza dal trentesimo giorno di scadenza del
contratto, in caso di ritardo nel rilascio.
E fatto obbligo al locatore di confermare lesigenza transitoria con lettera raccomandata
A/R da inviarsi entro un termine anteriore alla scadenza pari ad almeno tre mesi, ridotti a
quindici giorni per contratti di durata fino a tre mesi.
Il deposito cauzionale non potr essere superiore allimporto di una mensilit del canone
per contratti sino a sei mesi, non superiore a due mensilit per contratti di durata fino a
diciotto mesi.
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione utilizzando esclusivamente il
contratto tipo allegato al D.M. 30.12.2002, cos come recepito nel presente accordo,
provvedendo ad integrarlo con i dati delle parti e dellimmobile, indicando con precisione i
motivi di transitoriet, e tenendo conto per la determinazione del canone di tutti gli
elementi e le pattuizioni previsti al capo I del presente accordo ai punti 2, 3, 4, 5, e 7
(con esclusione dei punti 7.c, 7.d e 7.e).
11. CONTRATTI TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI
Tali contratti sono utilizzabili qualora il conduttore sia iscritto ad un corso di laurea o di
perfezionamento, ovvero di specializzazione in un comune diverso da quello di residenza,
hanno durata da sei a tre anni, possono essere sottoscritti o dal singolo o da gruppi di
studenti.
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione utilizzando esclusivamente il
contratto tipo allegato al D.M. 30.12.2002, cos come recepito nel presente accordo,
provvedendo ad integrarlo con i dati delle parti e dellimmobile, e tenendo conto per la
determinazione del canone di tutti gli elementi e le pattuizioni previsti al capo I del
presente accordo ai punti 2, 3, 4, 5, e 7 (con esclusione del punto 7.c e con la riduzione
del preavviso di cui al punto 7.e in misura non superiore ad un mese in luogo di tre).
Le Cooperative di locazione per studenti e gli enti non lucrativi operanti nel settore che
offrano al locatore adeguate garanzie patrimoniali e svolgano attivit complementari alla
locazione in linea con il capitolato prestazionale e gli schemi contrattuali di cui allallegato
D, potranno stipulare con i proprietari contratti per sublocare posti letto a studenti
universitari applicando un canone incrementato in misura non superiore al 40% del
canone di acquisizione, frazionandolo per i singoli posti letto ricavabili.
12. GRANDI PROPRIETA
Per gli enti previdenziali pubblici, le compagnie assicurative, gli enti privatizzati, i soggetti
giuridici o fisici detentori di grandi propriet immobiliari (per tali sono da intendersi
lattribuzione, in capo ad un medesimo soggetto, della disponibilit di pi di 30 unit
immobiliari destinate ad uso abitativo anche se ubicate in modo diffuso e frazionato sul
territorio nazionale), i canoni sono definiti, allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti
dalle fasce di oscillazione per le aree omogenee e le eventuali zone individuate dalle
contrattazioni territoriali, in base ad appositi Accordi integrativi fra la propriet
interessata e le organizzazioni sindacali della propriet edilizia e dei conduttori firmatarie
del presente accordo.
In presenza della sottoscrizione di accordo integrativo, le parti potranno essere assistite
nella stipulazione dei singoli contratti di locazione dalle associazioni sindacali da esse
prescelte tra quelle che abbiano sottoscritto laccordo integrativo stesso.
Tali Accordi integrativi, da stipularsi per zone territoriali da individuarsi dalle associazioni
sindacali predette, possono prevedere speciali condizioni per far fronte ad esigenze di
particolari categorie di conduttori nonch la possibilit di derogare dalla tabella oneri
accessori.
CAPO III
NORME FINALI
13. DURATA ED EFFICACIA
Il presente accordo territoriale ha durata di tre anni a partire dal deposito dello stesso
presso il Comune.
Il presente accordo potr formare oggetto di revisione anche prima della sua naturale
scadenza qualora:
G
il Comune deliberi nuove aliquote ICI per laffitto contrattato di cui al presente
accordo;
G
siano modificate le normative fiscali previste agli articoli 8 e 10, legge 431/98 e
delle altre normative attualmente vigenti;
G
siano intervenute consistenti variazioni delle condizioni di mercato locale degli
affitti;
G
il CIPE individui una modifica dei Comuni considerati ad alta tensione abitativa;
G
le parti contraenti lo ritengano comunque necessario o opportuno.
Le organizzazioni sindacali firmatarie del presente accordo si rendono fin dora disponibili
ad assistere le parti nelle trattative precontrattuali per la definizione delle condizioni del
contratto, ivi compresa la determinazione del canone.
Il presente accordo verr depositato presso la Segreteria generale del Comune,
unitamente ai seguenti allegati:
A. Pianta delle aree omogenee;
B. Elenco delle zone degradate o di apprezzamento;
C. Tabella delle tariffe;
D. Capitolato prestazionale e schemi contrattuali.
Letto, confermato e sottoscritto in Bologna, in data 7 ottobre 2003.
Le organizzazioni firmatarie
APE-CONFEDILIZIA il Presidente Avv. Gualtiero Fiorini
(sottoscrive per quanto di legge) _________________________
G Allegato B: zone di degrado e di pregio
G Allegato C: tabella tariffe

ALLEGATO "B"
Zone di degrado/ o di minor valore.
Via Fondazza ( fra Str. Maggiore e S. Petronio Vecchio) Via Miramonte
Via Orfeo (fra le Vie Rialto e degli Angeli). Via Mirasole
Via Sorbelli. Via Falcone
Via degli Angeli. Via Paglietta
Via Tovaglie Via Santa
Via del Fossato.
Via Santa Caterina.
Via C Selvatica.
Via Stradellaccio.
Via Senzanome.
Via Saragozza (tra Via S. Caterina e Via Frassinago).
V.lo della Neve
Galleria 2 Agosto
Via San Valentino. Via del Porto
Via Pietralata. Via Strazzacappe
Via Paradiso. Via Avesella
Via de' Coltellini. Via Pagliacorta
Via De Marchi Via Tanari Vecchia
Via Fontanina Via Polese
Via San Carlo
Via Centotrecento
Vie delle Moline
Via del Borgo S.Pietro (tra Vie delle Moline e Irnerio)
Via Petroni
Via Mascarella (tra V. Belle Arti e Irnerio)
Via Bertoloni (tra V. Belle Arti e Irnerio)
Via Bertiera
Via Oche
Via Begatto Via S. Apollonia
Via Quadri Via dell'Unione
Via Broccaindosso Via Vinazzetti
V.lo Bolognetti Via Parisio
V.lo Borchetta Via Primod
Via S.Leonardo
Zone di pregio/ o di maggior valore
Borgo Masini
Zona Arco Verde
Nuova edificazione Via Larga.

ALLEGATO "C" - Tabella delle tariffe
> 6 elementi 4 / 6 elementi < 4 elementi
ZONA n. vani max min max min max min
valori al mq./anno valori al mq./anno valori al mq./anno
pregio mono 306.608 199.962 282.883 184.489 255.507 166.635
pregio 2 266.616 173.880 245.985 160.425 222.180 144.900
pregio 3 231.840 151.200 213.900 139.500 193.200 126.000
pregio 4 210.672 143.640 194.370 132.525 175.560 119.700
pregio 5 189.605 129.276 174.933 119.273 158.004 107.730
pregio Oltre 5 170.644 116.348 157.440 107.345 142.204 96.957

A mono 255.507 166.635 228.131 148.781 209.881 136.879
A 2 222.180 144.900 198.375 129.375 182.505 119.025
A 3 193.200 126.000 172.500 112.500 158.700 103.500
A 4 175.560 119.700 156.750 106.875 144.210 98.325
A 5 158.004 107.730 141.075 96.188 129.789 88.493
A oltre 5 142.204 96.957 126.968 86.569 116.810 79.643

B mono 219.006 142.830 200.756 130.928 182.505 119.025
B 2 190.440 124.200 174.570 113.850 158.700 103.500
B 3 165.600 108.000 151.800 99.000 138.000 90.000
B 4 150.480 102.600 137.940 94.050 125.400 85.500
B 5 135.432 92.340 124.146 84.645 112.860 76.950
B oltre 5 121.889 83.106 111.731 76.181 101.574 69.255

> 6 elementi 4 / 6 elementi < 4 elementi
ZONA n. vani max min max min max min
valori al mq./anno valori al mq./anno valori al mq./anno
pregio mono 158,00 103,00 146,00 95,00 132,00 86,00
pregio 2 138,00 90,00 127,00 83,00 115,00 75,00
pregio 3 120,00 78,00 110,00 72,00 100,00 65,00
pregio 4 109,00 74,00 100,00 68,00 91,00 62,00
pregio 5 98,00 67,00 90,00 62,00 82,00 56,00
pregio Oltre 5 88,00 60,00 81,00 55,00 73,00 50,00

A mono 132,00 86,00 118,00 77,00 108,00 71,00
A 2 115,00 75,00 102,00 67,00 94,00 61,00
A 3 100,00 65,00 89,00 58,00 82,00 53,00
A 4 91,00 62,00 81,00 55,00 74,00 51,00
A 5 82,00 56,00 73,00 50,00 67,00 46,00
A oltre 5 73,00 50,00 66,00 45,00 60,00 41,00

B mono 113,00 74,00 104,00 68,00 94,00 61,00
B 2 98,00 64,00 90,00 59,00 82,00 53,00
B 3 86,00 56,00 78,00 51,00 71,00 46,00
B 4 78,00 53,00 71,00 49,00 65,00 44,00
B 5 70,00 48,00 64,00 44,00 58,00 40,00
B oltre 5 63,00 43,00 58,00 39,00 52,00 36,00

ACCORDO APPLICABILE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI RAVENNA IN ATTUAZIONE DELLA
LEGGE 9 DICEMBRE 1998 N.431, DEL DECRETO MINISTERIALE DEI LL.PP. 05/ 03/ 1999 E DEL
DECRETO MINISTERIALE 30/ 12/ 2002.
Ai sensi di quanto disposto dallart.2 comma 3 della legge 431/98 ed in attuazione della Convenzione
nazionale sottoscritta l8 febbraio 1999 e recepita nel Decreto del 05/03/1999 del Ministro dei LL.PP. di
concerto con il Ministro delle Finanze (G.U. n.67 del 22/03/1999) e D.M.30/12/2002;

le Organizzazioni Sindacali della Propriet

A.P.P.E. CONFEDILIZIA RA in persona di LUCIANO SIBONI Presidente
A.S.P.P.I.- RA- in persona di SERGIO BIANCHINI Presidente
U.P.P.I.- RA- in persona di TIZIANO DOZZA Vice Presidente
A.P.P.C. RA- in persona di MARIA LUCIANA ROSSI Presidente

e le Organizzazioni Sindacali degli Inquilini

S.U.N.I.A.-RA- in persona di PIERO GORI Segretario
S.I.C.E.T. RA- in persona di GIANCARLO BORGHI Segretario
U.N.I.A.T. RA-in persona di IGNAZIO FAVARO Segretario

convengono e stipulano quanto segue:

alle abitazioni situate fuori del centro storico ma dentro la seconda circonvallazione della citt di Ravenna
(come delimitato in rosso nella pianta topografica allallegato 4), Marina di Ravenna e Punta Marina Terme,
si applica un correttivo di allineamento pari ad una maggiorazione del 5% sui valori al mq previsti per la
zona intermedia (vedi allegato 3).

Le fasce di cui alla tabella-allegato 3, sono cos determinate:
fascia minima fino a 4 parametri; fascia media da 5 a 7 parametri; fascia massima da 8 e oltre parametri.

Dal 1 agosto 2004 le quote degli allegati 1 e 3, verranno aggiornate dellindicizzazione ISTAT di giugno
2004 nella misura del 75%, con arrotondamento ai 10 centesimi per difetto o per eccesso; e cos gli anni
successivi.

La superficie convenzionale calcolata con una tolleranza del 5%.

Le superfici dellimmobile sono fornite dal locatore e vengono indicate nel contratto di locazione ai fini della
determinazione del canone.

Esse sono convenzionalmente cos definite:
100% della superficie calpestabile dellimmobile;
50% della superficie del garage;
20% della superficie delle cantine, dei terrazzi e dei balconi con larghezza minima di ml. 1,50,
delle lavanderie, dei porticati, dei ripostigli e basso comodi, delle tavernette, dei sottotetti
accessibili da scale fisse non destinati a servizi.

Se lappartamento arredato o parzialmente arredato ma con angolo cottura e lavatrice, si applica la
maggiorazione del 15%.

Il deposito cauzionale in denaro non potr eccedere limporto di una mensilit del canone ed produttivo
di interesse legale.

Le parti possono inoltre prevedere il rilascio di una fideiussione bancaria e/o assicurativa a garanzia delle
obbligazioni contrattuali tutte assunte dal conduttore.

E consentita la facolt al conduttore di recedere in qualsiasi momento dalla locazione previo avviso a
mezzo raccomandata almeno due mesi prima.




CONTRATTI DI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO
Art.2 comma 3 legge 431/98, art.1 DM 05/03/1999 e art.1 DM 30/12/2002

Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione utilizzando esclusivamente lallegato contratto tipo
MODELLO A) per propriet individuali, e MODELLO B) per propriet assicurative, previdenziali, ecc...;
recante altres le modalit di designazione dei componenti la Commissione Conciliativa stragiudiziale
facoltativa nonch, come per il presente Accordo formalmente si conviene, le modalit di aggiornamento
del canone nella misura del 75% della variazione ISTAT.
Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori fra locatore e conduttore, le organizzazioni
stipulanti il presente Accordo, approvano la Tabella di cui allallegato 5.

CONTRATTI TRANSITORI ORDINARI
Art.5 comma 1 Legge 431/98, Art.2 DM 05/03/99 e Art.2 DM 30/12/2002

Il presente accordo prevede che la durata della locazione non pu essere inferiore ad un mese e non
superiore a diciotto mesi.
La transitoriet del contratto pu essere motivata sia da esigenze del locatore che del conduttore,
individuate allatto della stipula del contratto come segue:

Esigenze di transitorietdel locatore:
1) destinarlo ad abitazione propria o dei figli o dei parenti entro il secondo grado che
contraggano matrimonio o inizino una convivenza di fatto o, raggiunta la maggiore et ed
autonomia economica, lascino labitazione della famiglia dorigine;

2) destinarlo ad abitazione propria o dei figli o dei parenti entro il secondo grado che, in
seguito alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula della
locazione, debbano rilasciare lalloggio di servizio;

3) destinarlo allesercizio dellattivit propria, del coniuge, del figlio o dei parenti entro il
secondo grado a seguito del conseguimento di titolo abilitativi al lavoro e/o professione;

4) destinarlo ad abitazione propria dei figli o dei parenti entro il secondo grado, per rientro
dallestero o da altre localit in cui si risieda o ci si trasferisca temporaneamente, per
comprovati motivi di lavoro o di studio, oper motivi di salute o per necessitdi assistenza
a parenti entro il secondo grado;

5) destinarlo ad abitazione propria, del coniuge, dei figli o dei parenti entro il secondo
grado, per ragioni di studio o di lavoro, esclusivamente per gli immobili in luogo diverso da
quello di residenza del locatore;

6) eseguire lavori di ristrutturazione, nellunit immobiliare, per i quali ha fatto richiesta di
concessione o autorizzazione edilizia o D.I.A.;

7) qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata, espressamente indicata nel contratto e documentata.

Esigenze di transitorietdel conduttore:
1) contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un comune diverso da quello di
residenza;

2) previsione di trasferimento per ragioni di lavoro;

3) trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;

4) necessitdi cure o di assistenza a famigliari in luogo diverso dalla propria residenza;

5) acquisto di una abitazione che si renda disponibile entro 18 mesi;

6) ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile la
sua abitazione;

7) seconda casa con residenza e permanenza effettiva nella prima casa, insieme al proprio
nucleo famigliare esclusivamente per ragioni di svago, hobby, tempo libero;

8) campagna elettorale;

9) appartamenti destinati a soggiorni temporanei per motivi balneari-climatici-termali o per
utilizzo saltuario (week-end) che non comportino assolutamente il cambio di residenza;
Le ragioni di transitoriet del conduttore dovranno essere adeguatamente documentate. Si specifica
inoltre, che per la stipula dei contratti di cui sopra, sufficiente la sussistenza di una delle suindicate
esigenze in capo a solo una delle parti contraenti.

E fatto obbligo al locatore di confermare lesigenza transitoria con lettera raccomandata A/R da inviarsi
entro un termine anteriore alla scadenza pari ad almeno tre mesi, ridotti a quindici giorni per contratti di
durata fino a tre mesi.

Il conduttore ha diritto di recesso, per gravi motivi, con preavviso di un mese se la durata del contratto
inferiore a mesi sei e di tre mesi quando la durata fino a diciotto mesi.

Il deposito cauzionale non potr essere superiore allimporto di una mensilit del canone per contratti fino
a sei mesi, non superiore a due mensilitper contratti di durata fino a diciotto mesi.

Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione utilizzando esclusivamente lallegato contratto tipo
MODELLO C) per propriet individuali, e MODELLO D) per propriet assicurative, previdenziali, ecc.;
recante altres le modalit di designazione dei componenti la Commissione Conciliativa stragiudiziale
facoltativa.

Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori fra locatore e conduttore, le organizzazioni
stipulanti il presente Accordo approvano la Tabella allallegato 5.

CONTRATTI TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI
Art. 5 comma 2-Legge 431/98, art.3 DM 05/03/99 e Art.3 DM 30/12/2002

Tali contratti sono utilizzabili per studenti universitari in un comune diverso da quello di residenza;
hanno durata da sei mesi a tre anni, possono essere sottoscritti o dal singolo studente o da gruppi di
studenti, anche organizzati in cooperative, o da aziende per il diritto allo studio.

Le parti stipuleranno contratti individuali di locazione utilizzando esclusivamente lallegato contratto tipo
MODELLO E) per propriet individuali, e MODELLO F) per propriet assicurative, previdenziali, ecc;
recante altres le modalit di designazione dei componenti la Commissione Conciliativa stragiudiziale
facoltativa nonch, come per il presente Accordo formalmente si conviene, le modalit, di aggiornamento
del canone nella misura del 75% della variazione ISTAT.

Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori fra locatore e conduttore, le organizzazioni
stipulanti il presente Accordo approvano la Tabella allallegato 5.

Nel caso di locazione a pi studenti acconsentito dopo il primo anno, il recesso anche di un solo
occupante e la sua sostituzione con altro studente. In questa ipotesi tutti gli obblighi di variazione sono a
carico della parte conduttrice.














ALLEGATI

(Zone omogenee)
MICROZONA 1.a
Centro storico
MICROZONA 2.a
1. Prima fascia periferica capoluogo fino alla seconda circonvallazione compresa (vedi allegato 4) con
maggiorazione valori 5%.
2. Seconda fascia periferica capoluogo oltre la linea di demarcazione (vedi allegato 4)
3. Marina di Ravenna Punta Marina- maggiorazione valori 5%-
4. Marina Romea- Porto Corsini
MICROZONA 3.a
1. Casal Borsetti-Lido Adriano- Lido di Dante
2. Lido di Savio-Lido di Classe.
3. S. Bartolo - Madonna dellAlbero-Ponte Nuovo - Classe.
4. Porto Fuori - Castiglione di Ravenna - Piangipane - S. Alberto
5. Borgo Montone - S. P. in Vincoli - Mezzano - Fornace Zarattini.
MICROZONA 4.a
Zona Forese (residuale) e/o agricola

(Parametri per la determinazione delle fasce di oscillazione)
1) RI SCALDAMENTO AUTONOMO O ARI A CONDI ZI ONATA
2) AUTORI MESSA (+50% mq)
3) POSTO AUTO I NTERNO OD ESTERNO (+25% mq)
4) ASCENSORE
5) DOPPI SERVI ZI PER LE UNI TA DI SUPERFI CI E SUPERI ORE AI 75 MQ.
6) ACCESSORI : CANTI NA (+20% mq)
7) SOTTOTETTO (con scala diretta + 20% mq)
8) BALCONE O BALCONI DI LARGHEZZA NON SUPERI ORE A ML. 1,50
9) BALCONE O BALCONI (con almeno ml. 1,5 larghezza, + 20%mq)
10) TERRAZZO (con almeno ml. 1,5 larghezza, +20% mq)
11) APPARTAMENTO I N NORMALE STATO DI MANUTENZI ONE
12) APPARTAMENTO UBI CATO I N EDI FI CI O CON NON PI U DI 4
UNI TAI MM.
13) PRESENZA DI VERDE O CORTI LE COMUNE
14) VERDE, CORTI LE E PORTI CATO ESCLUSI VI (+10%mq)
15) PORTA BLI NDATA
16) DOPPI VETRI

MINIMA quando sono presenti fino a 4 parametri
MEDIA quando sono presenti da 5 a 7 parametri
MASSI MA quando sono presenti 8 parametri e oltre

ARREDATO e/o PARZIALMENTE ARREDATO MA CON ANGOLO COTTURA E LAVATRICE +15%
Dal 1-8-2004 queste quote verranno aggiornate dalla indicizzazione Istat di Giugno 2004 al 75% con
arrotondamento ai 10 centesimi per difetto o per eccesso, e cos gli anni successivi.Gli importi sono espressi
in Euro.




(Canoni al mq utile per le fasce di oscillazione minima, media e massima)


CENTRO STORICO
Canone al MQ utile - mese rapportato a superficie in MQ
Superficie MQ Fascia Minima Fascia Media
Fascia
Massima
Mono fino a
35
5,40 7,40 7,40 8,30 8,30 9,50
da 36 a 60 4,00 5,70 5,70 6,30 6,30 7,20
da 61 a 100 3,80 4,80 4,80 5,30 5,30 6,00
oltre 100 3.40 4.60 4.60 5.30 5.30 5.70

ZONA INTERMEDIA
Canone al MQ utile - mese rapportato alla superficie in MQ
Superficie
Fascia
Minima
Fascia Media
Fascia
Massima
sino a 35 4,90 7,00 7,00 7,90 7,90 8,80
da 36 a 60 3,70 5,30 5,30 6,00 6,00 6,90
da 61 a 100 3,20 4,00 4,00 4,60 4,60 5,50
oltre 131 3.10 3.80 3.80 4.30 4.30 5.00

PERIFERIA
Canone al MQ utile - mese rapportato alla superficie in MQ
Superficie
Fascia
Minima
Fascia Media
Fascia
Massima
sino a 35 4,60 6,30 6,30 7,10 7,10 8,80
da 36 a 60 3,80 5,30 5,30 6,10 6,00 6,90
da 61 a 100 3,00 3,90 3,90 4,50 4,60 5,50
oltre 131 2.90 3.70 3.70 4.20 4.30 5.00

ZONA FORESE - AGRICOLA
Canone al MQ utile - mese rapportato alla superficie in MQ
Superficie
Fascia
Minima
Fascia Media
Fascia
Massima
sino a 35 4,30 5,70 5,70 6,50 6,50 7,40
da36 a 60 3,30 4,70 4,70 5,50 5,50 6,30
da 61 a 100 2,70 3,90 3,90 4,10 4,10 4,90
oltre 131 2.50 3.70 3.70 3.90 3.90 4.70














(Pianta topografica del comune di Ravenna recante la linea di demarcazione della prima)


(tabella oneri accessori)
TABELLA ONERI ACCESSORI CONCORDATA E REGISTRATA IL 26/ 7/ 99 A ROMA

Allegati contratti tipo A B C D E F


PROTOCOLLO DINTESA

Le sottoscritte Associazioni Provinciali della Propriete dellinquilinato, a latere dellaccordo stipulato a
Ravenna il 1.9.2003 e depositato alla Casa Comunale il 4.9.2003, relativo agli accordi per la formazione dei
contratti di locazione concordati, convengono quanto segue:
-Le parti concordemente convengono di ripartire tutte le spese di formazione-
registrazione-bollo dei contratti a perfetta metfra le parti contraenti.

Firmato

ASPPI - UPPI - APPE/CONFEDILIZIA APPC per la propriet
SUNIA UNIAT per i conduttori
ACCORDO TERRITORIALE PER IL COMUNE DI FORLI
del 23 ottobre 2003
In attuazione della legge 9 dicembre 1998 n. 431, della legge 8 gennaio 2002 n.
2, e del Decreto Interministeriale 30 dicembre 2002, pubblicato nel
supplemento n. 59, alla G. U. n. 85, del 11 aprile 2003.
Le Organizzazioni sindacali della Propriet Edilizia
A.S.P.P.I. di Forl-Cesena in persona di Sacchetti Luciana
in persona di __________________
le Organizzazioni sindacali degli Inquilini
S.U.N.I.A. di Forl-Cesena in persona di Guardigli Miria
S.I.C.E.T. di Forl-Cesena in persona di Casadei Oliviero
U.N.I.A.T. di Forl in persona di Miserocchi Marialena
ASSOCASA di Forl in persona di Missiroli Maria Vittoria
Nonch per le parti afferenti larticolo1, commi 5, 6 e 7, del D.I. 30/12/02, per la parte
integrativa relativa ai contratti di locazione di natura transitoria ordinaria ed a quella per
gli studenti universitari - anche delle seguenti organizzazioni:
A.N.C.E. di Forl-Cesena in persona di Mambelli Bruno
in persona di
in persona di
in persona di
in persona di
in persona di
Premesso che
In data 30 agosto 1999 e successiva interpretazione ed aggiornamento del 6 luglio 2000,
stato siglato il primo accordo territoriale con i modelli contrattuali definiti nellaccordo.
Le Associazioni della propriet edilizia e quelle degli inquilini, ritengono necessario
individuare condizioni contrattuali, da inserire nellaccordo territoriale di cui allarticolo 2,
comma 3, ed articolo 5, commi 1, 2, 3, della L. 431/98, che tengano conto della
specificit del mercato abitativo, di usi e consuetudini nellarea e, di trasferire negli
appositi modelli contrattuali, le modifiche e puntualizzazioni utili a tale conseguimento,
come prevede il D. I. 30/12/2002, e la legge 8 gennaio 2002, n. 2.
Che, il Comune di Forl con apposito Protocollo sottoscritto anche con le parti qui
rappresentate in data 15 luglio 2003, si impegnato a determinare lICI pari a zero, con
decorrenza dal 1 gennaio 2004, per i locatori che concederanno in affitto a canone
agevolato (art.2, comma 3,) a nuclei familiari alloggi adibiti a prima abitazione, ed a
studenti universitari (art. 5, comma 2), nonch a Societ o Agenzie partecipate dal
Comune di Forl, e, per la gestione delle locazioni temporanee (art. 5, comma1), a
lavoratori immigrati italiani e stranieri.
Le Associazioni sindacali della propriet edilizia e degli inquilini, riconoscono limportanza
delle decisioni dellAmministrazione comunale di Forl, oltre la volont di partecipare in
modo diretto alla definizione delle politiche abitative (vedi protocollo), anche attraverso
un monitoraggio dei contratti di locazione (banca dati osservatorio).
Le parti auspicano e si propongono altres in particolare i seguenti obbiettivi:
favorire lallargamento del mercato agli immobili sfitti e laccesso a locazioni a canoni
agevolati per le fasce sociali meno abbienti;
avviare a soluzione il problema degli sfratti per finita locazione, incentivando la
trasformazione degli sfratti in nuovi contratti;
ricondurre alla legalit il mercato degli affitti laddove risulti sommerso e irregolare.
Si conviene e stipula quanto segue:
1) CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, L. 431/'98, legge 2 / 2002, e, D.I. del 30/12/2002)
L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in oggetto costituito dal
territorio del Comune di Forl.
Il territorio del Comune di Forl, acquisite le informazioni concernenti le microzone
catastali, viene suddiviso in zone omogenee, delimitate dai fogli catastali, come da
allegato H.
Per le zone omogenee, come sopra individuate, vengono definite le fasce di oscillazione
dei canoni, come da allegato I.
Le fasce di oscillazione per il calcolo del canone viene determinato sulla base della tabella
di cui allallegato I di valori espressi in /mq./mese, ed alla presenza degli elementi di
cui allallegato L.
Per facilitare la comprensione del meccanismo di individuazione e calcolo del canone di
locazione, viene predisposto un apposito modulo, utile anche, per ottenere le
agevolazioni ICI dal Comune di Forl, denominato allegato N.
Allinterno di ciascuna sub-fascia saranno le parti a determinare in concreto, con
leventuale assistenza delle rispettive organizzazioni, se richiesta, il canone mensile di
locazione di ogni singola unit immobiliare sulla base degli elementi oggettivi (trasformati
in punti) di cui allallegato L.
La superficie convenzionale da considerare esclusivamente quella dellunit immobiliare
(con esclusione di balconi e terrazze) determinata sulla base della superficie interna, al
netto dei soli muri perimetrali.
A tal fine, i metri quadri utili sono calcolati con una tolleranza in pi o in meno del 5%,
come segue:
G
unit uso abitazione (esclusi balconi, terrazzi ed altri accessori) nella misura del
100%
G
veranda (con struttura di agibilit anche per la stagione invernale) nella misura
del 50%
G
autorimessa singola .. .. .. .. .. nella misura del 50%
G
posto auto coperto riservato e cantina .. .. .. nella misura del 20%
Il canone effettivo verr quindi individuato nellambito della
FASCIA MINIMA: quando sono presenti fino a 6 punti
FASCIA MEDIA: quando sono presenti da 7 a 11 punti
FASCIA MASSIMA: quando sono presenti da 12 punti in poi
In caso di assenza di impianto di riscaldamento, il canone dovr essere determinato
comunque allinterno della fascia MINIMA.
In caso di mancanza di ascensore oltre il terzo piano fuori terra, si porter in detrazione
un elemento fra quelli esistenti, utile al fine di individuare la fascia minima, media e
massima, per la determinazione del canone.
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione (tipo-agevolato), secondo gli
allegati tipo di contratto (allegato A), recanti altres possibilit di Conciliazione cos come
concordata fra le parti, nonch tutte le pattuizioni ad integrazione che col presente
accordo formalmente le parti convengono :
a) la parte locatrice (proprietario) potr fornire gli estremi od autocertificare la
documentazione amministrativa e tecnica di sicurezza degli impianti e/o di eventuali
certificati per collaudi;
b) laggiornamento del canone di locazione pattuito, a richiesta scritta da parte locatrice
sar aggiornato nella misura del 75% dellindice ISTAT per famiglie operai e impiegati, ad
ogni inizio di anno di locazione successiva;
c) diritto di prelazione ove concesso (vedi all. L) dalla parte locatrice alla parte
conduttrice, ai sensi dellarticolo 40, legge 392/78 in caso di nuova locazione;
d) assicurazione il conduttore si obbliga a contrarre polizza di assicurazione a copertura
del rischio da incendio e ricorso vicini, a proprie spese ma a beneficio diretto del locatore,
di durata corrispondente a quella del rapporto e per limporto che verr da questi indicato
e comunque non inferiore al valore di mercato dellunit locata. E ci sempre che
limmobile non sia gi coperto da polizza globale fabbricati, in quanto, in tal caso, il
conduttore sar tenuto a corrispondere in via diretta o di rimborso, la quota
proporzionale del relativo premio;
e) deposito cauzionale ove richiesto, non potr in alcun caso superare le 3 (tre) mensilit
del canone, ed indipendentemente dalla durata del contratto, produttivo degli interessi
legali, fissati annualmente dallautorit competente e da corrispondere al termine di ogni
anno di locazione alla parte conduttrice;
f) per i contratti di cui allart. 2, comma 3, ove le parti concordino una durata
contrattuale superiore ad anni 3, il canone cos come risulta in base alla zona (all. H),
agli elementi (all. L), per determinare la fascia (all. I), potr essere aumentato del 2%
per ogni anno eccedente, a valere per lintera durata contrattuale;
g) ripartizione degli oneri accessori, fra locatore e conduttore le parti stipulanti si
richiamano allegato G, al D. I. del 30/12/2002, con le aggiunte pattuite;
h) spese di bollo relative ai tipi di contratti di locazione, per uso e consuetudine (vedi
precedente accordo del 30/08/1999) sono ripartite in parti uguali, cos come previsto per
quelle di imposta di registro;
i) Commissione di conciliazione stragiudiziale facoltativa di cui allart. 6 del D. I. del
30/12/2002, emanato ai sensi dellart. 4, comma 2, L. 431/98, per ogni controversia che
dovesse sorgere in merito alla interpretazione, esecuzione, adempimento e risoluzione
dei vari tipi di contratti ciascuna parte potr adire una Commissione di Conciliazione
con sede presso (la Camera di Commercio ? o altra sede Istituzionale) formata da 2
(due) componenti scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie
dellaccordo territoriale, sulla base, rispettivamente, delle designazioni del locatore e del
conduttore, e, quanto al terzo che svolger la funzione di presidente sulla base della
scelta dei due componenti come sopra designati, ove gli stessi, di comune accordo,
ritengono di nominarlo.
la procedura di conciliazione si svolger con le seguenti modalit:
G
una prima fase di negoziazione si svolger tra le parti personalmente ed
eventualmente assistite da un rappresentante delle rispettive organizzazioni
sindacali;
G
una seconda di conciliazione si svolger fra le parti personalmente, assistite dalle
rispettive organizzazioni sindacali, ma con lintervento di uno o pi terzi imparziali,
nella veste di conciliatori.
Si deve intendere per conciliazione la procedura stragiudiziale con la quale un terzo
imparziale, che non ha facolt di imporre una soluzione alla controversia, aiuta le parti a
raggiungere una soluzione reciprocamente soddisfacente;
j) Definizione di appartamento Ammobiliato
Quando lappartamento dotato di mobili ed elettrodomestici (vedi allegato M), il canone
di locazione potr:
G
qualora sia dotato di arredamento MINIMO sufficiente alla vivibilit, il canone di
riferimento potr aumentare .. .. fino al 5%;
G
qualora sia dotato di arredamento NORMALE per una buona vivibilit, il canone
di riferimento potr aumentare fino al 10%;
G
qualora sia dotato di arredamento supplementare per Studenti e/o Immigrati,
il canone di riferimento potr aumentare .. sino al 13%.
2) CONTRATTI TRANSITORI ORDINARI
(art. 5, comma 1, L. 431/'98 e art. 2 D.I. 30/12/2002)
L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in oggetto costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Forl.
Il presente Accordo prevede che la durata della locazione non pu essere inferiore ad un
mese e non superiore a diciotto mesi.
Ai fini dell'art. 2, comma 2, D.I. 30/12/2002, le Organizzazioni stipulanti danno atto
che, per il Comune di Forl, in quanto inserito nellelenco dei Comuni ad alta tensione
abitativa, il canone dei contratti individuali in oggetto sar definito dalle parti contraenti,
allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione dei contratti
agevolati.
Per i contratti in oggetto - per i quali le organizzazioni stipulanti concordano:
G
le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione transitoria secondo gli
allegati (C) per le propriet individuali;
G
recanti altres possibilit di conciliazione cos come concordata fra le parti;
G
nonch tutte le pattuizioni ad integrazione che col presente accordo formalmente
si convengono:
a) sono automaticamente estese tutte le norme pattizie previste per i contratti di
cui allarticolo 2, comma 3, della L: 431/98, in quanto applicabili;
b) il recesso per gravi motivi da parte del conduttore potr avvenire con un
preavviso di 30 giorni, indipendentemente dalla durata del contratto.
G
la transitoriet pu essere motivata rispettivamente e separatamente sia da
esigenze del locatore che del conduttore, individuate e specificate allatto della
stipula del contratto come segue:
Esigenze di transitoriet del locatore, quando intenda disporre dellimmobile per:
1.
Adibirlo ad abitazione propria, del coniuge, dei figli o dei parenti entro il secondo
grado in linea retta che intendano contrarre matrimonio o iniziare una convivenza
di fatto o, raggiunta la maggiore et ed autonomia economica, intendano lasciare
labitazione della famiglia dorigine, nonch per:
trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
rientro dallestero;
ragioni di studio o di lavoro, esclusivamente per gli immobili ubicati in luogo
diverso da quello di residenza del locatore;
cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula della
locazione, che comporti il rilascio dellalloggio di servizio;
2.
Adibirlo ad esercizio dellattivit propria, del coniuge, del figlio o dei parenti entro il
secondo grado a seguito del conseguimento del titolo abilitativo al lavoro e/o
professione;
3.
Eseguire interventi nellunit immobiliare, per i quali abbia fatto richiesta di
concessione o autorizzazione edilizia, che siano incompatibili con loccupazione
dellappartamento.
4.
Qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo ed
espressamente indicata nel contratto, cos come qualsiasi esigenza del locatore
dovr essere specificata o documentata nel contratto.
Esigenze di transitoriet del conduttore, quando ha:
1.
Esigenza di una abitazione per un periodo non superiore ai diciotto mesi per:
contratto di lavoro a termine in un Comune diverso da quello di residenza;
previsione di trasferimento per ragioni di lavoro;
trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
necessit di cure o assistenza a familiari in Comune diverso da quello di
residenza;
acquisto, assegnazione o locazione di una abitazione che si renda disponibile
entro il periodo di durata del contratto;
ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente
inutilizzabile la propria abitazione.
2.
Qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo ed
espressamente indicata nel contratto.
Le ragioni di transitoriet del conduttore dovranno essere specificatamente
documentate.
Nel caso che le ragioni di transitoriet del conduttore non abbiano pi a sussistere nel
corso della locazione, il contratto andr ricondotto nell'ambito della previsione dell'art. 2,
comma 1, della L. 431/98, per la durata, ed il canone ridefinito.
E fatto obbligo al locatore confermare lesigenza transitoria con lettera raccomandata
da inviarsi entro un termine anteriore alla scadenza pari ad almeno un mese, per ogni
semestre, o frazione, di durata del contratto.
3) CONTRATTI TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, comma 2 e 3, L. 431/'98 e art. 3 D.I. 30/12/2002)
Tali contratti sono utilizzabili per studenti iscritti ad un corso di studi universitari in un
Comune diverso da quello di residenza (come pure per giovani partecipanti a programmi
di scambio internazionale quali: Socrates - Erasmus, Tempus, Leonardo da Vinci e
Servizio Volontario Europeo ovvero studenti di nazionalit estera iscritti o coinvolti in
attivit di scambio che vedono lUniversit di Bologna partner promotore nellambito dei
programmi comunitari sopracitati), hanno durata da sei mesi a tre anni, possono essere
sottoscritti o dal singolo o da gruppi di studenti.
Per i contratti in oggetto per i quali le organizzazioni stipulanti concordano che:
G
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo l'allegato contratto
tipo (E);
G
Tali contratti potranno essere sottoscritti dal singolo studente o da gruppi di
studenti universitari o dalle Aziende per il diritto allo studio o Societ similari;
G
recanti altres possibilit di conciliazione cos come concordata fra le parti;
G
alle pattuizioni ad integrazione previste dal presente accordo si aggiungono
automaticamente tutte le norme pattizie previste per i contratti di cui allart. 2,
comma 3, legge 431/98, in quanto applicabili.
L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in oggetto costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Forl, i cui conduttori siano iscritti ad un
corso o diploma di laurea fra le sedi distaccate dellUniversit di Bologna.
Le fasce di oscillazione per il calcolo dei canoni di locazione per i contratti in oggetto,
sono costituite dalle fasce di oscillazione per le zone (all. H), con gli elementi (all. L), e le
determinazioni mq. (all. I) ed arredamento (mobilio all. M), individuate nel presente
accordo relativo al Comune di Forl.
ACCORDI INTEGRATIVI
Per i soggetti giuridici o fisici detentori di grandi propriet immobiliari, destinate ad uso
abitativo, sono da intendersi in capo ad un medesimo soggetto 100 a livello nazionale,
oppure almeno 50 unit se ubicate nel territorio comunale di Forl, nonch,
Imprese od Associazioni di Imprese di Datori di lavoro, Fondazioni, Enti o Societ
per lAffitto partecipate dal Comune di Forl in relazione alla locazione di alloggi destinati
al soddisfacimento di lavoratori in mobilit, di immigrati comunitari ed extra-comunitari,
studenti universitari.
Le parti firmatarie il presente accordo sono propense a sottoscrivere appositi Accordi
Integrativi con le parti interessate.
CLAUSOLE FINALI
II presente Accordo Territoriale - nella sua triplice articolazione - rester in vigore per
la durata di tre anni, a partire dal deposito dello stesso presso il Comune di Forl.
II presente accordo potr formare oggetto di revisione anche prima della sua
naturale scadenza qualora:
1.
il Comune deliberi nuove aliquote ICI per l'affitto contrattato di cui al presente
accordo;
2.
siano modificate le normative fiscali previste agli articoli 8 e 10 legge 431/98 ed
altre normative attualmente vigenti;
siano intervenute consistenti variazioni delle condizioni di mercato locale degli
affitti;
4.
il CIPE modifichi lelenco dei Comuni considerati ad alta tensione abitativa o
equiparati;
5.
quando le parti lo ritengano necessario.
Le organizzazioni sindacali firmatarie del presente Accordo si rendono fin d'ora disponibili
ad assistere le parti nelle trattative pre-contrattuali per la definizione delle condizioni del
contratto, ivi compresa la determinazione del canone.
In caso di variazione in pi o in meno dellimposizione fiscale in ragione del
10%, rispetto a quella in atto al momento della stipula del contratto, la parte interessata
potr chiedere lintervento delle parti firmatarie dellaccordo, le quali entro 90 giorni,
determineranno, il nuovo canone, da valere fino alla cessazione del rapporto
contrattuale, ivi compreso leventuale proroga o fino a nuova locazione.
Il presente Accordo sar depositato dalle parti, presso la Segreteria generale del Comune
di Forl, mediante consegna di copia autentica, allUfficio Protocollo generale del
Comune.
ELENCO ALLEGATI
Costituiscono parte integrante di questo Accordo i seguenti allegati:
G
All. A tipo di contratto agevolato - propriet individuale;
G
All. C tipo di contratto transitorio - propriet individuale;
G
All. E tipo di contratto per studenti universitari - propriet individuale;
G
All. G tabella per la ripartizione oneri accessori fra locatore e conduttore;
G
All. H suddivisione Zone (Aree omogenee) del Comune di Forl;
G
All. I fasce di Oscillazione del Comune di Forl;
G
All. L elementi oggettivi per la determinazione del canone;
G
All. M tabella per la definizione di appartamento ammobiliato;
G
All. N modello per riepilogo determinazione ed autocertificazione del canone;
G
PROTOCOLLO COMUNALE DINTESA SULLE POLITICHE ABITATIVE per favorire
lapplicazione dei contratti regolamentati a canone agevolato
G PROTOCOLLO INTEGRATIVO
Letto, confermato e sottoscritto in data ___ ottobre 2003 dalle organizzazioni stipulanti:
le Organizzazioni sindacali della Propriet Edilizia
A.S.P.P.I. di Forl-Cesena in persona di
in persona di
le Organizzazioni sindacali degli Inquilini
S.U.N.I.A. Forl-Cesena in persona di
S.I.C.E.T. Forl-Cesena in persona di
U.N.I.A.T. Forl in persona di
ASSOCASA Forl in persona di
Nonch per le parti afferenti larticolo 1, commi 5, 6 e 7, del D.I. del 30/12/2002, per la
parte integrativa relativa ai contratti di locazione di natura transitoria ordinaria ed a
quella per gli studenti universitari anche le seguenti rappresentanze:
A.N.C.E. Forl-Cesena in persona di
in persona di
in persona di
in persona di
in persona di

ALLEGATO G)
TABELLA ONERI ACCESSORI
RIPARTIZIONE SPESE TRA LOCATORE E CONDUTTORE
AMMINISTRAZIONE
Tassa occupazione suolo pubblico per passo carrabile C
Tassa occupazione suolo pubblico per lavori condominiali L
Compenso Amministratore L
ASCENSORE
Manutenzione ordinaria e piccole riparazioni C
Installazione e manutenzione straordinaria degli impianti L
Adeguamento alle nuove disposizioni di legge L
Consumi energia elettrica per forza motrice e illuminazione C
Ispezioni e collaudi C
AUTOCLAVE
Installazione e sostituzione integrale dell'impianto o di componenti
primari (pompa, serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico
etc.)
L
Manutenzione ordinaria C
Imposte e tasse di impianto L
Forza motrice C
Ricarico pressione del serbatoio C
Ispezioni, collaudi e lettura contatori C
IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE, DI VIDEOCITOFONO E SPECIALI
Installazione e sostituzione dell'impianto comune di illuminazione L
Manutenzione ordinaria dell'impianto comune di illuminazione C
Installazione e sostituzione degli impianti di suoneria e allarme L
Manutenzione ordinaria degli impianti di suoneria e allarme C
Installazione e sostituzione dei citofoni e videocitofoni L
Manutenzione ordinaria dei citofoni e videocitofoni C
Installazione e sostituzione di impianti speciali di allarme, sicurezza e
simili
L
Manutenzione ordinaria di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili C
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, PRODUZIONE ACQUA CALDA,
ADDOLCIMENTO ACQUA
Installazione e sostituzione degli impianti L
Adeguamento degli impianti a leggi e regolamenti L
Manutenzione ordinaria degli impianti, compreso il rivestimento
refrattario
C
Pulizia annuale degli impianti e dei filtri e messa a riposo stagionale C
Lettura dei contatori C
Acquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e
acqua
C
IMPIANTI SPORTIVI
Installazione e manutenzione straordinaria L
Addetti (bagnini, pulitori, manutentori ordinari etc.) C
Consumo di acqua per pulizia e depurazione; acquisto di materiale per la
manutenzione ordinaria (es.: terra rossa)
C
IMPIANTO ANTINCENDIO
Installazione e sostituzione dell'impianto L
Acquisti degli estintori L
Manutenzione ordinaria C
Ricarica degli estintori, ispezioni e collaudi C
IMPIANTO TELEVISIVO
Installazione, sostituzione o potenziamento dell'impianto televisivo
centralizzato
L
Manutenzione ordinaria dell'impianto televisivo centralizzato C
PARTI COMUNI
Sostituzione di grondaie, sifoni e colonne di scarico L
Manutenzione straordinaria di rilevante importo (vetust) L
Manutenzione ordinaria grondaie, sifoni e colonne di scarico C
Manutenzione straordinaria di tetti e lastrici solari L
Manutenzione ordinaria dei tetti e dei lastrici solari C
Manutenzione straordinaria della rete di fognatura L
Manutenzione ordinaria della rete di fognatura, compresa la
disotturazione dei condotti e pozzetti
C
Sostituzione di marmi, corrimano, ringhiere L
Manutenzione ordinaria di pareti, corrimano, ringhiere di scale e locali
comuni
C
Consumo di acqua ed energia elettrica per le parti comuni C
Installazione e sostituzione di serrature L
Manutenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi
utilizzati
C
Installazione di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori,
bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale
di arredo
L
Manutenzione ordinaria di attrezzature quali caselle postali, cartelli
segnalatori, bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide
altro materiale di arredo
C
PARTI INTERNE ALL'APPARTAMENTO LOCATO
Sostituzione integrale di pavimenti e rivestimenti L
Manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti C
Manutenzione ordinaria di infssi e serrande, degli impianti di
riscaldamento e sanitario
C
Rifacimento di chiavi e serrature C
Tinteggiatura di pareti C
Sostituzione di vetri C
Manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricit e del
cavo e dell'impianto citofonico e videocitofonico
C
Verniciatura di opere in legno e metallo C
Manutenzione straordinaria dell'impianto di riscaldamento L
PORTIERATO
Trattamento economico del portiere e del sostituto, compresi contributi
previdenziali e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima,
premi, ferie e indennit varie, anche locali, come da C.c.n.l.
L
10%
C
90%
Materiale per le pulizie C
Indennit sostitutiva alloggio portiere prevista nel c.c.n.l. L
10%
C
90%
Manutenzione ordinaria della guardiola L
10%
C
90%
Manutenzione straordinaria della guardiola L
PULIZIA
Spese per l'assunzione dell'addetto L
Trattamento economico dell'addetto, compresi contributi previdenziali e
assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi, ferie e
indennit varie, anche locali, come da c.c.n.l.
C
Spese per il conferimento dell'appalto a ditta L
Spese per le pulizie appaltate a ditta C
Materiale per le pulizie C
Acquisto e sostituzione macchinari per la pulizia L
Manutenzione ordinaria dei macchinari per la pulizia C
Derattizzazione e disinfestazione dei locali legati alla raccolta delle
immondizie
C
Disinfestazione di bidoni e contenitori di rifiuti C
Tassa rifiuti o tariffa sostitutiva C
Acquisto di bidoni, trespoli e contenitori L
Sacchi per la preraccolta dei rifiuti C
SGOMBERO NEVE
Spese relative al servizio, compreso materiali d'uso C

ALLEGATO H
COMUNE DI FORLI'
SUDDIVISIONE IN ZONE FOGLIO DI MAPPA
CATASTALE
PERIMETRO DI
DELIMITAZIONE
ZONA A
RESIDENZIALE
DI PREGIO
49; - 70, 71, 72; - 87; -
93; - 96, 97, 98; 111,
112, 114, 115, 116,
117, 118, 119, 120; -
140, 141, 142, 143,
144, 145, 146, 147,
148, 149, 150, 151; -
171, 172, 173, 174,
175; - 183, 184, 185; -
196; - 198, 199, 200,
201; - 203, 204, 205,
206; - 215, 216, 217,
218, 219; - 221, 222,
223, 224, 25; - 228; -
233, 234, 235, 236,
237, 238, 239, 240,
241, 242, 243; - 249,
250, 251, 252, 253; -
259, 260, 261, 220/b.
Agglomerati di Pieveacquedotto e
Ospedaletto, Villanova e Cava,
Quattro, Vecchiazzano, San
Martino in Strada e Grisignano,
Carpena, Ronco, oltre al perimetro
delimitato da Via Campo degli
Svizzeri, Via Ca' Rossa, V.le
Risorgimento, Via Decio Raggi.

ZONA B
CENTRO
STORICO
E
RESIDENZIALE
ORDINARIA
176, 177,178, 179, 180,
181, 182; - 202; -
220/a.
P.zza Porta Schiavonia, V.le Livio
Salinatore, P.le Porta Ravaldino,
Via Decio Raggi, Via Campo di
Marte, Via Antonio Gramsci, Viale
Andrea Costa, V.le Della Libert,
P.zza Martiri d'Ungheria, V.le
Cristoforo Colombo, V.le Vittorio
Veneto, V.le Italia.

ZONA C
PERIFERICA
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9,
10, 11,12,13, 14, 15,
16, 17, 18, 19, 20, 21,
22, 23, 24, 25, 26, 27,
28, 29, 30, 31, 32, 33,
34, 35, 36, 37, 38, 39,
40, 41, 42, 43, 44, 45,
46, 47, 48, 50, 51, 52,
53, 54, 55, 56, 57, 58,
59, 60, 61, 62, 63, 64,
65, 66, 67, 68, 69; - 73,
74, 75, 76, 77, 78, 79,
80, 81, 82, 83, 84, 85,
86, 88, 89, 90, 91, 92; -
94, 95; - 99, 100, 101,
102, 103, 104, 105,
106, 107, 108, 109,
110; - 121, 122, 123,
124, 125, 126, 127,
128, 129, 130, 131,
132, 133, 134, 135,
136, 137, 138, 139; -
152, 153, 154, 155,
156, 157, 158, 159,
160, 161, 162, 163,
164, 165, 166, 167,
168, 169, 170; - 186,
187, 188, 189, 190,
191, 192, 193, 194,
195; - 197; - 207, 208,
209, 210, 211, 212,
213, 214; - 226, 227; -
229, 230, 231, 232; -
244, 245, 246, 247,
248; - 254, 255, 256,
257, 258; - 261, 262,
263, 264, 265, 266,
267, 268, 269, 270,
271, 272, 273, 274,
275, 276, 277, 278,
279, 280, 281, 282,
283, 284, 285, 286,
287, 288, 289, 290,
291, 292, 293, 294.
Frazioni di Villafranca, Roncadello,
Durazzanino, Casemurate, Villa
Selva, Magliano, San Lorenzo in
Noceto, Villarovere, Villagrappa.

ALLEGATO I
FORLI Residenziale di pregio ( Zona A )
Canone mensile in per mq. di superficie utile (vedasi Accordo Terretoriale)
Superficie utile
Fascia minima Fascia media Fascia massima
Appartamento sino a 6
punti
Appartamento da 7 a
11 punti
Appartamento da 12
punti in poi
Sino a mq. 50 5,40 6,00 6,20 7,25 7,50 8,50
Da mq. 51 a 80 4,80 5,40 5,60 6,30 6,50 7,20
Da mq. 81 a 100 4,10 4,70 4,80 5,60 5,80 6,80
Da mq. 101 a
110
3,70 4,50 4,60 5,50 5,60 6,50
Da mq. 111 a
130
3,30 4,30 4,20 5,30 5,20 6,30
Da mq. 131 in
poi
2,90 4,10 4,10 5,10 4,80 6,10

FORLI Centro storico e Residenziale ordinario ( Zona B )
Canone mensile in per mq. di superficie utile (vedasi Accordo Territoriale)
Superficie utile
Fascia minima Fascia media Fascia massima
Appartamento sino a 6
punti
Appartamento da 7 a
11 punti
Appartamento da 12
punti in poi
Sino a mq. 50 5,30 5,80 6,10 6,75 7,20 8,00
Da mq. 51 a 80 4,60 5,30 5,50 6,10 6,40 7,00
Da mq. 81 a 100 4,00 4,60 4,70 5,50 5,70 6,50
Da mq. 101 a
110
3,60 4,40 4,55 5,40 5,50 6,30
Da mq. 111 a
130
3,20 4,20 4,15 5,20 5,10 6,10
Da mq. 131 in
poi
2,80 4,00 3,75 5,00 4,70 5,90

FORLI Area periferica e fuori dal centro urbano ( ZONA C )
Canone mensile in per mq. di superficie utile (vedasi Accordo Territoriale)
Superficie utile
Fascia minima Fascia media Fascia massima
Appartamento sino a 6
punti
Appartamento da 7 a
11 punti
Appartamento da 12
punti in poi
Sino a mq. 50 4,90 5,00 5,20 5,45 6,00 6,60
Da mq. 51 a 80 4,30 4,90 5,00 5,40 5,70 6,10
Da mq. 81 a 100 3,90 4,50 4,80 5,30 5,40 6,00
Da mq. 101 a
110
3,20 4,30 4,40 5,20 5,30 5,90
Da mq. 111 a
130
2,80 4,10 4,00 5,00 4,90 5,70
Da mq. 131 in
poi
2,40 3,90 3,60 4,80 4,50 5,50

Gli scaglioni dei punti (ex-parametri) qualitativi dellabitazione, i margini di oscillazione
(fasce) sono utili al fine di individuare il prezzo mq. mensile del canone.

ALLEGATO L
Elementi e valori di riferimento, per la determinazione di tre sub-fasce, allinterno delle
fasce di oscillazione (mq.) e zona (ubicazione), utili al fine di dare valore alla qualit
abitativa.
Tutte le servit, gli impianti e le strutture dovranno essere a norma, gi
installati e fruibili, a cura del locatore
Descrizione e valore degli elementi ( punti) pattuiti Valore punti
Area verde e/o cortile comune, non veicolare, di almeno 15 mq. per
unit abitativa
1
Terrazza o balcone di almeno 5 mq. 1
Edificio con non pi di 6 unit abitative 1
Riscaldamento centralizzato con contabilizzazione del calore 1
Assenza di barriere architettoniche 1
Garage o posto auto coperto 1
Posto auto scoperto 1
Concessione del diritto di prelazione allaffitto 1
Antisismica 1
Dotazione di impianto di ricezione TV satellitare (oltre a quello
tradizionale)
1
Doppi vetri (in tutti gli infissi dellabitazione e non doppia finestra) 1
Impianto di Condizionamento 2
Riscaldamento autonomo 2
Doppi servizi 2
Dotazione di pannelli solari per il risparmio energetico 2
Porta Blindata 2
Appartamento in cui stata eseguita una ristrutturazione generale, con
nuova abitabilit, o costruito da meno di 7 anni
3
Appartamento nuovo 4
Penalizzazioni
G Assenza di impianto di riscaldamento = comunque fascia minima
G Appartamento senza ascensore oltre il 3 piano fuori terra, comporta la
detrazione di 1 elemento fra quelli presenti
In base alle variazioni del peso degli elementi utili, per la determinazione delle fasce
minima, media e massima, le parti decidono che:
a) per tutti i tipi di contratti : Allegati A, B, C, D, E, F, del presente accordo del
Comune di Forl gli elementi, tradotti in punti per determinare la fascia per il calcolo
la seguente.
G fino a 6 punti fascia minima
G da 7 a 11 punti fascia media
G da 12 in poi fascia massima
b) definizione di appartamento Ammobiliato (vedi allegato M)

ALLEGATO M
Per la voce ALLOGGIO ammobiliato, si precisa quanto segue:
G
qualora sia dotato di un arredamento MINIMO sufficiente alla vivibilit, il
canone risultante in base alla zona (all. H) e dagli elementi (all. L), pu essere
aumentato fino al 5%;
G
qualora sia dotato di arredamento NORMALE per una buona vivibilit, il canone
risultante in base alla zona (all. H) e dagli elementi (all. L), pu essere aumentato
fino al 10%;
G
qualora sia dotato di arredamento SUPPLEMENTARE per contratti Transitori
Studenti universitari e Lavoratori in mobilit (vedi nota) il canone risultante in
base alla zona (all. H) e dagli elementi (all. L) pu essere aumentato fino al 13%
Tutti gli elettrodomestici e gli impianti dovranno essere a norma (DPR 412/93,
legge 46/90) ed installati o resi fruibili a cura del locatore.
Definizione di ARREDO MINIMO
Quando lalloggio ha un bagno completo di sanitari, di specchio, portasciugamani,
tappettini, vasca o doccia, scaldabagno o altro modo per produrre acqua calda, porta
carta igienica, aspiratore se trattasi di ambiente piccolo o senza finestra, munito di letti
con materassi e guanciali, di tavoli per la consumazione dei pasti con le relative sedie, di
armadi guardaroba, di cassettoni, di frigorifero, di stufe e di fornelli di cucina (a gas o
elettrici), di lavatrice, di utensili di casa e di cucina con lavello, unitamente ad uno o pi
mobili idonei a contenerli.
Definizione di ARREDO NORMALE
Quando lalloggio viene consegnato munito (oltre a quelli per larredamento minimo)
esempio: con poltrone e/o divano, TV e/o impianti annessi, Tende e suppellettili che
migliorano laccoglienza, lampadari, elettrodomestici per la cucina, ed altro.
Definizione di ARREDO SUPPLEMENTARE
Quando lalloggio viene consegnato munito (oltre a quello indicato come arredamento
minimo e normale con:
G
La CUCINA completa di stura lavandini, scolapiatti, bidone per rifiuti, pensili e
mobili sufficienti a contenere piatti (piani, fondi e da frutta), bicchieri, tazze per la
colazione, tazzine da caff, caffettiera, batteria di pentole, posate ed altri utensili
da cucina (apri-bottiglie, coltelli), terrine, sotto pentole, scola pasta, grattugia,
teglie da forno, forno a microonde, per cucinare congelatore, spremiagrumi,
tostapane e spazi idonei per riporre la spesa.
G
Il BAGNO con vasca e/o doccia con superficie antiscivolo, bidone della biancheria
tenda doccia o equivalente, armadietto, scopettino per il WC,
G
La CAMERA da LETTO deve essere completa di letto (con rete, materasso e cuscino
e copri materasso e guanciali in buono stato e puliti), abatjour, scendiletto,
armadio porta abiti con grucce, comodino, scrivania e relativa sedia, cestino,
specchio, libreria o equivalente.
G
Lalloggio deve essere dotato altres di aspirapolvere, ferro ed asse da stiro,
stendipanni e mollette, quanto necessario per la pulizia (paletta, scope, stracci,
ecc.).

ALLEGATO N
Determinazione dei limiti abitativi ed elementi utili per individuare il canone di locazione
agevolato
Legge 431/1998, art. 2, comma 3, legge 2/2002, D. I. 30/12/02 ed Accordo terr.le del
___________
DATI e MI SURE
Locatore :
Conduttore :
ZONA A B C foglio
catastale ______ Cat A/__
Via __________________________ n. ______ CAP _________
Comune _________________
DETERMINAZIONE della FASCIA
* vedere Allegato L dellAccordo territoriale del
Comune di _ _ _ _ _ _ _
Area verde-cortile di oltre
15 mq.
1 Posto auto scoperto 1 Porta blindata 2
Terrazza o balcone di
oltre 5 mq.
1 Dotazione di impianto
TV satell.
1 Dotazione di
pann. Sol.
2
Edificio con non pi di 6
unit
1 Diritto di prelazione
allaffitto
1 Appart. Ristrutt.
Gen.
3
Riscald. Centralizzato
Contabilizz
1 Antisismica 1 Appartamento
nuovo
4
Assenza barriere
architettoniche
1 Riscaldamento autonomo 2
Doppi vetri 1 Impianto di
condizionamento
2
Garage o posto auto
coperto
1 Doppi servizi 2 S / ascensore oltre
3 p.
-1
ASSENZA di IMPIANTO di RISCALDAMENTO = comunque a
fascia minima
Totale dei punti ______ FASCIA minima media
massima
Superficie interna (escluso
muri perim)
__________
mq.
= _____________
mq.
Veranda (con agibilit
invernale)
__________
mq.
x 50 % = _____________
mq.
Autorimessa singola __________
mq.
x 50% = _____________
mq.
Posto auto coperto riservato e
Cantina
__________
mq.
x 20% = _____________
mq.
Totale _____________
mq.
Superficie fino a mq. 50, da 51 a 80, da 81 a 100, da 101 a 110, da
111 a 130, oltre 131 mq.
Euro mq. / mese
(in base a zona fascia e
superficie)
Superficie
tolleranza + /
5%
Euro / mese
possibile
Euro
mese
scelto
Euro
annuo
scelto
Minimo
Massimo
NOTE
Appartamento arredato sino a minimo + 5 %, normale + 10%,
supplementare + 13%
Durata della locazione 4 anni + 2% 5 anni + 4% 6 anni +
6% ___ anni + ___%.
Aumenti in base alle note sopracitate _____________ ________ al mese
Canone finale concordato fra le parti pari a ________ mensili pari
ad ________ annui
Le parti dichiarano:
a) di aver preso visione, per quanto interessa, del testo integrale dellAccordo territoriale;
b) che gli elementi sopra riportati sono stati forniti e corrispondono a verit
c) che concordano nellindividuazione del canone allinterno delle fasce di oscillazione
desunte dalla compilazione delle precedenti tabelle
la parte locatrice la parte conduttrice
_______________________ ___________________________
Luogo e data _______________________

COMUNE di FORLI
SERVIZIO POLITICHE di WELFARE
U. O. Politiche Abitative Corso A. Diaz n. 21
PROTOCOLLO COMUNALE DINTESA SULLE POLITICHE ABITATIVE
per favorire lapplicazione dei contratti regolamentati a canone agevolato
SOTTOSCRITTO PRESSO IL COMUNE DI FORLI
TRA
Comune di Forl
APE-Confedilizia
ANCE
ASPPI
APU
SICET
UNIAT
SUNIA
ASSOCASA
SERINAR
ARSTUD
Societ per laffitto Soc. Consortile Arl
Ass. Univ. Koin
Ass. Univ. Gocce
Ass. Univ. Cactus
Unione degli Universitari
CGIL
CISL
UIL
UGL
Le parti facendo riferimento alla seguente normativa:
G
legge n. 431/98, art. 2, comma 3 e art. 5, commi 1, 2, 3
G
accordi nazionali definiti nelle date del 06/09/02 e 09/09/02 dalle organizzazioni
sindacali degli inquilini e dalle associazioni rappresentanti i proprietari immobiliari
G
Decreto Interministeriale del 30/12/2002, pubblicato nella G. U. n. 85, del
11/04/03, suppl. 59.
Premesso che
G
In base ai dati statistici appare unoggettiva difficolt nellapplicazione dei
Contratti regolamentati, ai sensi dellart. 2, comma 3, legge 431/98, rispetto alla
percentuale dei Contratti liberi, conclusi nello stesso periodo di riferimento ed in
particolare il raffronto dei dati con le altre province della Regione evidenzia che
nellanno 2001 la percentuale pi bassa di applicazione si registrata nel territorio
di Forl.
Le parti intendono individuare soluzioni innovative di supporto al nuovo Accordo
Territoriale, nellintento di perseguire i sotto indicati obiettivi:
1.
aumentare lapplicazione concreta dei modelli contrattuali previsti nellAccordo
Territoriale citato;
2.
monitorare attraverso un Osservatorio lefficacia delle soluzioni operative di
seguito proposte e i riflessi dellAccordo sul mercato locale delle locazioni private;
3.
creare una rete informativa che coinvolgendo vari soggetti istituzionali e privati
(Societ o Associazioni) garantisca la correttezza e la divulgazione delle
informazioni sul tema;
4.
ricondurre alla legalit il mercato degli affitti laddove risulti sommerso ed
irregolare.
Inoltre le parti,
preso atto che tra gli elementi critici da considerare rispetto al vecchio accordo si registra
lomogeneit di definizione delle fasce di oscillazione dei canoni di locazione, convengono
di operare una rimodulazione rispetto ai seguenti profili:
G
limiti minimi e massimi di definizione delle fasce di oscillazione dei canoni di
locazione;
G
applicazione differenziate delle aliquote ICI per contratti regolamentati (agevolati)
conclusi con le famiglie, per alloggi adibiti a prima abitazione;
G
applicazione delle stesse agevolazioni ICI per i contratti transitori conclusi con gli
studenti universitari.
LE PARTI CONVENGONO
1) Osservatorio Sistema informativo
G
di attivare strumenti di diffusione delle informazioni sulle condizioni e sulla
normativa vigente per lapplicazione dei contratti regolamentati agevolati riferiti
alle locazioni degli immobili ad uso abitativo, al fine di favorire la correttezza, la
regolarit e la massima diffusione delle informazioni stesse. Si prevede un
coinvolgimento delle Associazioni di categoria degli inquilini e dei proprietari
immobiliari, dellUfficio URP dellUniversit, di ARSTUD, di Serinar, dellUnit
Politiche Abitative del Comune di Forl, della Societ per lAffitto Soc. Cons. Arl;
G
lorganizzazione, la gestione e limplementazione del citato sistema informativo
rientra nelle specifiche competenze di uno specifico Osservatorio sulle Politiche
Abitative per il territorio comunale da costituirsi presso il Comune di Forl Unit
Operativa Politiche Abitative con funzioni di raccolta ed analisi delle informazioni
inerenti i bisogni abitativi e lapplicazione dellAccordo Territoriale, oltrech di
individuazione di soluzioni organizzative e gestionali innovative in funzione dei
risultati delle ricerche effettuate;
G
lOsservatorio pu avvalersi della struttura e del personale gi esistente presso
Serinar, Societ per lAffitto e ARTUD ed altri soggetti che risultino essere punto di
riferimento sul territorio per coloro che cercano soluzioni abitative.
2 Qualit Abitativa
G
Le parti ritengono che tra le caratteristiche dellalloggio influenti per la collocazione
nella fascia di riferimento per il calcolo del canone di locazione, debbano essere
considerati i parametri qualitativi dellabitare, ci al fine di incentivare la
diffusione anche di buone prassi nei progetti di costruzione o ristrutturazione
degli immobili ad uso abitativo sul territorio comunale.
3 Incentivi
Al fine di favorire la conclusione dei contratti di locazione secondo gli schemi contrattuali
previsti nellAccordo, lAmministrazione Comunale intende introdurre specifiche forme
incentivanti quali:
a) lapplicazione dellaliquota ICI pari a zero a favore dei proprietari che affittino, con
contratti regolamentati a famiglie art. 2, comma 3, L. 431/98, alloggi adibiti a prima
abitazione con decorrenza da 01/01/04;
b) lapplicazione dellaliquota ICI pari a zero a favore dei proprietari che affittino con
contratti regolamentati a studenti universitari, art. 5, comma 2, L. 431/98, sia
direttamente, sia attraverso la Soc. Serinar, in quanto partecipata dal Comune di Forl,
dal 01/01/04;
c) lapplicazione dellaliquota ICI pari a zero a favore di proprietari che affittino, con
contratti regolamentati art. 2, comma 3, L. 431/98, o art. 5, comma 1, L. 431/98, alloggi
allAgenzia Affitti del Comune di Forl o alla Societ per lAffitto Soc. Cons. Arl di Forl in
quanto partecipata dal Comune, quali unit abitative destinate a soluzioni transitorie, dal
01/01/04;
d) si conviene altres sullopportunit di attivare incentivi a decorrere dal 2004 a favore
dei conduttori studenti universitari fuori sede, domiciliati in immobili con contratto
regolamentato transitorio, da erogare individualmente, previa verifica della conformit
del contenuto normativo ed economico del contratto alle disposizioni previste dallAccordo
Territoriale.
4 Auto-certificazione dei contratti concertati (regolati nellAccordo Territoriale)
Per lattivazione delle agevolazioni o delle incentivazioni a favore di coloro che
concludono contratti concertati, si prevede di attivare controlli nel merito della regolarit
volti ad accertare la rispondenza del contenuto normativo ed economico dello stesso a
quanto previsto dallAccordo Territoriale.
La verifica si realizza attraverso la compilazione e sottoscrizione sia da parte del
conduttore che del locatore dellapposita scheda allegata ad ogni modello di contratto
regolamentato-tipo, nella forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
5 Domanda-Offerta di risorse abitative per utenza universitaria Assistenza
contrattuale
Le parti firmatarie del presente protocollo, associazioni dei proprietari e degli inquilini,
forniranno assistenza contrattuale agli studenti universitari.
Considerato che ARSTUD gestisce una banca dati funzionale allincrocio della
domanda/offerta di risorse abitative per studenti universitari, ritiene opportuno attivare
forme di collaborazione con la stessa ed invio dellutenza universitaria per un
orientamento sul mercato degli affitti, anche in considerazione dei servizi di assistenza
contrattuale gratuita alla stipula fornita agli studenti universitari.
Il presente protocollo ha la durata corrispondente al perido di validit dellAccordo
Territoriale, con verifica annuale.
Comune di Forl Ass.re alle Politiche Sociali e Abitative Loretta Bertozzi
Ass.re alla Cultura ed Universit Mauro Bacciocchi
Seguono i rappresentanti di tutte le Societ partecipate dal Comune, quelle della
propriet e degli inquilini, ed in calce le OO. SS. confederali CGIL, CISL, UIL e UGL
Forl, 15 luglio 2003

PROTOCOLLO INTEGRATIVO
Premessa
Le Associazioni Sindacali della Propriet edilizia, degli Inquilini e lANCE di Forl-
Cesena, firmatarie dellAccordo territoriale per il Comune di Forl del 21/10/2003,
convengono altres quanto segue:
a) di chiedere alla Provincia di Forl-Cesena di far decollare lOsservatorio sulle esigenze
(bisogni) abitative, richiedendo a tutti i comuni del territorio provinciale entro il
31/12/2003, i loro programmi di riqualificazione o nuovi insediamenti edilizi, o la
eventuale disponibilit di aree;
b) analizzare lincidenza della domanda (fabbisogno locale) in rapporto allesistente e le
ipotesi proposte dalle singole Amministrazioni comunali per risolvere eventuali problemi;
c) portare al Tavolo di Concertazione i dati ricevuti, dopo averli elaborati per ambito
territoriale (es. vallata del Savio, vallata del Bidente, ecc.), al fine di poter definire
appositi accordi territoriali finalizzati al recupero e riqualificazione dellesistente, oppure
interesse per Associazioni di Datori di lavoro o di Imprese ANCE ed altri Enti o
Associazioni pubbliche o privati.
Le parti interessate al rinnovo degli Accordi territoriali in tutti i Comuni della
Provincia, in attesa di conoscere le singole realt comunali (vedi richiesta dati per
osservatorio), di verificare il mercato reale degli affitti Comune per Comune, simpegnano
a riconfermare anche nei restanti Accordi territoriali, quelle peculiarit sulla qualit
abitativa presenti nellAccordo per Forl, per cui le unit immobiliari destinate ad uso
abitativo, con locazione a termine (minimo 10 anni) o permanente, nonch
ristrutturazione generale con nuova abitabilit, per quanto stabilito da leggi Nazionali e/o
Regionali (da ultimo L.R. 21/01, DM 27/12/2001, e Delibera G.R. 26/05/03 n. 925), in
favore dei lavoratori in mobilit e non, od altre categorie bisognose indicate nelle leggi e
comunque finanziate potranno quindi essere allinterno della fascia massima prevista,
visti gli standard abitativi elevati e comunque gi prefissati comprensivi di dotazioni di
qualit, pur nelle diverse discipline e vincoli previsti nei finanziamenti stessi.
Letto approvato e sottoscritto Forl, marted 21 ottobre 2003
ASPPI di FORLI- CESENA Luciana Sacchetti
SUNIA di FORLI- CESENA Miria Guardigli
SICET di FORLI- CESENA Oliviero Casadei
UNIAT di FORLI Marialena Miserocchi
ASSOCASA di FORLI Maria Vittoria Missiroli
ANCE di FORLI- CESENA Bruno Mambelli
Accordo Territoriale Comune di MASSA
In attuazione della Legge 09 Dicembre 1998 n 431 e del Decreto Ministeriale
30 Dicembre 2002
Criteri generali per la realizzazione degli Accordi, depositato il 06 Ottobre 2003
Fra le seguenti Organizzazioni Sindacali della Propriet:
G CONFEDILIZIA nella persona di: Dott. Giovanni VACCHELLI CASONI
G U.P.P.I. nella persona di: Piero GERMELLI
G A.S.P.P.I. nella persona di: Avv. Umberto MENCONI
Ed le seguenti Organizzazioni Sindacali degli Inquilini:
G S.U.N.I.A. nella persona di: Rag. Stefano FRESCHI Enrico CASALI
G S.I.C.E.T. nella persona di: Rag. Francesco OSTROGOVICH
G U.N.I.A.T. nella persona di: Giovanni LIGUTTI
G UNIONE INQUILINI nella persona di: Ferdinando GHIRLANDA - Alessandro
MORACCHIOLI
PREMESSO
Che in attuazione dell'art.2 comma 3 della Legge 09 Dicembre 1998 n431 e del D.M.
30/12/2002 si intende addivenire alla stipula di un accordo territoriale relativo alle
locazioni di immobili ad uso abitativo a canone agevolato; con validit fino a
sottoscrizione di un nuovo accordo nei tempi e nella modalit stabilite dalle disposizioni di
legge in materia a livello nazionale.
Che verr sottoscritto un protocollo d'intesa tra il COMUNE di MASSA e le Associazioni
sopra citate, che prevede la riduzione dellICI per i proprietari che concedono in locazione
gli immobili sulla base del canale convenzionato, ai sensi dell'art.2 comma 3 Legge 09
Dicembre 1998 n431, e del presente Accordo Territoriale e che il consiglio comunale
dovr approvare con proprio atto deliberativo;
Che il Comune di MASSA stabilir in delibera che laliquota e/o la detrazione ICI di
favore, per i contratti agevolati, assistiti dalle Organizzazioni Sindacali che hanno
sottoscritto il presente Accordo, non saranno soggetti a verifica da parte degli organi
competenti comunali.
Che istituita presso le associazioni sottoscrittrici il presente accordo la lista dei delegati
delle medesime, quali membri per le commissioni di conciliazione previste dal D.M.
30/12/2002. Le medesime si impegnano a redigere il regolamento applicativo della sopra
chiamata commissione.
CONCORDANO QUANTO SEGUE:
CAPITOLO 1
CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2 comma 3 Legge 09 Dicembre 1998 n431 e D.M. 30/12/2002)
Articolo 1
L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di MASSA che viene suddiviso in "zone omogenee"
come da allegato A1, ed in base ad esse, vengono definite le fasce di oscillazione dei
canoni nello stesso allegato A1.
Le parti sopra richiamate, e lamministrazione del Comune di MASSA, confermano che le
scelte inerenti alle politiche abitative siano adottate tenendo conto delle indicazioni
contenute nel protocollo dintesa stipulato con il L.O.D.E. dei Comuni della provincia di
Massa e Carrara e dell'Osservatorio Regionale previsto dalla Legge 09 Dicembre 1998 n
431 e dal D.M. 30 Dicembre 2002 .
Articolo 2
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo gli allegati: (A B C D E F)
del D.M. 30/12/2002. Le Organizzazioni che stipulano il presente Accordo si impegnano a
redigere e ad allegare all'accordo stesso, un documento di ripartizione degli oneri
accessori (Allegato G) fra locatore ed inquilino con riferimento agli usi locali e allart.4 del
D.M. 30/12/2002.
Articolo 3
Il canone di locazione degli immobili determinato, secondo le disposizioni contenute
negli articoli successivi, in base ai seguenti elementi :
a) Superficie convenzionale;
b) Classificazione per caratteristiche;
c) Maggiorazione per particolari categorie di immobili.
a) Superficie convenzionale.
La superficie convenzionale dellalloggio sulla quale viene determinato il canone di
locazione, data dalla somma dei seguenti elementi :
1.
Intera superficie utile dellunit immobiliare, o superficie utile maggiorata del 20%
per le unit immobiliari completamente ristrutturate negli ultimi dieci anni, e che si
trovano in edifici con vetust di almeno quaranta anni. Detti edifici devono essere
allinterno del centro storico o dei vecchi centri abitativi perimetrati secondo la
cartografia del PRG del Comune di MASSA e definiti con le U.T.O.E.
2.
0,60 % della superficie utile delle autorimesse singole (garages);
3.
0,40% della superficie utile del posto macchina scoperto ad uso esclusivo;
4.
0,25 % della superficie dei balconi, cantine, terrazze ed altri accessori simili;
5.
0,15% della superficie scoperta di pertinenza dellimmobile ad uso esclusivo del
conduttore;
6.
0,10% della superficie condominiale a verde nella misura corrispondente alla
quota millesimale dellunit immobiliare;
7.
Le unit immobiliari di superficie inferiore a MQ 50 ai fini della determinazione del
Canone di Locazione Convenzionato si considerano di superficie convenzionale pari
a MQ 50 a corpo. Tutte le unit immobiliari superiori a MQ 50 e inferiori a MQ 60 ai
fini della determinazione del Canone Convenzionato si considerano di superficie
convenzionale pari a MQ 60 a corpo.
b) Classificazione per caratteristiche
Gli elementi da considerare, per individuare il canone effettivo, tra il valore minimo ed il
valore massimo delle fasce di oscillazione di cui al successivo articolo, sono i seguenti :
1- tipologia dellalloggio;
2- stato di manutenzione dellalloggio e dellintero stabile;
3- presenza di spazi comuni;
4- dotazione di servizi tecnici.
Lunit immobiliare viene classificata in base alle proprie caratteristiche , di TIPO A, B
e C di seguito indicate :
UNITA IMMOBILIARE DI TI PO A
E classificato di tipo A limmobile, che oltre alle caratteristiche di tipo B, di cui al
successivo comma, presenta anche le seguenti :
- a) risanamento complessivo o ristrutturazione, accertabili, dellunit immobiliare
effettuati negli ultimi dieci anni, ai sensi dellart. 31 lettera C e D della legge 457/98 e
successive leggi Regionali e Regolamenti Comunali;
- b) Immobile edificato negli ultimi dieci anni, esclusi quelli di edilizia convenzionata e
sovvenzionata;
- c) Presenza di sistema di condizionamento daria, di isolamento acustico, di risparmio
energetico , propri dellunit immobiliare;
- d) Rifiniture di particolare pregio (infissi, pareti,pavimenti, accessori);
- e) Dotazione di doppi servizi igienici , con secondo servizio dotato di almeno tre
accessori;
- f) Dotazione di spazi esterni ad uso esclusivo (terrazze, logge, giardino, cortile, ecc.)
superiori al 30% della superficie utile dellunit immobiliare della quale sono pertinenze,
e comunque con superfici non inferiori a 20 metri quadri;
- g) Dotazione di spazi per uso parcheggio con effettiva disponibilit, relativamente alle
sole unit immobiliari poste nelle zone di cui alle lettere C) e D) art. 18 Legge 392/78;
- h) Veduta dallunit immobiliare di bellezze artistiche e paesaggistiche;
Per la classificazione di alloggio di tipo A basta il possesso di una sola delle
caratteristiche di cui ai commi a) e b) oppure almeno due delle altre o tre nel caso in cui
fra queste ci siano comprese quelle di cui al comma h).
UNITA IMMOBILIARE DI TI PO B
Si considera di tipo B lalloggio dotato di :
- a) Impianto di riscaldamento completo di elementi radianti, efficiente e a norma e/o
consentito dalle vigenti disposizione di legge, con dichiarazione di conformit;
- b) Un servizio igienico dotato di vasca o doccia, lavandino con acqua corrente, bid,
water, con aerazione diretta o indiretta;
- c) Impianto elettrico a norma e/o consentito dalle vigenti leggi con dichiarazione di
conformit;
- d) Impianto idrico con allacciamento alla rete o acquedotto comunale;
- e) Ascensore per unit immobiliari poste oltre il terzo piano fuori terra, in immobile con
tre piani fuori terra;
- h) Ambienti con pavimenti, pareti e soffitti privi di umidit e sufficientemente areati ed
illuminati;
- i) Infissi ed affissi efficienti ed a perfetta tenuta nei confronti degli agenti atmosferici;
UNITA IMMOBILIARE DI TI PO C
E considerato di tipo C lalloggio che non presenta almeno due delle caratteristiche
indicate per quello di tipo B, con esclusione di quella al comma e) relativa allascensore.
c) Maggiorazione per particolari categorie di immobili.
Maggiorazione per durata del contratto superiore al minimo :
1.
Contratti con durata superiore ai tre anni avranno le seguenti variazioni delle fasce
di oscillazione:
2.
Per i contratti con durata di quattro anni la fascia di oscillazione di cui alla tabella
"A1" sar maggiorata del 2,5 %.
3.
Per i contratti con durata di cinque anni la fascia di oscillazione di cui alla tabella
"A1" sar maggiorata del 5 %.
4.
Per i contratti con durata di sei anni la fascia di oscillazione di cui alla tabella "A1"
sar maggiorata del 7,5 %.
5.
Per i contratti con durata superiore al sei anni la fascia di oscillazione di cui alla
tabella "A1" sar maggiorata del 10 %.
Articolo 4
(Adeguamento I.S.T.A.T.)
Le parti concordano che il Canone di Locazione calcolato sulla base degli articoli
precedenti sar aggiornato annualmente in misura non inferiore al 75% alla variazione
del costo della vita accertato dallI.S.T.A.T. a partire dal termine del secondo anno di
Locazione.
Articolo 5
(Art. 23 Legge 392/78 Adeguamento Canone per lavori di straordinaria
manutenzione)
Le parti concordano che il Canone come pattuito verr integrato con un aumento pari
allinteresse legale del capitale impiegato nelle opere di straordinaria manutenzione di
rilevante entit che si rendono necessarie a partire dalla prima scadenza contrattuale.
Articolo 6
(Tabella Oneri Accessori)
In materia di oneri accessori le parti faranno riferimento alla redazione di un documento
di ripartizione degli stessi, secondo l'impegno di cui allAllegato G.
Resta comunque inteso che, per quanto non espressamente previsto, si fa riferimento
agli articoli della Legge 392/78 ancora in vigore, al Codice civile e al D.M. 30/12/2002
CAPITOLO 2
CONTRATTI AD USO TRANSITORIO
(art. 5 comma 1 Legge 09 Dicembre 1998 n431 e D.M. 30/12/2002)
Le Associazioni firmatarie concordano che:
1.
I criteri di valutazione del Canone per i Contratti ad Uso Transitorio sono gli stessi
previsti dal CAPITOLO 1 del presente Accordo;
2.
La transitoriet della Locazione non pu essere inferiore ad un (1) mese e non
essere superiore a diciotto (18) mesi;
3.
La transitoriet del contratto individuata nel seguente modo:
Esigenze del proprietario:
quando ha necessit di adibire entro i 18 mesi l'immobile ad abitazione propria, dei figli,
dei genitori, per motivi:
G Trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
G Matrimonio;
G Separazione e/o divorzio;
G Ristrutturazione o demolizione o ampliamento dellimmobile;
G Rientro dall'estero o da altro Comune.
Per l'Inquilino le seguenti necessit, a causa di:
G
Trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
G
Contratto di lavoro a T. D. in Comune diverso da quello di residenza;
G
Incarico professionale a termine o su commessa;
G
Separazione o divorzio;
G
Assegnazione di alloggio o acquisto di alloggio che si rende disponibile entro 18
mesi;
G
Vicinanza momentanea a parenti bisognosi;
G
Cure mediche e/o riabilitazione.
Il proprietario o l'inquilino che hanno necessit di stipulare un Contratto
Transitorio devono provare la necessit di transitoriet allegando l'apposita
documentazione al contratto. Inoltre la parte che manifesta la necessit
transitoria deve dichiarare il motivo della stessa.
E' fatto obbligo al proprietario di confermare, a mezzo raccomandata A.R., prima della
scadenza del contratto, il motivo che ha dato origine alla transitoriet.
In caso di mancata comunicazione, ovvero nel caso siano venute meno le esigenze di
transitoriet poste dal proprietario, il contratto sar ricondotto alla durata prevista
dall'art.2 comma 1 della Legge 09 Dicembre 1998 n 431.
CAPITOLO 3
CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5 comma 2 Legge 09 Dicembre 1998 n431 e D.M. 30/12/2002)
Ai sensi dellart.3 del D.M. 30/12/2002 possibile stipulare contratti di locazione per
studenti universitari fuori sede.
Si dispone che tale tipologia contrattuale utilizzabile dai soli studenti universitari iscritti
a corsi di laurea, di perfezionamento e/o di specializzazione nel comune ove ubicata la
sede e lattivit scolastica, comune diverso da quello di residenza; tale condizione deve
essere specificata nel contratto.
A questo scopo devono essere allegate al tipo di contratto adottato (Allegati E e F del
D.M. 30/12/2002) le dichiarazioni dellIstituto universitario attestanti liscrizione e la
frequenza di corsi universitari.
La durata contrattuale va da un minimo di sei mesi ad un massimo di tre anni ed il
contratto pu essere sottoscritto dal singolo studente, o da gruppi di studenti, o dalle
agenzie per il diritto allo studio.
Il canone di locazione applicabile ai contratti per studenti fuori sede determinato
utilizzando i valori di oscillazione massimo/minimo per zone omogenee, individuati nel
presente Accordo Territoriale.
Elenco Allegati dellAccordo Territoriale del COMUNE DI MASSA:
G Allegato A1 (Zone Omogenee, Valori del Canone Convenzionato, Fascia di
Oscillazione).
G Allegati: A, B, C, D, E, F, G;
G Protocollo dIntesa con il L.O.D.E di Massa e Carrara..
I Contratti di Locazione possono essere stipulati utilizzando esclusivamente i contratti
tipo richiamati nellAccordo Territoriale, e precisamente quelli allegati al Decreto del
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro dellEconomia e
delle Finanze del 30 Dicembre 2002, che saranno depositati presso il Comune di MASSA
e presso le Associazioni firmatarie, unitamente allAccordo sottoscritto.
CARRARA, 22 Settembre 2003
ALLEGATO A1
Accordo Territoriale per i Comuni della Provincia di Massa e Carrara
DETERMINAZIONE DEI CANONI PER IL
COMUNE DI MASSA
Il canone di locazione degli immobili determinato, secondo le disposizioni contenute
nellAccordo Territoriale per i Comuni aderenti al L.O.D.E. di Massa Carrara in base alla
seguente zonizzazione e fasce di oscillazione:
a) Ubicazione del territorio zonizzazione COMUNE di MASSA:
Le zone suddette sono state individuate, ai sensi del DPR 23 marzo 1998 n. 138
Articolazione del territorio in microzone.
ZONA 10.: Residenziale turistico balneare;
ZONA 4 - 9.: Centro Centro turistico balneare;
ZONA 3 - 5 - 7.: Zona di connessione mare monti - Suburbana lato Montignoso -
periferica lato Montignoso;
ZONA 2 - 8.: Suburbana lato Carrara - Periferica lato Carrara;
ZONA 1 - 6.: Montana - Industriale.
Fasce di Oscillazione.
TIPOLOGIA 10 4-9 3-5-7 2-8 1-6

A . 8,10 . 8,00 . 7,50 . 7,20 . 6,90
A . 6,30 .6,30 .6,20 .6,10 .5,80

B . 6,30 .6,30 .6,20 . 6,10 . 5,80
B . 4,20 . 4,00 . 4,00 . 3,90 . 3,60

C . 4,20 . 4,00 . 4,00 . 3,90 . 3,60
C . 2,80 . 1,90 . 1,90 . 1,90 . 1,90

Accordo Territoriale Comune di CARRARA
In attuazione della Legge 09 Dicembre 1998 n 431 e del Decreto Ministeriale
30 Dicembre 2002
Criteri generali per la realizzazione degli Accordi, depositato il 01 Ottobre 2003
Fra le seguenti Organizzazioni Sindacali della Propriet:
G CONFEDILIZIA nella persona di: Dott. Giovanni VACCHELLI CASONI
G U.P.P.I. nella persona di: Piero GERMELLI
G A.S.P.P.I. nella persona di: Avv. Umberto MENCONI
Ed le seguenti Organizzazioni Sindacali degli Inquilini:
G S.U.N.I.A. nella persona di: Rag. Stefano FRESCHI Giuliano CARUSI
G S.I.C.E.T. nella persona di: Rag. Francesco OSTROGOVICH
G U.N.I.A.T. nella persona di: Giovanni LIGUTTI
G UNIONE INQUILINI nella persona di: Ferdinando GHIRLANDA Alessandro
MORACCHIOLI
PREMESSO
Che in attuazione dell'art.2 comma 3 della Legge 09 Dicembre 1998 n431 e del D.M.
30/12/2002 si intende addivenire alla stipula di un accordo territoriale relativo alle
locazioni di immobili ad uso abitativo a canone agevolato; con validit fino a
sottoscrizione di un nuovo accordo nei tempi e nella modalit stabilite dalle disposizioni di
legge in materia a livello nazionale.
Che verr sottoscritto un protocollo d'intesa tra il COMUNE di CARRARA e le Associazioni
sopra citate, che prevede la riduzione dellICI per i proprietari che concedono in locazione
gli immobili sulla base del canale convenzionato, ai sensi dell'art.2 comma 3 Legge 09
Dicembre 1998 n431, e del presente Accordo Territoriale e che il consiglio comunale
dovr approvare con proprio atto deliberativo;
Che il Comune di CARRARA stabilir in delibera che laliquota e/o la detrazione ICI di
favore, per i contratti agevolati, assistiti dalle Organizzazioni Sindacali che hanno
sottoscritto il presente Accordo, non saranno soggetti a verifica da parte degli organi
competenti comunali.
Che istituita presso le associazioni sottoscrittrici il presente accordo la lista dei delegati
delle medesime, quali membri per le commissioni di conciliazione previste dal D.M.
30/12/2002. Le medesime si impegnano a redigere il regolamento applicativo della sopra
chiamata commissione.
CONCORDANO QUANTO SEGUE:
CAPITOLO 1
CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2 comma 3 Legge 09 Dicembre 1998 n431 e D.M. 30/12/2002)
Articolo 1
L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di CARRARA che viene suddiviso in "zone
omogenee" come da allegato A1, ed in base ad esse, vengono definite le fasce di
oscillazione dei canoni nello stesso allegato A1.
Le parti sopra richiamate, e lamministrazione del Comune di CARRARA, confermano che
le scelte inerenti alle politiche abitative siano adottate tenendo conto delle indicazioni
contenute nel protocollo dintesa stipulato con il L.O.D.E. dei Comuni della provincia di
Massa e Carrara e dell'Osservatorio Regionale previsto dalla Legge 09 Dicembre 1998 n
431 e dal D.M. 30 Dicembre 2002 .
Articolo 2
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo gli allegati: (A B C D E F)
del D.M. 30/12/2002. Le Organizzazioni che stipulano il presente Accordo si impegnano a
redigere e ad allegare all'accordo stesso, un documento di ripartizione degli oneri
accessori (Allegato G) fra locatore ed inquilino con riferimento agli usi locali e allart.4 del
D.M. 30/12/2002.
Articolo 3
Il canone di locazione degli immobili determinato, secondo le disposizioni contenute
negli articoli successivi, in base ai seguenti elementi :
a) Superficie convenzionale;
b) Classificazione per caratteristiche;
c) Maggiorazione per particolari categorie di immobili.
a) Superficie convenzionale.
La superficie convenzionale dellalloggio sulla quale viene determinato il canone di
locazione, data dalla somma dei seguenti elementi :
1.
Intera superficie utile dellunit immobiliare, o superficie utile maggiorata del 20%
per le unit immobiliari completamente ristrutturate negli ultimi dieci anni, e che si
trovano in edifici con vetust di almeno quaranta anni. Detti edifici devono essere
allinterno del centro storico o dei vecchi centri abitativi perimetrati secondo la
cartografia del PRG del Comune di CARRARA e definiti con le U.T.O.E.
2.
0,60 % della superficie utile delle autorimesse singole (garages);
3.
0,40% della superficie utile del posto macchina scoperto ad uso esclusivo;
4.
0,25 % della superficie dei balconi, cantine, terrazze ed altri accessori simili;
5.
0,15% della superficie scoperta di pertinenza dellimmobile ad uso esclusivo del
conduttore;
6.
0,10% della superficie condominiale a verde nella misura corrispondente alla
quota millesimale dellunit immobiliare;
7.
Le unit immobiliari di superficie inferiore a MQ 50 ai fini della determinazione del
Canone di Locazione Convenzionato si considerano di superficie convenzionale pari
a MQ 50 a corpo. Tutte le unit immobiliari superiori a MQ 50 e inferiori a MQ 60 ai
fini della determinazione del Canone Convenzionato si considerano di superficie
convenzionale pari a MQ 60 a corpo.
b) Classificazione per caratteristiche
Gli elementi da considerare, per individuare il canone effettivo, tra il valore minimo ed il
valore massimo delle fasce di oscillazione di cui al successivo articolo, sono i seguenti :
1- tipologia dellalloggio;
2- stato di manutenzione dellalloggio e dellintero stabile;
3- presenza di spazi comuni;
4- dotazione di servizi tecnici.
Lunit immobiliare viene classificata in base alle proprie caratteristiche , di TIPO A, B
e C di seguito indicate :
UNITA IMMOBILIARE DI TI PO A
E classificato di tipo A limmobile, che oltre alle caratteristiche di tipo B, di cui al
successivo comma, presenta anche le seguenti :
- a) risanamento complessivo o ristrutturazione, accertabili, dellunit immobiliare
effettuati negli ultimi dieci anni, ai sensi dellart. 31 lettera C e D della legge 457/98 e
successive leggi Regionali e Regolamenti Comunali;
- b) Immobile edificato negli ultimi dieci anni, esclusi quelli di edilizia convenzionata e
sovvenzionata;
- c) Presenza di sistema di condizionamento daria, di isolamento acustico, di risparmio
energetico , propri dellunit immobiliare;
- d) Rifiniture di particolare pregio (infissi, pareti,pavimenti, accessori);
- e) Dotazione di doppi servizi igienici , con secondo servizio dotato di almeno tre
accessori;
- f) Dotazione di spazi esterni ad uso esclusivo (terrazze, logge, giardino, cortile, ecc.)
superiori al 30% della superficie utile dellunit immobiliare della quale sono pertinenze,
e comunque con superfici non inferiori a 20 metri quadri;
- g) Dotazione di spazi per uso parcheggio con effettiva disponibilit, relativamente alle
sole unit immobiliari poste nelle zone di cui alle lettere C) e D) art. 18 Legge 392/78;
- h) Veduta dallunit immobiliare di bellezze artistiche e paesaggistiche;
Per la classificazione di alloggio di tipo A basta il possesso di una sola delle
caratteristiche di cui ai commi a) e b) oppure almeno due delle altre o tre nel caso in cui
fra queste ci siano comprese quelle di cui al comma h).
UNITA IMMOBILIARE DI TI PO B
Si considera di tipo B lalloggio dotato di :
- a) Impianto di riscaldamento completo di elementi radianti, efficiente e a norma e/o
consentito dalle vigenti disposizione di legge, con dichiarazione di conformit;
- b) Un servizio igienico dotato di vasca o doccia, lavandino con acqua corrente, bid,
water, con aerazione diretta o indiretta;
- c) Impianto elettrico a norma e/o consentito dalle vigenti leggi con dichiarazione di
conformit;
- d) Impianto idrico con allacciamento alla rete o acquedotto comunale;
- e) Ascensore per unit immobiliari poste oltre il terzo piano fuori terra, in immobile con
tre piani fuori terra;
- h) Ambienti con pavimenti, pareti e soffitti privi di umidit e sufficientemente areati ed
illuminati;
- i) Infissi ed affissi efficienti ed a perfetta tenuta nei confronti degli agenti atmosferici;
UNITA IMMOBILIARE DI TI PO C
E considerato di tipo C lalloggio che non presenta almeno due delle caratteristiche
indicate per quello di tipo B, con esclusione di quella al comma e) relativa allascensore.
c) Maggiorazione per particolari categorie di immobili.
Maggiorazione per durata del contratto superiore al minimo :
1.
Contratti con durata superiore ai tre anni avranno le seguenti variazioni delle fasce
di oscillazione:
2.
Per i contratti con durata di quattro anni la fascia di oscillazione di cui alla tabella
"A1" sar maggiorata del 2,5 %.
3.
Per i contratti con durata di cinque anni la fascia di oscillazione di cui alla tabella
"A1" sar maggiorata del 5 %.
4.
Per i contratti con durata di sei anni la fascia di oscillazione di cui alla tabella "A1"
sar maggiorata del 7,5 %.
5.
Per i contratti con durata superiore al sei anni la fascia di oscillazione di cui alla
tabella "A1" sar maggiorata del 10 %.
Articolo 4
(Adeguamento I.S.T.A.T.)
Le parti concordano che il Canone di Locazione calcolato sulla base degli articoli
precedenti sar aggiornato annualmente in misura non inferiore al 75% alla variazione
del costo della vita accertato dallI.S.T.A.T. a partire dal termine del secondo anno di
Locazione.
Articolo 5
(Art. 23 Legge 392/78 Adeguamento Canone per lavori di straordinaria
manutenzione)
Le parti concordano che il Canone come pattuito verr integrato con un aumento pari
allinteresse legale del capitale impiegato nelle opere di straordinaria manutenzione di
rilevante entit che si rendono necessarie a partire dalla prima scadenza contrattuale.
Articolo 6
(Tabella Oneri Accessori)
In materia di oneri accessori le parti faranno riferimento alla redazione di un documento
di ripartizione degli stessi, secondo l'impegno di cui allAllegato G.
Resta comunque inteso che, per quanto non espressamente previsto, si fa riferimento
agli articoli della Legge 392/78 ancora in vigore, al Codice civile e al D.M. 30/12/2002
CAPITOLO 2
CONTRATTI AD USO TRANSITORIO
(art. 5 comma 1 Legge 09 Dicembre 1998 n431 e D.M. 30/12/2002)
Le Associazioni firmatarie concordano che:
1.
I criteri di valutazione del Canone per i Contratti ad Uso Transitorio sono gli stessi
previsti dal CAPITOLO 1 del presente Accordo;
2.
La transitoriet della Locazione non pu essere inferiore ad un (1) mese e non
essere superiore a diciotto (18) mesi;
3.
La transitoriet del contratto individuata nel seguente modo:
Esigenze del proprietario:
quando ha necessit di adibire entro i 18 mesi l'immobile ad abitazione propria, dei figli,
dei genitori, per motivi:
G Trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
G Matrimonio;
G Separazione e/o divorzio;
G Ristrutturazione o demolizione o ampliamento dellimmobile;
G Rientro dall'estero o da altro Comune.
Per l'Inquilino le seguenti necessit, a causa di:
G Trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
G
Contratto di lavoro a T. D. in Comune diverso da quello di residenza;
G
Incarico professionale a termine o su commessa;
G
Separazione o divorzio;
G
Assegnazione di alloggio o acquisto di alloggio che si rende disponibile entro 18
mesi;
G
Vicinanza momentanea a parenti bisognosi;
G
Cure mediche e/o riabilitazione.
Il proprietario o l'inquilino che hanno necessit di stipulare un Contratto
Transitorio devono provare la necessit di transitoriet allegando l'apposita
documentazione al contratto. Inoltre la parte che manifesta la necessit
transitoria deve dichiarare il motivo della stessa.
E' fatto obbligo al proprietario di confermare, a mezzo raccomandata A.R., prima della
scadenza del contratto, il motivo che ha dato origine alla transitoriet.
In caso di mancata comunicazione, ovvero nel caso siano venute meno le esigenze di
transitoriet poste dal proprietario, il contratto sar ricondotto alla durata prevista
dall'art.2 comma 1 della Legge 09 Dicembre 1998 n 431.
CAPITOLO 3
CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5 comma 2 Legge 09 Dicembre 1998 n431 e D.M. 30/12/2002)
Ai sensi dellart.3 del D.M. 30/12/2002 possibile stipulare contratti di locazione per
studenti universitari fuori sede.
Si dispone che tale tipologia contrattuale utilizzabile dai soli studenti universitari iscritti
a corsi di laurea, di perfezionamento e/o di specializzazione nel comune ove ubicata la
sede e lattivit scolastica, comune diverso da quello di residenza; tale condizione deve
essere specificata nel contratto.
A questo scopo devono essere allegate al tipo di contratto adottato (Allegati E e F del
D.M. 30/12/2002) le dichiarazioni dellIstituto universitario attestanti liscrizione e la
frequenza di corsi universitari.
La durata contrattuale va da un minimo di sei mesi ad un massimo di tre anni ed il
contratto pu essere sottoscritto dal singolo studente, o da gruppi di studenti, o dalle
agenzie per il diritto allo studio.
Il canone di locazione applicabile ai contratti per studenti fuori sede determinato
utilizzando i valori di oscillazione massimo/minimo per zone omogenee, individuati nel
presente Accordo Territoriale.
Elenco Allegati dellAccordo Territoriale del COMUNE DI CARRARA:
G
Allegato A1 (Zone Omogenee, Valori del Canone Convenzionato, Fascia di
Oscillazione).
G
Allegati: A, B, C, D, E, F, G;
G
Protocollo dIntesa con il L.O.D.E di Massa e Carrara..
I Contratti di Locazione possono essere stipulati utilizzando esclusivamente i contratti
tipo richiamati nellAccordo Territoriale, e precisamente quelli allegati al Decreto del
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro dellEconomia e
delle Finanze del 30 Dicembre 2002, che saranno depositati presso il Comune di
CARRARA e presso le Associazioni firmatarie, unitamente allAccordo sottoscritto.
CARRARA, 22 Settembre 2003
ALLEGATO A1
Accordo Territoriale per i Comuni della Provincia di Massa e Carrara
DETERMINAZIONE DEI CANONI PER IL
COMUNE DI CARRARA
Il canone di locazione degli immobili determinato, secondo le disposizioni contenute
nellAccordo Territoriale per i Comuni aderenti al L.O.D.E. di Massa Carrara in base alla
seguente zonizzazione e fasce di oscillazione:
a) Ubicazione del territorio zonizzazione COMUNE di CARRARA:
Le zone suddette sono state individuate con atto deliberativo del Consiglio Comunale di
Carrara n. 18 del 26 febbraio 1999, ai sensi del DPR 23 marzo 1998 n. 138 Articolazione
del territorio in microzone.
ZONA 1.: Marina di Carrara;
ZONA 2.: Avenza, Fossola, Carrara e zone limitrofe;
ZONA 3.: Zona Industriale, Avenza, Nazzano;
ZONA 4.: Marasio, Monteverde, Fossone Alto;
ZONA 5/6.: Paesi a Monte.
Fasce di Oscillazione.
TIPOLOGIA 1 2 3 4 5/6

A . 8,10 . 8,00 . 7,50 . 7,50 . 7,00
A . 6,30 .6,20 .6,00 .6,10 .5,50

B . 6,50 .6,40 .6,10 . 6,50 . 6,30
B . 4,30 . 4,20 . 4,00 . 3,70 . 3,80

C . 4,30 . 4,20 . 4,00 . 3,70 . 3,80
C . 2,00 . 1,90 . 1,80 . 1,80 . 1,80

Accordo Territoriale
COMUNE DI CREMONA

In attuazione della legge n. 431 del 9 dicembre 1998 e del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di
concerto con il Ministero dellEconomia e delle Finanze in data 30 dicembre 2002



Fra le seguenti organizzazioni di categoria della propriet edilizia e dei conduttori:

Unione Piccoli Proprietari Immobiliari UPPI in persona del Presidente Avv. Luca
Curatti
APPE - Confedilizia in persona del Presidente Avv. Cesare Salvalaggio
APPC - Associazione Piccoli Proprietari Case in persona del Presidente Avv. Giulio
Franzini
Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari SUNIA in persona del Segretario
Provinciale Avv. Cinzia Vaia
Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio UNIAT in persona del Segretario
Provinciale geom. Ernesto Boccasasso

In attuazione della legge 431 del 9 dicembre 1998 e del Decreto Ministeriale del 30 dicembre 2002

SI DEFINISCE
Il presente accordo territoriale come segue:

1. Il presente accordo ha valore per tutto il territorio del Comune di Cremona.

2. I contratti di locazione, a cui il presente accordo territoriale si riferisce, possono essere
stipulati esclusivamente utilizzando i tipi di contratto allegati al Decreto Ministeriale del 30
dicembre 2002, e precisamente:
per i contratti di cui al comma 3 articolo 2 della legge 431/1998, il tipo di contratto all. A al
citato D.M.;
per i contratti di cui al comma 1 articolo 5 della legge 431/1998 (di natura transitoria) il tipo
di contratto all. B al citato D.M.;
per i contratti di cui al comma 2 articolo 5 della legge 431/1998 (studenti universitari) il tipo
di contratto all. C al citato D.M..

3. Le fasce di oscillazione dei canoni di locazione, per insiemi daree omogenee (zone) cos
come individuate nellallegato A (cartografia e descrizione), sono definite nellallegato B.
La superficie utile dellunit immobiliare quella definita dai criteri generali di cui allallegato
C del D.P.R. n. 138 del 23 marzo 1998. E ammessa una tolleranza del 5%.

La superficie del posto auto, coperto o scoperto, viene sommata alla superficie
dellabitazione secondo le seguenti percentuali:
- 50% della superficie del posto auto coperto in uso esclusivo
- 25% della superficie del posto auto scoperto ad uso esclusivo

La superficie delle autorimesse private viene calcolata al 100% ed alla stessa si applica il
canone corrispondente alla lettera B) della tabella.

4. Le parti potranno definire il canone effettivo purch compreso entro il valore minimo ed il
valore massimo delle relative sub fasce previste per la zona di competenza, come definite
al precedente punto 3 e relativi allegati, tenendo conto dei parametri oggettivi e dei criteri
valutativi di seguito indicati.


Parametri oggettivi:

- Impianto di riscaldamento o teleriscaldamento (autonomo o centralizzato)
- Impianto fisso di condizionamento daria
- Ascensore (per unit immobiliari poste al 3 piano o superiore)
- Autorimessa e box auto (posto auto per il centro storico)
- Cantine, soffitte, ripostigli (di uso elusivo)
- Data di ultimazione dei lavori di costruzione, di ristrutturazione o di risanamento
conservativo inferiore a 10 anni
- Doppi servizi
- Area scoperta privata e/o condominiale almeno in parte attrezzata a verde (cortile in
centro storico di almeno 10 mq.)
- Balcone o terrazzino
- Terrazzo e/o balcone (superficie uguale o superiore a mq. 10)
- Servizio di portineria o videocitofono
- Immobile con meno di 9 unit immobiliari per scala
- Finestre con vetri isolanti (doppi vetri)
- Sistema di sicurezza (porta blindata e/o sistema antifurto e/o inferriate se al piano
terra)
- Cucina abitabile con almeno una finestra
- Vasca idromassaggio
- Accesso e strutture per disabili
- Impianto fotovoltaico


Le abitazioni che hanno fino a tre (due per il centro storico) dei parametri oggettivi sopra
indicati si collocano nella su fascia minima;
Le abitazioni con quattro (tre per il centro storico) dei parametri oggettivi sopra indicati si
collocano nella sub fascia media;
Le abitazioni con almeno sei (cinque per il centro storico) dei parametri oggettivi sopra
indicati si collocano nella sub fascia massima.
La tabella di riferimento dei parametri oggettivi per collocare le abitazioni allinterno delle
sub fasce pertanto la seguente:

SUB - FASCE PARAMETRI CENTRO STORICO PARAMETRI ALTRE ZONE
Minima 2 3
Media 3 4
Massima 5 6


Le parti contrattuali, utilizzando i parametri oggettivi, individuano la sub fascia
dappartenenza dellabitazione da locare e, tenendo conto dei criteri valutativi come definiti
al comma 4, articolo 1, del decreto ministeriale del 30 marzo 2002, definiscono il canone
effettivo, compreso tra i livelli minimo e massimo corrispondenti.


Criteri valutativi:

- tipologia dellalloggio
- stato manutentivo dellalloggio e dellintero stabile
- pertinenze alloggio (posto auto, box, cantine, soffitte, ecc.)
- presenza spazi comuni (cortili, area verde, impianti sportivi interni, ecc.)
- dotazione di servizi tecnici (ascensore, riscaldamento autonomo o centralizzato,
condizionamento daria, ecc.)
- eventuale dotazione di mobilio

Al fine della stipula di nuovi contratti i valori minimi e massimi delle precitate fasce e sub-
fasce di oscillazione di ciascuna zona saranno aggiornati annualmente nella misura della
variazione ISTAT dellindice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati
riferita al mese di deposito del presente accordo.

Gli immobili arredati in ogni loro vano abitabile potranno avere un incremento del canone di
locazione nella misura massima del 10%.
Qualora uno o pi vani risultino privi degli arredi, la maggiorazione massima applicabile
sar del 8% fermo restando lobbligo di arredo per cucina ed una camera da letto.

In merito a quanto stabilito dallarticolo 1, comma 9, del decreto ministeriale del 30 marzo
2002, le parti potranno contrattualmente prevedere laggiornamento annuale del canone di
locazione nella misura del 75% della variazione ISTAT dellindice dei prezzi al consumo per
le famiglie di operai ed impiegati verificatesi nellanno precedente.

A garanzia di tutti i patti contrattuali le parti potranno convenire, in sostituzione del deposito
cauzionale comunque non superiore a tre mensilit, il rilascio, da parte del conduttore, di
fideiussione bancaria o assicurativa.

Nella definizione del canone le parti potranno avvalersi dellassistenza delle rispettive
organizzazioni di categoria firmatarie del presente accordo.


5. I contratti di locazione ad uso abitativo, di cui allarticolo 2, comma 3 della legge 431/1998 e
articolo 1 del decreto Ministeriale 30 dicembre 2002 hanno durata non inferiore ad anni 3
/tre) con proroga di diritto di anni 2 ai sensi del comma 5 del predetto articolo.
Ove le singole parti contraenti concordino una durata contrattuale superiore ad anni tre, le
fasce di oscillazione dei canoni di cui allallegato B relative alle zone ove ubicato
limmobile subiranno nei valori minimo e massimo un aumento pari:

al 3% per i contratti di quattro anni;
al 5% per i contratti di cinque anni;
al 8% per i contratti di sei o pi anni;

a valere per lintera durata contrattuale.

6. I contratti ad uso abitativo di natura transitoria di cui allarticolo 5, comma 1, della legge
431/1998 e articolo 2 del decreto ministeriale del 30 marzo 2002 hanno durata non inferiore
a mesi 1 (uno) e non superiore a mesi 18 (diciotto).
Tali contratti sono stipulati per soddisfare particolari esigenze dei proprietari e/o dei
conduttori, di seguito individuate:

Esigenze di natura transitoria del conduttore:

- Lavoro a tempo determinato (fuori dal comune di residenza)
- Trasferimento momentaneo dalla sede di lavoro (fuori dal comune di
residenza)
- Motivi di cura per salute personale (fuori dal comune di residenza)
- Esigenza di assistere, in comune diverso da quello di residenza, un
famigliare malato grave, o portatore di handicap fisico o psichico, o
comunque non autosufficiente
- Corsi di studio, professionali, daggiornamento, perfezionamento, diversi
dalla fattispecie di cui al comma 2 dellarticolo 5 della legge 431/1998 e
articolo 3 del decreto ministeriale del 30 marzo 2002 (fuori dal comune di
residenza)
- Di natura abitativa, diverso dalla necessit primaria, escluso luso vacanza
(di cui allarticolo 1, comma 1, lettera C della legge 431/1998) e diverso dalle
fattispecie sopra indicate
- Qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento
certo a data prefissata ed espressamente indicata nel contratto.


Esigenze di natura transitoria del locatore:

- Esigenza del locatore (persona fisica o giuridica) di destinare limmobile da
locare, a s oppure ad un famigliare o ad un parente fino al 2 grado
- Trasferimento temporaneo della sede di lavoro (fuori dal comune di
residenza)
- Interventi di manutenzione straordinaria, di ristrutturazione, di recupero e
restauro conservativo nellabitazione o nelledificio, che non consentano la
permanenza del conduttore nellalloggio e per i quali stata inoltrata
richiesta di concessione, autorizzazione edilizia o DIA (denuncia di inizio
attivit)
- Qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a
data prefissata ed espressamente indicata nel contratto.

Questi contratti devono prevedere una specifica clausola che individui lesigenza di
transitoriet del locatore e/o del conduttore (da provare questultima con apposita
documentazione da allegare al contratto) i quali dovranno confermare il permanere della
stessa tramite lettera raccomandata da inviarsi prima della scadenza del termine stabilito
nel contratto (articolo 2, comma 4, del decreto ministeriale del 30 dicembre 2002)
Le parti potranno definire il canone effettivo dei contratti di locazione di natura transitoria,
purch compreso entro i valori minimo e massimo delle relative sub fasce previsti per la
zona di competenza, come definito ai precedenti punti 3 e 4 aumentato fino ad un massimo
del 20%, e potranno avvalersi dellassistenza delle organizzazioni di categoria firmatarie del
presente accordo.

7. I contratti di locazione per studenti universitari di cui allarticolo 5, comma 2, della legge
431/1998 e articolo 3 del decreto ministeriale del 30 dicembre 2002 hanno durata non
inferiore a mesi 6 (sei) e non superiore a mesi 36 (trentasei).
Tali contratti possono essere stipulati qualora il conduttore sia iscritto ad un corso di laurea
o di perfezionamento, ovvero di specializzazione in un comune diverso da quello di
residenza.
I contratti possono essere sottoscritti o dal singolo studente o da gruppi di studenti
universitari o dalle aziende per il diritto allo studio.
Le parti contraenti, potranno determinare il canone effettivo dei contratti di locazione per
studenti universitari, purch compreso tra i valori minimo e massimo delle relative sub
face previsti per la zona di competenza, come definiti ai precedenti punti 3 e 4, con la
eccezione seguente: qualora la durata del contratto non sia superiore a mesi nove i canoni
mensili come sopra determinati potranno essere aumentati nella misura massima del 15%.
Le parti potranno avvalersi dellassistenza delle organizzazioni di categoria firmatarie del
presente accordo.

8. In relazione alla ripartizione degli oneri accessori tra locatore e conduttore le parti stipulanti
richiamano e accolgono quanto previsto nellallegato G al decreto ministeriale del 30
dicembre 2002.
Per quanto ivi non previsto, le Associazioni firmatarie del presente accordo si impegnano a
far s che, nei contratti stipulati con la loro assistenza, si concordi di rispettare la tabella di
divisione delle spese allegata al precedente accordo territoriale depositato al Comune di
Cremona il 8 ottobre 1999.

9. Locatori e conduttori potranno avvalersi dellassistenza delle rispettive Organizzazioni di
categoria per una concreta e corretta applicazione del presente accordo territoriale.

10. Per i contratti di cui al presente accordo territoriale, le parti contraenti, allatto della stipula
del contratto, potranno concordare altre pattuizioni a fronte di particolari condizioni, purch
non in contrasto con le norme della legge 431/98, del D.M. 30 dicembre 2002 e del
presente accordo.

11. Il presente accordo territoriale ha validit di tre anni dalla sua sottoscrizione e sar
depositato presso il Comune di Cremona, in ogni caso esso resta in vigore sino alla stipula
di un nuovo accordo.



Cremona 21 giugno 2010








Per UPPI _________________________________

Per APPE Confedilizia _________________________________

Per APPC _________________________________

Per SUNIA _________________________________

Per UNIAT _________________________________






























Allegato A allaccordo territoriale per il Comune di Cremona
ai sensi del comma 3 dellarticolo 2 della legge 431/1998


Mappa delle zone omogenee, definite nel presente accordo per il Comune di Cremona, fra le
organizzazioni sindacali, in applicazione della legge 431/98 e del Decreto Ministeriale del 30
dicembre 2002.
In considerazione dellomegeneit del territorio cittadino e comunale, si individuano le quattro zone
omogenee sotto specificate e meglio individuate nelle cartografie allegate.
I confini tra le zone si intendono tracciati sulla linea di mezzeria delle varie strade.

1) Centro storico: larea interna compresa tra le vie Cadore (civici pari), via Porta Po vecchia
(civici pari), via Ruggero Manna (civici dispari), P.zza San Polo (lato centro), via Chiara Novella
(civici dispari), via Garibotti (civici dispari), piazza Fiume (lato fra via Garibotti e via Zara), via Zara
(civici pari), viale Trento Trieste (civici dispari), via Decia (tutti i civici), Piazza San Michele, via
Tofane (civici dispari), via Gaspare Pedone (civici dispari).

2) Zona adiacente al centro storico: larea interna compresa tra le vie Cadore (civici dispari), via
Porta Po vecchia (civici dispari), via Ruggero Manna (civici pari), Piazza San Paolo (lato via
Bissolati), via Chiara Novella (civici pari), via Garibotti (civici pari), via Zara (civici dispari), viale
Trento Trieste (civici pari), via Tofane (civici pari), via Gaspare Pedone (civici dispari), via Ferragni
(tutti i civici), via Argine Panizza (tutti i civici), via del Sale (tutti i civici), via Portinari del Po, Largo
Moreni, via Eridano (sino alla ferrovia), lungo la ferrovia sino a via Ghinaglia, via Ghinaglia, Porta
Milano (tutti i civici), via Dante (tutti i civici), Porta Venezia (tutti i civici), via Brescia sino al
passaggio a livello), via Mantova (sino a via Pippia), via Pippia, via Cavo Coperto, Ghisleri (tutti i
civici), via Ippocastani, via Giuseppina (sino al Cavo Cerca), lungo il Cavo Cerca sino a via Bosco,
via Bosco (sino a via Argine Panizza).

3) Intermedia: larea interna compresa tra le vie





















Allegato B allaccordo territoriale per il Comune di Cremona
ai sensi del comma 3 dellarticolo 2 della legge 431/1998




Fasce di oscillazione dei canoni di locazione, definite, nel presente accordo per il Comune di
Cremona, fra le organizzazioni di categoria, in applicazione della legge 431/1998 e del Decreto
Ministeriale del 30 dicembre 2002.

Premessa:

nel definire i valori minimi e massimi delle fasce di oscillazione, riferiti alla citt ed al Comune di
Cremona, si tenuto conto delle condizioni logistiche, urbanistiche e delledilizia abitativa.

1) al fine di facilitare lindividuazione dei valori minimi e massimi delle fasce di oscillazione, si
prendono a riferimento le abitazioni, suddividendole in tre tipologie dimensionali come
segue:

fino a 60,90 mq.
da 61mq. a 100 mq.
oltre i 100 mq.


2) la suddivisione di cui al punto 1 frutto di una oggettiva valutazione rilevata da una attenta
disamina delle richieste e delle offerte del mercato immobiliare cittadino.

3) Per ogni tipologia dimensionale si sono inoltre determinate tre sub fasce doscillazione
del canone: minima media massima. Le sub fasce di oscillazione sono state
determinate tenendo conto dei parametri oggettivi di cui al punto 4 dellaccordo territoriale
per il Comune di Cremona.

4) La tabella seguente riporta i minimi ed i massimi di oscillazione, delle fasce e sub fasce,
divise per zone omogenee, come definite nellallegato A, e le tipologie dimensionali di cui
al precedente punto 1).


Zona Sub fascia 1 Sub - fascia 2 Sub fascia 3

1 centro storico
A
fino a 60 mq. 3,90 - 4,90 4,50 - 6,00 5,00 - 7,50
da 61 mq. a 100 mq. 3,40 - 4,40 4,00 - 5,50 4,50 - 7,00
oltre 100 mq. 3,00 - 4,00 3,50 - 5,00 4,50 - 6,00

B 3,00 - 4,00 3,80 - 4,80 4,50 - 6,00

2 zone adiacenti centro
A
fino a 60 mq. 3,10 - 4,10 3,90 - 4,90 4,50 - 6,00
da 61 mq. a 100 mq. 3,00 - 4,00 3,50 - 4,50 4,30 - 5,50
oltre 100 mq. 2,70 - 3,70 3,40 - 4,40 4,20 - 5,30

B 2,70 - 3,70 3,50 - 4,50 4,20 - 5,20


3 Intermedia
A
fino a 60 mq. 2,70 - 3,70 3,40 - 4,40 4,20 - 5,20
da 61 mq. a 100 mq. 2,60 - 3,60 3,30 - 4,30 3,90 - 4,90
oltre 100 mq. 2,50 - 3,50 3,20 - 4,20 3,70 - 4,70

B 2,50 - 3,00 2,80 - 3,80 3,50 - 4,50


4 Zona periferica
A
fino a 60 mq. 2,50 - 3,50 3,20 - 4,20 4,00 - 5,00
da 61 mq. a 100 mq. 2,30 - 3,30 3,00 - 4,00 3,40 - 4,40
oltre 100 mq. 2,00 - 3,00 2,80 - 3,80 3,20 - 4,20

B 2,00 - 2,50 2,40 - 2,90 2,80 - 3,80

ACCORDO TERRITORIALE DEL
COMUNE DI PALERMO
IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9/12/98 N 431 E DEL DECRETO MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI DEL
30/12/2002


Ai sensi di quanto disposto dallart. 2, comma 3 della Legge 431/98 e del decreto del Ministero dei LL.PP. del
30/12/2002, di concerto con il Ministero delle Finanze si stipula il seguente accordo

Tra Le Organizzazioni dei Proprietari

A.S.P.P.I. Santi Migliorino
A.P.P.C. Guido Messina
CONFAPPI Domenico Fesi
CONFEDILIZIA Aldo Alaimo
UNIONCASA. Aurelio Damico

e le organizzazioni Sindacali degli inquilini

S.U.N.I.A. Salvatore Gozzi
S.I.C.E.T. Santo Ferro
U.N.I.A.T. Girolamo Castrogiovanni
A.N.I.A. Andrea Monteleone


Art. 1
Il presente accordo ha valore per tutto il territorio del Comune di Palermo, suddiviso in 19 microzone, approvate con
delibera n. 120 del 28/4/99.

Art. 2
I valori doscillazione dei canoni di locazione per ogni unit immobiliare dogni zona omogenea di cui al punto 1) sono
quelli previsti nellallegato A.

Art. 3
Il canone di locazione dogni singola unit immobiliare sita nel territorio Comunale, determinato tenendo conto delle
dotazioni dellimmobile secondo lallegata tabella B suddivisa in tre fasce.

Art. 4
La superficie da considerare per il computo del canone di locazione determinata applicando i criteri stabiliti
nellallegato C.

Art. 5
Alloggio totalmente ammobiliato: il canone di locazione determinato con lapplicazione dei criteri di valutazione
sopraindicati potr aumentare fino ad un massimo del 15% della sub-fascia di riferimento.

Art. 6
I contratti avranno durata non inferiore a tre anni come previsto dallart.2 comma 5 della legge n. 431/98.

Art. 7
Le Organizzazioni della propriet edilizia e degli inquilini, firmatarie del presente accordo, istituiscono, secondo quanto
previsto dal Decreto Ministeriale del 30/12/2002, una Commissione di Conciliazione e Congruit del canone
disciplinata da apposito regolamento allegato D. Per ogni controversia che dovesse insorgere tra le parti, escluse
quelle fondate sulla morosit del conduttore, viene di volta in volta istituita una Commissione di conciliazione
stragiudiziale, formata quanto a due componenti scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie
dellaccordo sulla base delle designazioni rispettivamente del locatore e del conduttore , quanto ad un terzo che svolger
funzioni di Presidente sulla base della scelta operata dai due componenti come sopra designati ove gli stessi, di comune
accordo, ritengono nominarlo. Le parti comunque non potranno adire lAutorit giudiziaria se prima non abbiano
esperito il tentativo di conciliazione stragiudiziale. In caso di variazione dellimposizione fiscale gravante sullunit
immobiliare locata, in pi o in meno rispetto a quella in atto al momento della stipula del contratto, la parte interessata
pu adire la Commissione di cui al presente articolo, la quale determina, nel termine perentorio di novanta giorni, il
nuovo canone da corrispondere.

Art. 8
In materia doneri accessori le parti faranno riferimento allallegato E. Resta comunque inteso, che per quanto non
espressamente previsto, si fa riferimento agli art. 9 10 della legge 392/78 ed alle norme del C.C.

Art. 9
Contratti agevolati
(art. 2 comma tre Legge 431/98 e art. 1 D.M. 30/12/02)
Il tipo di contratto art. 2 comma 3 definito sulla base del modello allegato al DM 30/12/02. Il canone sar determinato
applicando le modalit di cui ai precedenti art. 1,2,3,4,5 e 15 del presente accordo e potr essere aggiornato
annualmente, previa comunicazione a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno in misura pari al 75% della
variazione accertata dallistat dellindice dei prezzi al consumo per le famiglie dimpiegati ed operai relativi lanno
precedente.

Art. 10
Contratti transitori ordinari
(art. 5 comma uno Legge 431/98 e art. 2 D.M. 30/12/02)
A) Il tipo di contratto di locazione ad uso abitativo di natura transitoria, avente durata da uno a diciotto mesi, definito
sulla base del modulo allegato al DM 30/12/2002. La qualificazione dellesigenza del locatore o del conduttore che
giustifica la transitoriet del contratto, individuata nel seguente modo:
quando il proprietario ha necessit di adibire, entro 18 mesi limmobile ad abitazione propria, dei figli, dei genitori, per
motivi di:
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
matrimonio;
matrimonio dei figli;
rientro dallestero;
attesa di concessione edilizia o autorizzazione da parte del Comune per la ristrutturazione, demolizione
dellimmobile o ampliamento con alloggio attiguo.
Quando linquilino ha necessit di un contratto transitorio a causa di:
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
contratto di lavoro a tempo determinato in comune diverso da quello di residenza;
assegnazione dalloggio dedilizia pubblica o acquisto in cooperativa o presso privati di un alloggio che si
rende disponibile entro 18 mesi, attestato con compromesso;
trasferimento temporaneo a Palermo per motivi documentati di salute del conduttore o dei propri familiari;
vicinanza momentanea a parenti bisognosi purch abbia la residenza in altro alloggio della stessa citt per tutta
la durata del contratto transitorio.
B) E data facolt al conduttore di recedere anticipatamente dal contratto, per gravi motivi, con preavviso da concordare
tra le parti.
C) Il canone di locazione determinato con i criteri di cui agli art. 1,2,3,4,5 e 15 del presente accordo.

Art. 11
Contratti transitori per studenti universitari
(art. 5 comma due e tre Legge 431/98 e art. 3 D.M. 30/12/02)
A) Il canone di locazione dovr essere stabilito applicando le modalit di cui ai precedenti art. 1,2,3,4 5 e 15 per la
determinazione del valore effettivo.
B) Il tipo di contratto per le locazioni stipulate in applicazione dellart. 5 comma 2 della legge 431/98 integralmente il
modello indicato nel D.M. 30/12/2002.
C) In caso di recesso da parte di uno o pi conduttori firmatari, alla presenza di almeno uno degli iniziali conduttori,
ammesso il subentro daltri studenti nel rapporto di locazione. Il subentro dovr essere comunicato al locatore per
iscritto da parte del conduttore/i iniziale e del conduttore subentrato, il quale dovr dichiarare di accettare solidalmente
e integralmente i patti contrattuali.
Il subentro subordinato al parere del locatore che se non espresso entro 20 giorni dalla ricezione della comunicazione
deve intendersi positivo.

Art. 12
Osservatorio Locale sulla condizione abitativa
Le Organizzazioni Sindacali firmatarie del presente accordo, si danno atto dellopportunit distituire un osservatorio
locale della condizione abitativa. Detto osservatorio acquisitane la disponibilit dal Comune di Palermo si riunir nei
locali che lo stesso metter a disposizione.
Il Comitato dIndirizzo e controllo dovr essere composto dalle Organizzazioni Sindacali degli inquilini e della
propriet firmatari del presente accordo. Lattivazione dellosservatorio locale dovr essere finalizzata alla realizzazione
delle seguenti funzioni: banca dati sul sistema abitativo, flussi dofferta e domanda dabitazioni; ricognizione e
organizzazione delle conoscenze sulla condizione abitativa nel territorio; banca dati e monitoraggio dei prezzi, sia
rispetto ai comparti dofferta a prezzo contrattato o convenzionato che ai settori dofferta a prezzo libero.

Art. 13
Fondo Sociale e assistenza abitativa
Le parti, considerata la rilevanza che riveste lemergenza abitativa nel comune di Palermo, concordano sulla necessit
di impegnare lAmministrazione comunale affinch i criteri e le modalit derogazione dei contributi siano definite in
relazione alle disposizioni del Decreto Ministeriale dei Lavori Pubblici, nonch sullopportunit che al fondo sociale
pervenga annualmente anche una dotazione finanziaria aggiuntiva del Comune di Palermo con criteri da definire in sede
di trattativa e, successivamente, tenendo conto delle indicazioni fornite dallOsservatorio Locale della condizione
abitativa previsto dallart. 11.

Art.14
Grande Propriet
Per le compagnie assicurative, gli istituti di credito, gli enti privatizzati, le casse, Le Fondazioni, i soggetti privati, anche
persone fisiche, detentori di patrimonio immobiliare superiore a 100 unit abitative anche se ubicato in modo diffuso e
frazionato sul territorio nazionale, i canoni sono definiti ,allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti per le aree
omogenee e le microzone come sopra individuate, dalla presente contrattazione in base ad appositi accordi integrativi,
fra propriet interessata, organizzazioni della propriet edilizia e sindacali dei conduttori. Tali accordi integrativi
possono prevedere speciali condizioni per particolari esigenze.
Oltre alla grande propriet prevista al primo comma del presente articolo sono da considerarsi grandi propriet i soggetti
che nel territorio del comune di Palermo detengano almeno 50 unit abitative, rimanendo possibile in questo caso
stipulare accordi integrativi tra la propriet interessata, organizzazioni della propriet edilizia ed organizzazioni
sindacali dellinquilinato.

Art. 15
In considerazione del particolare interesse esistente sulla rivalutazione dei centri storici, nonch per quei plessi di
interesse storico e/o architettonico, anche al di fuori degli stessi, si conviene che per gli immobili totalmente ristrutturati
il canone daffitto pu essere aumentato sino al 40%, le parti contraenti si danno reciprocamente atto che laumento sino
al 40% applicabile soltanto agli immobili di interesse storico e/o architettonico totalmente restaurati sia che essi siano
ubicati allinterno o allesterno del centro storico.

DISPOSIZIONI FINALI

Art. 16
Il presente accordo territoriale ha durata di tre anni dal deposito e rimane comunque valido sino al rinnovo dellaccordo
stesso.

Art. 17
Il presente accordo rester in vigore fino alla stipula di altro a seguito dellemanazione di un nuovo Decreto Ministeriale
di recepimento di Convenzione Nazionale sostitutiva di quella sottoscritta il 06/09/2002 e potr, di comune intesa,
formare oggetto di revisione allorch il Comune di Palermo deliberi nuove aliquote I.C.I specifiche per i locatori che
diano in locazione sulla base del presente Accordo o siano modificate le agevolazioni fiscali di cui allart. 8 della Legge
431/98 o intervengano consistenti variazioni delle condizioni di mercato locale dei canoni di locazione.
Il presente accordo sar depositato presso la Segreteria Generale del Comune di Palermo


Per le Organizzazioni della Propriet:
A.S.P.P.I.
A.P.P.C. .
CONFAPPI
CONFEDILIZIA
UNIONCASA


Per le Organizzazioni degli Inquilini:
S.U.N.I.A.
S.I.C.E.T.
U.N.I.A.T.
A.N.I.A.

Allegato A

CANONE CONCORDATO AI SENSI DELLart. 3 LEGGE 431/98

INDIVIDUATE ALLINTERNO DELLE MICROZONE CENSUARIE


Nel definire i valori di mercato locativo, avuto riguardo allo stato duso dellimmobile , le parti hanno inteso tenere
conto anche delle dotazioni infrastrutturali allinterno delle zone e microzone cos individuati:

Trasporti pubblici;
Verde pubblico;
Servizi scolastici e sanitari;
Attrezzature commerciali;
Insediamenti sportivi, ecc.;
Zone di particolare pregio o degrado;
Pertanto i valori mensili minimi e massimi del Comune delle 19 microzone al mq sono:


Microzona
valori in

1 CENTRO STORICO - DANISINNI 2,21 3,62
2 ORETO MONTEGRAPPA- GUADAGNA 2,49 3,62
3 CALATAFIMI VILLATASCA 3,32 4,29
4 ALTARELLO NOCE BOCCADIFALCO UDITORE BAIDA - PASSO DI
RIGANO BORGO NUOVO CEP
2,76 4,39
5 MALFITANO SERRADIFALCO OLIVUZZA 3,32 4,54
6 LIBERTA POLITEAMA S. FRANCESCO CARELLA 4,42 6,71
7 PORTO MONTALBO AMMIRAGLIO RIZZO - ACQUASANTA 2,76 4,18
8 S.ERASMO ROMAGNOLO - SPERONE 3,04 4,08
9 CROCE VERDE CIACULLI MONTE GRIFONE 1,66 3,62
10 CHIAVELLI BONAGIA FALSOMIELE MOLARA - VILLAGRAZIA -
ROCCA
2,21 3,62
11 VILLABIANCA SPERLINGA SAMPOLO SCIUTI DE GASPERI 4,14 5,94
12 ARENELLA VERGINE MARIA - FAVORITA 3,04 3,87
13 BANDITA ACQUA DEI CORSARI 2,21 3,62
14 STRASBURGO BELGIO RESUTTANA- SAN LORENZO QUARTIERI 3,32 5,06
15 BELLOLAMPO PIANO DELLOCCHIO 1,93 3,62
16 CARDILLO VILLA SCALEA 3,32 4,75
17 PALLAVICINO S. FILIPPO NERI FONDO PATTI TRAPANI PESCIA 2,87 4,03
18 ADDAURA MONDELLO - CASTELFORTE 4,70 6,71
19 SFERRACAVALLO TOMMASO NATALE PARTANNA MONDELLO 3,04 4,23

Allegato C

Determinazione di metroquadro utile

Si conviene che i valori minimi e massimi delle fasce di oscillazione saranno espressi in Lire/mq. utile mensile.
Il metroquadro utile viene definito secondo i seguenti criteri:

A) la superficie calpestabile al netto dei muri perimetrali ed interni dei vani principali e dei vani accessori a servizio
diretto di quelli principali quali bagni, ripostigli, ingressi, corridoi e simili;
B) la superficie dei vani accessori a servizio indiretto dei vani principali quali soffitte, cantine e simili, computata nella
misura:
del 50 per cento, qualora comunicanti con i vani di cui alla precedente lettera A);
del 25 per cento, qualora non comunicanti;
C) la superficie dei balconi, terrazze e simili, di pertinenza esclusiva della singola unitimmobiliare, computata nella
misura:
del 30 per cento, fino a metriquadri 25, e 10 per cento la quota eccedente, qualora dette pertinenze siano comunicanti
con i vani di cui alla precedente lettera A);
del 15 per cento, fino a metriquadri 25, e 5 per cento la quota eccedente qualora non comunicanti.
D) la superficie dellarea scoperta o a questa assimilabile, che costituisce pertinenza esclusiva della singola unit
immobiliare, computata nella misura del 10 per cento, fino alla superficie definita nella lettera A), e del 2 per cento per
superfici eccedenti detto limite.
Le superfici delle pertinenze e dei vani accessori a servizio indiretto di quelli principali, definite con le modalit dei
punti precedenti entrano nel computo della superficie utile fino ad un massimo pari alla met della superficie dei vani di
cui alla lettera A).
E) in caso di superficie inferiore ai 50 metriquadri la stessa viene moltiplicata per il coefficiente di 1,20

Allegato D

REGOLAMENTO
COMMISSIONE DI CONCILIAZIONE STRAGIUDIZIALE
ART. 7 ACCORDO LOCALE CITTA DI ALTOFONTE


ART. 1
La commissione di conciliazione stragiudiziale costituita su iniziativa delle parti contraenti, operer con le modalit di
seguito indicate ed ha lo scopo di definire le controversie inerenti alla conformit del contratto cos come previsto
dallart. 7 nellaccordo locale o comunque insorte in ragione del rapporto di locazione, comprese quelle inerenti
allinterpretazione del contratto, la suddivisione delle spese condominiali e la manutenzione ed in genere per le liti
insorte a qualsiasi titolo, fra le parti del rapporto locativo.
Il procedimento di conciliazione pu essere attivato a richiesta di una delle parti attraverso la propria associazione.
Listanza, su apposito modulo, deve contenere: le generalit delle parti, loggetto della controversia, una sommaria
descrizione delle ragioni addotte, copia del contratto e ogni altro documento ritenuto utile, e lindicazione
dellassociazione di cui intende avvalersi per lassistenza nella conciliazione, per lo scopo dovr nominare un proprio
rappresentante come componente la commissione di conciliazione.
Listanza depositata presso la segreteria della commissione.

ART. 2
La Segreteria
Presso le Organizzazioni firmatarie istituita una segreteria per il coordinamento della conciliazione.
La segreteria si occupa della comunicazione alle parti e alle organizzazioni designati per la nomina dei conciliatori,
della convocazione della Commissione di Conciliazione.
La segreteria provvede a rimettere copia del verbale di conciliazione alle parti interessate al procedimento.

ART. 3
Procedura di Conciliazione
A seguito dellistanza di conciliazione notificata alla parte, la segreteria notifica allaltra linizio della procedura.
Questultima deve far conoscere entro 20 giorni dal ricevimento della comunicazione lAssociazione di cui intende
valersi nella conciliazione.
La prima riunione della commissione di conciliazione convocata dalla segreteria entro i 20 giorni successivi.
La Commissione si riunisce il giorno stabilito alla presenza delle parti, esamina il contenzioso, nel caso aggiornando la
seduta per lesame deventuali perizie e per le conclusioni.
La Commissione redige un verbale di conciliazione del qual fornita copia alle parti a cura della segreteria della stessa.

ART. 4
Gli eventuali costi ed oneri fiscali per la registrazione, ove prevista dalla legge, sono a carico delle parti in eguale
misura.

Allegato E
TABELLA ONERI ACCESSORI
RIPARTIZIONE FRA LOCATORE E CONDUTTORE
AMMINISTRAZIONE
Tassa occupazione suolo pubblico per passo carrabile C
Tassa occupazione suolo pubblico per lavori condominiali L

ASCENSORE
Manutenzione ordinaria e piccole riparazioni C
Installazione e manutenzione straordinaria degli impianti L
Adeguamento alle nuove disposizioni di legge L
Consumi energia elettrica per forza motrice e illuminazione C
Tasse annuali per rinnovo licenza d'esercizio L
Ispezioni e collaudi C

AUTOCLAVE
Installazione e sostituzione integrale dellimpianto o di componenti
primari (pompa, serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico ecc.)
L
Manutenzione ordinaria C
Imposte e tasse di impianto L
Forza motrice C
Ricarico pressione del serbatoio C
Ispezioni, collaudi e lettura contatori C

IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE, DI VIDEOCITOFONO E SPECIALI
Installazione e sostituzione dellimpianto comune di illuminazione L
Manutenzione ordinaria dellimpianto comune di illuminazione C
Installazione e sostituzione degli impianti di suoneria e allarme L
Manutenzione ordinaria degli impianti di suoneria e allarme C
Installazione e sostituzione dei citofoni e videocitofoni L
Manutenzione ordinaria dei citofoni e videocitofoni C
Installazione e sostituzione di impianti speciali di allarme, sicurezza e
simili
L
Manutenzione ordinaria di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili C

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, PRODUZIONE
ACQUA CALDA, ADDOLCIMENTO ACQUA
Installazione e sostituzione degli impianti L
Adeguamento degli impianti a leggi e regolamenti L
Manutenzione ordinaria degli impianti, compreso il rivestimento
refrattario
C
Pulizia annuale degli impianti e dei filtri e messa a riposo stagionale C
Lettura dei contatori C
Acquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e acqua C

IMPIANTI SPORTIVI
Installazione e manutenzione straordinaria L
Addetti (bagnini, pulitori, manutentori ordinari ecc.) C
Consumo di acqua per pulizia e depurazione; acquisto di materiale per la
manutenzione ordinaria (es.: terra rossa)
C

IMPIANTO ANTINCENDIO
Installazione e sostituzione dellimpianto L
Acquisti degli estintori L
Manutenzione ordinaria C
Ricarica degli estintori, ispezioni e collaudi C

IMPIANTO TELEVISIVO
Installazione, sostituzione o potenziamento dellimpianto televisivo
centralizzato
L
Manutenzione ordinaria dellimpianto televisivo centralizzato C

PARTI COMUNI
Sostituzione di grondaie, sifoni e colonne di scarico L
Manutenzione ordinaria grondaie, sifoni e colonne di scarico C
Manutenzione straordinaria di tetti e lastrici solari L
Manutenzione ordinaria dei tetti e dei lastrici solari C
Manutenzione straordinaria della rete di fognatura L
Manutenzione ordinaria della rete di fognatura, compresa la
disotturazione dei condotti e pozzetti
C
Sostituzione di marmi, corrimano, ringhiere L
Manutenzione ordinaria di pareti, corrimano, ringhiere di scale e locali
comuni
C
Consumo di acqua ed energia elettrica per le parti comuni C
Installazione e sostituzione di serrature L
Manutenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi
utilizzati
C
Installazione di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori,
bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale di
arredo
L
Manutenzione ordinaria di attrezzature quali caselle postali, cartelli
segnalatori, bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide
e altro materiale di arredo
C

PARTI INTERNE ALLAPPARTAMENTO LOCATO
Sostituzione integrale di pavimenti e rivestimenti L
Manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti C
Manutenzione ordinaria di infissi e serrande, degli impianti di
riscaldamento e sanitario
C
Rifacimento di chiavi e serrature C
Tinteggiatura di pareti C
Sostituzione di vetri C
Manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricit e del cavo
e dellimpianto citofonico e videocitofonico
C
Verniciatura di opere in legno e metallo C
Manutenzione straordinaria dellimpianto di riscaldamento L

PORTIERATO
Trattamento economico del portiere e del sostituto, compresi contributi
previdenziali e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima,
premi, ferie e indennit varie, anche locali, come da c.c.n.l.
L
10%
C
90%
Materiale per le pulizie C
Indennit sostitutiva alloggio portiere prevista nel c.c.n.l.
L
10%
C
90%
Manutenzione ordinaria della guardiola
L
10%
C
90%
Manutenzione straordinaria della guardiola L

PULIZIA
Spese per lassunzione delladdetto L
Trattamento economico delladdetto, compresi contributi previdenziali
e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi,
ferie e indennit varie, anche locali, come da c.c.n.l.
C
Spese per il conferimento dellappalto a ditta L
Spese per le pulizie appaltate a ditta C
Materiale per le pulizie C
Acquisto e sostituzione macchinari per la pulizia L
Manutenzione ordinaria dei macchinari per la pulizia C
Derattizzazione e disinfestazione dei locali legati alla raccolta delle
immondizie
C
Disinfestazione di bidoni e contenitori di rifiuti C
Tassa rifiuti o tariffa sostitutiva C
Acquisto di bidoni, trespoli e contenitori L
Sacchi per la preraccolta dei rifiuti C

SGOMBERO NEVE
Spese relative al servizio, compresi i materiali duso C

LEGENDA
L = locatore
C = conduttore


COMUNE DI PARMA
ACCORDO APPLICABILE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI PARMA IN
ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9 DICEMBRE 1998 N. 431 E DEL DECRETO
MINISTERIALE DEI LL.PP. 05/03/1999
Ai sensi di quanto disposto dall'art.2, comma 3 della Legge 431/98 ed in attuazione della
Convenzione nazionale sottoscritta l'8 febbraio 1999 e recepita nel Decreto del 05/03/99 del Ministro
dei LL.PP. di concerto con il ministro delle Finanze, (G.U. n 67 del 22/03/99)
le Organizzazioni Sindacali della propriet
....................in persona di......................
....................in persona di......................
....................in persona di......................
e
le Organizzazioni Sindacali degli Inquilini
....................in persona di......................
....................in persona di......................
....................in persona di......................
....................in persona di......................
convengono e stipulano quanto segue:
Il presente accordo ha validit per tutto il territorio del Comune di Parma. Il territorio del Comune di
Parma viene suddiviso in zone omogenee come da allegato n 1.
Nella zona del centro storico sono evidenziate subzone di degrado alle quali si applicano i valori al
metro quadrato della zona intermedia.
Il canone viene determinato sulla base di valori al metro quadrato calpestabile che variano a seconda
dell'entit della superficie, tra un minimo ed un massimo, nell'ambito di tre subfasce di oscillazione.
La superficie da considerare, con una tolleranza del 5% in eccesso o in difetto, esclusivamente
quella utile dellunit immobiliare (con esclusione di balconi, terrazze, e altri accessori ) a cui si
aggiunge il 50% della superficie dell'autorimessa.
Le subfasce di oscillazione si applicano in base alla presenza di parametri di cui all'allegato 2 ed alla
tabella di cui allallegato 3.
All'interno di ciascuna subfascia di oscillazione le parti contrattano il canone liberamente, sulla base
dello stato di manutenzione, dell'unita' immobiliare, del fabbricato, del numero dei parametri presenti
e della tipologia dellalloggio.
SUBFASCIA MINIMA: quando sono presenti fino a 3 parametri
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05/11/2003 file://D:\Web\Asppi%20NET\ASPPI\TMPrm7udnveic.htm
SUBFASCIA MEDIA: quando sono presenti da 4 a 6 parametri
SUBFASCIA MASSIMA: quando sono presenti da 7 a 9 parametri
Nellunit immobiliare priva di servizi igienici e/o acqua potabile, il canoner non pu essere
superiore del10% del valore minimo delle subfasce minime, la presenza di qualsiasi altro parametro
, in tal caso, ininfluente.
Pu essere applicato il valore massimo al metro quadrato utile della subfascia massima quando
l'appartamento presenta tutti i parametri e lo stato di manutenzione e' ottimo.
Il canone come sopra determinato pu essere maggiorato fino al 10% quando l'appartamento e'
integralmente ammobiliato.
Le organizzazioni sindacali firmatarie del presente accordo si rendono fin dora disponibili ad
assistere le parti nelle trattative precontrattuali per la definizione delle condizioni del contratto, ivi
compresa la determinazione del canone.
CONTRATTI DI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO
Art. 2 comma 3 legge 431/98 e art. 1 DM 05/03/99
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione utilizzando esclusivamente l'allegato
contratto tipo (modello A) recante altres le modalit di designazione dei componenti la
Commissione conciliativa stragiudiziale facoltativa nonch come per il presente Accordo
formalmente si conviene le modalit di aggiornamento del canone nella misura del 75% della
variazione ISTAT. Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori fra locatore e conduttore,
le organizzazioni stipulanti il presente Accordo approvano lallegata Tabella (allegato 4)
CONTRATTI TRANSITORI ORDINARI
Art. 5 comma 1 - Legge 431/98 ed art. 2 DM 05/03/99
Il presente accordo prevede che la durata della locazione non pu essere inferiore ad un mese e non
superiore a diciotto mesi.
La transitoriet del contratto pu essere motivata sia da esigenze del locatore che del conduttore,
individuate allatto della stipula del contratto come segue:
esigenze di transitoriet del locatore
Quando il locatore abbia la necessita' di disporre dell'immobile entro diciotto mesi per i seguenti
motivi:
1. destinarlo ad abitazione propria o dei figli o dei parenti entro il secondo grado che contraggano
matrimonio o inizino una convivenza di fatto o, raggiunta la maggiore et ed autonomia
economica, lascino l'abitazione della famiglia d'origine;
destinarlo ad abitazione propria o dei figli o dei parenti entro il secondo grado che. in
seguito alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula della
locazione, debbano rilasciare l'alloggio di servizio;
destinarlo all'esercizio dell'attivit propria, del coniuge, del figlio o dei parenti entro il
secondo grado a seguito del conseguimento di titolo abilitativo al lavoro e/o professione;
destinarlo ad abitazione propria dei figli o dei parenti entro il 2 grado, per rientro
dall'estero o da altre localit in cui si risieda o ci si trasferisca, temporaneamente, per
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comprovati motivi di lavoro o di studio, o per motivi di salute o per necessit di
assistenza a parenti entro il 2 grado;
destinarlo ad abitazione propria, del coniuge, dei figli o dei parenti entro il 2 grado, per
ragioni di studio o di lavoro, esclusivamente per gli immobili in luogo diverso da quello
di residenza del locatore;
eseguire lavori di ristrutturazione, nellunit immobiliare, per i quali ha fatto richiesta di
concessione o autorizzazione edilizia o D.I.A.
Qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata, espressamente indicata nel contratto e documentate.
Esigenze di transitoriet del conduttore
Quando il conduttore abbia la necessit di una abitazione per un periodo non superiore a 18 mesi, per
i seguenti motivi:
1. contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un comune diverso da quello di
residenza;
previsione di trasferimento per ragioni di lavoro;
trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
necessit di cure o di assistenza a familiari in luogo diverso dalla propria residenza;
acquisto di una abitazione che si renda disponibile entro 18 mesi:
ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile la
sua abitazione;
seconda casa con residenza e permanenza effettiva nella prima casa, insieme al proprio
nucleo famigliare, esclusivamente per ragioni di svago, hobby ,tempo libero;
campagna elettorale.
Le ragioni di transitoriet del conduttore dovranno essere adeguatamente documentate. Si specifica,
inoltre, che per la stipula dei contratti di cui sopra sufficiente la sussistenza di una delle suindicate
esigenze in capo a solo una delle parti contraenti.
E' fatto obbligo al locatore di confermare l'esigenza transitoria con lettera raccomandata A/R da
inviarsi entro un termine anteriore alla scadenza pari ad almeno tre mesi, ridotti a quindici giorni per
contratti di durata fino a tre mesi.
Il conduttore ha diritto di recesso, per gravi motivi, con preavviso di un mese se la durata del
contratto inferiore a mesi sei e di tre mesi quando la durata fino a diciotto mesi.
Il deposito cauzionale non potr essere superiore allimporto di una mensilit del canone per contratti
sino a sei mesi, non superiore a due mensilit per contratti di durata fino a diciotto mesi.
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione utilizzando esclusivamente l'allegato
contratto tipo (modello B) , recante altres le modalit di designazione dei componenti la
Commissione conciliativa stragiudiziale facoltativa Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri
accessori fra locatore e conduttore, le organizzazioni stipulanti il presente Accordo approvano
lallegata Tabella (allegato 4)
CONTRATTI TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI
Art. 5 comma 2 - Legge 431/98 ed art. 3 DM 05/03/99
Tali contratti sono utilizzabili per studenti universitari in un comune diverso da quello di residenza,
hanno durata da sei mesi a tre anni, possono essere sottoscritti o dal singolo studente o da gruppi di
studenti, anche organizzati in cooperativa, o da aziende per il diritto allo studio
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Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione utilizzando esclusivamente l'allegato
contratto tipo (modello C), recante altres le modalit di designazione dei componenti la
Commissione conciliativa stragiudiziale facoltativa nonch come per il presente Accordo
formalmente si conviene le modalit di aggiornamento del canone nella misura del 75% della
variazione ISTAT. Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori fra locatore e conduttore,
le organizzazioni stipulanti il presente Accordo approvano lallegata Tabella (allegato 4)
ELENCO ALLEGATI
- ALLEGATO 1 (Zone omogenee, identificazione delle zone di degrado)
- ALLEGATO 2(Parametri per la determinazione delle fasce di oscillazione)
- ALLEGATO 3 (Canoni al mq utile per le fasce di oscillazione minima, media e massima)
- ALLEGATO 4 -TABELLA ONERI ACCESSORI
-.MODELLO A (Contratto di locazione ad uso abitativo)
- MODELLO B (Contratto transitorio ordinario)
- MODELLO C(Contratto transitorio per studenti universitari)
Parma, li' ..................................
PER LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DELLA PROPRIETA'
..................................................................
..................................................................
..................................................................
PER LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DEGLI INQUILINI
..................................................................
..................................................................
..................................................................
..................................................................
ALLEGATO 3
CENTRO STORICO
CANONE AL MQ UTILE- MESE
RAPPORTATO ALLA SUPERFICIE
IN MQ
Superficie
Fascia
Minima
Fascia
Media
Fascia
Massima
sino a 40 6.500 8.000 8.000 9.500 9.500 11.500
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ALLEGATO 2
PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DELLE FASCE DI OSCILLAZIONE
1) RISCALDAMENTO AUTONOMO e/o ARIA CONDIZIONATA
2) POSTO AUTO e/o AUTORIMESSA
3) ASCENSORE OLTRE IL SECONDO PIANO
4) DOPPI SERVIZI
5) ACCESSORI: CANTINA e/o SOLAIO
6) ACCESSORI: TERRAZZO e/o BALCONE
7) COSTRUZIONE e/o CONSISTENTE RISTRUTTURAZIONE DELL' IMMOBILE NELL
ULTIMO DECENNIO
8) APPARTAMENTO UBICATO IN EDIFICIO CON NON PIU' DI 6 UNITA' IMMOBILIARI
da 41 a 60 6.000 7.500 7.500 9.000 9.000 10.500
da 61 a 100 5.500 7.000 7.000 8.500 8.500 9.500
da 100 a130 5.000 6.500 6.500 8.000 8.000 9.000
oltre 131 4.500 6.000 6.000 7.500 7.500 8.500

ZONA INTERMEDIA
CANONE AL MQ UTILE- MESE
RAPPORTATO ALLA SUPERFICIE
IN MQ
Superficie
Fascia
Minima
Fascia
Media
Fascia
Massima
sino a 40 6.000 7.500 7.500 9.000 9.000 11.000
da 41 a 60 5.500 7.000 7.000 8.500 8.500 10.000
da 61 a 100 5.000 6.500 6.500 8.000 8.000 9.000
da 100 a130 4.500 6.000 6.000 7.500 7.500 8.500
oltre 131 4.500 6.000 6.000 7.000 7.000 8.000

PERIFERIA
CANONE AL MQ UTILE- MESE
RAPPORTATO ALLA SUPERFICIE
IN MQ
Superficie
Fascia
Minima
Fascia
Media
Fascia
Massima
sino a 40 5.000 6.500 6.500 8.000 8.000 9.500
da 41 a 60 4.500 6.000 6.000 7.500 7.500 8.500
da 61 a 100 4.000 5.500 5.500 7.000 7.000 8.000
da 100 a130 4.000 5.000 5.000 6.500 6.500 7.500
oltre 131 3.500 4.500 4.500 6.000 6.000 7.000
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9) PRESENZA DI VERDE e/o CORTILE, QUEST' ULTIMO LIMITATAMENTE AL CENTRO
STORICO
FASCIA MINIMA: quando sono presenti fino a 3 parametri
FASCIA MEDIA: quando sono presenti da 4 a 6 parametri
FASCIA MASSIMA: quando sono presenti da 7 a 9 parametri
Allegato 4
RIPARTIZIONE DELLE SPESE CONDOMINIALI
(Parti e servizi comuni dell'edificio)
Amministrative
Proprietario
- depositi cauzionali per erogazione dei servizi comuni (illuminazione, forza motrice, gas, acqua,
telefono, ecc.);
- assicurazione dello stabile e degli impianti;
- cancelleria, copisteria, postali, noleggio, sala riunioni;
- tassa per occupazione del suolo pubblico e tributi in genere;
- tassa per passo carraio;
- compenso dell'amministratore.
Inquilino
- cancelleria, copisteria, postali, spesa di fotocopie dei documenti giustificativi richiesti, noleggio
sala riunioni per assemblee straordinarie convocate per iniziativa dei conduttori.
Ascensore
Proprietario
- installazione;
- sostituzione integrale dell'impianto;
- manutenzione straordinaria, compresa sostituzione motore, ammortizzatori, parti meccaniche, parti
elettriche;
- sostituzioni funi;
- ispezioni e collaudi periodici;
- lavori di adeguamento alle norme legislative e CEE;
- rinnovo licenza di esercizio.
Inquilino
- manutenzione ordinaria in abbonamento con esclusione di riparazioni e sostituzioni di parti;
- consumi forze motrice e illuminazione.
Autoclave
Proprietario
- installazione e integrale rifacimento;
- sostituzione componenti primari (pompa, serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico,
ecc. );
- collaudi, imposta e tasse di impianto;
- ispezioni e collaudi periodici eseguiti dagli enti preposti e relative tasse di concessione.
Inquilino
- consumi forza motrice;
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- manutenzione in abbonamento;
- ricarica pressione del serbatoio;
- consumo acqua potabile e calda;
- depurazione e decalcificazione.
Cantine e loro spazi di disimpegno
Proprietario
- installazione impianto elettrico e suo rifacimento;
- installazione impianto idrico e suo, anche parziale, rifacimento;
- installazione e sostituzione di gettoniere per erogazione dell'acqua.
Inquilino
- consumi di energia elettrica e acqua;
- sostituzione lampadine;
- pulizie e relativi materiali d'uso;
- servizio di disinfestazione e derattizzazione;
- servizio di disinfestazione, derattizzazione dei bidoni dell'immondizia;
- manutenzione ordinaria della gettoniera;
Coperture e lastrici
Proprietario
- rifacimento della struttura di copertura ivi compreso il manto;
- rifacimento nei lastrici solari del manto impermeabilizzante e della sovrastante pavimentazione;
- sostituzione grondaie, converse, bandinelle, para neve e pluviali;
- rifacimento camini;
- installazione parafulmini;
- trattamento antitarlo.
Inquilino
- pulizia e sgombero neve nei lastrici agibili;
- pulizia camini.
Corsie e rampe autorimesse
Proprietario
- rifacimento delle pavimentazioni;
- installazione di apparecchiature automatiche, e non automatiche, per il comando di elementi di
chiusura e di radiocomando;
- installazione e rifacimento di impianto elettrico di illuminazione ;
- installazione di impianto idrico e suo, anche parziale, rifacimento;
- installazione e sostituzione della segnaletica verticale. Realizzazione della segnaletica orizzontale;
- sostituzione di elementi protettivi (guardrail, parapetti, cavedi, ecc.);
- installazione e sostituzione dell'impianto antincendio, comprese le relative spese di collaudo;
- ispezioni e collaudi periodici eseguiti dagli enti preposti e relative tasse di concessione.
Inquilino
- manutenzione ordinaria degli automatismi di chiusura e radiocomandi;
- manutenzione ordinaria della segnaletica;
- manutenzione ordinaria degli elementi protettivi (guardrail, parapetti, cavedi, ecc.);
- consumi di energia elettrica e acqua;
- pulizia corsie e rampe, compresi i relativi materiali d'uso;
- sgombero neve; acquisto e spandimento sale.
Cortili e giardini
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Proprietario
- installazione e sostituzione di recinzioni e di cancelli; costruzione di passi carrabili;
- installazione e sostituzione di apparecchiature automatiche e non automatiche per il comando di
elementi di chiusura e radiocomando;
- esecuzione di pavimentazioni di cortili, marciapiedi e camminamenti in zone verdi eseguite con
materiali di qualsiasi natura;
- installazione e sostituzione di attrezzature per stendere la biancheria;
- realizzazione di segnaletica per la delimitazione dei posti macchina all'aperto;
- impianto arboreo ed erbaceo per le aree verdi;
- acquisto attrezzature e macchine occorrenti per la manutenzione delle aree verdi;
- installazione e sostituzione di impianto di irrigazione e di attrezzature sportive e ricreative
(panchine, giochi per i ragazzi, ecc.);
- installazione dell'impianto di illuminazione.
Inquilino
- manutenzione ordinaria dell'impianto di irrigazione e delle attrezzature sportive e ricreative;
- manutenzione ordinaria dell'impianto di illuminazione; sostituzione lampadine;
- consumi di energia elettrica;
- pulizia cortili e aree verdi; sgombero neve, compresi i relativi materiali d'uso.
Fognature e scarichi
Proprietario
- allacciamento rete comunale; rifacimento e riparazione della rete fognante dal collettore urbano al
fabbricato e all'interno del fabbricato stesso; installazione del sifone;
- installazione e rifacimento delle colonne montanti e della rete di raccolta delle acque pluviali nelle
aree cortilive, ivi compresi i pozzetti e sifoni;
- installazione e sostituzione dell'impianto di sollevamento delle acque di rifiuto, compreso
l'avvolgimento elettrico della pompa.
Inquilino
- pulizia e spurgo dei pozzetti a sifone;
- spurgo delle reti fognarie e disotturazione delle colonne di scarico e relativi pozzetti;
- disotturazione dei sifoni.
Impianto centralizzato T.V.
Proprietario
- installazione e sostituzione di impianto centralizzato TV per la ricezione di programmi nazionali ed
esteri;
- sostituzione cavi, prese ed altri accessori;
- sostituzione cavi, prese ed altri accessori per l'ampliamento.
Inquilino
- manutenzione ordinaria dell'impianto centralizzato TV per la ricezione di programmi nazionali ed
esteri.
Impianti sportivi
Proprietario
- installazione e manutenzione straordinaria.
Inquilino
- addetti (bagnini, pulitori, ecc.)
- acqua (pulizia, depurazione), acquisto terra rossa, manutenzione ordinaria;
Pareti esterne
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Proprietario
- restauro integrale della facciata: rifacimento di intonaci, tinteggiatura dei rivestimenti, dei
basamenti, dei balconi, delle pensiline e di ogni altro motivo ornamentale;
Inquilino
-
Portierato
Proprietario
- salario, tredicesima, ferie, accantonamento liquidazione, indennit supplementari come da vigente
c.c.n.l. ed eventuali contratti integrativi provinciali, contributi previdenziali e assicurativi: 10%;
- costo dell'alloggio in misura pari alla indennit sostitutiva prevista dal c.c.n.l.: 10%;
- manutenzione straordinaria della guardiola.
Inquilino
- salario, tredicesima, ferie, accantonamento liquidazione, indennit supplementari come da vigente
c.c.n.l. ed eventuali contratti integrativi provinciali, contributi previdenziali e assicurativi: 90%;
- costo dell'alloggio in misura pari alla indennit sostitutiva prevista dal c.c.n.l.: 90%;
- indennit come da c.c.n.l. ed accordi particolari:
- annaffiamento aiuole, giardini, fiori e piante;
- rotazione sacchi e/o bodoni della spazzatura e loro eventuale trasporto dal piano cantine al piano
stradale;
- conduzione di impianto di riscaldamento, condizionamento e acqua calda.
Pulizie e pre-raccolta rifiuti
Proprietario
- acquisto attrezzature specifiche (lucidatrice, aspirapolvere, spazzole elettriche, scale, ecc.)
- spese per il conferimento dell'appalto;
- spese per l'assunzione della persona fisica;
- polizza assicurativa contro gli infortuni in corso di contratto d'opera per il servizio;
Inquilino
- in caso di incarico conferito a impresa o societ:
1) spese fatturate compresa Iva;
2) materiali di pulizia quando non compresi nel contratto;
- in caso di incarico conferito a persona fisica:
1) salario, 13a mensilit, ferie, accantonamento per l'indennit di anzianit, contributi previdenziali
ed assistenziali, e quant'altro previsto dalla normativa vigente;
2) manutenzione ordinaria delle attrezzature specifiche (lucidatrice, aspirapolvere, spazzole
elettriche, scale, ecc.);
3) salario o compenso addetto pre-raccolta rifiuti;
4) contributi previdenziali e assicurativi addetto;
5) sacchi per pre-raccolta;
6) derattizzazione e disinfestazione in genere dei locali legati alla raccolta delle immondizie;
7) tassa rifiuti.
Riscaldamento, produzione di acqua calda e condizionamento
Proprietario
- installazione e sostituzione dell'impianto di riscaldamento, di produzione di acqua calda e di
condizionamento;
- adeguamento dell'impianto di riscaldamento, di produzione di acqua calda e di condizionamento,
alle leggi e ai regolamenti in materia di prevenzione incendi, contenimento dei consumi o altro;
- sostituzione caldaia, bruciatore, cisterne e boiler;
- installazione e sostituzione dell'impianto antincendio, comprese le relative spese di collaudo;
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acquisto estintori;
- ispezioni e collaudi periodici eseguiti dagli enti preposti e relative tasse di concessione;
- tassa Asl verifica impianto;
- riparazione e ricostruzione del rivestimento refrattario;
- Sostituzione del bollitore dell'acqua calda sino al 4 anno;
- Sostituzione del bollitore dell'acqua calda dopo il 4 anno al 50 %
Inquilino
- ricarica estintori;
- retribuzione degli addetti alla conduzione della caldaia, ivi compressi gli oneri assicurativi e
previdenziali;
- acquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e acqua;
- pulizia dell'impianto per messa a riparo stagionale: caldaie, bruciatori, canne fumarie;
- costi della fornitura del calore comprendente consumo combustibile, assistenza tecnica
dell'impianto, forza motrice per il bruciatore, compenso fuochista;
- manutenzione ordinaria depuratori acqua;
- manutenzione ordinaria e pulizia filtri dell'impianto di condizionamento e di depurazione dell'acqua
per l'impianto autonomo, manutenzione ordinaria di caldaia, bruciatore, tubazioni, radiatori, valvole
e manopole.
- Sostituzione del bollitore dell'acqua calda dopo il 4 anno al 50 %
Scala e altro
Proprietario
- ricostruzione struttura portante della scala, dei gradini, e dei pavimenti dei pianerottoli;
- fornitura e montaggio di armadietto per contatori (gas, luce, acqua); di contenitore per bidoni
immondizie; di bacheca portatarghe;
- fornitura e montaggio di casellari postali;
- installazione dell'impianto eletrico: suoneria, comando tiro porta e cancelli, illuminazione vano
scale, citofono, ecc. e sua sostituzione;
- installazione di dispositivi automatici di chiusura (chiudiporta a braccio o a pavimento) con relative
chiavi;
- installazione e sostituzione dell'impianto antincendio comprese le relative spese di collaudo;
acqusto astintori;
- ispezioni e collaudi periodici eseguiti dagli enti preposti e relative tasse di concessione;
- installazione di portalampada, plafoniere e lampadari;
Inquilino
- forniture di guide e zerbini;
- manutenzione ordinaria dell'armadietto per contatori ( gas, luce e acqua ); del contenitore per
bidoni dell'immondizia, di bacheche portatarghe;
- manutenzione ordinaria dell'impianto elettrico: suoneria, comando a tiro porta e cancelli,
illuminazione vano scale, citofono, ivi compresi i relais, le elettroserrature e i temporizzatori;
- sostituzione vetri degli infissi;
- ricarica degli estintori;
- sostituzione di lampadine e tubi al neon;
- consumi energia elettrica.
Trattamento delle acque potabili
Proprietario
- installazione di impianto di trattamento delle acque potabili (addolcimento, deferrizzazione, ecc.);
Inquilino
- manutenzione ordinaria dell'impianto di trattamento delle acque potabili;
- consumo di sali, resine e forze motrici;
- retribuzione dell'addetto alla conduzione dell'impianto.
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Vigilanza notturna
Proprietario

Inquilino
- se prevista a richiesta.
(Manutenzione e gestione delle singole unit immobiliari)
Impianto elettrico
Proprietario
- rifacimento integrale dell'impianto eletrico;
- riparazione strordinaria dell'impianto elettrico;
- interventi di aggiornamento e adeguamento alla legge.
Inquilino
- manutenzione ordinaria dell'impianto elettrico e degli impianti di suoneria, timer luce, scala,
citofono e video citofono.
Impianto idrico sanitario-gas
Proprietario
- installazione e rifacimento dell'impianto idrico, sanitario e gas;
- installazione e sostituzione dei contatori divisionali dell'acqua calda e fredda;
- sostituzione dei sifoni.
Inquilino
- manutenzione ordinaria delle apparecchiature del bagno e della cucina;
- pulizia dei contatori divisionali dell'acqua calda e fredda;
- disotturazione di elementi di raccordo alle colonne montanti ("braghe").
Pareti soffitti pavimenti e rivestimenti
Proprietario
- rifacimento di pavimenti e rivestimenti.
Inquilino
- tinteggiatura e verniciatura delle pareti e dei soffitti se volute dal conduttore nel corso del rapporto
di locazione;
- montaggio di carta da parati o materiali similari se voluto dal conduttore nel corso del rapporto di
locazione.
Riscaldamento, condizionamento e produzione di acqua calda (impianti autonomi)
Proprietario
- installazione, rifacimento integrale degli impianti autonomi di riscaldamento, condizionamento e
produzione di acqua calda;
- sostituzione di parti degli impianti (caldaia, pompa, bruciatore, condizionatore);
- sostituzione e riparazione del bollitore di acqua calda.
Inquilino
- manutenzione ordinaria delle apparecchiature ce compongono gli impianti di riscaldamento,
condizionamento e produzione di acqua calda (caldaia, pompa, bruciatore, ecc.), avvolgimento
pompa, gigleurs, sfiato elementi riscaldanti. ecc.;
- pulizia del bruciatore, della caldaia, del bollitore, delle canne fumarie.
Serramenti e infissi
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Proprietario
- sostituzione di porte, telai, finestre, serrande avvolgibili, persiane, scuri e tende di oscuramento;
- riparazione delle serrande avvolgibili nei seguenti elementi:
stecche, ganci, rullo;
- riparazione delle porte, dei telai delle finestre, delle persiane, degli scuri e sostituzione di parti
accessorie delle stesse per vetust;
- verniciatura di serramenti asterni: serrande avvolgibili, persiane, scuri e parapetti, balconi.
Inquilino
- manutenzione ordinaria delle cordelle di attacco al rullo, dei ganci, dei perni e delle molle nelle
serrande avvolgibili;
- manutenzione ordinaria delle porte, dei telai finestra, delle persiane, degli scuri;
- verniciature di serramenti interni: porte e telai finestra se volute dal conduttore;
- rifacimento chiavi e serrature.
Mod. A
CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO
(Ai sensi dellart.2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431e art 1 DM 05/03/99)
L'anno il giorno del mese di in Parma tra i Sigg.ri
A) ..............................................................................cf ...................................................... nato
a .......................... il ...................... residente in ............................................................,
Via ........................................................, chiamato di seguito locatore
(Assistito da...................................................................................... di Parma con sede
in ................................ in persona del legale rappresentante ..................................................)
B)................................................................................cf .................................................... nato
a .......................... il ...................... residente in ............................................................,
Via ........................................................, chiamato di seguito conduttore (assistito dal
Sindacato ............................................................ di Parma, .............................. in persona del legale
rappresentante ................................................
che accetta, per s e i suoi aventi causa, lunit immobiliare posta in
via ...................................................... n. civico .......... piano ........ scala .......... int. ........ composto di
n. .............. vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei seguenti elementi accessori (cantina,
autorimessa singola, posto macchina in comune o meno, ecc.: indicare
quali) ................................................................................................non ammobiliato/ammobiliato
come da elenco a parte, sottoscritto dai contraenti.
Tabelle millesimali
propriet ..................................
riscaldamento ..................................
acqua ..................................
altre ..................................
Estremi identificativi dellunit immobiliare
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Documentazione amministrativa e tecnica sicurezza impianti
Certificato di collaudo e certificazione energetica
si conviene e si stipula quanto segue
1. Il contratto stipulato per la durata di anni tre dal .. al e
alla prima scadenza, ove le parti non concordino sul rinnovo del medesimo, e senza che sia
necessaria disdetta per finita locazione, il contratto prorogato di diritto di due anni fatta salva
la facolt di disdetta da parte del locatore che intenda adibire limmobile agli usi o effettuare
sullo stesso le opere di cui larticolo 3 della legge 431/98, ovvero vendere limmobile alle
condizioni e con le modalit di cui larticolo 3. Alla scadenza del periodo di proroga biennale
ciascuna delle parti ha diritto di attivare la procedura per il rinnovo a nuove condizioni o per la
rinuncia al rinnovo del contratto comunicando la propria intenzione con lettera raccomandata
da inviare allaltra parte almeno sei mesi prima della scadenza.
In mancanza della comunicazione il contratto rinnovato tacitamente alle medesime condizioni.
Nel caso in cui il locatore abbia riacquistato la disponibilit dellalloggio alla prima scadenza e non
lo adibisca, nel termine di dodici mesi dalla data in cui ha riacquistato la detta disponibilit, agli usi
per i quali ha esercitato la facolt di disdetta, il conduttore avr diritto al ripristino del rapporto di
locazione alle medesime condizioni di cui al contratto disdettato o, in alternativa, ad un risarcimento
in misura pari a trentasei mensilit dellultimo canone di locazione percepito.
2. Il conduttore ha la facolt di recedere dal contratto previo avviso da recapitarsi a mezzo lettera
raccomandata almeno sei mesi prima, ridotti a tre nel caso di gravi motivi.
Limmobile dovr esser destinato esclusivamente ad uso di civile abitazione del conduttore e delle
persone attualmente con lui conviventi: ................................................
.............................................................. Per la successione del contratto si applica lart. 6 della L. 27
luglio 1978, n. 392 nel testo vigente a seguito della sentenza della Corte costituzionale 7 aprile 1988,
n. 404.
Il canone annuo di locazione, secondo quanto stabilito dallaccordo territoriale definito tra le OO.SS.
della propriet e dellinquilinato depositato in data presso il Comune di Parma
convenuto in lire/euro , che il conduttore si obbliga a corrispondere nel
domicilio del locatore ovvero a mezzo bonifico bancario ovvero in n.
rate eguali anticipate di lire. ciascuna, scadenti il
. Tale canone stato determinato dalle parti sulla base dellapplicazione dei
seguenti criteri:
ZONA ..............................................................
Metri quadrati ..............................................................
PARAMETRI n ..............................................................
FASCIA ..............................................................
AMMOBILIATO ..............................................................
e cos per . al Metro quadrato utile-mese ..................................
Il canone potr essere aggiornato annualmente, in misura non superiore al 75% della variazione
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annuale in aumento dell'indice dei prezzi al consumo accertato dall'ISTAT per le famiglie degli
operai e degli impiegati verificatasi rispetto al mese precedente quello di inizio del presente
contratto.
Il pagamento del canone o di quantaltro dovuto anche per oneri accessori non potr essere sospeso o
ritardato da pretese o eccezioni del conduttore, qualunque ne sia il titolo. Il mancato puntuale
pagamento per qualunque causa, anche di una sola rata del canone ( nonch di quantaltro dovuto
ove di importo pari a una mensilit del canone), costituisce in mora il conduttore, fatto salvo quanto
previsto dagli artt. 5 e 55 L. 27 luglio 1978, n. 392.
Il conduttore dovr consentire laccesso allunit immobiliare al locatore, al suo amministratore
nonch ai loro incaricati ove gli stessi ne abbiano motivandola ragione.
Il conduttore dichiara di aver visitato la casa locatagli e di averla trovata adatta alluso convenuto e
cos di prenderla in consegna ad ogni effetto con il ritiro delle chiavi, costituendosi da quel
momento della medesima custode. Il conduttore si impegna a riconsegnare lunit immobiliare locata
nello stato medesimo in cui lha ricevuta salvo il deperimento duso, pena il risarcimento del danno.
Si impegna, altres, a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente e le delibere
dellassemblea dei condomini. E in ogni caso vietato al conduttore di compiere atti, e tenere
comportamenti, che possano recare molestia agli altri abitanti dello stabile. Le parti danno atto, in
relazione allo stato dellimmobile , ai sensi dellart. 1590 C.C. di quanto
segue:........................................................................................................
..................................................................................................................................
....................................................................................................................................
...................................................................................................................................... ovvero come da
allegato verbale di consegna.
Il conduttore non potr apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali locati
ed alla loro destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.
Il conduttore esonera espressamente il locatore da ogni responsabilit per i danni diretti o indiretti
che potessero derivargli da fatto dei dipendenti del locatore medesimo nonch per interruzioni
incolpevoli dei servizi.
A garanzia delle obbligazioni tutte che assume con il presente contratto, il conduttore versa/non
versa al locatore (che con la firma del contratto ne rilascia, in caso, quietanza) una somma di
lire ........................ / euro .................................................... pari a ...... mensilit del canone, non
imputabile in conto pigioni e produttiva di interessi legali che saranno corrisposti al conduttore al
termine di ogni anno di locazione.
Il deposito cauzionale come sopra costituito sar restituito al termine della locazione previa verifica
dello stato dellunit immobiliare e dellosservanza di ogni obbligazione contrattuale.
In alternativa le parti potranno convenire altre forme di garanzia.
Per gli oneri accessori e la suddivisione delle spese di manutenzione, le parti applicheranno la
"Tabella oneri accessori" di cui allAllegato n 4 dellaccordo territoriale 4. In ogni caso sono
interamente a carico del conduttore le spese, in quanto esistenti, relative al servizio di pulizia, al
funzionamento e all'ordinaria manutenzione dell'ascensore, alla fornitura dell'acqua nonch
dell'energia elettrica, del riscaldamento e del condizionamento dell'aria, allo spurgo dei pozzi neri e
delle latrine, nonch alle forniture degli altri servizi comuni. Le spese per il servizio di portineria,
ove istituito, saranno a carico del conduttore nella misura del 90%. Il pagamento di quanto sopra
deve avvenire in sede di consuntivo entro due mesi dalla richiesta. Prima di effettuare il
pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere lindicazione specifica delle spese anzidette e dei
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criteri di ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione presso il locatore (o presso il suo
amministratore o lamministratore condominiale, ove esistente) dei documenti giustificativi delle
spese effettuate, anche tramite le organizzazioni sindacali.
Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dellunit immobiliare locatagli, nelle
delibere dellassemblea condominiale relative alle spese ed alle modalit di gestione dei servizi di
riscaldamento e di condizionamento daria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulle delibere
relative alla modificazione degli altri servizi comuni. Quanto stabilito in materia di riscaldamento e
di condizionamento daria si applica anche ove si tratti di edificio non in condominio. In tale caso (e
con losservanza, in quanto applicabili, delle disposizioni del codice civile sullassemblea dei
condmini) i conduttori si riuniscono in apposita assemblea convocata dalla propriet o da almeno
tre conduttori.
Il conduttore in caso di installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata si obbliga
a servirsi esclusivamente dellimpianto relativo, restando sin dora il locatore in caso di
inosservanza autorizzato a far rimuovere e demolire ogni antenna individuale a spese del
conduttore, il quale nulla potr pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve le eccezioni di legge.
Nel caso in cui il locatore intendesse vendere la casa locata il conduttore dovr consentire la visita
allunit immobiliare una volta alla settimana per almeno due ore con lesclusione dei giorni festivi e
comunque con il minor incomodo per il conduttore.
Il locatore concede/non concede il diritto di prelazione al conduttore in caso di vendita dellimmobile
locato da esercitarsi secondo gli articoli 38 e 39 della legge 27 luglio 1978, n. 392.
Il locatore concede/non concede il diritto di prelazione al conduttore in caso di nuova locazione, alla
scadenza del contratto, da esercitarsi secondo lart. 40 della legge 27 luglio 1978, n. 392.
Il locatore provveder alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Le parti
potranno delegare per la registrazione del contratto una delle organizzazioni che abbiano prestato
assistenza per la stipula del presente contratto, le tasse di bollo e limposta di registrazione la stesura,
sono a carico delle parti contraenti nella misura del 50%. In caso di recesso da parte del conduttore,
la relativa imposta di registro a carico dello stesso.
A tutti gli effetti del presente contratto, compresa la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della
competenza a giudicare , il conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li
occupi o comunque detenga, presso lUfficio di segreteria del Comune ove situato limmobile
locato, qualora non risulti pi iscritto negli elenchi anagrafici del Comune di Parma.
Qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo e non pu essere provata, se non
mediante atto scritto.
Il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati personali
in relazione ad adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge 31 dicembre 1996, n. 675)
Per quanto non previsto dal presente contratto le parti fanno espresso rinvio alla Convenzione
Nazionale ex articolo 4, comma 1, della legge 431/98 del 08/02/1999, al decreto del Ministro dei
Lavori Pubblici di concerto con il Ministro delle Finanze del 05/03/99,allaccordo territoriale
depositato presso il Comune di Parma il ..........., alle disposizioni del codice civile, della legge
27/7/1978 n 392, della legge 9/12/1998 n 431 e comunque alle norme vigenti ad agli usi locali.
Per ogni controversia, che dovesse sorgere in merito allinterpretazione ed esecuzione del presente
contratto, nonch in ordine alla esatta applicazione dellaccordo territoriale sopra citato, anche
riguardo del canone, ciascuna parte potr adire una commissione di Conciliazione stragiudiziale
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formata, quanto a due componenti - scelti fra appartenenti alle rispettive Organizzazioni firmatarie
dellaccordo di cui trattasi - sulla base delle designazioni, rispettivamente, del locatore e del
conduttore e, quanto a un terzo - che svolger eventualmente funzioni di Presidente -, sulla base della
scelta operata dai due componenti come sopra designati ove gli stessi, di comune accordo ritengano
di nominarlo. In caso di variazione in pi o in meno dellimposizione fiscale rispetto a quella in atto
al momento della stipula del contratto, la parte interessata potr adire la commissione stragiudiziale
di conciliazione composta nei modi sopra indicati, la quale determiner, nel termine perentorio di 90
giorni, il nuovo canone a valere fino alla cessazione del rapporto contrattuale, ivi compreso
leventuale periodo di proroga biennale o fino a nuova variazione.
La conclusione del presente contratto, fatto salvo lesercizio del diritto di prelazione ove concesso,
ovvero a termine dellart 3 comma 1 legge 431/98, non comporta di per s il trasferimento al
locatario, con o senza corrispettivo, di quanto locato ( art 121, comma 4 lettera f dl 01/09/1993, n
385).
letto, approvato e sottoscritto
Il locatore......................................................................................................
Il conduttore....................................................................................................
A mente dellart. 1342, secondo comma, del codice civile, le parti specificamente approvano i patti
di cui ai punti 1), 2), 3), 4), 5), 6), 8), 10), 11), 12), 13), 16), 21), 22) e 23)
Il locatore....................................................................................................
Il conduttore..................................................................................................
per lAssociazione della Propriet: ..........................................................
Per lAssociazione dei Conduttori ............................................................
Modello "B"
CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO DI NATURA TRANSITORIA
(Ai sensi dellart.2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431e art 2 DM 05/03/99)
L'anno il giorno del mese di in Parma tra i Sigg.ri
A) ..............................................................................cf ...................................................... nato
a .......................... il ...................... residente in ............................................................,
Via ........................................................, chiamato di seguito locatore
(Assistito da...................................................................................... di Parma con sede
in ................................ in persona del legale rappresentante ..................................................)
B)................................................................................cf .................................................... nato
a .......................... il ...................... residente in ............................................................,
Via ........................................................, chiamato di seguito conduttore
(assistito dal Sindacato ............................................................ di Parma, .............................. in
persona del legale rappresentante ................................................
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che accetta, per s e i suoi aventi causa,
lunit immobiliare posta in via ...................................................... n. civico .......... piano ........
scala .......... int. ........ composto di n. .............. vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei
seguenti elementi accessori (cantina, autorimessa singola, posto macchina in comune o meno, ecc.:
indicare quali) .................................... ...................................................... non
ammobiliato/ammobiliato come da elenco a parte, sottoscritto dai contraenti.
Tabelle millesimali
propriet ..................................
riscaldamento ..................................
acqua ..................................
altre ..................................
Estremi identificativi dellunit immobiliare ......................................................................
Documentazione amministrativa e tecnica sicurezza impianti
................................................................................................................................................
Certificato di collaudo e certificazione energetica ......................................
..........................................................................................................
si conviene e si stipula quanto segue
1. Il contratto stipulato per la durata di mesi dal
al. allorch, fatto
salvo quanto previsto dal punto 2), cesser senza bisogno di disdetta alcuna, e il locatore nel
rispetto di quanto previsto dalla Convenzione Nazionale firmata in data 08/02/1999
dellarticolo 2 del Decreto del Ministro dei lavori pubblici e di concerto con il Ministro delle
finanze del 05/03/1999, dellaccordo territoriale tra OO.SS. della propriet e dellinquilinato
depositato il presso il Comune di Parma dichiara la seguente esigenza che giustifica
la transitoriet del contratto: ....................................................................................
....................................................................................................................................
............................................
Il locatore ha lonere di confermare il verificarsi dellevento e della dichiarazione che ha
giustificato la stipula del presente contratto di natura transitoria tramite lettera raccomandata A/R da
inviarsi al conduttore nel termine di ............ prima della scadenza del contratto. In caso di mancato
invio della lettera ovvero di venire meno delle condizioni che hanno giustificato la transitoriet, il
contratto si intende ricondotto alla durata prevista dallarticolo 2, comma 1, della legge 431/98. In
ogni caso ove il locatore abbia riacquistato la disponibilit dellalloggio alla scadenza e non
ladibisca, nel termine dei sei mesi dalla data in cui ha riacquistato la detta disponibilit, agli usi
espressamente dichiarati nel contratto li conduttore avr diritto al ripristino del rapporto di locazione
alle condizioni di cui larticolo 2, comma 1, della legge 431/98 o, in alternativa, ad un risarcimento
in misura pari a trentasei mensilit dellultimo canone di locazione percepito.
Ai sensi di quanto previsto dallaccordo territoriale tra le OOSS della propriet e dellinquilinato
depositato in data presso il Comune di Parma, le parti concordano che la presente
locazione ha natura transitoria in quanto il conduttore espressamente ha lesigenza di abitare
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limmobile per un periodo non eccedente i. mesi per il seguente motivo
che documenta allegando al presente contratto

Il conduttore ha facolt di recedere dal contratto, per gravi motivi, previo avviso da recapitarsi a
mezzo lettera raccomandata almeno prima. Nella ipotesi in cui il contratto venga ricondotto alla
durata prevista dallart 2 comma 1 della legge 431/98, il conduttore ha la facolt di recedere dal
contratto previo avviso da recapitarsi a mezzo lettera raccomandata almeno sei mesi prima, ridotti a
tre nel caso di gravi motivi.
Limmobile dovr esser destinato esclusivamente ad uso di civile abitazione del conduttore e
delle persone attualmente con lui conviventi: ........................
........................................................................ Per la successione del contratto si applica lart. 6 della
L. 27 luglio 1978, n. 392 nel testo vigente a seguito della sentenza della Corte costituzionale 7 aprile
1988, n. 404.
Il conduttore non potr sublocare o dare in comodato, in tutto o in parte, lunit immobiliare, pena
la risoluzione di diritto del contratto.
Il canone annuo di locazione, secondo quanto stabilito dallaccordo definito tra le OOSS della
propriet e dellinquilinato depositato in data presso il Comune di Parma convenuto
in lire/euro , che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio
del locatore ovvero a mezzo bonifico bancario ovvero in n.
rate eguali anticipate di lire. ciascuna, scadenti il . Tale canone
stato determinato dalle parti sulla base dellapplicazione dei seguenti criteri:
ZONA ..............................................................
Metri quadrati ..............................................................
PARAMETRI n ..............................................................
FASCIA ..............................................................
AMMOBILIATO ..............................................................
e cos per . al Metro quadrato utile-mese ..................................
Il pagamento del canone o di quantaltro dovuto anche per oneri accessori non potr essere
sospeso o ritardato da pretese o eccezioni del conduttore, qualunque ne sia il titolo. Il mancato
puntuale pagamento per qualunque causa, anche di una sola rata del canone ( nonch di quantaltro
dovuto ove di importo pari a una mensilit del canone), costituisce in mora il conduttore, fatto salvo
quanto previsto dagli artt. 5 e 55 L. 27 luglio 1978, n. 392.
Il conduttore dovr consentire laccesso allunit immobiliare al locatore, al suo amministratore
nonch ai loro incaricati ove gli stessi ne abbiano motivandola ragione.
Il conduttore dichiara di aver visitato la casa locatagli e di averla trovata adatta alluso convenuto
e cos di prenderla in consegna ad ogni effetto con il ritiro delle chiavi, costituendosi da quel
momento della medesima custode. Il conduttore si impegna a riconsegnare lunit immobiliare locata
nello stato medesimo in cui lha ricevuta salvo il deperimento duso, pena il risarcimento del danno.
Si impegna, altres, a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente e le delibere
dellassemblea dei condomini. E in ogni caso vietato al conduttore di compiere atti, e tenere
comportamenti, che possano recare molestia agli altri abitanti dello stabile. Le parti danno atto, in
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relazione allo stato dellimmobile , ai sensi dellart. 1590 C.C. di quanto
segue:.................................................................................. ................................................
..............................................................................................................................................
..............................................................................................................................................
................................................................................................................................................ ovvero
come da allegato verbale di consegna.
Il conduttore non potr apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali
locati ed alla loro destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del
locatore.
Il conduttore esonera espressamente il locatore da ogni responsabilit per i danni diretti o indiretti
che potessero derivargli da fatto dei dipendenti del locatore medesimo nonch per interruzioni
incolpevoli dei servizi.
A garanzia delle obbligazioni tutte che assume con il presente contratto, il conduttore versa/non
versa al locatore (che con la firma del contratto ne rilascia, in caso, quietanza) una somma di
lire ........................ / euro .............................. ...................... pari a una mensilit del canone, non
imputabile in conto pigioni e produttiva di interessi legali che saranno corrisposti al conduttore al
termine di ogni anno di locazione. Il deposito cauzionale come sopra costituito sar restituito al
termine della locazione previa verifica dello stato dellunit immobiliare e dellosservanza di ogni
obbligazione contrattuale.
In alternativa le parti potranno convenire altre forme di garanzia
Per gli oneri accessori e la suddivisione delle spese di manutenzione, le parti applicheranno la
"Tabella oneri accessori" di cui allAllegato n 4 dellaccordo territoriale 4. In ogni caso sono
interamente a carico del conduttore le spese, in quanto esistenti, relative al servizio di pulizia, al
funzionamento e all'ordinaria manutenzione dell'ascensore, alla fornitura dell'acqua nonch
dell'energia elettrica, del riscaldamento e del condizionamento dell'aria, allo spurgo dei pozzi neri e
delle latrine, nonch alle forniture degli altri servizi comuni. Le spese per il servizio di portineria,
ove istituito, saranno a carico del conduttore nella misura del 90%. Il pagamento di quanto sopra
deve avvenire in sede di consuntivo entro due mesi dalla richiesta. Prima di effettuare il
pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere lindicazione specifica delle spese anzidette e dei
criteri di ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione presso il locatore (o presso il suo
amministratore o lamministratore condominiale, ove esistente) dei documenti giustificativi delle
spese effettuate, anche tramite le organizzazioni sindacali.
Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dellunit immobiliare locatagli, nelle
delibere dellassemblea condominiale relative alle spese ed alle modalit di gestione dei servizi di
riscaldamento e di condizionamento daria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulle delibere
relative alla modificazione degli altri servizi comuni. Quanto stabilito in materia di riscaldamento e
di condizionamento daria si applica anche ove si tratti di edificio non in condominio. In tale caso (e
con losservanza, in quanto applicabili, delle disposizioni del codice civile sullassemblea dei
condmini) i conduttori si riuniscono in apposita assemblea convocata dalla propriet o da almeno
tre conduttori.
Il conduttore in caso di installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata si
obbliga a servirsi esclusivamente dellimpianto relativo, restando sin dora il locatore in caso di
inosservanza autorizzato a far rimuovere e demolire ogni antenna individuale a spese del
conduttore, il quale nulla potr pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve eccezioni di legge.
Nel caso in cui il locatore intendesse vendere la casa locata il conduttore dovr consentire la visita
allunit immobiliare una volta alla settimana per almeno due ore con lesclusione dei giorni festivi e
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comunque con il minor incomodo per il conduttore.
Il locatore provveder alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Le parti
potranno delegare per la registrazione del contratto una delle organizzazioni che abbiano prestato
assistenza per la stipula del presente contratto, le tasse di bollo e limposta di registrazione sono a
carico delle parti contraenti nella misura del 50%. In caso di recesso da parte del conduttore, la
relativa imposta di registro a carico dello stesso.
A tutti gli effetti del presente contratto, compresa la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della
competenza a giudicare , il conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li
occupi o comunque detenga, presso lUfficio di segreteria del Comune ove situato limmobile
locato.
Qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo e non pu essere provata, se non
mediante atto scritto.
Il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati
personali in relazione ad adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge 31 dicembre 1996,
n. 675).
Per quanto non previsto dal presente contratto le parti fanno espresso rinvio alla Convenzione
Nazionale ex articolo 4, comma 1, della legge 431/98 del 08/02/1999, al decreto del ministro dei
lavori pubblici di concerto con il Ministro delle finanze del 05/03/99,allaccordo territoriale
depositato presso il Comune di Parma il ..........., alle disposizioni del codice civile, della legge
27/7/1978 n 392, della legge 9/12/1998 n 431 e comunque alle norme vigenti ad agli usi locali.
Per ogni controversia, che dovesse sorgere in merito allinterpretazione ed esecuzione del
presente contratto, nonch in ordine alla esatta applicazione dellaccordo territoriale sopra citato,
anche riguardo del canone, ciascuna parte potr adire una commissione di Conciliazione
stragiudiziale formata, quanto a due componenti - scelti fra appartenenti alle rispettive
Organizzazioni firmatarie dellaccordo di cui trattasi - sulla base delle designazioni, rispettivamente,
del locatore e del conduttore e, quanto a un terzo - che svolger eventualmente funzioni di Presidente
-, sulla base della scelta operata dai due componenti come sopra designati ove gli stessi, di comune
accordo ritengano di nominarlo. In caso di variazione in pi o in meno dellimposizione fiscale
rispetto a quella in atto al momento della stipula del contratto, la parte interessata potr adire la
commissione stragiudiziale di conciliazione composta nei modi sopra indicati, la quale determiner,
nel termine perentorio di 90 giorni, il nuovo canone a valere fino alla cessazione del rapporto
contrattuale, ivi compreso leventuale periodo di proroga biennale o fino a nuova variazione.
La conclusione del presente contratto, fatto salvo lesercizio del diritto di prelazione ove
concesso, ovvero a termine dellart 3 comma 1 legge 431/98, non comporta di per s il trasferimento
al locatario, con o senza corrispettivo, di quanto locato ( art 121, comma 4 lettera f dl 01/09/1993, n
385).
letto, approvato e sottoscritto
Il locatore................................................................................................
Il conduttore..............................................................................................
A mente dellart. 1342, secondo comma, del codice civile, le parti specificamente approvano i patti
di cui ai punti 1), 2), 3), 4), 5), 7), 8), 10), 11), 12), 13), 15), 16), 20), 21), 22), 23) e 24).
Il locatore....................................................................................................
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Il conduttore..................................................................................................
per lAssociazione della Propriet: ..........................................................
Per lAssociazione dei Conduttori ............................................................
Modello "C"
CONTRATTO DI LOCAZIONE DI NATURA TRANSITORIA PER LE ESIGENZE
ABITATIVE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI
(Ai sensi dellart.2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431e art 3 DM 05/03/99)
L'anno il giorno del mese di in Parma tra i Sigg.ri
A) ..............................................................................cf ...................................................... nato
a .......................... il ...................... residente in ............................................................,
Via ........................................................, chiamato di seguito locatore
(Assistito da...................................................................................... di Parma con sede
in ................................ in persona del legale rappresentante ..................................................)
B)................................................................................cf .................................................... nato
a .......................... il ...................... residente in ............................................................,
Via ........................................................, chiamato di seguito conduttore
(assistito dal Sindacato ............................................................ di Parma, .............................. in
persona del legale rappresentante ................................................
che accetta, per s e i suoi aventi causa,
lunit immobiliare posta in via ...................................................... n. civico .......... piano ........
scala .......... int. ........ composto di n. .............. vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei
seguenti elementi accessori (cantina, autorimessa singola, posto macchina in comune o meno, ecc.:
indicare quali) ...................................... .................................................... non
ammobiliato/ammobiliato come da elenco a parte, sottoscritto dai contraenti.
Tabelle millesimali
propriet ..................................
riscaldamento ..................................
acqua ..................................
altre ..................................
Estremi identificativi dellunit immobiliare .................................................... ..................
Documentazione amministrativa e tecnica sicurezza impianti
................................................................................................................................................
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Certificato di collaudo e certificazione energetica ................................
................................................................................................................
si conviene e si stipula quanto segue
1. Il contratto stipulato per la durata di mesi dal
al.
Alla prima scadenza il contratto si rinnova automaticamente per uguale periodo se il conduttore
non comunica al locatore disdetta almeno tre mesi prima della data di scadenza del contratto.
Ai sensi di quanto previsto dallaccordo territoriale di cui allarticolo 5, comma 3 legge 431/98
depositato presso il Comune di Parma in data..le parti concordano che la presente
locazione ha natura transitoria in quanto il conduttore/i espressamente ha lesigenza di abitare
limmobile per un periodo non eccedente i .frequentando i corsi di studi di..
presso lUniversit di
Il conduttore ha la facolt di recedere dal contratto previo avviso da recapitarsi a mezzo lettera
raccomandata almeno sei mesi prima, ridotti a tre nel caso di gravi motivi. Tale facolt consentita
ad uno o pi dei conduttori firmatari e in tal caso, dal mese dellintervenuto recesso, la locazione
prosegue nei confronti degli altri ferma restando la solidariet del conduttore recedente per i
pregressi periodi di conduzione. In caso di recesso anticipato di uno dei conduttori, i rimanenti si
impegnano ad informarne tempestivamente il Locatore ed a sottoporre leventuale subentrante alla
approvazione dello stesso. Sar condizione insuperabile per consentire il subentro, laccettazione
scritta delle clausole contenute nel presente contratto ed in particolare quelle relative alla scadenza
ed allammontare dellintero canone. Pertanto il contratto andr a scadere il (salvo rinnovo) sia per
gli attuali conduttori sia per tutti coloro che dovessero subentrare al loro posto. Sar causa si
risoluzione immediata del contratto il rilascio dell'appartamento da parte di tutti i firmatari del
contratto stesso.
Limmobile dovr essere destinato esclusivamente ad uso civile abitazione.
Il conduttore non potr sublocare, o dare in comodato in tutto o in parte in parte, lunit
immobiliare salvo quanto previsto nei casi e con le modalit concordate al precedente punto 4, pena
la risoluzione di diritto del contratto.
Secondo quanto stabilito dallaccordo di cui al punto 3) il canone convenuto in
lire/euro , che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del
locatore ovvero a mezzo bonifico bancario ovvero in n. rate
eguali anticipate di lire. ciascuna, scadenti il .
Tale canone stato determinato dalle parti sulla base dellapplicazione dei seguenti criteri:
ZONA ..............................................................
Metri quadrati ..............................................................
PARAMETRI n ..............................................................
FASCIA ..............................................................
AMMOBILIATO ..............................................................
e cos per . al Metro quadrato utile-mese ..................................
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pagamento del canone o di quantaltro dovuto anche per oneri accessori non potr essere sospeso
o ritardato da pretese o eccezioni del conduttore, qualunque ne sia il titolo. Il mancato puntuale
pagamento per qualunque causa, anche di una sola rata del canone ( nonch di quantaltro dovuto
ove di importo pari a una mensilit del canone), costituisce in mora il conduttore, fatto salvo quanto
previsto dagli artt. 5 e 55 L. 27 luglio 1978, n. 392.
Il conduttore dovr consentire laccesso allunit immobiliare al locatore, al suo amministratore
nonch ai loro incaricati ove gli stessi ne abbiano motivandola ragione.
Il conduttore dichiara di aver visitato la casa locatali e di averla trovata adatta alluso convenuto e
cos di prenderla in consegna ad ogni effetto con il ritiro delle chiavi, costituendosi da quel
momento della medesima custode. Il conduttore si impegna a riconsegnare lunit immobiliare locata
nello stato medesimo in cui lha ricevuta salvo il deperimento duso, pena il risarcimento del danno.
Si impegna, altres, a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente, accusando in tal
caso ricevuta della consegna dello stesso con la firma, cos come si impegna ad osservare le
deliberazioni dellassemblea dei condomini. E in ogni caso vietato al conduttore di compiere atti, e
tenere comportamenti, che possano recare molestia agli altri abitanti dello stabile. Le parti danno
atto, in relazione allo stato dellimmobile , ai sensi dellart. 1590 C.C. di quanto
segue:.............................................................................. ......................................
..........................................................................................................................
.................................................................................. ovvero come da allegato Verbale di Consegna.
Il conduttore non potr apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali
locati ed alla loro destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del
locatore.
Il conduttore esonera espressamente il locatore da ogni responsabilit per i danni diretti o indiretti
che potessero derivargli da fatto dei dipendenti del locatore medesimo nonch per interruzioni
incolpevoli dei servizi.
A garanzia delle obbligazioni tutte che assume con il presente contratto, il conduttore versa/non
versa al locatore (che con la firma del contratto ne rilascia, in caso, quietanza) una somma di
lire ........................ / euro ............................ ........................ pari a ...... mensilit del canone, non
imputabile in conto pigioni e produttiva di interessi legali che saranno corrisposti al conduttore al
termine di ogni anno di locazione. Il deposito cauzionale come sopra costituito sar restituito al
termine della locazione previa verifica dello stato dellunit immobiliare e dellosservanza di ogni
obbligazione contrattuale.
. Per gli oneri accessori e la suddivisione delle spese di manutenzione, le parti applicheranno la
"Tabella oneri accessori" di cui allAllegato n 4 dellaccordo territoriale 4. In ogni caso sono
interamente a carico del conduttore le spese, in quanto esistenti, relative al servizio di pulizia, al
funzionamento e all'ordinaria manutenzione dell'ascensore, alla fornitura dell'acqua nonch
dell'energia elettrica, del riscaldamento e del condizionamento dell'aria, allo spurgo dei pozzi neri e
delle latrine, nonch alle forniture degli altri servizi comuni. Le spese per il servizio di portineria,
ove istituito, saranno a carico del conduttore nella misura del 90%. Il pagamento di quanto sopra
deve avvenire in sede di consuntivo entro due mesi dalla richiesta. Prima di effettuare il
pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere lindicazione specifica delle spese anzidette e dei
criteri di ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione presso il locatore (o presso il suo
amministratore o lamministratore condominiale, ove esistente) dei documenti giustificativi delle
spese effettuate, anche tramite le organizzazioni sindacali.
Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dellunit immobiliare locatagli, nelle
delibere dellassemblea condominiale relative alle spese ed alle modalit di gestione dei servizi di
riscaldamento e di condizionamento daria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulle delibere
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relative alla modificazione degli altri servizi comuni. Quanto stabilito in materia di riscaldamento e
di condizionamento daria si applica anche ove si tratti di edificio non in condominio. In tale caso (e
con losservanza, in quanto applicabili, delle disposizioni del codice civile sullassemblea dei
condmini) i conduttori si riuniscono in apposita assemblea convocata dalla propriet o da almeno
tre conduttori.
Il conduttore in caso di installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata si
obbliga a servirsi esclusivamente dellimpianto relativo, restando sin dora il locatore in caso di
inosservanza autorizzato a far rimuovere e demolire ogni antenna individuale a spese del
conduttore, il quale nulla potr pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve eccezioni di legge.
Nel caso in cui il locatore intendesse vendere la casa locata il conduttore dovr consentire la visita
allunit immobiliare una volta alla settimana per almeno due ore con lesclusione dei giorni festivi e
comunque con il minor incomodo per il conduttore.
Il locatore provveder alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Le parti
potranno delegare per la registrazione del contratto una delle organizzazioni che abbiano prestato
assistenza per la stipula del presente contratto, le tasse di bollo e limposta di registrazione sono a
carico delle parti contraenti nella misura del 50%. In caso di recesso da parte del conduttore, la
relativa imposta di registro a carico dello stesso.
A tutti gli effetti del presente contratto, compresa la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della
competenza a giudicare , il conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li
occupi o comunque detenga, presso lUfficio di segreteria del Comune ove situato limmobile
locato.
Qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo e essere provata, se non mediante
atto scritto.
Il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati
personali in relazione ad adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge 31 dicembre 1996,
n. 675).
Per quanto non previsto dal presente contratto le parti fanno espresso rinvio alla Convenzione
Nazionale ex articolo 4, comma 1, della legge 431/98 del 08/02/1999, al decreto del ministro dei
lavori pubblici di concerto con il Ministro delle finanze del 05/03/99,allaccordo territoriale
depositato presso il Comune di Parma il ..........., alle disposizioni del codice civile, della legge
27/7/1978 n 392, della legge 9/12/1998 n 431 e comunque alle norme vigenti ad agli usi locali.
Per ogni controversia, che dovesse sorgere in merito allinterpretazione ed esecuzione del
presente contratto, nonch in ordine alla esatta applicazione dellaccordo territoriale sopra citato,
anche riguardo del canone, ciascuna parte potr adire una commissione di Conciliazione
stragiudiziale formata, quanto a due componenti - scelti fra appartenenti alle rispettive
Organizzazioni firmatarie dellaccordo di cui trattasi - sulla base delle designazioni, rispettivamente,
del locatore e del conduttore e, quanto a un terzo - che svolger eventualmente funzioni di Presidente
-, sulla base della scelta operata dai due componenti come sopra designati ove gli stessi, di comune
accordo ritengano di nominarlo. In caso di variazione in pi o in meno dellimposizione fiscale
rispetto a quella in atto al momento della stipula del contratto, la parte interessata potr adire la
commissione stragiudiziale di conciliazione composta nei modi sopra indicati, la quale determiner,
nel termine perentorio di 90 giorni, il nuovo canone a valere fino alla cessazione del rapporto
contrattuale, ivi compreso leventuale periodo di proroga biennale o fino a nuova variazione.
La conclusione del presente contratto, fatto salvo lesercizio del diritto di prelazione ove
concesso, ovvero a termine dellart 3 comma 1 legge 431/98, non comporta di per s il trasferimento
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al locatario, con o senza corrispettivo, di quanto locato ( art 121, comma 4 lettera f dl 01/09/1993, n
385).
letto, approvato e sottoscritto
Il locatore................................................................................................
Il conduttore..............................................................................................
A mente dellart. 1342, secondo comma, del codice civile, le parti specificamente approvano i patti
di cui ai punti 1), 2), 3), 4), 5), 7), 8), 10), 11), 12), 13), 15), 16), 20), 21), 22), 23) e 24.
Il locatore....................................................................................................
Il conduttore..................................................................................................
per lAssociazione della Propriet: ..........................................................
Per lAssociazione dei Conduttori ............................................................
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Accordo per il territorio del comune di Pescara
in attuazione della legge 9 dicembre 1998, n 431 e del decreto 30 dicembre 2002 del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti di concerto con il Ministero dellEconomia e delle Finanze

Le Organizzazioni della propriet edilizia e le Organizzazioni dei conduttori in calce indicate:
Vista la legge 9 dicembre 1998, n. 431, concernente la disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad
uso abitativo;
Vista la convenzione nazionale in data 08.02.1999, sottoscritta ai sensi dellart. 4, comma 1, della richiamata legge;
Visto il D.M. 5 marzo 1999 con il quale sono stati definiti, sulla base della citata convenzione nazionale, criteri generali
per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione ai sensi dellart. 2,
comma 3, legge n. 431/98;
Visto in particolare lart. 4, comma 1, della citata legge 431/98, cos come modificato dallart.2, comma 1, lett. c), della
legge 08.01.2002 n. 2 che stabilisce che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti convohi, ogni tre anni, le
organizzazioni della propriet edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale al fine di
aggiornare la richiamata convenzione nazionale;
Vista la convenzione nazionale stipulata in data 06.09.2002 in base agli artt. 4 e 4 bis, della legge 9 dicembre, n. 431 tra
i Sindacati degli Inquilini SUNIA, SICET, UNIAT, Unione Inquilini, ANIA, Feder.Casa e il COORDINAMENTO
PROPRIETARI IMMOBILIARI, ANPEFederpropriet, ASPPI, CONFAPPI, UPPI, Assocasa,
Visto il D.M. 30 dicembre 2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro
delleconomia e delle finanze;
Tenuto conto delle delimitazioni delle microzone censuarie, individuate dallUfficio del Territorio di Pescara ai sensi
del DPR 138/98 ed approvate con delibera del Consiglio Comunale n.117 del 12.07.1999, allinterno dei quali si
riscontra una sufficiente omogeneit delle caratteristiche intrinseche ed estrinseche dei fabbricati ivi insistenti;
Che in data 09.08.1999 veniva stipulato il primo accordo territoriale per il Comune di Bologna in attuazione delle
previsioni di cui alla legge n. 431/1998 avente durata triennale;
Che, tenuto conto dellesperienza maturata nel corso della vigenza del precedente accordo, possibile cercare di fornire
alle parti contrattuali uno strumento maggiormente affinato ed il pi possibile in linea con le aspettative della legge
Tanto premesso, le organizzazioni cos come in epigrafe indicate, stipulano e convengono quanto segue:

Capo I
NORME GENERALI
1. PREMESSE: Le premesse sono parte integrante del presente Accordo

2. AMBITO DI APPLICAZIONE: I criteri e le modalit per la determinazione del canone di locazione e il
contratto tipo stabiliti dal presente Accordo, per ciascuno dei regimi pattizi previsti dalla legge 9 dicembre
1998 n. 431, art. 2 comma 4 e art. 5 si applicano esclusivamente agli immobili locati ad uso abitativo situati nel
territorio del Comune di Pescara;

3. TERMINI DI VALIDITA DELLACCORDO LOCALE: Il presente Accordo valido per la durata di tre
anni a decorrere dalla data di stipula o comunque fino al rinnovo della Convenzione nazionale e del successivo
decreto ministeriale, come stabilito allart. 4, comma 1, della legge 9 dicembre 1998 n. 431. Alla predetta
scadenza e fino alla stipula di un nuovo Accordo o, in caso di mancata stipula, fino allemanazione del decreto
sostitutivo previsto dallart. 4, comma 3, L. cit., continuer ad applicarsi il presente Accordo. Per il rinnovo
dellAccordo locale si applicano le procedure previste allart. 2, l. cit.

4. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE OMOGENEE: Le parti, tenuto conto della individuazione dellUfficio
del Territorio di Pescara, ai sensi del DPR 138/98 ed approvate con delibera del Consiglio Comunale n.117 del
12.07.1999, di numero 10 (dieci) microzone censuarie allinterno delle quali si riscontra una sufficiente
omogeneit delle caratteristiche intrinseche ed estrinseche dei fabbricati ivi insistenti e rilevato che le stesse
possano essere ulteriormente raggruppate, per valori di mercato, dotazioni infrastrutturali e tipologie edilizie,
individuano in quattro zone omogenee il territorio del Comune di Pescara allinterno delle quali ogni edificio
sar localizzato attraverso il foglio di mappa attribuito dallUfficio del competente catasto urbano, il tutto
come di seguito indicato:
Zona omogenea 1 - centrale
Microzone censuarie Fogli di mappa
1 - 2 - 4 2-3-4-5-8-9-13-14-15-16-20-21-22-23-27(in parte)
Indicativamente identificabile nel nucleo storico della citt estesa alla parte nord (ex Castellamare) e
comprendente : Lungomare Riviera - Lungomare Matteotti - Via Paolucci - Via Gobetti - Via N.
Fabrizi - C.so V. Emanuele - Piazza Italia - Piazza Duca DAosta - C.so Umberto - Piazza Sacro
Cuore - Piazza della Rinascita - Via L. Muzii - Viale R. Margherita - Piazza San Francesco - Piazza S.
Caterina di Siena - Viale G. Bovio - Strada parco - Viale Kennedy - Piazza Duca degli Abruzzi; Via
delle Fornaci (di confine) - Via Caravaggio (di confine),
Zona omogenea 2 - semicentrale
Microzone censuarie Fogli di mappa
5 - 7 - 8 25-27(in parte)-29-26-28-32-37
Indicativamente identificabile nel nucleo storico della citt estesa alla parte sud (fortezza di Pescara)
e comprendente: Lungaterno Sud - Piazza della Marina - Via Bardet - Via DAvalos - Ponte
Risorgimento - Ponte G. DAnnunzio - Via G. DAnnunzio - Via Marconi - Via A. Doria - Via
Vespucci - Via Luisa DAnnunzio - Piazza Alessandrini - Piazza Le Laudi - Asse attrezzato; Viale
Pindaro - Via Virgilio - Via Mazzarino - Via Pepe - Via Luisa DAnnunzio - Piazza Ovidio - Piazza
San Luigi Gonzaga - Lungomare C. Colombo - Viale Primo Vere - Via Naz.le Adriatica Sud - Strada
San Silvestro (di confine);
Zona omogenea 3 - Colli
Microzone censuarie Fogli di mappa
3 - 9 - 10 7-11-12-18-19-1-6-10-17-35-36-42-43-44-45
Indicativamente identificabile nelle aree collocate nelle zone collinari ex rurali o prevalentemente
agricole e comprendente: Via Caravaggio (di confine) - Via Colle di Mezzo - Via di Sotto - Via Prati
- Via Fonte Romana - Via del Circuito - Largo Madonna - Piazza Pierangeli - Via Ferrari (di confine);
Via del Palazzo - Via Colle Scorrano - Via di Sotto - Via Valle Ferzetti - Via Caravaggio (di confine);
Via Tirino - Via Colle Pizzuto - Via Colle Orlando - Circonvallazione - Strada comunale San
Silvestro - Via Colle Pineta - Via Colle Renazzo - Via Colle San Donato - Strada San Silvestro Via
Nazionale Adriatica sud (di confine);
Zona omogenea 4 - periferica
Microzone censuarie Fogli di mappa
- 6 - 24-30-31-33-34-38-39-40-41
Indicativamente identificabile nella zona periferica ed industriale estesa lungo la sponda sud del
fiume (Tiburtina Valeria) e comprendente: Asse attrezzato - Via Tiburtina - Via Tirino - Via Alento
(di confine) - Via Stradonetto - Circonvallazione
Ai fini delle ripartizione omogenea del territorio si provveduto alla unificazione della zona portuale
Nord con quella centrale mediante inserimento in questultima anche dei fogli di mappa num.ri 22,
23 e quella parte del foglio 27 posta sulla sponda del fiume, ricompresi nella microzona num. 5
(semicentrale)
Zona di particolare pregio: sono state individuate zone di particolare pregio quelle ricomprese tra
Viale Primo Vere (l tratto) Via O. Braga - Via Scarfoglio - Via L. DAnnunzio (ultimo tratto) - Via
Via Modesto della Porta - Viale Figlia di Iorio - Via C. De Titta (di confine) Lungomare Matteotti (da
via Balilla) - Piazza 1 Maggio - Piazza della Rinascita - Viale Riviera - Viale Regina Elena Viale
Regina Margherita - Viale Kennedy - Strada Parco (di confine) - Via Solferino tratto lato mare (di
confine).
Zona di degrado: Si inteso non individuare zone di particolare degrado in quanto non esiste una
particolare zona ben definibile in cui concentrato il degrado del patrimonio immobiliare e di quello
sociale. I1 fenomeno piuttosto riconoscibile attraverso lidentificazione di alloggi di minor pregio
allinterno di ogni singola zona.
Si conviene che ove singoli edifici vengano attraversati dalla linea di confine delle zone, l'edificio sar incluso
nella zona di maggior valore. I confini tra le aree omogenee e le zone sintendono tracciati sulla linea di
mezzeria delle varie strade

5. INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI DI BASE PER LA VALUTAZIONE DEL CANONE DI
RIFERIMENTO: Si ritenuto, sulla base dei dati messi a disposizione dalle Associazioni e dalle
Organizzazioni Professionali, di riferire il canone di locazione di ciascun alloggio al numero dei locali di cui lo
stesso costituito, ad eccezione delle unit immobiliari di superficie superiore ai 110 mq. ed alle unit
unifamiliari per le quali si preferito riferire il valore locativo alla superficie commerciale dellalloggio (per la
definizione di superficie commerciale vedi DPR 138/98). La cucina esclusa dal computo dei locali, salvo il
caso in cui non vi sia destinazione univoca dellambiente che la ospita (es. monolocale, cucina-soggiorno).
Il box o posto auto sono inclusi nel contratto di locazione, costituendo semplicemente un parametro per la
determinazione della sub-fascia.
Si sono pertanto individuate le seguenti tipologie:
Abitazioni unifamiliari;
Unit immobiliari con superficie> 110 mq.
Unit di n. 4 vani + servizi 95 < superficie < 110 mq.
Unit di n. 3 vani + servizi 70 < superficie < 95 mq.
Unit di n. 2 vani + servizi 50 < superficie < 70 mq.
Unit monolocale + servizi superficie < 50 mq.
Sulla base delle suddette divisioni per tipologia sono stati individuati i valori minimo e massimo entro i quali
possibile individuare il canone convenzionale dellunit immobiliare con relative fasce per ogni area come
descritto nella tabella di seguito riportata:
SUB-FASCE DI VARIAZIONE PER SINGOLA ZONA
ZONA 1
TIPOLOGIA
ABITAZIONE
UNIT di MISURA SUB-FASCIA
abitazione unifamiliare x mq 42,00 54,00 54,00 - 60,00 60,00 - 66,00
abitazione > 110 mq x mq 42,00 48,00 48,00 -54,00 54,00 - 60,00
4 locali + servizi Canone annuale
4.800,00
5.400,00
5.400,00 6.600,00
6.600,00
7.200,00
3 locali + servizi "
3.600,00
4.200,00
4.200,00 5.400,00
5.400,00
6.000,00
2 locali + servizi "
3.000,00
3.600,00
3.600,00 4.200,00
4.200,00
4.800,00
monolocali "
3.000,00
3.600,00
3.600,00 4.200,00
4.200,00
4.800,00
ZONA 2
TIPOLOGIA
ABITAZIONE
UNITA' di
MISURA
SUB-FASCIA
abitazione unifamiliare x mq 30,00 48,00 48,00 - 54,00 54,00 - 66,00
abitazione > 110 mq x mq 30,00 48,00 48,00 - 54,00 54,00 - 60,00
4 locali + servizi Canone annuale
4.200,00
4.800,00
4.800,00 6.000,00
6.000,00
6.600,00
3 locali + servizi "
3.600,00
4.200,00
4.200,00 5.400,00
5.400,00
6.000,00
2 locali + servizi "
3.000,00
3.600,00
3.600,00 4.800,00
4.800,00
5.400,00
monolocali "
3.000,00
3.600,00
3.600,00 4.200,00
4.200,00
4.800,00
ZONA 3
TIPOLOGIA
ABITAZIONE
UNIT di MISURA SUB-FASCIA
abitazione unifamiliare x mq 24,00 36,00 36,00 - 48,00 48,00 60,00
abitazione > 110 mq x mq 24,00 36,00 36,00 - 42,00 42,00 - 54,00
4 locali + servizi Canone annuale
3.600,00
4.200,00
4.200,00 5.400,00
5.400,00
6.600,00
3 locali + servizi "
3.600,00
4.200,00
4.200,00 4.800,00 4.800,00 - 5.400,00
2 locali + servizi "
3.000,00
3.600,00
3.600,00
4.200,00
4.200,00
4.800,00
monolocali "
2.400,00
2.600,00
2.600,00 3.000,00
3.000,00
3.600,00
ZONA 4
TIPOLOGIA
ABITAZIONE
UNITA' di
MISURA
SUB-FASCIA
abitazione unifamiliare x mq 18,00 24,00 24,00 - 36,00 36,00 - 48,00
abitazione > 110 mq x mq 18,00 - 24,00 24,00 - 36,00 36,00 - 48,00
4 locali + servizi Canone annuale
3.600,00
4.200,00
4.200,00 5.400,00 5.400,00 - 6.000,00
3 locali + servizi "
3.000,00
3.600,00
3.600,00 4.800,00 4.800,00 - 5.400,00
2 locali + servizi "
3.000,00
3.600,00
3.600,00 4.200,00
4.200,00
4.800,00
monolocali "
2.400,00
3.000,00
3.000,00 3.600,00
3.600,00
4.200,00
Tabella SEQ Tabella \* ARABIC 1
Tale valori sono stati determinati, anche fatte le opportune valutazioni in merito:
alle attuali condizioni locali del mercato degli affitti;
ai canoni di locazioni in generale correnti su piazza;
alla complessite difficolt di individuare in concreto marcate differenze tra le specifiche aree
individuate, stante una certa omogeneit, su piazza, dei valori locativi;
I valori minimi e massimi delle fasce di oscillazione di ciascuna zona e area dovranno intendersi aggiornati
annualmente, ai fini della stipula di nuovi contratti, nella misura del 75% della variazione dellindice Istat.

6. Individuazione dei criteri per la definizione dei valori di riferimento minimo e massimo dei canoni di
locazione:
In base a quanto disposto dallart. 5, nellambito di ogni zona urbana omogenea definita la fascia di
oscillazione con un valore limite minimo e un valore limite massimo del canone espresso in euro/mq. annuo,
ovvero a corpo in euro/anno.
Ciascuna fascia di oscillazione, con il valore minimo e il valore massimo di riferimento per zona urbana
omogenea, suddivisa in tre sub-fasce, i cui valori minimi e massimi del canone sono compresi nei limiti di
fascia.
Le sub-fasce di oscillazione, per ciascuna zona urbana omogenea, sono delimitate con riferimento alla sotto
specificata lista degli elementi oggettivi relativi allimmobile:

Elementi di tipo A
Al
bagno interno completo di tutti gli elementi (tazza, lavabo, vasca da bagno o doccia) e con almeno una
finestra o dispositivo di aerazione meccanica
A2
impianti tecnologici essenziali e funzionanti: adduzione acqua potabile; impianto predisposto per
linstallazione di uno scaldabagno che eroghi acqua calda in bagno; impianto elettrico; impianto gas

Elementi di tipo B
Bl
cucina abitabile con almeno una finestra
B2
ascensore per unit abitative situate al 2~ piano o piano superiore
B3
stato di manutenzione e conservazione dellunit immobiliare normale in tutti i suoi elementi costitutivi:
impianti tecnologici, i nfissi, pavimenti, pareti e soffitti
B4
impianti tecnologici, di esalazione e scarico conformi alle norme igienico-sanitarie e di sicurezza vigenti alla
data di stipula del con fratto
B5
riscaldamento centralizzato o autonomo

Elementi di tipo C
Cl
doppio bagno di cui almeno uno completo di tutti gli elementi (tazza; lavabo; vasca da bagno o doccia) e con
almeno una finestra o dispositivo di areazione meccanica
C2
autorimessa o posto auto coperto (esclusivo o in comune)
C3
giardino condominiale
C4
stato di manutenzione e conservazione dellunit immobiliare buono in tutti i suoi elementi costitutivi. impianti
tecnologici propri dellabitazione, infissi, pavimenti, pareti e soffitti
C5
stato di manutenzione e conservazione dello stabile normale in tutti i suoi elementi costitutivi: impianti
tecnologici comuni, facciate, coperture, scale e spazi comuni interni
C6
porte blindate e doppi vetri
C7
prossimit dellabitazione allinsieme dei servizi: rete dei trasporti pubblici, esercizi commerciali e servizi
sociali
Ai fini dellindividuazione delle sub-fasce di oscillazione deve verificarsi, per ciascuna di esse, la seguente
composizione degli elementi oggettivi relativi allimmobile, come sopra specificati:
sub-fascia 1: - Gli immobili sono collocati in questa sub-fascia: a) se manca uno solo degli elementi di tipo A
o comunque se di tipologia catastale A/5; b) se, pur dotati di riscaldamento, esso realizzato con stufe nei
singoli locali, comunque alimentate, fatta eccezione per gli immobili che hanno almeno quattro elementi del
tipo B; c) se hanno meno di tre elementi di tipo B, pur avendo tutti gli elementi di tipo A.
sub-fascia 2: - Gli immobili sono collocati in questa sub-fascia: a) se hanno tutti gli elementi di tipo A e
almeno tre elementi di tipo B; b) se hanno tutti gli elementi minimi di tipo A e B, richiesti per la subfascia 2, e
meno di tre elementi di tipo C.
sub-fascia 3: - Gli immobili sono collocati in questa sub-fascia se hanno tutti gli elementi di tipo A, almeno tre
elementi di tipo B e tre elementi di tipo C ed in ogni caso non possono essere collocati in questa sub-fascia gli
immobili se di tipologia catastale A/3 di classe 1, A/4 e A/6.

Elementi di tipo D
Dl
presenza di elementi accessori: balconi o terrazzo
D2
presenza di elementi funzionali: cantina o soffitta
D3
appartamenti con vetust inferiore a 30 anni, tranne che si tratti di immobili di pregio edilizio, ancorch non
vincolati ai sensi di legge
D4
assenza di fonti specifiche di inquinamento ambientale ed acustico
D5
affaccio esterno di pregio
D6
giardino privato o spazio aperto esclusivo
D7
posto auto scoperto
D8
appartamenti fatti oggetto, negli ultimi 10 anni, dintervento edilizio manutentivo per il quale richiesta la
dichiarazione in Comune di inizio attivit (D.I.A.) ovvero Autorizzazione o Concessione Edilizia.
D9
terrazza di superficie superiore a 20 mq
Dl0
Impianto di climatizzazione.
La presenza di almeno cinque degli elementi di tipo D, sopra specificati, comporta la possibilit di applicare
allunit immobiliare il valore massimo del canone della sub-fascia di appartenenza.
7. DEFINIZIONE DEL METRO QUADRO UTILE Si ritiene opportuno definire convenzionalmente il
concetto di metro quadro utile; ci per unavvertita e diffusa esigenza di chiarezza delle future parti
contrattuali private. A tal fine, si osserva che lart. 1, comma 4, del D.M. 05.03.99 (pubblicato in Gazzetta
Ufficiale n. 67 del 22.03.99) preveda che:
le pertinenze dellunit immobiliare (posto auto, box, cantina, ecc.);
la presenza di spazi comuni (cortili, aree a verde, impianti sportivi, ecc.);
la dotazione dei vari servizi tecnici (ascensore, riscaldamento autonomo o centralizzato,
condizionamento daria ecc.);
debbano essere prese in considerazione dalle parti contrattuali private nella definizione del canone effettivo, al
fine di collocare questo tra il valore minimo e il valore massimo delle fasce di oscillazione.
Considerato quanto sopra, e considerato quanto previsto agli art.li 7 e 18 del D.M. 3/10/1975, n. 9816
(pubblicato in G.U. n. 330 del 16/12/1975), salve successive definizioni ufficiali di riferimento, si conviene di
computare i metri quadri utili di ogni unit immobiliare con le modalit di cui agli allegati B e C del dpr 23
marzo 1998, n. 138.
La superficie dei balconi e dei terrazzi sar considerata nella determinazione della superficie utile solo nella
misura del 25% per quelli fino a trenta metri quadrati, l'ulteriore superficie sar calcolata nella misura del 10%.
Inoltre i metri quadrati utili dell'unit immobiliare sono calcolate sulla base della sua superficie convenzionale
con una tolleranza del cinque per cento in pi o in meno.
Le parti private contrattuali dovranno indicare espressamente in contratto la misura dei metri quadri utili
attribuiti all'unit immobiliare oggetto del singolo contratto nonch il valore applicato per singolo metro
quadro utile; ci al fine di chiarezza amministrativa e di prevenzione di possibile contenzioso.
8. Variazioni del canone: Le parti convengono che il canone di locazione, come definito dalle parti private
contrattuali ai sensi del presente accordo, venga aggiornato ogni anno in misura pari al 75 % della variazione
accertata dallIstat, dellindice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatisi nellanno
precedente. Laggiornamento decorrer dal mese successivo a quello in cui ne viene fatta richiesta con lettera
raccomandata.
9. RIPARAZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE ONERI ACCESSORI In materia di riparazioni
ordinarie e straordinarie ed oneri accessori, ai sensi dellart. 4 D.M. 30.12.2002, le parti dispongono che per i
contratti in oggetto si applica la tabella oneri accessori che si allega come parte integrante del presente sub
num. 3 degli allegati (allegato G)
Stabiliscono altres che, allorch si eseguano sullimmobile importanti ed improrogabili opere necessarie per
conservare ad esso la sua destinazione o per evitare maggiori danni che ne compromettano lefficienza in
relazione alluso a cui adibito, o comunque opere di straordinaria manutenzione di rilevante, il locatore pu
chiedere al conduttore che il canone risultante dallapplicazione dei parametri individuati nellaccordo
territoriale venga integrato con un aumento non superiore allinteresse legale (c.c. 1284) sul capitale impiegato
nelle opere e nei lavori effettuati, dedotte le indennit e i contributi di ogni natura che il locatore abbia
percepito o che successivamente venga a percepire per le opere eseguite. Laumento decorre dalla data in cui
sono ultimate le opere, se la richiesta fatta entro 30 giorni dalla data stessa; in caso diverso decorre dal primo
giorno del mese successivo al ricevimento della richiesta.
10. DIRITTO DI PRELAZIONE Sar facolt del locatore concedere al conduttore il diritto di prelazione in caso
di vendita dellimmobile con le modalit previste dagli art.li 38 e39 della legge n. 392/78.

11. IMMOBILE ARREDATO Per gli alloggi ammobiliati, con mobilio efficiente ed elettrodomestici
funzionanti, il valore di canone effettivo individuato all'interno delle fasce potr aumentare fino ad un massimo
del 15 per cento. Si conviene di adottare quanto precede anche nei contratti "transitorio" e "transitorio per
studenti". Tale aumento sar cumulabile con altri previsti dal presente accordo, ove ricorrente

CAPO II
NORME SPECIALI
CONTRATTI DI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO (art. 2, comma 3, L. n. 431/98)
12. IL CONTRATTO TIPO
I contratti di locazione potranno essere stipulati esclusivamente utilizzando i tipi di contratto previsti dallart.
1, comma 11, del D.M. 30.12.2002, allegati A e B
In ordine alla previsione dellindicazione nel contratto, nella parte descrittiva, di tutti gli elementi e i
riferimenti documentali e informativi sulla classificazione catastale, le tabelle millesimali, lo stato degli
impianti e delle attrezzature tecnologiche anche in relazione alle normative sulla sicurezza nazionale e
comunitaria, nonch una clausola che faccia riferimento alla reciproca autorizzazione ai sensi della legge 31
dicembre 1996, n. 675, le parti stipulanti convengono che, in mancanza della documentazione suddetta, il
locatore dovr allegare conforme dichiarazione sostitutiva per mezzo di atto sostitutivo di notoriet.

13. DURATA DEL CONTRATTO
Ove le singole parti contraenti concordassero una durata contrattuale superiore a tre anni, le fasce di
oscillazione dei canoni indicate nella tab. 1) subiranno, nei valori minimi e massimi, un aumento del 5 per
cento per i contratti di durata di quattro anni, del 6 per cento per i contratti di durata di cinque anni e del 7 per
cento per i contratti di durata di sei o pi anni, a valere per lintera durata contrattuale.
Contratti per gli usi transitori abitativi (art. 5 comma 1, legge 431/98)
14. IL CONTRATTO TIPO
I contratti di locazione potranno essere stipulati esclusivamente utilizzando i tipi di contratto previsti dallart.
2, comma 6, del D.M. 30.12.2002, allegati C e D.
In ordine alla previsione dellindicazione nel contratto, nella parte descrittiva, di tutti gli elementi e i
riferimenti documentali e informativi sulla classificazione catastale, le tabelle millesimali, lo stato degli
impianti e delle attrezzature tecnologiche anche in relazione alle normative sulla sicurezza nazionale e
comunitaria, nonch una clausola che faccia riferimento alla reciproca autorizzazione ai sensi della legge 31
dicembre 1996, n. 675, le parti stipulanti convengono che, in mancanza della documentazione suddetta, il
locatore dovr allegare conforme dichiarazione sostitutiva per mezzo di atto notorio.

15. ESIGENZE DI TRANSITORIET
Le parti individuano, anche considerati, usi, consuetudini locali, ecc. le particolari esigenze (delle quali -si
specifica- sufficiente la sussistenza di una delle sottoindicate esigenze in capo anche ad una sola delle
parti contraenti) come da seguente elenco delle varie fattispecie,
per i proprietari:
1. quando il locatore intenda destinare l'immobile ad uso abitativo, commerciale, artigianale o
professionale proprio, del coniuge, dei genitori, dei figli o dei parenti entro il secondo grado;
2. quando il locatore, persona giuridica, societ o ente pubblico o comunque con finalit pubbliche,
sociali, mutualistiche, cooperative, assistenziali, culturali o di culto intenda destinare l'immobile
all'esercizio delle attivit dirette a perseguire le predette finalit;
3. quando l'immobile sia compreso in un edificio gravemente danneggiato che debba essere ricostruito o
del quale debba essere assicurata la stabilit e la permanenza del conduttore sia di ostacolo al
compimento di indispensabili lavori (il rilascio condizionato dal possesso della concessione
edilizia);
4. quando l'immobile si trovi in uno stabile del quale prevista l'integrale ristrutturazione, ovvero si
intenda operare la demolizione o la radicale trasformazione per realizzare nuove costruzioni, ovvero,
trattandosi di immobile sito all'ultimo piano, il proprietario intenda eseguire sopraelevazioni a norma
di legge e per eseguirle sia indispensabile per ragioni tecniche lo sgombero dell'immobile stesso (il
rilascio condizionato dal possesso della concessione edilizia);
5. per cambio di destinazione d'uso degli immobili;
6. per ristrutturazione con concessione edilizia gi rilasciata;
7. quando si sia in attesa di vendita con preliminare gi stipulato;
8. per matrimonio proprio o dei figli;
9. per separazione o divorzio;
10. per rientro dall'estero;
11. qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data prefissata ed
espressamente indicata nel contratto
e per i conduttori:
12. per trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
13. per contratto di lavoro a tempo determinato in Comune diverso da quello di residenza;
14. per assegnazione di alloggio di edilizia pubblica o acquisto in cooperativa o presso privati di un
alloggio che si rende disponibile entro diciotto mesi, dimostrato con compromesso stipulato;
15. per vicinanza momentanea a parenti bisognosi;
16. per separazione o divorzio;
17. per uso come seconda casa.
18. qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore documentabile e/o collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Si conviene, in virt di quanto stabilito dalla legge n. 431/98 e dal D.M. 30.12.02, che lesigenza transitoria del
conduttore debba essere provata con apposita ed idonea documentazione da allegare al contratto
16. PERMANENZA DELLE CONDIZIONI: le parti convengono che il contratto tipo definito a livello locale
debba prevedere una specifica clausola che individui lesigenza transitoria del locatore o del conduttore i quali
dovranno confermare il verificarsi della stessa, tramite lettera raccomandata da inviarsi avanti la scadenza nel
termine stabilito nel contratto e che qualora il locatore non adempia a questo onere contrattuale oppure siano
venute meno le cause della transitoriet, il contratto tipo deve prevedere la riconduzione della durata a quella
prevista allarticolo 2, comma 1, della legge 9 dicembre 1998, n. 431. In mancanza della documentazione
suddetta il locatore dovr allegare conforme dichiarazione sostitutiva per mezzo di atto notorio.

17. VALORE DEL CANONE
Ai fini dellart. 2, c. 2, D.M. 30.12.2002, le organizzazioni stipulanti si riportano integralmente a quanto
convenuto al capo I, Parte Generale, e danno atto che il canone dei contratti individuati in epigrafe sar
definito dalle parti contraenti allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione del
Comune di Pescara (tabella 1), incrementati del 20% considerata limportanza strategica del Comune di
Pescara con particolare riferimento al fatto che si tratta di un capoluogo di provincia.
Contratti per soddisfare esigenze abitative di studenti universitari (art. 5, commi 2 e 3 , legge 431/98)

18. PRESUPPOSTI SOGGETTIVI
Detti contratti potranno essere stipulati soltanto nel caso in cui il conduttore sia iscritto ad un corso di laurea o
di perfezionamento ovvero di specializzazione ed abbia la propria residenza al di fuori del Comune di Pescara.
La durata potr essere da sei mesi a tre anni (rinnovabili alla prima scadenza, salvo disdetta del conduttore).
Tali contratti potranno essere sottoscritti dal singolo studente o da gruppi di studenti universitari o dalle
aziende per il diritto allo studio.
19. CIRCA IL CONTRATTO TIPO
I contratti di locazione potranno essere stipulati esclusivamente utilizzando i tipi di contratto previsti dallart.
3, comma 4, del D.M. 30.12.2002, allegati E e F
In ordine alla previsione dellindicazione nel contratto, nella parte descrittiva, di tutti gli elementi e i
riferimenti documentali e informativi sulla classificazione catastale, le tabelle millesimali, lo stato degli
impianti e delle attrezzature tecnologiche anche in relazione alle normative sulla sicurezza nazionale e
comunitaria, nonch una clausola che faccia riferimento alla reciproca autorizzazione ai sensi della legge 31
dicembre 1996, n. 675, le parti stipulanti convengono che, in mancanza della documentazione suddetta, il
locatore dovr allegare conforme dichiarazione sostitutiva per mezzo di atto notorio.
20. VALORE DEL CANONE
Ai fini dellart. 2, c. 2, D.M. 30.12.2002, le organizzazioni stipulanti si riportano integralmente a quanto
convenuto al capitolo 1, punto2, e danno atto che il canone dei contratti individuati in epigrafe sar definito
dalle parti contraenti allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione del Comune di
Pescara (tabella 1), incrementati del 30%.
CAPO III
NORME COMUNI
21. Le Organizzazioni sindacali firmatarie del presente accordo si impegnano a non sottoscrivere, durante la
vigenza del medesimo, accordi territoriali diversi dal presente.
22. GRANDI PROPRIETA
Per gli enti previdenziali pubblici, le compagnie assicurative, gli enti privatizzati, i soggetti giuridici o fisici
detentori di grandi propriet immobiliari (per tali sono da intendersi lattribuzione, in capo ad un medesimo
soggetto, della disponibilit di pi di 30 unit immobiliari destinate ad uso abitativo anche se ubicate in modo
diffuso e frazionato sul territorio nazionale), i canoni sono definiti, allinterno dei valori minimi e massimi
stabiliti dalle fasce di oscillazione per le aree omogenee e le eventuali zone individuate dalle contrattazioni
territoriali, in base ad appositi Accordi integrativi fra la propriet interessata e le organizzazioni sindacali della
propriet edilizia e dei conduttori firmatarie del presente accordo. In presenza della sottoscrizione di accordo
integrativo, le parti potranno essere assistite nella stipulazione dei singoli contratti di locazione dalle
associazioni sindacali da esse prescelte tra quelle che abbiano sottoscritto laccordo integrativo stesso. Tali
Accordi integrativi, da stipularsi per zone territoriali da individuarsi dalle associazioni sindacali predette,
possono prevedere speciali condizioni per far fronte ad esigenze di particolari categorie di conduttori nonch la
possibilit di derogare dalla tabella oneri accessori.
23. COMMISSIONE DI CONCILIAZIONE
Ciascuna parte potr adire per ogni controversia che dovesse sorgere in merito alla interpretazione ed
esecuzione dei contratti di cui al presente accordo, nonch in ordine all'esatta applicazione dell'Accordo
territoriale e/o integrativo, anche a riguardo del canone di locazione, una Commissione di Conciliazione
Stragiudiziale, formata, quanto a 2 componenti scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie
dell'accordo di cui trattasi, sulla base delle designazioni rispettivamente del locatore e del conduttore, - e
quanto a un terzo, che svolger le funzioni di Presidente, sulla base della scelta operata dai due componenti
come sopra designati, ove gli stessi , di comune accordo, ritengano di nominarlo.
Il parere della Commissione di Conciliazione vincolante per le parti richiedenti.
Le parti stipulanti si riservano di predisporre apposit o regolamento per il funzionamento delle commissioni di
conciliazione.

Il presente accordo si compone di complessive --11-- pagine
Pescara, l ______

Si allegano, come parte integrante del presente accordo territoriale:
1. contratto di locazione ad uso abitativo (allegato A);
2. contratto di locazione ad uso abitativo di natura transitoria (allegato C);
3. contratto di locazione specifico per studenti (allegato C).
4. tabella di ripartizione degli oneri accessori (allegato 5);
Pescara, l ______________

Leggono, confermano e sottoscrivono le Organizzazioni della Propriet edilizia:
U.P.P.I. (Unione Piccoli Proprietari Immobiliari) - Via Grandi, 5 - Pescara - Tel. 085-4223960
f.to. Marini Paolo
CONFEDILIZIA (Associazione Provinciale Propriet Edilizia) - Via Italica, 75 - Pescara - Tel. 085-4514672
f.to Susanna Della Torre
A.S.P.P.I. (Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari) - Galleria Muzii - Montesilvano -
Tel____________ , Fax_________.
f.to
E dei Conduttori
S.U.N.I.A. (Sindacato Unitario Nazionale Inqulini Assegnatari) - Via B. Croce, 108 - Pescara Tel. 085-45431
f.to Donato Cammarota
U.N.I.A.T. (Unione Nazionale Inquilini Casa e Territorio) - Via Venezia, 28 - Pescara - Tel. 085-4224582.
f.to _______________
S.I.C.E.T. (Sindacato Inquilini Casa e Territorio) - Corso Vittorio Emanuele, 50 - Pescara - Tel. 085/299114-
08527302
f.to _______________

ACCORDI TERRITORIALI PER LA STIPULA DEI CONTRATTI DI LOCAZIONE
secondo ART. 2 Commi 3,4,5 ; ART. 4 e ART. 5 LEGGE N. 431/1998 e secondo
ART. 1 e 2 LEGGE N. 2/2002
PER PRATO ED I COMUNI DELLA PROVINCIA
I Sindacati dei proprietari immobiliari ( UPPI , ASPPI , CONFEDILIZIA ) ed i Sindacati
degli inquilini ( SUNIA, SICET, UNIAT, FEDERCASA ) della provincia di PRATO, in base
alla Legge n. 431/1998 ed alla Legge n. 2/2002 nonch al collegato successivo Decreto
del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro dellEconomia e
delle Finanze emanato il 30 dicembre 2002
preso atto
G
che il Comune di PRATO ha individuato sul proprio territorio comunale n.6 (sei )
microzone omogenee, da tutti i sindacati in epigrafe citati riconosciute valide ed
idonee anche per lapplicazione dei contratti tipo previsti allart.2 , comma 3, ed
allart. 5 della Legge n. 431/ 1998 come successivamente modificata dalla Legge
n. 2/ 2002 ;
G
che necessario individuare per ogni singola zona i valori minimi e i massimi del
canone da applicarsi ;
G
che allinterno di tutte le singole zone sono state individuate tre fasce di
oscillazione, con valori minimi e massimi, ( A B C ) per lapplicazione in
concreto dei canoni per le unit immobiliari ad uso abitativo alle stesse
appartenenti, tenuto conto dei valori di mercato, delle dotazioni infrastrutturali, (
trasporti pubblici, verde pubblico, servizi scolastici e sanitari, attrezzature
commerciali , ecc. ) , tipologie edilizie esistenti.
G
che il decreto interministeriale MINISTERO INFRASTRUTTURE e TRASPORTI
MINISTERO ECONOMIA e FINANZE , emanato in data 30 dicembre 2002 , ha dato
precise indicazioni per la contrattazione territoriale che nel presente accordo
vengono richiamate e rispettate .
ART. 1
concordano
che per lapplicazione concreta del canone nelle singole fasce devono essere tenuti
presenti, per le singole unit immobiliari abitative Cat. A/2,A/3,A/4,A/5,A/6 e A/7, lo
stato manutentivo proprio e dellintero stabile, le relative pertinenze ( posto auto, box,
cantina, soffitta, terrazzi, giardino privato e spazi pertinenziali , ecc. ) nonch la
seguente classificazione :
Fascia A: da intendersi di tale livello lunit immobiliare dotata di standard di
fruibilit superiore alla media che abbia comunque il riscaldamento singolo , i doppi
servizi ( per unit immobiliari di superficie superiore a mq. 80 ), il posto auto assegnato
o l autorimessa privata , lascensore
( per le unit immobiliari poste oltre due piani fuori terra ) , ed almeno n. 2 (due) dei
requisiti sottoelencati :
cantina, soffitta, area a verde o terrazzi non condominiali, impianti sportivi,
portierato, videocitofono, addolcitore, antenna satellitare, mancanza di barriere
architettoniche, elementi di isolamento termico, autoclave , portone blindato, finestre con
vetri termici , condizionamento daria (minimo in un vano) ;
Fascia B : unit immobiliari in buono stato manutentivo, dotata di impianti e servizi
condominiali adeguati, tali da rendere limmobile conforme ad uno
standard di fruibilit di livello medio; da intendersi di tale livello lunit immobiliare che
abbia comunque impianto di riscaldamento e ascensore ( per le unit immobiliari poste
oltre quattro piani fuori terra) ed almeno n. 3 (tre) dei requisiti sottoelencati: parcheggio
condominiale, aree a verde o cortili condominiali, autoclave, terrazze o balconi, cantina,
soffitta, lastrici solari di uso esclusivo a livello, stenditoio, lavanderia, locali condominiali
per riunioni, mancanza di barriere architettoniche, elementi disolamento termico,
impianti sportivi, portierato, videocitofono, addolcitore, antenna satellitare, portone
blindato, finestre con vetri termici, condizionamento daria (minimo in un vano) ;
Fascia C : tutti gli altri immobili che non presentano i requisiti per le fasce A e B anche
se di fruibilit inferiore alla media .
stabiliscono
ART. 2
Che i valori minimi e massimi per ogni singola zona siano i seguenti , suddivisi in tre
fasce di oscillazione , alle quali comunque le parti private contraenti nei contratti di
locazione possono derogare solo nei valori minimi in basso a favore del conduttore :
per la ZONA 1 ( min. 4,15 - max. 8,00 Euro ) Centro storico
il canone di locazione sia mensilmente
- per la fascia A tra EURO 6,80 e EURO 8,00 al mq.
- per la fascia B tra EURO 5,30 e EURO 6,80 al mq.
- per la fascia C tra EURO 4,15 e EURO 5,30 al mq.
per la ZONA 2 ( min. 4,10 - max. 8,50 Euro )
Piet, Giolica, Castellina, Filettole, Carteano, Canneto
il canone di locazione sia mensilmente
- per la fascia A tra EURO 7,00 e EURO 8,50 al mq.
- per la fascia B tra EURO 5,50 e EURO 7,00 al mq.
- per la fascia C tra EURO 4,10 e EURO 5,50 al mq.
per la ZONA 3 ( min. 4,20 - max. 7,70 Euro )
S. Lucia, Coiano, Galceti, Villa Fiorita, Figline,Cerreto
il canone di locazione sia mensilmente
- per la fascia A tra EURO 6,50 e EURO 7,70 al mq.
- per la fascia B tra EURO 5,40 e EURO 6,50 al mq.
- per la fascia C tra EURO 4,20 e EURO 5,40 al mq.
per la ZONA 4 ( min. 4,20 - max. 8,40 Euro )
adiacente il centro storico, repubblica, pedecollinare est
il canone di locazione sia mensilmente
- per la fascia A tra EURO 7,00 e EURO 8,40 al mq.
- per la fascia B tra EURO 5,60 e EURO 7,00 al mq.
- per la fascia C tra EURO 4,20 e EURO 5,60 al mq.
per la ZONA 5 ( min. 4,20 - max. 7,50 Euro )
Chiesanuova, Maliseti, S.Paolo,Galciana,Grignano, Mezzana
il canone di locazione sia mensilmente
- per la fascia A tra EURO 6,50 e EURO 7,50 al mq.
- per la fascia B tra EURO 5,50 e EURO 6,50 al mq.
- per la fascia C tra EURO 4,20 e EURO 5,50 al mq.
per la ZONA 6 ( min. 3,90 - max. 7,00 Euro ) Frazioni periferiche
il canone di locazione sia mensilmente
- per la fascia A tra EURO 6,00 e EURO 7,00 al mq.
- per la fascia B tra EURO 4,90 e EURO 6,00 al mq.
- per la fascia C tra EURO 3,90 e EURO 4,90 al mq.
Confermano
ART. 3
3. 1 che qualora le parti concordino per i nuovi contratti una durata contrattuale
maggiore rispetto a quella prevista ex-lege, gi con decorrenza immediata, il canone di
locazione potr essere maggiorato del 3 % ( tre per cento) per ogni anno di durata
contrattuale ulteriore rispetto ai tre previsti per legge ;
3. 2 che per il calcolo della superficie di valutazione dellunit immobiliare e degli
accessori si applicheranno tutte le indicazioni previste nellAllegato C ( norme tecniche
per la determinazione della superficie catastale delle unit immobiliari a destinazione
ordinaria Gruppi R, P, T ) del Decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998 n.
138 ; A tal fine le parti private contraenti dovranno sottoscrivere un prospetto di calcolo
della superficie dellunit immobiliare e dei relativi accessori, contenente anche la
determinazione del canone . Il modello di cui sopra potr essere richiesto presso il
Comune o presso i Sindacati firmatari del presente accordo .
3. 3 che per le unit immobiliari o singoli vani corredati di mobilio, ritenuto idoneo e di
gradimento del conduttore , le parti private contraenti ne terranno conto ai fini della
determinazione di una maggiorazione del canone locativo nellambito massimo della
fascia di appartenenza ;
3. 4 che per i contratti ad uso transitorio (durata da 1 a 18 mesi) si applicano le fasce
determinate con la maggiorazione del 5 % ( cinque per cento ) ;
3. 4 bis che per i contratti ad uso studenti universitari (durata da 6 a 36 mesi) si
applicano le fasce determinate senza maggiorazione alcuna ;
3. 5 che in caso di variazione dellimposizione fiscale gravante sullunit immobiliare
locata , in pi o in meno , rispetto a quella in atto al momento della stipula del contratto,
la parte interessata pu adire la Commissione di Conciliazione, la quale determina, nel
termine perentorio di novanta giorni , il nuovo canone da corrispondere .
3. 6 che il presente accordo estensibile a tutti i comuni della provincia di Prato per la
parte normativa; per la parte economica verranno recepiti, mediante allegati, gli accordi
che verranno raggiunti per i singoli comuni ;
3. 7 che per gli oneri accessori si far riferimento allallegato G di cui allart. 4 del
Decreto Interministeriale, fatte salve le previsioni di deroga di cui allart. 1 punto 5 del
predetto Decreto e di cui allart. 8 del presente accordo territoriale ;
3. 8 che il presente accordo ha la durata di almeno tre anni a partire dal deposito dello
stesso presso il comune di Prato, con possibilit comunque di revisione anticipata qualora
le Organizzazioni sindacali firmatarie lo ritengano necessario ;
3.9 che il canone dei contratti concordati potr essere aggiornato ogni anno nella misura
massima del 75 % della variazione ISTAT ;
3.10 che per gli alloggi, la cui superficie determinata ai sensi del DPR 138/1998 Allegato
C sia inferiore a 65 mq. , possono essere utilizzate le fasce immediatamente superiori a
quelle di appartenenza ;
3.11 che per i contratti di nuova stipula o rinnovati a decorrere dal 1 GENNAIO 2005 i
valori determinati nellart. 2 del presente accordo verranno aumentati del 2 % (due per
cento) e che per i contratti di nuova stipula o rinnovati a decorrere dal 1 LUGLIO 2006 i
valori determinati nellart. 2 del presente accordo verranno aumentati del 5 % (cinque
per cento) e ci fino al deposito dei nuovi accordi territoriali presso il Comune .
concordano
ART. 4
che, fatto salvo il diritto a stipulare un nuovo contratto in base alla disciplina prevista
dallart. 2 comma 1 L.431/1998, per le Parti interessate a rinnovare i contratti di
locazione, ancora soggetti al regime legale di cui alla L. 392/1978, in base allart.2
comma 3 L.431/1998 , i nuovi canoni di locazione,
determinati con lapplicazione dei criteri fissati nel presente accordo, saranno applicati
come segue :
A) qualora la differenza tra il nuovo canone determinato con i parametri
suelencati ed il canone pagato dal conduttore sia inferiore od uguale ad Euro 300,00
mensili , essa sar pagata fino a copertura di Euro 150,00 mensili immediatamente ed il
residuo in parti uguali, allinizio del secondo e del terzo anno;
B) qualora la differenza tra il nuovo canone determinato con i parametri suelencati ed il
canone pagato dal conduttore sia superiore ad Euro 300,00 mensili , le parti gi fin da
subito possono concordare un rinnovo contrattuale superiore ai tre anni ordinari,
recuperando integralmente la differenza ed uniformandosi al pieno regime a partire
dallinizio del quarto o quinto anno a seconda della misura del recupero .
C) Contestualmente al raggiungimento del canone a regime, in base ai punti precedenti
A) e B) , sullo stesso sar applicato laggiornamento in base agli indici Istat in misura non
superiore al 75 % in relazione alla variazione globale verificatasi dallinizio locazione .
istituiscono
ART. 5
COMMISSIONE DI CONCILIAZIONE
Per ogni controversia che sorga in merito allinterpretazione ed esecuzione dei contratti
nonch in ordine allesatta applicazione degli Accordi territoriali e/o
integrativi , ciascuna Parte pu richiedere , prima di adire lAutorit giudiziaria , che si
pronunci una Commissione di conciliazione stragiudiziale che deve decidere non oltre
sessanta giorni dalla data della richiesta . E altres nella facolt di ciascuna Parte
ricorrere alla Commissione di conciliazione affinch attesti la rispondenza del contenuto
economico e normativo del contratto agli accordi territoriali di riferimento .
La Commissione Conciliativa Stragiudiziale composta al massimo da 3 (TRE) membri di
cui due scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie dellAccordo
territoriale sulla base delle designazioni , rispettivamente , del locatore e del conduttore
ed un terzo che svolge funzioni di presidente- sulla base della scelta operata dai due
componenti come sopra designati qualora gli stessi ritengano di nominarlo . La richiesta
di intervento della Commissione non determina la sospensione delle obbligazioni
contrattuali .
ART. 6
OSSERVATORIO TERRITORIALE DELLA CONDIZIONE ABITATIVA
Le Associazioni firmatarie del presente accordo ritengono utile affiancare agli accordi
contrattuali territoriali depositati un ampio sistema informativo e per questo convengono
che sia opportuno istituire un Osservatorio territoriale , che effettui la raccolta dei dati
nonch il monitoraggio permanente della situazione abitativa locale .
CRITERI GENERALI PER LA DEFINIZIONE DEI CONTRATTI TRANSITORI
ART. 7
ESIGENZE CONDUTTORE : trasferimento temporaneo della sede di lavoro ; lavoratori
che hanno vinto concorsi pubblici e sono ancora in prova ; lavoratori con contratto a
tempo determinato che provengono da altre province ; conduttore che abbia un
compromesso, unassegnazione o un acquisto di alloggio che si renda disponibile entro i
18 mesi ;
ESIGENZE LOCATORE : ristrutturazione , demolizione o ampliamento dellimmobile ;
necessit di utilizzare l immobile direttamente per s o per il coniuge o per parenti entro
il 3 (terzo) grado o per affini entro il 2 (secondo) grado .
Il conduttore e/o il locatore devono provare lesigenza di transitoriet con apposita
documentazione da allegare al contratto .
Le Parti contraenti possono avvalersi, per documentare altri casi non contemplati, della
Commissione di Conciliazione che potr recepire le motivazioni addotte e dare il nulla
osta alla stipula .
DISPOSIZIONE FINALE
ART. 8
Sono parte integrante del presente accordo territoriale per la provincia di Prato ,
applicabile gi dal 30 aprile 2003 data indicata dal D. I. del Ministero
nfrastrutture e Trasporti e Ministero Economia e Finanze del 30 dicembre 2002 per la
definizione degli accordi in sede locale , i contratti MODELLI A) C) E) per le propriet
individuali e MODELLI B) D) F) per le grandi propriet nonch il MODELLO G) per oneri
accessori tutti cos come definiti dal Decreto Interministeriale del 30 dicembre 2002 ed il
MODELLO H per il calcolo e la determinazione del canone .
In applicazione dellart. 1 comma 2 della legge 8 gennaio 2002 n. 2 , oltre ai criteri per la
misurazione delle superfici degli immobili gi definiti nel presente accordo territoriale , i
sindacati sottoscrittori concordano :
che le spese di registro, in caso di risoluzione anticipata del contratto di locazione
richiesta dal conduttore, saranno a totale suo carico ;
che, non essendo considerate nel MODELLO G ) le voci specifiche : 1) compenso
amministratore condominiale , 2) assicurazione globale fabbricato condominiale, 3)
cancelleria - fotocopie - postali telefoniche convocazioni ed affitto locali per
assemblee condominiali , le Organizzazioni sindacali firmatarie si impegnano ad
affrontare ed a definire successivamente i criteri di ripartizione di dette spese , che
faranno parte integrante del presente accordo territoriale con possibilit di estensione
anche ai contratti di locazione immobiliare di altro tipo.
Prato , Li 31 Luglio 2003.
Letto, approvato e sottoscritto.
U.P.P.I. Prato
CONFEDILIZIA Prato
ASPPI - Prato
SUNIA Prato
UNIAT Prato
SICET- Prato
FEDERCASA - Prato

U. P. P. I . Al essandri a
Unione Piccoli Proprietari I mmobiliai


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Luned e Marted dalle ore
15,00 alle ore 18,30
Tortona
viale L.Einaudi, 15
Orario:
Gioved dalle ore 15,00 alle
ore 17,00
Locazioni: accordo territoriale per gli affitti nel comune di Alessandria
Postato da: Aldo Chiesa
Argomento Contratti
In data 9 giugno 2003, nei locali della Amministrazione Comunale di Alessandria, alla presenza del
Sindaco dott.sa Mara Scagni, si sono riunite le associazioni dei proprietari e quelle degli inquilini, per
approvare 'L'ACCORDO TERRITORIALE - per il territorio del Comune di Alessandria, in attuazione della
L. 9/12/98 n. 431 e del D.M. 30/12/ 2002.


ACCORDO TERRITORIALE SUGLI AFFITTI
PER IL TERRITORIO DEL COMUNE DI ALESSANDRIA
Legge 9 dicembre 1998 n. 431 e D.M. 30 dic. 2002

Laccordo territoriale sottoscritto in data 9 giugno 2003 sostituisce quello del 1999
Esso regola:
le modalit per il calcolo della superficie;
la suddivisione delle aree omogenee del territorio del Comune di Alessandria;
le fasce di oscillazione dei canoni.

Superficie a base del calcolo:
La superficie a base del calcolo si determina in base ai criteri ed alle modalit stabilite dall art. 13 della
legge 292/78 ( legge dellequo canone) il quale recita:
Superficie convenzionale.
La superficie convenzionale data dalla somma dei seguenti elementi:
a) lintera superficie dell unit immobiliare;
b) il 50 % della superficie delle autorimesse singole;
c) il 20 % della superficie del posto macchina in autorimesse di uso comune;
d) il 25 % della superficie dei balconi, terrazze, cantine ed altri accessori simili;
e) il 15 % della superficie scoperta di pertinenza dellimmobile in godimento esclusivo del conduttore;
f) il 10 % della superficie condominiale a verde nella misura corrispondente alla quota millesimale
dellunit immobiliare.
detratto il 30 % della superficie dei vani con altezza utile inferiore a metri 1,70.
Le superfici di cui alle lettere a), b) e d) si misurano al netto dei muri perimetrali e di quelli interni.
Lelemento di cui alla lettera e) entra nel computo della superficie convenzionale fino ad un massimo
non eccedente la superficie di cui alla lettera a).
Alla superficie di cui alla lettera a) si applicano i seguenti coefficienti:
a) 1,00 per lunit immobiliare di superficie superiore a metri quadrati 70;
b) 1,10 per lunit immobiliare di superficie compresa fra metri quadrati 46 e metri quadrati 70;
c) 1,20 per lunit immobiliare inferiore a metri quadrati 46.
I coefficienti di cui alle lettere b) e c) del quinto comma non si applicano agli immobili il cui stato di
conservazione e di manutenzione scadente ai sensi dellarticolo 21.
.
Aree omogenee
Sono state determinate 4 aree omogenee:
AREA A1 Centro storico
Corso T. Borsalino Spalto Gamondio Spalto Marengo Spalto rovereto Lungo Tanaro Solferino
Lungo Tanaro San Martino Via Tiziano Spalto Borgoglio
Il canone annuo per mq. di superficie utile varia a seconda dellet delledificio:
fino al 31/12/1962 da un minimo di 20 ad un massimo di 58

AREA A2 Area intermedia
Pista fino a corso Romita Galimberti Orti fino a Via Poligonia Cristo Via Bonardi/via Vico Zona
fra Spalto Gamondio/Spalto Marengo/Via Don Orione/Via San Giovanni Bosco/via Massobrio.

AREA A3 Area Periferica
Europa oltre Corso Romita Villaggio Borsalino Orti oltre Via Poligonia Cristo fino a Cabanette
Borgo cittadella Spinetta Marengo Valle San Bartolomeo Valmadonna.

AREA A4 Area Sobborghi
Tutti i sobborghi ad eccezione di quelli ricompresi nellArea Periferica (A3).
I canoni unitari ( a mq. di superficie utile), espressi in Euro variano secondo le zone predefinite e
secondo let dellalloggio del quale si deve determinare il canone

Pagina 1 di 3 accordo territoriale per gli affitti nel comune di Alessandria :: U.P.P.I. Alessandria ::...
30/04/2004 http://www.uppi-alessandria.it/article.php?sid=111

ALLEGATO B
Fasce di oscillazione
Dei canoni di locazione espressi in Euro per ogni mq. utile di superficie
___________________________________________________________________________________
---------------------------Fabbbricati costruiti pima del 1 gennaio1963
Area 1---------------------Area 2 ---------------------- -Area 3 -----------------------Area 4 --------------------
Centro storico----------- Area Intermedia----------- Area Periferica----------- Sobborghi
Da 20,00 a 58,00---Da 28,00 a 51,00--Da 25,00 a 48,00--Da 20,00 a 36,00
___________________________________________________________________________________
---------------------------Fabbricati costruiti dall1/1/63 al 31/12/990
Area 1---------------------Area 2 ---------------------- -Area 3 -----------------------Area 4 --------------------
Centro storico----------- Area Intermedia----------- Area Periferica----------- Sobborghi
Da 30,00- a 60,00--Da 35,00--a 54,00-- Da 28,00--a 51,00-- Da 25,00--a 39,00
___________________________________________________________________________________
-------------------------- Fabbricati costruiti dopo il 31 dicembre 1990
Area 1---------------------Area 2 ---------------------- -Area 3 -----------------------Area 4 --------------------
Centro storico----------- Area Intermedia----------- Area Periferica----------- Sobborghi
da 35,00--a 65,00--da 40,00--a 57,00--da 30,00--a 54,00--da 30,00--a 42,00

I valori sopra definiti varieranno in base alla superficie dellimmobile secondo la seguente

----------------------------------------------TABELLA C----------------------------------------------------------
Superfici in mq. utili oltre a mq--105-- I valori massimi di cui allallegato B sono ridotti del 10 %

Superfici in mq. utili oltre a mq--125--I valori massimi di cui all allegato B sono ridotti del 15 %

Superfici in mq. utili oltre a mq--145--I valori massimi di cui all llrgato B sono ridotti del 20 %

Superfici in mq. utili Inferiori a mq 61 I valori massimi di cui allallegato B sono aumentati del 20 %

Superfici in mq.utili Inferiori a mq 51 I valori massimi di cui allallegato B sono aumentati del 30 %

Superfici in mq. utili Inferiori a mq 41 I valori massimi di cui allallegato B sono aumentati de 50 %

--------------------------------DETERMINAZIONE DEL CANONE CONTRATTUALE ----------------------------
Il canone di locazione sar quello risultante dalla applicazione della superficie convenzionale, calcolata
ai sensi dellart. 13 (L. 392/78) ai valori minimi/ massimi indicati nella tabella B corretti con i
coefficienti indicati nella tabella C applicata alla superficie di cui alla lettere a) dellart. 13.

-----------------------------------AGEVOLAZIONI FISCALI -------------------------------------------------------i
Lart. 5 del D. M. 30 dicembre 2002 concede le seguenti agevolazioni fiscali:
a) Il reddito imponibile (85 % del canone di locazione) ulteriormente ridotto del 30 %;
b) La base imponibile per la determinazione dellimposta di registro assunta nella misura del 70 %
del corrispettivo annuo pattuito.
Agli inquilini di unit immobiliari adibite ad abitazione spetta una detrazione, rapportata al periodo
dellanno durane il quale sussiste tale destinazione, nei seguenti importi:
a) Euro 495,80 se il reddito complessivo non supera 15.493,71;
b) Euro 247,90 se il reddito complessivo supera 15.593,71.
Per usufruire delle predette detrazioni necessario che, nella dichiarazione dei redditi relativa allanno
in cui si intende usufruire delle agevolazioni, siano indicati gli estremi di registrazione del contratto di
locazione, lanno di presentazione della denuncia ai fini I.C.I. ed il comune ove ubicato limmobile.

Il Comune di Alessandria ha ridotto al 3 per mille lImposta Comunale sugli Immobili affittati secondo
laccordo territoriale.
Per ottenere la riduzione necessario presentare la richiesta di riduzione presso gli uffici comunali con
allegata una copia del contratto registrato.

Ai sensi del dodicesimo comma dellart. 1 del D.M. 30 dicembre 2002, i contratti di locazione devono
essere stipulati esclusivamente utilizzando i tipi di contratto allegati al decreto predetto.

Il decreto 30 dicembre 2002, inoltre, definisce:

a) le norme per la stipulazione dei contratti di natura transitoria e quelli per gli studenti universitari
che dovranno essere stipulati utilizzando i contratti in esso allegati;

b) la tabella degli oneri accessori;

c) la facolt di concedere al conduttore il diritto di prelazione, in caso di vendita, riservata
esclusivamente al proprietario dellimmobile.
In questo caso vanno osservate le modalit previste dagli articoli 38 e 39 della L. 392/78.

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d) lassistenza delle organizzazioni dei proprietari e degli inquilini facoltativa.



Note: l'ARTICOLO STATO COMPLETATO IN DATA 7 LUGLIO 2003

Per maggiori chiarimenti i proprietari immobiliari possono rivolgersi alla sede dellU.P.P.I. di corso V.
Marini, 12, in Alessandria.


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tel. 0131260343
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ACCORDO PER IL COMUNE DI ANCONA
TRA
UPPI
E SUNIA SICET UNIAT
UNIONE INQUILINI
PER LA STIPULA DEI CONTRATTI A CANONE CONTROLLATO
(Art. 2 comma 3 Legge n. 431/98)
Visto lart. 4 comma 1 della legge in oggetto, in merito alla fase di concertazione prevista
tra le parti sociali della propriet e degli inquilini, nonch la nuova Convenzione nazionale
ed il successivo decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 30 dicembre
2002, che stabiliscono i criteri per la stipula dei contratti a canone controllato, le
Organizzazione Sindacali dei proprietari UPPI, e degli inquilini SUNIA, SICET, UNIAT,
Unione Inquilini Territoriali convengono quanto segue:
A) RIFERIMENTI NORMATIVI
G
Il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 30 dicembre 2002,
che recepisce la Convenzione di cui sopra, (pubblicato sul Supplemento Ordinario
n. 59 alla G. U. n. 85 dellaprile 2003 allart. 1 prevede che:
Gli accordi territoriali ()
a) stabiliscono fasce di oscillazione del canone di locazione allinterno delle quali, secondo
le caratteristiche delledificio e dellunit immobiliare, concordato tra le parti, il canone
per i singoli contratti;
b) individuano () insiemi di aree aventi caratteristiche omogenee per:
c) VALORI DI MERCATO;
d) DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI;
e) TIPOLOGIE EDILIZIE, TENENDO CONTO DELLE CATEGORIE E CLASSI CATASTALI2.
G
Per la determinazione degli elementi di cui al punto precedente si conviene di fare
riferimento alla revisione generale delle zone censuarie e delle tariffe destimo
(come stabilito dal DPR 23 marzo 1998, n. 138) affinch la determinazione dei
limiti di oscillazione per le locazioni a canone controllato, abbia come principali
riferimenti.
G
Sulla base dellesperienza acquisita con lapplicazione del precedente Accordo del
1999, le parti concordano una rivalutazione dei valori minimi, medio e massimo
relativamente alle zone, cos come individuate al Punto 2.
Tali riferimenti quantitativa possono perci considerarsi validi ed adeguati rispetto agli
attuali valori immobiliari salvo la necessit di verifiche periodiche, da prevedersi almeno
ogni 3 anni.
Tali riferimenti quantitativi possono perci considerarsi validi ed adeguati rispetto agli
attuali valori immobiliari la necessit di verifiche periodiche, da prevedersi almeno ogni 3
anni.
B) DETERMINAZIONE DEL CANONE
1.
Il raggiungimento di tali obiettivi richiede che:
- il Comune di Ancona, nella sua piena autonomia amministrativa e
compatibilmente con gli equilibri di bilancio provveder ad una rimodulazione delle
aliquote ICI per gli immobili affittati a canone controllato tramite il presente
Accordo;
f) si avvii, da parte dello stesso, un confronto periodico con le OO. SS. stipulati
anche per una pi adeguata valutazione dei canoni controllati;
g) si faccia riferimento ai criteri di calcolo dei canoni per la stesura dei contratti
tipo depositati presso il comune affinch le parti contraenti possano beneficiare
delle previste riduzioni fiscali;
h) il canone ottenuto mediante lapplicazione dei parametri sottoindicati da
ritenersi il valore massimo concordabile;
In merito ai criteri per il calcolo dei canoni di le OO. SS. Convengono su alcuni
margini correttivi ai limiti di oscillazione nel rapporto con gli attuali valori di
mercato delle compravendite, elaborati dalle OO. SS. Stesse, sulla base delle
rilevazioni fornite dallOsservatorio del Catasto nellambito delle Zone e delle Aree
Omogenee individuate e delimitate dallUfficio Tecnico del Comune di Ancona, di
cui lo stesso fornir dettagliato stradario.
2.
Valori di mercato delle locazioni.
Zone del TerritorioComunale e
relative Aree
Immobili non intensivi di nuova costr.
(dopo il 90)
Valore (Euro MQ/Annue)
PREGIO Minimo Medio Massimo
R9 - (Passetto S. Margherita) 100,00 105,00 110,00
R10 (Pietralacroce) 90,00 95,00 100,00
CENTRO
R15 (Viale d. Vittoria R.
Adriatico)
100,00 105,00 110,00
R6 (C.so Garibaldi C.so
Matteotti)
95,00 100,00 105,00
R5 (Capodimente) 95,00 90,00 95,00
R3 (B.go Rodi) 85,00 90,00 95,00
INTERMEDIA-SEMI CENTRO
R14 (M. Residenza P.za u. Bassi-
Piano)
70,00 80,00 110,00
R8 (Palombare) 65,00 75,00 85,00
R11 (Pinocchio-Posatora) 75,00 85,00 95,00
Q3 70,00 80,00 90,00
R7 (Grazie-Tavernelle) 75,00 85,00 95,00
PERIFERIA
R12 (Q1-Q2) 65,00 75,00 85,00
R13 (Torrette-Palombina-
Collemarino
70,00 80,00 90,00
R10 (Varano-Angeli-Massigno)
Poggio Montacuto)
55,00 65,00 75,00
SUB URBANA
R2 (Aspio Paterno-Casine-
Gallignano-Ghettarello-Mad.
Grazie-Montesicuro-Sappanico-T.
di Barcaglione)
55,00 65,00 75,00
R4 (Candia) 60,00 70,00 80,00
3.
superficie Convenzionale dellalloggio
i) Superficie calpestabile al netto dei muri perimetrali ed interni relativi ai vani
principali ed accessori a servizio diretto di quelli principali.
Computata nella misura del 100%
* Per gli appartamenti di misura inferiore a 60 mq. O inferiori a 50 mq. calpestabili
si applicher una maggiorazione rispettivamente del 10% o del 20% senza
superare comunque i 60 mq. o 50 mq;
* * Per gli appartamenti di misura superiore a 110 mq. calpestabili, si applicher
una riduzione del 10% ma no al di sotto comunque dei 110 mq;
b) superficie dei vani accessori a servizio indiretto (soffitte, cantine e simili):
- Qualora siano comunicanti coni vani principali ed abbiano caratteristiche
omogenee agli stessi
computata nella misura del 50%
- qualora non siano comunicanti con i vani principali
computata nella misura del 25%
c) Superficie di balconi, terrazze e simili di pertinenza esclusiva:
- qualora siano comunicanti con i vani principali
computata nella misura del 25%
- qualora no siano comunicanti con i vani principali
computata nella misura del 10%
d) Aree scoperte a verde in godimento esclusivo:
- fino alla misura della superficie di cui al punto a)
computata nella misura del 10%
- oltre al misura della superficie di cui al punto a)
computata nella misura del 2%
e) Posto auto o garage ad uso esclusivo
computata nella misura del 50%
f) Posto auto condominiale assegnato
computata nella misura del 20%
4.
Margine di oscillazione tra i valori Massimi e Minimi di Mercato (di cui al punto 2),
attribuiti a ciascuna delle sei seguenti variabili:
a. Tipologia Catastale Valore attribuito
- Categoria A/2 A/7 Valore Massimo _____________
Categoria A/3 Valore Medio _____________
- Categoria A/4 A5 A/6 Valore Minimo _____________

b. Dotazione di pertinenze
Valutazione di incidenza
(somma dei punti attribuiti alle pertinenze presenti nellimmobile)
Punti
- Garage 3
- Posto auto coperto 2
- Posto auto scoperto assegnato 1
- Cantina 1
- Soffitta praticabile 1
- Balconi o terrazzi 1
- Terrazza (sup. maggiore di 10 mq) 2
- Area a verde in godimento esclusivo 1
- Lavatoio o stenditoio o god. Escl. 1
Totale punti _____ Punti

Da 8 a 13 Punti Valore Massimo ___________
Da 4 a 7 punti Valore Medio _____________
Da 0 a 3 punti Valore Minimo _____________
c. Stato di manutenzione dellimmobile e degli impianti
(i punti sottostanti vanno conteggiati se le condizioni sono considerabili normali o
discrete, ma funzionanti; non vanno invece conteggiati se mediocri o scadenti,
difettose o deteriorate).
Punti
- pavimenti 1
- pareti e soffitti 1
- infissi 1
- Impianto elettrico 2
- Imp. Idrico e serv. Ig.
Sanit.princip.
2
- Servizio igienico senza finestra o 2 1
- Impianto di riscaldamento 2
- Accessi, scale, ascensore 1
- Facciate, coperture e parti com. in
gen.
1
Totale punti _____ Punti
Da 9 a 12 Punti Valore Massimo___________
Da 6 a 8 punti Valore Medio ______________
Da 0 a 5 punti Valore Minimo _____________
d. Livello del Piano
- attico con asc. E cop. A tetto,
o piano interm. con ascensore
Valore Massimo ____________
- Attico con cop a lastr. Solare,
intermedio senza ascens, piano terra
Valore Medio ______________
- Seminterrato Valore Minimo _____________
e. Dotazione di servizi
Punti
- Ascensore

1
- Riscaldamento aut. o contab. aut. 3
- Riscald. centralizzato 2
- Riscaldam. Privo di imp. 1
- Doppi vetri 1
- Doppi servizi 1
- Porta blindata 2
- Sistema di allarme 1
- Impianto di citofono 1
- Imp. di video-citof. 2
- Condizionamento aria 1
- Portineria 1
- Impianto TV 1
- Imp. antenna parabolica 1
Totale punti _____ Punti
Da 8 a 14 Punti Valore Massimo ____________
Da 5 a 7 punti Valore Medio ______________
Da 0 a 4 punti Valore Minimo _____________
F. Presenza di spazi comuni *
Punti
- cortili 1
- area verde 2
- stenditoio 1
- lastrici solari agibili 1
- Aree condominiali com. o ripost. 1
Totale punti _____ Punti

Da 4 a 6 Punti Valore Massimo ____________
Da 2 a 3 punti Valore Medio ______________
Da 0 a 1 punti Valore Minimo _____________
* Questa sesta variabile no pu essere presa in considerazione nel caso di
fabbricati composti da appartamenti autonomi tra di loro (come gli alloggi singoli,
con ingresso autonomo o a schiera).
5.
Media dei valori attribuiti alle 6 variabili considerate = (a+b+c+d+e+f*) : 6
(ovvero : 5*) (____+____+____+___+______+_______) : 6 (ovvero :5*) =
____
Correttivi relativi alla tipologia dellimmobile ed alle vetust maggiori.
a. alloggi collocati in immobili intensivi (oltre 4 alloggi nello stesso fabbricato)
riduzione del Valore ricavato di -10%
b. alloggi da considerarsi come villini (categoria A/7)
incremento del Valore ricavato di +10%
c. Vetust relativa allnano di costruzione o di completa ristrutturazione (o
restauro, come documentabile da apposita concessione edilizia).
- fino al 1955 (costruzioni in struttura portante senza intelaiatura in cemento
armato)
la riduzione prevista del -10%;
(qualora negli immobili costruiti prima del 1955 lo stato di manutenzione sia in
condizione di degrado
la riduzione prevista del -20%;
- dal 1955 al 1972 (struttura in cemento armato o mista, ma no sottoposta ai
vincoli delle costruzioni antisismiche)
la riduzione prevista del 8%
dal 1973 al 1989 (costruzione in cemento armato antisismica)
la riduzione prevista del 4%;
- dal 1990 in poi (alloggi di nuova costruzione)
la riduzione prevista del -0%;
* In non corrispondenza tra i suddetti periodi (di costruzione) e le tipologie nelle
caratteristiche di costruzione, queste ultime avranno la priorit nella scelta della
percentuale di riduzione da considerarsi. *
d. Carenza di elementi essenziali
- assenza di servizi igienici interni
allabitazione la riduzione prevista del - 15%
- assenza di allacciamento alla rete la riduzione prevista del - 6%
fognaria
- assenza di impianto fisso di la riduzione prevista del - 12%
riscaldamento
- assenza di ascensore oltre il 2 paino la riduzione prevista del - 3%
-assenza di ascensore oltre il 4 piano la riduzione prevista del - 10%
6.
Mobilio
Alloggio ammobiliato incremento consentito fino al +25%
7.
Per durate contrattuali superiori al previsto minimo di 3 anni
Gli importi dei canoni come sopra ricavati potranno essere incrementati di una
delle seguenti percentuali:
- per contratti della durata di 4 anni + 2 di eventuale proroga
incremento del + 3 %
- per contratti della durata di 5 anni + 2 di eventuale proroga
incremento del + 5 %
- per contratti della durata di 6 anni + 2 di eventuale proroga
incremento del + 7 %
Per contratti stipulati con Studenti Universitari fuori sede, di durata superiore al
minimo
- Durata da 7 a 12 mesi incremento del + 5 %
- Durata da 13 a 24 mesi incremento del + 8 %
- Durata da 25 a 36 mesi incremento del + 10 %
Per alloggi situati nellambito delle zone limitrofe alle sedi o sezioni universitarie
(Centro, Semicentro, R/12 e R/13)
Ulteriore incremento del + 10%
8/b. Contratti di natura transitoria
Il contratto tipo di locazione ad uso abitativo di natura transitoria definito sulla
base del modulo allegato al D.M. del 30/12/2002.
La qualificazione dellesigenza del locatore e del conduttore che giustifica la
transitoriet del contratto viene individuata nel seguente modo:
a) Quando il proprietario ha necessit di adibire entro diciotto mesi limmobile ad
abitazione propria, dei figli, dei genitori o di altri familiari, per motivi di:
- trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
- matrimonio di un figlio o di altro famigliare;
- rientro da altro comune di residenza o dallestero;
- attesa di autorizzazione dal comune per il richiesto cambio di destinazione duso
dellimmobile;
- attesa di concessione edilizia o autorizzazione da parte del Genio Civile per la
ristrutturazione o demolizione dellimmobile o ampliamento con alloggio attiguo;
- attesa della stipula di un contratto definitivo di vendita, con preliminare gi
stipulato e data della stipula entro 24 mesi.
b) Quando linquilino ha necessit di un contratto transitorio a causa di:
- - trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
- contratto di lavoro a tempo determinato in comune diverso da quello di
residenza;
- assegnazione di alloggio di edilizia pubblica o acquisto in cooperativa o presso
privati di un alloggio che si rende disponibile entro diciotto mesi dimostrato con
apposita dichiarazione dellente assegnatario o con compromesso regolarmente
registrato,
- vicinanza momentanea a parenti bisognosi,
- uso seconda casa con permanenza della residenza della prima casa,
- esigenze di studio o di formazione professionale, la cui durata massima e
frequenza siano documentabili:
Il Decreto stabilisce che linquilino e/o il proprietario che abbiano necessit9 di
stipulare un contratto transitori debbano provare la necessit di transitoriet
allegando lapposita documentazione al contratto: Si prevede inoltre che nel
contratto le parti che manifestano la necessit di transitoriet debbano dichiarare il
motivo della stessa e, successivamente confermare il permanere della stessa
tramite lettera raccomandata da inviarsi prima della scadenza del termine stabilito
nel contratto.
I contratti di cui al presente articolo sono ricondotti alla durata prevista
dallarticolo 2, comma 1, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, in caso di
inadempimento delle modalit di conferma delle esigenze transitorie stabilite nei
tipi di contratto di cui al comma 6, ovvero nel caso le esigenze di transitoriet
vengano meno:
9.
Rapporto tra i canoni liberi di mercato sopra definiti ed i canoni controllati con
diritto al beneficio delle agevolazioni fiscali.
Dati i canoni medi di libero mercato, cos come sopra ricavati. I canoni controllati
per il Territorio comunale di Ancona dovranno attenersi entro la riduzione mina del
20%, rivedibile in funzione delle agevolazioni previste sulle aliquote ICI, ovvero di
eventuali variazioni su altre agevolazioni fiscali.
10.
Aggiornamento del canone di locazione
Il canone di locazione cos ricavato e stabilito dalle parti per i singoli contratti di
locazione potr essere aggiornato richiesta del locatore nella misura massima del
75% della variazione annua accertata dallISTAT (indice FOI) dei prezzi al consumo
per le famiglie di operai e impiegati verificatosi rispetto alla data di stipula del
contratto stesso.
I contratti gi stipulati con riferimento al precedente Accordo Comunale del 6
agosto 1999 e tuttora in corso alla data di stipula del presente accordo potranno
essere rinnovati, previa disdetta inviata almeno sei mesi prima, alla prima
scadenza utile, con riferimento alla nuova valutazione dellalloggio secondo i criteri
stabiliti dal presente Accordo.
11.
Tabella concordata per la Ripartizione delle spese e degli Oneri Accessori.
Si concorda di integrare la Tabella oneri accessori Ripartizione fra locatore e
conduttore (Allegato G del DM 30 dicembre 2002) con la Tabella gi definita nel
precedente Accordo
C) ASPETTI NORMATIVI PER LA GESTIONE DELLA LEGGE SUL TERRITORIO
1.
Istituzione di una Commissione di Conciliazione stragiudiziale paritetica
provinciale.
Come previsto dallarticolo 6 del DM del 30 dicembre 2002, per i contratti di cui
allart. 2 comma 3 e allart. 5 comma 1 e 2 legge n. 431/1998, dovr essere
costituita una Commissione di Conciliazione Stragiudiziale Paritetica, ogni qualvolta
le parti ne facciano richiesta.
Alla Commissione potr essere demandata la soluzione stragiudiziale delle
controversie inerenti anche i contratti di locazione di cui allart. 2 comma 1, legge
n. 431/1998.
I contratti tipo prevederanno la seguente clausola: Ciascuna parte potr adire per
ogni controversia che dovesse sorgere in merito alla interpretazione ed esecuzione
del presente contratto, nonch in ordine allesatta applicazione dellAccordo
Territoriale pi sopra citato, anche a riguardo del canone, una Commissione di
Conciliazione Stragiudiziale formata:
- quando due componenti scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni
firmatarie dellAccordo di cui sulla base delle designazioni, rispettivamente, del
locatore e del conduttore;
- quanto a un terzo che svolger eventualmente funzioni di presidente sulla
base della scelta operata dai due componenti come sopra designati ove gli stessi
di comune accordo ritengano di nominarlo.
In caso di variazione in pi o in meno dellimposizione fiscale rispetto a quella in
atto al moment della stipula del contratto, la parte interessata potr adire una
Commissione Stragiudiziale di Conciliazione composta nei modi sopra indicati, la
quale determiner, nel termine perentorio di novanta giorni, il nuovo canone a
valere fino alla cessazione del rapporto contrattuale, ivi compreso leventuale
periodo di proroga biennale, o fino a nuova variazione.
2.
Istituzione dellOsservatorio locale della condizione abitativa
Con sede presso lAssessorato alla Casa del Comune di Ancona e finalizzato alla
realizzazione delle seguenti funzioni:
- raccolta e tenuta degli accordi locali e dei relativi Contratti-tipo e dei singoli
contratti individuali stipulati tra le parti;
- banca dati e monitoraggio dei canoni e mercato libero e di quelli a contratto
conforme agli accordi collettivi:
- banca dati sul sistema abitativo nellambito territoriale.
Di tale Osservatorio debbono far parte le Organizzazioni Sindacali degli Inquilini e
della Propriet Edilizia, oltre che degli Organismi Universitari;
3.
Utilizzo del Fondo Sociale per il sostegno al pagamento dei canoni di affitto da
destinare alle famiglie pi disagiate come previsto dallart. 11 della legge 431/98
e dellart. 36 della legge regionale n. 44/07 e dando la priorit, ai contratti stipulati
a canone controllato.
4.
Istituzione di Enti Bilaterali composti da Sindacati Inquilini e della Propriet edilizia
e da istituirsi con apposito regolamento:
- senza finalit di lucro;
- per lerogazione di servizi agli iscritti;
- con adesione facoltativa, anche con delega, tramite clausola contenuta nel
contratto di locazione;
- con eventuali quote di servizio.
5.
Dichiarazione di Conformit del contratto agli Accordi Collettivi.
La determinazione del Valore Effettivo del canone di locazione dovr scaturire da
una verifica in contraddittorio tra le parti contraenti, a loro richiesta dalle
rispettive Organizzazioni Sindacali firmatarie della Convenzione Nazionale, che ne
attestino la conformit secondo i criteri di cui al presente Accordo.
Il Comune potr verificare la conformit dei singoli contratti a quanto previsto
dallAccordo Territoriale depositato ed al relativo contratto-tipo. Tale verifica dovr
essere prevista in ogni caso se la stipula avvenuta senza lassistenza delle
OO.SS. firmatarie del presente Accordo, avvalendosi a tale scopo anche
dellOsservatorio locale e vincolando il Comune qualora si riscontrino difformit
interpretative, o di valutazione, a ricondurre i singoli contratti ad una delle due
forme previste dalla legge n. 431/98. Copia dei contratti stipulati con riferimento
allAccordo dovr essere depositata presso lUfficio Tributi e Patrimonio del
Comune.
Le parti concordano di fare riferimento al presente Accordo anche per la stipula
degli Accordi integrati con le grandi propriet immobiliari, nonch per gli alloggi di
propriet privata che vengono locati con canoni vincolati da Enti Pubblici entro i
parametri e con i criteri di valutazione previsti dallo stesso.
Le OO.SS., che verificheranno la conformit allAccordo sottoscritto e depositato
dei singoli contratti, non risponderanno dei dati dichiarati dalle parti contraenti
elencati su apposito Verbale di Consegna e di Conformit del canone, cos come
sottoscritto a parte dai contraenti.
Per eventuali controversie interpretative circa lo stato di conservazione
dellimmobile, le parti fanno riferimento al DM del 9/10/1978.
Depositato presso il Comune di Ancona il 09 10 2003
G
Allegati Verbale di consegna e di Conformit del canone
G
Tabella della ripartizione spesse condominiali e oneri accessori;
G
Contratti tipo modelli A B e C
G
Contratti tipo per grandi propriet
G
Immobiliari con oltre 15 alloggi locati siti nel territorio comunale Mod. D, E, F,
10 OTTOBRE 2003-12-01
UPPI
SUNIA SICET UNIAT UNIONE INQUILINI
P. COMUNE DI ANCONA

COMUNE DI AOSTA
ACCORDO TERRITORIALE SULLE LOCAZIONI ABITATIVE
DEL COMUNE DI AOSTA

STIPULATO TRA
Le seguenti organizzazioni
Confedilizia, Uppi, Appc, Unioncasa
e
Sunia, Sicet, Uniat, Savt casa, Unione Inquilini
A sensi e per quanto disposto dallart. 2 comma 3 L. 431/98 ed in attuazione del Decreto
Ministeriale n. 67 del 22/3/99 del ministro dei LL.PP. di concerto con il Ministro delle
Finanze, le organizzazioni della propriet e degli inquilini sopra indicate convengono e
stipulano il seguente accordo:
1. Il presente accordo ha valore per tutto il territorio del Comune di Aosta cos come
suddiviso nelle zone omogenee di cui allallegato A.
2. Si conviene di determinare per ognuna delle suddette aree i valori minimi e massimi
del canone espressi in lire mensili per ogni metro quadro utile, inteso come superficie di
calpestio al netto dei muri, come da tabelle riepilogative (con relative suba fasce che si
allegano come parte integrante al presente accordo). Nella determinazione della superficie
si calcola lintegrale superficie dellimmobile abitato, l80% della superficie del box auto e/o
del posto macchina e il 25% dei balconi, dei terrazzi, delle aree verdi esclusive della
cantina e della soffitta. I valori sono stati determinati anche fatte, per quanto possa
occorrere, le opportune valutazioni in merito:
Alle attuali condizioni locali del mercato immobiliare;
Alle agevolazioni fiscali, come oggi specificatamente esistenti a favore del locatore e
del conduttore per coloro che intedono ricorrere alla contrattazione del cosidetto secondo
canale;
Il canone potr stabilire una maggiorazione non superiore al 15% per alloggio
adeguatamente ammobiliato (arredamento normale della cucina e della camera da letto).
3. Il canone di locazione, come definito in applicazione del presente accordo potr
essere aggiornato annualmente in misura non superiore al 75% della variazione dei prezzi
al consumo per operai e impiegati, come accertati dallIstat a decorrere dal mese
successivo la data della richiesta. Lapplicazione della presente clausola avverr a partire
dal terzo anno del contratto.
4. Ciascuna delle parti potr adire per ogni controversia che dovesse insorgere in merito
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alla interpretazione ed esecuzione del presente contratto, nonch in ordine allesatta
applicazione del presente Accordo Territoriale, anche riguardo al canone, ad una
Commissione di conciliazione stragiudiziale formata quanto a due componenti scelti fra
appartenenti alle organizzazioni firmatarie del presente Accordo sulla base delle
designazioni rispettivamente del conduttore e del locatore e quanto, ove ritenuto
necessario, ad un terzo che svolger eventualmente funzioni di Presidente sulla base della
scleta operata dagli altri due componenti, ove gli stessi di comune accordo ritengono di
nominarlo. Tale commissione non esclude la normale competenza dellAutorit Giudiziaria.
In caso di variazione in pi o in meno dellimposizione fiscale rispetto a quella in atto al
momento della stipula del contratto, la parte interessata potr adire la Commissione
stragiudiziale di conciliazione, la quale determiner nel termine perentorio di 90 giorni il
nuovo canone a valere fino alla cessazione del rapporto contrattuale, ivi compreso
leventuale periodo di proroga biennale o fino a nuova variazione.
5. Per i contratti di durata superiore a 3 anni i valori di oscillazione dei canoni di cui
allallegato B avranno le seguenti variazioni:
Durata di 4 anni maggiorazione del 2%
Durata di 5 anni maggiorazione del 3%
Durata superiore a 5 anni del 6%
6. In materia di oneri accessori le parti faranno riferimento allallegato, tabella C di
ripartizione delel spese tra le parti. Per quanto non compreso, si fa riferimento agli artt. 9 e
10 L. 392/78.
7. Il presente accordo rester in vigore fino alla stipula di altro a seguito dellemanazione
di un nuovo decreto ministeriale di recepimento di Convenzione nazionale sostitutiva di
quella sottoscritta l8/2/1999 e potr, di comune intesa, formare oggetto di revisione
allorch il Comune deliberi aliquote ICI specifiche per i locatori che lochino sulla base del
presente accordo o siano modificate le agevolazioni fiscali di cui allart. 8 della L. 431/98 o
intervengano consistenti variazioni delle condizioni di mercato locale dei canoni di
locazione o quando lo si ritenga necessario.
Il presente Accordo verr depositato presso la Segreteria generale di ogni Comune
mediante consegna alle Segreterie generali degli stessi, Ufficio protocollo Generale o invio
alle medesime tramite raccomandata ar.
Confedilizia, Uppi, Appc, Unioncasa
e
Sunia, Sicet, Uniat, Savt casa, Unione Inquilini

Aosta 22 novembre 1999

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ACCORDO TERRITORIALE
PER IL
COMUNE DI ROMA
IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9 DICEMBRE 1998 N.431
E DEL DECRETO DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE
E DEI TRASPORTI
DI CONCERTO CON IL MINISTERO DELLECONOMIA
E DELLE FINANZE IN DATA 30/12/2002
SOTTOSCRITTO IL 3/02/2004 DA
(Associazioni degli inquilini)
ANIA
FEDER.CASA
SICET
SUNIA
UNIAT
UNIONE INQUILINI
E
(Associazioni della propriet)
APPC
ARPE
ASPPI
CONFAPPI
UPPI
PREMESSA
Le Organizzazioni Sindacali Provinciali degli Inquilini, riunite in attuazione del decreto del
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ritengono necessario esprimere la pi
profonda preoccupazione per il grave stato in cui versa il mercato delle locazioni nella
citt di Roma a causa, soprattutto, della grande sproporzione esistente tra la domanda
(sempre presente) e lofferta di alloggi, sia pubblici che privati (sempre pi difficilmente
reperibile).
Le 00.SS. convengono che tale situazione stata determinata da una serie di cause
collegate tra loro, quali, ad esempio: il progressivo depauperamento dellofferta in alloggi
sia della E.R.P. che degli enti previdenziali pubblici, privati e privatizzati, oggetto in
maniera, apparentemente, inarrestabile, di cartolarizzazioni, dismissioni, alienazioni; una
incidenza fiscale pesante sul bene casa, formata da tributi statali e locali, che penalizza
fortemente le rendite da affitto, anche nelle aree a forte tensione abitativa come Roma;
la perdurante assenza di qualsiasi programma di costruzione di immobili, da destinare
soltanto alla locazione, individuando, a tal fine, sia le aree utilizzabili da piano regolatore
che quelle recuperabili, reperendo i finanziamenti corrispondenti e necessari; la
divaricazione presente tra un mercato delle locazioni, sostanzialmente incontrollabile, e i
redditi delle famiglie, soprattutto del ceto medio, contenuti al di sotto dei livelli di
inflazione programmata; etc. etc..
Appare evidente come il ruolo dei sindacati di categoria, chiamati istituzionalmente, dalla
legge 431/98, a definire le modalit con le quali determinare i canoni di locazione, ai
sensi dellart. 2 comma 3 della citata legge, in assenza di interventi diretti a modificare la
situazione esistente, attraverso programmi di gestione della emergenza abitativa,
contestuali a programmi di costruzione, recupero e reperimento di immobili per la
locazione, onde riequilibrare (almeno parzialmente) la sproporzione tra domanda ed
offerta, non possa che essere un ruolo, decisamente, minimale rispetto alla capacit
dincidenza sul mercato immobiliare di Roma, in misura corrispondente alle necessit ed
alle attese, dei cittadini romani.
Le OO.SS. degli inquilini hanno, comunque, convenuto di assolvere in pieno al loro
compito di rinnovare la convenzione territoriale per la citt di Roma, assumendosi, senza
incertezze, la responsabilit di ricercare (e trovare) gli equilibri praticabili in un contesto
cos estremamente complesso e difficoltoso, da non consentire positive aspettative per
nessuna delle parti sindacali.
Con altrettanta convinzione e fermezza, rivendicano, a pieno titolo, che, almeno,
altrettanto senso di responsabilit mostrino le istituzioni ad ogni livello territoriale, nel
porre in essere, senza ulteriori, ingiustificabili, indugi, ciascuno per il proprio settore
dintervento, gli strumenti fiscali (IRPEG, IRPEF,ICI) e programmatici in grado di dare
prospettive reali alle migliaia di famiglie romane alla affannosa (in alcuni casi, disperata)
ricerca di una abitazione dignitosa, ad un canone corretto e, innanzitutto, possibile.
ANIA ________________________________________
FEDERCASA __________________________________
SICET _______________________________________
SUNIA _______________________________________
UNIAT _______________________________________
UNIONE INQUILINI _____________________________
ACCORDO TERRITORIALE
PER IL
COMUNE DI ROMA
IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9 DICEMBRE 1998 N.431
E DEL DECRETO DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE
E DEI TRASPORTI
DI CONCERTO CON IL MINISTERO DELLECONOMIA
E DELLE FINANZE IN DATA 30/12/2002
1. CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, L. 431/98)
Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Roma.
Il territorio del Comune viene suddiviso in 165 zone omogenee come da allegato A,
individuate dalle Agenzie per il Territorio.
Per le zone omogenee come sopra individuate, vengono definite e riportate nello stesso
allegato le fasce di oscillazione dei canoni per valori al mq. mensile.
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo gli allegati contratti-tipo
(allegati B e B1), recante altres - come col presente Accordo formalmente si conviene -
le modalit di aggiornamento del canone nella misura del 75% della variazione Istat.
Il canone di locazione di ogni singola unit immobiliare determinato dalle parti
allinterno della fascia di oscillazione di cui allallegato A e sulla base degli elementi
oggettivi di cui allallegato D. Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori fra
locatore e conduttore, le organizzazioni stipulanti il presente Accordo approvano la
tabella come da allegato E.
I metri quadrati dellunit immobiliari data dalla somma dei seguenti elementi:
a) lintera superficie calpestabile;
b) il 50% della superficie delle autorimesse singole;
c) il 20% della superficie del posto macchina in autorimesse di uso comune;
d) il 25% della superficie di balconi, terrazze, cantine ed altri accessori simili;
e) il 15% della superficie scoperta di pertinenza dellimmobile in godimento esclusivo del
conduttore;
f) il 10% della superficie condominiale a verde corrispondente alla quota millesimale della
unit immobiliare.
g) la superficie di cui alla lettera a) avr una tolleranza per eccesso o per difetto pari e
sino ad un massimo del 5%.
La superficie dei vani con altezza inferiore a m. 1,70 conteggiata al 70%.
Per gli alloggi con superficie interna compresa tra 46 mq. e 70 mq. la superficie
aumentata del 15% fino ad un massimo di 70 mq..
Per gli alloggi con superficie interna compresa inferiore a 46 mq. la superficie
aumentata del 20% fino ad un massimo di 50,6.
I suddetti limiti tengono conto della Sentenza della Corte Costituzionale n 236 del
18/6/1987.
1.
Le parti concordano che, limitatamente ai rinnovi contrattuali, gli incrementi riferiti
alle superfici degli alloggi sino a 46 mq. non si applicheranno per i nuclei familiari
composti esclusivamente da uno o due ultrasessantacinquenni, il cui reddito
familiare non sia superiore a 21.434,00 (limite di decadenza della Regione Lazio
per gli alloggi ERP), da calcolarsi in base allart. 21 comma primo della legge
457/78.
2.
Il valore unitario al mq. delle fasce e delle subfasce di oscillazione potr essere
ridotto sino ad un massimo del 15% per gli alloggi la cui superficie sia pari o
superiore ai 120 mq..
3.
Ove le singole parti contraenti concordino una durata contrattuale superiore ad
anni tre, la fascia di oscillazione dei canoni di cui allallegato A, relativa al Comune
e alle zone ove ubicato limmobile, potr subire nei valori minimo e massimo un
aumento del 4% per i contratti di durata di quattro anni, del 6%, per i contratti di
durata di cinque o sei anni, del 10% per i contratti superiori a sei anni, a valere
per lintera durata contrattuale.
Per gli immobili di cui allart. 1, comma 2, lett.a), L.43 1/98, le fasce di oscillazione dei
canoni di cui al Comune o alle zone ove ubicato limmobile subir nei valori minimo e
massimo un aumento del 15% a valere per lintera durata contrattuale.
Tale aumento sar cumulabile con quello della fattispecie di cui al comma precedente,
ove ricorrente.
Per le unit immobiliari completamente arredate con mobilio efficiente e non degradato,
e con elettrodomestici completamente funzionanti, i valori delle subfasce potranno
aumentare fino ad un massimo del 20%.
CONTRATTI TRANSITORI ORDINARI
(Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 2, comma 3)
L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti di cui al titolo, costituito
dal territorio del Comune di Roma.
Le OO.SS. stipulanti si danno atto che il canone dei contratti individuali di tipo transitorio
sar definito dalle parti contraenti all'interno dei valori minimi e massimi stabiliti per le
fasce di oscillazione dei contratti agevolati per le zone del Comune di Roma, con un
incremento percentuale sino ad un massimo del 15%.
Tale incremento non si applicher per i contratti riferiti agli studenti universitari e/o
equiparati.
Per i contratti in epigrafe- per i quali le Organizzazioni stipulanti concordano
l'applicazione della medesima Tabella degli oneri accessori di cui sub I)- vengono
individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento, rispettivamente, di esigenze dei
proprietari e dei conduttori.
Fattispecie di esigenze dei proprietari:
1.
Quando il proprietario ha esigenze di adibire entro i diciotto mesi l'immobile ad
abitazione propria o dei figli o dei genitori per i seguenti motivi:
a - trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
b - matrimonio dei figli;
c - rientro dall'estero;
d - destinazione dell'immobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio,
esclusivamente per immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del
locatore;
e - destinazione dell'immobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in
seguito alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula
della locazione, che comporti il rilascio dell'alloggio di servizio.
2.
Qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Fattispecie di esigenze dei conduttori:
1.
Quando il conduttore ha una esigenza transitoria collegata ad un evento certo a
data prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Si specifica che per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente
la sussistenza di una delle su indicate esigenze in capo anche ad una sola delle
parti contraenti. Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo
l'allegato tipo di contratto (C e C1).
Letto, confermato e sottoscritto in data 3/02/2004 dalle Organizzazioni stipulanti:
ANIA ________________________________________
FEDERCASA __________________________________
SICET _______________________________________
SUNIA _______________________________________
UNIAT _______________________________________
UNIONE INQUILINI _____________________________
APPC _________________________________________
ARPE _________________________________________
ASPPI _________________________________________
CONFAPPI _____________________________________
UPPI __________________________________________
Allegati:
G Allegato B, Propriet individuale - Locazione abitativa agevolata
G Allegato B1, Grande propriet - Locazione abitativa agevolata
G Allegato C, Propriet individuale - Locazione abitativa di natura transitoria
G Allegato C1, Grande propriet - Locazione abitativa di natura transitoria
G Allegato D, Tabella oneri accessori
G Scheda agevolazione ICI
G Scheda per la determinazione del canone concordato
G Parametri
ALLEGATO D
Al fine di individuare la specifica fascia di oscillazione di riferimento, per determinare il
canone di locazione da applicare nei singoli casi, le parti convengono sulla definizione di
alloggio normale, che come tale si colloca nella fascia di oscillazione media, per ogni
unit abitativa che sia dotata di allacciamento alla rete idrica, di erogazione di gas (anche
tramite deposito rispondente alle vigenti normative di sicurezza), di allacciamento alla
rete fognante, di idoneo impianto di riscaldamento, di uno stato di manutenzione
generale normale.
Lalloggio di tipo normale, come sopra definito, potr collocarsi allinterno della fascia
massima in presenza di almeno tre parametri tra quelli indicati nel presente allegato.
La definizione del canone effettivamente applicabile, allinterno delle singole sub-fasce
(minima, media, massima), sar determinata tra le parti, con lassistenza delle
organizzazioni sindacali di categoria, se richiesta anche da una sola parte, in riferimento
allo stato di manutenzione dellalloggio e dello stabile, dalla tipologia, dai servizi
utilizzabili quali mezzi di trasporto, scuole, etc., da ogni elemento che lo caratteri tra
quelli comunemente presenti nel mercato immobiliare: esposizione, rifiniture, infissi, etc..
Si conviene che la collocazione al valore massimo della fascia massima, potr avvenire
solo in presenza di almeno sei parametri tra quelli indicati nel presente allegato.
Il canone individuato sar diminuito di una percentuale pari al dieci per cento per alloggi
situati al piano seminterrato, e per quelli posti oltre il terzo piano senza ascensore,
mentre per gli alloggi situati al piano attico il canone sar incrementato del 10%.
Il canone potr essere aggiornato annualmente in misura non superiore al 75% della
variazione Istat. L adeguamento del canone decorrer dal mese successivo a quello in
cui ne viene fatta richiesta.
Per quanto riguarda la contrattazione integrativa con la grande propriet immobiliare
privata, e privatizzata, di cui al decreto Ministeriale citato, questa avverr allinterno delle
fasce di oscillazione, senza tenere conto dei parametri indicati nel presente allegato,
essendo gli stessi riferiti esclusivamente alla piccola propriet.
La contrattazione per la grande propriet far riferimento alla fascia media di ogni zona,
con variazioni in diminuzione o in aumento della stessa, in presenza di situazioni,
accertate tra le parti, di degrado o di maggior pregio.
PARAMETRI
Allinterno delle fasce di oscillazione del canale agevolato vengono individuate fino a tre
sub fasce; per lindividuazione della subfascia massima si terr conto dei seguenti
elementi:
1. Posto auto
2. Cortile duso comune, storico o attrezzato a verde;
3. Cantina;
4. Terrazza o balcone;
5. Area verde di pertinenza;
6. Impianto di condizionamento;
7. Impianto sportivo di pertinenza;
8. Doppi servizi;
9. Porta blindata;
10. Doppi vetri;
11. Giardino ad uso esclusivo con superficie di 80 mq. o oltre;
12. Stabile o unit immobiliare ultimati o completamente ristrutturati negli ultimi 10
anni;
13. Sistema di sicurezza o sistema di allarme;
14. Cucina abitabile con finestra;
15. Citofono o Videocitofono;
16. Antenna centralizzata o impianto satellitare;
17. Riscaldamento autonomo.
18. Palazzina non superiore a quattro piani, con un massimo di tre appartamenti al
piano.
19. Strutture di superamento di barriere architettoniche.

ALLEGATO D
TABELLA ONERI ACCESSORI RIPARTIZIONE FRA LOCATORE E CONDUTTORE

AMMINISTRAZIONE
Tassa occupazione suolo pubblico per passo carrabile C
Tassa occupazione suolo pubblico per lavori condominiali L

ASCENSORE
Manutenzione ordinaria e piccole riparazioni C
Installazione e manutenzione straordinaria degli impianti L
Adeguamento alle nuove disposizioni di legge L
Consumi energia elettrica per forza motrice e illuminazione C
Tasse annuali per rinnovo licenza d'esercizio L
Ispezioni e collaudi C

AUTOCLAVE
Installazione e sostituzione integrale dell'impianto o di componenti
primari (pompa, serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico
etc.)
L
Manutenzione ordinaria C
Imposte e tasse di impianto L
Forza motrice C
Ricarico pressione del serbatoio C
Ispezioni, collaudi e lettura contatori C

IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE, DI VIDEOCITOFONO E SPECIALI
Installazione e sostituzione dell'impianto comune di illuminazione L
Manutenzione ordinaria dell'impianto comune di illuminazione C
Installazione e sostituzione degli impianti di suoneria e allarme L
Manutenzione ordinaria degli impianti di suoneria e allarme C
Installazione e sostituzione dei citofoni e videocitofoni L
Manutenzione ordinaria dei citofoni e videocitofoni C
Installazione e sostituzione di impianti speciali di allarme, sicurezza e
simili
L
Manutenzione ordinaria di impianti speciali di allarme, sicurezza e
simili
C

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, PRODUZIONE ACQUA
CALDA, ADDOLCIMENTO ACQUA
Installazione e sostituzione degli impianti L
Adeguamento degli impianti a leggi e regolamenti L
Manutenzione ordinaria degli impianti, compreso il rivestimento
refrattario
C
Pulizia annuale degli impianti e dei filtri e messa a riposo stagionale C
Lettura dei contatori C
Acquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e
acqua
C

IMPIANTI SPORTIVI
Installazione e manutenzione straordinaria L
Addetti (bagnini, pulitori, manutentori ordinari etc.) C
Consumo di acqua per pulizia e depurazione; acquisto di materiale
per la manutenzione ordinaria (es.: terra rossa)
C

IMPIANTO ANTINCENDIO
Installazione e sostituzione dell'impianto L
Acquisti degli estintori L
Manutenzione ordinaria C
Ricarica degli estintori, ispezioni e collaudi C

IMPIANTO TELEVISIVO
Installazione, sostituzione o potenziamento dell'impianto televisivo
centralizzato
L
Manutenzione ordinaria dell'impianto televisivo centralizzato C

PARTI COMUNI
Sostituzione di grondaie, sifoni e colonne di scarico L
Manutenzione ordinaria grondaie, sifoni e colonne di scarico C
Manutenzione straordinaria di tetti e lastrici solari L
Manutenzione ordinaria dei tetti e dei lastrici solari C
Manutenzione straordinaria della rete di fognatura L
Manutenzione ordinaria della rete di fognatura, compresa la
disotturazione dei condotti e pozzetti
C
Sostituzione di marmi, corrimano, ringhiere L
Manutenzione ordinaria di pareti, corrimano, ringhiere di scale e locali
comuni
C
Consumo di acqua ed energia elettrica per le parti comuni C
Installazione e sostituzione di serrature L
Manutenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi
utilizzati
C
Installazione di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori,
bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro
materiale di arredo
L
Manutenzione ordinaria di attrezzature quali caselle postali, cartelli
segnalatori, bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide
altro materiale di arredo
C

PARTI INTERNE ALL'APPARTAMENTO LOCATO
Sostituzione integrale di pavimenti e rivestimenti L
Manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti C
Manutenzione ordinaria di infssi e serrande, degli impianti di
riscaldamento e sanitario
C
Rifacimento di chiavi e serrature C
Tinteggiatura di pareti C
Sostituzione di vetri C
Manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricit e del
cavo e dell'impianto citofonico e videocitofonico
C
Verniciatura di opere in legno e metallo C
Manutenzione straordinaria dell'impianto di riscaldamento L

PORTIERATO
Trattamento economico del portiere e del sostituto, compresi
contributi previdenziali e assicurativi, accantonamento liquidazione,
tredicesima, premi, ferie e indennit varie, anche locali, come da
C.c.n.l.
L10% C90%
Materiale per le pulizie C
Indennit sostitutiva alloggio portiere prevista nel C.c.n.l L10% C90%
Manutenzione ordinariadella guardiola L10% C90%
Manutenzione straordinaria della guardiola L

PULIZIA
Spese per l'assunzione dell'addetto L
Trattamento economico dell'addetto, compresi contributi previdenziali
e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi, ferie
e indennit varie, anche locali, come da C.c.n.l.
C
Spese per il conferimento dell'appalto a ditta L
Spese per le pulizie appaltate a ditta C
Materiale per le pulizie C
Acquisto e sostituzione macchinari per la pulizia L
Manutenzione ordinaria dei macchinari per la pulizia C
Derattizzazione e disinfestazione dei locali legati alla raccolta delle
immondizie
C
Disinfestazione di bidoni e contenitori di rifiuti C
Tassa rifiuti o tariffa sostitutiva C
Acquisto di bidoni, trespoli e contenitori L
Sacchi per la preraccolta dei rifiuti C

SGOMBERO NEVE
Spese relative al servizio, compreso materiali d'uso C

Per le voci non considerate nella presente Tabella G), si rinvia alle norme di legge
vigenti, agli usi locali nonch agli accordi locali e /o integrativi.
LEGENDA
L = locatore
C = conduttore

CENTRO STORICO FASCIA
OSCILLAZIONE

fascia
massima
fascia
media
fascia
minima
SAN SABA (VIA S.SABA) 9,00 - 16,20
13,80 -
16,20
11,40 -
13,80
11,40 -
9,00
BORGO (VIA DELLE
CONCILIAZIONE)
10,75 - 18,90
18,90 -
16,19
13,50 -
16,19
13,50 -
10.75
CAMPITELLI (CAMPIDOGLIO) 10,75 - 18,90
18,90 -
16,19
13,50 -
16,19
13,50 -
10.75
CAMPO MARZIO (L.GO GOLDONI) 10,75 -22,50
18,59 -
22,50
14,67 -
18,59
14,67 -
10,75
CASTRO PRETORIO (P.ZZA
INDIPENDENZA)
6,00 - 11,25
9,50 -
11,25
9,50 -
7,25
7,25 -
6,00
CELIO (VIA CELIMONTANA) 9,00 - 16,20
13,80 -
16,20
11,40 -
13,80
11,40 -
9,00
COLONNA (P.ZZA COLONNA) 10,75 - 22,50
18,59 -
22,50
14,67 -
18,59
14,67 -
10,75
DELLA VITTORIA 3 (PIAZZA
MAZZINI)
9,00 - 15,75
13,50 -
15,75
13,50 -
11,25
11,25 -
9,00
ESQUILINO (PIAZZA VITTORIO) 6,00 - 11,25
9,50 -
11,25
7,75 -
9,50
7,75 -
6,00
FLAMINIO (VIA RENI-VILLAGGIO
OLIMPICO)
9,00 -15,75
13,50 -
15,75
13,50 -
11,25
11,25 -
9,00
LUDOVISI (VIA VENETO) 10,75 - 18,90
18,90 -
16,19
13,50 -
16,19
13,50 -
10.75
MONTI (VIA DEI SERPENTI) 9,00 - 16,20
13,80 -
16,20
11,40 -
13,80
11,40 -
9,00
PARIONE (PIAZZA NAVONA) 10,75 - 20,70
17,39 -
20,70
14,07 -
17,39
14,07 -
10,75
PIGNA (VIA DEL PLEBISCITO) 10,75 -18,90
18,90 -
16,19
13,50 -
16,19
13,50 -
10.75
PONTE (VIA DI PANICO) 10,75 - 20,75
17,41 -
20,75
14,08 -
17,41
14,08 -
10,75
PRATI (VIALE GIULIO CESARE) 9,00 - 15,75
13,50 -
15,75
13,50 -
11,25
11,25 -
9,00
REGOLA (VIA GIULIA) 10,75 - 18,90
18,90 -
16,19
13,50 -
16,19
13,50 -
10.75
RIPA (AVENTINO-VIA DI
S.SABINA)
10,75 - 18,90
18,90 -
16,19
13,50 -
16,19
13,50 -
10.75
SALLUSTIANO (VIA Q.SELLA) 10,75 - 18,90
18,90 -
16,19
13,50 -
16,19
13,50 -
10.75
SANT'ANGELO (VIA TEATRO
MARCELLO)
10,75 - 18,90
13,80 -
16,20
11,40 -
13,80
11,40 -
10,75
SANT'EUSTACHIO (CORSO
RINASCIMENTO)
10,75 - 20,70
17,39 -
20,70
14,07 -
17,39
14,07 -
10,75
TESTACCIO (S.MARIA
LIBERATRICE)
9,00 - 16,20
13,80 -
16,20
11,40 -
13,80
11,40 -
9,00
TRASTEVERE (V.LE TRASTEVERE-
REG.COELI)
10,75 - 18,90
13,80 -
16,20
11,40 -
13,80
11,40 -
10,75
TREVI (VIA SS.APOSTOLI) 10,75 - 22,50
18,59 -
22,50
14,67 -
18,59
14,67 -
10,75
TRIESTE 2 (CORSO TRIESTE) 9,00 - 17,10
14,40 -
17,10
11,70 -
14,40
11,70 -
9,00
PERIFERIA
CENTOCELLE (VIA DEI CASTANI) 3,50 - 7,25
6,00 -
7,25
4,75 -
6,00
4,75 -
3,50
DALMATA (v.LAURENTINA/V.DI
VIGNA MURATA
5,25 - 9,50
8,09 -
9,50
6,67 -
8,09
6,67 -
5,25
VIA DELLA CECCHIGNOLA -
G.R.A.)
ALESSANDRINO (QUARTICCIOLO) 3,50 - 7,25
6,00 -
7,25
4,75 -
6,00
4,75 -
3,50
ANNUNZIATELLA (VIALE LONDRA) 6,00 - 11,00
9,34 -
11,00
7,67 -
9,34
7,67 -
6,00
APPIO CLAUDIO 1 (V.LE GIULIO
AGRICOLA)
3,50 - 7,50
6,26 -
7,50
4,87 -
6,26
4,87 -
3,50
APPIO CLAUDIO 2 (STATUARIO) 3,25 - 7,25
5,91 -
7,25
4,58 -
5,91
4,,58 -
3,25
APPIO PIGNATELLI (QUARTO
MIGLIO)
6,00 - 11,00
9,34 -
11,00
7,67 -
9,34
7,67 -
6,00
APPIO LATINO 2 (VIA LATINA) 5,25 - 9,35
7,99 -
9,35
6,62 -
7,99
6,62 -
5,25
ARDEATINO/OTTAVO COLLE
(v.DEL SERAFICO)
6,00 - 11,00
9,34 -
11,00
7,67 -
9,34
7,67 -
6,00
COLLATINO (VIA
COLLATINA/V.DEI FIORENTINI)
3,50 - 7,25
6,00 -
7,25
4,75 -
6,00
4,75 -
3,50
DON BOSCO 1 (P.ZZA
S.GIOVANNI BOSCO)
3,50 - 7,25
6,00 -
7,25
4,75 -
6,00
4,75 -
3,50
DON BOSCO 2 (VIALE DEI
ROMANISTI)
3,50 - 7,25
6,00 -
7,25
4,75 -
6,00
4,75 -
3,50
E.U.R. (VIALE EUROPA) 6,00 - 12,00
10,00 -
12,00
8,00 -
10,00
8,00 -
6,00
FONTE MERAVIGLIOSA (VIA
STEFANO GRADI)
5,25 - 9,50
8,09 -
9,50
6,67 -
8,09
6,67 -
5,25
GIANICOLENSE 3 (COLLI
PORTUENSI)
5,25 - 9,50
8,09 -
9,50
6,67 -
8,09
6,67 -
5,25
GROTTAPERFETTA-ROMA 70 (VIA
RIGAMONTI)
6,00 - 11,00
9,34 -
11,00
7,67 -
9,34
7,67 -
6,00
LABICANO 2 (GORDIANI) 3,50 - 7,25
6,00 -
7,25
4,75 -
6,00
4,75 -
3,50
MONTAGNOLA (VIA PICO DELLA
MIRANDOLA)
5,50 - 10,50
8,84 -
10,50
7,17 -
8,84
7,17 -
5,50
MONTESACRO (CONCA D'ORO-
V.LE ADRIATICO)
4,50 - 9,00
7,50 -
9,00
6,00 -
7,50
6,00 -
4,50
OSTIENSE 1 (SAN PAOLO) 4,50 - 8,50
7,16 -
8,50
7,16 -
5,83
5,83 -
4,50
OSTIENSE 3 (VIA SILVIO
D'AMICO)
5,25 - 9,35
7,99 -
9,35
6,62 -
7,99
6,62 -
5,25
PIETRALATA (V.MONTI TIBURTINI) 3,50 - 7,25
6,00 -
7,25
4,75 -
6,00
4,75 -
3,50
PONTE MAMMOLO-REBIBBIA 3,50 - 7,25
6,00 -
7,25
4,75 -
6,00
4,75 -
3,50
PORTUENSE 2 (VILLA BONELLI) 5,25 - 9,50
8,09 -
9,50
6,67 -
8,09
6,67 -
5,25
PORTUENSE 3 (VIA DELLA
MAGLIANA)
4,50 - 7,25
6,30 -
7,25
5,42 -
6,30
6,30 -
4,50
PRIMAVALLE (VIA BATTISTINI) 3,00 - 7,50
6,00 -
7,50
4,50
6,00
4,50 -
3,00
SAN BASILIO (VIA
MONTEGIORGIO)
3,50 - 7,25
6,00 -
7,25
4,75 -
6,00
4,75 -
3,50
SUB TOR DI QUINTO (VIA ORIOLO
ROMANO)
7,50 - 11,50
10,16 -
11,50
10,16 -
8,83
8,83 -
7,50
TALENTI (VIA UGO OJIETTI) 5,00 - 9,50
8,00 -
9,50
8,00 -
6,50
6,50 -
5,00
TINTORETTO (VIALE DEL
TINTORETTO)
6,00 - 11,00
9,34 -
11,00
7,67 -
9,34
7,67 -
6,00
TOMBA DI NERONE (VIA SESTO
MIGLIO)
4,50 - 9,00
7,50 -
9,00
6,00 -
7,50
6,00 -
4,50
SEMICENTRALE
TOR CARBONE (VICOLO
DELL'ANNUNZIATELLA)
6,00 - 11,50
9,66 -
11,50
7,83 -
9,66
7,83 -
6,00
TOR DI QUINTO (CORSO
FRANCIA)
7,50 - 12,00
10,50 -
12,00
10,50 -
9,00
9,00 -
7,50
TOR MARANCIA-NAVIGATORI (VIA
DI TORMARANCI
5,25 - 9,35
7,99 -
9,35
6,62 -
7,99
6,62 -
5,25
TRIONFALE 1 (VIA DELLA
BALDUINA)
5,35 - 9,50
8,11 -
9,50
6,73 -
8,11
6,73 -
5,35
TUSCOLANO 3 (MANDRIONE) 3,75 - 6,50
5,59 -
6,50
4,67 -
5,59
4,67 -
3,75
TUSCOLANO 4 (QUADRARO) 3,75 - 7,00
5,91 -
7,00
4,83 -
5,91
4,83 -
3,75
VALMELAINA (TUFELLO) 4,00 - 7,20
6,14 -
7,20
6,14 -
5,07
5,07 -
4,00
APPIO LATINO 1 (PIAZZA
TUSCOLO)
5,25 - 9,50
8,09 -
9,50
6,67 -
8,09
6,67 -
5,25
AURELIO 1 (VIA DI BOCCEA) 4,00 - 6,50
5,66 -
6,50
4,83 -
5,66
4,83 -
4,00
AURELIO 2 (MONTI DI CRETA) 5,25 - 9,35
7,99 -
9,35
6,62 -
7,99
6,62 -
5,25
AURELIO 3 (PORTA
CAVALLEGGERI)
5,25 - 9,35
7,99 -
9,35
6,62 -
7,99
6,62 -
5,25
BATTERIA NOMENTANA (VIA
S.ANGELA MERICI)
5,25 - 10,80
8,95 -
10,80
7,10 -
8,95
7,10 -
5,25
BOLOGNA 1 (PIAZZA BOLOGNA) 5,55 - 11,00
9,19 -
11,00
7,37 -
9,19
7,37 -
5,55
BOLOGNA 2 (ZONA TRA
V.CATANIA E V.LE IPPOC
5,55 - 11,00
9,19 -
11,00
7,37 -
9,19
7,37 -
5,55
DELLA VITTORIA 1
(CAMILLUCCIA)
7,50 - 12,60
10,90 -
12,60
9,20 -
10,90
9,20 -
7,50
DELLA VITTORIA 2 (FARNESINA) 7,50 - 11,70
10,30 -
11,70
10,30 -
8,90
8,90 -
7,50
GIANICOLENSE 1 (MONTEVERDE
VECCHIO)
7,50 - 12,60
10,90 -
12,60
9,20 -
10,90
9,20 -
7,50
GIANICOLENSE 2 (MONTEVERDE
NUOVO)
5,25 - 9,35
7,99 -
9,35
6,62 -
7,99
6,62 -
5,25
LANCIANI (PIAZZA ARMELLINI) 5,25 - 10,80
8,95 -
10,80
7,10 -
8,95
7,10 -
5,25
NOMENTANO-TORLONIA (VIA
TORLONIA)
9,00 - 17,00
14,34 -
17,00
14,34 -
11,67
11,67 -
9,00
OSTIENSE 2 (GARBATELLA) 5,25 - 9,35
7,99 -
9,35
6,62 -
7,99
6,62 -
5,25
PARIOLI (P.ZZA EUCLIDE- P.LE
DELLE MUSE)
9,00 - 17,00
14,34 -
17,00
14,34 -
11,67
11,67 -
9,00
PINCIANO (GIARDINO
ZOOLOGICO)
9,00 - 17,00
14,34 -
17,00
14,34 -
11,67
11,67 -
9,00
PORTUENSE 1 (P.ZZA ENRICO
FERMI)
5,25 - 9,35
7,99 -
9,35
6,62 -
7,99
6,62 -
5,25
PRENESTINO-LABICANO 1
(PIGNETO)
3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
6,05 -
4,90
4,90 -
3,75
SALARIO (VIA SAVOIA) 9,00 - 17,00
14,34 -
17,00
14,34 -
11,67
11,67 -
9,00
TIBURTINO ( CASAL BERTONE) 3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
6,05 -
4,90
4,90 -
3,75
SAN LORENZO 5,25 - 9,00
7,75 -
9,00
6,50 -
7,75
6,50 -
5,25
TRIESTE 1 (QUARTIERE
AFRICANO)
5,25 - 9,90
8,35 -
9,90
6,80 -
8,35
6,80 -
5,25
TRIONFALE 2 (VIA MEDAGLIE
D'ORO)
5,25 - 9,35
7,99 -
9,35
6,62 -
7,99
6,62 -
5,25
TRIONFALE 3 (VIA ANDREA
DORIA)
5,35 - 9,00
7,79 -
9,00
6,57 -
7,79
6,57 -
5,35
TUSCOLANO 1 (VIA TARANTO) 5,25 - 9,00
7,75 -
9,00
6,50 -
7,75
6,50 -
5,25
TUSCOLANO 2 (S.MARIA
AUSILIATRICE)
5,25 - 9,00
7,75 -
9,00
6,50 -
7,75
6,50 -
5,25
VILLAGGIO OLIMPICO (V.LE XVIII
OLIMPIADE)
5,25 - 10,00
8,41 -
10,00
6,83 .
8,41
6,83 -
5,25
SUBURBANA
CASTEL FUSANO (LUNGOMARE) 3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
TORRE MAURA (VIA DI TORRE
SPACCATA)
3,50 - 7,20
5,96 -
7,20
4,73 -
5,96
4,73 -
3,50
ACILIA NORD 3,50 - 7,20
5,96 -
7,20
4,73 -
5,96
4,73 -
3,50
ACILIA SUD 3,50 - 7,20
5,96 -
7,20
4,73 -
5,96
4,73 -
3,50
ACQUA VERGINE 3,00 - 6,40
5,26 -
6,40
4,13 -
5,26
4,13 -
3,00
BORGHESIANA 3,00 - 6,40
5,26 -
6,40
4,13 -
5,26
4,13 -
3,00
CAPANNELLE (VIA LUCREZIA
ROMANA)
3,00 - 6,40
5,26 -
6,40
4,13 -
5,26
4,13 -
3,00
CASAL BOCCONE 3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
CASAL MORENA (VIA CASALE DI
GREGNA)
3,00 - 6,25
5,16 -
6,25
4,08 -
5,16
4,08 -
3,00
CASAL PALOCCO 5,25 - 9,00
7,75 -
9,00
6,50 -
7,75
6,50 -
5,25
CASALOTTI (VIA COLZATE) 3,00 - 6,30
5,20 -
6,30
4,10 -
5,20
4,10 -
3,00
CASTEL DI DECIMA 3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
CASTEL DI LEVA 3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
CASTEL GIUBILEO (VIA CASTEL
GIUBILEO)
3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
CASTEL PORZIANO 3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
CESANO 3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
CITTA' D'EUROPA-TORRINO (VIA
CITTA' D'EUROPA)
5,25 - 9,00
7,75 -
9,00
6,50 -
7,75
6,50 -
5,25
COLLE SALARIO (L.GO BORGO
PACE)
3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
COLLI DELLA SERPENTARA (VIA
COLLI DELLA SE
4,00 - 7,50
6,34 -
7,00
5,17 -
6,34
5,17 -
4,00
DECIMA (VIA C.MONETA) 5,25 - 9,00
7,75 -
9,00
6,50 -
7,75
6,50 -
5,25
DIVINO AMORE 3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
FERRATELLA (VIA CESARE
PAVESE)
6,00 - 11,00
9,34 -
11,00
7,67 -
9,34
7,67 -
6,00
FIDENE (PIAZZA DEI
VOCAZIONISTI)
3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
FONTE OSTIENSE (VIA IGNAZIO
SILONE)
3,00 - 6,40
5,26 -
6,40
4,13 -
5,26
4,13 -
3,00
GROTTAROSSA 3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
LA GIUSTINIANA 3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
LA STORTA 3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
LABARO 3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
LUNGHEZZA 3,00 - 6,40
5,26 -
6,40
4,13 -
5,26
4,13 -
3,00
LUNGHEZZA DI CASTEL VERDE 3,00 - 6,40
5,26 -
6,40
4,13 -
5,26
4,13 -
3,00
MARCIGLIANA 3,75- 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
MOSTACCIANO (VIA BEATA
VERGINE DEL CARME
5,25 - 9,00
7,75 -
9,00
6,50 -
7,75
6,50 -
5,25
NUOVO SALARIO 1 (PIAZZA
FILATTIERA-VIA VAGLI
4,50 - 9,45
7,80 -
9,45
6,15 -
7,80
6,15 -
4,50
NUOVO SALARIO 2 (VIA MONTE
CERVIALTO)
4,00 - 9,00
7,34 -
9,00
5,67 -
7,34
5,67 -
4,00
NUOVO SALARIO 3 (VIA F.COCCO
ORTU)
4,00 - 9,00
7,34 -
9,00
5,67 -
7,34
5,67 -
4,00
OSTIA ANTICA 3,75- 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
OSTIA LEVANTE 3,75- 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
OSTIA PONENTE 3,00 - 6,50
5,34 -
6,50
4,17 -
5,34
4,17 -
3,00
OTTAVIA 3,00 - 6,30
5,20 -
6,30
4,10 -
5,20
4,10 -
3,00
PAVONA 3,00 - 6,30
5,20 -
6,30
4,10 -
5,20
4,10 -
3,00
PIANA DEL SOLE 3,00 - 6,30
5,20 -
6,30
4,10 -
5,20
4,10 -
3,00
PONTE GALERIA 3,00 - 6,30
5,20 -
6,30
4,10 -
5,20
4,10 -
3,00
PRIMA PORTA 3,75- 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
SAN VITTORINO CORCOLLE 3,00 - 6,30
5,20 -
6,30
4,10 -
5,20
4,10 -
3,00
SERPENTARA (VIALE LINA
CAVALIERI)
4,25 - 9,00
7,41 -
9,00
5,83 -
7,41
5,83 -
4,25
SETTECAMINI 3,00 - 6,30
5,20 -
6,30
4,10 -
5,20
4,10 -
3,00
SUB AURELIO (VIA CORNELIA-VIA
VAL CANNUTA)
5,25 - 9,35
7,99 -
9,35
6,62 -
7,99
6,62 -
5,25
SUB DELLA VITTORIA (VIA
CORTINA D'AMPEZZO)
7,50 - 12,50
10,84 -
12,50
9,17 -
10,84
9,17 -
7,50
SUB GIANICOLENSE (VIA
CASETTA MATTEI)
3,75- 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
SUB PORTUENSE (VIA DEL
TRULLO)
3,50 - 7,00
5,84 -
7,00
4,67 -
5,84
4,67 -
3,50
SUB TRIONFALE (VIA CASALI DI
TORREVECCHIA)
3,00 - 6,50
5,34 -
6,50
4,17 -
5,34
4,17 -
3,00
TOR CERVARA 3,75 - 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
TOR DE' CENCI 3,75- 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
TOR SAN GIOVANNI 3,75- 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
TOR SAPIENZA (VIA DI TOR
SAPIENZA)
3,75- 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
TORRE ANGELA (VIA TESEO) 3,00 - 6,40
5,26 -
6,40
4,13 -
5,26
4,13 -
3,00
TORRE GAIA 3,25 - 6,50
5,41 -
6,50
4,33 -
5,41
4,33 -
3,25
TORRE SPACCATA (VIA DI TOR
TRE TESTE)
3,00 - 7,25
5,84 -
7,25
4,42 -
5,84
4,42 -
3,00
TORRENOVA (VIA EUGENIO
FLORIANI)
3,00 - 6,30
5,20 -
6,30
4,10 -
5,20
4,10 -
3,00
TORRICOLA (VIA DI TORRICOLA) 3,00 - 6,30
5,20 -
6,30
4,10 -
5,20
4,10 -
3,00
TORRINO NORD (VIA DELLE
COMETE)
5,25 - 9,00
7,75 -
9,00
6,50 -
7,75
6,50 -
5,25
TORRINO SUD (VIA MAR DELLA
CINA)
5,25 - 9,00
7,75 -
9,00
6,50 -
7,75
6,50 -
5,25
TRIGORIA 3,75- 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
VALLERANO 3,75- 7,20
6,05 -
7,20
4,90 -
6,05
4,90 -
3,75
VIGNE NUOVE (VIA DELLE VIGNE
NUOVE)
4,00 - 7,50
6,34 -
7,50
6,34 -
5,17
5,17 -
4,00

COMUNE DI ROVIGO
ACCORDO TERRITORIALE
IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9 DICEMBRE 1998, N 431,
E DEL DECRETO MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI 5/3/1999
Fra le seguenti organizzazioni:
CONFEDILIZIA Associazione della Propriet Edilizia della Provincia di Rovigo in
persona del Presidente pro-tempore Sig. Gianfranco Caselli,
SUNIA in persona del Delegato provinciale Signor. Saccardin Alberto,
SICET in persona del Delegato provinciale Sig. Amedeo Remoto,
UNIAT in persona del Delegato provinciale Sig. Nando Devoti,
UPPI in persona del Delegato provinciale Sig. Silvano Pigato,
ASPPI in persona del Delegato provinciale Sig. Alessandro Boniolo,
CONIA in persona del Delegato provinciale Sig. Toso Mauro
Constata la rituale convocazione da parte del Comune di Rovigo di tutte le associazioni
organizzazioni operanti sul territorio, si conviene e stipula quanto infra.
CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, L. 431/98 e art. 1 D.M. 5/3/1999)
Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Rovigo.
Il territorio del Comune di Rovigo, acquisite le informazioni concernenti la delimitazione
delle microzone catastali e considerata lestensione delle zone urbanizzate nella realt
locale, nonchla zonizzazione eseguita a suo tempo dal Comune per la determinazione
dellequo canone", viene suddiviso in 3 zone omogenee: Centro Storico allargato
(corrispondnete alle zone individuate nella planimetria che viene allegata al presente atto
sotto la lettera A), zona Periferica (corrispondente alla descrizione fattane nellallegato "B");
zona Agricola Insediamenti Produttivi (corrispondente alla descrizione fattane
nellallegato "C").
Per il Comune interessato e quindi per le 3 zone omogenee vengono individuate tre fasce
di oscillazione dei canoni di locazione, definite:
1. per la zona Centro Storico da un minimo di annue . 70.000 per metro quadrato ad un
massimo di annue . 130.000 per metro quadrato;
2. per la zona Periferica da un massimo di annue . 60.000 per metro quadrato ad un
massimo di annue . 115.000 per metro quadrato.
3. per la zona Agricola Insediamenti Produttivi da un minimo di annue . 50.000 per
metro quadrato ad un massimo di annue . 100.000 per metro quadrato.
4. Nella definizione della metratura dellalloggio va compresa tutta la superficie
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calpestabile di qualsiasi tipo, concessa in locazione, compresi gli accessori e pertinenze.
Questi ultimi vengono cos calcolati: garage al 50% posto auto esterno, cantine, terrazze al
25% spazio verde al 10% della superficie utile.
Vengono individuati i seguenti parametri caratteristici dellalloggio destinati alla locazione:
presenza di autorimessa esclusiva;
presenza di cortile o area a verde in comune;
presenza di 1 cantina o sottotetto o soffitta;
presenza di impianto di riscaldamento autonomo;
comodit di salita (necessaria presenza di ascensore se unit oltre il 3 piano);
presenza di area a verde di pertinenza esclusiva;
presenza di posto auto scoperto o coperto;
presenza di ulteriore posto auto coperto o box oltre al 1;
presenza di impianto di condizionamento;
presenza di impianti ricreativi o sportivi nelle immediate vicinanze;
presenza di doppi servizi;
presenza di allacciamento alla rete gas;
presenza di contatore luce elettrica autonomo;
presenza di porta blindata o dispositivi antiintrusione;
presenza di doppi vetri o vetrocamera;
presenza di contatore acqua autonomo;
unit abitativa in edificio sino ad un max di 10 unit o fino a tre piani fuori terra;
fabbricato unifamiliare (singolo)
Allinterno di ogni fascia avendo gi fissato il canone massimo e minimo a metro
quadrato/anno vengono determinate tre subfasce:
Centro Storico da .110.001 mq./anno a . 130.000 mq./anno;
da . 90.001 mq./anno a . 110.000 mq./anno;
da . 70.000 mq./anno a . 90.000 mq./anno;
Periferia da .100.001 mq./anno a . 115.000 mq./anno;
da . 80.001 mq./anno a . 100.000 mq./anno;
da . 60.000mq./anno a . 80.000 mq./anno;
Zona Agricola
e Ins. Produttivi: da .85.001 mq./anno a . 100.000 mq./anno;
da . 70.001 mq./anno a . 85.000 mq./anno;
da . 50.000 mq./anno a . 70.000 mq./anno;

Sulla base dei parametri caratteristici dellalloggio, determinato lo scenario complessivo dei
18 elementi sopra elencati, viene concordato che con almeno 11 elementi presenti si
ricadr nella fascia, da 8 a 10 elementi presenti si cadr nella seconda fascia e fino a 7
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elementi si ricadr nella terza fascia.
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo lallegato tipo di contratto
(allegato D), recante altres le modalit di designazione dei componenti la Commissione
Conciliativa Stragiudiziale facoltativa secondo quanto stabilito dal protocollo dintesa
Confedilizia-Sunia-Sicet-Uniat, nonch come col presente Accordo formalmente si
conviene le modalit di aggiornamento del canone nella misura del 75 per cento della
variazione ISTAT. Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori fra locatore e
conduttore, le organizzazioni stipulanti il presente Accordo approvano lallegata Tabella
(allegato E).
Per gli immobili di cui allarticolo 1 comma 2 lettera a), Legge n 431/98 le fasce di
oscillazione dei canoni di cui al Comune o alle zone ove ubicato limmpobile subir nei
valori minimo e massimo un aumetno fino ad un massimo del 10 per cento, a valere per
lintera durata contrattuale.
Le Organizzazioni sindacali firmatarie del presente Accordo si intendono fin dora disponibili
ad assistere le parti nelle trattative precontrattuali per la definizione delle condizioni del
contratto, ivi compresa la determinazione del canone.
CONTRATTI TRANSITORI ORDINARI
(Art. 5, comma 1, Legge 431/98 e art. 2 DM 5/3/1999)
Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Rovigo.
Ai fini dellart. 2, comma 4, DM 5 marzo 1999, le Organizzazioni stipulanti danno atto che il
canone dei contratti individuali in epigrafe sar definito dalle parti allinterno dei valroi
minimi e massimi stabilit iper le fasce di oscilalzione dei contratti agevolati, per le zone
corripondenti allintero territorio del Comune di Rovigo.
Limitatamente agli immobili di cui allart. 1, comma 2, lettera a), tali fasce di oscillazione
subiranno lo stesso aumento e con le stesse modalit di cui ai contratti sub. 1).
Per i contratti in epigrafe per i quali le Organizzazioni stipulanti concordano
lapplicazione della medesima Tabella degli Oneri accessori di cui sub. 1) vengono
individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento, rispettivamente, di esigenze dei
proprietari e dei conduttori.
Fattispecie di esigenze dei proprietari:
quando il locatore ha necessit di adibire entro 18 mesi limmobile ad abitazione
propria, dei figli, dei genitori per motivi:
trasferimento temporanea della sede di lavoro;
matrimonio;
matrimonio dei figli;
rientro dallestero;
attesa di autorizzazione dal Comune per il richiesto cambio di destinazione duso
dellimmobile;
attesa di concessione edilizia o autorizzazione da parte del Genio Civile per la
ristrutturazione demolizione dellimmobile con alloggio attiguo.
qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento a data prefissata
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ed espressamente indicata nel contratto.
Fattispecie di esigenze dei conduttori:
quando il conduttore ha necessit di un contratto transitorioa causa di:
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
contratto di lavoro a tempo determinato in Comune diverso da quello di residenza;
assegnaizone di alloggio ERP oppure acquisto in Cooperativa o presso privati di un
alloggio che si rende disponibile entro 18 mesi, dimostrato con compromesso
regolarmente registrato;
vicinanza momentanea a parenti bisognosi;
una seconda casa con permanenza della residenza nella prima casa dello stesso
Comune.
Qualsiasi altra esigenza specfica del conduttore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Si specifica inoltre che per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la
sussistenza di una delle suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti
contraenti.
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo lallegato tipo di contratto
(allegato F), recante altres le modalit di designazione dei componenti la Commissione
conciliativa stragiudiziale facoltativa.

CONTRATTI TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5 commi 3 e 2, L 431/98 e art. 3 DM 5.3.1999)
Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Rovigo sede di corsi universitari distaccati e di corsi
di diploma universitario.
Le face di oscillazione dei canoni di locazione per i contratti in epigrafe definite sulla base
delle fasce di oscillazione previste per la zona omogenea individuata nellallegato "A" alla
quale vengono aggiunte le zone dei quartieri S. Pio X e Tassina.
Per gli immobili di cui allart. 1, comma 2, lett. C), L. 431/98, le fasce di oscillazione dei
canoni di cui al Comune o alle zone ubicato limmobile subir nei valori minimo e
massimo un aumento fino ad un massimo del 10 per cento, a valere per lintera durata
contrattuale.
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo lallegato tipo di contratto
(allegato G) recante le modalit di designazione dei componenti la Commissione
conciliativa stragiudiziale facoltativa secondo quanto stabilito dal Protocollo dintesa
Confedilizia-Sunia-Sicet-Uniat, nonch come col presente Accordo formalmente si
conviene le modalit di aggiornamento del canone nella misura del 75 per cento della
variazione Istat. Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori le organizzazioni
stipulanti concordano lapplicazione della medesima Tabella di cui sub 1).
Il presente Accordo viene sottoscirtto dai rappresentanti delle organizzazioni in epigrafe
indicate e viene depositato unitametne agli allegati presso il Comune di Rovigo.
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Rovigo l 15 luglio 1999

CLAUSOLE:
Il presente Accordo rester in vigore fino alla stipula di altro accordo a seguito
dellemanazione di un nuovo decreto ministeriale di recepimento di Convenzione nazionale
sostitutiva di quella sottoscritta l8 febbraio 1999 e potr, di comune intesa, formare oggetto
di revisione allorch il Comune deliberi aliquote Ici specifiche per i locatori che lochino sulla
base del presente Accordo o siano modificate le agevolazioni fiscali di cui allart. 8 della L.
431/98 o intervengano consistenti variaizoni delle condizioni di mercato locale dei canoni di
locazione o quando lo si ritenga necessario.
In ogni caso le parti si incontreranno entro un anno dalla sottoscrizione del presente
accordo per una verifica delle condizioni di applicabilit.

CONFEDILIZIA Associzione della Propriet Edilizia della Provincia di Rovigo in persona
del Presidente pro-tempore Sig. Gianfranco Caselli,
SUNIA in persona del Delegato provinciale Signor. Saccardin Alberto,
SICET in persona del Delegato provinciale Sig. Amedeo Remoto,
UNIAT in persona del Delegato provinciale Sig. Nando Devoti,
UPPI in persona del Delegato provinciale Sig. Silvano Pigato,
ASPPI in persona del Delegato provinciale Sig. Alessandro Boniolo,
CONIA in persona del Delegato provinciale Sig. Toso Mauro

ALLEGATO A
ZONA "A" CENTRO STORICO allargato
da CIRCONVALLAZIONE OVEST
VIALE PORTA PO con VIA MATTIOLI, VIA CALVI, VIA F/LLI PILON
VIA MARCHIONI fino allincrocio con
VIA FERMI e fino allincrocio con TANGENZIALE EST
TANGENZIALE EST LIMITE CORSIA SUD e fino incrocio
VIALE TRE MARTIRI
VIA DE POLZER con VIA MAFFEI
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VIA BRAMANTE
VIALE PORTA ADIGE (direz. Rovigo) da
VIA BARUCHELLO (ex Macello) e con VIA GOLDONI (molini polesani)
VIALE MARCONI
VIA PETRARCA
CIRCONVALLAZIONE OVEST


ALLEGATO B
Zona "B" ZONA INTERMEDIA e ZONE EDIFICATE (quartieri)
da VIA ZUCCHERIFICIO verso
VIA CHIARUGI/VIA G. CFAMPO/ VIA BELLINI / VIA GALLANI
VIA ALBINONI / VIA W. FERRARI / VIA TOSCANINI/ VIA PERGOLESI
Comprese Vicolo e VIA FORLANINI fino alla VIA SGARZI / VIA ISTRIA
e da VIA PODGOTA a VIA VITTORIO VENETO / VIA NEVEGAL / VIA ROVERETO
VIA M. GRAPPA / VIA M. NERO / VIALE TRE MARTIRI (oltre la Tangenziale Zst sino al
Bivio per Sarzano)
Ed inoltre i Centri Edificati delle Frazioni di Rovigo come da P.R.G. e tutto ci che non
compreso nelle zone A e C
Con esclusione di BORSEA e ROVERDICRE

ALLEGATO C

ZONA "C" ZONA PERIFERICA e ZONE DI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI/PRODUTTIVI
oltre ai confini della ZONA INTERMEDIA si ha questa Zona:
fraz. di BORSEA (zona industriale)
fraz. di ROVEDICRE (zona produttiva "porcellaia")
e le aree verso la campagna sino ai confini del Comune di Rovigo esclusi i centri edificati
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elle frazioni di Rovigo risultanti dal PRG.

ALLEGATO E
ACCORDO PER LA DIVISIONE DELLE SPESE CONDOMINIALI FRA LOCATORE E
CONDUTTORE
PREMESSA
Le Segreterie dei Comitati Provinciali del SUNIA-ASPPI-APE-UPPI della Provincia di
Rovigo con la collaborazione dellAIACI Sezione Provinciale di Rovigo, al termine di una
serie di incontri, tesi alla redazione dellAccordo per la "suddivisione", tra locatore ed
inquilino, delle spese accessorie negli stabili in Provincia di Rovigo e con riferimento alla
nuova normativa prevista dalla Legge 27/7/1976 n 392 e con particolare riferimetno allart.
9
HANNO STIPULATO
in uno spirito conciliativo volto a rimuovere le numerose controversie sul riparto di tali spese
un Accordo che, colmando per quanto possibile le lacune e le insufficienze delle leggi in
materia, offre un dettagliato elenco, per una corretta ripartizone delle spese a carico di
ciascuna delle parti in causa.
LAccordo che segue fornisce una articolazione molto vasta che, pur non
comprendendo, probabilmente, tutti gli elementi strumentali della complessa produzione
tecnica dei servizi moderni, mette a disposizione dellinquilino e del proprietario un analitico
riferimento entro il quale non sembra difficile identiifare, per analogia, le eventuali carenze
della regolmanetazione qui prevista.
Resta da aggiungere e precisare che nel testo accluso, allorquando si fa riferimento ad
eventuali miglioramenti ed addizioni da parte dellinquilino, se preventivamente autorizzati
dal proprietario, gli stessi, al cessare della locazione, restano acquisiti allimmobile senza
corrispettivo, escludendone la rimozione a spese a carico dellinquilino.
Si precisa altres che, nella ipotesi di abitazioni di edifici in condominio, il rapporto
economico regolato unicamente fra proprietario ed inquilino, essendo escluso lintervento
dellAmministratore del Condominio.
Viene costituita inoltre una Commissione paritetica da articolare su scala provinciale
fra le Organizzazioni firmatarie ASPPI, SUNIA, UPPI, APE, (con rapporto tecnico
dellAIACI), allo scopo di dirimere in via bonaria, con il consenso delle parti, il contenzioso
insorto od insorgente fra i proprietari e gli inquilini in riferimento alla applicazione ed
interpretazione del presente Accordo.

ACCORDO PER LA SUDDIVISIONE, FRA LOCATORE (PROPRIETARIO)
E CONDUTTORE (INQUILINO), DELLE SPESE ACCESSORIE
NEGLI STABILI IN PROVINCIA DI ROVIGO
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Le Organizzazioni ASPPI, SUNIA, UPPI, APE, con la coordinazione dellAIACI Sezione
Provinciale di Rovigo
Il giorno 20 luglio 1987
Visto lart. 9 della legge 27.07.1978 n 390
HANNO STIPULATO IL SEGUENTE ACCORDO
ART. 1 PORTIERATO
A carico dei locatori:
manutenzione straordinaria della guardiola e dellalloggio del portiere;
acquisto e manutenzione arredi della portineria che non siano di uso personale del
portiere e della sua famiglia;
allogio del portiere, in mancanza lindennit sostitutiva;
portierato per la quota del 10%
A carico degli inquilini
portierato per la quota del 90% e cos per le voci che seguono:
salario, tredicesima, ferie, accantonamento indennit anzianit e licenziamento,
indennit supplementari come da contratto nazionale del lavoro portieri ed eventuali
contratti integrativi provinciali;
contributi previdenziali ed assicurativi INPS, INAN, INAIL;
polizza assicurativa contro gli infortuni nei casi di contratti dopera per le pulizie;
riscaldamento, luce ed acqua dellalloggio del portiere;
tenuta libri paga;
canone abbonamento telefono portineria, per servizio condominiale;
divise estive ed invernali e tute di lavoro.
ART. 2 PULIZIE
A carico degli inquilini al 100%
salario del personale addetto alle pulizie di tutte le parti comuni (cantine, autorimesse,
piano piloties, soffitte, cortili, passi carrai, androni, ecc.)
materiali e detergenti per la pulizia delle parti comuni;
sgombero da materiale e rifiuti abbandonati nei corridoi, cantine, soffitte e cortili;
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mano dopera, sale e/o sabbia per lo sgombero della neve.
ART. 3 PRE-RACCOLTA RIFIUTI
A carico dei locatori:
primo acquisto di trespoli, bidoni e contenitori per spazzatura.
A carico degli inquilini:
salario o compenso addetto pre-raccolta dei rifiuti;
contributi previdenziali ed assicurativi addetto;
polizza assicurativa contro gli infortuni;
sacchi pre-raccolta;
noleggio conteniori;
disotturazione pattumiere e loro disinfestazione.
ART. 4 IMPIANTO CENTRALE DI RISCALDAMENTO, IMPIANTO PRODUZIONE
ACQUA CALDA CORRENTE, CONDIZIONAMENTO
A carico dei locatori:
installazione impianto e sostituzione delle apparecchiature o parte di essa per vetust
o danno accidentale;
apparecchiatura elettrica bruciatore;
sostituzione di valvole e saracinesche, e riparazione alle tutbazioni della rete di
distribuzione al 50%;
lavori di adeguametno imposti da norme antincendio, antismog, ANCG, o regolametni
comunali;
acquisto estintori e loro sostituzione;
diritti VVFF.
A carico degli inquilini
riparazione e sostituzione di parti accesori,e ugelli, avvolgimento e spedizione pompe
e bruciatori, elettrodi, pompa bruciatore e circolazione ecc. al 50%;
ricarica estintori;
forza motrice;
combustibili;
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salario, indennit e contributi sociali al fuochista;
sostituzione gas freon e aggiunte;
pulizia caldaie, bruciatori, canne fumarie, messa a riposo stagionale;
rivestimetno refrattario 50%
consumo minimo esubero acqua calda.
ART. 5 ASCENSORE
A carico dei locatori:
installazione dellimpianto;
sostituzione motore;
lavori di adeguamento prescritti da norme ENPI;
visita periodica ENPI e tasse.
A carico degli inquilini:
forza motrice;
manutenzione in abbonamento;
riparazione delle parti meccaniche ed elettriche per guasti, ivi comprese le riparazioni
delle serrature e pulsantiere della cabina, ammortizzatori o di tutte le parti meccaniche ed
elettriche;
sostituzione delle funi in misura del 50% ammortizzabile con spese gestione.
ART. 6 AUTOCLAVE
A carico dei locatori:
istallazione e integrale rifacimento;
sostituzione di componenti primari (pompa, serbatoio, elemento rotante, avvolgimento,
elettrico, ecc.);
collaudo, imposte e tasse di impianto.
A carico degli inquilini
riparazione e sostituzione di parti avariate in conseguenza delluso (cuscinetti,
paracqua, ecc.);
consumi foza motrice;
ricarica pressione serbatoio;
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ispezioni e collaudi periodici eseguiti dagli Enti preposti e relative tasse di concessione.

ART. 7 ACQUA POTABILE
A carico dei locatori:
canone A.A.M. per impianti antincendioi
A carico degli inquilini
consumo da bollette A.A.M. minimi ed eccedenze.
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ACCORDO TERRITORIALE PER LA LOCAZIONE
Comune di Vicenza
in attuazione
DELLA LEGGE N. 431 DEL 9 DICEMBRE 1998 art. 2, comma 3, e art 5,
e
DEL DECRETO DEL MINISTRO DEL LAVORO INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 30/XII/2002 A sensi di
quanto disposto dagli art. 2. comma 5 e art. 5 della Legge 431/98 ed in attuazione dellaccordo Nazionale sottoscritto
dalle Organizzazioni della propriet edilizia e dei conduttori in data 8 febbraio 1999 e recepito dal Decreto del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze del 30/XII/2002
pubblicato nella G.U. n. 85 del 11/IV/2003, le seguenti Organizzazioni Sindacali degli inquilini:
Omissis
Stipulano e sottoscrivono il presente accordo territoriale che, a sensi del D.M. 30/XII/2003 di cui sopra, va ad integrare
le clausole dei contratti tipo, allegati al test citato provvedimento, a sensi rispettivamente
dell'art. 15 dell'allegato A, locazione abitativa agevolata
dell'art. 21 dell' allegato B, locazione abitativa agevolata
dell'art.17 dell' allegato C, locazione abitativa di natura transitoria
dell'art. 24 dell' allegato D, locazione abitativa di natura transitoria
dell'art.16 dell' allegato E, locazione abitativa per studenti universitari
dell'art.23 dell' allegato F, locazione abitativa per studenti universitari CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2 comma 3. L. 431/98 e art.1 D.M. 30/XII/2002)
1) ZONE
Il presente accordo ha valore per tutto il territorio del Comune di Vicenza. suddiviso nelle zone omogenee di seguito
indicate riferite alla tavola, (Allegato A), predisposta dallUfficio Tecnico del Comune di Vicenza ed individuate come
segue:
Zona 1 Centro Storico: (ricompreso nella planimetria di zonizzazione con linea di colore verde, inteso come zona
allinterno delle mura ed in riferimento al coefficiente 1.30 dello stradario approvato in data 30/1011978 dal Comune di
Vicenza) fogli nn. 1,2.3,4,5,6,7.
Zona 2 Intermedio A: (ricompreso nella planimetria di zonizzazione tra la linea rosa e la linea verde) ( San Marco, San
Bortolo sino a Viale DAlviano) foglio n. 73; (Viale Trento, Viale Mazzini, Viale Milano. San Felice sino a Cavalcavia
Ferretto de Ferretti. zona Stazione) fogli nn. 64 e 46; ( Monte Berico,. Por:a Monte, Santa Caterina, San Silvestro.
Viale Margherita) fogli nn. 33 e 34; (zona Stadio. Porta Padova. Borgo Casale sino allincrocio con Cavalcavia e Via.
Quadri) foglio n. 8; (Santa Lucia, zona Seminario. Borgo Scroffa sino inizio di Viale Trieste) foglio n. 81. -- Zona 3
Intermedio B: ricompresa tra la linea rosa e azzurra anche se tratteggiata: fogli nn. 71 e __ 72 (Laghetto. oltre Viale
DAlviano); foglio n. 73 (Viale Trento, Santa Bertilla, Cattane, Vale del Sole come da stradario); foglio n. 45 (San
Lazzaro); foglio n. 48 (Ferrovieri sino inizio di Viale S. Agostino); foglio n. 49 (Riviera Berica sino alla Rotonda
individuata come da stradario); fogli nn. 35, 36. 39 e 40 (Via Quadri sino a Ferrovia); foglio n. 82 (Viale Trieste sino all
fine ed inizio di Via.Anconetta); fogli n. 77, 78 e 7 9 (San Pio X sino a zona Stanga esclusa);
Zona 4 Periferia: (S. Agostino. Villaggio del Sole verso Biron, Campedello e Riviera Berica dopo~ la Rotonda, Stanga,
C Balbi, Bertesina, Anconetta, Saviabona, Marosticana dopo fine quartiere Laghi) e tutte le zone esterne di confine
identificate dai seguenti fogli: n.n. 49 Sant' Agostino, 38 e 54; fog1i nn. 50, 51, 52 e 53 Zona Industriale; parte S.
Lazzaro fogli nn.43, 44, 47, 62, 58, 59, 60, 63, 61, 56, 55, 57, 70, 68, 67, 71, 72 come da stradario; 69, 66, 65, 74, 77 ,
78, 75, 76, 80, 79, 83, 84, 85, 10, 86, 87, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 37, 20, 17, 18, 41, 42, 22, 19. 30, 27, 24, 25, 40,31, 28,
26, 29, 32.
Per gli immobili siti nelle linee di confine e nei fogli contrassegnati con asterisco. dove sia dubbia la zona di
competenza e nei casi sopra individuati si fa riferimento allo Stradario approvato dal Comune di Vicenza con delibera n.
163 dei 30/10/1968 compresa nellallegato A, correlando i seguenti coefficienti alle corrispondenti zone cos come
segue: 1,30 Centro Storico, 1.20 Intermedio A, - 1.00 Intermedio B, - 0,85 Periferia.
2)FASCE
I valori di oscillazione per ogni zona omogenea di cui al punto 1) allinterno dei quali dovranno collocarsi i canoni di
locazione sono quelli concordati dalle Organizzazioni Sindacali ed indicati nelle tabelle A, B, C, D riportate
nellallegato 1.
Le fasce sono individuate per territorio, riprendendo la ripartizione in zone, e per superficie delle abitazioni.
L'aggiornamento dei valori delle tabelle avverr il terzo anno di vigenza dell'accordo territoriale in misura del 50%
dell'aggiornamento ISTAT relativo all'anno medesimo.
3)SUB FASCE Per la definizione ai sensi dellart 1 comma 4 del succitato Decreto Ministeriale del 30/XII/2002 del
canone effettivo collocato tra il valore minimo e massimo delle fasce di oscillazione, per ognuna delle quattro zone
indicate ai punto 1) del presente Accordo Territoriale, sono state individuare tre sub fasce di oscillazione dei valori dei
canoni di locazione (superiore, medio, inferiore) indicate nelle tabelle A, B, C, D di cui all'allegato 4)PARAMETR
Per linserimento dellunit abitativa nelle sub fasce dovr essere utilizzato lo schema di parametrazione che individua
gli elementi caratterizzanti propri dellalloggio nellallegato 2 5)ALLOGGI DEGRADATI
Le abitazioni che presentino almeno due o pi situazioni di seguito indicate sono considerate degradate:
1)Assenza di impianto di riscaldamento
2)Assenza di bagni e servizi all'interno dellabitazione
3)Presenza di muffe. infiltrazioni, umidit permanente per una superficie uguale o superiore a due terzi.
In tal caso la suddetta abitazione non potr rientrare tra gli alloggi da locare con contratto a canone concordato.
6)SUPERFICIE LOCATIVA
Il valore unitario concordato delle parti sulla base degli elementi contenuti nei precedenti articoli dovr essere applicato
alla superficie convenzionale locativa dell'alloggio calcolata secondo i criteri ed il metodo gi contenuto nell'art. 13 L.
392/78 7)ALLOGGI AMMOBILIATI
Gli alloggi con mobilio, compresi gli elettrodomestici di uso comune in una famiglia media, arredati interamente
potranno essere locati a canone incrementato del 15% rispetto quanto dovuto secondo l'intesa territoriale. Per le
abitazioni semi arredate l'integrazione sar del 8%.
Una abitazione con pi di due vani si intende semi arredata quando l'arredamento completo almeno in cucina e in una
camera.
Ove il mobilio sia in cattivo stato di manutenzione le maggiorazioni saranno dimezzate.
8)DURATA
I contratti di locazione a canone concertato di cui all art. 2 comma 3 e dellart. 4 della L. 431/1998 e all'art. 1 comma
11 del D.M. 30/XII/2002 avranno durata minima di tre anni, come previsto dall'art. 2 comma 5 della L. 431/1998, e si
rinnoveranno automaticamente in assenza di comunicazione di recesso ed in ogni caso secondo quanto disposto dallart.
2 comma 5 della legge 431/98.
9)TIPO DI CONTRATTO
I Contratti di locazione individuati dal 3 comma dell'art. 2 della L. 431/1998 dovranno essere stipulati utilizzando il
contratto tipo A del D.M. 30/XII/2002, pi volte citato, integrato con le norme stabilite nel presente accordo territoriale
che disciplinano aspetti contrattuali non previsti dal D.M. di cui ora, dai contratti tipo ad esso allegati, dalle leggi
392/1978 e 431/1998, dal codice civile, dagli usi locali. Il canone di locazione di ogni singola unit immobiliare viene
determinato dalle parti all'interno dei valori minimi e massimi previsti ai punti 1), 2), 3), 4), 5), 6), 7), 8) e negli allegati
1A, 1B, 1C, 1D e 2 del presente accordo.
Il canone potr essere aggiornato nella misura del 75% dellincremento ISTAT annuale del costo vita di famiglie di
operai ed impiegati, a far data del secondo anno locativo e comunque dal mese successivo a quello della richiesta con
raccomandata A.R..
10)SPESE CONDOMINIALI
La tabella G degli oneri accessori ,come allegata al D.M. 30/XII/2002 del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, verr recepita tal quale nei contratti e non avr alcuna modifica, eccetto gli eventuali usi e costumi locali
propri come definiti dalla Camera di Commercio nell'apposito elenco.
Si precisa che con manutenzione ordinaria a carico dellinquilino si intendono gli interventi definiti dal codice civile a
carico del conduttore.
Resta inteso comunque che per quanto non espressamente previsto si fa riferimento agli artt. 9 e 10 della legge 392/78.
11)MOROSIT
La morosit potr essere addotta come motivo di risoluzione del contratto dopo un mese di mancato pagamento
nell'arco dei dodici mesi.
E' ammesso un ritardo fino a sessanta giorni per la consegna del deposito cauzionale o della fidejussione concordata,
salvo sopravvenute difficolt economiche del conduttore. In questo caso il mancato deposito o la mancata fidejussione
entro un anno sono motivo di risoluzione del contratto.
Per la disciplina dei casi di cessione, sublocazione, comodato, successione si rinvia all'art. 10 dell'allegato B al D.M.
30/XII/2002 pi volte citato.
12)COMMISSIONE DI CONCILIAZIONE
Viene costituita la Commissione di Conciliazione delle vertenze fra proprietari ed inquilini che recepita nei singoli
contratti di locazione come istanza preliminare, anche per alleggerire lintasamento giudiziario in materia di locazioni e
oneri accessori.
Il locatore ed il locatario si impegnano a richiedere anche disgiuntamente un incontro della Commissione di
Conciliazione entro 30 giorni dallinsorgere della controversia avente per oggetto:
a) l'interpretazione ed esecuzione del contratto di locazione b) l'applicazione dell'accordo territoriale, anche riguardo al
canone c) la compravendita ed il riaffitto dell'immobile locato d) le condizioni di salubrit dell'immobile locato e) altre
controversie che dovessero sorgere in merito alla interpretazione ed esecuzione del presente contratto di locazione;
e per valutare le reciproche proposte di compravendita o rinnovo contrattuale.
In caso di mancato raggiungimento dell'accordo le risultanze della Commissione di Conciliazione non saranno in alcun
modo vincolanti per le parti dato che la Commissione di Conciliazione ha competenze solo conciliative.
La Commissione di Conciliazione stiler un verbale secondo il modello di cui agli allegati 3A e 3B La Commissione di
Conciliazione non ha competenze in materia di rilascio per morosit o per finita locazione.
Ove sorgessero o sussistessero problemi di insalubrit dell'abitazione e/o di opere necessarie per conservare la
destinazione e lo stato originari le parti del presente contratto di locazione adiranno, nei termini stabiliti dal primo
capoverso, la Commissione ad oggetto che decider sulla base del verbale di cui all'allegato 4 La Commissione di
conciliazione stragiudiziale formata da due componenti scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie
dellAccordo di cui trattasi, sulla base delle designazioni rispettivamente del locatore e del conduttore, e, quanto al terzo
che svolger il,compito di presidente, su scelta dei due componenti come sopra designati di comune accordo.
In caso di variazione in pi o in meno dellimposizione fiscale rispetto a quella in atto al momento della stipula del
contratto, la parte interessata potr adire la Commissione stragiudiziale di conciliazione la quale determina, nel termine
perentorio di novanta giorni, il nuovo canone che avr vigenza fino alla cessazione del rapporto contrattuale, ivi
compreso leventuale periodo di proroga biennale o fino a nuova variazione.
13) CONTRATTI TRANSITORI
I contratti di locazione ad uso abitativo di natura transitoria dovranno essere stipulati sulla base del contratto tipo,
allegato C, del D.M. 30/XII/2002.
I contratti di natura transitoria potranno essere stipulati qualora in capo anche ad una sola delle parti contraenti sussista
una delle seguenti fattispecie:
Quando il proprietario ha esigenze di adibire entro 18 mesi l'immobile ad abitazione propria, dei figli, dei genitori, per
motivi di:
- trasferimento temporaneo della sede di lavoro - matrimonio - matrimonio dei figli - rientro dallestero - attesa di
autorizzazione dal comune per il richiesto cambio di destinazione di dell immobile - attesa di concessione edilizia o
autorizzazione da parte del Genio Civile per ristrutturazione o demolizione dellimmobile o ampliamento con alloggio
attiguo - attesa della stipula di un contratto definitivo di vendita con preliminare gi stipulato e data della stipula
definitiva entro 24 mesi.
Quando linquilino ha esigenza di un contratto transitorio a causa di:
- trasferimento temporaneo della sede di lavoro - contratto di lavoro a tempo determinato in Comune diverso da quello
di residenza -assegnazione di alloggio di edilizia residenziale pubblica o acquisto in cooperativa o ristrutturazione di
alloggio di propriet presso privati, di un alloggio che si rende disponibile entro 18 mesi da dimostrarsi con contratto
preliminare o compromesso, o di acquisto regolarmente registrato - vicinanza momentanea a parenti bisognosi in
comuni diversi da quello di residenza - attesa di assegnazione di posto in casa di riposo 14) ACCORDI INTEGRATI VI
PER GLI STUDENTI UNIVERSITARI
Le parti concordano di far precedere le proposte e la discussione sulla disciplina del contratti di locazione per gli
studenti universitari da un confronto con l'associazione (o associazioni) degli studenti e con l'ente universitario
competente.
15) DURATA DELLACCORDO
Il presente Accordo Territoriale ha durata di tre anni a partire dal deposito dello stesso presso la Segreteria generale del
Comune di Vicenza e si intender prorogato sino a nuova intesa.
Il presente accordo potr formare oggetto di revisione anche prima della sua naturale scadenza qualora siano modificate
le normative fiscali previste dallart. 8 della Legge 431/98 o qualora il Comune di Vicenza ritenga di applicare aliquote
ICI diverse da quelle previste per i locatari che intendano affittare gli alloggi di propriet ai sensi dellart. 2 comma 3
L. 431/98 Il presente accordo territoriale, in copia originale sottoscritta da tutte le organizzazioni firmatarie e
comprensivo di tutti gli allegati ,verr depositato presso la Segreteria Generale del Comune di Vicenza.
Le sottoscritte organizzazioni degli inquilini e dei proprietari fanno presente che in sede di discussione ed intesa
sull'accordo territoriale emersa la necessit di introdurre alcune modifiche alla delibera relativa alle disposizioni per il
funzionamento della Commissione di Congruit al fine di garantire la completezza del suo ruolo di vigilanza
sull'applicazione dell'accordo territoriale gi prevista.
In particolare si ritiene necessario, al fine di non vanificare quanto stabilito dalla suddetta delibera, di sollecitare il
Comune di Vicenza di integrare l'art. 2 con la seguente frase:
Vister i contratti di locazione stipulati senza l'assistenza delle organizzazioni firmatarie dell'Accordo Territoriale
depositato presso il Segretario generale del comune di Vicenza in data . Questo adempimento preliminare al controllo
degli uffici del comune al fine della concessione delle facilitazioni fiscali.
Le parti prendono atto della costituzione dell'Agenzia Comunale per la Locazione, dell'Osservatorio Casa e della
Commissione di Congruit e si impegnano a promuovere la costituzione della Commissione di Conciliazione secondo
quanto previsto dal D.M. 30/XII/2002.
Il presente Accordo Territoriale sottoscritto in data 12 FEB. 2004 dalle 00. SS. di seguito elencate e comprende gli
Allegati
UPPI Unione piccoli proprietari immobiliari della provincia di Vicenza in persona del Presidente avv. Carlo Morseletto
ANPE Federpropriet di Vicenza in persona del Presidente dott Paola Scalco
ASPPI in persona del Presidente avv Carlo Cappellari
SUNIA in persona del Segretario Generale dott. Fulvio Rebesani
SICET in persona del Segretario Generale Sig. Renato Lanaro
UNIAT in Persona del Segretario Generale sig. Cinzia Cariolato
FEDERCASA in persona del Segretario provinciale dott. Cristian Amoroso
CONIAV in persona del Segretario provinciale sig. Giuseppe Losi.
ALLEGATO A

LOCAZIONE ABITATIVA AGEVOLATA
TIPO DI CONTRATTO
(Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 2, comma 3 )

Il/La sig./soc. (1) .. di seguito denominato/a locatore
(assistito/a da (2) in persona di ...) concede in locazione
al/ alla sig. (1) ..
di seguito denominato/ a conduttore, identificato/ a mediante (3)
(assistito/ a da (2) ..in persona di . ), che accetta, per s e suoi
aventi causa, l'unit immobiliare posta in via . n. . piano scala
int. .. composta di n. . vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei seguenti eleme nti accessori (indicare
quali: solaio, cantina, autorimessa singola, posto macchina in comune o meno, ecc. )

...
non ammobiliata / ammobiliata (4) come da elenco a parte sottoscritto dalle parti.
TABELLE MILLESIMALI: propriet riscaldamento acqua
. altre ... COMUNICAZIONE ex articolo 8,
3 comma, del decreto-legge 11 luglio 1992, n.333 convertito dalla legge 8 agosto 1992, n. 359:
a) estremi catastali identificativi dell'unit immobiliare : ....
b) codice fiscale del locatore .
DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E TECNICA SICUREZZA IMPIANTI:
...
CERTIFICATO DI COLLAUDO E CERTIFICAZIONE ENERGETICA:
...
La locazione regolata dalle pattuizioni seguenti.

Articolo1
(Durata)

Il contratto stipulato per la durata di anni (5), dal .. al , e alla prima
scadenza, ove le parti non concordino sul rinnovo del medesimo, e senza che sia necessaria disdetta per finita locazione,
il contratto prorogato di diritto di due anni, fatta salva la facolt di disdetta da parte del locatore che intenda adibire
l'immobile agli usi o effettuare sullo stesso le opere di cui all'articolo 3 della legge n. 431/98, ovvero vendere l'immobile
alle condizioni e con le modalit di cui al citato articolo 3. Alla scadenza del periodo di proroga biennale ciascuna parte
ha diritto di attivare la procedura per il rinnovo a nuove condizioni ovvero per la rinuncia al rinnovo del contratto,
comunicando la propria intenzione con lettera raccomandata da inviare all'altra parte almeno sei mesi prima della
scadenza. In mancanza della comunicazione, il contratto rinnovato tacitamente alle stesse condizioni. Nel caso in cui
il locatore abbia riacquistato la disponibilit dell'alloggio alla prima scadenza e non lo adibisca, nel termine di dodici
mesi dalla data in cui ha riacquistato tale disponibilit, agli usi per i quali ha esercitato la facolt di disdetta, il
conduttore ha diritto al ripristino del rapporto di locazione alle stesse condizioni di cui al contratto disdettato o, in
alternativa, ad un risarcimento pari a trentasei mensilit dell'ultimo canone di locazione corrisposto.
Articolo 2
(Canone)

A. Il canone annuo di locazione, secondo quanto stabilito dall'Accordo locale definito tra
e depositato il . presso il Comune di
. , convenuto in euro .. , che il conduttore si obbliga a
corrispondere nel domicilio del locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero.., in n.
rate eguali anticipate di euro ciascuna, alle seguenti date:
...(4)
Nel caso in cui l'Accordo territoriale di cui al presente punto lo preveda, il canone viene aggiornato ogni anno nella
misura contrattata del , che comunque non pu superare il 75% della variazione Istat.

B. Il canone annuo di locazione, secondo quanto stabilito dal decreto di cui all'articolo 4, comma 3, della legge n.
431/1998, convenuto in euro ., importo che il conduttore si obbliga a corrispondere nel
domicilio del locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero.., in n. rate
eguali anticipate di euro ciascuna, alle seguenti date ... (4)
Nel caso in cui nel predetto decreto sia previsto, il canone aggiornato annualmente nella misura contrattata del
,che comunque non pu superare il 75% della variazione Istat.
(6)
Articolo 3
(Deposito cauzionale)

A garanzia delle obbligazioni assunte col presente contratto, il conduttore versa/non versa (4) al locatore (che con la
firma del contratto ne rilascia, in caso, quietanza) una somma di euro .. pari a ...
mensilit del canone, non imputabile in conto canoni e produttiva - salvo che la durata contrattuale minima non sia
superiore ad anni quattro, ferma la proroga del contratto per due anni - di interessi legali, riconosciuti al conduttore al
termine di ogni anno di locazione. Il deposito cauzionale cos costituito viene reso al termine della locazione, previa
verifica sia dello stato dell'unit immobiliare sia dell'osservanza di ogni obbligazione contrattuale.
Altre forme di garanzia: ..
. (4)

Articolo 4
(Oneri accessori)
Per gli oneri accessori le parti fanno applicazione della Tabella oneri accessori, allegato G al decreto emanato dal
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze ai sensi dellarticolo
4, comma 2, della legge n. 431/1998 e di cui il presente contratto costituisce lallegato A.
Il pagamento degli oneri anzidetti deve avvenire - in sede di consuntivo - entro sessanta giorni dalla richiesta. Prima di
effettuare il pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere l'indicazione specifica delle spese anzidette e dei criteri di
ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione - anche tramite organizzazioni sindacali - presso il locatore (o il suo
amministratore o l'amministratore condominiale, ove esistente) dei documenti giustificativi delle spese effettuate.
Insieme con il pagamento della prima rata del canone annuale, il conduttore versa una quota di acconto non superiore a
quella di sua spettanza risultante dal consuntivo dell'anno precedente.
Articolo 5
(Spese di bollo e di registrazione)

Le spese di bollo per il presente contratto e per le ricevute conseguenti, sono a carico del conduttore.
Il locatore provvede alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Questi corrisponde la quota di sua
spettanza, pari alla met.
Le parti possono delegare alla registrazione del contratto una delle organizzazioni sindacali che abbia prestato
assistenza ai fini della stipula del contratto medesimo.


Articolo 6
(Pagamento, risoluzione e prelazione)

Il pagamento del canone o di quant'altro dovuto anche per oneri accessori non pu venire sospeso o ritardato da pretese
o eccezioni del conduttore, quale ne sia il titolo. Il mancato puntuale pagamento, per qualsiasi causa, anche di una sola
rata del canone (nonch di quant'altro dovuto, ove di importo pari almeno ad una mensilit del canone), costituisce in
mora il conduttore, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 55 della legge 27 luglio 1978, n. 392.
La vendita dell'unit immobiliare locata - in relazione alla quale viene /non viene (4) concessa la prelazione al
conduttore - non costituisce motivo di risoluzione del contratto.


Articolo 7
(Uso)

L'immobile deve essere destinato esclusivamente a civile abitazione del conduttore e delle seguenti persone attualmente
con lui conviventi ..
. .
Salvo espresso patto scritto contrario, fatto divieto di sublocazione, sia totale sia parziale. Per la successione nel
contratto si applica l'articolo 6 della legge n. 392/78, nel testo vigente a seguito della sentenza della Corte costituzionale
n. 404/1988.


Articolo 8
(Recesso del conduttore)

E' facolt del conduttore recedere dal contratto per gravi motivi, previo avviso da recapitarsi tramite lettera
raccomandata almeno sei mesi prima.


Articolo 9
(Consegna)

Il conduttore dichiara di aver visitato l'unit immobiliare locatagli, di averla trovata adatta all'uso convenuto e, pertanto,
di prenderla in consegna ad ogni effetto col ritiro delle chiavi, costituendosi da quel momento custode della stessa. Il
conduttore si impegna a riconsegnare l'unit immobiliare nello stato in cui l'ha ricevuta, salvo il deperimento d'uso, pena
il risarcimento del danno; si impegna, altres, a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente,
accusando in tal caso ricevuta dello stesso con la firma del presente contratto, cos come si impegna ad osservare le
deliberazioni dell'assemblea dei condomini. in ogni caso vietato al conduttore compiere atti e tenere comportamenti
che possano recare molestia agli altri abitanti dello stabile.
Le parti danno atto, in relazione allo stato dell'unit immobiliare, ai sensidell'articolo 1590 del Codice civile di quanto
segue:..
.
ovvero di quanto risulta dall'allegato verbale di consegna. (4)


Articolo 10
(Modifiche e danni)

Il conduttore non pu apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali locati ed alla loro
destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.
Il conduttore esonera espressamente il locatore da ogni responsabilitper danni diretti o indiretti che possano derivargli
da fatti dei dipendenti del locatore medesimo nonch per interruzioni incolpevoli dei servizi.


Articolo 11
(Assemblee)

Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'unit immobiliare locatagli, nelle deliberazioni
dell'assemblea condominiale relative alle spese ed alle modalit di gestione dei servizi di riscaldamento e di
condizionamento d'aria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulle deliberazioni relative alla modificazione degli
altri servizi comuni.
Quanto stabilito in materia di riscaldamento e di condizionamento d'aria si applica anche ove si tratti di edificio non in
condominio. In tale caso (e con l'osservanza, in quanto applicabili, delle disposizioni del codice civile sull'assemblea dei
condomini) i conduttori si riuniscono in apposita assemblea, convocata dalla propriet o da almeno tre conduttori.



Articolo 12
(Impianti)

Il conduttore - in caso d'installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata - si obbliga a servirsi unicamente
dell'impianto relativo, restando sin d'ora il locatore in caso di inosservanza autorizzato a far rimuovere e demolire ogni
antenna individuale a spese del conduttore, il quale nulla pu pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve le eccezioni di
legge.
Per quanto attiene all'impianto termico autonomo, ove presente, vale la normativa del DPR n. 412/93, con particolare
riferimento a quanto stabilito dall'articolo 11, comma 2, del citato DPR.


Articolo 13
(Accesso)

Il conduttore deve consentire l'accesso all'unit immobiliare al locatore, al suo amministratore nonch ai loro incaricati
ove gli stessi ne abbiano - motivandola - ragione.
Nel caso in cui il locatore intenda vendere l'unit immobiliare locata, il conduttore deve consentirne la visita una volta
la settimana, per almeno due ore, con esclusione dei giorni festivi oppure con le seguenti modalit:
..
. (4)


Articolo 14
(Commissione di conciliazione)

La Commissione di conciliazione, di cui allarticolo 6 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di
concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dellarticolo 4, comma 2, della legge 431/98,
composta al massimo da tre membri di cui due scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie
dell'Accordo territoriale sulla base delle designazioni, rispettivamente, del locatore e del conduttore ed un terzo - che
svolge funzioni di presidente - sulla base della scelta operata dai due componenti come sopra designati qualora gli stessi
ritengano di nominarlo.
La richiesta di intervento della Commissione non determina la sospensione delle obbligazioni contrattuali.

Articolo 15
(Varie)

A tutti gli effetti del presente contratto, compresa la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della competenza a giudicare, il
conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li occupi o comunque detenga, presso l'ufficio di
segreteria del Comune ove situato l'immobile locato.
Qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo, e non pu essere provata, se non con atto scritto.
Il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati personali in relazione ad
adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge n. 675/96).
Per quanto non previsto dal presente contratto le parti rinviano a quanto in materia disposto dal Codice civile, dalle
leggi n. 392/78 e n. 431/98 o comunque dalle norme vigenti e dagli usi locali nonch alla normativa ministeriale
emanata in applicazione della legge n. 431/98 ed all'Accordo territoriale.
Altre clausole: ..
..

Letto, approvato e sottoscritto

..., li, .

Il locatore

Il conduttore


A mente dell'articolo 1342, secondo comma, codice civile, le parti specificamente approvano i patti di cui agli articoli 1,
2, 3, 4, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 e 15 del presente contratto.

Il locatore

Il conduttore

NOTE

(1) Per le persone fisiche, riportare: nome e cognome; luogo e data di nascita; domicilio e codice fiscale. Per
le persone giuridiche, indicare: ragione sociale, sede, codice fiscale, partita IVA, numero d'iscrizione al
Tribunale; nonch nome, cognome, luogo e data di nascita del legale rappresentante.

(2) L'assistenza facoltativa.

(3) Documento di riconoscimento: tipo ed estremi. I dati relativi devono essere riportati nella denuncia da
presentare all'autorit di P.S., da parte del locatore, ai sensi dell'articolo 12 del decreto-legge 21 marzo 1978,
n. 59 convertito dalla legge 18 maggio 1978, n. 191. Nel caso in cui il conduttore sia cittadino
extracomunitario, deve essere data comunicazione all'autorit di P.S., ai sensi dell'articolo 7 del decreto
legislativo n. 286/98.

(4) Cancellare la parte che non interessa.

(5) La durata minima di anni tre.

(6) Cancellare la lettera A oppure B.



ALLEGATO C

LOCAZIONE ABITATIVA DI NATURA TRANSITORIA
TIPO DI CONTRATTO
(Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 5, comma 1)



Il/La sig./soc. (1) .di seguito denominato/ a locatore
(assistito/ a da (2). in persona di) concede in locazione al/ alla
sig. (1) ..
di seguito denominato/ a conduttore, identificato/ a mediante (3) ...
(assistito/ a da (2) ..in persona di.), che accetta, per s e suoi
aventi causa, l'unit immobiliare posta in . via . n. ...piano .scala
int. ..composta di n. vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei seguenti elementi accessori (indicare
quali: solaio, cantina, autorimessa singola, posto macchina in comune o meno, ecc.) .
...
non ammobiliata / ammobiliata (4) come da elenco a parte sottoscritto dalle parti.
TABELLE MILLESIMALI: propriet . riscaldamento .. acqua
altre ...
COMUNICAZIONE ex articolo 8, 3 comma, del decreto-legge 11 luglio 1992, n.333 convertito dalla legge 8
agosto 1992, n. 359:
a) estremi catastali identificativi dell'unit immobiliare:
b) codice fiscale del locatore.

documentazione amministrativa e tecnica sicurezza impianti:
...
CERTIFICATO DI COLLAUDO E CERTIFICAZIONE ENERGETICA:
..

La locazione regolata dalle pattuizioni seguenti.

Articolo 1
(Durata)

Il contratto stipulato per la durata di mesi (5), dal . al ., allorch, fatto salvo
quanto previsto dallarticolo 2 cessa senza bisogno di alcuna disdetta.

Articolo 2
(Esigenza del locatore) (4)
Il locatore, nel rispetto di quanto previsto dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il
Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dell'articolo 4, comma 2, della legge n. 431/98 - di cui il
presente tipo di contratto costituisce lallegato C- e dall'Accordo tra . depositato il
.. presso il Comune di . , dichiara la seguente esigenza che giustifica la transitoriet del
contratto: ....
...
Il locatore ha l'onere di confermare il verificarsi di quanto ha giustificato la stipula del presente contratto di natura
transitoria tramite lettera raccomandata da inviarsi al conduttore entro giorni prima della scadenza del
contratto. In caso di mancato invio della lettera oppure del venire meno delle condizioni che hanno giustificato la
transitoriet, il contratto s'intende ricondotto alla durata prevista dall'articolo 2, comma 1, della legge n. 431/98. In ogni
caso, ove il locatore abbia riacquistato la disponibilit dell'alloggio alla scadenza dichiarando di volerlo adibire ad un
uso determinato e non lo adibisca, nel termine di sei mesi dalla data in cui ha riacquistato la detta disponibilit, a tale
uso, il conduttore ha diritto al ripristino del rapporto di locazione alle condizioni di cui all'articolo 2, comma 1, della
legge n. 431/98 o, in alternativa, ad un risarcimento in misura pari a trentasei mensilit dell'ultimo canone di locazione
corrisposto.


Articolo 3
(Esigenza del conduttore) (4)

Ai sensi di quanto previsto dall'Accordo tra ....
.depositato il presso il Comune di, le parti concordano che la presente locazione ha
natura transitoria in quanto il conduttore espressamente ha l'esigenza di abitare lunit immobiliare per un periodo non
eccedente i mesi per il seguente motivo: .,che
documenta allegando al presente contratto ... ...


Articolo 4
(Canone)

A. Il canone di locazione convenuto in euro ..... , importo che
conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero
, in n. rate eguali anticipate di euro ciascuna, alle seguenti
date: ..(4)


B. Il canone di locazione (per le aree metropolitane di Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli,
Torino, Bari, Palermo e Catania, nei comuni con essi confinanti e negli altri comuni capoluogo di provincia)
convenuto in euro ..., importo che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del
locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero .., in n. rate eguali anticipate di euro
ciascuna, alle seguenti date: (4).

C. Il canone di locazione, secondo quanto stabilito dal decreto di cui all'articolo 4, comma 3, della legge n. 431/1998,
convenuto in euro.., che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del locatore
ovvero, in n. rate eguali anticipate di euro .. ciascuna, alle seguenti date:
. (4)
(6)

Articolo 5
(Deposito cauzionale)

A garanzia delle obbligazioni assunte col presente contratto, il conduttore versa/non versa (4) al locatore (che con la
firma del contratto ne rilascia, in caso, quietanza) una somma di euro .. pari a n.
mensilit del canone (7), non imputabile in conto canoni e produttiva di interessi legali, riconosciuti al conduttore al
termine di ogni periodo di locazione. Il deposito cauzionale cos costituito viene reso al termine della locazione previa
verifica dello stato dell'unit immobiliare e dell'osservanza di ogni obbligazione contrattuale.
Altre forme di garanzia: ..
. (4)

Articolo 6
(Oneri accessori)

Per gli oneri accessori le parti fanno applicazione della Tabella oneri accessori, allegato G al decreto emanato ai sensi
dellarticolo 4, comma 2, della legge n. 431/98.
Il pagamento degli oneri anzidetti deve avvenire - in sede di consuntivo - entro sessanta giorni dalla richiesta. Prima di
effettuare il pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere l'indicazione specifica delle spese anzidette e dei criteri di
ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione - anche tramite organizzazioni sindacali - presso il locatore (o il suo
amministratore o l'amministratore condominiale, ove esistente) dei documenti giustificativi delle spese effettuate.
Insieme con il pagamento della prima rata del canone annuale, il conduttore versa una quota di acconto non superiore a
quella di sua spettanza risultante dal consuntivo dell'anno precedente.


Articolo 7
(Spese di bollo e registrazione)

Le spese di bollo per il presente contratto, e per le ricevute conseguenti, sono a carico del conduttore.
Il locatore provvede alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Questi corrisponde la quota di sua
spettanza, pari alla met.
Le parti possono delegare alla registrazione del contratto una delle organizzazioni sindacali che abbia prestato
assistenza ai fini della stipula del contratto medesimo.

Articolo 8
(Pagamento, risoluzione e prelazione)

Il pagamento del canone o di quant'altro dovuto anche per oneri accessori non pu venire sospeso o ritardato da pretese
o eccezioni del conduttore, qualunque ne sia il titolo. Il mancato puntuale pagamento, per qualunque causa, anche di
una sola rata del canone (nonch di quant'altro dovuto, ove di importo pari almeno ad una mensilit del canone),
costituisce in mora il conduttore, fatto salvo quanto previsto dallarticolo 55 della legge n 392/78.
La vendita dell'unit immobiliare locata - in relazione della quale viene/non viene (4) concessa la prelazione al
conduttore - non costituisce motivo di risoluzione del contratto.

Articolo 9
(Uso)

L'immobile deve essere destinato esclusivamente a civile abitazione del conduttore e delle seguenti persone attualmente
con lui conviventi: .
..
Salvo patto scritto contrario, fatto divieto di sublocare o dare in comodato, n in tutto n in parte, lunit immobiliare,
pena la risoluzione di diritto del contratto. Per la successione nel contratto, si applica l'articolo 6 della legge n. 392/78,
nel testo vigente a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 404 del 1988.



Articolo 10
(Recesso del conduttore)

Il conduttore ha facolt di recedere per gravi motivi dal contratto previo avviso da recapitarsi mediante lettera
raccomandata almeno .. prima.

Articolo 11
(Consegna)

Il conduttore dichiara di aver visitato l'unit immobiliare locatagli, di averla trovata adatta all'uso convenuto e, pertanto,
di prenderla in consegna ad ogni effetto col ritiro delle chiavi, costituendosi da quel momento custode della stessa. Il
conduttore si impegna a riconsegnare l'unit immobiliare nello stato in cui l'ha ricevuta, salvo il deperimento d'uso, pena
il risarcimento del danno; si impegna, altres, a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente,
accusando in tal caso ricevuta dello stesso con la firma del presente contratto, cos come si impegna ad osservar e le
deliberazioni dell'assemblea dei condomini. in ogni caso vietato al conduttore compiere atti e tenere comportamenti
che possano recare molestia agli altri abitanti dello stabile.
Le parti danno atto, in relazione allo stato dell'immobile, ai sensi dell'articolo 1590 del Codice civile, di quanto
segue:..
...
ovvero di quanto risulta dall'allegato verbale di consegna. (4)

Articolo 12
(Modifiche e danni)

Il conduttore non pu apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali locati ed alla loro
destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.
Il conduttore esonera espressamente il locatore da ogni responsabilitper danni diretti o indiretti che possano derivargli
da fatti dei dipendenti del locatore medesimo nonch per interruzioni incolpevoli dei servizi.

Articolo 13
(Assemblee)

Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'unit immobiliare locatagli, nelle deliberazioni
dell'assemblea condominiale relative alle spese ed alle modalit di gestione dei servizi di riscaldamento e di
condizionamento d'aria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulle deliberazioni relative alla modificazione degli
altri servizi comuni.
Quanto stabilito in materia di riscaldamento e di condizionamento d'aria si applica anche ove si tratti di edificio non in
condominio. In tale caso (e con l'osservanza, in quanto applicabili, delle disposizioni del codice civile sull'assemblea dei
condomini) i conduttori si riuniscono in apposita assemblea, convocata dalla propriet o da almeno tre conduttori.

Articolo 14
(Impianti)

Il conduttore - in caso d'installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata - si obbliga a servirsi unicamente
dell'impianto relativo, restando sin d'ora il locatore, in caso di inosservanza, autorizzato a far rimuovere e demolire ogni
antenna individuale a spese del conduttore, il quale nulla pu pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve le eccezioni di
legge.
Per quanto attiene all'impianto termico autonomo, ove presente, vale la normativa del DPR n. 412/93, con particolare
riferimento a quanto stabilito dall'articolo 11, comma 2, dello stesso.

Articolo 15
(Accesso)

Il conduttore deve consentire l'accesso all'unit immobiliare al locatore, al suo amministratore nonch ai loro incaricati
ove gli stessi ne abbiano - motivandola - ragione.
Nel caso in cui il locatore intendesse vendere l'unit immobiliare locata il conduttore deve consentire la visita all'unit
immobiliare una volta la settimana, per almeno due ore, con esclusione dei giorni festivi oppure con le seguenti
modalit: ...
..(4)

Articolo 16
(Commissione di conciliazione)

La Commissione di conciliazione, di cui allarticolo 6 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di
concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dellarticolo 4, comma 2, della legge 431/98,
composta al massimo da tre membri di cui due scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie
dell'Accordo territoriale sulla base delle designazioni, rispettivamente, del locatore e del conduttore ed un terzo - che
svolge funzioni di presidente - sulla base della scelta operata dai due componenti come sopra designati qualora gli stessi
ritengano di nominarlo.
La richiesta di intervento della Commissione non determina la sospensione delle obbligazioni contrattuali.

Articolo 17
(Varie)

A tutti gli effetti del presente contratto, comprese la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della competenza a giudicare, il
conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li occupi o comunque detenga, presso l'ufficio di
segreteria del Comune ove situato l'immobile locato.
Qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo, e non pu essere provata, se non con atto scritto.
Il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati personali in relazione ad
adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge n. 675/96).
Per quanto non previsto dal presente contratto le parti rinviano a quanto in materia disposto dal Codice civile, dalle
leggi n. 392/78 e n. 431/98 o comunque dalle norme vigenti e dagli usi locali nonch alla normativa ministeriale
emanata in applicazione della legge n. 431/98 ed all'Accordo territoriale.
Altre clausole ...


Letto, approvato e sottoscritto

.., li

Il locatore ..

Il conduttore ..


A mente dell'articolo 1342, secondo comma, del Codice civile, le parti specificamente approvano i patti di cui agli
articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16 e 17 del presente contratto.

Il locatore ...

Il conduttore


NOTE

(1) Per le persone fisiche, riportare: nome e cognome; luogo e data di nascita; domicilio e codice fiscale. Per le persone
giuridiche, indicare: ragione sociale, sede, codice fiscale, partita Iva, numero d'iscrizione al Tribunale; nonch nome,
cognome, luogo e data di nascita del legale rappresentante.

(2)L'assistenza facoltativa.

(3) Documento di riconoscimento: tipo ed estremi. I dati relativi devono essere riportati nella denuncia da presentare
all'autorit di P.S., da parte del locatore, ai sensi dell'articolo 12 del decreto-legge 21 marzo 1978, n. 59 convertito dalla
legge 18 maggio 1978, n. 191. Nel caso in cui il conduttore sia cittadino extracomunitario, deve essere data
comunicazione all'autorit di P.S., ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 286/98.

(4) Cancellare la parte che non interessa.

5) La durata minima di mesi uno e quella massima di mesi diciotto.

(6) Cancellare delle lettere A, B e C le due che non interessano.

(7) massimo tre mensilit.
Allegato G

TABELLA ONERI ACCESSORI
RIPARTIZIONE FRA LOCATORE E CONDUTTORE




AMMINISTRAZIONE
Tassa occupazione suolo pubblico per passo carrabile C
Tassa occupazione suolo pubblico per lavori condominiali L

ASCENSORE
Manutenzione ordinaria e piccole riparazioni C
Installazione e manutenzione straordinaria degli impianti L
Adeguamento alle nuove disposizioni di legge L
Consumi energia elettrica per forza motrice e illuminazione C
Ispezioni e collaudi C

AUTOCLAVE
Installazione e sostituzione integrale dellimpianto o di componenti primari
(pompa, serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico ecc.) L
Manutenzione ordinaria C
Imposte e tasse di impianto L
Forza motrice C
Ricarico pressione del serbatoio C
Ispezioni, collaudi e lettura contatori C
IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE, DI VIDEOCITOFONO E SPECIALI
Installazione e sostituzione dellimpianto comune di illuminazione L
Manutenzione ordinaria dellimpianto comune di illuminazione C
Installazione e sostituzione degli impianti di suoneria e allarme L
Manutenzione ordinaria degli impianti di suoneria e allarme C
Installazione e sostituzione dei citofoni e videocitofoni L
Manutenzione ordinaria dei citofoni e videocitofoni C
Installazione e sostituzione di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili L
Manutenzione ordinaria di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili C

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, PRODUZIONE ACQUA CALDA,
ADDOLCIMENTO ACQUA
Installazione e sostituzione degli impianti L
Adeguamento degli impianti a leggi e regolamenti L
Manutenzione ordinaria degli impianti, compreso il rivestimento refrattario C
Pulizia annuale degli impianti e dei filtri e messa a riposo stagionale C
Lettura dei contatori C
Acquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e acqua C


IMPIANTI SPORTIVI
Installazione e manutenzione straordinaria L
Addetti (bagnini, pulitori, manutentori ordinari ecc.) C
Consumo di acqua per pulizia e depurazione; acquisto di materiale
per la manutenzione ordinaria (es.: terra rossa) C

IMPIANTO ANTINCENDIO
Installazione e sostituzione dellimpianto L
Acquisti degli estintori L
Manutenzione ordinaria C
Ricarica degli estintori, ispezioni e collaudi C


IMPIANTO TELEVISIVO
INSTALLAZIONE, SOSTITUZIONE O POTENZIAMENTO DELLIMPIANTO TELEVISIVO CENTRALIZZATO
L
Manutenzione ordinaria dellimpianto televisivo centralizzato C

PARTI COMUNI
Sostituzione di grondaie, sifoni e colonne di scarico L
Manutenzione ordinaria grondaie, sifoni e colonne di scarico C
Manutenzione straordinaria di tetti e lastrici solari L
Manutenzione ordinaria dei tetti e dei lastrici solari C
Manutenzione straordinaria della rete di fognatura L
Manutenzione ordinaria della rete di fognatura, compresa la disotturazione
dei condotti e pozzetti C
Sostituzione di marmi, corrimano, ringhiere L
Manutenzione ordinaria di pareti, corrimano, ringhiere di scale e locali comuni C
Consumo di acqua ed energia elettrica per le parti comuni C
Installazione e sostituzione di serrature L
Manutenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi utilizzati C
Installazione di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori, bidoni, L
armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale di arredo
Manutenzione ordinaria di attrezzature quali caselle postali, cartelli C
segnalatori, bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide
e altro materiale di arredo

PARTI INTERNE ALLAPPARTAMENTO LOCATO
SOSTITUZIONE INTEGRALE DI PAVIMENTI E RIVESTIMENTI L
Manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti C
Manutenzione ordinaria di infissi e serrande, degli impianti di riscaldamento
e sanitario C
Rifacimento di chiavi e serrature C
Tinteggiatura di pareti C
Sostituzione di vetri C
Manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricit e del cavo
e dellimpianto citofonico e videocitofonico C
Verniciatura di opere in legno e metallo C
Manutenzione straordinaria dellimpianto di riscaldamento L

PORTIERATO
Trattamento economico del portiere e del sostituto, compresi contributi
previdenziali e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima,
premi, ferie e indennit varie, anche locali, come da c.c.n.l. L10% C90%
Materiale per le pulizie C
Indennit sostitutiva alloggio portiere prevista nel c.c.n.l. L10% C90%
Manutenzione ordinaria della guardiola L10% C90%
Manutenzione straordinaria della guardiola L

PULIZIA
Spese per lassunzione delladdettoL
Trattamento economico delladdetto, comp resi contributi previdenziali
e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi,
ferie e indennit varie, anche locali, come da c.c.n.l. C
Spese per il conferimento dellappalto a ditta L
Spese per le pulizie appaltate a ditta C
Materiale per le pulizie C
Acquisto e sostituzione macchinari per la pulizia L
Manutenzione ordinaria dei macchinari per la pulizia C
Derattizzazione e disinfestazione dei locali legati alla raccolta delle immondizie C
Disinfestazione di bidoni e contenitori di rifiuti C
Tassa rifiuti o tariffa sostitutiva C
Acquisto di bidoni, trespoli e contenitori L
Sacchi per la preraccolta dei rifiuti C

SGOMBERO NEVE
Spese relative al servizio, compresi i materiali duso C

LEGENDA

L = locatore
C = conduttore

ALLEGATO 2
PARAMETRI DI RIFERIMENTO
ELEMENTI CARATTERIZZANTI
1. TIPOLOGIA EDILIZIA CLASSIFICAZIONE
Casa singola, bifamiliare o a schiera superiore
Unit su stabile fino a quindici alloggi medio
Unita su stabile con pi di quindici alloggi inferiore
2. TIPOLOGIA CATASTALE
A/1 A/7 A/2 classi da 6 a 3 superiore
A/2 classi 2, 1 e A/3 tutte le classi medio
A/4 in poi inferiore
3. ANNO DI FABBRICAZIONE O INTEGRALE RISTRUTTURAZIONE
O COMPLETO RESTAURO O MANUTENZIONE STRADINARIA CHE
INTERESSI LINTERA UNIT' ABITATVA PARAGONABILE AD
UN COMPLETO RESTAURO
Da zero a quindici anni superiore
Da quindici a trenta anni medio
Oltre a trenta anni inferiore
4. ACCESSORI IN DOTAZIONE
a= Posto auto coperto o garage interno (*)
b= posto auto scoperto oltre a quello inserito in
metratura convenzionale (*)
c= Doppi servizi, eccetto le abitazioni fino a 50 mq.
d= Soffitta o cantina o terrazza
e= giardino o scoperto ad uso comune
Gli accessori segnati con asterisco (*) non sono richiesti per le abitazioni situate nella
parte di centro storico delimitato come da allegato 5
NB. Questo elemento appartiene alla classe di livello
SUPERIORE quando l'unit presenta almeno TRE accessori
MEDIO quando lunit presenta almeno DUE accessori
INFERIORE quando L'UNIT presenta almeno UNO accessorio.
5.DOTAZIONI DI SERVIZI TECNICI
1) Impianto di riscaldamento autonomo
2) Impianto di raffreddamento o condizionamento
3) Ascensore da tre piani ed oltre
4) Parco giochi o verde attrezzato
5) Videocitofono
N.B. Questo elemento appartiene alla classe di livello:
SUPERIORE quando l'unit presenta almeno DUE dotazioni
MEDIO quando l'unit presenta almeno UNA dotazione
INFERIORE quando l'unit non ne presenta nessuna
SCHEMA RIEPILOGATIVO DELLA CLASSIFICAZIONE
SUPERIORE MEDIO INFERIORE
1. TIPOLOGIA EDILIZIA..................
2. TIPOLOGIA CATASTALE
3. VETUSTA.
4. ACCESSORI IN DOTAZ:ONE.
5. DOTAZONE SERVIZI TECNICI..
CLASSIFICAZIONE
GLOBALE
Rientrano nella sub-fascia superiore gli alloggi che presentano tre o pi elementi di livello superiore
Rientrano nella sub-fascia media gli alloggi che presentano da due a quattro elementi di livello medio
Rientrano nella sub-fascia inferiore gli alloggi che presentano tre o pi elementi di livello inferiore

ALLEGATO 5
ZONA DEL CENTRO STORICO ESCLUSA DAL PARAMETRO N. 4 LETT. A
DELL'ALLEGATO N. 2 (GARAGE INTERNO, POSTO AUTO COPERTO, POSTO
AUTO SCOPERTO EXTRA METRATURA CONVENZIONALE)
Il perimetro definito dalla linea di mezzeria delle seguenti vie:
Contra' Mure Pallamaio, Piazza Castello, Piazzale del Mutilato, Contra' del quartiere, Contra'
Mure S. Rocco, Porta S. Croce, Corso Fogazzaro, Contra' Pedemuro S. Biagio, Piazzetta S.
Biagio, Via Apolloni, Contra' S. Corona, Corso Palladio, Ponte degli Angeli, fiume
Bacchiglione fino all'altezza della passerella in ferro che congiunge viale Giuriolo con via N.
Sauro; Viale Giuriolo, Contra' della Piarda, Contra' Mure S. Michele, Piazzola Gualdi,
Contra' Porton del Luzzo, Piazzola S. Giuseppe, Contra' Ponte Furo
Seguono gli allegati:
ALLEGATO
1 A
CALCOLO DELLE FASCE DI OSCILLAZIONE DEL CANONE (valori in /mese fino a 120 mq)
(valori al /mq: oltre 120 mq)
FASCIA DEL CENTRO STORICO
SUBFASCE superfici delle abitazioni
fino 50 mq 51-70 mq 71-100 mq 101-120 mq 121 - 140 mq e
oltre: /mq
MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX
Inferiore 100 168 100 180 125 251 125 258 1,03 2,40
medio 169 306 181 360 252 504 259 525 2,41 5,14
superiore 307 375 361 421 505 630 526 659 5,15 6,52

ALLEGATO
1 B
CALCOLO DELLE FASCE DI OSCILLAZIONE DEL CANONE (valori in/mese fino a 120 mq)
(valori in /mq: oltre 120 mq)
FASCIA INTERMEDIA A
SUBFASCE superfici delle abitazioni
fino 50 mq 51-70 mq 71-100 mq 101-120 mq 121 - 140 mq e
oltre: /mq
MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX
Inferiore 100 160 100 170 125 228 125 243 1,03 2,21
medio 161 280 171 310 229 434 244 480 2,22 4,57
superiore 281 340 311 380 435 540 481 600 4,58 5,75
ALLEGATO
1 C
CALCOLO DELLE FASCE DI OSCILLAZIONE DEL CANONE
(valori in /mese fino a 120 mq)
(valori in /mq oltre: 120 mq)
FASCIA INTERMEDIA B
SUBFASCE superfici delle abitazioni
fino 50 mq 51-70 mq 71-100 mq 101-120 mq 121 - 140 mq e
oltre: /mq
MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX
Inferiore 100 155 100 160 100 195 100 210 0,82 1,95
medio 156 265 161 280 196 385 211 430 1,96 4,27
superiore 266 320 281 345 386 480 431 540 4,28 5,37
ALLEGATO
1 D
CALCOLO DELLE FASCE DI OSCILLAZI ONE DEL CANONE
(valori in /mese fino a 120 mq)
(valori /mq: oltre 120 mq)
FASCIA
PERIFER IA
SUBFASCE superfici delle abitazioni
fino 50 mq 51-70 mq 71-100 mq 101-120 mq 121 - 140 mq e
oltre: /mq
MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX
Inferiore 100 140 100 150 100 182 100 197 0,83 1,88
medio 141 220 151 250 183 346 198 390 1,89 3,97
superiore 221 260 251 300 347 430 391 485 3,98 5,04



TIPO DESCRIZIONE ZONA

VIA ABRIANI P. ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELL' ACQUEDOTTO ROMANO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ADENAUER KONRAD ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ADIGE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ALBERI E. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ALBINONI T. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ALBRICCI A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ALEARDI A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ALFIERI V. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ALIANI L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEGLI ALIDOSIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ALLEGRI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ALLENDE SALVATOR ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ALPINO P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA AMBROSINI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA AMENDOLA G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE ANCONETTA ZONA 4 - PERIFERIA
LEVA' DEGLI ANGELI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA ANGUISSOLA S. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ANTI S. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ANTINORI O. ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' APOLLONI G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZA ARACELI ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA ARACELI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE ARACELI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ARIOSTO L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ARNALDI R. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELL' ARSENALE NUMERAZIONE PARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELL' ARSENALE NUMERAZIONE DISPARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELL' ARTIGIANATO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ARZIGNANO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ASIAGO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ASPROMONTE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE ASTICHELLO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE BACCHIGLIONE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BACHELET V. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BADEN POWELL ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BAINSIZZA ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEL BALSEGO ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA DELLA BANCA POPOLARE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA BARACCA F. FINO AI CIVICI 89 E 120
COMPRESI
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BARACCA F. TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BARBARANO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BARBARO E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BARBIERI G. ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' DELLE BARCHE ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA DELLE BARCHE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA BARDELLA V. NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BARDELLA V. NUMERAZIONE DISPARI: FINO
ALLO SBOCCO DI VIA GAIA
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BARDELLA V. TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BARETTI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BASSANI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BASSANO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BASSI U. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BATTISTA DA VICENZA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BATTISTI C. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA BEATO BARTOLOMEO DA
BREGANZE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BECCARIETTE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BEDIN G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BEGGIATO F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BELLAVITIS G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BELLI V. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BELLINI V. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BELLUZZI D. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BELTRAME A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BENEDETTO MARCELLO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BERARDI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLE BEREGANE ZONA 4 - PERIFERIA
BORGO BERGA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BERLENDIS F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BERNINA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BEROALDI P. ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DI BERTESINA NUMERAZIONE PARI: FINO
ALL'INCROCIO CON VIA DALLA
SCOLA
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DI BERTESINA TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DI BERTESINELLA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BERTOLO G. M. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BEVILACQUA A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BEZZECCA ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZA DELLE BIADE ZONA 1 -CENTRO STORICO
STRADA BIRON DI SOPRA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA BIRON DI SOTTO ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DI BISORTOLE ZONA 4 - PERIFERIA
CORTE DEI BISSARI ZONA 1 -CENTRO STORICO
VIA BIXIO N. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BOCCACCIO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BOCCHERINI L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BOFFALORA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BOITO A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BOLDRINI N. ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZALE BOLOGNA ZONA 1 -CENTRO STORICO
VIA BONACOSSI B. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BONAMICO L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BONATO M. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BONIOLI C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BONOLLO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BONOMI I. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BORELLA C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEL BORG. DI SAVIABONA ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' DEL BORGHETTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA DEL BORGHETTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BORGO C. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BORTOLAN D. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BOSCHETTI B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BOSCHIERO R. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BOSELLI P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BOTTEGO V. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BRANDELLERO B. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BRENNERO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BRENTA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BRESSAN B. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BRIGATA FORLI' ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BRIGATA GRAN. DI
SARDEGNA
FINO ALL'INCROCIO CON VIA
DEL SOLE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BRIGATA GRAN. DI
SARDEGNA
TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BRIGATA LIGURIA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BRIGATA REGINA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BRIGATA SASSARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BRIGATA TOSCANA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BROCCHI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DEL BROTTON ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BRUNIALTI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. AOSTA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. EDOLO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BTG. FELTRE ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE BTG. FRAMARIN ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BTG. MONTE BALDO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. MONTE BERICO ZONA 1 -CENTRO STORICO
VIA BTG. MONTE SPLUGA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. MORBEGNO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. SETTE COMUNI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. STELVIO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. TIRANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. VAL CAMONICA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BTG. VAL CHIESE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. VAL LEOGRA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. VALTELLINA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA BTG. VESTONE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BTG. VICENZA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BUONCONSIGLIO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA BUOZZI B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DEI BURCI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA BUSA DELLA CONTESSA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' BUSA SAN MICHELE ZONA 1 -CENTRO STORICO
CONTRA' BUSATO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA BUSINELLO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CA' ALTE ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DI CA' BALBI ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLE CA' TOSATE ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' CABIANCA J. ZONA 1 -CENTRO STORICO
VIA CABOTO S. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CADAMOSTO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CADIBONA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CADORNA R. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CAGNI U. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DELLA CAIMPENTA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DEI CAIROLI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CALATAFIMI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CALDERARI O. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CALVI P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEI CAMALDOLESI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CAMINER E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE CAMISANO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CAMPIGLIA M. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' CANNETI F. ZONA 1 -CENTRO STORICO
CONTRA' DELLE CANOVE ZONA 1 -CENTRO STORICO
CONTRA' DELLE CANOVE VECCHIE ZONA 1 -CENTRO STORICO
VIA CANSIGLIO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' CANTARANE NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' CANTARANE NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 -CENTRO STORICO
VIA CANTORE A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CANTU' C. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DELLE CAPERSE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CAPITANIO U. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CAPPAROZZO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CAPPELLARI G. G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CAPPELLO L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA DELLE CAPPUCCINE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DEI CAPPUCCINI ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA DEI CAPPUCCINI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CAPRAIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CAPRERA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CAPRI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DEI CAPULETI ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE CARDUCCI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CAREGARO NEGRIN A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CARIOLATO D. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CARLI G. ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' CARPAGNON ZONA 1 -CENTRO STORICO
STRADA DELLA CARPANEDA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CARPIONI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DEL CARSO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CARTA D. ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZALE CASA NOSTRA ZONA 3 - INTERMEDIO B
BORGO CASALE ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DI CASALE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CASALINI A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CASANOVA DI A. A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CASARSA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLE CASERMETTE NUMERAZIONE PARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELLE CASERMETTE NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLE CASONE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CASSETTI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CASTELFIDARDO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CASTELLINI S. ZONA 2 - INTERMEDIO A
PIAZZA DEL CASTELLO ZONA 1 -CENTRO STORICO
VIA CATALANI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DELLA CATENA ZONA 1 -CENTRO STORICO
STRADA DELLE CATTANE FINO ALL'INCROCIO CON VIA
DEL SOLE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLE CATTANE TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CATTANEO C. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DEL CAVALCAVIA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CAVALIERI DI VITT. VENETO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CAVALLI L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DELLA CAVEGGIARA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CAVIGLIA E. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' CAVOUR C. B. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA CECCARINI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CECCHI A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CECCHIN G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CEDERLE G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CEFALONIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CENGIO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLA CERAMICA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CERATO D. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CEREDA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CERNAIA ZONA 2- INTERMEDIO A
VIALE CESARE AUGUSTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CHECCOZZI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CHIARINI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CHIESA D. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLA CHIESA DI POLEGGE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CHILESOTTI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLA CHIMICA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CHIMINELLI L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CHINOTTO A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' DELLE CHIOARE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE CIALDINI E. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CILEA F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEL CILENTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CIMAROSA D. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DEL CIMITERO LATO SUD-OVEST (VERSO IL
CENTRO CITTA')
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE DEL CIMITERO LATO NORD-EST (VERSO
ANCONETTA)
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEL CIMITERO DI POLEGGE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CIMONE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CIPRO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CIVRAN G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA COCCHETTI B.A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA COL D'ECHELE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA COL DEL ROSSO NUMERI DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA COL DEL ROSSO NUMERI PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DELLA COLOMBARETTA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA COLOMBO C. ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA COLTURA CAMISANA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA COLTURA DEL TESINA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA COMMENDA NUMERI PARI: FINO AL CIVICO
50 COMPRESO
ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA COMMENDA NUMERI PARI: DAL CIVICO 52
ALLA FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLA COMMENDA NUMERI DISPARI: FINO AL
CIVICO 43 COMPRESO
ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA COMMENDA NUMERI DISPARI:DAL CIVICO
45 ALLA FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEL COMMERCIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CONFORTO DA COSTOZZA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CORBETTA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CORDELLINA L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CORDENONS P. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA CORELLI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CORMONS ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' CORNOLEO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' CORPUS DOMINI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CORRADINI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CORRIDONI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DI COSTABISSARA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA COSTALUNGA F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA COSTANTINI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA CRESOLE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELLA CRESOLELLA NUMERI PARI: FINO AL CIVICO
54 COMPRESO
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLA CRESOLELLA NUMERI DISPARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE CRICOLI NUMERI PARI: FINO AL FIUME
ASTICHELLO
ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE CRICOLI NUMERI PARI:DAL FIUME
ASTICHELLO ALLA FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE CRICOLI NUMERI DISPARI:FINO AL
FIUME ASTICHELLO
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE CRICOLI NUMERI DISPARI:DAL FIUME
ASTICHELLO ALL'INCROCIO
CON VIA PFORZHEIM
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE CRICOLI NUMERI DISPARI:
DALL'INCROCIO CON VIA
PFORZHEIM ALLA FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
GALLERIA CRISPI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE CRISPI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA CRISTOFFERI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CROSARA A. ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA CUL DE OLA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA CURTATONE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA D'ACQUISTO S. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE D'ALVIANO B. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA D'ANNUNZIO G. NUMERAZIONE PARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA D'ANNUNZIO G. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE D'AZEGLIO M. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DA PONTE L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DA PORTO L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DAL MARTELLO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DAL MOLIN T. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DAL POZZO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DAL VERME J. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DAL VERME J. NUMERAZIONE PARI: FINO
ALL'INCROCIO CON VIA
MONZAMBANO
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DAL VERME J. NUMERAZIONE PARI:
DALL0INCROCIO CON VIA
MONZAMBANO ALLA FINE
ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DALL'ACQUA A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DALLA CHIESA GEN. C. A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DALLA POZZA A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DALLA SCOLA B. NUMERAZIONE PARI: FINO AL
CIVICO 128 COMPRESO
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DALLA SCOLA B. NUMERAZIONE PARI: DAL
CIVICO 130 ALLA FINE
ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DALLA SCOLA B. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DALMAZIA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIALE DANDOLO E. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE DANTE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DE AMICIS E. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VICOLO DE CAMPESANI B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DE CONTI N. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DE FAVERI S. ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZALE DE GASPERI A. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA DE MORI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DE MURI E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DE NICOLA E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DE' PIERI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DE' PROTI G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA DE SANCTIS F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DEL GRANDE N. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DEL PRETE C. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELEDDA G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLA ROBBIA L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEPRETIS A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DI VELO G. E. NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DI VELO G. E. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DIAN G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DIAZ A. NUMERAZIONE PARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DIAZ A. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DIECI GIUGNO FINO AI CIVICI 34 E 105
COMPRESI
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE DIECI GIUGNO TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DIECI MARTIRI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DIVISIONE FOLGORE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DIVISIONE JULIA NUMERAZIONE PARI: FINO AL
CIVICO 30 COMPRESO
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DIVISIONE JULIA NUMERAZIONE DISPARI: FINO
A VIA STUPARICH
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DIVISIONE JULIA TUTTO IL RESTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' DO RODE ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADA DOMENICONI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DON LORA D. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DON MINZONI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DON ZANON O. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DONIZETTI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLE DUE FERRATE ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZA DEL DUOMO ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZETTA DEL DUOMO ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA DEL DUOMO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA DURANDO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELL' ECONOMIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELL' EDILIZIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA EDISON T. A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA EINAUDI L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ELBA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELL' ELETTRONICA ZONA 4 - PERIFERIA
VIALETTO ELSI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA EMANUELE FILIB. DI SAVOIA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA EMERSON R. W. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA EMILIANI G. S. ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZA DELLE ERBE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIALE ERETENIO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIALE EUROPA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA F.LLI ALBANESE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE F.LLI BANDIERA NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE F.LLI BANDIERA NUMERAZIONE DISPARI: FINO
AL FIUME ASTICHELLO
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE F.LLI BANDIERA NUMERAZIONE DISPARI: DAL
FIUME ASTICHELLO ALLA
FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA F.LLI CALDONAZZO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA F.LLI CORONARO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA F.LLI LEVIS ZONA 4 - PERIFERIA
VIA F.LLI ROSSELLI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA F.LLI STUPARICH NUMERAZIONE PARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA F.LLI STUPARICH NUMERAZIONE DISPARI: FINO
AL CIVICO 17 COMPRESO
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA F.LLI STUPARICH NUMERAZIONE DISPARI: DAL
CIVICO 19 ALLA FINE
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA F.LLI WRIGHT ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DEL FABBRO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FABIANI R. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FABRIS L. M. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA FACCHINETTI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FACCIO L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FACCIOLI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FALZAREGO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA FANTONI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FARINI C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DELLA FASCINA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA FASOLO G. A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FERMI E. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FERRARI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE FERRARIN A. FINO AI CIVICI 63/A E 96
COMPRESI
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE FERRARIN A. DAL CIVICO 65 AL CIVICO 79
COMPRESI
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE FERRARIN A. TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA FERRAZZI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA FERRERI Z. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FERRETO DE FERRETI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FESTARI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FILIPPI F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA DEI FILIPPINI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA FILZI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FINA E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA FINCATO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FIORETTI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FIRENZE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLA FISICA ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE FIUME NUMERAZIONE PARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE FIUME NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
CORSO FOGAZZARO A. FINO A CONTRA' PED. S.
BIAGIO E CONTRA'
CANTARANE
ZONA 1 - CENTRO STORICO
CORSO FOGAZZARO A. TUTTO IL RESTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FOGOLINO M. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FONTANA G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' DELLE FONTANELLE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FORLANINI E. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FORMENTON T. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FORMICA D. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DELLE FORNACI ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DEI FORTI DI S.FRANCESCO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA FORTI IN CORSO PADOVA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FOSCARINA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA FOSCOLO U. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' DELLA FOSSETTA ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA DELLA FOSSETTA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FRACANZAN A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZALE FRACCON T. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA FRANCHETTI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA FRANCO C. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' FRASCHE DEL GAMBERO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA DEI FRASSINI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA FRESCOBALDI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
LARGO FULTON R. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE FUSINATO A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE FUSINIERI A. NUMERAZIOME PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE FUSINIERI A. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GAETA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GAGLIARDOTTI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GAIA L. NUMERAZIOME PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GAIA L. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GALILEI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GALIZZI B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GALVANI L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GAMBA B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GANDHI ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' GARIBALDI G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA GARIGLIANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA DEL GAROFOLINO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA GARZADORI O. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GASPARELLA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GASPARONI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' DELLE GAZZOLLE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA GENOVA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE GENTILONI V. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GESSI R. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GHELLINI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GHIOTTO C. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GIACOSA G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GIARDINO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GIARETTA V. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GIOBERTI V. ZONA 2 - INTERMEDIO A
PIAZZETTA GIOIA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GIOLITTI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GIORDANO U. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE GIORGIONE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GIOTTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GIOVANNI DA PEDEMURO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GIROTTO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GIULIETTI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GIURIATO A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE GIURIOLO A. ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZALE GIUSTI G. LATO OVEST (VERSO
S.FELICIE)
ZONA 2 - INTERMEDIO A
PIAZZALE GIUSTI G. LATO EST (VERSO P.
CASTELLO)
ZONA 1 - CENTRO STORICO
LARGO GOETHE V. ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADA DI GOGNA FINO AI CIVICI 38 E 137
COMPRESI
ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DI GOGNA DAI CIVICI 40 AL 130
COMPRESI E DAL 139 A VIA
MANTOVANI
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DI GOGNA TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GOITO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GOLDONI C. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GONZATI V. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GORGONA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GORIZIA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA GOZZANO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GOZZI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GRAMSCI A. ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLE GRANCARE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA GRANDESSO SILVESTRI O. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GRANDI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GRANEZZA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE GRAPPA NUMERAZIONE DISPARI E
NUMERAZIONE PARI FINO A
VIA PFORZHEIM
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE GRAPPA TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DELLE GRAZIE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA GREGORI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA GROPPINO D. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GROTTO A. ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZOLA GUALDI CIVICI 1-1A-2-3-4-5 ZONA 2 - INTERMEDIO A
PIAZZOLA GUALDI TUTTO IL RESTO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' DEL GUANTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA GUICCIARDINI F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA IMPERIALI G. B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DELL' INDUSTRIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DELL' IPPODROMO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA ISCHIA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA DELL' ISOLA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA ISOLE EGADI ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' ISONZO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA ISTRIA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEI LAGHI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO D'ISEO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO D'ORTA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DEL FUSARO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DEL MATESE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI ALBANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI ALLEGHE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI AURONZO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI BOLSENA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI BRACCIANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI BRAIES ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI CALDARO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI CAREZZA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI COMO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI DOBERDO' ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI FOGLIANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI FONDI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI GARDA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI LEDRO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI LESINA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI LEVICO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI LUGANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI MASSACIUCCOLI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI MISURINA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI MOLVENO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI NEMI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI PERGUSA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI PIEDILUCO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI PUSIANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI RESIA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI TOBLINO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI TOVEL ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI VARANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO DI VIVERONE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO MAGGIORE NUMERAZIONE PARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LAGO MAGGIORE NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAGO TRASIMENO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LAMARMORA A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA LAMPEDUSA ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' LAMPERTICO F. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA LANZA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DEL LAVORO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LE SCALETTE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA LEGIONE ANTONINI NUMERAZIONE PARI: FINO AL
CIVICO 148/A COMPRESO
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA LEGIONE ANTONINI DAL CIVICO 150 ALLA FINE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LEGIONE ANTONINI NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LEGIONE GALLIENO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE LEONARDO DA VINCI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LEONCAVALLO R. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LEONI L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LEONICENO O. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LEOPARDI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA LINOSA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LIOY P. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA LIPARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LIVENZA ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DI LOBBIA ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' LODI ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DI LONGARA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LONIGO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA LORENZONI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA LOSCHI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CORTE DEL LOTTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA LUINO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA LUSSEMBURGO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA LUSSINO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA LUZZATTI L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MACCA' G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MACCAGNINI C. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MACHIAVELLI N. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DELLE MADDALENE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MAFFEI F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MAGANZA G. FINO AI CIVICI 13 E 40
COMPRESI
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MAGANZA G. TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MAGELLANO F. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MAGENTA ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA MAGLIO DI LAGHETTO ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA MAGLIO DI LOBBIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MAGRINI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MAINARDI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MALACARNE G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MALASPINA A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MALTA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MALVEZZI L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MAMELI G. FINO A VIA TAZZOLI E AL
CIVICO 123 COMPRESO
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MAMELI G. TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MANARA L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MANIN D. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MANTOVANI F. M. DAL CIVICO 53 AL CIVICO 81
COMPRESI
ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MANTOVANI F. M. TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE MANZONI A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MARANI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MARASCA P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MARCHETTI L. F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MARCHI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MARCO AURELIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MARCO DA MONTEGALLO ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZA MARCONI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE MARGHERITA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MARIANI C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MARINALI O. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MARIO A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MAROCCO C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA MAROSTICANA FINO A VIA LAGO MAGGIORE
E ALLA ROGGIA MAGLIO
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA MAROSTICANA TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MARSALA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MARTIRI DI BELFIORE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MARZARI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MASCAGNI P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MASINI A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MASOTTO U. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MASSARIA A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MASSIGNAN L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MASTINI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MATTEAZZI A. ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZA MATTEOTTI G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MATTEUCCI P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MAURISIO G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE MAZZINI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLA MECCANICA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MEDAGLIE D'ORO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MEDICI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DEL MEGIARO FINO ALLA LINEA
FERROVIARIA VE-MI
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEL MEGIARO TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MELDOLESI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MELEGNANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MELETTE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MENEGHELLO V. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MENTANA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE DEL MERCATO NUOVO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MESCHINELLI D. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA METASTASIO P. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA METAURO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MIANI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MIGLIORANZA G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE MILANO NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE MILANO NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MILAZZO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DEI MILLE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MINCIO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MINGHETTI M. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DELLA MISERICORDIA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALETTO MISTRORIGO F. M. ZONA 4 - PERIFERIA
CORTE DEI MOLINI ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DEI MOLINI FINO AL FIUME ASTICHELLO ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEI MOLINI TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MOLLINO C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MOLON F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONETA E.T. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTAGNA B. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MONTALE E. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTANARA ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DEL MONTE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MONTE ASOLONE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONTE CONI ZUGNA NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONTE CONI ZUGNA NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA MONTE DELLA CROCETTA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA VIC. MONTE DELLA CROCETTA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA MONTE GRANDE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MONTE NERO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTE NOVEGNO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONTE PAU' ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONTE PRIA FORA' ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONTE SABOTINO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTE SANTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTE SUELLO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTE VERENA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTE VODICE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTE ZEBIO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTE ZOVETTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONTEBELLO DELLA
BATTAGLIA
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEI MONTECCHI ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' MONTELLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MONTEROTONDO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONTEVERDI C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONTI V. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MONZAMBANO NUMERAZIONE PARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MONZAMBANO NUMERAZIONE DISPARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MORA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA MORELLATO P. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' DELLE MORETTE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MORO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MOROSINI E. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MORSOLIN B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' MOTTON PUSTERLA ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' MOTTON SAN LORENZO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MOZZI A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA MUGGIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA MUGNA G. B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA DEI MUNARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MUNARINI F. ZONA 4 - PERIFERIA
CORTILE DEL MUNICIPIO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MURANO ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' MURE ARACELI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MURE CARMINI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MURE CORPUS DOMINI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MURE DELLA ROCCHETTA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MURE PALLAMAIO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' MURE PORTA CASTELLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' MURE PORTA NOVA ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' MURE PORTA SANTA LUCIA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MURE SAN DOMENICO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MURE SAN MICHELE NUMERAZIONE PARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' MURE SAN MICHELE NUMERAZIONE DISPARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MURE SAN ROCCO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' MUSCHERIA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MUSOCCO G. ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZALE DEL MUTILATO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA MUTTONI F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA NADO F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEI NANI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA NAPOLI ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZALE NATALE BARAGIA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA NATTA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA NAVAROTTO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA NEGRI P. E. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' NERVESA DELLA BATTAGLIA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA NERVI P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA NICOLO' VICENTINO ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADONE DEI NICOLOSI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA NICOTERA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA NIEVO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZA DEI NOBEL ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA DEI NODARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZETTA NOSTRO TETTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA NOVELLO F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA NOVENTA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ODORICO DA PORDENONE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEGLI ONTANI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELL' OPIFICIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA OPPI U. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' ORATORIO DEI PROTI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' ORATORIO DEI SERVI ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA ORBI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' OREFICE G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA DELL' OREFICERIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ORLANDO V. E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE ORTIGARA ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA DELL' OSPEDALE ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DELL' OSPEDALETTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA OZANAM A. F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DELLA PACE FINO AGLI INCROCI DELLE VIE
ROSSATO E CASERMETTE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DELLA PACE TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PACINOTTI A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA PADANA VERSO PADOVA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA PADANA VERSO VERONA ZONA 4 - PERIFERIA
CORSO PADOVA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PAGANI O. M. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PAGANINI N. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLA PAGLIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PAGLIARINO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PAJELLO B. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PALAZZOLO L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PALEMONE R. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PALESTRO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CORSO PALLADIO A. ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZETTA PALLADIO A. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PALLI N. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PALMA IL GIOVANE J. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PANIZZA B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PANTELLERIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PAPA A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEL PARADISO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PARCO CITTA' ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PARENZO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PARINI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PARISOTTO L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DELLA PAROLINA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PASCOLI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PASI R. ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PASINI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PASQUALIGO F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PASTRENGO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DEL PASUBIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE PECORI GIRALDI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' PEDEMURO SAN BIAGIO NUMERI PARI: FINO A
PIAZZETTA S. BIAGIO
ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PEDEMURO SAN BIAGIO NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PEDEMURO SAN BIAGIO DA PIAZZETTA S. BIAGIO ALLA
FINE
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PEDROLLO A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PELLEGRINI M. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PELLICO S. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DELLA PELOSA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PEPE G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PERGOLESI G. B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLA PERGOLETTA NUMERAZIONE PARI: FINO AL
CIVICO 230 CON ESCLUSIONE
DEI CIVICI DAL 102 AL 122
ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA PERGOLETTA DAL CIVICO 232 ALLA FINE,
COMPRESI I CIVICI DA 102 AL
122
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLA PERGOLETTA NUMERAZIONE DISPARI ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA DEI PERIN ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PEROZZI S. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PERRUCCHETTI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' PESCARIA ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PESCHERIE VECCHIE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PESCHIERA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PETRARCA F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PFORZHEIM NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PFORZHEIM NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA PIAN DELLE MADDALENE ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' PIANCOLI ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA PIANCOLI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' DELLA PIARDA NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' DELLA PIARDA NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PIAVE ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PIAZZA DEL CASTELLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PIAZZETTA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PICCOLI D. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PICUTTI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PIERLUIGI DA PALESTRINA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PIGAFETTA A. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PINDEMONTE I. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DEI PIOPPI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PIOVENE C. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PIRANDELLO L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PIRANO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PISINO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PITTARINI D. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PITTONI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PIZZARDI B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PIZZOCARO A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DEI PIZZOLATI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PLONA G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA POERIO C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA POLA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DI POLEGGE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA POLETTO G. ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DEL POLIGONO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VICOLO POLIZIANO A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA POLO M. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELLA POLVERIERA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PONCHIELLI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA PONTE DEI CARRI ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA PONTE DEL BO ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA PONTE DEL MARCHESE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PONTE DEL QUARELO ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' PONTE DELLE BELE ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PONTE FURO NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PONTE FURO NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PONTE NOVO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PONTE SAN MICHELE ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PONTE SAN PAOLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PONTEDERA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA PONTI DI DEBBA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PONZA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA PORCIGLIA NUMERAZIONE PARI: FINO
ALL'INCROCIO CON VIA
PERGOLETTA
ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA PORCIGLIA NUMERAZIONE DISPARI: FINO
AL CIVICO 125
ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DELLA PORCIGLIA DAL CIVICO 135 ALLA FINE ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLA PORCIGLIA DALL'INCROCIO DI VIA
PERGOLETTA AAL FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PORDOI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PORRETTA ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' PORTA LUPIA ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA PORTA LUPIA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PORTA NOVA NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PORTA NOVA NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PORTA PADOVA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PORTA SANTA CROCE ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PORTA SANTA LUCIA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' PORTI ZONA 1 - CENTRO STORICO
GALLERIA PORTI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PORTO GODI P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' PORTON DEL LUZZO NUMERAZIONE PARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PORTON DEL LUZZO NUMERAZIONE DISPARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PORTOROSE ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA POSTUMIA ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' POZZETTO ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA POZZETTO ZONA 1 - CENTRO STORICO
GALLERIA DEL POZZO ROSSO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA PRANDINA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA PRATI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA PREDIL ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PRESTINARI M. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLA PRODUTTIVITA' ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DEL PROGRESSO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA PUCCINI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' PUSTERLA FINO AL PONTE PUSTERLA ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' PUSTERLA TUTTO IL RESTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA QUADRI G. B. FINO A VIA FUSINIERI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA QUADRI G. B. TUTTO IL RESTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DEL QUADRILATERO ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DEL QUARTIERE NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' DEL QUARTIERE NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA QUASIMODO S. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA QUATTRO NOVEMBRE ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DI QUINTARELLO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA QUINTO RUBINI L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA DELLA RACCHETTA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA RAFFAELLO SANZIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA RAGAZZI DEL '99 ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA RAGUSA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA RANCAN L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA RANDACCIO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA RATTAZZI U. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA REGALAZZO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA REMONDINI G. ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA RETRONE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VICOLO CIECO RETRONE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA REZZARA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' RIALE ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA RICASOLI B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA RIELLO ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DELLE RISARE ZONA 4 - PERIFERIA
VIA RISMONDO F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE RISORGIMENTO NAZIONALE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA RIVA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE RIVIERA BERICA NUMERAZIONE PARI: FINO A
VIA DELLA ROTONDA
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE RIVIERA BERICA NUMERAZIONE DISPARI: FINO
A VIA DELLO STADIO
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE RIVIERA BERICA TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA RIZZO L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA DEI ROCOLI ZONA 3 - INTERMEDIO B
CORTE DEI RODA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE RODOLFI F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ROLLE ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE ROMA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA ROMPATO R. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ROSMINI A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ROSSA G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ROSSATO A. NUMERAZIONE PARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ROSSATO A. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ROSSI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ROSSINI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLA ROTONDA NUMERAZIONE PARI: FINO AL
CIVICO 62
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLA ROTONDA DAL CIVICO 66 ALLA FINE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLA ROTONDA DAL CIVICO 81 ALLA FINE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA DELLA ROTONDA NUMERAZIONE DISPARI: FINO
AL CIVICO 79
ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA DELLA ROTONDA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ROVITO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA RUBICONE ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA RUMOR S. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA RUSPOLI B. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SALE C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA SALIN L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SALOMONE O. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SALVEMINI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SALVI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SAMOGGIA A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA SAMONA' G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA SAN BASTIANO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA SAN BENEDETTO ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZA SAN BIAGIO LATO SUD ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZA SAN BIAGIO LATO NORD ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SAN BORTOLO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SAN CRISTOFORO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SAN DESIDERIO ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' SAN DOMENICO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SAN FAUSTINO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' SAN FRANCESCO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SAN FRANCESCO VECCHIO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' SAN GAETANO THIENE ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SAN GIACOMO ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADA SAN GIOVANNI ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZOLA SAN GIUSEPPE CIVICI DA 11 A 17 COMPRESI ZONA 2 - INTERMEDIO A
PIAZZOLA SAN GIUSEPPE TUTTO IL RESTO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIALE SAN LAZZARO ZONA 3 - INTERMEDIO B
GALLERIA SAN LORENZO ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZA SAN LORENZO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' SAN MARCELLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SAN MARCELLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' SAN MARCO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SAN MARTINO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SAN MURIALDO L. ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZETTA SAN NICOLA ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SAN NICOLA ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' SAN PAOLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZETTA SAN PAOLO ZONA 1 - CENTRO STORICO
CONTRA' SAN PIETRO ZONA 2 - INTERMEDIO A
PIAZZA SAN PIETRO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADELLA SAN PIETRO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA SAN PIETRO INTRIGOGNA ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZA SAN PIO X ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' SAN ROCCO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DI SAN ROCCO ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DI SAN ROMUALDO ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' SAN SILVESTRO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SAN TOMASO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SAN VITO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SANDRI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA DEI SANGIOVANNI ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SANSIGOLI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE SANT'AGOSTINO FINO AI CIVICI 130 E 149 ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE SANT'AGOSTINO TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' SANT'AMBROGIO ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SANT'ANDREA ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA SANT'ANTONINO FINO AI CIVICI 49 E 100
COMPRESI
ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA SANT'ANTONINO TUTTO IL RESTO ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' SANT'ANTONIO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA SANT'ELIA A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' SANTA BARBARA ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SANTA BARBARA ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA SANTA BERTILLA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SANTA CATERINA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SANTA CHIARA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SANTA CORONA ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SANTA CORONA ZONA 1 - CENTRO STORICO
BORGO SANTA LUCIA NUMERAZIONE PARI: FINO
ALL'INCROCIO CON VIA GAIA
ZONA 2 - INTERMEDIO A
BORGO SANTA LUCIA DALL'INCROCIO CON VIA GAIA
ALLA FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
BORGO SANTA LUCIA NUMERAZIONE DISPARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SANTA MARIA NOVA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' SANTO STEFANO ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZETTA SANTO STEFANO ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SANTO STEFANO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA SARDEGNA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SARPI FRA P. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DEI SARTORELLO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA SARTORI R. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SASSO M. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA SAUDINO F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SAURO N. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SAVI I. ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DI SAVIABONA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SCALCERLE P. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE DEGLI SCALIGERI ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZA SCAMOZZI V. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SCARAMUZZA S. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SCARPA C. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA SCHIAVO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SCHIO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE DELLA SCIENZA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SCOLARI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SCORTEGAGNA F. O. ZONA 3 - INTERMEDIO B
BORGO SCROFFA ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA SCUOLE DELL'ANCONETTA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SEBENICO ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE SELLA Q. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA SERBELLONI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DELLA SERENISSIMA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA DEI SERVI ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADA DI SETTECA' ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SETTEMBRINI L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SICILIA ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DELLA SIDERURGIA ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZA DEI SIGNORI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA SIMONETTI R. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SIRTORI G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SISEMOL ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SMEREGLO N. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA SOCCORSO SOCCORSETTO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE DEL SOLE NUMERAZIONE PARI ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DEL SOLE NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DEL SOLE (RACCORDO N-E) ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE DEL SOLE (RACCORDO N-O) ZONA 4 - PERIFERIA
VIA SOLFERINO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SORIO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SPALATO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SPERANZA G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA SPINELLI N. ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' SS. APOSTOLI ZONA 1 - CENTRO STORICO
PIAZZETTA SS. APOSTOLI ZONA 1 - CENTRO STORICO
STRADELLA SS. APOSTOLI ZONA 1 - CENTRO STORICO
CORSO SS. FELICE E FORTUNATO NUMERAZIONE PARI: FINO A
PIAZZALE GIUSTI
ZONA 1 - CENTRO STORICO
CORSO SS. FELICE E FORTUNATO DA PIAZZALE GIUSTI A VIA L.
ANTONINI
ZONA 2 - INTERMEDIO A
CORSO SS. FELICE E FORTUNATO DA VIA L. ANTONINI ALLA FINE ZONA 3 - INTERMEDIO B
CORSO SS. FELICE E FORTUNATO NUMERAZIONE DISPARI: FINO
A VIALE MILANO
ZONA 1 - CENTRO STORICO
CORSO SS. FELICE E FORTUNATO DA VIALE MILANO ALLA FINE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLO STADIO FINO AL SOTTOPASSO DELLA
FERROVIA VE-MI
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA DELLO STADIO DAL SOTTOPASSO DELLA
FERROVIA VE-MI AL PONTE
SUL BACCHIGLIONE
ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA DEI STALLI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA DELLA STANGA ZONA 4 - PERIFERIA
PIAZZALE DELLA STAZIONE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA STELVIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA STRASBURGO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA STROMBOLI ZONA 4 - PERIFERIA
VIA STURZO L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA TADIOTTO U. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA TAGLIAMENTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TARTINI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TARVISIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA TASSO T. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TAZZOLI E. NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TAZZOLI E. NUMERAZIONE DISPARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA TEATRO OLIMPICO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA TECCHIO S. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE DELLA TECNICA ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA DEI TEMPLARI ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TERRAGNI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TESO A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TESTA F. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA THAON DI REVEL P. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA THIENE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TICINO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TIEPOLO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TIMAVO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TINTORETTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZALE TIRO A SEGNO ZONA 2 - INTERMEDIO A
GALLERIA TIZIANO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TIZIANO VECELLIO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA TOALDO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TODESCHINI M. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TOFFOLETTO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TOMMASEO N. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TONIOLO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TORCELLO ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE TORINO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DEL TORMENO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA TORNIERI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
CONTRA' DEI TORRETTI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TORRICELLI E. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TORTOSA G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TOTI E. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA TRE SCALINI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA TREBAZIO B. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TRECCO G. B. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE TRENTO FINO AI CIVICI 197 E 258
COMPRESI
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE TRENTO TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA TREVISAN S. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE TRIESTE FINO AGLI INCROCI CON LE
VIE DEL CIMITERO ED EGIDIO
DI VELO
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE TRIESTE DAGLI INCROCI CON LE VIE
DEL CIMITERO ED EGIDIO DI
VELO, RISPETTIVAMENTE,
FINO ALL'INCROCIO CON
VIALE FIUME E ALLA FINE
ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIALE TRISSINO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TURATI F. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA TURCATO A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA TURRA A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ULPIO TRAIANO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA USODIMARE A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VACCARI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VAJENTI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VAL CALCINO ZONA 4 - PERIFERIA
STRADA VAL DI BUGANO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VALBELLA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VALDAGNO ZONA 2 - INTERMEDIO A
RACCORDO VALDASTICO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA DELLA VALDORSA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VALEGGIO SUL MINCIO ZONA 2 - INTERMEDIO A
STRADA DI VALLARSA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VALLE A. G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADA VALLE DI SAN LORENZO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VALLES ZONA 4 - PERIFERIA
STRADELLA VALMARANA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' VALMERLARA ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VANONI E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VARESE C. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VASCO DA GAMA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VECCHIA FERRIERA ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE VENEZIA NUMERAZIONE PARI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIALE VENEZIA NUMERAZIONE DISPARI ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA VENIER S. ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' VENTI SETTEMBRE ZONA 2 - INTERMEDIO A
PIAZZA VENTI SETTEMBRE ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VENTIQUATTRO MAGGIO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VERCI G. ZONA 4 - PERIFERIA
VIALE VERDI G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIALE VERONA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VERONESE P. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VERRAZANO G. ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' VESCOVADO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA VESPUCCI A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VICENTINI DEL GIGLIO C. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VICO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VIGNA F. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VIGOLO A. NUMERAZIONE PARI: DAL
CIVICO 2 AL 72 COMPRESI
CON ESCLUSIONE DEI CIVICI
42, 44, 46 e 50
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VIGOLO A. NUMERAZIONE DISPARI: FINO
AL CIVICO 53
ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VIGOLO A. TUTTO IL RESTO ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VILLA GLORI ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VIOLA B. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VISONA' G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VITTORELLI J. ZONA 3 - INTERMEDIO B
PIAZZALE DELLA VITTORIA ZONA 2 - INTERMEDIO A
CONTRA' VITTORIO VENETO ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA VIVALDI A. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VIVORIO A. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA VOLPATO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA VOLTA A. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VOLTURNO ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA VULCANO ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ZAGO O. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZAGURI P. M. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZALTRON F. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ZAMBECCARI L. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ZAMBONI SEGATO E. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZAMENHOF L.L. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ZAMPIERI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZANARDELLI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZANCON G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZANDONAI R. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZANECCHIN G. ZONA 4 - PERIFERIA
CONTRA' ZANELLA G. ZONA 1 - CENTRO STORICO
VIA ZANELLATO G. ZONA 2 - INTERMEDIO A
VIA ZARA ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZARDO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
VIA ZIGGIOTTI G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
STRADELLA DEGLI ZOCCA ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ZORZI M. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ZUCCATO E. ZONA 4 - PERIFERIA
VIA ZUGLIANO G. ZONA 3 - INTERMEDIO B
Data ultimo
aggiornamento 26/03/2002

Aggiornato da comune di
vicenza


ACCORDO TERRITORIALE NEL COMUNE DI VITERBO
In attuazione della Legge 9 Dicembre 1998 n 431, S.M.I.
e del Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30 dicembre 2002
depositato in data 3 giugno 2003
Fra le seguenti organizzazioni della propriet:
CONFEDILIZIA nella persona di Antonio Mercanti;
UPPI, nella persona di Sante Dino De Angelis;
ASPPI, nella persona di Franco Signorelli;
APPC nella persona di Fabio Coglitore.
ed i seguenti sindacati degli inquilini:
SICET, nella persona di Ugo Vizzini;
SUNIA, nella persona di Albertario Mainella;
UNIAT, nella persona di Francesco Biancucci.
Premessa
Le parti ritengono necessario individuare condizioni contrattuali, da inserirsi nellAccordo
Territoriale di cui allart. 2, comma 3 della legge 431/98 e S.M.I., che tengano conto della
specificit del mercato delle locazioni e nellambito dei principi stabiliti dalla legge, si
propongono di favorire lallargamento del mercato agli immobili attualmente sfitti e
laccesso alle locazioni ai settori sociali che attualmente ne sono esclusi, tramite lutilizzo
del fondo di cui allarticolo 11 della Legge 431/98.
Le associazioni firmatarie confermano i seguenti strumenti a sostegno della
contrattazione:
A - Agenzia per la locazione.
LAgenzia, composta da rappresentanti delle parti firmatarie e degli Enti Locali, dovr
avere lo scopo di promuovere le azioni atte a favorire laccesso al mercato locativo
privato, in particolare da parte di gruppi socialmente deboli, agevolando lincontro tra
domanda e lofferta attraverso iniziative e organismi adeguati.
B Commissione di conciliazione stragiudiziale.
La commissione avr le finalit ed i compiti indicati nellallegato E facente parte
integrante dello stesso Accordo.
Premesso inoltre:
G
che il Comune di Viterbo non ha proceduto allindividuazione delle microzone
censuarie previste dal comma 2 art. 1 D.M. 22/03/99;
G
che, comunque, in attuazione dellart. 2 comma 3 della L. 431/98 e dellart. 1 D.M.
30.12.02 si intende addivenire alla stipula di un accordo territoriale per la
individuazione dei criteri per la determinazione dei canoni agevolati relativi alle
locazioni di immobili ad uso abitativo.
Tutto ci premesso si conviene e si stipula quanto segue.
Il presente Accordo Territoriale, che sostituisce il precedente del 04.10.1999, decorre
dalla data di deposito presso il Comune di Viterbo e potr formare oggetto di revisione
qualora:
a) Sia modificata la Legge sulle locazioni ad uso abitativo o sia aggiornata la relativa
Convenzione Nazionale prevista nel D.M. 30.12.02;
b) Il Comune deliberi nuove aliquote ICI per laffitto concordato di cui al presente
accordo;
c) siano modificate le normative fiscali previste allarticolo 8 della Legge 431/98;
d) siano intervenute consistenti variazioni delle condizioni di mercato locale degli affitti.
1) - CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2 comma 3 Legge 431/98 e art. 1 D.M. 30.12.02)
1.
Lambito dapplicazione dellAccordo, relativamente ai contratti in epigrafe,
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Viterbo. Le associazioni dei
proprietari e degli inquilini, acquisite le informazioni necessarie alla delimitazione
delle zone omogenee, confermano la precedente suddivisione del territorio di
Viterbo in 6 fasce, come da allegato A.
2.
Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo lallegato tipo di
contratto (allegato F del presente accordo). Riguardo alla ripartizione delle spese
degli oneri accessori tra locatore e conduttore si prende a base la tabella allegato
D.
3.
I contratti con durata superiore ai tre anni possono avere le seguenti variazioni:
- Per i contratti con durata di quattro anni la fascia di oscillazione di cui alla tabella
A potr essere maggiorata del 2%.
- Per i contratti con durata di cinque anni la fascia di oscillazione di cui alla tabella
A potr essere maggiorata del 4%.
- Per i contratti di durata di sei anni o superiore a sei anni la fascia di oscillazione
di cui alla tabella A potr essere maggiorata del 6%.
2) CONTRATTI PER USI TRANSITORI
(art. 5, comma 1, della legge 09.12.1998 n. 431 e D.M. 30.12.02 art. 2)
Le Associazioni firmatarie individuano i criteri generali per la definizione dei canoni di
locazione (allegati A e B dellaccordo territoriale) e del tipo di contratto ( allegato G del
presente accordo) per gli usi transitori.
Il presente accordo prevede che la durata della locazione non pu essere inferiore a 1
mese ed essere superiore a diciotto mesi.
La transitoriet del contratto individuata nel seguente modo:
A) Fattispecie di esigenze del locatore:
G
Quando il proprietario ha intenzione di adibire entro i 18 mesi limmobile ad
abitazione propria, o dei figli, o dei genitori o dei parenti fino al secondo grado, per
i seguenti motivi:
G
Trasferimento temporaneo della sede di lavoro.
G
Per necessit personale dei figli.
G
Rientro dallestero.
G
Per abitazione propria o dei genitori.
G
Qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata, espressamente indicata nel contratto.
B) Fattispecie di esigenze del conduttore:
G
Trasferimento temporaneo della sede di lavoro
G
Attivit lavorative a tempo determinato in Comune diverso da quello di residenza
G
Assegnazione dalloggio o acquisto che si rende disponibile entro 18 mesi
G
Vicinanza momentanea a parenti bisognosi.
G
Qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore, collegata ad un evento certo a
data prefissata, espressamente indicata nel contratto e debitamente documentata.
Per la stipulazione dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la transitoriet di
una delle su indicate esigenze, in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
Il conduttore che ha intenzione di stipulare un contratto transitorio deve provare il
motivo di transitoriet con apposita documentazione a richiesta.
La parte che manifesta lintenzione transitoria deve dichiarare, sul contratto, il motivo
della stessa.
E fatto obbligo al locatore e al conduttore di confermare, a mezzo raccomandata A.R.,
prima della scadenza del contratto, il motivo che ha dato origine alla transitoriet.
In caso di mancata comunicazione, ovvero nel caso siano venute meno le esigenze di
transitoriet poste dal locatore, il contratto sar ricondotto alla durata prevista dellart.2
comma 1, legge 431/98.
I canoni di locazione applicabili ai contratti transitori sono determinati utilizzando i criteri
individuati nel presente accordo territoriale.
3) - CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(Art. 5, comma 2, della legge 9 dicembre 1998, n. 431)
Ai sensi dellart.3 del D.M. 30.12.2002 possibile stipulare i contratti di locazione per
studenti universitari fuori sede.
Si dispone che tale tipologia contrattuale utilizzabile dai soli studenti universitari iscritti
a corsi di studio nel Comune di Viterbo, comune diverso da quello di residenza; tale
condizione deve essere specificata nel contratto.
A questo scopo possono essere allegate al tipo di contratto adottato (allegato H del
presente accordo) le dichiarazioni dellIstituto universitario attestanti liscrizione e la
frequenza di corsi universitari.
La durata contrattuale va da un minimo di sei mesi ad un massimo di tre anni ed il
contratto pu essere sottoscritto dal singolo studente, o da gruppi di studenti.
I canoni di locazione applicabili ai contratti per studenti fuori sede sono determinati
utilizzando i criteri individuati nel presente accordo territoriale.
note
a) In merito alla documentazione amministrativa e tecnica per la sicurezza degli impianti,
al certificato di collaudo e certificazione energetica, viene dalle Organizzazioni che
sottoscrivono il presente accordo, riconosciuto sufficiente menzionare sul contratto che:
il locatore garantisce la rispondenza degli impianti alle norme di Legge vigenti e la
regolarit urbanistica e statica della costruzione. A richiesta del conduttore, deve essere
prodotta apposita documentazione.
b) In riferimento a quanto previsto dal Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti 30 dicembre 2002, per le propriet di cui allarticolo 1 commi 5 e 6 (Grandi
Propriet), si proceder mediante Accordi integrativi stipulati fra i soggetti e con le
modalit indicate nel medesimo articolo 1.
c) I contratti di locazione possono essere stipulati utilizzando esclusivamente i tipi di
contratto richiamati ed allegati allaccordo territoriale, depositati presso il Comune di
Viterbo unitamente allaccordo sottoscritto.
d) Al presente accordo non viene allegata la planimetria del territorio in quanto resta
valida la precedente gia depositata con laccordo del 4.10.1999.
ELENCO ALLEGATI
G
Allegato A: Zone omogenee, valore del canone convenzionato, fascia di
oscillazione.
G
Allegato B: Elementi / criteri per lutilizzo della fascia di oscillazione.
G
Allegato C: Identificazione del mq. convenzionale.
G
Allegato D: Tabella ripartizione oneri accessori tra proprietario e inquilino.
G
Allegato E: Regolamento per commissione di conciliazione stragiudiziale.
G
Allegato F: Tipo di contratto agevolato.
G
Allegato G: Tipo di contratto transitorio.
G
Allegato H: Tipo di contratto transitorio per studenti universitari.
Letto confermato e sottoscritto dalle organizzazioni stipulanti

Allegato A Zonizzazione Comune di Viterbo
Fascia A: individuata in planimetria con il colore Verde
Riguarda tutte le abitazioni che si trovano dentro le mura castellane della Citt di Viterbo
Max /mq-anno 60,80 Min. /mq-anno 27,00
Fascia B: individuata in planimetria con il colore Celeste
Riguarda le zone che vanno dalla Strada S.S. Cassia Nord, allaltezza della Superstrada
ex Iperprimo alla Cassia Sud, allaltezza della Cassia Sud delimitata da Viale Armando
Diaz comprese le zone Occhi Bianchi, Pilastro, Salamaro e Carmine, girando in senso
antiorario
Max /mq-anno 48,00 Min. /mq-anno 22,00
Fascia C: individuata in planimetria con il colore Rosa
Riguarda le zone che vanno dalla strada S.S. Cassia Nord, allaltezza della Superstrada
ex Iperprimo in senso orario fino alla ferrovia Roma - Civita Castellana; comprende le
zone di Villanova, Palazzina, Santa Barbara, Santa Lucia.
Max /mq-anno 49,80 Min. /mq-anno 24,00
Fascia D: individuata in planimetria con il colore Giallo
Riguarda i quartieri Ellera, Paradiso, Cappuccini, Grotticella, Murialdo, Barco, La Pila,
Mazzetta e Pietrare, delimitate a partire dalla ferrovia Roma Civita Castellana in senso
orario, alla Cassia Sud delimitata da Viale Armando Diaz.
Max /mq-anno 48,00 Min. /mq-anno 30,00
Fascia E: individuata in Planimetria con il colore Rosso
Riguarda le zone di La Quercia, Bagnaia, San Martino al Cimino.
Max /mq-anno 49,80 Min. mq/anno 24,00
Fascia F: individuata in planimetria con il colore Arancione
Riguarda le zone di Monterazzano, Bullicame, Tobia, Carcarelle, Ponte di Cetti, Ponte San
Martino, Le Farine, Grotte S.Stefano, Magugnano, Monte Calvello, Roccalvecce,
Pratoleva, Fastello e SantAngelo di Roccalvecce.
Max /mq-anno 38,80 Min. /mq-anno 19,00
Tutte le abitazioni fuori delle fasce sopra indicate, sintendono in zona agricola con valori
equiparati alla fascia F.

ALLEGATO B
Nellaccordo Territoriale di Viterbo, allinterno delle fasce che delimitano le zone
omogenee, le parti, individuati il valore limite minimo e massimo del canone espresso in
/mq. anno, stabiliscono i criteri che concorrono alla determinazione del canone, quali:
G
Tipologia dellalloggio;
G
stato manutentivo dellalloggio e dellintero stabile;
G
pertinenze dellalloggio (posto auto, cantina, balconi, ecc);
G
presenza di spazi comuni (cortili, aree a verde);
G
dotazione di servizi tecnici (ascensore, riscaldamento);
G
vetust;
G
alloggio ammobiliato Quando lalloggio sia completamente arredato, con
mobilio efficiente ed elettrodomestici funzionanti, il canone di locazione potr
essere aumentato fino ad un massimo del 30%.
Criteri che concorrono alla determinazione del canone
Il valore massimo si applica con la presenza contemporanea degli elementi da 1 a 7 e di
due su tre elementi indicati nei punti da 8 a 10 come da elenco di seguito riportato :
1.
Impianto di riscaldamento autonomo;
2.
Ascensore oltre il 2piano;
3.
Posto auto;
4.
Ristrutturazione negli ultimi 10 anni;
5.
Categoria catastale A/2;
6.
Stato di manutenzione normale dellappartamento e del fabbricato;
7.
Vetust da 5 a 10 anni;
8.
Cantina o soffitta;
9.
Balconi o terrazzi o portici;
10.
Giardino condominiale;
In mancanza degli elementi qui sotto riportati, defalcare la somma delle
percentuali dal valore massimo.
B1 - Mancanza di impianto di riscaldamento da 20% a - 7%;
B2 - Mancanza di riscaldamento autonomo da 6% a - 2%;
B3 - Mancanza di ascensore oltre il 2piano da 10% a - 3%;
B4 - Mancanza di posto auto da 10% a - 3%;
B5 - Mancanza di cantina o soffitta da 5% a - 1%;
B6 - Mancanza di balconi o terrazzi o portici da 5% a - 1%;
B7 - Mancanza di giardino privato e/o condominiale da 3% a - 1%;
B8 - Mancanza di ristrutturazione negli ultimi 10 anni da 5% a - 1%;
B9 - Tipologia catastale A/3 da 3% a - 1%;
B10- Tipologia catastale A/4 e A/5 da 10% a - 2%;
B11- Stato manutentivo carente dellappartamento da 6% a - 2%;
B12 - Stato manutentivo carente del fabbricato da 8% a - 1%;
B13 - Vetust 11-20 anni da 3% a - 1%;
B14 - Vetust 21-30 anni da 5% a - 2%;
B15 - Vetust oltre 30 anni da 10% a - 3%;
In presenza degli elementi qui sotto riportati, il valore massimo va aumentato
della somma delle seguenti percentuali:
C1 - Giardino privato + 2%
C2 - Tipologia catastale A/7 + 5%
C3 - Garage privato + 5%
C4 - Vetust da zero a 5 anni + 3%
C5 - Presenza di doppi servizi + 3%
E consentito concordare un canone di locazione inferiore a quello determinato
dallapplicazione dei sopra elencati parametri; in ogni caso il canone di locazione non
potr essere inferiore al valore minimo di cui allallegato A.
Per i contratti stipulati negli anni futuri, i canoni daffitto convenzionali possono essere
aumentati nella misura del 75% dellindice Istat, maturato dalla data dellAccordo
Territoriale al momento della locazione.

ALLEGATO C
Modalit di valutazione del Mq. convenzionale.
Viene stabilito di utilizzare, come unit di misura il mq. convenzionale che scaturisce
dalla somma dei seguenti elementi:
1.
La superficie netta dellappartamento.
2.
Il 50% della superficie dellautorimessa singola.
3.
Il 20% del posto auto.
4.
Il 25% dei balconi, terrazze, cantine e simili.
5.
Il 15% della superficie scoperta in uso esclusivo.
6.
Il 10% della superficie a verde in quota condominiale.
Nel caso in cui la superficie netta dellappartamento sia inferiore a 46 mq. verr
aumentata del 30% (max 52 mq.); se compresa tra 46,01 e 65 mq. verr aumentata del
15% (max 65 mq.).
Se la superficie netta dellappartamento compresa tra 110 mq. e 120 mq. verr
diminuita del 10% (sino a 110 mq.); se compresa tra 120,01 mq. e 140 mq. verr
ridotta del 15% (sino a 120 mq.);oltre 140,01 mq. verr ridotta del 20% (sino a 120
mq.).
Sono esclusi dal calcolo delle superfici, i vani con altezza inferiore a m. 1,70.
La superficie di cui al punto 5 (Sup. scoperta. ad uso esclusivo) pu essere computata
nella misura massima pari alla superficie netta dellappartamento.

ALLEGATO D)
TABELLA ONERI ACCESSORI
RIPARTIZIONE SPESE TRA LOCATORE E CONDUTTORE
AMMINISTRAZIONE
Tassa occupazione suolo pubblico per passo carrabile C
Tassa occupazione suolo pubblico per lavori condominiali L
ASCENSORE
Manutenzione ordinaria e piccole riparazioni C
Installazione e manutenzione straordinaria degli impianti L
Adeguamento alle nuove disposizioni di legge L
Consumi energia elettrica per forza motrice e illuminazione C
Tasse annuali per rinnovo licenza d'esercizio L
Ispezioni e collaudi C
AUTOCLAVE
Installazione e sostituzione integrale dell'impianto o di componenti
primari (pompa, serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico
etc.)
L
Manutenzione ordinaria C
Imposte e tasse di impianto L
Forza motrice C
Ricarico pressione del serbatoio C
Ispezioni, collaudi e lettura contatori C
IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE, DI VIDEOCITOFONO E SPECIALI
Installazione e sostituzione dell'impianto comune di illuminazione L
Manutenzione ordinaria dell'impianto comune di illuminazione C
Installazione e sostituzione degli impianti di suoneria e allarme C
Installazione e sostituzione dei citofoni e videocitofoni C
Installazione e sostituzione di impianti speciali di allarme, sicurezza e
simili
L
Manutenzione ordinaria di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili C
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, PRODUZIONE ACQUA CALDA,
ADDOLCIMENTO ACQUA
Installazione e sostituzione degli impianti L
Adeguamento degli impianti a leggi e regolamenti L
Manutenzione ordinaria degli impianti, compreso il rivestimento
refrattario
C
Pulizia annuale degli impianti e dei filtri e messa a riposo stagionale C
Lettura dei contatori C
Acquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e
acqua
C
IMPIANTI SPORTIVI
Installazione e manutenzione straordinaria L
Addetti (bagnini, pulitori, manutentori ordinari etc.) C
Consumo di acqua per pulizia e depurazione; acquisto di materiale per la
manutenzione ordinaria (es.: terra rossa)
C
IMPIANTO ANTINCENDIO
Installazione e sostituzione dell'impianto L
Acquisti degli estintori L
Manutenzione ordinaria C
Ricarica degli estintori, ispezioni e collaudi C
IMPIANTO TELEVISIVO
Installazione, sostituzione o potenziamento dell'impianto televisivo
centralizzato
L
Manutenzione ordinaria dell'impianto televisivo centralizzato C
PARTI COMUNI
Sostituzione di grondaie, sifoni e colonne di scarico L
Manutenzione ordinaria grondaie, sifoni e colonne di scarico C
Manutenzione straordinaria di tetti e lastrici solari L
Manutenzione ordinaria dei tetti e dei lastrici solari L
Manutenzione straordinaria della rete di fognatura L
Manutenzione ordinaria della rete di fognatura, compresa la
disotturazione dei condotti e pozzetti
C
Sostituzione di marmi, corrimano, ringhiere L
Manutenzione ordinaria di pareti, corrimano, ringhiere di scale e locali
comuni
C
Installazione e sostituzione di serrature L
Manutenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi
utilizzati
C
Installazione di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori,
bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale
di arredo
L
Manutenzione ordinaria di attrezzature quali caselle postali, cartelli
segnalatori, bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide
altro materiale di arredo
C
PARTI INTERNE ALL'APPARTAMENTO LOCATO
Sostituzione integrale di pavimenti e rivestimenti L
Manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti C
Manutenzione ordinaria di infssi e serrande, degli impianti di
riscaldamento e sanitario
C
Rifacimento di chiavi e serrature C
Tinteggiatura di pareti C
Sostituzione di vetri C
Manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricit e del
cavo e dell'impianto citofonico e videocitofonico
C
Verniciatura di opere in legno e metallo C
Manutenzione straordinaria dell'impianto di riscaldamento L
PORTIERATO
Trattamento economico del portiere e del sostituto, compresi contributi
previdenziali e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima,
premi, ferie e indennit varie, anche locali, come da C.c.n.l.
L
10%
C
90%
Materiale per le pulizie C
Eventuale alloggio portiere L
10%
C
90%
Manutenzione ordinaria della guardiola L
10%
C
90%
Manutenzione straordinaria della guardiola L
PULIZIA
Spese per l'assunzione dell'addetto L
Trattamento economico dell'addetto, compresi contributi previdenziali e
assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi, ferie e
indennit varie, anche locali
C
Spese per il conferimento dell'appalto a ditta L
Spese per le pulizie appaltate a ditta C
Materiale per le pulizie C
Acquisto e sostituzione macchinari per la pulizia L
Manutenzione ordinaria dei macchinari per la pulizia C
Derattizzazione e disinfestazione dei locali legati alla raccolta delle
immondizie
C
Disinfestazione di bidoni e contenitori di rifiuti C
Tassa rifiuti o tariffa sostitutiva C
Acquisto di bidoni, trespoli e contenitori L
Sacchi per la preraccolta dei rifiuti C
SGOMBERO NEVE
Spese relative al servizio, compreso materiali d'uso C

ALLEGATO E
Regolamento della Commissione di Conciliazione Stragiudiziale
REGOLAMENTO
Art. 1
Su iniziativa delle Associazioni della propriet edilizia e delle Organizzazioni Sindacali
degli inquilini, istituita nel Comune di Viterbo la Commissione di Conciliazione
Stragiudiziale Paritetica, per le liti insorte a qualsiasi titolo fra le parti, nei rapporti di
locazione disciplinate dalla Legge 9 dicembre 1998, n. 431, art. 2 - comma 3, con le
modalit e nei limiti stabiliti dal presente regolamento.
Art. 2 Finalit
La Commissione di Conciliazione ha lo scopo di definire le controversie inerenti la
conformit del contratto allAccordo locali di cui allart. 2., comma 3, legge cit. o,
comunque quelle insorte in ragione del rapporto di locazione, comprese quelle inerenti
linterpretazione del contratto, la suddivisione delle spese condominiali e la
manutenzione, proposte da una delle parti, anche a mezzo delle Organizzazioni o
Associazioni di rappresentanza.
Art.3
La definizione di una controversia avanti alla Commissione di Conciliazione non ha natura
di arbitrato. La Commissione di Conciliazione ha la funzione di favorire la formazione di
un accordo che le parti sottoscriveranno, dichiarando di voler definire la controversia ,
anche riguardo al canone di locazione.
Art. 4 La Commissione di Conciliazione
Il tentativo di conciliazione viene esperito da una Commissione composta pariteticamente
da due componenti delle Associazioni di rappresentanza firmatarie dellaccordo, uno per
la propriet e uno per linquilino, designate dalle parti che intendono definire la
controversia.
Art. 5 La domanda di Conciliazione
Il procedimento di conciliazione pu essere attivato su richiesta di una delle parti, anche
attraverso la propria Organizzazione. Listanza, su apposito modulo, deve contenere: a)
le generalit delle parti; b) loggetto della controversia; c) una sommaria descrizione
delle ragioni che lhanno indotta; d) le domande della parte e copia del contratto di
locazione in corso ed ogni altro eventuale documento ritenuto utile, e) lAssociazione di
cui intende avvalersi per lassistenza nel tentativo di conciliazione, che dovr nominare
un proprio rappresentante come componente la Commissione di Conciliazione. Listanza
deve essere inviata o depositata presso la Segreteria della Commissione.
Art. 6 la Segreteria
Presso il Comune in cui ha sede la Commissione di Conciliazione istituita una segreteria
che coordina lo svolgimento del procedimento e si occupa della comunicazione alle parti e
Associazioni designate per la nomina dei conciliatori e della convocazione della
Commissione di Conciliazione.
La segreteria provvede a rimettere copia dei verbali di conciliazione alle parti interessate
al procedimento.
Art. 7 Procedura di conciliazione
A seguito dellistanza di conciliazione presentata dalla parte, la segreteria notifica allaltro
linizio della procedura. Questultima deve far conoscere, entro 10 giorni dal ricevimento
della comunicazione, la propria disponibilit ad accettare il tentativo di conciliazione e
lorganizzazione di cui intende valersi per lassistenza nel tentativo di conciliazione. La
prima riunione della Commissione di Conciliazione sar convocata dalla segreteria entro i
10 giorni successivi.
La Commissione si riunisce il giorno stabilito alla presenza delle parti, esamina il
contenzioso del caso, aggiornando la seduta per lesame deventuali perizie o per le
conclusioni.

ACCORDO TERRITORIALE PER LA CITTA' DI NAPOLI
ai sensi dell'art. 2, comma 3, Legge 9.12.98 n431 e D.M 30/12/2002
Tra:
1.
il Sunia (Sindacato Nazionale Inquilini ed Assegnatari) Federazione Provinciale di
Napoli, con sede in Napoli, al Corso Umberto I, n 329, in persona del Segretario
Provinciale, Dott. Antonio Giordano, nato a Roccapiemonte il 29.12.1953; il SICET
(Sindacato Inquilini Casa e Territorio) della Provincia di Napoli, con sede in Napoli,
alla Via Guantai Nuovi, 30, in persona del Segretario Provinciale, Sig. Ciro Grillo,
nato a Torre Annunziata il 14/02/1946; l'UNIAT (Unione Nazionale Inquilini
Ambiente e Territorio) Federazione della Provincia di Napoli, con sede in Napoli, a
Piazza Immacolatella, 5, in persona del Segretario Provinciale Sig. Carlo
Sorrentino, nato a Castellammare di Stabia, il 4/01/1944; e lASSOCASA
(Associazione Sindacale Nazionale Degli Inquilini e Degli Assegnatari per la Casa,
lAmbiente ed il Territorio) con sede in Napoli, Piazza Nazionale, 94 in persona del
Commissario Provinciale Sig. Luigi Rispoli, nato a Napoli il 13/03/1960 da una
parte, e
2.
l'A.P.E. NAPOLI (Associazione della Propriet Edilizia per la Provincia di Napoli -
Confedilizia) con sede in Napoli, al Viale Gramsci, 17/B, in persona del Presidente,
Avv. Prospero Pizzolla, nato a Napoli, il 7/09/1938; l'A.S.P.P.I. (Associazione
Piccoli Proprietari Immobiliari) con sede in Napoli,alla via Toledo n 368, in
persona del Presidente Avv. Raffaello Lerro, nato a Napoli il 27.2.1950; l'A.P.P.C.
(Associazione Piccoli Proprietari Case), con sede in Napoli alla Trav. Nuova Marina,
n8, in persona del Presidente Avv. Rocco Mastrangelo,nato a Foggia il 3.3.1956;
e lU.P.P.I (Unione Piccoli Proprietari Immobili), con sede in Napoli, alla Via Toledo,
n 156, in persona del Presidente lAvv. Giacomo Carini, nato a S.Lucido (CS) il
28.08.1936, dallaltra parte
SI CONVIENE E SI STIPULA
il seguente Accordo Territoriale:
CONTRATTI DI LOCAZIONE AGEVOLATI
(Art.2,comma 3, Legge 9.12.98 n 431 e art.1 D.M. 30/12/2002)
Art. 1
L'ambito di applicazione del presente Accordo Territoriale, per i contratti in epigrafe,
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Napoli.
Art. 2
Il territorio comunale, ai fini della determinazione del valore dei canoni di locazione per i
contratti stipulati ai sensi delle norme richiamate in epigrafe, ripartito in nove aree
omogenee (di cui una di particolare pregio, suddivisa in due compartimenti, ed una di
particolare degrado) come individuate nell'Allegato A)del presente Accordo Territoriale.
Art. 3
I <<valori di riferimento>>, minimo e massimo, dei canoni di locazione per le aree
omogenee - come individuate all'art.2, Allegato A) - in cui diviso il territorio
amministrativo del Comune di Napoli, sono definiti nelle misure riportate nell'Allegato B)
ed espressi in /mq. annui.
Art. 4
Per la determinazione del <<valore effettivo>> del canone di locazione sono individuate
quattro fasce di oscillazione dei canoni e sono fissati gli elementi oggettivi caratterizzanti
ogni singola fascia, come indicati nell'Allegato C) , parte prima.
Le parti contrattuali, individuate - in base ai dati catastali del fabbricato (sezione, foglio e
relativi allegati) - l'area urbana omogenea in cui ubicato l'immobile, oggetto del
rapporto locativo, e - in base agli elementi di caratterizzazione - la fascia di oscillazione
in cui questo si colloca, concorderanno il canone, tra il valore minimo ed il valore
massimo attribuiti alla fascia di competenza, con riferimento allo stato di conservazione
dell'unit immobiliare e del fabbricato in cui essa compresa, e alla superficie utile
calcolata secondo i criteri indicati nell'Allegato C), parte seconda.
Le parti contrattuali, per concordare il canone effettivo in deroga ai parametri prefissati
nell'Allegato C), ma pur sempre nel rispetto dei valori minimi e massimi attribuiti allarea,
devono sottoporre alla valutazione della Commissione Stragiudiziale di Conciliazione (di
cui al successivo art. 6) lintesa raggiunta affinch se ne attesti la sua rispondenza all
Accordo Territoriale.
Art. 5
Ai fini della previsione di cui al punto 5 dell'art. 1 del D.M. 30/12/2002 (pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale n.85 del 11/4/2003), per i contratti stipulati con Compagnie
Assicurative, Enti Privatizzati, ovvero soggetti giuridici o individuali detentori di grandi
propriet immobiliari, i canoni, definiti con le modalit di cui agli artt. 2, 3 e 4, ed agli
Allegati A), B) e C) del presente Accordo Territoriale, potranno essere ridotti, d'intesa
tra le parti sottoscrittrici dell'accordo integrativo, fino ad un massimo del 40% del valore
concordato.
Art. 6
Il "contratto tipo" (Allegato D per le propriet individuali e Allegato D1 per la grande
propriet) - da utilizzarsi necessariamente per la istituzione dei rapporti locativi in
epigrafe - definito sulla base del modello allegato al D.M. 30/12/2002, con la sola
modifica, nei modi seguenti, della clausola concernente la commissione conciliatrice:
<<Ciascuna parte, per ogni controversia che dovesse sorgere in merito
all'interpretazione ed esecuzione del presente contratto, nonch in ordine all'esatta
applicazione dell Accordo Territoriale, anche con riguardo al canone, potr adire la
Commissione Stragiudiziale di Conciliazione composta da tre componenti, due scelti fra
appartenenti alle rispettive Organizzazioni firmatarie dell Accordo Territoriale sulla base
delle designazioni, rispettivamente del locatore e del conduttore, ed un terzo, che
svolger eventualmente funzioni di Presidente, sulla base della scelta operata dai due
componenti come sopra designati ove gli stessi, di comune accordo, ritengano di
nominarlo>>.
In caso di variazione in pi o in meno dell'imposizione fiscale gravante sullunit
immobiliare locata rispetto a quella in atto al momento della stipula del contratto, la
parte interessata potr adire la Commissione Stragiudiziale di Conciliazione di cui al
punto precedente, la quale determiner nel termine perentorio di 90 giorni, il nuovo
canone, a valere fino alla cessazione del rapporto contrattuale, ivi compreso l'eventuale
periodo di proroga biennale, o fino a nuova variazione.
La richiesta di decisione della Commissione costituita con le modalit indicate negli
allegati tipo di contratto, non comporter oneri economici a carico della parte
richiedente.
CONTRATTI DI LOCAZIONE TRANSITORI ORDINARI
(Art. 5, comma 1, legge n 431/98 ed art. 2 D.M. 30/12/2002)
Art. 7
L'ambito di applicazione del presente Accordo Territoriale, per i contratti in epigrafe,
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Napoli.
Art. 8
Con riferimento all'art. 2, D.M. 30/12/2002, il canone dei contratti di locazione
<<transitori ordinari>> sar concordato dai contraenti nell'ambito dei valori e dei criteri
stabiliti dagli artt. 2, 3 e 4 e dagli Allegati A), B) e C) del presente Accordo Territoriale.
Art. 9
La transitoriet del contratto di locazione giustificata:
a) per il locatore
se persona fisica, dall'esigenza di destinare l'immobile ad uso abitativo, proprio, del
coniuge, dei genitori o dei figli, per uno dei seguenti motivi:
- trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
- rilascio di immobile detenuto in locazione;
- esecuzione di lavori di ristrutturazione dell'immobile gi posseduto o detenuto;
- trasferimento o inizio di attivit artigianale o professionale;
- separazione personale;
- divorzio e cause equiparate;
- rientro dallestero;
se persona giuridica, (societ, ente pubblico o ente con finalit pubblica, sociale, di culto,
cooperativistica, mutualistica, assistenziale e culturale) dall'esigenza di destinare
l'immobile all'esercizio delle attivit dirette a perseguire le proprie finalit.
b) per il conduttore
dall'esigenza di abitare l'immobile per uno dei seguenti motivi:
- studio, inteso come necessit di frequenza di corsi temporanei di approfondimento, di
specializzazione, di ricerche o altro;
- lavoro, riferito anche ad attivit di formazione ed avviamento professionale, sebbene
non retribuiti, contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un Comune diverso
da quello di residenza;
- salute e famiglia, ovvero necessit di assistenza a familiari in Comune diverso da quello
di residenza;
- acquisto di una abitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
- separazione personale ovvero divorzio e cause equiparate;
- servizio civile;
- sfratto esecutivo con possibilit di reperimento di altro alloggio nell'ambito temporale di
diciotto mesi;
- provvedimenti amministrativi, temporaneamente impeditivi dell'uso dell'alloggio di
abituale residenza.
- inutilizzabilit dellabitazione del conduttore per lesecuzione di lavori di ristrutturazione.
Per la stipula di un contratto <<transitorio ordinario>> sar sufficiente l'individuazione di
una sola delle predette specifiche esigenze, anche se riferite al solo locatore o
conduttore, semprech siano certificate da idonea documentazione.
Art. 10
Il contratto di locazione <<transitorio ordinario>> dovr essere stipulato
necessariamente secondo il "contratto tipo", definito sulla base del modello allegato al
D.M. 30/12/2002, che costituisce l'Allegato E) per le propriet individuali e lAllegato
E1) per la grande propriet del presente Accordo Territoriale.
Il contratto tipo dovr contenere anche la clausola, come definita all art. 6 del presente
Accordo Territoriale, per la costituzione della Commissione Stragiudiziale di
Conciliazione, che ciascuna parte potr adire, nell ipotesi di controversie in merito
allinterpretazione ed esecuzione del contratto di locazione, nonch in ordine allesatta
applicazione dell Accordo Territoriale.
Ferma lipotesi di recesso legale per gravi motivi le parti potranno anche pattuire
unipotesi di recesso convenzionale del conduttore dal contratto dandosene preavviso a
mezzo lettera raccomandata al locatore, almeno due mesi prima- allorquando si
determinasse per il recedente il motivo costituente lesigenza abitativa transitoria.
CONTRATTI DI LOCAZIONE TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, comma 2, legge 9.12.98 n 431 e art. 3 D.M. 30/12/2002)
Art. 11
L'ambito di applicazione del presente Accordo Territoriale, per i contratti in epigrafe,
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Napoli, sede di Universit, nonch
dai territori amministrativi dei Comuni limitrofi di Arzano, Casandrino, Casavatore,
Casoria, Cercola, Marano di Napoli, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Portici, Pozzuoli,
Quarto, S. Giorgio a Cremano, S. Sebastiano al Vesuvio e Volla.
Art. 12
Con riferimento all'art. 3, comma 4 del D.M. 30/12/2002, il canone dei contratti di
locazione <<transitori per studenti universitari>> sar definito dai contraenti,
nell'ambito dei valori e dei criteri stabiliti dagli artt. 2, 3 e 4 e dagli Allegati A), B) e C)
del presente Accordo Territoriale, per quanto concerne il Comune di Napoli, ovvero con
le modalit previste dagli Accordi Territoriali che saranno stipulati per ciascuno dei
<<Comuni Limitrofi >> di cui all'art. 11 che precede.
Art. 13
Il contratto individuale di locazione <<transitorio per studenti universitari>> dovr
essere stipulato dai contraenti necessariamente secondo il "contratto tipo", definito sulla
base del modello allegato al D.M. 30/12/2002, che costituisce l'Allegato F) per la
propriet individuali e lAllegato F1) per la grande propriet del presente Accordo
Territoriale.
Il contratto tipo dovr contenere anche la clausola, come definita allart. 6 del presente
Accordo Territoriale, per la costituzione della Commissione Stragiudiziale di
Conciliazione, che ciascuna parte potr adire, nellipotesi di controversie in merito
allinterpretazione ed esecuzione del contratto di locazione, nonch in ordine allesatta
applicazione dell Accordo Territoriale.
Ferma lipotesi di recesso legale per gravi motivi le parti potranno anche pattuire
unipotesi di recesso convenzionale del conduttore dal contratto dandosene preavviso a
mezzo lettera raccomandata al locatore, almeno due mesi prima- allorquando si
determinasse per il recedente linterruzione degli studi prima della data di scadenza della
locazione.
Art. 14
Per tutti i contratti previsti dal presente Accordo Territoriale:
gli oneri accessori saranno ripartiti tra locatore e conduttore secondo il criterio indicato
nella tabella ministeriale da richiamarsi nel contratto di locazione, che costituisce
l'Allegato G) del presente Accordo Territoriale;
il canone, allinizio del secondo anno di durata contrattuale, e su richiesta del locatore,
potr essere aggiornato, anno per anno, in ragione del 75% della variazione in aumento,
accertata dall'ISTAT, dell'indice dei prezzi al consumo, per le famiglie di operai ed
impiegati intervenuta rispetto all'anno precedente.
Art. 15
Il presente Accordo Territoriale, che avr la durata di tre anni a decorrere dalla data del
suo deposito presso il Comune di Napoli, potr formare oggetto, di intesa tra le parti, di
revisione, anche prima della sua scadenza, nelle ipotesi in cui:
a) siano deliberate dal Comune di Napoli specifiche aliquote ICI per gli immobili concessi
in locazione con contratto stipulato in base al vigente Accordo Territoriale;
b) siano modificate, con provvedimento legislativo, le agevolazioni fiscali previste dall'art.
8 della L. n 431/98;
c) siano intervenute consistenti variazioni delle condizioni di mercato dei canoni di
locazione per le citt di Napoli;
d) sia ritenuto necessario dalle parti stipulanti procedere ad una modifica dell'Accordo
stesso.
L Accordo Territoriale, dopo la scadenza triennale, rester comunque in vigore fino alla
stipula di altro, a seguito dell'emanazione di un nuovo decreto ministeriale di
recepimento di Convenzione Nazionale sostitutiva di quella vigente dal 11/4/2003.
Art. 16
Il presente Accordo composto di 4 pag., suddiviso in 16 articoli con 10 allegati,
contraddistinti dalle lettere A), B), C), D), D1), E), E1), F), F1) e G), che formano parti
integranti dell' Accordo stesso.
Napoli,
Le Associazioni della
Propriet Edilizia
Le Associazioni Sindacali dei
Conduttori
A.P.E. Napoli
Il Presidente
Avv.to Prospero Pizzolla
S.U.N.I.A.
Il Segretario Provinciale
Dott. Antonio Giordano
A.S.P.P.I.
Il Presidente
Avv. Raffaello Lerro
S.I.C.E.T.
Il Segretario Provinciale
Ciro Grillo
A.P.P.C.
Il Presidente
Avv. Rocco Mastrangelo
U.N.I.A.T.
Il Segretario Provinciale
Carlo Sorrentino
U.P.P.I.
Il Presidente
Avv.Giacomo Carini
ASSOCASA
Il Commissario Provinciale
Luigi Rispoli
G
Allegato A: SUDDIVISIONE DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI NAPOLI IN AREE
OMOGENEE
G
Allegato B: VALORI DEI CANONI MINIMI E MASSIMI DETERMINATI PER LE AREE
OMOGENEE IN CUI E' STATO SUDDIVISO IL TERRITORIO DEL COMUNE DI
NAPOLI.
G
Allegato C: VALORI DI OSCILLAZIONE DEI CANONI ALL'INTERNO DELLE FASCE

ALLEGATO "A"
SUDDIVISIONE DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI NAPOLI IN AREE OMOGENEE
Le aree omogenee si compongono delle parti del territorio riportate nelle sezioni e nei
fogli catastali per ciascuna richiamati, ad eccezione della area 9 che si compone dei
comparti di edifici gi individuati ai fini della previsione di cui all' art. 18, ultimo comma
della legge 27.7.78 n 392
AREA 1
CHA/5;PIA/1;PIA/4;SCA/1;SCA/2.
AREA 2
AVV/1;BAR/1;BAR/2;BAR/3;BAR/4;BAR/5;BAR/7;BAR/8;
BAR/9;BAR/10B;BAR/10C;BAR/10D;BAR/11;BAR/13;BAR/14;
CHA/1;CHA3;CHA/6;CHA/8;CHI/29B;PIA/2;PIA/3;PIA/5;PIA/9;
PIA/11;PON/1;PON/2;PON/3;PON/4;PON/5;PON/6;PON/7;PON/8;
PON/9;PON/10;PON/11;PON/12; PON/14;PON/15;SCA/3;SCA/4A;
SCA/4B;SCA/5;SCA/6;SCA/7;SCA/8A;SCA/8B;SCA/8C;SCA/8D;
SCA/8E;SCA/9;SCA/11;SCA/14;SCA/25;SEC/1;SEC/2;SEC/3;
SEC/6;SGO/6;SGO/7;SGO/8; SGO/9;SOC/2;SOC/8;SPI/1;SPI/2;
SPI/3;SPI/5;SPI/7;SPI/8;SPI/9;STE/2;STE/3;VIC/8.
AREA 3
BAR/6;BAR/10A;BAR/12;CHA/2;CHA/4;CHA/7;CHA/9;CHA/10;
CHA/11;CHI/1;CHI/2;CHI/4;CHI/22A;CHI/28A;CHI/28B;CHI/28C;
CHI/28D;CHI/29A2;CHI/29C;CHI/41;MER/1;MER/2;MER/4;MER/5;
MER/6;MER/9;MER/10;MER/12;PIA/6;PIA/7A;PIA/7B;PIA/7C;PIA/8;
PIA/10;PIA/12;PIA/13;PIA/14;PON/13;PON/16;PON/17;SCA/4C;
SCA/4D;SCA/10; SCA/12;SCA/13;SCA15;SCA/16A;SCA/16B;SCA/16C;
SCA/19D;SCA/21C;SCA/21D;SCA/22;SCA/23;SCA/24;SEC/4;SEC/5;
SEC/7;SEC/8;SEC/9;SEC/10;SGO/1;SGO/2;SGO/3;SGO/4;SGO/5;
SOC/1;SOC/3;SOC/7; SPI/4;SPI/6;STE/4;STE/5;VIC/1;VIC/2;
VIC/3A;VIC/5;VIC/6;VIC/11.
AREA 4
AVV/4;AVV/10;AVV/11;AVV/12;CHI/3;CHI/20;CHI/21;CHI/22;
CHI/24B;CHI/26;CHI/28;CHI/33A;CHI/33C;CHI/39;CHI/225;
CHI/226;SCA/16D;SCA/19A;SCA/19B;SCA/19C;SCA/21B;
SOC/6;SOC/9; STE/6;VIC/3B;VIC/3C;VIC/10;VIC/12.
AREA 5
AVV/2;AVV/3;AVV/5;AVV/6;AVV/7A;AVV/7B;AVV/9A;AVV/9B;
CHI/5;CHI/6;CHI/7;CHI/8;CHI/9;CHI/34A;CHI/227MER/8;SCA/17;
SCA/18;SCA/20; SCA/21A;SLO/2;SOC/4;SOC/5;STE/1;
VIC/4;VIC/13;VIC/14;VIC/15.
AREA 6
AVV/8;AVV/8A;AVV/8B;AVV/13;AVV/16;CHI/12;CHI/23;MER/3;
MER/7;MER/11;MON/;MON/3;PEN/1;PEN/2;POR/1;SLO/1; VIC/7;VIC/9.
AREA 7
AVV/14;AVV/15;CHI/10;CHI/11;CHI/11A;CHI/13;CHI/14;
CHI/15;CHI/16A;CHI/16B;CHI/17;CHI/18;CHI/19;CHI/24A;
CHI/25;CHI/27;CHI/29A1;CHI/29D;CHI/29E;CHI/30;CHI/31;
HI/32;CHI/33B;CHI/33D;CHI/33E;CHI/34B;CHI/34C;CHI/34D;
CHI/35A;CHI/35B;CHI/35C;CHI/35D;CHI/35E;CHI/36A;CHI/36B;
CHI/36C;CHI/36D;CHI/36E;CHI/36F;CHI/37;CHI/38;CHI/40;MON/2;
MON/4;POR/2;POR/3;SFE/1;SFE/2;SFE/3;SFE/4;SFE/5;SGU/1;
SGU/2A;SGU/2B.
STRADE SEZIONE FOGLIO
- Piazza e Galleria Vanvitelli AVV. 15
- Via Scarlatti AVV. 14 e 15
- Via Cimarosa AVV. 14 e 15
- Piazza Fuga AVV. 15
- Via Sanfelice L. AVV. 15
- Via Toma G. AVV. 15
- Via Morghen . AVV. 15 e 16
- Via Mancini A. AVV. 15
- Via Michetti F.P. AVV. 15
- Via Donizetti G. AVV. 15
- Via Puccini G. AVV. 15
- Via Bernini G. AVV. 15
- Piazza Bernini AVV. 15
- Via Luca Giordano AVV. 14 e 15
- Via Enrico Alvino AVV. 15
- Via Merliani AVV. 15
- Via Solimena F. AVV. 15
- Via Stanzione M. AVV. 15
- Via Aniello Falcone AVV. 14 e 15
- Piazzetta Aniello Falcone AVV. 14
- Via Kagoshima AVV. 14
- Via Ugo Ricci AVV. 14
Viale Michelangelo AVV. 15 e 16
- Via Kerbaker AVV. 15 e 16
- Via Palizzi AVV. 5 e 12
- Via Palizzi CHI. 11A
- Via Bonito AVV. 16
- Via Cilea AVV. 13 e 6
AREA 8/B (particolare pregio in"AREA 7")
STRADE SEZIONE FOGLIO
- Via Mergellina CHI. 18
- Via Caracciolo CHI. 14-16A-18-19
- Via Partenope SFE. 3-4
- Via Nazario Sauro SFE. 4-5
- Via Posillipo CHI.
25-29E-30-35A-36A-36C-36D-36E-
37
- Via Orazio CHI. 18-25-40
- Via Catullo CHI. 18-25
- Via Nevio CHI. 9-25
- Via Pacuvio CHI. 40
- Via Scipione Capece CHI. 25
- Via Petrarca CHI. 25-29E-30-35A-36A-36B-37
- Via Stazio CHI. 40
- Via Marechiaro CHI. 35C-35D-35E
- Via F. Russo CHI. 36D-36E-36F
- Via S. Di Giacomo CHI. 36C
- Via S. Strato CHI. 35A-35B-35C-35D
- Via V. Padula CHI. 33E-35A-CHI.35B
- Discesa Gaiola CHI. 34B-34D-35C-35E
- Via Morelli SFE. 33
- Piazza dei Martiri CHI. 16A
- Piazza dei Martiri SFE. 3
- Via Calabritto CHI. 16A
- Via Calabritto SFE. 3
- Via Filangieri CHI. 16A-17
- Via dei Mille CHI. 15-16A-16B-17
- Piazza Vittoria CHI. 16A
- Piazza Vittoria SFE. 3
- Via Cesario Console SFE. 2-3-4
- Via Carducci CHI. 16B
- Via S.Pasquale CHI. 16B
- Via Vittoria Colonna CHI. 15-16A
- Via Crispi CHI. 13-14-15
- Via del Parco Margherita CHI. 15
- Parco Grifeo CHI. 11-11A
- Corso V. Emanuele CHI. 11-11A-38
- Riviera Di Chiaja CHI. 16A-14
- Via Manzoni CHI. 29D-33E-39D-35A-36b-33B
AREA 9
Comprende i comparti di edifici gi individuati, ai fini della previsione di cui all' art. 18,
ultimo comma, della legge 27.7.78 n 392, con delibera del Consiglio Comunale di
Napoli.
Le Associazioni della
Propriet Edilizia
Le Associazioni Sindacali dei
Conduttori
A.P.E. Napoli
Il Presidente
Avv.to Prospero Pizzolla
S.U.N.I.A.
Il Segretario Provinciale
Dott. Antonio Giordano
A.S.P.P.I.
Il Presidente
Avv. Raffaello Lerro
S.I.C.E.T.
Il Segretario Provinciale
Ciro Grillo
A.P.P.C.
Il Presidente
Avv. Rocco Mastrangelo
U.N.I.A.T.
Il Segretario Provinciale
Carlo Sorrentino
U.P.P.I.
Il Presidente
Avv.Giacomo Carini
ASSOCASA
Il Commissario Provinciale
Luigi Rispoli

Allegato "B"
VALORI DEI CANONI MINIMI E MASSIMI DETERMINATI PER LE AREE
OMOGENEE IN CUI E' STATO SUDDIVISO IL TERRITORIO DEL COMUNE DI
NAPOLI.
Individuatesi le nove <<aree omogenee>> come da Allegato A) e tenutosi conto dei
valori correnti di mercato, i valori, minimi e massimi, del canone annuo ./mq., per
ciascuna delle nove aree omogenee, sono definiti nelle misure seguenti:
Area 1 canone minimo . 19,00 al mq.
canone massimo . 41,00 al mq.
Area 2 canone minimo . 21,00 al mq.
canone massimo . 41,00 al mq.
Area 3 canone minimo . 24,00 al mq.
canone massimo . 47,00 al mq.
Area 4 canone minimo . 26,00 al mq.
canone massimo . 57,00 al mq.
Area 5 canone minimo . 34,00 al mq.
canone massimo . 67,00 al mq.
Area 6 canone minimo . 36,00 al mq.
canone massimo . 85,00 al mq.
Area 7 canone minimo . 54,00 al mq.
canone massimo .101,00 al mq.
Area 8/A (particolare pregio in "AREA 6")
canone minimo . 52,00 al mq.
canone massimo . 98,00 al mq.
Area 8/B (particolare pregio in "AREA 7")
canone minimo . 83,00 al mq.
canone massimo .155,00 al mq.
I valori, minimi e massimi, del canone annuo ./mq. per gli immobili rientranti nell'area 9,
particolare degrado, come individuata nell'allegato A), sono definiti, in relazione all'area
di competenza, nelle misure seguenti:
Sub Area 2 - (zona di degrado in area 2)
canone minimo . 19,00 al mq.
canone massimo . 32,00 al mq.
Sub Area 3 - (zona di degrado in area 3)

canone minimo . 22,00 al mq.
canone massimo . 36,00 al mq.
Sub Area 4 - (zona di degrado in area 4)

canone minimo . 24,00 al mq.
canone massimo . 41,00 al mq.
Sub Area 5 - (zona di degrado in area 5)

canone minimo . 26,00 al mq.
canone massimo . 45,00 al mq.
Sub Area 6 - (zona di degrado in area 6)

canone minimo . 32,00 al mq.
canone massimo . 50,00 al mq.
Sub Area 7 - (zona di degrado in area 7)

canone minimo . 36,00 al mq.
canone massimo . 57,00 al mq.
Del coefficiente di degrado per labbattimento del canone di cui ai precedenti punti non si
tiene conto qualora limmobile sia stato sottoposto a ristrutturazione integrale cos come
previsto dallart. 31 della legge 457/78 lettere c, d, e,
Per i contratti di durata maggiore a quella prevista dallart.1 comma 8 del D.M.30.12.02
le parti potranno aumentare il canone (definito secondo i parametri di cui agli Allegati A),
B) e C) in ragione del 2% per ogni anno di ulteriore durata, ma entro un limite massimo
del 10% del valore iniziale.
Per i contratti <<transitori>> di cui all art. 2 del D.M. 30.12.2002 ed in considerazione
delle condizioni socio economiche del Comune di Napoli ed anche allo scopo di favorire
la mobilit sul territorio le parti potranno incrementare il canone (definito secondo gli
Allegati A), B), e C) nella misura del 10%.
Per i soli contratti <<transitori ordinari>> e <<transitori per studenti universitari>>,
come regolati rispettivamente dagli artt. 7, 8, 9 e 10 e dagli artt. 11, 12 e 13 del
presente Accordo Territoriale, le parti potranno incrementare il canone iniziale, definito
secondo le modalit previste nellAccordo stesso, nella misura massima del 15% del suo
valore, qualora limmobile locato sia completamente arredato e sia allegato al contratto
tipo lelenco descrittivo dei beni concessi in uso.
Per unit immobiliari, con superfici inferiori a mq. 75 (computate col criterio previsto
dallAllegato C) le parti potranno concordare un aumento del canone (definito mediante
lapplicazione di criteri stabiliti negli allegati A e B) nella misura massima ricavata dalla
differenza tra la superficie di 75mq e la superficie dellalloggio, con un aumento quindi
inversamente proporzionale alla dimensione dellimmobile; il tutto come dallo schema
esemplificativo qui di seguito riportato:
- da mq. 1 a mq. 35- aumento del 40 %
- da mq.35 a mq. 36- aumento del 39 %
- da mq.36 a mq. 37- aumento del 38 %
- da mq.37 a mq. 38- aumento del 37 %
- da mq.38 a mq. 39- aumento del 36 %
- da mq.39 a mq. 40- aumento del 35 %
- da mq.40 a mq. 41- aumento del 34 %
- da mq.41 a mq. 42- aumento del 33 %
- da mq.42 a mq. 43- aumento del 32 %
- da mq.43 a mq. 44- aumento del 31 %
- da mq.44 a mq. 45- aumento del 30 %
e cos di seguito fino ad 75mq.dove laumento percentuale sar pari a zero.
Per le unit immobiliari superiori a mq. 150, le parti potranno concordare una riduzione
del valore del canone fino al 30%.
Decorso il primo anno di durata della convenzione e sempre che le Organizzazioni
stipulanti non abbiano diversamente stabilito con apposito accordo integrativo da
stipularsi entro il termine del 30 luglio di ciascun anno i valori minimi e massimi definiti
per ciascun area saranno aggiornati, anno per anno, nella misura massima del 75% della
variazione di aumento, accertata dallISTAT, dellindice dei prezzi al consumo per le
famiglie di operai ed impiegati verificatasi rispetto allanno precedente, con riferimento
alla data del 30 giugno, e potranno essere adottati per la stipula di nuovi contratti
nellanno di riferimento.
Le Associazioni della
Propriet Edilizia
Le Associazioni Sindacali dei
Conduttori
A.P.E. Napoli
Il Presidente
Avv.to Prospero Pizzolla
S.U.N.I.A.
Il Segretario Provinciale
Dott. Antonio Giordano
A.S.P.P.I.
Il Presidente
Avv. Raffaello Lerro
S.I.C.E.T.
Il Segretario Provinciale
Ciro Grillo
A.P.P.C.
Il Presidente
Avv. Rocco Mastrangelo
U.N.I.A.T.
Il Segretario Provinciale
Carlo Sorrentino
U.P.P.I.
Il Presidente
Avv.Giacomo Carini
ASSOCASA
Il Commissario Provinciale
Luigi Rispoli


Allegato "C"
PARTE PRIMA
VALORI DI OSCILLAZIONE DEI CANONI ALL'INTERNO DELLE FASCE.
1^ Fascia
VALORE DI OSCILLAZIONE DEL CANONE
dal 1% al 25% della banda di oscillazione minimo/massimo.
Caratteristiche oggettive per il posizionamento dell'unit immobiliare nella
fascia:
1. Unit immobiliare sita in fabbricato di tipo popolare;
2. Unit immobiliare in fabbricato privo di impianto di ascensore;
3. Unit immobiliare priva di riscaldamento.
2^ Fascia
VALORE DI OSCILLAZIONE DEL CANONE
dal 26% al 50% della banda di oscillazione minimo/massimo.
Caratteristiche oggettive per il posizionamento dell'unit immobiliare nella
fascia:
1.
Unit immobiliare sita in fabbricato di tipo economico;
2.
Unit immobiliare sita oltre il 3 piano in fabbricato munito di impianto di
ascensore (la caratteristica si intende comunque presente per le unit immobiliari
ubicate non oltre il terzo piano, anche in assenza di ascensore);
3.
Unit immobiliare munita di riscaldamento;
4.
Unit immobiliare con balcone sporgente o terrazzo.
L'unit immobiliare deve presentare almeno due delle predette caratteristiche, di cui la
prima elemento determinante, mentre le altre sono alternative.
3^ Fascia
VALORE DI OSCILLAZIONE DEL CANONE
dal 51% al 75% della banda di oscillazione minimo/massimo.
Caratteristiche oggettive per il posizionamento dell'unit immobiliare nella
fascia:
Unit immobiliare sita in fabbricato di tipo civile;
2.
Unit immobiliare sita oltre il 3 piano in fabbricato munito di impianto di
ascensore (anche in assenza di ascensore la caratteristica si intende comunque
presente per le unit immobiliari ubicate non oltre il terzo piano);
3.
Unit immobiliare munita di riscaldamento;
4.
Unit immobiliare munita di doppi servizi.
5.
Unit immobiliare sita in fabbricato dotato di aree e spazi liberi di uso comune
6.
Unit immobiliare con balcone sporgente o terrazzo.
L'Unit immobiliare deve presentare almeno quattro delle predette caratteristiche, di cui
la prima e la seconda sono elementi determinanti, mentre le altre sono alternative.
4^ Fascia
VALORE DI OSCILLAZIONE DEL CANONE
dal 76% al 100% della banda di oscillazione minimo/massimo.
Caratteristiche oggettive per il posizionamento dell'unit immobiliare nella
fascia:
1.
Unit immobiliare sita in fabbricato di tipo civile;
2.
Unit immobiliare sita oltre il 3 piano in fabbricato munito di impianto di
ascensore (la caratteristica si intende comunque presente per le unit immobiliari
ubicate non oltre il terzo piano, anche in assenza di ascensore);
3.
Unit immobiliare munita di riscaldamento;
4.
Unit immobiliare munita di doppi servizi;
5.
Unit immobiliare sita in fabbricato dotato di aree e spazi liberi di uso comune;
6.
Unit immobiliare dotata di posto auto di uso esclusivo o box auto;
7.
Unit immobiliare con balcone sporgente o terrazzo.
L'unit immobiliare deve presentare almeno cinque delle predette caratteristiche, di cui la
prima, la seconda e la terza sono elementi determinanti, mentre le altre sono alternative.
Per la determinazione del canone nell'ambito della fascia di riferimento, individuata in
base agli elementi caratteristici dell'unit immobiliare, le parti in sede di contrattazione,
anche con l'assistenza delle Organizzazioni contraenti, dovranno tenere conto dello stato
di conservazione dell'unit immobiliare e del fabbricato, cosicch dal valore pi basso,
legato alla condizione "scadente", perverranno ad un valore medio/basso, legato alla
condizione "mediocre", ad un valore medio/alto, legato alla condizione "normale", e ad
un valore massimo, legato alla condizione "ottimo, pronto all'uso".
In ogni caso, per l'inserimento nella quarta fascia (dal 76% al 100%), le condizioni di
conservazione dell'unit immobiliare e del fabbricato dovranno essere almeno "normali";
mentre, per l'ipotesi in cui non vi fossero tutte le caratteristiche richieste, il canone andr
concordato con riferimento alla fascia inferiore.
Le tipologie dei fabbricati, dovendosi tenere conto delle loro caratteristiche costruttive e
di rifiniture, vengono cos definiti:
1.
Fabbricato per abitazioni di tipo popolare:
da riconoscersi ai fabbricati aventi caratteristiche costruttive e di rifiniture di
modesto livello qualitativo, muniti di impianti tecnologici limitati a quelli
indispensabili.
2.
Fabbricato per abitazioni di tipo economico:
da riconoscersi ai fabbricati aventi caratteristiche costruttive e di rifiniture del tipo
economico, muniti di impianti tecnologici limitati a quelli indispensabili.
3.
Fabbricato per abitazioni di tipo civile:
da riconoscersi ai fabbricati muniti di caratteristiche costruttive e tecnologiche del
tipo commerciale, nonch con rifiniture adeguate alle locali richieste di mercato.
PARTE SECONDA
CALCOLO DELLA SUPERFICIE AI FINI DELLA QUANTIFICAZIONE DEL CANONE.
Le superfici da considerarsi ai fini della quantificazione del canone con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno- sono:
a) quella residenziale, calcolata in relazione alla superficie utile calpestabile;
b) quella non residenziale, calcolata nelle seguenti misure percentuali:
1. box auto 60% di quella utile calpestabile;
2. balconi, terrazze, cantine 25% di quella utile calpestabile;
3. posto auto coperto 50% di quella assegnata;
4. posto auto scoperto 40% di quella assegnata;
5. superficie scoperta uso esclusivo 20% di quella destinata;
6. superficie condominiale a verde 10% dei millesimi di propriet.
Le Associazioni della
Propriet Edilizia
Le Associazioni Sindacali dei
Conduttori
A.P.E. Napoli
Il Presidente
Avv.to Prospero Pizzolla
S.U.N.I.A.
Il Segretario Provinciale
Dott. Antonio Giordano
A.S.P.P.I.
Il Presidente
Avv. Raffaello Lerro
S.I.C.E.T.
Il Segretario Provinciale
Ciro Grillo
A.P.P.C.
Il Presidente
Avv. Rocco Mastrangelo
U.N.I.A.T.
Il Segretario Provinciale
Carlo Sorrentino
U.P.P.I.
Il Presidente
Avv.Giacomo Carini
ASSOCASA
Il Commissario Provinciale
Luigi Rispoli

COMUNE DI PADOVA
Accordo territoriale per le locazioni nella citt di Padova
ai sensi degli articoli 2, comma 3, e 5 della legge 431/98
depositato in data 14/07/1999 Prot. 2283
Ai sensi di quanto disposto dalla legge 9 dicembre 1998, n 431 "Disciplina delle locazioni e del
rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo" ed in attuazione dell'Accordo Nazionale sottoscritto
dalle Organizzazioni della propriet edilizia e dei conduttori in data 8 febbraio '99 e recepito nel
Decreto del Ministro dei LL. PP. di concerto con il Ministro delle Finanze del 5/03/99 pubblicato
nella G. U. n. 67 del 22/03/1999, il Comune di Padova ha convocato in data 30 marzo 1999 le
Organizzazioni Sindacali degli inquilini SUNIA - SICET - UNIAT - ASSOCASA - CONIA - ANIA
- UNIONE INQUILINI e le Organizzazioni Sindacali della propriet CONFEDILIZIA - UPPI -
ASPPI - APPC - UNIONCASA - FEDERPROPRIETA' - CONFAPPI, i rappresentanti delle quali
sottoscrivono il seguente accordo:
Zone: il presente accordo ha valore per tutto il territorio del Comune di Padova. Considerato
che la delimitazione in microzone del territorio Comunale non ancora n definita n
deliberata dal Comune di Padova, le Organizzazioni Sindacali della propriet e dei conduttori
concordano, analizzati i valori del libero mercato, di suddividere il territorio del Comune di
Padova in tre zone omogenee, definite Zone A, B e C, come evidenziate con bordo in grassetto
nella pianta della citt di Padova allegata sub A) al presente accordo. Si precisa che qualora
una zona sia delimitata da una via o strada, tutte le unit abitative con il civico sulla medesima,
saranno ricomprese nella zona superiore.
Fasce: per ognuna delle zone come sopra determinate le Organizzazioni Sindacali hanno
indicato i seguenti valori minimi e massimi, allinterno dei quali dovranno collocarsi i canoni:
Valori al mq./mese:
Valori al mq./anno:
Sub-fasce: per la definizione, ai sensi dellart. 1, comma 4, del succitato Decreto 5/03/99, del
canone effettivo collocato tra il valore minimo e il valore massimo delle fasce di oscillazione,
per ognuna delle tre zone indicate allart. 1 del presente Accordo Territoriale sono state
individuate tre sub-fasce di oscillazione dei valori dei canoni di locazione:
Valori delle sub-fasce al mq./mese:
Fascia
Minimo Massimo
Zona A 5.000 13.500
Zona B 4.500 11.500
Zona C 3.500 10.500
Fascia
Minimo Massimo
Zona A 60.000 162.000
Zona B 54.000 138.000
Zona C 42.000 126.000
Zone Sub-fascia 1 Sub-fascia 2 Sub-fascia 3
Pagina 1 di 6 Documento senza titolo
05/11/2003 file://D:\Web\Asppi%20NET\ASPPI\TMPric06nvedb.htm
Valori delle sub-fasce al mq./anno:
Per linserimento dellunit abitativa nelle sub-fasce, dovranno essere tenuti in considerazione gli
elementi caratterizzanti lalloggio come individuati nellallegato sub B).
Superficie locativa: il valore unitario concordato dalle parti sulla base degli elementi contenuti nei
precedenti articoli, dovr essere applicato alla superficie locativa dellalloggio da intendersi come
superficie interna allalloggio al netto sia dei muri perimetrali che interni, aumentata del 60% della
superficie netta delleventuale garage. Per gli alloggi di misura inferiore a mq. 37,50 la superficie
locativa dovr essere aumentata del 20%; per gli alloggi compresi tra mq. 37,51% e mq. 45, la
superficie sar equiparata a mq. 45.
Durata:
1. i contratti di locazione ad uso abitativo avranno, salvo diversi accordi, una durata di tre anni e
si rinnoveranno di due anni come previsto dallart. 2 commi 3 e 5 della legge 431/98. Nel caso
in cui le parti contraenti concordino una durata superiore a tre anni, la fascia di oscillazione dei
canoni relativa alla zona ove ubicato lalloggio subir un aumento nei valori minimi e
massimi pari al 2% in caso di durata del contratto pari a quattro anni; del 3% in caso di durata
del contratto pari a cinque anni; del 4% in caso di durata del contratto pari a sei anni. In merito
a tali aumenti sono fatti salvi diversi accordi integrativi locali da stipulare ai sensi dellart.1
comma 5 del D.M. 5 marzo 1999;
2. i contratti di locazione per usi transitori avranno una durata compresa tra un mese e 18 mesi;
3. i contratti di locazione per studenti universitari avranno una durata compresa tra i sei mesi e i
tre anni.
Contratto tipo: i contratti di locazione di cui al comma 3 dellart. 2 della legge 431/98 dovranno
essere stipulati sulla base del contratto tipo allegato sub C).
Contratto tipo per uso transitorio: i contratti di locazione ad uso abitativo di natura transitoria
dovranno essere stipulati sulla base del contratto tipo allegato sub D). I relativi canoni di locazione
saranno determinati sulla base dei criteri ed elementi di cui ai punti 1), 2), 3) e 4) del presente
accordo. I contratti ad uso transitorio possono essere stipulati qualora in capo anche ad una sola delle
parti contraenti sussista una delle seguenti fattispecie:
per i proprietari:
Quando il locatore intenda successivamente destinare limmobile ad uso abitativo,
commerciale, artigianale, professionale o di studio proprio , del coniuge, dei genitori, dei figli
o dei parenti entro il secondo grado;
quando il locatore, persona giuridica, societ o ente pubblico o comunque con finalit
pubbliche, sociali, cooperative, assistenziali, culturali o di culto intenda successivamente
Minimo Massimo Minimo Massimo Minimo Massimo
Zona A 5.000 8.000 8.000 10.500 10.500 13.500
Zona B 4.500 6.500 6.500 9.000 9.000 11.500
Zona C 3.500 6.000 6.000 8.500 8.500 10.500
Zone Sub-fascia 1 Sub-fascia 2 Sub-fascia 3
Minimo Massimo Minimo Massimo Minimo Massimo
Zona A 60.000 96.000 96.000 126.000 126.000 162.000
Zona B 54.000 78.000 78.000 108.000 108.000 138.000
Zona C 42.000 72.000 72.000 102.000 102.000 126.000
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destinare limmobile allesercizio delle attivit dirette a perseguire dette finalit;
quando il locatore temporaneamente trasferisca la propria dimora in altro comune per motivi
di lavoro, studio o salute;
per i conduttori:
per trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
in caso di contratto di lavoro a tempo determinato in comune diverso da quello di residenza;
per motivi di studio non rientranti nellipotesi di cui allart. 5 , comma 3 della L. 431/98;
in caso di assegnazione di alloggio di edilizia pubblica o acquisto in cooperativa o da privati di
un alloggio che sia disponibile entro 18 mesi ; tale condizione deve essere comprovata da
preliminare registrato o da dichiarazione dellente proprietario.
Contratto tipo per studenti universitari: i contratti di locazione per soddisfare le esigenze
abitative degli studenti universitari fuori sede, come previsto dal comma 2, art. 5, della legge 431/98,
dovranno essere stipulati sulla base del contratto tipo allegato sub E). I relativi canoni di locazione
saranno determinati sulla base dei criteri ed elementi di cui ai punti 1), 2), 3) e 4) del presente
accordo, con aumento dei valori minimi e massimi di cui ai punti 2) e 3) pari al 5% (cinque per
cento).
Spese condominiali: per la ripartizione delle spese condominiali tra locatore e conduttore le parti
faranno riferimento alla tabella allegata sub F). Resta in ogni caso inteso che per quanto non
espressamente previsto si fa riferimento agli articoli 9 e 10 della legge 392/78 e agli usi locali.
Assistenza delle Organizzazioni Sindacali: in caso di disaccordo nella determinazione del canone
di locazione, le parti possono essere assistite dalle rispettive Organizzazioni Sindacali le quali
terranno anche conto dello stato manutentivo e dell'ubicazione dellalloggio.
Accordi integrativi con Enti previdenziali: le parti danno atto che dal presente accordo sono
escluse le fattispecie previste dallart. 1 comma 6 del D. M. 5 marzo 99.
Durata dellAccordo: il presente accordo territoriale ha validit di tre anni a decorrere dal
deposito presso il Comune di Padova. Le Organizzazioni Sindacali firmatarie stabiliscono sin dora
che il presente accordo sar oggetto di riesame, modifica, integrazione alla scadenza di un anno dal
deposito del presente accordo, su iniziativa del Comune tramite lAgenzia sociale per la locazione, e
comunque entro 30 giorni dalla pubblicazione di provvedimenti normativi che prevedessero
variazioni fiscali per i proprietari che locano aderendo al medesimo accordo.
Il presente Accordo territoriale e gli allegati A, B, C, D, E e F, sono sottoscritti in data 14 luglio
1999 dalle seguenti Organizzazioni Sindacali:
Le Organizzazioni Sindacali Le Organizzazioni Sindacali
della propriet : dei conduttori:
f.to CONFEDILIZIA f.to SUNIA
Giorgio Paganini Michele Brombin
f.to UPPI f.to SICET
Maurizio Barbiero Massimo Peterlin
f.to ASPPI f.to UNIAT
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.. Emanuele Spata
f.to APPC f.to ASSOCASA
..
f.to FEDERPROPRIETA f.to CONIA
Golia .. Cantelli
f.to UNIONCASA f.to ANIA
. .
f.to UNIONE INQUILINI
Cesare Ottolini
f.to ASS. STUDENTI UNIVERSITARI
Alberto Martino
Allegati all'Accordo territoriale della citt di Padova
depositato al Settore Patrim. Partec. Lavoro in data 14/07/1999 Prot. 2283
Allegato A.
Mappa della citt di Padova divisa in zone (in allestimento).
Allegato B.
Elementi caratterizzanti l'alloggio
1) Tipologia edilizia
2) Tipologia catastale
3) Vetust
Classificazione Bassa Media Alta
Alloggio singolo o in bifamiliare X
Unit con accesso indipendente o su stabile con
meno di 10 alloggi
X
Unit su stabile con pi di 10 alloggi X
Classificazione Bassa Media Alta
A/7 tutte le classi e A/2 classe 6 e 5 X
A/2 dalla classe 4 alla 1 e A/3 classe 6 e 5 X
A/3 dalla classe 4 alla 1 e tutte le restanti
categorie di tipo A
X
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Come si deve considerare la vetust:
La vetust da computarsi dalla data di ultimazione dei lavori anche nel caso di ristrutturazione
completa dell'alloggio.
4) Accessori esclusivi in dotazione
Sono ritenuti accessori:
- posto auto interno e/o posto auto esterno (*); - area in uso esclusivo (*); - doppi servizi; - soffitta,
cantina, ripostiglio(*); - terrazzo d'attico; - arredamento completo.
Nota: Gli elementi con asterisco non sono valutabili in caso di edificio in casa singola o bifamiliare
in quanto elementi propri della tipologia.
5) Dotazione di servizi tecnici
Sono ritenuti servizi tecnici:
- ascensore; - impianto di riscaldamento autonomo; - impianto di raffrescamento o condizionamento;
- parco giochi; - attrezzature sportive.
Schema riepilogativo delle classificazioni
La prevalenza degli elementi della classificazione bassa o media o alta determina la subfascia di
appartenenza, rispettivamente 1, 2 o 3.
Classificazione Bassa Media Alta
Da 0 a 15 anni X
Da 15 a 30 anni X
Oltre i 30 anni X
Classificazione Bassa Media Alta
Presenza di pi di 3 accessori X
Presenza di 3 accessori X
Presenza di meno di 3 accessori X
Classificazione Bassa Media Alta
Presenza di 3 servizi X
Presenza di 2 servizi X
Presenza di 1 sevizio X
Classificazione Bassa Media Alta
1) Tipologia edilizia
2) Tipologia catastale
3) Vetust
4) Accessori esclusivi in dotazione
5) Dotazione di servizi tecnici

totale
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Parit degli elementi di classificazione fra bassa e media: subfascia 1.
Parit degli elementi di classificazione fra bassa e alta: subfascia 2.
Parit degli elementi di classificazione fra alta e media: subfascia 3.
Allegato C.
CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO
(ai sensi dellart. 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431)
(..)
Allegato D.
CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO DI
NATURA TRANSITORIA
(ai sensi dellart. 5, comma 1, della legge 9 dicembre 1998, n. 431)
(..)

Allegato E.
CONTRATTO DI LOCAZIONE DI NATURATRANSITORIA
PER LE ESIGENZE ABITATIVE DEGLI
STUDENTI UNIVERSITARI
(ai sensi dellart. 5, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431)
(..)
Allegato F.
TABELLA ONERI ACCESSORI
CONCORDATA TRA LE ORGANIZZAZIONI
DELLA PROPRIETA E DEI CONDUTTORI
RIPARTIZIONE FRA LOCATORE E CONDUTTORE
(..)
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1
ACCORDO TERRITORIALE
PER IL COMUNE DI COMO
IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9 DICEMBRE 1998, n. 431,
E DEL DECRETO MINISTRO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI 30.12.02
1) CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, l. 431/'98 e art. 1 d.m. 30.12.02)
1. L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal territorio amministrativo
del Comune di COMO.
2. Il territorio del Comune di COMO, acquisite le informazioni concernenti la delimitazione delle microzone catastali,
viene suddiviso in sei zone omogenee secondo le Microzone catastali approvate dal Consiglio Comunale nella
seduta del 22.02.99 n. 12. Per la piu facile individuazione dellubicazione dellimmobile allinterno delle
microzone catastali, si rinvia al viario delle microzone, alla suddivisione per mappali delle microzone e alla
planimetria generale delle microzone, gi allegati allAccordo Territoriale stipulato in data 16.11.99, rimanendo
inteso che in caso di contrasto deve prevalere la suddivisione per mappali.
3. Il canone mensile di locazione di ogni singola unit immobiliare determinato dalle parti contraenti sulla base
degli elementi oggettivi di classificazione dellimmobile di cui al prospetto allegato (all. 1) e all'interno delle fasce
di oscillazione di cui al prospetto allegato (all. 2) valevole per gli immobili di superficie convenzionale
complessiva inferiore o pari a 60 mq e di cui allulteriore prospetto allegato (all. 3) valevole per gli immobili di
superficie convenzionale complessiva superiore a 60 mq.
4. I metri quadrati utili dell'unit immobiliare sono convenzionalmente calcolati sulla base della sua superficie
calpestabile con computo dell'eventuale superficie locata dellarea verde ad uso esclusivo al 15%, di balconi,
terrazze, cantine e posto auto al 25% e dell'autorimessa singola al 50% con una tolleranza del cinque per cento in
pi o in meno.
5. Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori fra locatore e conduttore, le singole parti contraenti
applicheranno l'allegata tabella (all. 4).
6. Ove le singole parti contraenti concordino una durata contrattuale superiore ad anni tre, le fasce di oscillazione dei
canoni di cui agli allegati prospetti, subir nei valori minimo e massimo un aumento del due per cento per i
contratti di durata di quattro anni, del quattro per cento per i contratti di durata di cinque anni e del sei per cento per
i contratti di durata di sei o pi anni, a valere per l'intera durata contrattuale.
7. Per gli immobili di cui all'art. 1, comma 2, lett. a), l. 431/'98, le fasce di oscillazione dei canoni di cui agli allegati
prospetti, subiranno nei valori minimo e massimo un aumento del 10% per cento, a valere per l'intera durata
contrattuale. Tale aumento sar cumulabile con quello della fattispecie di cui al comma precedente, ove ricorrente.
8. Per gli appartamenti dotati di arredamento sufficiente alla vivibilit, le diverse fasce di oscillazione saranno
aumentate nei valori minimi e massimi del 20% per gli immobili dotati di appartamenti con superficie calpestabile
fino a 55 mq e del 15% per quelli con superficie calpestabile maggiore di 55 mq. Tale aumento sar cumulabile con
quello delle fattispecie di cui ai commi precedenti.
9. Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo l'allegato tipo di contratto, recante altres come
con il presente Accordo formalmente si conviene- le modalit di aggiornamento del canone nella misura del 75%
della variazione Istat (all. 5).
2) CONTRATTI TRANSITORI ORDINARI
(art. 5, comma 1, l. 431/'98 e art. 2 d.m. 30.12.02).
1. L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal territorio amministrativo
del Comune di COMO.
2. La durata delle locazioni transitorie non potr essere inferiore ad un mese e superiore a 18.
3. Ai fini dell'art. 2, comma 2, d.m. 30.12.02, le organizzazioni stipulanti danno atto che per la classificazione
dellimmobile, per il calcolo della superficie convenzionale, per lapplicazione delle fasce di oscillazione del
canone e per gli oneri accessori, si utilizzeranno i medesimi criteri di cui sopra (all. 1, all. 2 all. 3, all. 4).
4. Per gli immobili di cui all'art. 1, comma 2, lett. a), l. 431/'98, le fasce di oscillazione dei canoni di cui agli allegati
prospetti subiranno nei valori minimo e massimo un aumento del 10% per cento, a valere per l'intera durata
contrattuale.
5. Per gli appartamenti dotati di arredamento sufficiente alla vivibilit, le diverse fasce di oscillazione saranno
aumentate nei valori minimi e massimi del 20% per gli immobili dotati di appartamenti con superficie calpestabile
fino a 55 mq e del 15% per quelli con superficie calpestabile maggiore di 55 mq. Tale aumento sar cumulabile con
quello delle fattispecie di cui ai commi precedenti.
6. Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento, rispettivamente, di
esigenze dei proprietari e dei conduttori.
7. Fattispecie di esigenze dei proprietari:
2
quando il proprietario ha esigenza di adibire entro i diciotto mesi l'immobile ad abitazione propria o dei figli o
dei genitori per i seguenti motivi: trasferimento temporaneo della sede di lavoro; matrimonio dei figli; rientro
dall'estero; destinazione dell'immobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio, esclusivamente
per immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del locatore; destinazione dell'immobile ad
abitazione propria o dei figli o dei genitori in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al
momento della stipula della locazioni, che comporti il rilascio dell'alloggio di servizio;
qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data prefissata ed espressamente
indicata nel contratto.
8. Fattispecie di esigenze dei conduttori:
quando il conduttore ha esigenza di: contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un comune diverso
da quello di residenza; previsione di trasferimento per ragioni di lavoro; trasferimento temporaneo dalla sede di
lavoro; necessit di cure o assistenza a familiari in comune diverso da quello di residenza e non confinante con
esso; acquisto o assegnazione di una abitazione che si renda disponibile entro 18 mesi; ristrutturazione o
esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile l'abitazione del conduttore; campagna
elettorale;
qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a data prefissata ed espressamente
indicata nel contratto.
9. Si specifica che per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza di una delle
suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
10. Il conduttore che ha necessit di stipulare contratti transitori deve allegare lapposita documentazione al contratto.
Sia il locatore che il conduttore hanno lobbligo di dichiarare il motivo della transitoriet. Il locatore ha l'onere -
secondo quanto previsto all'art. 2, comma 4, del precitato d.m. 30.12.02 - di confermare il verificarsi dell'esigenza
transitoria tramite lettera raccomandata da inviarsi all'altra parte nel termine di giorni 15 avanti la scadenza del
contratto ovvero nel diverso termine espressamente convenuto dalla parti contraenti. Qualora il locatore non
adempia al suo onere contrattuale senza giustificato motivo oppure siano venute meno per sua volont o colpa le
cause della transitoriet, il contratto viene ricondotto alla durata prevista dall'art. 2, comma 1, della legge 431/'98. Il
venir meno delle esigenze transitorie del conduttore, non potr modificare la transitorieta e temporaneit del
contratto.
11. Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo l'allegato tipo di contratto (all. 6).
3) CONTRATTI TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, commi 2 e 3, l. 431/'98 e art. 3 d.m. 30.12.02)
1. L'ambito di applicazione dell'Accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal territorio amministrativo
del Comune di COMO.
2. Tale tipologia contrattuale utilizzabile unicamente dagli studenti iscritti ad un corso di laurea o di
perfezionamento ovvero di specializzazione in un comune diverso da quello di residenza purch il corso di laurea o
di perfezionamento ovvero di specializzazione siano tenuti sul territorio della Provincia di Como o sul territorio di
Provincia confinante a quella di Como. Tale condizione deve essere specificata nel contratto.
3. La durata del contratto va da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 3 anni ed il contratto pu essere sottoscritto da
un singolo o da gruppi di studenti, oppure da aziende per il diritto allo studio.
4. Ai fini dell'art. 3, comma 2, d.m. 30.12.02, le organizzazioni stipulanti danno atto che per la classificazione
dellimmobile, per il calcolo della superficie convenzionale, per lapplicazione delle fasce di oscillazione del
canone e per gli oneri accessori, si utilizzeranno i medesimi criteri di cui sopra (all. 1, all. 2 all. 3, all. 4).
5. Per gli immobili di cui all'art. 1, comma 2, lett. a), l. 431/'98, le fasce di oscillazione dei canoni di cui allallegato
prospetto subir nei valori minimo e massimo un aumento del 10% per cento, a valere per l'intera durata
contrattuale.
6. Per gli appartamenti dotati di arredamento sufficiente alla vivibilit, le diverse f asce di oscillazione saranno
aumentate nei valori minimi e massimi del 20% per gli immobili dotati di appartamenti con superficie calpestabile
fino a 55 mq e del 15% per quelli con superficie calpestabile maggiore di 55 mq. Tale aumento sar cumulabile con
quello delle fattispecie di cui ai commi precedenti.
7. Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione secondo l'allegato tipo di contratto, recante altres come
con il presente Accordo formalmente si conviene- le modalit di aggiornamento del canone nella misura del 75%
della variazione Istat (all. 7).
4) DISPOSIZIONI GENERALI
1. I prospetti con le diverse fasce di oscillazione qui convenuti saranno adeguati annualmente al costo della vita
applicando ad essi laumento ISTAT nella misura del 75% a partire dallinizio del mese successivo a quello di
stipula del presente Accordo e adottando come riferimento il terzo mese precedente la stipula.
2. Le Organizzazioni stipulanti si impegnano, ai soli fini di semplificare i conseguenti adempimenti delle parti private
e senza nessun pregiudizio sulla immediata applicabilit della presente clausola in caso di mancata emanazione, a
diffondere comunicato stampa congiunto sulle fasce di oscillazione rivalutate di anno in anno.
3. Il presente Accordo valido per la durata di tre anni a decorrere dalla data di stipula o comunque fino
allemanazione di un nuovo decreto ministeriale di recepimento di Convenzione nazionale sostitutiva di quella
3
sottoscritta l'8 febbraio 1999. Alla predetta scadenza e fino alla stipula di un nuovo Accordo, continuer ad
applicarsi il presente Accordo. In ogni caso, il presente Accordo, potr, di comune intesa fra tutte le organizzazioni
stipulanti, formare oggetto di revisione allorch vengano deliberate aliquote Ici specifiche per gli immobili locati
sulla base del presente Accordo o sia modificato il regime fiscale per il locatori e/o per i conduttori o, comunque,
quando lo si ritenga necessario.
4. Le parti contrattuali private potranno, a loro richiesta, farsi assistere nella stipula dei contratti di locazione di cui al
presente accordo dalle rispettive Organizzazione Sindacali. Le Organizzazioni stipulanti si impegnano ad effettuare
ogni opportuna attivit di divulgazione del presente accordo e a favorire il buon funzionamento della Commissione
di Conciliazione di cui allart. 6 del D.M. 30.12.02.
Costituiscono parte integrante di questo Accordo i seguenti allegati:
All. 1: Tabella degli elementi oggettivi di classificazione delllimmobile;
All. 2: Tabella delle fasce di oscillazione del canone per immobili di superficie convenzionale complessiva
inferiore o uguale a 60 mq.;
All. 3: Tabella delle fasce di oscillazione del canone per immobili di superficie convenzionale complessiva
superiore a 60 mq.;
All. 4: Tabella per la ripartizione degli oneri accessori fra locatore e conduttore;
All. 5: Tipo di contratto agevolato;
All. 6: Tipo di contratto transitorio ordinario;
All. 7: Tipo di contratto transitorio per studenti universitari;
Como, li 2 settembre 2003

Per i Locatori:
A.P.E. -Associazione Propriet Edilizia -CONFEDILIZIA Como-, con sede in Como, Via Diaz n. 91 (tel. 031-271900),
il Presidente avv. Giovanni Rait, i Consiglieri Delegati allAccordo avv. Enrico DellOca e avv. Claudio Bocchietti;
A.C.P.E. -Associazione Comasca Proprieta Edilizia- FEDERPROPRIETA Como-, con sede in Como, Via Porta n. 10
(tel. 031-262248), il Presidente avv. Gianfranco Procopio, il Consigliere Delegato allAccordo Geom. Piermaria
Carrara;
A.S.P.P.I. -Como, Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari-, con sede in Como, Via Dante n. 95 (tel.
031-301558), il Presidente avv. Roberto Dalla Bona;
U.P.P.I.-Como, Unione Piccoli Proprietari Immobili-, con sede in Como, Via Giulini n. 10 (tel. 031-272048), in persona
del Presidente avv. Silvio Zanetti;
A.P.P.C. -Associazione Piccoli Proprietari di Casa-, con sede in Como, Via Odescalchi n. 30 (tel 031-271767), in
persona del Presidente avv. Biagio Giancola.
Per i Conduttori:
SICET-Como -Sindacato Inquilini Case e Territorio-, con sede in Como, via Rezzonico n. 43 (tel. 031-296210), in
persona del Segretario Territoriale sig. Dario Mascheroni;
SUNIA-Como -Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari-, con sede in Como, via Grossi n. 4 (tel. 031-
306963), in persona del Delegato allAccordo sig.ra Katia Fratti;
UNIAT-Como -Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio-, con sede in Como, via Torriani n. 27 (tel. 031-
273295), in persona del Segretario Territoriale sig. Roberto Burgio;
C.O.N.I.A. -Confederazione Azionale Inqulini Associati-, con sede in Milano, via Santa Maria Segreta n. 7/9, in
persona del Presidente Provinciale sig. Pompeo Baglioni.
Per la UNIVERCOMO:
il Presidente rag. Marco Citterio
Sottoscrive per ricevuta di una copia dellaccordo il Sindaco del Comune di Como, dr. Stefano Bruni.








4
All. 1
TABELLA DEGLI ELEMENTI OGGETTIVI DI CLASSIFICAZIONE DELLIMMOBILE

Per l'individuazione delle fasce di osclillazione (fascia minima-fascia media-fascia massima) si tiene conto dei seguenti
parametri, usufruibili dal conduttore:
1. autorimessa e/o posto auto coperto e/o posto auto scoperto;
2. sottotetto e/o soffitta e/o cantina in uso esclusivo;
3. impianto di riscaldamento con almeno una unit radiante per ogni locale;
4. impianto TV canalizzato;
5. serramenti e infissi a perfetta tenuta per gli agenti atmosferici;
6. ascensore;
7. doppi servizi;
8. area verde e/o cortile comune, di almeno mq. 30 complessivi usufruibili;
9. impianto di condizionamento;
10. impianto elettrico a norma di legge;
11. appartamento sito in immobile con non pi di 6 unit;
12. terrazza e/o balcone;
13. impianto del gas.

Fascia massima
Si considera in fascia massima limmobile che sia in ottimo stato di manutenzione locativa e che, inoltre, soddisfi i
seguenti requisiti determinati in base alla misura dellalloggio (escluse le pertinenze):
1. appartamento di oltre 100 mq. calpestabili:
a) piano terreno, piano primo, piano secondo o terzo piano: presenza di 5 parametri sui primi 7 e di 1 parametro
da 8 a 13;
b) dal piano quarto in su: presenza di 6 parametri sui primi 7 e di 1 parametro da 8 a 13.
2. appartamento compreso tra 60 mq. e 100 mq. calpestabili:
a) piano terreno, piano primo, piano secondo o terzo piano: presenza di 4 parametri sui primi 7 e di 1 parametro
da 8 a 13;
b) dal piano quarto in su: presenza di 5 parametri sui primi 7 e di 1 parametro da 8 a 13.
3. appartamento inferire a 60 mq. calpestabili:
a) piano terreno, piano primo, piano secondo o terzo piano: presenza di 3 parametri sui primi 7 e di 1 parametro
da 8 a 13;
b) dal piano quarto in su: presenza di 4 parametri sui primi 7 e di 1 parametro da 8 a 13.

Fascia media
Si considera in fascia media limmobile che sia in normale stato di manutenzione locativa e, inoltre, soddisfi i
seguenti requisiti determinati in base alla misura dellalloggio (escluse le pertinenze):
1. appartamento di oltre 100 mq. calpestabili:
a) piano terreno, piano primo, piano secondo o terzo piano: presenza di 8 parametri sui 13 indicati;
b) dal piano quarto in su: presenza di 9 parametri sui 13 indicati.
2. appartamento compreso tra 60 mq. e 100 mq. calpestabili:
a) piano terreno, piano primo, piano secondo o terzo piano: presenza di 7 parametri sui 13 indicati;
b) dal piano quarto in su: presenza di 8 parametri sui 13 indicati.
3. appartamento inferire a 60 mq. calpestabili:
a) piano terreno, piano primo, piano secondo o terzo piano: presenza di 6 parametri sui 13 indicati;
b) dal piano quarto in su: presenza di 7 parametri sui 13 indicati.

Fascia minima
Si considera in fascia minima limmobile che non raggiunge i requisiti per essere classificato nella fascia media o nella
fascia massima.
In caso di assenza dei servizi igienici interni all'abitazione, si applicher sempre la fascia minima e il canone sar
individuato allinterno di una oscillazione dal minimo della fascia ad una percentuale del 5% superiore a tale minimo.


5
All. 2
CANONE MENSILE IN EURO PER 1 MQ

IMMOBILI DI SUPERFICIE CONVENZIONALE COMPLESSIVA
INFERIORE O UGUALE A 60 MQ



MICROZONA N.1
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
3,38 4,45 4,75 6,83 7,10 9,45



MICROZONA N.2
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,60 3,47 3,62 5,35 5,48 7,11



MICROZONA N.3
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,02 2,60 2,67 3,56 3,78 4,88



MICROZONA N.4
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,57 3,07 3,36 3,86 3,96 5,48



MICROZONA N.5
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,60 3,47 3,62 5,35 5,48 7,11



MICROZONA N.6
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,60 3,18 3,39 4,16 4,27 5,79

6
All. 3
CANONE MENSILE IN EURO PER 1 MQ

IMMOBILI DI SUPERFICIE CONVENZIONALE COMPLESSIVA
SUPERIORE A 60 MQ




MICROZONA N.1
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
3,35 4,41 4,71 6,77 6,98 9,29



MICROZONA N.2
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,58 3,44 3,59 5,30 5,39 6,99



MICROZONA N.3
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,01 2,58 2,65 3,53 3,71 4,79



MICROZONA N.4
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,55 3,04 3,34 3,83 3,89 5,39



MICROZONA N.5
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,58 3,44 3,59 5,30 5,39 6,99



MICROZONA N.6
FASCIA MINIMA FASCIA MEDIA FASCIA MASSIMA
2,58 3,15 3,36 4,12 4,19 5,69

7
All. 4
TABELLA ONERI ACCESSORI
RIPARTIZIONE FRA LOCATORE E CONDUTTORE




AMMINISTRAZIONE
Tassa occupazione suolo pubblico per passo carrabile C
Tassa occupazione suolo pubblico per lavori condominiali L


ASCENSORE
Manutenzione ordinaria e piccole riparazioni C
Installazione e manutenzione straordinaria degli impianti L
Adeguamento alle nuove disposizioni di legge L
Consumi energia elettrica per forza motrice e illuminazione C
Ispezioni e collaudi C


AUTOCLAVE
Installazione e sostituzione integrale dellimpianto o di componenti primari
(pompa, serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico ecc.) L
Manutenzione ordinaria C
Imposte e tasse di impianto L
Forza motrice C
Ricarico pressione del serbatoio C
Ispezioni, collaudi e lettura contatori C


IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE, DI VIDEOCITOFONO E SPECIALI
Installazione e sostituzione dellimpianto comune di illuminazione L
Manutenzione ordinaria dellimpianto comune di illuminazione C
Installazione e sostituzione degli impianti di suoneria e allarme L
Manutenzione ordinaria degli impianti di suoneria e allarme C
Installazione e sostituzione dei citofoni e videocitofoni L
Manutenzione ordinaria dei citofoni e videocitofoni C
Installazione e sostituzione di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili L
Manutenzione ordinaria di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili C


IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, PRODUZIONE ACQUA CALDA,
ADDOLCIMENTO ACQUA
Installazione e sostituzione degli impianti L
Adeguamento degli impianti a leggi e regolamenti L
Manutenzione ordinaria degli impianti, compreso il rivestimento refrattario C
Pulizia annuale degli impianti e dei filtri e messa a riposo stagionale C
Lettura dei contatori C
Acquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e acqua C



IMPIANTI SPORTIVI
Installazione e manutenzione straordinaria L
Addetti (bagnini, pulitori, manutentori ordinari ecc.) C
Consumo di acqua per pulizia e depurazione; acquisto di materiale
per la manutenzione ordinaria (es.: terra rossa) C


IMPIANTO ANTINCENDIO
Installazione e sostituzione dellimpianto L
Acquisti degli estintori L
8
Manutenzione ordinaria C
Ricarica degli estintori, ispezioni e collaudi C


IMPIANTO TELEVISIVO
Installazione, sostituzione o potenziamento dellimpianto televisivo centralizzato L
Manutenzione ordinaria dellimpianto televisivo centralizzato C


PARTI COMUNI
Sostituzione di grondaie, sifoni e colonne di scarico L
Manutenzione ordinaria grondaie, sifoni e colonne di scarico C
Manutenzione straordinaria di tetti e lastrici solari L
Manutenzione ordinaria dei tetti e dei lastrici solari C
Manutenzione straordinaria della rete di fognatura L
Manutenzione ordinaria della rete di fognatura, compresa la disotturazione
dei condotti e pozzetti C
Sostituzione di marmi, corrimano, ringhiere L
Manutenzione ordinaria di pareti, corrimano, ringhiere di scale e locali comuni C
Consumo di acqua ed energia elettrica per le parti comuni C
Installazione e sostituzione di serrature L
Manutenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi utilizzati C
Installazione di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori, bidoni, L
armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale di arredo
Manutenzione ordinaria di attrezzature quali caselle postali, cartelli C
segnalatori, bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide
e altro materiale di arredo


PARTI INTERNE ALLAPPARTAMENTO LOCATO
Sostituzione integrale di pavimenti e rivestimenti L
Manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti C
Manutenzione ordinaria di infissi e serrande, degli impianti di riscaldamento
e sanitario C
Rifacimento di chiavi e serrature C
Tinteggiatura di pareti C
Sostituzione di vetri C
Manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricit e del cavo
e dellimpianto citofonico e videocitofonico C
Verniciatura di opere in legno e metallo C
Manutenzione straordinaria dellimpianto di riscaldamento L

PORTIERATO
Trattamento economico del portiere e del sostituto, compresi contributi
previdenziali e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima,
premi, ferie e indennit varie, anche locali, come da c.c.n.l. L10% C90%
Materiale per le pulizie C
Indennit sostitutiva alloggio portiere prevista nel c.c.n.l. L10% C90%
Manutenzione ordinaria della guardiola L10% C90%
Manutenzione straordinaria della guardiola L


PULIZIA
Spese per lassunzione delladdetto L
Trattamento economico delladdetto, compresi contributi previdenziali
e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi,
ferie e indennit varie, anche locali, come da c.c.n.l. C
Spese per il conferimento dellappalto a ditta L
Spese per le pulizie appaltate a ditta C
Materiale per le pulizie C
Acquisto e sostituzione macchinari per la pulizia L
Manutenzione ordinaria dei macchinari per la pulizia C
9
Derattizzazione e disinfestazione dei locali legati alla raccolta delle immondizie C
Disinfestazione di bidoni e contenitori di rifiuti C
Tassa rifiuti o tariffa sostitutiva C
Acquisto di bidoni, trespoli e contenitori L
Sacchi per la preraccolta dei rifiuti C



SGOMBERO NEVE
Spese relative al servizio, compresi i materiali duso C




LEGENDA

L = locatore
C = conduttore



10
All. 5
LOCAZIONE ABITATIVA AGEVOLATA
TIPO DI CONTRATTO
(Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 2, comma 3)

Il/La sig./soc. (1) .. di seguito denominato/a locatore
(assistito/a da (2) in persona di ...) concede in locazione
al/ alla sig. (1) ..
di seguito denominato/ a conduttore, identificato/ a mediante (3)
(assistito/ a da (2) ..in persona di . ), che accetta, per s e suoi
aventi causa, l'unit immobiliare posta in via . n. . piano scala
int. .. composta di n. . vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei seguenti elementi accessori (indicare
quali: solaio, cantina, autorimessa singola, posto macchina in comune o meno, ecc. )

...
non ammobiliata / ammobiliata (4) come da elenco a parte sottoscritto dalle parti.
TABELLE MILLESIMALI: propriet riscaldamento acqua
. altre ... COMUNICAZIONE ex articolo 8,
3 comma, del decreto-legge 11 luglio 1992, n.333 convertito dalla legge 8 agosto 1992, n. 359:
a) estremi catastali identificativi dell'unit immobiliare : ....
b) codice fiscale del locatore .
DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E TECNICA SICUREZZA IMPIANTI:
...
CERTIFICATO DI COLLAUDO E CERTIFICAZIONE ENERGETICA:
...
La locazione regolata dalle pattuizioni seguenti.

Articolo 1
(Durata)

Il contratto stipulato per la durata di anni (5), dal .. al , e alla prima
scadenza, ove le parti non concordino sul rinnovo del medesimo, e senza che sia necessaria disdetta per finita locazione,
il contratto prorogato di diritto di due anni, fatta salva la facolt di disdetta da parte del locatore che intenda adibire
l'immobile agli usi o effettuare sullo stesso le opere di cui all'articolo 3 della legge n. 431/98, ovvero vendere l'immobile
alle condizioni e con le modalit di cui al citato articolo 3. Alla scadenza del periodo di proroga biennale ciascuna parte
ha diritto di attivare la procedura per il rinnovo a nuove condizioni ovvero per la rinuncia al rinnovo del contratto,
comunicando la propria intenzione con lettera raccomandata da inviare all'altra parte almeno sei mesi prima della
scadenza. In mancanza della comunicazione, il contratto rinnovato tacitamente alle stesse condizioni. Nel caso in cui
il locatore abbia riacquistato la disponibilit dell'alloggio alla prima scadenza e non lo adibisca, nel termine di dodici
mesi dalla data in cui ha riacquis tato tale disponibilit, agli usi per i quali ha esercitato la facolt di disdetta, il
conduttore ha diritto al ripristino del rapporto di locazione alle stesse condizioni di cui al contratto disdettato o, in
alternativa, ad un risarcimento pari a trentasei mensilit dell'ultimo canone di locazione corrisposto.
Articolo 2
(Canone)

A. Il canone annuo di locazione, secondo quanto stabilito dall'Accordo locale definito tra
e depositato il . presso il Comune di
. , convenuto in euro .. , che il conduttore si obbliga a
corrispondere nel domicilio del locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero.., in n.
rate eguali anticipate di euro ciascuna, alle seguenti date:
...(4)
Nel caso in cui l'Accordo territoriale di cui al presente punto lo preveda, il canone viene aggiornato ogni anno nella
misura contrattata del , che comunque non pu superare il 75% della variazione Istat.

B. Il canone annuo di locazione, secondo quanto stabilito dal decreto di cui all'articolo 4, comma 3, della legge n.
431/1998, convenuto in euro ., importo che il conduttore si obbliga a corrispondere nel
domicilio del locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero.., in n. rate
eguali anticipate di euro ciascuna, alle seguenti date ... (4)
Nel caso in cui nel predetto decreto sia previsto, il canone aggiornato annualmente nella misura contrattata del
,che comunque non pu superare il 75% della variazione Istat.
(6)
11
Articolo 3
(Deposito cauzionale)

A garanzia delle obbligazioni assunte col presente contratto, il conduttore versa/non versa (4) al locatore (che con la
firma del contratto ne rilascia, in caso, quietanza) una somma di euro .. pari a ...
mensilit del canone, non imputabile in conto canoni e produttiva - salvo che la durata contrattuale minima non sia
superiore ad anni quattro, ferma la proroga del contratto per due anni - di interessi legali, riconosciuti al conduttore al
termine di ogni anno di locazione. Il deposito cauzionale cos costituito viene reso al termine della locazione, previa
verifica sia dello stato dell'unit immobiliare sia dell'osservanza di ogni obbligazione contrattuale.
Altre forme di garanzia: ..
. (4)

Articolo 4
(Oneri accessori)

Per gli oneri accessori le parti fanno applicazione della Tabella oneri accessori, allegato G al decreto emanato dal
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze ai sensi dellarticolo
4, comma 2, della legge n. 431/1998 e di cui il presente contratto costituisce lallegato A.
Il pagamento degli oneri anzidetti deve avvenire - in sede di consuntivo - entro sessanta giorni dalla richiesta. Prima di
effettuare il pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere l'indicazione specifica delle spese anzidette e dei criteri di
ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione - anche tramite organizzazioni sindacali - presso il locatore (o il suo
amministratore o l'amministratore condominiale, ove esistente) dei documenti giustificativi delle spese effettuate.
Insieme con il pagamento della prima rata del canone annuale, il conduttore versa una quota di acconto non superiore a
quella di sua spettanza risultante dal consuntivo dell'anno precedente.
Articolo 5
(Spese di bollo e di registrazione)

Le spese di bollo per il presente contratto e per le ricevute conseguenti, sono a carico del conduttore.
Il locatore provvede alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Questi corrisponde la quota di sua
spettanza, pari alla met.
Le parti possono delegare alla registrazione del contratto una delle organizzazioni sindacali che abbia prestato
assistenza ai fini della stipula del contratto medesimo.


Articolo 6
(Pagamento, risoluzione e prelazione)

Il pagamento del canone o di quant'altro dovuto anche per oneri accessori non pu venire sospeso o ritardato da pretese
o eccezioni del conduttore, quale ne sia il titolo. Il mancato puntuale pagamento, per qualsiasi causa, anche di una sola
rata del canone (nonch di quant'altro dovuto, ove di importo pari almeno ad una mensilit del canone), costituisce in
mora il conduttore, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 55 della legge 27 luglio 1978, n. 392.
La vendita dell'unit immobiliare locata - in relazione alla quale viene /non viene (4) concessa la prelazione al
conduttore - non costituisce motivo di risoluzione del contratto.


Articolo 7
(Uso)

L'immobile deve essere destinato esclusivamente a civile abitazione del conduttore e delle seguenti persone attualmente
con lui conviventi ..
. .
Salvo espresso patto scritto contrario, fatto divieto di sublocazione, sia totale sia parziale. Per la successione nel
contratto si applica l'articolo 6 della legge n. 392/78, nel testo vigente a seguito della sentenza della Corte costituzionale
n. 404/1988.


Articolo 8
(Recesso del conduttore)

E' facolt del conduttore recedere dal contratto per gravi motivi, previo avviso da recapitarsi tramite lettera
raccomandata almeno sei mesi prima.

12

Articolo 9
(Consegna)

Il conduttore dichiara di aver visitato l'unit immobiliare locatagli, di averla trovata adatta all'uso convenuto e, pertanto,
di prenderla in consegna ad ogni effetto col ritiro delle chiavi, costituendosi da quel momento custode della stessa. Il
conduttore si impegna a riconsegnare l'unit immobiliare nello stato in cui l'ha ricevuta, salvo il deperimento d'uso, pena
il risarcimento del danno; si impegna, altres, a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente,
accusando in tal caso ricevuta dello stesso con la firma del presente contratto, cos come si impegna ad osservare le
deliberazioni dell'assemblea dei condomini. in ogni caso vietato al conduttore compiere atti e tenere comportamenti
che possano recare molestia agli altri abitanti dello stabile.
Le parti danno atto, in relazione allo stato dell'unit immobiliare, ai sensi dell'articolo 1590 del Codice civile di quanto
segue:..
.
ovvero di quanto risulta dall'allegato verbale di consegna. (4)


Articolo 10
(Modifiche e danni)

Il conduttore non pu apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali locati ed alla loro
destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.
Il conduttore esonera espressamente il locatore da ogni responsabilitper danni diretti o indiretti che possano derivargli
da fatti dei dipendenti del locatore medesimo nonch per interruzioni incolpevoli dei servizi.


Articolo 11
(Assemblee)

Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'unit immobiliare locatagli, nelle deliberazioni
dell'assemblea condominiale relative alle spese ed alle modalit di gestione dei servizi di riscaldamento e di
condizionamento d'aria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulle deliberazioni relative alla modificazione degli
altri servizi comuni.
Quanto stabilito in materia di riscaldamento e di condizionamento d'aria si applica anche ove si tratti di edificio non in
condominio. In tale caso (e con l'osservanza, in quanto applicabili, delle disposizioni del codice civile sull'assemblea dei
condomini) i conduttori si riuniscono in apposita assemblea, convocata dalla propriet o da almeno tre conduttori.



Articolo 12
(Impianti)

Il conduttore - in caso d'installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata - si obbliga a servirsi unicamente
dell'impianto relativo, restando sin d'ora il locatore in caso di inosservanza autorizzato a far rimuovere e demolire ogni
antenna individuale a spese del conduttore, il quale nulla pu pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve le eccezioni di
legge.
Per quanto attiene all'impianto termico autonomo, ove presente, vale la normativa del DPR n. 412/93, con particolare
riferimento a quanto stabilito dall'articolo 11, comma 2, del citato DPR.




Articolo 13
(Accesso)

Il conduttore deve consentire l'accesso all'unit immobiliare al locatore, al suo amministratore nonch ai loro incaricati
ove gli stessi ne abbiano - motivandola - ragione.
Nel caso in cui il locatore intenda vendere l'unitimmobiliare locata, il conduttore deve consentirne la visita una volta
la settimana, per almeno due ore, con esclusione dei giorni festivi oppure con le seguenti modalit:
..
. (4)

13

Articolo 14
(Commissione di conciliazione)

La Commissione di conciliazione, di cui allarticolo 6 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di
concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dellarticolo 4, comma 2, della legge 431/98,
composta al massimo da tre membri di cui due scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie
dell'Accordo territoriale sulla base delle designazioni, rispettivamente, del locatore e del conduttore ed un terzo - che
svolge funzioni di presidente - sulla base della scelta operata dai due componenti come sopra designati qualora gli stessi
ritengano di nominarlo.
La richiesta di intervento della Commissione non determina la sospensione delle obbligazioni contrattuali.

Articolo 15
(Varie)

A tutti gli effetti del presente contratto, compresa la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della competenza a giudicare, il
conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li occupi o comunque detenga, presso l'ufficio di
segreteria del Comune ove situato l'immobile locato.
Qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo, e non pu essere provata, se non con atto scritto.
Il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati personali in relazione ad
adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge n. 675/96).
Per quanto non previsto dal presente contratto le parti rinviano a quanto in materia disposto dal Codice civile, dalle
leggi n. 392/78 e n. 431/98 o comunque dalle norme vigenti e dagli usi locali nonch alla normativa ministeriale
emanata in applicazione della legge n. 431/98 ed all'Accordo territoriale.
Altre clausole: ..
..

Letto, approvato e sottoscritto

..., li .

Il locatore

Il conduttore


A mente dell'articolo 1342, secondo comma, codice civile, le parti specificamente approvano i patti di cui agli articoli 1,
2, 3, 4, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 e 15 del presente contratto.

Il locatore

Il conduttore


NOTE

(1) Per le persone fisiche, riportare: nome e cognome; luogo e data di nascita; domicilio e codice fiscale. Per le persone
giuridiche, indicare: ragione sociale, sede, codice fiscale, partita IVA, numero d'iscrizione al Tribunale; nonch nome,
cognome, luogo e data di nascita del legale rappresentante.

(2) L'assistenza facoltativa.

(3) Documento di riconoscimento: tipo ed estremi. I dati relativi devono essere riportati nella denuncia da presentare
all'autorit di P.S., da parte del locatore, ai sensidell'articolo 12 del decreto-legge 21 marzo 1978, n. 59 convertito dalla
legge 18 maggio 1978, n. 191. Nel caso in cui il conduttore sia cittadino extracomunitario, deve essere data
comunicazione all'autorit di P.S., ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 286/98.

(4) Cancellare la parte che non interessa.

(5) La durata minima di anni tre.

(6) Cancellare la lettera A oppure B.
14
All. 6
LOCAZIONE ABITATIVA DI NATURA TRANSITORIA
TIPO DI CONTRATTO
(Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 5, comma 1)



Il/La sig./soc. (1) .di seguito denominato/ a locatore
(assistito/ a da (2). in persona di) concede in locazione al/ alla
sig. (1) ..
di seguito denominato/ a conduttore, identificato/ a mediante (3) ...
(assistito/ a da (2) ..in persona di.), che accetta, per s e suoi
aventi causa, l'unit immobiliare posta in . via . n. ...piano .scala
int. ..composta di n. vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei seguenti elementi accessori (indicare
quali: solaio, cantina, autorimessa singola, posto macchina in comune o meno, ecc.) .
...
non ammobiliata / ammobiliata (4) come da elenco a parte sottoscritto dalle parti.
TABELLE MILLESIMALI: propriet . riscaldamento .. acqua
altre ...
COMUNICAZIONE ex articolo 8, 3 comma, del decreto-legge 11 luglio 1992, n.333 convertito dalla legge 8 agosto
1992, n. 359:
a) estremi catastali identificativi dell'unit immobiliare:
b) codice fiscale del locatore.

documentazione amministrativa e tecnica sicurezza impianti:
...
CERTIFICATO DI COLLAUDO E CERTIFICAZIONE ENERGETICA:
..

La locazione regolata dalle pattuizioni seguenti.

Articolo 1
(Durata)

Il contratto stipulato per la durata di mesi (5), dal . al ., allorch, fatto salvo
quanto previsto dallarticolo 2 cessa senza bisogno di alcuna disdetta.

Articolo 2
(Esigenza del locatore) (4)

Il locatore, nel rispetto di quanto previsto dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il
Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dell'articolo 4, comma 2, della legge n. 431/98 - di cui il
presente tipo di contratto costituisce lallegato C- e dall'Accordo tra . depositato il
.. presso il Comune di . , dichiara la seguente esigenza che giustifica la transitoriet del
contratto: ....
...
Il locatore ha l'onere di confermare il verificarsi di quanto ha giustificato la stipula del presente contratto di natura
transitoria tramite lettera raccomandata da inviarsi al conduttore entro giorni prima della scadenza del
contratto. In caso di mancato invio della lettera oppure del venire meno delle condizioni che hanno giustificato la
transitoriet, il contratto s'intende ricondotto alla durata prevista dall'articolo 2, comma 1, della legge n. 431/98. In ogni
caso, ove il locatore abbia riacquistato la disponibilit dell'alloggio alla scadenza dichiarando di volerlo adibire ad un
uso determinato e non lo adibisca, nel termine di sei mesi dalla data in cui ha riacquistato la detta disponibilit, a tale
uso, il conduttore ha diritto al ripristino del rapporto di locazione alle condizioni di cui all'articolo 2, comma 1, della
legge n. 431/98 o, in alternativa, ad un risarcimento in misura pari a trentasei mensilit dell'ultimo canone di locazione
corrisposto.


Articolo 3
(Esigenza del conduttore) (4)

Ai sensi di quanto previsto dall'Accordo tra ....
15
.depositato il presso il Comune di, le parti concordano che la presente locazione ha
natura transitoria in quanto il conduttore espressamente ha l'esigenza di abitare lunit immobiliare per un periodo non
eccedente i mesi per il seguente motivo: .,che
documenta allegando al presente contratto ... ...


Articolo 4
(Canone)

A. Il canone di locazione convenuto in euro ..... , importo che
il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero
, in n. rate eguali anticipate di euro ciascuna, alle seguenti
date: ..(4)


B. Il canone di locazione (per le aree metropolitane di Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli,
Torino, Bari, Palermo e Catania, nei comuni con essi confinanti e negli altri comuni capoluogo di provincia)
convenuto in euro ..., importo che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del
locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero .., in n. rate eguali anticipate di euro
ciascuna, alle seguenti date: (4).

C. Il canone di locazione, secondo quanto stabilito dal decreto di cui all'articolo 4, comma 3, della legge n. 431/1998,
convenuto in euro.., che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del locatore
ovvero, in n. rate eguali anticipate di euro .. ciascuna, alle seguenti date:
. (4)
(6)




Articolo 5
(Deposito cauzionale)

A garanzia delle obbligazioni assunte col presente contratto, il conduttore versa/non versa (4) al locatore (che con la
firma del contratto ne rilascia, in caso, quietanza) una somma di euro .. pari a n.
mensilit del canone (7), non imputabile in conto canoni e produttiva di interessi legali, riconosciuti al conduttore al
termine di ogni periodo di locazione. Il deposito cauzionale cos costituito viene reso al termine della locazione previa
verifica dello stato dell'unit immobiliare e dell'osservanza di ogni obbligazione contrattuale.
Altre forme di garanzia: ..
. (4)


Articolo 6
(Oneri accessori)

Per gli oneri accessori le parti fanno applicazione della Tabella oneri accessori, allegato G al decreto emanato ai sensi
dellarticolo 4, comma 2, della legge n. 431/98.
Il pagamento degli oneri anzidetti deve avvenire - in sede di consuntivo - entro sessanta giorni dalla richiesta. Prima di
effettuare il pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere l'indicazione specifica delle spese anzidette e dei criteri di
ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione - anche tramite organizzazioni sindacali - presso il locatore (o il suo
amministratore o l'amministratore condominiale, ove esistente) dei documenti giustificativi delle spese effettuate.
Insieme con il pagamento della prima rata del canone annuale, il conduttore versa una quota di acconto non superiore a
quella di sua spettanza risultante dal consuntivo dell'anno precedente.



Articolo 7
(Spese di bollo e registrazione)

Le spese di bollo per il presente contratto, e per le ricevute conseguenti, sono a carico del conduttore.
Il locatore provvede alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Questi corrisponde la quota di sua
spettanza, pari alla met.
16
Le parti possono delegare alla registrazione del contratto una delle organizzazioni sindacali che abbia prestato
assistenza ai fini della stipula del contratto medesimo.


Articolo 8
(Pagamento, risoluzione e prelazione)

Il pagamento del canone o di quant'altro dovuto anche per oneri accessori non pu venire sospeso o ritardato da pretese
o eccezioni del conduttore, qualunque ne sia il titolo. Il mancato puntuale pagamento, per qualunque causa, anche di
una sola rata del canone (nonch di quant'altro dovuto, ove di importo pari almeno ad una mensilit del canone),
costituisce in mora il conduttore, fatto salvo quanto previsto dallarticolo 55 della legge n 392/78.
La vendita dell'unit immobiliare locata - in relazione della quale viene/non viene (4) concessa la prelazione al
conduttore - non costituisce motivo di risoluzione del contratto.

Articolo 9
(Uso)

L'immobile deve essere destinato esclusivamente a civile abitazione del conduttore e delle seguenti persone attualmente
con lui conviventi: .
..
Salvo patto scritto contrario, fatto divieto di sublocare o dare in comodato, n in tutto n in parte, lunit immobiliare,
pena la risoluzione di diritto del contratto. Per la successione nel contratto, si applica l'articolo 6 della legge n. 392/78,
nel testo vigente a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 404 del 1988.



Articolo 10
(Recesso del conduttore)

Il conduttore ha facolt di recedere per gravi motivi dal contratto previo avviso da recapitarsi mediante lettera
raccomandata almeno .. prima.


Articolo 11
(Consegna)

Il conduttore dichiara di aver visitato l'unitimmobiliare locatagli, di averla trovata adatta all'uso convenuto e, pertanto,
di prenderla in consegna ad ogni effetto col ritiro delle chiavi, costituendosi da quel momento custode della stessa. Il
conduttore si impegna a riconsegnare l'unit immobiliare nello stato in cui l'ha ricevuta, salvo il deperimento d'uso, pena
il risarcimento del danno; si impegna, altres, a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente,
accusando in tal caso ricevuta dello stesso con la firma del presente contratto, cos come si impegna ad osservare le
deliberazioni dell'assemblea dei condomini. in ogni caso vietato al conduttore compiere atti e tenere comportamenti
che possano recare molestia agli altri abitanti dello stabile.
Le parti danno atto, in relazione allo stato dell'immobile, ai sensi dell'articolo 1590 del Codice civile, di quanto
segue:..
...
ovvero di quanto risulta dall'allegato verbale di consegna. (4)


Articolo 12
(Modifiche e danni)

Il conduttore non pu apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali locati ed alla loro
destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.
Il conduttore esonera espressamente il locatore da ogni responsabilit per danni diretti o indiretti che possano derivargli
da fatti dei dipendenti del locatore medesimo nonch per interruzioni incolpevoli dei servizi.




Articolo 13
(Assemblee)
17

Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'unit immobiliare locatagli, nelle deliberazioni
dell'assemblea condominiale relative alle spese ed alle modalit di gestione dei servizi di riscaldamento e di
condizionamento d'aria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulle deliberazioni relative alla modificazione degli
altri servizi comuni.
Quanto stabilito in materia di riscaldamento e di condizionamento d'aria si applica anche ove si tratti di edificio non in
condominio. In tale caso (e con l'osservanza, in quanto applicabili, delle disposizioni del codice civile sull'assemblea dei
condomini) i conduttori si riuniscono in apposita assemblea, convocata dalla propriet o da almeno tre conduttori.

Articolo 14
(Impianti)

Il conduttore - in caso d'installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata - si obbliga a servirsi unicamente
dell'impianto relativo, restando sin d'ora il locatore, in caso di inosservanza, autorizzato a far rimuovere e demolire ogni
antenna individuale a spese del conduttore, il quale nulla pu pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve le eccezioni di
legge.
Per quanto attiene all'impianto termico autonomo, ove presente, vale la normativa del DPR n. 412/93, con particolare
riferimento a quanto stabilito dall'articolo 11, comma 2, dello stesso.

Articolo 15
(Accesso)

Il conduttore deve consentire l'accesso all'unit immobiliare al locatore, al suo amministratore nonch ai loro incaricati
ove gli stessi ne abbiano - motivandola - ragione.
Nel caso in cui il locatore intendesse vendere l'unit immobiliare locata il conduttore deve consentire la visita all'unit
immobiliare una volta la settimana, per almeno due ore, con esclusione dei giorni festivi oppure con le seguenti
modalit: ...
..(4)

Articolo 16
(Commissione di conciliazione)

La Commissione di conciliazione, di cui allarticolo 6 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di
concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dellarticolo 4, comma 2, della legge 431/98,
composta al massimo da tre membri di cui due scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie
dell'Accordo territoriale sulla base delle designazioni, rispettivamente, del locatore e del conduttore ed un terzo - che
svolge funzioni di presidente - sulla base della scelta operata dai due componenti come sopra designati qualora gli stessi
ritengano di nominarlo.
La richiesta di intervento della Commissione non determina la sospensione delle obbligazioni contrattuali.

Articolo 17
(Varie)

A tutti gli effetti del presente contratto, compresa la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della competenza a giudicare, il
conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li occupi o comunque detenga, presso l'ufficio di
segreteria del Comune ove situato l'immobile locato.
Qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo, e non pu essere provata, se non con atto scritto.
Il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati personali in relazione ad
adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge n. 675/96).
Per quanto non previsto dal presente contratto le parti rinviano a quanto in materia disposto dal Codice civile, dalle
leggi n. 392/78 e n. 431/98 o comunque dalle norme vigenti e dagli usi locali nonch alla normativa ministeriale
emanata in applicazione della legge n. 431/98 ed all'Accordo territoriale.
Altre clausole ...


Letto, approvato e sottoscritto

.., li

Il locatore ..

Il conduttore ..
18


A mente dell'articolo 1342, secondo comma, del Codice civile, le parti specificamente approvano i patti di cui agli
articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16 e 17 del presente contratto.

Il locatore ...

Il conduttore





NOTE

(1) Per le persone fisiche, riportare: nome e cognome; luogo e data di nascita; domicilio e codice fiscale. Per le persone
giuridiche, indicare: ragione sociale, sede, codice fiscale, partita Iva, numero d'iscrizione al Tribunale; nonch nome,
cognome, luogo e data di nascita del legale rappresentante.

(2)L'assistenza facoltativa.

(3) Documento di riconoscimento: tipo ed estremi. I dati relativi devono essere riportati nella denuncia da presentare
all'autorit di P.S., da parte del locatore, ai sensi dell'articolo 12 del decreto-legge 21 marzo 1978, n. 59 convertito dalla
legge 18 maggio 1978, n. 191. Nel caso in cui il conduttore sia cittadino extracomunitario, deve essere data
comunicazione all'autorit di P.S., ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 286/98.

(4) Cancellare la parte che non interessa.

5) La durata minima di mesi uno e quella massima di mesi diciotto.

(6) Cancellare delle lettere A, B e C le due che non interessano.

(7) massimo tre mensilit.
19
All. 7
LOCAZIONE ABITATIVA PER STUDENTI UNIVERSITARI
TIPO DI CONTRATTO
(Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 5, comma 2)


Il/La sig./ soc. (1) .di seguito denominato/ a locatore
(assistito/ a da (2). in persona di ... ) concede in
locazione al/ alla sig. (1)
ai sig. ri (1).
di seguito denominato/ a/ i conduttore/ i, identificato/ a/ i mediante (3)
(assistito/a/ i da (2) ..in persona di), che accetta/ no, per s e
aventi causa, l'unit immobiliare posta in . via n. .
piano . scala int. . composta di n. ..vani, oltre cucina e servizi, e dotata altres dei seguenti element i
accessori (indicare quali: solaio, cantina, autorimessa singola, posto macchina in comune o meno, ecc. )
...

non ammobiliata / ammobiliata (4) come da elenco a parte sottoscritto dalle parti.
TABELLE MILLESIMALI: propriet .. riscaldamento .. acqua
. altre
COMUNICAZIONE ex articolo 8, 3 comma, del decreto-legge 11 luglio 1992, n.333 convertito dalla legge 8 agosto
1992, n. 359:
a) estremi catastali identificativi dell'unit immobiliare........
b) codice fiscale del locatore..
DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E TECNICA SICUREZZA IMPIANTI:

CERTIFICATO DI COLLAUDO E CERTIFICAZIONE ENERGETICA:


La locazione regolata dalle pattuizioni seguenti.

Articolo 1
(Durata)

Il contratto stipulato per la durata di . mesi (5), dal ..al
Alla prima scadenza il contratto si rinnova automaticamente per uguale periodo se il
conduttore non comunica al locatore disdetta almeno tre mesi prima della data di scadenza del contratto.

Articolo 2
(Natura transitoria)

Secondo quanto previsto dall'Accordo territoriale stipulato ai sensi dell'articolo 5, comma 3, della legge n. 431/98, tra
.. depositato il presso il Comune di , le parti
concordano che la presente locazione ha natura transitoria in quanto il conduttore espressamente ha l'esigenza di abitare
l'immobile per un periodo non eccedente i .. frequentando il corso di studi di presso
l'Universit di


Articolo 3
(Canone)

Il canone di locazione, secondo quanto stabilito dall'Accordo di cui allarticolo 2 convenuto in euro
, che il conduttore si obbliga a corrispondere nel domicilio del locatore ovvero a mezzo
di bonifico bancario, ovvero .., in n. .. rate eguali anticipate di euro
.ciascuna, alle seguenti
date:. (4)


Articolo 4
(Deposito cauzionale)

20
A garanzia delle obbligazioni assunte col presente contratto, il conduttore versa/ non versa (4) al locatore (che con la
firma del contratto ne rilascia, in caso, quietanza) una somma di euro .pari a . mensilit
del canone (6), non imputabile in conto pigioni e produttiva di interessi legali, riconosciuti al conduttore al termine di
ogni periodo di locazione. Il deposito cauzionale cos costituito viene reso al termine della locazione, previa verifica sia
dello stato dell'unit immobiliare sia dell'osservanza di ogni obbligazione contrattuale.
Altre forme di garanzia: .
(4)

Articolo 5
(Oneri accessori)

Per gli oneri accessori le parti fanno applicazione della Tabella oneri accessori, allegato G al decreto del Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dellarticolo 4,
comma 2, della legge n. 431/98 e di cui il presente contratto costituisce lallegato E.
Il pagamento degli oneri anzidetti deve avvenire - in sede di consuntivo - entro sessanta giorni dalla richiesta. Prima di
effettuare il pagamento, il conduttore ha diritto di ottenere l'indicazione specifica delle spese anzidette e dei criteri di
ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione - anche tramite organizzazioni sindacali - presso il locatore (o il suo
amministratore o l'amministratore condominiale, ove esistente) dei documenti giustificativi delle spese effettuate.
Insieme con il pagamento della prima rata del canone annuale, il conduttore versa una quota di acconto non superiore a
quella di sua spettanza risultante dal consuntivo dell'anno precedente.


Articolo 6
(Spese di bollo e di registrazione)

Le spese di bollo per il presente contratto, e per le ricevute conseguenti, sono a carico del conduttore.
Il locatore provvede alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore. Questi corrisponde la quota di sua
spettanza, pari alla met.
Le parti possono delegare alla registrazione del contratto una delle organizzazioni sindacali che abbia prestato
assistenza ai fini della stipula del contratto medesimo.




Articolo 7
(Pagamento, risoluzione e prelazione)

Il pagamento del canone o di quant'altro dovuto anche per oneri accessori non pu venire sospeso o ritardato da pretese
o eccezioni del conduttore, quale ne sia il titolo. Il mancato puntuale pagamento, per qualsiasi causa, anche di una sola
rata del canone (nonch di quant'altro dovuto, ove di importo pari almeno ad una mensilit del canone), costituisce in
mora il conduttore, fatto salvo quanto previsto dall'articolo55 della legge n. 392/78.
La vendita dell'unit immobiliare locata - in relazione alla quale viene/non viene (5) concessa la prelazione al
conduttore - non costituisce motivo di risoluzione del contratto.


Articolo 8
(Uso)

L'immobile deve essere destinato esclusivamente ad uso di civile abitazione del conduttore. Salvo patto scritto
contrario, fatto divieto di sublocare o dare in comodato, n in tutto n in parte, lunit immobiliare, pena la risoluzione
di diritto del contratto.


Articolo 9
(Recesso del conduttore)

Il conduttore ha facolt di recedere dal contratto per gravi motivi, previo avviso da recapitarsi mediante lettera
raccomandata almeno tre mesi prima della scadenza. Tale facolt consentita anche ad uno o pi dei conduttori
firmatari ed in tal caso, dal mese dell'intervenuto recesso, la locazione prosegue nei confronti degli altri, ferma restando
la solidariet del conduttore recedente per i pregressi periodi di conduzione.


21
Articolo 10
(Consegna)

Il conduttore dichiara di aver visitato l'unit immobiliare locatagli, di averla trovata adatta all'uso convenuto e - cos - di
prenderla in consegna ad ogni effetto col ritiro delle chiavi, costituendosi da quel momento custode della stessa. Il
conduttore si impegna a riconsegnare l'unit immobiliare nello stato in cui l'ha ricevuta, salvo il deperimento d'uso, pena
il risarcimento del danno. Si impegna altres a rispettare le norme del regolamento dello stabile ove esistente, accusando
in tal caso ricevuta dello stesso con la firma del presente contratto, cos come si impegna ad osservare le deliberazioni
dell'assemblea dei condomini. in ogni caso vietato al conduttore compiere atti e tenere comportamenti che possano
recare molestia agli altri abitanti dello stabile.
Le parti danno atto, in relazione allo stato dell'immobile, ai sensi dell'articolo 1590 del Codice civile di quanto segue:
.
ovvero di quanto
risulta dall'allegato verbale di consegna. (4)


Articolo 11
(Modifiche e danni)

Il conduttore non pu apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali locati ed alla loro
destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.
Il conduttore esonera espressamente il locatore da ogni responsabilit per danni diretti o indiretti che possano derivargli
da fatti dei dipendenti del locatore medesimo nonch per interruzioni incolpevoli dei servizi.

Articolo 12
(Assemblee)

Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'unit immobiliare locatagli, nelle deliberazioni
dell'assemblea condominiale relative alle spese ed alle modalit di gestione dei servizi di riscaldamento e di
condizionamento d'aria. Ha inoltre diritto di intervenire, senza voto, sulle deliberazioni relative alla modificazione degli
altri servizi comuni.
Quanto stabilito in materia di riscaldamento e di condizionamento d'aria si applica anche ove si tratti di edificio non in
condominio. In tale caso (e con l'osservanza, in quanto applicabili, delle disposizioni del codice civile sull'assemblea dei
condomini) i conduttori si riuniscono in apposita assemblea, convocata dalla propriet o da almeno tre conduttori.


Articolo 13
(Impianti)

Il conduttore - in caso di installazione sullo stabile di antenna televisiva centralizzata - si obbliga a servirsi unicamente
dell'impianto relativo, restando sin d'ora il locatore in caso di inosservanza autorizzato a far rimuovere e demolire ogni
antenna individuale a spese del conduttore, il quale nulla pu pretendere a qualsiasi titolo, fatte salve le eccezioni di
legge.
Per quanto attiene all'impianto termico autonomo, ove presente, vale la normativa del DPR n. 412/93, con particolare
riferimento a quanto stabilito dall'articolo 11, comma 2, dello stesso DPR.


Articolo 14
(Accessi)

Il conduttore deve consentire l'accesso all'unit immobiliare al locatore, al suo amministratore nonch ai loro incaricati
ove gli stessi ne abbiano - motivandola - ragione.
Nel caso in cui il locatore intenda vendere l'unit immobiliare locata, il conduttore deve consentire la visita all'unit
immobiliare una volta la settimana, per almeno due ore, con esclusione dei giorni festivi ovvero con le seguenti
modalit:.
... (4)


Articolo 15
(Commissione di conciliazione)

La Commissione di conciliazione, di cui allarticolo 6 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di
22
concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, emanato ai sensi dellarticolo 4, comma 2, della legge 431/98,
composta al massimo da tre membri di cui due scelti fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie
dell'Accordo territoriale sulla base delle designazioni, rispettivamente, del locatore e del conduttore ed un terzo - che
svolge funzioni di presidente - sulla base della scelta operata dai due componenti come sopra designati qualora gli stessi
ritengano di nominarlo.
La richiesta di intervento della Commis sione non determina la sospensione delle obbligazioni contrattuali.

Articolo 16
(Varie)

A tutti gli effetti del presente contratto, compresa la notifica degli atti esecutivi, e ai fini della competenza a giudicare, il
conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati e, ove egli pi non li occupi o comunque detenga, presso l'ufficio di
segreteria del Comune ove situato l'immobile locato.
Qualunque modifica al presente contratto non pu aver luogo, e non pu essere provata, se non con atto scritto.
Il locatore ed il conduttore si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati personali in relazione ad
adempimenti connessi col rapporto di locazione (legge n. 675/96).
Per quanto non previsto dal presente contratto le parti rinviano a quanto in materia disposto dal Codice civile, dalle
leggi n. 392/78 e n. 431/98 o comunque dalle norme vigenti e dagli usi locali nonch alla normativa ministeriale
emanata in applicazione della legge n. 431/98 ed agli Accordi di cui agli articoli 2 e 3.
Altre clausole
....

Letto, approvato e sottoscritto
., li ...

Il locatore

Il conduttore


A mente dell'articolo 1342, secondo comma, del Codice civile, le parti specificamente approvano i patti di cui agli
articoli 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16 del presente contratto.

Il locatore .

Il conduttore .



NOTE

(1) Per le persone fisiche, riportare: nome e cognome; luogo e data di nascita; domicilio e codice fiscale. Per le persone
giuridiche, indicare: ragione sociale, sede, codice fiscale, partita IVA, numero d'iscrizione al Tribunale; nonch nome,
cognome, luogo e data di nascita del legale rappresentante.

(2) L'assistenza facoltativa.

(3) Documento di riconoscimento: tipo ed estremi. I dati relativi devono essere riportati nella denuncia da presentare
all'autorit di P.S., da parte del locatore, ai sensi dell'articolo 12 del decreto-legge 21 marzo 1978, n. 59 convertito dalla
legge 18 maggio 1978, n. 191. Nel caso in cui il conduttore sia cittadino extracomunitario, deve essere data
comunicazione all'autorit di P.S., ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 286/98.

(4) Cancellare la parte che non interessa.

(5) La durata minima di sei mesi e quella massima di trentasei mesi.

(6) Massimo tre mensilit.


ACCORDO TERRITORIALE
PER IL TERRITORIO DEL COMUNE DI CROTONE
In attuazione della legge 9 dicembre 1998, n. 431, e del decreto
30 dicembre 2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze
Fra le seguenti organizzazioni:
Ape-Confedilizia in persona del presidente pro tempore, dott. Antonio DEttoris
Sunia-Cgil in persona del segretario provinciale pro-tempore, Luigi Parise
Sicet-Cisl in persona del segretario provinciale pro-tempore, Gaetano Alosa
Uniat-Uil in persona del segretario provinciale pro- tempore, Domenico Tomaino
Si conviene e stipula quanto segue.
CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2 comma 3, L. 431/98 e art. 1 D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Crotone.
Il territorio del Comune di Crotone, tenuto presente quanto disposto dallart. 1, c. 2 del
D.M. 30.12.2002, viene suddiviso in aree omogenee, come dal allegato A, ove non sono
evidenziate altres zone di particolare pregio e/o di particolare degrado.
I confini tra le aree omogenee e le zone sintendono tracciati sulla linea di mezzeria delle
varie strade.
Per le aree omogenee e le zone, come sopra individuate, vengono definite le fasce di
oscillazione dei canoni come da allegato B.
I valori minimi e massimi delle fasce di oscillazione di ciascuna zona e area dovranno
intendersi aggiornati annualmente, ai fini della stipula di nuovi contratti, nella misura
della variazione dellindice Istat.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit di cui agli allegati B e C del dpr 23 marzo 1998, n. 138, con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Il canone mensile di locazione di ogni singola unit immobiliare sar determinato dalle
parti allinterno delle fasce di oscillazione di cui allallegato B e sar aggiornato
annualmente nella misura contrattata dalle parti e comunque non superiore al 75% della
variazione Istat.
Ove le singole parti contraenti concordassero una durata contrattuale superiore a tre
anni, le fasce di oscillazione dei canoni di cui allallegato B subiranno, nei valori minimi e
massimi, un aumento del 5 per cento per i contratti di durata di quattro anni, del 6 per
cento per i contratti di durata di cinque anni e del 7 per cento per i contratti di durata di
sei o pi anni, a valere per lintera durata contrattuale.
Per gli immobili di cui allart. 1, comma 2, lett. a), L. 431/98, e per gli alloggi
compiutamente arredati, le fasce di oscillazione di cui allallegato B subiranno, nei valori
minimo e massimo, un aumento del 30 per cento, a valere per lintera durata
contrattuale. Tale aumento sar cumulabile con quello della fattispecie di cui al comma
precedente, ove ricorrente.
CONTRATTI TRANSITORI
(art. 5, comma 1, L. 431/98, e art. 2, D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione dellaccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Crotone.
Ai fini dellart. 2, c. 2, D.M. 30.12.2002, le organizzazioni stipulanti danno atto che il
canone dei contratti individuati in epigrafe sar definito dalle parti contraenti allinterno
dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione del Comune di Crotone
(allegato B), incrementati del 20% considerata limportanza strategica del Comune di
Crotone con particolare riferimento al fatto che si tratta di un capoluogo di provincia.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit di cui agli allegati B e C del dpr 23 marzo 1998, n. 138, con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento,
rispettivamente, di proprietari e conduttori.
Fattispecie di esigenze dei proprietari
1.
Quando il proprietario ha esigenza di adibire entro i diciotto mesi limmobile ad
abitazione propria o dei figli o dei genitori per uno dei seguenti motivi:
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
matrimonio dei figli;
rientro dallestero;
destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio,
esclusivamente per i immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del
locatore;
destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in seguito
alla cessazione del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula della
locazione, che comporti il rilascio dellalloggio di servizio;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Fattispecie di esigenze dei conduttori
1.
Quando il conduttore ha una delle seguenti esigenze:
contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un Comune diverso da
quello di residenza;
previsioni di trasferimento per ragioni di lavoro;
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
necessit di cure o assistenza a familiari in comune diverso da quello di residenza
e non confinante con esso;
acquisto di unabitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile
labitazione del conduttore;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a
data
prefissata ed espressamente indicata in contratto.
Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza
di una delle suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
CONTRATTI STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, comma 1, L. 431/98, e art. 2, D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione, del presente Accordo relativamente ai contratti in epigrafe
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Crotone.
Le fasce di oscillazione dei canoni di locazione per i contratti in epigrafe sono individuate,
per le zone e aree del Comune di Crotone indicate nellallegato A, come da allegato C.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit di cui agli allegati B e C del dpr 23 marzo 1998 n. 138, con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Per gli immobili di cui allart. 1, comma 2, lett. a) L. 431/98, le fasce di oscillazione come
sopra determinate subiranno, nei valori minimi e massimi, un aumento del 30 per cento
a valere per lintera durata contrattuale.
Il canone sar aggiornato annualmente nella misura del 75% della variazione Istat.
Il presente accordo verr depositato presso la Segreteria generale del Comune di Crotone
a cura dellApe-Confedilizia, mediante consegna o invio tramite raccomandata a.r..
Letto, confermato e sottoscritto in data dalle Organizzazioni stipulanti:
Associazione Propriet Edilizia
Sunia-Cgil
Sicet-Cisl
Uniat-Uil
:: ALLEGATI ::

Allegato b
Fasce di oscillazione dei canoni per zona
Zona 1
- Per gli appartamenti con superfici inferiore o uguale a 70 mq
Canone mensile minimo 125,00
Canone mensile massimo 430,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 70 mq e inferiore o uguale a 120 mq
canone mensile minimo 155,00
canone mensile massimo 550,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 120 mq
canone mensile minimo 1,8 x mq
canone mensile massimo 4,6 x mq
Zona 2
- per gli appartamenti con superficie inferiore o uguale a 80 mq
canone mensile minimo 125,00
canone mensile massimo 340,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 80 mq
canone mensile minimo 1,5 x mq
canone mensile massimo 4,3 x mq
Zona 3
- per gli appartamenti con superficie inferiore o uguale a 90 mq
canone mensile minimo 100,00
canone mensile massimo 255,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 80 mq
canone mensile minimo 1,3 x mq
canone mensile massimo 2,9 x mq
Zona 4
- per gli appartamenti con superficie inferiore o uguale a 70 mq
canone mensile minimo 129,00
canone mensile massimo 483,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 70 mq e inferiore o uguale a 120 mq
canone mensile minimo 206,00
canone mensile massimo 568,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 120 mq
canone mensile minimo 1,5 x mq
canone mensile massimo 4,3 x mq
Zona 5
- per gli appartamenti con superficie inferiore o uguale a 70 mq
canone mensile minimo 129,00
canone mensile massimo 284,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 70 mq e inferiore o uguale a 120 mq
canone mensile minimo 180,00
canone mensile massimo 455,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 120 mq
canone mensile minimo 1,8 x mq
canone mensile massimo 4,00 x mq
Zona 6
- per gli appartamenti con superficie inferiore o uguale a 150 mq
canone mensile minimo 309,00
canone mensile massimo 1.136,00
- per gli appartamenti con superficie superiore a 150 mq
canone mensile minimo 2,5 x mq
canone mensile massimo 8,00 x mq
Zona 7
Papanice e Capocolonna
Canone mensile minimo 1,3 x mq
Canone mensile massimo 2,8 x mq
Zona 1
Comprende le seguenti vie
via Tassone via Costituzione, viale Gramsci, via Colombo, vico I Colombo, Vico II
Colombo, largo Colombo, traversa Colombo, discesa Bastione, via Verdogne, largo
Verdogne, interna Verdone, esterna Verdogne tutte le traverse di Verdogne via Messina e
tutte le sue traverse, vico Pompei, vico Largo Bagno, Vico Bagno, via s. Leonardo,
discesa Castello, via Poggioreale, treaversa I Poggioreale, via Reggio e le sue traverse,
via Tellini, via Danieli, traversa I Danieli, viaSculco, via Settino, via Scalfaro, via
Paternostro, via Tedeschi, via Pantusa via Vecchia Carrara, via Borrelli, via Veneto, via
Panella, via Roma e le sue traverse, via Firenze e le sue traverse, via Torino, via Cutro,
via Nicoletta e le sue traverse, via Margherita, largo Covelli, via Spiaggia delle Forche e le
sue traverse, via Ruffo e le sue traverse, Vaglio Cavaliere, via Cappuccini, via Marinella e
le sue traverse, Via Pastificio e le sue traverse, via S. Antonio e le sue traverse, largo
Acqua bona e le sue traverse, via Alighieri, via Foscolo, via Manzoni, via Parini, via XXV
Aprile, via Carducci, Via Bologna, via Torino, via 1 maggio, via Veneto e le sue traverse,
via IV Novembre, via Matteotti, via Manna, via S. francesco, via Libert e le sue traverse,
Borgata Giardini, via Lampedusa, via Silone, via Filippo via Pirandello, via Verga, via De
Roberto, via Deledda, via Vettorini, via dei Greci, via dei Romani, via dei Bruzi, via dei
Goti, via dei Normanni via degli Svevi, via degli Enotri via degli Japigi, via Stolci, via
Ausoni, via Plaggi via degli Italici, via degli Agioini, via De Martino, via Repaci, via Gadda,
via Darrigo, via Morelli via Croce via Borsellino, via Filandrei, via Salvemini, via Paolini
via De Benedetti,v ia Moravia via Lajolo, via Gentile, via Falcone, Via Cuoco, via Vico, via
Fiore, via Saffo, via Tempo, via Nasside via Ipazia, via Marciano, piazza Montessori, via
Alzano, via Morente,via Sezao, via Guttuso, piazza Beethoven, via Porti via dei Nittis, via
Benassi, via Bocconi, via Mozart, via Scarlatti, via Beleni
Via Vinci via Leoncavallo, via Cefaly via Lapiccola via Cimarosa via Cilea, via Pergolesi via
Pisiello
Zona 2
Comprende le seguenti vie
Via Discesa Fosso, vico Giunti, vico Ameno, chiuso Ameno, via Nettuno, P.zza s. Angelo,
vico Enea, vico Ippia, vico Orfeo, vico II Fonte, via Candela, p.zza Pescheria, via
Pescheria, vico Laino, vico Cavello, p.zza Timeo, vico Astilo, vico Caloiro, via Suriano, via
Media, Vico Zurlo, vico Covelli, vico Francesco, vico Micelotta, via Cutetto, via
Mensandro, via Ducarne, chiuso Montalcino, vico Mottola, vico Greci, via Demostene,
Piazza S. Pietro, vico Cerrelli, vico Orfonotrofio, viua Lucifero, via Media sez. S. Pietro via
Gerostene, via Concordia via Menelao, via Milone, via Pitagora, vico della Pace discesa
Zeusi, via Arco Morelli, Piazza Albani,via Di Nola Molise, via Alemeone, vico Municipio,
vico Cammariere, via Fratelli Bandiera, vico Cantafora, vico Purgatorio, via Archita,
Piazza Villoroia, via Pizzicagnoli, via discesa Berlingeri,via Giano, vico Gallucci, via Peluso,
via Ruicella, Piazza Immacolata, vico La Camera, discesa Soda Piazzetta Miscella via
Cavour vico De Viglio via Filolao Piazza Veneranda via Aguilino, vico Vatrella, via Messina
via Lucifero Cosentino, vico Cilone, via Breve, via Garibaldi, via Arcuri.
Zona3
Comprende le seguenti vie:
via Buozzi e le sue traverse via di Vittorio partendo dallincrocio di via Nicoletta, via
Grandi e le sue traverse, via degli Arabi, via degli Aragonesi, via dei Bizantini, via dei
Turchi, via degli Spagnoli, via Gullo, via Matrocchi, via degli Albanesi.
Zona 4
Comprende le seguenti vie:
Corso Mazzini, via Don Minzoni, via Amatrunda, via Cordigliano, lottizzazione Sam tutta,
viale Gramsci n. 2, 4a, 4c, 14, 20, 30, 40, Piazza Gramsci n. 11, 14, viale Colombo n. 11
via Interna, Marina, n. 19, via Poggioreale 98, via Venezia n. 92, 117, 123, 131, 139 via
S. Croce n. 49 via Minniti n. 59, via Roma dal n. 128 al n. 172 (compresa la palazzina
Campagna scala A e B) n. 117.
COMUNE DI CUNEO
ACCORDO TERRITORIALE
In attuazione della Legge 9 dicembre 1998 n. 431E
del Decreto Ministro dei Lavori Pubblici 5 marzo 1999

Fra le seguenti organizzazioni:
A.S.P.P.I. in persona del Presidente Rag. Teresio LAMBERTI
CONFEDILIZIA A.P.E. in persona del Presidente Avv. GianMaria DALMASSO
U.P.P.I. in persona del Presidente Rag. Vincenzo VALENZA
e
SICET in persona del Segretario Rinaldo OLOCCO
SUNIA in persona del Segretario Simonetta BAUSANO
UNIATin persona del Segretario PierCarlo MALVOLTI
Constata la rituale convocazione da parte del Comune di Cuneo di tutte le Associazioni,
organizzazioni ed enti operativi sul territorio;
accertate le informazioni concernenti le delimitazioni delle microzone catastali, esaminate
ed acquisite le indicazioni di cui al DM 5/3/99.
Di conviene e stipula quanto segue:
CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, L. 431/98 e art. 1 DM 5/3/99)
A) CIRCA LE AREE
Si individuano le seguenti aree:
Via Roma
Piazza Galimberti
Microzona 2 + resto della microzona 1
Piazza Europa e corso Nizza
Corso Dante e corso Giolitti
Microzona 4
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Microzone 7 e 9 (San Rocco Castagnaretta)
Microzone 5 e 6 + resto microzona 3
Microzona 8
Madonna dellOlmo Borgo San Giuseppe
Altre frazioni zona agricola.
Aventi caratteristiche omogenee per valori di mercato, dotazioni infrastrutturali, trasporti
pubblici, verde pubblico, servizi scolastici e sanitari, attrezzature commerciali, tipi edilizi,
come meglio delimitate in elaborato cartografico che si allega come parte integrante del
presente (allegato 1).
B) CIRCA I VALORI DEL CANONE:
B1) convengono di determinare (con riferimento agli stessi criteri di individuazione delle
aree omogenee) per ognuna delle suddette aree come individuate in cartografia i valori
minimi e massimi del canone espressi inlire mensile per ogni metro quadro utile, come da
tabelle riepilogative che si allegano come parte integrante del presente (alelgato 2). Tali
valori sono stati determinati fatte le opportune valutazioni in merito:
Alle attuali condizioni locali del mercato degli affitti;
Ai canoni di locazione in generale esistenti su piazza;
Alle agevolazioni fiscali ad oggi specificamente esistenti (a favore del locatore e del
conduttore), introdotte da tale normativa per le parti contrattuali private che intendono
ricorrere alla contrattazione del secondo canale;
B2) convengono che il canone di locazione, come definito dalle parti private contrattuali ai
sensi del presente accordo, venga aggiornato ogni anno in misura pari al 75% della
variazione accertata dallISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati
verificatasi nellanno precedente: laggiornamento decorrer a seguito di richiesta scritta.
B3) convengono di determinare detti valori minimi e massimi del canone, esprimendoli in
lire a mese per ogni metro quadro utile, stante lassenza di diversi criteri negli usi locali su
piazza. I suddetti valori minimi potranno essere variati utilizzando i parametri rettificativi
(allegato 3), ed il canone cos ottenuto potr subire una oscillazione ulteriore in aumento o
in diminuzione apri al 5% in considerazione di particolari elementi caratteristici dellalloggio
da valutarsi fra le parti.
Il canone risultante non potr essere in ogni caso n inferiore al valore minimo, n
superiore al valore massimo della fascia di oscillazione.
C) CIRCA IL METRO QUADRO UTILE
C1) si ritiene opportuno definire convenzionalmente il concetto di metro quadro utile. A tal
fine le parti hanno concordato di calcolare al 100% i metri relativi alle abitazioni (con le
maggiorazioni gi previste dallart. 13, comma 5, della Legge 392/78 e successive
modifiche ed integrazioni) al 50% i metri relativi alle autorimesse singole, al 20% i metri
relativi al posto auto in autorimessa di uso comune, al 25% i metri relativi alle cantine, ai
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balconi e terrazze ed altri accessori, al 15% i metri relativi alla superficie adibita ad orto o
cortile esclusivo. Le misurazioni si intendono al netto dei muri perimetrali.
C2) si reputa oltremodo opportuno invitare le parti private contrattuali ad indicare
espressamente in contratto la misura dei metri quadri utili attribuiti allunit immobiliare
oggetto del singolo contratto, nonch il valore applicato per singolo metro quadro utile, ci
al fine di chiarezza amministrativa e di prevenzione di possibile contenzioso. Una
variazione della superficie utile difforme inpi o in meno del 5% di quelle indicate in
contratto, non dar diritto alla modifica del canone annuo convenuto.
D) CIRCA LA DURATA CONTRATTUALE
D1) convengono di prevedere che le parti contrattuali private non possano stabilire durate
contrattuali superiori a quella fissata dalla legge (ex art. 5 Legge 431/98)
E) CIRCA LE RIPARTIZIONI ONERI ACCESSORI
E1) convengono di prevedere, in materia di riparazioni ordinarie e straordinarie ed oneri
accessori, lapplicazione degli accordi stipulati a Cuneo fra le organizzazioni della propriet
ed i Sindacati Inquilini, e le loro successive modifiche ed integrazioni. In ogni caso, sar
comunque applicabile lart. 9 della L. 392/78.
F) CIRCA IL CONTRATTO-TIPO
F1) convengono di definire il contratto-tipo sulla base del modello allegato (precisamente
allegato)
A del DM 05/03/1999.
LA COMMISSIONE CONCILIATIVA STRAGIUDIZIALE FACOLTATIVA
Convengono che ciascuna parte potr adire per ogni controversia che dovesse sorgere
inmerito alla interpretaizone ed esecuzione del presente contratto, nonch in ordine
allesatta applicazione dellAccordo Territoriale sopra citato, anche a riguardo del canone,
una Commissione di conciliazione stragiudiziale formata, quanto a due componenti, - scelti
fra appartenenti alle rispettive organizzazioni firmatarie dellAccordo di cui trattasi sulla
base delel designazioni, rispettivamente, del locatore e del conduttore e, quanto a unt erzo
che svolger eventualmente funzioni di presidente sulla base della scelta operata dai
due componenti come sopra designati, ove gli stessi, di comune accordo, ritengano di
nominarlo. Tale commissione non esclude la normale competenza dellAutorit Giudiziaria.
In caso di variazione in misura superiore al 5% in aumento o in diminuzione
dellimposizione fiscale rispetto a quella in atto al momento della stipula del contratto, la
parte interessaat potr adire la Commissione stragiudiziale di conciliazione composta nei
modi sopra indicati, la quale determiner, nel termine perentorio di novanta giorni, il nuovo
canone, a valere fino alla cessazione del rapporto contrattuale, ivi compreso leventuale
periodo di proroga biennale, o fino a nuova variazione.
REVISIONE DELLACCORDO
Il presente accordo rester in vigore fino alla stipula di altro a seguito dellemanazione di un
nuovo decreto ministeriale di recepimento della Convenzione Nazionale sostitutiva di quella
sottoscritta l8 febbraio 1999, e potr, di comune intesa, formare oggetto di revisione
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allorch il Comune deliberi aliquote ICI specifiche per i locatori che lochino sulla base del
presente accordo o siano modificate le agevolazioni fiscali di cui allart. 8 della Legge
431/98 o intervengano consistenti variazioni delle condizioni del mercato locale delle
locazioni o quando lo si ritenga necessario.
REVISIONE DEI CANONI
Le Associazioni firmatarie del presente accordo territoriale convengono che nel caso di
variazione in misura superiore al 5% in aumento o in diminuzioe dellimposizione fiscale
rispetto a quella in atto al moment odella firma del presente accordo, su iniziativa anche
soltanto di una delle parti, le stessi si convocheranno per discutere i parametri utili per la
definizione dei canoni dei nuovi contratti di locazione e di quelli gi firmati al momento del
loro rinnovo, trascorsi i tre anni di durata previsti dalla legge.
CERTIFICAZIOEN DEI PARAMETRI
Le Associazioni firmatarie del presente accordo territoriale potranno sottoscrivere
certificazioni di congruit dei contratti di locazione, sia per quanto riguarda la fruizione
dellaliquota ridotta ICI, sia per il visto di conformit dei CAF relativamente agli sgravi fiscali
IRPEF previsti dalla legge 431/98.
Si allegano, come parti integrante del presente accordo territoriale:
Cartografia con individuazione delle aree omogenee;
Tabella riepilogativa dei valori minimi e massimi dei canoni, espressi in lire mensili
per ogni metro quadrato utile;
Tabella dei parametri rettificativi
Fac-simile domanda di conciliazione
Accordi sulla ripartizione degli oneri accessori (valevoli per la provincia di cuneo)
Certificazione di congruit
Copia della direttiva di indirizzo da parte del Comune relativo allabbattimento dellICI
per i contratti di cui al presente accordo.
A. contratto-tipo
B. contratto-tipo per usi transitori
C. contratto-tipo per studenti universitari
Cuneo 30 settembre 1999
Per lASPPI
Per la CONFEDILIZIA
Per lUPPI
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Per il SICET
Per il SUNIA
Per lUNIAT

CONTRATTI AGEVOLATI PER SODDISFARE ESIGENZE ABITATIVE DI STUDENTI
UNIVERSITARI
(art. 5 comma 2 e 3, L. 431/98)
premesso che
nei Comuni sede di Universit o di corsi universitari distaccati, nonch nei Comuni limitrofi,
gli accordi territoriali devono prevedere particolari contratti-tipo per soffisfare le esigenze
abitative degli studenti universitari fuori sede e che tale tipologia contrattuale utilizzata
esclusivamente qualora linquilino sia iscritto ad un corso di laurea in un Comune diverso
da quello di residenza (da specificare nel contratto)
A)
A) CIRCA IL CONTRATTO-TIPO
A-1) convengono (con riserva di sottoporre alleventuale esame delle Aziende per il diritto
allo studio, le Associazioni degli studenti, nonch le Cooperative ed enti non lucrativi
oepranti nel settore, se richiesto dal Comune di Cuneo) di definire il contratto-tipo sulla
base del del modello allegato (precisamente allegato C) al DM 05/03/99, e comuqneu sulla
base degli elementi e condizioni egualmente previsti dal detto DM. Si allega il contratto-tipo
al presente (allegato C).
Nella parte descrittiva dovr contenere tutti gli elementi ed i riferimenti relativi alla iscrizione
al corso universitario del conduttore.
B) CIRCA LE AREE
B-1) si richiamano integralmente le aree del capitolo 1, come da allegati 1 e 2.
C) CIRCA I VALORI DEL CANONE
C-1) si richiama integralmente quanto previsto al capitolo 1 (allegato 2) con i valori minimi e
massimi previsti per ogni area.
C-2) convengono di determinare detti valori minimi e massimi del canone, esprimendoli in
lire al mese per ogni metro quadro utile, stante lassenza di diversi e pi utili criteri negli usi
locali su piazza. I suddetti valori minimi potranno essere variati utilizzando i parametri
rettificativi (allegato 3), ed il canone cos ottenuto potr subire una oscillazione ulteriore in
aumento o in diminuzione pari al 5%, in considerazione di particolari elementi caratteristici
dellalloggio da valutarsi fra le parti.
Il canone risultante non potr essere in ogni caso essere n inferiore al valore minimo, n
superiore al valore massimo della fascia di oscillazione.
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Il valore ottenuto sar aumentato del 15% qualora limmobile abbia i mobili e le suppellettili
essenziali almeno in cucina e in camera da letto, e del 30% qualora limmobile sia
completamente arredato.
D) CIRCA LE RIPARAZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE
D-1) richiamano in materia di riparaizoni ordinarie e straordinarie ed oneri accessori
lapplicazione dellart. 9 della legge 392/78 e degli accordi stipulati a Cuneo fra le
Associazioni della Propriet ed i Sindacati Inquilini e loro successive modificazioni ed
integrazioni.
E) CIRCA IL METRO QUADRO UTILE
E-1) si richiama integralmente quanto esposto al paragrafo 1
Cuneo, 30 settembre 1999
Per lASPPI
Per la CONFEDILIZIA-APE
Per UPPI
Per il SICET
Per il SUNIA
Per lUNIAT

CONTRATTI AGEVOLATI PER GLI USI TRANSITORI ABITATIVI
(Art. 5 comma 1, L. 431/98 e art. 2 DM 5/3/99)
premesso che la Legge 431/98 prevede
- che i contratti di locazioneabitativi di natura transitoria abbiano durata non inferiore ad un
mese e non superiore a diciotto mesi.
- Che tali contratti stipulati per soddisfare particolari esigenze dei proprietari e dei conduttori
da inviduarsi nelal contrattazione territoriale fra le organizzazioni sindacali della propriet e
degli inquilini.
A) CIRCA LE ESIGENZE DEI PROPRIETARI E DEI CONDUTTORI DA INDIVIDUARSI
NELLA CONTRATTAZIONE TERRITORIALE
A-1) individuano, anche considerate esigenze, usi, consuetudini locali, le particolari,
esigenze come da seguente elenco delle varie fattispecie:
A-2) quando il proprietario ha esigenza di adibire entro diciotto mesi limmobile per:
Trasferimento temporaneo della sede di lavoro
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Matrimonio e/o convivenza
Matrimonio e/o convivenza dei fligli
Seprazione propria o dei figli
Seprazione propria o dei figli
Rientro dallestero
Necessit di vendita
Attesa di concessione edilizia o autorizzazione da parte del Comune per la
ristrutturazione o demolizione dellimmobile o ampliamento con alloggio attiguo
Destinazione ad uso abitativo, commerciale, artigianale o professionale proprio, del
coniugge, dei genitori, dei figli, dei parenti fino al secondo grado in linea retta, indicando
lesatta motivazione allatto della stipula contrattuale.
A-3) quando linquilino ha esigenza di un contratto transitorio per motivi di:
Trasferimento temporaneo della sede di lavoro
Contratto di lavoro a tempo determinato in comune diverso da quello di residenza
Assengazione di alloggio di edilizia pubblica o acquisto in cooeprativa o presso
privati di un alloggio che si renda disponibile entro diciotto mesi (dimostrato con
compromesso regolarmente registrato)
Vicinanza momentanea a parenti bisognosi di assistenza
Uso di seconda casa con permanenza della residenza nelal prima casa nello stesso
comune o in comune confinante, con certificazione contrattuale o rogito notarile
Esigenza di ricerca o di studio
A-4) convengono che il contratto-tipo definito a livello locale debba prevedere una specifica
clausola che individua lesigenza transitoria del locatore e del conduttore, i quali dovranno
confermare il verificarsi della stessa tramite lettera raccomandata da inviarsi prima della
scadenza del termine stabilito nel contratto; qualora il locatore non adempia a questo onere
contrattuale oppure siano venute meno le cause della transitoriet, il contratto-tipo dovr
prevedere la riconduzione della durata a quella prevista dallart. 2, comma 1, della L.
9 /12/98 n. 431 ovvero in caso di mancato utilizzo dellimmobile rilasciato un risarcimento
pari a trenstasei mensilit.
A-5) si danno atto che lesigenza transitoria del conduttore debba essere comprovaa con
apposita ed idonea documentazione da allegare al contratto
B) CIRCA IL CONTRATTO-TIPO
B-1) convengono di definire il contratto-tipo sulla base del modello allegato (precisamente
allegato B) al DM 05/03/99, e comuqneu sulla base degli elementi e condizoini egualemtne
preivsiti dal detto DM. Si allega il contratto-tipo al presente accordo (allegato B)
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Nella parte descrittiva dovr contenere tutti glielementi ed i riferimenti documentali ed
informativi sulla classificazione catastale, le tabelle millesimali, lo stato degli impianti e delle
attrezzature tecnologiche, anche inr elazione alla nromativa nazionale e comunitaria sulla
sicurezza, nonch una clausola che faccia riferimento alla reciproca autorizzazione ai sensi
della legge 31 dicembre 1996 n. 675
C) CIRCA LE AREE
C-1) si richiamano integralmente le aree del capitolo 1, come da allegati 1 e2
D) CIRCA I VALORI DEL CANONE
D-1) si richiama integralmente quanto previsto al capitolo 1 (allegato 2) con i valori minimi e
massimi previsti per ogni area.
D-2) convengono di determinare detti valroi mini mi e massimi del canone, esprimendoli in
lire al mese per ogni metro quadro utile, stante lasenza di diversi e pi utili criteri negli usi
locali su piazza.
I suddetti valori minimi potranno essere variati utilizzando i parametri rettificativi (alelgato
3), ed il canone cos ottenuto potr subire una oscillazione ulteriore in aumento o in
diminuzione pari al 5% in considerazione di particolari elementi caratteristici dellalloggio da
valutarsi fra le parti.
Il canone risultante non potr essere in ogni caso essere inferiore al valore minimo, n
superiore al valore massimo della fascia di oscillazione.
Il valore ottenuto sar aumentato del 15% qualroa limmobile abbia i mobili e le suppellettili
essenziali almeno in cucina e i n camera da letto, e del 30% qualora limmobile sia
completamente arredato.
E) CIRCA LE RIPARAZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE
E-1) richimano in materia di riparaizoni ordinarie ed oneri accessori lapplicazione dellart. 9
della L. 392/78 e degli accordi stipulati a Cuneo fra le Associazioni della Propriet ed i
Sindacati Inquilini e loro successive modificazioni ed integrazioni.
F) CIRCA IL METRO QUADRO UTILE
F-1) si richiama integralmente quanto esposto al paragrafo 1.
Cuneo 30 settembre 1999

COMUNE DI CUNEO
SETTORE TRIBUTI
Allegato 7
COMUNICAZIONE ALLA GIUNTA
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Oggetto: Accordi Territoriali relativi ai contratti di locazione agevolati ai sensi della Legge n.
431/98. Impegni dellAmministrazione civica
In relazione agli incontri avuti con le rispettive rappresentanze sindacali degli inquilini e dei
proprietari in cui si preso atto della bozza degli accordi territoriali al fine della stipulazione
dei contratti di locazione agevolati volti al contenimento della tensione abitativa nelle citt
assicurando un equo costo di locazione per i ceti medio-bassi, troppo ricchi per ottenere
un alloggio di edilizia pubblica, ma allo stesso tempo troppo poveri per i prezzi del libero
mercato;
Visto che per agevolare lutilizzo di detto strumento la legge 431/98 dispone incentivi fiscali
a favore dei proprietari di case, prevedendo altres che lAmministrazione Comunale possa
prevedere in detti casi unaliquota ICI agevolata per quegli immobili interessati dallistituto
fino al 2 per mille;
Viste le richieste provenienti da parte di tutte le rappresentanze sindacali rivolte
allAmministrazione di provvedere alla determinazione dellaliquota ICI per lanno 2000 pari
al minimo assoluto previsto dalla legge citata;
Ritenuto che detto strumento in mano al Comune pu permettere leffettiva operativit di
detti accordi contribuendo a elimianre fenomeni dannosi per la cittadinanza che sempre pi
spesso di trova costretta a trasferirsi nei centri limitrofi dove i costi per le abitazioni sono
notevolmente inferiori pur continuando a fruire dei servizi del Comune capoluogo;
Considerato che tuttavia la fissazione dellaliquota deve necessariamente essere adottata
compatibilmente con gli equilibri di bilacio dellAmministrazione e che pertanto una corretta
valutazione potr essere data solo in sede di stesura del citato strumento finanziario;
Che ciononostante si reputa opportuno dare il segnale richiesto alle rappresentanze
sindacali intervenute al fine di permettere il varo di questo utile strumento di contrattazione
delle locazioni ad usi abitativi;
Che, sentito il funzionario responsabile ICI Ezio ACTIS ALESINA, fin dora possibile
individuare in linea di massima unaliquota ICI per gli immobili concessi in locazione
secondo gli accordi territoriali ridotta del 50% o pi rispetto lattuale, definibile con
precisione solo una volta appurato il fabbisogno finanziario necessario agli equilibri di
bilancio,
SI CHIEDE ALLA ON.LE GIUNTA
Di esprimere il proprio parere ed impegno circa la proposta summenzionata, restando intesi
che detto impegno dovr comunque essere confermato in sede di approvazione del
bilancio di previsione dellorgano competente alla decisione.

Allegato 4
DOMANDA DI CONCILIAZIONE
Il procedimento di conciliazione pu essere attivato su richiesta di una delle parti attraverso
la propria Associazione.
Listanza deve contenere le generalit delle parti, loggetto della controversia, una
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sommaria descrizione delle ragioni che lanno indotta, le domande delle parte e copia del
contratto di locazione in corso ed ogni altro eventuale documento ritenuto utile, nonch
lAssociazione di cui dovr nominare un proprio rappresentante come componente la
commissione di conciliazione.
Listanza dovr essere spedita tramite raccomandata RR allaltra parte. Questultima,
qualora sia possibile ad accettare il tentativo di conciliazione dovr far conoscere allaltra
parte entro 10 giorni lAssociazione da cui intende farsi rappresentare. La prima riunione
della commissione di conciliazione sar convocata entro i dieci giorni successivi e le parti
decideranno la sede che sar, di norma, alternativamente presso le sedi delle associazioni
di propriet e dellinquilinato firmatarie il presente accordo territoriale.
I rappresentanti delle Associazioni incaricati si riuniranno il giorno stabilito alla presenza
delle parti. Esaminato il contenzioso, aggiorneranno, se del caso, la seduta per lesame di
eventuali perizie e per le conclusioni.
Se il tentativo di conciliazione ha buon esito viene redatto un verbale di conciliazione
sottoscritto dalle parti che ha natura di scrittura privata. Del verbale di conciliazione
fornita copia alle parti.

Allegato 3
PARAMETRI RETTIFICATIVI
DA APPLICARSI PERCENTUALMENTE AL VALORE
DELLA FASCIA DI OSCILLAZIONE
* LALLOGGIO NUOVO O COMPLETAMENTE RISTRUTTURATO ALLA DATA DI
STIPULADEL CONTRATTO DA NON PIU DI 10 ANNI
(dalla data dellabitabilit o dalla data della DIA in caso di interventi straordinari) VA AL
MASSIMO DELLA FASCIA DI OSCILLAZIONE SENZA ULTERIORE APPLICAZIONE DEI
PARAMETRI RETTIFICATIVI
AUTORIMESSA 15%
POSTO AUTO 10%
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO 10%
RISCALDAMENTO AUTONOMO ulteriore 15%
SERVIZIO INTERNO COMPLETO DI LAVANDINO
WC BAGNO O DOCCIA
5%
DOPPI SERVIZI - ulteriori 10%
DOPI VETRI 5%
ALLACCIAMENTO ALLA RETE DEL GAS 5%
CANTINA 10%
SOLAIO 5%
ASCENSORE DAL 2 PIANO F.T. 10%
VERDE PRIVATO O COMUNE 5%
RISCALDAMENTO ASSENTE -20%
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per COMPLETA RISTRUTTURAZIONE si intende sostituzione o rifacimento di
almeno: pavimenti rivestimenti infissi ed impianti tecnologici (purch il proprietario sia in
possesso della DIA dichirazione di inizio attivit)
ALLOGGIO COMPLETAMENTE ARREDATO (tutti i locali arredati provvisti delle
suppellettili essenziali): canone parametrato maggiorato del 30%
ALLOGGIO PARZIALMENTE ARREDATO (almeno cucina e camera da letto arredate):
canone parametrato maggiorato del 15%

Allegato 2
AREE E VALORI DEL CANONE
Espressi in lire/mq al mese
MINIMOMASSIMO
FASCIA DI
OSCILLAZIONE

Differenza framinimo e
massimo
VIA ROMA L. 4.300 L. 6.850 2550
PIAZZA GALIMBERTI L. 4.850 L. 7.700 2850
MICROZONA 2 + RESTO MICROZONA 1 L. 3.600 L. 5.700 2100
PIAZZA EUROPA E CORSO NIZZA L. 5.500 L. 8.750 3250
CORSO DANTE E CORSO GIOLITTI L. 5.400 L. 8.550 3150
MICROZONA 4 L. 6.650 L. 8.950 3300
MICROZONE 7 E 9 (San Rocco castagnaretta) L. 4.750 L. 7.500 2750
MICROZONE 5 E 6 + RESTO MICROZONA 3 L. 4.800 L. 7.600 2000
MICROZONA 8 L. 4.400 L. 6.950 2550
MADONNA DELLOLMO BORGO SAN
GIUSEPPE
L. 4.200 L. 6.650 2450
ALTRE FRAZIONI + ZONA AGRICOLA L. 4.000 L. 6.300 2300
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ACCORDO TERRITORIALE DEL COMUNE DI RAGUSA
IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9/12/1998 N 431
E DEL DECRETO INTERMINISTERIALE 30.12.2002
Ai sensi di quanto disposto dallArticolo 2 comma 3 della legge 9 dicembre 1998 ed in
attuazione dellaccordo nazionale presentato in data 6 settembre 2002 e recepito nel
Decreto 30 dicembre 2002 del Ministero Delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto
con il Ministero dellEconomia e delle Finanze,
LE ORGANIZZAZIONI
SUNIA Rappresentata dal Segretario Giovanni Meli
UNIAT Rappresentata dal Segretario Giuseppe Corallo
SICET Rappresentata dal Segretario Emanuele Buongiorno
CONFEDILIZIA Rappresentata dal Presidente Dr. Gabriele Damanti
FEDERPROPRIETA Rappresentata dal Presidente Avv. Maria Grazia Crescione
convengono e stipulano il seguente accordo che riguarda i contratti di locazione di
immobili adibiti ad uso abitativo posti nel territorio del Comune di Ragusa:
CONTRATTI DI LOCAZIONE AGEVOLATI
Legge 9 dicembre 1998 n. 431 art 2 comma 3 e D.M. 20 dicembre 2002 art. 1
ARTICOLO 1
Laccordo ha valore per tutto il territorio del Comune di Ragusa, suddiviso in 15
Microzone approvate con delibera n.72 del 17.11.1999 dal Consiglio Comunale.
Acquisite le informazioni concernenti la determinazione delle microzone di cui sopra e i
dati dellOsservatorio del mercato immobiliare, si proceduto alla determinazione del
canone mensile e per metro quadrato utile.
ARTICOLO 2
Per ogni zona omogenea, di cui allart.1, vengono definite le fasce di oscillazioni entro cui
dovr essere collocato il canone di locazione effettivo di ogni singola unit.
Le fasce di oscillazioni sono riportate nell ALLEGATO C.
ARTICOLO 3
Le parti stipuleranno i contratti di locazione individuali esclusivamente secondo gli
ALLEGATI A, B, C, D, E, F. del Decreto 30 dicembre 2002 del Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze.
Per la ripartizione degli oneri accessori, le parti faranno applicazione dellALLEGATO G
di cui al decreto 30 dicembre 2002 sopra specificato.
ARTICOLO 4
I canoni relativi ai contratti di locazione di durata superiore ai tre anni avranno le
seguenti maggiorazioni rispetto alle corrispondenti fasce di oscillazione di cui allart. 2:
G quattro anni: 2,00 per cento;
G cinque anni: 4 per cento;
G sei anni: 6 per cento;
G superiore a sei anni: 8 per cento.
ARTICOLO 5
Il canone di locazione, determinato mediante lapplicazione dei criteri di cui agli articoli
precedenti e aventi per oggetto immobili completamente ammobiliati, potr aumentare
fino ad un massimo del 10 per cento rispetto a ciascuna fascia di riferimento.
ARTICOLO 6
Per gli immobili di cui allart. 1, comma 2, lett. A, della legge 431/98, le fasce di
oscillazioni dei canoni di cui all ALLEGATO C potranno subire nei valori minimi e
massimi un aumento del 10 per cento. Tale aumento cumulabile con quello della
fattispecie di cui al precedente articolo 5.
ARTICOLO 7
I canoni di locazione, determinati mediante lapplicazione dei criteri di cui agli articoli
precedenti, potranno essere aggiornati, dopo il primo anno e con cadenza annuale, nella
misura non superiore al 75 per cento della variazione ISTAT dellindice dei prezzi al
consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nellanno precedente.
ARTICOLO 8
In caso di vendita dellimmobile locato, al proprietario dellimmobile attribuita la facolt
di concedere il diritto di prelazione al conduttore, da esercitare con le modalit previste
dagli artt. 38 e 39 della legge 27 luglio 1978 n. 392.
CONTRATTI DI LOCAZIONE DI NATURA TRANSITORIA
Legge 9 dicembre 1998 n. 431 art 5 comma 1 e D.M. 30 dicembre 2002 art 2
ARTICOLO 9
Il contratto tipo di locazione ad uso abitativo di natura transitoria non pu avere una
durata inferiore a un mese e superiore a diciotto mesi. La transitoriet del contratto
individuata nella sussistenza di una delle esigenze, come sotto specificate, in capo anche
ad una sola delle parti contraenti:
ESIGENZE DEL PROPRIETARIO:
G trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
G matrimonio;
G separazione e/o divorzio;
G Ristrutturazione o demolizione o ampliamento dellimmobile;
G Rientro dallestero o da altro comune.
ESIGENZE DELLINQUILINO:
G
Trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
G
Contratto di lavoro a tempo determinato in comune diverso da quello di residenza;
G
Incarico professionale a termine o su commessa;
G
Separazione o divorzio;
G
Assegnazione o acquisto di alloggio che si rende disponibile entro 18 mesi;
G
Vicinanza momentanea a parenti bisognosi;
G
Cure mediche e/o riabilitazione.
La transitoriet del contratto potr essere motivata da qualsiasi altra esigenza specifica
del conduttore o del locatore collegata ad un evento a data certa ed espressamente
indicata nel contratto.
I motivi della transitoriet debbono essere dichiarati e provati con opportuna
documentazione da allegare al contratto.
E fatto obbligo al locatore di confermare, a mezzo raccomandata a.r. e prima della
scadenza del contratto, il motivo che ha dato origine alla transitoriet.
In caso di mancata comunicazione, ovvero nel caso siano venute meno le esigenze della
transitoriet poste dal proprietario, il contratto sar ricondotto alla durata prevista
dallart 2, comma 1 della legge 9 dicembre 1998.
Il canone di locazione individuato allinterno delle fasce di oscillazioni di cui
allALLEGATO C, con la possibilit di variazione fino ad un massimo del 10 per cento,
oltre allaumento previsto per gli immobili totalmente ammobiliati
CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
Legge 9 dicembre 1998 n. 431 art. 5 comma 2 e D.M. 30 dicembre 2002 art. 3
ARTICOLO 10
La tipologia contrattuale di cui al presente articolo utilizzabile solo dagli studenti iscritti
allUniversit di Ragusa ma residenti in altri comuni. Tale condizione deve essere
dichiarata nel contratto, al quale v pure allegata la dichiarazione dellIstituto
universitario attestante liscrizione al relativo corso.
La durata contrattuale v da un minimo di sei mesi a un massimo di tre anni e il
contratto pu essere sottoscritto dal singolo studente, o da gruppi di studenti, o dalle
agenzie per il diritto allo studio.
Il canone di locazione dei contratti per studenti fuori sede individuato allinterno delle
fasce di oscillazioni di cui allALLEGATO C.
ARTICOLO 11
Per ogni controversia che possa sorgere in merito allinterpretazione ed esecuzione dei
contratti oggetto del presente Accordo, ciascuna parte pu richiedere, prima di adire
lautorit giudiziaria, la pronunzia della Commissione di conciliazione stragiudiziale, di cui
allart 6 del Decreto 30 dicembre 2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di
concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, meglio specificata nei tipi di
contratto.
Le eventuali variazioni dellimposizione fiscale gravante sullunit immobiliare locata,
saranno oggetto di valutazione da parte del tavolo composto dalle organizzazioni
firmatarie del presente Accordo.
ARTICOLO 12
Ove si rendesse necessario, le organizzazioni firmatarie del presente accordo
individueranno le compagnie assicurative, gli enti privatizzati e i soggetti giuridici o fisici
detentori di grandi propriet immobiliari, intendendosi per tali quelle specificate dallart. 1
comma 5 del decreto 30 dicembre 2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di
concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze. Con tali soggetti potranno esser
stipulati accordi integrativi.
ARTICOLO 13
Con i due unici enti previdenziali, INAIL e INPDAP, che nel territorio di Ragusa
posseggono immobili che concedono in locazione, si potranno stipulare accordi
integrativi, nel rispetto di quanto stabilito dallart. 1 commi 6 e 7 del decreto 30 dicembre
2002 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro
delleconomia e delle finanze.
ARTICOLO 14
Ai contratti di locazione agevolati art 2 comma 3 legge 431/98, nonch ai contratti per
studenti universitari art 5 comma 2 legge 431/98, si applicano le agevolazioni fiscale di
cui allarticolo 2 comma 4 e articolo 8 della legge 431/98. Ai conduttori spetta una
detrazione fiscale ai fini IRPEF, cos come determinata dallart. 5 comma 4 del decreto del
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delleconomia e delle
finanze.
Le Organizzazioni firmatarie si impegnano a fare le dovute pressione, nei confronti
dellAmministrazione comunale di Ragusa, al fine di ottenere, nel rispetto dellart 2,
comma 4, della legge 431/98, una aliquota ICI pi favorevole per i proprietari che
concedono in locazione immobili alle condizioni definite dal presente Accordo. Parimenti
proporranno, nel rispetto dellequilibrio del bilancio comunale, lapplicazione di una
aliquota ICI maggiore limitatamente agli immobili non locati, per i quali non risultino
essere stati registrati contratti di locazione da almeno due anni.
ARTICOLO 15
Il presente accordo sar depositato presso il comune di Ragusa.
Ragusa, l 09 dicembre 2003
Letto, confermato e sottoscritto
Per il SUNIA Giovanni Meli Firmato
Per lUNIAT Giuseppe Corallo Firmato
Per il SICET Emanuele Bongiorno Firmato
Per la CONFEDILIZIA Dr. Gabriele Damanti Firmato
Per la FEDERPROPRIET Avv. M. G. Criscione Firmato
ELENCO E ALLEGATI ALLACCORDO TERRITORIALE DI RAGUSA
G ALLEGATO A MICROZONE CATASTALI;
G ALLEGATO B - DETERMINAZIONE METRO QUADRATO UTILE;
G ALLEGATO C - CANONE CONCORDATO: a) Elementi di riferimento, b) Fasce di
oscillazioni;
I contratti di locazione possono essere stipulati utilizzando
esclusivamente i contratti tipo allegati al Decreto 30 dicembre 2002
del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il
Ministro delleconomia e delle finanze, che saranno depositati presso
il comune di Ragusa unitamente alla Tabella oneri accessori e
allAccordo territoriale sottoscritto.

IL PRESENTE ACCORDO E STATO DEPOSITATO
PRESSO IL COMUNE DI RAGUSA
IL 17 . 12 . 2003

ALLEGATO A MICROZONE CATASTALI
Fogli Catastali n Microzone n Fogli Catastali n Microzone n
da 1 a 19 8 o 14 da 107 a 111 8
20 e 21 14 112 e 113 6
da 22 a 27 8 o 14 da 114 a 123 8
28 14 124 12
da 29 a 33 8 o 14 da 125 a 140 8
34 5 o 14 141 e 142 7
35 8 o 14 da 143 a 151 8
36 e 37 14 152 12
38 8 o 14 da 153 a 170 8
39 e 40 5 o 14 171 e 172 7
da 41 a 46 8 o 14 da 173 a 179 8
da 47 a 49 5 o 14 180 12
50 e 51 4 o 14 da 181 a 225 8
52 14 226 11
53 4 o 14 227 e 228 8
da 54 a 60 8 o 14 229 9
da 61 a 63 4 o 14 da 230 a 237 8
da 64 a 67 2 o 14 238 e 239 9
68 1 o 14 da 240 a 249 8
69 e 70 2 o 14 da 250 a 253 9
da 71 a 80 8 o 14 254 e 255 8
81 e 82 3 o 14 da 256 a 259 10
83 2 o 14 260 e 261 9
da 84 a 92 8 o 14 262 10
93 e 94 6 o 14 263 9
da 95 a 97 3 o 14 264 8
da 98 a 100 2 o 14 265 1
101 8 da 267 a 270 1
102 e 103 8 o 13 o 15 da 271 a 276 10
da 104 a 106 8 o 15

ALLEGATO B DETERMINAZIONE DI METRO QUADRATO UTILE
IL METRO QUADRATO UTILE VIENE DEFINITO SECONDO I SEGUENTI CRITERI:
A) la superficie calpestabile, al netto dei muri perimetrali ed interni, dei vani principali e
dei vani accessori a servizio diretto di quelli principali, quali bagni, ripostigli, ingressi,
corridoi, e simili;
B) la superficie dei vani accessori a servizio indiretto dei vani principali, quali
autorimesse, cantine, soffitte, e simili, con altezza minima di metri 2,00, computata
nella misura del 40 per cento;
C) la superficie di balconi, terrazze, e simili, di pertinenza esclusiva della singola unit
immobiliare, computata nella seguente misura: 30 per cento della superficie di cui alla
superiore lettera A); 10 per cento della quota eccedente detto limite;
D) la superficie dellarea scoperta o a questa ssimilabile, che costituisce pertinenza
esclusiva della singola unit immobiliare, computata nella seguente misura: 10 per
cento fino alla superficie di cui alla lettera A); 2 per cento per superfici eccedenti detto
limite;
Le superfici delle pertinenze e dei vani accessori a servizio indiretto dei vani principali,
definite con le modalit di cui ai superiori punti B), C), D), entrano nel computo della
superficie utile fino ad un massimo pari al 50 per cento della superficie di cui alla lettera
A);

ALLEGATO C
CANONE CONCORDATO AI SENSI
DELLART.2 LEGGE 431/98 PER OGNI
SINGOLA MICROZONA
a) ELEMENTI DI RIFERIMENTO
1
Presenza di 1 autorimessa singola o posto auto
coperto
2 Presenza di cortile comune
3 Presenza di una cantina o sottotetto o soffitta
4 Presenza di impianto di riscaldamento autonomo
5
Comodit di accesso: piano terra, I piano,
presenza di ascensore
6 Presenza di area verde di pertinenza
7 Presenza di posto auto scoperto
8 Presenza di altro posto auto o box
9 Presenza di impianto di condizionamento
10 Presenza di doppi servizi
11 Presenza dallacciamento alla rete gas
12 Presenza di porta blindata
13 Presenza di doppi vetri o doppi infissi
14
Superficie di cui al punto A dellAll. I su unico
livello
15
Alloggio non in condominio o con ingresso
indipendente
16
Buono stato manutentivo delle parti comuni in
caso di alloggio in condominio o dellesterno in
caso di alloggio singolo (1)
17 Buono stato manutentivo dellalloggio (1)
18
Buona esposizione e ubicazione: almeno un
affaccio a est con ampio spazio antistante e
ingresso su strada larga almeno metri 8

(1) Per buono stato manutentivo deve intendersi la mancanza di difetti o
ammaloramenti negli intonaci, nella tinteggiatura, nelle pavimentazioni, nei rivestimenti,
negli infissi,negli impianti e nelle apparecchiature igienico-sanitarie

b) FASCE DI OSCILLAZIONI - VALORI ESPRESSI IN EURO PER MQ./MESE
MICROZONA
FASCIA 1fino a 6
elementi
FASCIA 2da 7 a 12
elementi
FASCIA 3da 13 a 18
elementi
1 Da 1,12 a 1,64 Da 1,65 a 2,32 Da 2,33 a 2,85
2 Da 1,36 a 1,76 Da 1,77 a 2,29 Da 2,30 a 2,70
3 Da 1,30 a 1,67 Da 1,68 a 2,17 Da 2,18 a 2,55
4 Da 1,30 a 1,65 Da 1,66 a 2,11 Da 2,12 a 2.47
5-6-7-9 Da 0,96 a 1,14 Da 1,15 a 1,38 Da 1,39 a 1,57
8 Da 1,30 a 1,56 Da 1,57 a 1,90 Da 1,91 a 2,17
10 Da 1,30 a 1,76 Da 1,77 a 2,38 Da 2,39 a 2,85
11 Da 1,12 a 1,25 Da 1,26 a 1,43 Da 1,44 a 1,57
12 Da 1,04 a 1,31 Da 1,32 a 1,67 Da 1,68 a 1,95
13 Da 0,64 a 1,10 Da 1,11 a 1,70 Da 1,71 a 2,17
14 Da 0,64 a 0,92 Da 0,93 a 1,28 Da 1,29 a 1,57
15 Da 1,12 a 1,25 Da 1,26 a 1,43 Da 1,44 a 1,57

Ai sensi dellArticolo 6 dellaccordo territoriale, il canone di locazione dellalloggio
totalmente ammobiliato potr aumentare fino ad un massimo del 10% della fascia di
riferimento

ACCORDO TERRITORIALE
PER IL TERRITORIO DEL COMUNE DI ENNA
In attuazione della legge 9 dicembre 1998,n.431 e del decreto 30 dicembre 2002 del
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delleconomia e delle
finanze
Fra le seguenti organizzazioni:
G
ASSOCIAZIONE PROPRIETA EDILIZIA A.P.E. Organizzazione Provinciale della
Confedilizia in persona del presidente geom.Salvatore Trapani;
G
SUNIA in persona del segretario provinciale sig. Luigi Scavuzzo
G
SICET in persona del presidente provinciale sig. Prospero Cardaci
G
UNIAT in persona del presidente provinciale geom. Paolo Fulco
Si conviene e si stipula quanto segue.
CONTRATTI AGEVOLATI
( art.2,comma 3,L.431/98 e art.1,D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune capoluogo di Enna.
Il territorio del Comune di Enna , tenuto presente quanto disposto dallart.1,c.2,del D.M.
30.12.2002,viene suddiviso in aree omogenee.
Si assumono quali aree omogenee quelle di cui agli allegati cartografici richiamati dalla
delibera del consiglio comunale de Enna n.322 del 06.11.1978 (allegato A) laddove sono
identificate le seguenti zone :
zona A agricola = zona agricola
zona B edificata periferica = zona periferica
zona C tra periferica e centro storico = zona centrale
zona D di pregio particolare = zona di particolare pregio
zona E centro storico = zona centrale
zona F di degrado = zona di particolare degrado
Considerando che le suddette zone non tengono conto delle trasformazioni edilizie e
urbanistiche avvenute dal 1978 ad oggi nelle more della definizione delle microzone del
territorio comunale ai sensi del D.P.R. 23 marzo 1998, n. 138 le zone sono cos
ulteriormente specificate :
Fermo restando lart. 1 della legge 9 dicembre 1998,n,431 ( ambito di
applicazione) :
1.
Allinterno della zona A (zona agricola) si considerano ricadenti in zona edificata
periferica (zona B) tutti i contratti di locazione degli immobili edificati a seguito:
a) di localizzazione aree ai sensi dellart. 51 legge 22.10.1971, n.865;
b) di locazione aree per ledilizia economica e popolare;
c) di varianti al P.R.G.
2.
Si considerano ricadenti in zone di particolare pregio (zona D) i contratti di
locazione ricadenti nel raggio di un chilometro con epicentro la cittadella
Universitaria aventi caratteristiche di particolare pregio
I confini tra le aree omogenee e le zone sintendono tracciati sulla linea di mezzeria delle
varie strade .
Per le aree omogenee e le zone, come sopra individuate, vendono definite le fasce di
oscillazione dei canoni come da allegato B.
I valori minimi e massimi delle fasce di oscillazione di ciascuna zona e area dovranno
intendersi aggiornati annualmente, ai fini della stipula di nuovi contratti , nella misura
della variazione dellindice Istat.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit gi previste dallart.13 della legge 27 luglio 1978,n,392,con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Il canone mensile di locazione di ogni singola unit immobiliare sar determinato dalle
parti allinterno delle fasce di oscillazione di cui allallegato B e sulla base degli elementi
oggettivi di cui lallegato C e sar aggiornato annualmente nella misura contrattata dalle
parti e comunque non superiore al 75% della variazione Istat.
Ove le singole parti contraenti concordassero una durata contrattuale superiore a tre
anni, le fasce di oscillazione dei canoni di cui allallegato B subiranno, nei valori minimi e
massimi, un aumento del 5 per cento per i contratti di durata di quattro anni, del 6 per
cento per i contratti di durata di cinque anni e del 7 per cento per i contratti di durata di
sei o pi anni, a valere per lintera durata contrattuale.
Per gli immobili di cui allart.1 , comma 2 , lett.a), L.431/98 , e per gli alloggi
completamente arredati , le fasce di oscillazione di cui allallegato B subiranno , nei
valori minimo e massimo , un aumento massimo del 15% per cento, a valere per lintera
durata contrattuale. Tale aumento sar cumulabile con quello della fattispecie di cui al
comma precedente , ove ricorrente.
CONTRATTI TRANSITORI
( art.5 ,comma 1, L.431/98, e art.2,D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione dellaccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal
territorio amministrativo del Comune di Enna.
Ai fini dellart.2,c.2,D.M. 30.12.2002,le organizzazioni stipulanti danno atto che il canone
dei contratti individuati in epigrafe sar definito dalle parti contraenti allinterno dei valori
minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione del Comune di Enna ( allegato B) ,
incrementati del 20% considerata limportanza strategica del Comune di Enna con
particolare riferimento alla presenza dellArea di sviluppo industriale (ASI) nella Valle del
Dittaino e del Consorzio Universitario Ennese che si avvia ad essere il quarto polo
universitario della Sicilia ubicato ad Enna Bassa.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit gi previste dallart.13 della legge 27 luglio 1978,n,392,con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento,
rispettivamente, di proprietari e conduttori.
Fattispecie di esigenze dei proprietari
1.
Quando i proprietario ha esigenza di adibire entri i diciotto mesi limmobile ad
abitazione proprie o dei figli o dei genitori per uno dei seguenti motivi:
a) trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
b) matrimonio dei figli;
c) rientro dallestero;
d) destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio,
esclusivamente per immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del
locatore;
e) destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in
seguito alla cessazione del rapporto di lavoro , gi nota al momento della stipula
della locazione , che comporti il rilascio dellalloggio di servizio;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata ed espressamente indicata nel contratto.
Fattispecie di esigenze dei conduttori.
1.
Quando il conduttore ha una delle seguenti esigenze:
a) contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in un Comune diverso da
quello di residenza;
b) previsioni di trasferimento per ragioni di lavoro;
c) trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
d) necessit di cure e assistenza a familiari in Comune diverso da quello di
residenza e non confinante con esso;
e) acquisto di una abitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
f) ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente
inutilizzabile labitazione del conduttore;
g) campagna elettorale;
2.
qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a
data prefissata ed espressamente indicata in contratto.
Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza
di una delle suindicate esigenze in capo anche ad una sola delle parti contraenti.
CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
( art,5,commi 2 e 3 , L.431/98, e art.3, D.M. 31.12.2002)
Lambito di applicazione del presente Accordo relativamente ai contratti in epigrafe
costituito dal territorio amministrativo del Comune di Enna.
Le fasce di oscillazione dei canoni di locazione per i contratti in epigrafe sono individuate
, per le zone e aree del Comune di Enna indicate nellallegato A, come da allegato C.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le
modalit gi previste dallart.13 della legge 27 luglio 1978,n,392,con una tolleranza del
cinque per cento in pi o in meno.
Per gli immobili di cui allart.1, comma 2 , lett.a), L.431/98, le fasce di oscillazione come
sopra determinate subiranno, nei valori minimi e massimi, un aumento del 20 per cento
a valere per lintera durata contrattuale.
Il canone sar aggiornato annualmente nella misura del 75% della variazione Istat.
Il presente Accordo verr depositato presso la Segreteria generale del Comune di Enna a
cura :
G
dell ASSOCIAZIONE PROPRIETA EDILIZIA A.P.E. Organizzazione Provinciale
della Confedilizia in persona del presidente geom.Salvatore Trapani;
G
del SUNIA in persona del segretario provinciale sig. Luigi Scavuzzo
G
del SICET in persona del presidente provinciale sig. Prospero Cardaci
G
dell UNIAT in persona del presidente provinciale geom. Paolo Fulco
mediante consegna o invio tramite raccomandata a. r.
Letto, confermato e sottoscritto in data dalle Organizzazioni stipulanti:
G
per l ASSOCIAZIONE PROPRIETA EDILIZIA A.P.E. Organizzazione Provinciale
della Confedilizia il presidente Salvatore Trapani_________________
G
per il SUNIA il segretario provinciale Luigi Scavuzzo______________________
G
per il SICET il segretario provinciale Prospero Cardaci______________________
G
per l UNIAT il segretario provinciale Paolo Fulco_________________________
firmato dalle Organizzazioni il 12 giugno 2003 presso la sede della Confedilizia APE di
Enna.
Accordo depositato presso la Segreteria del Comune di Enna
in data 13.06.2003


depositato in COMUNE di GROSSETO in data 5 giugno 2003 prot. N. 58132-

Fra le sottoscritte organizzazioni della propriet edilizia :

APC - CONFEDILIZIA in persona di LONDINI Dott. Lamberto ;
APPC - ASCOM in persona di SAMMARITANO Sig. Antonio
ASPPI in persona di GIUGGIOLI Geom. Velio ;
FEDERPROPRIETA in persona di COSTA Avv. Michele ;
UPPI in persona di PUGGIONI Avv. Monica ;
. in persona di
. in persona di

e dei conduttori :

CONIA in persona di VIAPIANO Sig. Ugo
SICET in persona di DIGIOIA Sig. Giancarlo
SUNIA in persona di SBRILLI Dott. H.C. Giovanni ;
UNIAT in persona di AQUILINO Sig. Vincenzo ;
UNIONE INQUILINI in persona di .non firmato. ;
. in persona di ;
. in persona di ;

e con lintervento

per la parte relativa ai contratti di locazione per studenti universitari (art. 5, comma 3, L.
431/98) anche delle seguenti organizzazioni:
.. in persona di ;
.. in persona di ;


SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE






ACCORDO TERRITORIALE PER IL COMUNE DI GROSSETO

In attuazione della legge 09.12.1998 n. 431 e del decreto 30 dicembre 2002 del Ministro delle
Infrastrutture di concerto con il Ministro dellEconomia e delle Finanze
sottoscritto in data 29 Maggio 2003


2
2
CONTRATTI AGEVOLATI
(ART. 2, comma 3 L. 431/98 e art. 1 D.M. 30.12.2002)

1.1 (Ambito di applicazione dellAccordo) Lambito di applicazione dellAccordo,
relativamente ai contratti in epigrafe, costituito dal territorio amministrativo del
Comune di Grosseto.
1.2 (Aree 0mogenee) Il territorio del Comune di Grosseto, tenuto conto di quanto disposto
dallart. 1, comma 2, del D.M. 30.12.2002, viene suddiviso in n 4 aree omogenee,
come da Allegato A/a.t., allinterno delle quali sono altres evidenziate le seguenti 8
zone di particolare pregio (z.p.p.) costituite dal nuclei residenziali Uliveto, Tiro a
segno, Verde Maremma, Cittadella, Poggione, Casalecci, Saracina, e
dalle frazioni di Marina" e "Principina cosi come individuabili sulla base delle
singole planimetrie allegate al presente accordo (z.p.p/1 z.p.p./9). Ai fini dei valori
locativi le sopra indicate z.p.p. sono equiparate alla zona omogenea A) e, quindi :
AREA OMOGENEA A): Centro Storico, Zona Intermedia e Zone di Pregio Uliveto,
Tiro a Segno, Verde Maremma, Cittadella, Poggione, Casalecci, Saracina, Marina e
Principina;
AREA OMOGENEA B): Periferia (escluse le z.p.p.);
AREA OMOGENEA C): Frazioni (escluse le z.p.p. )
AREA OMOGENEA D): Territorio Aperto
1.3 (Delimitazione della Aree Omogenee) Per quanto riguarda la delimitazione delle
diverse aree e/o zone di particolare pregio viene precisato che, salvo i casi
espressamente esclusi nei singoli allegati della z.p.p., dovranno ritenersi comprese in
ciascuna area o z.p.p., tutte le unit abitative aventi accesso da ambo i lati delle vie
che costituiscono il perimetro esterno dellarea e/o zona considerata. In ogni altro
caso, qualora dovessero sorgere dubbi circa lindividuazione dellarea omogenea in cui
deve ritenersi compreso limmobile oggetto della locazione, si considerer valida
lindividuazione effettuata dalle parti contraenti, salvo il diritto di ciascuna dei esse di
adire la Commissione di Conciliazione Stragiudiziale di cui allart. 6 del D.M.
30.12.2002 , entro il termine perentorio di 60 giorni dalla data di stipula del contratto,
per chiedere la conferma o meno della validit della scelta dalle stesse operata.
1.4 (Fasce e sub fasce di oscillazione dei canoni) Per ciascuna delle suddette aree
omogenee, vengono definite le fasce e le sub-fasce di oscillazione dei canoni come da


3
3
All.to B/a.t. con la precisazione che per le zone di particolare pregio (z.p.p.)
sopraindicate verranno applicate le fasce e sub fasce previste per larea omogenea A)
Centro Storico e Zona Intermedia.
I valori minimi e massimi delle fasce e sub-fasce di oscillazione di ciascuna area o zona, dovranno essere
aggiornati annualmente, ai fini della stipulazione di nuovi contratti, nella misura della variazione
intervenuta dellIndice ISTAT dei Prezzi al Consumo per le Famiglie di Operai ed Impiegati, assumendo
sempre come indice base di riferimento
quello del penultimo mese antecedente a quello della sottoscrizione del presente Accordo.
1.5 (Tipo di contratto) In conformit di quanto previsto dallart. 1, comma 12 del D.M.
30.12.2002, i contratti di locazione agevolati, sono stipulati esclusivamente utilizzando
i tipi di contratto di cui agli allegati A/d.m. (propriet individuali) e B/d.m. (grandi
propriet). cos come precisato al comma 11 del citato art. 1.
1.6 (Definizione del canone effettivo) In conformit allart. 1, comma 4 del D.M.
30.12.2002, il canone mensile di locazione di ogni singola unit immobiliare, tenuto
conto della superficie convenzionale di cui al successivo punto 1.7, determinato dalle
parti allinterno delle fasce e sub fasce relative alle singole zone omogenee, sulla base
degli elementi oggettivi di cui allAll.to C/a.t.. e sar aggiornato annualmente in
misura non superiore al 75% delle variazioni ISTAT.
Per tener conto delleventuale arredamento dellunit locata, il canone come sopra
determinato potr essere aumentato fino ad un massimo del 15% ; in caso di
arredamento completo e nuovo, laumento potr arrivare fino al 20%.
Per gli immobili di cui allArt. 1, comma 2, lett. a) della Legge n 431/98, il canone
di locazione, definibile in conformit di quanto sopra stabilito, potr essere
ulteriormente maggiorato di un importo non superiore al 15%.
Il canone definito dalle parti, quale risultante dalla Scheda di Definizione del Canone
Effettivo (All.to E /a.t.), salvo le variazioni ed aggiornamenti espressamente previsti
dal presente Accordo, rester valido per tutta la durata del contratto.
1.7 (Superficie convenzionale dellimmobile) La superficie convenzionale
dellimmobile, in base alla quale le parti contrattuali determineranno il canone
effettivo, calcolata, come precisato nellAll.to D/a.t., con riferimento ai criteri
stabiliti dal D.P.R. del 23.03.1998 n 138 (All.to C - Norme tecniche per la
determinazione della superficie catastale delle unit immobiliari a destinazione
ordinaria). Viene espressamente convenuto che la suddetta superficie potr avere una
tolleranza in pi o in meno del 5% rispetto a quella effettiva. In base agli attuali


4
4
orientamenti del mercato, al Totale della Superficie Interna Utile, determinabile con le
suddette modalit (lettera B. dellAll.to D/a.t.), vengono applicati i seguenti
parametri correttivi in funzione dell'ampiezza dell'immobile:

Superficie
Interna utile
Coefficiente
correttivo
Limiti
massimo(*) / minimo (**)
Fino a mq. 35 1,30 Mq. 42,10 (*)
da 35,1 mq. a 46 mq. 1,20 Mq. 50,70 (*)
da 46,1 mq. a 70 mq. 1,10 Mq. 70,00 (*)
da 70,1 mq. a 120 mq. 1,00 Mq. 120,00
da 120,1 mq. a 140 mq. 0,90 Mq. 120,00 (**)
Oltre 140 mq. 0,85 Mq. 140,00 (**)

1.8 (Durata del contratto) Ove le parti contraenti concordino una durata contrattuale
iniziale superiore a 3 anni (fermo restando il tacito rinnovo di anni 2), il canone base
effettivo, definibile ai sensi dei commi precedenti, potr essere maggiorato del 3%, per
i contratti di durata di anni 4, del 4% per i contratti di durata di anni 5 e del 6% per i
contratti di durata di 6 o pi anni, a valere per lintera durata contrattuale. Tale
maggiorazione sar cumulabile con quelle previste al precedente punto n 1.6, ove
ricorrenti.
1.9 (Ripartizione oneri accessori) Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri
accessorifra locatore e conduttore, si far riferimento alla Tabella (Allegato G/d.m.) di
cui allart. 4 del D.M. 30.12.2002. Per le voci non considerate nella citata Tabella si
rinvia alle leggi vigenti ed agli usi locali.


2. CONTRATTI TRANSITORI
(art. 5, comma 1, L. 431/98 e art. 2 D.M. 30.12.2002)


2.1 (Ambito di applicazione) Lambito di applicazione dellAccordo, relativamente ai
contratti in epigrafe, costituito dal territorio amministrativo del comune di Grosseto.
2.2 (Definizione del canone effettivo) Ai fini dellart 2, comma 2, del D.M.30.12.2002, le
organizzazioni stipulanti danno atto che il canone dei contratti individuali in epigrafe
sar definito dalle parti contraenti allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti per
le fasce e sub-fasce di oscillazione per le varie aree omogenee e zone del Comune di
Grosseto (All.to B/a.t.), incrementati del 15% in considerazione della particolare


5
5
importanza di una domanda specifica largamente influenzata, oltrech dalle attivit
amministrative e terziarie proprie di ogni capoluogo provinciale, anche dalla presenza
di importanti basi militari, dellaeroporto, delluniversit e di una componente di
lavoro stagionale legata sia alle attivit agricole che a quelle turistiche ed
agrituristiche. Tale maggiorazione sar cumulabile con quelle previste al punto n 1.6
del presente accordo, ove ricorrenti.
2.3 (Ripartizione oneri accessori) Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori
fra locatore e conduttore, si far riferimento alla Tabella (Allegato G/d.m.) di cui
allart. 4 del D.M. 30.12.2002. Per le voci non considerate nella citata Tabella si rinvia
elle leggi vigenti ed agli usi locali.
2.4 (Fattispecie delle esigenze dei proprietari e dei conduttori) Ai sensi dellArt. 2,
comma 1, del D.M.30.12.2002, per i contratti in epigrafe vengono individuate le
seguenti fattispecie di esigenze particolari, rispettivamente, dei proprietari e dei
conduttori:
Fattispecie di esigenze dei proprietari locatori:
a) quando, entro il termine massimo di 18 mesi, il proprietario locatore preveda di
destinare limmobile ad uso abitativo (anche turistico - stagionale), commerciale,
artigianale o professionale proprio, del coniuge, dei genitori, dei figli o dei parenti
entro il secondo grado;
b) quando, sempre entro lo stesso termine, si preveda da parte del locatore una
qualunque altra sua esigenza specifica, collegata ad un evento certo a data prefissata
ed espressamente indicata nel contratto, compresa quella di vendere e/o locare a
terzi, anche per scopi turistici, limmobile locato;
Fattispecie di esigenze dei conduttori:
a) quando, entro il termine massimo di 18 mesi, il conduttore sia in attesa della
disponibilit di altro immobile sia a titolo di propriet che a qualsiasi altro titolo;
b) quando, entro lo stesso termine, il conduttore preveda il venir meno delle ragioni
della sua permanenza nellimmobile locato in base a qualsiasi altro evento certo
ed a data prefissata;
2.5 (Esigenze in capo ad una sola parte) Per la stipula dei contratti di cui al presente
articolo sufficiente la sussistenza di una delle suindicate esigenze in capo anche ad
una sola delle parti contraenti.


6
6
2.6 (Tipo di contratto) I contratti di locazione di cui al presente articolo sono stipulati
utilizzando esclusivamente i tipi di contratto All.to C/d.m. (per le propriet
individuali) e All.to D/d.m. (per le grandi propriet di cui allart. 1, commi 5 e 6, del
D.M. 30.12.2003).


3. CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(Art. 5, commi 2 e 3, L. 431/98 ed Art. 3 D.M.30.12.2002)


3.1 (Ambito di applicazione) Lambito di applicazione dellAccordo, relativamente ai
contratti in epigrafe, costituito dal territorio amministrativo del Comune di Grosseto
quale sede di Corsi Universitari Distaccati della Universit di Siena e/o di altre
Universit.
3.2 (Definizione del canone effettivo) In conformit dellart. 3, comma 2, del
D.M.30.12.2002, il canone dei contratti individuali in epigrafe sar definito dalle parti
contraenti allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce e sub-fasce di
oscillazione per le aree omogenee del Comune di Grosseto (All.to B/a.t.), incrementati
del 10%.
3.3 (Immobili particolari) Per gli immobili di cui allArt. 1, comma 2, lett. a) della L.
431/98, i valori minimi e massimi delle fasce e sub - fasce di oscillazione definibili ai
sensi del precedente punto 3.2 potranno essere ulteriormente aumentati fino al 15% a
valere per lintera durata contrattuale. Tale maggiorazione sar cumulabile con quelle
previste al punto n 1.6 del presente accordo, ove ricorrenti.
3.4 (Tipo di contratto) I contratti di locazione di cui al presente articolo sono stipulati
utilizzando esclusivamente i tipi di contratto All.to E/d.m. (per le propriet
individuali) e All.to F/d.m. (per le grandi propriet di cui allart. 1, commi 5 e 6, del
D.M. 30.12.2003).
3.5 (Ripartizione oneri accessori) Per quanto attiene alla ripartizione degli oneri accessori
fra locatore e conduttore, si far riferimento alla Tabella (Allegato G/d.m.) di cui
allart. 4 del D.M. 30.12.2002. Per le voci non considerate nella citata Tabella si rinvia
elle leggi vigenti ed agli usi locali.

*****



7
7
LETTO, CONFERMATO E SOTTOSCRITTO IN DATA 29.05.2003 DALLE
ORGANIZZAZIONI STIPULANTI: e quindi decorrente dal 29.05.2003
.Londini Dr. Mario........ ...APE Confedilizia ...
...........Giuggioli geom.Velio.... ........A.S.P.P.I. .............................
.............Costa Avv. Michele ...... .....Federpropriet....................
................Puggioni Avv. Monica... .....UPPI....................
............. Sammaritano Sig. Antonio . ..APPC - ASCOM....

A questo accordo hanno aderito le seguenti organizzazioni DEI CONDUTTORI
SBRILLI. DR. H.C.. GIOVANNI .............. S.U.N.I.A
DI GIOIA .Sig. Giancarlo ...................................S.I.CE.T. .
VIAPIANO Sig. Ugo CONIA
AQUILINO sig. Vincenzo UNIAT
........................................................... ..................................................
DEPOSITATO ALLA SEGRETERIA DEL COMUNE DI GROSSETO IN DATA 5.6.2003
PROT. 58132-
Note:
Nella indicazione degli allegati occorre distinguere fra:
allegati al D.M. 30.12.2002, che vengono contraddistinti da una lettera maiuscola e da / d.m.;
allegati all'Accordo Territoriale, che vengono contraddistinti e da una lettera maiuscola e
da / a. t.;


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IMMOBILI DI TIPO A
Sono di tipo A gli immobili che, oltre alle caratteristiche minime stabilite per quelli di tipo B, presentano
anche una sola delle caratteristiche di cui ai seguenti nn. 1, 2 e 3, ovvero almeno tre di quelle indicate
ai nn. da 4 a 14 seguenti.
1 Ultimazione (accertata in base a dichiarazione di ultimazione lavori) negli ultimi dieci anni antecedenti
alla stipula del contratto di locazione.

2 Restauro e/o risanamento conservativo e/o ristrutturazione, con interventi edilizi accertabili in
conformit dellart. 31, 1 comma, lettere c) e d) della L. 5.8.1978 n 457, negli ultimi dieci anni
antecedenti alla stipula del contratto di locazione (All.to G/a.t.)

3 Rinnovamento sostanziale (accertabile anche in base a verbale di constatazione sottoscritto dalle parti)
effettuato negli ultimi cinque anni antecedenti alla stipula del contratto di locazione, con interfeti di
manutenzione straordinaria interessanti almenno 4 dei 14 punti indicati allart. 2 della L.R.Toscana
21.05.1980 n 59 (All.to H/a.t.)

4 Facciata del fabbricato completamente restaura negli ultimi 3 anni antecedenti il contratto di locazione
5 Situato in fabbricato con meno di sette unit abitative
6 Situato in fabbricato a schiera con un massimo di 2 appartamenti per ogni ingresso
7 Doppi servizi igienici, di cui uno corredato da non meno di tre apparecchi
8 Spazi esterni ad uso esclusivo (terrazze, logge, giardini e/o cortili) con superficie non inferiore al 20%
della superficie utile dellimmobile del quale sono pertinenza.

9 Impianto di condizionamento daria e/o impianto di riscaldamento autonomo a gas metano
10 Autorimessa o posto auto scoperto ad uso esclusivo (purch non determinante ai fini della Tipologia B)
11 Ulteriore posto auto ad uso esclusivo, anche scoperto, oltre il primo
12 Spazi ad uso parcheggio riservato, limitatamente allarea omogenea A (Centro e zona intermedia)
13 Porte blindata e/o sistema di allarme
14 Infissi esterni con doppi vetri o vetri-camera, o controfinestre in almeno la met delle aperture.
IMMOBILI DI TIPO B
Sono immobili di tipo B quelli che risultano dotati di almeno sei dei seguenti 11 elementi
1 Situato in fabbricati condominiali con meno di undici unit abitative
2 Situati in fabbricati a schiera con un massimo di quattro appartamenti per ogni ingresso
3 Dotati di impianto di riscaldamento completo, efficiente ed a norma e/o consentito dalla legge vigente.
4 Servizio igienico con finestra e/o areazione forzata, dotato di almeno quattro apparecchi sanitari
5 Impianto di acqua corrent
6 Impianto elettrico a norma e/o consentito dalle leggi vigenti
7 Impianto di ascensore e/o situati nei primi due piani al disopra del pianto terra
8 Spazi esterni ad uso esclusivo (terrazze, logge, giardini e/o cortili) per una superficie complessiva non
inferiore al 10% della superficie utile dellimmobile di cui sono pertinenza

9 Cantina e/o soffitta
10 Autorimessa o posto auto, anche scoperto, ad uso esclusivo
11 Corte e/o terrazzo ad uso condominiale
IMMOBILI DI TIPO C
Sono classificati immobili di tipo C tutti gli altri immobili che, non risultando dotati di sufficienti
caratteristiche, non possono rientrare fra quelli di tipo B.



9
9


ALLEGATO: "D/a.t."
DETERMINAZIONE DELLA SUPERFICIE CONVENZIONALE DELLIMMOBILE

Descrizione dellunit immobiliare
nelle varie componenti
MQ
Lordi (1)

Coeff.
MQ
Conv.li
1/a
(2)
Vani principali e vani accessori a servizio diretto
di quelli principali, quali : bagni, ripostigli, ingressi
corridoi e simili


............


1,00


...............
1/b
(2)
Vani accessori a servizio indiretto di quelli principali (3):
Cantine, soffitte e simili comunicanti con vani di cui a 1/a
Cantine, soffitte e simili non comunicanti con vani 1/a

.............
.............

0,50
0,25

..............
..............
A) Totale Superficie Interna Convenzionale dellUnit Immobiliare
Detrazione per incidenza forfettaria muri (se compresi) (- ........... % ) (5)
B) Totale Superficie Interna Utile
C) Superficie Corretta in funzione dellampiezza ( x ................. ) (6)
.............
.............
.............
.............
1/c Pertinenze (3) Balconi, terrazze e simili, di pertinenza
esclusiva se comunicanti con i vani di cui al punto 1/a
fino a 25 mq.
per la quota eccedente i 25 mq.
se non comunicanti con i vani di cui al punto 1/a
fino a 25 mq.
per la quota eccedente i 25 mq.


.............
.............

.............
.............



0,30
0,10

0,15
0,05


..............
..............

..............
..............
1/d Area scoperta di pertinenza esclusiva (3) :
fino alla superficie di cui al punto 1/a Col. 1
la superficie eccedente
Parchi, giardini, corti e simili in villini e ville - R/2 (4)
superficie di cui al punto 1/a x 5 (non computabile)
superficie eccedente: fino alla superf. di cui al punto 1/a
ulteriore superficie eccedente

............
.............

..
.............
.............

0,10
0,02



0,10
0,02

.............
.............


..............
..............
2 Autorimesse, posti auto coperti e scoperti su aree private ............. 0,50 ...............
D) Totale Superficie delle pertinenze ..............
E) TOTALE SUPERFICIE CONVENZIONALE CONTRATTUALE (C + D) ................
NOTE
1 La superficie lorda dell'immobile e delle relative pertinenze determinata sulla base dei criteri
stabiliti dal D.P.R. 23.03.1998 n 138 - (Allegato C - Norme tecniche per la determinazione della
superficie catastale delle unit immobiliare a destinazione ordinaria) (All.to J);
2 La superficie dei locali principali e degli accessori, ovvero loro porzioni, aventi altezza inferiore a
m. 1,50, non entra nel computo della superficie catastale.
3 In base al disposto di cui al punto 3 dei Criteri per i gruppi R e P dellAllegato C, le superfici
delle pertinenze e dei vani accessori a servizio indiretto di quelli principali, definite con le modalit
dei precedenti commi, entrano nel computo della superficie catastale fino ad un massimo pari alla
met della superficie dei vani di cui alla lettera a) del comma 1 , cio la superficie conv.le di cui
al punto n 1/a, terza colonna.
4 Immobili attualmente classificati in cat. A/7 e A/8 ;
5 Per il calcolo della superficie di cui alla lettera A) (se espressa in mq lordi) si opera una riduzione
del 15% per gli edifici con struttura in muratura e del 10% per quelli in cemento armato.
6 I parametri correttivi in funzione dellampiezza dellimmobile (punto 1.7 dellAccordo), da
applicare al Totale Superficie Utile (B), sono: Fino a 35 mq: 1,30 (limite max. mq. 42,12); fra 35,1 e
46 mq 1,20 (limite max: mq. 50,70); fra 46,1 e 70 mq : 1,10 (limite max. mq. 70); fra 70,1 e 120
mq: 1,00; fra 120,1 e 140 mq : 0,90 (limite min. mq. 120); oltre 140 mq : 0,85 (limite min. mq. 140)


10
10
Allegato "E" a.t.
Norme Tecniche per la determinazione della superficie catastale
delle unit immobiliari a destinazione ordinaria (Gruppi R,P,T)
(All.to C al D.P.R. 23.03. n 138)
Criteri generali
1) Nella determinazione della superficie catastale delle unit immobiliari a destinazione ordinaria i muri
interni e quelli perimetrali esterni vengono computati per intero fino ad uno spessore massimo di 50 cm.,
mentre i muri in comunione nella misura del 50 % fino ad uno spessore massimo di 25 cm.
2) La superficie dei locali principali e degli accessori, ovvero loro porzioni, aventi altezza utile inferiore a
1,50 m., non entra nel computo della superficie catastale.
3) La superficie degli elementi di collegamento verticale, quali scale, rampe, ascensori e simili, interni alle
unit immobiliari, sono computati in misura pari alla loro proiezione orizzontale, indipendentemente dal
numero dei piani collegati.
4) La superficie catastale, determinata secondo i criteri esposti di seguito, viene arrotondata al mq.
Criteri per i gruppi "R" e "P" (1)
1) Per le unit immobiliari appartenenti alle categorie dei gruppi R e P, la superficie catastale data dalla
somma:
a) della superficie dei vani principali e dei vani accessori a servizio diretto di quelli principali, quali
bagni, ripostigli, ingressi, corridoi e simili;
b) della superficie dei vani accessori a servizio indiretto dei vani principali, quali soffitte, cantine e
simili computata nella misura: del 50%, qualora comunicanti con i vani di cui alla precedente lettera
a); del 25 % qualora non comunicanti;
c) della superficie dei balconi, terrazze e simili, di pertinenza esclusiva della singola unit immobiliare,
computata nella misura: del 30%, fino a mq. 25, e del 10% per la quota eccedente, qualora dette
pertinenze siano comunicanti con i vani alla precedente lettera a); del 15%, fino a mq. 25 e del 5%
per la quota eccedente, qualora non comunicanti. Per le unit immobiliari appartenenti alle categorie
del gruppo P, la superficie di queste pertinenze computata nella misura del 10%;
d) della superficie dell'area scoperta, o a questa assimilabile, che costituisce pertinenze esclusiva della
singola unit immobiliare, computata nella misura del 10%, fino alla superficie definita nella lettera
a), e del 2% per superficie eccedenti detto limite. Per parchi, giardini, corti e simili, che
costituiscono pertinenze di unit immobiliari di categoria R/2, la relativa superficie da computare,
con il criterio sopra indicato, solo per la quota eccedente il quintuplo della superficie catastale di cui
alla lettera a). Per le unit immobiliari appartenenti alla categorie del punto P, dette pertinenze non
sono computate.
2) La superficie dei vani accessori a servizio diretto delle unit immobiliari di categoria R/4, computata
nella misura del 50%;
3) Le superfici delle pertinenze e dei vani accessori a servizio indiretto di quelli principali, definite con le
modalit dei precedenti commi, entrano nel computo della superficie catastale fino ad un massimo pari
alla met della superficie dei vani di cui alla lettera a) del comma 1.
Criteri per il gruppo "T" (2)
1) Per le unit immobiliari appartenenti alle categorie del gruppo "T", la superficie catastale data dalla
somma:
a) della superficie dei locali aventi funzione principale nella specifica categoria e dei locali accessori a
servizio diretto di quelli principali;
b) della superficie dei locali accessori a servizio indiretto dei locali principali computata nella misura:
del 50%, se comunicanti con i locali di cui alla precedente lettera a); del 25% se non comunicanti;
c) della superficie dei balconi, terrazze e simili computata nella misura del 10%;
d) della superficie dell'area scoperta o a questa assimilabile, che costituisce pertinenza esclusiva della
singola unit immobiliare, computata nella misura del 10%, ovvero, per le unit immobiliari di
categoria "T/1", nella misura del 20%.
Per le unit immobiliari appartenenti alla categoria T/1, la superficie dei locali accessori a servizio diretto di
quelli principali di cui alla lettera a) del precedente comma 1, computata nella misura del 50%.
Note:
(1) Gruppo "R": unit immobiliari a destinazione abitative di tipo privato e locali destinati a funzioni
complementari. Gruppo "P": unit immobiliari a destinazione pubblica o di interesse collettivo.
(2) Gruppo "T": unit immobiliari a destinazione terziaria (negozi, magazzini, uffici, laboratori
artigianali, pensioni, palestre, autorimesse, stalle, scuderie e simili).


11
11


Allegato "F" a.t.
Definizione degli interventi edilizi
(Art. 31, L. 5.08.1978 n 457)

Art. 31 (Definizione degli interventi)
Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono cos definiti:
a) interventi di manutenzione ordinaria, quelli che riguardano opere di riparazione,
rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare
o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti;
b) interventi di manutenzione straordinaria, le opere e le modifiche necessarie per
rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonch per realizzare ed
integrare i servizi igienico - sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le
superfici delle singole unit immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni
d'uso.;
c) interventi di restauro e di risanamento conservativo, quelli rivolti a conservare
l'organismo edilizio e ad assicurare la funzionalit mediante un insieme sistematico di
opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo
stesso, n consentano destinazione d'uso con essi compatibili. Tali interventi
comprendono il consolidamento, il ripristino ed il rinnovo degli elementi costituiti
dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti
dell'esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio;
d) interventi di ristrutturazione edilizia, quelli rivolti a trasformare gli organismi edilizi
mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio
in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la
sostituzione di alcuni elementi costitutivi, l'eliminazione, la modificazione e
l'inserimento di nuovi elementi ed impianti;
e) interventi di ristrutturazione urbanistica, quelli rivolti a sostituire l'esistente tessuto
urbanistico - edilizio con altro diverso mediante un insieme sistematico di interventi
edilizi anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati, e della rete
stradale.
Le definizioni del presente articolo prevalgono sulle disposizioni degli strumenti
urbanistici generali e dei regolamenti edilizi. Restano ferme le disposizioni e le
competenze previste dalle leggi 01.06.1939 n 1089 (Tutela delle cose di interesse artistico
o storico) e 29.06.1939 n 1497 (Norme sulla protezione delle bellezze naturali), e
successive modificazioni ed integrazioni.




12
12


Allegato G
Testo dellart. 2, Legge Regionale Toscana
del 21 Maggio 1980 n 59
(Definizione degli interventi manutenzione straordinaria)

"Sono interventi di manutenzione straordinaria le seguenti opere quando siano eseguite con
materiali, caratteri o colori diversi da quelli esistenti: "
1 Rifacimento di intonaci e coloriture esterne
2 rifacimento degli infissi esterni;
3 rifacimento della sistemazione esterna
4 Rifacimento dei pavimenti o rivestimenti interni ed esterni
5 Rifacimento del manto di copertura
"In particolare sono considerati interventi di manutenzione straordinaria quelli sottoelencati,
quando comportino esecuzione di opere murarie:"
6 Rifacimento od installazione
7 Rifacimento od installazione di impianti di riscaldamento o raffreddamento
8 Rifacimento od installazione di impianti di ascensore o montacarichi
9 Rifacimento od installazione di impianti di accumulazione o sollevamento idrico
10 Rifacimento di impianti igienico sanitari
"Sono comunque considerati interventi di manutenzione straordinaria le seguenti opere: "
11 Installazione di impianti igienico - sanitari ricavati nell'ambito del volume dell'unit
immobiliare

12 Realizzazione di chiusure o di aperture interne che non modifichino lo schema
distributivo

13 Consolidamento delle strutture di fondazione o di elevazione
14 Costruzione di vespai o scannafossi



13
13


DESCRIZIONE DELLIMMOBILE
Appartamento di civile abitazione, non ammobiliato/ammobiliato come da elenco sottoscritto
in separata sede, composto da n ....... vani, oltre cucina e servizi, della superficie
convenzionale di circa mq. ............ , sito in Grosseto (...........................................), Via/Piazza
.............................................., n ....... , piano ..... , dotato dalle seguenti pertinenze :
.......................................................................................................................................................
..................................................................................................................................
DATI CATASTALI
Foglio Particella Subalterno Z.C. Categoria Classe Consistenza Rendita

TABELLE MILLESIMALI
Propriet Generale Riscaldamento Scala / Ascensore Pertinenze

DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E TECNICA SICUREZZA IMPIANTI
.......................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................
CERTIFICATO DI COLLAUDO E CERTIFICAZIONE ENERGETICA
.......................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................

I sottoscritti contraenti, sulla base degli elementi indicati nelle tabelle contenute nel
presente prospetto, che vengono riconosciuti e riconfermati con la sottoscrizione del
medesimo,
CONVENGONO E DEFINISCONO
Il canone effettivo di locazione secondo il seguente conteggio :

AEREA OMOGENEA : ............... / TIPOLOGIA IMMOBILE : ...........
SUPERFICIE CONVENZIONALE mq ..........
FASCIA DI OSCILLAZIONE : minimo ................. massimo .................

Canone Unitario
Concordato
Superficie
Convenzionale
Totale Canone
Unit Immob.re
Maggiorazione
per Arredo
Totale Canone
Effettivo



Grosseto l ................................

IL LOCATORE IL CONDUTTORE

................................................ ..................................................




All.to H /a.t.
SCHEDA DI DEFINIZIONE DEL CANONE EFFETTIVO
(art. 1, 4 comma del D.M. I.T. 30.12.2002)
Accordo Territoriale per il Comune di Grosseto del 29 Maggio 2003


14
14
DELIMITAZIONE DELLE AREE OMOGENEE DEL TERRITORIO COMUNALE DI GROSSETO
(art. 1, 2 comma DM. I.T. del 30.12.2002)

AREA OMOGENEA A : CENTRO STORICO, ZONA INTERMEDIA
E ZONE DI PARTICOLARE PREGIO (1)
Larea in questione, comprende sia il Centro Storico tradizionale, delimitato dalle Mura Medicee, che la Zona
di espansione intermedia ed delimitata, allesterno, dalle seguenti vie di scorrimento elencate in senso orario :
Via Monte Labro - Viale Europa - Via Andorra - Via Senese - Via Lago di Varano - Via Santerno - Viale
Mascagni - P.zza Della Libert - Via delle Brigate Partigiane - P.zza Risorgimento - Sotto Passaggio Ferroviario
- Via Aurelia Antica fino a Via A. Del Sarto, Via A. Del Sarto - Viale della Repubblica - Viale Cimabue - Viale
Telamonio - Viale G. Cesare - Viale Giusti - Viale Aurelia Nord fino allincrocio con Via Monte Labro.
Equiparate a questa area sono le zone di particolare pregio : Uliveto, Tiro a Segno, Verde Maremma,
Cittadella, Poggione, Casalecci, Saracina, Marina - Principina.
AREA OMOGENEA B : PERIFERIA
Larea delimitata, allinterno, dal perimetro dellarea A e, allesterno, dal perimetro dei Contesti Edificabili
previsti dalla variante del Piano Regolatore Generale.
AREA OMOGENEA C : FRAZIONI
ZONA C.1. Alberese - Rispescia
ZONA C.2. Braccagni - Montepescali
ZONA C.3. Batignano - Roselle - Istia
AREA OMOGENEA D : TERRITORIO APERTO
Larea costituita da tutto il territorio comunale esterno al perimetro dei Contesti Edificabili della variante del
P.R.G. del Capoluogo e delle Frazioni.


Area "A" - Centro Storico, Zona Intermedia e Zone di Pregio (1)
minimi massimi Tipologia / Sub fascia

Tipo A / Superiore 4,54 7,44
Tipo B / Intermedia 3,41 5,58
Tipo C / Inferiore 2.28 4,34
Area "B" - Periferia
minimi massimi Tipologia / Sub fascia

Tipo A / Superiore 3,98 6,82
Tipo B / Intermedia 2,84 4,96
Tipo C / Inferiore 1,71 3,72
Area "C" - Frazioni
Minimi massimi Tipologia / Sub fascia

Tipo A / Superiore 3,98 6.19
Tipo B / Intermedia 2,84 4,96
Tipo C / Inferiore 1,71 3,72
Area "D" - Territorio Aperto
minimi massimi Tipologia / Sub fascia

Tipo A / Superiore 3,41 6,19
Tipo B / Intermedia 2,28 4,34
Tipo C / Inferiore 1,13 3,10
Nota: z.p.p.: Uliveto, Tirassegno, Verde Maremma, Cittadella, Poggione -
Commendone, Casalecci, Saracina, Marina, Principina a Mare.

Accordi territoriali decentrati ex art. 2, comma 3 legge 431/98
Ai sensi dellart. 2, comma 3 della legge 9 dicembre 1998, n. 431, consentito alle parti
di stipulare contratti di locazione, definendo il valore del canone, la durata del contratto,
ance in relazione a !uanto previsto dallart. ", comma 1 della predetta legge, e
comun!ue nel rispetto di !uanto disposto dal comma " del medesimo art.2.
#li accordi territoriali, in conformit$ alle finalit$ indicate allart. 2 comma 3 della legge
431%98, stabiliscono fasce di oscillazione del canone di locazione allinterno delle !uali,
secondo le caratteristice delledificio e dellunit$ immobiliare, da concordare tra le
parti il canone per i singoli contratti.
A tale scopo
&'A

(e Associazioni della propriet$ )
- UPPI *unione piccoli proprietari immobiliari+ con sede in 'eggio ,alabria,
rappresentata dal suo -residente pro.tempore/
0

(e Associazioni dellin!uilinato)
SUNIA 1 con sede in 'eggio ,alabria , in persona del suo legale rappresentante
pro.tempore/
ANIA 1 con sede in 'eggio ,alabria, in persona del suo legale rappresentante
pro.tempore/
- UNIAT con sede in 'eggio ,alabria, in persona del suo legale rappresentante
pro.tempore/
23 ,4563050 0 23 2&3-7(A 87A5&4 20#70 )
1+ 1 ,riteri per la determinazione dei canoni di locazione
Ai sensi e con le finalit$ di cui allart.2, comma 3 (egge 431%98 le parti, come sopra
costituite, anno individuato nel territorio del ,omune di 'eggio ,alabria, tre aree
aventi caratteristice omogenee per valori di mercato, dotazioni infrastrutturali,
tipologie edilizie, denominate)
Zona centrale Zona intermedia - Zona periferia
ona !entrale" comprende lambito territoriale racciuso tra il -alazzetto dello 2port
a 5ord, lo 2tadio ,omunale a 2ud, la circonvallazione autostradale ad 0st e la battigia
del mar 3onio ad 4vest/
1
ona Intermedia"
tra il -alazzetto dello 2port e la frazione #allico a 5ord, lo 2tadio ,omunale e il
torrente 2antAgata a 2ud, la circonvallazione autostradale ad 0st e la battigia del mar
3onio ad 4vest/
&utto !uanto non compreso nelle predette zone e da considerarsi #ona $eri%erica.
Allinterno delle predette aree le parti sociali individuano un valore minimo ed un
valore massimo del canone di locazione, entro cui, i contraenti *locatore%conduttore+
determinano il canone effettivo tenendo contro dei seguenti elementi, nel rispetto del
valore massimo. 9etti valori saranno considerati nel rispetto del valore massimo.
- tipologia dellalloggio/
- stato manutentivo dellalloggio/
- stato manutentivo delledificio/
- dotazioni tecnice/
- pertinenze dellalloggio/
- presenza di spazi comuni/
- dotazione di mobilio.
,on riferimento al 9.-.'. 138%98, si definisce metro !uadro utile)
a+ . la superficie calpestabile al netto dei muri perimetrali ed interni dei vani principali e
di vani accessori a servizio diretto di !uelli principali, !uali bagni, ripostigli, ingressi,
corridoi e simili.
&' la superficie dei vani accessori a servizio indiretto dei vani principali, !uali soffitte,
cantine, verande e simili, sar$ computata nella misura)
. ":; !ualora comunicanti con i vani di cui alla precedente lettera A/
. 2"; !ualora non comunicanti.
c' la superficie dei balconi, terrazze e simili, di pertinenza esclusiva della singola
unit$ immobiliare, computata nella misura)
- del 3:; fino a m!. 2" e del 1:; per la !uota eccedente, !ualora dette pertinenze
siano comunicanti con i vani di cui alla precedente lettera a'(
- del 1";, fino a m!. 2" e del "; per la !uota eccedente, !ualora non comunicanti.
d' (a superficie dellarea scoperta o a !uesta assimilabile, ce costituisce pertinenza
esclusiva della singola unit$ immobiliare, sar$ computata come segue)
. 1:; fino alla raggiunta superficie della abitazione complessivamente calpestabile al
netto dei muri.
- 2; per la restante superficie, eccedente il limite di cui sopra.
- -er le abitazioni con superficie inferiore a m!. <: si applicer$ una maggiorazione
del 2:; fino al limite di m!. <:.
5ella )NA *I P+,I-+,IA il canone di locazione effettivo, come sopra definito,
determinato dai contraenti fra un valore minimo di = 1,29 per m!. mensile, ed un
massimo di = 2,"8 per m!. mensile/
5ella )NA INT+,.+*IA il canone di locazione effettivo, determinato dai
contraenti fra un valore minimo di = 1,81 per m!. mensile, ed un massimo di = 3,<2 per
m!. mensile/
2
5ella )NA !+NT,A/+ il canone di locazione effettivo, determinato dai
contraenti fra un valore di = 2,"8 per m!. mensile, e = ",1< per m!. mensile.
-er la definizione del canone effettivo, collocato tra il valore minimo ed il valore
massimo delle fasce di oscillazione, le parti contrattuali, assistite . a loro riciesta. dalle
rispettive organizzazioni sindacali, tengono conto dei seguenti elementi. 3n ogni caso il
canone di locazione non potr$ eccedere il valore massimo individuato per ogni singola
zona o microzona, fatta salva la variazione 3stat intervenuta a far data 1> gennaio 2:::..
/a determina#ione del canone e%%etti0o, ai 1en1i del comma 4 art. 1, *.../.P. del
2/3/99 $3&&licato 13lla 4.U. del 22/3/99 terra5 conto dei 1eg3enti $arametri"
1' TIP)/)4IA" nella determina#ione del canone e%%etti0o 1i a$$lic6er7 il 0alore
minimo dell5a$$artamento 1e e5 categoria A/4( 3n 0alore medio 1e e5 categoria
A/3( il 0alore ma11imo 1e e5 categoria A/2 etc.
2' STAT) .ANUT+NTI8) *+//5 A//)44I)" nella determina#ione del
canone e%%etti0o 1i a$$lic6er7 il 0alore minimo 1e lo 1tato man3tenti0o e5
91cadente:( 3n 0alore medio 1e lo 1te11o e5 913%%iciente:( il 0alore ma11imo 1e
in0ece e5 9$rege0ole:.
3' STAT) .ANUT+NTI8) *+//5 +*I-I!I)" nella determina#ione del canone
e%%etti0o 1i a$$lic6er7 il 0alore minimo 1e lo 1tato man3tenti0o e5 91cadente:(
3n 0alore medio 1e lo 1te11o e5 913%%iciente:( il 0alore ma11imo 1e in0ece e5
9$rege0ole:.
4' *)TAI)NI T+!NI!;+ <a1cen1ore, ri1caldamento e/o climati##a#ione,
di1$o1iti0i atti al 13$eramento delle &arriere arc6itettonic6e, anti%3rto,
anti1ca11o, $annelli 1olari, $redi1$o1i#ione allaccio alla rete metani%era, etc.'"
nella 0al3ta#ione del canone e%%etti0o 1i a$$lic6er7 il 0alore minimo in a11en#a
di elementi ( 3n 0alore medio in $re1en#a di 3n elemento( il 0alore ma11imo in
$re1en#a di $i= di 3n elemento.
2' P+,TIN+N+ <cantina, &ox, terra##o e1cl31i0o $ro>?3ota, $o1to macc6ina
1co$erto, $o1to macc6ina co$erto, etc.' " nella 0al3ta#ione del canone e%%etti0o
1i a$$lic6er7 il 0alore minimo in a11en#a di elementi ( 3n 0alore medio in
$re1en#a di 3n elemento( il 0alore ma11imo in $re1en#a di $i= di 3n elemento.
@' P,+S+NA *I SPAI !).UNI <cortili condominiali, giardini condominiali,
im$ianti 1$orti0i, etc.'" nella 0al3ta#ione del canone e%%etti0o 1i a$$lic6er7 il
0alore minimo in a11en#a di elementi ( 3n 0alore medio in $re1en#a di 3n
elemento( il 0alore ma11imo in $re1en#a di $i= di 3n elemento.
Il 0alore a metro ?3adro men1ile 1ar7 determinato dalla media dei 0alori dei
$redetti elementi da indicare anc6e nel contratto di loca#ione.
+0ent3ale dota#ione mo&ilio" il canone di loca#ione determinato con l5a$$lica#ione
dei criteri di 0al3ta#ione 1o$ra indicati $otr7 a3mentare in ragione del 2AB.
-er le compagnie assicurative, gli 0nti privatizzati, i canoni sono definiti allinterno dei
valori minimi e massimi come sopra indicati, in base ad appositi accordi integrativi fra
le -ropriet$, assistita 1 a sua riciesta 1 delle organizzazioni 2indacali dei proprietari
della stessa prescelta e le 4rganizzazioni sindacali dei conduttori, rappresentative
dellin!uilinato firmatarie degli accordi territoriali.
-er gli 0nti -revidenziali -ubblici i canoni sono determinati in base alle aree omogenee
ed agli elementi individuati nel presente accordo.
3
0 consentito stabilire durate contrattuali superiori a !uelle minime fissate dalla legge,
in !uesto caso, le parti individuano le relative misure di aumento dei valori minimo e
massimo delle fasce di oscillazione dei canoni definiti per aree omogenee nella misura
del 1";.
-er le zone di particolare pregio e degrado, le parti individuano le relative misure di
aumento e di diminuzione dei valori minimo e massimo delle fasce di oscillazione dei
canoni definiti per aree omogenee nella misura del 1:;.
(e parti, come sopra costituite, definiscono il contratto tipo, di cui il modello allegato
alla presente convenzione * ?odello A+ sulla base dei seguenti elementi)
- 'innovo tacito in assenza di disdetta/
- -revisione, nel caso in cui il locatore abbia riac!uistato lalloggio a seguito di
legittimo esercizio della disdetta, ovvero non lo adibisca agli usi riciesti, di un
risarcimento pari a !uanto previsto dalla legge/
- @acolt$ di recesso da parte del conduttore previo preavviso di mesi sei/
- 0sclusione della sublocazione/
- ?odalit$ di consegna dellalloggio con verbale, o comun!ue con descrizione
analitica dello stato di conservazione dellimmobile/
- -roduttivit$ di interessi legali annuali sul deposito cauzionale non superiore a tre
mensilit$/
- 'iciamo sugli oneri accessori ed alle disposizioni degli articoli 9 e 1: della legge
392%A8/
- Aggiornamento 32&A& al A"; della variazione intervenuta/
- -revisione di una ,ommissione ,onciliativa 2tragiudiziale facoltativa.
3l contratto, inoltre dovr$ prevedere tutti gli elementi ed i riferimenti documentali ed
informativi sulla classificazione catastale, le tabelle millesimali ove esistenti, lo stato
degli impianti e delle attrezzature tecnologice, ance in relazione alle normative sulla
sicurezza nazionale e comunitaria, noncB la clausola ce faccia riferimento alla
reciproca autorizzazione ai fini della normativa sulla privacC *legge <A"%9<+ .
!,IT+,I P+, /A *+-INII)N+ *+I !AN)NI *I /)!AI)N+ + *+I
!)NT,ATTI TIP), P+, 4/I USI T,ANSIT),I
-er soddisfare le esigenze di stipula di contratti transitori, da parte dei proprietari e dei
conduttori, si conviene ce essi abbiano una durata non inferiore ad un mese e non
superiore a diciotto mesi.
3l contratto 1tipo deve provvedere una specifica clausola, ce individui lesigenza
transitoria del locatore e del conduttore, i !uali, dovranno confermare il verificarsi della
stessa tramite lettera raccomandata, da inviarsi avanti la scadenza, nel termine stabilito
nel contratto.
8ualora il locatore non adempia a !uesto onere contrattuale, oppure siano venute meno
le cause della transitoriet$, il contratto tipo deve prevedere la riconduzione della durata
a !uella prevista dellart. 2, comma 1 della legge 431%98.
(esigenza transitoria del conduttore deve essere provata con apposita diciarazione, da
allegare al contratto.
4
3l canone di locazione dei contratti transitori definito allinterno dei valori minimi e
massimi stabiliti per le fasce di oscillazione per le zone omogenee individuate dalla
presente convenzione.
(e parti, come sopra costituite, definiscono il contatto 1 tipo, di cui il modello allegato
alla presente convenzione territoriale *?od b.+ sulla base dei seguenti elementi e
condizioni)
- 9urata minima di un mese e massima di diciotto mesi/
- 9iciarazione del locatore e del conduttore ce esplicitino lesigenza della
transitoriet$/
- onere per il locatore di confermare alla prima scadenza del contratto i motivi di
transitoriet$ posti a base dello stesso/
- 'iconduzione del contratto allart. 2, comma 1 della legge 431%98 in caso di
mancata conferma dei motivi, ovvero risarcimento pari a trentasei mensilit$ in caso
di mancato utilizzo dellimmobile rilasciato/
- 9iciarazione delle transitoriet$ per soddisfare esigenze del conduttore, ce lo
stesso deve allegare al contratto/
- @acolt$ di recesso da parte del conduttore * per gravi motivi+/
- 0sclusione della sublocazione/
- -revisione di prelazione a favore del conduttore, ove le parti lo concordino, di
prelazione a favore del conduttore in caso di vendita dellimmobile/
- ?odalit$ di consegna con verbale, o comun!ue con descrizione analitica dello stato
di conservazione dellimmobile/
- -roduttivit$ di interessi legali annuali sul deposito cauzionale, ce non superi le tre
mensilit$/
- 'iciamo sugli oneri accessori ed alle disposizioni degli articoli 9 e 1: della legge n.
392%A8/
- -revisione di una ,ommissione ,onciliativa 2tragiudiziale facoltativa/
3l contratto, inoltre dovr$ prevedere tutti gli elementi ed i riferimenti documentali ed
informativi sulla classificazione catastale, le tabelle millesimali ove esistenti, lo stato
degli impianti e delle attrezzature tecnologice, ance in relazione alle normative sulla
sicurezza nazionale e comunitaria, noncB la clausola ce faccia riferimento alla
reciproca autorizzazione ai fini della normativa sulla privacC *legge <A"%9<+
!,IT+,I 4+N+,A/I P+, /A *+T+,.INAI)N+ *+I !AN)NI + P+, I
!)NT,ATTI TIP) P+, 4/I STU*+NTI UNI8+,SITA,I -U),I S+*+
-er soddisfare le esigenze degli studenti universitari fuori sede, si conviene, ce i
contratti di locazione possano essere sottoscritti o sin dal singolo studente, o da gruppi
di studenti universitari fuori sede, o dalle Aziende per il diritto allo 2tudio, !ualora
lin!uilino sia iscritto ad un corso di laurea in un comune diverso da !uello di residenza
* da specificare nel contratto+.
3 canoni di locazione, sono definiti sulla base della fasce di oscillazione per aree
omogenee, stabilite negli accordi territoriali di cui al presente accordo.
-er ogni singolo contratto, si puD inoltre tenere conto)
- 9ella presenza del mobilio/
- 9i particolari clausole/
- 9elle eventuali modalit$ di rilascio/
"
(e parti definiscono il contratto 1 tipo, il cui modello allegato alla presente
convenzione *?od.,+ sulla base dei seguenti elementi e condizioni)
- 9urata minima di sei mesi e massima di trentasei mesi/
- @acolt$ di recesso parziale per il conduttore/
- @acolt$ di recesso parziale per il conduttore in caso di pluralit$ di conduttori/
- 0sclusione della sublocazione/
- ?odalit$ di consegna con verbale, o comun!ue con descrizione analitica dello stato
di conservazione dellimmobile/
- -roduttivit$ di interessi legali annuali sul deposito cauzionale, ce non superi le tre
mensilit$/
- 'iciamo sugli oneri accessori ed alle disposizioni degli articoli 9 e 1: della legge n.
392%A8/
- -revisione di una ,ommissione ,onciliativa 2tragiudiziale facoltativa/
3l contratto, inoltre dovr$ prevedere tutti gli elementi ed i riferimenti documentali ed
informativi sulla classificazione catastale, le tabelle millesimali ove esistenti, lo stato
degli impianti e delle attrezzature tecnologice, ance in relazione alle normative sulla
sicurezza nazionale e comunitaria, noncB la clausola ce faccia riferimento alla
reciproca autorizzazione ai fini della normativa sulla privacC *legge <A"%9<+
(a presente convenzione sottoscritta
<
Accordo Territoriale
Comune di REGGIO EMILIA
in attuazione della legge n. 431 del 09.12.1998
e del Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
di concerto con il Ministero dellEconomia e delle Finanze in data 30.12.2002

Reggio Emilia, 6 novembre 2003

Fra le seguenti organizzazioni di categoria della propriet edilizia e dei conduttori:
Associazione della Propriet Edilizia - A.P.E., aderente alla Confedilizia
in persona del Presidente Avv. Prof. Giovanni Bertolani
Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari - A.S.P.P.I.
in persona del Segreatrio Geom. Alessandro Ferrari.
Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari - S.U.N.I.A
nella persona del Segretario Sig. Lino Foroni
Sindacato Italiano Casa e Territorio - S.I.C.E.T
nella persona del Segretario Sig.ra Paola Zanni
Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio - U.N.I.A.T.
nella persona del Segretario Sig. Giorgio Ferrari

In attuazione della Legge 431 del 9.12.1998 e del Decreto Ministeriale del 30.12.2002

SI DEFINISCE

il presente accordo territoriale come segue:

1) Il presente accordo ha valore per tutto il territorio del Comune di Reggio Emilia.

2) I contratti di locazione, a cui il presente accordo territoriale si riferisce, possono essere
stipulati esclusivamente utilizzando i tipi di contratto allegati al D.M. del 30.12.2002, e
precisamente:
per i contratti di cui al comma 3 art. 2 L. 431/98, il tipo di contratto all.A al citato D.M.;
per i contratti di cui al comma 1 art. 5 L. 431/98 (di natura transitoria) il tipo di contratto
all.B al citato D.M. e
per i contratti di cui al comma 2 art. 5 L. 431/98 (studenti universitari) il tipo di contratto
all.C al citato D.M. .

3) Le fasce doscillazione dei canoni di locazione, per insiemi daree omogenee ( zone ) cos
come individuate nellallegato A (cartografia e descrizione),sono definite nellallegato B.
La superficie utile dellunit immobiliare quella definita dai criteri generali di cui allallegato
C del D.P.R. n. 138 del 23-03-1998 con esclusivo riferimento a quello dei vani principali
abitativi, valutando quindi gli accessori (ad eccezioni dellautorimessa e/o posto auto sotto
disciplinati) solo per lorientamento dellunit immobiliare nella relativa fascia di oscillazione.
La superficie dellautorimessa e/o posto auto, coperto o scoperto, viene sommata alla
superficie dellabitazione secondo le seguenti percentuali:
- Autorimessa privata 75%
- Posto auto coperto in uso esclusivo 50%
- Posto auto scoperto ad uso esclusivo 25%

4) Le parti potranno definire il canone effettivo purch compreso entro il valore minimo e il
valore massimo delle relative sub-fasce previste per la zona di competenza, come definite al
precedente punto 3 e relativi allegati, tenendo conto dei parametri oggettivi di seguito indicati
Parametri oggettivi :
- Impianto di riscaldamento (autonomo o centralizzato),
- Impianto fisso di condizionamento daria,
- Ascensore,
- Autorimessa o box auto (posto auto per il Centro Storico),
- Cantine e/o soffitte,
- Data di ultimazione dei lavori di costruzione/di ristrutturazione/ di risanamento
conservativo inferiore a 10 anni,
- Doppi servizi,
- Area scoperta privata e/o condominiale almeno in parte attrezzata a verde
(cortile in Centro Storico di almeno 10 mq.);
- Terrazzo e/o balcone.

nonch dei seguenti criteri valutativi cos come definiti al c.4 articolo 1 del D.M. 30.12.2002.
- Tipologia dellalloggio;
- Stato manutentivo dellalloggio e dellintero stabile;
- Pertinenze alloggio (posto auto, box, cantina, ecc.)
- Presenza di spazi comuni (cortili, aree a verde, impianti sportivi interni, ecc.);
- Dotazione di servizi tecnici (ascensore, riscaldamento autonomo o centralizzato,
condizionamento daria, ecc.);
- Eventuale dotazione di mobilio;

Le abitazioni che hanno fino a tre (due per il Centro Storico) dei parametri oggettivi sopra
indicati si collocano nella sub-fascia minima.
Le abitazioni con quattro (tre per il Centro Storico) dei parametri oggettivi sopra indicati si
collocano nella sub-fascia media.
Le abitazioni con almeno sei (cinque per il Centro Storico) dei parametri oggettivi sopra
indicati si collocano nella sub-fascia massima.
La tabella di riferimento dei parametri oggettivi per collocare le abitazioni allinterno delle
sub-fasce pertanto la seguente:

SUB-FASCE Parametri Centro Storico Parametri Altre Zone
Minima 2 3
Media 3 4
Massima 5 6

Le parti contrattuali, utilizzando i parametri oggettivi, individuano la sub-fascia
dappartenenza dellabitazione da locare e, tenendo conto dei criteri valutativi, definiscono il
canone effettivo, compreso tra i livelli minimo e massimo corrispondenti.

Gli immobili arredati in ogni loro vano abitabile potranno avere un incremento del canone di
locazione nella misura massima del 20%.
Qualora uno o pi vani risultino privi degli arredi, la maggiorazione massima applicabile sar
del 15% fermo restando lobbligo di arredo per cucina e una camera da letto.

In merito a quanto stabilito dallart.1 comma 9 del D.M del 30.12.2002 le parti potranno
contrattualmente prevedere laggiornamento annuale del canone di locazione nella misura del
75% della variazione ISTAT dellindice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati verificatesi nellanno precedente

A garanzia di tutti i patti contrattuali le parti potranno convenire, in sostituzione del deposito
cauzionale, il rilascio, da parte del conduttore, di fidejussione bancaria o assicurativa di
importo comunque non superiore a tre mensilit.

Nella definizione del canone le parti potranno avvalersi dellassistenza delle rispettive
organizzazioni di categoria firmatarie del presente accordo.

5) I contratti di locazione ad uso abitativo, di cui allart, 2 c. 3 della legge 431/98 e art. 1 del
D.M. 30.12.2002 hanno durata non inferiore ad anni 3 (TRE).
Ove le singole parti contraenti concordino una durata contrattuale superiore ad anni TRE, le
fasce di oscillazione dei canoni di cui allallegato B relative alle zone ove ubicato
limmobile subiranno nei valori minimo e massimo un aumento pari:
- al 3 % per i contratti di quattro anni,
- al 5 % per i contratti di cinque anni,
- al 8 % per i contratti di sei o pi anni,
a valere per lintera durata contrattuale.

Le Associazioni firmatarie del presente accordo si impegnano a far s che, nei contratti
stipulati con la loro assistenza, sia prevista e concessa al conduttore la facolt di recesso
anticipato dal contratto in qualsiasi momento con un preavviso, da inviarsi a mezzo lettera
raccomandata, di almeno mesi 6 (SEI).

6) I Contratti ad uso abitativo di natura transitoria di cui allart. 5 c. 1 legge 431/98 e art. 2
del D.M. 30.12.2002 hanno durata non inferiore a mesi 1 (UNO) e non superiore a mesi
18 (DICIOTTO).
Tali contratti sono stipulati per soddisfare particolare esigenze dei proprietari e/o dei
conduttori, di seguito individuate:

Esigenze di natura transitoria dei conduttori:
a) lavoro a tempo determinato, (fuori dal comune di residenza),
b) trasferimento temporaneo della sede di lavoro, (fuori dal comune di residenza),
c) motivi di cura per salute personale, (fuori dal comune di residenza),
d) esigenza di assistere, in comune diverso da quello di residenza, un famigliare malato grave, o
portatore di handicap fisico o psichico, o comunque non autosufficiente,
e) corsi di studio, professionali, daggiornamento, perfezionamento, diversi dalla fattispecie di
cui al comma 2 dellart.5 legge 431/98 e art.3 D.M. 30.12.02, (fuori dal comune di residenza),
f) di natura abitativa, diverso dalla necessit primaria, escluso luso vacanze (di cui art. 1 comma
1 lettera C legge 431/98 ) e diverso dalle fattispecie sopra indicate,
g) qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a data prefissata
ed espressamente indicata nel contratto.





Esigenze di natura transitoria dei locatori:
h) esigenza del locatore (persona fisica o giuridica) di destinare limmobile da locare, a s oppure
ad un famigliare o ad un parente fino al 2 grado;
i) trasferimento temporaneo della sede di lavoro (fuori dal comune di residenza),
j) interventi di manutenzione straordinaria, di ristrutturazione, di recupero e restauro
conservativo nellabitazione, che non consentano la permanenza del conduttore nellalloggio e
per i quali stata inoltrata richiesta di concessione, autorizzazione edilizia o D.I.A. (Denuncia
Inizio Attivit Edilizia),
k) interventi di manutenzione straordinaria, di ristrutturazione, di recupero, nelledificio, che non
consentano la permanenza del conduttore nellalloggio e per i quali stata inoltrata richiesta di
concessione, autorizzazione edilizia o D.I.A. (Denuncia Inizio Attivit Edilizia).
l) qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data prefissata ed
espressamente indicata nel contratto,

Questi contratti devono prevedere una specifica clausola che individui lesigenza di
transitoriet del locatore e/o del conduttore (da provare questultima con apposita
documentazione da allegare al contratto) i quali dovranno confermare il permanere della stessa
tramite lettera raccomandata da inviarsi prima della scadenza del termine stabilito nel contratto
(Articolo 2 comma 4 del D.M. 30.12.2002).
Le parti potranno definire il canone effettivo dei contratti di locazione di natura transitoria,
purch compreso entro i valori minimo e massimo delle relative sub-fasce previsti per la zona
di competenza, come definiti ai precedenti punti 3 e 4 e potranno avvalersi dellassistenza
delle organizzazioni di categoria firmatarie del presente accordo.

7) I contratti di locazione per studenti universitari di cui allart. 5 comma 2 della L. 431/98
e art. 3 del D.M. del 30.12.2002 hanno durata non inferiore a mesi 6 (SEI) e non
superiore a mesi 36 (TRENTASEI).
Tali contratti possono essere stipulati qualora il conduttore sia iscritto ad un corso di laurea o
di perfezionamento, ovvero di specializzazione in un comune diverso da quello di residenza.
I contratti possono essere sottoscritti o dal singolo studente o da gruppi di studenti universitari
o dalle aziende per il diritto allo studio.
Le parti contraenti, potranno determinare il canone effettivo dei contratti di locazione per
studenti universitari, purch compreso entro i valori minimo e massimo delle relative sub-
fasce previsti per la zona di competenza, come definiti ai precedenti punti 3 e 4, con la
eccezione seguente.
Qualora la durata del contratto non sia superiore a mesi nove i canoni mensili come sopra
determinati potranno essere aumentati nella misura massima del 15%.
Le parti potranno avvalersi dellassistenza delle organizzazioni di categoria firmatarie del
presente accordo.

8) In relazione alla ripartizione degli oneri accessori tra locatore e conduttore le parti stipulanti
richiamano e accolgono quanto previsto nellallegato G al D.M. del 30.12.2002.
Per quanto ivi non previsto, le Associazioni firmatarie del presente accordo si impegnano a far
s che, nei contratti stipulati con la loro assistenza, si concordi di rispettare la tabella di
divisione delle spese allegata al precedente Accordo Territoriale datato 6.10.1999 e depositato
al Comune di Reggio Emilia l11.10.1999.

9) Locatori e conduttori potranno avvalersi della assistenza delle rispettive Organizzazioni di
categoria firmatarie per una concreta e corretta applicazione del presente accordo territoriale.

10) Per i contratti di cui al presente accordo territoriale, le parti contraenti, allatto della stipula del
contratto, potranno concordare altre pattuizioni a fronte di particolari condizioni, purch non
in contrasto con le norme della legge 431/98, del D.M. 30.12.2002 e del presente accordo.

11) Il presente accordo territoriale ha validit dalla sua sottoscrizione e sar depositato presso il
Comune di Reggio Emilia.
Il presente accordo potr formare oggetto di revisione qualora:
il Comune deliberi nuove aliquote ICI per laffitto contrattato di cui al presente accordo;
siano modificate le normative fiscali previste agli articoli 8 e 10 della legge 431/98 e delle
altre normative attualmente vigenti;
siano intervenute consistenti variazioni delle condizioni di mercato locale degli affitti,
lunanimit delle Organizzazioni di categoria stipulanti (S.U.N.I.A. - S.I.C.E.T. - U.N.I.A.T. -
A.P.E. - A.S.P.P.I.) lo ritengano comunque necessario o opportuno prescindendo dalladesione
prestata da altre Organizzazioni.
Le Organizzazioni di categoria firmatarie si impegnano a riconvocarsi annualmente per una
verifica sullapplicabilit del presente accordo.

Per le Organizzazioni di categoria della Propriet

A.P.E. A.S.P.P.I.










Per le Organizzazioni di categoria degli Inquilini

S.I.C.E.T. S.U.N.I.A. U.N.I.A.T.










Per adesione con espresso e irrevocabile riconoscimento della facolt di cui al punto n.11.




Allegato A allaccordo territoriale per il Comune di Reggio Emilia
ai sensi del comma 3 dellart. 2 della Legge 431/98

Mappa delle zone omogenee, definite nel presente accordo per il Comune di Reggio Emilia, fra
le organizzazioni sindacali, in applicazione della legge 431/98 e del DM del 30.12.2002.
In considerazione dellomogeneit del territorio cittadino e comunale, si individuano quattro zone
omogenee quivi specificate, e meglio individuate nelle cartografie allegate.
I confini tra le zone si intendono tracciati sulla linea di mezzeria della varie strade.
Si definiscono:

1) Centro Storico, larea interna perimetrata dai viali di circonvallazione dell esagono
(Viale Piave, Viale Isonzo, Viale Timavo e Viale dei Mille).

2) Centro edificato la zona delimitata dal Torrente Crostolo, Via XX Settembre, Via Cisalpina,
linea ferroviaria Milano-Bologna sino alla Stazione (Piazza Marconi), Via Turri fino a Via Chiesi, Via
Chiesi, Via Ruscelloni in linea retta fino a Via Paradisi, Via Ritorni, Via Emilia Ospizio fino a Viale
del Partigiano, Viale del Partigiano, Via Martiri di Cervarolo fino a Via Benedetto Croce, Via
Benedetto Croce fino a Via Settembrini, Via Settembrini fino alla prevista nuova Tangenziale fino a
Via Lelio Basso, Via Lelio Basso fino a chiudersi con il Torrente Crostolo,

3) Prima Periferia la zona esterna al Centro Edificato e delimitata a nord dalla tangenziale
Viale Martiri di Piazza Tien Anmen sino alla ferrovia MI-BO, ferrovia fino al Torrente Modolena,
Torrente Modolena sino ai confini di Comune, confini di Comune sino al torrente Rodano, Torrente
Rodano fino alla ferrovia MI-BO, ferrovia fino allintersezione con Via del Partigiano, Via del
Partigiano, Via dellAreonautica fino a chiudersi con la tangenziale Viale Martiri di Piazza Tien
Anmen.
Ai fini della determinazione dei canoni si considera facente parte di questa zona anche il
Centro abitato di Codemondo.

4) Periferia e Frazioni la restante zona del comune cittadino ad esclusione di quelle precedentemente
individuate, zona di Codemondo compresa.
Le cosiddette case sparse potranno avere un canone non superiore all80% dei valori di questa zona.

****

Si considerano case sparse quelle poste allesterno del perimetro del territorio urbanizzato cos come
indicato dalla cartografia allegata alla variante generale del P.R.G. 1999 ex art.13 della Legge
Regionale n. 47/78 e successive modifiche.






ALLEGATO B allaccordo territoriale per il Comune di Reggio Emilia
ai sensi del comma 3 dellart. 2 della Legge 431/98

Fasce doscillazione dei canoni di locazione, definite, nel presente accordo per il Comune di Reggio
Emilia, fra le Organizzazioni di categoria, in applicazione della legge 431/98 e del DM. del
30.12.2002.

Premessa.

Nel definire i valori minimi e massimi delle fasce di oscillazione, riferiti alla citt e al Comune di
Reggio Emilia, si tenuto conto delle condizioni logistiche, urbanistiche e della edilizia abitativa.

1) Al fine di facilitare lindividuazione dei valori minimi e massimi delle fasce di oscillazione, si
prendono a riferimento le abitazioni, suddividendole in quattro tipologie dimensionali come segue:

abitazioni fino a 50 mq.
abitazioni da 51 a 75 mq.
abitazioni da 76 a 100 mq.
abitazioni oltre 100 mq.

2) La suddivisione di cui al punto 1 frutto di una oggettiva valutazione rilevata da una
attenta disamina delle richieste e delle offerte del mercato immobiliare cittadino.

3) Per ogni tipologia dimensionale si sono inoltre determinate tre sub-fasce doscillazione del canone:
minima, media e massima.
Le sub-fascie di oscillazione sono state determinate tenendo conto dei parametri oggettivi di cui
al punto 4 dellaccordo territoriale per il Comune di Reggio Emilia.

4) Le parti contraenti nella determinazione del canone effettivo, entro i valori minimo e massimo della
relativa sub-fascia, anche con lassistenza delle organizzazioni sindacali, firmatarie del presente
accordo, allatto della stipula del contratto di locazione terranno conto degli elementi abitativi in
base a quanto sopra specificato al punto 3 nonch al punto 4 dellaccordo territoriale per il comune
di Reggio Emilia.

5) La tabella seguente riporta i minimi e i massimi di oscillazione, delle fasce e sub-fasce, divise
per le zone e tipologie dimensionali come definite allallegato A dellaccordo territoriale per il
Comune di Reggio Emilia.









COMUNE DI REGGIO EMILIA

TARIFFE ./MQ COMMERCIALE/MESE



SUPERFICIE SUB-FASCIA MINIMA SUB-FASCIA MEDIA SUB-FASCIA MASSIMA


ZONA : CENTRO STORICO

Fino a 50 mq 3,90 5,60 5,30 7,20 6,70 9,00
Da 51 a 75 mq 3,40 5,10 4,80 6,70 6,20 8,30
Da 76 a 100 mq 3,20 4,90 4,50 6,20 5,70 7,40
Oltre 100 mq 2,90 4,50 4,10 5,20 4,80 7,00


ZONA : CENTRO EDIFICATO

Fino a 50 mq 3,10 4,30 4,00 5,40 5,00 6,40
Da 51 a 75 mq 3,00 4,20 3,90 5,30 4,90 6,20
Da 76 a 100 mq 2,80 4,00 3,60 4,80 4,40 5,60
Oltre 100 mq 2,70 3,80 3,40 4,50 4,10 5,30


ZONA : PRIMA PERIFERIA

Fino a 50 mq 2,70 4,00 3,60 5,00 4,50 6,00
Da 51 a 75 mq 2,60 3,70 3,40 4,80 4,20 5,50
Da 76 a 100 mq 2,50 3,60 3,20 4,60 4,10 5,40
Oltre 100 mq 2,40 3,40 3,10 4,20 3,80 4,90


ZONA : PERIFERIA E FRAZIONI

Fino a 50 mq 2,50 3,70 3,30 4,70 4,20 5,60
Da 51 a 75 mq 2,40 3,60 3,20 4,50 4,00 5,40
Da 76 a 100 mq 2,30 3,50 3,10 4,30 3,90 5,20
Oltre 100 mq 2,20 3,30 2,90 4,00 3,60 4,60

Accordo per il territorio del comune di Teramo
in attuazione della legge 9 dicembre 1998, n 431 e del decreto 30 dicembre 2002 del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti di concerto con il Ministero dellEconomia e delle Finanze

Fra le seguenti organizzazioni:
SUNIA - Sindacato Provinciale Inquilini Assegnatari Teramo, in persona del rappresentante locale Sig. Oriano
Malatesta , via A. Pepe n. 39 - Teramo
UNIAT Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio, in persona del rappresentante locale Sig. Gabriele Di
Emanuele
SICET Sindacato Inquilini Casa e Territorio, in persona del rappresentante locale Sig. Antonio Di Berardo
CONIA - Sindacato Inquilini, in persona del presidente Regionale pro-tempore, sig. Alberto Tucceri Cimini via E.
Lopardi n.32 LAquila.
ANIA - Sindacato Inquilini in persona del presidente Regionale pro-tempore, Geom. Corrado Trippitelli, localit San
Giacomo, Laquila.
UPPI Unione Piccoli Proprietari Immobiliari Teramo, in persona del rappresentante locale Sig. Loris Di Bartolomeo
CONFAPPI - Confederazione Piccoli Proprietari Teramo in persona del rappresentante locale Sig. Gino Di Giuseppe
ASSOCASA Associazione Inquilini aderente allUgl, in persona del rappresentante locale dott. Giuseppe Mazza.
APE - Confedilizia, Associazione Propriet Edilizia Teramo, in persona del presidente pro-tempore, ing. Rocco
Fantozzi, via De Albentiis n. 5 - Teramo
Si conviene e stipula quanto segue, relativamente alle tre tipologie di contratti e precisamente:
1. Contratti agevolati
2. Contratti transitori
3. Contratti per studenti universitari



CONTRATTI AGEVOLATI
(art. 2, comma 3, L. 431 /98 e art. 1, D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione dellAccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal territorio amministrativo del
Comune di Teramo.
Il territorio del Comune di Teramo, in base al disposto dellart. 1, comma 2, del D.M. 30.12.2002, viene suddiviso in
aree omogenee, come da allegati A e C, ove non sono evidenziate zone di particolare pregio e/o di particolare
degrado,ma sono riportate tutte le zone dellintero territorio comunale con la specifica nominativa della zona e del
rispettivo foglio catastale (allegato A) e della planimetria generale del Comune con le definizioni numeriche
corrispondenti delle zone a diversa colorazione (allegato C).
I confini tra le aree omogenee e le zone sintendono tracciati sulla linea di mezzeria delle varie strade e
sono,normalmente, determinati dai singoli fogli catastali.
Lintero territorio comunale individuato con la planimetria generale che riporta con colorazioni diverse le varie zone,
singolarmente numerate.
Per le aree omogenee e le zone, come sopra individuate, vengono definite le fasce di oscillazione dei canoni come da
allegato B.
I valori minimi e massimi delle fasce di oscillazione di ciascuna zona e area dovranno intendersi aggiornati
annualmente, ai fini della stipula dei nuovi contratti, nella misura della variazione dellindice Istat.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le modalit di cui agli allegati
B e C del DPR 23 marzo 1998, n 138, con una nota tolleranza del 5 per cento in pi o in meno.
Il canone mensile di locazione di ogni singola unit immobiliare sar determinato dalle parti allinterno delle fasce di
oscillazione di cui allallegato B e sar aggiornato annualmente nella misura contrattata dalle parti e comunque non
superiore al 75% della variazione Istat.
Ove le singole parti contraenti concordassero una durata contrattuale superiore a tre anni, le fasce di oscillazione dei
canoni di cui allallegato B subiranno, nei valori minimi e massimi, un aumento del 5 per cento per i contratti di durata
di quattro anni, del 6 per cento per i contratti di durata di cinque anni e del 7 per cento per i contratti di durata di sei o
pi anni, a valere per lintera durata contrattuale.
Per gli immobili di cui allart. 1, comma 2, lett. a), L. 431/98 e per gli alloggi compiutamente arredati, le fasce di
oscillazione di cui allallegato B subiranno, nei valori minimo e massimo, un aumento del 30 per cento, a valere per
lintera durata contrattuale. Tale aumento sar cumulabile con quello della fattispecie di cui al comma precedente, ove
ricorrente.



CONTRATTI TRANSITORI
(art. 5, comma 1, L. 431/98 e art. 2, D.M. 30.12.2002)
Lambito di applicazione dellaccordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal territorio amministrativo del
Comune di Teramo (allegati A e C).
Ai fini dellart. 2, comma 2, D.M. 30.12.2002, le organizzazioni stipulanti danno atto che il canone dei contratti
individuati in epigrafe sar definito dalle parti contraenti allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di
oscillazione del Comune di Teramo (allegato B), incrementati del 20 per cento considerata limportanza strategica del
Comune di Teramo con particolar riferimento al fatto che si tratto di un capoluogo di provincia.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le modalit di cui agli allegati
B e C del DPR 23 marzo 1998, n 138, con una tolleranza del 5 per cento in pi o in meno.
Per i contratti in epigrafe vengono individuate le seguenti fattispecie a soddisfacimento, rispettivamente, dei proprietari
e conduttori.
Fattispecie di esigenze dei proprietari:
1. Quando il proprietario ha esigenza di adibire entro i diciotto mesi limmobile ad abitazione propria o dei figli o
dei genitori per uno dei seguenti motivi:
trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
matrimonio dei figli;
rientro dallestero;
destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli per ragioni di studio, esclusivamente per
immobili ubicati in luogo diverso da quello di residenza del locatore;
destinazione dellimmobile ad abitazione propria o dei figli o dei genitori in seguito alla cessazione
del rapporto di lavoro, gi nota al momento della stipula della locazione, che comporti il rilascio
dellalloggio di servizio;
2. qualsiasi altra esigenza specifica del locatore collegata ad un evento certo a data prefissata ed espressamente
indicata nel contratto.
Fattispecie di esigenze dei conduttori:
1. Quando il conduttore ha una delle seguenti esigenza:
contratto di lavoro a termine o a tempo determinato in Comune diverso da quello di residenza;
previsioni di trasferimento per ragioni di lavoro;
trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro;
necessit di cure o assistenza ai familiari in Comune diverso da quello di residenza o non confinante
con esso;
acquisto di unabitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi;
ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile labitazione del
conduttore;
campagna elettorale;
2. qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a data prefissata ed espressamente
indicata nel contratto.
Per la stipula dei contratti di cui al presente paragrafo sufficiente la sussistenza di una delle indicate esigenze in
campo anche ad una sola delle parti contraenti.



CONTRATTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
(art. 5, commi 2 e 3, L. 431/98 e art. 3, D.M. 31.12.2002)
Lambito di applicazione del presente Accordo relativamente ai contratti in epigrafe costituito dal territorio
amministrativo del Comune di Teramo.
Le fasce di oscillazione dei canoni di locazione per singola zona, per i contratti in epigrafe, sono individuate
nellallegato B, mentre le zone e le aree del Comune di Teramo sono indicate negli allegati A e C.
La superficie dellunit immobiliare locata sar dalle parti contraenti calcolata secondo le modalit di cui agli allegati
B e C del DPR 23 marzo 1998, n 138, con una tolleranza del 5 per cento in pi o in meno.
Per gli immobili di cui allart. 1, comma 2, lettera a), L. 431/98, le fasce di oscillazione come sopra determinate
subiranno, nei valori minimi e massimi, un aumento del 30 per cento a valere per lintera durata contrattuale.
Il canone, sar aggiornato annualmente nella misura del 75 per cento della variazione Istat.

Il presente Accordo, verr depositato presso la Segreteria Generale del Comune di Teramo, a cura dellApe
Confedilizia Teramo, mediante consegna o invio tramite raccomandata a.r.
Letto, confermato e sottoscritto in data 2003 dalle Organizzazioni stipulanti:
a. per gli Inquilini
Sunia Sindacato Inquilini
Sicet Sindacato Inquilini
Uniat
Conia Sindacato Inquilini
Ania Sindacato Inquilini
Assocasa

b. per la Propriet
Uppi Unione Piccoli Proprietari
Confappi Piccola Propriet - Teramo
Associazione Propriet Edilizia Teramo Confedilizia

ACCORDO TERRI TORI ALE PER I L COMUNE DI TERNI
I N ATTUAZI ONE DELLA LEGGE 9 DI CEMBRE 1998, N.431, E DEL DECRETO 30/12/2002
DEL MI NI STRO DELLE I NFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DI CONCERTO CON I L
MI NI STRO DELLECONOMI A E DELLE FI NANZE.

Fra le seguenti organizzazioni:
rappresentanti della propriet edilizia
ASPPI nella persona del Presidente Avv. Mario Mobilio
APE-CONFEDILIZIA nella persona del Presidente Avv. Andrea Messi
APPC di Terni nella persona del Presidente Geom. Mario Giangiuli
rappresentanti dei conduttori
SUNI A - nella persona del Segretario Provinciale Rossano Iannoni;
UNI AT nelle persone del Segretario Regionale Osvaldo Baciucco e del Segretario
Provinciale Siro Desantis.
SI CET - nella persona del Segretario Provinciale Paolo Bacocco.
Si conviene e si stipula quanto segue:
CONTRATTI AGEVOLATI
1. Locazioni ai sense dell'art. 2 comma 3, L. 431/ 98
1.1 MODALI TA PER LA DETERMI NAZI ONE DEI CANONE NEI CONTRATTI DI LOCAZI ONE
DI I MMOBI LI SI TUATI NEL TERRI TORI O DEL COMUNE DI TERNI , I N CONFORMI TA AI
CRI TERI PREVI STI ALLART. 1 DEL D.M. 30/12/2002
1.2 DEFINIZIONE DEL TI PO DI CONTRATTO
I l "Tipo di contratto integrato dallaccordo territoriale locale per le locazioni
stipulate in applicazione dellart. 2, comma 3, della legge 431/ 98 quello
previsto " del D.M. 30/ 12/ 2002, indicato come "allegato A
Il sistema dei prezzi sul mercato dellaffitto e il sistema dei valori immobiliari per le nuove
tariffe destimo che saranno definite con il rinnovamento del catasto, in corso di
attuazione, potranno offrire, nel prossimo futuro, una base pi solida per gli Accordi locali
della legge 431/98.
In attesa che questa riforma si compia, si dovr inevitabilmente mettere capo ad un
sistema dei prezzi di riferimento per i regimi di locazione.
Allo stato il contenuto dellaccordo il seguente.
a) Individuazione delle zone urbane cui riferire i canoni di locazione
Le zone urbane cui devono essere riferiti i canoni di locazione sono delimitate dalle
microzone definite dal Comune ai fini della revisione generale degli estimi.
b) Modalitper la definizione dei "valori di riferimento " minimo e massimo dei canoni di
locazione
Nellambito di ogni microzona stato definito il valore min. e max. del canone espresso in
./mq. annuo.
c) Determinazione del "valore effettivo" del canone di locazione
Il canone di locazione per le abitazione situate in ciascuna microzona verrdeterminato in
misura effettiva allatto della stipula del contratto.
Lo stesso potr essere aggiornato in base alle variazioni accertate dallISTAT per le
famiglie di impiegati e operai, nella misura massima del 75%.
Le fasce doscillazione previste dalla Tabella A saranno determinate in base ai criteri
stabiliti dalla Tabella B.
Alloggio ammobiliato Il canone di locazione determinato con lapplicazione dei criteri
di valutazione sopraindicati potraumentare fino ad un massimo del 30%.
Per appartamento ammobiliato si intende quando la mobilia per consistenza e qualit
idonea alluso convenuto.
Superficie convenzionale alloggio La superficie cui applicare il canone di locazione
come sopra definito :
fino a 40 mq + 20% e comunque non superiore a 40 mq.
da 41 mq a 70 mq +10% e comunque non superiore a 70 mq.
da 71 mq a 90 mq 0% e comunque non superiore a 90 mq.
da 91 mq a 100 mq -5% e comunque non inferiore a 91 mq.
oltre100 mq -10% e comunque non inferiore 100 mq.

La superficie dellalloggio quella calpestabile al netto dei muri perimetrali ed interni dei
vani principali e degli accessori a servizio diretto di quelli principali quali bagni, ripostigli,
ingressi, corridoi e simili;
La superficie dei vani accessori a servizio indiretto dei vani principali, quali soffitte, cantine
e simili, viene computata nella misura :
Del 50%, qualora comunicanti con i vani di cui al punto I.;
Del 25% qualora non comunicanti;
La superficie dei balconi, terrazze e simili , di pertinenza esclusiva nella singola unit
immobiliare, viene computata nella misura:
Del 15% fino a mq.25 se scoperti e del 10% per la quota eccedente, qualora dette
pertinenze siano comunicanti con i vani di cui al punto I.;
Del 30% fino a mq.25 se coperti e del 10% per la quota eccedente, qualora dette
pertinenze siano comunicanti con i vani di cui al punto I.;
Del 15% fino a mq. 25 e del 5% per la quota eccedente, qualora non comunicanti;
Il box auto viene computato nella misura del 40% della superficie reale.
La superficie dellarea scoperta o a questa assimilabile, che costituisce pertinenza esclusiva
della singola unit immobiliare, viene computata nella misura del 10% fino alla superficie
definita nel punto I., e del 2% per superfici eccedenti detto limite.
Le superfici delle pertinenze e dei vani accessori a servizio indiretto di quelli principali,
definite con le modalit dei punti precedenti, entrano nel computo della superficie utile
fino ad un massimo pari alla metdella superficie dei vani di cui al punto I.;
La superfice convenzionale dellunit immobiliare potr avere una tolleranza
del 5% +/ -.
d) Accertamento della congruita del canone di locazione
Ognuna delle parti potr attivare una procedura di accertamento contrattuale o verifica
della congruit e conformit del canone allAccordo locale, valendosi delle rispettive
Associazioni, anche nel corso della locazione.
e) Durate contrattuali superiori a tre anni
Qualora le parti contrattuali private abbiano stabilito una durata superiore a quella prevista
( tre anni), i valori massimi delle fasce di oscillazione dei canoni di locazione saranno
aumentati del 4% per ogni anno superiore a tre, fino ad un massimo del 10%.
CONTRATTI TRANSI TORI
2. Locazioni ai sensi dell'art. 5 comma 1, L. 431/ 98
2.1 MODALI TA PER LA DETERMI NAZI ONE DEI CANONE NEI CONTRATTI DI LOCAZI ONE
DI I MMOBI LI SI TUATI NEL TERRI TORI O DEL COMUNE DI TERNI , I N CONFORMI TA AI
CRI TERI PREVI STI ALLART. 2 DEL D.M. 30/12/2002

Il canone di locazione dovr essere stabilito applicando le modalit di cui al precedente
paragrafo 1.1 per la determinazione del valore effettivo.
2.2 DEFINIZIONE DEL TIPO DI CONTRATTO

Il " tipo di contratto" integrato dalaccordo territoriale locale per le locazioni stipulate in
applicazione dellart. 5, comma 1, della legge 431/98 quello previsto " del D.M.
30/12/2002, indicato come "allegato C
Ai fini della qualificazione della esigenza del locatore e del conduttore che giustifica la
transitorietdel contratto, sono individuate le condizioni seguenti.
a) quando il locatore ha necessitdi adibire limmobile ad abitazione propria dei figli, dei
genitori o di parenti fino al 2 grado per motivi di:
- trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
- matrimonio dei figli;
- rientro dallestero.
b) quando il conduttore ha necessitdi abitare limmobile per motivi di:
- trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
- separazione o divorzio;
- assegnazione di alloggio di edilizia residenziale pubblica o acquisto di abitazione in
cooperativa o presso privati entro 18 mesi.
CONTRATTI PER STUDENTI UNI VERSI TARI
3. locazioni ai sensi dell'art. 5 comma 2 e 3, L. 431/ 98
3.1 MODALI TA PER LA DETERMI NAZI ONE DEI CANONE NEI CONTRATTI DI LOCAZI ONE
DI I MMOBI LI SI TUATI NEL TERRI TORI O DEL COMUNE DI TERNI , I N CONFORMI TA AI
CRI TERI PREVI STI ALLART. 3 DEL D.M. 30/12/2002
Il canone di locazione dovressere stabilito applicando le modalitdi cui al precedente
paragrafo 1.1 per la determinazione del valore effettivo.
3.2 DEFINIZIONE DEL TI PO DI CONTRATTO
Il "tipo di contratto" integrato dallaccordo territoriale locale per le locazioni stipulate in
applicazione dellart. 5, comma 2 e 3, della legge 431/98 quello indicato come "allegato
E".
Il subentro dovressere comunicato al locatore per iscritto da parte del conduttore/i
iniziali e del conduttore subentrante, il quale dovrdichiarare di accettare solidalmente ed
integralmente i patti contrattuali.
Indipendentemente dai gravi motivi concesso al conduttore/i di recedere dal contratto
dandone preavviso al locatore quando si verifichi prima della scadenza contrattuale
linterruzione degli studi o il cambio sede universitario.
4. Istituzione di una "Commissione di Conciliazione" Paritetica"
Per ogni controversia che sorga in merito all'interpretazione ed esecuzione dei contratti
di cui al presente decreto nonche' in ordine all'esatta applicazione degli Accordi
territoriali e /o integrativi, ciascuna parte puo' richiedere, prima di adire
l'Autorita' giudiziaria, che si pronunci una Commissione di conciliazione
stragiudiziale che deve decidere non oltre sessanta giorni dalla data della richiesta.

E' altresi' nella facolta' di ciascuna parte ricorrere alla Commissione di conciliazione
affinche' attesti la rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto
agli Accordi di riferimento.

In caso di variazione dell'imposizione fiscale gravante sull'unita' immobiliare locata, in
piu' o in meno, rispetto a quella in atto al momento della stipula del contratto, la parte
interessata puo' adire la Commissione di cui al presente articolo, la quale
determina, nel termine perentorio di novanta giorni, il nuovo canone da corrispondere.

La richiesta di decisione della Commissione, costituita con le modalita' indicate negli
allegati tipi di contratto, non comporta oneri a carico della parte richiedente.
5. Accordi integrativi tra le parti
Le parti contraenti integrano il contratto di locazione indicando la superficie totale
convenzionale dellalloggio e gli elementi previsti dalla tabella B come determinati dal
presente accordo, la zona censuaria dove ubicato limmobile e le tabelle millesimali.

Ubicazione in base alla tabella A
Zona ___________________________________Microzona n ___

Elementi presenti previsti dalla tabella B
presenza di posto auto o box ;
presenza di cantina;
presenza di ascensore con ingresso al piano terra, rialzato o primo piano;
presenza di terrazze con misura complessiva superiore a 8 mq;
presenza del secondo bagno;
lo stabile ha avuto manutenzione negli ultimi 10 anni (per manutenzione si
intende anche ladeguamento alla legge 626);
presenza di giardino o cortile anche condominiale;
opere a favore di portatori di handicap;
presenza di doppie finestre o vetri camera.

Tabelle millesimali: di propriet__________ di riscaldamento _____ di acqua ______ altro
_______

Per tutti i contratti sottoscritti in base al presente accordo, la suddivisione delle spese per
gli oneri accessori farriferimento a quanto previsto dalla tabella Oneri Accessori allegata
al decreto ministeriale 30 12 2002.
DURATA DELLACCORDO.
Laccordo ha validitfino al prossimo decreto ministeriale in attuazione della legge 431/98
art.4 comma 1.

Letto, confermato e sottoscritto in data _________2003 dalle organizzazioni stipulanti:
ASPPI ____________________________________
APE -
CONFEDILIZIA
____________________________________
APPC ____________________________________
SUNI A ____________________________________
UNI AT ____________________________________
SICET ____________________________________

Pagina 1 di 1
ACCORDO TERRITORIALE PER IL COMUNE DI MODENA
(Firmato e depositato il 30 Gennaio 2004)

IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 9 DICEMBRE 1998 N. 431
E DEL DECRETO DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI,
DI CONCERTO CON IL MINISTERO DELLECONOMIA E DELLE FINANZE
IN DATA 30.12.2002


Ai sensi di quanto disposto dallart.2, comma 3 della Legge 431/98 ed in attuazione Decreto
Ministeriale 30.12.2002, le seguenti Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentati-
ve a livello locale:

Organizzazioni degli inquilini

SICET , in persona del segretario territoriale PIERO LUCIANO TORRI
SUNIA , in persona del segretario territoriale ANGELO MORSELLI
UNIAT , in persona del segretario territoriale ORESTE GAIBAZZI

Organizzazioni dei proprietari

APE , in persona del presidente provinciale GIORGIO PANTOLI
ASPPI , in persona del presidente provinciale LUIGI FANTI e segretario prov. GIORGIO
GUBERTINI
UPPI , in persona del presidente provinciale EUGENIO MISSERE e segretario prov.
LEPRAI FERNANDO


Premesso


1) Che in attuazione dell'art.2 comma 3 della L.431/98 e del d. m. 30/12/2002 si intende
addivenire alla stipula di un accordo territoriale per la definizione del contratto agevolato
relativo alle locazioni di immobili ad uso abitativo a canone agevolato; con validit fino
a sottoscrizione di un nuovo accordo ed impegno a ritrovarsi a cadenza semestrale.
Pagina 2 di 2
2) Che istituita presso le associazioni sottoscrittrici il presente accordo la lista dei delega-
ti delle medesime, quali membri per la commissione di conciliazione prevista dal d. m.
30/12/2002. Le medesime si impegnano a redigere il regolamento applicativo della so-
pra chiamata commissione
3) Che i firmatari del presente accordo, fatta eccezione per lApe Confedilizia perch di op-
posto parere quanto al punto C seguente, convengono:
a) sulla necessitdel mantenimento dei benefici fiscali relativi alle tipologie contrat-
tuali oggetto del presente accordo,
b) sullimportanza della continuit della operativit dello strumento del fondo soci a-
le,
c) sulla indispensabilit di un incremento dellERP,
e si impegnano a dare continuit al perseguimento dei suddetti obiettivi;

convengono e stipulano quanto segue


CAPO I
NORME GENERALI


1. METODO DI CALCOLO DEL CANONE

I canoni a valere per i contratti uso abitativo, uso transitorio e uso transitorio universi-
tario allegati al presente accordo, sono definiti come segue.
Il valore del canone determinato fra il valore minimo e massimo della subfascia
doscillazione, in funzione dellubicazione dellalloggio, della sua superficie, dei parametri
oggettivi e soggettivi.

2. AREE OMOGENEE

Descrizione delle zone omogenee, individuate nel presente accordo per il Comune di Mo-
dena, fra le organizzazioni sindacali, in applicazione della legge 431/98 e del DM n. 67 del
05-03-99.
Pagina 3 di 3
1) In considerazione dellomogeneit del territorio urbano e comunale, sindividuano tre zo-
ne omogenee allinterno della citt e una nel resto del territorio comunale detta delle Fra-
zioni.
La pianta delle zone omogenee allegata al presente accordo come allegato A.

2) Allinterno delle zone cittadine sono evidenziate alcune aree di maggiore pregio e definite
ai punti seguenti.

a) Si definisce Zona Centro Storico, larea interna perimetrata dalle seguenti strade, esclusi
gli edifici posti direttamente sulle strade indicate nellarea di pregio della zona Semicentro:
Via Caduti in Guerra,
Viale Martiri della Libert,
Viale delle Rimembranze,
Viale Vittorio Veneto,
Via Berengario,
Via Fontanelli,
Viale Monte Kosica, dallincrocio con via Fontanelli fino a Via Galvani,
Via Galvani, (entrambi i lati),
Piazza Dante,
Viale Crispi, (entrambi i lati),
Piazzale N. Bruni,

a1) Allinterno dellarea Centro Storico sindividuano alcune aree di maggiore pregio per u-
bicazione geografica, per tipologia architettonica e edilizia e per dotazione di servizi eco-
nomici, culturali, commerciali. Le aree di maggiore pregio sono le seguenti:
- Via Emilia centro, entrambi i lati,
- Corso Canalchiaro, entrambi i lati,
- Corso Canalgrande, entrambi i lati,
- Via Cavour, entrambi i lati,
- Piazza Roma,
- Piazza Mazzini,
- Piazza Grande,
- Corso Duomo, entrambi i lati,

Pagina 4 di 4
b) Zona Semicentrale. Le strade che delimitano la zona sono le seguenti, escluse quelle
allinterno del Centro Storico:
Viale Caduti in Guerra, Via N. DellAbate via Mazzoni ferrovia fino allaltezza della li-
nea ferroviaria provinciale linea ferroviaria provinciale fino a via F.lli Rosselli via Bra-
mante via Bernini via Brunelleschi viale Amendola da via Bramante a via Giardini
viale Neruda fino a viale Italia viale Italia via Zucchi viale Cialdini fino a viale Monte-
cuccoli viale Montecuccoli.

b1) Allinterno della zona Semicentrale classificata come area pregio, quella perimetrata
dalle seguenti strade (compresi entrambi i lati):
Da viale Caduti in Guerra fino a Via Ricci via Ricci fino a via Menotti via Menotti da via
Ricci alla via Emilia viale Trento Trieste viale Muratori da viale T. Trieste a via Giardini
viale Tassoni largo A. Moro viale V. Veneto viale delle Rimembranze viale Martiri.

c) Zona Periferia. Questa zona composta dagli abitati non compresi nelle zone Centro
Storico e Semicentro e direttamente collegati allarea urbana della citt, escluse le frazioni.

Allinterno della zona Periferia si classificano come aree di pregio le seguenti:
c1) area ospedale policlinico, perimetrata da Via Vignolese allincrocio con la linea ferro-
viaria provinciale fino a via Araldi via Araldi via Emilia Est da via Araldi alla linea ferro-
viaria provinciale. Per tutte le strade entrambi i lati.
c2) area Villaggio Giardino. Perimetrata da via L. da Vinci via dAvia Sud tang. S.
Quasimodo via Formigina da via L. da Vinci fino alla tang. S. Quasimodo. Per tutte le
strade entrambi i lati.
c3) Area perimetrata da Viale Amendola Via F.lli Rosselli fino a via Panni via Panni
via Giardini da via Panni a viale Amendola. Per tutte le strade entrambi i lati, escluse le
strade gi indicate nella zona Semicentro.
c4) Area Villaggio Zeta perimetrata da tang. Neruda via Formigina da tang. Neruda fino
a Stradello Marone via Giardini da Stradello Marone a tang. Neruda. Per tutte le strade
entrambi i lati, escluse le strade gi indicate nella zona Semicentro.

d) Zona delle Frazioni. Sono compresi in questa zona gli abitati esterni allarea di sviluppo
urbano della citt:
Marzaglia Tre Olmi Lesignana Cognento
San Donnino Villanova Ganaceto Fossalta
Pagina 5 di 5
Cittanova Albareto San Damaso Vaciglio
Portile Freto Paganine


3. SUPERFICIE DELLALLOGGIO

Nei singoli contratti le parti contraenti dichiarano a loro responsabilit la superficie
dellalloggio oggetto della locazione, calcolata ai sensi e per gli effetti del presente accordo.
In tutti i casi di attestazione di cui al punto 3 della premessa, le parti contraenti do-
vranno dichiarare, sotto la loro responsabilit, la superficie dellalloggio e gli estremi cat a-
stali, utilizzando esclusivamente lapposito modulo.
la superficie dellalloggio data dalla dimensione di calpestio dellappartamento, al netto
delle pertinenze, degli spazi esterni e dei balconi e terrazzi.


4. TIPOLOGIE DIMENSIONALI

Al fine di facilitare lindividuazione dei valori minimi e massimi delle fasce doscillazione, si
prendono a riferimento le abitazioni, suddividendole in tre tipologie dimensionali come se-
gue:
a) abitazioni fino a 50 mq,
b) abitazioni oltre 50 fino a 90 mq,
c) abitazioni oltre 90 mq,


5. PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEL CANONE

Per ogni tipologia dimensionale si sono pertanto determinate tre sub-fasce doscillazione
del canone: minima, media e massima.
Parametri oggettivi:
Impianto di riscaldamento, (autonomo o centralizzato),
Impianto fisso di condizionamento dellaria,
Ascensore,
Autorimesse o box auto, (posto auto per il Centro Storico),
Pagina 6 di 6
Cantine o soffitte,
Doppi servizi,
Giardino privato e/o condominiale,
Terrazzo.
Le abitazioni che hanno fino a tre (due per il Centro Storico), dei parametri oggettivi sopra
indicati si collocano nella sub-fascia minima.
Le abitazioni con quattro (tre per il Centro Storico), dei parametri oggettivi sopra indicati si
collocano nella sub-fascia media.
Le abitazioni con almeno cinque (quattro per il Centro Storico), dei parametri oggettivi sopra
indicati si collocano nella sub-fascia massima.
La tabella di riferimento dei parametri oggettivi per collocare le abitazioni allinterno delle
sub-fasce la seguente.

Sub-fasce Param. Ogg. per Centro Storico Param. Ogg. per le altre zone
Minima 2 3
Media 3 4
Massima 4 5

Parametri soggettivi:
j) Tipologia dellalloggio,
k) altezza di piano dellabitazione,
l) stato manutentivo dellalloggio,
m) stato manutentivo dellintero stabile,
n) livello delle finiture dello stabile,
o) livello delle finiture dellalloggio,
p) superficie dellalloggio, allinterno della relativa fascia dappartenenza.



6. DETERMINAZIONE DEL CANONE

Le parti contrattuali, utilizzando i parametri oggettivi di cui al punto 5 del presente accordo,
individuano la sub-fascia dappartenenza dellabitazione da locare.
Allinterno di ciascuna sub-fascia saranno le parti, se del caso con lassistenza delle
organizzazioni sindacali, ove una parte lo richieda, a definire in concreto il canone effettivo,
Pagina 7 di 7
entro il livello massimo corrispondente, tenendo conto dei parametri soggettivi di cui al
punto 5.

Il canone potr essere aggiornato annualmente in misura contrattata e comunque
non superiore al 75% della variazione ISTAT. Ladeguamento del canone decorrer dal
mese successivo a quello in cui ne viene fatta richiesta con lettera raccomandata.

7. FASCIE DOSCILLAZIONE DEL CANONE MENSILE
(valori in Euro)
TABELLE DIMENSIONALI DEGLI ALLOGGI E FASCIE DI CANONE MENSILE

Centro Storico
maggior pregio minor pregio
fino 50 mq oltre 50 fino 90 mq oltre 90 mq fino 50 mq oltre 50 fino 90 mq oltre 90 mq
fascie d'oscillazione

1 2 3 4 5 6
subfascia minima

335,18

397,67

454,48

511,29

482,89

568,10
306,78 369,27 426,08 482,89

454,48

539,70
subfascia media

397,67

454,48

511,29

568,10

568,10

653,32
369,27 426,08 482,89 539,70

539,70

624,91
subfascia massima

454,48

511,29

568,10

624,91

653,32

738,53
426,08 482,89 539,70 596,51

624,91

710,13
SemiCentro
maggior pregio minor pregio
fino 50 mq oltre 50 fino 90 mq oltre 90 mq fino 50 mq oltre 50 fino 90 mq oltre 90 mq
fascie d'oscillazione

7 8 9 10 11 12
subfascia minima

323,82

386,31

443,12

499,93

471,53

556,74
295,41 357,90 414,71 471,53

443,12

528,34
subfascia media

386,31

443,12

499,93

556,74

556,74

641,96
357,90 414,71 471,53 528,34

528,34

624,91
subfascia massima

443,12

499,93

556,74

613,55

641,96

727,17
414,71 471,53 528,34 585,15

624,91

698,77
Periferia
maggior pregio minor pregio
fino 50 mq oltre 50 fino 90 mq oltre 90 mq fino 50 mq oltre 50 fino 90 mq oltre 90 mq
fascie d'oscillazione

13 14 15 16 17 18
subfascia minima

278,37

340,86

397,67

454,48

426,08

511,29

249,97
312,46 369,27

426,08

397,67

482,89
Pagina 8 di 8
subfascia media

340,86

397,67

454,48

511,29

511,29

596,51

312,46
369,27 426,08

482,89

482,89

568,10
subfascia massima

397,67

454,48

511,29

568,10

596,51

681,72

369,27
426,08 482,89

539,70

568,10

653,32
Frazioni



fino 50 mq oltre 50 fino 90 mq oltre 90 mq

fascie d'oscillazione

19 20 21

subfascia minima

244,28

306,78

363,59

420,40

391,99

477,21


subfascia media

306,78

363,59

420,40

477,21

477,21

562,42


subfascia massima

363,59

420,40

477,21

534,02

562,42

647,64



Nei casi di particolari condizioni sociali disagiate del Conduttore e/o di particolare degrado
dellimmobile o ambientale, le parti contrattuali hanno la possibilit di ridurre il minimo delle
fasce di canone sopra riportate fino al 50%; le condizioni di cui al presente comma dovran-
no essere convalidate dalle associazioni firmatarie del presente accordo, almeno una per
parte scelte a cura dei contraenti.
Le Associazioni firmatarie del presente accordo, si riuniscono annualmente per definire e-
ventuali variazioni dei minimi e dei massimi delle fasce di canone sopra riportate, in relazio-
ne allandamento locale del mercato delle locazioni e dellindice Istat dei prezzi al consumo
per le famiglie di operai e impiegati.

8. FATTISPECIE PARTICOLARI DI VARIAZIONE DEL CANONE

Sono individuate le seguenti ipotesi nelle quali il canone determinato come ai punti
che precedono potr essere oggetto di ulteriore variazione i n virt di elementi da specifica-
re espressamente in contratto.

Le percentuali sottoindicate dovranno essere sommate e poi applicate una volta sol-
tanto sui valori della fascia di riferimento.

IMMOBILI ARREDATI

Per gli immobili arredati, le fasce di oscillazione dei canoni di cui alle aree dov ubi-
cato limmobile, subiranno nei valori minimo e massimo un aumento, a valere per
Pagina 9 di 9
lintera durata contrattuale, calcolato come segue:
a) completamente arredato fino a un massimo di aumento del 10%. Si definisce
completamente arredato limmobile i cui locali sono tutti dotati di arredo e/o at-
trrezzature. In ogni caso i locali devono essere dotati, di arredo e/o attrezzature in
quantit e qualit, da potere essere utilizzati regolarmente,in particolare la dota-
zione minima data dallarredamento completo per CUCINA (con Frigorifero;
Piano di cottura; Tavolo, almeno 4 sedie) e CAMERA DA LETTO (Reti, Materas-
so, Armadio).
b) semiarredato fino a un massimo di aumento del 5%. Si definisce semiarredato
limmobile i cui locali non sono dotati tutti di arredo e/o attrezzature.

9. RIPARTIZIONE DEGLI ONERI ACCESSORI

In relazione alla ripartizione degli oneri accessori fra Locatore e Conduttore le parti
stipulanti richiamano e accolgono quanto previsto nellallegato al D.M. 31.12.2002.

Per quanto ivi non previsto, le parti fanno altres riferimento e richiamano in ogni c a-
so le norme vigenti, gli usi locali, nonch le tabelle concordate fra tutte o fra alcune delle
organizzazioni stipulanti il presente Accordo.


CAPO II
NORME SPECIALI

Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione utilizzando esclusivamente i contratti
tipo allegati al D.M. 30.12.2002, cos come recepiti nel presente accordo, provvedendo ad
integrarlo con i dati delle parti e dellimmobile, indicando con precisione tutti gli elementi e
le pattuizioni che hanno consentito la determinazione del canone, e di cui ai punti 1,2, 3, 4,
5,6 e 7 del capo I del presente accordo.


10. CONTRATTI LOCAZIONE AD USO ABITATIVO

Il contratto tipo utilizzabile esclusivamente quello recepito al presente accordo co-
Pagina 10 di 10
me allegato 1.
I contratti avranno la durata minima di cui al comma 5 dellart.2, legge n.431/98.
Recesso anticipato del Conduttore
Nei contratti di locazione di cui al presente punto, il recesso anticipato del Condutto-
re per gravi motivi, si intende comunque valido quando il Conduttore invia al Locatore lette-
ra raccomandata A. R. con preavviso di almeno sei mesi, assumendone tutte le relative
spese dellimposta di registro.



11. CONTRATTI TRANSITORI ORDINARI

In conformit con le previsioni del D.M. 30.12.2002 la durata della locazione non pu
essere inferiore ad un mese e non superiore a diciotto mesi.

Si precisa che, la transitoriet del contratto pu essere motivata rispettivamente e/o
separatamente sia da esigenze del Locatore che del Conduttore. Nel contratto di locazione,
si dovr dichiarare il motivo di transitoriet, del Locatore e/o del Conduttor e, individuato
allinterno delle seguenti esigenze.

ESIGENZE DI TRANSITORIETA DEL LOCATORE

Quando il Locatore debba disporre dellimmobile, entro i 60 giorni successivi alla scadenza
pattuita nel contratto, per i seguenti motivi:

A - destinarlo ad abitazione propria, del coniuge, dei figli o dei parenti entro il secon-
do grado in linea retta.
B - destinarlo allesercizio dellattivit propria, del coniuge, del figlio o dei parenti en-
tro il secondo grado a seguito del conseguimento di titolo abilitativo al lavoro e/o pro-
fessione;
C - destinarlo ad abitazione propria, del coniuge, dei figli o dei parenti entro il secon-
do grado, per ragioni di studio o di lavoro, esclusivamente per Locatori residenti in
comuni diversi da quello di Modena;
D - eseguire interventi nellunit immobiliare, per i quali ha fatto richiesta di conces-
sione o autorizzazione edilizia, che siano incompatibili con loccupazione
Pagina 11 di 11
dellappartamento;
E - ogni altra esigenza specifica del Locatore collegata ad un evento certo a data
prefissata, espressamente indicata nel contratto e documentata e convalidata dalle
associazioni firmatarie del presente accordo, almeno una per parte, scelte a cura dei
contraenti.

ESIGENZE DI TRANSITORIETA DEL CONDUTTORE

Quando il Conduttore abbia la necessitdi una abitazione per un periodo non superiore a
18 mesi, per i seguenti motivi:

F - contratto di lavoro a termine o a tempo determinato.
G - previsione di trasferimento per ragioni di lavoro;
H - trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
I - necessit di cure o di assistenza per s o a famigliari in luogo diverso dalla propria resi-
denza;
L - acquisto, o locazione di una abitazione che si renda disponibile entro il periodo di durata
del contratto;
M - esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile la sua abitazione;
N - ogni altra esigenza specifica del Conduttore collegata ad un evento certo a data prefis-
sata, espressamente indicata nel contratto e documentata e convalidata dalle associazioni
firmatarie del presente accordo, almeno una per parte, scelte a cura dei contraenti.

Il Conduttore non deve avere la residenza nel Comune di Modena e comuni contermini per
i punti F, G, H, I.
Le ragioni di transitoriet del Conduttore dovranno essere specificatamente docu-
mentate. Si precisa, che per la stipula dei contratti di cui sopra necessaria e sufficiente la
sussistenza in capo ad una sola delle parti contraenti di una delle suindicate esigenze.

E fatto obbligo al Locatore di confermare lesigenza transitoria con lettera racco-
mandata A/R da inviarsi entro un termine anteriore alla scadenza pari ad almeno tre mesi,
ridotti a quindici giorni per contratti di durata fino a tre mesi.

Il deposito cauzionale non potr essere superiore allimporto di una mensilit del c a-
none per contratti sino a sei mesi, non superiore a due mensilit per contratti di durata fino
Pagina 12 di 12
a diciotto mesi.

Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione utilizzando esclusivamente il
contratto tipo, recepito al presente accordo come allegato 2, indicando con precisione i
motivi di transitoriet.


12. CONTRATTI TRANSITORI PER STUDENTI UNIVERSITARI

Ai sensi dellart. 3 del D.M. 30-12-2002 possibile stipulare tali contratti di locazione
per studenti universitari fuori sede. Tali contratti di locazione hanno durata da sei mesi a tre
anni, possono essere sottoscritti o dal singolo o da gruppi di studenti. Alla prima scadenza i
contratti si rinnovano per un uguale periodo salvo recesso del Conduttore e termina auto-
maticamente alla seconda scadenza.

Le parti stipuleranno i contratti individuali di locazione utilizzando esclusivamente il
contratto tipo recepito al presente accordo come allegato 3.

13. GRANDI PROPRIETA

Per gli enti previdenziali pubblici, le compagnie assicurative, gli enti privatizzati, i
soggetti giuridici o fisici detentori di grandi propriet immobiliari (per tali sono da intendersi
lattribuzione, in capo ad un medesimo soggetto, della disponibilit di pi di 30 unit immo-
biliari destinate ad uso abitativo anche se ubicate in modo diffuso e frazionato sul territorio
nazionale) i canoni sono definiti, allinterno dei valori minimi e massimi stabiliti dalle fasce di
oscillazione per le aree omogenee e le eventuali zone individuate dalle contrattazioni terri-
toriali, in base ad appositi Accordi integrativi fra la propriet interessata e organizzazioni
sindacali della propriet edilizia e dei conduttori firmatarie del presente accordo.
Tali Accordi integrativi, da stipularsi per zone territoriali da individuarsi dalle associa-
zioni sindacali predette, possono prevedere speciali condizioni per far fronte ad esigenze di
particolari categorie di conduttori nonch la possibilit di derogare dalla tabella oneri acces-
sori.

Nella stipula dei contratti di locazione, le parti potranno essere assistite dalle asso-
ciazioni sindacali da esse prescelte tra quelle che abbiano sottoscritto laccordo integrativo
Pagina 13 di 13
stesso.


CAPO III
NORME FINALI


14. DURATA ED EFFICACIA

Il presente accordo territoriale ha durate di tre anni a partire dal deposito dello stesso
presso il Comune.

Il presente accordo potr formare oggetto di revisione anche prima della sua natura-
le scadenza qualora:

- il Comune deliberi nuove aliquote ICI per laffitto contrattato di cui al presente accor-
do;
- siano modificate le normative fiscali previste agli articoli 8 e 10, legge 431/98 e delle
altre normative attualmente vigenti;
- siano intervenute consistenti variazioni delle condizioni di mercato locale degli affitti,
(come previsto allultimo comma del punto 7 del presente accordo);
- il CIPE individui una modifica dei Comuni considerati ad alta tensione abitativa;
- le parti contraenti lo ritengano comunque necessario o opportuno.

Le organizzazioni sindacali firmatarie del presente accordo si rendono fin dora di-
sponibili ad assistere le parti nelle trattative precontrattuali per la definizione delle condizio-
ni del contratto, ivi compresa la determinazione del canone.
Il presente accordo verr depositato presso la Segreteria generale del Comune, uni-
tamente ai seguenti allegati:

A. Pianta delle zone omogenee;

Contratto tipo
1 Uso abitativo
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2 Uso transitorio ordinario
3 Uso transitorio universitario


Letto, confermato e sottoscritto in Modena, in data 01 febbraio 2004

Le organizzazioni firmatarie

Organizzazioni della Propriet

APE ________________________________________________________________

ASPPI _______________________________________________________________

UPPI ________________________________________________________________


Organizzazioni degli Inquilini

SICET _______________________________________________________________

SUNIA _______________________________________________________________

UNIAT _______________________________________________________________

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