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la Repubblica

MARTED 21 MAGGIO 2013

CULTURA
UN UOMO CHIAMATO

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stica e personale. a un uomo cos travagliato che dobbiamo unopera tanto splendente. Lindagine di Max si avvalsa soprattutto dellimponente documentazione di parenti, amici, conoscenti (anche Don DeLillo ha messo a disposizione i carteggi che aveva intrattenuto con il suo pi giovane collega e amico). Ma Max ha anche saputo sia leggere bene lopera di Wallace sia delineare il ruolo che ha giocato nei confronti della letteratura e della societ americana. Dai primi racconti e dal romanzo desordio La scopa del sistema ai saggi di creative non-fiction e al Re pallido, lintero arco della produzione di Wallace viene ordinatamente tracciato dal suo bio-bibliografo: progettazione, vicende contrattuali ed editoriali, infine svolte stilistiche che quasi ogni singolo libro (non ce n uno davvero simile a un altro) ha impresso al percorso letterario dellautore. Wallace ha ripudiato le angustie del minimalismo e del realismo pi dimesso a lui contemporaneo, ma ha anche superato le ironie metanarrative del romanzo postmoderno che era venuto prima (e che pure lo ha grandemente influenzato agli esordi, soprattutto nelle opere di Pynchon, Barthelme e Barth). A un certo punto della sua maturazione artistica, fra la superiorit consolatoria dellironia e la pi pervasiva e misteriosa umilt del luogo comune, Wallace ha scelto la seconda, calandosi sino ai fondamenti ultimi della banalit e della solitudine occidentale. Ha cos prosciugato la scrittura e arginato volontariamente il proprio talento comico debordante; ma ha anche continuato a frammentare ed eludere i meccanismi della piacevolezza romanzesca, convinto comera che sia cruciale non ricadere nellequivoco dellintrattenimento e che lo sforzo che uno scrittore chiede ai lettori non per s: lo chiede proprio per loro. N la mancanza di soluzioni esplicite dei suoi enigmi narrativi incompiutezza: , piuttosto, la rappresentazione assieme letteraria e metaletteraria di un buco, del vuoto che ogni arte dintrattenimento finge di riempire, ottenendo solo di sviluppare una nuova dipendenza per lintrattenimento stesso. Oltretutto le soluzioni ci sono e lesegesi di Swarz lo ha dimostrato: per sono fuori dal testo e per raggiungerle e almeno intravvederle bisogna seguire piste indiziarie. allora opportuna e bella la coerenza

ESCE LA BIOGRAFIA DI D. T. MAX DEDICATA ALLO SCRITTORE AMERICANO SCOMPARSO NEL 2008

STEFANO BARTEZZAGHI
niziavano con una A e finivano con una Z le generalit del povero e geniale Aaron Swartz (1986-2013). Si occupava professionalmente di siti e software dallet di 13 anni, militando contro le leggi di protezioni di copyright e le censure su Internet, a favore dellaccesso libero agli archivi telematici. Soffriva di crisi depressive e nel 2011 sub un arresto per violazione di database scientifici (se ne dichiar innocente): almeno una delle due circostanze, si suppone, lo scorso gennaio lo ha spinto a impiccarsi nel suo appartamento di Brooklyn. Anche gli appassionati dellopera di David Foster Wallace (1962-2008) sono stati toccati da questa scomparsa, peraltro analoga nelle modalit a quella dello scrittore. Swartz infatti aveva dedicato al capolavoro di Wallace Infinite Jest articoli e post capaci di ricostruire con la massima acribia (dalla A alla Z, appunto) ci che, in quel vasto labirinto narrativo, lautore aveva scelto di non raccontare se non per allusioni minute, indizi, cifre, cos negando al lettore la soddisfazione della trama risolta. Verso Wallace non si prova la mera curiosit morbosa che tipicamente investe la vita delle star (e Wallace una star lo era, volente o nolente, comunque dolente). Agisce invece un meccanismo di relazione letteraria fra autore e lettore innescato dallo stesso, e pur schivo, Wallace. La sua morte ha infine evidenziato i punti di contatto tra le vicende di dipendenza e di paralisi relazionali di cui scriveva e quelle che viveva. Difficile attenersi alle prime, come se le seconde non vi fossero impigliate intrinsecamente. Paolo Giordano ha raccontato in un saggio come la propria devozione a Wallace gli aveva dapprima consigliato di stare alla larga dai racconti su di lui e poi, per, di ribaltare i propri propositi alla prima occasione e di acquistare e leggerne subito la prima, vera biografia, quella che viene ora pubblicata in traduzione italiana: D. T. Max, Ogni storia damore e una storia di fantasmi. Vita di David Foster Wallace (traduzione italiana di Alessandro Mari, Einaudi Stile Libero, pagg. 512, euro 19,50). Informatissimo, asciutto eppure struggente, il libro di D. T. Max (collaboratore del New Yorker di cui nessuno conosce generalit pi complete) mostra come Wallace sia stato autore anche di s stesso. In effetti un personaggio di nome David Wallace compare nel cruciale racconto Caro vecchio neon, addirittura due nel romanzo incompiuto Il re pallido. Ma Wallace stato un personaggio inventato da David Foster Wallace anche in molti altri sensi: con le proiezioni, bugie, debolezze, nascondimenti, appropriazioni che ritroviamo nellaltra sua opera, composta di lettere, conversazioni,

D.F.W .
Vita, opere e ombre del personaggio David Foster Wallace

DISEGNO DI RICCARDO MANNELLI

usualmente era invece sincero, onesto e generoso. stato leggendo questa biografia che lanno scorso Bret Easton Ellis ha sbroccato: ha puntato sui lati deboli di Wallace per vendicarsi delle critiche che Wallace gli aveva mosso in vita, twittando con brutalit i sensi della propria disistima letteraria e umana per il collega, oramai morto da anni. forse un paradosso, ma sono invece proprio quei lati deboli a farci riconsiderare la potenza della scrittura di Wallace e a farcelo (e farcela) ammirare se possibile ancor pi di prima. Fosse stato un nerd, nato in una famiglia agiata e benestante, formato in scuole esclusive, di psiche pacata e abitudini sa-

Il libro
Ogni storia damore una storia di fantasmi. Vita di David Foster Wallace di D. T. Max (Einaudi Stile libero pagg. 512 euro 19,50)

lubri, sarebbe pi facile accettare la cultura enciclopedica, la scrittura impeccabile, la profondit di analisi, lo humour irresistibile, la genialit di uninventiva e di un pensiero che in solido hanno rivoluzionato la scena letteraria occidentale. Ma Wallace, al contrario, ha fatto scuole normalissime, la sua famiglia ha vissuto anche traversie dolorose (seppure non straordinarie), stato a lungo dipendente da marijuana, alcool, forse anche sesso, e al secondo anno di universit (quando era gi riconosciuto come uno studente eccezionale) ha avuto la prima crisi depressiva di quella serie che gli avrebbe concesso pochi intervalli di serenit, arti-

La polemica

STREGA, ALLARME MANCANO I FONDI


ROMA - Il Premio Strega, il pi prestigioso riconoscimento letterario in Italia, a corto di finanziamenti. A lanciare lallarme Tullio De Mauro, ex ministro dellIstruzione e presidente della Fondazione Bellonci che organizza il Premio. Era ragionevole che il Comune di Roma ci desse una mano e non comprensibile non ce la dia pi nel silenzio, lamenta De Mauro, che ieri ha denunciato il fatto che Roma Capitale non ha ancora rinnovato la convenzione per il contributo triennale di 100mila euro, scaduta nel 2012. Dobbiamo ancora riscuotere la cifra dello scorso anno, ha aggiunto De Mauro. Intanto, Stefano Petrocchi, coordinatore esecutivo della Fondazione Bellonci, ha annunciato che questanno ci sar unedizione dello Strega pi sobria rispetto al passato.

stato leggendola che Bret Easton Ellis ha twittato i sensi della propria disistima per il collega suicida
apparizioni pubbliche, lezioni universitarie. Uno scrittore dai talenti cos sorprendenti, dallo stile cos sfaccettato e dalla capacit tanto estrema di entrare in relazione diretta con i suoi lettori (riuscendo, come si proponeva, a far loro palpitare le teste come cuori) quasi inevitabile sia promosso post mortem a santino, o santone. Max evita dissacrazioni brutali, ma pure non tace vizi, bugie, comportamenti in parte artificiali del suo eroe, che

Lindagine si avvalsa soprattutto dellimponente documentazione di parenti e amici tra cui Don DeLillo
con cui il biografo non si sogna di poter offrire una soluzione allenigma aggiuntivo e ultimo, incarnato dal protagonista del suo libro: lautore che ha sempre usato le armi della reticenza e del taglio improvviso per sottrarre il destino dei suoi personaggi dalla disponibilit immediata dei lettori (ma non dalla loro possibile comprensione), e infine, autore anche del suo personaggio, se n servito per interrompere la sua stessa vita.
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