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FRA ME E TE Mariella Gramaglia - Maddalena Vianello Madre e figlia si scrivono: pensieri, passioni, femminismi Il testo un dialogo sotto forma

a di lettere fra due generazioni di donne che si interrogano sulla propria storia e su quella del nostro paese. Da una parte Gramaglia, femminista impegnata politicamente fin dagli anni Settanta, dall'altra la figlia trentenne Maddalena che, alla generazione della madre, non risparmia bordate, pur riconoscendole di aver aperto la strada ad alcune lotte fondamentali per la parit fra uomo e donna. Tra me e te. Madre e figlia si scrivono: pensieri, passioni, femminismi . Un libro a due voci, autobiografico e in forma epistolare: Mariella e Maddalena, rispettivamente madre e figlia, si scrivono lunghe lettere per riannodare i fili del proprio rapporto e per tentare laffresco di un paese inquieto. Parole damore per un messaggio molto duro: lItalia non un paese per donne, non un paese per giovani, non un paese in cui si possa stare a guardare. E allora le due voci tessono racconti e aspirazioni, ricordano persone amate o significative, fanno riferimenti precisi allattualit e ragionano sul futuro. Viene in mente Marina Piazza, evocata da Maddalena come donna-maestra autorevole oltre che come studiosa e scrittrice, quando nel suo ultimo libro (Let in pi. Narrazione in fogli sparsi, Roma, Ghena, 2012), getta uno sguardo sulla sua vita passata e la vede come un tappeto. Qualcosa di molto simile si pu dire di questo libro, vero intreccio di fili colorati: alcuni molto esili e delicati, come gli episodi dinfanzia di entrambe le donne (spesso esilaranti, come le vacanze di sinistra della piccola Maddalena, che sceglier di battezzarsi per anticonformismo); altri che sono trama portante del nostro paese: nodi storici come la manifestazione del Circo Massimo il 23 ottobre 2002 o quella del 13 febbraio 2011, fino al triste periodo del Ruby Gate. E, ancora, fili che dolorosamente si spezzano, come quando lesperienza della violenza irrompe nella narrazione di uninfanzia quasi mitica. Cos, di nodo in nodo, si compone un disegno astratto che sfugge alla classificazione. E tuttavia ciascun filo si snoda per parlare direttamente al lettore: le parti pi autobiografiche non sono mai pause di revival o alleggerimenti narrativi ma altrettante prese di coscienza del proprio essere in ogni istante donna, individuo e testimone di una generazione. Ne emergono figure vivissime, cesellate: il padre di Mariella e il padre di Maddalena, uomini amatissimi e quasi mitici; figure terribili come lorco dello scioccante finale; amiche e compagne di viaggio di una o di entrambe e altre figure ancora. Qui davvero, a proposito di femminismo, il personale politico: perch non c episodio, anche il pi familiare e giocoso degli eventi rievocati, che non obblighi a gettare uno sguardo alla societ e che non richiami alla responsabilit di ognuno come protagonista e giudice del proprio tempo. Tra le trame che emergono dagli intrecci del tappeto salta agli occhi, fin dalla scelta della forma epistolare, il rapporto non semplice tra generazioni, specie di donne. Lottica di genere ha uno spazio particolarmente rilevante ma non esaurisce il discorso, dato che in ballo non c solo leredit della lotta per lautodeterminazione femminile (tra la generazione che ha conquistato i diritti e quella che deve gestire questi diritti, come ricorda Maddalena citando appunto Marina Piazza), ma ci sono anche quei diritti sociali di base che nel passaggio tra la generazione delle attuali sessantenni e quella delle loro figlie si sono sgretolati. Come non parlare, allora, di lavoro e di libert di scelta? I trentenni di oggi, e ancor di pi Le trentenni (ancora Marina Piazza, 2004) non vivono la vita che hanno desiderato e costruito ma sopravvivono alla crisi e alla tentazione di mollare tutto. E se i ventenni gi rinunciano alla lotta possiamo stupirci? La scrittura di Mariella e Maddalena ha, talvolta, tratti di forte somiglianza, non solo perch sono capaci, come pu accadere tra persone molto intime, di accordarsi su una certa musica segreta per condurre insieme un discorso ininterrotto, ma anche perch hanno alle spalle esperienze di vita in comune, a cominciare dalla politica, fino al lavoro giornalistico e al femminismo. E sono percorsi in gran parte indipendenti luno dallaltro, vale la pena aggiungere, giacch Tra me e te delinea un rapporto riconquistato da adulte, ed questo un ulteriore elemento di interesse, specie se lo guardiamo dallo scaffale della sociologia (300) o da quello della letteratura (800). Ma a tratti i toni si scaldano e le differenze di stile si accentuano, specie quando si arriva a parlare di giovani, di opportunit mancate, di dignit delle donne: Hai notato che io non uso la parola dignit, che a te di frequente viene naturale?, scrive Mariella. La madre sceglie di avere uno sguardo ampio e fiducioso, crede nella forza dei giovani; Maddalena pare guardare con sospetto questa fiducia e non cela la rabbia, una rabbia guerriera che accoglie, s, ma senza pacificazione, leredit della madre femminista, scrittrice, deputato comunista. Sono le voci di due personaggi densissimi, tanto che si potrebbe dire, con una battuta, che anche nello scaffale del teatro, Dewey 790, il libro troverebbe una buona collocazione. Eppure, credo che la ragione per cui Tra me e te rester sia il suo valore di ritratto di due generazioni di donne, mentre mi dico che Mariella e Maddalena hanno trovato la formula per scrivere la storia del

femminismo italiano degli ultimi cinquantanni come un libro di storia non potrebbe raccontare; dando conto di un panorama politico disgregato e mobile in cui persino i movimenti femministi arrivano a contendersi il poco spazio pubblico rimasto e anche della fase di grave regressione in termini di diritti in cui ci troviamo. A chi crede che le ideologie siano sparite, naturalmente e felicemente, giova infatti ricordare che sul campo rimasta, provata ma non sconfitta, una generazione di giovani e prima di tutto di giovani donne che ha perso molto negli ultimi ventanni, ma che certo non disposta ad accontentarsi del ricordo delleredit ricevuta. E che con intelligenza e ostinazione pretende, e avr, di pi. Anche le rose.

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